Solo la Cina allaccia all'anno 100 Gwatt.
Quindi siete convinti che l'industria nucleare mondiale sia in grado di produrre impianti, sistemi, reattori etc.. per coprire più del 7% di questa richiesta ?
Balle spaziali.
Confrontate le vostre credenze con i numeri del word nuclear.
Quali "numeri" del
word nuclear!? Li citi continuamente senza linkarli mai! Intanto continui a confondere la potenza installata con l'energia elettrica effettivamente prodotta, e gli incrementi assoluti con quelli percentuali. Insomma, è il tuo ennesimo post traboccante di supercazzole!
Venendo al punto, sul rapporto
International Energy Outlook 2010 (DOE/EIA), a pagina 78 (pag. 88 del pdf), sono riportate le previsioni mondiali sulla produzione di energia elettrica, dal 2015 al 2035 (con intervalli di 5 anni) in base alla fonte di produzione:
http://205.254.135.24/oiaf/ieo/
http://205.254.135.24/oiaf/ieo/pdf/0484(2010).pdf
Nucleare (attuale: 2,6 PWh su 18,8 PWh - 13,8 %):
• anno 2015 - 3,1 PWh su 21,9 PWh (14,2 %)
• anno 2020 - 3,6 PWh su 25,0 PWh (14,4 %)
• anno 2025 - 3,9 PWh su 28,3 PWh (13,8 %)
• anno 2030 - 4,2 PWh su 31,6 PWh (13,3 %)
• anno 2035 - 4,5 PWh su 35,2 PWh (12,8 %)
Nonostante il nucleare aumenti, in termini assoluti, la produzione di energia elettrica, a causa della espansione delle fossili, perderà "qualcosa" in termini percentuali, tutto a vantaggio del carbone che passerà dalle attuali 7,9 PWh (42 %) alle 15 PWh (42,6 %) nel 2035!
Nel figura 70 (pagina 79 - pag. 89 del pdf),
World net electricity generation by fuel, 2006-2030 (trillion kilowatthours), vi sono illustrate attraverso degli istogrammi, le previsioni mondiali sui consumi di energia elettrica in base alla fonte di produzione, dal 2015 al 2035; nella figura 71,
World net electricity generation from nuclear power by region, 2007-2030 (trillion kilowatthours), della pagina successiva, sono riportate le quote di energia elettronucleare, pronosticata dal 2015 a 2035, riferite a macroaree (OECD Europa, USA, Cina, Giappone, Russia, India, altri Paesi asiatici e del mondo).
Il nucleare è in espansione sopratutto in Cina e Russia, mantenendo a livello mondiale una quota percentuale costante, pur se da ora al 2035 è stimato un aumento del 73 % (dalle 2,6 PWh attuali alle 4,5 PWh del 2035) della produzione di energia elettronucleare.
Per quanto riguarda le rinnovabili, si evince come anche nel 2035,
l'unica fonte rinnovabile produttiva è e sarà l'idroelettrico con oltre 5,4 PWh su un totale di quasi 8 PWh di produzione di rinnovabili nell'anno 2035, rappresentando quasi il 68 % dell'intera produzione da rinnovabili e il 15,4 % sul totale di energia elettrica prodotta al mondo!
Ciò è ben illustrato nella tabella 12 (pagina 81 - pag. 91 del pdf), intitolata
OECD and Non-OECD net renewable lectricity generation by energy source, 2007-2035 (billion kilowatthours).
Per il solare, è previsto nel 2035, un modestissimo contributo di 0,165 PWh rappresentando così il 2 % della produzione di energia elettrica da rinnovabili e neanche lo 0,5 % sul totale di energia elettrica prodotta al mondo! Per l'eolico, nel 2035, sono previste 1,355 PWh, rappresentando quasi il 17 % delle rinnovabili ma solo il 3,8 % del totale di energia elettrica prodotta al mondo!
Ciò dimostra per l'ennesima volta che l'eolico e il solare sono fonti alternative al "nulla"!
In questo recentissimo documento della IEA:
http://www.iea.org/work/2010/global_markets/frankl.pdf
a pagina 3 (
Share of zero-carbon fuels in world electricity generation in 450 Scenario), è illustrato il
450 Scenario, in cui il nucleare, dalla attuale quota di produzione di energia elettrica pari al 14 %, arriva al 18 % nel 2035.
Sul rapporto
Energy Technology Perspectives 2010. Scenarios and Strategies to 2050 (OECD/IEA, 2010), nella figura 3.4 (pagina 106 - pag. 108 del pdf),
Global electricity production by energy source and by scenario, sono illustrati 2 scenari (
Baseline 2050 e
BLUE Map 2050) per il 2050 e uno scenario per il 2030 (
Baseline 2030), inoltre afferma (pagina 106 - pag. 108 del pdf): "
In the Baseline scenario, global electricity production increases by 134% between 2007 and 2050 (Figure 3.4). Fossil fuels maintain their high share in the electricity generation mix, accounting for two-thirds of the total. In 2050, coalbased generation is 149% higher than in 2007, accounting for 44% of all power generation. The share of gas-fired power generation increases slightly to 23%, while oil is almost completely phased out. Nuclear decreases to 10%, hydro decreases to 12%, and wind increases to account for 5% of all power generation. As a result of the continued dependence on fossil fuels, CO2 emissions from electricity generation almost double between 2007 and 2050" e sul
BLUE Map scenario (pagina 107 - pag. 109 del pdf) "By 2050, a variety of renewables generate almost half the electricity
in the BLUE Map scenario and nuclear increases its share to 24%".
E' evidente come le fossili, sopratutto il carbone, domineranno almeno nella prima metà di questo secolo anche nella produzione di energia elettrica, come mostrato nel grafico 3.8 (pagina 109 - pag. 111 del pdf),
Net electricity generation efficiencies of fossil-fuelled power plants by scenario; ripropongo per l'ennesima volta la tabella 3.1 (pagina 112 - pag. 114 del pdf),
Global electricity production by energy source and by scenario, in cui sono illustrati schematicamente i vari scenari futuri, da cui emerge un dominio delle fossili fatta eccezione nello scenario (
BLUE hi NUC 2050) in cui il nucleare è previsto per una quota del 39% e l'idroelettrico per il 14 %, nel 2050, e ciò è la dimostrazione come
il nucleare e le fonti rinnovabili non intermittenti, come l'idroelettrico, siano la vera alternativa alle fonti fossili!
Sul rapporto
World Energy Outlook 2010 (IEA/OECD, 2010), nella figura 7.1 (pagina 219 - pag. 221),
World electricity generation by type in the New Policies Scenario, sono illustrate le previsioni di produzione di energia elettrica, per fonte, per l'anno 2020 e 2035; mentre nella figura 7.5 (pagina 223 - pag. 225),
Nuclear capacity under construction and additions by region in the New Policies Scenario, è mostrato l'incremento della potenza nucleare installata (GWe) riferita a 3 macroaree (OECD, Cina e resto del mondo) fino al 2035; nella tabella 7.2 (pagina 228 - pag. 230 del pdf),
Capacity and investment needs in power infrastructure by region in the New Policies Scenario, sono illustrati gli incrementi di potenza elettrica installata e i relativi investimenti economici riferite a diverse macroregioni.
Nel rapporto
Nuclear Energy Data Données sur l’énergie nucléaire 2009 (NEA/OECD, 2009), scaricabile da questo post:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...680#pid680
nel grafico di pagina 13 (pag. 15 del pdf), è rappresentata le produzione percentuale di energia elettronucleare riferita ai singoli Paesi e alle macroaree, mentre nel grafico di pagina 36 (pag. 38 del pdf) sono riportate le potenze elettronucleari installate (GWe), il numero di reattori installati e quelli in costruzione; nella pagina successiva è riportata la diffusione dei reattori nucleari in base alla tecnologia e riferiti a macroaree, evicendo che i più diffusi sono di tecnologia PWR e BWR.
Nella tabella 1 da pagina 16 a pagina 20 (da pag. 18 a pag. 22 del pdf),
Total and Nuclear Electricity Generation, sono riportate le stime di produzione di energia elettronucleare (TWh) sia assolute che percentuali, previste per gli anni 2015, 2020, 2025, 2030, 2035 e riferite a un singolo Pease e a macroaree; mentre nella tabella 2 (da pagina 24 a pagina 28 - da pag. 26 a pag. 30 del pdf),
Total and Nuclear Electricity Capacity, sono riportate le stime di installazione di potenza elettronucleare (GWe) riferite a un singolo Pease e a macroaree (sempre previste dal 2015 al 2035 con intervalli pari a un lustro).
In conclusione, di questi scenari ne ho già parlato fin troppo, riportando integralmente i rapporti e gli studi citati, qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
e qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...866#pid866
In nessuna previsione futura, il contributo di energia elettrica per fonte nucleare sarà a una cifra! Inoltre, la vertiginosa crescita della Cina, dimostra che l'unica via percorribile è il carbone in quanto:
1- ha tempi più brevi di installazione rispetto al nucleare (complessivamente 4 anni per il carbone e 7 anni per il nucleare, pag. 44 o pag. 45 del pdf, del
Projected Costs of Generating Electricity 2010 Edition)
2- minor investimento iniziale rispetto al nucleare
3- costo dell'energia prodotta più basso e stabile rispetto al gas
4- scarsa opposizione da parte delle comunità locali che ospitano le centrali a carbone
5- non è richiesto un grande Know-how tecnologico
Tuttavia una centrale a carbone ha una vita di 40 anni contro i 60 anni (almeno) di una moderna centrale nucleare, parecchie emissioni e costi alla lunga, più elevati del nucleare.
L'Italia non è una potenza in crescita vertiginosa (abbiamo valori di
HDI già soddisfacenti), ne ha 1,5 miliardi di abitanti! La Francia è un Paese che ha un numero di abitanti simile all'Italia e una estensione doppia rispetto al Belpaese ed è la prova provata che è possibile soddisfare gran parte del fabbisogno elettrico, a prezzi estremamente competitivi, per fonte elettronucleare.
Sui costi ne ho già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...99#pid2899
Non c'entra nulla greenpeace.
100 Gwatt della sola Cina. La Cina installa in un anno (dati 2010) nuova potenza per 100 Gwatt e non mi dite che sparo cazzate.
Cercate e vi sarà tutto chiaro.
Quante potenza da nucleare è stata allacciata nel 2010?
C'entra la tua incompetenza assoluta in materia, figlia di letture di giornali come quelli del gruppo
Espresso e della stampa che "gravita" intorno a associazioni propagandistiche come quella quella da te citata... anzichè libri accademici e rapporti internazionali.
Non ho parlato di rinnovabili.
Vedi tesla, qual è il tuo problema. Non rispondi.
Sia il sottoscritto che altri, rispondono puntualmente ai tuoi deliranti
post, se poi fuggi dalla realtà, sono problemi tuoi.
Può l'industria nucleare mondiale coprire più del 7% della richiesta che avremo, a livello mondiale, di nuova potenza nei prossimi 10 o 15 anni ?
Prendete i dati di sexyteo del word nuclear, sommate la potenza delle centrali che verranno attivate entro il 2025, togliete la potenza di quelle che dovranno essere spente e troverete un dato inferiore ai 200 Gwatt.
Se in un anno la sola Cina allaccia nuova potenza per 100 Gwatt, provate a pensa l'India, il Brasile.
Questo fantomatico "7 %", alla luce di quanto ho già detto in questo stesso post, è e rimane una percentuale campata per aria, in linea con i tuoi post densi di stronzate che ho già "sottolineato":
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...33#pid3733
Perseveri nel confondere la potenza installata con l'energia elettrica effettivamente prodotta e gli incrementi assoluti con quelli percentuali.
Prendiamo ad esempio la tua amata Germania, in cui la potenza eolica installata, pari al 16,6% sul totale di potenza elettrica installata per tutte le fonti, produce solo il 6,9% di energia elettrica, mentre il 13,2% di potenza elettronucleare, produce ben il 22,8% di energia elettrica!
Ne ho già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...69#pid1469
Recentemente la Merkel, sempre più preoccupata dai recenti e disastrosi esiti elettorali e dalle prossime scadenze politiche, ha candidamente dichiarato che "
per garantire la sicurezza energetica nel prossimo decennio, la Germania avrà bisogno di almeno 10 GW e preferibilmente fino a 20 GW di capacità incrementale da impianti a carbone e a gas":
http://online.wsj.com/article/SB10001424...42070.html
http://online.wsj.com/article/BT-CO-2011...05357.html
http://www.morningstar.co.uk/uk/markets/...5873651346
guarda caso, se effettivamente, la Germania dismetterà tutta la potenza elettronucleare entro questo decennio, dovrà rinunciare proprio a circa 20 GWe! Infatti la potenza elettronucleare installata è pari al 13,2 % su un totale di 155,55 GWe, è quindi pari a circa 20,5 GWe; si veda il grafico di pagina 17,
Kapazität und Erzeugung 2009 Gesamte Elektrizitätstwirtschaft, del
Stromdaten Jahr 2010 (vorläufig):
http://www.ag-energiebilanzen.de/viewpage.php?idpage=65
Quindi,
a ogni diminuzione di potenza elettronucleare corrisponderà l'installazione e l'incremento di pari e nuova potenza termofossile, altro che rinnovabili! Ovvio, con l'intermittenza di eolico e solare non si va da nessuna parte, se non nel baratro; emblematici i grafici 7.1 (
Smoothing effect of geo-spread on wind power output in Germany) e 7.2 (
Monthly capacity factors for wind and PV, Germany, 2005) di pagina 143 e 144 (pag. 144 e 145 del pdf) del
Projected Costs of Generating Electricity 2010 Edition (IEA/NEA, 2010) in cui è mostrato un capacity factor medio e complessivo di solare e eolico di neanche il 15 % con una intermittenza pazzesca!
Ovviamente, il fallimento dell'obbiettivo folle e delirante di produrre in Germania, dal 2050, energia elettrica esclusivamente da rinnovabili, per altro intermittenti e costosissime come eolico e solare, non sarà certo un problema della Merkel, che si preoccupa del suo presente e imminente futuro politico.
Per quanto riguarda l'India, vale quanto ho già detto per la Cina, cioè è un Paese in crescita vertiginosa con una popolazione che sfiora il miliardo di persone, quindi il carbone è la fonte maggiormente utilizzata, pur tuttavia ha vasti piani di crescita nucleare; il Brasile ha una morfologia del territorio che gli consente di produrre moltissima energia (la maggior parte) per fonte idroelettrica, pur senza rinunciare all'installazione di una quota di nucleare.
Non mi voglio ripetere:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...33#pid3733
Non sapete maneggiare i numeri, non sapete trarre conclusioni, esptrapolare risultati.
Detto da te! Non sai quel che dici! Maneggi i numeri con la stessa competenza con cui Britney Spears suona il pianoforte!
Le tue farneticazioni le ho già smontate qui pezzo per pezzo:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...33#pid3733
Ho stimato in 2300 Gwatt la nuova potenza che verrà installata da oggi al 2025. Probabilmente mi sbagliavo in grande difetto. Ben oltre, ben oltre.
Occorrerà trovare soluzioni percorribili visto che con il nucleare si farà molto poco. Forse sarebbe meglio concentrarsi su questo dato invece di continuare con i soliti attacchi.
Ovviamente mancheranno all'appello 16 Gwatt italiani, previsti dal word nuclear cioè il 10% di quanto era previsto che si installasse.
O è una cazzata anche questa ?
A livello mondiale la richiesta di nuova energia elettrica è troppo veloce per consentire uno sviluppo del nucleare.
La Cina arrivarà al 2025 con un contributo da nucleare pressochè nullo.
Lo dice il word nuclear.
Fate i conti, non serve la calcolatrice.
Spari ancora cazzate, continuando a confondere la potenza installata con l'energia elettrica effettivamente prodotta, e gli incrementi assoluti con quelli percentuali. Inoltre confondi Paesi in via di sviluppo con abitanti che superano il miliardo con Paesi già sviluppati e con alcune decine di milioni di abitanti.
Per sparare le tue supercazzole non serve la calcolatrice, giusto! Basta dare numeri a caso.
Vi do un indizio..
http://www.cmcc.it/ipcc-focal-point/noti...rabi-uniti
Pagina 7 di Special Report on Renewable Energy Sources and Climate Change Mitigation.
Poi potete anche dire che sono cazzate, che bla bla bla..
Cosa dimostrerebbe!? Questo sarebbe uno studio!?
http://www.ipcc.ch/news_and_events/docs/..._final.pdf
In ogni caso parla di energia primaria e solo sulle rinnovabili... tra l'altro non esclude affatto l'opzione nucleare (pag. 5): "
There are multiple options for lowering GHG emissions from the energy system while still satisfying the global demand for energy services. Some of these possible options, such as energy conservation and efficiency, fossil fuel switching, RE, nuclear and carbon capture and storage (CCS) were assessed in the AR4. A comprehensive evaluation of any portfolio of mitigation options would involve an evaluation of their respective mitigation potential as well as their contribution to sustainable development and all associated risks and costs. This report will concentrate on the role that the deployment of RE technologies can play within such a portfolio of mitigation options".
Ti ricordo che il
World Future Energy Summit 2011 di Abu Dhabi (svoltosi a Gennaio 2011) è stata una conferenza a cui hanno partecipato politici, delegati vari, rappresentanti delle più grandi multinazionali (ExxonMobil, G.E., ecc...) ed è stata sponsorizzata dalle stesse multinazionali; già detto:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...00#pid3000
Per quanto riguarda l'
IPCC (
Intergovernmental Panel on Climate Change), la prima obbiezione é che non effettua alcuna ricerca nè monitora i dati relativi al clima od altro parametro rilevante; basa le sue stime principalmente su pubblicazioni "approvate", come per sua stessa ammissione "
The IPCC does not carry out research nor does it monitor climate related data or other relevant parameters. It bases its assessment mainly on peer reviewed and published scientific/technical literature"; la seconda è che non è una Agenzia competente in materia di energia. Ne ho già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...36#pid1236
Eppure era facile: bastava cercare IPCC Abu Dhabi 2011, ovviamente con google. Green peace non c'entra nulla.
300 Gwatt solo nel 2008/2009 di cui 140 da rinnovabili.
Non posto mai link. Faccio una eccezione.
Le cosette che scrivo non me le invento: lo ripeto, sono il frutto di estrapolazioni su numeri dettati da frequantazioni tutt'altro che ambigue.
Ma vai! Hai dato e stai dando ampio saggio di confusione mentale!
I consumi civili sono più del 50% del carico di base.
Dove!? In Italia!? Sei irrecuperabile! Ti ho già detto che
i consumi elettrici riferiti all'utenza domestica, sono pari a 68.924,4 GWh (dati TERNA 2009), i quali rappresentano quasi il 23 % del consumo nazionale totale di energia elettrica; mentre i settori più energivori (dati TERNA 2009), sono l'industria con 130.505,9 GWh (in calo del 13,8 % rispetto al 2008) che rappresentano il 43,5 % dei consumi elettrici nazionali, e il settore terziario (trasporti, commercio, comunicazioni, alberghi, ristorazione, ecc...) con 94.834,9 GWh (pari al 31,6 % dei consumi elettrici nazionali):
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...33#pid3733
Sul carico di base riporta dati TERNA, anzichè farneticare.
Lo confermo. Di notte si va oltre i 20 Gwatt di potenza che deve essere sempre disponibile. Ho solo detto, come sostiene giorgio, che forse con un pò di accortezza nei consumi, quanti gwatt possiamo risparmiare ?
Meno male, aspettavo la tua conferma!

Ti ho già detto che l'Italia è tra i Paesi meno energivori e non è possibile prevedere drastici cali dei consumi, neanche se la nostra economia finisse come quella greca!
Sono solo io, Alessando Bellotti da Modena.
Fra l'altro mi firmo, contrariamente a tutti voi, con nome e cognome.
Non ho il piacere di fare la tua conoscenza.