| NuclearMeeting | il forum di ArchivioNucleare.com |

Versione completa: Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!
Attualmente stai guardando una versione ridotta del contenuto. Per vedere la versione completa clicca qui
Sinceramente a me pare che tutti voi coinvolti in questo battibecco sul Nucleare e le sue proposizioni future, non abbiate tenuto presente che per noi (italiani) non è poi così fondamentale il calcolare certe percentuali di energia che potrebbero esserci qualora si facesse o meno il nucleare.
A me interessa in che modo l'Italia esca da certe dipendenze che oggi nell'UE stanno diventanto addirittura umilianti.
A me non stà bene che si vada a comprare energia in Francia, petrolio in Africa e Medio Oriente, gas in Russia e via dicendo(non mi sta bene nemmeno comprare riso in Cina quando noi ne produciamo).
Se il Nucleare ci togliesse da dette dipendenze, anche considerando che molte di esse sono legate a sostanze tossiche ed inquinanti, a me va benissimo e, voglio dire di più...a me va bene anche se ci dovesse costare di più, purchè si sia liberi di poter decidere da soli se accendere o no una lampadina oggi o domani.
Per le Energie rinnovabili io credo che anch'esse debbano fare la loro parte; debbano collaborare ed affiancare risorse innovative pur di eliminare le vecchie.

Michele Greco
E l'uranio, Michele, dove lo andremo a comprare o a trovare, in Padania o in Salento? E la tecnologia per realizzare le centrali ? e le competenze ?
Dipendiamo dall'estero per mille motivi, non solo per l'energia elettrica (sempre meglio specificare elettrica). Come la Francia o la Germania o gli USA la cui bilancia commerciale fa acqua da tutte le parti o come la Cina.
E' importante invece prevedere quale potra essere l'energia elettrica del futuro a medio e lungo termine. Si tratta pur sempre di investimenti (fatti o mancati) che segneranno il futuro del paese.
Una cosa è certa: per una quindicina d'anni, in Italia, non si parlerà di nucleare.
Alessandro Bellotti ha Scritto:

E l'uranio, Michele, dove lo andremo a comprare o a trovare, in Padania o in Salento? E la tecnologia per realizzare le centrali ? e le competenze ?
Dipendiamo dall'estero per mille motivi, non solo per l'energia elettrica (sempre meglio specificare elettrica). Come la Francia o la Germania o gli USA la cui bilancia commerciale fa acqua da tutte le parti o come la Cina.
E' importante invece prevedere quale potrà essere l'energia elettrica del futuro a medio e lungo termine. Si tratta pur sempre di investimenti (fatti o mancati) che segneranno il futuro del paese.
Una cosa è certa: per una quindicina d'anni, in Italia, non si parlerà di nucleare.


L'uranio in Lombardia ( Bergamo) , il carbone in Sardegna, il metano nell'adriatico , il petrolio in pò in tutta Italia, Sicilia compresa.
Geotermia e idroelettrico per nulla ampliati per la loro potenzialità.
Solo a Napoli con la geotermia soddisferebbe tutto il meridione.
Per le centrali idroelettriche negli anni ottanta hanno individuato luoghi per più di mille centrali............. fatto più nulla, non interessa!
Centrali nucleari CANDU( abbreviazione per CANadian Deuterium Uranium, è una filiera di reattori nucleari ad acqua pesante pressurizzata (cioè PHWR) e uranio naturale ... e si avrebbe tutto il combustibile che serve per le nostre 5 centrali da 3 reattori l'una.
C' è abbastanza uranio in Italia per almeno 20 anni!
Come vedi non ci vuole molto.
Tutto ciò è stato sacrificato per dei pannelli FV di me**a e pale eoliche per gonzi o beoni.
Grazie a saltimbanchi & C.

Non siamo noi che compriamo il riso dai Cinesi ma sono i cinesi che si sono comprati il 4% del debito Italiano.
Il 30% del debito l'ha comprato la Francia.
Ecc Ecc
L'Italia è un ovino da tosare, finché non ci squoiano c'è speranza.
La risposta in parte te l'ha data Cher; comunque se tu ti chiedi dove trovare l'uranio, dovresti anche chiederti se tutti i paesi che hanno adottato una politica nucleare avessero come risorse locali questo benedetto uranio (A limite è sostituibile). Loro come hanno fatto?
Tu dici che per i prossimi 15 anni non si parlerà più di Nucleare.
Non solo se ne parlerà ma vedrai che le dispute ed i conflitti aumenteranno tra paesi e paesi per accaparrarsi la "materia prima".
Ve ne sono in corso già alcuni che passano "inosservati" per quelli più palesi del petrolio.


Michele Greco
Alessandro Bellotti ha Scritto:

Prendendo per buono il link a wiki di charade (prima charade posta il link da wiki, poi dice che i dati e le cose scritte su wiki non sono la bibbia accusando il sottoscritto di riportare link a wiki..)

Per charade: NON ho mai linkato a wikipedia, NON ho mai utilizzato info di wikipedia che non fossero PRIMA utilizzati da chi scrive su questo blog.



Allora non hai capito una mazza :vedrò di esse chiaro!
Magnox sottolinea giustamente che wikipedia non è la bibbia,ok?
I link che ti ho postato di wikipedia ,servono a farti comprendere come con faciloneria si possa reperire dei dati ,molto blandi che dimostrino l'incremento futuro di produzione energetica da fonte nucleare ,va bene?!
Tu qualche post fa (messaggio 71) affermavi che il nucleare è morto e tra 10/15 anni sarà al 3%.
Ti stai avvitando da solo ...
Alessandro Bellotti ha Scritto:

E l'uranio, Michele, dove lo andremo a comprare o a trovare, in Padania o in Salento? E la tecnologia per realizzare le centrali ? e le competenze ?


Non sei un tecnico del settore ,come predichi da sempre ,tocca ad altri parlare di competenze tecnica ecc.Come mai ora te ne preoccupi?E ti preoccupi anche della sicurezza e altro o non ti compete?Per le scorte di uranio consulta il topic appropriato e troverai risposte più che esaustive.Sulle competenze ,ci sono aziende all'altezza del compito ,quindi non preoccupartene.
Cher ha Scritto:

L'uranio in Lombardia ( Bergamo) ,.
C' è abbastanza uranio in Italia per almeno 20 anni!



Di quale uranio stiamo parlando?

Dal thread: Giacimenti di uranio in italia

http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...amp;page=1


Riporta:
Camillo Mario Pessina, geologo:
Non definirei comunque queste mineralizzazioni, giacimenti, (li chiamerei piccoli depositi) perché, attualmente, i quantitativi presenti non sono tali da giustificarne lo sfruttamento



Io credo di piu' al report della World Nuclear Association appena presentato, rispetto a quanto dice il Bellotti:

http://www.world-nuclear-news.org/ENF-WN...09118.html

L'articolo inizia cosi':

World nuclear fuel markets are likely to suffer very little noticeable impact from events at Fukushima, according to the latest edition of the World Nuclear Association (WNA) biennial supply and demand report.

Ciao, Luca
giorgio_luppi ha Scritto:




Di quale uranio stiamo parlando?

Dal thread: Giacimenti di uranio in italia

http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...amp;page=1


Riporta:
Camillo Mario Pessina, geologo:
Non definirei comunque queste mineralizzazioni, giacimenti, (li chiamerei piccoli depositi) perché, attualmente, i quantitativi presenti non sono tali da giustificarne lo sfruttamento







Questo significa che c'è NON che non c'è, l'aspetto del mio intervento in risposta al Belotti era pragmatico.

( Un pragmatista, in altre parole, sarà interessato a questioni di metodo o di fine nella misura in cui la loro risoluzione porta ad agire con profitto ed efficacia, attraverso un continuo rimando a premesse e circostanze concrete, tralasciando le sottigliezze meramente verbali)
http://www.world-nuclear-news.org/ENF-WN...09118.html

WNA report sul mercato mondiale dopo Fukushima
15 set 2011


Mercati dei combustibili nucleari del mondo sono destinati a subire pochissimo impatto evidente dagli avvenimenti Fukushima, secondo l'ultima edizione della centrale nucleare di World Association (WNA) fornitura biennale e del rapporto domanda.


Market Report WNA Secondo il rapporto WNA, Global Market combustibile nucleare: domanda e offerta 2011-2030 , è ancora troppo presto per valutare appieno l'impatto dell'incidente Fukushima sul mercato mondiale del combustibile nucleare.

Tuttavia, è possibile fare alcune "deduzioni ragionevoli", osserva il rapporto. Nonostante la chiusura definitiva dei reattori in Giappone e in Germania e rallentamenti in alcuni programmi in risposta a Fukushima, la relazione rileva WNA che la situazione globale per l'approvvigionamento energetico e la domanda rimane sostanzialmente invariato. Gli sviluppi negli Stati Uniti, Cina, India e Russia rimarrà particolarmente importante nel determinare il ruolo complessivo nucleare nella fornitura di energia elettrica globale, mentre le prospettive per il nucleare costruire nuovi rimanere forte in Cina, India, Corea del Sud e Regno Unito.

scenari riveduta per la capacità di generazione nucleare in singoli paesi e zone sono state inserite nella relazione, l'alimentazione in tre scenari per la capacità mondiale nucleare fino al 2030. Gli scenari si basano su diversi sottostanti tendenze economiche e politiche, ma sono tutti descritti come "plausibile". Lo scenario di riferimento, che comprende un presupposto che la maggior parte dei paesi continueranno con la loro pre-Fukushima piani nucleari, la capacità nucleare vede una crescita media del 2,3% all'anno dagli attuali 364 a 411 GWe GWe entro il 2015, raggiungendo i 471 GWe entro il 2020 e 614 GWe entro il 2030.

Lo scenario vede in alto 416 GWe entro il 2015, 518 GWe entro il 2020 e 790 GWe entro il 2030. In entrambi gli scenari, le cifre sono leggermente inferiori rispetto alla precedente edizione del rapporto pubblicato nel 2009.

miniere più bisogno


Il modello utilizzato dal WNA di prevedere requisiti reattore è stato anche aggiornato con le rivalutazioni di fattori che incidono sulla domanda di combustibile nucleare. Presentazione della relazione al Simposio oggi WNA, EDF appalti direttore Anne Chauvin ha spiegato che i fattori di capacità, i livelli di arricchimento e burnups sono tutti verso l'alto trend e fabbisogno di uranio sono influenzati di conseguenza.

Fabbisogno di uranio del mondo, attualmente stimato a 63.800 tU, sono attesi in crescita ad un tasso simile a capacità nucleare nello scenario di riferimento, raggiungendo i 107.600 tU nel 2030.
Questo è cambiato da poco lo scenario equivalente nella precedente relazione, anche se fabbisogno totale nello scenario alto, raggiungendo i 136.900 tU all'anno entro la fine del periodo, sono significativamente verso il basso le previsioni precedenti. risorse di uranio note sono più che sufficienti per soddisfare requisiti reattore al 2030 e oltre, la relazione osserva, ma il ruolo delle forniture di uranio secondaria (inventari, prelievi, scorte e materiali riciclati) rimarrà importante nel periodo.

Tuttavia, oltre il 2020, ci sarà probabilmente l'assoluta necessità di nuove fonti primarie di approvvigionamento dell'uranio, conclude il rapporto, paragonando la grandezza del build-up necessari per soddisfare sia la domanda e gli scenari di riferimento superiore per le espansioni enorme produzione storica di il 1950 e alla fine del 1970.


L'industria, per l'industria

La relazione di mercato WNA è redatto da un team provenienti da aziende aderenti dell'associazione e comprende contributi di operatori del settore, grandi e piccoli, tra cui Areva, Cameco, Exelon e EDF. Le informazioni vengono raccolte da membri WNA, ma anche attraverso questionari inviati a WNA membri e non membri delle organizzazioni attive nel ciclo del combustibile nucleare. Le risposte vengono compilate in dati aggregati regionale da una società di revisione, assicurando la riservatezza convenuto e fornendo accesso a informazioni che altrimenti sarebbe molto difficile da acquisire.

Ricercato e scritto
da News nucleare mondiale
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Referenza dell'URL