14-04-2011, 23:41
ESP ha Scritto:
Se posso permettermi un stringato commento (per non inquinare troppo questo treadh che raccoglie informazioni interessanti):
L'incidente di Fukushima è stato per un intero mese classificato INES 5, al pari di un incidente sudamericano in cui degli irresponsabili hanno abbandonato in una discarica materiale radioattivo medicale che dei poveracci hanno maneggiato con letali conseguenze.
E' evidente a chiunque che nel caso sudamericano se le apparecchiature radiologiche fossero state sepolte da altri rifiuti e non fossero state trovate l'incidente sarebbe ad oggi ignorato o assente....ed è altrettanto evidente a chiunque che dover evacuare un esteso territorio (ora 30 km di raggio...provvisoriamente, anche questa volta) non è un evento della stessa gravità.
Fai un pò di confusione. L'ines 5 a cui tu fai riferimento, cioé l'incidente di Goiânia (in Brasile nel 1987) é riferito alla contaminazione per incauta custodia di materiale radiologico medico (per altro le centrali nucleari non c'entrano nulla!) che ha provocato la morte di 4 persone (pagina 41 - paragrafo 5.1 - Medical response):
http://www-pub.iaea.org/MTCD/publication...15_web.pdf
la stessa I.A.E.A. lo riporta negli esempi di ines riferiti al trasporto e alle sorgenti radioattive (Examples of events involving Radiation Sources and Transport - pag. 3 del pdf):
http://www.iaea.org/Publications/Factshe...h/ines.pdf
l'incidente brasiliano, rimane il più grave della "categoria".
Per quanto riguarda gli impianti nucleari, invece, l'ines 5 é stato attribuito in passato a due gravi incidenti che hanno provocato il danneggiamento del reattore:
1- Windscale Pile (Regno Unito, 1957)
2- Three Mile Island (USA, 1979)
A tutt'oggi, il livello di incidente degli eventi di Fukushima Daiichi, é stato provvisoriamente assegnato a ines 7; precedentemente é stato assegnato l'ines 5 ai reattori 1,2 e 3, inoltre le radiazioni rilasciate nell’atmosfera ammontano a circa il 10 % rispetto a quelle emesse dal reattore di Chernobyl nel 1986:
http://www.iaea.org/newscenter/news/2011...20411.html
Tuttavia, vedremo, alla fine della crisi, quale sarà l'ines definitivo; penso che alla fine della crisi sarà assegnato al massimo un ines 6 (che é grave! Non voglio certo minimizzare), in quanto non si é verificato, al contrario di Chernobyl, in nessun reattore di Fukushima Daiichi, l'esposizione del nocciolo all'atmosfera (assenza di una struttura di contenimento) e l'incendio del moderatore infiammabile (la grafite, nel caso di Chernobyl)!
ESP ha Scritto:
Non posso esimermi da rilevare che forse il PANICO che si scatena in occasione di questi nefasti eventi è in larga misura attribuibile non tanto a malvagi giornalisti (che in larga misura dimostrano di ignorare le implicazioni di ciò che raccontano) od ad una presunta quanto ridicola teoria della cospirazione, ma all'OPACITA' e RETICENZA delle informazioni ufficiali che lasciano la pubblica opinione priva di elementi di valutazione attendibili e certi.
I mass media (trasmissioni, giornali, ecc...) sono abilissimi nel riportare stupidaggini, quando ci sono di mezzo argomenti scientifici.
Ovviamente non si può fare di tutta l'erba un fascio, ci sono trasmissioni serie e giornali (quindi giornalisti) o riviste autorevoli, tuttavia, quando poi, alle questioni scientifiche vi sono implicazioni politiche, la situazione si aggrava e le fesserie crescono a dismisura!
Ciò avviene a mio avviso per vari motivi, ma essenzialmente per ignoranza scolastica del giornalista nei confronti degli argomenti scientifici; a ciò va aggiunta l'appartenenza politica del giornalista che porta denigrare tutto ciò che propone l'altra parte politica. Il politico (raro che abbia una solida cultura scientifica), ascolta poco la Scienza, vive il presente e cerca il consenso quindi i voti.
Il massimo del delirio si ha quando il giornalista cita un "rapporto" e riporta tutt'altro nell'articolo. In questo é "abilissimo" Antonio Cianciullo (la Repubblica), ma é in buona compagnia. Credo che questo "fenomeno", cioé citare rapporti e studi e poi riportare tutt'altro, sia dovuto al fatto che l'autore dell'articolo non ha mai letto quei rapporti e li cita per "sentito dire" da altri siti alternativi (che a loro volta non li hanno letti). Questa mancanza di lettura é attribuile, in primis al fatto che sono in inglese, per giunta tecnico, poi questi studi riportano una modellistica matematica, non comprensibile per chi non é avvezzo con i numeri.
Da notare che spesso, tali studi e rapporti, sono gratuiti e liberamente scaricabili... ho avuto più volte il sospetto che tanti "prodi" giornalisti non saprebbero neppure cercarli sul web!
Per esempio, qui, Cianciullo riporta un dato parzialmente vero (previsione dell'11% di produzione di energia elettrica da fonte solare), decontestualizzandolo e facendo intendere tutt'altro (avrebbe dovuto riportare gli altri scenari, invece,, neanche li cita!):
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
Altre volte lui e i suoi "simili" riportano "integralmente" stupidaggini:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...812#pid812
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...849#pid849
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...853#pid853
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...858#pid858
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...866#pid866
ESP ha Scritto:
Cosa può pensare la pubblica opinione quando scopre che, nel SILENZIO TOTALE dei mass media (altro che cospirazione del terrore):
www.youtube.com/watch?v=vPJLDMIp2JE
L'opinione pubblica é spesso scolasticamente ignorante e tende a credere a tutto quello che riporta la tv e che sente "in giro". A volte pensa di dimostrare spirito critico non credendo alle evidenze della "comunità scientifica", per poi dimostrare una ingenuità pazzesca credendo ciecamente a tutte le fesserie scientifiche degli "alternativi".
ESP ha Scritto:
L'unione europea innalza di 20 volte la quantità di CESIO 137 ammessa negli alimenti? (allo scopo evidente di evitare che alimenti fino a ieri giudicati contaminanati non lo siano più).
Ognuno giudichi da sè.
Io sono abituato a riportate le fonti autorevoli: mi linki, per cortesia, questa notizia, dal sito della Autorità europea per la sicurezza alimentare (European Food Safety Authority - EFSA)!?