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In Italia si rifaranno le Centrali Nucleri???
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eferrandino
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In Italia si rifaranno le Centrali Nucleri???

Ed ecco che ieri è stato pubblicato sulla GU Serie Generale n. 147 del 25-6-2008 Suppl. Ordinario n. 152 il


DECRETO-LEGGE 25 giugno 2008, n. 112
Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria

vi chiederete cosa c'entra conil nucleare con la finanza pubblica, ma in Italia quasi mai il titolo delle leggi da informazioni sul loro contenuto.
Il testo è in vigore dal 25-6-2008, e tale decreto riporta all’art 7 interessanti novità in campo nucleare ed energetico.

Art. 7
«Strategia energetica nazionale» e stipula di accordi per ridurre le emissioni di CO2

1.Entro  sei  mesi dalla  data di entrata in vigore del presente decreto,  il  Consiglio  dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo  economico,  definisce  la «Strategia energetica nazionale», che  indica  le  priorità per il breve ed il lungo periodo e reca la determinazione delle misure necessarie per conseguire, anche attraverso meccanismi di mercato, i seguenti obiettivi:
a. diversificazione delle fonti di energia e delle  aree geografiche di approvvigionamento;
b.miglioramento  della competitività del sistema energetico nazionale e sviluppo  delle  infrastrutture  nella prospettiva del mercato interno europeo;
c.promozione delle  fonti rinnovabili  di energia e dell'efficienza energetica;
d.realizzazione nel  territorio nazionale di  impianti di produzione di energia nucleare;
e.incremento degli investimenti  in  ricerca  e  sviluppo nel settore  energetico  e  partecipazione  ad  accordi internazionali di cooperazione tecnologica;
f.sostenibilità  ambientale  nella  produzione e negli usi dell'energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra;
g.garanzia di  adeguati  livelli di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori.
2.Ai fini della elaborazione della proposta di cui al comma 1, il Ministro  dello  sviluppo economico convoca, d'intesa con il Ministro dell'ambiente e della tutela del  territorio e  del  mare, una Conferenza nazionale dell'energia e dell'ambiente.
3.Anche al fine della  realizzazione degli obiettivi di cui al comma 1  il Governo e' autorizzato ad avviare la stipula, entro il 31 dicembre  2009, di uno o più accordi con Stati membri dell'Unione Europea  o Paesi Terzi, per intraprendere il processo di sviluppo del settore  dell'energia  nucleare, al fine di contenere le emissioni di CO2 e garantire la sicurezza e l'efficienza economica dell'approvvigionamento  e  produzione  di energia, in conformità al Regolamento  (CE) n. 1504/2004  del  19 luglio 2004, alla Decisione 2004/491/Euratom  del  29 aprile  2004,  alla  Decisione  2004/294/CE dell'8 marzo  2004  e  alle  direttive  2003/54/CE  e  2003/55/CE del 26 giugno 2003.
2.Gli  accordi potranno prevedere modelli contrattuali volti all'ottenimento di forniture di energia nucleare a lungo termine da rendere, con eventuali interessi, a conclusione del processo di costruzione e ristrutturazione delle centrali presenti sul territorio nazionale.
3.Gli  accordi  potranno  definire,  conseguentemente,  tutti gli aspetti  connessi  della  normativa,  ivi  compresi  l'assetto  e  le competenze  dei soggetti  pubblici operanti nei sistemi dell'energia nucleare, provvedendo a realizzare il necessario coordinamento con le disposizioni  vigenti,  nel rispetto delle competenze delle Regioni a statuto  speciale  e  delle Province autonome di Trento e di Bolzano, secondo i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.
4.Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.


Sembrerebbe chiara l’intenzione di ritornare al nucleare, certo farlo senza maggiori oneri per lo stato sarà difficile!!!!!
Speriamo che non ci siano anche variazioni sulla legislazione relativa alla radioprotezione, che è già complicata!!

In verità si tratta di un decreto legge e quindi non è detto che sia convertito in legge entro 60 gg, ma staremo a vedere.

P.S. Il fatto che nell’art. 7 ci siano due commi 2 e due commi 3, non è un mio errore di trascrzione ma di chi ha redatto il Decreto, provare per credere:  http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2008-06-25&task=sommario&numgu=147&tmstp=1214511626662
Che ne pensate!!!Rolleyes

26-06-2008 22:36
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magnox
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Messaggio: #2
RE: In Italia si rifaranno le Centrali Nucleri???

perche' complicata? le norme in materia di radiprotezione mi sembrano abbastanza chiare.

Io penso che intenzioni politiche a parte la cosa non verra' realizzata facilmente.
In italia la legge non snellisce l'attuazione di qualsiasi cosa.
Ci sono poi problemi belli grossi da risolvere:
- classificare e identificare le aree dove localizzare gli impianti
- trovare i soldi e prevedere un piano di investimento/ammortamento spesa
- la popolazione!!!!!!!!!!!!!

Per la questione popolazione ci vorrebbe una campagna martellante di informazione corretta e trasparente sul nucleare (cosa che in italia, in particolare, non e' mai avvenuta).

Cmq, seondo me ci vorranno anni... ma spero di sbagliarmi.

30-06-2008 23:03
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eferrandino
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Messaggio: #3
RE: In Italia si rifaranno le Centrali Nucleri???

Non so se essere contenta o essere arrabbiata, forse più arrabbiata, perchè mi sento presa in giro e turlupinata.

Hanno speso soldi pubblici (quindi anche miei!!!) per costruire le centrali di latina, garigliano e caorso (almeno queste hanno funzionato e prodotto energia), il reattore cirene a latina (mai entrato in funzione), la centrale di Montalto di Castro (costruita al 50% e poi modificata), e gli impianti di riprocessamento (Eurex, Itrec, IPU e OPEC), hanno speso soldi pubblici per smantellare tutto e ancora non hanno finito, spendiamo milioni di euro per spedire all'estero i nostri rifiuti radioattivi da trattare (non lo facciamo solo con i rifiuti solidi urbani campani che mandiamo in germania) che ci ritorneranno e non sappiamo dove mettere, hanno mandato a ramengo conoscenze anche lì spendendo soldi pubblici perchè le università lo sono e ora mi dicono che vogliono rifare le centrali, investire in ricerca e senza spendere soldi pubblici!!!! Non ci credo!!! Sarà come la cordata Italiana che deve acquistare l'Alitalia!!

Vogliamo poi parlare di radioprotezione, hanno recepito le direttive europee con la legge 230/95 che è stata rivista e modificata con la legge 241/2000 per rimodificarla con la legge 257/2001. Ti sembra poco!!! Siamo tranquilli da 7 anni, è vero che sono state pubblicata lo scorso anno le nuove raccomandazioni ICRP 103, ma ancora non sono state neanche recepite a livello europeo, e comunque se le recepissimo sarebbe il meno.

E poi vogliamo parlare continuare a parlare di radioprotezione in particolare della non rilevanza radiologica dei rifiuti??? Solo quelli che hanno tempo di dimezzamento inferiore a 75 gg e concentrazione inferiore a 1 Bq/g si possono smaltire come rifiuti convenzionali, quindi se ho 2,7 uCi (cioè 10000 Bq) di Y90 (T1/2 = 64,1 ore) è sufficiente che lo diluisca in 1000 lt di acqua per buttarlo via. Viceversa se ho del C14 con concentrazione 30 Bq/g non posso considerarlo di non rilevanza radiologica, perchè ha un T1/2 = 5730 y. Salvo che in ciascuno di noi ci sono oltre 3000 Bq di C14!!!! A te sarà chiara la radioprotezione ma io la trovo un po' contorta!!!

Ma alla fine vedremo come andrà a finire, magari ci sarà qualche cordata francese che viene a costruire le centrali nucleari da noi, visto che da loro non sanno più dove farle: ne hanno SOLO 59!!!!

Scusami per lo sfogo, ma a volte mi sembra davvero che i politici considerino gli italiani degli imbecilli e forse hanno ragione loro, lo siamo visto che gli permettiamo tutto ciò.

ciao

01-07-2008 04:05
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PIMBY
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Messaggio: #4
RE: In Italia si rifaranno le Centrali Nucleri???

Per eferrandino

Mi sbaglio, o fra il primo dei tuoi messaggi e questo ultimo c'è una sostanziale differenza di tono (e forse di umore)?
Nel primo, davi (molto opportunamente) la notizia del decreto legge del 25 giugno, notando particolarità di carattere amministrativo (si vede che ti intendi di disposizioni di legge), ma eri su una sostanziale posizione di neutralità. Qui, invece, mescoli vari ragionamenti per manifestare, sembra, un tuo sostanziale scetticismo sulla materia...
Provo a risponderti su qualcosa, ma hai messo così tanta carne al fuoco...
Sul reattore CIRENE devo darti ragione, è stato un progetto pionieristico e sbagliato, portato avanti per troppo tempo per "far mangiare" qualcuno (...posso dire che anche questo indefinito protrarsi di ingenti finanziamenti per la fusione suona un pò sospetto?). Più in generale, gli studi e le realizzazioni sperimentali portate avanti in Italia sono stati caratterizzati da grande dispersività di progetti e di risorse (d'altra parte, erano i primi anni del nucleare civile e l'Italia era all'avanguardia nel campo); se ora si tornasse davvero al nucleare, sarebbe molto opportuno concentrarsi su una ben precisa filiera di reattori (penso all'EPR francese), anche per realizzare un minimo di economia di scala (pensa poi, per esempio, anche alla maggior facilità che avrebbero gli enti di controllo nello svolgere il loro compito).
Su Montalto di Castro la situazione è ancora peggiore di come l'hai descritta tu: fu terminata quando lo stato di avanzamento aveva superato il 70%, e l'attuale centrale policombustibile (olio combustibile e gas naturale) utilizza del precedente impianto la sola opera di presa dell'acqua di mare per la refrigerazione dei condensatori: ciò vuol dire che la riconversione è stata costosissima, altro che semplice "modifica"...!
Lo smantellamento di ogni tipologia di impianto nucleare (non solo delle centrali, ma anche degli altri impianti del ciclo del combustibile) è parte necessaria di tutto il processo, per la restituzione a "prato verde" dell'area utilizzata; tant'è vero che nel calcolo del costo del kWh di origine nucleare si devono necesariamente portare in conto anche queste fasi finali, compresa la sistemazione dei rifiuti radioattivi prodotti. D'altra parte, mantenere indefinitamete le strutture in regime di custodia protettiva richiederebbe maggiori spese e minori garanzie di sicurezza.
La scelta di riprocessare il combustibile esaurito italiano è stata presa sia per ridurre le qualità e le quantità (leggi: volumi) da smaltire nel futuro deposito nazionale, sia soprattutto per "liberarsi" del plutonio che altrimenti avremmo avuto in carico negli elementi di combustibile tenuti nelle piscine di decadimento. E il futuro deposito nazionale, seppure non ancora individuato, andrà necessariamente realizzato (era una precisa disposizione anche del precedente governo, attraverso le determinazioni del ministro Bersani), sia perchè questo fa parte dell'accordo che abbiamo fatto l'anno scorso con i francesi per il riprocessamento del combustibile, sia perchè vi sono in Italia quantità di rifiuti di origine ospedaliera, industriale e di ricerca cui va data una ottimale sistemazione, sulla scorta di quanto altre nazioni meno progredite di noi, ma più concrete, hanno già fatto da tempo.
Sull'assenza di "nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica", è chiaro che questo non è possibile (pensiamo soltanto che indire e gestire una Conferenza Nazionale per l'Energia non può non richiedere impegni di spesa): si tratta, palesemente, di un'assurdità inserita in un decreto scritto male e in cui compaiono, come hai acutamente fatto notare tu, due commi 2 e due commi 3 (è la prima volta che vedo una cosa simile...!)
Per rispondere al resto del tuo intervento, dammi magari un pò di respiro...
Intanto, potresti dirmi se c'è qualcosa che non va in questo mio intervento...
Ciao

Please In My Back Yard

01-07-2008 20:18
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eferrandino
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Messaggio: #5
RE: In Italia si rifaranno le Centrali Nucleri???

Hai sicuramente ragione, il tono dei due interventi era diverso come lo era il mio umore. Mi fa rabbia solo essere amministrata da persone che anzicchè curare l'interesse del paese curano i propri.
Non sono sicura che in Italia si riesca a rifare delle centrali nucleari, non si riesce neanche a costruire una discarica!!!! Ho paura che sia un annuncio ad effetto e un altro modo per sperperare denaro pubblico, come è stato fatto con l'annuncio della costruzione del ponte sullo stretto di Messina.

Sul CIRENE non condivido il fatto che lo consideri sbagliato, è stato l'unico reattore quasi completamente pensato e progettato dagli italiani, per un motivo ben preciso, non dipendere dai paesi che erano in grado di produrre uranio arricchito, si trattava infatti di un reattore ad acqua pesante bollente con combustibile uranio naturale (una versione rivisitata dei CANDU). Il problema secondo me è stato anche in questo caso politico. Le iniziative del CISE, che sin dall'inizio della sua nascita aveva dedicato molta energie allo sviluppo di tale reattore, si concretizzarono verso la fine degli anni ’50 con lo studio di fattibilità. Nel 1967 venne stipulata una convenzione tra il CNEN e l’ENEL (con la nazionalizzazione dell’energia elettrica il CISE era passato all’ENEL) per la realizzazione di un prototipo di tale reattore da 40 MWe, che doveva servire ad effettuare una sperimentazione per un reattore di maggiore potenza. Nel 1972 l’Ansaldo Meccanica Nucleare si aggiudicò l’ordine del reattore da realizzare a Latina, nello stesso sito dove era stata costruita la centrale gas-grafite di concezione inglese. L’anno successivo venne dato il nullaosta alla costruzione. Tuttavia le operazioni di progettazione esecutiva e di costruzione non andarono secondo i programmi iniziali e la centrale venne quasi completata solo nel 1987. Se invece di impiegare 30 anni per costruirlo ci avessero messo meno tempo, forse avrebbe avuto anche questo reattore qualche possibilità.

Su Moltanto di Castro condivido perfettamente, altro modo di buttare al vento tanti soldi pubblici!!!

Condivido a pieno anche la scelta del ritrattamento del combustibile, con l'estrazione del Pu dai rifiuti riduce di quasi il 50% la radioattività e poi attraverso l'utilizzo dei MOX si risparmia uranio.

Non condivido il fatto che tutti gli impianti debbano necessariamente essere riportati a prato verde, potrebbero essere utilizzati per fare nuovi impianti.

E' indispensabile la costruzione di un deposito nazionale, ma non solo per i rifiuti che sono stati prodotti dagli impianti nucleari, ma anche per i rifiuti ospedalieri che non sono pochi!! Basta pensare al radio che negli '50 era usato per la radioterapia (oggi per fortuna grazie alla possibilità di produrre altri radionuclidi di più facile gestione con reattori e/o acceleratori, all'estero naturalemnte) e che non si sa più dove mettere!! Avere oltre 20 siti mi sembra dispendioso e molto più pericoloso di averne uno soltanto.

E condivido anche il PLEASE IN MY BACK YARD, sono nata in un'isola (Ischia) e di fronte a casa mia c'era una scritta enorme "TERME RADIOATTIVE", ora hanno cancellato la parola radioattive, ma sicuramente la radioattività naturale (livello medio mondiale 2,4 mSv/anno) a cui sono stata sottoposta nei miei primi anni di vita è di gran lunga superiore a quella che potrei avere con i rifiuti nel mio giardino (1 mSv/anno con la Legge 230/95 e successive modifiche).

Aspetto i tuoi commenti sulla radioprotezione e ciao

01-07-2008 21:20
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PIMBY
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Messaggio: #6
RE: In Italia si rifaranno le Centrali Nucleri???

Per eferrandino

Ti ringrazio per aver apprezzato alcuni miei spunti e ti fornisco qualche replica, prima di proseguire con elementi di valutazione della normativa radioprotezionistica.
Per quanto riguarda la politica degli annunci, è chiaro che non bisogna lasciarsi prendere in giro. Tuttavia le discariche dei RSU adesso pian piano si stanno facendo, mi pare; mentre, per le centrali nucleari (ed in un certo senso anche per il ponte di Messina), si tratta di opere che non si possono realizzare dall’oggi al domani, visto che necessitano di una quantità di passaggi (progettuali, tecnici, amministrativi e finanziari) che richiedono del tempo. Altrimenti, cosa bisognerebbe fare, per evitare la politica degli annunci? Fare le cose senza prima annunciare niente? Non portare a conoscenza dell’opinione pubblica gli indirizzi che si vogliono prendere in materia energetica o di infrastrutture?
Dunque, direi di aspettare ancora un po’ di tempo, controllando se vengano o meno rispettati i tempi che i responsabili della politica energetica si sono dati, cioè emanare, entro dicembre 2008, le linee principali della strategia energetica nazionale, i criteri per la localizzazione dei siti per le centrali nucleari e per il deposito nazionale, le misure di compensazione alle popolazioni interessate, la revisione della normativa e la costituzione di un’autorità di controllo e sicurezza (qualcuno di questi obiettivi mi sembra un po’ velleitario).

Per quanto riguarda il progetto CIRENE (completato al 95% e poi abbandonato), ho certamente esagerato a definirlo “sbagliato” (e poi, chi sono, io, per sputare questa sentenza?). Mi ricordavo, però, di aver letto da qualche parte che i progettisti, guidati dal prof. Silvestri, sottovalutarono il coefficiente di reattività positivo che si manifestava specie in fase di avviamento: in altre parole, era un reattore per qualche aspetto intrinsecamente instabile, proprio il contrario di ciò che oggi si vuol ottenere. Per questo non venne preso in considerazione, mi pare, dagli inglesi, che si volsero verso altre soluzioni.

In merito alla restituzione a “prato verde” delle aree utilizzate, non avevo introdotto questo concetto come conclusione coercitiva del processo, ma solo per evidenziare che, almeno in campo nucleare, l’inizio di una attività di costruzione deve necessariamente prevedere, almeno come opzione, la possibilità per il Comune di rientrare in possesso dell’area per ogni possibile uso futuro.

Circa i radionuclidi usati per la radioterapia, vorrei farti rilevare che non utilizziamo, in Italia, solo quelli prodotti all’estero. Nei reparti di medicina nucleare di vari ospedali italiani (Bologna, Cagliari,Palermo, Milano, Brescia, Reggio Emilia, Napoli, Firenze, Cuneo, Treviso,Catania, Macerata, Roma, Perugia, Campobasso, Pisa, Udine, Pavia, Torino Monza) vengono eserciti ciclotroni per la produzione di radioisotopi che vengono impiegati nella terapia dei tumori e, ad esempio, nella diagnostica PET. (Siccome lavoro al Ministero che rilascia queste autorizzazioni, ne sono ben consapevole…!). D’altra parte, essendo questi radionuclidi a breve periodo di dimezzamento (pensa solo al famoso Iodio 131, che si dimezza in circa 8 giorni), il luogo di produzione dev’essere necessariamente vicino al luogo di utilizzazione).

Vorrei dirti, infine, che in molti concetti che hai espresso nel tuo commento (“Avere oltre 20 siti mi sembra dispendioso e molto più pericoloso di averne uno soltanto”, “la radioattività naturale a cui sono stata sottoposta nei miei primi anni di vita è di gran lunga superiore a quella che potrei avere con i rifiuti nel mio giardino”) sono di assoluto buon senso. Ehi, non è che un po’ di saggezza si sta diffondendo in questo Paese senza che ce ne accorgiamo?
Ciao, a presto il commento sulla radioprotezione.

Please In My Back Yard

02-07-2008 10:04
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eferrandino
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Messaggio: #7
RE: In Italia si rifaranno le Centrali Nucleri???

Beh, mi sembra che si sia avviata una bella discussione e te ne ringrazio.

Ritornando al CIRENE è vero che il periodo asintotico (runaway) del reattore era breve e ciò venne evidenziato in un rapporto effettuato dalla AECL canadese che aveva fatto, come expertise, una verifica tecnica. Poi aggiungo che non sono stati gli inglesi ad avere sviluppato reattori simili al Cirene, ma i canadesi. Il loro Candu è un reattore simile che usa però acqua pesante in pressione e non bollente. Gli inglesi hanno invece sviluppato un'altra filiera di reattori i cosidetti GCR (gas cooler reactor), raffreddati a gas e non ad acqua pesente.
Il problema a mio avviso sul Cirene, come al solito non è tecnico, ma anche in questo caso politico. Se non si riteneva utile proseguire tale strada, allora non doveva essere costruito il reattore, ma dopo averlo costruito forse valeva la pena provarlo, studiarlo e accescre la conoscenza nel settore, altrimenti è solo un modo di buttar via denaro pubblico, che ha utilizzata solo ai fini politici per accrescere le clientele.

Riguardo agli annunci della classe politica, dalla quale non mi sento in alcun modo rappresentata, forse varrebbe la pena, prima di farli, trovare un ampio consenso tra tutte le parti e poi agire. Mi spiego meglio, fare in una legislatura una riforma che nella successiva viene cancellata crea solo instabilità. Annunciare senza avere prima concordato con le parti interessate la strategia, trovo che sia solo irresponsabile. Forse sarebbe opportuno prima di prendere le decisioni, ascoltare tutti gli stakeholders, perchè da chiunque può venire una buona idea, valutare tutte le possibili soluzioni e quindi annunciare la decisone. In realtà avviene in modo completamente diverso. Una sola parte politica fa l'annuncio, gli altri partiti che appartengono alla maggioranza dichiarano di non essere d'accordo, l'opposizione dichiara che è completamente sbagliato, allora si aggiusta il tiro e comincia il rito della mediazione. Non è meglio cercare prima di sentire le ragioni di tutti, mediare, decidere e poi annunciare???

Riguardo alla politica energetica, era ora che si decidesse di fare un piano energetico nazionale, ma mi auguro che preveda azioni a breve, medio e lungo termine. Certo non è facile fare delle previsioni, in un'economia mondiale che evolve rapidamente, ma se si rivedessero ogni anno forse si ridurebbero gli errori.

Non si può fare altro che rimanere in attesa di vedere cosa succede, nella speranza che tutta la classe politica italiana evolva verso comportamenti virtuosi.

Beh sugli acceleratori non posso che darti ragione. Ma l'accettazione del nucleare in medicina non trova difficoltà, anzi temo che ci sia un eccesso di utilizzo. Forse varrebbe la pena valutare veramente quando sono necessari alcuni esami (ad esempio le TC), visto la quantità di dose a cui sono sottoposte le persone. Ma in tal caso avviene l'esatto contrario di quanto accade nelle applicazioni energetiche del nuleare, le persone insistono per essere sottoposte a pratiche che li sottopongono a dosi di radioattività!!!!Shy Le strutture ospedaliere sono ben felici di farle perchè incassano soldini e alla fine nessuno si lamenta.

Sul fatto che il buon senso si stia diffondendo, non saprei, io non credo di fare molto testo, temo di essere una minoranza, molto minoranza.
Sad

A presto




02-07-2008 15:30
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PIMBY
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RE: In Italia si rifaranno le Centrali Nucleri???

Per eferrandino

Gasp! Mi sento quasi intimorito dalle tue precisazioni e dai tuoi dettagli...!
"2,4 mSv/anno livello medio mondiale di dose"..."periodo asintotico del reattore"..."runaway"..."stakeholders"...
Ma "da dove sei venuta"? Che studi hai fatto? (Ovviamente sono domande retoriche, non chiedo risposta!)

Proverò tuttavia a balbettare qualcosa...
So bene che non sono stati gli inglesi ad avere sviluppato reattori simili al Cirene, ma bensì i canadesi. E che gli inglesi hanno invece sviluppato soprattutto i GCR (Gas Cooled Reactor), raffreddati a gas. In realtà, volevo dire (ma mi sembrava eccessivo arrivare a tale grado di dettaglio)che la constatazione di un coefficiente positivo di reattività nella fase di avviamento del CIRENE spinse gli inglesi a scegliere uranio leggermente arricchito (piuttosto che naturale) per il loro unico esemplare, fra tanti GCR, di reattore moderato ad acqua pesante e raffreddato ad acqua leggera in ebollizione (SGHWR = Steam Generating Heavy Water Reactor). Si trattava, precisamente, di un reattore entrato in funzione nel 1968 in località Winfrith, della potenza netta di 100 MWe....Guarda tu fino a che dettaglio mi fai arrivare...! Se però non ti basta ancora, posso magari, che so, provare a fornirti un elenco di tutto il personale professionalmente esposto di quella centrale, corredato delle date del loro pensionamento e dell'ammontare del loro trattamento di quiescenza... Naturalmente, mi dovresti concedere un pò di tempo per organizzarmi nella ricerca...Big Grin
Beh, dirai tu, quand'è che questo si decide a parlare di radioprotezione?
Eccomi, eccomi, arrivo...!Wink
Hai più volte fatto riferimento al decreto legislativo 17.03.1995 n. 230 "Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 92/3/Euratom e 96/29/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti", modificato ed integrato dal D.L.vo 26.05.2000, n. 241 e dal D.L.vo 09.05.2001, n. 257 (mi dispiace, ma la guerra è guerra...:coolSmile, lamentando, mi pare di capire, un'eccessiva complicazione della normativa. Il problema è che le direttive europee vanno recepite, e se ne escono 100 ne devi recepire 100...Comunque, effettivamente, le complicazioni ci sono, e se accorge soprattutto chi deve applicare questa normativa ogni giorno (cioè, praticamente, io...). E' una normativa più completa e "di garanzia" rispetto a quella degli anni '60, ma chiama in causa tali e tante Amministrazioni, che le procedure risultano lente e farraginose.
In quanto alla non rilevanza radiologica dei rifiuti, se hai (per seguire il tuo esempio) 2,7 microcurie di Y-90 pari a 100.000 Bq (non 10.000), ti basterà diluirli in soli 100 litri di acqua per avere una concentrazione di radioattività di 100.000 Bq/100.000 g = 1 Bq/g. Ma è proprio la diluizione che fa la differenza e che rende una stessa quantità assoluta di radioattività tollerabile in certe situazioni, ed in altre no, come puoi facilmente desumere per esempio dalla radioattività naturale associata ai terreni su cui viviamo. In altre parole, non è un'assurdità valutare la rilevanza radiologica associando il tempo di dimezzamento (T1/2) alla attività specifica (Bq/g). Quanto poi al fatto che anche del C-14 con concentrazione 30 Bq/g sarebbe da smaltire senza precauzioni perchè noi stessi abbiamo in corpo 3000 Bq dello stesso isotopo, ti faccio notare che, comunque, una persona di 50 kg porta dentro di sè una concentrazione di 3000 Bq / 50.000 g = 0,06 Bq/g, cioè ben 500 volte inferiore ai 30 Bq/g da te presi in considerazione. E in ogni caso, se andassimo a cercare il singolo bequerel, e non ponessimo dei limiti di buon senso alla radioattività accettabile per l'esposizione, potremmo a buon diritto considerarci noi stessi dei rifiuti radioattivi ambulanti...!Sad
Mi sa che troverai un sacco di imperfezioni in quello che ho scritto...Big Grin
Aspetto di conoscere le tue osservazioni, ma ti risponderò solo lunedì (vado a visitare Verona per 3 giorni).
A presto
Please In My Back Yard

02-07-2008 22:44
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eferrandino
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Messaggio: #9
RE: In Italia si rifaranno le Centrali Nucleri???

Beh, PIMBY,

ti ringrazio per la divertente risposta, veramente molto carina, ho riso di gusto.
Big Grin  Big Grin

Non volevo fare la saputella, Sad ma mi era sembrato di capire (e non credo di essermi sbagliata!) che eri perfettamente in grado di comprendere i dettagli a cui mi riferivo.

Ed eccomi qui, pronta a continuare la discussione. Non so, ma trovo molto più divertente e stimolante parlare di queste cose, che degli amori di Simona Ventura, e non sempre riesco a trovare gli interlocutori giusti, così ne approfitto.

Comincio con gli SGHWR.
Scusa ma nel tuo messagio precedente non avevo capito a cosa ti riferivi. E hai naturalmente ragione sull'SGHWR di Winfrith, anche se non mi fai l'elenco di tutto il personale professionalmente esposto, peccato che l'arricchimento medio del combustibile fosse del 2%. Anzi ti aggiungo che gli inglesi avevano anche sviluppato dei progetti da 660 MWe su scala commerciale. Ed anche i canadesi ci avevano provato in Quebec con Gentilly 1 (prototipo da 250 MWe) chiuso nel 1977. Qualcosa hano fatto, se non ricordo male, anche i giapponesi.

Però, a mio avviso, il grosso pregio del CIRENE era quello di non usare uranio arricchito, visto che usava ossido di uranio naturale, cosa che ci avrebbe potuto svincolare dall'acquisto all'estero del combustibile.

Inoltre, non dico che il CIRENE andava ad ogni costo costruito, ma dopo averlo fatto ti sembra corretto non provarlo???
C'è qualche cosa che non funziona in quello che è stato deciso. O il reattore non andava costruito, perchè presentava problemi di dinamica, o dopo averlo costruito andava provato!!!
Spendere oltre 1.800 miliardi di lire (sembra questa la cifra spesa da una valutazione fatta nel 1992) senza neanche mettere in atto la sperimentazione a potenza circa nulla, mi sembra una delle tante anomalie italiane.

E passiamo alla radioprotezione.
Mi scuso per l'errore, anche in questo caso hai ragione, 2,7 microcurie sono 100.000 Bq e servono 100 litri di acqua. Mi si è spostato uno zero. (magari mi è successo di nuovo!!!)
Per la radioprotezione, constato con molto piacere, Smile che condividi il fatto che la normativa sia complicata e che alcune procedure siano lente e farragginose.

Magnox nel suo messaggio le trovava abbastanza chiare!!!
Beato lui. Rolleyes

E per parlare di rifiuti aggiungo che non trovo la diluizione una bella cosa.

Certo ci fosse solo un impianto a scaricare e diluire, no problem!! Ma purtroppo non è così!!

Allora troverei più corretto che le regioni, visto che dovrebbero sapere chi e quanto scarica, valutassero e assegnassero gli scarichi per ciscun impianto. Devo però dire, a onor del vero, che una scelta del genere in Italia, forse provocherebbe la paralisi degli scarichi. Perchè molti, forse troppi funzionari pubblici, pur di non assumersi la responsabilità bloccherebbero le pratiche. Tu che lavori sul campo che ne pensi???
Così come trovo superficiale permettere gli scarichi diluendo, trovo irrazionale non consentire lo smaltimento di rifiuti (mi riferisco all'esempio fatto di C14 con concentrazione 30 Bq/g) se non previo provvedimento autorizzativo.

Alla fine, mi rendo sempre più conto, che il nostro paese è in mano a personaggi che tutto fanno, tranne preoccuparsene.
Sai mi piacerebbe anche vedere sul sito del parlamento le varie proposte di legge dei diversi deputati, in modo che ciascuno possa inviare i propri commenti. Utopia?!!!

Ti saluto e a presto sperando che i nostri giardini possano riempirsi di rifiuti radioattiviti!!


06-07-2008 11:39
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magnox
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RE: In Italia si rifaranno le Centrali Nucleri???

continuo a non vedere la complicatezza delle disposizioni....

Sono procedure "standardizzate", da recepire e basta. Certo si puo' discutere sulla opportunita' o meno di fare certe cose o di prendere come sicuri certi valori.

Sul discorso diluizione, ahime', e' cosi': gli inquinanti se diluiti, vengono ritenuti innoqui (o almeno meno pericolosi). Se l'effluente inquinante viene disperso in una grande matrice perdera' la sua pericolosita'.
E' evidente che lo scarico/diluizione dovra' essere condotto nel migliore dei modi (e controllato severamente).

Ma forse percepisco male io il problema, o addirittura l'ho capito male (da non escludere).

07-07-2008 11:04
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