RE: La verità sulle scorte di uranio
Salve a tutti,
non mi stupisce affatto apprendere dell'entità delle scorte di Uranio; forse non tutti sanno che esso è un elemento molto più diffuso nella crosta terrestre di altri più noti e di utilizzo più diffuso. L'unico problema è che esso generalmente è presente in maniera disomogenea : ovvero i giacimenti molto ricchi ed economicamente sfruttabili sono relativamente pochi. L'uranio presente nel mare (così come i tantissimi altri metalli) è sfruttabile solo a prezzo di costossisismi impianti molto energivori.
Quanto alla fusione nucleare, spero di non deludere marieCurie dicendo che è una risorsa meno "pulita" di quel che potrebbe sembrare ad un primo impatto. L'inventario di radioattività è addirittura paragonabile a quello di un reattore a fissione : quello che lo differenzia è la qualità ovvero la tipologia di radionuclidi presenti; mancano i temuti transuranici a elevata massa atomica e tempo di dimezzamento, tipici della fissione ma genera pur sempre radionuclidi a medio e breve tempo di dimezzamento (e come tali da rimuovere perchè "inquinano" il plasma).
Anche se verrano (augurabilmente) risolti i problemi legati all'ignizione del plasma e alle sue instabilità, bisognerà affrontare un problema tecnologico di non poco conto: ovvero il danneggiamento indotto dai neutroni ad elevate energia nei confronti dei materiali strutturali della macchina (senza contare l'attivazione degli stessi che rischia di generare ulteriori rifiuti).
Sicuramente è una sfida tecnologica da affrontare e possibilmente da vincere, ma allo stato attuale rappresenta ancora un affascinante esperimento scientifico (forse il più grande) più che una risorsa su cui puntare nel futuro .
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