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Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!
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sexyteo
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RE:  Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ancora prezzi e costi del 2010...


Anzichè vomitare cazzate POSTA TU DATI PIU' RECENTI, SE LI HAI, ALTRIMENTI ASTIENITI DA SPARARLA SEMPRE PIU' GROSSA!
FUORI LA FONTE!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Vorrei far presente che i costi attuali del fotovoltaico, cioè relativi a impianti realizzati oggi (settembre 2011) sono compresi fra 1,65 euro/wp e 1,8 Euro Wp, previsti ancora pesantemente in calo per tutto il 2012.
Le stime sono di 1 Euro a Wp entro il 2012. Quindi quello che si è installato nel 2011 (4 Gwp) e quello che si installerà nel biennio 2012/2013 farà si che il costo a Wp dell'installato in Italia a fine 2013 sarà meno della metà di quello postato da sexyteo.
Parity grid molto prima del termine comunemente condiviso ad inizio anno (2017). Sicuramente, con questo attuale trend, entro il 2015.
Postare ancora dati vecchi per sostenere tesi vuol dire, come al solito, dare prova di non saper 'maneggiare i numeri'.


DA DOVE VENGONO FUORI QUESTI "DATI" E QUESTE "PREVISIONI"? FUORI LA FONTE O STAI ZITTO!
NON SEI IN GRADO DI RIPORTARE BIBLIOGRAFIA E LETTERATURA SCIENTIFICA ADEGUATA, MAI!
TI SFIDO A RIPORTARE LE TUE "FONTI"!!!!

Come al solito, chiunque spacci le fonti rinnovabili aleatorie (solare ed eolico) come alternative alle fonti programmabili/controllabili (termofossili, nucleare, idroelettrico e biomasse) deve spiegare come sia possibile, tanto per cominciare, coprire il fabbisogno elettrico di base (24/24h per 365 giorni all'anno) che è pari a una richiesta costante, di potenza elettrica effettiva, di oltre 20 GWe, come riportato nella curva di durata della potenza oraria richiesta sulla rete italiana di TERNA (pagine 75 - pag. 3 del pdf) e rappresenta quasi il 60% del totale del consumo elettrico nazionale:
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2501
e le rapidi variazioni di carico giornaliere a "M" (Diagramma giornaliero della potenza oraria richiesta sulla rete italiana, è sul pdf di Terna di sopracitato, a pagina 84 - pag. 12 del pdf)!?
Un sistema elettrico basato sulle fonti aleatorie non sta tecnicamente in piedi, prima di non stare in piedi economicamente!
Come ho già detto, il fotovoltaico, in Italia, produce energia, mediamente, per poco più del 6% delle ore annue, contro almeno il 90% del nucleare: l'attuale (al 31/12/2010, dati TERNA) potenza efficiente lorda del fotovoltaico, in Italia, è pari a quasi 3,5 GWp (3.469,9 MWp) i quali non hanno prodotto neppure 2 GWh di energia elettrica (precisamente 1.905,7 di MWh elettrici lordi) nell'ultimo anno (2010), ergo, la stessa potenza di 3,5 GWe se provenisse dal nucleare sarebbe pari a circa 2 reattori EPR che nell'arco di un anno producono oltre 25 GWh (complessivamente e con un capacity factor del 90%), cioè più di una dozzina di volte del fotovoltaico!
In altre parole 1 kWp fotovoltaico produce mediamente 550 KWh (ovvio che al sud questo valore possa anche raddoppiarsi, ma la media italiana estrapolata dai dati TERNA poco è più di mezzo MWh/anno), mentre 1 kWe nucleare produce almeno 7.884 kWh (quasi 8 MWh)!
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2497
Dai dati più recenti (TERNA - Quadro di sintesi al 11 marzo 2011), il fotovoltaico italico è allo 0,5 % (tabella di pag. 3 del pdf):
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=649
Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha pubblicato il bilancio elettrico italiano definitivo del 2010 e il solare è dato allo 0,6 %:
http://www.gse.it/attivita/statistiche/D...202010.pdf
NON ESISTE NESSUNA PREVISIONE CHE STIMI NEL 2015 IL FOTOVOLTAICO NAZIONALE (O ESTERO) AL 12%, COME FARNETICATO DALL'UTENTE Alessandro Bellotti:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...64#pid5364
SFIDO CHIUNQUE A DIMOSTRARE IL CONTRARIO!
Ricordo a tutti che le fonti rinnavabili godono di di priorità di dispacciamento (tale priorità è disciplinata dalle delibere 168/03 e 48/04 dell’AEEG), altrimenti nessuno ritirerebbe energia prodotta in maniera non programmabile/controllabile!
L'utente beota Alessandro Bellotti sa che la durata della radiazione solare non è costante durante l'anno!? Sa che esiste il meteo avverso!? Ha capito che il fabbisogno di base, che è maggioriotario, è indipendente dal tramonto del sole e dal maltempo!? Come, del resto, la richiesta oraria tipicamente a "M"!?
Leggiti quanto ho già risposto al tuo compañeros Ruggero da Ros:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...02#pid5102
A proposito di Parity grid, nel 2020, il costo del solare fotovoltaico é dato per oltre i 200 $/MWh (pagina 310 del World Energy Outlook 2010 - pag. 312 del pdf)! Inoltre, tra le rinnovabili, l'energia solare (fotovoltaica e termodinamica) é la fonte in assoluto più costosa, anche nella prospettiva al 2020 e 2035! A tal proposito, si veda il grafico 10.5 (Electricity generating costs of renewable energy technologies for large-scale electricity generation in the New Policies Scenario) di pagina 310 (pag. 312 del pdf - W.E.O. 2010). Già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
Il costo è quello livellizzato (LCOE) che è poi quello che rappresenta il costo effettivo di una fonte energetica in quanto include tutte le voci (vita utile, manutenzione, capacity factor, interessi, ecc...) infatti è riferito all'energia prodotta (kWh) non alla potenza installata, invece il "campionissimo" Alessandro Bellotti blatera del solo costo di potenza installata (kWp) non capendo che il consumatore paga l'energia non la potenza!
Stesso orrore, più che errore, commesso dall'utente giorgio_luppi:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...56#pid5356

Il rapporto più recente (Settembre 2011) della E.I.A. (Energy Information Administration), International Energy Outlook 2011:
http://www.eia.gov/forecasts/ieo/pdf/0484(2011).pdf
conferma quanto da me già detto qui, a proposito del Rapporto precedente (quello del 2010):
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...50#pid4450
il solare rimarrà una fonte energetica assai marginale, almeno per il prossimo quarto di secolo, ma le previsioni sono talmente infime da non prevedere nessun cambiamento neppure dopo svariate ere geologiche!
Nella tabella 11 di pagina 86, tabella 11, OECD and non-OECD net electricity generation by energy source, 2008-2035 (trillion kilowatthours), il nucleare (attuale: 2,6 PWh su 19,1 PWh - 13,6 %, tra parentesi i valori del precedente Rapporto del 2010) è stimato come segue:
• anno 2015 - 3,2 PWh su 22,7 PWh 14,1 % (3,1 PWh/21,9 PWh - 14,2 %)
• anno 2020 - 3,7 PWh su 25,5 PWh 14,5 % (3,6 PWh/25,0 PWh - 14,4 %)
• anno 2025 - 4,2 PWh su 28,7 PWh 14,6 % (3,9 PWh/28,3 PWh - 13,8 %)
• anno 2030 - 4,5 PWh su 31,9 PWh 14,1 % (4,2 PWh/31,6 PWh - 13,3 %)
• anno 2035 - 4,9 PWh su 35,2 PWh 14,0 % (4,5 PWh/35,2 PWh - 12,8 %)
Nonostante il nucleare aumenti, in termini assoluti e anche in termini percenutali sino al 2025, la produzione di energia elettronucleare, a causa della espansione delle fossili, perderà frazioni percentuali (dal 2025), tutto a vantaggio del carbone che passerà dalle attuali 7,7 PWh (40,3 %) alle 12,9 PWh (36,6 %) nel 2035 e del gas che raddoppierà (dalle 4,2 PWh attuali, circa il 22 %, alle 8,4 PWh del 2035, quasi il 24 %)!
Per il solare, nella tabella 13 di pagina 91 (OECD and non-OECD net renewable electricity generation by energy source, 2008-2035 - billion kilowatthours), si legge (attuale: 13 TWh su 19,1 PWh - neanche lo 0,07 %):
• anno 2015 - 87  TWh su 22,7 PWh (0,38 %)
• anno 2020 - 134 TWh su 25,5 PWh (0,52 %)
• anno 2025 - 155 TWh su 28,7 PWh (0,54 %)
• anno 2030 - 170 TWh su 31,9 PWh (0,53 %)
• anno 2035 - 191 TWh su 35,2 PWh (0,54 %)
da notarsi, che quando si parla di solare, debbo ridurre drasticamente ordine di grandezza, passando dai PWh ai TWh!
Insomma, il prestigioso ente statunitense (EIA) pervede il contributo del solare, nei decenni a venire, pari a circa un mezzo punto percentuale!
L'eolico, per il 2035, è dato per quasi 1,5 PWh su un fabbisogno mondiale di 35,2 PWh, rappresentando così poco più del 4 % (circa il 4,15 %).
L'unica fonte rinnovabile veramente produttiva è e rimarrà l'idroelettrico, il quale dalle 3,1 PWh attuali (circa il 16,3 %) arriverà alle 5,6 PWh del 2035 (16 %, circa), rappresentando quasi il 70 % dell'intera produzione mondiale di rinnovabili nel 2035 (5,6 PWh su 8,2 PWh), mentre attualmente rappresenta oltre l'85 % dell'intera produzione mondiale di energia elettrica da fonti rinnovabili (3,1 PWh su 3,6 PWh).

Per chi non lo conoscesse, riporto alcune supercazzole dell'utente Alessandro Bellotti il quale ha litigato con l'aritmetica quando ha "stimato" l'energia elettrica prodotta annualmente da un EPR con il suo relativo contributo percentuale sul fabbisogno nazionale, ha confuso energia con potenza, infatti ancora adesso confonde il costo della potenza installata (Overnight cost - €/kW) con il costo livellizzato (LCOE - €/kWh), confonde energia elettrica con energia primaria (include i trasporti, il riscaldamento, industria, ecc...), farnetica sulla produzione di rinnovabili in Cina e Germania, ha scritto che "l'energia elettrica per uso civile e illuminazione è una grande percentuale (oltre il 50%) del totale dell'energia elettrica" (quando invece è pari a poco più del 2 %); alcuni highlights in cui smonto pezzo per pezzo le sue fesserie:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...55#pid2955
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...83#pid3583
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...33#pid3733
Ha anche insistito nel scrivere ripetutamente "Twatt/ora" (anzichè TWh) qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...65#pid4465
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...69#pid4469
infatti ha capito dell'orrore solo quando glielo ha sbattuto sul muso il buon lucaberta:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...78#pid4478
questo orrore concettuale, fai il paio con gli altri suoi deliri energetici!
Confonde le sue fantasie con la realtà, un pò come i bambini, ma pretende di essere preso sul serio! E' un impostore colossale!

Messaggio modificato il: 29-09-2011 alle 16:34 da sexyteo.

29-09-2011 16:32
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sexyteo
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Messaggio: #172
RE:  Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Certo, luca, i coefficienti di utilizzo, rispetto alla potenza di picco installata, variano da 0,12 a 0,16, in Italia, dipendentemente dall'area geografica.
10 Gp installati, vogliono dire circa una EPR.
Da oggi in avanti, con il prezzo che si avvicinerà a 1 Euro/wp ecco svelato che con 10 miliardi di euro installi 10 Gp, senza casini vari ed eventuali del nucleare che, lo ricordo, in Italia non si può fare e che comunque non sarebbe stato pronto prima del 2025/2030.
Il fotovoltaico, in Italia, entro il 2015, potrà soddisfare circa il 12% del fabbisogno. Questo in modo intermittente e di giorno. Vorrà dire che di giorno molta energia sarà data dal fotovoltaico e di notte importeremo ancora energia elettrica da nucleare.
Questo per i prossimi 20 anni.
Tanto il nucleare non ci sarebbe comunque stato.


Sei un disco rotto, ti ho già rismontato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...66#pid5366
francamente la tua permanenza in questo forum è incomprensibile, sei una nullità che riporta sue fantasie suffragate dal nulla. Ripeto: per chi è rimasto molto indietro e per i falliti come te, c'è il blog del grillo sparlante (e assimilabili), fatto su misura per te, per venire incontro alle tue ridottissime capacità mentali.

29-09-2011 16:40
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #173
RE: Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

Stiamo dicendo la stessa cosa. E' evidente e noto che un reattore nucleare fornisce energia elettrica per il carico di base. E' altresì noto che di giorno, mediamente, vi sono normalmente in Italia circa 50 Gw continui di potenza allacciata alla rete e circa 20 Gw di notte.
Una parte significativa della potenza elettrica allacciata alla rete e quindi dell'energia elettrica che viene consumata di giorno potrà essere fornita da fotovoltaico. In modo molto più complicato in quanto, sempre parlando di energia, occorrerà compensare, nelle giornate nuvolose, la mancanza di energia elettrica da fotovoltaico con fonti fossili (ad esempio turbogas di piccole dimensioni). La rete sarà senz'altro più difficile da gestire ma nei prossimi 10 anni vi saranno a livello europeo importanti investimenti nelle smart grid per ovviare a questi inconvenienti (150 miliardi di euro).
Non dire cose ovvie, luca. Gli investimenti di oggi (ad esempio in Germania) e futuri (Europa) vanno e andranno, che piaccia o no, in questa direzione.
La stessa Francia, se vinceranno i socialisti, volterà le spalle al nucleare.
Se fra 10 o 15 anni saranno applicabili altre tecnologie da nucleo, magari piccole centrali da 200/300 Mw ecco che la rete elettrica europea sarà meglio governata.
Ho sempre contestato la produzione di grandi quantità di energia in modo concentrato.
Non occorre poi dimenticare che l'energia elettrica è circa il 30% dell'energia che ogni giorno consumiamo. Grandi risparmi si potranno fare, soprattutto in Italia, a livello di energia primaria (leggi metano).
E' il nucleare di oggi, in tutta Europa e nel mondo, a essere messo praticamente da parte. Accantonato anche prima di Fukushima.
Nel 2020/2025 si avrà non oltre il 7% di energia elettrica da nucleare.
Solo il 2% dell'energia totale di cui il pianeta si nutrirà fra 10 anni sarà da nucleare (oggi, del resto, è solo il 6%). Con questa prospettiva, un misero 2% potrà essere recuperato con un sano risparmio energetico (ad esempio auto che consumano la metà).

29-09-2011 16:50
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #174
RE: Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

La fonte sono io. Rilassati sexyteo. Hai il mouse troppo caldo.
Oggi un impianto di fotovoltaico da 500 Kwp costa 1,8 Euro/wp, chiavi in mano, allacciato alla rete, con sistema di controllo completo a livello di stringa.
Se non ci credi, chiedi un preventivo.

29-09-2011 16:53
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sexyteo
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Messaggio: #175
RE:  Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

La fonte sono io. Rilassati sexyteo. Hai il mouse troppo caldo.
Oggi un impianto di fotovoltaico da 500 Kwp costa 1,8 Euro/wp, chiavi in mano, allacciato alla rete, con sistema di controllo completo a livello di stringa.
Se non ci credi, chiedi un preventivo.


Della serie La legge sono io! Penosissimo!
FUORI LA FONTE O VATTENE!
E poi, quello di cui farnetichi è sempre e comunque l'overnight cost, confondendo il fatto che il consumatore "pagherebbe" la potenza (€/kW), quando invece sanno anche i sassi che si paga l'energia, cioè il kWh, quindi si fa riferimento, ovviamente, al costo livellizzato dell'energia (LCOE, €/kWh) che include tutte le componenti (investimento, interessi, vita utile dell'impianto, capacity factor, manutenzione, ecc...). Sei proprio un somaro (chiedendo scusa al ciuchino), dimostri che ti mancano le basi più elementari per discutere (confondi sistematicamente potenza con energia, quindi, "coerentemente" confondi l'overnight cost con LCOE!).
Del costo livellizzato ne parlo qui, in risposta a un altro "simile" al beota (Alessandro Bellotti):
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...99#pid2899
e qui, in risposta a un altro "simile" del beota Alessandro Bellotti:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...02#pid5102

Mi rivolgo al moderatore e chiedo quale sia il senso di utenti come questo beota di Alessandro Bellotti!

Messaggio modificato il: 29-09-2011 alle 23:00 da sexyteo.

29-09-2011 16:56
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lucaberta
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RE:  Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

Alessandro Bellotti ha Scritto:
La stessa Francia, se vinceranno i socialisti, volterà le spalle al nucleare.

se, se, se, se.  C'e' sempre un se nei tuoi discorsi.

Vedremo prima della Francia il Giappone, *se* davvero non attivera' piu' i suoi reattori.

E vedremo poi la Germania che fara', quando presto si accorgera' della cazzata che Frau Merkel ha fatto.  E qui non c'e' un *se*, perche' certamente se ne accorgera', e anche presto.

A meno che anche a lei il caro Putin non vada presto ad offrire un posto nel board di Nord Stream, come ha fatto con il suo amicone Gerhard Schroeder.  Che schifo, e nessuno che ha detto niente. Che schifo.

Ho gia' perso troppo tempo, sexyteo ha fatto un'analisi impeccabile su cui concordo pienamente. Non vale la pena discutere con un Bellotti, proprio no.


Luca Bertagnolio
Futuro Nucleare
http://futuronucleare.com
@futuronucleare
29-09-2011 16:57
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sexyteo
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RE:   Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

lucaberta ha Scritto:

E vedremo poi la Germania che fara', quando presto si accorgera' della cazzata che Frau Merkel ha fatto.  E qui non c'e' un *se*, perche' certamente se ne accorgera', e anche presto.


Sono d'accordo.
Intanto la Merkel ha già recentemente dichiarato che serviranno 20 GWe di termofossili per il fabbisogno nazionale, che guarda caso, corrispondono alla potenza elettronucleare installata in Germania: altro che rinnovabili! Se sostituiranno realmente la fonte nucleare, lo faranno con le fossili, carbone e gas russo!
http://online.wsj.com/article/SB10001424...42070.html
di sicuro, ora la Germania, dalla moratoria, è passata da netta esportatrice a netta importatrice di energia elettrica dai Paesi dell'est Europa, quindi anche elettronucleare!
http://www.world-nuclear-news.org/NP_No_...08111.html
Chissà se quel beota di Alessandro Bellotti lo ha capito! Forse è chiedere troppo!

Messaggio modificato il: 29-09-2011 alle 17:09 da sexyteo.

29-09-2011 17:08
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RE:  Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

E' il nucleare di oggi, in tutta Europa e nel mondo, a essere messo praticamente da parte. Accantonato anche prima di Fukushima.


Si si, il nucleare con il carbone si gioca la medaglia d'oro, ovvero il primo posto, come fonte elettrica in Europa (EU-27)!
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=30
ne ho già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...452#pid452
e qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...451#pid451
Per le stime di produzione di energia elettronucleare al mondo, rimando ai dati dell'ultimo Rapporto delle EIA (Settembre 2011) che smentiscono clamorosamente le fesserie del beota in questione, qui da me commentato:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...66#pid5366

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Nel 2020/2025 si avrà non oltre il 7% di energia elettrica da nucleare.
Solo il 2% dell'energia totale di cui il pianeta si nutrirà fra 10 anni sarà da nucleare (oggi, del resto, è solo il 6%). Con questa prospettiva, un misero 2% potrà essere recuperato con un sano risparmio energetico (ad esempio auto che consumano la metà).


Se vi sono studenti delle scuole superiori a leggere, sappiate che questo beota, nella più totale confusione e ignoranza, somma le "mele con le pere": praticamente addiziona i kWh elettrici (elettronucleari o non), con la benzina e il gasolio che riempiono i serbatoi delle auto, con il pellet delle stufe, con il kerosene degli aerei, con la nafta pesante delle navi, con il gas del riscaldamento, e via discorrendo! Come quell'espertone di Erasmo Venosi:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...858#pid858
Nel 2008, al mondo, si sono prodotte 20.260.838 GWh di energia elettrica di cui 2.730.823 GWh per fonte nucleare, la quale percentualmente rappresenta il 13,5 % circa:
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=29
Dai dati più recenti del WNA, nel 2010 si sono prodotti 2.630 TWh di energia elettronucleari, pari al 13,8 % della produzione mondiale di energia elettrica:
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
Va precisato che comunque, con l'energia nucleare si producono già 12.364 TJ di calore, utilizzato anche per il riscaldamento domestico come avviene per esempio nella centrale nucleare di Beznau in Svizzera (ne ho già parlato, sono 2 reattori da 365 MW ciascuno per un totale di 730 MW che producono quasi 6 TWh di energia elettrica e 142 GWh di calore, attraverso un sistema di teleriscaldamento, per le abitazioni), mentre con l'eolico e il fotovoltaico la produzione non elettrica é zero! Solo con il solare termodinamico si produce la miseria di 58 TJ al mondo (dati 2008).
Quindi l'energia nucleare può soddisfare anche fabbisogni primari, come il riscaldamento domestico, eolico e fotovoltaico a questo voce hanno zero!

CHIEDO UFFICIALMENTE L'INTERVENTO DEL MODERATORE, PERCHE' TALE UTENTE, Alessandro Bellotti, SI STA COMPORTANDO DA VERO E PROPRIO TROLL RIPORTANDO, COME IL "MIGLIORE" DISCO ROTTO, LE SOLITE PROVOCAZIONI, AVVELENANDO IL CLIMA DEL FORUM.

Messaggio modificato il: 29-09-2011 alle 18:57 da sexyteo.

29-09-2011 18:55
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Messaggio: #179
RE: Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

http://www.firstonline.info/a/2011/09/29...8506e989f7

di Umberto Quadrino Ex amministratore delegato di Edison

29/09/2011 09:47



Quadrino: dopo il disastro di Fukushima, arriverà l'età dell'oro del gas?
Dopo l'abbandono del nucleare, anche per l'Italia il gas e le rinnovabili sembrano le scelte inevitabili per soddisfare il fabbisogno di energia. Ma occorre domandarsi a che prezzo ed evitare il mix energetico più caro d'Europa La mano invisibile del mercato non può risolvere i problemi di oggi senza un nuovo piano energetico che in Italia manca da 30 anni.

Negli ultimi mesi lo scenario energetico è molto cambiato. Il mondo sembrava avviato verso un deciso rilancio del nucleare, sia per diversificare le fonti di approvvigionamento, sia per disporre di una fonte energetica esente da emissioni di Co2. Il problema del costo era dibattuto: l' energia prodotta dalle centrali nucleari ora in esercizio è sicuramente molto competitiva, ma quella delle nuove centrali, molto più costose, è ancora un'incognita. Tuttavia il nucleare è una fonte energetica con un costo praticamente fisso per tutta la durata della centrale (dato il peso pressoché irrilevante del combustibile sul costo dell'energia ) e questo avrebbe fatto nel lungo termine tornare i conti.

L' incidente di Fukushima ha cambiato profondamente questa prospettiva in molti paesi: l' Italia con il referendum ha cancellato la possibilità di disporre di un 25% di generazione elettrica nucleare e la Germania, che già oggi produce il 25% dell'elettricità con il nucleare, ha da subito chiuso alcune centrali ed ha programmato il phase out delle rimanenti entro il 2020. Altri Paesi hanno preso decisioni meno drastiche, ma introducendo una moratoria hanno di fatto allontanato la prospettiva di un "rinascimento nucleare", come veniva chiamato solo un anno fa. Quale fonte di energia prenderà il posto crescente che avrebbe dovuto essere del nucleare nel mix energetico mondiale?

Molti prevedono una "golden age " del gas. Il gas infatti ha molte frecce al suo arco. E' una fonte relativamente abbondante, con riserve che superano i cento anni di consumo. Ha una distribuzione geografica diversificata e meglio ripartita, da un punto di vista politico, rispetto al petrolio. Con lo sfruttamento del gas ottenuto da scisti (lo shale gas) nuove immense riserve si renderanno disponibili, in Usa e forse in Europa. Inoltre il gas ha emissioni limitate di Co2 ,la metà di quelle del carbone. Insomma il gas sembra l'elemento imprescindibile della ricetta energetica dei prossimi 10 o 20 anni.

Il piano energetico italiano dovrebbe essere presentato entro fine anno, dovrà contenere la risposta riguardante il mix energetico dopo il tramonto della prospettiva nucleare. Ma non è solo l'abbandono del nucleare la novità di cui dovremo tener conto. Infatti la crisi economica generale ha di molto ridotto la prospettiva di crescita della domanda: ai ritmi previsti di evoluzione del Pil la domanda elettrica potrebbe ritornare al livello ante crisi solo alla fine di questo decennio se gli obiettivi di risparmio energetico (-20% entro il 2020) saranno raggiunti.

E' bene ricordare che gli obiettivi Ue di riduzione delle emissioni di Co2 del 20% entro il 2020 comportano per l 'Italia , oltre che un risparmio energetico del 20%, il raggiungimento di una quota di rinnovabili sul consumo di energia primaria del 17% ( contro l' 8% di oggi) che corrisponde ad un target del 26% di rinnovabili nella generazione elettrica, (contro il 20% circa di oggi). Quel 26% di rinnovabili avrebbe dovuto affiancarsi, a medio termine, al ricordato25% di nucleare, creando così un 50% di generazione elettrica esente da emissioni di Co2. Il rimanente sarebbe stato prodotto da fonti fossili: carbone e gas, con il gas confinato a tecnologia marginale in quanto battuto nell'ordine di merito dalle rinnovabili (che hanno priorità di dispacciamento) e sia dal nucleare sia dal carbone in quanto entrambi hanno costi variabili più bassi del gas.

Si pensava tuttavia che un aumento della domanda elettrica dell'1,2-1,5% all'anno avrebbe lasciato spazio sufficiente, a medio termine, anche per gli impianti a gas. Che fare ora, senza nucleare e con una previsione di crescita zero della domanda termoelettrica? la Germania sembra puntare tutto sulle rinnovabili. Nel piano energetico tedesco, presentato prima di Fukushima, il phase out del nucleare, già allora previsto, veniva compensato con un utilizzo massiccio delle rinnovabili con l' obiettivo di arrivare a coprire oltre il 50% della generazione elettrica tedesca con tale fonte. Ora la Germania procederà per quella strada in termini ancor più perentori. Per l'Italia il candidato naturale a rimpiazzare il nucleare sembra essere il gas.

In fin dei conti oggi il gas già copre il 50 % del fabbisogno elettrico nazionale. Sarebbe quindi sufficiente non prevedere un ridimensionamento del suo ruolo. Non è neppure necessario incrementare la capacità produttiva: disponiamo infatti di un parco di centrali a gas moderno ed efficiente e largamente sottoutilizzato. Si stima infatti che la sovra capacita' produttiva, dato il basso volume della domanda, sia pari a circa 5000 MW. Inoltre l' Italia si è candidata da tempo a diventare un "Hub" del gas: data la sua posizione geografica, sta programmando infrastrutture di importazione del gas in eccesso ai propri fabbisogni (Itgi, Galsi, terminale di Porto Empedocle solo per citare i principali progetti) con la prospettiva di esportare il gas in eccesso alla domanda nazionale verso il nord Europa, dove i giacimenti del Mar del Nord si stanno rapidamente esaurendo.

Certo il gas per l' Italia sembra una scelta obbligata. Tramontata la prospettiva del nucleare, non pare auspicabile un forte investimento in centrali a carbone in totale controtendenza con gli obiettivi di riduzione della Co2. Ed accanto al gas, le rinnovabili, che potrebbero andare anche al di là dell'obiettivo del 26% della generazione elettrica. Infatti a fine 2010 ci siamo accorti, non senza sorpresa, di aver realizzato ben 8000 MW di impianti fotovoltaici, cifra che corrisponde all'obiettivo che l' Italia si era posta per il 2020! Quindi gli obiettivi complessivi potrebbero essere rivisti al rialzo. Pertanto un mix energetico dominato da gas e rinnovabili sembra essere il nostro futuro E' questo un futuro auspicabile? Ritengo che una riflessione attenta vada fatta.

Il rischio infatti è che l' Italia ancora una volta scelga il mix energetico più caro d' Europa. Prendiamo le rinnovabili. E' noto che il chilowattora prodotto da rinnovabili e' più caro di quello prodotto con generazione termica, e che in tutto il mondo la differenza di costo e' sovvenzionata. Se tutti i Paesi si dotassero di una identica percentuale di rinnovabili, non si avrebbe alcuno svantaggio competitivo. Ma e' innegabile che in Italia gli incentivi alle rinnovabili siano più elevati che altrove, e questo non può durare.

E' imperativo disegnare un percorso che porti velocemente gli incentivi ai livelli degli altri Paesi e li annulli progressivamente, stimolando l' industria produttrice di pannelli solari e pale eoliche a continue riduzioni di costo come è già avvenuto nel recente passato. L'azzeramento degli incentivi sul fotovoltaico e' ora previsto in Italia per il 2017, ma con il livello attuale di incentivi il volume di investimenti rischia di essere troppo elevato, portando a carico delle bollette per i prossimi anni oneri insostenibili. Anche per quanto riguarda il gas i problemi non mancano.

La crisi di questi anni ci ha insegnato che per l' Italia l'hub del gas sta funzionando alla rovescia: anziché esportare a nord delle Alpi l' eccesso di gas causato dal calo della domanda, importiamo gas dagli hub del nord Europa, aggravando i nostri impegni di take or pay, per il semplice fatto che il costo del gas sui mercati spot e' più basso rispetto a quello dei contratti nostrani di lungo termine, legati al prezzo del petrolio. Con lo sfruttamento massiccio dello shale gas, gli USA sono diventati autosufficienti per i loro consumi, ed hanno azzerato le importazioni di gas liquefatto.

Tale gas si e' riversato sugli hub del nord Europa, facendo crollare il prezzo spot. Una parte di quel gas e' stata importata anche in Italia, aggravando la situazione del take or pay e rendendo totalmente antieconomici i contratti legati al prezzo del petrolio, attualmente in fase di difficile rinegoziazione. In questo quadro, il programma italiano di dotarsi di infrastrutture di trasporto in eccesso ai fabbisogni nazionali, con contratti di lungo termine legati al prezzo del petrolio, nella prospettiva di esportare il gas eccedentario in Europa, appare per lo meno velleitario.

In questa ottica, una crescente dipendenza italiana dal gas e dalle rinnovabili non può non destare interrogativi. Gas certo, ma a che prezzo? Al prezzo americano oggi molto competitivo grazie allo shale gas, tanto da sbaragliare tutte le altre fonti di generazione elettrica, compreso il nucleare? O al prezzo degli hub nord europei, più elevato di quello americano ma sempre molto competitivo? Oppure a quello degli attuali contratti di lungo termine oggi fuori mercato? E rinnovabili, certo, ma con quali incentivi e oneri per le future bollette? Mai come in questo momento si sente la necessità di un piano energetico nazionale, che manca in Italia da oltre 30 anni.

Il piano dovrà rispondere a molte domande. Quale sarà la possibile forchetta di domanda energetica al 2020% ? Quanta efficienza energetica programmiamo e di quali strumenti ci dotiamo per realizzarla? Quale mix energetico programmiamo? Quanti impegni di take or pay su contratti gas di lungo termine il nostro Paese può ragionevolmente prendere? Quante nuove infrastrutture di importazione gas sono necessarie al nostro Paese? Quali investimenti in rete per eliminare le congestioni attuali e cosa fare per evitare di crearne di nuove?

Certo, il piano energetico non è un oracolo né può costituire una camicia di forza per le imprese. Ma "la mano invisibile del mercato" è ben lungi dal dare risposte adeguate ai problemi di oggi. In momenti di grandi cambiamenti, una linea guida energetica per il Paese è quanto mai necessaria.

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Per la cronaca mi è arrivata la boletta del gas metano = 68m2 ---> 74€



Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
29-09-2011 19:08
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sexyteo
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RE:   Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

lucaberta ha Scritto:

se, se, se, se.  C'e' sempre un se nei tuoi discorsi.
Vedremo prima della Francia il Giappone, *se* davvero non attivera' piu' i suoi reattori.
E vedremo poi la Germania che fara', quando presto si accorgera' della cazzata che Frau Merkel ha fatto.  E qui non c'e' un *se*, perche' certamente se ne accorgera', e anche presto.
A meno che anche a lei il caro Putin non vada presto ad offrire un posto nel board di Nord Stream, come ha fatto con il suo amicone Gerhard Schroeder.  Che schifo, e nessuno che ha detto niente. Che schifo.
Ho gia' perso troppo tempo, sexyteo ha fatto un'analisi impeccabile su cui concordo pienamente. Non vale la pena discutere con un Bellotti, proprio no.


E' veramente comico, che quel beota di Alessandro Bellotti citi i socialisti... magari faranno come i cugini italiani, che ci hano lasciato alla canna del gas, senza dimenticare la tangente di trecento milioni che Craxi incassò per la riconversione (o meglio la chiusura e sostituzione con altro impianto, unico caso al mondo!) della centrale nucleare di Montalto di Castro!
http://archiviostorico.corriere.it/1993/...4230.shtml

29-09-2011 21:43
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