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Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!
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giorgio_luppi
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RE: Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

Perche' una assurdita'? Guarda caso accendi i condizionatori quando c'e' caldo, quindi il sole, ed i pannelli producono al massimo.
Sara' un assurdiata' ma pare che funzioni.
Non male quella del Vaticano.

01-10-2011 21:14
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Cher
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RE:  Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

giorgio_luppi ha Scritto:

Perche' una assurdita'? Guarda caso accendi i condizionatori quando c'e' caldo, quindi il sole, ed i pannelli producono al massimo.
Sara' un assurdiata' ma pare che funzioni.
Non male quella del Vaticano.


La definisco una assurdità, in quanto il costo per ottenere questo tipo di risultato è sbilanciato a favore di una tecnologia che viene pubblicizzata per sopperire ad una carenza abitativa.
Mi spiego, se con una spesa di granlunga inferiore fai coimbentare l'ambiente ottieni tutta una serie di risultati.
Ti farò l'elenco.
Dopo di che puoi usare la tua pompa di calore per climatizzare l'ambiente usando la rete tranquillamente in quanto il suo utilizzo  è drasticamente limitato.
Spero di essemi spiegato.
Solo chi conosce la coimbentazione di ultima generazione*si rende conto l'immensa differenza!
Stranamente nessuno ne parla.
* mi ripeto costa ,una cfra! Ma meno dei "pannelli somari " sul tetto!
Dura una vita,manutezione zero e rivaluta l'immobile.


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02-10-2011 10:26
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giorgio_luppi
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Messaggio: #203
RE: Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

Non perdere di vista i dato essenziale cioe': senza utilizzo di gas combustibile.
E' ovvio che saranno stati adottati tutti gli accorgimenti necessari per ottenere una ottima coibentazione.

02-10-2011 12:31
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Cher
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Messaggio: #204
RE:  Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

giorgio_luppi ha Scritto:

Non perdere di vista i dato essenziale cioe': senza utilizzo di gas combustibile.
E' ovvio che saranno stati adottati tutti gli accorgimenti necessari per ottenere una ottima coibentazione.


Il dato essenziale, NON è , dal mio punto di vista , il non utilizzo del gas o utilizzare energia prodotta dai pannelli Somari per non allaciarsi alla rete per climatizzare,dove la rete è disponibile.

Il MIO punto di vista, discutibile, ma verificabile e porlo sulla classica bilancia del rapporto costi/benefici .
I fatto che una coimbentazione di ultima generazione ( per nulla incentivata della sua esistenza) porrebbe un ambiente o un immobile in condizioni tali di avere una rimozione a monte delle dispersioni termiche, permettendo un uso razionale delle energie disponibili per la sua climatizzazione.


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lucaberta
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Messaggio: #205
RE: Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

L'unico motivo per il quale in Italia abbiamo assistito ad un record di installazioni di pannelli solari fotovoltaici e' il DENARO.

Soldi a palate dal governo, e tariffe di feed-in semplicemente ridicole. Questi sono i motivi del successo delle "rinnovabili".

Altroche' l'idea di produrre energia in modo ecosostenibile. Balle.


Luca Bertagnolio
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Charade77
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Messaggio: #206
RE:  Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

lucaberta ha Scritto:

L'unico motivo per il quale in Italia abbiamo assistito ad un record di installazioni di pannelli solari fotovoltaici e' il DENARO.

Soldi a palate dal governo, e tariffe di feed-in semplicemente ridicole. Questi sono i motivi del successo delle "rinnovabili".

Altroche' l'idea di produrre energia in modo ecosostenibile. Balle.




Concordo , approvo e sottoscrivo ... La storia dell'ecosostenibile è solo di facciata ,finendo invece col favorire le fonti più inquinanti per eccelenza.


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse
03-10-2011 12:58
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Cher
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RE: Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

http://www.ilgiornale.it/economia/energi...comments=1

Energia, boom della bolletta In Italia mai stata così cara: sale del 26,5% in dodici mesi


di Sergio Rame - 26 novembre 2011, 11:45


La bolletta energetica? Sempre più cara. Tanto da essere arrivata a pesare come un enorme macigno sui risparmi degli italiani. Secondo le rilevazioni di Confartigianato, a settembre si è toccato il picco più alto degli ultimi vent'anni: sfiorati i 62 miliardi, pari a un'incidenza del 3,91% sul prodotto interno lordo.
Insomma, ogni famiglia paga una bolletta di 2.458 euro all’anno.

Il record storico di settembre era stato sfiorato nel 2008, quando la bolletta incideva per il 3,74% del pil, con un impatto di 58,6 miliardi di euro. "A far esplodere il costo dell’energia, aumentato del 26,5% negli ultimi 12 mesi - spiegano i tecnici di Confartigianato - ha contribuito l’aumento del prezzo del petrolio che a settembre 2011 si è attestato a 108,56 dollari al barile, con un boom del 143% rispetto a marzo 2009". Inevitabili, poi, le ripercussioni sui prezzi dei carburanti, dei trasporti e del gas. Non solo. L'Italia fa registrare aumenti ben superiori a quelli medi europei. Infatti, secondo Conartigianato, "tra ottobre 2010 e ottobre 2011, in Italia il prezzo del gas è aumentato del 12,2%, mentre nell’area Euro la crescita si è fermata al 10,1%". Ad allontanarci dai prezzi medi registrati negli altri Paesi dell'Eurogruppo è l’aumento del prezzo di carburanti e lubrificanti: "Tra ottobre 2010 e ottobre 2011 la variazione è stata del 17,4%, vale a dire 3,3 punti in più rispetto al 14,1% dell’Eurozona". In particolare, dal novembre dell'anno scorso a oggi, la benzina senza piombo ha registrato un rincaro del 15,3%, mentre il prezzo del gasolio è salito del 22,1%.

Confartigianato ha registrato anche forti differenze fra Italia ed Eurozona per quanto riguarda il capitolo trasporti: "Negli ultimi dodici mesi i prezzi in Italia hanno mostrato un’impennata del 7,7%, vale a dire 3,2 punti in più rispetto all’aumento del 4,5% dell’Eurozona", ha puntualizzato Confartigianato mettendo, però, in evidenza che in alcune zone d’Italia i prezzi dei trasporti hanno subito incrementi superiori all’8%. "La maglia nera - ha concluso - va a Potenza con un aumento del 10,5%, seguono Venezia con il 9,1%, Verbania con il 9%, Trento con l’8,8%, Pescara e Piacenza con l’8,4%, Varese con l’8,1 e Mantova con l’8%".


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26-11-2011 12:56
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RE: Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=10951

di Federico RendinaEnergia (ancora) dimenticataAl Governo Monti il compito di definire un nuovo Piano energetico nazionalePolitica energetica illustre ritardataria. Tanto da costituire una delle priorità forti del nuovo governo guidato da Mario Monti che anche su questo versante ha un'eredità pesante: quella di un "nuovo" Piano energetico nazionale latitante da un ventennio, ripetutamente annunciato dall'ultimo Governo Berlusconi e poi sparito dietro un mare di indecisioni.
Ecco le incertezze sul programma di ritorno all'energia nucleare, gelato dai timori del post-Fukushima ma in realtà già sepolto dall'incapacità di costruire anche la prima struttura propedeutica: l'agenzia per la sicurezza nucleare. E dietro tutto ciò l'incapacità, ad esempio, di risolvere i problemi di modernizzazione e di adeguamento della rete elettrica per gestire l'assalto delle energie rinnovabili.
A maneggiare qualche attrezzo di politica energetica in realtà ci si è provato, anche durante gli ultimi respiri del tramontato Governo. E arrivato così il decreto sul "burden sharing" che ripartisce le quote regionali sul ricorso vincolante alle quote di energia rinnovabile previste dallaUe. Qualcosa, mapocacosa. Per il resto ecco una lunga sequenza di pasticci, conditi da annuncie subitanei ripensamenti.

Incentivi sì, incentivi no
Ecco il taglio lineare de130 % a tutti gli incentivi per le rinnovabili, proposta per volere della Lega e poi subito bocciata dallo stesso governo che l'aveva messa nel decreto anticrisi. E, subito dopo, la sanatoria (l'ennesima, che avrebbe dovuto portare un po' di denaro fresco nelle dissestate casse lo Stato) dedicata questa volta agli impianti solari installati abusivamente sui terreni agricoli. Bocciata anche questa. O meglio, pudicamente "ritirata" dal decreto per rilanciare lo sviluppo, a sua volta disperso nel tramonto del governo.
Ecco la proposta, anche questa apparsa e scomparsa da una delle tante bozze del decreto sviluppo, di introdurre un indice perequativo per differenziare gli incentivi al solare fotovoltaico, che come ben si sa produce assai di più al Sud, fino al 30-40%, rispetto al Nord del paese con lo stesso identico impianto. Idea apparentemente razionale, ben accolta da qualcuno ma contestata da altri, poi cassata direttamente all'interno del governo con una chiara (forse la più chiara) motivazione: incentivare la scarsa producibilità si rivelerebbe una perequazione boomerang, nemica dell'efficienza energetica.
Già, l'efficienza energetica. Da tutti evocata come utile destinataria degli investimenti a più alto rendimento rispetto ai risultati. Val la pena ricordare che in uno dei contenitori legislativi a agnomaria nelle scorse settimane, doveva trovare posto la proroga, sicuramente con modifiche (certamente con un'attenuazione del sussidio), delle agevolazioni fiscali della ex detrazione del 55% per i lavori che incrementano l'efficienza degli edificie delleloro dotazioni energetiche. Si è tornati all'ipotesi del decreto autonomo, con il quale si dovrebbe anche rispettare l'impegno con la Ue (scaduto) di varare incentivi anche per il solare termico.

La partita sui carburanti
A fare un po' di cassa ci hanno pensato nel frattempo i ripetuti ritocchi all'insù dell'accisa sui già straonerosi carburanti italiani, chiamata a coprire tra l'altro le spese per fronteggiare le ultime alluvioni, oltre agli sgravi fiscali per i terremotati in Abruzzo.
E proprio sui carburanti si consuma una delle rappresentazioni più sconcertanti della nostra politica energetica. Come conciliare la continua crescita delle accise con l'annuncio (solo l'annuncio) di un mare di agevolazioni sugli stessi carburanti per compensare l'installazione di infrastrutture energetiche altrimenti preda della diffusissima sindrome del "no" locale?
Sempre nelle bozze del decreto sviluppo era comparso ad esempio uno sconto sul gas per autotrazione dedicato alle popolazioni che si rendano disponibili a ospitare nuovi impianti di rigassificazione del metano trasportato via nave, che dovrebbe rafforzare e soprattutto differenziare le nostre forniture. Svanito, anche qui. E non si sa che fine hanno fatto persino gli sconti su benzina e gasolio che sarebbero teoricamente già entrati in vigore a vantaggio delle popolazioni che ospitano impianti di estrazione nazionale di petrolio e gas.
E che dire dell'annosa riforma delle concessioni della distribuzione locale di metano? Dopo anni di polemiche il Governo ha elaborato un progetto che prevedeva un accorpamento per macrozone delle concessioni, destinato a rimediare all'eccessiva frammentazione e quindi a incrementare l'efficienzaindustriale ed economica del mercato. Dirigismo accentratore, obiettano invece gli autorevoli analisti dell'Istituto Bruno Leoni. Nel frattempo la riforma è tornata a bagnomaria.

I sistemi di accumulo
Concludiamo con uno dei pezzi forti, hainoi, delle inadempienze di politica energetica che più guai hanno creato. Avanzano le energie rinnovabili, ma con il loro inevitabile effetto collaterale: sono poco pianific abilinella loro pro duzione e quando si tratta di metterle inrete creano problemi all'equilibrio del sistema elettrico nazionale, al bilanciamento e al dispacciamento.Problemi sui qualil'Authority di settore ha appena aperto un'istruttoria a tutto campo e che comunque si risolvono grazie alla tecnologia, con le reti intelligenti capace di gestire questo crescente sistema di flussi bidirezionali e parcellizzati dell'energia. E la tecnologia si basa anche e soprattutto sui sistemi di accumulo (bacini idoelettrici artificiali ma anche batterie).
Terna, il gestore della rete per la trasmissione elettrica, ritiene di avere il potere e il dovere di occuparsi direftamente anche dei sistemi di accumulo. Tant'è che ne vuole farne anche un business, chiedendo adeguata remunerazione, anche perché la sua capacità di investimento è minata da una pressione fiscale che con l'ultima Robin Tax si è incrementata non poco. I produttori di elettricità e i distributori contestano: spetta a loro fare e gestire gli accumuli La soluzione? Nell'intervento di un Governo, che anche attraverso l'Authority di settore definisca con chiarezza regole e prerogative, diritti e doveri, nelle opere enelbusiness. Si litiga da mesi.

Da Il Sole 24 ore, 22 novembre 2011


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RE: Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

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Durban, accordo imperfetto Il trattato globale sul clima entrerà in vigore nel 2020

di Sergio Rame - 11 dicembre 2011, 11:33

Un sì "imperfetto". Un via libera alla tabella di marcia che porterà all’adozione dell'accordo globale salva-clima soltanto entro il 2015 per, poi, entrare in vigore a partire dal 2020.

Alla 17esima Conferenza mondiale sul clima a Durban, è stato trovato un accordo per il Kyoto2 dopo il 2012 a cui si inizierà a lavorare già a partire dal prossimo anno. Per questo è stato incaricato un gruppo di lavoro ad hoc in base alla "piattaforma di Durban".

In Sudafrica è stata sottolineata, anche quest'anno, l’urgenza di accelerare i tempi e di alzare il livello di riduzione. Tuttavia, la forma giuridica dell’accordo sarà oggetto di ulteriori discussioni. Per quanto riguarda il Kyoto2 dopo il 2012, riguarderà sostanzialmente i Paesi del Vecchio Continente e pochi altri Stati industrializzati dal momento che Giappone, Russia e Canada hanno annunciato, da diverso tempo, il prorpio "no" al secondo periodo del protocollo. Il Kyoto2 ha la funzione di fare da ponte verso l’accordo globale. Nel "pacchetto Durban" approvato questa notte dalla conferenza c'è anche il via libera all’operatività del Fondo verde per aiutare i Paesi in via di sviluppo a sostenere le azioni contro il riscaldamento globale.

La tabella di marcia e il "ponte" di Kyoto2 dovrebbero avere come principale obiettivo quello di portare nella lotta al cambiamento climatico anche economie emergenti come Cina, Brasile e India. Una partita davvero importante che deve puntare anche agli Stati Uniti che non hanno mai ratificato il primo periodo di Kyoto.

Il via libera al testo definitivo è rrivato solo alle cinque del mattino sforando di oltre un giorno la normale durata del summit, iniziato il 28 novembre scorso. Nelle ultime ore era emersa la volontà, dichiarata dalla presidenza sudafricana della Conferenza Onu, di procedere a oltranza per uscire da Durban con l’approvazione dei documenti. "Abbiamo fatto la storia", ha detto (battendo il martelletto alla Plenaria, il presidente della Conferenza) Maite Nkoana-Mashabane. Per ambientalisti e piccole isole, invece, il testo non è abbastanza forte: difficile mantenere sotto i due gradi l’aumento della temperatura globale come indicato dagli scienziati, come termine per non arrivare a effetti catastrofici di non ritorno.

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(n.d.r) Forse non hanno ancora compreso che il riscaldamento globale è una bufala achitettatadagli ecologisti filo-rinnovabili.


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RE: Solo il nucleare civile salverà il mondo occidentale!

http://www.world-nuclear-news.org/EE-Eur...12114.html

Europa rivela tabella di marcia di energia pulita
16 dicembre 2011

La Commissione europea (CE) ha rilasciato una roadmap di energia presentano diversi scenari per raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra di almeno l'80% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050. L'energia nucleare, si dice, rimarrà una parte importante del mix di generazione di potenza in Europa.

La Commissione propone che per raggiungere il suo obiettivo quasi tutta la produzione di energia in Europa dovranno essere senza emissioni di carbonio. Si dice che la sua nuova pubblicazione Energy Roadmap 2050 espone una serie di scenari in cui questo può essere realizzato senza interrompere l'approvvigionamento energetico e la competitività. "Le persone il benessere, la competitività industriale e il funzionamento complessivo della società dipendono da energia sicura, sicura, sostenibile e accessibile," ha notato.

La CE ha detto che la sua analisi si basa su sette scenari illustrativi, creati combinando in modo diverso le quattro strade principali decarbonizzazione per il settore energetico - efficienza energetica, fonti rinnovabili, il nucleare e la cattura e stoccaggio del carbonio (CCS). Tuttavia, si osserva che, sebbene nessuno degli scenari rischia di materializzarsi, «tutti gli scenari mostrano chiaramente una serie di opzioni 'rimpianti' per i prossimi anni."

Ci sono diversi elementi comuni in tutti gli scenari decarbonizzazione, la commissione ha detto. Questi comprendono il fatto che la domanda di energia rinnovabile crescerà, il risparmio energetico sarà cruciale, il ruolo di energia elettrica aumenterà; investimenti di capitale aumenterà, e, l'uso di combustibile fossile diminuirà.

Le note tabella di marcia, "Tutti gli scenari mostrano di energia elettrica dovranno svolgere un ruolo molto maggiore rispetto ad oggi (quasi raddoppiando la sua quota nella domanda finale di energia al 36-39% nel 2050) e dovrà contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti e del riscaldamento / raffreddamento . "

Mentre la quota di energie rinnovabili sorge sostanzialmente in tutti e sette gli scenari - raggiungere almeno il 55% sul consumo energetico finale nel 2050, più del livello attuale di circa il 10% - l'energia nucleare sarà necessaria per fornire un significativo contributo nella trasformazione di energia processo in quegli Stati membri in cui esso è perseguito. La CE ha detto che mentre rimane neutrale sulla questione se gli Stati membri dovrebbero usare l'energia nucleare, che "rimane una fonte primaria di generazione di energia elettrica a basso carbonio". Sotto gli scenari, la più alta penetrazione del nucleare è visto come il 18% del consumo di energia primaria, in leggero aumento rispetto all'attuale 14%. In più casi, in cui vengono utilizzati reattori attualmente in costruzione nel 2050, mentre quelli esistenti e chiusura e non sostituite, nucleare contribuirebbe solo il 3% di energia primaria.

Secondo la tabella di marcia, "L'energia nucleare è un'opzione di decarbonizzazione che fornisce oggi la maggior parte delle basse emissioni di carbonio energia elettrica consumata nell'UE." L'analisi di scenario dimostra che l'energia nucleare contribuisce a costi di sistema più bassi e prezzi dell'energia elettrica. "In qualità di larga scala a basso tenore di carbonio opzione, l'energia nucleare rimarrà nel mix di generazione di energia dell'Unione europea", dice la tabella di marcia. Tuttavia, osserva che "alcuni Stati membri considerano i rischi connessi con l'energia nucleare come inaccettabile", ma "altri continuano a vedere l'energia nucleare come sicuro, affidabile e conveniente fonte di basse emissioni di carbonio energia elettrica." Costi per la sicurezza ed i costi per lo smantellamento dei reattori esistenti e smaltimento dei rifiuti è destinato a diffondersi, la CE dice. Tuttavia, osserva che "nuove tecnologie nucleari potrebbe contribuire a rispondere alle preoccupazioni dei rifiuti e la sicurezza."

La commissione dice: "Il documento descrive le conseguenze di una carbon-free sistema energetico e il quadro politico necessario. Ciò dovrebbe consentire agli Stati membri di fare le scelte energia necessaria e creare un clima stabile di business per gli investimenti privati, soprattutto fino al 2030." E ha aggiunto: "Gas, petrolio, carbone e nucleare figura in tutti gli scenari in proporzioni diverse, consentendo agli Stati membri di tenere opzioni flessibili nel loro mix energetico fornito un mercato ben collegata interno è realizzato in fretta."

La CE sostiene che le economie di scala sono necessari. Si suggerisce che "un approccio europeo si tradurrà in minori costi e approvvigionamento sicuro rispetto a sistemi nazionali di parallelo. Ciò include un mercato comune dell'energia, che dovrebbe essere completato entro il 2014." Gli Stati membri, si dice, stanno già pianificando le politiche energetiche nazionali per il futuro ", ma è necessario unire le forze nel coordinare i loro sforzi in un contesto più ampio."

La commissione ha detto che la tabella di marcia energia sarà seguito da "iniziative politiche su specifiche aree di politica energetica nei prossimi anni, a partire da proposte sul mercato interno, l'energia rinnovabile e della sicurezza nucleare l'anno prossimo."

Secondo il commissario per l'Energia Günther Oettinger, "Solo un modello energetico nuovo renderanno il nostro sistema sicuro, competitivo e sostenibile nel lungo periodo." Ha aggiunto: "Ora abbiamo un quadro europeo per le misure politiche necessarie da adottare al fine di garantire i giusti investimenti."

Jean-Pol Poncelet, direttore generale della FORATOM, l'organismo europeo al commercio nucleare, accolto con favore la pubblicazione della tabella di marcia di energia. Egli disse: "L'industria nucleare sostiene fortemente attuali sforzi per assicurare Europa basse emissioni di carbonio futuro energetico. E 'convinto che un notevole investimento a lungo termine in entrambe le fonti rinnovabili e l'energia nucleare è essenziale, mantenendo così la leadership della tecnologia nucleare in Europa." Poncelet ha aggiunto: "Ci auguriamo vivamente che la CE contribuirà a creare le condizioni di mercato che favoriscono tali investimenti."

Ricercato e scritto
da News World Nuclear


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