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   Nucleare no, bambina che abbaia, si!
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Charade77
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RE:  Nucleare no, bambina che abbaia, si!

mi.greco ha Scritto:

Vedasi Messaggio N°70 dell'Argomento "La caduta degli dei"

Michele Greco



Il tuo ragionamento è corretto , ogni evento non nasce da sè è generato da una serie di eventi che a loro volta hanno altre condizioni.Ritengo poco opportuno , a mio parere personale ,articolare topic che solo alla cima ha vaga attinenza con l'argomento del forum e sviluppare tutta quella serie di aspetti , che sono e possono sicuramente essere interessanti, ma che finiscono col parlre di tuttaltro (nemmeno di energia!).Può essere sicuramente che si esca fuori dal tema proposto dal topic ,finire col parlare come il messaggio del presente topic n°78-77 e precedenti ,mi pare eccessivo.


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse
06-09-2011 15:12
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mi.greco
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Messaggio: #82
RE: Nucleare no, bambina che abbaia, si!

Anche la bambina abbandonata in una situazione da "cani" potrebbe essere vista come una situazione non attinente l'Energia Nucleare.
Eppure l' Argomento è stato posto come la vergognosa permissività all'oltraggio civile ed umano.
Ritengo che la mancanza di potere di chi dovrebbe incoraggiare il progresso, la civiltà, la democrazia e la ricerca, è la causa di una serie di illogicità e permissività alle quali andiamo incontro giorno dopo giorno.
La Somalia e la Kate sono simboli di questa permissività che, a tratti, come il gioco di un interruttore che toglie e dà luce, si permette anche di vìolare la legge (Kate) quando questa violazione è opportuna per salvare una vita umana.
In altre parole, sostengo, che il diritto ad essere autonomi nelle nostre scielte è soggiogato da un falso diritto d'una apparente Comunità Europea che gioca a vantaggio di paesi ritenuti "apparentemente" più seri e credibili (ciò lo dimostra l'andamento economico e politico dell'intera Europa).
Noi siamo la porta di servizio delle "discariche" internazionali che lasciano "filtrare" tutto in condizioni prevedibili ma, possibilmente adattabili (vedasi la realtà dell'immigrazione).
Le mie esagerazioni, rimandano a responsabilità ben più serie alle quali vengono meno tutti i poteri non leggittimati d'una Europa che si disinteressa della miseria degli altri finchè la stessa non la riguardi direttamente.
Il Nucleare è una latidudine che ha un valore finchè una loncitudine non la incontri, non la intersechi e non la coinvolga a favore di giochi ai quali noi italiani non siamo stati chiamati a partecipare. Vedasi il conflitto libico al quale l'Italia ha aderito come portaborse politico.
Comunque non mi interessa giustificare i niei "incomprensibili" interventi e tantomeno continuare in una linea che potrebbe essere solo la soggettività d'una intelligenza superata.

Comunque grazie del tuo intervento

Michele Greco

06-09-2011 15:45
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mi.greco
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Messaggio: #83
RE: Nucleare no, bambina che abbaia, si!

Nella pagina 1 di questo Argomento, scrivevo nel Messaggio n°13 quanto segue

xCharade

Intanto prego leggere al terzo rigo essa invece di essi.
Devo comunque annotare che purtroppo dalla richiesta di discutere su un determinato tema o problema si passa troppo spesso a parlarne di altri, eludendo la centralità della domanda e la sua importanza cortesemente pretese. Le opinioni personali, i credo, le fedi, sono soggettivi e facilmente smentibili da altrettante opinioni personali contrarie.
Nel nostro caso è irrilevante vivere di sogni o di realtà più o meno tangibili. Ripeto, solo in questo specifico caso, dove desidererei che l'attenzione fosse rivolta a problemi più concreti piuttosto che a quelli esistenziali.
Non è lei che chiede più concretezza?
Ritornando al problema ed eludendo la pausa opinionistica esistenziale, pongo alla vostra attenzione documenti un po' vecchi ma non superati perchè ancora attualissimi di un dramma che richiede molta attenzione. I documenti sono visionabili nell'allegato "elettrosensibili(1), doc (665.5 KB)"
(non so se la procedura dell'invio allegato sia stata corretta)
Michele Greco
 
 
Mi son reso conto, nel prosequio di detto Argomento, che la divagazione è spesso inevitabile e che l'apparente allontanarsi dal tema è un opportuno rafforzamento all'opinione espressa.
Ciò che invece ritengo insoddisfacente è la mancata risposta a certe domande che vengono eluse in un volta pagina del tutto illogico.
Poi, l'improvviso silenzio diventa l'unica "continuità" ad una discussione appena iniziata.
Faccio un esempio palese:
Sempre qui, in questa rubrica, ho proposto un Manifesto della Sips con richiesta aperta per essere sottoscritta. La richiesta è stata accolta soltanto da Cher.
Eppure questa società è stata tra le poche importanti società italiane ad appoggiare il Nucleare fornendo anche importanti e determinanti contributi alla nascita ed allo sviluppo dello stesso.
La Sips ha come presidente il prof. Maurizio Cumo, scienziato di fama mondiale e membro della neo-nata Agenzia Nucleare.
Il Manifesto è una attenta, educata e coscienziosa richiesta, volta alle autorità governative, di miglioramendo delle condizioni in cui versa la Ricerca italiana.
Eppure nessuno, non solo ha aderito alla richiesta, ma ha fatto alcun cenno di discussione. Silenzio!
La continuità di "Nucleare no, bambina che abbaia, si" è diventata una "scommessa", è una tematica "incomprensibile" e nello stesso tempo, il suo stesso spirito di denuncia, appare non condivisibile ed osteggiato.
Rubriche più dirette che trattino del Nucleare, ve ne son fin troppe e tutte abbastanza tecniche con continue ripetizioni.
La stessa proposta di "revisionare" quanto si è scritto in merito e di elaborarne una pubblicazione ha trovato un terreno non fertile.
Oggi, tutto è rimesso in discussione dal grave momento che sta attraversando il nostro paese, compreso il problema irrisolto dell'Energia pulita futura.
Tutto si concatena con i ricatti che subiamo da altri paesi, con la situazione libica dove i nostri investimenti sono in serio pericolo, con il ruolo che l'Italia ha nella presunta Europa Unita, con l'assurda irresponsabilità delle forze economiche e di quelle politiche d'opposizione che ostacolano qualsiasi progetto di risanamento economico il governo faccia purchè Berlusconi cada. Ritengo pertanto che gli argomenti che pongo, apparentementi distanti dall'argomento principale, siano la chiave di svolta per capire anche il "fallimento" della ricerca scientifica e la "morte" del Nucleare.
Continuare a parlare di ipotetiche o reali cifre, di calcoli di progetti e profezie future è, almeno per ora, inutile se non fantascientifico.

Michele Greco


07-09-2011 18:33
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Messaggio: #84
RE: Nucleare no, bambina che abbaia, si!

Nella pagina 1 di questo Argomento, scrivevo nel Messaggio n°13 quanto segue

xCharade

Intanto prego leggere al terzo rigo essa invece di essi.
Devo comunque annotare che purtroppo dalla richiesta di discutere su un determinato tema o problema si passa troppo spesso a parlarne di altri, eludendo la centralità della domanda e la sua importanza cortesemente pretese. Le opinioni personali, i credo, le fedi, sono soggettivi e facilmente smentibili da altrettante opinioni personali contrarie.
Nel nostro caso è irrilevante vivere  di sogni o di realtà più o meno tangibili. Ripeto, solo in questo specifico caso, dove desidererei che l'attenzione fosse rivolta a problemi più concreti piuttosto che a quelli esistenziali.
Non è lei che chiede più concretezza?
Ritornando al problema ed eludendo la pausa opinionistica esistenziale,  pongo alla vostra attenzione documenti un po' vecchi ma non superati perchè ancora attualissimi di un dramma che richiede molta attenzione. I documenti sono visionabili nell'allegato "elettrosensibili(1), doc (665.5 KB)"
(non so se la procedura dell'invio allegato sia stata corretta)
Michele Greco
 
 
Mi son reso conto, nel prosequio di detto Argomento, che la divagazione è spesso inevitabile e che l'apparente allontanarsi dal tema è un opportuno rafforzamento all'opinione espressa.
Ciò che invece ritengo insoddisfacente è la mancata risposta a certe domande che vengono eluse in un volta pagina del tutto illogico.
Poi, l'improvviso silenzio diventa l'unica "continuità" ad una discussione appena iniziata.
Faccio un esempio palese:
Sempre qui, in questa rubrica, ho proposto un Manifesto della Sips con richiesta aperta per essere sottoscritta. La richiesta è stata accolta soltanto da Cher.
Eppure questa società è stata tra le poche importanti società italiane ad appoggiare il Nucleare fornendo anche importanti e determinanti contributi alla nascita ed allo sviluppo dello stesso.
La Sips ha come presidente il prof. Maurizio Cumo, scienziato di fama mondiale e membro della neo-nata Agenzia Nucleare.
Il Manifesto è una attenta, educata e coscienziosa richiesta, volta alle autorità governative, di miglioramento delle condizioni in cui versa la Ricerca italiana.
Eppure nessuno, non solo ha aderito alla richiesta, ma ha fatto alcun cenno di discussione. Silenzio!
La continuità di "Nucleare no, bambina che abbaia, si" è diventata una "scommessa"; è una tematica "incomprensibile" e nello stesso tempo, il suo stesso spirito di denuncia, appare non condivisibile ed osteggiato.
Rubriche più dirette che trattino del Nucleare, ve ne son fin troppe e tutte abbastanza tecniche con continue ripetizioni.
La stessa proposta di "revisionare" quanto si è scritto in merito e di elaborarne una pubblicazione ha trovato un terreno non fertile.
Oggi, tutto è rimesso in discussione dal grave momento che sta attraversando il nostro paese, compreso il problema irrisolto dell'Energia pulita futura.
Tutto si concatena con i ricatti che subiamo da altri paesi, con la situazione libica dove i nostri investimenti sono in serio pericolo, con il ruolo che l'Italia ha nella presunta Europa Unita, con l'assurda irresponsabilità delle forze economiche e di quelle politiche d'opposizione che ostacolano qualsiasi progetto di risanamento economico il governo faccia purchè Berlusconi cada. Ritengo pertanto che gli argomenti che pongo, apparentementi distanti dall'argomento principale, siano la chiave di svolta per capire anche il "fallimento" della ricerca scientifica e la "morte" del Nucleare.
Continuare a parlare di ipotetiche o reali cifre, di calcoli di progetti e profezie future è, almeno per ora, inutile se non fantascientifico.

Michele Greco


Messaggio modificato il: 07-09-2011 alle 19:10 da mi.greco.

07-09-2011 18:33
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Messaggio: #85
RE: Nucleare no, bambina che abbaia, si!

Tecnologie > Energia Da Sole24ore
Alleati con l'Ungheria per il nucleare di quarta generazione
di Federico Rendina


Nucleare addio a tempi migliori.
Fukushima spaventa, la politica si adegua. Ma «la ricerca non si ferma e tutto si giocherà sulle nuove garanzie di sicurezza», proclamava nei giorni scorsi il nostro premier Silvio Berlusconi. Detto e fatto. Confezionata con comprensibile riserbo, ecco infatti la sorpresa. Che si gioca in queste ore dietro il sipario del Consiglio europeo dell'energia in corso a Budapest. Lì, con un primo patto tecnologico con l'Ungheria, l'Italia sta tentando di guadagnarsi un posto in prima fila nella ricerca sul nucleare di quarta generazione. Quello teoricamente più sicuro e redditizio, perché dovrebbe riciclare le scorie in ulteriore carburante, disattivando automaticamente le reazioni nucleari in caso di guasto.

Più sicuri con il piombo
La meta tecnologica e commerciale? Reattori con raffreddamento al piombo da sviluppare partendo dalla tecnologia già adottata dai russi per i sottomarini atomici. La strada da battere: appunto un'alleanza scientifica ma anche operativa con l'Ungheria, Paese ponte tra la scienza europea e l'esperienza atomica dei paesi dell'Est. Per piazzare intanto un laboratorio avanzato nelle strutture della grande centrale nucleare di Paks, che con quattro reattori di tecnologia russa Vver per quasi 2mila megawatt complessivi produce più di un terzo dell'energia necessaria a tutta l'Ungheria, ma dovrà ora vedersela con gli stress test disposti dalla Ue.

Tecnologie made in Italy
Gli ungheresi devono rinnovare il loro atomo. Noi italiani vorremmo agganciarci al futuro, meno supini rispetto alla tecnologia dei francesi o degli americani. Ed ecco che con gli ungheresi si pensa perfino a una tappa operativa, da raggiungere nel prossimo quinquennio: una mini centrale atomica sperimentale, da loro. Piccola, ma neanche tanto. Cento megawatt, un decimo di un reattore di terza generazione come il francese Epr. Un prototipo di quarta generazione dove il made in Italy potrebbe giocare un ruolo chiave. Perché nella ricerca nucleare i brevetti, la stima internazionale e il buon nome non ci mancano, anche se ciò può sorprendere. Abbiamo le soluzioni ingegneristiche e progettuali partorite da Luciano Cinotti, ex capo della ricerca di Ansaldo Nucleare. Abbiamo gli studi e le sperimentazioni del centro Enea del Brasimone, ben nascosto tra gli Appennini emiliani sotto la direzione dello scienziato Pietro Agostini. E abbiamo le nostre istituzioni che, almeno in questa occasione, danno segnali vitali per la nostra claudicante politica energetica.

Il governo italiano al lavoro
Pilota politico dell'operazione è Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo economico su con delega per l'energia. A lui il compito di dare una forma operativa, oggi a Budapest, ai primi accordi intergovernativi imbastiti dal ministro Paolo Romani. Si parte allestendo un "campus" con il reciproco sigillo istituzionale. E via, già oggi, a un primo incontro-seminario tra i tecnici. «Dopo quanto accaduto a Fukushima il tema centrale rimane quello della garanzia assoluta sulla sicurezza degli impianti e la nuova filiera di reattori veloci al piombo presenta aspetti di indubbio interesse su questo fronte, e offre oltretutto all'Italia un'ottima carta da giocare per riguadagnare un ruolo leader nella ricerca di settore» rimarca Saglia.

L' articolo è di qualche mese fà e a quanto si è discusso e concordato è seguito il silenzio per dar spazio ad eventi più attuali e preoccupanti.
Comunque la notizia è doveroso guardarla come "volontà di ricerca" piuttosto che concreta possibilità nell'immediato futuro di ripresa progettuale del Nucleare in Italia.
Ora tutto dipende dal corso e dagli eventi politici, legati al risanamento economico del paese e dalla convinzione che i cittadini, maturando, potranno avvertire la necessità di "rileggere" il capitolo nucleare liberi da preconcetti e manipolazioni faziose.

Michele Greco

Messaggio modificato il: 08-09-2011 alle 16:10 da mi.greco.

08-09-2011 16:09
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Messaggio: #86
RE: Nucleare no, bambina che abbaia, si!

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni...tp/419532/

CRONACHE
10/09/2011 - RIFIUTI TOSSICI ALLARME IN CALABRIA
La galleria radioattiva
Ecco le prove dell'orrore

Contatori impazziti: la rilevazione all’interno della galleria rivela livelli di radioattività quattro volte superiori al normale
+ Il pentito: "Inquinavamo sapendo di uccidere"
Un geometra racconta: «Discarica nel cemento»
E c’è un nuovo pentito
NICCOLÒ ZANCAN

INVIATO A REGGIO CALABRIA

Nel mare e nel cemento. Per lunghi anni disgraziati la Calabria è stata la pattumiera d’Europa. Fra lo Ionio e l’Aspromonte sono stati smaltiti quintali di rifiuti tossici e radioattivi. È stato il lavoro ordinario di capitani e marinai, operai e geometri. Un affare ben retribuito e conosciuto, almeno in parte, dai nostri servizi segreti.

Perché questa è una storia delicatissima e tipicamente italiana, non si chiarisce e neppure si estingue. Dopo lo strano infarto che ha stroncato il capitano Natale De Grazia, mentre stava indagando sulla motonave Jolly Rosso incagliata sulla spiaggia di Amantea (1991). Dopo le dichiarazioni mai riscontrate, eppure molto dettagliate, del pentito di ’drangheta Francesco Fonti (2004). Ora due nuove voci, che la Stampa è in grado di documentare, si aggiungono al coro. E sono voci che fanno paura.

Ha parlato del traffico di rifiuti radioattivi, in almeno due verbali, il pentito principe della ’ndrangheta. Principe perché di alto livello gerarchico, a differenza di Fonti. Principe perché Antonino Lo Giudice detto «il nano», solo per un problema di statura, finora si è rivelato estremamente attendibile. Arrestato ad ottobre del 2010. Si è autoaccusato degli attentati intimidatori contro la procura di Reggio Calabria. «Lo Stato non si stava dimostrando abbastanza riconoscente», ha spiegato con calma. Poi ha iniziato a parlare. Di tutto.

Delle cosche. Dei nuovi rapporti di potere legati al clan Condello. Ha svelato omicidi e affari. Ha fatto arrestare un capitano dei carabinieri, Gaspare Spadaro Tracuzzi, per concorso esterno in associazione mafiosa. Ha messo nei guai avvocati. Fatto iscrivere nel registro degli indagati anche un magistrato in carriera come Francesco Mollace, uno dei due vice procuratori nazionali antimafia. Insomma, Antonino Lo Giudice ha dimostrato di avere molte storie da raccontare. E ha iniziato a parlare anche dei veleni che sono stati seminati in Calabria: «Essendo, diciamo, in amicizia con l’avvocato Gatto e sapendo io che si stava interessando di questo fatto ha messo a verbale - mi ricordai che Pasquale Condello mi disse che c’era questo Galimi - che ha un’agenzia automobilistica nel quartiere Pentimele - che era stato fermato nei pressi di Platì o di San Luca. Con lui c’era il comandante di una nave di Reggio Calabria: stavano andando a trattare, diciamo, cose radioattive per buttarle a mare».

Sono le navi a perdere. Sarcofagi immondi. Carrette colate a picco nel mare turchese, che richiama turisti e brutti pensieri. Secondo le nuove rivelazioni, la zona interessata sarebbe quella davanti a Saline Joniche. Particolare non secondario. Perché tre anni fa, su indicazione di Francesco Fonti, gli investigatori erano andati a caccia di un relitto sul versante opposto. Ma la carcassa inabissata di fronte a Cetraro si era rivelata la vecchia nave passeggeri Catania, affondata nel 1917 durante la prima guerra mondiale. Erano tutti presenti, quel giorno, anche il ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo. A celebrare lo scampato pericolo.

Ma ora il pentito Lo Giudice indicherebbe altre coordinate. Altri tratti di mare interessati. Diverse le navi affondate piene di scorie. Una pratica quasi banale. Un tipo di lavoro così diffuso e tenuto ben nascosto che solo adesso, dopo sei anni, si scopre un documento firmato da un geometra residente in un piccolo paese della zona. Ha 84 anni, si è ritirato a vivere in montagna. Di quello che ha dichiarato, in un colloquio investigativo reso davanti a un investigatore della Direzione Nazionale Antimafia, non vuole più parlare. Eppure lui era a conoscenza di questo fatto: «Certe volte, quando l’affondamento in mare si rivelava troppo complicato, si usavano le tumulazioni nel cemento». Il geometra ha parlato nello specifico della galleria Limina, 3 chilometri e 700 metri, sulla strada statale 682 che collega i due mari. Da Rosarno a Gioiosa Jonica.

L’ultimo tratto, proprio quello della galleria, è stato ultimato nel 1992. Lì, secondo il suo racconto, sarebbero stati tumulati rifiuti radioattivi. Impastati nel cemento e poi inaugurati in pompa magna. Una rivelazione su cui - questo è l’aspetto più straniante - nessuno avrebbe mai fatto accertamenti. Parole che giacevano da sei anni negli archivi investigativi, come lettera morta.

Senza alcuna pretesa di scientificità, possiamo dire questo: all’imbocco della galleria Limina in direzione Tirreno, con un piccolo contatore geiger, si registra una radioattività di 0,41 microsievert ora. Quando il fondo ambientale in Calabria - il livello normale - oscilla fra 0,10 e 0,20. Sul versante opposto le alterazioni sono meno evidenti: 0,31. Altre gallerie della zona non fanno riscontrare lo stesso sbalzo. Va detto subito: 0,41 non è indice di pericolosità. Ma è anche vero che un metro di cemento basta per schermare in massima parte le radiazioni. Resta il dubbio se possa essere un piccolo indizio. Una conferma alle parole del geometra.

A Mammola nessuno ama parlare della galleria, anche se in molti in paese hanno lavorato per costruirla. È uno di quei posti dove nel giro di due minuti ci si sente degli intrusi. Alla fine un ex operaio in pensione, seduto sulla panchina della piazza, ricorda: «Di scorie e rifiuti tossici qui nessuno sa nulla. Ma posso dire che quella galleria è piena d’acqua e roccia friabile tutta uguale. È costruita solo con cemento, centine e tronchi di pioppo. Non ha impermeabilizzazione». Ecco, nel mare e nel cemento. Il procuratore capo di Reggio Calabria, quello a cui erano destinati i bazooka piazzati da Lo Giudice, non si nasconde. Giuseppe Pignatone è qui da due anni: «Quello dei veleni è un tema su cui abbiamo la massima sensibilità - spiega - saranno fatti tutti gli accertamenti. Lasceremo nulla di intentato. In passato però, mi è parso di capire, spesso il problema è stato trovarsi di fronte a segnalazioni troppo generiche».

Molti sapevano. Come dimostrano i documenti riservati numero 488/1 e 488/3 - consegnati da Giorgio Piccirillo, il direttore dell’Aisi (Agenzia di informazione e sicurezza interna), alla commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti. Era il 12 luglio. Documenti attraverso i quali, finalmente, venivano scoperte alcune carte: «Fin dal 1992 il servizio avrebbe acquisito notizie fiduciarie relative all’interesse del clan Mammoliti, in particolare i fratelli Cordì, per lo smaltimento illegale di rifiuti radioattivi, che sarebbero pervenuti sia dal centro, sia dal nord Italia, ma anche da fonti straniere». La Calabria era il posto giusto per risolvere questo tipo di problemi. Nel senso che la ’ndrangheta avrebbe trattato il tema alla stregua di un qualsiasi altro affare. E infatti: «Informatori del settore non in contatto tra loro - quindi fonti diverse che riportano la stessa informazione - hanno riferito che Morabito Giuseppe, detto Tiradiritto, previo accordo raggiunto nel corso di una riunione tenutasi recentemente con altri boss mafiosi, avrebbe concesso in cambio di una partita di armi, l’autorizzazione a far scaricare nella provincia di Africo un quantitativo di scorie tossiche presumibilmente radioattive».

Quel giorno di luglio, il presidente della commissione, Gaetano Pecorella, ha dichiarato: «Vi è una serie di notizie che ci paiono di specifico e rilevante interesse per indagini in materia di rifiuti radioattivi. Rifiuti che sono stati - secondo notizie sempre molto ricche ma poco verificate fino ad ora - occultati soprattutto in Calabria». È il succo velenoso della storia: notizie molto ricche ma poco verificate. A chi è convenuto?


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



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12-09-2011 10:44
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Messaggio: #87
RE: Nucleare no, bambina che abbaia, si!

Questo commento che segue è stato inserito in "La Caduta degli Dei" a giustificare l'inserimento d'una notizia giornalistica ritenuta non idonea all'Argomento trattato.
Le considerazioni fatte di conseguenza le ritengo pertinenti a qualsiasi rubrica che tratti la speculazione nucleare.


Ritengo del tutto inutile motivare ancora una volta il nascere d'una rubrica o meglio d'un argomento, quando si è ancora legati a tabù che non lasciano possibilità interpretative, tantomeno di convincimento d'una equità giuridica che dovrebbe essere al di sopra delle parti e non suddividersi per opportunismi politico-sociali, modificabili ad ogni folata di vento.
Il nucleare ormai è un "capitolo centrale" di tutta la politica e l'economia mondiale. Intorno ad esso ruotano interessi che danno vita a continui, "apparentemente inspiegabili", squilibri nella stabilità del pianeta. Non dico che il Nucleare sia il solo motivo di dissenso e di belligeranza mondiale, ma è sicuramente un elemento indispensabile in una scacchiera internazionale che porta ad evidenziale l'arrivismo di "pochi" e la paura di molti.
Si va incontro ad una crescita incontrollabile della povertà che ci appare ogni giorno "più forte" e inevitabile pericolo futuro. Un vecchio nemico che trova facile terreno e che sta diventando sempre più incontenibile come il diramarsi d'una neoplasia devastante. Non è la notizia, che qualcuno ha indicato nella Santa Chiesa una irregolarità di gestione della morale interna ai propri uffizi, quanto la naturale avversione che un "mondo solitario" sta dimostrando di avere verso certi "principi" intoccabili, verso certi tabù resi tradizionali e storici, verso certe forme di potere, infine verso le disuguagliaze e il protezionismo che si evidenziano a vantaggio di molte "specie protette" e caste intoccabili.
Sono convinto che vi sia anche insofferenza ed opportunismo da parte di chi oggi indichi la Santa Chiesa "protettrice" d'un cattivo costume sociale, come sono convinto che quest'ultima saprà difendersi da certe accusa che appaiono irriverenti ed infondate. Ciò non toglie che la notizia possa essere data e commentata.
Siamo arrivati ad un punto in cui, o certe "verità" emergono, o altre menzogne e delitti contro l'umanità verranno a sovrapporsi a quelle già del passato e nel presente in corso.
La realtà e la verità se potessero trovare all'unisono una comune dignità e chiara lettura, potrebbero loro stesse restaurare una dignità ed un reciproco rispetto in una umanità disumana ed arrogante.
Oggi vi è la continuità a quelle che furono le lotte per la proprietà della terra, che resero definibili confini di possesso, differenze di razza,di colore, di cultura, di religione e di caste; una continuità resa "democratica e moderna" ancora più spregiudicata e "giustificabile", più subdola e nascosta.
L'Illusione della "Caduta degli Dei" resta una Illusione!

Michele Greco

16-09-2011 14:54
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RE: Nucleare no, bambina che abbaia, si!

http://www.ilgiornale.it/rubrica_cucu/la...comments=1

La camorra ringrazia i magistrati
di Marcello Veneziani


Ma vuie penzate che bellezza, don Rafaé. A Napule ci sta, con rispet­to parlando, a' Camorra, ci stanno tand 'e mariùle, spacciatòr, ricettatòr, guap­pe e lazzarùne, falsi invalidi e finti lavo­ratori in falsa malattia, ci sta da indaga­re perché è ridotta 'na fetenzìa e chi l'ha ridotta, con tutta chista munnezza e 'sta bella delinguenza. A Napule, dicono pure alla televisio­ne, c'è tanda illegalità, tanda criminali­tà, tanda infamità. Prima pagina venti notizie ventuno ingiustizie. Qui ci stà l'inflazione, la svalutazione e la borsa ce l'ha chi ce l'ha. E i tutori della Legge stan­no tutti presi a dimustrà che Berlusco­on pagava- coi soldi suie- duie 'nzivuse pe' fasse purtà i' zoccole aumm aumm. Migliaia di processi aspettano da 'na vita, tanda ggente chiagne ggiustizia a Napule, la città è 'na chiavica, ma o' Ca­valiere addà lassà o' govern, l'Italia, l'Europa, e adda venì currenne a Napu­le nanz ai ggiudici pe' raccuntà de zoc­cole e pappun, quann' spenneva e com­me trumbava co' e' uagliùne. Eccheè, nu' terremot: 'ntercettaziòn, 'nvestigaziòn, dichiaraziòn, convoca­ziòn, mobilitaziòn.

Maronna mia, man­co pe' vuie, don Rafaè, fecero accussì tanta ammuìna, spesero tanda terrise e misero tanta ggente appresso, puliziot­ti, carabbinieri, finanzieri, cangellieri, giudici, 'nfamoni. Meno male che s'hann fissate cu' Ber­luscoon, accussì nuie stamm' bell'e tranguille e faccimme i' cazze nuoste. A che bell'ò cafè pure in carcere 'o san­no fa, co' à ricetta ch'à Ciccirinella com­pagno di cella ci ha dato mammà. ( cita­zioni da don Rafaè di Fabrizio de An­dr
è).


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
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magnesium
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Messaggio: #89
RE: Nucleare no, bambina che abbaia, si!

Questa discussione ormai è diventata non tematica con l'argomento del forum!

per favore per discutere di argomenti non prettamente tematici con il forum usate solo la discussione "Discussione libera... (Piazzetta)"
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...hp?tid=262

Messaggio modificato il: 26-09-2011 alle 20:49 da magnesium.

17-09-2011 21:17
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