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Grid Parity
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Carlo
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Messaggio: #51
RE: Grid Parity

Riporta:
Ho detto che basta una potenza di 20 o 30 Kwatt per muovere decentemente un'automobile in una città per 150/200 Km e per diverse ore di funzionamento.



Ti ripeto che ne bastano meno di 3 kW (non il massimo della comodità ma si fa).


Circa l'autonomia, in solo elettrico 200 km è un po' tanto ma in effetti qualche vettura ci potrebbe arrivare in condizioni ottimali.


Riporta:
Le auto elettriche non inquinano, per cui in molte nostre città si potrà ri-utilizzare la bici senza la mascherina



Prendo atto che la pensi così. Tuttavia molti ecologisti non la pensano così. L'auto elettrica inquina, in modo diverso ma inquina. Addirittura produce un tot di scorie nucleari in quanto, piaccia oppure no, un po' dell'energia elettrica proviene dall'uranio. Per costoro la vettura elettrica è un nemico subdolo e ingannevole. Come tutto ciò che va ad elettrcità!

25-07-2011 17:20
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Cher
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Messaggio: #52
RE: Grid Parity

http://www.youtube.com/watch?v=NlZ61SX5a...ature=fvwp


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
25-07-2011 21:04
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Sarek
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Messaggio: #53
RE: Grid Parity

Perdonatemi, forse dirò una sciocchezza, ma se penso alle auto elettriche mi vengono in mente sempre montagne di batterie (quanti anni dura un set di batterie ? due? tre?).

Continuo a pensare che veicoli a trazione elettrica 'a pile' non siano un'idea geniale e non possano diventare la soluzione alla mobilità del prossimo secolo.

Mutuare qualche idea dalle ferrovie non si può ?
Oppure chissà... il TGV potremmo mandarlo a duracell... Toungue

Ciao

26-07-2011 02:04
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Cher
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Messaggio: #54
RE:  Grid Parity

Sarek ha Scritto:

Perdonatemi, forse dirò una sciocchezza, ma se penso alle auto elettriche mi vengono in mente sempre montagne di batterie (quanti anni dura un set di batterie ? due? tre?).

Continuo a pensare che veicoli a trazione elettrica 'a pile' non siano un'idea geniale e non possano diventare la soluzione alla mobilità del prossimo secolo.

Mutuare qualche idea dalle ferrovie non si può ?
Oppure chissà... il TGV potremmo mandarlo a duracell...    Toungue

Ciao


assolutamente d'accordo,cmq le danno a (tesla motors) a 60K o un anno. Poi il cambio ( prevedono circa 100k km)è 12k € una botta!

Mi ripeto, non c'è l'energia per soddisfare il mercato di auto elettriche.


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Cher03@hotmail.it
26-07-2011 10:30
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Carlo
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Messaggio: #55
RE: Grid Parity

Riporta:
Perdonatemi, forse dirò una sciocchezza, ma se penso alle auto elettriche mi vengono in mente sempre montagne di batterie (quanti anni dura un set di batterie ? due? tre?).




La durata è prevista di 5 anni, ma è probabile di più.
In ogni caso dovrà essere regolamentato da garanzia.

Non ci sono rischi di montagne di batterie, perchè le batterie al litio (ioni di litio, o litio polimero) anche se esauste sono ancora sufficientemente preziose da mettere in moto il sistema del riciclo.

Comunque i costruttori sono obblighati a ritirare a fine vita le batterie e a smaltirle.

Come qualcuno ha osservato, il vero business non sarà l'auto elettrica, ma il riciclo delle batterie a fine vita. Diverse aziende si stanno specializzando.


Riporta:
c'è l'energia per soddisfare il mercato di auto elettriche



Ovviamente dipende da... quante saranno sul totale! Ma la domanda è: nasce prima l'uovo o la gallina? se sarà necessaria più energia (in realtà più che energia, potenza) si dovrà provvedere. Non possiamo rinunciare all'auto elettrica perchè oggi non abbiamo l'energia o la potenza necessaria (lasciamo che siano gli "ecostorditi" che ritengono che tutto ciò che va a elettricità è da boicottare a farsi i dubbi sull'auto elettrica!!).

Comunque, il grosso delle ricariche - tranne alcune ricariche occasionali - per i prossimi anni sarà la ricarica notturna a 2 o 3 kW. La quale, considerata la penetrazione relativamente bassa dei veicoli elettrici sul totale del parco auto, non avrà impatti significativi nè sulla rete nè sul fabbisogno energetico totale.


Riporta:
non possano diventare la soluzione alla mobilità del prossimo secolo



Il secolo è... ancora lungo. Io non ci sarò a trarre le conclusioni. E' tuttavia chiaro che le vetture elettriche avranno una penetrazioni piuttosto limitata (5%, 10%), che tuttavia sarebbe lo stesso tantissimo. Maggiore diffusione le ibride plug in. Questo per i prossimi 10 o 20 anni. Poi non lo so.

26-07-2011 13:40
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Cher
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Messaggio: #56
RE: Grid Parity

mai sentito parlare delle celle a combustibile H ?


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Cher03@hotmail.it
26-07-2011 13:58
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Carlo
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RE: Grid Parity

Riporta:
mai sentito parlare delle celle a combustibile H ?




Le celle a combustibile si usano sulle vetture elettriche?
No, si usano su altri tipi di veicolo.

Messaggio modificato il: 26-07-2011 alle 14:28 da Carlo.

26-07-2011 14:26
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walter59
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RE:  Grid Parity

Cher ha Scritto:

mai sentito parlare delle celle a combustibile H ?


Questa si che sarebbe la soluzione, naturalmente adattandola opportunamente, la Tesla diventerebbe l'auto sportiva perfetta.

Ma il problema rimarrebbe sempre l'idrogeno, come produrlo (magari con VHTR)  e come imbottigliarlo sull'auto. risolto questo il gioco è fattoBig GrinBig Grin

P.S. nella mia azienda è stata avviata da tempo una sperimentazione abbastanza capillare sull'utilizzo delle Fuel Cell come sistemi di generazione primaria, mantenendo ENEL e GE come riserva. Io personalmente ho in servizio/supervisione tre impianti.
Naturalmente si tratta di una sperimentazione applicativa che per ora non tiene in nessun conto l'economicità del progetto ma solamente l'affidabilità degli impianti.

Saluti


il dubbio non è piacevole ma la certezza è ridicola.....
François-Marie Arouet

Messaggio modificato il: 26-07-2011 alle 17:16 da walter59.

26-07-2011 17:07
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Messaggio: #59
RE: Grid Parity

walter59 ha Scritto:



Questa si che sarebbe la soluzione, naturalmente adattandola opportunamente, la Tesla diventerebbe l'auto sportiva perfetta.

Ma il problema rimarrebbe sempre l'idrogeno, come produrlo (magari con VHTR)  e come imbottigliarlo sull'auto. risolto questo il gioco è fattoBig GrinBig Grin

P.S. nella mia azienda è stata avviata da tempo una sperimentazione abbastanza capillare sull'utilizzo delle Fuel Cell come sistemi di generazione primaria, mantenendo ENEL e GE come riserva. Io personalmente ho in servizio/supervisione tre impianti.
Naturalmente si tratta di una sperimentazione applicativa che per ora non tiene in nessun conto l'economicità del progetto ma solamente l'affidabilità degli impianti.

Saluti


per gli interessati alle  fuel  cell :


.pdf File  tecnologia_sviluppo4.pdf (Dimensione: 1.85 MB / Scaricato: 3)


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
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Cher03@hotmail.it
26-07-2011 18:46
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Cher
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RE: Grid Parity

La  "Grid Parity" finalmente raggiunta! Come.......... dire Voi!?

Ma all'Italiana! Cosa credevate!

Leggete un pò qui:
http://www.chicago-blog.it/2011/07/28/la...bottiglia/
L’auto in bottiglia
Carlo Stagnaro


Austerità sì, ma non per tutti. Ci sono dei fortunati, in Italia, che possono ancora contare sui rubinetti della spesa pubblica. L’ultima notizia – che arriva a valle di una manovra lacrime e sangue, tutta giocata dal lato delle entrate – è quella di una nuova spesa, e una nuova tassa. La nuova spesa è il sussidio all’auto elettrica. La nuova tassa è sulle bottiglie di acqua minerale. Una parola sola: vergogna.

La Commissione Attività produttive della Camera ha approvato un testo bipartisan, attualmente sulla scrivania del ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, che prevede un piano di incentivazione a favore dell’auto elettrica.

Chi acquista un veicolo alimentato dall’energia elettrica riceverà un “bonus” fino a 5.000 euro già nel 2012 (che scenderanno fino a 1.000 euro nel 2015). La manovra sarà finanziata con una nuova imposta da 1,5 centesimi sull’acqua in bottiglia (tecnicamente: sulla bottiglia in plastica), di cui l‘Italia è tra i maggiori consumatori al mondo. Il gettito complessivo dell’imposta è previsto nell’ordine dei 34,6 milioni di euro.

Pare che, se le disponibilità finanziarie lo consentiranno, tale “tesoretto” verrà utilizzato anche per finanziare la realizzazione della rete di colonnine per la ricarica delle auto.

Altri chiedono di considerare tali colonnine come “infrastruttura di rete” e, quindi, considerarle parte della regulatory asset base finanziata attraverso la componente tariffaria della bolletta elettrica, al pari degli elettrodotti e delle stazioni e sottostazioni elettriche.

Non ci sono parole per commentare questa iniziativa assurda. Assurda per almeno tre ragioni diverse.

Assurda, anzitutto, dal lato delle uscite. Oggi, il paese non può semplicemente permettersi di aumentare le voci di spesa. Tutte le eventuali ulteriori entrate vanno utilizzate per ridurre il debito pubblico. Punto.
I mercati lo dicono chiaramente, tutti i giorni. In più, non c’è alcuna ragione o alcun interesse generale per sussidiare la mobilità elettrica – per quanto rappresenti una prospettiva interessante da tanti punti di vista.

Lo stesso vale per le colonnine: non c’è nessuna ragione al mondo per considerarle come un monopolio tecnico e dunque farle finanziare da tutti i consumatori elettrici. Ciascuna società automobilistica è libera di investire nell’auto elettrica e proporla ai suoi clienti; ciascun distributore elettrico può liberamente decidere di dotarsi (commercialmente) di colonnine.

Dal lato del prelievo, la mossa è assurda. Anzitutto, non c’è alcuna ragione visibile per cui il consumatore d’acqua debba finanziare l’automobilista elettrico. Secondariamente, il settore delle acque minerali ha, in Italia, volumi stagnanti e margini in declino: non si capisce perché debba essere colpito in una congiuntura così difficile.

Terzo, un’imposta di questo genere è chiaramente regressiva: tutti beviamo acqua in bottiglia, ma pochi possono permettersi un’auto elettrica, anche perché, per le sue caratteristiche, essa è evidentemente una seconda (o terza) macchina da impiegare per gli spostamenti urbani. Alzi la mano chi ritiene fiscalmente equa una redistribuzione dalla totalità della popolazione (in particolare dalle famiglie con numerosa prole, grandi consumatori di bevande in bottiglia, evidentemente non solo acqua ma anche bibite) ai ceti urbani medio-alti.

Infine, questo provvedimento – se confermato – sarebbe devastante dal punto di vista del messaggio.

Direbbe alle imprese che l’Italia è un paese ancora e sempre disposto a dare, tanto paga Pantalone. E scatenerebbe una nuova corsa lobbistica, incurante del fatto che la casa crolla. Il sussidio all’auto elettrico per interposta bottiglia di plastica sarebbe una proposta intollerabile in qualunque momento: ma, in questo momento particolare, oltre che intollerabile è semplicemente inqualificabile.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
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Cher03@hotmail.it

Messaggio modificato il: 31-07-2011 alle 18:23 da Cher.

31-07-2011 17:20
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