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Grid Parity - Alessandro Bellotti - 22-06-2011 10:21

Senza voler scatenare ironie o peggio, riporto i trend di prezzo del fotovoltaico (materie prime e pannelli).

Direttamente dal 'Solar value chain index' di Bloomberg new energy

21 Giugno 2011
-21% dall'inizio dell'anno per silicio, wafer, celle e moduli anche grazie alla concorrenza dei cinesi
A causa delle continue incertezze legate ai sistemi di incentivazione europei, che hanno portato al conseguente accumulo di scorte nei magazzini, i prezzi di tutti i principali componenti dei pannelli fotovoltaici nel mese di giugno sono in forte diminuzione. Dall'inizio dell'anno i produttori di celle solari hanno infatti già tagliato il prezzo delle celle di circa il 21%, rileva Bloomberg, spingendo i produttori di pannelli a seguirne l'esempio.
Ora, la conferma di un costante trend negativo anche per il mese di giugno ci viene dato dal Solar Value Chain Index di Bloomberg New Energy Finance. Basti pensare che nel corrente mese il prezzo spot del silicio di grado solare è diminuito del 28% rispetto al mese di maggio (fino a 53,4 $/kg). Questo ha sollevato una certa pressione sui produttori di wafer e celle solari che appena lo scorso marzo avevano pagato 79 dollari al chilo, il prezzo più alto dal 2009.

ASTA AL RIBASSO
Ma non solo il silicio. Prezzi in caduta libera anche per i wafer, che fanno registrare a giugno - 23% rispetto al mese di maggio con un ribasso record a 2,39 dollari al pezzo. Seguono le celle in silicio multicristallino -15% e 0,92 dollari per Watt, e i moduli fv in silicio cristallino con 1,68 dollari per Watt e una diminuzione del 6,5%.

CONCORRENZA CINESE
Rispetto al terzo trimestre del 2008 il prezzo dei moduli è inferiore del 58%. Inoltre, continua a crescere la concorrenza dei produttori cinesi: 1,49 dollari al Watt per modulo contro 1,79 dollari al Watt di quelli prodotti fuori dalla Cina. Solo per citare un esempio, la China's JA Solar Holdings Co. and Suntech, uno dei più grandi produttori di celle solari, ha aumentato la capacità di produzione della fabbrica che quest'anno produrrà almeno 9,5 gigawatt in più. Questo permetterà di rafforzare la capacità globale di circa 41,5 gigawatt.

1 DOLLARO A WATT NEL 2012
Secondo alcune previsioni fatte da iSuppli IHS, inoltre, nel 2012 il prezzo del modulo potrebbe addirittura raggiungere 1 dollaro al Watt. Secondo le previsioni fatte dall'analista di mercato Mike Sheppard, questo significa che l'utente finale per un sistema completo andrà a spendere circa 2 $ al Watt. Il direttore di Bloomberg New Energy Finance, Michael Liebreich, ha così commentato: 'L'energia solare in una regione ad alto irraggiamento, visti questi prezzi, potrà essere prodotta a 18 centesimi di dollaro al kWh per i grandi impianti e a 20 centesimi di dollari al kWh per quelli su tetto. Considerando che i prezzi dell'elettricità in alcuni mercati durante il giorno sono pari a 20-25 centesimi di dollaro, possiamo affermare che la situazione sta diventando davvero interessante'.

GRID PARITY
Tutti questi fattori, compreso il costo a modulo di 1 dollare per Watt, potrebbero concorrere al raggiungimento della grid parity in molte regioni. Ma, secondo Sheppard, non può essere l'unico prerequisito per la crescita del mercato solare. 'Ci dovranno essere - ha dichiarato - altri elementi che favoriscano la crescita del fotovoltaico come, ad esempio, la necessità di avere una livel grid per la produzione di energia distribuita'. Vede più positivamente le sorti dell'industria fotovoltaica, invece, Charles Yonts, analista presso la CLSA di Hong Kong, che non prevede ulteriori cali nei prossimi mesi/anni. Anche perchè se così dovesse essere il costo dell'energia solare si avvicinerebbe molto a quello che i consumatori di California e Turchia già pagano per l'energia dalla rete nazionale.


RE: Grid Parity - Charade77 - 22-06-2011 10:31

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Senza voler scatenare ironie o peggio, riporto i trend di prezzo del fotovoltaico (materie prime e pannelli).

Direttamente dal 'Solar value chain index' di Bloomberg new energy

21 Giugno 2011  
-21% dall'inizio dell'anno per silicio, wafer, celle e moduli anche grazie alla concorrenza dei cinesi
A causa delle continue incertezze legate ai sistemi di incentivazione europei, che hanno portato al conseguente accumulo di scorte nei magazzini, i prezzi di tutti i principali componenti dei pannelli fotovoltaici nel mese di giugno sono in forte diminuzione...



Sono già ai saldi di fine stagione?
Quello che era un solido investimento non starà già diventando un fondo di magazzino?
RE: Grid Parity - Alessandro Bellotti - 22-06-2011 10:35

Da Enel il futuro prossimo euoropeo:

Fv, Enel: ''8 GW collegati alla rete nel 2011''
21 Giugno 2011
La stima è stata presentata dal direttore della divisione Infrastrutture e reti di Enel, Livio Gallo, nel corso dell’Italian Smart Grids Forum, che ha avuto luogo la settimana scorsa a Roma.
Enel prevede di collegare alla rete nell'arco del 2011 qualcosa come 8.000 MW di fotovoltaico, quasi il doppio rispetto ai 4.500 MW collegati da gennaio a oggi. Lo ha annunciato la settimana scorsa il direttore della divisione Infrastrutture e reti, Livio Gallo, in occasione dell'Italian Smart Grids Forum 2011, promosso da Business International con il sostegno di Enel. Gallo ha poi aggiunto che la produzione di energia da fonti rinnovabili rientra tra le priorità del colosso elettrico italiano e ha evidenziato il ruolo ‘chiave’ che avranno nel loro sviluppo le cosiddette ‘smart grid’, o ‘reti intelligenti’.
Settori sul quale, “in Europa”, secondo Gallo, “nei prossimi dieci anni, si investiranno 140 miliardi di euro.' Per l'Italia, invece, che è uno dei primi Paesi al mondo ad avere investito proprio nelle reti intelligenti, grazie a Enel, e che vanta un ruolo di leadership in termini di know-how, Gallo stima investimenti pari a circa 20 miliardi di euro nel giro di 15 anni. Il numero uno della divisione Infrastrutture e reti di Enel ha sottolineato infine che l’innovazione sulla rete elettrica, abilitante per lo sviluppo di tecnologie quali la mobilità elettrica e l’aumento della connessione delle nuove fonti pulite di energia, rientra tra le scelte chiave messe in campo dal Gruppo. “Abbiamo progetti pilota importanti, alcuni già realizzati”, ha ricordato Gallo, precisando: “Aspettiamo quest'anno e il prossimo per vederne i risultati e per partire con il roll-out per l'implementazione su tutta la rete nazionale.”

L'alternativa al nucleare, almeno a livello di investimenti, è cominciata.


RE:  Grid Parity - Charade77 - 22-06-2011 11:04

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Da Enel il futuro prossimo euoropeo:

Fv, Enel: ''8 GW collegati alla rete nel 2011''
21 Giugno 2011  
La stima è stata presentata dal direttore della divisione Infrastrutture e reti di Enel, Livio Gallo, nel corso dell’Italian Smart Grids Forum, che ha avuto luogo la settimana scorsa a Roma.
Enel prevede di collegare alla rete nell'arco del 2011 qualcosa come 8.000 MW di fotovoltaico, quasi il doppio rispetto ai 4.500 MW collegati da gennaio a oggi. Lo ha annunciato la settimana scorsa il direttore della divisione Infrastrutture e reti, Livio Gallo, in occasione dell'Italian Smart Grids Forum 2011, promosso da Business International con il sostegno di Enel. Gallo ha poi aggiunto che la produzione di energia da fonti rinnovabili rientra tra le priorità del colosso elettrico italiano e ha evidenziato il ruolo ‘chiave’ che avranno nel loro sviluppo le cosiddette ‘smart grid’, o ‘reti intelligenti’.
Settori sul quale, “in Europa”, secondo Gallo, “nei prossimi dieci anni, si investiranno 140 miliardi di euro.' Per l'Italia, invece, che è uno dei primi Paesi al mondo ad avere investito proprio nelle reti intelligenti, grazie a Enel, e che vanta un ruolo di leadership in termini di know-how, Gallo stima investimenti pari a circa 20 miliardi di euro nel giro di 15 anni. Il numero uno della divisione Infrastrutture e reti di Enel ha sottolineato infine che l’innovazione sulla rete elettrica, abilitante per lo sviluppo di tecnologie quali la mobilità elettrica e l’aumento della connessione delle nuove fonti pulite di energia, rientra tra le scelte chiave messe in campo dal Gruppo. “Abbiamo progetti pilota importanti, alcuni già realizzati”, ha ricordato Gallo, precisando: “Aspettiamo quest'anno e il prossimo per vederne i risultati e per partire con il roll-out per l'implementazione su tutta la rete nazionale.”

L'alternativa al nucleare, almeno a livello di investimenti, è cominciata.


Prendendo per buono ciò che posti ,intravvedo una falla enorme in tutto il discorso :si parla di investimenti ,che è spesso ciò che serve per confondere le acque ,e non mi stai raccontando che tutto ciò avrà un risvolto energetico e avrai una copertura del fabbisogno di significativi punti percentuali ,ma solo di grandi aspettative che hanno il sapore esclusivo del ritorno finanziario e meno all'esigenza energetica.

(8GW di picco?)

L'alternativa al nucleare, almeno a livello di speculazioni, è cominciata.
RE: Grid Parity - Alessandro Bellotti - 22-06-2011 12:22

Si tratta solo di previsioni e orientamenti di Enel e di Bloomberg new energy e vanno presi per quello che sono.
Resta valido il grande calo di prezzi previsto per il fotovoltaico.
Un dollaro a watt nel 2012 sembrava sicuramente una chimera solo qualche mese fa.
Francamente mi sembra anche a me un prezzo troppo basso.
Gli investimenti si fanno anche con le previsioni di mercato e quindi con dati estrapolati.
Il prezzo del silicio di grado solare si è diviso per 10 in 4 anni.


RE: Grid Parity - Cher - 22-06-2011 17:39

Che si rimuovano gli incentivi dalle bollette ENELToungue

Visto che i più furbi del pollaio, sono convinti di produrre energia con i raccatta skitto dai piccioni. ( altro non sevono)


RE:  Grid Parity - Charade77 - 22-06-2011 18:03

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Si tratta solo di previsioni e orientamenti di Enel e di Bloomberg new energy e vanno presi per quello che sono.
Resta valido il grande calo di prezzi previsto per il fotovoltaico.
Un dollaro a watt nel 2012 sembrava sicuramente una chimera solo qualche mese fa.
Francamente mi sembra anche a me un prezzo troppo basso.
Gli investimenti si fanno anche con le previsioni di mercato e quindi con dati estrapolati.
Il prezzo del silicio di grado solare si è diviso per 10 in 4 anni.


Ciò conferma che doveroso segare a 1/10 gli incentivi ,cosa che non mi sembra.E ,ad un eventuale sospensione si sono fatti subito sentire ....
E io pago!
RE:  Grid Parity - tesla82 - 22-06-2011 20:57

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Da Enel il futuro prossimo euoropeo:

Fv, Enel: ''8 GW collegati alla rete nel 2011''
21 Giugno 2011  
La stima è stata presentata dal direttore della divisione Infrastrutture e reti di Enel, Livio Gallo, nel corso dell’Italian Smart Grids Forum, che ha avuto luogo la settimana scorsa a Roma.
Enel prevede di collegare alla rete nell'arco del 2011 qualcosa come 8.000 MW di fotovoltaico, quasi il doppio rispetto ai 4.500 MW collegati da gennaio a oggi. Lo ha annunciato la settimana scorsa il direttore della divisione Infrastrutture e reti, Livio Gallo, in occasione dell'Italian Smart Grids Forum 2011, promosso da Business International con il sostegno di Enel. Gallo ha poi aggiunto che la produzione di energia da fonti rinnovabili rientra tra le priorità del colosso elettrico italiano e ha evidenziato il ruolo ‘chiave’ che avranno nel loro sviluppo le cosiddette ‘smart grid’, o ‘reti intelligenti’.
Settori sul quale, “in Europa”, secondo Gallo, “nei prossimi dieci anni, si investiranno 140 miliardi di euro.' Per l'Italia, invece, che è uno dei primi Paesi al mondo ad avere investito proprio nelle reti intelligenti, grazie a Enel, e che vanta un ruolo di leadership in termini di know-how, Gallo stima investimenti pari a circa 20 miliardi di euro nel giro di 15 anni. Il numero uno della divisione Infrastrutture e reti di Enel ha sottolineato infine che l’innovazione sulla rete elettrica, abilitante per lo sviluppo di tecnologie quali la mobilità elettrica e l’aumento della connessione delle nuove fonti pulite di energia, rientra tra le scelte chiave messe in campo dal Gruppo. “Abbiamo progetti pilota importanti, alcuni già realizzati”, ha ricordato Gallo, precisando: “Aspettiamo quest'anno e il prossimo per vederne i risultati e per partire con il roll-out per l'implementazione su tutta la rete nazionale.”

L'alternativa al nucleare, almeno a livello di investimenti, è cominciata.


E intanto costruisce centrali nucleari in slovenia,mi sa che ancora non li conosci bene quelli dell'ENEL, loro sono parlano bene del FV perche in italia la gente ha votato contro il nucleare e come si dice in questi casi"la miglior cosa è parlar bene della tua convinzione per farla diventare come ipotesi accettabile",inoltre è da ridere le proposte che offrono loro per gli impianti chiavi in mano Fv e quelli eolici dove moltissime persone si sono lamentate per la pessima costruzione ed il pessimo funzionamento.

Fonte delle informazioni: la mia perche ho collaborato con ENEL e lo faccio tut'ora.
RE:  Grid Parity - tesla82 - 22-06-2011 20:59

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Da Enel il futuro prossimo euoropeo:

Fv, Enel: ''8 GW collegati alla rete nel 2011''
21 Giugno 2011  
La stima è stata presentata dal direttore della divisione Infrastrutture e reti di Enel, Livio Gallo, nel corso dell’Italian Smart Grids Forum, che ha avuto luogo la settimana scorsa a Roma.
Enel prevede di collegare alla rete nell'arco del 2011 qualcosa come 8.000 MW di fotovoltaico, quasi il doppio rispetto ai 4.500 MW collegati da gennaio a oggi. Lo ha annunciato la settimana scorsa il direttore della divisione Infrastrutture e reti, Livio Gallo, in occasione dell'Italian Smart Grids Forum 2011, promosso da Business International con il sostegno di Enel. Gallo ha poi aggiunto che la produzione di energia da fonti rinnovabili rientra tra le priorità del colosso elettrico italiano e ha evidenziato il ruolo ‘chiave’ che avranno nel loro sviluppo le cosiddette ‘smart grid’, o ‘reti intelligenti’.
Settori sul quale, “in Europa”, secondo Gallo, “nei prossimi dieci anni, si investiranno 140 miliardi di euro.' Per l'Italia, invece, che è uno dei primi Paesi al mondo ad avere investito proprio nelle reti intelligenti, grazie a Enel, e che vanta un ruolo di leadership in termini di know-how, Gallo stima investimenti pari a circa 20 miliardi di euro nel giro di 15 anni. Il numero uno della divisione Infrastrutture e reti di Enel ha sottolineato infine che l’innovazione sulla rete elettrica, abilitante per lo sviluppo di tecnologie quali la mobilità elettrica e l’aumento della connessione delle nuove fonti pulite di energia, rientra tra le scelte chiave messe in campo dal Gruppo. “Abbiamo progetti pilota importanti, alcuni già realizzati”, ha ricordato Gallo, precisando: “Aspettiamo quest'anno e il prossimo per vederne i risultati e per partire con il roll-out per l'implementazione su tutta la rete nazionale.”

L'alternativa al nucleare, almeno a livello di investimenti, è cominciata.


E intanto costruisce centrali nucleari in slovenia,mi sa che ancora non li conosci bene quelli dell'ENEL, loro sono parlano bene del FV perche in italia la gente ha votato contro il nucleare e come si dice in questi casi"la miglior cosa è parlar bene della tua convinzione per farla diventare come ipotesi accettabile",inoltre è da ridere le proposte che offrono loro per gli impianti chiavi in mano Fv e quelli eolici dove moltissime persone si sono lamentate per la pessima costruzione ed il pessimo funzionamento.

Fonte delle informazioni: la mia perche ho collaborato con ENEL e lo faccio tut'ora.
RE:   Grid Parity - Sarek - 23-06-2011 02:33

tesla82 ha Scritto:

E intanto costruisce centrali nucleari in slovenia,mi sa che ancora non li conosci bene quelli dell'ENEL

Capire come ragiona ENEL non è semplice.
Tanto per cambiare, è a controllo e maggioranza di riferimenro dello stato italiano (circa il 30% delle azioni), e poi investe in qualunque forma di energia, in mezzo mondo. E' anche il secondo operatore del gas in Italia.
E, per finire, ha un mastodontico indebitamento di oltre 50 mld di euri con chi non si sa.

Ciao
RE: Grid Parity - Cher - 23-06-2011 09:24

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologi...d=AazLFuhD
Alcuni dati tratti dal rapporto illustrano bene l'attività svolta da ReMedia nel 2010. In base alle rilevazioni dell'Istituto di ricerca Ambiente Italia, il tasso di riciclo complessivo del Consorzio raggiunge il 91%, pari a 41.200 tonnellate di materiale su 45.322 tonnellate di apparecchi a fine vita gestiti. Facendo la cernita dei materiali emerge che nel 2010 sono state recuperate oltre 15.100 tonnellate di vetro, pari a 40 volte la quantità contenuta nella cupola del Reichstag di Berlino, e quasi 11.000 t di ferro, ossia 1,5 volte il metallo servito per costruire la Tour Eiffel. E, ancora, ReMedia ha recuperato 7.900 t di plastica, 1.500 t di rame, sufficienti a realizzare un cavo di 23.500 km e 500 tonnellate di alluminio, con le quali si potrebbero fare 32.700.000 lattine. E, ancora, l'attività di ReMedia ha determinato risparmio di energia pari a 22.350 Tep (Tonnellate equivalenti di petrolio), pari a 260.000 MWh, ovvero al consumo energetico di una città di 7.500 abitanti, e ha evitato l'immissione nell'atmosfera di 182.300 tonnellate di Co2, paragonabili alle emissioni di 112.000 autovetture con una percorrenza annua di 12.000 km.

"Siamo giunti alla fine della dipendenza globale dal petrolio. Il mondo non può più essere vincolato a risorse energetiche non rinnovabili che inquinano l'ambiente, causando cambiamenti climatici. Gli abitanti, i governi e le aziende di tutto il mondo si stanno convertendo all'energia rinnovabile e al riciclo e riutilizzo dei materiali per poter generare energia pulita per case, uffici e mezzi di trasporto", ha dichiarato Woodrow Clark, economista e Premio Nobel per la pace 2007, in occasione della presentazione del report ReMedia.

---------------------------------

Finchè la gente leggerà stronzate di questa portata, non si caverà un ragno dal buco! ( metaforicamente parlando in campo energetico)


RE:  Grid Parity - tesla82 - 23-06-2011 11:25

Cher ha Scritto:

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologi...d=AazLFuhD
Alcuni dati tratti dal rapporto illustrano bene l'attività svolta da ReMedia nel 2010. In base alle rilevazioni dell'Istituto di ricerca Ambiente Italia, il tasso di riciclo complessivo del Consorzio raggiunge il 91%, pari a 41.200 tonnellate di materiale su 45.322 tonnellate di apparecchi a fine vita gestiti. Facendo la cernita dei materiali emerge che nel 2010 sono state recuperate oltre 15.100 tonnellate di vetro, pari a 40 volte la quantità contenuta nella cupola del Reichstag di Berlino, e quasi 11.000 t di ferro, ossia 1,5 volte il metallo servito per costruire la Tour Eiffel. E, ancora, ReMedia ha recuperato 7.900 t di plastica, 1.500 t di rame, sufficienti a realizzare un cavo di 23.500 km e 500 tonnellate di alluminio, con le quali si potrebbero fare 32.700.000 lattine. E, ancora, l'attività di ReMedia ha determinato risparmio di energia pari a 22.350 Tep (Tonnellate equivalenti di petrolio), pari a 260.000 MWh, ovvero al consumo energetico di una città di 7.500 abitanti, e ha evitato l'immissione nell'atmosfera di 182.300 tonnellate di Co2, paragonabili alle emissioni di 112.000 autovetture con una percorrenza annua di 12.000 km.

"Siamo giunti alla fine della dipendenza globale dal petrolio. Il mondo non può più essere vincolato a risorse energetiche non rinnovabili che inquinano l'ambiente, causando cambiamenti climatici. Gli abitanti, i governi e le aziende di tutto il mondo si stanno convertendo all'energia rinnovabile e al riciclo e riutilizzo dei materiali per poter generare energia pulita per case, uffici e mezzi di trasporto", ha dichiarato Woodrow Clark, economista e Premio Nobel per la pace 2007, in occasione della presentazione del report ReMedia.

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Finchè la gente leggerà stronzate di questa portata, non si caverà un ragno dal buco! ( metaforicamente parlando in campo energetico)


Senza contare che se un giorno arriveranno auto elettriche ad inquinamento zero a prezzi economici chi sara in grado di gestire aumento di richiesta di energia?

semplice le termoelettriche a combustibili fossili visto che il nucleare non lo vuole nessuno ma tanto agli amici eco-storditi gli basta non vedere e non sentire poi quello che c'è dietro realmente lo scopriranno quando tutti i nodi verranno al pettine...
RE:   Grid Parity - Cher - 23-06-2011 12:22

tesla82 ha Scritto:



Senza contare che se un giorno arriveranno auto elettriche ad inquinamento zero a prezzi economici chi sara in grado di gestire aumento di richiesta di energia?

semplice le termoelettriche a combustibili fossili visto che il nucleare non lo vuole nessuno ma tanto agli amici eco-storditi gli basta non vedere e non sentire poi quello che c'è dietro realmente lo scopriranno quando tutti i nodi verranno al pettine...


Da fine anno la Francia inizierà ha distribuire auto 100% elettriche , il primo lotto 60/80 K di mezzi per il primo testing. Hanno già individuato le località per le prove, vedere come il mercato(popolazione) si relazionerà con questa rivoluzione...... in Francia. ( ps: con i soldi della comunità europea)
RE: Grid Parity - Carlo - 23-06-2011 13:11

Anche in Italia sta arrivando l'auto elettrica!
Direi che forse il paese più avanzato è la Germania, ma tutto dipenderà dall'accettazione del pubblico.


RE: Grid Parity - tesla82 - 23-06-2011 13:19

Arrivera Arrivera e verrà sbandierata come auto che abbattera le emissioni Co2 ,questo è vero si abbasseranno i livelli di polveri sottili nelle citta sovraffollate ma.....il problema viene solo spostato di qualche km....dove sorgeranno centrali termoelettriche per soddisfare il fabbisogno di queste auto elettriche.

Un piccolo aiuto arriva dai pannelli Fv sui tetti delle auto per ricaricare le batterie ma sara dura tenere i costi bassi,ricordo che oggi come oggi una auto elettrica osta intorno le 36.000 euro per una utilitaria.


RE: Grid Parity - Cher - 23-06-2011 13:32

Come se il CO2 fosse un problema! Basta applicare il 700% di accise sul Kwh che anche l'auto-eletric diventa un incubo.


RE: Grid Parity - Cher - 20-07-2011 13:06

http://elenacomelli.nova100.ilsole24ore....zione.html


RE:  Grid Parity - AleD - 20-07-2011 13:59

tesla82 ha Scritto:

Un piccolo aiuto arriva dai pannelli Fv sui tetti delle auto per ricaricare le batterie


Ma spannometricamente parlando come possono ricaricare sul serio le batterie??? Già ora con 3 kW di PV che occupa un 20 mq abbondanti, è questione se non sbaglio di una decina di ore almeno. Sul tetto di una macchina dove ci finisce un mezzo kW, che tempi escono???

RE: Grid Parity - Carlo - 20-07-2011 22:04

Riporta:
Un piccolo aiuto arriva dai pannelli Fv sui tetti delle auto per ricaricare le batterie ma sara dura tenere i costi bassi,ricordo che oggi come oggi una auto elettrica osta intorno le 36.000 euro per una utilitaria.



Non è questione di costi (non solo).
Hai fatto due conti sul "duty cycle", cioè del rapporto ore di carica / ore di utilizzo di una vettura solare? (be', una "vettura normale" non i prototipi bassi bassi e leggeri fatti giusto per conquista tecnologia).

Il pannello potrebbe al più servire per far andare un po' di ventilazione quando è ferma sotto il sole (Volvo lo aveva realizzato anni fa, ma pare senza successo commerciale).
RE: Grid Parity - Carlo - 20-07-2011 22:07

Intanto l'auto elettrica si avvicina....

http://www.autorita.energia.it/it/com_st...elettr.htm


RE:  Grid Parity - Cher - 21-07-2011 10:49

Carlo ha Scritto:

Intanto l'auto elettrica si avvicina....

http://www.autorita.energia.it/it/com_st...elettr.htm



http://www.autorita.energia.it/it/com_st...elettr.htm

Energia: selezionati cinque progetti-pilota per oltre 1000 punti di ricarica per auto elettriche
Le agevolazioni consentiranno di realizzare colonnine di ricarica pubblica, anche rapida, in una ventina di comuni e in supermercati
Milano, 20 luglio 2011

Oltre un migliaio le colonnine di ricarica per veicoli elettrici verranno realizzate in un nove regioni del Nord, Centro e Sud per effetto delle agevolazioni previste dall'Autorità per l'energia a sostegno della sperimentazione di sistemi di ricarica pubblici e della diffusione dei risultati ottenuti 1.
I progetti consentiranno di realizzare colonnine di ricarica in alcune grandi città come Roma, Milano, Napoli, Bari, Catania, Genova, Bologna, Perugia, in svariati comuni dell'Emilia Romagna e della Lombardia e presso diversi supermercati della grande distribuzione.

Le agevolazioni sono state assegnate a cinque progetti-pilota selezionati fra quelli presentati e prevedono un contributo fino a tutto il 20152 per ogni singolo punto di ricarica. L'Autorità ha anche previsto un meccanismo di protezione per i clienti finali, ai quali - oltre al costo dell'elettricità prelevata- non potrà essere richiesta una tariffa per i costi di rete e delle infrastrutture di ricarica superiore ad un limite massimo.
I progetti ammessi alle agevolazioni riguardano tre possibili soluzioni operative: il modello distributore, il modello service provider in esclusiva ed il modello service provider in concorrenza 2.

Per il primo modello è stato selezionato il progetto di Enel Distribuzione-Hera per 310 colonnine (operative entro il 2013) a Pisa, Bari, Genova, Perugia, in diversi comuni dell'Emilia Romagna e dell'hinterland di Milano.
Per il service provider in esclusiva accedono alle agevolazioni i progetti di A2A (52 colonnine dotate di due prese a Milano e 23 a Brescia a regime nel primo semestre 2013) e del Comune di Parma per 200 punti dotati ognuno di due prese, operativi entro fine del prossimo anno.

Nell'ambito del terzo modello, saranno agevolati i progetti di Enel Energia (26 punti di ricarica a Roma e nell'hinterland di Milano operativi entro il secondo semestre 2013) e di Class Onlus per 150 colonnine, 43 in provincia di Monza e Brianza e 107 presso supermercati a Roma, Milano, Napoli, Bari, Catania, Genova, Bologna e Varese, in servizio dal secondo semestre del 2014. Con questi due ultimi progetti viene sperimentata in alcuni punti anche la tecnologia di ricarica rapida in corrente continua ad alta potenza (oltre 50 kW) in grado di rifornire in pochi minuti i veicoli elettrici.
Per consentire la massima diffusione delle sperimentazioni, i gestori dei progetti selezionati devono presentare all'Autorità rapporti semestrali che comprendano una sezione appositamente dedicata alla pubblicizzazione dei risultati.
A fronte della mancanza ovvero della inadeguatezza dei dati di monitoraggio forniti, l'Autorità può avviare un procedimento di esclusione dalle agevolazioni.

I progetti-pilota sono stati selezionati da uno specifico Gruppo di esperti dell'Autorità in collaborazione con RSE, la società pubblica di Ricerca di sistema elettrico, sulla base di criteri qualitativi, quantitativi, di efficienza ed efficacia, con particolare attenzione alle tecnologie, alla minimizzazione dell'agevolazione richiesta, all'utilizzo ottimale delle infrastrutture, valorizzando l'utilizzo simultaneo di più punti di ricarica presso la stessa colonnina.
Il provvedimento (delibera ARG/elt 96/11 è disponibile sul sito www.autorita.energia.it



1 Le agevolazioni per promuovere lo sviluppo di sistemi di ricarica pubblica da assegnare a specifici progetti sono previste dalla delibera ARG/elt 242/10, frutto di una procedura di consultazione alla quale hanno partecipato numerosi soggetti: associazioni ambientaliste, costruttori di apparati di gestione di sistemi di ricarica, imprese di vendita e distribuzione dell'energia, società di consulenza e di ingegneria. Al 31 di marzo 2011 l'Autorità ha ricevuto richieste di agevolazioni per 10 progetti, uno dei quali è stato dichiarato non ammissibile per incompletezza dell'istanza.

2 Nel modello distributore, le colonnine vengono installate e gestite dall'impresa distributrice nella propria area di concessione; nel modello service provider in esclusiva, il servizio di ricarica è operato in regime esclusivo a seguito di gara o di concessione da parte dell'ente locale; il modello service provider in concorrenza ricalca quello in vigore per le stazioni di rifornimento dei carburanti.
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E dove la prendono l'energia? Vedo una grande confusione.
RE: Grid Parity - Carlo - 21-07-2011 13:23

Riporta:
E dove la prendono l'energia? Vedo una grande confusione.



Scusa, non capisco il senso della domanda.
La prendono dalla rete.
RE: Grid Parity - Cher - 21-07-2011 13:42

I progetti-pilota sono stati selezionati da uno specifico Gruppo di esperti dell'Autorità in collaborazione con RSE, la società pubblica di Ricerca di sistema elettrico, sulla base di criteri qualitativi, quantitativi, di efficienza ed efficacia, con particolare attenzione alle tecnologie, alla minimizzazione dell'agevolazione richiesta, all'utilizzo ottimale delle infrastrutture,

...qui non vedo la "rete" ma qualcosa di bizzarro e fallimentare in riferimento al denaro erogato. ( dei contribuenti)


RE: Grid Parity - Carlo - 21-07-2011 15:54

Non sarei così pessimista. La "rete", ovviamente, deve essere sviluppata in parallelo. Comunque non saranno 1000 stazioni di ricarica a creare problemi alla rete. Queste sono solo per assaggio, per sperimentare la tecnologia e l'accettazione su una scala un po' meno piccola.


RE:  Grid Parity - Cher - 21-07-2011 21:01

Carlo ha Scritto:

Non sarei così pessimista. La "rete", ovviamente, deve essere sviluppata in parallelo. Comunque non saranno 1000 stazioni di ricarica a creare problemi alla rete. Queste sono solo per assaggio, per sperimentare la tecnologia e l'accettazione su una scala un po' meno piccola.


Una ricerca Inglese, ho perso il link, stabiliva che le auto elettriche, anche in numero limitate, ponevano u n grosso problema alla rete elettrica in quanto la ricarica delle batterie sarebbe avvenuta in orari troppo simili e questo alterava la distribuzione e i carichi della rete. Ipotizzavano per compensare il problema almeno una dozzina di centrali nucleari ( stiamo parlando del Regno Unito) che si sorbaccavano il carico di base per dare maggior spazio ai picchi coperti dall'idro e naturalmente i bacini idro venivano tenuti sempre pronti.


RE: Grid Parity - Sarek - 21-07-2011 23:52

Ma il problema delle batterie che 'zavorrano' l'auto trasformandola in un mezzo trattore (sia per prestazioni che per consumi) lo hanno risolto ?

Ciao


RE:   Grid Parity - Carlo - 22-07-2011 00:40

Cher ha Scritto:



Una ricerca Inglese, ho perso il link, stabiliva che le auto elettriche, anche in numero limitate, ponevano u n grosso problema alla rete elettrica in quanto la  ricarica delle batterie sarebbe avvenuta in orari troppo simili e questo alterava la distribuzione e i carichi della rete. Ipotizzavano per compensare il problema almeno una dozzina di centrali nucleari ( stiamo parlando del Regno Unito) che si sorbaccavano il carico di base per dare maggior spazio ai picchi coperti dall'idro e naturalmente i bacini idro venivano tenuti sempre pronti.




Certo (anche se mi chiedo quale è lo "scenario" assunto per le 12 centrali nucleari). Sarà un problema che dovremmo gestire negli anni a venire. Ma non è un problema legato solo agli EV. In ogni caso, l'impatto degli EV sarà più di "rete" che di "energia". Quando le EV saranno tante (e la ricarica veloce) non si potrà caricare quando e piace. Verranno preferiti gli orari notturni, e comunque un gestore superiore dovrà gestire le singole ricariche. Sarà tutto un mondo da scoprire. In ogni caso ne riparleremo quando le EV saranno parecchie. Non è un problema delle 1000 o 2000 stazioni di ricarica. Quando ho tempo vi posto un po' di documenti sull'impatto delle EV sulla rete.
RE:  Grid Parity - Carlo - 22-07-2011 00:48

Sarek ha Scritto:

Ma il problema delle batterie che 'zavorrano' l'auto trasformandola in un mezzo trattore (sia per prestazioni che per consumi) lo hanno risolto ?

Ciao


Esistono fondamentalmente due soluzioni.

Vetture utilitarie come la Peugeot ION, la Smart elettrica o la Fiat Cinquecento elettrica. Circa 100-150 kilometri di autonomia. Sufficienti per parecchi utilizzatori (non tutti, ovviamente). Ricarica notturna. In futuro possibilità di biberonaggio ad alta potenza quando si parcheggia (al cinema, al supernercato, ecc). Sono automobili molto scattanti e piacevoli da usare (le avete provate? io sì). Altro che trattore, non sono come le vetture elettriche di qualche anno fa.

Per maggiori autonomia non si potrà zavorrare di più la vettura. Si useranno le ibride plug in. Con la ricarica elettrica si faranno 50-70 km di autonomia. Una autonomia comunque sufficiente a coprire la percorrenza media giornaliera di parecchie automobili, godendo così dei vantaggi ambientali ed economici delle vetture elettriche. Per maggiori percorrenze, subentra il motore diesel con una autonomia molto elevata. So godrà dei vantaggi tipici delle ibride, per esempio il recuopero dell'energia di frenata.
RE:   Grid Parity - Cher - 22-07-2011 10:26

Carlo ha Scritto:



Esistono fondamentalmente due soluzioni.

Vetture utilitarie come la Peugeot ION, la Smart elettrica o la Fiat Cinquecento elettrica. Circa 100-150 kilometri di autonomia. Sufficienti per parecchi utilizzatori (non tutti, ovviamente). Ricarica notturna. In futuro possibilità di biberonaggio ad alta potenza quando si parcheggia (al cinema, al supernercato, ecc). Sono automobili molto scattanti e piacevoli da usare (le avete provate? io sì). Altro che trattore, non sono come le vetture elettriche di qualche anno fa.

Per maggiori autonomia non si potrà zavorrare di più la vettura. Si useranno le ibride plug in. Con la ricarica elettrica si faranno 50-70 km di autonomia. Una autonomia comunque sufficiente a coprire la percorrenza media giornaliera di parecchie automobili, godendo così dei vantaggi ambientali ed economici delle vetture elettriche. Per maggiori percorrenze, subentra il motore diesel con una autonomia molto elevata. So godrà dei vantaggi tipici delle ibride, per esempio il recuopero dell'energia di frenata.


scusa quali vantaggi?

Se la ricarica elettrica la tassi come la benzina....... o il gasolio ...o il metano ( che è quello che costa all'origine praticamente nulla)

La prima nazione che utilizzerà auto elettriche sarà la Francia , con i primi lotti test ( per totale di 40/60 k ) proprio perchè è in grado di coprire le richieste energetiche di ricarica.

Per i vantggi ambietali metropolitani ( maggiore concetrazione di inquinanti ) , è sufficiente vietare la vendita di carburanti contenenti zolfo ( ovunque) e lavare le strade...di notte.
Saluti
Cher

RE: Grid Parity - Cher - 22-07-2011 10:34

Per non essere polemico riassumo il mio pensiero:

I mezzi EV sono vincolati alla ricarica , la quale deve essere "pronta" per l'esigenza del cliente, ma per pronta vuoldire che deve essere generata in quel momento, è tutto qui il problema.
Pertanto con l'energia di base coperta ( le famose centrali nucleari) i picchi di richiesta vengono modulati in base alle esigenze.

Ma non è una grande soluzione l'auto elettrica per i movimenti, cioè è molto ingannevole , ma vantaggiosa in quanto è esente da oneri al momento.

Naturalmente il vantaggio tecnologico nella produzione di auto elettriche, Francesi e Jap saranno leader del mercato per parecchi anni.

Naturalmente l'auto elettrica, potendo, me la compro subito.
Ciao


RE: Grid Parity - Carlo - 22-07-2011 13:24

Riporta:
scusa quali vantaggi?



Esistono innumerevoli analisi LCA.

Innanzitutto, dalla sorgente primaria alle ruote, si ha un risparmio di energia alla fonte primaria che è quasi della metà (buttalo via!).

Risparmi anche sulla CO2 emessa (in Italia un po' meno, sappiamo il perchè). e soprattutto risparmi sulle altre emissioni (NOx, SOx, polveri, sottili, ecc).

Un po' di info qui.

Aggiungo che è molto divertente da guidare!


Riporta:
Se la ricarica elettrica la tassi come la benzina....... o il gasolio ...o il metano ( che è quello che costa all'origine praticamente nulla)



Ohhhh, non parliamo di tasse please! :-)


Riporta:
La prima nazione che utilizzerà auto elettriche sarà la Francia



Pensa, fino a pochi mesi fa l'Italia era al primo posto per le vetture elettriche!
Ora ci bagnano il naso.
Comunque anche in Germania sono avviati da tempo progetti pilota.
Per non parlare di Giappone, Cina e USA.
RE: Grid Parity - Cher - 22-07-2011 13:46

Quando dico Francia è riferito da fine anno in avanti.

Le tasse sono il problema non l'auto elettrica.

Visto che non si vuol comprendere il problema dell'energia elettrica ( che non ce nè), allora lasciamo perdere.

E quella che che c'è è prodotta da fonti fossili.


Tratto dalla tua indicazione di info:

"........Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), i gas serra hanno già innalzato la temperatura del globo di 0,6 gradi....."

Queste dati sono stati confutati.
Il CO2 è l'ultimo dei problemi se non il fatto che non è un problema!
Auto elettrica , si,finchè non si pagano le tasse su questo tipo di mezzo.

Ciao


RE: Grid Parity - Carlo - 22-07-2011 17:19

Riporta:
Il CO2 è l'ultimo dei problemi se non il fatto che non è un problema!



Su questo potrei essere d'accordo con te.
Tuttavia, utile oppure no, si è deciso di ridurre le emissioni di CO2.
Se l'auto elettrica serve anche a questo ben venga.

In ogni caso sono altri i veri vantaggi dell'auto elettrica.
Tra l'altro, avendo avuto l'occasione di sentire il parere di chi si occupa di auto elettrica, sarebbe opportuno sottolineare di più il vantaggio in termini di riduzione di altre emissioni, direttamente dannose per la salute.
Tuttavia, dal punto di vista della comunicazione, oggi è più semplice parlare di CO2 che di altri gas.
RE:  Grid Parity - Cher - 22-07-2011 17:35

Carlo ha Scritto:



Su questo potrei essere d'accordo con te.
Tuttavia, utile oppure no, si è deciso di ridurre le emissioni di CO2.
Se l'auto elettrica serve anche a questo ben venga.




Scusa, ma non voglio essere pedante, l'auto elettrica è l'utilizzo finale dell'energia per farla muovere, ma sequesta energia la produco con dei fossili.....siamo sempre punto e a capo! Non ti pare?
Allora , centrali nucleari in territori che accettano le centrali , energia in abbondanza che copra le esigenze di base e che sia disponibile a prezzi bloccati per gli utenti finali,questo in tutta Europa, allora, SI, auto elettriche, pompe di calore per il riscaldamento /refrigerazione; forni/piastre ad induzione e tutto ciò che di elettrico può essere usato.

Porterebbe l'aria più respirabile.
RE: Grid Parity - Carlo - 22-07-2011 18:09

Riporta:
Scusa, ma non voglio essere pedante, l'auto elettrica è l'utilizzo finale dell'energia per farla muovere, ma sequesta energia la produco con dei fossili.....siamo sempre punto e a capo! Non ti pare?



Devi anche fare una analisi quantitativa.
A conti fatti, l'auto elettrica fa risparmiare la fonte primaria fossile.
Il motorino dell'auto non è il massimo dell'efficienza (spreca tanto in calore) rispetto a una grande centrale termica.
Anche la raffinazione e la distribuzione del combustibile ha un costo energetico da mettere in conto (mentre la distribzione dell'energia elettrica è molto efficiente).

In più l'auto a combustibile va solo a petrolio o a metano (vabbè, esisteva anche la Ford Nucleon....).

L'auto elettrica va a metano, o petrolio, o uranio, o carbone, o vento, o idroelettrico,... insomma è molto più versatile.


RE: Grid Parity - Alessandro Bellotti - 22-07-2011 19:17

Le auto elettriche saranno una realtà entro 5 anni. Semplicemente perchè non inquinano i nostri centri storici.
Per quanto riguarda l'energia elettrica la via è stata tracciata a livello europeo per cui non vedo problemi.
Berlino sarà la prima città con 2 milioni di auto elettriche e sistemi di biberonaggio al posto dei parcometri. Questo entro pochissimi anni.
Già oggi, a Berlino, non vi è caos automobilistico. Questo a tutte le ore per cui Berlino rappresenta un luogo ideale per sperimentare su larga scala l'auto elettrica.
Del resto le nostre città sono molto inquinate come molto inquinata (da auto) è la pianura padana: in pratica la zona più inquinata d'Europa.
Le auto elettriche sono la soluzione.
Bastano pochi Kwatt (15 o 20) per muovere un'auto elettrica senza problemi, in una città per 3 o 4 ore al giorno.
Si aumenterà il consumo notturno di energia elettrica compensandolo in parte con risparmio.
Berlino, ad esempio, è molto meno illuminata di Roma o di Napoli.
I 20/25 Gwatt che consumiamo ogni secondo di notte sono un'assurdità.
Evidentemente occorre fare i conti con il risparmio del carburante e quanta energia elettrica si può produrre con il risparmio di metano o di petrolio.
Sono nate aziende che per richieste di potenza medie (200/500 Kwatt di potenza allacciata) forniscono generatori a metano che consentono di far guadagnare sia chi fa l'impianto sia chi usufruisce dell'impianto.
E' un fatto di rendimento, di recupero di calore, di utilizzo dell'energia anche per scopi primari (riscaldamento, processi che necessitano acqua calda etc..).
Sono queste coogenerazioni che ci consentiranno di avere energia elettrica per farci andare anche le auto.
Il futuro fra rinnovabili (non mi cazziate...) e micro generazione ci consentirà di utilizzare l'energia elettrica da fonti che genereranno anche energia primaria.
Ovviamente le smart grid avranno un ruolo fondamentale nel gestire l'intelligenza necessaria per il governo di questo tipo di fonti.
Sarebbe stato più semplice aver seguito la Francia negli anni 70.
Energia elettrica da nucleare: sicuro, economico (almeno fino ad oggi) e abbondante (fino a quando anni siccitosi come il 2003 o come il 2011 non porranno seri problemi di raffreddamento i reattori).
L'Italia ha scelto un'altra strada.
Se la Germania avrà un grande sviluppo delle auto elettriche (sviluppo peraltro certo e prossimo) basterà copiare le scelte energetiche tedesche in quanto abbiamo, come la Germania, rinunciato al nucleare.


RE:  Grid Parity - Cher - 22-07-2011 21:21

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Le auto elettriche saranno una realtà entro 5 anni. Semplicemente perchè non inquinano i nostri centri storici.
Per quanto riguarda l'energia elettrica la via è stata tracciata a livello europeo per cui non vedo problemi.
Berlino sarà la prima città con 2 milioni di auto elettriche e sistemi di biberonaggio al posto dei parcometri. Questo entro pochissimi anni.
Già oggi, a Berlino, non vi è caos automobilistico. Questo a tutte le ore per cui Berlino rappresenta un luogo ideale per sperimentare su larga scala l'auto elettrica.
Del resto le nostre città sono molto inquinate come molto inquinata (da auto) è la pianura padana: in pratica la zona più inquinata d'Europa.
Le auto elettriche sono la soluzione.
Bastano pochi Kwatt (15 o 20) per muovere un'auto elettrica senza problemi, in una città per 3 o 4 ore al giorno.
Si aumenterà il consumo notturno di energia elettrica compensandolo in parte con risparmio.
Berlino, ad esempio, è molto meno illuminata di Roma o di Napoli.
I 20/25 Gwatt che consumiamo ogni secondo di notte sono un'assurdità.
Evidentemente occorre fare i conti con il risparmio del carburante e quanta energia elettrica si può produrre con il risparmio di metano o di petrolio.
Sono nate aziende che per richieste di potenza medie (200/500 Kwatt di potenza allacciata) forniscono generatori  a metano che consentono di far guadagnare sia chi fa l'impianto sia chi usufruisce dell'impianto.
E' un fatto di rendimento, di recupero di calore, di utilizzo dell'energia anche per scopi primari (riscaldamento, processi che necessitano acqua calda etc..).
Sono queste coogenerazioni che ci consentiranno di avere energia elettrica per farci andare anche le auto.
Il futuro fra rinnovabili (non mi cazziate...) e micro generazione ci consentirà di utilizzare l'energia elettrica da fonti che genereranno anche energia primaria.
Ovviamente le smart grid avranno un ruolo fondamentale nel gestire l'intelligenza necessaria per il governo di questo tipo di fonti.
Sarebbe stato più semplice aver seguito la Francia negli anni 70.
Energia elettrica da nucleare: sicuro, economico (almeno fino ad oggi) e abbondante (fino a quando anni siccitosi come il 2003 o come il 2011 non porranno seri problemi di raffreddamento i reattori).
L'Italia ha scelto un'altra strada.
Se la Germania avrà un grande sviluppo delle auto elettriche (sviluppo peraltro certo e prossimo) basterà copiare le scelte energetiche tedesche in quanto abbiamo, come la Germania, rinunciato al nucleare.  




Propaganda da 4 soldi, fallimentare e priva di ogni reale sbocco energetico.

Ti riporto l'ultima analisi del CCC Britannico:

Nucleare conveniente per i tagli nel Regno Unito
10 mag 2011
http://www.world-nuclear-news.org/EE-Nuc...05114.html

L'energia nucleare è probabile che un ruolo significativo nel soddisfare del Regno Unito di gas serra obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2020, una commissione indipendente ha detto. Nel frattempo, un think-tank sostiene troppo ambiziosi obiettivi fonti rinnovabili potrebbero danneggiare decarbonizzazione.

Il governo britannico disegno di legge del cambiamento climatico, lanciato nel marzo 2007, stabilisce una serie di obiettivi chiari per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica - una riduzione del 26-32% entro il 2020 e una riduzione del 60% entro il 2050, che sarà giuridicamente vincolante. L'obiettivo 2050 è stato successivamente elevato al 80%.

Il comitato sui cambiamenti climatici (CCC) è stato istituito nel 2008 per consigliare il governo britannico in materia di cambiamento climatico. Nel maggio 2010, il neoeletto governo di coalizione ha chiesto che il comitato di revisione il potenziale di sviluppo delle energie rinnovabili e di consigliare se gli obiettivi già fissati dovrebbe essere rivisto.

La CCC ha ora pubblicato i suoi risultati, dicendo: "La nostra conclusione generale in questa recensione è che vi è spazio per la penetrazione significativa di energia rinnovabile al 2030 (ad esempio fino al 45%, contro il 3% oggi) Livelli più elevati in seguito (cioè. 2050) sarebbe tecnicamente fattibile Analogamente, tuttavia, sarebbe possibile decarbonizzare la produzione di elettricità con molto significativo dispiegamento nucleare e fonti rinnovabili sono limitati;. cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) potrebbe anche emergere come una tecnologia a basso costo ".

Secondo il rapporto della commissione, "generazione nucleare in particolare, sembra probabile che sia la forma più conveniente di basse emissioni di carbonio di generazione di energia nel 2020 (cioè prima del costi delle altre tecnologie sono caduti), che giustifica gli investimenti significativi se problemi di sicurezza possono essere affrontate . " Tuttavia, il CDC suggerisce "piena fiducia sul nucleare sarebbe inappropriato, dato incertezze sui costi, la disponibilità del sito, a lungo termine di fornitura di combustibile e lo smaltimento dei rifiuti e l'accettabilità pubblica". Tuttavia, "data la maturità e costi relativamente bassi, [l'energia nucleare è] probabilmente a giocare un ruolo di primo piano almeno fino al 2050".

Il rapporto - intitolato La rassegna energie rinnovabili - rileva che "la produzione nucleare è improbabile che sia soggetta a un vincolo di carburante risorsa per almeno 50 anni anche se questo può diventare un problema a lungo termine". E ha aggiunto: "Nel medio termine, la disponibilità dei siti può diventare un vincolo."

Commentando il recente incidente nello stabilimento giapponese di potenza Fukushima Daiichi nucleare, il CDC ha osservato che "Mentre le circostanze specifiche in Giappone differire significativamente da quelli per il nucleare nuovo nel Regno Unito, in linea di principio questo potrebbe influenzare il potenziale di energia nucleare di contribuire alla decarbonizzazione in Regno Unito ". Tuttavia, ha aggiunto: "La probabilità di disastri naturali di questo tipo e dimensioni che si verificano nel Regno Unito è estremamente piccola." Il Comitato suggerisce che, se una revisione completa di impiego del Regno Unito di energia nucleare in seguito chiamata per limitare il suo impiego futuro, "un maggior contributo delle energie rinnovabili sarebbe necessario."

La revisione raccomanda che il governo "adottare un approccio di portafoglio per lo sviluppo della tecnologia. Questo dovrebbe coprire sia produzione da fonti rinnovabili e di altre tecnologie a basse emissioni". La CCC ha detto che questo "dovrebbe includere accordi di mercato per incoraggiare gli investimenti competitivi in ​​tecnologie mature come la generazione eolica nucleare e onshore".

La revisione prevede uno scenario illustrativo dove il 40% dell'energia elettrica proviene da fonti rinnovabili, il 40% da nucleare, 15% da carbone e gas con CCS e meno del 10% da gas senza sosta. Questo scenario, il CDC ha detto, si basa su "impegni in materia di sostegno per l'eolico offshore e marine ... attraverso il 2020 sostanzialmente in linea con gli investimenti previsti e la catena capacità di offerta per il 2020." E 'anche sulla base di "investimento su tutti gli otto siti attualmente approvato, con circa 18 GWe nuovo nucleare aggiunto al sistema attraverso il 2020."

Presidente del Signore comitato Adair Turner, ha dichiarato: "La nostra analisi mostra che le tecnologie di energia rinnovabile sono molto promettenti, e hanno un ruolo importante da svolgere per contribuire a rispondere del Regno Unito bilanci del carbonio e il 2050 obiettivo, insieme ad altre tecnologie a basso carbonio, quali il nucleare e CCS ".

Troppo e troppo presto?

Nel frattempo, il think-tank indipendente Scambio politica ha avvertito che il Regno Unito per il 2020 obiettivo rinnovabili ", è inutilmente costoso e danneggia le prospettive di riduzione delle emissioni di carbonio nei prossimi decenni da sprecare soldi che potrebbero essere utilizzati per finanziare la ricerca e la dimostrazione di una vasta gamma di nuove tecnologie a basse emissioni ".

Secondo un rapporto del gruppo, che richiedono l'uso di specifiche tecnologie rinnovabili nel breve termine, aumenta i costi di decarbonizzazione. "L'obiettivo costa troppo per raggiungere decarbonizzazione troppo poco", dice. Inoltre, suggerisce il governo di energie rinnovabili, i danni a lungo termine gli sforzi decarbonizzazione sia nel Regno Unito e all'estero.

Politica di cambio suggerisce che il governo britannico "ha bisogno di prendere provvedimenti sia ora di rinegoziare il bersaglio o per ridurre i costi sprechi della sua applicazione."

Il gruppo ha studiato 16 diversi modelli proposti per raggiungere l'obiettivo del Regno Unito di un taglio dell'80% delle emissioni entro il 2050. Tuttavia la sua analisi ha rilevato che "nessuno dei modelli hanno dimostrato che l'impegno del Regno Unito a produrre il 35% della sua energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2020 era necessario per raggiungere il suo obiettivo di carbonio."

"Concludiamo che l'obiettivo delle energie rinnovabili danni le prospettive per il raggiungimento degli obiettivi decarbonizzazione nel 2050 attraverso la ripartizione delle risorse inefficiente, avendo omesso di massimizzare l'innovazione nelle basse emissioni di carbonio generazione," Policy Exchange ha detto. Inoltre, "lo definisce un esempio di decarbonizzazione costosi altri paesi si trovano lontano dalla convincente."

Secondo il rapporto del gruppo, i modelli "indicano l'importanza del CCS e nucleare. Senza uno o l'altro, i costi di aumento decarbonizzazione ampiamente. Senza entrambi (cioè utilizzando solo fonti rinnovabili per la generazione), la possibilità di raggiungere il 2050 obiettivo decarbonizzazione è gettato in serio dubbio. " Gli ostacoli al nucleare, si dice, "sono prevalentemente politico ed economico."

Ricercato e scritto
da News nucleare mondiale

La prox i danni generati dalla politica fallimentare Tedesca per la chisura delle centrali nucleari.
RE: Grid Parity - Carlo - 22-07-2011 21:46

Riporta:
Bastano pochi Kwatt (15 o 20) per muovere un'auto elettrica senza problemi, in una città per 3 o 4 ore al giorno.



Se è per questo bastano anche 2 kW di ricarica per muovere un'auto elettrica, dipende da quanto dura la ricarica (mannaggia come sono difficili le unità di misura).

RE: Grid Parity - Cher - 23-07-2011 10:56

Se questa è la grande Germania decantata dal Belotti:
http://www.loccidentale.it/node/107501
14 per cento della popolazione a rischio povertà
Sarà pure un miracolo economico ma la Germania lo sta pagando caro



di Ubaldo Villani-Lubelli 8 Luglio 2011


“Profondamente preoccupanti”. E’ questo il giudizio finale delle Nazione Uniti sulla condizione economica e sociale della società tedesca. Avete capito bene. Parliamo della Germania, una nazione che da oltre un anno cresce a ritmi ampiamente superiori rispetto al resto d’Europa e che è tornata ad essere il motore trainante dell’economia dell’Unione. Eppure, nonostante la Germania si sia messa alle spalle la crisi ed abbia ormai recuperato le perdite del 2009 (-4,1 per cento), la situazione sociale resta preoccupante.
Secondo una relazione del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti economici, sociali e culturali la politica sociale e per il lavoro della Repubblica Federale Tedesca avrebbe sostanzialmente fallito: discriminazione dei migranti, ingiustizie nel mercato del lavoro e mancanza di un vero programma di lotta alla povertà. Considerato che la Germania viene spesso e volentieri presa a modello da gran parte dell’Europa, la descrizione della società tedesca fatta dalle Nazioni Unite è sorprendente ed allarmante.
Leggendo i dati sulla crescita economica della Germania sembra quasi impossibile che ci siano 1,3 Milioni di occupati che necessitano comunque sostegno economico, che il 14 per cento della popolazione è al limite della soglia di povertà, che la disoccupazione nelle Regioni dell’ex Germania dell’Est è il doppio rispetto all’Ovest ed, ancora, che il 25 per cento dei bambini vadano a scuola senza avere la possibilità di fare colazione.

E’ proprio sulla condizione dei bambini che si concentra maggiormente la relazione delle Nazioni Unite e si invita il Governo tedesco ad intraprendere immediatamente misure concrete in modo tale che i bambini delle famiglie povere possano avere un pasto dignitoso. Sempre secondo questa relazione è, inoltre, inaccettabile che molti bambini che vivono in condizioni di disagio abbandonino la scuola prima aver concluso il corso normale degli studi. Un altro aspetto doloroso evidenziato dalla relazione è la condizione degli anziani nelle case di cura, dove si riscontrano, molto spesso, condizioni inumane.

Il problema principale è rappresentato dalla mancanza di personale qualificato e dalla mancanza di standard adatti.

Ricordiamo tra l’altro, che proprio la Germania è il paese con l’indice di natalità più basso in Europa e con una crescente quantità di anziani. Secondo una previsione dell’Unione Europea la Germania perderà, fino al 2060, circa 16 milioni di abitanti e scenderà così a circa 66 milioni di abitanti complessivi – attualmente sono circa 82 milioni.

In questo modo scenderebbe al terzo posto dopo Gran Bretagna e Francia. Anche la situazione degli immigrati non è delle migliori. La gran parte riscontrano molti ostacoli nel godimento dei lori diritti ad avere una formazione e un’occupazione. Come risulta chiaro da questi brevi cenni alla descrizione del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti economici, sociali e culturali, si tratta di una critica esplosiva che non poteva, naturalmente, lasciare indifferente il Governo tedesco.

E’ stata la portavoce del Ministro per il Lavoro e lo Stato Sociale a rispondere, definendo le critiche non credibili e prive di fondamento scientifico. La Germania ha, infatti, ottenuto ottimi risultati nella politica sociale. E’ stata realizzata la riforma delle pensioni su base demografica, è stato allargato sia il programma di sostegno ai bambini sia quello per la formazione tanto che già si possono riscontrare i primi effetti positivi. Secondo la portavoce del Ministro Ursula von der Leyen, inoltre, la disoccupazione tra i giovani è la più bassa al mondo, ed il numero degli occupati è in costante crescita.

E’ difficile dire chi abbia ragione, in ogni caso è evidente come dietro il successo del modello tedesco ci siano alcune ombre. Un parte della società tedesca, di cui è impossibile al momento definirne l’estensione, fatica ancora a godere dei benefici della straordinaria crescita economica della Germania.

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E......... non è finita!


RE:  Grid Parity - tesla82 - 23-07-2011 20:05

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Le auto elettriche saranno una realtà entro 5 anni. Semplicemente perchè non inquinano i nostri centri storici.
Per quanto riguarda l'energia elettrica la via è stata tracciata a livello europeo per cui non vedo problemi.
Berlino sarà la prima città con 2 milioni di auto elettriche e sistemi di biberonaggio al posto dei parcometri. Questo entro pochissimi anni.
Già oggi, a Berlino, non vi è caos automobilistico. Questo a tutte le ore per cui Berlino rappresenta un luogo ideale per sperimentare su larga scala l'auto elettrica.
Del resto le nostre città sono molto inquinate come molto inquinata (da auto) è la pianura padana: in pratica la zona più inquinata d'Europa.
Le auto elettriche sono la soluzione.
Bastano pochi Kwatt (15 o 20) per muovere un'auto elettrica senza problemi, in una città per 3 o 4 ore al giorno.
Si aumenterà il consumo notturno di energia elettrica compensandolo in parte con risparmio.
Berlino, ad esempio, è molto meno illuminata di Roma o di Napoli.
I 20/25 Gwatt che consumiamo ogni secondo di notte sono un'assurdità.
Evidentemente occorre fare i conti con il risparmio del carburante e quanta energia elettrica si può produrre con il risparmio di metano o di petrolio.
Sono nate aziende che per richieste di potenza medie (200/500 Kwatt di potenza allacciata) forniscono generatori  a metano che consentono di far guadagnare sia chi fa l'impianto sia chi usufruisce dell'impianto.
E' un fatto di rendimento, di recupero di calore, di utilizzo dell'energia anche per scopi primari (riscaldamento, processi che necessitano acqua calda etc..).
Sono queste coogenerazioni che ci consentiranno di avere energia elettrica per farci andare anche le auto.
Il futuro fra rinnovabili (non mi cazziate...) e micro generazione ci consentirà di utilizzare l'energia elettrica da fonti che genereranno anche energia primaria.
Ovviamente le smart grid avranno un ruolo fondamentale nel gestire l'intelligenza necessaria per il governo di questo tipo di fonti.
Sarebbe stato più semplice aver seguito la Francia negli anni 70.
Energia elettrica da nucleare: sicuro, economico (almeno fino ad oggi) e abbondante (fino a quando anni siccitosi come il 2003 o come il 2011 non porranno seri problemi di raffreddamento i reattori).
L'Italia ha scelto un'altra strada.
Se la Germania avrà un grande sviluppo delle auto elettriche (sviluppo peraltro certo e prossimo) basterà copiare le scelte energetiche tedesche in quanto abbiamo, come la Germania, rinunciato al nucleare.  



C è un piccola cosa che ti devo ricordare sulle centrali a metano che tanto gli amici verdi sbandierano!! la conbustione di metano ( CH4) con ossigeno (O2) genera il prodotto di combustione che è il CO2....piccolissima cosa che molti si dimenticano!!!
RE: Grid Parity - Carlo - 23-07-2011 21:35

Riporta:
la conbustione di metano ( CH4) con ossigeno (O2) genera il prodotto di combustione che è il CO2....



OPk, ma è pur sempre più efficiente farlo in una grande centrale che in tanti motori poco efficienti.
RE:  Grid Parity - tesla82 - 23-07-2011 21:40

Carlo ha Scritto:



OPk, ma è pur sempre più efficiente farlo in una grande centrale che in tanti motori poco efficienti.


Certo come il gioco delle 3 carte,le tolgo da una parte e le rimetto dall'altra!! ...e poi voi sareste i verdi che fanno del bene al pianeta terra?

se le persone vanno a dire che è meglio avere una centrale grossa che fa C02 invece di migliaia di auto è po come dire meglio prendere un pizzico che un cazzotto in faccia ma il dolore si sente uguale lo stesso!!
RE:  Grid Parity - tesla82 - 23-07-2011 21:51

Carlo ha Scritto:



OPk, ma è pur sempre più efficiente farlo in una grande centrale che in tanti motori poco efficienti.


Certo come il gioco delle 3 carte,le tolgo da una parte e le rimetto dall'altra!! ...e poi voi sareste i verdi che fanno del bene al pianeta terra?

se le persone vanno a dire che è meglio avere una centrale grossa che fa C02 invece di migliaia di auto è po come dire meglio prendere un pizzico che un cazzotto in faccia ma il dolore si sente uguale lo stesso!!
RE: Grid Parity - Cher - 24-07-2011 11:24

dettaglio:
la centrale deve sempre funzionare.
L'auto la usi quando è neccessario.

Solo il 30% +o- del termico della centrale finisce in elettrico, di cui il 40% +o- si disperde nella distribuzione e deve essere sempre disponibile( H 24-7/7) ,solo il 30% +o- ricaricherà le batterie dell'auto elettrica che verrà usata per un tragitto ripetitivo.

L'auto alimentata a metano è la migliore soluzione, massima resa ( > di 100 ottani ), minino inquinante, nessun residuo nel motore, doppia vita del motore.Possibilità di conversione da auto benzina o mezzi pesanti anche per i diesel Nessun residuo di zolfo nell'aria. Per tutto questo NON verrà mai presa in considerazione.

In questa realtà, quello che prende piede o si assiste con incredibile appoggio da parte di mentalità sempre più diffusa è l'auto elettrica e pannelli FV.

Quello che si deve studiare è questo fenomeno.






RE:   Grid Parity - Carlo - 24-07-2011 18:42

tesla82 ha Scritto:

se le persone vanno a dire che è meglio avere una centrale grossa che fa C02 invece di migliaia di auto è po come dire meglio prendere un pizzico che un cazzotto in faccia ma il dolore si sente uguale lo stesso!!


Cher ha Scritto:
Solo il 30% +o- del termico della centrale finisce in elettrico, di cui il 40% +o- si disperde nella distribuzione e deve essere sempre disponibile( H 24-7/7) ,solo il 30% +o- ricaricherà le batterie dell'auto elettrica che verrà usata per un tragitto ripetitivo.


Ovviamente va tutto rapportato al km percorso. Motivi professionali mi hanno indotto a dare un occhiata all'analisi LCA della vettura elettrica effettuate da vari enti (non so quanti ne avete esaminati voi). Danno tutti un certo vantaggio - in termini di risparmio della fonte fossile - alla vettura elettrica rispetto a quella a benzina/gasolio (per il metano le cose devono essere un po' diverse, mi devo documentare).

Riporta:
Solo il 30% +o- del termico della centrale finisce in elettrico, di cui il 40% +o- si disperde nella distribuzione e deve essere sempre disponibile



Mi sembra che il rendimento di una centrale a ciclo combinato sia molto maggiore, di sicuro è maggiore il rendimento della distribuzione elettrica che è attorno al 95% in Italia.

Riporta:

L'auto alimentata a metano è la migliore soluzione



Penso che fra metano ed elettrico sia un bel match.
RE:  Grid Parity - Carlo - 24-07-2011 18:53

Cher ha Scritto:


In questa realtà, quello che prende piede o si assiste con incredibile appoggio da parte di mentalità sempre più diffusa è l'auto elettrica e pannelli FV.

Quello che si deve studiare è questo fenomeno.



Se alcuni accostano EV con FV, ti assicuro che altri la pensano esattamente all'opposto.
Molti "ecosostenitori" del FV, sono anche ferventi sostenitori della riduzione dei consumi elettrici, a qualunque costo.
Vedono quindi nella vettura elettrica un nemico da combattere, perchè potrebbe causare un certo aumento del fabbisogno elettrico nazionale.
Paradossalmente meglio consumare più petrolio o metano per l'autotrazione, piuttosto che aumentare i cosnumi di energia elettrica che, in linea di principio, potrebbe essere di origine nucleare.
Quindi gli "ecostorditi" sono di due specie: quelli favorevoli alla vettura elettrica, e quelli contrari, che si considerano più furbi, e accusano i primi di ingenuità.

Scrivo queste righe dopo che qualche giorno fa ho avuto una discussione con uno di questi. Favorevolissimo al fotovoltaico (costi quello che costi), contrarissimo al nucleare e contrario alla vettura elettrica perchè aumenta la richiesta di energia elettrica (che come è noto è brutta e cattiva), anche a costo di inquinare con i tubi di scappamento....

Paradossi ambientalenergetici!!!


RE: Grid Parity - Cher - 24-07-2011 19:02

Qui trovi le perdite di rete pari a 20,6 TWh su una richiesta di 326,1 TWh:
[attachment=113]


RE:  Grid Parity - Carlo - 24-07-2011 22:29

Cher ha Scritto:

Qui trovi le perdite di rete pari a 20,6 TWh su una richiesta di 326,1 TWh:
[attachment=113]


Appunto: circa un 6% di dissipazione, non il 40% (per fortuna!!!).
RE: Grid Parity - Alessandro Bellotti - 25-07-2011 15:01

Tutto vero, tesla e ovviamente carlo. Ho detto che basta una potenza di 20 o 30 Kwatt per muovere decentemente un'automobile in una città per 150/200 Km e per diverse ore di funzionamento.
Questo sarà il futuro prossimo (entro 5 anni) in molte città europee, prima di tutte Berlino.
Per la durata della ricarica basta fare i conti. Non sono difficili, Carlo , le unità di misura (se si esclude Tesla...)
Colonnine da 10 Kwatt, in qualche ora, possono fornire l'energia elettrica per muoversi qualche ora in una città.
Più che sufficiente per una city car elettrica.
E' evidente che occorrerà strutturarsi a casa con un potenza installata adeguata, se si vuole fare la ricarica completa in una notte e contemporaneamento tenere acceso elettrodomestici, condizionatore etc..).
Questo con un auto da città, poi se invece si vuole la Tesla (ovviamente non si tratta del simpatico lombardo che scrive qui ma di un'auto elettrica Made in USA da 200 Km/h limitati e con una ripresa doppia di una Gallardo Lamborghini e oltre 300 Km di autonomia e qualche centinaio di CV..) occorre un pò più di tempo...
Energicamente parlando, quando un'auto elettrica è ferma, non consuma e non inquina e questo è un gran vantaggio.
Le auto elettriche non inquinano, per cui in molte nostre città si potrà ri-utilizzare la bici senza la mascherina. Quindi meno auto anche per questo motivo. Un altra forma di risparmio energetico.
Non occorre dimenticare che il petrolio importato in Italia se ne va quasi tutto per autotrazione e quindi tutto convertito in inquinamento selvaggio che non è solo CO2 (che fra l'altro qualcuno di voi pensa non sia responsabile dell'aumento di temperatura del pianeta quindi chi se ne frega...).
La CO2 è il danno minore dei motori a scoppio a benzina o diesel.


RE:  Grid Parity - walter59 - 25-07-2011 15:48

Alessandro Bellotti ha Scritto:


Questo con un auto da città, poi se invece si vuole la Tesla (ovviamente non si tratta del simpatico lombardo che scrive qui ma di un'auto elettrica Made in USA da 200 Km/h limitati e con una ripresa doppia di una Gallardo Lamborghini e oltre 300 Km di autonomia e qualche centinaio di CV..) occorre un pò più di tempo...



Non voglio polemicare, considerando le tue continue cadute di stile, ma la Tesla è un'auto competitiva solamente nei confronti della Lotus Elise CR (1600cc.134hp ) in accelerazione iniziale  e poi solo per pochissimo, già al secondo giro in un tracciato come Monza le performance calano drasticamente per non parlare della Nordschleife dove non potrebbe concludere due giri.
Attenzione ho detto competitiva non superiore.Il peso degli accumulatori, le ristrette dimensioni degli alloggiamenti, ecc. fanno la differenza, non ci sono solo rettilinei e in curva la stabilità non è certamente paragonabile.

Non raccontiamo stupidaggini e lasciamo stare Lamborghini, Ferrari e company.

Non parliamo di mascherine che per il pm10 e inferiori non servono a un tubo e di riscaldamento da CO2 che sarebbe ora di piantarla.

ossequi
RE: Grid Parity - Carlo - 25-07-2011 17:20

Riporta:
Ho detto che basta una potenza di 20 o 30 Kwatt per muovere decentemente un'automobile in una città per 150/200 Km e per diverse ore di funzionamento.



Ti ripeto che ne bastano meno di 3 kW (non il massimo della comodità ma si fa).


Circa l'autonomia, in solo elettrico 200 km è un po' tanto ma in effetti qualche vettura ci potrebbe arrivare in condizioni ottimali.


Riporta:
Le auto elettriche non inquinano, per cui in molte nostre città si potrà ri-utilizzare la bici senza la mascherina



Prendo atto che la pensi così. Tuttavia molti ecologisti non la pensano così. L'auto elettrica inquina, in modo diverso ma inquina. Addirittura produce un tot di scorie nucleari in quanto, piaccia oppure no, un po' dell'energia elettrica proviene dall'uranio. Per costoro la vettura elettrica è un nemico subdolo e ingannevole. Come tutto ciò che va ad elettrcità!
RE: Grid Parity - Cher - 25-07-2011 21:04

http://www.youtube.com/watch?v=NlZ61SX5a...ature=fvwp


RE: Grid Parity - Sarek - 26-07-2011 02:04

Perdonatemi, forse dirò una sciocchezza, ma se penso alle auto elettriche mi vengono in mente sempre montagne di batterie (quanti anni dura un set di batterie ? due? tre?).

Continuo a pensare che veicoli a trazione elettrica 'a pile' non siano un'idea geniale e non possano diventare la soluzione alla mobilità del prossimo secolo.

Mutuare qualche idea dalle ferrovie non si può ?
Oppure chissà... il TGV potremmo mandarlo a duracell... Toungue

Ciao


RE:  Grid Parity - Cher - 26-07-2011 10:30

Sarek ha Scritto:

Perdonatemi, forse dirò una sciocchezza, ma se penso alle auto elettriche mi vengono in mente sempre montagne di batterie (quanti anni dura un set di batterie ? due? tre?).

Continuo a pensare che veicoli a trazione elettrica 'a pile' non siano un'idea geniale e non possano diventare la soluzione alla mobilità del prossimo secolo.

Mutuare qualche idea dalle ferrovie non si può ?
Oppure chissà... il TGV potremmo mandarlo a duracell...    Toungue

Ciao


assolutamente d'accordo,cmq le danno a (tesla motors) a 60K o un anno. Poi il cambio ( prevedono circa 100k km)è 12k € una botta!

Mi ripeto, non c'è l'energia per soddisfare il mercato di auto elettriche.

RE: Grid Parity - Carlo - 26-07-2011 13:40

Riporta:
Perdonatemi, forse dirò una sciocchezza, ma se penso alle auto elettriche mi vengono in mente sempre montagne di batterie (quanti anni dura un set di batterie ? due? tre?).




La durata è prevista di 5 anni, ma è probabile di più.
In ogni caso dovrà essere regolamentato da garanzia.

Non ci sono rischi di montagne di batterie, perchè le batterie al litio (ioni di litio, o litio polimero) anche se esauste sono ancora sufficientemente preziose da mettere in moto il sistema del riciclo.

Comunque i costruttori sono obblighati a ritirare a fine vita le batterie e a smaltirle.

Come qualcuno ha osservato, il vero business non sarà l'auto elettrica, ma il riciclo delle batterie a fine vita. Diverse aziende si stanno specializzando.


Riporta:
c'è l'energia per soddisfare il mercato di auto elettriche



Ovviamente dipende da... quante saranno sul totale! Ma la domanda è: nasce prima l'uovo o la gallina? se sarà necessaria più energia (in realtà più che energia, potenza) si dovrà provvedere. Non possiamo rinunciare all'auto elettrica perchè oggi non abbiamo l'energia o la potenza necessaria (lasciamo che siano gli "ecostorditi" che ritengono che tutto ciò che va a elettricità è da boicottare a farsi i dubbi sull'auto elettrica!!).

Comunque, il grosso delle ricariche - tranne alcune ricariche occasionali - per i prossimi anni sarà la ricarica notturna a 2 o 3 kW. La quale, considerata la penetrazione relativamente bassa dei veicoli elettrici sul totale del parco auto, non avrà impatti significativi nè sulla rete nè sul fabbisogno energetico totale.


Riporta:
non possano diventare la soluzione alla mobilità del prossimo secolo



Il secolo è... ancora lungo. Io non ci sarò a trarre le conclusioni. E' tuttavia chiaro che le vetture elettriche avranno una penetrazioni piuttosto limitata (5%, 10%), che tuttavia sarebbe lo stesso tantissimo. Maggiore diffusione le ibride plug in. Questo per i prossimi 10 o 20 anni. Poi non lo so.
RE: Grid Parity - Cher - 26-07-2011 13:58

mai sentito parlare delle celle a combustibile H ?


RE: Grid Parity - Carlo - 26-07-2011 14:26

Riporta:
mai sentito parlare delle celle a combustibile H ?




Le celle a combustibile si usano sulle vetture elettriche?
No, si usano su altri tipi di veicolo.

RE:  Grid Parity - walter59 - 26-07-2011 17:07

Cher ha Scritto:

mai sentito parlare delle celle a combustibile H ?


Questa si che sarebbe la soluzione, naturalmente adattandola opportunamente, la Tesla diventerebbe l'auto sportiva perfetta.

Ma il problema rimarrebbe sempre l'idrogeno, come produrlo (magari con VHTR)  e come imbottigliarlo sull'auto. risolto questo il gioco è fattoBig GrinBig Grin

P.S. nella mia azienda è stata avviata da tempo una sperimentazione abbastanza capillare sull'utilizzo delle Fuel Cell come sistemi di generazione primaria, mantenendo ENEL e GE come riserva. Io personalmente ho in servizio/supervisione tre impianti.
Naturalmente si tratta di una sperimentazione applicativa che per ora non tiene in nessun conto l'economicità del progetto ma solamente l'affidabilità degli impianti.

Saluti
RE: Grid Parity - Cher - 26-07-2011 18:46

walter59 ha Scritto:



Questa si che sarebbe la soluzione, naturalmente adattandola opportunamente, la Tesla diventerebbe l'auto sportiva perfetta.

Ma il problema rimarrebbe sempre l'idrogeno, come produrlo (magari con VHTR)  e come imbottigliarlo sull'auto. risolto questo il gioco è fattoBig GrinBig Grin

P.S. nella mia azienda è stata avviata da tempo una sperimentazione abbastanza capillare sull'utilizzo delle Fuel Cell come sistemi di generazione primaria, mantenendo ENEL e GE come riserva. Io personalmente ho in servizio/supervisione tre impianti.
Naturalmente si tratta di una sperimentazione applicativa che per ora non tiene in nessun conto l'economicità del progetto ma solamente l'affidabilità degli impianti.

Saluti


per gli interessati alle  fuel  cell :

[attachment=114]
RE: Grid Parity - Cher - 31-07-2011 17:20

La  "Grid Parity" finalmente raggiunta! Come.......... dire Voi!?

Ma all'Italiana! Cosa credevate!

Leggete un pò qui:
http://www.chicago-blog.it/2011/07/28/la...bottiglia/
L’auto in bottiglia
Carlo Stagnaro


Austerità sì, ma non per tutti. Ci sono dei fortunati, in Italia, che possono ancora contare sui rubinetti della spesa pubblica. L’ultima notizia – che arriva a valle di una manovra lacrime e sangue, tutta giocata dal lato delle entrate – è quella di una nuova spesa, e una nuova tassa. La nuova spesa è il sussidio all’auto elettrica. La nuova tassa è sulle bottiglie di acqua minerale. Una parola sola: vergogna.

La Commissione Attività produttive della Camera ha approvato un testo bipartisan, attualmente sulla scrivania del ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, che prevede un piano di incentivazione a favore dell’auto elettrica.

Chi acquista un veicolo alimentato dall’energia elettrica riceverà un “bonus” fino a 5.000 euro già nel 2012 (che scenderanno fino a 1.000 euro nel 2015). La manovra sarà finanziata con una nuova imposta da 1,5 centesimi sull’acqua in bottiglia (tecnicamente: sulla bottiglia in plastica), di cui l‘Italia è tra i maggiori consumatori al mondo. Il gettito complessivo dell’imposta è previsto nell’ordine dei 34,6 milioni di euro.

Pare che, se le disponibilità finanziarie lo consentiranno, tale “tesoretto” verrà utilizzato anche per finanziare la realizzazione della rete di colonnine per la ricarica delle auto.

Altri chiedono di considerare tali colonnine come “infrastruttura di rete” e, quindi, considerarle parte della regulatory asset base finanziata attraverso la componente tariffaria della bolletta elettrica, al pari degli elettrodotti e delle stazioni e sottostazioni elettriche.

Non ci sono parole per commentare questa iniziativa assurda. Assurda per almeno tre ragioni diverse.

Assurda, anzitutto, dal lato delle uscite. Oggi, il paese non può semplicemente permettersi di aumentare le voci di spesa. Tutte le eventuali ulteriori entrate vanno utilizzate per ridurre il debito pubblico. Punto.
I mercati lo dicono chiaramente, tutti i giorni. In più, non c’è alcuna ragione o alcun interesse generale per sussidiare la mobilità elettrica – per quanto rappresenti una prospettiva interessante da tanti punti di vista.

Lo stesso vale per le colonnine: non c’è nessuna ragione al mondo per considerarle come un monopolio tecnico e dunque farle finanziare da tutti i consumatori elettrici. Ciascuna società automobilistica è libera di investire nell’auto elettrica e proporla ai suoi clienti; ciascun distributore elettrico può liberamente decidere di dotarsi (commercialmente) di colonnine.

Dal lato del prelievo, la mossa è assurda. Anzitutto, non c’è alcuna ragione visibile per cui il consumatore d’acqua debba finanziare l’automobilista elettrico. Secondariamente, il settore delle acque minerali ha, in Italia, volumi stagnanti e margini in declino: non si capisce perché debba essere colpito in una congiuntura così difficile.

Terzo, un’imposta di questo genere è chiaramente regressiva: tutti beviamo acqua in bottiglia, ma pochi possono permettersi un’auto elettrica, anche perché, per le sue caratteristiche, essa è evidentemente una seconda (o terza) macchina da impiegare per gli spostamenti urbani. Alzi la mano chi ritiene fiscalmente equa una redistribuzione dalla totalità della popolazione (in particolare dalle famiglie con numerosa prole, grandi consumatori di bevande in bottiglia, evidentemente non solo acqua ma anche bibite) ai ceti urbani medio-alti.

Infine, questo provvedimento – se confermato – sarebbe devastante dal punto di vista del messaggio.

Direbbe alle imprese che l’Italia è un paese ancora e sempre disposto a dare, tanto paga Pantalone. E scatenerebbe una nuova corsa lobbistica, incurante del fatto che la casa crolla. Il sussidio all’auto elettrico per interposta bottiglia di plastica sarebbe una proposta intollerabile in qualunque momento: ma, in questo momento particolare, oltre che intollerabile è semplicemente inqualificabile.


RE: Grid Parity - Alessandro Bellotti - 01-08-2011 00:19

Le bottiglie di plastica per l'acqua da bere si usano praticamente solo in Italia e sono una gran brutta abitudine. Qualche decina di milioni di euro sono meno di un colibrì contro uno branco di struzzi ma sembra che cher, per questioni puramente ideologiche, non veda oltre. Oltre l'attuale Italia, fatta di opere inutili, grandi sprechi condita da una classe politica sprecona e ladra.
E' un pò come la storia del caffeè ogni 2 mesi contro decine di miliardi di euro in opere completamente inutili e sprechi che raggiungono i 120/130 miliardi all'anno.
Non cher, non hai il senso della misura.
Poi si può anche essere contrari per mille ragioni agli incentintivi alle auto elettriche ma non tirar fuori la questione economica.
Non sta in piedi.


RE: Grid Parity - Cher - 01-08-2011 10:37

Leggi, leggi....... ormai resta solo da ridere!


http://www.ragionpolitica.it/cms/index.p...verno.html

di Ylenia Citino venerdì 29 luglio 2011


Sarà un anno di sfida, il 2020, per il settore energetico. L'Unione Europea è pioniera nella lotta ai cambiamenti climatici. Lo fa chiedendo ai suoi Stati membri di ridurre le emissioni di CO2 del 20% con un time limit ben preciso. Ma questo già lo sapevamo, soprattutto gli ambientalisti, che hanno fatto i salti di gioia quando, dopo il Pacchetto clima-energia del 2009, sono state emanate una serie di direttive volte a concretizzare le politiche energetiche e a mettere a disposizione incentivi, anche di ordine economico, per favorire la conversione alle energie pulite.

L'Italia non è da meno, in questa corsa all'ecosostenibilità. Anzi, dopo l'ultimo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani e del Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, possiamo dire di essere in prima linea. Questo decreto, infatti, rende operativo il quadro autorizzatorio relativo all'avanguardistica tecnologia di stoccaggio dell'anidride carbonica, dando l'ok al primo impianto italiano, nel sito dell'Enel di Porto Tolle. In pratica, il metodo dello stoccaggio geologico di CO2 consente di «iniettare» nel sottosuolo le pericolose emissioni di anidride carbonica, colpevoli di causare, si dice, il progressivo riscaldamento del globo. Non è che tale metodo fosse propriamente nuovo. L'avevano cominciato ad usare le compagnie petrolifere ben trent'anni fa, avendo scoperto che, sparando CO2 nei condotti dei giacimenti petroliferi in esaurimento, aumentava la pressione e i preziosi idrocarburi risalivano in superficie. Oggi, invece, nuovi studi hanno consentito di rendere sicure e straordinariamente ecocompatibili queste tecnologie, dette CCS (Carbon Capture Sequestration). Basta solo trovare dei siti geologici con buona impermeabilità e con poche faglie, che è possibile stoccare il gas nel sottosuolo senza inquinarlo, con un'infallibilità del metodo pari al 99%. Questo perché fin dalle origini del nostro pianeta, il sottosuolo ha racchiuso diverse componenti gassose, che solo con l'uomo sono state sfruttate per soddisfare il suo fabbisogno energetico. È la migliore garanzia per essere certi che la CO2, una volta immessa in profondità (almeno 800 mt) possa poi restarvi per addirittura un millennio. È chiaro che adesso si tratta di progetti pilota.

Per essere pienamente efficienti, si dovrà in futuro prevedere l'obbligatorio allaccio degli impianti a maggiore emissione di CO2 a dei condotti che trasportino l'anidride carbonica agli altri siti di stoccaggio, man mano predisposti in tutto il territorio italiano. La CO2, del resto, una volta depurata dai fumi industriali, circolerebbe sotto forma di gas secco senza procurare danni all'ambiente o alla popolazione. I primi ad essere coinvolti dal progetto saranno, allora, le raffinerie, le acciaierie, i cementifici e tutte le sorgenti industriali più inquinanti. Significativa la scelta del primo sito di prova. Lo spiega perfettamente il Ministro Romani, affermando l'importanza «che il primo impianto italiano si faccia proprio presso la centrale di Porto Tolle, dove siamo intervenuti anche con la scorsa manovra per sbloccare le operazioni di conversione. Continua dunque l'impegno di questo governo per realizzare infrastrutture energetiche fondamentali per il Paese, utilizzando sistemi all'avanguardia, così come previsto anche dalla nuova strategia energetica nazionale che presenteremo entro l'autunno». Un approccio strategico, quello del Governo, sul campo energetico. Occorrerà una forte lungimiranza, oltre che visioni politiche ampie, per accogliere la vera sfida: non solo stoccare le emissioni, ma prevedere e implementare misure tali da rendere efficiente ed ecosostenibile l'intera filiera industriale che emette la CO2 e altri inquinanti. È solo in questo modo che l'uomo sarà pronto, in un futuro neanche troppo lontano, ad abbandonare i combustibili fossili e a passare, prima del loro esaurimento, alle fonti energetiche pulite e rinnovabili.





RE: Grid Parity - Cher - 05-09-2011 11:15

La grid parity? Certo con il nucleare!
..........tempo al tempo.......Toungue

http://www.world-nuclear-news.org/NP_No_...08111.html

Nessun nucleare di back-up per la Germania
31 agosto 2011
Un reattore nucleare non sarà in stand-by per mesi invernali della Germania, l'agenzia di rete ha deciso. Le minacce alla stabilità della rete sono reali, si dice, ma più combustibile fossile e miglioramenti della rete dovrebbe garantire l'approvvigionamento di corrente.

La Bundesnetzagentur è un'autorità indipendente all'interno del Ministero dell'Economia e della Tecnologia, con la responsabilità di sviluppare energia elettrica, gas, ferrovie e reti di telecomunicazione e proteggere questi servizi per il pubblico. Una clausola nella più recente versione della legge Exit nucleare ha dato il diritto di chiedere un reattore nucleare di stare pronti a ripartire dovrebbe griglia Germania essere destabilizzato da intemperie e condizioni della domanda. L'agenzia aveva fino al 1 ° settembre per fare la sua mente su questo e ha annunciato di non imporre la condizione su uno qualsiasi dei quattro utility paese nucleare.

Il problema nasce a causa della chiusura immediata di otto reattori per ordine del governo di Angela Merkel a marzo e la legislazione che ha reso questo permanente nel mese di luglio. La Germania si sposta a sinistra con "appena sufficiente" capacità di generazione, molto poco in riserva per i periodi di forte domanda e un deficit di circa 1000 MWe a sud-ovest - così come tesi collegamenti nord-sud ed est-ovet




La chiusura di otto reattori fatto della Germania un importatore potenza netta
(Foto: Bundesnetzagentur; dati: ENTSO-E)



Reti di trasporto sono state prese "a bordo della loro capacità di recupero", ha detto l'agenzia di maggio, sottolineando "il rischio di non controllabili disturbi di rete è sempre più distintamente." Si dice che alcuni lavori di manutenzione sulla griglia di partenza ha dovuto essere rinviata perché alcuni sistemi sono ormai indispensabili, ma "in una certa misura, il ritardo di servizi e di lavori di manutenzione possono essere gestiti".

Le importazioni di potenza intensificato dal momento in cui gli otto reattori chiusi e la Bundesnetzagentur cresciuto interessati che le condizioni di elevata domanda e venti deboli ", come è tipico in una serata gelida d'inverno calmo" si tradurrebbe in un overstretch di collegamenti nord-sud. Al contrario, i tempi di forte vento potrebbe causare problemi a bassa tensione che metta in pericolo la fornitura di Amburgo e la grande area di Francoforte.

Anche prima della chiusura nucleare, la linea nord-sud Paffendorf esperienza sovraccarichi fino al 125%, ha detto l'agenzia. Dovrebbe esserci un guasto improvviso di una centrale elettrica o un nodo di rete ", una linea di carico superiore al 140% che si avrebbe sarebbe incontrollabile a causa della cascata di intervento automatico dei dispositivi di protezione".

Questi e altri scenari di instabilità ", mentre estreme, non sono così improbabili", ha detto l'agenzia, che aveva identificato una capacità di riserva di 1400-2000 MWe, come richiesto nel sud del paese per iniziare a breve termine. Invece l'agenzia ha detto oggi che cercherà di accelerare la costruzione di linee elettriche e mantenere operativo la capacità di riserva a portata di mano al carbone 2000 MWe e gas centrale elettrica Staudinger.

Questa perdita di basse emissioni di carbonio di energia nucleare, il passaggio conseguente a fare affidamento più su combustibili fossili e il rimpatrio forzato di pianificazione centrale è "dubbia in termini di economia di energia, economicamente inefficiente ed ecologicamente dannosi, ma deve essere accettato per un periodo di transizione ed è inevitabile in questo momento ", ha detto l'agenzia.

Una "necessità urgente" per il breve termine è di un chilometro 100 linea ad alta tensione da Amburgo a Schwerin, presumibilmente navigando intorno al parco nazionale di 470 chilometri quadrati che si trova tra. Un altro è il sistema di programma di start-up di quattro nuove unità fossili entro la fine del 2012 per assicurarsi il potere per l'operatore ferroviario nazionale Deutsche Bahn. Non completare queste unità in tempo vorrebbe dire più stress sui sovraccarichi nord-sud connettori.

Ricercato e scritto da World News Nucleare