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Grid Parity
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Carlo
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Messaggio: #31
RE: Grid Parity

Riporta:
scusa quali vantaggi?



Esistono innumerevoli analisi LCA.

Innanzitutto, dalla sorgente primaria alle ruote, si ha un risparmio di energia alla fonte primaria che è quasi della metà (buttalo via!).

Risparmi anche sulla CO2 emessa (in Italia un po' meno, sappiamo il perchè). e soprattutto risparmi sulle altre emissioni (NOx, SOx, polveri, sottili, ecc).

Un po' di info qui.

Aggiungo che è molto divertente da guidare!


Riporta:
Se la ricarica elettrica la tassi come la benzina....... o il gasolio ...o il metano ( che è quello che costa all'origine praticamente nulla)



Ohhhh, non parliamo di tasse please! :-)


Riporta:
La prima nazione che utilizzerà auto elettriche sarà la Francia



Pensa, fino a pochi mesi fa l'Italia era al primo posto per le vetture elettriche!
Ora ci bagnano il naso.
Comunque anche in Germania sono avviati da tempo progetti pilota.
Per non parlare di Giappone, Cina e USA.

22-07-2011 13:24
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Cher
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Messaggio: #32
RE: Grid Parity

Quando dico Francia è riferito da fine anno in avanti.

Le tasse sono il problema non l'auto elettrica.

Visto che non si vuol comprendere il problema dell'energia elettrica ( che non ce nè), allora lasciamo perdere.

E quella che che c'è è prodotta da fonti fossili.


Tratto dalla tua indicazione di info:

"........Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), i gas serra hanno già innalzato la temperatura del globo di 0,6 gradi....."

Queste dati sono stati confutati.
Il CO2 è l'ultimo dei problemi se non il fatto che non è un problema!
Auto elettrica , si,finchè non si pagano le tasse su questo tipo di mezzo.

Ciao


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it

Messaggio modificato il: 22-07-2011 alle 14:01 da Cher.

22-07-2011 13:46
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Carlo
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Messaggio: #33
RE: Grid Parity

Riporta:
Il CO2 è l'ultimo dei problemi se non il fatto che non è un problema!



Su questo potrei essere d'accordo con te.
Tuttavia, utile oppure no, si è deciso di ridurre le emissioni di CO2.
Se l'auto elettrica serve anche a questo ben venga.

In ogni caso sono altri i veri vantaggi dell'auto elettrica.
Tra l'altro, avendo avuto l'occasione di sentire il parere di chi si occupa di auto elettrica, sarebbe opportuno sottolineare di più il vantaggio in termini di riduzione di altre emissioni, direttamente dannose per la salute.
Tuttavia, dal punto di vista della comunicazione, oggi è più semplice parlare di CO2 che di altri gas.

22-07-2011 17:19
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Cher
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Messaggio: #34
RE:  Grid Parity

Carlo ha Scritto:



Su questo potrei essere d'accordo con te.
Tuttavia, utile oppure no, si è deciso di ridurre le emissioni di CO2.
Se l'auto elettrica serve anche a questo ben venga.




Scusa, ma non voglio essere pedante, l'auto elettrica è l'utilizzo finale dell'energia per farla muovere, ma sequesta energia la produco con dei fossili.....siamo sempre punto e a capo! Non ti pare?
Allora , centrali nucleari in territori che accettano le centrali , energia in abbondanza che copra le esigenze di base e che sia disponibile a prezzi bloccati per gli utenti finali,questo in tutta Europa, allora, SI, auto elettriche, pompe di calore per il riscaldamento /refrigerazione; forni/piastre ad induzione e tutto ciò che di elettrico può essere usato.

Porterebbe l'aria più respirabile.


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22-07-2011 17:35
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Carlo
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Messaggio: #35
RE: Grid Parity

Riporta:
Scusa, ma non voglio essere pedante, l'auto elettrica è l'utilizzo finale dell'energia per farla muovere, ma sequesta energia la produco con dei fossili.....siamo sempre punto e a capo! Non ti pare?



Devi anche fare una analisi quantitativa.
A conti fatti, l'auto elettrica fa risparmiare la fonte primaria fossile.
Il motorino dell'auto non è il massimo dell'efficienza (spreca tanto in calore) rispetto a una grande centrale termica.
Anche la raffinazione e la distribuzione del combustibile ha un costo energetico da mettere in conto (mentre la distribzione dell'energia elettrica è molto efficiente).

In più l'auto a combustibile va solo a petrolio o a metano (vabbè, esisteva anche la Ford Nucleon....).

L'auto elettrica va a metano, o petrolio, o uranio, o carbone, o vento, o idroelettrico,... insomma è molto più versatile.

22-07-2011 18:09
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #36
RE: Grid Parity

Le auto elettriche saranno una realtà entro 5 anni. Semplicemente perchè non inquinano i nostri centri storici.
Per quanto riguarda l'energia elettrica la via è stata tracciata a livello europeo per cui non vedo problemi.
Berlino sarà la prima città con 2 milioni di auto elettriche e sistemi di biberonaggio al posto dei parcometri. Questo entro pochissimi anni.
Già oggi, a Berlino, non vi è caos automobilistico. Questo a tutte le ore per cui Berlino rappresenta un luogo ideale per sperimentare su larga scala l'auto elettrica.
Del resto le nostre città sono molto inquinate come molto inquinata (da auto) è la pianura padana: in pratica la zona più inquinata d'Europa.
Le auto elettriche sono la soluzione.
Bastano pochi Kwatt (15 o 20) per muovere un'auto elettrica senza problemi, in una città per 3 o 4 ore al giorno.
Si aumenterà il consumo notturno di energia elettrica compensandolo in parte con risparmio.
Berlino, ad esempio, è molto meno illuminata di Roma o di Napoli.
I 20/25 Gwatt che consumiamo ogni secondo di notte sono un'assurdità.
Evidentemente occorre fare i conti con il risparmio del carburante e quanta energia elettrica si può produrre con il risparmio di metano o di petrolio.
Sono nate aziende che per richieste di potenza medie (200/500 Kwatt di potenza allacciata) forniscono generatori a metano che consentono di far guadagnare sia chi fa l'impianto sia chi usufruisce dell'impianto.
E' un fatto di rendimento, di recupero di calore, di utilizzo dell'energia anche per scopi primari (riscaldamento, processi che necessitano acqua calda etc..).
Sono queste coogenerazioni che ci consentiranno di avere energia elettrica per farci andare anche le auto.
Il futuro fra rinnovabili (non mi cazziate...) e micro generazione ci consentirà di utilizzare l'energia elettrica da fonti che genereranno anche energia primaria.
Ovviamente le smart grid avranno un ruolo fondamentale nel gestire l'intelligenza necessaria per il governo di questo tipo di fonti.
Sarebbe stato più semplice aver seguito la Francia negli anni 70.
Energia elettrica da nucleare: sicuro, economico (almeno fino ad oggi) e abbondante (fino a quando anni siccitosi come il 2003 o come il 2011 non porranno seri problemi di raffreddamento i reattori).
L'Italia ha scelto un'altra strada.
Se la Germania avrà un grande sviluppo delle auto elettriche (sviluppo peraltro certo e prossimo) basterà copiare le scelte energetiche tedesche in quanto abbiamo, come la Germania, rinunciato al nucleare.

22-07-2011 19:17
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Cher
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Messaggio: #37
RE:  Grid Parity

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Le auto elettriche saranno una realtà entro 5 anni. Semplicemente perchè non inquinano i nostri centri storici.
Per quanto riguarda l'energia elettrica la via è stata tracciata a livello europeo per cui non vedo problemi.
Berlino sarà la prima città con 2 milioni di auto elettriche e sistemi di biberonaggio al posto dei parcometri. Questo entro pochissimi anni.
Già oggi, a Berlino, non vi è caos automobilistico. Questo a tutte le ore per cui Berlino rappresenta un luogo ideale per sperimentare su larga scala l'auto elettrica.
Del resto le nostre città sono molto inquinate come molto inquinata (da auto) è la pianura padana: in pratica la zona più inquinata d'Europa.
Le auto elettriche sono la soluzione.
Bastano pochi Kwatt (15 o 20) per muovere un'auto elettrica senza problemi, in una città per 3 o 4 ore al giorno.
Si aumenterà il consumo notturno di energia elettrica compensandolo in parte con risparmio.
Berlino, ad esempio, è molto meno illuminata di Roma o di Napoli.
I 20/25 Gwatt che consumiamo ogni secondo di notte sono un'assurdità.
Evidentemente occorre fare i conti con il risparmio del carburante e quanta energia elettrica si può produrre con il risparmio di metano o di petrolio.
Sono nate aziende che per richieste di potenza medie (200/500 Kwatt di potenza allacciata) forniscono generatori  a metano che consentono di far guadagnare sia chi fa l'impianto sia chi usufruisce dell'impianto.
E' un fatto di rendimento, di recupero di calore, di utilizzo dell'energia anche per scopi primari (riscaldamento, processi che necessitano acqua calda etc..).
Sono queste coogenerazioni che ci consentiranno di avere energia elettrica per farci andare anche le auto.
Il futuro fra rinnovabili (non mi cazziate...) e micro generazione ci consentirà di utilizzare l'energia elettrica da fonti che genereranno anche energia primaria.
Ovviamente le smart grid avranno un ruolo fondamentale nel gestire l'intelligenza necessaria per il governo di questo tipo di fonti.
Sarebbe stato più semplice aver seguito la Francia negli anni 70.
Energia elettrica da nucleare: sicuro, economico (almeno fino ad oggi) e abbondante (fino a quando anni siccitosi come il 2003 o come il 2011 non porranno seri problemi di raffreddamento i reattori).
L'Italia ha scelto un'altra strada.
Se la Germania avrà un grande sviluppo delle auto elettriche (sviluppo peraltro certo e prossimo) basterà copiare le scelte energetiche tedesche in quanto abbiamo, come la Germania, rinunciato al nucleare.  




Propaganda da 4 soldi, fallimentare e priva di ogni reale sbocco energetico.

Ti riporto l'ultima analisi del CCC Britannico:

Nucleare conveniente per i tagli nel Regno Unito
10 mag 2011
http://www.world-nuclear-news.org/EE-Nuc...05114.html

L'energia nucleare è probabile che un ruolo significativo nel soddisfare del Regno Unito di gas serra obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2020, una commissione indipendente ha detto. Nel frattempo, un think-tank sostiene troppo ambiziosi obiettivi fonti rinnovabili potrebbero danneggiare decarbonizzazione.

Il governo britannico disegno di legge del cambiamento climatico, lanciato nel marzo 2007, stabilisce una serie di obiettivi chiari per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica - una riduzione del 26-32% entro il 2020 e una riduzione del 60% entro il 2050, che sarà giuridicamente vincolante. L'obiettivo 2050 è stato successivamente elevato al 80%.

Il comitato sui cambiamenti climatici (CCC) è stato istituito nel 2008 per consigliare il governo britannico in materia di cambiamento climatico. Nel maggio 2010, il neoeletto governo di coalizione ha chiesto che il comitato di revisione il potenziale di sviluppo delle energie rinnovabili e di consigliare se gli obiettivi già fissati dovrebbe essere rivisto.

La CCC ha ora pubblicato i suoi risultati, dicendo: "La nostra conclusione generale in questa recensione è che vi è spazio per la penetrazione significativa di energia rinnovabile al 2030 (ad esempio fino al 45%, contro il 3% oggi) Livelli più elevati in seguito (cioè. 2050) sarebbe tecnicamente fattibile Analogamente, tuttavia, sarebbe possibile decarbonizzare la produzione di elettricità con molto significativo dispiegamento nucleare e fonti rinnovabili sono limitati;. cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) potrebbe anche emergere come una tecnologia a basso costo ".

Secondo il rapporto della commissione, "generazione nucleare in particolare, sembra probabile che sia la forma più conveniente di basse emissioni di carbonio di generazione di energia nel 2020 (cioè prima del costi delle altre tecnologie sono caduti), che giustifica gli investimenti significativi se problemi di sicurezza possono essere affrontate . " Tuttavia, il CDC suggerisce "piena fiducia sul nucleare sarebbe inappropriato, dato incertezze sui costi, la disponibilità del sito, a lungo termine di fornitura di combustibile e lo smaltimento dei rifiuti e l'accettabilità pubblica". Tuttavia, "data la maturità e costi relativamente bassi, [l'energia nucleare è] probabilmente a giocare un ruolo di primo piano almeno fino al 2050".

Il rapporto - intitolato La rassegna energie rinnovabili - rileva che "la produzione nucleare è improbabile che sia soggetta a un vincolo di carburante risorsa per almeno 50 anni anche se questo può diventare un problema a lungo termine". E ha aggiunto: "Nel medio termine, la disponibilità dei siti può diventare un vincolo."

Commentando il recente incidente nello stabilimento giapponese di potenza Fukushima Daiichi nucleare, il CDC ha osservato che "Mentre le circostanze specifiche in Giappone differire significativamente da quelli per il nucleare nuovo nel Regno Unito, in linea di principio questo potrebbe influenzare il potenziale di energia nucleare di contribuire alla decarbonizzazione in Regno Unito ". Tuttavia, ha aggiunto: "La probabilità di disastri naturali di questo tipo e dimensioni che si verificano nel Regno Unito è estremamente piccola." Il Comitato suggerisce che, se una revisione completa di impiego del Regno Unito di energia nucleare in seguito chiamata per limitare il suo impiego futuro, "un maggior contributo delle energie rinnovabili sarebbe necessario."

La revisione raccomanda che il governo "adottare un approccio di portafoglio per lo sviluppo della tecnologia. Questo dovrebbe coprire sia produzione da fonti rinnovabili e di altre tecnologie a basse emissioni". La CCC ha detto che questo "dovrebbe includere accordi di mercato per incoraggiare gli investimenti competitivi in ​​tecnologie mature come la generazione eolica nucleare e onshore".

La revisione prevede uno scenario illustrativo dove il 40% dell'energia elettrica proviene da fonti rinnovabili, il 40% da nucleare, 15% da carbone e gas con CCS e meno del 10% da gas senza sosta. Questo scenario, il CDC ha detto, si basa su "impegni in materia di sostegno per l'eolico offshore e marine ... attraverso il 2020 sostanzialmente in linea con gli investimenti previsti e la catena capacità di offerta per il 2020." E 'anche sulla base di "investimento su tutti gli otto siti attualmente approvato, con circa 18 GWe nuovo nucleare aggiunto al sistema attraverso il 2020."

Presidente del Signore comitato Adair Turner, ha dichiarato: "La nostra analisi mostra che le tecnologie di energia rinnovabile sono molto promettenti, e hanno un ruolo importante da svolgere per contribuire a rispondere del Regno Unito bilanci del carbonio e il 2050 obiettivo, insieme ad altre tecnologie a basso carbonio, quali il nucleare e CCS ".

Troppo e troppo presto?

Nel frattempo, il think-tank indipendente Scambio politica ha avvertito che il Regno Unito per il 2020 obiettivo rinnovabili ", è inutilmente costoso e danneggia le prospettive di riduzione delle emissioni di carbonio nei prossimi decenni da sprecare soldi che potrebbero essere utilizzati per finanziare la ricerca e la dimostrazione di una vasta gamma di nuove tecnologie a basse emissioni ".

Secondo un rapporto del gruppo, che richiedono l'uso di specifiche tecnologie rinnovabili nel breve termine, aumenta i costi di decarbonizzazione. "L'obiettivo costa troppo per raggiungere decarbonizzazione troppo poco", dice. Inoltre, suggerisce il governo di energie rinnovabili, i danni a lungo termine gli sforzi decarbonizzazione sia nel Regno Unito e all'estero.

Politica di cambio suggerisce che il governo britannico "ha bisogno di prendere provvedimenti sia ora di rinegoziare il bersaglio o per ridurre i costi sprechi della sua applicazione."

Il gruppo ha studiato 16 diversi modelli proposti per raggiungere l'obiettivo del Regno Unito di un taglio dell'80% delle emissioni entro il 2050. Tuttavia la sua analisi ha rilevato che "nessuno dei modelli hanno dimostrato che l'impegno del Regno Unito a produrre il 35% della sua energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2020 era necessario per raggiungere il suo obiettivo di carbonio."

"Concludiamo che l'obiettivo delle energie rinnovabili danni le prospettive per il raggiungimento degli obiettivi decarbonizzazione nel 2050 attraverso la ripartizione delle risorse inefficiente, avendo omesso di massimizzare l'innovazione nelle basse emissioni di carbonio generazione," Policy Exchange ha detto. Inoltre, "lo definisce un esempio di decarbonizzazione costosi altri paesi si trovano lontano dalla convincente."

Secondo il rapporto del gruppo, i modelli "indicano l'importanza del CCS e nucleare. Senza uno o l'altro, i costi di aumento decarbonizzazione ampiamente. Senza entrambi (cioè utilizzando solo fonti rinnovabili per la generazione), la possibilità di raggiungere il 2050 obiettivo decarbonizzazione è gettato in serio dubbio. " Gli ostacoli al nucleare, si dice, "sono prevalentemente politico ed economico."

Ricercato e scritto
da News nucleare mondiale

La prox i danni generati dalla politica fallimentare Tedesca per la chisura delle centrali nucleari.


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Carlo
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Messaggio: #38
RE: Grid Parity

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Bastano pochi Kwatt (15 o 20) per muovere un'auto elettrica senza problemi, in una città per 3 o 4 ore al giorno.



Se è per questo bastano anche 2 kW di ricarica per muovere un'auto elettrica, dipende da quanto dura la ricarica (mannaggia come sono difficili le unità di misura).

22-07-2011 21:46
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RE: Grid Parity

Se questa è la grande Germania decantata dal Belotti:
http://www.loccidentale.it/node/107501
14 per cento della popolazione a rischio povertà
Sarà pure un miracolo economico ma la Germania lo sta pagando caro



di Ubaldo Villani-Lubelli 8 Luglio 2011


“Profondamente preoccupanti”. E’ questo il giudizio finale delle Nazione Uniti sulla condizione economica e sociale della società tedesca. Avete capito bene. Parliamo della Germania, una nazione che da oltre un anno cresce a ritmi ampiamente superiori rispetto al resto d’Europa e che è tornata ad essere il motore trainante dell’economia dell’Unione. Eppure, nonostante la Germania si sia messa alle spalle la crisi ed abbia ormai recuperato le perdite del 2009 (-4,1 per cento), la situazione sociale resta preoccupante.
Secondo una relazione del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti economici, sociali e culturali la politica sociale e per il lavoro della Repubblica Federale Tedesca avrebbe sostanzialmente fallito: discriminazione dei migranti, ingiustizie nel mercato del lavoro e mancanza di un vero programma di lotta alla povertà. Considerato che la Germania viene spesso e volentieri presa a modello da gran parte dell’Europa, la descrizione della società tedesca fatta dalle Nazioni Unite è sorprendente ed allarmante.
Leggendo i dati sulla crescita economica della Germania sembra quasi impossibile che ci siano 1,3 Milioni di occupati che necessitano comunque sostegno economico, che il 14 per cento della popolazione è al limite della soglia di povertà, che la disoccupazione nelle Regioni dell’ex Germania dell’Est è il doppio rispetto all’Ovest ed, ancora, che il 25 per cento dei bambini vadano a scuola senza avere la possibilità di fare colazione.

E’ proprio sulla condizione dei bambini che si concentra maggiormente la relazione delle Nazioni Unite e si invita il Governo tedesco ad intraprendere immediatamente misure concrete in modo tale che i bambini delle famiglie povere possano avere un pasto dignitoso. Sempre secondo questa relazione è, inoltre, inaccettabile che molti bambini che vivono in condizioni di disagio abbandonino la scuola prima aver concluso il corso normale degli studi. Un altro aspetto doloroso evidenziato dalla relazione è la condizione degli anziani nelle case di cura, dove si riscontrano, molto spesso, condizioni inumane.

Il problema principale è rappresentato dalla mancanza di personale qualificato e dalla mancanza di standard adatti.

Ricordiamo tra l’altro, che proprio la Germania è il paese con l’indice di natalità più basso in Europa e con una crescente quantità di anziani. Secondo una previsione dell’Unione Europea la Germania perderà, fino al 2060, circa 16 milioni di abitanti e scenderà così a circa 66 milioni di abitanti complessivi – attualmente sono circa 82 milioni.

In questo modo scenderebbe al terzo posto dopo Gran Bretagna e Francia. Anche la situazione degli immigrati non è delle migliori. La gran parte riscontrano molti ostacoli nel godimento dei lori diritti ad avere una formazione e un’occupazione. Come risulta chiaro da questi brevi cenni alla descrizione del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti economici, sociali e culturali, si tratta di una critica esplosiva che non poteva, naturalmente, lasciare indifferente il Governo tedesco.

E’ stata la portavoce del Ministro per il Lavoro e lo Stato Sociale a rispondere, definendo le critiche non credibili e prive di fondamento scientifico. La Germania ha, infatti, ottenuto ottimi risultati nella politica sociale. E’ stata realizzata la riforma delle pensioni su base demografica, è stato allargato sia il programma di sostegno ai bambini sia quello per la formazione tanto che già si possono riscontrare i primi effetti positivi. Secondo la portavoce del Ministro Ursula von der Leyen, inoltre, la disoccupazione tra i giovani è la più bassa al mondo, ed il numero degli occupati è in costante crescita.

E’ difficile dire chi abbia ragione, in ogni caso è evidente come dietro il successo del modello tedesco ci siano alcune ombre. Un parte della società tedesca, di cui è impossibile al momento definirne l’estensione, fatica ancora a godere dei benefici della straordinaria crescita economica della Germania.

-----------------------

E......... non è finita!


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Messaggio: #40
RE:  Grid Parity

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Le auto elettriche saranno una realtà entro 5 anni. Semplicemente perchè non inquinano i nostri centri storici.
Per quanto riguarda l'energia elettrica la via è stata tracciata a livello europeo per cui non vedo problemi.
Berlino sarà la prima città con 2 milioni di auto elettriche e sistemi di biberonaggio al posto dei parcometri. Questo entro pochissimi anni.
Già oggi, a Berlino, non vi è caos automobilistico. Questo a tutte le ore per cui Berlino rappresenta un luogo ideale per sperimentare su larga scala l'auto elettrica.
Del resto le nostre città sono molto inquinate come molto inquinata (da auto) è la pianura padana: in pratica la zona più inquinata d'Europa.
Le auto elettriche sono la soluzione.
Bastano pochi Kwatt (15 o 20) per muovere un'auto elettrica senza problemi, in una città per 3 o 4 ore al giorno.
Si aumenterà il consumo notturno di energia elettrica compensandolo in parte con risparmio.
Berlino, ad esempio, è molto meno illuminata di Roma o di Napoli.
I 20/25 Gwatt che consumiamo ogni secondo di notte sono un'assurdità.
Evidentemente occorre fare i conti con il risparmio del carburante e quanta energia elettrica si può produrre con il risparmio di metano o di petrolio.
Sono nate aziende che per richieste di potenza medie (200/500 Kwatt di potenza allacciata) forniscono generatori  a metano che consentono di far guadagnare sia chi fa l'impianto sia chi usufruisce dell'impianto.
E' un fatto di rendimento, di recupero di calore, di utilizzo dell'energia anche per scopi primari (riscaldamento, processi che necessitano acqua calda etc..).
Sono queste coogenerazioni che ci consentiranno di avere energia elettrica per farci andare anche le auto.
Il futuro fra rinnovabili (non mi cazziate...) e micro generazione ci consentirà di utilizzare l'energia elettrica da fonti che genereranno anche energia primaria.
Ovviamente le smart grid avranno un ruolo fondamentale nel gestire l'intelligenza necessaria per il governo di questo tipo di fonti.
Sarebbe stato più semplice aver seguito la Francia negli anni 70.
Energia elettrica da nucleare: sicuro, economico (almeno fino ad oggi) e abbondante (fino a quando anni siccitosi come il 2003 o come il 2011 non porranno seri problemi di raffreddamento i reattori).
L'Italia ha scelto un'altra strada.
Se la Germania avrà un grande sviluppo delle auto elettriche (sviluppo peraltro certo e prossimo) basterà copiare le scelte energetiche tedesche in quanto abbiamo, come la Germania, rinunciato al nucleare.  



C è un piccola cosa che ti devo ricordare sulle centrali a metano che tanto gli amici verdi sbandierano!! la conbustione di metano ( CH4) con ossigeno (O2) genera il prodotto di combustione che è il CO2....piccolissima cosa che molti si dimenticano!!!


"Io non ho paura del nucleare ma dell'uomo !" giampiero giulianelli
23-07-2011 20:05
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