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Solidarietà A PhD Franco Battaglia
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magnesium
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Messaggio: #21
RE:   Solidarietà A PhD Franco Battaglia

Sarek ha Scritto:

(cancellato) Visto che il forum non me lo fa cancellare lo sovrascrivo... Toungue

Magnesiuuuuum perchè mi dice che non ho i permessi per cancellarlo ???
Big GrinBig GrinBig Grin


in che senso?

permessi per cosa?

cosa hai provato a fare?

Messaggio modificato il: 09-07-2011 alle 00:12 da magnesium.

09-07-2011 00:12
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Sarek
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Messaggio: #22
RE:    Solidarietà A PhD Franco Battaglia

magnesium ha Scritto:



in che senso?

permessi per cosa?

cosa hai provato a fare?


Avevo scritto un post, che poi mi ero reso conto andare troppo OT.
Ho provato a cancellare il post, ma il sistema mi diceva che non potevo farlo perchè non avevo i permessi.

Allora ci ho scritto sopra.

Ciao e grazie

12-07-2011 13:14
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magnesium
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Messaggio: #23
RE:     Solidarietà A PhD Franco Battaglia

Sarek ha Scritto:



Avevo scritto un post, che poi mi ero reso conto andare troppo OT.
Ho provato a cancellare il post, ma il sistema mi diceva che non potevo farlo perchè non avevo i permessi.

Allora ci ho scritto sopra.

Ciao e grazie


sì,

non si possono cancellare i post che si isneriscono nel forum!
ma cmq c'è la possibilità di modificare il testo.

12-07-2011 14:22
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Cher
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Messaggio: #24
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia

Un dibattito televisivo (completo ) :
http://www.megaupload.com/?d=PJ1WLHB0


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Cher
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Messaggio: #25
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia

http://www.ilgiornale.it/interni/nature_...comments=1

L'autorevole Nature benedice i climatologi Ma soltanto se sono catastrofisti...
di Franco Battaglia


Il pensiero unico va forte anche nella scienza. La rivista Nature è tenuta in alta considerazione negli ambienti accademici. Ho sempre pensato immeritatamente, e gli editori fanno poco per farmi cambiare idea. Anzi, sembra che ce la mettano tutta per consolidare il mio convincimento. L'editoriale dell'ultimo numero invita gli scienziati a inviare articoli sul tema del clima: nulla di strano, direte voi. Peccato che esordiscano così: «sono benvenuti risultati di ricerca che confermino i cambiamenti climatici antropogenici». Nasce spontanea la domanda se per caso siano invece non graditi risultati di ricerca che sconfessano l'origine antropica dei cambiamenti climatici. A leggere il resto dell'editoriale pare di sì.

Quelli di Nature sono fissati da anni e il perché lo spiegano nell'editoriale: le misure dalle stazioni di terra ci direbbero che il pianeta si sta riscaldando. Peccato che 1) quelle stazioni campionano meno del 30% della superficie delle terre emerse e trascurano la totalità della superficie degli oceani; 2) il 70% di esse sono situate in località non a norma, ad esempio in aree che negli anni si sono urbanizzate (ove gli aumenti di temperatura registrati nulla hanno a che vedere col clima); 3) le misure satellitari, da quando disponibili, non registrano alcun aumento di temperatura dell'atmosfera né sopra gli oceani né sopra le terre emerse; 4) la teoria del riscaldamento globale antropogenico prevede che nella troposfera equatoriale a 10 km da terra si registri un riscaldamento almeno doppio di quello registrato a terra, ma le misure satellitari registrano, lassù, non un accentuato riscaldamento (men che meno doppio) ma un rinfrescamento! Insomma, la teoria del riscaldamento globale antropogenico fu, nella migliore delle ipotesi, un'ipotesi di lavoro, forse buona 30 anni fa, ma oggi sconfessata dai fatti. Uno dei tanti granchi presi dalla scienza. Succede: la scienza si muove su un terreno incerto, per lo più ignoto. È per questo che si chiama ricerca: ricerca di ciò che non si sa.

Ma per qualche ragione, a differenza della maggior parte dei granchi, quello dei cambiamenti climatici antropogenici è evoluto in frode. Troppe carriere si sono consolidate su esso e troppo denaro vi è stato allocato. Talmente tanto che vi hanno potuto attingere laureati in agraria, filosofi, sindacalisti, avvocati e, naturalmente, politici: tutti esperti di clima. E tutti che invocano altro denaro perché siano foraggiate le loro improbabili attività. Lo spettro è ampio: c'è chi esegue calcoli con modelli numerici dalla dubbia attendibilità e chi intrattiene blog pettegoli sul tema.

Il denominatore comune di questi parassiti è invocare l'impossibile, tipo la riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro 10 anni. Tutti costoro hanno ora un'altra cosa da fare per riempire le loro giornate: inviare articoli a Nature. Nell'editoriale che cito la rivista ha promesso di pubblicarli anche se i risultati presentati non hanno passato il vaglio che ogni risultato di ricerca dei settori che non sono il cambiamento-climatico-antropogenico deve superare.


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30-10-2011 12:38
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Messaggio: #26
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia

http://www.ilgiornale.it/interni/problem...comments=1

Problema inutile Pensiamo a ridare onore al merito


di Franco Battaglia - 29 gennaio 2012, 08:00


di Franco Battaglia

Ogni tanto qualcuno solleva il presunto problema del valore legale della laurea, che andrebbe abolito. Nessuno mi ha mai saputo spiegare, esattamente e con idee chiare e distinte: a) in cosa dovrebbe consistere il provvedimento abrogativo; b) qual è problema che dovrebbe risolvere quella abolizione. Il che ha mi ha lasciato sempre convinto che la questione fosse nulla di più che chiacchiera da bar dello sport.
Ora, quel che io sto così irriverentemente chiamando è un problema sollevato addirittura da Monti in persona. Urca, mi dico: o questa è la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che questo Monti è una sòla, oppure qui c'è qualcosa di grosso che m'è sfuggito.

Ansioso di apprendere, sono andato in rete a cercare lumi. E li ho trovati: in una dotta pagina giuridica è spiegato il perch´ e il percome della questione. Non ci si capisce niente (colpa mia), però la conclusione della lenzuolata giuridica è inequivocabile: «Il concetto di "valore legale" del titolo di studio sarebbe in definitiva una nebulosa in merito alla quale non è opportuno approfondire dispute dottrinarie».
Chiacchiera da bar, avevo detto io; nebulosa, conferma la dotta trattazione giuridica. La versione aulica della locuzione «chiacchiera da bar» è «discorso puramente accademico», cioè, recita il mio De Mauro, «discorso astratto, ozioso, vacuo».

E ditemi voi cosa ci si poteva attendere da questo governo di accademici. Cioè, voglio dire, da un governo i cui ministri sono tali perch´ sono accademici. O se volete, sono tali perch´ abbiamo un presidente della repubblica che ha abolito il valore legale del voto. Il gioco deve essere piaciuto a Monti, che sta cercando di abolire tutto ciò che di legale si possa abolire. Ieri se l'è presa col valore legale delle licenze dei poveri tassisti, oggi coi titoli di studio. Problemi sui quali non c'è bisogno di sapere alcunch´ per figurarsi che stanno alla presunta crisi come il sesso sta agli angeli.

Anzich´ industriarsi di come togliere valore «legale» ai titoli di studio, perch´ non si adopra, signor presidente del consiglio, ad aggiungere valore a essi. A cominciare dal ridare valore al merito.

Mi permetto di lanciare qualche sasso. 1) L'università italiana è l'unica al mondo ove alla fine del corso gli studenti possono non sostenere l'esame di verifica; esame che gli viene concesso di poter sostenere con cadenza mensile. 2) L'università italiana è l'unica al mondo ove lo studente può rifiutare il voto conseguito all'esame. L'esame è una prova a campione (per certi versi, ma non esattamente, un po' come lanciare un dado). Lo studente brocco che supera la prova col minimo e che chiede di ripeterla è come se chiedesse di lanciare di nuovo i propri dadi: prima o poi gli viene se non un doppio 6 almeno un doppio 5. Ecco com'è che nelle nostre università è da 40 anni che lo studente brillante si laurea con 110 e lode e il brocco con 110. 3) In nessuna università del mondo si accede alla scuola di medicina col superamento di quiz tipo patente di guida. 4) La formula detta del 3+2 (laurea+laurea magistrale) ha dimostrato di essere ciò che si poteva tranquillamente prevedere sarebbe stata quando nacque: un fallimento, per il quale dobbiamo ringraziare l'allora ministro Giovanni Berlinguer.

Come vede, professor Monti, ne avrebbe di lavoro da fare; ma per dare (e non per togliere, come lei si propone) valore all'università. E non basta mettere il dito sulla piaga, come ha magistralmente fatto il vice-ministro Martone: bisogna anche curarla. Ma bisognerebbe esserne capaci.


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Messaggio: #27
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia

ilgiornale.it/interni/e_adesso_scaldatevi_e_accendete_luce_f...

E adesso accendete la luce e scaldatevi col fotovoltaico

di Franco Battaglia - 08 febbraio 2012, 08:00

Mi dicono che nei talk-show di questi giorni si gioca a fare gli Amleto e ci si interroga sulle responsabilità. A Rai1 chiedono a Bonelli, il presidente dei Verdi, di chi è la colpa.
Rai2 lo chiede ai mammasantissima di Legambiente, e Rai3 a Mario Tozzi. Nessuno lo chiede a Di Pietro, il quale in questi giorni evita, a ragione, anche di farsi vedere. Mi stupisce la smodata importanza concessa a questi Verdi.

Chi sono costoro? Che ci azzeccano? Gli italiani li hanno cacciati dal parlamento nazionale, né li hanno fatti entrare in quello europeo. Non rappresentano nessuno.
La concessione che loro si fa è coerente solo con lo stato in cui versa, oggi, il nostro Paese, ove il presidente della Repubblica, con un colpo di mano, ha abolito il valore legale del voto.

Nulla di personale verso Monti, nella cui squadra ci sono anche competentissimi elementi (penso, ad esempio, al vice-ministro Vittorio Grilli), ma è un fatto che nessuno ha votato Monti. Eppure egli è lì. Allo stesso modo, gli italiani l’hanno espressamente dichiarato: non vogliono essere rappresentati dai Verdi, neanche uno.

Eppure costoro sono lì, a strologare. Come strologa Tozzi, consulente scientifico di Legambiente, il quale sfidando il ridicolo continua a ripetere che il pianeta è troppo caldo. In nome di questa colossale panzana - e qui viene anche Di Pietro - tutti costoro ci spiegano da anni che carbone, gas e petrolio sono il male.

Ho avuto l’occasione più di una volta, oltre che significare loro sia la panzana sia l’inconsistenza della conseguente deduzione, di suggerire timidamente l’uso del nucleare, perché, osservavo, uno dei grandi doveri che avremmo nei confronti dei nostri figli è garantire loro la sicurezza di approvvigionamento energetico. Che si ha solo da carbone, gas, petrolio o nucleare. Mal me ne colse a parlare: avessero potuto menarmi non avrebbero esitato a farlo.

La soluzione, strillavano tutti concordi, è il fotovoltaico (FV). E infatti è grazie a una legge voluta dal governo Prodi, quello con Di Pietro e presidente dei Verdi ministri, tutti noi utenti elettrici stiamo pagando €70 miliardi per gli impianti fotovoltaici installati negli ultimi 3 anni. Altre installazioni sono previste dal governo dei tecnici. Il che mi stupisce perché la questione è proprio, e solo, tecnica: il fotovoltaico è inutile alla produzione elettrica.

Totalmente inutile, per dirla con tutta franchezza. La metà più una manciata degli italiani ha legittimamente deciso di fidarsi di Di Pietro e delle sirene Verdi.
Legittimamente, ma improvvidamente.

I Di Pietro e i Tozzi, che hanno indotto tutti noi a preferire di spendere €70 miliardi per impianti FV anziché €4 miliardi per un reattore nucleare, dovrebbero ora andare a spiegare a quelle decine di migliaia di poveretti di cui la cronaca ci ha informati, che, come non è vero che fa freddo e che è il caldo la nostra vera emergenza, non è neanche vero che essi sono rimasti senza corrente elettrica, giacché abbiamo installato 12 gigawatt di impianti FV.

Illuminatevi e scaldatevi col fotovoltaico, direbbe Di Pietro. E lo direi anche io, se non sapessi che tra quelle decine di migliaia quasi la metà aveva capito. Naturalmente la democrazia non si fa coi quasi (il che però mi lascia perplesso: che ci fa allora Monti al governo?).

Da fedeli soldati, proviamo a ripetere, in ordine alla produzione elettrica, le cose da fare e quelle da non fare.

Deciso no al fotovoltaico e deciso no all’eolico: gli impianti esistenti andrebbero smantellati, ché sono inutili, dannosi e costosi. No al petrolio, che non va bruciato per produrre elettricità. E no, deciso no, ai rigassificatori. Sì al nucleare, che va riavviato. Sì al carbone, il cui uso va incrementato. Ni al gas: urgerebbe ridurne l’uso.

Una cosa sul gas andrebbe però fatta, e con ragionevole celerità. Vi sarebbe la possibilità, grazie a una rara e felice circostanza geologica, di realizzare nel Modenese un deposito naturale che aumenterebbe del 50% la capacità delle nostre riserve strategiche: andrebbe realizzato senza indugi.

Ultimo, ma non da meno: cerchiamo di tenere il più possibile lontano dal parlamento i Verdi, i Di Pietro, i mammasantissima di Legambiente. Tutti quelli che ci hanno menati per il naso, insomma.


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giorgio_luppi
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RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia

1. Se il Professor Monti e la squadra di tecnici sono al Governo e' solo perche' il Governo precedente, guidato da Silvio Berlusconi, non e'  stato in grado di agire perche' troppo impegnato ad occuparsi degli affari privati dell'ex Premier, e forse e' stato meglio cosi', altrimenti chissa'  quali altri danni avrebbe provocato.

2. Se c'e'  stata interruzione di fornitura di energia elettrica nei paesi colpiti dalle forti nevicate, non e' un problema di produzione di energia ma di distribuzione, basta guardare il ghiaccio che si e' formato sugli elettrodotti, quindi il fotovoltaico non c'entra nulla.

3. Il progetto del deposito di gas sotto il territorio modenese, vicino a dove abito io, e' gia stato fortunatamente bocciato. Che il PhD Battaglia provi a convincere i Mirandolesi a farsi costruire un deposito di 300 km quadrati sotto il sedere senza chiamare l'esercito.

08-02-2012 19:34
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Cher
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RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia

giorgio_luppi ha Scritto:

1. Se il Professor Monti e la squadra di tecnici sono al Governo e' solo perche' il Governo precedente, guidato da Silvio Berlusconi, non e'  stato in grado di agire perche' troppo impegnato ad occuparsi degli affari privati dell'ex Premier, e forse e' stato meglio cosi', altrimenti chissa'  quali altri danni avrebbe provocato.

2. Se c'e'  stata interruzione di fornitura di energia elettrica nei paesi colpiti dalle forti nevicate, non e' un problema di produzione di energia ma di distribuzione, basta guardare il ghiaccio che si e' formato sugli elettrodotti, quindi il fotovoltaico non c'entra nulla.

3. Il progetto del deposito di gas sotto il territorio modenese, vicino a dove abito io, e' gia stato fortunatamente bocciato. Che il PhD Battaglia provi a convincere i Mirandolesi a farsi costruire un deposito di 300 km quadrati sotto il sedere senza chiamare l'esercito.




...................l'unica cosa è che le correnti polari dureranno troppo poco.......il verdame deve schiantare e con loro tutti i beoni che li seguono! Ma l'anno prossimo torneranno e avanti così finchè non chiederanno in ginocchio qualche centrale nucleare.

Per gli storditi, siamo entrati in piccola era glaciale.


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RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia

[quote=giorgio_luppi

2. Se c'e'  stata interruzione di fornitura di energia elettrica nei paesi colpiti dalle forti nevicate, non e' un problema di produzione di energia ma di distribuzione, basta guardare il ghiaccio che si e' formato sugli elettrodotti, quindi il fotovoltaico non c'entra nulla.

[/quote]


No no , il fotovoltaico infatti non c'entra proprio visto che sono tempi dove l'inefficienza arriva al 100%.Ma pannelli somari a parte ,il problema è ben altro :come gli "amici" bolscevichi hanno chiuso un poco il rubinetto , o noi siamo stati esosi in richieste (come preferisci vederla fa lo stesso) ,si è già paventato non la messa in campo delle energie rinnovabili (di potenza dio solo sa quali!) ,bensì la messa in funzione di CENTRALI A OLIO COMBUSTIBILE , e sottolineo ,CENTRALI A OLIO COMBUSTIBILE.E per farne secondo tè ,scaldare la neve?non credo ... per produrre energia.ora ,dove sono tutti coloro che a gran voce hanno predicato la bellezza del pianeta ,in occasione del referendum dello scorso giugno ,per difendere madre terra contro l'inquinamento e peggio contro le emissioni di CO2?O è preferibile usare un pò di petrolio piuttosto che rimanere con il culo al freddo?Nessuno manifesta?La verità è che sono riusciti nel loro inganno mediatico e purtroppo ora vi ritrovate a finanziare progetti speculativi ingenti senza il minimo ritorno con risultati diametralmente opposti alle aspettative.Come dire , cornuti e mazziati!Tranquilli , è solo l'inizio.


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse
08-02-2012 23:42
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