| NuclearMeeting | il forum di ArchivioNucleare.com |
Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Versione stampabile

+- | NuclearMeeting | il forum di ArchivioNucleare.com | (http://www.nuclearmeeting.com/forum)
+-- Forum: Argomenti (/forumdisplay.php?fid=1)
+--- Forum: Nucleare e Radioprotezione (/forumdisplay.php?fid=2)
+--- Discussione: Solidarietà A PhD Franco Battaglia (/showthread.php?tid=283)


Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 17-06-2011 11:10

http://www.ilgiornale.it/interni/voglion...comments=1

Ora i gli "untori" stanno aizzando gli Eco-storditi contro il Prof Battaglia .


Questo thread vuole essere di solidarietà e allo stesso tempo una raccolta dei suoi scritti.




RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 17-06-2011 21:25

Cher ha Scritto:

http://www.ilgiornale.it/interni/voglion...comments=1

Ora i gli "untori" stanno aizzando gli Eco-storditi contro il Prof Battaglia .


Questo thread vuole essere di solidarietà e allo stesso tempo una raccolta dei suoi scritti.



La storia è tutt'altro che maestra di vita ... e la scienza ,quella dei numeri ,delle innegabili certezze è assai scomoda e scavalcata dalla più becera comunicazione ad opera dei più spregevoli eco-personaggi della più mediocre fattura ...
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - tesla82 - 18-06-2011 20:41

Ritorno a dire che l'italia è una popolazione dalla mentalità contadina!!ogni sforzo e tentativo di informare le persone risulta vano,allora a questo punto si spera che il passo avanti lo faccia la gente comune ,ma purtroppo aime si ricordano del nucleare solo quando ci sono le catastrofi.

saluti tesla82


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 18-06-2011 21:08

Siamo nell'era delle "Fiaccole&Forconi" in attesa della terza F di "Borbonica" memoria per gli Eco-Convinti c'è da aspettarsi di tutto


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - walter59 - 18-06-2011 21:41

Devo onestamente dire che l'intervento del Prof. Battaglia a AnnoZero mi è piaciuto, anche se a volte per me è un po troppo "estremizzante"

Con interlocutori come Bonelli non bisogna commettere lo stesso errore (estremizzare)

In relazione a fatti del passato le mie posizioni sono completamente divergenti da quelle di Battaglia pur riconoscendo che d'altra parte si esagera troppo e infine si commette lo stesso errore.

In ogni modo la censura o la richiesta di dimissioni è un'aberrante violazione alla libertà democratica e chi la "propone" dovrebbe vergognarsi.

ossequi


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - lucaberta - 18-06-2011 22:32

walter59 ha Scritto:
In ogni modo la censura o la richiesta di dimissioni è un'aberrante violazione alla libertà democratica e chi la "propone" dovrebbe vergognarsi.

anche qui mi trovo completamente d'accordo con Walter, e sottoscrivo la sua definizione di "aberrante violazione alla libertà democratica".  Attacco fatto tra l'altro dagli stessi che agitano sempre i forconi di assenza di democrazia in questo paese, il solito meccanismo già visto dei due pesi e due misure, purtroppo.

Anche se mi piacerebbe vedere un Franco Battaglia miglior comunicatore, va dato atto al Professore che ha fatto sempre con grande esempio di correttezza il suo ruolo di agnello sacrificale in tutta questa campagna referendaria.

Ciao, Luca
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 18-06-2011 22:37

Mi piacerebbe preparare un mail di solidarietà al Professore, chi mi aiuta nella realizzazione?
Magnesium?Smile


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Carlo - 18-06-2011 22:41

Con tutto il rispetto e la solidarietà al prof. Battaglia, a mio avviso i suoi interventi in tv non sono riusciti benissimo.


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 18-06-2011 23:03

Carlo ha Scritto:

Con tutto il rispetto e la solidarietà al prof. Battaglia, a mio avviso i suoi interventi in tv non sono riusciti benissimo.


Leggi l'articolo, poi vedrai che è semplicemente inaccettabile l'arroganza dei di questi cialtroni che hanno di fatto alimentato l'ignoranza nella popolazione.
Ora che hanno ottenuto un ridicolo risultato, attaccano con l'irruenza del bifolco tutto giò che gli potrebbe offuscare il loro illusorio potere di maniipolazione.

Sono degli "insetti" e come tali vanno trattati.
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Carlo - 19-06-2011 00:07

Riporta:
Leggi l'articolo, poi vedrai che è semplicemente inaccettabile l'arroganza dei di questi cialtroni che hanno di fatto alimentato l'ignoranza nella popolazione.



Sono perfettamente d'accordo con te.
RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Sarek - 19-06-2011 10:00

walter59 ha Scritto:

In ogni modo la censura o la richiesta di dimissioni è un'aberrante violazione alla libertà democratica e chi la "propone" dovrebbe vergognarsi.

Non condivido molte posizioni di Battaglia, ma sottoscrivo in pieno.
Ciao
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 19-06-2011 19:06

Non entro nel merito del pensiero di Battaglia. M sono già espresso in tal merito (soprattutto relativamente al caposaldo del pensiero di Battaglia e cioè la negazione del riscaldamento del pianeta provocato dall'uomo).
Non ho le competenze tecniche per confutare la comunità scientifica internzazionale o il prof. mio concittadino.
Le richieste di dimissioni sono senz'altro una aberrante presa di posizione di personaggi (penso a Luigi Berlinguer ad esempio) che nulla hanno a che vedere con le comunità scientifiche.
Le richiese di dimissioni non hanno nessun peso e nessuna valenza.
Quasi quasi preferisco i calci nel culo di Grillo, sono più scherzosi e più in tema con il personaggio che almeno (parlo di Battaglia) sembra spiritoso.
Non sono d'accordo praticamente su nulla di quello che ci racconta Battaglia.
Praticamente ha contro tutta la comunità scientifica internazionale.
Respingo comunque le richieste di dimissioni perchè sono solo speculazione.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - lucaberta - 19-06-2011 20:06

Riporta:
Praticamente ha contro tutta la comunità scientifica internazionale.


come al solito Bellotti arriva a seminare zizzania. Come sarebbe noioso un mondo senza Bellotti! Big Grin

Hai modo di provare quello che hai scritto? Ci mandi qualche link dove risulta che il Prof. Battaglia ha contro tutta la comunità scientifica internazionale?

E se non ce li hai, come penso che sia, il tuo commento è il solito commento fastidioso che evidentemente ti diverti molto a dare.

Ciao, Luca
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Carlo - 19-06-2011 22:03

Riporta:
soprattutto relativamente al caposaldo del pensiero di Battaglia e cioè la negazione del riscaldamento del pianeta provocato dall'uomo



Se non erro è l'IPCC che afferma che con il 95% di probabilità il riscaldamento della terra è provocato dall'uomo. Battaglia scommette su quel 5%. Tutto qui.

Riporta:
Praticamente ha contro tutta la comunità scientifica internazionale.



So di alcuni prof. del Polimi che la pensano come lui.
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 19-06-2011 22:17

E' sul riscaldamento del pianeta che il prof. Battaglia, per dirla con un eufemismo, non è ben visto dalla comunità internazionale.
Ricordo trasmissioni e interviste di diversi anni orsono.
Non voglio seminare zizzania, ho solo riportato i miei ricordi. Senza nessuna pretesa. Fra l'altro, luca, se leggi il mio post, mi trovi contrario nel modo e nel merito alla richiesta di dimissioni di Battaglia.
Quindi, sinceramente, non capisco perchè il mio intervento semini zizzania.


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - lucaberta - 19-06-2011 22:36

Alessandro Bellotti ha Scritto:
Quindi, sinceramente, non capisco perchè il mio intervento semini zizzania.

te lo spiego subito. Anzi no, prima leggi il titolo del thread, poi forse te lo spiego.

Ma ti do' un piccolo indizio. Sei OT.

Ciao, Luca
RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 20-06-2011 17:20

Alessandro Bellotti ha Scritto:

E' sul riscaldamento del pianeta che il prof. Battaglia, per dirla con un eufemismo, non è ben visto dalla comunità internazionale.
Ricordo trasmissioni e interviste di diversi anni orsono.



Alessandro Belotti ha Scritto:
M sono già espresso in tal merito (soprattutto relativamente al caposaldo del pensiero di Battaglia e cioè la negazione del riscaldamento del pianeta provocato dall'uomo).




A parte che il PhD Battaglia è uno dei redattori del report 2009 del NIPCC che smaschera la frode del riscaldamento globale.

http://www.nipccreport.org/

Poi c'è una "rinconversione di idee" a tal proposito non indifferente, qui un piccolo assaggio:

I credenti stanno diventando scettici

Dr. David Bellamy, botanico, un noto ecologista
attivista inglese, ex-docente presso l’Università di
Durham e conduttore di una popolare serie
televisiva inglese sulla vita animale: “Il
riscaldamento globale è un fenomeno ampiamente
naturale. Il mondo sta sprecando una quantità
stupefacente di soldi nel tentativo di riparare
qualcosa che non è riparabile
”.

Dr. Tad Murty ricercatore climatico e professore di
Scienza della Terra presso l’Università di Flinders,
dice: “Inizialmente ero un fermo sostenitore del
riscaldamento globale, fino a che non ho
cominciato a studiarlo io stesso
”.

Dr. Chris de Freitas, scienziato del clima presso
l’Università di Auckland, N.Z., si è convertito da
credente al riscaldamento globale antropogenico a
scettico.

Dr. Kiminori Itoh, pluri-premiato e dottore in
Chimica Fisica Ambientale, dice che i timori legati
al riscaldamento globale “sono il peggiore
scandalo scientifico nella storia [...] Non appena la
gente verrà a sapere quale sia la verità si sentirà
tradita dalla scienza e dagli scienziati”.


Andrei Kapitsa, un geografo russo e studioso dei
carotaggi di ghiaccio antartico, dice: “I teorici di
Kyoto hanno messo il carro davanti ai buoi. E’ il
riscaldamento globale che provoca l’aumento dei
livelli della CO2, e non il contrario.”


James A. Peden, fisico dell’atmosfera, osserva:
Molti [scienziati] stanno cercando un modo
quieto per fare retromarcia [dal promuovere timori
allarmanti legati al riscaldamento globale] senza
compromettere la propria carriera”.


Dr. Richard Courtney, esperto critico dell’IPCC
presso l’ONU e consulente di Scienza del Clima e
dell’Atmosfera con sede in Inghilterra: “Fino ad
oggi non c’è stata nessuna prova convincente che
supporti l’AGW (Anthropogenic Global Warming -
riscaldamento globale antropogenico)”.


Ivar Giaever, premio Nobel per la Fisica: “Sono
uno scettico, il riscaldamento globale è diventato
una nuova religione"


Dr. Claude Allegre, geofisico e autore di oltre 100
pubblicazioni scientifiche. 20 anni fa fu uno dei
primi scienziati a lanciare l’allarme per il
riscaldamento globale. Oggi sostiene che la causa
delle variazioni climatiche è “sconosciuta”.


Bruno Wiskel, geologo dell’Università dell’Alberta
un tempo intenzionato a costruire “La Casa di
Kyoto” in onore del Protocollo di Kyoto, ma che
recentemente ha pubblicato un libro dal titolo “The
Emperor’s New Climate: Debunking the Myth of
Global Warming” (“Il Nuovo Clima
dell’Imperatore: Smantellando il Mito del
Riscaldamento Globale”).


Dr. Nir Shaviv, astrofisico, pluri-premiato e uno dei
migliori giovani ricercatori di Israele, “è convinto
che sempre più scienziati diventeranno scettici in
merito al riscaldamento globale antropogenico non
appena si accorgeranno della scarsità di prove
”.

Dr. Joanna Simpson, scienziata atmosferica, la
prima donna al mondo ad ottenere un Dottorato in
Meteorologia. “Dal momento che non sono più
affiliata con alcuna organizzazione e che non
ricevo fondi, posso esprimermi con una certa
franchezza”.
Ex-impiegata alla NASA, ha all’attivo
più di 190 pubblicazioni.

Dr. David Evans, matematico ed ingegnere, ha
dedicato 6 anni al rilevamento del carbonio ed ha
prodotto un premiato modello per l’Australian
Greenhouse Office: FullCAM, un software che
valuta il livello di conformità al protocollo di Kyoto
nell’utilizzo del suolo e delle risorse forestali in
Australia. Evans è scettico dal 2007.

Dr. Reid Bryson, meteorologo, denominato uno dei
“padri della meteorologia”, divenuto uno dei
principali scettici del riscaldamento globale negli
ultimi anni prima della morte, avvenuta nel 2008

NOTA: questo intermezzo è una curiosità, ma potrebbe distrarre. Indipendentemente da quanto queste persone
siano qualificate, ecologiste, o appassionate, i loro nomi ed opinioni non provano nulla in merito alla questione del
carbonio, dato che nessun “appello all’autorità” può farlo.

Questo dimostra però che il dibattito si è evoluto dalla
semplice contrapposizione di “credenti” e “negazionisti” – c’è ora un nuovo gruppo, quello di coloro che credevano e
che ora hanno cambiato idea.
Il loro numero è in aumento.
Tutte le seguenti personalità di rilievo ritenevano che il riscaldamento globale fosse da prendere molto seriamente, fino a che nuove evidenze sperimentali non gli hanno fatto cambiare idea. E sono solo alcu
ni.

Fonte: US Senate Minority Report. Oltre 650 scienziati dissentono sulla causa umana del riscaldamento globale:
http://epw.senate.gov/public/index.cfm?F...74616DB87E

Senza dimenticare più di 30.000 firmatari della petizione:
http://www.petitionproject.org/

Non esiste nessuna prova scientifica convincente che le emissioni umane di anidride
carbonica, metano o altri gas serra stiano provocando o provocheranno, in un futuro
prevedibile, un riscaldamento catastrofico dell’atmosfera terrestre e la modifica
sostanziale del clima della Terra. Inoltre, esiste una sostanziale evidenza scientifica che
l’aumento dei livelli di anidride carbonica atmosferica abbia numerosi effetti benefici sui
sistemi naturali vegetali ed animali della
Terra.”
Qualifiche dei firmatari

I firmatari sono omologati per l'inclusione nella lista Progetto Petizione se hanno ottenuto formale gradi di istruzione a livello di Bachelor of Science o superiore in appositi campi scientifici.
La petizione è stata distribuita solo negli Stati Uniti.

L'attuale elenco dei firmatari petizione comprende 9.029 dottorato di ricerca; 7157 MS, MD 2586 e DVM, e 12.715 lauree accademiche o equivalenti.La maggior parte dei firmatari MD e DVM anche avere alla base una laurea in scienza di base.

Tutti i firmatari elencati sono educazioni formale nei settori di specializzazione che opportunamente li qualificano per valutare i dati di ricerca relativi alla dichiarazione petizione.Molti dei firmatari lavorano attualmente in climatologici, meteorologici, atmosferici, ambientali, i campi di geofisica, astronomia e biologici direttamente coinvolti nella controversia cambiamento climatico.

Il Progetto petizione classifica i firmatari petizione sulla base della loro formazione accademica, come di seguito riassunte.Gli scienziati perseguono spesso settori specializzati di impegno che sono diversi dai loro educazione formale, ma la loro formazione di base può essere applicato a qualsiasi campo scientifico in cui essi si appassionano.

Riportate qui di seguito sono i numeri dei firmatari del progetto Petizione, suddivisi per specialità educativo.Questi sono stati combinati, come indicato, in sette categorie.

1.Scienze atmosferiche, ambientali e della Terra comprende 3.805 scienziati formati in specialità direttamente connesse con l'ambiente fisico della Terra e dei fenomeni passati e presenti che influenzano tale ambiente.

2.Informatica e scienze matematiche comprende 935 scienziati formati in tecniche informatiche e matematiche.Dal momento che l'ipotesi antropica del riscaldamento globale riposa interamente su computer proiezioni matematiche e non su osservazioni sperimentali, queste scienze sono particolarmente importanti nel valutare questa ipotesi.

3.Fisica e scienze aerospaziali comprendono 5.812 scienziati qualificati nelle proprietà fisiche fondamentali e molecolari di gas, liquidi e solidi, che sono essenziali per capire le proprietà fisiche dell'atmosfera e della Terra.

4.Chimica comprende 4.822 scienziati qualificati nelle interazioni molecolari e dei comportamenti delle sostanze che li compongono l'atmosfera e la Terra.

5.Biologia e l'agricoltura comprende 2.965 scienziati formati ai requisiti funzionali e ambientali degli esseri viventi sulla Terra.

6.Medicina comprende 3.046 scienziati formati ai requisiti funzionali e ambientali degli esseri umani sulla Terra.

7.Ingegneria e scienza generale comprende 10.102 scienziati qualificati soprattutto nelle specialità di ingegneria molti tenuti a mantenere la civiltà moderna e la prosperità richiesti per tutte le azioni umane, compresi i programmi ambientali.

The following outline gives a more detailed analysis of the signers' educations.

L'atmosfera, la Terra, e Ambiente (3805)

1.Atmosfera (579)

I) Atmospheric Science (112)
II) Climatology (39)
III) Meteorologia (343)
IV) Astronomia (59)
V) Astrofisica (26)
---
2.Terra (2240)

I) Scienze della Terra (94)
II) Geochimica (63)
III) Geologia (1684)
IV) Geofisica (341)
V) Geoscience (36)
VI) Idrologia (22)
---
3.Ambiente (986)

I) Ingegneria per l'Ambiente (487)
II) Scienze Ambientali (253)
III) Foreste (163)
IV) Oceanografia (83)
---
Computer & Math (935)

1.Informatica (242)

2.Matematica (693)

I) Matematica (581)
II) Statistiche (112)
---
Physics & Aerospace (5,812)

1.Fisica (5225)

I) Fisica (2365)
II) Ingegneria Nucleare (223)
III) Ingegneria Meccanica (2637)
----
2.Ingegneria Aerospaziale (587)
---

Chimica (4822)

1.Chimica (3129)

2.Ingegneria Chimica (1.693)
----

Biochimica, Biologia, e Agricoltura (2965)

1.Biochimica (744)

I) Biochimica (676)
II) Biofisica (68)

2.

I) Biologia (1.049)
II) Ecologia (76)
III) Entomologia (59)
IV) Zoology (149)
V) Animal Science (105)
---
3.Agricoltura (783)

I) Scienze Agrarie (296)
II) Ingegneria Agraria (114)
III) Plant Science (292)
IV), Scienze (81)
----
Medicina (3046)

1.

2.Medicina (2327)
-----

General Engineering & General Science (10102)

1.General Engineering (9833)

I) Ingegneria (7280)
II) Ingegneria Elettrica (2.169)
III) Metallurgia (384)
2.Generale Scienza (269)

-----------

E' con questi dati che intendo solidarietà al PhD Franco Battaglia.

Con il metro degli Eco-metteciquellochevipare tutti questi scienziati andrebbero messi alla berlina?
In Italia sembra di si.

Non escludo di proporre di lanciare questa petizione anche in Italia, visto lo scandaloso trattamento ricevuto dal PhD Battaglia.

Saluti
Cher



RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 23-06-2011 21:16

Renzo Riva scrive:
23 Giugno 2011 alle 12:44
‎.
.
Inserisco l’intero testo della lettera del Prof. Carlo Cerofolini
.
Caro Professore,
soprattutto in questo momento di “auge” dei troppi catastroambientalisti terrapiattisti, che sono in buona trista compagnia dei tanti ignavi opportunisti e pescicani, le porgo i sensi della mia solidarietà, stima ed ammirazione per le strenue impari battaglie fatte (la “guerra” però non è ancora finita) per affermare verità scientifiche, economiche e sociali incontrovertibili. Stima ed ammirazione che ovviamente estendo a tutti i riceventi questa mail e che combattono in questa comune “guerra”. E’ quindi veramente vergognoso, inammissibile e preoccupante che alcuni di quei figuri di cui sopra osino aprire la caccia a chi - come lei - si è opposto e si oppone alle loro deleterie idee e ideologie spesso interessate. Ciò premesso - pur non avendo simpatie e dimestichezza per i social network e né, al momento, volerne avere - se questo deve servire alla “causa” dò la mia autorizzazione ad iscrivermi su facebook fra i sostenitori Per la dignità della scienza e del Prof. Battaglia, nel caso dovesse andare in porto quanto proposto in precedenza dall’amico Renzo Riva, che mi legge per conoscenza. Comunque, fermo restando il fatto che non si deve demordere nel continuare ad informare i cittadini che è suicida puntare sulle energie rinnovabili, che sono solo energie di nicchia, e che altresì è imperativo puntare invece sul nucleare, è parimenti se non addirittura più importante continuare a denunciare l’assurdità e le disastrose conseguenze su durata e qualità della vita dei cittadini, che avrà anche l’osservanza del protocollo di Kyoto e soprattutto il pacco triplo 20% Ue, pedissequamente e colpevolmente accettati e sottoscritti dall’Italia - bisognerebbe però trovare anche mezzi diversi e diciamo sponsor ad hoc, in primis nel governo che invece è stato ed è assente, a voler essere buoni, su questo versante come su quello dell’energia - e che si fondano sulla balla mega galattica che siano i gas serra antropici e non la natura - come è - a governare il clima. Se si riuscisse in questo la credibilità dei verdi fuori e rossi dentro mondiali e dei loro sodali verrebbe azzerata e con questo probabilmente tutte le loro vulgate anche sulle questioni energetiche.

Cordialmente
Carlo Cerofolini

P.S. “Ho vissuto sotto il comunismo la maggior parte della mia vita, ma oggi la minaccia più grande alla libertà, all’economia di mercato e alla prosperità viene dall’ambientalismo ambizioso. E’ un’ideologia che vuole rimpiazzare la libera e spontanea evoluzione del genere umano con una specie di pianificazione centrale (ora globale)”. Václav Klaus (Presidente Cekia), Financial Times, 15 giugno 2007


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 07-07-2011 10:05

http://www.ilgiornale.it/economia/sara_c...comments=1
Energia, sarà il carbone a salvare la nostra bolletta

di Franco Battaglia

L’Autorità dell’energia ci in forma che la bolletta elettrica ita liana è la più elevata d’Europa, ma non è una novità. È da lustri che il kWh elettrico italiano, sia per le famiglie che per le aziende, sia al netto che al lordo delle im poste, è il più elevato al mondo. Il perché non è difficile compren derlo. Innanzitutto, dobbiamo importare la materia prima - gas o carbone - per produrre l’elettri cità. Poi, abbiamo deciso di pre ferire quello e snobbare questo, ma il gas è ben più costoso del carbone. Tanto per un confron to: la produzione di elettricità è da gas per il 20% in Usa e in Gran Bretagna, per il 10% in Germa nia, per il 5% in Francia, mentre lo è per il 50% in Italia. Terzo, ab biamo bisogno di più elettricità di quella che riusciamo a pro durre: un buon 15% del nostro fabbisogno lo importiamo come tale.

Più precisamente, siamo il Paese con la più alta quota al mondo, in assoluto, di energia elettrica di importazione. Ce la fornisce la Francia, il Paese con la maggiore quota al mondo di esportazioni d’elettricità, che la produce per l'80% da nucleare. Con il referendum del 1987 non dicemmo no al nucleare, ma ne facemmo un (ennesimo) bene d’importazione, per il quale ab biamo speso per 20 anni, ogni anno, quanto avremmo speso a installare un reattore nucleare in casa ogni anno: abbiamo pagato noi la costruzione dei reattori nucleari francesi. Questa colos sale quantità di denaro a benefi cio dello straniero è naturalmen te sottratta ai nostri servizi e al nostro benessere: per dire, la qualità dei nostri ospedali o delle nostre scuole, inclusi gli stipendi degli insegnanti, è inferiore a quella dei Paesi vicini, perché il nostro denaro serve per approv vigionarci d’energia. La quale è lo strumento primario per creare posti di lavoro: senza energia non si produce, e se non si pro duce non si lavora.

E anche se l’energia fosse disponibile, se lo è a costi più elevati che in altri po sti, l’imprenditore energivoro of fre lavoro altrove. Questo governo aveva provato ad avviare un circolo virtuoso, di cui avrebbero beneficiato soprat tutto i nostri figli, visto che i reat tori nucleari non si fanno in una notte. Però, è stato debole: non ha saputo difendere il proprio stesso operato e i ministri alle At tività produttive e all’Ambiente va detto, anche se altrimenti ap prezzabile il primo e una signora la seconda - hanno brillato per la loro assenza durante la campa gna referendaria e non sono stati all’altezza dei loro ruoli. Se il go verno - qualunque governo pensasse che l’esito referendario abbia eliminato una grana (il processo, tutto in salita, del riav vio del nucleare), si illuderebbe di grosso: il referendum ha fatto rovinosamente riprecipitare al punto di partenza il problema energetico, e la salita rimane tut ta. Cosa fare, allora, nel breve termine?

Con coraggio anticipa re quanto prima la fine della sbronza delle tecnologie fraudo lente, la eolica e fotovoltaica, ap pannaggio di piccoli, medi e grandi speculatori; e con altret tanto coraggio potenziare l’uso del carbone. Quanto al nucleare, dimenticarlo. Salvo insegnarlo nelle scuole sin dalle elementari, affinché tra cinque o dieci anni, quando i nostri ragazzi saranno obbligati a riprenderlo in consi derazione, non accada più che l’agenda di politica energetica sia dettata, in Italia, da comici, cantanti e saltimbanchi.


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Sarek - 07-07-2011 15:49

(cancellato) Visto che il forum non me lo fa cancellare lo sovrascrivo... Toungue

Magnesiuuuuum perchè mi dice che non ho i permessi per cancellarlo ???
Big GrinBig GrinBig Grin


RE:   Solidarietà A PhD Franco Battaglia - magnesium - 09-07-2011 00:12

Sarek ha Scritto:

(cancellato) Visto che il forum non me lo fa cancellare lo sovrascrivo... Toungue

Magnesiuuuuum perchè mi dice che non ho i permessi per cancellarlo ???
Big GrinBig GrinBig Grin


in che senso?

permessi per cosa?

cosa hai provato a fare?
RE:    Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Sarek - 12-07-2011 13:14

magnesium ha Scritto:



in che senso?

permessi per cosa?

cosa hai provato a fare?


Avevo scritto un post, che poi mi ero reso conto andare troppo OT.
Ho provato a cancellare il post, ma il sistema mi diceva che non potevo farlo perchè non avevo i permessi.

Allora ci ho scritto sopra.

Ciao e grazie
RE:     Solidarietà A PhD Franco Battaglia - magnesium - 12-07-2011 14:22

Sarek ha Scritto:



Avevo scritto un post, che poi mi ero reso conto andare troppo OT.
Ho provato a cancellare il post, ma il sistema mi diceva che non potevo farlo perchè non avevo i permessi.

Allora ci ho scritto sopra.

Ciao e grazie


sì,

non si possono cancellare i post che si isneriscono nel forum!
ma cmq c'è la possibilità di modificare il testo.
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 20-07-2011 11:57

Un dibattito televisivo (completo ) :
http://www.megaupload.com/?d=PJ1WLHB0


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 30-10-2011 12:38

http://www.ilgiornale.it/interni/nature_...comments=1

L'autorevole Nature benedice i climatologi Ma soltanto se sono catastrofisti...
di Franco Battaglia


Il pensiero unico va forte anche nella scienza. La rivista Nature è tenuta in alta considerazione negli ambienti accademici. Ho sempre pensato immeritatamente, e gli editori fanno poco per farmi cambiare idea. Anzi, sembra che ce la mettano tutta per consolidare il mio convincimento. L'editoriale dell'ultimo numero invita gli scienziati a inviare articoli sul tema del clima: nulla di strano, direte voi. Peccato che esordiscano così: «sono benvenuti risultati di ricerca che confermino i cambiamenti climatici antropogenici». Nasce spontanea la domanda se per caso siano invece non graditi risultati di ricerca che sconfessano l'origine antropica dei cambiamenti climatici. A leggere il resto dell'editoriale pare di sì.

Quelli di Nature sono fissati da anni e il perché lo spiegano nell'editoriale: le misure dalle stazioni di terra ci direbbero che il pianeta si sta riscaldando. Peccato che 1) quelle stazioni campionano meno del 30% della superficie delle terre emerse e trascurano la totalità della superficie degli oceani; 2) il 70% di esse sono situate in località non a norma, ad esempio in aree che negli anni si sono urbanizzate (ove gli aumenti di temperatura registrati nulla hanno a che vedere col clima); 3) le misure satellitari, da quando disponibili, non registrano alcun aumento di temperatura dell'atmosfera né sopra gli oceani né sopra le terre emerse; 4) la teoria del riscaldamento globale antropogenico prevede che nella troposfera equatoriale a 10 km da terra si registri un riscaldamento almeno doppio di quello registrato a terra, ma le misure satellitari registrano, lassù, non un accentuato riscaldamento (men che meno doppio) ma un rinfrescamento! Insomma, la teoria del riscaldamento globale antropogenico fu, nella migliore delle ipotesi, un'ipotesi di lavoro, forse buona 30 anni fa, ma oggi sconfessata dai fatti. Uno dei tanti granchi presi dalla scienza. Succede: la scienza si muove su un terreno incerto, per lo più ignoto. È per questo che si chiama ricerca: ricerca di ciò che non si sa.

Ma per qualche ragione, a differenza della maggior parte dei granchi, quello dei cambiamenti climatici antropogenici è evoluto in frode. Troppe carriere si sono consolidate su esso e troppo denaro vi è stato allocato. Talmente tanto che vi hanno potuto attingere laureati in agraria, filosofi, sindacalisti, avvocati e, naturalmente, politici: tutti esperti di clima. E tutti che invocano altro denaro perché siano foraggiate le loro improbabili attività. Lo spettro è ampio: c'è chi esegue calcoli con modelli numerici dalla dubbia attendibilità e chi intrattiene blog pettegoli sul tema.

Il denominatore comune di questi parassiti è invocare l'impossibile, tipo la riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro 10 anni. Tutti costoro hanno ora un'altra cosa da fare per riempire le loro giornate: inviare articoli a Nature. Nell'editoriale che cito la rivista ha promesso di pubblicarli anche se i risultati presentati non hanno passato il vaglio che ogni risultato di ricerca dei settori che non sono il cambiamento-climatico-antropogenico deve superare.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 29-01-2012 11:21

http://www.ilgiornale.it/interni/problem...comments=1

Problema inutile Pensiamo a ridare onore al merito


di Franco Battaglia - 29 gennaio 2012, 08:00


di Franco Battaglia

Ogni tanto qualcuno solleva il presunto problema del valore legale della laurea, che andrebbe abolito. Nessuno mi ha mai saputo spiegare, esattamente e con idee chiare e distinte: a) in cosa dovrebbe consistere il provvedimento abrogativo; b) qual è problema che dovrebbe risolvere quella abolizione. Il che ha mi ha lasciato sempre convinto che la questione fosse nulla di più che chiacchiera da bar dello sport.
Ora, quel che io sto così irriverentemente chiamando è un problema sollevato addirittura da Monti in persona. Urca, mi dico: o questa è la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che questo Monti è una sòla, oppure qui c'è qualcosa di grosso che m'è sfuggito.

Ansioso di apprendere, sono andato in rete a cercare lumi. E li ho trovati: in una dotta pagina giuridica è spiegato il perch´ e il percome della questione. Non ci si capisce niente (colpa mia), però la conclusione della lenzuolata giuridica è inequivocabile: «Il concetto di "valore legale" del titolo di studio sarebbe in definitiva una nebulosa in merito alla quale non è opportuno approfondire dispute dottrinarie».
Chiacchiera da bar, avevo detto io; nebulosa, conferma la dotta trattazione giuridica. La versione aulica della locuzione «chiacchiera da bar» è «discorso puramente accademico», cioè, recita il mio De Mauro, «discorso astratto, ozioso, vacuo».

E ditemi voi cosa ci si poteva attendere da questo governo di accademici. Cioè, voglio dire, da un governo i cui ministri sono tali perch´ sono accademici. O se volete, sono tali perch´ abbiamo un presidente della repubblica che ha abolito il valore legale del voto. Il gioco deve essere piaciuto a Monti, che sta cercando di abolire tutto ciò che di legale si possa abolire. Ieri se l'è presa col valore legale delle licenze dei poveri tassisti, oggi coi titoli di studio. Problemi sui quali non c'è bisogno di sapere alcunch´ per figurarsi che stanno alla presunta crisi come il sesso sta agli angeli.

Anzich´ industriarsi di come togliere valore «legale» ai titoli di studio, perch´ non si adopra, signor presidente del consiglio, ad aggiungere valore a essi. A cominciare dal ridare valore al merito.

Mi permetto di lanciare qualche sasso. 1) L'università italiana è l'unica al mondo ove alla fine del corso gli studenti possono non sostenere l'esame di verifica; esame che gli viene concesso di poter sostenere con cadenza mensile. 2) L'università italiana è l'unica al mondo ove lo studente può rifiutare il voto conseguito all'esame. L'esame è una prova a campione (per certi versi, ma non esattamente, un po' come lanciare un dado). Lo studente brocco che supera la prova col minimo e che chiede di ripeterla è come se chiedesse di lanciare di nuovo i propri dadi: prima o poi gli viene se non un doppio 6 almeno un doppio 5. Ecco com'è che nelle nostre università è da 40 anni che lo studente brillante si laurea con 110 e lode e il brocco con 110. 3) In nessuna università del mondo si accede alla scuola di medicina col superamento di quiz tipo patente di guida. 4) La formula detta del 3+2 (laurea+laurea magistrale) ha dimostrato di essere ciò che si poteva tranquillamente prevedere sarebbe stata quando nacque: un fallimento, per il quale dobbiamo ringraziare l'allora ministro Giovanni Berlinguer.

Come vede, professor Monti, ne avrebbe di lavoro da fare; ma per dare (e non per togliere, come lei si propone) valore all'università. E non basta mettere il dito sulla piaga, come ha magistralmente fatto il vice-ministro Martone: bisogna anche curarla. Ma bisognerebbe esserne capaci.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 08-02-2012 14:41

ilgiornale.it/interni/e_adesso_scaldatevi_e_accendete_luce_f...

E adesso accendete la luce e scaldatevi col fotovoltaico

di Franco Battaglia - 08 febbraio 2012, 08:00

Mi dicono che nei talk-show di questi giorni si gioca a fare gli Amleto e ci si interroga sulle responsabilità. A Rai1 chiedono a Bonelli, il presidente dei Verdi, di chi è la colpa.
Rai2 lo chiede ai mammasantissima di Legambiente, e Rai3 a Mario Tozzi. Nessuno lo chiede a Di Pietro, il quale in questi giorni evita, a ragione, anche di farsi vedere. Mi stupisce la smodata importanza concessa a questi Verdi.

Chi sono costoro? Che ci azzeccano? Gli italiani li hanno cacciati dal parlamento nazionale, né li hanno fatti entrare in quello europeo. Non rappresentano nessuno.
La concessione che loro si fa è coerente solo con lo stato in cui versa, oggi, il nostro Paese, ove il presidente della Repubblica, con un colpo di mano, ha abolito il valore legale del voto.

Nulla di personale verso Monti, nella cui squadra ci sono anche competentissimi elementi (penso, ad esempio, al vice-ministro Vittorio Grilli), ma è un fatto che nessuno ha votato Monti. Eppure egli è lì. Allo stesso modo, gli italiani l’hanno espressamente dichiarato: non vogliono essere rappresentati dai Verdi, neanche uno.

Eppure costoro sono lì, a strologare. Come strologa Tozzi, consulente scientifico di Legambiente, il quale sfidando il ridicolo continua a ripetere che il pianeta è troppo caldo. In nome di questa colossale panzana - e qui viene anche Di Pietro - tutti costoro ci spiegano da anni che carbone, gas e petrolio sono il male.

Ho avuto l’occasione più di una volta, oltre che significare loro sia la panzana sia l’inconsistenza della conseguente deduzione, di suggerire timidamente l’uso del nucleare, perché, osservavo, uno dei grandi doveri che avremmo nei confronti dei nostri figli è garantire loro la sicurezza di approvvigionamento energetico. Che si ha solo da carbone, gas, petrolio o nucleare. Mal me ne colse a parlare: avessero potuto menarmi non avrebbero esitato a farlo.

La soluzione, strillavano tutti concordi, è il fotovoltaico (FV). E infatti è grazie a una legge voluta dal governo Prodi, quello con Di Pietro e presidente dei Verdi ministri, tutti noi utenti elettrici stiamo pagando €70 miliardi per gli impianti fotovoltaici installati negli ultimi 3 anni. Altre installazioni sono previste dal governo dei tecnici. Il che mi stupisce perché la questione è proprio, e solo, tecnica: il fotovoltaico è inutile alla produzione elettrica.

Totalmente inutile, per dirla con tutta franchezza. La metà più una manciata degli italiani ha legittimamente deciso di fidarsi di Di Pietro e delle sirene Verdi.
Legittimamente, ma improvvidamente.

I Di Pietro e i Tozzi, che hanno indotto tutti noi a preferire di spendere €70 miliardi per impianti FV anziché €4 miliardi per un reattore nucleare, dovrebbero ora andare a spiegare a quelle decine di migliaia di poveretti di cui la cronaca ci ha informati, che, come non è vero che fa freddo e che è il caldo la nostra vera emergenza, non è neanche vero che essi sono rimasti senza corrente elettrica, giacché abbiamo installato 12 gigawatt di impianti FV.

Illuminatevi e scaldatevi col fotovoltaico, direbbe Di Pietro. E lo direi anche io, se non sapessi che tra quelle decine di migliaia quasi la metà aveva capito. Naturalmente la democrazia non si fa coi quasi (il che però mi lascia perplesso: che ci fa allora Monti al governo?).

Da fedeli soldati, proviamo a ripetere, in ordine alla produzione elettrica, le cose da fare e quelle da non fare.

Deciso no al fotovoltaico e deciso no all’eolico: gli impianti esistenti andrebbero smantellati, ché sono inutili, dannosi e costosi. No al petrolio, che non va bruciato per produrre elettricità. E no, deciso no, ai rigassificatori. Sì al nucleare, che va riavviato. Sì al carbone, il cui uso va incrementato. Ni al gas: urgerebbe ridurne l’uso.

Una cosa sul gas andrebbe però fatta, e con ragionevole celerità. Vi sarebbe la possibilità, grazie a una rara e felice circostanza geologica, di realizzare nel Modenese un deposito naturale che aumenterebbe del 50% la capacità delle nostre riserve strategiche: andrebbe realizzato senza indugi.

Ultimo, ma non da meno: cerchiamo di tenere il più possibile lontano dal parlamento i Verdi, i Di Pietro, i mammasantissima di Legambiente. Tutti quelli che ci hanno menati per il naso, insomma.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 08-02-2012 19:34

1. Se il Professor Monti e la squadra di tecnici sono al Governo e' solo perche' il Governo precedente, guidato da Silvio Berlusconi, non e'  stato in grado di agire perche' troppo impegnato ad occuparsi degli affari privati dell'ex Premier, e forse e' stato meglio cosi', altrimenti chissa'  quali altri danni avrebbe provocato.

2. Se c'e'  stata interruzione di fornitura di energia elettrica nei paesi colpiti dalle forti nevicate, non e' un problema di produzione di energia ma di distribuzione, basta guardare il ghiaccio che si e' formato sugli elettrodotti, quindi il fotovoltaico non c'entra nulla.

3. Il progetto del deposito di gas sotto il territorio modenese, vicino a dove abito io, e' gia stato fortunatamente bocciato. Che il PhD Battaglia provi a convincere i Mirandolesi a farsi costruire un deposito di 300 km quadrati sotto il sedere senza chiamare l'esercito.


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 08-02-2012 20:06

giorgio_luppi ha Scritto:

1. Se il Professor Monti e la squadra di tecnici sono al Governo e' solo perche' il Governo precedente, guidato da Silvio Berlusconi, non e'  stato in grado di agire perche' troppo impegnato ad occuparsi degli affari privati dell'ex Premier, e forse e' stato meglio cosi', altrimenti chissa'  quali altri danni avrebbe provocato.

2. Se c'e'  stata interruzione di fornitura di energia elettrica nei paesi colpiti dalle forti nevicate, non e' un problema di produzione di energia ma di distribuzione, basta guardare il ghiaccio che si e' formato sugli elettrodotti, quindi il fotovoltaico non c'entra nulla.

3. Il progetto del deposito di gas sotto il territorio modenese, vicino a dove abito io, e' gia stato fortunatamente bocciato. Che il PhD Battaglia provi a convincere i Mirandolesi a farsi costruire un deposito di 300 km quadrati sotto il sedere senza chiamare l'esercito.




...................l'unica cosa è che le correnti polari dureranno troppo poco.......il verdame deve schiantare e con loro tutti i beoni che li seguono! Ma l'anno prossimo torneranno e avanti così finchè non chiederanno in ginocchio qualche centrale nucleare.

Per gli storditi, siamo entrati in piccola era glaciale.
RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 08-02-2012 23:42

[quote=giorgio_luppi

2. Se c'e'  stata interruzione di fornitura di energia elettrica nei paesi colpiti dalle forti nevicate, non e' un problema di produzione di energia ma di distribuzione, basta guardare il ghiaccio che si e' formato sugli elettrodotti, quindi il fotovoltaico non c'entra nulla.

[/quote]


No no , il fotovoltaico infatti non c'entra proprio visto che sono tempi dove l'inefficienza arriva al 100%.Ma pannelli somari a parte ,il problema è ben altro :come gli "amici" bolscevichi hanno chiuso un poco il rubinetto , o noi siamo stati esosi in richieste (come preferisci vederla fa lo stesso) ,si è già paventato non la messa in campo delle energie rinnovabili (di potenza dio solo sa quali!) ,bensì la messa in funzione di CENTRALI A OLIO COMBUSTIBILE , e sottolineo ,CENTRALI A OLIO COMBUSTIBILE.E per farne secondo tè ,scaldare la neve?non credo ... per produrre energia.ora ,dove sono tutti coloro che a gran voce hanno predicato la bellezza del pianeta ,in occasione del referendum dello scorso giugno ,per difendere madre terra contro l'inquinamento e peggio contro le emissioni di CO2?O è preferibile usare un pò di petrolio piuttosto che rimanere con il culo al freddo?Nessuno manifesta?La verità è che sono riusciti nel loro inganno mediatico e purtroppo ora vi ritrovate a finanziare progetti speculativi ingenti senza il minimo ritorno con risultati diametralmente opposti alle aspettative.Come dire , cornuti e mazziati!Tranquilli , è solo l'inizio.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 10-02-2012 18:59

Avevo ormai deciso di non scrivere piu' sul forum ma, letto l'articolo delirante del PhD Battaglia, non sono riuscito a non intervenire.
Vedo comunque che non e' cambiato nulla, a fronte di tre punti precisi, Cher ripete la solita litania della propaganda anti-verdame, mentre Charade tira in ballo le centrali ad olio combustibile, argomento anche questo non pertinente.
La frase di Cher: avanti così finchè non chiederanno in ginocchio qualche centrale nucleare e' emblematica nel rappresentare il vostro stato d'animo: pieno di rancore e di astio per una sconfitta che non avete ancora accettato.
Ma dovete rassegnarvi ragazzi, cogliere ogni occasione per sparare sulle rinnovabili non fara' rivivere il nucleare: ormai in Italia e' morto e sepolto.
A seguito del referendum del 2011 non se ne puo' piu' riparlare per cinque anni, e siamo al 2016. A questo punto ci vorrebbe una forza politica che avesse il coraggio di riproporlo. Il coraggio di attuare scelte impopolari non e' certo una dote che distingue i nostri politici, che, per timore di un'altra sconfitta, si guarderanno bene dal riprovarci. Ma supponiamo che qulacuno sia deciso, passerebbero almeno un paio di anni per riorganizzarsi e ripartire, e siamo al 2018. A questo punto sarebbe necessario istituire una commissione, un team che scelga i siti, le tecnologie e trovi i finanziamenti, quanti anni? tre? cinque? E siamo al 2023. Facendo finta che le popolazioni accettino sul proprio territorio gli impianti nucleari, iniziamo a costruire la prima centrale. Se le cose non cambiano i tempi italiani saranno ancora al doppio rispetto ai tempi normali, ma voglio essere generoso, diciamo dieci anni per costruirla, se non si verificano incidenti di percorso e senza opposizioni no-nuke. E siamo al 2033. A quel punto chissa' quali altre tecnologie saranno state sviluppare e la nostra nuova centrale sara' gia' vecchia.
Capisco che continuare a stare seduti in riva al fiume con la neve e con le chiappe gelate in attesa di un cadavere che non passa sia un po' triste, ma rassegnatevi ragazzi e indirizzate le vostre energie a qualcosa di piu' costruttivo, continuare a covare rancore non porta a nulla.


Una nota per Charade: dal sito newclear.it riporto:
Ma niente comunque in confronto ai prezzi spot (mercato del giorno prima) raggiunti in Francia che hanno quasi toccato l’astonomica cifra di 2000 euro/kWh sulla piattaforma EPEX SPOT per l’energia erogata tra le ore 10 e le 11 di oggi 9 febbraio con riflessi su tutte le borse europee dell’energia.
La Francia infatti ieri ha battuto nuovamente il suo record per quanto riguarda i consumi elettrici, alle ore 19 dell’8 febbraio è stata toccata una punta di potenza richiesta pari a 101.700 MW  superando di quasi 5 GW il record storico di 96.710 MW che risaliva al 15 dicembre 2010. Andando a consultare il sito dell’RTE si può verificare che la domanda di oggi sembra rimanere di alcuni GW al di sotto dei livelli da primato di ieri.
In Francia la temperatura è inferiore di 10 gradi centigradi rispetto alla media stagionale e in un paese dove il 30% delle utenze utilizza il riscaldamento elettrico questo spiega, almeno in parte, il record di consumi.


Anche la scelta francese di scaldarsi con energia elettrica da fonte nucleare non mi sembra molto felice, in caso di freddo intenso come in questi giorni si arriva a spendere due euro al kW, forse accendere una centrale ad olio combustibile ogni trent'anni non e' poi un prezzo cosi' alto.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 10-02-2012 19:20

Sono un pò di mesetti che, dopo le sparate di sexyteo, non scrivo ma, dopo i 2 interventi di Giorgio...
Facendo un pò di conti, scaldarsi in un appartamento di 100 mq in Francia con energia elettrica da nucleare costa non meno di 20 Euro all'ora...
In qualche giorno, di questo passo, qualche migliaio di euro...
Forse le cose non stanno così in quanto ci penserà lo stato a pagare..
Quindi, ricapitolando, in estati molto calde non c'è acqua a sufficienza nei fiumi, in inverno ci vogliono oltre 100 Gw sempre disponibili, magari a 2000 Euro/MWh, complimenti al nucleare e viva le scelte francesi..


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 10-02-2012 20:03

giorgio_luppi ha Scritto:

Vedo comunque che non e' cambiato nulla, a fronte di tre punti precisi, Cher ripete la solita litania della propaganda anti-verdame, mentre Charade tira in ballo le centrali ad olio combustibile, argomento anche questo non pertinente.


Non lo tiro in ballo io , lo tira in ballo la nazione in quanto , dato che si taglia il gas , non si brucia pannelli fv per fare corrente bensì olio combustibile.Non siete voi i paladini dell'ecologia e noi i cattivoni che devastano l'ambiente?

giorgio_luppi ha Scritto:

La frase di Cher: avanti così finchè non chiederanno in ginocchio qualche centrale nucleare e' emblematica nel rappresentare il vostro stato d'animo: pieno di rancore e di astio per una sconfitta che non avete ancora accettato.


Non direi ,è solo l'ineluttabile realtà

giorgio_luppi ha Scritto:

Ma dovete rassegnarvi ragazzi, cogliere ogni occasione per sparare sulle rinnovabili non fara' rivivere il nucleare: ormai in Italia e' morto e sepolto.
A seguito del referendum del 2011 non se ne puo' piu' riparlare per cinque anni, e siamo al 2016. A questo punto ci vorrebbe una forza politica che avesse il coraggio di riproporlo. Il coraggio di attuare scelte impopolari non e' certo una dote che distingue i nostri politici, che, per timore di un'altra sconfitta, si guarderanno bene dal riprovarci. Ma supponiamo che qulacuno sia deciso, passerebbero almeno un paio di anni per riorganizzarsi e ripartire, e siamo al 2018. A questo punto sarebbe necessario istituire una commissione, un team che scelga i siti, le tecnologie e trovi i finanziamenti, quanti anni? tre? cinque? E siamo al 2023. Facendo finta che le popolazioni accettino sul proprio territorio gli impianti nucleari, iniziamo a costruire la prima centrale. Se le cose non cambiano i tempi italiani saranno ancora al doppio rispetto ai tempi normali, ma voglio essere generoso, diciamo dieci anni per costruirla, se non si verificano incidenti di percorso e senza opposizioni no-nuke. E siamo al 2033. A quel punto chissa' quali altre tecnologie saranno state sviluppare e la nostra nuova centrale sara' gia' vecchia.
Capisco che continuare a stare seduti in riva al fiume con la neve e con le chiappe gelate in attesa di un cadavere che non passa sia un po' triste, ma rassegnatevi ragazzi e indirizzate le vostre energie a qualcosa di piu' costruttivo, continuare a covare rancore non porta a nulla.



Ricordavo bene la vostra particolare dote di cartomanti - astrologi nel fare previsioni o meglio nello spararle...Il problema della vostra visione è sempre il medesimo :la paura ancestrale che venga davvero attuato un piano serio energetico che contempli l'uso dell'atomo ,e ancora di più se verrà condiviso.E di un pò ,come mai non applichi lo stesso concetto alle energie alternative?Nel nucleare secondo te ricerche e sviluppi non se ne fanno?Solo le rinnovabili possono ?


giorgio_luppi ha Scritto:

Anche la scelta francese di scaldarsi con energia elettrica da fonte nucleare non mi sembra molto felice, in caso di freddo intenso come in questi giorni si arriva a spendere due euro al kW, forse accendere una centrale ad olio combustibile ogni trent'anni non e' poi un prezzo cosi' alto.


Come dire ,pago meno bruciando merda (petrolio) per altro non mio ,e per questa volta l'ho sfangata ... Ma per favore!
Ti sei forse chiesto quanto ti costa l'olio combustibile e quanto inquina?
Ti sei forse chiesto che un sistema intelligente , in caso di necessità ,spende qualcosa in più ma è autonomo anzichè rimanere in balia di chi comanda i rubinetti?
Ti rendi conto che critichi l'invidiabile autonomia dei Francesi anche in caso di situazioni contingenti estreme?Noi nemmeno in situazione climatica ottimale siamo in grado di badare a noi stessi.
Nessun rancore , ci mancherebbe altro ...
Hai solo perso un'altra occasione per dimostrare di poter aprire gli occhi ...
RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 10-02-2012 20:11

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Sono un pò di mesetti che, dopo le sparate di sexyteo, non scrivo ma, dopo i 2 interventi di Giorgio...


Non ne sentivamo la mancanza (è una battuta , non prendertela ,ma mi hai dato l'assist!)Toungue

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Facendo un pò di conti, scaldarsi in un appartamento di 100 mq in Francia con energia elettrica da nucleare costa non meno di 20 Euro all'ora...
In qualche giorno, di questo passo, qualche migliaio di euro...
Forse le cose non stanno così in quanto ci penserà lo stato a pagare..
Quindi, ricapitolando, in estati molto calde non c'è acqua a sufficienza nei fiumi, in inverno ci vogliono oltre 100 Gw sempre disponibili, magari a 2000 Euro/MWh, complimenti al nucleare e viva le scelte francesi..


Posso capire che in questo periodo tu sia molto contristato e ti bruci il culo perchè i tuoi bene-amati pannelli non producono una benemerita mazza di corrente e quindi hai bisogno di diversivi ,ma come ho detto al sig. Luppi ,mi sembra che la vostra invidia sia piuttosto palese.Preferisco uno stato che è in grado di fronteggiare un emergenza anche a caro prezzo piuttosto che morire di freddo , non credi?inoltre ,è un periodo limitato e una situazione eccezionale.Quindi trovo la vostra arrampicata sugli specchi più che pindarica ,peraltro con la spocchia di puntare il vostro amato ditino congelato sul francese in mutande sì ... ma vivo ...


a proposito ... non mi dici nulla della tua grande Germania ..
Vatti a vedere il post recente del buon Drugo che dice ...
Scommetto che te ne guardi bene dal dirmelo ...
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 10-02-2012 21:35

Almeno charade non neghi, è già qualcosa..
E' ovvio che è una situazione contingente e ovviamente non godo se i francesi stanno spendendo un sacco di soldi per scaldarsi..
Per quanto riguarda la Germania (ci vado mercoledi..) sicuramente avranno problemi, grandi i piccoli non so ma una certezza ce l'ho: rimarrà all'avanguardia come paese anche senza nucleare. Sicuramente riattaccheranno una parte delle centrali spente (nessuno, in Germania, aveva detto che rimanevano spente dopo il marzo scorso).
Vedremo nei prossimi mesi e nei prossimi anni.
Per quanto riguarda i pannelli somari, come li chiami tu, si stanno 'istruendo' e hanno raggiunto quotazioni molto intelligenti.. Installeremo, in Italia, qualche Gwp anche quest'anno e poi anche l'anno prossimo e poi ancora, ancora. Del resto lo stanno facendo anche i Francesi, i Greci (!!!), gli Indiani, i Sud Africani etc..
Adirittura crescita esponenziale in Francia. Francesi che hanno deciso saggiamente di prolungare la vita di molte delle centrali attualmente in funzione del 50% in media. Quindi per altri 15/20 anni niente EPR (solo una peraltro ancora in costruzione).
Può essere che i Francesi abbiano fatto i conti...Con il fotovoltaico a un dollaro a Wp già alla fine di quest'anno.
Installare 10 Gwp costerà come costruire una EPR e si fa la stessa energia, distribuita, con meno complicazioni...
A fine anno avremo in Italia oltre 17 Gwp installati.
I 12 al 31/12/11 ci daranno 17 TWh circa. Il 5% del fabbisogno. Sono costati cari ma da oggi in poi, gli alri 20 o 30 Gwp che installeremo al 2020 costeranno un quinto...


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 10-02-2012 21:57

X Storditi dal freddo....... Drugo ha reso disponibile questo link
http://news.ninemsn.com.au/article.aspx?id=8416501

Ma l'emulazione verso i "Pannelli-Somari" rende ciechi e sordi?


Freddo scatto forze Germania per riavviare reattori nucleari: report11:12 AEDT Gio 9 Feb 2012


Il freddo scatto presa l'Europa ha costretto la Germania, che ha deciso l'anno scorso di abbandonare l'energia nucleare, di portare diversi reattori di nuovo on line.

L'ondata fredda relativa domanda di energia elettrica richiesta della Germania operatori di rete per invitare centrali nucleari, nel serbatoio rimane come una "misura preventiva", un portavoce di Tennet, uno degli operatori ha detto l' Handelsblatt .

In seguito al devastante terremoto e lo tsunami in Giappone lo scorso marzo, che ha indotto la radiazione a perdere presso lo stabilimento di Fukushima Daiichi nucleare, la Germania ha deciso di eliminare gradualmente l'energia nucleare entro il 2022.

Otto dei 17 reattori tedeschi furono immediatamente presi off line, ma cinque di loro stanno servendo come generatori di riserva in caso di domanda di energia elettrica non può essere soddisfatta da altre fonti.

Nel mese di dicembre, la Germania ha importato dalla vicina Austria il potere per stabilizzare la propria rete.

----------------------------------------
.........cialtroni si nasce o si diventa?
Vuole essere una domanda!



RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 10-02-2012 22:53

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Almeno charade non neghi, è già qualcosa..
E' ovvio che è una situazione contingente e ovviamente non godo se i francesi stanno spendendo un sacco di soldi per scaldarsi..
Per quanto riguarda la Germania (ci vado mercoledi..) sicuramente avranno problemi, grandi i piccoli non so ma una certezza ce l'ho: rimarrà all'avanguardia come paese anche senza nucleare. Sicuramente riattaccheranno una parte delle centrali spente (nessuno, in Germania, aveva detto che rimanevano spente dopo il marzo scorso).
Vedremo nei prossimi mesi e nei prossimi anni.


Già ma qualcuno ha affermato a suo tempo che si potesse benissimo fare a meno per incamerare consensi ... invece proprio così non è ... Ciò a dimostrare l'assoluta esigenza di avere un mix energetico intelligente e ponderato che ti mette al riparo da noie improvvise enon.


Alessandro Bellotti ha Scritto:

Per quanto riguarda i pannelli somari, come li chiami tu, si stanno 'istruendo' e hanno raggiunto quotazioni molto intelligenti.. Installeremo, in Italia, qualche Gwp anche quest'anno e poi anche l'anno prossimo e poi ancora, ancora. Del resto lo stanno facendo anche i Francesi, i Greci (!!!), gli Indiani, i Sud Africani etc..
Adirittura crescita esponenziale in Francia. Francesi che hanno deciso saggiamente di prolungare la vita di molte delle centrali attualmente in funzione del 50% in media. Quindi per altri 15/20 anni niente EPR (solo una peraltro ancora in costruzione).


A parte il fatto quindi della conferma che le centrali di terza generazione godono di buona salute e quindi sfruttabili per più lungo tempo e in sicurezza per altro ,tutto a vantaggio della riduzione del costo dell'energia.Se qualcosa funziona bene ,non è necessario abbattarlo per quolcosa di nuovo ,solo in italia si fa così...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Può essere che i Francesi abbiano fatto i conti...Con il fotovoltaico a un dollaro a Wp già alla fine di quest'anno.
Installare 10 Gwp costerà come costruire una EPR e si fa la stessa energia, distribuita, con meno complicazioni...
A fine anno avremo in Italia oltre 17 Gwp installati.
I 12 al 31/12/11 ci daranno 17 TWh circa. Il 5% del fabbisogno. Sono costati cari ma da oggi in poi, gli alri 20 o 30 Gwp che installeremo al 2020 costeranno un quinto...


A parte la tua intrinseca avversione all'EPR ,a parte l'impossibile paragone tra energia ad intermittenza e la costante energia di potenza da nucleare , io posso darti pienamente atto del trend di mercato e delle future vendite di FV o delle previsioni di vendita , ma sono obbligato a ricordarti che l'energia prodotta non è che un esigua percentuale rispetto al fabbisogno ,con dei costi esorbitanti.Ti credo quando dici che vendereti milionate e milionate di GWp in FV , ma il dramma è che non vale nulla in termini di apporto energetico.Il dare è eccessivamente oneroso rispetto all'avere.E questo lo sai benissimo.Quindi ,perchè spacciarla come soluzione quando non lo è?Perchè si vuole a tutti i costi fingere che siano la soluzione quando in queste ore ,tra freddo , gelo , intemperie ecc dimostrano la loro pressochè inutilità e per parecchi mesi all'anno?Rimane per me un mistero tutto ciò con la ferma convinzione che per fare potenza , bisogna avere potenza.
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 11-02-2012 11:53

http://www.ilgiornale.it/esteri/obama_or...comments=1

Obama rilancia il nucleare Fukushima fa paura solo qui


di Franco Battaglia - 11 febbraio 2012, 08:15

Una notizia che nei media italiani vorrebbe risuonare come uno scoop è quella dei due nuovi reattori nucleari la cui costruzione è stata approvata ieri in Stati Uniti.
«Inversione di tendenza», disinforma il Corriere della Sera. Siccome è dal 1978 che l’America non costruiva un nuovo nucleare, hanno dato a intendere ai propri lettori che la tendenza sarebbe stata, lì, di chiudere col nucleare. La verità è che gli Stati Uniti non sono stati nell’impellenza di costruirne di nuovi, avendo più di 100 reattori. In più, in 30 anni ne hanno aumentato dal 60% a oltre il 90% il fattore di capacità, riuscendo così, senza costruirne altri, ad aumentare del 50% la produzione elettronucleare, passata dai 500 miliardi di kWh dell’anno di Chernobyl agli 800 miliardi dell’anno scorso. Infine, hanno allungato la vita di esercizio dei loro reattori, dai 40 anni inizialmente certificati, a 60 anni.

Quando i bugiardi del nucleare-no-grazie vi dicono che il mondo industrializzato non costruisce più nucleare, vi mentono nel migliore dei modi, cioè raccontando la verità a metà: Stati Uniti ed Europa non costruiscono centrali nucleari perché le hanno già, e in abbondanza.

Sono tante, troppe, le notizie in Italia taciute. Ve ne passo qualcuna. Lo scorso 18 luglio il Parlamento inglese ha ratificato il programma, riconfermato dal governo la settimana precedente, di costruire nuovi impianti nucleari nel Regno Unito, e riconfermando anche la lista dei siti che ospiteranno gli impianti. Lo sapevate? No, perché nei media italiani - a parte le palesi eccezioni - vige una rigorosa omertà su tutta la questione nucleare.
Non scrivo a vanvera. Ad esempio, a proposito di Fukushima. Scommetto che non sapevate che il Rapporto dell’Agenzia di Sicurezza Nucleare Giapponese scrive, testualmente: «Non è stato riscontrato alcun effetto sanitario in alcuna persona a causa dalle emissioni radioattive da Fukushima».

Sicuramente lo ignorano al Corsera, visto che stanno a chiedersi, dopo la decisione americana, se sia stata dimenticata la lezione di Fukushima. La vera lezione di Fukushima è che il nucleare è sicuro, giacché nessun morto, ferito o malato ha causato l'impianto, pur distrutto da un terremoto di forza 9 con maremoto a seguire. Così come Chernobyl: in questi 25 anni le radiazioni fuoriuscite da quell'impianto non hanno causato alla popolazione civile alcun effetto sanitario. Nessun morto, nessun ferito, nessun malato di alcuna malattia associabile alle radiazioni. Zero.

Sul nucleare bisogna imparare a ragionare con la propria testa. In assenza di specifiche competenze, imparate a chiedervi come mai. Come mai il Parlamento inglese ha riconfermato lo sviluppo del nucleare. Come mai l'Ucraina, la patria di Chernobyl, portandoli a 15, ha installato 9 reattori negli ultimi 25 anni. Come mai il Giappone, la patria di Fukushima, non si sogna di uscire dal nucleare e ha mantenuto il programma di costruirne 17 nei prossimi 20 anni. Come mai la Svezia, che con un referendum del 1980 aveva deciso di chiudere entro 2 anni i propri 11 reattori, li ha, ancora oggi, tutti in esercizio.

Come mai lo scorso novembre la Cina ha connesso alla rete il proprio 15mo reattore, costruito in soli 5 anni, e voi non lo sapevate. Come mai nel mondo vi sono 61 reattori in costruzione (di cui 26 in Cina, 9 in Russia, 2 in Ucraina), 160 in attesa di approvazione (di cui 51 in Cina e 10 in Giappone) e 335 programmati (di cui 120 in Cina e 11 in Ucraina).
Poco più della metà degli italiani, disinformati dai Verdi e da Di Pietro ed emotivamente caricati da Celentano e Beppe Grillo, andando al voto, hanno votato i propri figli e nipoti alla incertezza di approvvigionamento energetico.

Lo vediamo in questi giorni: ne bastano quattro di neve per far emergere la fragilità della nostra condizione, con una nostra smodata dipendenza da gas che è, al mondo, più unica che rara.

Basti solo dire che il contributo del prezioso e costoso gas alla produzione elettrica è, da noi, il doppio che nel resto del mondo. L'ultima bischerata che un governo, soprattutto se di tecnici, doveva fare era l'inaugurazione di un inutile, costoso, pericoloso e inopportuno impianto di rigassificazione. Monti l'ha fatta.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 11-02-2012 13:17

Ho già espresso cosa penso del mio concittadino.. Concittadino che si guarda bene dal fornire dati 'relativi' fornendo solo dati assoluti che non servono a nulla e ovviamente chiariscono la 'statura' del suddetto concittadino.
La scorrettezza dell'articolo del Prof. Battaglia fa solo ridere.
Questo da un punto di vista ingegneristico e scientifico.
Il Prof. Battaglia, visto che parla di Cina e visto che una laurea bene o male ce l'ha e la usa per insegnare all'Università di Modena, dovrebbe, dati alla mano, dirci negli ultimi 5 anni (o 10 o 15 decida lui) e nei prossimi 5,10,15 o 20 anni (decida lui) quanto è pesato il nucleare e quanto peserà nel prossimo futuro. Ci dica il prof. Battaglia, quanto nucleare ha installato il mondo che cresce anche a 2 cifre (Cina, India, Brasile, Turchia, Russia) negli ultimi 5 anni e quanto ne installerà nei prossimi 5 o 10 e che percentuale è stata e che percentuale sarà. Questo sulla base di dati certi e reperibili (wordnuclear ad esempio).
Sono poi d'accordo con Giorgio e con i 200.000 abitanti della bassa modenese riguardo il serbatoi 'naturale' come lo chiama lui di quasi 300 Kmq dentro al quale si dovrebbe pompare metano (!!).
L'aggettivo 'naturale' rende l'idea della 'statura' scientifica del concittadino.


RE:   Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 11-02-2012 20:37

Charade77 ha Scritto:

Ricordavo bene la vostra particolare dote di cartomanti - astrologi nel fare previsioni o meglio nello spararle...Il problema della vostra visione è sempre il medesimo :la paura ancestrale che venga davvero attuato un piano serio energetico che contempli l'uso dell'atomo ,e ancora di più se verrà condiviso.E di un pò ,come mai non applichi lo stesso concetto alle energie alternative?Nel nucleare secondo te ricerche e sviluppi non se ne fanno?Solo le rinnovabili possono ?

Non si tratta di cartomanzia ma solo di un po' di buon senso, non ti sei reso conto in quale Paese vivi? Questa e' la ineluttabile realta' di Cher.
Prova a rispondere a questa domanda, senza cambiare argomento come al solito: chi pensi che possa avere il coraggio di riproporre il nucleare in Italia senza temere un calo di consensi?

Charade77 ha Scritto:

Come dire ,pago meno bruciando merda (petrolio) per altro non mio ,e per questa volta l'ho sfangata ... Ma per favore!
Ti sei forse chiesto quanto ti costa l'olio combustibile e quanto inquina?
Ti sei forse chiesto che un sistema intelligente , in caso di necessità ,spende qualcosa in più ma è autonomo anzichè rimanere in balia di chi comanda i rubinetti?
Ti rendi conto che critichi l'invidiabile autonomia dei Francesi anche in caso di situazioni contingenti estreme?Noi nemmeno in situazione climatica ottimale siamo in grado di badare a noi stessi.
Nessun rancore , ci mancherebbe altro ...
Hai solo perso un'altra occasione per dimostrare di poter aprire gli occhi ...

Quanto alla autonomia energetica, temo che, purtroppo, nel nostro Paese rimarrebbe una utopia anche con le quattro centrali nucleari a suo tempo paventate, visto che il combustibile dovremmo comunque comprarlo all'estero. D'accordo che Canada e Australia sono paesi amici e stabili ma sempre di estero di tratta.
RE:    Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 12-02-2012 02:16

giorgio_luppi ha Scritto:

Non si tratta di cartomanzia ma solo di un po' di buon senso, non ti sei reso conto in quale Paese vivi? Questa e' la ineluttabile realta' di Cher.
Prova a rispondere a questa domanda, senza cambiare argomento come al solito: chi pensi che possa avere il coraggio di riproporre il nucleare in Italia senza temere un calo di consensi?


Ti rispondo molto chiarmente :ad oggi nessuno!E pensi sia un onore e un vanto l'avere una classe dirigente che poco pensa al benessere comune e si preoccupa solo dei rimborsi elettorali?Credi sia forse meglio avere una dei finti movimenti che celandosi dietro una misera e ipocrita facciata ecologista ,fanno credere ai più sprovveduti di poter salvare il mondo in maniera candida e pulita?(lega ambiente , verdi ecc..).Da quel che capisco vivi intrappolato in una malsana rassegnazione di un paese che non potrà mai cambiare.Ciò indirettamente vuole significare che se hai dei figli ,non saranno in grado di cambiare nulla:bella fiducia che hai nelle tue potenzialità e in quelle delle generazioni future.

giorgio_luppi ha Scritto:

Quanto alla autonomia energetica, temo che, purtroppo, nel nostro Paese rimarrebbe una utopia anche con le quattro centrali nucleari a suo tempo paventate, visto che il combustibile dovremmo comunque comprarlo all'estero. D'accordo che Canada e Australia sono paesi amici e stabili ma sempre di estero di tratta.


Lasciando stare che le quantità in gioco del combustibile nucleare sono , in rapporto alle fossili ,una quantità esigua ,e considerato che il combustibile nucleare non è a gettito continuo come le fossili (e che quindi il giochino del rubinetto sarebbe pressochè inesistente nell'immediato) ,anche se il nostro paese non è dotato di riserve d'uranio ,la dipendenza sarebbe di gran lunga più sostenibile e meno vincolante.Poi ,la bacchetta magica non ce l'ha nessuno:per riformare un sistema complesso non possono esserci soluzioni semplici.Occorre un percorso rigoroso e serio prima di arrivare ad un risultato ottimale ,ma se mai si comincia!Ora che ho risposto io ,facciamo che rispondi tu ai quesiti che ti ho posto qui sopra ...
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 12-02-2012 17:24

Lasciando stare il nucleare, visto che per una decina/ventina di anni in Italia non si farà e io aggiungo che, come ho già postato diverse volte, anche il resto del pianeta non sembra così entusiasta di questa forma di energia, occorrerebbe inquadrare il problema energetico lasciando perdere questa forma di energia. Per quanto riguarda il sottoscritto e Giorgio, siamo ben lungi da come ci descrivi, soprattutto in merito alla fiducia che nutriamo nel paese Italia, dove viviamo, dove vivono i nostri figli e dove facciamo impresa, svilluppando impresa, assumendo e creando ricchezza. Questo con il coltello fra i denti, tutti i giorni, spesso in giro per il mondo.
Credo tantissimo nelle qualità degli italiani. Vivo tutti i giorni a contatto con piccole e medie imprese (clienti e fornitori) che nonostante le difficoltà create dai politici negli ultimi 20 anni e in particolar modo dall'ultimo governo continuano a investire in strutture, prodotti, uomini. Idealmente percorro la via Emilia, da Rimini a Fidenza, Piacenza e vedo miriadi di aziende leader mondiali.
Ce la giochiamo con i tedeschi. E spesso si vince.
Quindi, charade, non imputare a Giorgio la mancanza di fiducia..
E' proprio perchè abbiamo dei figli che abbiamo una visione ampliata del presente e del futuro. Ci siamo battuti, Giorgio ed io, contro il nucleare, portando migliaia di persone a votare contro l'installazione delle EPR in Italia. Sarebbe stato un inutile bagno di sangue (economico...)
E di questo risultato sono orgoglioso.
Il progetto EPR in Italia faceva semplicemente ridere: nessuna EPR è ancora in funzione nel mondo (prima si parlava del 2009, poi 2011, poi 2013 bah, anno più anno meno...).
Se fossimo partiti (si fa per dire) a costruire una quindicina di EPR, diciamo 3 anni dopo la prima pietra promessa quindi nel 2018, avremmo finito il 'piano nucleare' nel 2030 o forse anche dopo.
Nessuno mi ha mai risposto, su questo e su altri forum, ad un quesito semplicissimo: cosa si doveva fare, in Italia, nel frattempo ? 2011, 2012 fino al 2025/2030, 2 decenni nei quali avremmo speso 120/150 miliardi di euro (chi dice meno sa di mentire..) senza avere un solo Kw.
La situazione che il paese realisticamente aveva davanti era questa.
L'alternativa l'abbiamo già: nel 2012 si faranno 17 TWh con solo l'installato al 31/12/11 di fotovoltaico cioè il 5% del fabbisogno e quello che conta di più, anche a livello di costi, si farà entro il 2020.
Si arriverà ad una quota compresa fra il 15 e il 20% del fabbisogno. Del resto con i costi da un dollaro a watt preveisti entro quest'anno, installare 10 Gwp (più o meno l'equivalente di una EPR) costerà 7 Miliardi di euro e non più 20 come nel 2010.
Oltre il 20% non si potrà andare per le ovvie ragioni di intermittenza del fotovoltaico.
L'evoluzione del fotovoltaico va oltre le previsioni.
Anche oltre le mie...


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - lucaberta - 13-02-2012 01:23

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Lasciando stare il nucleare, visto che per una decina/ventina di anni in Italia non si farà e io aggiungo che, come ho già postato diverse volte, anche il resto del pianeta non sembra così entusiasta di questa forma di energia

tempismo perfetto quello del Bellotti, dato che in USA e' stata approvata la licenza per i reattori 3 e 4 di Vogtle, in Georgia. Saranno due AP-1000 ad essere installati:



Se ne parla a lungo e in gran dettaglio sul 91esimo Nuclear Energy Carnival, uscito da poche ore:
http://yesvy.blogspot.com/2012/02/91st-c...blogs.html

Ciao, Luca
RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - lucaberta - 13-02-2012 01:28

Alessandro Bellotti ha Scritto:
Nessuno mi ha mai risposto, su questo e su altri forum, ad un quesito semplicissimo: cosa si doveva fare, in Italia, nel frattempo ? 2011, 2012 fino al 2025/2030, 2 decenni nei quali avremmo speso 120/150 miliardi di euro (chi dice meno sa di mentire..) senza avere un solo Kw.
La situazione che il paese realisticamente aveva davanti era questa.

si sarebbe fatto esattamente quello che si fa oggi. Tantissimo gas, parecchio carbone, un po' di idroelettrico, molto import da Francia e altri paesi con sorgenti nucleari, e qualche briciola con solare FV ed eolico. Tranne che poi avremmo avuto una notevole produzione continua di energia elettrica. Continua.

Riporta:
L'evoluzione del fotovoltaico va oltre le previsioni.
Anche oltre le mie...


che bello. Complimenti per avere settato delle previsioni cosi' basse.

--L
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 13-02-2012 11:02

Accidenti, Luca, un paio di Gw fra 5 o 6 anni. Ecco il rilancio del nucleare..
E dei 100 Gw che ormai da un lustro installa di nuova potenza ogni anno la Cina che ne dici ? E dei 150 Gw e passa del resto del mondo ?
Nel 2025/2030 il nucleare peserà meno della metà di quanto pesa oggi.
Quindi circa un 7%. E parlo di energia elettrica. Se poi rapportiamo alla totalità dell'energia consumata dal pianeta, si parla di meno del 2,5%.
Risulta evidente che un così basso contributo energetico da nucleare potrebbe facilmente essere coperto da risparmio energetico o da fonti rinnovabili.
Occorre infatti affrontare il fabbisogno energetico globalmente e non solo da un punto di vista elettrico.
Abbiamo riacceso in Italia un pò di centrali inquinanti a olio perchè ci vuole un sacco di metano a riscaldare case, capannoni e edifici pubblici come le scuole.
Occorre quindi investire nell'edilizia per il 'recupero energetico' delle costruzioni.
Questa dovrebbe essere la base di un serio piano energetico nazionale.
Gli esempi, nel nord Europa e Germania non mancano.
Del resto va benissimo parlare di tecnica, di valvole e di nucleare.
L'unico problema che vedo è che il nucleare, così come lo conosciamo oggi, non sarà in grado di dare un contributo energetico visibile nei prossimi 20 anni. Mancano le vere novità.
Prendete la Francia ad esempio. Nel 2015 forse (aggiungo era ora...) atteccherà una EPR alla rete. Nel frattempo, aggiungo giustamente, hanno deciso, sempre in Francia, di allungare la vita del 50% alle centrali attualmente in uso. Ovviamente avranno fatto i conti.
Conviene aggiornare le centrali esistenti piuttosto che costruirne dell nuove.
Chi poi spiegherà ai Francesi i folli aumenti della bolletta elettrica che avranno, in chiaro o mascherati, dovuti al gelo di questi giorni ?
2000 Euro a Mwh sono una bella cifra come sono una bella cifra i 100 e passa Gw necessari alla Francia per tirare avanti..
Riparleremo di nucleare, in Italia, fra una quindicina d'anni. Quando saranno in funzione qualche EPR (meno di 10 al mondo) e qualche altra centralina da 200/300 Mw, forse più consona all'Italia.
Nel frattempo si installerano una ventina e forse più Gwp di fotovoltaico, a prezzi stracciati che garantiranno entro il 2020 oltre il 15% del fabbisogno di energia elettrica (nel 2012 siamo oltre il 5%)
Fra 15 anni ci accorgeremo che, con investimenti in smart grid e quindi con investimenti nell'intelligenza distributiva (vedi Siemens, Scheider e le miriadi di medie e grandi imprese tecnologiche tedesche), il nucleare sarà inutile a livello italiano. Con meno del 2,5% del fabbisogno sarà inutile a livello mondiale.
Questo con le attuali tecnologie. Vedremo se la ricerca ci consentirà di guardare al futuro (anche nucleare..) con più fiducia e tranquillità, con scelte che dovranno essere condivise dalla popolazione.


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - lucaberta - 13-02-2012 13:04

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Accidenti, Luca, un paio di Gw fra 5 o 6 anni. Ecco il rilancio del nucleare..

giova forse ricordare che il nucleare e' stato affossato dai bassi costi dei combustibili fossili degli ultimi 30 anni, cosa che sta cambiando molto rapidamente. E dai furbetti come te che sanno benissimo che parlare di rinnovabili non serve altro che a fare il gioco delle societa' oil and gas, piu' quelle del carbone, che continueranno a fare grandissimi giri di affari avvelenando il mondo sempre piu'. Contento tu.

Intanto di nuovo nucleare se ne inizia a parlare, in USA, in UK, in Francia, in Finlandia, in Repubblica Ceca, in Polonia, in Romania, per tacere di Cina e India, che non hanno mai smesso di lavorarci su.

Ma te, che sei sempre e comunque antinuclearista, la cosa da' molto fastidio e quindi la neghi a te stesso. Contento tu.

--L
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 13-02-2012 15:29

Non sono antinucleare. L'ho ripetuto una dozzina di volte.
Ero, lo sono e lo sarò ancora per diversi anni contrario a megacentrali tipo EPR dislocate in Italia (!!!) che potevano fornire il loro contributo fra una ventina di anni.
Per una decina di anni non si affronterà in Italia l'argomento nucleare.
Nel frattempo attendiamo l'evolversi delle installazioni nucleari nel mondo e l'evolversi dei tipi di energia che ritenete inutili e costose.
Per la Polonia si parla di 2035 per qualche Gw e 100 miliardi di dollari... Si parla appunto.
A me non da fastidio nulla. Vivo di tecnologia tutti i giorni e, da un punto di vista energetico, attendo con ansia un nucleare diverso.
Tra qualche anno avremo in Italia, da rinnovabili, coperto oltre il 40% del fabbisogno: 15% idroelettrico e il resto lo sai anche tu. Questo entro il 2015/2016.
Una percentuale vicina al 28/30% già quest'anno.
Lo dice anche Terna: a gennaio 2012 oltre 800 Gwh dal solo fotovoltaico (oltre il 400% in più rispetto a gennaio 2011). Questo ha consentito un rispamio di diversi punti di combustibile fossile. Questo a gennaio. Nei 10 mesi di sole che avremo al sud e al nord, evidentemente si potrà contare su un contributo da fotovoltaico mensile anche doppio per cui i 16/17 TWh sono una stima prudente (5% del fabbisogno).
Questo con un terzo del totale fotovoltaico che si andrà a installare entro il 2020 che sarà a mio avviso vicino ai 30 GWp.
Il nucleare attuale fra 6 o 7 anni (EPR & C) sarà semplicemente inutile per l'Italia.
Ti ricordo che 1 Gwp di fotovoltaico costa oggi 1,3 Miliardi di euro e costerà entro l'anno il 30/40% in meno.
E' solo una questione tecnologica: rendimento e utilizzo di wafer sempre più sottili e performanti


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - lucaberta - 13-02-2012 15:43

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non sono antinucleare. L'ho ripetuto una dozzina di volte.

e io continuo a credere che ci hai detto una cazzata per una dozzina di volte.

Nulla di male ad essere contrario al nucleare. Ma che almeno tu abbia l'onesta' intellettuale di ammetterlo. Ma so che e' chiedere troppo, evidentemente.

--L
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 13-02-2012 18:18

Non ho la pretesa di convincerti e di convincere.
Vedremo in questo decennio la tendenza e l'evoluzione 'energetica' italiana e del pianeta.


RE:     Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 13-02-2012 19:53

Charade77 ha Scritto:

Ti rispondo molto chiarmente :ad oggi nessuno!E pensi sia un onore e un vanto l'avere una classe dirigente che poco pensa al benessere comune e si preoccupa solo dei rimborsi elettorali.....

Bene, almeno su questo punto siamo d'accordo, quindi continuare a parlare di nucleare in Italia diventa puramente accademico, visto che non se ne fara' nulla.
Quanto poi alla nostra classe politica, non ne sono certo orgoglioso, anzi non gode ne' della mia stima ne' della mia fiducia. Purtroppo e' riuscita ad instaurare un sistema di potere autoreferenziale e cosi' blindato da essere praticamente inattaccabile al cambiamento. Questo, contrariamente ad Alessandro, mi porta ad essere piuttosto pessimista sul futuro del nostro Paese. Tuttavia non sono ancora rassegnato, tant'e' che nel mio piccolo ho fatto e faccio quello che posso.
Per esempio ho contribuito a portare un po' di persone a votare al referendum perche', contrariamente a te, lo ritenevo giusto. Poi si, ho dei figli, e proprio a loro non voglio lasciare delle scorie radioattive da smaltire.
Per esempio ho costituito, insieme ad una sessantina di genitori, una cooperativa che ha installato con i propri soldi un impianto fotovoltaico da 100 KW sul tetto della scuola, che ha prodotto dal primo di ottobre scorso piu' di 20 MWh di energia. E' stato realizzato come progetto pilota, con il patrocinio del Comune, che ha messo a disposizione il tetto della scuola. Gia' altre scuole in italia stanno seguendo il nostro esempio.

Riguardo ai miei figli, non ti preoccupare, sto cercando di insegnare loro l' onesta' intellettuale e la capacita' di pensare e decidere con la propria testa, poi faranno quello che crederanno opportuno.

E stai tranquillo anche riguardo le mie potenzialita', che sono ben sfruttate nel fare impresa tutti i giorni, con il coltello fra i denti. M dimmi di te, cosa fai oltre a scrivere sul forum?

Charade77 ha Scritto:

...la dipendenza sarebbe di gran lunga più sostenibile e meno vincolante.Poi ,la bacchetta magica non ce l'ha nessuno:per riformare un sistema complesso non possono esserci soluzioni semplici.Occorre un percorso rigoroso e serio prima di arrivare ad un risultato ottimale ,ma se mai si comincia!Ora che ho risposto io ,facciamo


Su questo sono anche d' accordo, ma ritorniamo al problema di prima, con questa classe politica non andiamo da nessuna parte. Ha tu qualche idea di come cambiare le cose?

Ma, come al solito, siamo andati fuori argomento, La solidarieta'  con il PhD Battaglia ormai chissa'  dov' e'.
RE:      Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 13-02-2012 20:31

giorgio_luppi ha Scritto:

M dimmi di te, cosa fai oltre a scrivere sul forum?



A parte il lavorare come ogni onesto cittadino , pagare le tasse come ogni onesto cittadino , seppur ritenendo lodevoli le tue iniziative (in quanto non criminose ) ,a differenza tua e del sig. Belotti , studio , studio al meglio l'energia nucleare , i suoi impianti , le sue problematiche , i suoi aspetti e ritengo ,quando discutiamo di appoggiarmi non su convinzioni ideologiche o politiche ,tant'è che non faccio riferimento a nessun movimento politico pro o contro ,bensì alla scienza , quella che voi ignorate ,quella che voi ritenete superflua e che per trarre conclusioni non ha alcuna influenza (il famigerato EPR più volte citato , sarei curioso proprio di sapere quanto se ne conosce ).Se voi vi sforzaste almeno per un 'attimo di scendere dal piedistallo di paladini dell'ecologia e ci confrontammo più sui contenuti ,con un briciolo più di cognizione di causa forse saremmo più costruttivi.Il continuare a fare ragionamenti pessimistici , che nulla cambierà , tutto negativo , moriremo tutti hanno rotto.Quante vite sono andate perse quando la nostra tecnologia nucleare era all'avanguardia?Nel caso di  chernobyl (e fukushima poi) , ci siamo affidati all'emotività e non alla razionalità ,che ci ha scossi a tal punto ,da operare scelte folli!Se ti dico che la centrale di latina era stata chiusa immediatamente dopo l'incidente russo perchè moderata a grafite , mi sai spiegare perchè è stata un 'idiozia?Certo , dovresti conoscere almeno un poco di come funziona una centrale ... ma non per costruirla , nessuno te ne chiederà mai conto , ma almeno per non fare la figura del beone!

RE:      Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 14-02-2012 09:03

giorgio_luppi ha Scritto:

E stai tranquillo anche riguardo le mie potenzialita', che sono ben sfruttate nel fare impresa tutti i giorni, con il coltello fra i denti. M dimmi di te, cosa fai oltre a scrivere sul forum?


Sostanziale differenza tra me e te : tu fai impresa tutti i giorni , ma che genere d'impresa?Sei direttamente nel settore fotovoltaico?Sei nel suo indotto?Questo non per criticare la tua attività ,ma se così fosse c'è un involontario ma palese conflitto d'interessi tra la tua professione ed il promuovere qualcosa di differente ,non credi?io non ho alcun interesse economico per alcun settore energetico quindi considero la mia posizione molto più asettica della tua e supportata da almeno un pò di concetti base che permettono di filtrare l'enorme valanga di idiozie che vengono propinate.Quindi alla fine si riduce tutto ad un concetto molto basilare:quanto ne conosce la gente sull'argomento nucleare?Quanto a scuola viene asetticamente insegnato?Vengono illustrati tutti gli aspetti o solo il famigerato Chernobyl , TMIlsland e da quest'anno Fukushima?Abbiamo degli insegnanti ed un corpo docenti all'altezza di fare questo ? ... Certo , se il ministro (ex) dell'istruzione se ne esce che c'è un tunnel tra i laboratori del GranSasso ed il Cern , siamo già partiti male ...
Il vero problema italiano e la costante ignoranza in materia.E lo dico non in senso dispregiativo ma come constatazione del fatto che mancano le basi per poter affrontare l'argomento.E' vero che siamo una popolazione vecchia ,ma ho seguito un sondaggio tra i giovani di 17-35 anni su cosa conoscessero sull'argomento:agghicciante!Quasi l'80% sa poco o nulla di energia e di nucleare , quindi ne concludo che non deve essere stato difficile per te portare a votare al referendum ,come sostieni un "pò" di gente .... del resto anche un bastardino mena a spasso un 'intero gregge non trovi?(non è un offesa , è un paragone!)
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - lucaberta - 14-02-2012 12:14

Interessante lettura da parte di Carlo Stagnaro dell'Istituto Bruno Leoni, think tank liberale e liberista, del quale spesso condivido la linea:

http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=11267

Riporta:
L'inverno, si sa, è da sempre una stagione particolare per la produzione di energia elettrica, ma i dati diffusi da Terna sul fabbisogno di gennaio 2012 (quando l'emergenza ha iniziato a mordere) sono emblematici. Le fonti rinnovabili coprono infatti il 24% del totale, sui livelli abituali, ma è la composizione degli approvvigionamenti a cambiare: l'eolico garantisce infatti oltre il 5%, mentre cala il fotovoltaico (3%) e l'idroelettrico si attesta all'11%. Resiste dunque l'erogazione di elettricità dal vento, mentre cala il solare.


ma qui viene il bello!

Riporta:
Cosa ne pensano i produttori? Per Gianni Chianetta, presidente di Assosolare, «bisogna rendere gli impianti fotovoltaici programmabili, anche in assenza di sole. Ciò per noi significa soprattutto non dover dipendere più dalla rete».


mi domando questo genio che cosa ha in mente per "rendere gli impianti fotovoltaici programmabili, anche in assenza di sole". Questo genio. Un futuro premio Nobel, di certo. Mah. Epoi:

Riporta:
Nonostante il maltempo, i pareri degli esperti sono comunque rassicuranti. «Le basse temperature, anche estreme come quelle che stiamo vivendo in questi giorni, non costituiscono un problema - spiega Chianetta-. Anzi, le temperature troppo alte possono ridurre le perfomance dei pannelli fotovoltaici, tanto che d'estate è sempre meglio prevederne la ventilazione. Con il cielo nuvoloso i pannelli riescono sempre a filtrare la luce, anche in modalità più ridotta».


vero, le basse temperature non costituiscono un problema, difatti la coltre di neve si e' trasformata in ghiaccio e protegge per bene la superficie dei pannelli solari.

Incredibile, davvero incredibile. Leggi queste cose e poi capisci Bellotti...

Ciao, Luca
RE:      Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 14-02-2012 15:37

giorgio_luppi ha Scritto:



Ma, come al solito, siamo andati fuori argomento, La solidarieta'  con il PhD Battaglia ormai chissa'  dov' e'.


La solidarietà è più che mai importante ,viste le fesserie che sono state divulgate e non ultimo Yl PhD è un relattore del report del NIPCC http://nipccreport.org/

RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 14-02-2012 16:49

Dai Luca, sarò anche un pro- fotovoltaico ma ragiono...
Le basse temperature, con pannelli al sole (evidentemente !!!) alzano il rendimento del PV.
Non è neppure vero che i pannelli siano ventilati quando fa caldo...
Si possono raggiungere temperature vicono ai 100 °C senza nessun problema.
Che cosa vuol dire 'rendere programmabili i pannelli anche in assenza sole' non lo capisco..
Quello che oggi avviene e che avverrà pesantemente e sistematicamente in futuro è che i gestori delle reti elettriche incrociano e incroceranno previsioni meteorologiche e produzione PV per decidere quanto gas potrà servire a 2 o 3 giorni di 'distanza'.
A regime (15/20% di energia elettrica da PV) questa 'programmazione' energetica consentirà di risparmiare un sacco di gas.
Del resto il nucleare non si farà...


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 14-02-2012 17:06

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Dai Luca, sarò anche un pro- fotovoltaico ma ragiono...
Le basse temperature, con pannelli al sole (evidentemente !!!) alzano il rendimento del PV.
Non è neppure vero che i pannelli siano ventilati quando fa caldo...
Si possono raggiungere temperature vicono ai 100 °C senza nessun problema.
Che cosa vuol dire 'rendere programmabili i pannelli anche in assenza sole' non lo capisco..
Quello che oggi avviene e che avverrà pesantemente e sistematicamente in futuro è che i gestori delle reti elettriche  incrociano e incroceranno previsioni meteorologiche e produzione PV per decidere quanto gas potrà servire a 2 o 3 giorni di 'distanza'.
A regime (15/20% di energia elettrica da PV) questa 'programmazione' energetica consentirà di risparmiare un sacco di gas.
Del resto il nucleare non si farà...


........collegheranno i generatori a diesel........Toungue dimenticavo diesel-rigosomante ecologico sovvenzionato......Toungue
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 14-02-2012 18:32

Hai fatto la battuta, cher ?


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 14-02-2012 18:44

Dopo la battuta di cher, una considerazione interessante: sembra che se negli USA circolassero auto di tipo europeo e gli americani utilizzassero il carburante per centrali temoelettriche, potrebbero fare a meno del nucleare.
Mera considerazione energetica..


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 14-02-2012 19:49

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Hai fatto la battuta, cher ?


..........se tu fossi meno " distratto da proporre ossesivamente i pannelli-somari" come panacea energetica Toungue, sapresti che esiste un "frutto" di una pianta-selvatica a crescita spontanea in terreni semidesertici non stagionale che con solo DUE cicli di raffinazione del suo "olio-estratto-dalle sue bacche" e poi messo in banale "reattore" per reazione con il metano ( magari bio-gas) ottieni il mitico GAS-OLIO...... come fece il suo inventore nel 1800, dato che si era rotto i coglioni di pagare le tasse sulle caldaie a vapore....... si era inventato il "diesel".... vedi! Se ci pensi che a 1,8 € al litro fare il gasolio in cantina in + sfrutti "lamerda" di porco! Sarebbe il top del riciclaggio!
Prendi il "gas-olio" lo metti in generatore a diesel e lo colleghi al "pannello-somaro" ti pagano 40 eurocent ( rubati con l'inganno alla popolazione nazionale) a Kw!

..........tutto per non installare una centrale nucleare.....più idioti di così ...non sò!Toungue ( questa è la battuta!)

RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 14-02-2012 20:25

Alessandro Bellotti ha Scritto:

A regime (15/20% di energia elettrica da PV) questa 'programmazione' energetica consentirà di risparmiare un sacco di gas.
Del resto il nucleare non si farà...


Posso comprendere ogni punto di vista , ogni idea , rispetto tutto tutti ,ma no comprendo come si possa pensare le utopie che continui a dare per imminente futuro ,quando il risultato è sotto ai tuoi occhi :una montagna di gas e solo gas per il nostro sistema energetico e il peggio è che la maggior parte del popolo pecora non si è nemmeno chiesto come mai serve così tanto gas ,anzi lo avrà giustificato nel fatto che fa tanto freddo e ce ne vuole di più per scaldare la propria abitazione.Una follia!E i pannelli FV ora a cosa servono?Per fare snowboard?Forse ... o forse per farci sopra del pattinaggio artistico.Io capisco che dovete vendere altrimenti le imprese chiudono ,ma abbiate l'onestà di raccontare come stanno effettivamente le cose:se fai FV ,non fai corrente ,fai una bella speculazione che ti porta soldi.Piuttosto dimmi questo , non essere fintamente ambientalista convito che salverai il mondo e avrai prodotto corrente.Da che mondo a che mondo per fare potenza serve potenza ,è ineludibile ,ficcatevelo in testa.Poi possiamo discutere di tutto ,ma se siete convinti di poter risolvere il problema energetico ,impestando il mondo di specchi ,non è così.Parliamone ma non è così.Imparate che vendere un prodotto è una cosa ,il fatto che dia dei risultati è ben altra.
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 15-02-2012 11:23

Vedremo charade. Vedremo i dati di Terna a fine anno.
La potenza installata di PV al 31/12/11 ha fornito in gennaio poco meno di un TWh cioè poco più del 3% del fabbisogno.
Vedremo negli altri mesi e con sole abbondante e fase diurna più lunga.
I pannelli somari non risolvono il 'problema' energetico italiano ma contribuiranno a breve (entro qualche anno) in modo significativo (oltre il 15% del fabbisogno di energia elettrica) con costi di installazione che sono ad oggi 1,3/1,4 Euro/wp e che saranno a meno di 1 euro a wp entro 12/18 mesi.
Questa è la situazione presente e prossima (entro 5 anni) dell'Italia.
La situazione attuale (prezzi e percentuale di energia elettrica da PV) è più di quanto avevo previsto solo 6 mesi fa.
L'energia solare non salverà il mondo ma contribuirà a renderlo migliore.
A proposito di nucleare, circola la voce che il Giappone staccherà praticamente tutte le centrali nucleare entro questa primavera.
Vi risulta vero ?
Cher pensa che ci siano, Italia, frotte di generatori a gasolio per produrre energia mascherata da fotovoltaico, come hanno fatto in Spagna in qualche occasione.
Cher pensa che 13 Gwp non producano. Cher pensa che Terna, quando parla di fotovoltaico, dica cazzate.
Cher pensa.. Pensa meno cher e analizza i dati ed estrapola risultati.
Non avete dimestichezza con i numeri. Non siete in grado di fare uno straccio di previsioni o di valutare tendenze.
Vengono riportati dati assoluti (prof. Battaglia) senza rendersi conto della prossima morte mondiale del nucleare.
Adirittura viene riportata la notizia che gli USA hanno dato il via alla costruzione di due reattori. Viene presa in esame solo la costruzione o la probabile costruzione senza riportare il saldo cioè la differenza fra le centrali che saranno operative e quelle che dovranno essere spente.
Nessuna percentuale prevista al 2025 o al 2030 di quanto peserà il nucleare.
E' il nucleare che abbiamo oggi che morirà.
La Francia investirà nei prossimi 10 anni di più nel fotovoltaico che nel nucleare. Anche se rimarra Sarko a guidarla.
Crescita esponenziale del fotovoltaico e logaritmica del nucleare. Questo in Francia.
E Luca rimarca che negli USA, fra 5 o 7 anni ci saranno 2 reattori in più.
Gli USA farebbero bene a dotarsi di un parco auto di stile europeo.
Potrebbero spegnere così tutte le centrali nucleari che anno.


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - lucaberta - 15-02-2012 11:44

Alessandro Bellotti ha Scritto:
E Luca rimarca che negli USA, fra 5 o 7 anni ci saranno 2 reattori in più.
Gli USA farebbero bene a dotarsi di un parco auto di stile europeo.
Potrebbero spegnere così tutte le centrali nucleari che anno.

ma quante cavolate che riesci a scrivere tutte in un singolo messaggio, Bellotti!

--L
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - lucaberta - 15-02-2012 12:36

Un paio di begli articoli che dovrebbero fare riflettere i nostri Bellotti e Luppi, anche se non sono certo della loro volonta' di riflettere seriamente sui problemi energetici dell'Italia. Penso che la loro posizione sia forzosamente di parte per altri motivi che mi sfuggono. Penso sempre ai soldi come motivo principale, comunque.

Ad ogni modo, il primo e' della Prof. Emanuela Colombo, che ho avuto il piacere di incontrare qualche volta al Politecnico di Milano:
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/ar...s-4467.htm

L'altro e' di Renato Angelo Ricci, presidente dell'Associazione Scientifica Galileo 2001:
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/ar...a-4468.htm

Due buone letture che dovrebbero fare riflettere i sostenitori delle rinnovabili. Cosa che comunque non succedera'.

Ciao, Luca


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 15-02-2012 16:22

dubito che possano comprendere quello che c'è scritto nel articolo, riproponerei il filmato di yuotube delle casalinghe inglesi che per guardarsi la soap-opera serve il contributo energetico delle centrali nucleari francesi....


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - lucaberta - 15-02-2012 16:49

Cher ha Scritto:

dubito che possano comprendere quello che c'è scritto nel articolo, riproponerei il filmato di yuotube delle casalinghe inglesi che per guardarsi la soap-opera serve il contributo energetico delle centrali nucleari francesi....

ottima idea Cher!  Ecco qui il magnifico video che citi tu:

http://www.youtube.com/watch?v=zZFn2I-TvjM

C'e' molto da imparare da questo video...

Ciao, Luca
RE:       Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 15-02-2012 19:01

Charade77 ha Scritto:

A parte il lavorare come ogni onesto cittadino , pagare le tasse come ogni onesto cittadino , seppur ritenendo lodevoli le tue iniziative (in quanto non criminose ) ,a differenza tua e del sig. Belotti , studio , studio al meglio l'energia nucleare , i suoi impianti , le sue problematiche , i suoi aspetti e ritengo ,quando discutiamo di appoggiarmi non su convinzioni ideologiche o politiche ,tant'è che non faccio riferimento a nessun movimento politico pro o contro ,bensì alla scienza , quella che voi ignorate ,quella che voi ritenete superflua e che per trarre conclusioni non ha alcuna influenza (il famigerato EPR più volte citato , sarei curioso proprio di sapere quanto se ne conosce ).Se voi vi sforzaste almeno per un 'attimo di scendere dal piedistallo di paladini dell'ecologia e ci confrontammo più sui contenuti ,con un briciolo più di cognizione di causa forse saremmo più costruttivi.Il continuare a fare ragionamenti pessimistici , che nulla cambierà , tutto negativo , moriremo tutti hanno rotto.Quante vite sono andate perse quando la nostra tecnologia nucleare era all'avanguardia?Nel caso di  chernobyl (e fukushima poi) , ci siamo affidati all'emotività e non alla razionalità ,che ci ha scossi a tal punto ,da operare scelte folli!Se ti dico che la centrale di latina era stata chiusa immediatamente dopo l'incidente russo perchè moderata a grafite , mi sai spiegare perchè è stata un 'idiozia?Certo , dovresti conoscere almeno un poco di come funziona una centrale ... ma non per costruirla , nessuno te ne chiederà mai conto , ma almeno per non fare la figura del beone!



E a che cosa ti serve tutto questo studiare? A sentirti superiore e poter dare del beone ai tuoi interlucutori? Se pensi che io sia scientificamente ignorante, ti prego illuminami, cerca fra i miei post evidenze di eresie scientifiche e mostramele, in modo che io possa umilmente correggermi.
Non sei l' unico che ha studiato, anche io prima di decidere da che parte stare ho letto testi e mi sono informato, giungendo poi alle conclusioni che postato nel mio primo intervento sul forum. Sappi pero' che, come ho gia' avuto modo di dire, le ho sottoposte al parere di un mio conoscente, chimico industriale e ingegnere nucleare, che ha lavorato per trent' anni all'ENEA ricoprendo cariche di responsabilita' nel progetto reattori veloci, ricevendo il suo avvallo. Sappi inoltre che ad un paio di conferenze cui ho partecipato fior di relatori, ingegneri nucleari e docenti di Fisica Medica hanno espresso il loro parere contrario alla realizzazione di centrali nucleari in Italia. Sappi inoltre che ho alcuni amici fisici che insegnano fisica all' universita' e, guarda un po', sono tutti contrari al nucleare. Che siano tutti ignoranti e beoni anche loro?
Quello che non hai ancora capito e' che per decidere non e' necessario conoscere i dettagli costruttivi di un EPR o di un AP1000, non serve sapere che un EPR ha quattro sistemi di raffreddamento di emergenza o che un AP1000 e' un 2-loop PWR cosi'  come non serve sapere che un neutrone decade in un protone, un elettrone e un antineutrino.  
Quello che occorre valutare sono le condizioni di fattibilita', che, ripeto, in Italia non esistono. In un Paese che si colloca al 69^ posto nella classifica di transparency international, dove ogni grande opera ha visto moltiplicare i tempi ed i costi di realizzazione, la costruzione di centrali nucleari risulta non fattibile. D' altra parte sembra non esistano neppure le condizioni per ospitare i Giochi Olimpici.


RE:       Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 15-02-2012 19:07

Charade77 ha Scritto:

...ostanziale differenza tra me e te : tu fai impresa tutti i giorni , ma che genere d'impresa?Sei direttamente nel settore fotovoltaico?Sei nel suo indotto?Questo non per criticare la tua attività ,ma se così fosse c'è un involontario ma palese conflitto d'interessi tra la tua professione ed il promuovere qualcosa di differente ,non credi?io.....


Tranquillo, non vendo ne' installo ne' pannelli fotovoltaici ne' inverter, quindi nessun conflitto di interesse.

RE:        Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 15-02-2012 19:29

giorgio_luppi ha Scritto:




D' altra parte sembra non esistano neppure le condizioni per ospitare i Giochi Olimpici.




Truffare la gente con il FV & Eolo con una rapina da 7 Miliardi in bolletta ENEL all'anno questo va bene o meglio "Vabuò" ( di moda)?
Negli ultimi 5 anni spesi 250 miliardi euro per far crepare di freddo la gente!

Con tale spesa ci costruvi 25 centrali EPR 1600 Mw a 10 miliardi l'una ( tangenti comprese per tutti i " cialtroni" che si mettevano in fila in stile "intoccabili" di Calcutta -India) taanto arriva l'Inverno anche l'anno prossimo e vedrai che anno dopo anno i "cialtroni" si ricrederanno sul nucleare..... Toungue Con il petrolio a skizzato a 150$ B anche prima!
Saluti Cher


RE:        Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 15-02-2012 20:00

giorgio_luppi ha Scritto:

E a che cosa ti serve tutto questo studiare?


Già un'affermazione così fa venire i brividi!M'inchino davanti a te che probabilmente non ne hai più bisogno:tu sia beato!

giorgio_luppi ha Scritto:

Sappi pero' che, come ho gia' avuto modo di dire, le ho sottoposte al parere di un mio conoscente, chimico industriale e ingegnere nucleare, che ha lavorato per trent' anni all'ENEA ricoprendo cariche di responsabilita' nel progetto reattori veloci, ricevendo il suo avvallo. Sappi inoltre che ad un paio di conferenze cui ho partecipato fior di relatori, ingegneri nucleari e docenti di Fisica Medica hanno espresso il loro parere contrario alla realizzazione di centrali nucleari in Italia. Sappi inoltre che ho alcuni amici fisici che insegnano fisica all' universita' e, guarda un po', sono tutti contrari al nucleare. Che siano tutti ignoranti e beoni anche loro?


Quanti amici che hai :leggendo attentamente comprendo che da solo non sei stato capace di formarti un'idea:c'è voluto il benestare di altre persone.Quindi per me ,ne consegue che non hai avuto le capacità necessarie per comprendere appieno il problema ed i suoi aspetti , affidandoti al parere di terzi ,che sarebbe interessante verificare se così asettico.

giorgio_luppi ha Scritto:

Quello che non hai ancora capito e' che per decidere non e' necessario conoscere i dettagli costruttivi di un EPR o di un AP1000, non serve sapere che un EPR ha quattro sistemi di raffreddamento di emergenza o che un AP1000 e' un 2-loop PWR cosi'  come non serve sapere che un neutrone decade in un protone, un elettrone e un antineutrino.  


A parte le due "stracciate" caratteristiche da te citate ,reperibili da una qualsiasi google-ata ,e scritte a dimostrazione di una tua cultura in materia ,di cui comunque dubito ,noto che non hai ancora compreso la questione che sollevo nuovamente e cioè quello di essere a conoscenza di un'insieme di aspetti più o meno approfonditi ,necessari a farti ragionare con la tua testa nel momento in cui vieni interpellato per una qualsiasi decisione ,anzichè essere alla mercè dei ciarlatani ,degli imbonitori ,di coloro che con la paura ti tengono nel loro pugno.Questo continui a non comprendere e ne sei schiavo.

giorgio_luppi ha Scritto:

Quello che occorre valutare sono le condizioni di fattibilita', che, ripeto, in Italia non esistono. In un Paese che si colloca al 69^ posto nella classifica di transparency international, dove ogni grande opera ha visto moltiplicare i tempi ed i costi di realizzazione, la costruzione di centrali nucleari risulta non fattibile. D' altra parte sembra non esistano neppure le condizioni per ospitare i Giochi Olimpici.


Mi sembra che confondi un pò di aspetti tra loro non omogenei:
Una centrale è un opera privata ,certo , con sovvenzioni dello stato ,ma è un opera per fare bussiness , non lo dimenticare :il privato che investe tenderà ad avere un ritorno economico , e questo privato è costituito da imprese e banche :pensi che lascerebbero delle opere incompiute rinunciando al loro profitto?Enel collabora all'estero per la costruzione di impianti e non mi risulta ci siano delle "cattedrali nel deserto" ... Forse ti confondi con altre opere che non hanno un grande ritorno economico ,tipo uno stadio per il pattinaggio su ghiaccio o qualche ippodromo per granchi  ...


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 15-02-2012 23:27

cher, dov'è che abbiamo speso 250 miliardi di euro ?
Per poi tenere al freddo la gente ?


RE:   Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 15-02-2012 23:30

lucaberta ha Scritto:


ma quante cavolate che riesci a scrivere tutte in un singolo messaggio, Bellotti!

--L

Quali sono, luca, le cavolate ?
RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 16-02-2012 00:10

lucaberta ha Scritto:



Ad ogni modo, il primo e' della Prof. Emanuela Colombo, che ho avuto il piacere di incontrare qualche volta al Politecnico di Milano:
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/ar...s-4467.htm

L'altro e' di Renato Angelo Ricci, presidente dell'Associazione Scientifica Galileo 2001:
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/ar...a-4468.htm

Due buone letture che dovrebbero fare riflettere i sostenitori delle rinnovabili. Cosa che comunque non succedera'.

Ciao, Luca

Come non essere d'accordo con questi 2 articoli che propongono come obiettivo il risparmio di gas a livello di energia primaria ed elettrica.
Condivido perfettamente questo obiettivo.
Si tratta di capire però quali tempi avrebbe imposto la scelta nucleare (ammesso che questa possa concorrere in modo significativo a tale risparmio, comprendendo anche l'energia primaria..) e cosa si può fare in alternativa al nucleare che non si farà o che comunque, se si fosse fatto con la scelta delle EPR di Berlusconi.
Articoli pienamente condivisibili che però difettano di applicabilità alla situazione italiana per quanto riguarda il nucleare. Emblematica poi la considerazione del prof. Ricci riguardo la volonta popolare del referendum..
Fermo restando l'obiettivo di risparmiare gas, ho già affermato quali sono le soluzioni. Soluzioni attivabili entro qualche anno e non entro 20 come la soluzione nucleare, bocciata, che piaccia o no, dal popolo...
I due articoli non propongono nulla di nuovo e dimenticano che i Francesi pagheranno salatissimo il conto elettrico di questi giorni.
Sono d'accordo con quanto riportato sulla mancanza di un piano energetico nazionale.
I due esperti dimenticano un particolare: Francia e Germania le centrali le hanno, noi no.
Risparmiare il 50% del gas che serve all'Italia (energia primaria ed elettrica) vuol dire costruire quanti reattori ?
L'energia elettrica pesa un 30% rispetto all'energia totale (primaria + elettrica).
Che facciamo, tutta l'energia elettrica a nucleare ?
Dove, quando e quanto ?
Irrealizzabile.
I due articoli sono semplicemente monchi. Analizzano solo una parte del problema senza affrontare l'intero contesto. Senza proporre ad esempio una qualificazione energetica degli edifici (civili, industriali, pubblici). Senza un piano per il traffico. Senza una visione globale del problema.
Avessimo 20/30 reattori funzionanti, competenze, storia, organizzazione, logistica, un territorio diverso, assenza di mafia, una classe politica preparata ed onesta, faremmo bene a tenerceli stretti e magari decidere, come hanno fatto in Francia, di prolungarne la vita aspettando tempi migliori.
Il nucleare non l'abbiamo e non l'avremo.
Occorre un'alternativa sostenibile per il paese. Che non preveda il nucleare.
La mia ricetta coincide con la via intrapresa dall'Italia.
Si stanno avverando le mie previsioni. In tempi più ristretti.
Manca un serio piano di riqualificazione energetica degli edifici.
Si possono spendere i soldi del ponte sullo stretto, del buco in val di Susa, delle mancate olimpiadi, dell'Expo 2015 per risparmiare i 2/3 del gas che serve per il riscaldamento in Italia.
Servono obiettivi misurabili e raggiungibili, con una classe politica onesta e capace.
Ci conviene farci colonizzare dai tedeschi...

RE:         Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 16-02-2012 19:31

Charade77 ha Scritto:

Già un'affermazione così fa venire i brividi!M'inchino davanti a te che probabilmente non ne hai più bisogno:tu sia beato

Non barare Charade, riporta la frase completa:
E a che cosa ti serve tutto questo studiare? A sentirti superiore e poter dare del beone ai tuoi interlucutori?

Stai parlando con uno che ha studiato tutta la vita e che continua a farlo, per professione e per piacere e serntirmi dare dello 'scientificamente ignorante' senza prove da uno che si nasconde dietro uno pseudonimo mi da un po' fastidio. Ma vedo che non hai seguito il mio invito di dimostrare la mia ignoranza ricercando fra i miei scritti. Peccato, hai perso una buona occasione per far crescere un povero beone.  Sicuramente nel settore nucleare sei piu' competente di me, ma forse in altri ambiti non e' proprio cosi'.

Charade77 ha Scritto:

Quanti amici che hai :leggendo attentamente comprendo che da solo non sei stato capace di formarti un'idea:c'è voluto il benestare di altre persone.Quindi per me ,ne consegue che non hai avuto le capacità necessarie per comprendere appieno il problema ed i suoi aspetti , affidandoti al parere di terzi ,che sarebbe interessante verificare se così asettico.

E' vero, ho molti amici, sei invidioso? Se tu avessi davvero letto attentamente avresti capito che prima ho studiato e mi sono documentato, poi mi sono confrontato con esperti. Sappi che e' utile parlare con la gente e confrontarsi: c' e' sempre da imparare quando il dialogo e' onesto e sincero. Se invece parli con uno che, per partito preso, ti ritiene ignorante, il dialogo diventa piu' difficile.
O semplicemente non riesci ad accettare il fatto che ci siano veri esperti di nucleare che la pensano diversamente da te?

Charade77 ha Scritto:

A parte le due "stracciate" caratteristiche da te citate ,reperibili da una qualsiasi google-ata ,e scritte a dimostrazione di una tua cultura in materia ,di cui comunque dubito ,noto che non hai ancora compreso la questione che sollevo nuovamente e cioè quello di essere a conoscenza di un'insieme di aspetti più o meno approfonditi ,necessari a farti ragionare con la tua testa nel momento in cui vieni interpellato per una qualsiasi decisione ,anzichè essere alla mercè dei ciarlatani ,degli imbonitori ,di coloro che con la paura ti tengono nel loro pugno.Questo continui a non comprendere e ne sei schiavo.


C' e' forse una qualche inesattenza in quello che ho scitto? Che cosa ti fa pensare che abbia cercato su google e non piuttosto da un testo di Lederman? Adesso mi definisci 'schiavo delle mia paure',  sei anche psicologo?

Charade77 ha Scritto:

Mi sembra che confondi un pò di aspetti tra loro non omogenei:
Una centrale è un opera privata ,certo , con sovvenzioni dello stato ,ma è un opera per are bussiness , non lo dimenticare :il privato che investe tenderà ad avere un ritorno economico , e questo privato è costituito da imprese e banche :pensi che lascerebbero delle opere incompiute rinunciando al loro profitto?Enel collabora all'estero per la costruzione di impianti e non mi risulta ci siano delle "cattedrali nel deserto" ... Forse ti confondi con altre opere che non hanno un grande ritorno economico ,tipo uno stadio per il pattinaggio su ghiaccio o qualche ippodromo per granchi  ...



Hai detto bene, all'estero. Prova a citare qualche privato che, secondo te, in Italia, potrebbe intraprendere la costruzione di una centrale. Dubito che ce ne siano: sono investimenti troppo lunghi per essere remunerativi.
RE:          Solidarietà A PhD Franco Battaglia - lucaberta - 16-02-2012 20:26

giorgio_luppi ha Scritto:
Hai detto bene, all'estero. Prova a citare qualche privato che, secondo te, in Italia, potrebbe intraprendere la costruzione di una centrale. Dubito che ce ne siano: sono investimenti troppo lunghi per essere remunerativi.

non e' la lunghezza degli investimenti a fare paura. E' l'incertezza politica che regna in Italia ed in Europa in generale a fare in modo che gli investimenti nel campo energetico vengano dirottati su impianti che possono essere messi in produzione in tempi piu' rapidi e senza troppi controlli, come quelli a gas.

--Luca
RE:          Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 16-02-2012 20:29

giorgio_luppi ha Scritto:

Sicuramente nel settore nucleare sei piu' competente di me, ma forse in altri ambiti non e' proprio cosi'.


Vedi ,non affermo affatto la mia supremazia in materia nucleare ,ma non posso che farti notare che ,tutti coloro che hanno la tua idea sono accomunati dall'aspetto di "sognare troppo" ,di essere poco realisti ,di considerare più il problema sul versante emotivo che non su quello reale ,e ciò mi fa concludere che ,data la vostra visione più che utopica ,non abbiate dimestichezza con  la realtà delle cose e che quindi di concetti scientifici ne circolino molto pochi.
Ricordo inoltre che in questo ambito si parla di nucleare e aspetti attinenti ,non ti ho mai giudicato affatto per altro ,gradirei esserlo nemmeno io.

giorgio_luppi ha Scritto:

E' vero, ho molti amici, sei invidioso?  Se invece parli con uno che, per partito preso, ti ritiene ignorante, il dialogo diventa piu' difficile.
O semplicemente non riesci ad accettare il fatto che ci siano veri esperti di nucleare che la pensano diversamente da te?


Mi fa piacere tu abbia molti amici ,che curiosamente sono tutti della tua stessa opinione e curiosamente sono fisici , matematici ,chimici (traccia di un ingegnere nucleare pentito Toungue) ... insomma tutta gente che con l'impiantistica nucleare ,sulla gestione tecnica di impianti di potenza ,sulla loro economia insomma non c'entra una mazza ... La loro opinione è  assolutamente legittima , come quella di tutti ma un pò defilata ,del resto gli amici ce li si scieglie ...

giorgio_luppi ha Scritto:

Che cosa ti fa pensare che abbia cercato su google e non piuttosto da un testo di Lederman?


Lederman .... un'altro fisico ...
Di un pò , ti sei mai chiesto come mai quando vai in un ospedale ,se hai problemi di cuore , serve il parere di un cardiologo e quando hai problemi allo stomaco serve un gastro-interologo e così via?
Comprendi o no che se ti servono chiarimenti esaustivi sul problema devi interpellare esperti diretti e non teorici marginali ?Che hanno la loro opinione e competenza innegabile ,ma pur sempre indiretta e a volte anche erronea.

giorgio_luppi ha Scritto:

Hai detto bene, all'estero. Prova a citare qualche privato che, secondo te, in Italia, potrebbe intraprendere la costruzione di una centrale. Dubito che ce ne siano: sono investimenti troppo lunghi per essere remunerativi.


Ma non credo proprio sia come dici e nel caso ,lasciamolo dire a coloro che devono investire.In ogni caso Enel collabora , come Ansaldo Nucleare , con altre aziende estere come Areva o Toshiba-Westinghouse alla costruzione di centrali ... E penso che trovare chi investe non sià un problema insormontabile come credi e inoltre lo possono fare solo le aziende che hanno determinati requisiti  ,non come installare FV che pure gli elletricistucoli cazzari di paese fanno ...
RE:    Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 17-02-2012 16:23

A proposito , un piccolo conflitto d'interessi ce lo avete ...
Se crollassero di colpo le vendite fotovoltaico ,quanti "controlli di stringa Kernel della serie ST1" in meno vendereste ad esempio?

Sarei pronto a scommettere che se l'industria nucleare vi proponesse un progetto per la realizzazione di sistemi embedded ,controlli e quant'altro ,vi tuffereste a pesce ... Tu e Giorgio vorreste negarlo? Solo che la "moda" vuole che l'FV sia chic ,eco ,buono , verde ... e ampiamente decantato ,quindi tutto ciò che ruota attorno nell'indotto è in auge di conseguanza.

Un articolo sul corriere della sera ,denota lo sblocco di finanziamenti per gli impianti FV :

http://www.corriere.it/ambiente/12_febbr...94ec.shtml

Si legge in conclusione "... Stiamo creando un volano che a sua volta trascinerà altri investitori e genererà un indotto di almeno il doppio del valore... "

L'obiettivo , alla fine è creare un volano economico:a poco importa se energeticamente il bilancio sarà pesantemente negativo ,ma del resto questo ,pare non interessare a nessuno.



RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 17-02-2012 17:00

Il lavoro charade è una cosa, le convinzioni personali sono altro, anche se queste è auspicabile che qualche volta coincidino.
Penso sia legale interessarsi e crescere come azienda e lavorare, produrre e vendere in ambiti diversi. A proposito, non escludo che qualche sistema che produciamo (grazie per la non richiesta evidenza e pubblicità) si finito anche contro le mie convizioni personali (mai comunque in armamenti..).
Se poi le convizioni personali (che avevo ben prima dei controlli di stringa..) coincidono in piccola parte con gli affari lavorativi tanto meglio.
Non capisco dove sia il conflitto di interesse. Credere, investire, produrre e crescere assieme alle proprie convinzioni penso sia il top.
A proposito, si lavora anche nell'ecologia, sistemi di smaltimento rifiuti, building automation con integrazione 'solare' (ville e hotel intelligenti).
Non sono antinucleare. Sono contro la scelta delle EPR in Italia.
Sembra che la Francia mi dia ragione.
Piuttosto che iniziare un grande piano di costruzione di EPR hanno infatti prolungato la vita delle centrali ben oltre la normale 'scadenza'.
Si vede che prevedono tempi duri per le EPR..
Non voglio che fai però pubblicità alla mia azienda e penso che magnesium concordi.
Lascia perdere quindi di nominare la mia azienda.
Grazie comunque.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 17-02-2012 17:10

Ehm.. Giorgio ed io abbiamo amici comuni, ingegneri nucleari. Che di nucleare si sono occupati sia a livello di insegnamento che lavorativo. Di impiantistica soprattutto.
Quando si spara sentenze o si tirano in ballo vita personale e deduzioni campate in aria vuol dire che non si hanno argomenti validi per sostenere una discussione.
Per dirla in breve, Giorgio ed io, ormai ultra cinquantenni, abbiamo passato metà della nostra vita in messo alla tecnologia, ai controlli di processo, alle valvole (ti ricordi le valvole charade ?), alle automazioni.
Dai a Giorgio dell'incompetente ?
Non sai con chi hai a che fare.
Non hai la minima idea della cultura e soprattutto dell'umiltà con la quale Giorgio affronta e affonterà e vincerà per almeno altri 20 anni le sfide che puntualmente si presentano e si presenteranno.
Per dirla in breve, non sai una mazza e spari giudizi sulla persona.


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 17-02-2012 18:05

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ehm.. Giorgio ed io abbiamo amici comuni, ingegneri nucleari. Che di nucleare si sono occupati sia a livello di insegnamento che lavorativo. Di impiantistica soprattutto.


Non siamo qui a discutere dei vostri amici ,sottolineavo solo , per altro informazioni fornite da Giorgio ,che la schiera era composta da molte figure perlopiù con scarsa attinenza all'impiantistica nucleare ,processi produttivi tecnologici affini ecc.Perchè impianti nucleari non sono solo le centrali bensì anche impianti per il riprocessamento ,trattamento delle scorie ,produzione combustibile ecc.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Quando si spara sentenze o si tirano in ballo vita personale e deduzioni campate in aria vuol dire che non si hanno argomenti validi per sostenere una discussione.


Io vi giudico per ciò che dite sull'argomento nucleare e affini.La vostra vita personale è tale e non m'importa,chiaro?!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Per dirla in breve, Giorgio ed io, ormai ultra cinquantenni, abbiamo passato metà della nostra vita in messo alla tecnologia, ai controlli di processo, alle valvole (ti ricordi le valvole charade ?), alle automazioni.
Dai a Giorgio dell'incompetente ?
Non sai con chi hai a che fare.
Non hai la minima idea della cultura e soprattutto dell'umiltà con la quale Giorgio affronta e affonterà e vincerà per almeno altri 20 anni le sfide che puntualmente si presentano e si presenteranno.


Mi ripeto : il mio metro di giudizio è affidato esclusivamente alle cose che scrivete in merito al problema nucleare :non m'interessano le indubbie e molteplici qualità che voi possiate o meno avere :rimanete sprovveduti in materia ,punto!L'unica via di uscita per voi è sforzarvi di comprendere come stanno le cose senza slogan ,movimenti , ideologie e interessi.Solo a seguito posso riconsiderare la vostra posizione.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Per dirla in breve, non sai una mazza e spari giudizi sulla persona.


Bene ,oltre al cartomante abbiamo anche l'avvocato ora ... prego ...


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 17-02-2012 18:16

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non capisco dove sia il conflitto di interesse. Credere, investire, produrre e crescere assieme alle proprie convinzioni penso sia il top.


Il conflitto d'interesse è dato da ciò che ritieni corretto e ciò che detta il tuo bussiness ,semplice:oggi si vende FV e fai parte dell'indotto ,se domani si produce nucleare e tu fai parte dell'indotto , non credi che sarebbe un paradosso?Cominceresti a pensare che il nucleare non è poi così male ,semplice!La giudicherei una mossa del tutto normale per la tua azienda ,solo un dettaglio :tu asresti un ipocrita poco coerente.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non sono antinucleare. Sono contro la scelta delle EPR in Italia.
Sembra che la Francia mi dia ragione.
Piuttosto che iniziare un grande piano di costruzione di EPR hanno infatti prolungato la vita delle centrali ben oltre  la normale 'scadenza'.
Si vede che prevedono tempi duri per le EPR..


Non fare il furbo travisando la realtà :molto più semplicemente , dopo i dovuti controlli , si sono resi conto che gli impianti ,possono essere sfruttati in sicurezza :per quale motivo non farlo?

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non voglio che fai però pubblicità alla mia azienda e penso che magnesium concordi.
Lascia perdere quindi di nominare la mia azienda.
Grazie comunque.


Veramente ho solo fatto riferimento ad un tuo prodotto senza nominare alcunchè ,dato che di dominio pubblico (tratto dal sito , non trafugato!) il resto della poesia ce l' hai messa tu.
Credo che il buon Magnesium non si scandalizzi.
RE:           Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 17-02-2012 18:30

Charade77 ha Scritto:
Vedi ,non affermo affatto la mia supremazia in materia nucleare ,ma non posso che farti notare che ,tutti coloro che hanno la tua idea sono accomunati dall'aspetto di "sognare troppo" ,di essere poco realisti ,di considerare più il problema sul versante emotivo che non su quello reale ,e ciò mi fa concludere che ,data la vostra visione più che utopica ,non abbiate dimestichezza con  la realtà delle cose e che quindi di concetti scientifici ne circolino molto pochi.
Non so di quale realta' stai parlando ma in quella che conosco io siamo in paese in cui il nucleare non si fara' quindi tutti gli aspetti tecnici e costruttivi sono oramai solo accademici.
Charade77 ha Scritto:
Ricordo inoltre che in questo ambito si parla di nucleare e aspetti attinenti ,non ti ho mai giudicato affatto per altro ,gradirei esserlo nemmeno io.
Su questo mi permetto di obiettare, visto che, fra le righe, mi hai dato del beone.
Charade77 ha Scritto:
Mi fa piacere tu abbia molti amici ,che curiosamente sono tutti della tua stessa opinione e curiosamente sono fisici , matematici ,chimici (traccia di un ingegnere nucleare pentito ) ... insomma tutta gente che con l'impiantistica nucleare ,sulla gestione tecnica di impianti di potenza ,sulla loro economia insomma non c'entra una mazza ... La loro opinione è  assolutamente legittima , come quella di tutti ma un pò defilata ,del resto gli amici ce li si scieglie ... Di un pò , ti sei mai chiesto come mai quando vai in un ospedale ,se hai problemi di cuore , serve il parere di un cardiologo e quando hai problemi allo stomaco serve un gastro-interologo e così via? Comprendi o no che se ti servono chiarimenti esaustivi sul problema devi interpellare esperti diretti e non teorici marginali ?Che hanno la loro opinione e competenza innegabile ,ma pur sempre indiretta e a volte anche erronea.
Il parere del fisico non ti interessa, quello dell' ingegnere non ti va bene, gli unici esperti sono gli impiantisti nucleari? Non e' che se abbiamo un soffio al cuore dobbiamo diventare cardiologi o se abbiamo mal di pancia gastroenterologi, cosi' come, se dobbiamo votare per un referendum sul nucleare dobbiamo diventare tutti ingegneri nucleari. Chiaramente le esperienze dirette sono le piu' significative ma non possiamo umanamente diventare esperti di tutto. Se ho la fortuna di avere amici in un certo settore non c'e' nulla di male a chiedere loro un parere. Gli amici servono anche a questo: a confrontarsi e a scambiare idee e pensieri, per un arricchimento comune. Tu parli come se fossi un esperto di impianti nucleari, hai esperienze dirette nel settore? Perche' qui i casi sono due: 1) se lo sei e lavori nel settore allora sei in conflitto di interessi, 2) se non lo sei allora sei nella stessa barca di noi comuni mortali e hai solo conoscenze teoriche
Charade77 ha Scritto:
Ma non credo proprio sia come dici e nel caso ,lasciamolo dire a coloro che devono investire.In ogni caso Enel collabora , come Ansaldo Nucleare , con altre aziende estere come Areva o Toshiba-Westinghouse alla costruzione di centrali ... E penso che trovare chi investe non sià un problema insormontabile come credi e inoltre lo possono fare solo le aziende che hanno determinati requisiti  ,non come installare FV che pure gli elletricistucoli cazzari di paese fanno ...
Sono convinto che un privato non potra' mai avventurarsi in una impresa come la costruzione di una centrale nucleare, sapendo che, probabilmente, dovra' scontrarsi con popolazione ed enti locali, per poi forse cominciare a guadagnare dopo vent'anni. Ci vuole un imprenditore con tendenza al masochismo, questa e' la realta'. ENEL e' partecipata al 31% dal Tesoro, il 40% di ANSALDO e' detenuta da FINMECCANICA che a sua volta e' parteciapata al 30% dal Tesoro, senza contare altri investitori istituzionali, quindi non le definirei propriamente 'privati'.
RE:     Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 17-02-2012 18:42

Charade77 ha Scritto:
A proposito , un piccolo conflitto d'interessi ce lo avete ... Se crollassero di colpo le vendite fotovoltaico ,quanti "controlli di stringa Kernel della serie ST1" in meno vendereste ad esempio? Sarei pronto a scommettere che se l'industria nucleare vi proponesse un progetto per la realizzazione di sistemi embedded  ,controlli e quant'altro ,vi tuffereste a pesce ... Tu e Giorgio vorreste negarlo? Solo .

Orbene, ormai non e' piu' un segreto che io ed Alessandro ci conosciamo, spero che per voi non sia un problema.
Qui comunque perderesti la scommessa, gia' in passato ho avuto proposte di collaborazione in ambito militare e non ho accettato. E' vero che 'pecunia non olet' ma prima della pecunia per me vengono i principi. Se proprio vuoi saperlo la mia azienda ha piu' di vent' anni e lavorava molto prima che il fotovoltaico venisse alla ribalta, quindi puo' continuare benissimo a farne a meno, se pero'  si puo' fare un po' di businness in tutta coerenza con i propri principi, che male c'e'?
RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 17-02-2012 18:50

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ehm.. Giorgio ed io abbiamo amici comuni, ingegneri nucleari. Che di nucleare si sono occupati sia a livello di insegnamento che lavorativo. Di impiantistica soprattutto.
Quando si spara sentenze o si tirano in ballo vita personale e deduzioni campate in aria vuol dire che non si hanno argomenti validi per sostenere una discussione.
Per dirla in breve, Giorgio ed io, ormai ultra cinquantenni, abbiamo passato metà della nostra vita in messo alla tecnologia, ai controlli di processo, alle valvole (ti ricordi le valvole charade ?), alle automazioni.
Dai a Giorgio dell'incompetente ?
Non sai con chi hai a che fare.
Non hai la minima idea della cultura e soprattutto dell'umiltà con la quale Giorgio affronta e affonterà e vincerà per almeno altri 20 anni le sfide che puntualmente si presentano e si presenteranno.
Per dirla in breve, non sai una mazza e spari giudizi sulla persona.



Tr ringrazio Sandro, anche se i complimenti sono un po' di parte.
Ci tieni eh che rimanga in salute per altri 20 anni !!!!  
Me lo auguro anche io, altrimenti siamo rovinati !!!!!!
RE:            Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 17-02-2012 19:30

giorgio_luppi ha Scritto:

Non so di quale realta' stai parlando ma in quella che conosco io siamo in paese in cui il nucleare non si fara' quindi tutti gli aspetti tecnici e costruttivi sono oramai solo accademici.


Se lo dici tu ...


giorgio_luppi ha Scritto:

Su questo mi permetto di obiettare, visto che, fra le righe, mi hai dato del beone.


La prossima volta ti dirò "beone in ambito nucleare e affini" , va meglio?


giorgio_luppi ha Scritto:

Il parere del fisico non ti interessa, quello dell' ingegnere non ti va bene, gli unici esperti sono gli impiantisti nucleari?


Vedo che cominci ad afferrare il concetto ... Serve informazione prima e consulto poi ,direttamente da chi ha esperienza e conoscenza nell'ambito.Il problema è che selezionate le risposte per consolidare la vostra idea ,non per confrontarla.

giorgio_luppi ha Scritto:

Non e' che se abbiamo un soffio al cuore dobbiamo diventare cardiologi o se abbiamo mal di pancia gastroenterologi, cosi' come, se dobbiamo votare per un referendum sul nucleare dobbiamo diventare tutti ingegneri nucleari.


Giusto , ma come ti spieghi quindi l'incoerenza del fatto che per sanità ,economia tributaria ecc , i referendum sono vietati ed invece in ambito nucleare non lo sono?Non credi che a qualcuno può tornare comodo questo metodo?

giorgio_luppi ha Scritto:

Chiaramente le esperienze dirette sono le piu' significative ma non possiamo umanamente diventare esperti di tutto.


Noi no ,ma gradirei che per i molteplici aspetti (non solo l'ambito nucleare) ,che la formazione e il dibattito venisse affidato a chi ha voce in capitolo non dai vari Grillo o Celentano che fanno esclusiva presa sull'emotività dell'aspetto ed inoltre escludere dalla consulta referendaria quegli ambiti che per la maggiore parte delle persone non possono essere compresi per via della scarsa formazione!Infatti ciò produce il risultato di scelte totalmente errate.

giorgio_luppi ha Scritto:

Se ho la fortuna di avere amici in un certo settore non c'e' nulla di male a chiedere loro un parere. Gli amici servono anche a questo: a confrontarsi e a scambiare idee e pensieri, per un arricchimento comune.


Legittimo ,la mia critica non è nel merito delle tue amicizie nè con chi ti confronti ,solo che denoto una certa uniformità di pensiero curiosa:probabilmente i "cattivoni" sono solo su questo forum ...

giorgio_luppi ha Scritto:

Tu parli come se fossi un esperto di impianti nucleari, hai esperienze dirette nel settore? Perche' qui i casi sono due: 1) se lo sei e lavori nel settore allora sei in conflitto di interessi, 2) se non lo sei allora sei nella stessa barca di noi comuni mortali e hai solo conoscenze teoriche


Indipendentemente da chi sia io e cosa faccia ,ritengo di essermi documentato (mai a sufficienza!) ,di avere compreso il problema ,di averlo analizzato nei suoi vari aspetti ,e aver tratto le opportune conclusioni.Il mio punto di vista non deve essere avvallato da nessuno ,può solo o meno essere condiviso.

giorgio_luppi ha Scritto:

Sono convinto che un privato non potra' mai avventurarsi in una impresa come la costruzione di una centrale nucleare, sapendo che, probabilmente, dovra' scontrarsi con popolazione ed enti locali, per poi forse cominciare a guadagnare dopo vent'anni. Ci vuole un imprenditore con tendenza al masochismo, questa e' la realta'.


Del resto finchè la gente verrà tenuta nello stato d'ignoranza attuale ,specifico in materia , sarà sempre come ora.Quando inizierà , spero mi auguro , con le nuove generazioni , a diffondersi conoscenza e informazione le cose cambieranno.

Sono della ferma idea che se voglio trovare un punto debole di un sistema ,prima devo conoscerlo , a fondo , se necessario al microscopio ,analizzarlo con altrettanta cura e poi posso pensare di criticarne le debolezze e tentare di smontarlo pezzo a pezzo.




RE:      Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 17-02-2012 19:47

giorgio_luppi ha Scritto:


Orbene, ormai non e' piu' un segreto che io ed Alessandro ci conosciamo, spero che per voi non sia un problema.
Qui comunque perderesti la scommessa, gia' in passato ho avuto proposte di collaborazione in ambito militare e non ho accettato. E' vero che 'pecunia non olet' ma prima della pecunia per me vengono i principi. Se proprio vuoi saperlo la mia azienda ha piu' di vent' anni e lavorava molto prima che il fotovoltaico venisse alla ribalta, quindi puo' continuare benissimo a farne a meno, se pero'  si puo' fare un po' di businness in tutta coerenza con i propri principi, che male c'e'?


Ma ci mancherebbe anche fosse un problema ,per quale motivo?
Never say never ...
Dico solo che l'ambito commerciale segue il vento e non i principi ed in molti casi ed è definito come la "puttana del sistema".
Concedimi che chiedere all'oste se il suo vino è buono ...
RE:             Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 18-02-2012 19:04

Charade77 ha Scritto:

Indipendentemente da chi sia io e cosa faccia ,ritengo di essermi documentato (mai a sufficienza!) ,di avere compreso il problema ,di averlo analizzato nei suoi vari aspetti ,e aver tratto le opportune conclusioni.Il mio punto di vista non deve essere avvallato da nessuno ,può solo o meno essere condiviso.


Ma guarda un po', anche io ritengo di avere fatto la stessa cosa.
La differenza fra me e te e che io non ho mai insinuato che tu non lo abbia fatto, mentre tu invece parti dal presupposto contrario, ritenendo, a torto, che io sia come un fuscello al vento 'shiavo delle sue paure'.  Non ti sembra di avere qualche preconcetto di troppo?

Se, inoltre, fra le mie conoscenze, c'e' qualche vero esperto che ha lavorato sul campo e che condivide le mie conclusioni che male c'e'?

Se, come deduco, tu non hai conoscenze dirette in materia, allora cosa ti fa pensare di poterti elevare al ruolo di esperto?

E poi come mai tutta questa reticenza a dichiarere chi sei e che cosa fai? Di che cosa hai timore?
RE:       Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 18-02-2012 19:08

Charade77 ha Scritto:

Ma ci mancherebbe anche fosse un problema ,per quale motivo?
Never say never ...
Dico solo che l'ambito commerciale segue il vento e non i principi ed in molti casi ed è definito come la "puttana del sistema".
Concedimi che chiedere all'oste se il suo vino è buono ...

Puo' essere, ma io non lavoro in ambito commerciale.
Have a nice day.
RE:              Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 18-02-2012 19:31

giorgio_luppi ha Scritto:


Ma guarda un po', anche io ritengo di avere fatto la stessa cosa.
La differenza fra me e te e che io non ho mai insinuato che tu non lo abbia fatto, mentre tu invece parti dal presupposto contrario, ritenendo, a torto, che io sia come un fuscello al vento 'shiavo delle sue paure'.  Non ti sembra di avere qualche preconcetto di troppo?



No , se tu fossi correttamente informato e se tu avessi compreso la natura del problema , avresti l'idea opposta.


giorgio_luppi ha Scritto:

Se, inoltre, fra le mie conoscenze, c'e' qualche vero esperto che ha lavorato sul campo e che condivide le mie conclusioni che male c'e'?


Male?Nessuno ... a parte il solo fatto che se per te un fisico o un matematico sono "esperti" in ambito nucleare ... anche Celentano coincide con la tua idea , è un esperto nucleare per caso?

giorgio_luppi ha Scritto:

Se, come deduco, tu non hai conoscenze dirette in materia, allora cosa ti fa pensare di poterti elevare al ruolo di esperto?


Trova dove mi sono elevato a grado di esperto per cortesia ... per inquadrare un'asino non serve un veterinario ,non credi?

giorgio_luppi ha Scritto:

E poi come mai tutta questa reticenza a dichiarere chi sei e che cosa fai? Di che cosa hai timore?


Quale reticenza?Questo è il forum del nuclear-meeting non facebook o twitter.Vorresti magari anche la mia fotografia per caso?

A mio avviso proseguiamo con un siparietto che poco importa agli utenti che leggono ,quindi trovo , anche se da un bel pezzo , poco costruttivo e interessante proseguire il nostro botta e risposta oltre al fatto di essere da un pezzo off-topic.Se ci vogliamo confrontare seriamente , apriamo un topic dove possiamo discutere seriamente delle problematiche possibilmente senza imbrattarci di numeri a vicenda ,dato che pare che abbiano sempre due facce stranamente , e confrontiamoci sui concetti , ok?


RE:               Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 19-02-2012 21:58

Charade77 ha Scritto:

No , se tu fossi correttamente informato e se tu avessi compreso la natura del problema , avresti l'idea opposta.

Dopo il tuo paragone fra un fisico e Celentano e questa tua affermazione che non ha bisogno di commenti, finalmente sono d' accordo con te: e' meglio lasciare perdere.
Ad maiora,  Giorgio
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 11-03-2012 14:44

http://www.ilgiornale.it/esteri/le_centr...comments=1

Le centrali nucleari ora fanno il boom

di Franco Battaglia - 11 marzo 2012, 08:00

A distanza di un anno possiamo tirare le somme sulla lezione da Fukushima. Abbiamo imparato almeno due cose. La prima è che intorno a Fukushima, come già Chernobyl, è stato montato un colossale falso mediatico: il nucleare è non sicuro, ma ultrasicuro.

Non a dispetto di Fukushima (e Chernobyl), ma grazie a Fukushima (e a Chernobyl). So bene che siete bombardati dai milioni di curie e dai fantastiliardi di becquerel, che non sapete neanche cosa sono e che perciò vi incutono terrore.

Come fare, allora, a giustificare la paura o, alternativamente, a tranquillizzarsi? Continuate a leggere. L'ultimo rapporto dell'Agenzia di sicurezza nucleare giapponese recita: «Non è stata riportata alcuna conseguenza sanitaria in nessuna persona per esposizione alle radiazioni fuoriuscite dagli impianti incidentati». La temuta radioattività, cioè, ha causato zero morti, zero feriti, zero malati. Zero. Se vi piacciono i grandi numeri e i curie, le fuoriuscite radioattive da Fukushima assommano a 18 milioni di curie. Però le fuoriuscite da Chernobyl furono 380 milioni di curie. Ma anche a Chernobyl la radioattività ha causato alla popolazione civile, in questi 25 anni, zero morti, zero feriti e zero malati. Zero.

Tant'è che, in barba a Chernobyl, l'Ucraina, portandoli a 15, ha installato 9 reattori nucleari negli ultimi 25 anni, e non ha modificato il proprio programma di installarne 22 nei prossimi 20 anni. Non da meno la Bielorussia, che lo scorso ottobre ha sottoscritto un contratto con la Russia per la costruzione di due nuovi reattori. E, in barba a Fukushima, Yoshihiko Noda, da pochi mesi Primo Ministro del Giappone, ha dichiarato: «È necessario riconquistare la fiducia della popolazione nella produzione elettronucleare».

Cioè, il Giappone non si sogna di cancellare il programma di costruire 17 nuovi reattori nei prossimi 20 anni. Anzi, lo scorso 29 settembre ha sottoscritto un accordo col Vietnam per realizzare il secondo dei 4 reattori che il Vietnam ha deciso di avere operativi entro il 2025. E lo scorso mese, su 144 amministrazioni di 20 prefetture giapponesi localizzate entro un raggio di 30 km da reattori nucleari attualmente ancora spenti dopo il terremoto, alla domanda se avessero approvato o no il riavvio degli impianti, solo 23 hanno manifestato disapprovazione.

D'altra parte, anche il resto del mondo si comporta allo stesso modo. Barack Obama ha esteso di 20 anni la vita di 68 dei 104 reattori nucleari americani, lo scorso mese ne ha avviato la costruzione di 2 nuovi, e lo scorso 21 settembre ha sottoscritto con la Russia un accordo per «impegnarsi a sostenere lo sviluppo dell'energia nucleare civile». Pochi giorni dopo, la stessa Russia connesse alla rete elettrica il proprio 33mo reattore.

Lo scorso 5 ottobre il governo finlandese ha deciso la localizzazione del settimo reattore nucleare (la Finlandia ha 4 reattori in esercizio, un quinto in costruzione avanzata che andrà in esercizio nel 2013, e altri due la cui costruzione partirà nel 2012, uno, e nel 2014 l'altro). Nel corso del 2011, nel mondo, sono stati 6 i reattori nucleari connessi alla rete elettrica, tra cui quello in Iran iniziato a costruire 7 anni fa. L'Argentina ha completato quest'anno il suo terzo reattore nucleare, cominciato a costruire nel 2006; e lo scorso mese la Corea del Sud ha collegato alla rete elettrica 2 nuovi reattori.

Quelli fuori dal coro sono l'Italia e la Germania. Fuori dal coro, ma stravaganti. Noi, costruiamo all'estero ciò che ci siamo vietato in casa: lo scorso ottobre l'italiana Ansaldo è diventata partner con l'Inghilterra per la costruzione di componenti nei nuovi reattori nucleari di cui quel paese intende dotarsi. La Germania, avendo chiuso 8 dei suoi 17 reattori nucleari sull'onda irrazionale di Fukushima, ha dovuto approvare un piano energetico che prevede sia l'installazione di 23 nuovi gigawatt a carbone entro il 2020, sia l'importazione di energia elettronucleare dalla Russia.

La quale, lo scorso 27 febbraio, ha posto la prima pietra per un impianto nucleare sul Baltico, quindi non lontano dalla Germania, destinato, dal 2016, proprio ad erogare energia elettrica da vendere ai tedeschi. Dunque, il paradosso ultimo dell’antinuclearismo è aver causato la nascita di un’altra centrale nucleare (oltre a quelle a carbone).

La seconda cosa che Fukushima (come già Chernobyl) insegna è che - posto che non è solo con le bombe che si fa il terrore - le associazioni ambientaliste, 99 su 100, sono associazioni terroristiche. Stiamocene alla larga, isoliamole e chiediamo che sia fermato questo loro racket di venditori di terrore.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 12-03-2012 10:59

Un articolo di Riccardo Spezia:

L’anomalo CV Scientifico in Chimica Ambientale di Franco Battaglia, il difensore del nucleare E amico di Berlusconi.

Ieri sera è comparso, come già altre volte, il professor Franco Battaglia a difendere "scientificamente" le ragioni pro-nucleare. Il professor Battaglia ha la caratteristica di presentarsi come esperto tecnico-scientifico sull'argomento della gestione dell'energia. Allora sono andato a cercare informazioni su di lui in rete, per capire quali siano le sue competenze scientifiche e il suo curriculum.

Risulta professore associato all'Università di Modena, nel dipartimento di Ingegneria, cattedra di Chimica Ambientale (CHIM/12 CHIMICA DELL'AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI). Ottenere queste informazioni ufficiali non è facile, però. Il sito diretto risulta "bucato" (da hacker ambientalisti?) e quindi bisogna andare sul sito del personale dell'Università di Modena e cercare "Battaglia Francesco".

Da qui risulta il suo curriculum accademico che riassumo brevemente. Si laurea in Chimica a Catania nel 1979 e poi vola in USA dove consegue un dottorato in Chimica Fisica (quindi è proprio un collega) all'Università di Rochester nel 1985. Al suo attivo troviamo articoli sulle migliori riviste internazionali (ovvero quelle dove si passa il cosiddetto "referaggio") di chimica-fisica (Journal of Chemical Physics, Journal of Physical Chemistry, Surface Science) in quel periodo (anni 80).

Diventa quindi (conseguentemente al suo curriculum) ricercatore in Italia in chimica fisica teorica all'Università di Roma II nel 1984 e professore associato nella stessa specialità prima all'Università della Basilicata (1987-1995) e poi a Roma Tre (1995-2000). In questo periodo la sua attività sembra spostarsi sempre più verso gli aspetti didattici, essendo autore sia di libri per ricercatori, come per esempio Fundamentals of Chemical Physics insieme a T.F.George edito Kluwert, che per studenti, come Fondamenti di Chimica Fisica, edito da CEDAM (qui si possono trovare i suoi titoli principali anche di quel periodo).

Quindi una onesta carriera nella chimica fisica teorica, che è quella "cosa" che studia come avvengono i processi molecolari elementari attraverso modelli matematici (per dirla in poche parole).

Nel 2000 poi l'illuminazione: diventa associato in Chimica Ambientale e si sposta a Modena. Allora sono andato a cercare le sue pubblicazioni scientifiche in materia, sia prima sia dopo del suo passaggio di cattedra, magari è riuscito nel sogno di molti: unire i modelli teorici con le osservabili sperimentali macroscopiche di interesse sociale. Purtroppo però non sono riuscito a trovare molto di più, per ora, che libri editi da 21mo secolo, la cui scientificità è curiosamente introdotta da Berlusconi, Belpietro, Brunetta (e questi libri non sono sottoposti ad alcuna peer-review, se c'è una casa editrice che li pubblica sono pubblicati, senza alcun controllo "scientifico") e alcune pubblicazioni della NIPCC, ovvero l'IPCC dei "negazionisti" del cambiamento climatico (potete scaricare una sua presentazione qui). Pubblicazioni che possiamo definire "meno scientifiche" del suo periodo precedente e che sono tutte successive al 2000.

Ora, se ciò che va affermando in tv fosse corretto, le pubblicazioni su Nature, Science, PNAS abbonderebbero. Io ancora non sono riuscito a trovarle.

http://www.agoravox.it/L-anomalo-CV-Scientifico-in.html


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 12-03-2012 11:28

giorgio_luppi ha Scritto:

Un articolo di Riccardo Spezia:

L’anomalo CV Scientifico in Chimica Ambientale di Franco Battaglia, il difensore del nucleare E amico di Berlusconi.

Ieri sera è comparso, come già altre volte, il professor Franco Battaglia a difendere "scientificamente" le ragioni pro-nucleare. Il professor Battaglia ha la caratteristica di presentarsi come esperto tecnico-scientifico sull'argomento della gestione dell'energia. Allora sono andato a cercare informazioni su di lui in rete, per capire quali siano le sue competenze scientifiche e il suo curriculum.

Risulta professore associato all'Università di Modena, nel dipartimento di Ingegneria, cattedra di Chimica Ambientale (CHIM/12 CHIMICA DELL'AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI). Ottenere queste informazioni ufficiali non è facile, però. Il sito diretto risulta "bucato" (da hacker ambientalisti?) e quindi bisogna andare sul sito del personale dell'Università di Modena e cercare "Battaglia Francesco".

Da qui risulta il suo curriculum accademico che riassumo brevemente. Si laurea in Chimica a Catania nel 1979 e poi vola in USA dove consegue un dottorato in Chimica Fisica (quindi è proprio un collega) all'Università di Rochester nel 1985. Al suo attivo troviamo articoli sulle migliori riviste internazionali (ovvero quelle dove si passa il cosiddetto "referaggio") di chimica-fisica (Journal of Chemical Physics, Journal of Physical Chemistry, Surface Science) in quel periodo (anni 80).

Diventa quindi (conseguentemente al suo curriculum) ricercatore in Italia in chimica fisica teorica all'Università di Roma II nel 1984 e professore associato nella stessa specialità prima all'Università della Basilicata (1987-1995) e poi a Roma Tre (1995-2000). In questo periodo la sua attività sembra spostarsi sempre più verso gli aspetti didattici, essendo autore sia di libri per ricercatori, come per esempio Fundamentals of Chemical Physics insieme a T.F.George edito Kluwert, che per studenti, come Fondamenti di Chimica Fisica, edito da CEDAM (qui si possono trovare i suoi titoli principali anche di quel periodo).

Quindi una onesta carriera nella chimica fisica teorica, che è quella "cosa" che studia come avvengono i processi molecolari elementari attraverso modelli matematici (per dirla in poche parole).

Nel 2000 poi l'illuminazione: diventa associato in Chimica Ambientale e si sposta a Modena. Allora sono andato a cercare le sue pubblicazioni scientifiche in materia, sia prima sia dopo del suo passaggio di cattedra, magari è riuscito nel sogno di molti: unire i modelli teorici con le osservabili sperimentali macroscopiche di interesse sociale. Purtroppo però non sono riuscito a trovare molto di più, per ora, che libri editi da 21mo secolo, la cui scientificità è curiosamente introdotta da Berlusconi, Belpietro, Brunetta (e questi libri non sono sottoposti ad alcuna peer-review, se c'è una casa editrice che li pubblica sono pubblicati, senza alcun controllo "scientifico") e alcune pubblicazioni della NIPCC, ovvero l'IPCC dei "negazionisti" del cambiamento climatico (potete scaricare una sua presentazione qui). Pubblicazioni che possiamo definire "meno scientifiche" del suo periodo precedente e che sono tutte successive al 2000.

Ora, se ciò che va affermando in tv fosse corretto, le pubblicazioni su Nature, Science, PNAS abbonderebbero. Io ancora non sono riuscito a trovarle.

http://www.agoravox.it/L-anomalo-CV-Scientifico-in.html



Classico esempio di articolo realizzato da una mentalità radical-schic dove il problema è l'amicizia di Berlusconi..... è ovvio che se uno non comprende l'evidenza dei fatti ( clima e nucleare ) può fare tutte le ricerche in "rete" che vuole ma noterà solo ed esclusivamente tutto ciò che può confutare i suoi preconcetti!
ormai il "rigore" scientifico è invocato solo solo quando si evidenziano le bufale dei cialtroni che per anni hanno e continueranno con la diffusione del "terrorismo" ambientalista!
Ora che è accertato che il clima fà quello che vuole ( il CO2 non è responsabile) che il nucleare è iper-sicuro ( dimostrato e confermato, cmq per la cronaca Cernobyl non è stato un incidente ma una VOLUTA azione comunista ed il perchè non è dato da sapere)

Ora l'asse dei filo panelli-somari e gira-pale sono in pò in subbuglio...... non è che il popolino comunemente detto o chiamato dai radical-schic "bifolchi" si sia rendendo conto di essere stato per i fondelli?




semplicente Toungue
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - lucaberta - 12-03-2012 11:50

Il solito triste, tristissimo attacco personale, classico di una certa parte politica.

Come al solito si punta alla sagoma e non alla sostanza di quello che una persona afferma.

Triste, molto triste.  E poi ci si stupisce del fatto che si passi alle minacce personali, e poi alle pallottole. Mah.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 12-03-2012 16:50

Non un attacco personale, Luca, ma solo completezza di informazione sul curriculum del PhD.
Se poi sei cosi' sensibile agli attacchi personali, perche' nessun commento da parte tua sulle affermazioni di Cher del tipo "il CNR e' un covo di eco-furbi" o sugli insulti dei vari sexyteo, charade e tesla verso alcuni membri del forum?
Triste e' la mancanza di coerenza e la applicazione di due pesi e due misure.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - lucaberta - 12-03-2012 23:23

Blah blah blah, le solite manfrine, trite e ritrite. Che palle.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 11-04-2012 11:17

http://www.ilgiornale.it/cronache/solare...comments=1

Solare, che fregatura: costa e fa pure flop


di Franco Battaglia - 11 aprile 2012, 08:39

Lo scorso venerdì il parlamento tedesco ha tagliato del 40% le sovvenzioni al fotovoltaico (Fv). Non possiamo che gioirne, ma avrebbero dovuto tagliare del 100%. Nei mesi precedenti, tra grandi e piccole, decine di aziende tedesche del settore erano fallite.

Anche di questo gioiamo: dobbiamo comprendere che il Fv è una cancrena che sta divorando l’economia mondiale, peggio di quanto non faccia la camorra e noi se fallisce la camorra gioiamo.

Certo, il guappo camorrista perde il proprio «posto di lavoro» ma le cancrene vanno estirpate, anche con interventi dolorosi, se non si vuole che perisca l’intero corpo. Ricordate la green-economy , qui in Italia magnificata dai Prodi e dai Pecoraroscani, da Legambiente e da Greenpeace, da Repubblica e dal Corsera , e ora anche dai Monti e, con nostra sorpresa, dai Clini? Avrebbe dovuto creare migliaia di posti di lavoro, la greeneconomy , no? Sono anni che avvertiamo -vox clamantis in desertoche essa non è né green né economy. In Germania, dicevo, aziende ( si fa per dire) come Solar Millenium, Solon, Solarhybrid, Q-Cells, hanno portato i libri contabili in tribunale e messo sulla strada migliaia di lavoratori. Tutto prevedibile. Il problema è che a occuparsi di energia, in Europa come in Italia, v’è una pletora di incompetenti, quando non peggio.

In Italia, soprattutto, non mancano né gli incompetenti né chi è peggio degli incompetenti, e sovente gli uni e gli altri sono incarnati nella stessa persona. Prendiamo il governo dei tecnici. Per bocca del ministro all’Ambiente,ha dichiarato che in Italia il travaso di denaro pubblicoagli spacciatori di Fv continuerà finché i costi di produzione elettricada esso e da carbone si uguaglieranno. Ciò che il ministro non comprende è che se egli continua a insistere col suo insano programma, la cosa certamente accadrà, nel senso che il prezzo del chilowattora da carbone si sarà elevato a quello da Fv. Egli ci sta obbligandoa pasteggiare con caviale e champagne finché non avremo denaro per pane e lambrusco.

Il ministro Clini va perdonato perché è un medico, di energia nulla sa e palesemente confonde il chilowatt col chilowattora. Epperò fa il ministro. Proviamo a spiegarlo anche a lui, come abbiamo tentato di fare invano coi suoi predecessori:il Fv per la produzione elettrica è una colossale frode, signor Ministro, e non bisogna farvi alcun affidamento, neanche se i pannelli Fv fossero gratis. Circostanza, quest’ultima, che dovrebbe dissipare ogni dubbio, no? Parrebbe di sì, ma nessun ministro ci sente da quest’orecchio. Il che mi è incomprensibile, visto che questi ministri fanno giuramento di fedeltà all’interesse del Paese. Ma che giurano a fare? Pensate, in questi anni, grazie a una legge del 2007 del governo Prodi, abbiamo impegnato 70 miliardi in impianti Fv che producono tanto quanto produce un impianto a carbone che costa 2 miliardi. Monti non aveva bisogno di fare alcuna manovra, doveva solo cancellare definitivamente le sovvenzioni agli spacciatori della fraudolenta tecnologia, equiparandoli agli spacciatori di denaro falso. Perché è fraudolenta? La ragione è banale.

Il picco di massima potenza elettrica assorbita dal Paese (60 gigawatt) occorre nelle prime ore della sera, quando fa buio e il Fv conta zero. Per soddisfare quel picco devono esserci- tutti- gli impianti convenzionali (gas, carbone, nucleare, idroelettrico). Una volta che questi impianti per soddisfare la domanda di picco ci sono ( e ci sono perché devono esserci), essi sono in grado di soddisfare anche la domanda non di picco, per cui ogni altro impianto alternativo risulta inutile. Come dire: se avete l’auto potete evitare di avere la bicicletta, ma non viceversa.

Se vi concedete anche la bicicletta è perché essa costa 100 a fronte di un’auto che costa 20.000; ma il Fv è una bicicletta che costa 400.000. Allora, illudersi di creare «posti di lavoro» nel settore del Fv equivale a illudersi di crearli assumendo squadre d’operai che di giorno scavino buche e di notte le ricoprano. Non bisogna essere bocconiani per comprendere che non è così che funziona.

È proprio un peccato che questo governo di tecnici si stia rivelando, anche nel settore energetico, un governo di incompetenti.


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 20-05-2012 19:45

Cher ha Scritto:

ilgiornale.it/interni/e_adesso_scaldatevi_e_accendete_luce_f...

E adesso accendete la luce e scaldatevi col fotovoltaico

di Franco Battaglia - 08 febbraio 2012, 08:00
.....
Una cosa sul gas andrebbe però fatta, e con ragionevole celerità. Vi sarebbe la possibilità, grazie a una rara e felice circostanza geologica, di realizzare nel Modenese un deposito naturale che aumenterebbe del 50% la capacità delle nostre riserve strategiche: andrebbe realizzato senza indugi.
......


Qualcuno e' in grado di stimare quali avrebbero potuto essere gli effetti del sisma della scorsa notte sul "deposito naturale" tanto caldeggiato dal prof. Battaglia?
Sarebbe interessante conoscere il parere di un geologo.
RE:   Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 21-05-2012 11:40

giorgio_luppi ha Scritto:



Qualcuno e' in grado di stimare quali avrebbero potuto essere gli effetti del sisma della scorsa notte sul "deposito naturale" tanto caldeggiato dal prof. Battaglia?
Sarebbe interessante conoscere il parere di un geologo.


Ti rispondo io : NULLI

Ciao e stammi bene
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 21-05-2012 13:18

Il C.I.R.N. (Comitato Italiano Rilancio Nucleare) comunica che il prof. Franco Battaglia sarà a Pordenone nell'ambito della rassegna Pordenone Pensa il giorno Mercoledì 23 Maggio 2012 alle ore 20:45 per tenere una sua conferenza sui temi energetici a S. Quirino (PN) nella sala della locale Banca BCC come riportato nell'allegato.

Il prof. Battaglia è l'autore del libro "L'illusione dell'energia dal Sole" che tanto ha già fatto discutere per l'originalità del suo rigoroso studio analitico per ciascuna fonte d'energia.

Per questo è stato distribuito un volantino agli studenti di elettronica, chimica e informatica che entravano per seguire le lezioni nella scuola Isis del Malignani di Cervignano del Friuli invitandoli a partecipare all'evento non facilmente ripetibile se non su invito.

[attachment=131]


RE:    Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 21-05-2012 15:28

Cher ha Scritto:



Ti rispondo io : NULLI

Ciao e stammi bene


Grazie Cher per una risposta cosi' celere e puntuale.
Sono certo che si basa su prove inconfutabili e su studi scientifici rigorosi ed imparziali.
Chissa' che rimpianto provano gli abitanti della bassa Modenese per non aver potuto sperimentare sulla loro pelle questa tua certezza.
Stammi bene pure tu.
RE:     Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 21-05-2012 15:45

giorgio_luppi ha Scritto:



Grazie Cher per una risposta cosi' celere e puntuale.
Sono certo che si basa su prove inconfutabili e su studi scientifici rigorosi ed imparziali.
Chissa' che rimpianto provano gli abitanti della bassa Modenese per non aver potuto sperimentare sulla loro pelle questa tua certezza.
Stammi bene pure tu.


Mi dispiace per la tua segnalazione di " RIMPIANTO" per non accedere ad una certezza, ma dato che sono buono&gentile ti allego il seguente link, dove c'è pure un contributo virtuale di spiegazione con visione di fanciulla che con vove saudente ti spiega il tutto.

La salute prima di tutto!

http://www.nagra.ch

Dimenticavo è tutto in tedesco!Toungue
RE:      Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 23-05-2012 18:33

Cher ha Scritto:

Mi dispiace per la tua segnalazione di " RIMPIANTO" per non accedere ad una certezza,

Fallo leggere a Michele Greco, vediamo se almeno lui capisce che cosa hai voluto dire.

Cher ha Scritto:

ma dato che sono buono&gentile ti allego il seguente link, dove c'è pure un contributo virtuale di spiegazione con visione di fanciulla che con vove saudente ti spiega il tutto.

http://www.nagra.ch

Dimenticavo è tutto in tedesco!Toungue

Mi dispiace ma il tedesco non lo parlo.  Visto che sei buono&gentile perche' non lo traduci in dialetto modenese cosi' posso capire anche io?

Cher ha Scritto:

La salute prima di tutto!

Beh!  Su questo sono d'accordo
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 23-05-2012 19:43

Riporta:
Visto che sei buono&gentile perche' non lo traduci in dialetto modenese cosi' posso capire anche io?



Certo, come sento il mio "eding" che è delle tue parti , mi faccio tradurre in modenese un spiegazione sintetica e concettuale del perché un deposito di scorie nucleari sia di superficie che in strato profondo NON può subire danni anche in caso di VIOLENTI sismi .

Poi , se ti può far piacere, mi hanno conVertito ( €+$ ), ad operare  anche del settore dei pannelli somari e nello specifico VI aiuterò a farVi guadagnare più palanche con i Vostri Impianti.......... Interessa?Toungue
RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 24-05-2012 14:49

Cher ha Scritto:



Certo, come sento il mio "eding" che è delle tue parti , mi faccio tradurre in modenese un spiegazione sintetica e concettuale del perché un deposito di scorie nucleari sia di superficie che in strato profondo NON può subire danni anche in caso di VIOLENTI sismi .

Poi , se ti può far piacere, mi hanno conVertito ( €+$ ), ad operare  anche del settore dei pannelli somari e nello specifico VI aiuterò a farVi guadagnare più palanche con i Vostri Impianti.......... Interessa?Toungue

Sei fuori tema ragazzo, si parlava del deposito sotterraneo di gas "naturale" di Rivara, sponsorizzato dal Battaglia. Questa volta il nucleare non c' entra.
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 24-05-2012 15:14

è la stessa cosa Toungue




Il gas naturale è una risorsa di cui difficilmente oggi possiamo fare a meno, poiché rappresenta una fonte di energia pulita per le case, per gli edifici pubblici, per le imprese.
Nella filiera delle attività del gas, lo stoccaggio è particolarmente importante poiché consente di compensare le differenze tra offerta e domanda di gas e quindi di garantire continuità di fornitura.
Lo stoccaggio di gas naturale è un processo che consente di iniettare il gas nella roccia porosa di un giacimento esaurito che già lo conteneva riportando il giacimento, in una certa misura, al suo stato originario. Una volta immesso, il gas può essere erogato secondo le richieste del mercato e utilizzato per garantire le forniture industriali e il riscaldamento nel periodo invernale.

Il primo stoccaggio di gas fu realizzato negli Stati Uniti nel 1915; in Italia il primo impianto fu realizzato nel 1964 a Cortemaggiore, in Emilia, e fu tra i primissimi in Europa.

Stogit svolge le proprie attività privilegiando la salvaguardia dell’ambiente e dei luoghi: se da una parte l’utilizzo del gas naturale al posto dei combustibili tradizionali permette di limitare l’emissione nell’atmosfera di sostanze inquinanti, dall’altra, il riutilizzo di giacimenti di gas naturale esauriti consente di non alterare lo stato dei luoghi.

Un sito di stoccaggio, infatti, non è un serbatoio, né un deposito o una caverna piena di gas, ma una struttura di roccia porosa all’interno della quale il gas viene conservato nella stessa condizione di sicurezza con cui la natura lo ha tenuto per milioni di anni.


Nel periodo estivo il gas viene immagazzinato in quei giacimenti naturali che si potrebbero definire “geologicamente collaudati”, mentre durante l’inverno il gas viene estratto e immesso nelle reti di distribuzione per soddisfare le esigenze dei consumatori finali.
Page Alert ultimo aggiornamento 29 dicembre 2011 - 12:11 CET


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 24-05-2012 18:13

Cher ha Scritto:

è la stessa cosa Toungue

Stai dicendo che un deposito di gas e uno di scorie nucleari sono la stessa cosa?  Che cosa e'?  Un barzelletta?

Grazie per la lezioncina sui depositi sotterranei. E' un modo per non rispondere alla domanda?  Perche'  non te la vai a rileggere? Se non conosci la risposta pazienza, non e' necessario rispondere per forza.
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 24-05-2012 22:33

Questa mattina, epicentro vicino a Massa Finalese una ulteriore scossa.
L'epicentro a un chilometro di profondità.
In zona gas....(se ci fosse stato..).
Come dice Cher non sarebbe successo niente.
E io credo a Cher, ci mancherebbe... A Cher, dopo i vari terremoti che si sono succeduti, crederanno anche gli abitanti di Mirandola, Cavezzo, San Felice, Finale etc..
Perchè non gliela racconti, Cher, oppure mandaci il tuo beneamato prof..
Un terremoto del sesto grado a soli 5 Km di profondità che ha buttato in strada migliaia di metri cubi di fango... Sono scomparsi interi piani terra e sono spariti i divani appoggiati sul pavimento, inghiottiti non si sa come dal fango venuto non si sa bene da dove.
Vai tu, Cher e il prof in quelle terre e racconta ai 100.000 abitanti di quei luoghi che il 'serbatoio naturale' (come lo ha definito il prof.) 'tiene botta' e non ci sono pericoli a stoccare il 50% del fabbisogno di metano italiano in 150 KM quadrati (la profondità non la conosco ma sarà ovviamente di qualche KM) a un pò di bar di pressione. Il tutto in barba alle previsioni sismiche puntualmente smentite dai fatti di sabato notte.
Che facciamo, Cher, se il serbatoio naturale perde, ci mettiamo il tappo ?
Siliconiamo ? Oppure usiamo la cerniera lampo ?


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 25-05-2012 09:57

Per Il Beloti & Lupi : se avete problemi di comprendere la realtà delle cose è un problema vostro.
Con le vostre paure ataviche  e le vostre psicosi stratificate dalla non coscenza e volete per forza e non per ragione associarle a fenomeni NATURALI ( visto che amate la natura) che NON potranno mai compromettere un deposito di scorie nucleari( realizzato secondo gli standard) o un deposito di gas naturale in quanto per la loro natura ingegneristica CONTEMPLANO l'ipotesi, anche se remota ma non esclusa, di fenomeni naturali anche di elevata intensità.

Il fenomeno dei fanghi che affiorano è dato dalla COMPRESSIONE dei vari strati geologi che generano una fuori uscita di tutto giò che è fluido.

Cmq sulla colline Modenesi è risaputo l'esistenza di Gaiser di fango salmastro con emssione di gas..... e allora?

Questo fenomeno ( del fango salmastro ) è studiato da anni!

Preoccupatevi di come le COOP-ROSSE di come hanno realizzato le strutture edilizie...... tutte lesionate e NON angosciate le SEMPLICI persone con discorsi da semplici incompententi su cose che non conoscete, solo i cialtroni lo fanno!
Volete essere cialtroni?

Un Vostro compaesano ( Red Ronie Dj ), il giorno succesivo al sisma dai microfoni di RADIO RAI ( pagato con i soldi pubblici) ha affermato che questo terremoto rientra nella previsione dei MAYA sulla fine del mondo....
Questa è il livello della cultura Italiana e della diffusione della conoscenza scientifica.......

Ciao e statemi bene..



RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 25-05-2012 11:41

solo per indicare l'esistenza di un fenomeno conosciuto,ma genera stupore o terrore per le persone coinvolte!
Meno superstizione e meno fesserie diffuse dai cialtroni di turno possono gettare le basi per una conoscienza, la quale aiuta a convivere con la realtà che il pianeta terra può manifestare in ogni giorno ad ogni ora ad ogni latitudine.

Messaggio rivolto al verdame variegato antinuclearista e anti civiltà che ripone tutte le sue elucubrazioni nel grembo di madre natura e tutte le sue odiosincrasie nella conoscenza scientifica o più semplicemente nel operato di chi si dedica per contrastarene i fenomeni nefasti delle calamità naturali.

http://www.youtube.com/watch?v=FH84wrnvH...re=related


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 25-05-2012 14:13

Andiamo Cher, come al solito, quando non sai cosa rispondere, ricominci con la solita propaganda anti-verdame.
Che noia.  


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 25-05-2012 14:50

Pongo una semplice domanda ,forse banale ,ma così ci si può confrontare meglio :cosa succedrebbe ad un giacimento in caso di sisma?


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 25-05-2012 15:43

Charade pone la stessa domanda che si è posto Giorgio.
Cher ha risposto 'nessun problema'...
A proposito, altra scossa 10 minuti fa... 4° grado, a Mirandola... (sempre in zona gas..)


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 25-05-2012 15:56

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Charade pone la stessa domanda che si è posto Giorgio.
Cher ha risposto 'nessun problema'...
A proposito, altra scossa 10 minuti fa... 4° grado, a Mirandola... (sempre in zona gas..)


Ne deduco che se avete timori , dovreste saperli motivare ,quindi ing. Bellotti ,smarcati dal sur-plast e dammi una risposta e poi , civilmente ci confrontiamo.

Coraggio ...
RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 25-05-2012 16:14

Charade77 ha Scritto:

Pongo una semplice domanda ,forse banale ,ma così ci si può confrontare meglio :cosa succedrebbe ad un giacimento in caso di sisma?


Niente perché è la porosità della roccia che protegge il gas, un pò ( per capirsi) lo stoccaggio del gas acetilene che avviene in bombole che contengono una struttura porosa idem con l'idrogeno......

Idem con patate per le scorie radioattive che sono affogate nel calcestruzzo specifico dentro bidoni di acciaio di spessore superiore e trattati contro la corrosione..............

Azzz , non mi sembra così difficile da comprendere per un ING Toungue

riporto quello nel post precedente e forse sfuggito:


Un sito di stoccaggio, infatti, non è un serbatoio, né un deposito o una caverna piena di gas, ma una struttura di roccia porosa all’interno della quale il gas viene conservato nella stessa condizione di sicurezza con cui la natura lo ha tenuto per milioni di anni.


Il verdame deve andare a spalare...... così , forse si rende utile!
RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 25-05-2012 16:25

Quindi, in tutta sicurezza, possiamo stoccare il 50% del fabbisogno italiano di metano nelle zone terremotate del modenese.
Non resta che convincere la popolazione terremotata che è tutto ok.
Quindi terremoti da 1 a 6 KM di profondità, devastanti, non compromettono la tenuta del tutto.
Chi sarà il maggior azionista del 'serbatoio naturale', la Saratoga ?


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 25-05-2012 16:36

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Quindi, in tutta sicurezza, possiamo stoccare il 50% del fabbisogno italiano di metano nelle zone terremotate del modenese.
Non resta che convincere la popolazione terremotata che è tutto ok.
Quindi terremoti da 1 a 6 KM di profondità, devastanti, non compromettono la tenuta del tutto.
Chi sarà il maggior azionista del 'serbatoio naturale', la Saratoga ?


ma cosa vuoi stokkare? Io opterei per l'idiozia comune e dilagante, dopo di che si può ragionare su come Volete proseguire la Vostra esistenza...

In case costruite con dei criteri di ingegneria? ...... pensa quelle costruite prima dell'avvento dei comunisti/coop rosse non sono crollate!!!
Interessante!

Dimenticavo, per vile denaro opererò anche nel settore FV tra non molto, per incrementarne l'efficienza....... interessa?
Toungue

RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Charade77 - 25-05-2012 18:05

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Quindi, in tutta sicurezza, possiamo stoccare il 50% del fabbisogno italiano di metano nelle zone terremotate del modenese.
Non resta che convincere la popolazione terremotata che è tutto ok.
Quindi terremoti da 1 a 6 KM di profondità, devastanti, non compromettono la tenuta del tutto.
Chi sarà il maggior azionista del 'serbatoio naturale', la Saratoga ?


Proprio così ... quale sarebbe il tuo timore , che scoppi ?
Innanzitutto se avviene un terremoto una lesione continua in verticale di svariati chilometri non può esistere , quindi l'unica via di fuga dovuta a dissesti potrebbe essere il fascio tubiero in superficie ,come nei normalissimi impianti.Un deposito geologico appropriato (per altro con tutta probabilità si opta per siti che già in natura erano adibiti a questo compito) è in grado di fungere da serbatoio senza alcun rischio.
Non si tratta di convincere la popolazione ,finchè non ha la maturità di comprenderlo da sola c'è poco da fare , come con il nucleare.Si tratterà invece di convincerli che ,quando farà freddo e serve il gas e non ce nè sarà ,non farà poi così freddo ...
Come solito si fanno le più assurde ipotesi catastrofiche sulle opere moderne ,quando invece è il campanile del tuo paese o qualche capannone mal costruito a provocare vittime.Idem vale per lo stoccaggio scorie che avviene con delle modalità analoghe.Opere simili ,non sono nulla di nuovo e nel mondo ce ne sono di svariate ,ma l'italiano pensa sempre di essere il più furbo e ne è la prova la nostra posizione da fanalino di coda su qualsiasi aspetto (positivo s'intende) la si veda.Però alla Grecia ,teniamo testa bene ...

RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 26-05-2012 18:25

Hai una visione errata dell'Italia. La posizione di coda che abbiamo nei diversi ambiti che qualificano la vita di un paese sono essenzialmente dovuti alla malapolitica di questi ultimi venti anni. Spariscono ogni anno una montagna di soldi. Lo stato tedesco (anche francese), a parità di incassi pro-capite del fisco rispetto all'Italia, restituisce ai cittadini oltre 2.000 euro in più pro-capite cioè 120 miliardi di lire in più di quanto non faccia lo stato italiano. E' evidente che con 120 miliardi di euro non rubati a disposizione degli italiani saremmo un paese diverso.
Si preannunciano fila di donnine al Quirinale ?
Magari vestite da Bocassini ?
Come si fa ad affidare alla gentaglia che ci ha governato in questi ultimi 20 anni lo sviluppo del paese ?


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 27-05-2012 13:36

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Hai una visione errata dell'Italia. La posizione di coda che abbiamo nei diversi ambiti che qualificano la vita di un paese sono essenzialmente dovuti alla malapolitica di questi ultimi venti anni. Spariscono ogni anno una montagna di soldi. Lo stato tedesco (anche francese), a parità di incassi pro-capite del fisco rispetto all'Italia, restituisce ai cittadini oltre 2.000 euro in più pro-capite cioè 120 miliardi di lire in più di quanto non faccia lo stato italiano. E' evidente che con 120 miliardi di euro non rubati a disposizione degli italiani saremmo un paese diverso.
Si preannunciano fila di donnine al Quirinale ?
Magari vestite da Bocassini ?
Come si fa ad affidare alla gentaglia che ci ha governato in questi ultimi 20 anni lo sviluppo del paese ?


Forse ti RIFERIVI a questi, facendo credere che il "problema" è in un'altra direzione?
Cosi rispondo anche a Lupi con frasi in dialetto delle Vs parti....

http://www.ilgiornale.it/interni/errani_...comments=1

Errani ride delle tragedie ma fa piangere Bersani

Fabrizio Boschi - 27 maggio 2012, 09:00
A Bologna c’è un proverbio che dice: «[b]Panza pènna, an s’arcòrda dla vuda». [/b]Che vuol dire: chi sta bene, non pensa a chi sta male. Al governatore Pd della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, in questi giorni di terremoto sono fischiate parecchio le orecchie.

I suoi conterranei, infatti, questo detto l’hanno rammentato più volte. L’ultima giovedì scorso, a Matrix, speciale sisma in Emilia. Il presidente Errani è stato ribeccato a sbellicarsi dalle risate. Un repentino cambio d’inquadratura mentre uno sfollato raccontava la sua paura di rientrare in casa, ed eccolo là, sorpreso un’altra volta a sghignazzare.

Lungo i suoi tre lunghi mandati consecutivi (dal 1999), infatti, il veterano presidente di tutti i governatori d’Italia, ha collezionato una lunga serie di figuracce di questo genere. È il 2 agosto 2003 quando, come ogni anno, a Bologna si celebra l’anniversario della strage alla stazione. Accanto a Errani l’allora sindaco Giorgio Guazzaloca, l’ex primo cittadino Renato Zangheri, e l’allora ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu. Tutti in composta serietà istituzionale, tranne lui. Che, guarda un po’, se la ride.

E poi c’è la figuraccia mondiale, finita anche sulla Cnn. Stesso anno, qualche mese dopo. È il 19 novembre, da pochi giorni c’è stato il terribile attentato di Nassiriya. Nella basilica di San Paolo a Roma i funerali dei 19 militari uccisi. E lui che fa? Ride, stavolta insieme all’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio.

Ma non sono tanto le risate di Errani sulle sciagure italiane ad imbarazzare e preoccupare il Pd. C’è ben altro. Il figliol prodigo sta collezionando anche notevoli grattacapo al suo segretario, suo conterraneo, suo amico, Pier Luigi Bersani. Adesso, il pezzo grosso della roccaforte più rossa d’Italia, rischia di buttar giù a spallate l’unico fortino rimasto al segretario. Caso Parma a parte (che pur brucia), dove per dirla alla Bersani «abbiamo non vinto», a pesare sulla sua testa c’è un altro macigno.

La storia è sempre la stessa. Una storia dove gli ingredienti dell’affaire di potere ci sono tutti: la coop rossa, i presunti favori familiari, il Pd partito-padrone. Con il passare dei mesi i contorni stanno diventando sempre più foschi e la Procura della Repubblica bolognese si prepara a chiedere al gip di mandare sotto processo tutti i protagonisti della vicenda. È l’indagine che nel 2010 investì il fratello del governatore, Giovanni Errani, indagato per truffa aggravata ai danni della Regione, a causa di un milione di euro proveniente dall’ente guidato dal fratello e finito, secondo gli inquirenti, in maniera sospetta nelle casse della sua cooperativa. Si chiama «Terremerse» la coop agricola che da tre anni, come la nuvoletta di Fantozzi, grandina guai sul governatore. Quando scoppiò lo scandalo, scoperto dal Giornale nel 2009, Errani senior (il cooperatore) si dimise mentre Errani junior (il governatore) minacciò querele, annunciando che avrebbe fornito alla procura tutta la documentazione che l’avrebbe scagionato. Ma così non è andata, e i pm hanno inviato nove avvisi di garanzia (uno, dovuto, anche a Errani per falso ideologico in atti pubblici) ed entro metà giugno si saprà se il fratello del presidente verrà rinviato a giudizio o meno.

Oggi il governatore sta cominciando a sudare freddo. Secondo un’indiscrezione riportata dal Foglio, Errani avrebbe confidato ad alcuni compagni di partito che se il fratello andasse a processo, lui si dimetterebbe subito dalla presidenza della Regione e non si ricandiderebbe più. Boom.

Se cadesse ora la Regione Emilia Romagna, con le forti correnti grilline da una parte e quelle vendoliane dall’altra, per Bersani sarebbero dolori.

Anche perché il Movimento 5 stelle ha dimostrato di attecchire in Emilia meglio che da qualsiasi altra parte. E non solo guardando Pizzarotti a Parma, ma anche Giovanni Favia, il primo grillino più famoso d’Italia, attualmente consigliere regionale.

Insomma, c’è davvero poco da ridere. Bersani, anzi, sta trattenendo a fatica le lacrime. Un altro proverbio bolognese dice: «Quall ch’bòii int la pgnata, al le sa al quèrc», quello che bolle in pentola, lo sa solo il coperchio.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Alessandro Bellotti - 27-05-2012 23:47

Quando parlo di 20 anni di malapolitica, mi riferisco ai politici che hanno governato l'Italia negli ultimi 20 anni per cui comprendo anche il PD.
Risulta peraltro evidente che dal 2001 ha governato (tolti i 2 anni di Prodi) ininterrottamente il figuro di Arcore per cui tale figuro è ovviamente il massimo responsabile dei guai italiani.
Se togliamo Parma, le altre città dell'Emilia Romagna sono un esempio per il resto d'Italia, come lo sono del resto altre provincie non necessariamente governate dal PD.
Per quanto riguarda il movimento 5 stelle mi trovi d'accordo. Il fatto che abbia attecchito vuol dire che la gente pensa di più.
L'elettore tipico del movimento 5 stelle è infatti giovane, diplomato o laureato, il futuro dell'Italia.
Ben diverso è l'elettore tipico del PD (del PDL e della Lega non parlo in quanto gli elettori sono pressochè scomparsi..) che è tipicamente anziano, ancorato alle logiche del ex PCI in quanto sono cambiate le scritte ma i vecchi 'condottieri' sono ancora ben presenti.
Vediamo cosa combinerà Pizzarotti a Parma, città che il berlusconismo ha lasciato in miseria.
Parma è imbottita di opere inutili, costose e ovviamente non terminate.
Parma rispecchia i 20 anni di malapolitica di cui sopra. A livello italiano basta ricordare le opere inutili in cantiere per trovare subito il parallelo con la città ducale (peraltro bellissima).
In Emilia Romagna siamo capaci di voltare pagina.
Per quel che mi riguarda Bersani & C. possono anche politicamente scomparire.


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 28-05-2012 11:23

Alessandro Bellotti ha Scritto:



In Emilia Romagna siamo capaci di voltare pagina.



Ma sapete cosa c'è dietro la pagina?
Questa è la realtà che ci circanda  e che non promette nulla di buono.

http://www.youtube.com/watch?v=QI3wG3loK...embedded#!

http://www.youtube.com/watch?v=SNeiUpsth...re=related

Come spesso dico, stiamo vivendo nell'era dell'informazione, dove comprendere la realtà per poi politicamente parlando per pianificare il futuro ,implica grandi capacità di scindere la realtà in cui stiamo andando dalla realtà raccontata.

http://www.youtube.com/watch?v=1Po0iFDYm...re=related

L'Italia è priva dall' 800 ad oggi di qual si voglia figure di politici in grado di far politica, ma solo dei grandi pasticci.

http://www.youtube.com/watch?v=7Wn5Ut7xu...re=related

Solo riducendo il loro potere e aumentando la consapevolezza dell'individuo, forse e lo ripeto  forse, si può iniziare a sperare.

http://www.youtube.com/watch?v=yDCeyedXj...re=related

Un paese civile la % di chi va a votare è inversamente proporzionale alla qualità di vita di quel paese.



Tutto solo per ribadire che..... ciao!Toungue






RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 29-05-2012 09:14

violentissima scossa di terremoto dalle mie parti......non oso immaginare da Voi in Emilia!



http://www.meteo-online.it/drum.htm


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 29-05-2012 10:10

il grafico della scossa


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 29-05-2012 12:29

http://www.meteo-online.it/gomap.php?lat....6&D=2

Regole basilari di comportamento in caso di terremoto

Cosa fare PRIMA di una scossa:


Valutare quali sono le zone a rischio della casa: riconoscere i muri maestri e le zone che possono essere pericolose (presenza di specchi o vetrate);
Riporre in luoghi sicuri gli oggetti che potrebbero essere pericolosi: barattoli di vernici, fertilizzanti, Spry, liquidi infiammabili o nocivi se inalati;
Senza esporsi ad allarmismi inutili, valutare con i famigliari il da farsi o il luogo d'incontro nel caso in cui il terremoto avvenga mentre i componenti il nucleo famigliare siano lontani (al lavoro, a scuola ecc...);

Cosa fare DURANTE una scossa:


In casa: accostarsi il più possibile ai muri maestri, andare sotto l' infisso di una porta o, all'estremo, accovacciarsi sotto un tavolo;
In casa: NON utilizzare ascensori o affrontare la fuga tramite le scale;
In casa: spegnere immediatamente fornelli e stufe;
All'aperto: allontanarsi da cornicioni, muri, alberi, tralicci di linee elettriche e ponti; evitare le spiagge;

Cosa fare DOPO una scossa:


Spegnere immediatamente il rubinetto dell'acqua e del gas; staccare il contatore della corrente;
Muoversi con circospezione e senza precipitazione, evitando le zone più a rischio crollo evitando l'ascensore;
Portare con se una radio a batterie per conoscere eventuali disposizioni della Protezione Civile;
Munirsi di cellulare ove possibile;
NON utilizzare il telefono se non per segnalare un'emergenza sanitaria ed evitare di intasare le linee per avere delle informazioni;




Le Alpi si sono formate in seguito al raccorciamento e sovrascorrimento verso W e NW della placca Adriatica sulla placca Europea; gli Appennini si sono generati in seguito alla subduzione della zolla Adriatica che si  muove verso W



La spinta verso gli Appennini da ovest innalza la catena montuosa ma produce una compressione della placca adriatica provocando una subduzione della stessa e una spinta vero le Alpi.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 29-05-2012 13:21

altra scossa



Martedi', 29 Maggio 2012 , ora locale 13:18 Ora Coordinata Universale (UTC): 11:18


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 29-05-2012 13:44



mappa della pericolosità sismica


RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 29-05-2012 17:24

Apro un nuovo thread dedicato per l'emergenza in Emilia Romagna

Qui l'elenco delle scosse superiori ouguali a magnitudo 2 :

http://cnt.rm.ingv.it/

Per tutti quelli che hanno sentito il terremoto e vogliono compilare il questionariorio per aiutare i geologi per le loro ricerche:

http://www.haisentitoilterremoto.it/


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 02-06-2012 10:12

Usiamo per la ricostruzione i miliardi del fotovoltaico


Franco Battaglia - 02 giugno 2012, 09:28

Non so voi, ma io mi vergogno di questo governo. Il nostro presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, quello eletto dal popolo, ha voluto dare fiducia a chi con una vergognosa manovra di palazzo lo ha spodestato.

Avrà avuto le sue ragioni, ma dovrebbe capire che i suoi elettori sono sempre meno propensi a sopportare Monti: alle ultime elezioni sono rimasti a casa o, se non l’hanno fatto, hanno scelto per protesta Beppe Grillo.
Adesso Monti ha sentenziato: daremo 50 milioni. Che tecnico, ragazzi: la Confindustria ha valutato i danni in 5 miliardi.

Ancora peggio il suo ministro Clini, che ha dichiarato: «Ho cominciato a parlare di un piano nazionale per la sicurezza del territorio non appena mi sono insediato. Un piano che dovrà durare almeno 15 anni».

Ha cominciato a parlarne da quando si è insediato? Massimo dirigente al pleonastico ministero dell’Ambiente per oltre 20 anni, fa intendere di esservisi insediato da pochi mesi? E che ha fatto nel frattempo, lui che ha visto passare tutti i ministri? Ha significato a costoro che era necessario un piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio? E che era necessario impiegare il denaro pubblico, evidentemente non infinito, per quelle priorità e non per le menate del riscaldamento globale con annessi impianti fotovoltaici? Evidentemente no, sennò, non ascoltato, si sarebbe dimesso dagli importanti incarichi.

Riconosciamogli la debolezza umana e il coraggio del coniglio, lui, tecnico, al cospetto dei suoi ministri. Cosa ha fatto, da quando è al vertice, a parte cominciare a parlare? Ha provveduto, prima del terremoto (cioè prima che i riflettori puntassero sui tragici fatti), a impostare le proprie azioni di governo alla messa in sicurezza del territorio? Non che avrebbe potuto evitare l’odierno disastro, ma stava agendo in quel senso? Neanche per idea.
Anzi: ha continuato a menarla coi cambiamenti climatici e gli impianti fotovoltaici.
A proposito di questi ultimi, dovete sapere che tutti noi utenti elettrici italiani pagheremo quest’anno oltre 5 miliardi alla camorra del fotovoltaico, a fronte di una produzione che vale 800 milioni alla Borsa elettrica. Io, allora, una proposta l’avrei.

Posta la valutazione della Confindustria dei danni del terremoto, proporrei di sequestrare gli oltre 5 miliardi che noi utenti elettrici comunque pagheremo sulle nostre bollette, dare ai clan del fotovoltaico 800 milioni per la loro stramaledetta produzione elettrica (che così pagheremmo loro, com’è giusto, a prezzo di mercato) ed impegnare ciò che rimane, cioè oltre 4 miliardi, per rifondere i danni del terremoto.

Se questo governo non fa così dimostra ancora una volta di essere ciò che aveva lasciato intendere fin dall’inizio: protettore, tra le altre, della mafia fotovoltaica. Lo vogliamo a casa, ché proviamo vergogna per esso.

La situazione è più grave di quel che si pensa.

I dati storici ci dicono che queste scosse dureranno per mesi. Altre «botte» non sono escluse, anzi. Nessuno le può prevedere. Sarebbe necessario che si operi guardando al futuro anche un po’ più lontano. Nessuno può scongiurare i danni che faranno i terremoti dei prossimi 3 anni, ma se non si mandano a mare tutte le scelte pazze fatte fino ad ora, che hanno sottratto risorse alle vere e uniche azioni di prevenzione, ci toccherà subire ferite sempre più profonde.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - KoenigLaurin - 05-06-2012 15:10

Cher ha Scritto:

http://www.ilgiornale.it/interni/voglion...comments=1

Ora i gli "untori" stanno aizzando gli Eco-storditi contro il Prof Battaglia .


Questo thread vuole essere di solidarietà e allo stesso tempo una raccolta dei suoi scritti.






Battaglia personalmente m'è molto gradito. Ma su Rivara ha sbagliato tutto.
Forse imboccato male da Boschi, ha preso una cantonata.
La zona di stoccaggio NON è un giacimento esaurito, ma una struttura carbonatica, prosecuzione dell'Appennino, tettonizzata (fratturata). Sono anni che i geologi mettono in guardia sulle potenzialità sismogenetiche di quella struttura (cosa peraltro nota anche alla ERS). Mulargia e Mucciarelli bocciarono sonoramente il progetto dal momento in cui esso avrebbe dovuto svolgersi in un alto strutturale soggetto a tettonica compressiva.
In più, nessuno darà mai assicurazioni sulla tenuta impermeabile delle serie sovrastanti in caso di fratturazione. E giova ricordare che il metano è una molecola piccola e leggera. Come tanti gas, ha capacità di movimento nelle tortuosità dei sedimenti molto superiori rispetto ai liquidi.
Qualcuno ha citato i vulcani di fango del modenese. Che sono più a ridosso degli affioramenti appenninici. Appunto. Loro proprio testimoniano la risalita di metano biogenico non più tenuto in profondità a causa dell'instaurarsi di permeabilità secondaria.
E? vero che la sorgente sismogenetica è minimo a 5 km di profondità e il presunto e spero fallito serbatoio è a 2.8. Ma si tratta di oltre 3 miliardi di chilometri cubi. E la prima spinta, dovuta al primo arrivo delle onde sismiche, avrebbero potuto tranquillamente causare una rottura degli strati soprastanti con eruzione di metano.
INfine.
Io sono un nuclearista convinto (Che palle darsi le patenti). Ma una cosa sono i rifiuti nucleari (Che vengono inertizzati con doppia camicia di vetro e calcestruzzo), un altra sono i gas. Oltretutto più leggeri dell'aria e altamente infiammabili.
Ci sono tante anticlinali nell'adriatico, pronte ad essere utilizzate (Chiedere all'ENI)...ma lì forse enti di ricerca (e non parlo di persone di oggi) e altri non farebbero soldi dal momento che tutto è già conosciuto in quelle strutture.
RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - KoenigLaurin - 05-06-2012 15:12

Cher ha Scritto:



mappa della pericolosità sismica


l'accelerazione al suolo, nella scossa del 29, è arrivata a 0.4g

Mappa oramai obsoleta.
RE:  Solidarietà A PhD Franco Battaglia - giorgio_luppi - 05-06-2012 17:54

Cher ha Scritto:

http://www.ilgiornale.it/cronache/solare...comments=1

Solare, che fregatura: costa e fa pure flop


di Franco Battaglia - 11 aprile 2012, 08:39

Lo scorso venerdì il parlamento tedesco ha tagliato del 40% le sovvenzioni al fotovoltaico (Fv). Non possiamo che gioirne, ma avrebbero dovuto tagliare del 100%. Nei mesi precedenti, tra grandi e piccole, decine di aziende tedesche del settore erano fallite.

Anche di questo gioiamo: dobbiamo comprendere che il Fv è una cancrena che sta divorando l’economia mondiale, peggio di quanto non faccia la camorra e se fallisce la camorra noi gioiamo.



Che dire delle opinioni del Prof Battaglia?
- gioisce se le aziende chiudono: in un momento come questo mi sembra particolarmente fuori luogo
- paragona l' industria fotovoltaica alla camorra:  non mi risulta che gli operatori del fotovoltaico sciolgano i bambini nell'acido

RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 07-06-2012 10:48

http://www.ilgiornale.it/interni/cosi_re...comments=1

Terremoto, così la Regione ha ignorato l’allarme sisma


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 22-06-2012 12:05

http://www.ilgiornale.it/interni/lecolog...comments=1

L'ecologia, un disastro nato per colpa di una favoletta


di Franco Battaglia - 22 giugno 2012, 08:00

Mentre i grandi leader del mondo si riuniscono invano a Rio per l’inutile ecosummit, ricorre il 50mo anniversario della Primavera Silenziosa, la Bibbia degli ambientalisti. Chi mi legge sa che io ritengo che l'ambientalismo - assieme a schiavitù, nazismo, comunismo, terrorismo - sia uno dei grandi mali che hanno afflitto l’umanità. Qualcuno dice che sono severo, qualcun altro taglia corto e dice che sono provocatore e bugiardo. Facciamo così: giudicate voi.

È indubbio che l'ambientalismo è animato da, apparentemente e a parole, ottime intenzioni, come peraltro ottime furono, almeno a parole, le intenzioni di nazismo e comunismo. L'ottima intenzione dell'ambientalismo - di cui, peraltro, proprio i gerarchi nazisti furono ardenti seguaci - è salvare il pianeta. Da chi e/o da cosa? Da chi, dall'uomo stesso: siamo noi il cancro del pianeta e come ogni cancro va estirpato con la forza. Da cosa, da una pletora di pericoli che, però, sono per lo più fasulli. Porre in essere azioni per alleviare rischi inesistenti o, peggio, per ignorare, non affrontare (o, sempre peggio, aggravare) rischi reali, può avere conseguenze fatali e pandemiche.

Rachel Carson aveva iniziato gli studi universitari di biologia e, coerente con una pratica che sarebbe diventata ricorrente tra gli ambientalisti, non riuscì a completarli fino al dottorato: conseguì solo un bachelor (l'equivalente della nostra odierna laurea triennale) e con diversi anni di ritardo rispetto ai coetanei. Fallita come scienziata, si dette alla divulgazione contro la scienza. Nel 1948 Paul Muller era stato premiato col Nobel per aver inventato la molecola del Ddt, cruciale per la lotta contro il tifo e la malaria. Nel 1948, nella sola isola di Ceylon (odierno Sri Lanka), si contarono 2 milioni di casi di malaria che, grazie al Ddt, poi benedetto da Winston Churchill come «polvere miracolosa», si ridussero a 31 casi nel 1962.

E nel 1962 uscì Primavera Silenziosa. Nel cui primo capitolo la Carson si inventò di sana pianta una città così avvelenata dal Ddt che le primavere sarebbero appunto silenziose, a causa della morte di tutte le specie di insetti e uccelli che altrimenti allietano le orecchie di chi va per prati. La città naturalmente non esiste, ma lo stesso il Ddt fu bollato nel libro come «l'elisir della morte», mentre invece stava salvando milioni di vite umane. Cosa che continuò a fare fino a quando la campagna lanciata dalla Carson e urlata dai movimenti ambientalisti (che stavano al tempo nascendo) lo mise al bando, proibendone l'uso in tutto il mondo. La conseguenza fu (è) che milioni di persone hanno ripreso (stanno continuando) a morire per la malaria: da 650mila fino a due miliono l’anno. Il che dovrebbe già rendere giustizia del paragone con nazismo e comunismo. Nel caso non ne foste ancora convinti, continuate a leggere.

Non contenti della strage della malaria, i Verdi del mondo sono impegnati in altre non meno imponenti. La lotta all'agricoltura con organismi geneticamente migliorati (Ogm) è una di queste. Vi sono nel mondo oltre un miliardo di persone che, essendo la loro unica fonte di nutrizione il riso (vegetale di propria natura privo di vitamina A), soffrono di un grave deficit alimentare, che nei casi più severi causa cecità o anche morte prematura. Se solo quelle persone potessero coltivare golden rice che, geneticamente migliorato, è ricco di beta-carotene (un precursore della vitamina A), il loro destino sarebbe meno miserabile. Ma non possono perché gli ambientalisti del mondo hanno dichiarato la guerra agli Ogm.

Un'altra tanto tragica quanto ignorante lotta dei Verdi del mondo è quella per la riduzione delle emissioni di CO2. Dovete sapere che l'85% delle azioni che facciamo sfruttano energia prodotta con emissioni di CO2 (il restante 15% no, grazie a nucleare e idroelettrico) e che l'80% dei costi del cibo nel nostro piatto sono costi energetici: in pratica, la moderna agricoltura altro non è che la trasformazione di petrolio in cibo. Orbene, ridurre le emissioni di CO2 del 50% come prefigurano i Verdi (tra i quali brillano personaggi come Al Gore o il Principe Carlo d'Inghilterra), a noi farebbe saltare la cena, ma porterebbe centinaia di milioni di persone dalla condizione di morti-di-fame a quella di morti per fame.

E ora il vostro severo verdetto: ditemi se è vero o no che l'ambientalismo ha o non ha fatto danni enormi, tali da farlo di diritto entrare nella classifica dei grandi mali del mondo. E ancora più danni potrebbe fare se i suoi insani propositi non saranno fermati.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 17-08-2012 18:17

http://www.ilgiornale.it/news/interni/il...30081.html

Ilva, la bufala delle ricerche: sbagliati i dati sui tumori
Ipotesi sbagliate e risultati inutili: lo studio epidemiologico non ha valore scientifico. Eppure è stato usato dai pm
Franco Battaglia - Ven, 17/08/2012 - 16:20

Il rapporto epidemiologico moralmente responsabile dell'incarcerazione (ancorché ai domiciliari) di persone innocenti avrà un prezzo elevato, come immagino risulti dalla parcella, ma non ha alcun valore scientifico: è un esercizio accademico di statistica fondato su ipotesi errate e risultati inconcludenti.

Come si evince da ciò che scrivono gli stessi autori nel capitolo reso disponibile (quello conclusivo).

Il primo quesito posto dai committenti chiedeva inquinanti e patologie associate. Se la domanda avesse interessato non l'Ilva ma la vostra automobile, la risposta sarebbe stata la stessa. Correttamente gli autori precisano che «stabilire se l'esposizione a un agente sia causalmente associata a effetti sanitari è semplice quando l'esposizione è condizione necessaria e sufficiente per la patologia». Ad esempio, contraete epatite B se e solo se esposti al virus. Se invece il nesso è casuale (e questo è il caso di cui si tratta qui) le cose si complicano dannatamente e, in particolare, non si può decidere né se gli esposti sviluppano la patologia né se chi l'ha sviluppata lo ha fatto perché esposto. Bisogna allora affidarsi alla statistica, scienza che più di una volta gli epidemiologi hanno dimostrato di non sapere usare.

Quelli del rapporto candidamente dichiarano di avere assunto che gli effetti degli inquinanti sono lineari-e-senza-soglia. Grave, gravissimo errore, che da solo basta a inficiare tutti i successivi risultati. Per capire l'ipotesi, supponiamo di avere accertato che ingerire in una volta la dose di caffeina contenuta in 200 caffè vi porti all'obitorio con probabilità 1/2. L'assunzione lineare-senza-soglia dice che con la caffeina di un caffè la probabilità di morire è di 1/400. Attenzione: la prima probabilità detta (1/2) è vera ed accertata, l'ultima (1/400) è una congettura. Ed è sicuramente falsa, ma pur tuttavia utile in ambito protezionistico. Altrettanto sicuramente, però, non può essere usata, come fanno gli epidemiologi inesperti, in ambito patologico. Essi così ragionano: se ipotizziamo che la probabilità di morire dopo aver bevuto un caffè è 1/400, allora se 400 individui ne hanno bevuto uno, uno di essi deve perciò essere morto. E se a Taranto ieri mattina 400mila individui hanno preso un caffè, ieri mattina sono perciò deceduti 1.000 tarantini.

L'errore è nell'aver usato quel dato (probabilità 1/400) per valutazioni patologiche. Per capirci: se mi chiedete quanti caffè potete bere in una volta accettando una probabilità di morire di 1/400, io vi suggerisco il limite di un espresso; se accettate una probabilità di morire di 1/200 vi concedo un espresso doppio. Questa è protezione. Passare alla patologia non si può. Lo fecero gli epidemiologi che all'indomani della disgrazia di Chernobyl pronosticarono decine di migliaia di decessi per tumore alla tiroide: furono invece registrati, in 25 anni, 15 decessi per tumore alla tiroide, tanti quanti se ne registrano, in 25 anni, in qualunque altra parte del mondo ugualmente vasta. E lo fecero gli epidemiologi che stimarono un incremento del 500% dei casi di leucemia attorno alle antenne di Radio Vaticana: non vi fu alcun incremento. Gli autori del rapporto-Ilva precisano che l'ipotesi lineare-senza-soglia è coerente con la normale prassi scientifica: sì, ripeto, ma solo in ambito protezionistico.

Nei quartieri incriminati gli autori attribuiscono alle emissioni dell'Ilva 9 decessi l'anno per 100mila abitanti, che sono, dicono, l'1,2% dei decessi. Cioè nei quartieri incriminati vi sono 750 decessi l'anno ogni 100mila abitanti. A parte il fatto che in Italia muoiono ogni anno 1.000 persone ogni 100mila abitanti, attribuire precisa causa a 9 casi su 750 può farsi solo con un esercizio accademico di statistica necessariamente inficiato da ipotesi errate. Gli stessi autori lo scrivono: «La popolazione studiata è piccola, il numero di eventi poco numeroso e ciò comporta forte incertezza nelle stime e ampi intervalli di confidenza». È vero che aggiungono: «I risultati sono coerenti con la letteratura», ma se il loro rapporto farà mai parte della letteratura, anch'esso sarà invocato da un altro rapporto stravagante a sostegno delle proprie stravaganze.

Taranto è uno dei principali porti di distribuzione di sigarette di contrabbando, che la polizia ha trovato contraffatte, contenenti aggiuntive sostanze tossiche. Nei quartieri incriminati hanno precarie condizioni socioeconomiche, ed è in questi quartieri che i fumatori acquistano sigarette di contrabbando, che costano meno. Hanno gli Autori considerato questo importante fattore? Sulle sigarette sono inequivocabili: «Non abbiamo avuto la possibilità di controllare per i fattori di rischio individuali il fumo di sigarette». Di sigarette contraffatte, poi, sembra ne disconoscano l'esistenza.

Scrivono, ancora: «Molti lavoratori prima che all'Ilva avevano prestato servizio presso l'Arsenale, al quale abbiamo chiesto dati che non sono pervenuti. Non è stato pertanto preso in considerazione questo fattore confondente, che però riteniamo estremamente improbabile». Se lo ritenevano estremamente improbabile, perché hanno chiesto i dati? A leggere il rapporto sembra che la loro irrilevanza sia emersa solo dopo che ci si è dovuti rassegnare alla loro indisponibilità.

Infine, ma non ultimo, ancora gli stessi autori: «È chiaro che per quanto riguarda i tumori l'esposizione rilevante è occorsa negli anni '60-'80». Già, ma i dati di inquinamento sono recenti, e in quegli anni l'inquinamento dal parco automobilistico, ad esempio, faceva impallidire quello di qualunque azienda.

In tutto ciò che ho letto una cosa è chiara: gli autori si raccomandano che l'indagine epidemiologica prosegua. Ma è, questa, la raccomandazione finale di ogni indagine epidemiologica. I magistrati e i responsabili politici dovrebbero tenere bene in mente che l'epidemiologia, ancorché interessante strumento d'indagine, non è una scienza.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 02-12-2012 10:59

Il nucleare compie 70 anni (ma l'ipocrisia non ha età)

Nel 1942 Enrico Fermi produsse la prima reazione a catena controllata. Oggi ha vinto chi quell'energia non la vuole. Ma poi la compra in Francia
Franco Battaglia - Dom, 02/12/2012 - 09:36

Il 2 dicembre ricorrono 70 anni dalla prima reazione nucleare a catena controllata in laboratorio. L'annuncio riservato dell'evento occorse in una conversazione in codice, tra il fisico Arthur Compton - premio Nobel già dal 1927 - e James Conant, Presidente del Comitato di Difesa Nazionale americano: «Il navigatore italiano è approdato nel nuovo mondo», annunciò Compton.

«E come hanno reagito gli indigeni?» chiese Conant. «Tutti abbiamo toccato terra sani e salvi», rassicurò il fisico.
Quel navigatore era Enrico Fermi. Ma il viaggio iniziò nel 1932 con la scoperta del neutrone, di cui già dal 1920 il fisico Ernest Rutheford suggeriva l'esistenza. La scoperta avvenne in modo accidentale, come ogni tanto avviene, nel 1928, ma solo nel 1932 si capì che si era scoperto il neutrone.

Dopo quella scoperta, colpire la materia con fasci di neutroni divenne, nei laboratori di fisica, una moda. Ma non capricciosa: i neutroni, essendo appunto neutri, non subiscono la repulsione elettrostatica da parte dei nuclei della materia e risultano pertanto ideali per penetrare, letteralmente, nell'intimità della materia stessa.

Fu proprio Fermi il leader mondiale in questa ricerca: il suo gruppo di Roma intraprese il programma sistematico di bombardare con neutroni gli elementi della tavola periodica.
Nel 1934 giunsero all'uranio, elemento che si mostrò generoso di novità: bombardandolo con neutroni, si generarono numerosi altri prodotti radioattivi.
Fermi si fece l'opinione che si trattasse di elementi più pesanti dell'uranio e, sebbene fosse fallito ogni tentativo di dimostrarla, quell'opinione era dominante ancora nel 1938, anno in cui gli fu conferito il Nobel, appunto, «per aver scoperto la radioattività artificiale indotta da bombardamento con neutroni».

A dire il vero, Ida Noddack, una chimica tedesca, aveva suggerito che si formassero elementi leggeri e che Fermi fosse in errore. Ma, vuoi perché era una donna, vuoi perché era una chimica, vuoi perché era poco nota, vuoi - soprattutto - perché non forniva prove convincenti a quel suo radicale suggerimento, essa fu ignorata. Piaccia o no, la Scienza procede anche così (ed è giusto così).

Ci vollero altri chimici e un'altra donna per svelare il mistero. Nel 1938 i chimici tedeschi Otto Hahn e Fritz Strassman dimostrarono che uno dei prodotti del bombardamento dell'uranio con neutroni era il bario, un elemento molto più leggero. La cosa era inspiegabile, perché inspiegato era il processo che consentiva al piccolo neutrone di rompere un nucleo atomico. Hahn ne scrisse all'amica e collega Lise Meitner, una viennese di origini ebree e che già quello stesso anno si era dovuta rifugiare a Stoccolma per sfuggire alle persecuzioni naziste.

Lise mostrò la lettera di Hahn al proprio nipote, Otto Frisch, anch'egli fisico. Il giorno di Natale, durante una passeggiata sulla neve, zia e nipote visualizzarono il processo: colpito dal neutrone, il nucleo si comportava come una goccia di liquido che si allungava fino a spezzarsi in due nuclei più piccoli; che poi, per repulsione elettrostatica, si allontanavano rapidamente l'uno dall'altro con energia che calcolarono, correttamente, di circa 200 MeV.
Chiamarono quel processo nuclear fission, mutuando il termine dalla biologia, che lo usava già per la scissione cellulare. Otto Hahn pubblicò da solo i risultati e nel 1944 fu insignito del Nobel per la chimica «per aver scoperto la fissione dei nuclei pesanti». Curioso che Lise Meitner non fosse stata ringraziata da alcuno per il suo ruolo determinante in quella scoperta.

Non ci volle molto a rendersi conto che dal nucleo spezzato si producevano anche neutroni secondari, facendo così sorgere il sospetto-speranza che questi avrebbero potuto innescare una reazione a catena capace di produrre enormi quantità d'energia. Per la conferma ci vollero altri 4 anni. A Chicago Fermi costruì il primo reattore nucleare, privo di schermo di protezione e di sistema di raffreddamento.

Le barre di cadmio che controllavano il decorso della reazione furono rimosse una alla volta finché si raggiunse, con la criticalità, anche il decorso a catena della reazione stessa. Erano le 3.25 pomeridiane del 2 dicembre 1942. Dopo mezz'ora Fermi stesso reinserì le barre di cadmio, la reazione si fermò, e Compton informò i militari.

Che finanziarono il progetto Manhattan, il cui successo pose fine alla guerra. Fermi fu costretto a scappare dall'Italia per ragioni razziali (la moglie era ebrea), cioè per l'ignoranza e prepotenza della dittatura.

Fosse stato in Italia, oggi l'avrebbero fatto scappare lo stesso per l'ignoranza e prepotenza della folla. Priva di cervello come tutte le folle, essa è paga di sé stessa per aver detto di no, con urla sguaiate, all'elettronucleare, salvo poi tacere a sé stessa di acquistarlo a caro prezzo da Oltralpe.


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 19-12-2012 20:03

FRANCO BATTAGLIA Fan Club · Piace a 813 persone
3 ore fa ·
Una nota pubblicità recitava: ”Potevamo colpirvi con effetti speciali…” ed in effetti lo hanno fatto; Vi hanno detto che il mondo stava “andando arrosto” per terrorizzarei, Vi hanno detto che le centrali nucleari erano bombe atomiche ad orologeria, Vi hanno propinato scenari apocalittici di un futuro troppo caldo, senza acqua e senza cibo. Peccato non vi abbiano detto, che questo gioco al massacro, sia un’immensa recitazione teatrale inscenata da Al Gore (premio Nobél… premio Oscar…) e appoggiata senza se e senza ma dalle associazioni ambientaliste e da parte della scienza (che sarebbe molto meglio chiamare SCEMNZA!) consapevoli della possibilità di lucrare senza limiti attraverso il plagio psicologico.
Oggi i fatti dimostrano sempre di più, che la pirotecnica dialettica politica e pseudoscientifica, è una clamorosa bufala, uno spettacolo ben orchestrato da sapienti attori e registi di prim’ordine e una fetta del mondo ha abboccato al plagio; una fetta, perché la popolazione degli Stati Uniti nella misura del 71% non crede più alla bufala climatica, Cina, Russia ed India semplicemente non hanno mai creduto in questo e mai appoggiato il protocollo di Kyoto. Infatti iniziano a contestare le politiche vessative del Governo Obama e le intenzioni di rinnovare le agevolazioni fiscali da 22.5 miliardi di dollari in favore dell’energia eolica.
Una bufala che l’incidente di Chernobyl prima e Fukushima oggi, saggiamente cavalcati con l’ausilio di strane testimonianze, di pittoreschi fotomontaggi e di matematica mai riconosciuta dal mondo matematico (LNT) han fatto tremare il popolo poco avvezzo alla fisica, a maggior ragione alla fisica nucleare. Secondo “qualcuno” 980 mila morti ci sarebbero solo nella cittadina ucraina, migliaia ancora in tutto il mondo; peccato per loro, per fortuna dell’umanità, i morti son meno di 100 ed il tasso di persone decedute tra i 112 mila soccorritori risulta essere pari allo 0.0016%, ovvero appena 18 persone in 18 anni (vedesi dati UNSCEAR/AIEA). Son tanti? Si, vero, meno di 100 morti in 20 da un incidente nucleare son tanti, soprattutto se pensiamo agli 80 mila morti causati dal fumo di sigaretta in Italia ed i 5.4 milioni nel mondo ogni anno!!
Perché tutto questo giro? Semplice: se qualcuno vi bombarda, che il mondo prende fuoco, un altro vi bombarda che il nucleare è “cattivo” e qualcuno sembra offrirvi la soluzione con uno specchietto azzurro (specchieto? Già, per le allodole…), ecco che il cerchio si chiude. Ma... ci sono dei ma… la tecnologia fotovoltaica ed eolica è fallita in partenza, perché risente nella produttività dei fattori ambientali “sole&vento”, perché costosa e poco affidabile, perché di ridotta densità energetica e durata limitata nel tempo (un inverter si brucia in media ogni 4/6 anni, una turbina eolica ha dimostrato di non avere vita superiore ai 5 anni, un pannello fotovoltaico non è produttivo oltre i 10/14 anni). Ovviamente per renderli ancora “meno appetibili” i tutori di questa immensa bolla speculativa, hanno ben (bene? Ah, già, bene per loro...) di inventarsi il finanziamento in bolletta energetica (elettricità, gas, alla pompa), ovviamente a carico del cittadino.
Cosa comporta tutto questo? Il costo energetico impenna per finanziare, non si sa bene per quale motivo, una tecnologia definita innovativa (ma che non lo è!) e che sfrutta l’energia gratuita del sole e del vento.
La prima osservazione spontanea è: anche il petrolio è gratuito, anche l’Uranio è gratuito, ce li dona la natura! Vanno estratti e lavorati? Ok, allora i pannelli e le pale non germogliano certamente da soli nei campi, con quale energia si producono? Facile... Carbone e petrolio ed i materiali vanno necessariamente estratti…
Se le presunte tecnologie innovative son tali, anche il costo dell’energia prodotta non può che essere innovativo, allora perché pagare più di tutti al mondo per avere una tecnologia obsoleta in partenza?
Perché obsoleta? Semplice: le pale eoliche generano energia elettrica in modo discontinuo, proprio come i pannelli fotovoltaici ed il rendimento è assai basso. La velocità del vento deve essere ≥ 35 ÷ ≤ 85 km/h ed in Italia le condizioni ideali vi sono per 1560 ore su 8760. Per produrre energia dal sole, lo stesso deve essere alto in un cielo senza nuvole e i pannelli perpendicolari nell’esposizione. Il rendimento* dei pannelli è ridottissimo, pari a circa il 10%. A questo si deve aggiungere il fattore di capacità, ovvero quanta energia si produce nell’arco di 12 mesi attraverso i pannelli fotovoltaici.
Per parlare di numeri, se la potenza di picco installata è 1 GWe ed essendoci in un giorno 24 ore, l’energia teorica massima prodotta sarebbe di 24 GWh ed in un anno (8760 ore) di 8760 GWh. Peccato esistano il giorno e la notte, peccato ci siano le nubi, la pioggia, la neve e la grandine, così questo valore è meramente teorico. Il valore è assai molto meno elevato e lo si ottiene moltiplicando il valore teorico per il fattore di capacità pari a 0.13 per l’Italia meridionale, 0.09 per l’Italia centro settentrionale fino al misero 0.058 della Germania. Dati veri, sperimentali e non ricavati semplicemente in base a modelli matematici e simulazioni.
Ciò significa, che installando un parco eolico da 10 GWe di potenza di picco in Sardegna, con una produzione teorica di energia pari a 87600 GWh, nella realtà ne avremo solamente 87600*0.13= 11300 GW, con l’aggravante di averli solo quando il sole c’è, in estate per circa 9 ore al giorno, con una potenza massima effettiva di appena 3 ore al giorno!
Per fare un semplice, banale esempio, un centrale nucleare EPR da 1.6 GWe che ha un fattore di capacità di 0.85 ed operatività h24 (!), l’energia utile netta prodotta in un anno è pari a 11913 GWh!
I costi? Bene… il costo dei pannelli solari, al netto degli incentivi statali sull’energia prodotta, è pari a 4 ÷ 7 $/We, vi è facile immaginare come 10 GWe (ovvero 1 miliardo di We!) venga a costare alla comunità qualcosa come 4 ÷ 7 miliardi di dollari per il solo acquisto!
Obietterete: una centrale EPR aggiornata agli standard ultimi post-Fukushima ha un costo di 8 miliardi di euro. E’ vero, è il costo dell’EPR per i primi 2 esemplari costruiti in Europa, costo che diminuirà quando la costruzione sarà più massiccia (vedesi appalti nel Regno Unito). Ma una EPR produce energia 24 ore su 24 ore ed ognitempo, ha una vita media operativa di 60 anni, intervalli per il rifornimento del combustibile di 24 mesi ed i costi finali del KWh generato sono comprensivi di tutto, al contrario del costo dei pannelli e delle pale!
Le scorie? Finiamola! Il TRIGA di ENEA è un reattore nucleare per scopi medici e produce scorie da smaltire, l’Ungheria ha già dato al mondo intero uno schiaffo tecnologico con il suo deposito permanente di scorie vetrificate ed i reattori di prossima generazione (in Cina il primo reattore “veloce” IV Gen entrerà in servizio ad aprile 2013…) lo elimineranno alla radice, chiudendo il ciclo attualmente aperto (e non pericoloso ed esteso come si vuol fare credere).
Alcoa di Portovesme ha chiuso trasferendo le sue attività in Brasile, li dove il costo dell’energia garantito è di 45 $/MWh; la produzione dell’alluminio è prevalentemente per via elettrolitica e l’impegno energetico notevolissimo.
Altre industrie delocalizzano o chiudono per i costi insostenibili del mercato dell’energia. In Italia si viaggia ad un costo di circa 154 €/MWh, contro i 54 €/MWh della nuclearissima Francia (a proposito, da quando Hollande ha iniziato a piantar pale e pannelli l’energia costa di più anche da loro, ovvero +12 €/MWh).
Secondo le stime di EDF, i costi di EPR nel Regno Unito, comprensivi di costruzione, contratti per la fornitura di uranio, manutenzione, smaltimento scorie e dismissione finale, ammontano a circa 100 €/MWh, nonostante EPR sia solo agli inizi. I costi degli egualmente sicuri AP1000 Westinghouse o dei reattori della Sud Corea, gli AC1000, sono nettamente meno costosi (rispettivamente 5 e 3.5 miliardi di dollari) ed il costo dell’energia più basso, circa 60 $/MWh.
Enel promette attraverso Enel Green di installare ulteriori 4.5 GWe di potenza di picco in pannelli fotovoltaici per una spesa di 6 miliardi di euro e batterie al piombo (!) per 4.4 miliardi di euro. Anche utilizzando gli accumulatori per stoccare l’energia, in inverno senza sole, come si pensa di ricaricarli e fornire energia alla rete insieme?! Anche negli States si sono resi conto, come le discontinue/intermittenti, ovvero le energie alternative, non garantiscono stabilità della produzione, affidabilità della rete e della fornitura e costi mostruosi: siamo sicuri, cari signori di star operando per il meglio? Vedo troppa distrazione, abulicità, disinformazione e arroganza. Urge un risveglio scientifico e popolare, qui si rischia il buio perenne, energetico, industriale, economico…

Come sempre, allego prove!

* Per rendimento s’intende la capacità di trasformare in energia elettrica i raggi solari, quindi, se ipoteticamente ho un irraggiamento solare pari ad 1 KWe (potenza teoricamente ottenibile per una data superficie X mq), la potenza realmente generata sarà pari a 1 KWe x 10% = 100 We (dove 1 KWe = 1000 We), ovvero irrisorio!

(Fernando)

http://www.movimentolibertario.com/2012/...nnovabili/

http://peakoil.com/alternative-energy/so...ers-costs/

http://www.rischiocalcolato.it/2012/12/v...ndalo.html

http://www.instituteforenergyresearch.or...ttributes/

http://www.cbsnews.com/8301-202_162-5742...eoMetaInfo

http://www.dailymail.co.uk/debate/articl...s-age.html

http://www.casaeclima.com/index.php?opti...;Itemid=80


RE: Solidarietà A PhD Franco Battaglia - Cher - 30-05-2013 12:47

http://www.ilgiornale.it/news/interni/qu...22222.html

Questo freddo fuori stagione gela i catastrofisti del clima
Un maggio così è raro ma non eccezionale. E lo stop al Giro d'Italia era già avvenuto due volte negli anni Ottanta. Ma gli allarmismi fanno presa


Franco Battaglia - Gio, 30/05/2013 - 08:41

Come disse quello, per cadere in rovina il modo più veloce è coi cavalli, quello più piacevole con le donne, quello più sicuro con gli esperti. Alla larga da costoro.

Con eccezione di quelli sul clima: non ci fossero bisognerebbe inventarli. Per il sollazzo generale.

Tra questi, accanto ad una ristrettissima minoranza di stimati professionisti, immancabilmente geologi o fisici - come Uberto Crescenti, ex-Rettore dell'università di Chieti o Fabio Malaspina, fisico dell'atmosfera e colonnello dell'aeronautica - v'è una pletora di curiosi individui che indisturbati si millantano esperti in climatologia. E riscuotono pure credito. Ogni città ha il proprio esperto, come ogni villaggio ha il suo scemo. Nella mia, Modena, ce n'è uno che ha il diploma di scuola media ma viene chiamato professore, anche se in fatto di clima e di meteo non ne azzecca una. A Milano ce n'è un altro che dice di essere anch'egli professore, al Politecnico nientemeno, ma non si capisce chi gli abbia conferito il titolo: se cercate tra i dati del ministero dell'università la sua qualifica, non trovate neanche il suo nome, cioè all'università è un nessuno. Che però si diverte indisturbato in un suo demenziale blog a insultare un giorno Franco Prodi, luminare italiano di fisica dell'atmosfera, un altro giorno Richard Lindzen, dell'Accademia nazionale delle scienze americana, entrambi rei di mettere in cartesiano dubbio la favola del riscaldamento globale causato dall'uomo. A Firenze hanno Maracchi, che professore lo è veramente, ed è anche Accademico della Vite e del Vino. Che non è un titolo fuori posto, ché il professor Maracchi s'è laureato in Agraria. Come laureato in Agraria è il massimo esperto di clima di Fabio Fazio, quello di Raitre.

Per qualche misteriosa ragione, millantarsi ed essere accreditati esperti in scienza del clima - disciplina peraltro complicatissima di cui solo se sei fisico o geofisico riesci a venirne a capo - sembra essere un gioco da ragazzi. Come mai? È un mistero. Tutti costoro sono però accomunati dalla circostanza di dichiararsi asserviti al luogo comune che vuole le attività umane causa dei capricci del clima. Ove per attività umana s'intende le emissioni di CO2. La cosa fa molto piacere ai tanti che cercano di vendere attività a zero-emissioni - che è un poco come pretendere di vendere benzine che non bruciano o lozioni che fanno crescere i capelli. E sono proprio costoro che pompano i loro utili idioti e li chiamano professori. La cosa ha un lato tragico: hanno promesso per anni la green-economy e la creazione di milioni di posti di lavoro, ci hanno imposto di dar loro credito, ed eccoci qua, in piena recessione.

Per fortuna la cosa ha anche il suo lato esilarante, e ce ne compiacciamo. Ad esempio, come dimenticare i fessi col botto che nel dicembre 2009, a Copenhagen, imbacuccati come orsi polari e sommersi da metri di neve, protestavano contro il riscaldamento globale? O La Stampa che scriveva il 3 gennaio del 1981, in prima pagina, a firma di un perito elettrotecnico riciclatosi come esperto (e te pareva) meteorologo (e sul cui nome stendiamo il proverbiale velo): «Nel 2000 non vedremo più la neve». O il Corsera che non rinuncia a pubblicare gli strali contro il riscaldamento globale del politologo, riciclatosi (e te pareva) climatologo, Giovanni Sartori; che almeno ha avuto l'accortezza di stramaledire il caldo ogni ferragosto di ogni anno, cioè come facciamo tutti.

Per sconfessare gli esperti è troppo facile partire dal freddo di questi giorni con le relative grida sul «maggio più freddo della storia». Secondo il professor Giampiero Maracchi, «non ha avuto uguali per almeno due secoli». In realtà, bruschi ritorni di freddo nella metà di maggio sono ben noti alla tradizione popolare, che chiama di ghiaccio i santi Mamerto, Pancrazio, Servazio, Bonifacio di Tarso e Sofia. Addirittura era l'8 giugno del 1956 quando il Giro d'Italia si concluse sotto una fitta nevicata e la stampa titolò «uragano sulle Dolomiti». E lo stop al Giro per maltempo che tanto ha fatto parlare in questi giorni si è ripetuto già nel 1984 e nell'88. Prendeteli a ridere, questi esperti. E leggete, piuttosto, Da Okeanos a El Niño (Bruno Mondadori editore) di Renzo Mosetti, fisico di prim'ordine e Direttore del Dipartimento di Bio-oceanografia dell'Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica di Trieste. Scoprirete in modo fantastico come distinguere la scienza dal mito.