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E ebbe inizio ...
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Cher
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RE: E ebbe inizio ...

http://www.edilportale.com/news/2011/06/...93_27.html

Il castello di carte delle rinnovabili si stà sgretolando?


Risparmio energetico, l’Ue prepara una nuova Direttiva
Europa in ritardo sul taglio ai consumi entro il 2020, necessaria un’inversione di tendenza e misure vincolanti

24/06/2011 - L’Europa non è a buon punto nella riduzione del 20% dei consumi energetici entro il 2020. Lo ha affermato nei giorni scorsi la Commissione Europea, che dopo aver valutato positivamente i progressi nel taglio delle emissioni di gas serra e nell’incremento di produzione energetica da fonti rinnovabili, pensa a una nuova direttiva sull’efficienza.

Secondo la Commissione, senza un’inversione di tendenza nel campo dei consumi di energia, sarebbe impossibile raggiungere in pieno gli obiettivi del 20-20-20. Il ritardo, però, potrebbe essere colmato con una serie di misure vincolanti, da adottare dopo ulteriori verifiche da condurre entro il 2014.

Al momento, infatti, la proposta della Commissione Europea contiene misure non vincolanti, che prevedono una serie di incentivi a favore di privati e imprese. I risultati delle nuove azioni dovrebbero essere valutati nel 2014 dalla Commissione Europea. Nel caso in cui fosse necessaria un’ulteriore accelerazione, verrebbe formulata una proposta per fissare obiettivi nazionali vincolanti.

Cosa prevede la proposta
Secondo Bruxelles, tutti i Paesi membri dovrebbero avere l’obbligo di elaborare piani per il risparmio energetico. In quest’ottica, i fornitori dovrebbero incoraggiare i clienti a diventare più efficienti, riducendo le vendite annue dell’1,5%.

Allo stesso tempo, i proprietari di immobili potrebbero essere incentivati a migliorarne l’efficienza agendo sull’impianto, installando doppi vetri o isolando il tetto. Ai consumatori verrebbero date informazioni gratuite sui loro consumi in modo da poter migliorare l’efficienza col cambiamento delle abitudini.

Ai Governi è invece chiesto di proporre metodi alternativi, come programmi di finanziamento e accordi volontari con i fornitori, ma anche di ridurre del 3% all’anno i consumi degli edifici pubblici, di tenere conto dell’efficienza energetica nell’acquisto di beni e servizi e di controllare l’efficienza delle nuove centrali, promuovendo il recupero del calore residuo.

Le grandi imprese, infine, dovrebbero sottoporsi ad audit energetici per individuare nuovi metodi di riduzione dei consumi. Lo stesso potrebbe essere fatto dalle piccole imprese grazie all’erogazione di incentivi.

L’efficienza energetica dovrebbe poi essere presa in considerazione anche dagli organismi nazionali dell’energia in fase di approvazione degli oneri di rete.
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Alle prossime votazioni dei parlamentari europei, questi inetti e pusillamini personaggi, tutti a casa!

Votare solo persone che proporanno un nuovo Piano Nucleare Europeo per tutte le nazioni dell'unione.
Toungue


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Messaggio modificato il: 26-06-2011 alle 10:45 da Cher.

26-06-2011 10:38
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #102
RE: E ebbe inizio ...

Nessuno da votare, cher, proprio nessuno.
Abbiamo già l'energia elettrica da nucleare, in Europa. Non sono previsti, per i prossimi 2 decenni, grandi investimenti nel nucleare mentre entro il 2020 si spenderanno 150 miliardi di euro solo per le reti intelligenti.
Non investirà praticamente nessuno, in Europa (io ritengo nel mondo..) nel nucleare. Qualche % di investimenti nel nucleare. Questa è la misera fetta di investimenti che riguarderanno il nucleare.
In Italia praticamente zero.
Quindi non troverai nessuno che proporrà un piano Nucleare Europeo. Perfino il nostro governo ha cancellato la parola nucleare dall'agenda e si parla solo di rinnovabili e di risparmi energetico.
Non siamo la Francia e finalmente si è capito che non ha senso partire nel 2015 con un piano da 10 reattori EPR.
Chi ha le centrali le userà, senza grandi investimenenti per il futuro.
Tutti guarderanno la Germania e dal 12 giugno anche l'Italia come le nuove scommesse energetiche per il futuro.
A fine luglio vado in Polonia.
Anche lì si avverte il vento della retromarcia nucleare. Non le faranno le centrali, in Polonia. Non ce le hanno e non le faranno.

27-06-2011 00:31
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Charade77
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Messaggio: #103
RE:  E ebbe inizio ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Quindi non troverai nessuno che proporrà un piano Nucleare Europeo.


Aspetta che prenda corpo la bidonata ecologica e tutto verrà da se ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Perfino il nostro governo ha cancellato la parola nucleare dall'agenda e si parla solo di rinnovabili e di risparmi energetico.


Ma perchè interessano i voti e le poltrone ,diversa faccenda è l'esigenza energetica.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non siamo la Francia e finalmente si è capito che non ha senso partire nel 2015 con un piano da 10 reattori EPR.


Il fatto che non si facciano non deriva da una presa di coscenza del problema con proposta di soluzioni alternative serie ,in realtà ha capito nulla nessuno ,sì è solo commessa disinformazione e mancata formazione che hanno fatto il resto.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Chi ha le centrali le userà, senza grandi investimenenti per il futuro.
Tutti guarderanno la Germania e dal 12 giugno anche l'Italia come le nuove scommesse energetiche per il futuro.


O i nuovi zimbelli del futuro ,la linea di confine tra il geniale ed il ridicolo spesso è impercettibile ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

A fine luglio vado in Polonia.
Anche lì si avverte il vento della retromarcia nucleare. Non le faranno le centrali, in Polonia. Non ce le hanno e non le faranno.


E' già ,stanno pensando ad una soluzione per vendere al più presto energia ai tuoi amici "crauti" che a breve nè avranno bisogno e , guarda caso ,spunteranno un bel pò di impianti a carbone ...


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse
27-06-2011 08:52
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Cher
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Messaggio: #104
RE:  E ebbe inizio ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Nessuno da votare, cher, proprio nessuno.
Abbiamo già l'energia elettrica da nucleare, in Europa. Non sono previsti, per i prossimi 2 decenni, grandi investimenti nel nucleare mentre entro il 2020 si spenderanno 150 miliardi di euro solo per le reti intelligenti.
Non investirà praticamente nessuno, in Europa (io ritengo nel mondo..) nel nucleare. Qualche % di investimenti nel nucleare. Questa è la misera fetta di investimenti che riguarderanno il nucleare.
In Italia praticamente zero.
Quindi non troverai nessuno che proporrà un piano Nucleare Europeo. Perfino il nostro governo ha cancellato la parola nucleare dall'agenda e si parla solo di rinnovabili e di risparmi energetico.
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Chi ha le centrali le userà, senza grandi investimenenti per il futuro.
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A fine luglio vado in Polonia.
Anche lì si avverte il vento della retromarcia nucleare. Non le faranno le centrali, in Polonia. Non ce le hanno e non le faranno.


è interessante vedere il livello della percezione al problema energetico.
In Polonia c'è la fede  le gnocche.Toungue ...ciò è bello!

ToungueUn pò come le rinnovabili.........fede in esse e sesso "passivo"......Toungue ciò è meno bello ( per qualcuno)


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Messaggio modificato il: 27-06-2011 alle 10:10 da Cher.

27-06-2011 10:09
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walter59
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Messaggio: #105
RE:  E ebbe inizio ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:


Anche lì si avverte il vento della retromarcia nucleare. Non le faranno le centrali, in Polonia. Non ce le hanno e non le faranno.



Non credo che centri il vento, nel caso cambino idea (visto i cantieri di Danzica) speriamo che non le facciano loro.......Big GrinBig GrinBig GrinToungueToungue

saluti


il dubbio non è piacevole ma la certezza è ridicola.....
François-Marie Arouet
27-06-2011 19:59
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walter59
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RE: E ebbe inizio ...

Per Alessandro Bellotti che magari è già al corrente della cosa posto questo link  
http://webmagazine.terna.it/default.aspx...odid=22309

dove a fine articolo si legge:

Riporta:
Non solo: il “Ponte dell’energia” tra Sicilia e Calabria avrà un ruolo cruciale anche in un’ottica europea e mediterranea, per una rete all’avanguardia della tecnologia e sempre più smart. Insieme agli altri “ponti elettrici” che Terna ha in programma (Montenegro, Francia, Tunisia), il nuovo elettrodotto oggi presentato è un tassello ulteriore per fare dell’Italia un vero e proprio “hub elettrico” del Mediterraneo per la trasmissione dell’energia elettrica, piattaforma ideale – data anche la sua conformazione geografica – per “connettere” tra loro il Nord Africa e la sponda sud del bacino del Mediterraneo con il centro e il nord Europa. Rientrano in tale ambito anche le adesioni di Terna ai progetti internazionali Desertec e Medgrid, per la realizzazione e il trasporto di energia rinnovabile da impianti eolici e fotovoltaici installati nei deserti del Nord Africa e dei Paesi mediorientali.



Staremo a vedere cosa succederà.

ossequi


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François-Marie Arouet
27-06-2011 20:17
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RE:  E ebbe inizio ...

walter59 ha Scritto:

Per Alessandro Bellotti che magari è già al corrente della cosa posto questo link  
http://webmagazine.terna.it/default.aspx...odid=22309

dove a fine articolo si legge:


Staremo a vedere cosa succederà.

ossequi


..........Che L'energia Nucleare francese sarà venduta anche in Africa....... Toungue


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
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27-06-2011 21:13
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Charade77
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Messaggio: #108
RE:  E ebbe inizio ...

walter59 ha Scritto:

Staremo a vedere cosa succederà.
ossequi


... Del resto l'articolo lo dice anche ,siamo un hub ,si passa si viene e si va ma non si produce una mazza!
Basta che nessuno stacchi la spina ...
Dovremmo essere noi strategici per la produzione invece sono gli altri che ci usano da gigantesco "morsetto forbox"!Sad

saluti


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walter59
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Messaggio: #109
RE:   E ebbe inizio ...

Charade77 ha Scritto:



... Del resto l'articolo lo dice anche ,siamo un hub ,si passa si viene e si va ma non si produce una mazza!
Basta che nessuno stacchi la spina ...
Dovremmo essere noi strategici per la produzione invece sono gli altri che ci usano da gigantesco "morsetto forbox"!Sad

saluti


Sempre i soliti suggeritori RolleyesShy


il dubbio non è piacevole ma la certezza è ridicola.....
François-Marie Arouet
27-06-2011 23:52
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RE: E ebbe inizio ...

http://www.ilgiornale.it/esteri/eco_tale...comments=1

Eco-talebani al Wwf: "Fa affari con chi inquina"
di Angelo Allegri

Un documentario della tv pubblica tedesca fa tremare l’organizzazione che si difende: collaboriamo con tutti, non siamo fondamentalisti alla Greenpeace. L'accusa: non fa nulla contro gli ogm e protegge le tigri per spillare soldi ai ricconi


Il panda del Wwf è finito nei guai. E ora i vertici dell’associazione temono il disastro. Tutta colpa di un’inchiesta trasmessa qualche giorno fa da un canale della televisione pubblica tedesca. Per più di un anno Wilfried Huismann, tra i più noti documentaristi di Germania, spesso premiato in festival del settore, ha seguito in giro per il mondo le attività della più grande e nota associazione naturalistica internazionale. Il risultato, Il silenzio dei panda. Quello che il WWf non dice, è un disastro, almeno in termini di comunicazione: anzichè proteggere la natura, sostiene il film, l’associazione appoggia e guadagna grazie a una serie di accordi con aziende chimiche e delle biotecnologie che favoriscono deforestazione e sviluppo delle coltivazioni geneticamente modificate. Un anatema per gli ecologisti più arrabbiati. E un rischio terribile per le casse del gruppo, che riceve ogni anno circa 500 milioni di euro in donazioni e che teme di vedere disseccarsi la sua principale fonte di finanziamento. Tanto più che solo poche ore dopo la messa in onda il filmato è finito su youtube, trasformando la crisi da tedesca a globale.
La lista delle accuse si apre con il racconto della situazione nel Gran Chaco, enorme ecosistema in parte semiarido tra Argentina, Bolivia, e Paraguay. Qui il WWf ha dato il suo via libera ai progetti della multinazionale Monsanto per l’estensione della monocultura della soia, con l’uso di sostanze chimiche come i fosfati e di piante geneticamente modificate. In Indonesia, invece, l’associazione raccoglie donazioni per la protezione degli orang-utang del Borneo. Ma i soldi raccolti non si sa che fine facciano visto che nessun progetto è stato avviato. In compenso la filiale locale, in cambio di sostanziosi finanziamenti, ha dato il suo bollino di iniziativa «ecologicamente sostenibile», riconoscimento utilissimo da spendere presso i consumatori occidentali, all’attività di una società che disbosca la foresta primaria per sostituirla con coltivazioni di olio di palma.
In India a lamentarsi sono gli ecologisti locali. Il Paese è per il Wwf una specie di fiore all’occhiello: dal 1974 ha avviato un progetto per la protezione della tigre. Il problema è che col tempo gli animali si sono trasformati solo in una preziosa fonte di reddito. Nella riserva che dovrebbe tutelarli l’associazione ha creato strutture turistiche e acquistato oltre 150 jeep con le quali i turisti più ricchi (la visita costa 10mila euro) possono scorrazzare in lungo e in largo contribuendo, secondo le accuse, alla distruzione dell’habitat naturale. L’elenco potrebbe continuare e all’immagine ecologista dell’associazione non giova che il suo vicepresidente internazionale, un americano, intervistato nel documentario, si dichiari risolutamente a favore delle coltivazioni geneticamente modificate.
Di fronte alla gragnuola di colpi l’associazione si difende citando alcuni errori fattuali e rivendicando la sua filosofia di fondo, ispirata al dialogo con le forze economiche e le imprese: noi non siamo fondamentalisti come Greenpeace, è il ragionamento. E del resto per l’associazione accuse di «collaborazionismo» con l’establishment industriale non sono nuove. Da sempre il vertice internazionale vede la presenza di manager dell’economia e di esponenti di alcune delle famiglie più aristocratiche d’Europa. Agli occhi dei duri e puri dell’ecologismo militante il peccato originale è addirittura nel nome di alcuni dei soci fondatori, come il principe Bernardo d’Olanda e il principe Filippo d’Edimburgo, che ne è stato a lungo presidente. Il marito della regina Elisabetta è stato tra l’altro un famoso cacciatore. Tanto da giustificare la malignità di qualche rivale: vogliono salvare gli animali, certo. Per ucciderli con una bella battuta di caccia di quelle di una volta.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
28-06-2011 10:03
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