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Di chi fidarsi?
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giorgio_luppi
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Di chi fidarsi?

Ciao a tutti,  dopo cosi' tanti accorati appelli come non rispondere?
  Pero', per non sottrarre spazio a discussioni piu' specifiche, forse vale la pena aprire un nuovo thread che introduca qualche ulteriore spunto di riflessione.
  Partendo dal presupposto che le persone che scrivono qui sono in buona fede ed animate da buone intenzioni, mi chiedo come sia possibile che, dagli stessi dati, giungano a conclusioni cosi' opposte.
  Una delle ipotesi potrebbe essere che i dati di partenza sono contrastanti, ed allora qui la domanda: dove e come reperire dati attendibili per chi non ha la possibilita' di avere esperienze dirette? Di chi fidarsi?
  Io non ho la risposta a queste domande, posso solo raccontare ancora una volta il percorso che mi ha portato a trarre le conclusioni che conoscete.
  Ho letto un paio di testi da cui ho tratto buona parte dei numeri inseriti nel mio primo intervento: “Energia per l'astronave terra” di Vincenzo Balzani e Nicola Armaroli, due ricercatori del CNR, un libricino semplice ed alla portata di tutti di cui consiglio la lettura. Poi “Il nucleare non e' la risposta” di Helen Caldicott, definita dallo  Smithsonian Institute come una delle donne più influenti del XX secolo, e proposta per il Nobel. Il libro, oltre che un po' noioso, e' decisamente di parte, una lettura non essenziale, ma la Caldicott non sara' poi cosi' scema. Poi James Rifkin, non direttamente connesso con il nucleare, ma con ineressanti teorie sulla decresita lenta. Poi un po' di ricerche sul web, ed infine ho sottoposto il testo ad un conoscente che ha due lauree, in chimica industriale ed in ingegneria nucleare, ed ha lavorato per trent' anni all' ENEA, ricoprendo incarichi di elevata responsabilita' nell' ambito della progettazione dei reattori veloci, ricevendo un sostanziale avvallo alla mia espozione, con il commento “puoi farne ampio uso”.
  Ritengo questo percorso intellettualmente onesto, con fonti come il CNR e l'ENEA competenti nella materia. Le mie competenze tecnico-scientifiche e la mia coscienza mi hanno condotto poi alle conclusioni che conoscete, queste ovviamente sono personali ed eventualmente modificabili ma i dati forniti dovrebbero essere ragionevolmente attendibili.
  Sul web ed in TV si trova di tutto, c'e' chi sostiene che il plutonio non sia pericoloso e chi dichiara che il problema delle scorie sia risolto e chi l'esatto contrario, c'e' chi sostiene che per alimentare una centrale nucleare occorrono 25 tonnellate di uranio e chi 60000. C' e' chi, in una nota trasmissione televisiva, sostiene che le conseguenze del disastro di Chernobyl hanno provocato poche decine di morti e chi, partendo dallo stesso rapporto UNSCEAR, dichiara che i morti sono stati migliaia., Come e' possibile arrivare a conclusioni tanto diverse partendo dagli stessi dati? Incompetenza o malafede? Personalmente non ho ancora avuto modo di leggere il rapporto UNSCEAR (e poi chi mi garantisce che UNSCEAR sia obiettiva?) e non ho voglia, anche avendone le possibilita', di farmi un aereosol di plutonio per vedere chi ha ragione.  
  E allora si ripresenta la domanda: di chi fidarsi? Personalmente tendo piu' a fidarmi di chi non ha grossi interessi economici in gioco, come ad esempio AREVA, ritengo piu' obiettivi il CNR e l'ENEA

  Proviamo ad usare la logica, partendo dai pochi dati condivisi. La costruzione di una centrale nucleare richiede 8/10 anni e diversi miliardi di euro, dunque deve trattarsi di una impresa complessa, da qui la necessita' che venga affidata a persone di elevata competenza, onesta' ed affidabilita'.  L'Italia era una volta un paese che viaggiava a mille, solo per citare un esempio, vi ricordate la costruzione del primo tratto della A1 a fine anni 50? Milano-Napoli in meno di otto anni, un' opera straordinaria.
E adesso? Un paese in declino: poche sacche di eccellenza perse in una mediocrita' infinita: da trent' anni la Salerno-Reggio Calabia e' un cantiere aperto, sentiamo tutti i giorni norizie di malaffari, di scandali, di infiltrazioni mafiose, tanto che non ci facciamo piu' caso. Basta guardare trasmissioni come Report o Presa Diretta per rendersene conto. Un paese dove la meritocrazia viene sempre invocata ma mai attuata: esempio. sembra (fonte radio 24 oggi) che un insegnante su dieci si rifiuti di accettare i test INVALSI che iniziano oggi, per timore di essere valutato.
  In una situazione come questa un ministro della Repubblica dichiara, subito dopo Fukushima, che il programma nucleare italiano andra' avanti, salvo poi smentirsi un paio di giorni dopo, quando i sondaggi sancivano, anche sull' onda emotiva, una probabile sconfitta al referendum.  
  Ma voi ve la sentite davvero di affidare a personaggi come il barzellettiere o il suo antagonista, mister: “oh ragassi non siamo mica qui a spaccare l' atomo con il grimaldello” un'opera titanica come la costruzione di quattro centrali nucleari? Pensate che davvero arriveremo in fondo in tempi ragionevoli e senza raddoppiare i costi?  Gia' la tecnologia della fissione non e' nuova, quando arriveremo noi sara' preistoria.
Gli altri paesi non possono ovviamente spegnere a breve le centrali nucleari in funzione e nemmeno quelle a carbone o a petrolio, nessuno saprebbe come sostituirle, ma almeno evitiamo di costruirne delle nuove.
   E allora?  Copiamo dai tedeschi, che puntano sulle rinnovabili, cerchiamo tutte le possibili fonti alternative, prima fra tutte il risparmio energetico (ho postato sul forum un interessante caso concreto di abitazione civile basata sul geotermico).
  Spostiamo i fondi destinati alla costruzione delle centrali verso la ricerca, i risultati verranno.
  Basta guardare il fotovoltaico: il rendimento dei pannelli e' aumentato negli anni ed i costi di produzione diminuiti: dai 7/8 euro/kW di qualche anno fa ai 4/5 attuali, e scenderanno ancora. Guardiamo le ricerche sulla fotosintesi artificiale: sembra una bufale ma, se TATA motors investe per la costruzione di piccole centrali, non sara' che magari funziona davvero?  Ben vengano anche le ricerche sulla fusione, una realta' nel sole e nelle stelle, ma non ancora sulla terra: i risultati sembrano ancora lontani e la tecnologia non cosi' pulita come sembra, fonte l'ing Romanello, piu' volte citato sul forum, che afferma manchino ancora 30/50 prima delle reali applicazioni,.ma perche' no?
  E poi l' eolico, le bio-masse, le correnti oceaniche la micro-generazione e chi piu' ne ha piu' ne metta, ma basta con la fissione. Ritengo che i rischi, legati alla complessita' degli impianti, alla reperibilta' del combustibile (anche qui dati assolutamente discordanti in funzione delle fonti) siano sufficienti a ritenerla una tecnologia in fase di obsolescenza.

  Non credo che per un po' avro' grosse novita' da postare sul forum, dopo nove/dieci ore di lavoro al giorno daventi al computer ho anche voglia di stare con i miei figli, e mi sono reso conto che la attivita' di ricerca e confronto sul web sta diventando troppo faticosa, continuero' a seguire il forum per rimanere aggiornato, ma non aspettatevi grandi contributi da parte mia.
E infine, per cortesia, smettiamola di attribuire etichette di “eco-furbi” al CNR o di “eco-storditi” o faziosi a chi la pensa diversamente, e' cosi' che si innescano le polemiche che portano poi a sterili battibecchi.
  Buon proseguimento a tutti,  Giorgio




10-05-2011 20:07
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Cher
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Messaggio: #2
RE: Di chi fidarsi?

http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...php?tid=70

Non sono molte pagine, sgombre di sterili polemiche con un elevato numero di link dove approfondire ogni singolo commento.
Un lavoro incredibile a cura di Sexiteo in un periodo dove il forum era totalmente ignorato da ecologisti in cerca di facili diatribe sull'interpretazione di dati.
Un dato è un dato, è l'interpretazione che ne genera l'opinione, l'opinionegenera la discussione, la discussione porta alla presa di posizione,la presa di posizione di avvale della conoscenza di chi conta.....il tutto si impantana nella polemica........... ma il dato resta sempre un dato!

Buona lettura del thread di SexiTeo


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
10-05-2011 21:28
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tesla82
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Messaggio: #3
RE: Di chi fidarsi?

Caro giorgio_lupi il titolo del topic dice molto del tuo stato reale ossia "di chi fidarsi?" da questo si deduce che hai le idee poco chiare oppure cerchi qualcuno che ti confermi le tue idee....

Sappi che le strade per andare avanti sono infinite si possono fare mille scelte anche di spegnere tutto e illuminarsi le case con le candele e ritornare ai tempi della pietra!!

Io non ho paura del nucleare ma degli uomini ,che possono sbagliare e fare errori!!(a volte letali,specialmente in italia)non saremo ne noi ne altri a cambiare le sorti energetiche del pianeta ma lo faranno (come hanno sempre fatto!!) le grandi compagnie energetiche in base alle loro convenienze con oppure senza il nostro parere saluti!!

10-05-2011 23:11
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Cher
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Messaggio: #4
RE: Di chi fidarsi?

http://www.pieroiannelli.com/?p=8

http://johnosullivan.livejournal.com/36763.html


Sempre con lo spririto di allargare le vedute.


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Messaggio modificato il: 11-05-2011 alle 10:08 da Cher.

11-05-2011 10:06
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renato
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Messaggio: #5
RE:  Di chi fidarsi?

tesla82 ha Scritto:

Caro giorgio_lupi il titolo del topic dice molto del tuo stato reale ossia "di chi fidarsi?" da questo si deduce che hai le idee poco chiare oppure cerchi qualcuno che ti confermi le tue idee....

Giusto per commentare la semantica del titolo.
"di chi fidarsi" non presuppone idee poco chiare o incapacità di giudizio, piuttosto la volontà, che dovrebbe essere sempre presente in ogni approccio scientifico, di non fermarsi alle apparenze ed agli slogan e di verificare sempre tutte le informazioni con spirito critico, utilizzando anche fonti diverse.

A proposito di slogan ...
tesla82 ha Scritto:

Sappi che le strade per andare avanti sono infinite si possono fare mille scelte anche di spegnere tutto e illuminarsi le case con le candele e ritornare ai tempi della pietra!!


Mi sembra di aver già ampiamente dimostrato in un altro thread che, per quanto riguarda l'italia, qesto non avverrà anche se, per il momento, non costruissimo neanche una centrale.

11-05-2011 12:07
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tesla82
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Messaggio: #6
RE:   Di chi fidarsi?

renato ha Scritto:



Mi sembra di aver già ampiamente dimostrato in un altro thread che, per quanto riguarda l'italia, qesto non avverrà anche se, per il momento, non costruissimo neanche una centrale.


Se c'è qualcuno che non si ferma alle apparenze ed agli slogan quello siamo proprio noi a favore per la costruzione di nuove centrali di III meglio ancora il continuo dello sviluppo della IIII generazione....

chi ha paura è si fa incantare dalle balle sparate in televisione quello non sono certo io e fidati che io le idee chiare c'è lo al 100%


"Io non ho paura del nucleare ma dell'uomo !" giampiero giulianelli
11-05-2011 12:45
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Cher
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Messaggio: #7
RE: Di chi fidarsi?

http://www.huffingtonpost.com/helen-cald...46628.html

Tratto da questo delirante articolo:

.........Prendete tutti gli Stati Uniti 5000 e armi strategiche russe al largo di allerta capelli scattare immediatamente (l'uso di soli 1000 indurrebbe inverno nucleare e la fine della maggior parte della vita terrena).
Include tutte le armi nucleari (strategica e tattica) nel nuovo trattato in corso di negoziato con la Russia e si muovono rapidamente verso l'abolizione bilaterale entro 5 anni.
Cessare la vendita di reattori nucleari a livello mondiale dagli Stati Uniti, Russia, Francia e altri per essi sono fondamentalmente fabbriche per produzione di armi nucleari, perché produrre plutonio, che è il combustibile per armi nucleari.
Con l'esempio e attraverso le Nazioni Unite con entusiasmo incoraggiare il disarmo nucleare di tutti gli stati di armi nucleari.
Rigidamente plutonio di polizia e le scorte di uranio arricchito in tutti i paesi interessati attraverso un dell'AIEA il potere e ben finanziate.
In definitiva l'obiettivo dovrebbe essere la cessazione della produzione di uranio arricchito e plutonio, chiudendo tutte le operazioni di impianto nucleare negli Stati Uniti, Europa, Russia, Israele, Giappone, Cina e in tutto il mondo.
Non c'è modo di separare la produzione di energia elettrica nucleare, dalla produzione di armi nucleari. L'energia nucleare è il figlio prodigo della industria degli armamenti.



L'apice dell'idiozia ( non altro termine più coerente se non " idiota" dal greco: [idiotes] uomo privato, da [idios] proprio.

E' un dispregiativo, sì, ma di grande nobiltà.
Quali sono le caratteristiche dell'uomo privato? Per approssimazione rispetto all'uomo pubblico, egli ha un'ottica circoscritta al proprio orticello, ai propri interessi, incompetente circa i grandi meccanismi che muovono il mondo, sprezzante verso contesti e necessità più ampie e meno provinciali. Il passo che porta ad associare questo status alla stupidità è brevissimo e molto antico.
Ma è necessaria una nota ulteriore, poiché non ogni idiozia è assolutamente dispregiativa. L'uomo che ignori tutto il male e che sia di bontà adamantina - e perciò, rifacendoci alla radice, che ignori e non concepisca le bassezze e le ipocrisie cui l'uomo di mondo ha fatto il callo - anche quest'uomo, dico, è un idiota. Ma che idiota?
Da qui prende le mosse l'omonimo capolavoro di Dostoevskij, "L'idiota".

Prosegue l'articolo della Caldicott

Che facciamo allora con il riscaldamento globale, un orrore invadendo che sta per cambiare radicalmente la nostra vita e di minacciare l'esistenza di molti milioni di specie?

Nonostante l'amministrazione Obama spingere per l'energia nucleare è, infatti, non sarà più la bacchetta magica che allevia il riscaldamento globale in quanto:

Esso aggiunge in maniera significativa a gas responsabili del riscaldamento globale, attraverso la sua vasta infrastruttura industriale - estrazione dell'uranio, il risanamento delle miniere (raramente, se mai fatto), la macinazione e l'arricchimento di uranio, la costruzione del reattore di massa, lo smantellamento della stessa, trasporto sicuro e lo stoccaggio di centinaia di migliaia di tonnellate di vista termico, i rifiuti radioattivi calda per almeno 250.000 anni.
L'energia nucleare è esorbitante se tutte le sue modalità e le esternalità sono inclusi nel costo.
Per dare un contributo significativo per alleviare il riscaldamento globale, avrebbe significato la costruzione di circa 2.000 a 3.000 reattori da mille megawatt - uno alla settimana per 50 anni.
L'investimento enorme di energia elettrica dal nucleare rappresenta il riscaldamento globale una certezza perché sifoni finanziamenti necessari lontano dal reali soluzioni di energia rinnovabile - solare, eolica, geotermica, del moto ondoso, maremotrice e di conservazione del corso.
L'energia nucleare, come la produzione di armi nucleari, è stato e sarà sempre una impresa socialista quasi totalmente supportate, assicurati e finanziati da soldi dei contribuenti.
L'energia nucleare non solo induce la proliferazione di armi nucleari, è e sarà un potente promotore di cancro, malattie genetiche e anomalie congenite, per questo e migliaia di generazioni future.
Un crollo indotto da un attacco terroristico, errore umano o meccanico potrebbe uccidere centinaia di migliaia di malattie da radiazioni acuta, leucemia e cancro
Il 40% della massa terrestre europea, e quindi il cibo è ancora contaminati da Chernobyl e rimarrà tale per centinaia di anni.
L'energia nucleare fa la guerra obsoleta. La seconda guerra mondiale combattuta se oggi renderebbe l'Europa radioattivi e inabitabile per sempre.
Global crolli nucleare aggraverebbe gli effetti catastrofici di una guerra nucleare non garantire la sopravvivenza.
E 'poco da meravigliarsi che dopo il suo discorso, più di 3.000 sostenitori della cassetta di sicurezza, energia pulita ha scritto al presidente Obama in meno di 48 ore di rigetto della sua richiesta di maggiore potenza nucleare. "Il Presidente Obama ha bisogno di ricordare cosa candidato Obama aveva promesso: niente più sovvenzioni dei contribuenti per l'energia nucleare", ha detto Michael Mariotte, direttore esecutivo del Nuclear Information and Resource Service ( NIRS ). Mariotte ha anche osservato che i sussidi nucleare promossa da Obama importo al più grande piano di salvataggio delle imprese di tutti.

Per uno studente idealista alla Columbia che è diventato un visionario, premio Nobel Presidente, questo non è il tipo di cambiamento che ci aspettavamo, anzi pensavo che volesse dire.

Infatti, il presidente Obama sta dimenticando il vero costo dell'energia nucleare per le comunità e le nazioni, come gli esperti ci ricordano in questo video il pericoloso impatto dell'energia nucleare sulla salute:




http://www.youtube.com/watch?v=OnrPNornj...r_embedded

Naturalmente tutto opposto lo trovate qui:
http://www.world-nuclear-news.org/RS-Chi...05118.html


rischio di leucemia infantile non collegati alle centrali nucleari
9 maggio 2011
Uno studio esteso in profondità ha trovato alcuna prova significativa di un aumento del rischio di leucemia infantile per i bambini che vivono vicino agli impianti del Regno Unito di potenza nucleare.

Il rapporto, pubblicato dal Comitato indipendente sugli aspetti medici delle radiazioni nell'ambiente (COMARE), presenta una nuova analisi di dati sulla incidenza di leucemia nei bambini sotto i cinque anni di età che vivono in prossimità di 13 centrali nucleari nel Regno Unito , nel periodo 1969-2004. Inoltre, si ritiene che altri fattori non affrontato nei rapporti COMARE precedente, che l'organizzazione dice che può tenere conto delle differenze nei rischi leucemia negli studi di altri paesi.

COMARE relazioni precedenti, per il periodo 1969-1993, ha trovato alcuna prova che vive entro 25 km di un sito di generazione nucleare in Gran Bretagna è stata associata ad un aumentato rischio di tumori infantili. Tuttavia, indotto in parte dalla studio del 2007 tedesco Kinderkrebs in der Umgebung von Kernkraftwerken (KiKK), nel 2009 il ministero britannico della Sanità ha chiesto COMARE a effettuare una verifica ulteriore in aggiunta ai suoi studi precedenti.

Secondo il rapporto appena rilasciata, la patologia dei casi di leucemia e linfoma non-Hodgkins che si verificano in bambini che vivono nei 10 km di una centrale nucleare nel Regno Unito non sembra differire da un più ampio gruppo di pazienti di controllo. La stima del rischio di leucemia infantile associato con la vicinanza a una centrale nucleare è "estremamente ridotto, se non zero", conclude lo studio.

Lo studio esamina anche altre indagini in tassi di cancro infantile vicino a centrali nucleari in alcuni paesi, in particolare lo studio KiKK, che ha trovato una associazione statistica positiva fra il rischio di cancro e di vivere a 5 Km di un impianto per i bambini sotto i cinque anni anni. Lo studio è stato effettuato dal Registro Tumori dell'Infanzia tedesco per conto dell'Ufficio federale per la Protezione dalle Radiazioni (Bundesamt für Strahlenshutz, BFS).

Dopo aver studiato i risultati KiKK, e in corrispondenza con i suoi autori, le note COMARE che essi sono fortemente influenzati dai casi nel primo periodo (1980-1990), rispetto ai periodi successivi (1991-1995 e 1996-2003) quando i rischi sono più bassi .
Nel periodo successivo, comare, dice, i risultati KiKK sono stati fortemente influenzati da un singolo cluster di casi di leucemia che si verificano nei pressi della centrale nucleare di Krummel. COMARE rileva inoltre che lo studio KiKK non è stato in grado di prendere i potenziali fattori confondenti, quali lo status socio-economico, in considerazione, e sottolinea le disparità tra le altre ulteriori studi tedeschi geografica e il caso-controllo utilizzato nello studio KiKK.

Lo studio considera anche COMARE esposizione in utero dagli scarichi di tritio e carbonio-14, e trova il momento alcuna prova a sostegno dell'ipotesi che questi scarichi sono stati sottovalutati, né che essi sono associati ad un aumentato rischio di tumori infantili.

Guardando la breve
COMARE dice che ha trovato "alcuna ragione di cambiare i suoi consigli precedenti che non ci sono prove a sostegno della tesi che vi sia un aumentato rischio di leucemia infantile e di altri tumori in prossimità delle centrali nucleari a causa degli effetti delle radiazioni." Tuttavia, consiglia il governo britannico a tenere un "guardare breve", il continuo monitoraggio delle pratiche operative. Si ripete anche dalle relazioni precedenti raccomandazioni che la ricerca per identificare i meccanismi che causano la leucemia infantile, sia radiologiche e non radiologiche, deve continuare, in particolare il ruolo di agenti infettivi.

La commissione raccomanda inoltre che non vi è alcuna riduzione della manutenzione di sorveglianza efficaci riguardanti l'ambiente e la salute pubblica, e dice che questo sarà particolarmente importante alla luce del Regno Unito ha proposto programma nucleare di nuova costruzione. "E 'chiaro che il programma non comanda sostegno universale in Italia e pertanto è di notevole importanza che le ansie infondate sui rischi per la salute sono adeguatamente affrontati", dice il rapporto.

Infine, la relazione raccomanda che il monitoraggio degli scarichi di carbonio-14 liquidi e gassosi, deve rimanere un requisito per gli impianti del Regno Unito di potenza nucleare e dovrebbe essere esteso al resto dell'Unione europea. Anche se non è stata finora specificamente implicati in qualsiasi rischi per la salute, l'isotopo è un contributo significativo per la dose di radiazioni pubblico dagli scarichi delle centrali nucleari, ma anche se il suo controllo è un requisito obbligatorio all'interno del Regno Unito, non è così nel resto d'Europa.

COMARE è un organo indipendente istituito nel 1985 per valutare e consigliare il governo britannico sugli effetti sulla salute delle radiazioni naturali e artificiali. I suoi membri, scelti per le loro competenze mediche e scientifiche, vengono reclutati da università e istituti di ricerca medica. COMARE osserva con orgoglio che i suoi membri non sono mai stati elaborati dalle industrie di energia nucleare o di alimentazione elettrica.

Lo studio di 142 pagine, è disponibile sul sito web di COMARE.

Ricercato e scritto
dalla World Nuclear News

Non ultimo questo studio specifico negli USA:

http://www.world-nuclear-news.org/RS-Stu...04107.html



Studio di concentrarsi sul rischio di cancro nei pressi degli impianti nucleari USA
8 aprile 2010



Un nuovo studio dalla US National Academy of Sciences (NAS) sul rischio di cancro per le persone che vivono vicino alle centrali nucleari dovrebbe iniziare questa estate, la Nuclear Regulatory Commission (NRC) ha annunciato.


US National Academy of Sciences (Foto: Talasek JD / NAS)
La NRC ha formalmente chiesto al Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Istituto di Medicina di effettuare uno studio di state-of-the-art per poter aggiornare il lavoro 1990 dal National Cancer Institute (noto come il rapporto NSC), che l'NRC si basa attualmente su come risorsa primaria nelle comunicazioni pubbliche.

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Istituto di Medicina sono i bracci operativi e sanitari dei NAS, un'organizzazione non governativa istituita dal presidente Abraham Lincoln nel 1863 per creare un consulente indipendente per il governo degli Stati Uniti in materia di scienza e tecnologia.

La vasta gamma NAS di esperti medici e scientifici fornirebbe il "migliore analisi disponibile delle complesse questioni coinvolte nella discussione rischio di cancro e di centrali nucleari commerciali", secondo Brian Sheron, direttore dell'Ufficio del NRC di regolamentazione nucleare di ricerca.
Dettagli amministrativi saranno ultimati nei prossimi mesi, in modo che lo studio può iniziare in estate, secondo il NRC.

L'NRC vuole che il nuovo studio per comprendere le valutazioni dei tassi di diagnosi di cancro così come la mortalità, e vuole anche a guardare che divide le aree di studio nelle più piccole unità geografiche più le contee utilizzato nella precedente relazione NSC.

Il rapporto NSC, cancro in popolazioni che vivono vicino a impianti nucleari , ha studiato più di 900.000 morti per cancro 1.950-1.984 da dati di mortalità nelle contee che contengono gli impianti nucleari. A quel tempo, era il più ampio studio di questo tipo mai essere realizzato.

Il rapporto NSC non hanno mostrato un aumentato rischio di morte per cancro per i residenti delle 107 contee degli Stati Uniti che contengono o sono adiacenti alle 62 siti nucleari, tra cui tutti i reattori di potenza paese operativa prima del 1982.

Giuria su cluster

Numerosi studi in sanità pubblica in prossimità degli impianti nucleari sono stati eseguiti in tutto il mondo nel corso degli anni. Nel Regno Unito, significativamente elevati livelli di leucemia infantile, nota come cluster, sono stati osservati in prossimità del sito di Sellafield così come nel resto del paese.
Nessuna motivazione chiara sono state ancora avanzate per i distretti, ma le fonti nucleari sono state escluse come un fattore che contribuisce nel cluster Sellafield in rapporti emessi dalla commissione indipendente del Regno Unito sugli aspetti medici delle radiazioni nell'ambiente (COMARE) nel 2005 e nel 2006.

A 2007 epidemiologica studio tedesco sui tumori infantili in prossimità delle centrali nucleari, noto come il KiKK ( Kinderkrebs in der Umgebung von Kernkraftwerken ) studio, ha trovato un aumento del rischio di cancro e leucemia soprattutto per i bambini sotto i cinque anni che vivono a meno di 5 chilometri di una centrale nucleare.
Lo studio è stato effettuato dal Registro Tumori dell'Infanzia tedesco per conto dell'Ufficio federale per la Protezione dalle Radiazioni ( Bundesamt für Strahlenshutz , BFS), e guardò nella comparsa di tumori - ma non le loro cause.

In realtà, alcun nesso di causalità tra la presenza delle centrali nucleari e il cancro è stato trovato, nonostante la pubblicità data alla relazione da parte degli avversari nucleare.

Come BfS ha osservato in una dichiarazione rilasciata all'inizio del 2009, nessuna prova scientifica era stato trovato a suggerire che gli scarichi dei reattori potrebbe essere l'unico responsabile per le malattie.

Infatti, il BfS notato che gli scarichi radioattivi delle centrali nucleari sono stati di circa un migliaio di volte troppo piccolo per spiegare l'aumento.

Ricercato e scritto
dalla World Nuclear News


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
11-05-2011 21:07
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tesla82
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RE: Di chi fidarsi?

Cher mamma mia esageri sempre comunque quoto in pieno..


"Io non ho paura del nucleare ma dell'uomo !" giampiero giulianelli
11-05-2011 22:53
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giorgio_luppi
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Messaggio: #9
RE: Di chi fidarsi?

  Il fatto che i rapporti indicati da Cher siano in contrasto fra loro non fa che confermare la oggettiva difficolta' di trovare dati attendibili.
  E' impossibile che un essere umano possa rilevare in modo diretto i dati di cui vorrebbe disporre, da qui necessita'  di trovare fonti affidabili.
  Mi spiego meglio con un esempio terra-terra: dopo ogni sciopero sentirete il sindacato che proclama: “grande successo, adesione del 90%”  mentre dall'altra parte sentirete: “clamoroso insuccesso, adesioni inferiori al 10%”. Ed allora dov'e' la verita', il dato certo?
E' la media aritmetica, la media pesata, una terza fonte? Non sappiamo contare, oppure ciascuna fonte distorce i dati reali in funzione del proprio interesse?
Un altro esempio: dopo l'incidente di Fukushima avrete sicuramente notato le discordanze fra i dati forniti dalla TEPCO e quelli di Greenpeace, entrambe fonti con interessi contrapposti. E allora dove e' la verita? Come ottenere dati certi?  Munirsi di un contatore Geiger ed andare di persona? Oppure cercare nel web fino a che non si trova quello che si spera di trovare, cioe' una conferma alle proprie idee?
  Quindi: nessuna certezza, temo che la domanda “di chi fidarsi?” rimarra' ancora per un po' senza risposta.

Riporta:
Un dato è un dato, è l'interpretazione che ne genera l'opinione, l'opinionegenera la discussione, la discussione...


Un dato e' un dato. Se vogliamo essere precisi, anche questo, in ambito tecnico-scientifico, non e'  proprio esatto. Tante volte i dati derivano da misurazioni sperimentali di grandezze fisiche. Chiunque abbia mai fatto misurazioni con una qualsiasi strumentazione sapra' che quello che ottiene e'  solo una approssimazione della realta'. Misurate la stessa grandezza con cento strumenti uguali o cento volte con lo stesso strumento ed otterrete cento valori divesi. O meglio, cento valori distribuiti secondo una gaussiana, indicativa della classe di precisione dello strumento. Quindi nessuna certezza, ma questa e'  solo una divagazione.

Riporta:
Caro giorgio_lupi il titolo del topic dice molto del tuo stato reale ossia "di chi fidarsi?" da questo si deduce che hai le idee poco chiare oppure cerchi qualcuno che ti confermi le tue idee....


Fortunati quelli che hanno certezze, io, che ho solo dubbi, un po' li invidio. Ormai sono giunto alla triste conclusione che l'unica cosa certa della vita e' che devi morire.

  Pero' di una persona che ammette le proprie responsabilita' potrei anche cominciare a fidarmi. Che sia di esempio per i nostri politici:

http://www.businesspeople.it/Societa/Att...ndio_19666


12-05-2011 21:20
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walter59
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RE:  Di chi fidarsi?

giorgio_luppi ha Scritto:


  Pero' di una persona che ammette le proprie responsabilita' potrei anche cominciare a fidarmi. Che sia di esempio per i nostri politici:

http://www.businesspeople.it/Societa/Att...ndio_19666



Il giappone almeno a prima vista ha sempre avuto un senso dell'onore e della moralità superiore a molti altri paesi.
Ma penso che questa faccenda in particolare abbia  un significato più simbolico che altro anche se questo fa parte della cultura giapponese.
Certamente questo dista anni luce dal comportamento dei nostri amministratori.
Per quanto concerne "di chi fidarsi" penso che obiettivamente bisogna ammettere che il cittadino qualunque si trova certamente disturbato di fronte ai dati che vengono "pubblicizzati", molto pochi sono in grado di leggere e capire completamente e di conseguenza trarre onestamente le conclusioni.
Purtroppo ognuno continuerà a trarre le conclusioni che più gli aggradano, per fede o pigrizia.
Non mi riferisco al dibattito del forum , anche se a volte ne ho avuto la sensazione,  ma con tristezza devo concludere che tutto in Italia mi sembra animato da tifoseria calcistica.

saluti


il dubbio non è piacevole ma la certezza è ridicola.....
François-Marie Arouet
13-05-2011 00:00
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