Di chi fidarsi? - giorgio_luppi - 10-05-2011 20:07
Ciao a tutti, dopo cosi' tanti accorati appelli come non rispondere?
Pero', per non sottrarre spazio a discussioni piu' specifiche, forse vale la pena aprire un nuovo thread che introduca qualche ulteriore spunto di riflessione.
Partendo dal presupposto che le persone che scrivono qui sono in buona fede ed animate da buone intenzioni, mi chiedo come sia possibile che, dagli stessi dati, giungano a conclusioni cosi' opposte.
Una delle ipotesi potrebbe essere che i dati di partenza sono contrastanti, ed allora qui la domanda: dove e come reperire dati attendibili per chi non ha la possibilita' di avere esperienze dirette? Di chi fidarsi?
Io non ho la risposta a queste domande, posso solo raccontare ancora una volta il percorso che mi ha portato a trarre le conclusioni che conoscete.
Ho letto un paio di testi da cui ho tratto buona parte dei numeri inseriti nel mio primo intervento: “Energia per l'astronave terra” di Vincenzo Balzani e Nicola Armaroli, due ricercatori del CNR, un libricino semplice ed alla portata di tutti di cui consiglio la lettura. Poi “Il nucleare non e' la risposta” di Helen Caldicott, definita dallo Smithsonian Institute come una delle donne più influenti del XX secolo, e proposta per il Nobel. Il libro, oltre che un po' noioso, e' decisamente di parte, una lettura non essenziale, ma la Caldicott non sara' poi cosi' scema. Poi James Rifkin, non direttamente connesso con il nucleare, ma con ineressanti teorie sulla decresita lenta. Poi un po' di ricerche sul web, ed infine ho sottoposto il testo ad un conoscente che ha due lauree, in chimica industriale ed in ingegneria nucleare, ed ha lavorato per trent' anni all' ENEA, ricoprendo incarichi di elevata responsabilita' nell' ambito della progettazione dei reattori veloci, ricevendo un sostanziale avvallo alla mia espozione, con il commento “puoi farne ampio uso”.
Ritengo questo percorso intellettualmente onesto, con fonti come il CNR e l'ENEA competenti nella materia. Le mie competenze tecnico-scientifiche e la mia coscienza mi hanno condotto poi alle conclusioni che conoscete, queste ovviamente sono personali ed eventualmente modificabili ma i dati forniti dovrebbero essere ragionevolmente attendibili.
Sul web ed in TV si trova di tutto, c'e' chi sostiene che il plutonio non sia pericoloso e chi dichiara che il problema delle scorie sia risolto e chi l'esatto contrario, c'e' chi sostiene che per alimentare una centrale nucleare occorrono 25 tonnellate di uranio e chi 60000. C' e' chi, in una nota trasmissione televisiva, sostiene che le conseguenze del disastro di Chernobyl hanno provocato poche decine di morti e chi, partendo dallo stesso rapporto UNSCEAR, dichiara che i morti sono stati migliaia., Come e' possibile arrivare a conclusioni tanto diverse partendo dagli stessi dati? Incompetenza o malafede? Personalmente non ho ancora avuto modo di leggere il rapporto UNSCEAR (e poi chi mi garantisce che UNSCEAR sia obiettiva?) e non ho voglia, anche avendone le possibilita', di farmi un aereosol di plutonio per vedere chi ha ragione.
E allora si ripresenta la domanda: di chi fidarsi? Personalmente tendo piu' a fidarmi di chi non ha grossi interessi economici in gioco, come ad esempio AREVA, ritengo piu' obiettivi il CNR e l'ENEA
Proviamo ad usare la logica, partendo dai pochi dati condivisi. La costruzione di una centrale nucleare richiede 8/10 anni e diversi miliardi di euro, dunque deve trattarsi di una impresa complessa, da qui la necessita' che venga affidata a persone di elevata competenza, onesta' ed affidabilita'. L'Italia era una volta un paese che viaggiava a mille, solo per citare un esempio, vi ricordate la costruzione del primo tratto della A1 a fine anni 50? Milano-Napoli in meno di otto anni, un' opera straordinaria.
E adesso? Un paese in declino: poche sacche di eccellenza perse in una mediocrita' infinita: da trent' anni la Salerno-Reggio Calabia e' un cantiere aperto, sentiamo tutti i giorni norizie di malaffari, di scandali, di infiltrazioni mafiose, tanto che non ci facciamo piu' caso. Basta guardare trasmissioni come Report o Presa Diretta per rendersene conto. Un paese dove la meritocrazia viene sempre invocata ma mai attuata: esempio. sembra (fonte radio 24 oggi) che un insegnante su dieci si rifiuti di accettare i test INVALSI che iniziano oggi, per timore di essere valutato.
In una situazione come questa un ministro della Repubblica dichiara, subito dopo Fukushima, che il programma nucleare italiano andra' avanti, salvo poi smentirsi un paio di giorni dopo, quando i sondaggi sancivano, anche sull' onda emotiva, una probabile sconfitta al referendum.
Ma voi ve la sentite davvero di affidare a personaggi come il barzellettiere o il suo antagonista, mister: “oh ragassi non siamo mica qui a spaccare l' atomo con il grimaldello” un'opera titanica come la costruzione di quattro centrali nucleari? Pensate che davvero arriveremo in fondo in tempi ragionevoli e senza raddoppiare i costi? Gia' la tecnologia della fissione non e' nuova, quando arriveremo noi sara' preistoria.
Gli altri paesi non possono ovviamente spegnere a breve le centrali nucleari in funzione e nemmeno quelle a carbone o a petrolio, nessuno saprebbe come sostituirle, ma almeno evitiamo di costruirne delle nuove.
E allora? Copiamo dai tedeschi, che puntano sulle rinnovabili, cerchiamo tutte le possibili fonti alternative, prima fra tutte il risparmio energetico (ho postato sul forum un interessante caso concreto di abitazione civile basata sul geotermico).
Spostiamo i fondi destinati alla costruzione delle centrali verso la ricerca, i risultati verranno.
Basta guardare il fotovoltaico: il rendimento dei pannelli e' aumentato negli anni ed i costi di produzione diminuiti: dai 7/8 euro/kW di qualche anno fa ai 4/5 attuali, e scenderanno ancora. Guardiamo le ricerche sulla fotosintesi artificiale: sembra una bufale ma, se TATA motors investe per la costruzione di piccole centrali, non sara' che magari funziona davvero? Ben vengano anche le ricerche sulla fusione, una realta' nel sole e nelle stelle, ma non ancora sulla terra: i risultati sembrano ancora lontani e la tecnologia non cosi' pulita come sembra, fonte l'ing Romanello, piu' volte citato sul forum, che afferma manchino ancora 30/50 prima delle reali applicazioni,.ma perche' no?
E poi l' eolico, le bio-masse, le correnti oceaniche la micro-generazione e chi piu' ne ha piu' ne metta, ma basta con la fissione. Ritengo che i rischi, legati alla complessita' degli impianti, alla reperibilta' del combustibile (anche qui dati assolutamente discordanti in funzione delle fonti) siano sufficienti a ritenerla una tecnologia in fase di obsolescenza.
Non credo che per un po' avro' grosse novita' da postare sul forum, dopo nove/dieci ore di lavoro al giorno daventi al computer ho anche voglia di stare con i miei figli, e mi sono reso conto che la attivita' di ricerca e confronto sul web sta diventando troppo faticosa, continuero' a seguire il forum per rimanere aggiornato, ma non aspettatevi grandi contributi da parte mia.
E infine, per cortesia, smettiamola di attribuire etichette di “eco-furbi” al CNR o di “eco-storditi” o faziosi a chi la pensa diversamente, e' cosi' che si innescano le polemiche che portano poi a sterili battibecchi.
Buon proseguimento a tutti, Giorgio
RE: Di chi fidarsi? - Cher - 10-05-2011 21:28
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...php?tid=70
Non sono molte pagine, sgombre di sterili polemiche con un elevato numero di link dove approfondire ogni singolo commento.
Un lavoro incredibile a cura di Sexiteo in un periodo dove il forum era totalmente ignorato da ecologisti in cerca di facili diatribe sull'interpretazione di dati.
Un dato è un dato, è l'interpretazione che ne genera l'opinione, l'opinionegenera la discussione, la discussione porta alla presa di posizione,la presa di posizione di avvale della conoscenza di chi conta.....il tutto si impantana nella polemica........... ma il dato resta sempre un dato!
Buona lettura del thread di SexiTeo
RE: Di chi fidarsi? - tesla82 - 10-05-2011 23:11
Caro giorgio_lupi il titolo del topic dice molto del tuo stato reale ossia "di chi fidarsi?" da questo si deduce che hai le idee poco chiare oppure cerchi qualcuno che ti confermi le tue idee....
Sappi che le strade per andare avanti sono infinite si possono fare mille scelte anche di spegnere tutto e illuminarsi le case con le candele e ritornare ai tempi della pietra!!
Io non ho paura del nucleare ma degli uomini ,che possono sbagliare e fare errori!!(a volte letali,specialmente in italia)non saremo ne noi ne altri a cambiare le sorti energetiche del pianeta ma lo faranno (come hanno sempre fatto!!) le grandi compagnie energetiche in base alle loro convenienze con oppure senza il nostro parere saluti!!
RE: Di chi fidarsi? - Cher - 11-05-2011 10:06
http://www.pieroiannelli.com/?p=8
http://johnosullivan.livejournal.com/36763.html
Sempre con lo spririto di allargare le vedute.
RE: Di chi fidarsi? - renato - 11-05-2011 12:07
Caro giorgio_lupi il titolo del topic dice molto del tuo stato reale ossia "di chi fidarsi?" da questo si deduce che hai le idee poco chiare oppure cerchi qualcuno che ti confermi le tue idee....
Giusto per commentare la semantica del titolo.
"di chi fidarsi" non presuppone idee poco chiare o incapacità di giudizio, piuttosto la volontà, che dovrebbe essere sempre presente in ogni approccio scientifico, di non fermarsi alle apparenze ed agli slogan e di verificare sempre tutte le informazioni con spirito critico, utilizzando anche fonti diverse.
A proposito di slogan ...
Sappi che le strade per andare avanti sono infinite si possono fare mille scelte anche di spegnere tutto e illuminarsi le case con le candele e ritornare ai tempi della pietra!!
Mi sembra di aver già ampiamente dimostrato in un altro thread che, per quanto riguarda l'italia, qesto non avverrà anche se, per il momento, non costruissimo neanche una centrale.
RE: Di chi fidarsi? - tesla82 - 11-05-2011 12:45
Mi sembra di aver già ampiamente dimostrato in un altro thread che, per quanto riguarda l'italia, qesto non avverrà anche se, per il momento, non costruissimo neanche una centrale.
Se c'è qualcuno che non si ferma alle apparenze ed agli slogan quello siamo proprio noi a favore per la costruzione di nuove centrali di III meglio ancora il continuo dello sviluppo della IIII generazione....
chi ha paura è si fa incantare dalle balle sparate in televisione quello non sono certo io e fidati che io le idee chiare c'è lo al 100%
RE: Di chi fidarsi? - Cher - 11-05-2011 21:07
http://www.huffingtonpost.com/helen-cald...46628.html
Tratto da questo delirante articolo:
.........Prendete tutti gli Stati Uniti 5000 e armi strategiche russe al largo di allerta capelli scattare immediatamente (l'uso di soli 1000 indurrebbe inverno nucleare e la fine della maggior parte della vita terrena).
Include tutte le armi nucleari (strategica e tattica) nel nuovo trattato in corso di negoziato con la Russia e si muovono rapidamente verso l'abolizione bilaterale entro 5 anni.
Cessare la vendita di reattori nucleari a livello mondiale dagli Stati Uniti, Russia, Francia e altri per essi sono fondamentalmente fabbriche per produzione di armi nucleari, perché produrre plutonio, che è il combustibile per armi nucleari.
Con l'esempio e attraverso le Nazioni Unite con entusiasmo incoraggiare il disarmo nucleare di tutti gli stati di armi nucleari.
Rigidamente plutonio di polizia e le scorte di uranio arricchito in tutti i paesi interessati attraverso un dell'AIEA il potere e ben finanziate.
In definitiva l'obiettivo dovrebbe essere la cessazione della produzione di uranio arricchito e plutonio, chiudendo tutte le operazioni di impianto nucleare negli Stati Uniti, Europa, Russia, Israele, Giappone, Cina e in tutto il mondo.
Non c'è modo di separare la produzione di energia elettrica nucleare, dalla produzione di armi nucleari. L'energia nucleare è il figlio prodigo della industria degli armamenti.
L'apice dell'idiozia ( non altro termine più coerente se non " idiota" dal greco: [idiotes] uomo privato, da [idios] proprio.
E' un dispregiativo, sì, ma di grande nobiltà.
Quali sono le caratteristiche dell'uomo privato? Per approssimazione rispetto all'uomo pubblico, egli ha un'ottica circoscritta al proprio orticello, ai propri interessi, incompetente circa i grandi meccanismi che muovono il mondo, sprezzante verso contesti e necessità più ampie e meno provinciali. Il passo che porta ad associare questo status alla stupidità è brevissimo e molto antico.
Ma è necessaria una nota ulteriore, poiché non ogni idiozia è assolutamente dispregiativa. L'uomo che ignori tutto il male e che sia di bontà adamantina - e perciò, rifacendoci alla radice, che ignori e non concepisca le bassezze e le ipocrisie cui l'uomo di mondo ha fatto il callo - anche quest'uomo, dico, è un idiota. Ma che idiota?
Da qui prende le mosse l'omonimo capolavoro di Dostoevskij, "L'idiota".
Prosegue l'articolo della Caldicott
Che facciamo allora con il riscaldamento globale, un orrore invadendo che sta per cambiare radicalmente la nostra vita e di minacciare l'esistenza di molti milioni di specie?
Nonostante l'amministrazione Obama spingere per l'energia nucleare è, infatti, non sarà più la bacchetta magica che allevia il riscaldamento globale in quanto:
Esso aggiunge in maniera significativa a gas responsabili del riscaldamento globale, attraverso la sua vasta infrastruttura industriale - estrazione dell'uranio, il risanamento delle miniere (raramente, se mai fatto), la macinazione e l'arricchimento di uranio, la costruzione del reattore di massa, lo smantellamento della stessa, trasporto sicuro e lo stoccaggio di centinaia di migliaia di tonnellate di vista termico, i rifiuti radioattivi calda per almeno 250.000 anni.
L'energia nucleare è esorbitante se tutte le sue modalità e le esternalità sono inclusi nel costo.
Per dare un contributo significativo per alleviare il riscaldamento globale, avrebbe significato la costruzione di circa 2.000 a 3.000 reattori da mille megawatt - uno alla settimana per 50 anni.
L'investimento enorme di energia elettrica dal nucleare rappresenta il riscaldamento globale una certezza perché sifoni finanziamenti necessari lontano dal reali soluzioni di energia rinnovabile - solare, eolica, geotermica, del moto ondoso, maremotrice e di conservazione del corso.
L'energia nucleare, come la produzione di armi nucleari, è stato e sarà sempre una impresa socialista quasi totalmente supportate, assicurati e finanziati da soldi dei contribuenti.
L'energia nucleare non solo induce la proliferazione di armi nucleari, è e sarà un potente promotore di cancro, malattie genetiche e anomalie congenite, per questo e migliaia di generazioni future.
Un crollo indotto da un attacco terroristico, errore umano o meccanico potrebbe uccidere centinaia di migliaia di malattie da radiazioni acuta, leucemia e cancro
Il 40% della massa terrestre europea, e quindi il cibo è ancora contaminati da Chernobyl e rimarrà tale per centinaia di anni.
L'energia nucleare fa la guerra obsoleta. La seconda guerra mondiale combattuta se oggi renderebbe l'Europa radioattivi e inabitabile per sempre.
Global crolli nucleare aggraverebbe gli effetti catastrofici di una guerra nucleare non garantire la sopravvivenza.
E 'poco da meravigliarsi che dopo il suo discorso, più di 3.000 sostenitori della cassetta di sicurezza, energia pulita ha scritto al presidente Obama in meno di 48 ore di rigetto della sua richiesta di maggiore potenza nucleare. "Il Presidente Obama ha bisogno di ricordare cosa candidato Obama aveva promesso: niente più sovvenzioni dei contribuenti per l'energia nucleare", ha detto Michael Mariotte, direttore esecutivo del Nuclear Information and Resource Service ( NIRS ). Mariotte ha anche osservato che i sussidi nucleare promossa da Obama importo al più grande piano di salvataggio delle imprese di tutti.
Per uno studente idealista alla Columbia che è diventato un visionario, premio Nobel Presidente, questo non è il tipo di cambiamento che ci aspettavamo, anzi pensavo che volesse dire.
Infatti, il presidente Obama sta dimenticando il vero costo dell'energia nucleare per le comunità e le nazioni, come gli esperti ci ricordano in questo video il pericoloso impatto dell'energia nucleare sulla salute:
http://www.youtube.com/watch?v=OnrPNornj...r_embedded
Naturalmente tutto opposto lo trovate qui:
http://www.world-nuclear-news.org/RS-Chi...05118.html
rischio di leucemia infantile non collegati alle centrali nucleari
9 maggio 2011
Uno studio esteso in profondità ha trovato alcuna prova significativa di un aumento del rischio di leucemia infantile per i bambini che vivono vicino agli impianti del Regno Unito di potenza nucleare.
Il rapporto, pubblicato dal Comitato indipendente sugli aspetti medici delle radiazioni nell'ambiente (COMARE), presenta una nuova analisi di dati sulla incidenza di leucemia nei bambini sotto i cinque anni di età che vivono in prossimità di 13 centrali nucleari nel Regno Unito , nel periodo 1969-2004. Inoltre, si ritiene che altri fattori non affrontato nei rapporti COMARE precedente, che l'organizzazione dice che può tenere conto delle differenze nei rischi leucemia negli studi di altri paesi.
COMARE relazioni precedenti, per il periodo 1969-1993, ha trovato alcuna prova che vive entro 25 km di un sito di generazione nucleare in Gran Bretagna è stata associata ad un aumentato rischio di tumori infantili. Tuttavia, indotto in parte dalla studio del 2007 tedesco Kinderkrebs in der Umgebung von Kernkraftwerken (KiKK), nel 2009 il ministero britannico della Sanità ha chiesto COMARE a effettuare una verifica ulteriore in aggiunta ai suoi studi precedenti.
Secondo il rapporto appena rilasciata, la patologia dei casi di leucemia e linfoma non-Hodgkins che si verificano in bambini che vivono nei 10 km di una centrale nucleare nel Regno Unito non sembra differire da un più ampio gruppo di pazienti di controllo. La stima del rischio di leucemia infantile associato con la vicinanza a una centrale nucleare è "estremamente ridotto, se non zero", conclude lo studio.
Lo studio esamina anche altre indagini in tassi di cancro infantile vicino a centrali nucleari in alcuni paesi, in particolare lo studio KiKK, che ha trovato una associazione statistica positiva fra il rischio di cancro e di vivere a 5 Km di un impianto per i bambini sotto i cinque anni anni. Lo studio è stato effettuato dal Registro Tumori dell'Infanzia tedesco per conto dell'Ufficio federale per la Protezione dalle Radiazioni (Bundesamt für Strahlenshutz, BFS).
Dopo aver studiato i risultati KiKK, e in corrispondenza con i suoi autori, le note COMARE che essi sono fortemente influenzati dai casi nel primo periodo (1980-1990), rispetto ai periodi successivi (1991-1995 e 1996-2003) quando i rischi sono più bassi .
Nel periodo successivo, comare, dice, i risultati KiKK sono stati fortemente influenzati da un singolo cluster di casi di leucemia che si verificano nei pressi della centrale nucleare di Krummel. COMARE rileva inoltre che lo studio KiKK non è stato in grado di prendere i potenziali fattori confondenti, quali lo status socio-economico, in considerazione, e sottolinea le disparità tra le altre ulteriori studi tedeschi geografica e il caso-controllo utilizzato nello studio KiKK.
Lo studio considera anche COMARE esposizione in utero dagli scarichi di tritio e carbonio-14, e trova il momento alcuna prova a sostegno dell'ipotesi che questi scarichi sono stati sottovalutati, né che essi sono associati ad un aumentato rischio di tumori infantili.
Guardando la breve
COMARE dice che ha trovato "alcuna ragione di cambiare i suoi consigli precedenti che non ci sono prove a sostegno della tesi che vi sia un aumentato rischio di leucemia infantile e di altri tumori in prossimità delle centrali nucleari a causa degli effetti delle radiazioni." Tuttavia, consiglia il governo britannico a tenere un "guardare breve", il continuo monitoraggio delle pratiche operative. Si ripete anche dalle relazioni precedenti raccomandazioni che la ricerca per identificare i meccanismi che causano la leucemia infantile, sia radiologiche e non radiologiche, deve continuare, in particolare il ruolo di agenti infettivi.
La commissione raccomanda inoltre che non vi è alcuna riduzione della manutenzione di sorveglianza efficaci riguardanti l'ambiente e la salute pubblica, e dice che questo sarà particolarmente importante alla luce del Regno Unito ha proposto programma nucleare di nuova costruzione. "E 'chiaro che il programma non comanda sostegno universale in Italia e pertanto è di notevole importanza che le ansie infondate sui rischi per la salute sono adeguatamente affrontati", dice il rapporto.
Infine, la relazione raccomanda che il monitoraggio degli scarichi di carbonio-14 liquidi e gassosi, deve rimanere un requisito per gli impianti del Regno Unito di potenza nucleare e dovrebbe essere esteso al resto dell'Unione europea. Anche se non è stata finora specificamente implicati in qualsiasi rischi per la salute, l'isotopo è un contributo significativo per la dose di radiazioni pubblico dagli scarichi delle centrali nucleari, ma anche se il suo controllo è un requisito obbligatorio all'interno del Regno Unito, non è così nel resto d'Europa.
COMARE è un organo indipendente istituito nel 1985 per valutare e consigliare il governo britannico sugli effetti sulla salute delle radiazioni naturali e artificiali. I suoi membri, scelti per le loro competenze mediche e scientifiche, vengono reclutati da università e istituti di ricerca medica. COMARE osserva con orgoglio che i suoi membri non sono mai stati elaborati dalle industrie di energia nucleare o di alimentazione elettrica.
Lo studio di 142 pagine, è disponibile sul sito web di COMARE.
Ricercato e scritto
dalla World Nuclear News
Non ultimo questo studio specifico negli USA:
http://www.world-nuclear-news.org/RS-Stu...04107.html
Studio di concentrarsi sul rischio di cancro nei pressi degli impianti nucleari USA
8 aprile 2010
Un nuovo studio dalla US National Academy of Sciences (NAS) sul rischio di cancro per le persone che vivono vicino alle centrali nucleari dovrebbe iniziare questa estate, la Nuclear Regulatory Commission (NRC) ha annunciato.
US National Academy of Sciences (Foto: Talasek JD / NAS)
La NRC ha formalmente chiesto al Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Istituto di Medicina di effettuare uno studio di state-of-the-art per poter aggiornare il lavoro 1990 dal National Cancer Institute (noto come il rapporto NSC), che l'NRC si basa attualmente su come risorsa primaria nelle comunicazioni pubbliche.
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Istituto di Medicina sono i bracci operativi e sanitari dei NAS, un'organizzazione non governativa istituita dal presidente Abraham Lincoln nel 1863 per creare un consulente indipendente per il governo degli Stati Uniti in materia di scienza e tecnologia.
La vasta gamma NAS di esperti medici e scientifici fornirebbe il "migliore analisi disponibile delle complesse questioni coinvolte nella discussione rischio di cancro e di centrali nucleari commerciali", secondo Brian Sheron, direttore dell'Ufficio del NRC di regolamentazione nucleare di ricerca.
Dettagli amministrativi saranno ultimati nei prossimi mesi, in modo che lo studio può iniziare in estate, secondo il NRC.
L'NRC vuole che il nuovo studio per comprendere le valutazioni dei tassi di diagnosi di cancro così come la mortalità, e vuole anche a guardare che divide le aree di studio nelle più piccole unità geografiche più le contee utilizzato nella precedente relazione NSC.
Il rapporto NSC, cancro in popolazioni che vivono vicino a impianti nucleari , ha studiato più di 900.000 morti per cancro 1.950-1.984 da dati di mortalità nelle contee che contengono gli impianti nucleari. A quel tempo, era il più ampio studio di questo tipo mai essere realizzato.
Il rapporto NSC non hanno mostrato un aumentato rischio di morte per cancro per i residenti delle 107 contee degli Stati Uniti che contengono o sono adiacenti alle 62 siti nucleari, tra cui tutti i reattori di potenza paese operativa prima del 1982.
Giuria su cluster
Numerosi studi in sanità pubblica in prossimità degli impianti nucleari sono stati eseguiti in tutto il mondo nel corso degli anni. Nel Regno Unito, significativamente elevati livelli di leucemia infantile, nota come cluster, sono stati osservati in prossimità del sito di Sellafield così come nel resto del paese.
Nessuna motivazione chiara sono state ancora avanzate per i distretti, ma le fonti nucleari sono state escluse come un fattore che contribuisce nel cluster Sellafield in rapporti emessi dalla commissione indipendente del Regno Unito sugli aspetti medici delle radiazioni nell'ambiente (COMARE) nel 2005 e nel 2006.
A 2007 epidemiologica studio tedesco sui tumori infantili in prossimità delle centrali nucleari, noto come il KiKK ( Kinderkrebs in der Umgebung von Kernkraftwerken ) studio, ha trovato un aumento del rischio di cancro e leucemia soprattutto per i bambini sotto i cinque anni che vivono a meno di 5 chilometri di una centrale nucleare.
Lo studio è stato effettuato dal Registro Tumori dell'Infanzia tedesco per conto dell'Ufficio federale per la Protezione dalle Radiazioni ( Bundesamt für Strahlenshutz , BFS), e guardò nella comparsa di tumori - ma non le loro cause.
In realtà, alcun nesso di causalità tra la presenza delle centrali nucleari e il cancro è stato trovato, nonostante la pubblicità data alla relazione da parte degli avversari nucleare.
Come BfS ha osservato in una dichiarazione rilasciata all'inizio del 2009, nessuna prova scientifica era stato trovato a suggerire che gli scarichi dei reattori potrebbe essere l'unico responsabile per le malattie.
Infatti, il BfS notato che gli scarichi radioattivi delle centrali nucleari sono stati di circa un migliaio di volte troppo piccolo per spiegare l'aumento.
Ricercato e scritto
dalla World Nuclear News
RE: Di chi fidarsi? - tesla82 - 11-05-2011 22:53
Cher mamma mia esageri sempre comunque quoto in pieno..
RE: Di chi fidarsi? - giorgio_luppi - 12-05-2011 21:20
Il fatto che i rapporti indicati da Cher siano in contrasto fra loro non fa che confermare la oggettiva difficolta' di trovare dati attendibili.
E' impossibile che un essere umano possa rilevare in modo diretto i dati di cui vorrebbe disporre, da qui necessita' di trovare fonti affidabili.
Mi spiego meglio con un esempio terra-terra: dopo ogni sciopero sentirete il sindacato che proclama: “grande successo, adesione del 90%” mentre dall'altra parte sentirete: “clamoroso insuccesso, adesioni inferiori al 10%”. Ed allora dov'e' la verita', il dato certo?
E' la media aritmetica, la media pesata, una terza fonte? Non sappiamo contare, oppure ciascuna fonte distorce i dati reali in funzione del proprio interesse?
Un altro esempio: dopo l'incidente di Fukushima avrete sicuramente notato le discordanze fra i dati forniti dalla TEPCO e quelli di Greenpeace, entrambe fonti con interessi contrapposti. E allora dove e' la verita? Come ottenere dati certi? Munirsi di un contatore Geiger ed andare di persona? Oppure cercare nel web fino a che non si trova quello che si spera di trovare, cioe' una conferma alle proprie idee?
Quindi: nessuna certezza, temo che la domanda “di chi fidarsi?” rimarra' ancora per un po' senza risposta.
Un dato è un dato, è l'interpretazione che ne genera l'opinione, l'opinionegenera la discussione, la discussione...
Un dato e' un dato. Se vogliamo essere precisi, anche questo, in ambito tecnico-scientifico, non e' proprio esatto. Tante volte i dati derivano da misurazioni sperimentali di grandezze fisiche. Chiunque abbia mai fatto misurazioni con una qualsiasi strumentazione sapra' che quello che ottiene e' solo una approssimazione della realta'. Misurate la stessa grandezza con cento strumenti uguali o cento volte con lo stesso strumento ed otterrete cento valori divesi. O meglio, cento valori distribuiti secondo una gaussiana, indicativa della classe di precisione dello strumento. Quindi nessuna certezza, ma questa e' solo una divagazione.
Caro giorgio_lupi il titolo del topic dice molto del tuo stato reale ossia "di chi fidarsi?" da questo si deduce che hai le idee poco chiare oppure cerchi qualcuno che ti confermi le tue idee....
Fortunati quelli che hanno certezze, io, che ho solo dubbi, un po' li invidio. Ormai sono giunto alla triste conclusione che l'unica cosa certa della vita e' che devi morire.
Pero' di una persona che ammette le proprie responsabilita' potrei anche cominciare a fidarmi. Che sia di esempio per i nostri politici:
http://www.businesspeople.it/Societa/Att...ndio_19666
RE: Di chi fidarsi? - walter59 - 13-05-2011 00:00
Pero' di una persona che ammette le proprie responsabilita' potrei anche cominciare a fidarmi. Che sia di esempio per i nostri politici:
http://www.businesspeople.it/Societa/Att...ndio_19666
Il giappone almeno a prima vista ha sempre avuto un senso dell'onore e della moralità superiore a molti altri paesi.
Ma penso che questa faccenda in particolare abbia un significato più simbolico che altro anche se questo fa parte della cultura giapponese.
Certamente questo dista anni luce dal comportamento dei nostri amministratori.
Per quanto concerne "di chi fidarsi" penso che obiettivamente bisogna ammettere che il cittadino qualunque si trova certamente disturbato di fronte ai dati che vengono "pubblicizzati", molto pochi sono in grado di leggere e capire completamente e di conseguenza trarre onestamente le conclusioni.
Purtroppo ognuno continuerà a trarre le conclusioni che più gli aggradano, per fede o pigrizia.
Non mi riferisco al dibattito del forum , anche se a volte ne ho avuto la sensazione, ma con tristezza devo concludere che tutto in Italia mi sembra animato da tifoseria calcistica.
saluti
RE: Di chi fidarsi? - giorgio_luppi - 17-05-2011 08:23
Ieri gli abitanti della Sardegna non si sono fidati. Si sono espressi, attraverso un referendum, con oltre il 97%, contro la costruzione di centrali nucleari, dimostrando grande saggezza.
Grazie Sardegna
RE: Di chi fidarsi? - Charade77 - 17-05-2011 09:33
Ieri gli abitanti della Sardegna non si sono fidati. Si sono espressi, attraverso un referendum, con oltre il 97%, contro la costruzione di centrali nucleari, dimostrando grande saggezza.
Grazie Sardegna
Naturalmente grande rispetto per lo strumento democratico ,che se c'è e può essere utilizzato ,amen.Questa decisione non lascia dubbi al fatto che la gente abbia espresso parere negativo ,ma questa stessa gente lo sa che rimarrà sempre con le pecore?Inutile lamentarsi poi se l'insediamento industriale è quello che è ,se mancano opportunità e se non decolla uno sviluppo economico.Non dimostrano saggezza ,dimostrano solo paura e disinformazione.Mi auguro si attrezzino bene per la pesca ed il turismo ....
Saluti
RE: Di chi fidarsi? - Cher - 17-05-2011 10:46
Ieri gli abitanti della Sardegna non si sono fidati. Si sono espressi, attraverso un referendum, con oltre il 97%, contro la costruzione di centrali nucleari, dimostrando grande saggezza.
Grazie Sardegna
Il trucco per i beoni! ( basta leggere con attenzione l'articolo, tutta demagogia e niente consapevolezza )
http://www.corriere.it/politica/11_maggi...9f1e.shtml
Per non polemizzare, ora basta rimuovere tutte le TAC e le PET ( dubito che ne hanno in sardegna) è vietare la chemioterapia...... semplice.
Grazie al 2,75 % dei Sardi ( 877.982 votanti) che hanno espresso il loro parere, hanno di fatto dimostrato che la percentuale 1%( stimata) che comprende la necessità del nucleare era sbagliata! Quasi il 3% molto interessante!
RE: Di chi fidarsi? - tesla82 - 17-05-2011 11:28
Tra un po neanche piu sulle pecore potranno contare....
RE: Di chi fidarsi? - giorgio_luppi - 17-05-2011 20:14
...economico.Non dimostrano saggezza ,dimostrano solo paura e disinformazione.Mi auguro si attrezzino bene per la pesca ed il turismo ....
Per caso stai dando dei pecorai fifoni e ignoranti ai sardi?
Perche' mi sembra un tantino in contraddizione, per uno che dice di mostrare grande rispetto. Che ne sai che non abbiano davvero fatto una scelta consapevole?
Forse e' perche' tutti quelli che non la pensano come voi sono etichettati come eco-storditi e disinformati?
E poi mi sembra che per il turismo siano gia' attrezzati abbastanza bene.
A proposito di disinformazione, oggi ho ascoltato con attenzione il TG2 delle 13: neanche una parola sugli esiti del referendum.
RE: Di chi fidarsi? - Sarek - 17-05-2011 20:55
Non dimostrano saggezza ,dimostrano solo paura e disinformazione.
Affermazione opinabile, che non direi a voce alta a Cagliari 
L'unica cosa sicura è che la maggioranza dei sardi non lo gradisce.
RE: Di chi fidarsi? - tesla82 - 17-05-2011 21:09
Ma alla fine poi non si offende nessuno anche perche se quel referendum si fa in ogni regione il risultato non cambia siamo tutti sulla stessa barca.....si una barca che sta affondando!!!!!
RE: Di chi fidarsi? - Sarek - 17-05-2011 21:37
Ma alla fine poi non si offende nessuno anche perche se quel referendum si fa in ogni regione il risultato non cambia siamo tutti sulla stessa barca.....si una barca che sta affondando!!!!!
Per ora direi una barca senza timone e col timoniere sbronzo...
Mettiamola così. Diamo per scontato che un qualcosa su cui ci sono opinioni contrastanti su sicurezza ed opportunità vada comunque fatta perchè la situazione contingente la indica come la soluzione 'meno peggio'.
Se chi la deve fare non ti informa sui rischi e su come questi ultimi vengano prevenuti, ma al contrario la vuol fare tenendone riservate le modalità e non chiarendo in modo cristallino il percorso industriale (es.: i rifiuti da qualche parte li metteremo, poi si vedrà), come vuoi che reagisca la popolazione ?
Sostituendo a qualcosa : rifiuti, sostanze chimiche, nucleare, armi, o qualunque altro qualcosa che faccia discutere si ottiene sempre il medesimo risultato, in sardegna o in lumbardia.
Ciao
RE: Di chi fidarsi? - Charade77 - 17-05-2011 21:42
Per caso stai dando dei pecorai fifoni e ignoranti ai sardi?
Perche' mi sembra un tantino in contraddizione, per uno che dice di mostrare grande rispetto. Che ne sai che non abbiano davvero fatto una scelta consapevole?
Forse e' perche' tutti quelli che non la pensano come voi sono etichettati come eco-storditi e disinformati?
E poi mi sembra che per il turismo siano gia' attrezzati abbastanza bene.
A proposito di disinformazione, oggi ho ascoltato con attenzione il TG2 delle 13: neanche una parola sugli esiti del referendum.
Non hai letto il mio post ,nonstante sia scritto con un italiano accettabile.Grande rispetto per lo strumento democratico quale il referendum (di conseguaeza anche la scelta!) ,ma saranno condannati a rimanere con le pecore ,non "come" le pecore.Inteso come ,se non rilanci lo svuluppo creando risorse disponibili ,quele energia ,quante industrie pensi di creare e poter sviluppare ,se non offri la possibilità di avere dei servizi?Scelta consapevole?Ma se almeno l'80% della popolazione italiana non conosce nulla ed è contro il nucleare a prescindere ,di cosa stiamo parlando?Prova a fare una piccola indagine e rimarrai sorpreso!E' più comodo ascoltare le boiate dei giornali ed allinersi con il verdastro amico di turno per sentirsi moralmente sollevati nella mera illusione di aver contribuito alla salvezza della natura e fornito risorse al progresso.Quanto al turismo è meglio passare oltre , o forse pensi che la sardegna sia tutta un come porto Cervo?Fatti un giro e cambi idea ...
RE: Di chi fidarsi? - Charade77 - 17-05-2011 21:52
Affermazione opinabile, che non direi a voce alta a Cagliari 
L'unica cosa sicura è che la maggioranza dei sardi non lo gradisce.
Sarebbe bello ,ma non esiste possibilità ,di condurre un test ,piccolo e semplice sulle conoscenze del problema , qua e la e presi uno ad uno ,questi depositari del verde universale ,capire cosa conoscono e con che argomenti sostengono le loro campagna dis-informativa.Suonano come quegli stregoni del medio-evo che mettevano a tacere tutti:badate che la faccenda ha cambiato solo le vesti ma è la stessa ed indovinate su cosa può far leva?Sull'ignoranza! E ve lo dico con rispetto ,ma vengono tutti pescati come tonno nel barile perchè non hanno modo di controbattere e bevono quello che viene propinato.Punto.
Costa fatica informarsi e studiare piuttosto di una comoda serata all'insegna del grande fratello di turno o di una sana puntata di amici ...
Pessimismo e fastidio!
Saluti
RE: Di chi fidarsi? - Charade77 - 17-05-2011 22:01
Per ora direi una barca senza timone e col timoniere sbronzo...
Mettiamola così. Diamo per scontato che un qualcosa su cui ci sono opinioni contrastanti su sicurezza ed opportunità vada comunque fatta perchè la situazione contingente la indica come la soluzione 'meno peggio'.
Sostituendo a qualcosa : rifiuti, sostanze chimiche, nucleare, armi, o qualunque altro qualcosa che faccia discutere si ottiene sempre il medesimo risultato, in sardegna o in lumbardia.
Ciao
La cosa meravigliosa è questa : le opinioni di chi sono?chi le dice?
Proviamo invece a prendere delle persone qualificate nel settore e mettiamole a raccontare le cose come stanno.Niente politici ,niente manager ,niente imprenditori , niente di nessuno che non abbia strette competenze in materia.Organizziamo un bel dibattito informativo di 24 ore a canali unificati per 2 giorni , serio , pacato , rispettoso , con l'ausilio di dati ,risultati , analisi ecc.Sai cosa succedrebbe?La gente finirebbe col non credere a nulla!E' tanto assuefatta dai ciarlatani che nemmeno il lavaggio del cervello può avere risultati.Serve rimanere alla fame e al buio e senza condizionatore :allora la gente s'incazza e vuole spiegazioni!E sarebbe in grado di lamentarsi come mai domattina non sono ancora pronte le centrali di 20^ generazione all'urlo di "fottuta scienza" ...
Saluti
RE: Di chi fidarsi? - Cher - 17-05-2011 22:21
Affermazione opinabile, che non direi a voce alta a Cagliari 
L'unica cosa sicura è che la maggioranza dei sardi non lo gradisce.
Perchè di fatto sono democratici e rispettori del parere altrui......
Questo è il problema, non il nucleare oggi o le miniere di carbone dismesse nel 69 e stipendiati lo stesso per 30 anni.......
Oppure lasciare al suo destino la ALCOA e suoi dipendenti ( tutti del luogo ) il cui salvataggio ( alcoa) ha alterato il programma incentivi che costa qualche miliardo di Euro all'anno a tutti i cittadini Italiani!
Cosa vuoi che sia, ripeto, se si stima che il 99% della popolazione non sà nulla sul nucleare, questo referendum consultivo ma non abrogativo ha dimostrato il 2,75 % a favore, questo è un grosso risultato rispetto all'1% stimato.
Il turismo , con la mazzata degli aumenti dei traghetti e le super tasse per gli approdi, vedrai che calo!
Per le pecore, il problema è già stato aggirato , importano gli ovini già macellati dall'est europa e li vendono come carne ovina del posto.
Ma che importa, l'importante è aver dimostrato l'opposizione al nucleare.
Con i pannelli FV è le pale eoliche sapranno soddisfare ogni esigenza, con gli incendi boschivi e i vari parchi di pannelli fotovoltaici, ce nè per tutti i gusti.
Per la cronaca, esclusi i luoghi gettonati per il turismo ( cmq sempre discustibili x i servizi cari e scadenti se non da denuncia) tutto il resto è meglio stendere un telo pietoso, in tutti sensi.
Incredibile, ma aimè , piange il cuore vedere tutto quel ben di Dio lasciato alla mercè dei più furbi.
Amen.
RE: Di chi fidarsi? - renato - 17-05-2011 22:45
Non capisco...
Non capisco come continuiate a non capire che la barca non sta affondando.
Sta affondando un modo spregiudicato e superficiale di giudicare gli altri.
Ma come, il 98 % si è espresso e voi continuate a dire che sono ignoranti e disinformati.
Vi arrogate di appartenere al 2 % di geni informati e colti e sperate che la gente vi creda?
O forse i geni informati e colti sono i qualunquisti che non votano?
E' una bella scelta.
Continuate a parlare di paura e non capite che la gente ha sì paura del nucleare, ma ha più paura delle verità nascoste, del negazionismo, delle menzogne.
Forse non tutti c'eravate nel 1986; io l'ho vissuto e ho visto quello che è successo, sia prima che dopo.
Prima di Chernobyl si viveva in un epoca in cui il nucleare aveva due facce.
La faccia della distruzione, con la quale gruppi di incoscienti si arrogavano la facoltà di poter distruggere la terra ed andavano in giro a sparacchiare bombe qua e la. Per ricerca, dicevano, per il progresso, ma la gente capiva che in realtà era solo per mostrare i muscoli: "il deterrente" lo chiamavano. E forse era proprio così.
La faccia della creazione, invece, seppur con timore veniva vista con cautela come una possibilità di progresso. Che bello! l'energia infinita al servizio dell'uomo. Naturalmente c'era già gente che come me cercava, anche se non addetta ai lavori, di capire cosa ci fosse realtmente dietro questa potenza infinita, ma la gente comune aveva fiducia.
CHernobyl ha spaventato tutti, vi assicuro, anche gli addetti ai lavori, ma quello che ha spaventato di più la gente è stato il negazionismo. Mentre tutto il mondo osservava con il fiato sospeso e sperava negli eroi che si stavano sacrificando, c'era chi negava, chi diceva non solo "non è successo niente" ma anche "non sta succedendo niente". Ha capito che le due facce potevano assomigliarsi, se non sovrapporsi.
Nessuno sapeva niente di quello che sarebbe successo: nel reattore, alla centrale, alle persone. Ora abbiamo studi, ancora controversi, ma li abbiamo. Allora non c'era niente.
Da li ci dissero che non sarebbe più successo, piano piano la fiducia è ritornata. Poi Fukushima. Ma come, ci avevano detto "una volta e mai più"!
Ed anche a Fukushima la farsa si è ripetuta: il mondo con il fiato sospeso e gli esperti nostrani e no che ripetevano "non sta succedendo niente".
Ieri ho riletto i post di questo forum sull'incidente. Non riporto i commenti ma il tono medio era: "gli ecoterroristi stanno montando come sciacalli l'evento, in realtà non c'è problema", "gli altri non possono capire che sta succedendo,solo noi lo comprendiamo, e non è nulla", e ogni giorno le notizie che arrivavano confermavano ciò che gli ecoterroristi temevano. Andate a rivedere quei post, sono istruttivi.
Ora, invece di fare una sana autocritica sull'atteggiamento negazionista continuate a dire "tutti gli altri sono ignoranti e non sanno ...".
La gente ha paura, ha paura di chi nasconde la verità. Ma più che paura è mancanza di fiducia.
S diice ancora: "una volta e mai più", come potrebbero credervi?
Ed ora affibbiatemi pure tutte le etichette che volete, se pensate che possa giovare alla vostra causa.
RE: Di chi fidarsi? - Von Karman - 17-05-2011 22:49
salve sono sardo, a quanto pare uno dei pochi che non ha espresso contrarietà all'installazione di eventuali centrali nuke nella propria regione.
Non prenderei ad esempio il risultato del referendum. Faccio l'esempio del polo industriale dove lavoro io, Portovesme, lo stesso dove si trova L'Alcoa citata in precedenza, salvata tramite soldi pubblici con un trucchetto degno dei migliori prestigiatori.
Lavoro come Ingegnere meccanico nello stabilimento di fianco e posso testimoniare che la maggior parte dei miei colleghi (per la maggior parte ing meccanici e chimici) non ha la minima coscienza della scelta fatta con il voto.
Si lamentano del nucleare lavorando in uno dei poli industriali con incidenza di tumori più alta d'italia (nessuno ovviamente si azzarda a dire niente a proposito), sono pronti ad imbarcarsi per chiedere tariffe energetiche agevolate ( i tre stabilimenti principali impegnano circa 350 MWe e circa altrettanti termici come vapore di processo) ma nessuno vuole una soluzione che possa risolvere il problema nel lungo periodo.
Non c'è proprio niente da essere fieri di come la pensano i sardi. Qui la gente non vuole altro che assistenzialismo. Ovviamente non sono un leghista (essendo nato qui) ma forse se incominciassimo a pagarci quello che consumiamo e ad utilizzare solo i soldi derivanti dalle tasse pagate in loco ( senza o con contributi statali ridotti e non a pioggia) probabilmente anche la posizione di molta persone cambierebbe
RE: Di chi fidarsi? - Alessandro Bellotti - 18-05-2011 08:38
Charade ha scritto: Naturalmente grande rispetto per lo strumento democratico ,che se c'è e può essere utilizzato ,amen.Questa decisione non lascia dubbi al fatto che la gente abbia espresso parere negativo ,ma questa stessa gente lo sa che rimarrà sempre con le pecore?Inutile lamentarsi poi se l'insediamento industriale è quello che è ,se mancano opportunità e se non decolla uno sviluppo economico.Non dimostrano saggezza ,dimostrano solo paura e disinformazione.Mi auguro si attrezzino bene per la pesca ed il turismo ....
Non lo sapevo del grande sviluppo che avrà la pastorizia in Germania.
Non mi risulta che la Siemens convertirà la sua scienza solo in automazione per allevare bovini e ovini.
Quindi, charade, prevedi solo pastorizia fra 10 o 20 anni anche in Germania ?
RE: Di chi fidarsi? - Charade77 - 18-05-2011 08:41
Non capisco...
Non capisco come continuiate a non capire che la barca non sta affondando.
Sta affondando un modo spregiudicato e superficiale di giudicare gli altri.
Ma come, il 98 % si è espresso e voi continuate a dire che sono ignoranti e disinformati.
Vi arrogate di appartenere al 2 % di geni informati e colti e sperate che la gente vi creda?
O forse i geni informati e colti sono i qualunquisti che non votano?
E' una bella scelta.
CHernobyl ha spaventato tutti, vi assicuro, anche gli addetti ai lavori, ma quello che ha spaventato di più la gente è stato il negazionismo. Mentre tutto il mondo osservava con il fiato sospeso e sperava negli eroi che si stavano sacrificando, c'era chi negava, chi diceva non solo "non è successo niente" ma anche "non sta succedendo niente". Ha capito che le due facce potevano assomigliarsi, se non sovrapporsi.
Da li ci dissero che non sarebbe più successo, piano piano la fiducia è ritornata. Poi Fukushima. Ma come, ci avevano detto "una volta e mai più"!
Ed anche a Fukushima la farsa si è ripetuta: il mondo con il fiato sospeso e gli esperti nostrani e no che ripetevano "non sta succedendo niente".
Ora, invece di fare una sana autocritica sull'atteggiamento negazionista continuate a dire "tutti gli altri sono ignoranti e non sanno ...".
La gente ha paura, ha paura di chi nasconde la verità. Ma più che paura è mancanza di fiducia.
A parte nessuno qui si è fregiato del titolo di genio :ritengo siamo un'insieme di persone che condividono la stessa idea a partire da situazioni differenti iniziali ,ossia :uno è tecnico specifico quindi ha competenze dirette ,uno lavora nell'ambito magari circostante ed è informato ,ed uno come me ,non lavora in campo energetico ma è appassionato dell'argomento e cerca di informarsi e farsi una cultura in merito.Se l'argomento è troppo complesso e il restante del 98% ,o non ha voglia o capacità di recepire nozioni o informarsi,tu cosa concludi?E' colpa dell'energia nucleare che è complicata o di chi non si applica per comprenderla?E bada che non mi riferisco a gente di una certa età ,ma anche di giovani ,gente che studia!Io rispetto chi ha un'idea diversa ma se la devi argomentare sulla base di eventi (che nemmeno tutti sanno vagamente come sono avvenuti ) ,come fai a dare un giudizio critico?Tu stesso mescoli Chernobyl con FuKushima:contesti storici e politici molto differenti ,oltretutto , e disastro ambientale ai limiti.Non mi sembra che in italia ci sia stato uno scempio prima della chiusura dei nostri impianti.Se tiri in ballo chernobyl ,perchè non parlare di gulag o di ustica ,di stragi.Se ti riferisci al negazionismo ce n'è di ogni genere per tutti i gusti ed è un pretesto per giustificare qualcosa che non si comprende appieno.
Saluti
RE: Di chi fidarsi? - Alessandro Bellotti - 18-05-2011 08:54
Dimenticavo, venerdi 20/05/11 a Pianoro (BO) il comitato per il Si al referendum indice una conferenza alla quale partecipano due esperti di nucleare nel senso che si sono occupati di nucleare quando il nucleare, in Italia, si faceva e si sosteneva. Due personaggi ex Enea, di grande spessore tecnico. Ovviamente l'argomento verrà affrontato scientificamente fornendo risposte ai soliti quesiti (costi, sicurezza, scorie etc..).
Da notera che uno dei due scienziati era, nel 2005 favorevole (meglio dire non contrario) al nucleare ma che oggi, ha radicalmente cambiato idea per i motivi che anch'io, nella mia piccola sfera di conoscenza, condivido e che ho ripetutamente espresso.
Se volete date un'occhiata ad una intervista che uno dei due scienziati ha fornito nel 2005
ecco il link: http://www.ideapianoro.org/Giornale/2005/02/683.htm
Sono curioso di sentire la conferenza di venerdì...
RE: Di chi fidarsi? - Charade77 - 18-05-2011 08:56
Non lo sapevo del grande sviluppo che avrà la pastorizia in Germania.
Non mi risulta che la Siemens convertirà la sua scienza solo in automazione per allevare bovini e ovini.
Quindi, charade, prevedi solo pastorizia fra 10 o 20 anni anche in Germania ?
A meno di non portare energia di potenza con il secchio attraverso moby o tirrenia sulla tratta Genova-Olbia ,non scorgo altri modi plausibili per servire la Sardegna.La Germania non credo proprio si dia alla pastorizia ,dato che non ha grossi problemi d'approvigionamento dai vicini stati ,non essendo collocata nel mezzo del mediterraneo.E magari ci scapperà per tuo dispetto qualche EPR ,dai cugini francesi a servizio degli amici crucchi , visto che finiranno con le candele ....
Saluti
RE: Di chi fidarsi? - Cher - 18-05-2011 11:25
Renzo Riva scrive:
10 Maggio 2011 alle 22:54
Chi scippa chi?
http://www.pieroiannelli.com/?p=8
24 pagine di denuncie circostanziate sulle malefatte ambientaliste.
Renzo Riva scrive:
18 Maggio 2011 alle 00:58
Chiedo un momento di particolare attenzione per quanto di seguito pubblicherò frutto del pensiero scientifico di ingegneri ultrasettantenni che non si capacitano dell’attuale pensiero ascientifico per non dire di peggio: piegare la scienza alle convenienze dell’ideologia.
================================
Cari colleghi,
Non potete immaginare quanto invidi la vostra capacità di conversare, intendendovi vicendevolmente, sul “problema dei 3 corpi”, su possibili reattori nucleari orbitanti, sulla deviazione di meteoriti per misurare con precisione la costante di gravitazione, ecc. E vi ringrazio di rendermi partecipe dei vostri studi pur conoscendo le limitate speranze che io possa capirne qualche cosa.
Mentre voi vi dilettate così, io invece mi sorbisco masochisticamente le “inchieste” o “dibattiti”, a senso più che unico, organizzati a tambur battente dalla RAI, RAI NEWS 24 in testa a tutti, e dai maggiori quotidiani, per portare il colpo di grazia ai nuclearisti in vista dell’inevitabile referendum. La scorsa notte gli illustri ospiti di una trasmissione di RAI NEWS 24 erano il famigerato Scalia e il rampante Rossi-Albertini, che ci ha deliziato quasi giornalmente durante i guai di Fukushima.
E’ stato abolito qualsiasi contraddittorio, per cui si assiste alla commedia in cui il conduttore, che finge di essere l’”uomo della strada”, rivolge domande “ingenue” e da finto “avvocato del diavolo” ai due illustri esperti per ottenere risposte che chiunque di noi potrebbe mettere alla berlina, se non fosse che nessuno di noi viene invitato a queste trasmissioni.
Fra le perle della scorsa notte:
“l’idrogeno come fonte energetica alternativa è cosa fatta, tanto più che si è dimostrato che la tragedia dell’Hindenburg non è da attribuirsi all’idrogeno, perché, essendo l’idrogeno leggero, è sfuggito istantaneamente da un forellino dell’involucro e non può essere stato lui a provocare l’espolosione”; “non ci sono problemi di infrastrutture per l’uso dell’idrogeno per autotrazione, dato che il suo trattamento, e quindi la sua pericolosità, è identico a quello del GPL, che da tempo si usa senza problemi [naturalmente il piccolo incidente di Viareggio dello scorso anno è già stato cancellato dal Grande Fratello delle “rinnovabili” (ndr)]”, “la produzione di idrogeno in forti quantitativi è estremamente economica, si fa già in diversi impianti, come a Fusina, essendo basata sull’idrolisi dell’acqua [che a Fusina non c’entra per niente (ndr)], che è notoriamente senza limiti, e richiede solo un po’ di normale energia, energia oggi facilmente ricavabile gratis dal sole”, “infatti, visto che il fotovoltaico è praticamente inutile di giorno [e di notte, allora?(ndr)], si può usarlo tutto per produrre idrogeno, gratuitamente”, “la soluzione di ogni problema legato alle energie rinnovabili è ridurne le distanze di trasporto, che attualmente “rubano” oltre il 50% dell’energia così faticosamente prodotta: impianti locali di fotovoltaico, eolico e…idrogeno sono praticamente gratuiti soprattutto per potenze inferiori al megawatt, sufficienti per piccoli gruppi di condomini e per piccole fabbriche che si trovino in prossimità della centrale: è solo questione di far cambiare mentalità alla gente, abituata a distribuzioni da grandi centrali a lunghe distanze”, “nonostante la disponibilità reale di tutte queste risorse a costo zero, le lobby dell’energia tradizionale sono così forti che sono riuscite a impedirne da decenni lo sfruttamento”, “il costo del platino necessario nelle celle a combustibile sarà prestissimo abbattuto dalla scoperta di nuovi materiali a costo zero”, “la fusione fredda è perfettamente disponibile fin d’ora, ma anche in questo caso le lobby…..ecc, ecc.”.
Mi scuso di avervi raccontato tutto ciò, supponendo che a quell’ora di notte foste affacendati in occupazioni più piacevoli; e del resto dopo il pazzo furioso presentatoci la scorsa settimana da Riva non dovremmo più meravigliarci di niente, ma qui c’è un particolare in più:
I personaggi consultati (e impostici) dalla RAI come “esperti” non sono “qualsiasi” (anche se dopo aver saputo che il vicepresidente del CNR De Mattei attribuisce lo tsunami alla Giustizia Divina niente è più impossibile), ma sono tutti “pezzi grossi” del CNR, dell’ENEA, dell’INFN (non dimentichiamo che fra gli ospiti delle inchieste “scientifiche” della RAI, a parte il bravo e volonteroso Sandrelli, dell’ESA, ci sono stati e ci saranno Mattioli, Mario Tozzi, Maracchi, Guido Visconti, Luca Mercalli, ecc.).
Come già ebbi a scrivere una volta, mi meraviglio allora che insigni scienziati come voi, appartenenti agli stessi Enti, e forse gerarchicamente più importanti, non abbiano la facoltà di mettere alle strette e sbugiardare pubblicamente questi fanatici, o per lo meno di presentarsi alla RAI dicendo: “piantatela di far parlare a briglia sciolta questi nostri dipendenti scavezzacollo e permettete che le loro dichiaraioni siano filtrate da noi, che, sempre a parte De Mattei, da una vita conosciamo questi problemi”.
Qualcuno ha paura di compromettere la propria “carriera”? Ma, se ho capito bene, io sono fra i più giovani del CIRN e immagino che gli altri membri, e ancor di più i loro consulenti, siano vicini all’età di Veronesi e Cerrai, e quindi di che “carriera” ci preoccupiamo?
Facciamo vedere che difendiamo le nostre idee dalle fandonie di pivellini o di gente, come Mattioli e Scalia, a suo tempo definiti pubblicamente imbecilli da quel vero scienziato che fu Amaldi.
Esorto quindi tutti coloro che occupino una posizione di autorità, o che conoscano personaggi con la dovuta autorità, a denunciare pubblicamente tutti gli articoli e tutte le trasmissioni televisive che diffondano fandonie “scientifiche”, facendo intervenire sia le “associazioni dei consumatori” (perché il pubblico viene turlupinato con pubblicità ingannevole), sia l’Ordine dei Giornalisti, che invece di autocensurarsi diffonde informazioni scientificamente false, sia le autorità scientifiche e governative, che permettono che propri dipendenti trattino argomenti mentendo a bella posta o dietro lauto compenso, senza dimostrare che le proprie affermazioni provengono da fonti scientifiche con autorità riconosciuta a livello mondiale e politicamente indipendente. E’ necessario soprattutto che si distingua la fisica teorica da quella applicata, la Fisica dall’Ingegneria, la sperimentazione galileiana dall’estrapolazione fantascientifica, la scienza dalla superstizione e dal fanatismo e soprattutto, nel caso dell’energia, la Sicurezza reale da quella utopistica.
Alcuni dei personaggi in indirizzo hanno dimostrato di indignarsi facilmente e duramente contro critiche di scarso rilievo mosse loro da colleghi o opinionisti di poco momento; dimostrino d’ora in avanti di sapersi indignare contro fanfaroni che godono di grandi autorità o di grandi protezioni.
Se hanno bisogno di un picconatore senza paura e senza interessi privati da difendere, facciano pure conto su di me: mi diano indirizzi e testi e provvederò a fustigare ogni giorno chi se lo merita, fossero anche le più alte cariche di questo e di altri Stati! Ma piantiamola, per favore, con la diffusione di ridicole leggende, soprattutto da parte degli organi di Stato addetti alla Ricerca e alla Comunicazione.
Mi rendo conto che questo è un secondo appello, anche se molto più energico, sullo stesso argomento, ma, visto che non si è ottenuto niente dal primo, è necessario insistere, se necessario con un terzo, un quarto, eccetera, fino a che non tornerà a prevalere la VERITA’ in questo Paese e tutti i contestatori ascientifici saranno emarginati!
Ringrazio per l’attenzione, mi scuso per l’irruenza e auguro buona domenica a tutti.
Giusto Buroni
=====================================
Mi scuso con tutti per la veemenza della lettera, che ha prevalentemrnte scopo informativo, scritta sotto l’effetto di una febbre (spero influenzale) che non mi abbandona da giorni. Confermo però il mio sdegno per il fatto che la RAI e altri organi di stampa godano del privilegio di “obbligare”, probabilmente con abbondanti compensi o con promozione di loro libri, persone “titolate” e appartenenti ad enti scientifici di Stato a seminare menzogne scientifiche e sociali; e che i suddetti enti di Stato non prendano adeguati provvedimenti contro questo malcostume, rendendosene complici. Non chiedo azioni censorie, ma semplicemente legittime epurazioni per persone che sbandierano immeritati titoli di studio e accademici per mettersi al servizio della falsa politica di informazione diffusa da partiti politici o da aziende di comunicazione.
Cordialmente
Giusto Buroni
p.s. nonostante la febbre, apprezzo l’ironia dell’ing. Bottoni, che intendo solo tenere informato, senza attribuirgli alcuna colpa, dei danni prodotti dai “media” e dagli enti di ricerca.
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Caro Ingegner Buroni,
il problema non è tecnico -scientifico , ma politico-burocratico.
Enti ingessati come quelli della ricerca italiana, non possono licenziare o degradare nessuno, e forse neanche multarlo.
E se qualcuno osasse una mossa del genere, si troverebbe di fronte a una presa di posizione del tipo: il Tal-dei-tali è comparso in TV a esprimere la sua opinione come cittadino.
Vuole impedire a un cittadino di esprimersi liberamente?
Non ho il TV e non seguo Santoro. Ma ho letto delle reazioni di Santoro al Direttore Generale della RAI.
Che vuole che faccia il Direttore o il Presidente del CNR?
E’ nella stessa melma del direttore della Rai, sia pure in un contesto altamente tecnico-scientifico.
Con cordialit�
X Y (riservato per privacy)
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Scrive l’ing. Giusto Buroni
Scusate se insisto noiosamente. (ma nessuno, eccetto l’ing. Bottoni, si è degnato finora di commentare o rispondere alle mie domande).
Ciò che io mi aspetto è che un direttore (o tutti i direttori) del CNR, dell’INFN, del’ENEA, del Ministero della Ricerca e simili proclami in TV o scriva su un giornale nazionale: “Ho sentito e visto il mio tale dipendente o collaboratore affermare nella trasmissione Tal dei Tali (della RAI o commerciale) le seguenti sciocchezze [lista dettagliata] che non corrispondono alla verità attualmente accettata dalla comunità scientifica internazionale e tanto meno alle conoscenze scientifiche del nostro Istituto! Ce ne scusiamo e vi diffidiamo dall’invitare tali svergognati millantatori alle vostre trasmissioni senza il nostro consenso”. In alternativa, potrebbero annunciare: “I responsabili di queste false informazioni sono stati prontamente sanzionati, sospesi o degradati, o meglio licenziati”, ma ciò mi sembra estremamente improbabile da realizzare.
Oppure devo pensare che sia vero che il CNR dispone della tecnologia industriale dell’idrogeno, ma QUALCUNO non gliela lascia usare, oppure che ormai la fusione fredda è cosa fatta (e si può tenere in qualunque cantina, come sostengono gli opinionisti del Corriere della Sera), ma QUALCUNO impedisce di usarla; o che fotovoltaico e eolico sono veramente ormai a costo zero, cosicché Di Pietro possa “democraticamente” affermarlo nei suoi ignorantissimi spot?
E questi “direttori” di istituti nazionali di Stato contano scientificamente meno di questi QUALCUNO? Mi sembra chiaro che la conoscenza scientifica non possa sottostare alle leggi di una malintesa democrazia (per cui si possa per esempio negare la meccanica quantistica per puri motivi di “simpatia” politica…), né che gli scienziati pagati dai contribuenti possano continuare a lamentarsi che le loro sensazionali scoperte vengano ostacolate e negate da potenze occulte che mettono a tacere perfino i direttori degli istituti in cui le scoperte sono state fatte!
Insomma, vogliamo costringere questi “Direttori di Istituti Statali” a venire allo scoperto e a mostrare che occupano meritatamente il posto che occupano? O sono tutti della razza di “scienziati” che si permettono di sostenere, impunemente, a quanto ne so…, che terremoti e tsunami sono una giusta punizione divina?
Attendo con vivo interesse il vostro illuminato parere e saluto cordialmente
Giusto Buroni
RE: Di chi fidarsi? - Cher - 18-05-2011 11:38
salve sono sardo, a quanto pare uno dei pochi che non ha espresso contrarietà all'installazione di eventuali centrali nuke nella propria regione.
Non prenderei ad esempio il risultato del referendum. Faccio l'esempio del polo industriale dove lavoro io, Portovesme, lo stesso dove si trova L'Alcoa citata in precedenza, salvata tramite soldi pubblici con un trucchetto degno dei migliori prestigiatori.
Lavoro come Ingegnere meccanico nello stabilimento di fianco e posso testimoniare che la maggior parte dei miei colleghi (per la maggior parte ing meccanici e chimici) non ha la minima coscienza della scelta fatta con il voto.
Si lamentano del nucleare lavorando in uno dei poli industriali con incidenza di tumori più alta d'italia (nessuno ovviamente si azzarda a dire niente a proposito), sono pronti ad imbarcarsi per chiedere tariffe energetiche agevolate ( i tre stabilimenti principali impegnano circa 350 MWe e circa altrettanti termici come vapore di processo) ma nessuno vuole una soluzione che possa risolvere il problema nel lungo periodo.
Non c'è proprio niente da essere fieri di come la pensano i sardi. Qui la gente non vuole altro che assistenzialismo. Ovviamente non sono un leghista (essendo nato qui) ma forse se incominciassimo a pagarci quello che consumiamo e ad utilizzare solo i soldi derivanti dalle tasse pagate in loco ( senza o con contributi statali ridotti e non a pioggia) probabilmente anche la posizione di molta persone cambierebbe
Ti ringrazio della tua testimonianza!
Il messaggio da me composto non voleva offendere nessuno ma stimolare il dialogo.
Grazie dell'aiuto per far chiarezza.
Diffondi questo video ( segnalato da Renato ) :
http://www.youtube.com/watch?v=zZFn2I-TvjM
RE: Di chi fidarsi? - renato - 18-05-2011 11:56
Attenzione che la frase finale:
è facile intuire da questo breve video che tecnologie apparentemente attraenti ma che sono aleatorie come il fotovoltaico e l'eolico sono si in grado di produrre energia ma non sono in grado di fornire la potenza richiesta a comando ....
potrebbe essere sostituita, senza modificarne il significato, da questa:
è facile intuire da questo breve video che tecnologie apparentemente attraenti ma che sono aleatorie come il nucleare sono si in grado di produrre energia ma non sono in grado di fornire la potenza richiesta a comando ....
Come ho appena scritto qui
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...67#pid2567
il discorso vale per tutte le energie tranne idroelettrico e turbogas.
RE: Di chi fidarsi? - Cher - 18-05-2011 12:55
Il fatto che i rapporti indicati da Cher siano in contrasto fra loro non fa che confermare la oggettiva difficolta' di trovare dati attendibili.
E' impossibile che un essere umano possa rilevare in modo diretto i dati di cui vorrebbe disporre, da qui necessita' di trovare fonti affidabili.
Quindi: nessuna certezza, temo che la domanda “di chi fidarsi?” rimarra' ancora per un po' senza risposta.
Qui per allargare le vedute o ricerche , con l'obiettivo delle risposte e non certo della polemica:
http://www.youtube.com/watch?v=DUl0QP2yk...re=related
Ps: consiglio di guardare con calma tutti gli episodi, ci sono un sacco di spunti interessanti.
Naturalmente questa frase bisogna stamparsela bene in mente ....sempre!
«La politica fu in primo luogo l’arte di impedire alla gente
di immischiarsi in ciò che la riguarda.
In un’epoca successiva si aggiunse l’arte di costringerla
a decidere su ciò che non capisce»(Paul Valéry - da Sguardi sul mondo attuale).
Saluti
Cher
RE: Di chi fidarsi? - Charade77 - 18-05-2011 13:13
Attenzione che la frase finale:
è facile intuire da questo breve video che tecnologie apparentemente attraenti ma che sono aleatorie come il fotovoltaico e l'eolico sono si in grado di produrre energia ma non sono in grado di fornire la potenza richiesta a comando ....
potrebbe essere sostituita, senza modificarne il significato, da questa:
è facile intuire da questo breve video che tecnologie apparentemente attraenti ma che sono aleatorie come il nucleare sono si in grado di produrre energia ma non sono in grado di fornire la potenza richiesta a comando ....
Come ho appena scritto qui
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...67#pid2567
il discorso vale per tutte le energie tranne idroelettrico e turbogas.
Non penso proprio che tu possa operare questa sostituzione "conclusiva".Confonderesti il l'energia nucleare con quella dalle rinnovabili ,leggermente diversa tra loro ... Al di la del fatto della modularità del nucleare ,si tenderebbe ad affidargli il carico di base ,ed al tuo buon gas e rinnovabili il resto + il picco.
Saluti
RE: Di chi fidarsi? - renato - 18-05-2011 13:27
Vedi che siamo d'accordo?
Il messaggio finale del video dice una stupidata, li si parla di picchi di potenza.
RE: Di chi fidarsi? - Charade77 - 18-05-2011 13:35
Vedi che siamo d'accordo?
Il messaggio finale del video dice una stupidata, li si parla di picchi di potenza.
Se mi consenti però ,se il picco lo devo gestire istantaneamente come tale ,se in qul frangente c'è nuvoloso o non tira vento ,delle fonti rinnovabili ,me ne faccio nulla.Io credo intendesse sottolineare che comunque serve "avere" energia pronta ,non "sperare" che sia pronta.Esempio è l'idroelettrico che a comando richiamano ,ma le altre fonti non è scontato rispondano in quell'istante.Ergo ,eolico e fotovoltaico sono dei giocattoli su cui non illudere la gente.
Saluti
RE: Di chi fidarsi? - renato - 18-05-2011 13:50
Il solare, per gestire i picchi, non andrebbe bene neanche se ci fosse il sole.
Tutte le fonti non modulabili, in grado cioè di passare da 0 a 100 in pochi minuti, non sono adatte (neanche il nucleare).
Altro discorso è per l'energia di base, ma qui anche il solare va bene.
L'immagazzinamento dell'energia fatto con l'idroelettrico (viene usato anche in Italia, vedi voce "pompaggi" del report Terna), purtroppo non è molto efficiente.
Fra potenza dissipata dalle pompe, perdite di carico, rendimento delle turbine si butta via un bel po' di energia.
Un discorso diverso potrebbe valere per l'idrogeno, che come tutti (quasi) sanno non è una forma energetica ma può essere usato come accumulatore di energia.
A tal proposito è facile trovare su Internet studi ed esperimenti, ma penso che serva ancora un po' di tempo.
Con l'idrogeno, qualsiasi sia la modalità di produzione dell'energia (ebbene si, anche il nucleare), potrei immagazzinarla quando non mi serve ed usarla a piacere quando richiesto, proprio come nel filmato viene fatto con l'idroelettrico.
RE: Di chi fidarsi? - Cher - 18-05-2011 14:52
Il solare, per gestire i picchi, non andrebbe bene neanche se ci fosse il sole.
Tutte le fonti non modulabili, in grado cioè di passare da 0 a 100 in pochi minuti, non sono adatte (neanche il nucleare).
Altro discorso è per l'energia di base, ma qui anche il solare va bene.
L'immagazzinamento dell'energia fatto con l'idroelettrico (viene usato anche in Italia, vedi voce "pompaggi" del report Terna), purtroppo non è molto efficiente.
Fra potenza dissipata dalle pompe, perdite di carico, rendimento delle turbine si butta via un bel po' di energia.
Un discorso diverso potrebbe valere per l'idrogeno, che come tutti (quasi) sanno non è una forma energetica ma può essere usato come accumulatore di energia.
A tal proposito è facile trovare su Internet studi ed esperimenti, ma penso che serva ancora un po' di tempo.
Con l'idrogeno, qualsiasi sia la modalità di produzione dell'energia (ebbene si, anche il nucleare), potrei immagazzinarla quando non mi serve ed usarla a piacere quando richiesto, proprio come nel filmato viene fatto con l'idroelettrico.
ma li leggi i post precedenti?
Idrogeno* = Ma sepete cosa dite o siete fuori di testa del tutto??
Se c'è qualcosa che è pericolossimo e ingestibile se non con costi assurdi in sicurezza e lo stoccaggio gassoso manco se ne parla) è l'idrogeno!
Le esplosioni di Fukuschima chi le ha causate?
Le celle a combustibile sono delle "bombe" dormienti.
Lo stoccaggio di idrogeno è talmente pericoloso far tremare chiunque......verdame escluso!
Un pò di verifiche prima di diffondere fesserie.
Grazie.
* Gestire l'idrogeno in quantità.
RE: Di chi fidarsi? - Alessandro Bellotti - 18-05-2011 15:09
Dai cher, non dire così, il gas di città, nell'800 era praticamente idrogeno per cui...
Non mi risulta che vi siano state immani esplosioni o altre tragedie causate dall'idrogeno.
Adirittura c'è chi fa, in Italia, generatori portatili a idrogeno (zaini per intenderci).
Ovviamente è sconsigliato per i dirigibili ma si sa, ora abbiamo gli aerei che vanno perlopiù (se si escludono i Piper e gli ultraleggeri) a Kerosene.
RE: Di chi fidarsi? - Charade77 - 18-05-2011 15:12
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...58c8.shtml
RE: Di chi fidarsi? - renato - 18-05-2011 16:07
ma li leggi i post precedenti?
e tu l'hai letto il mio post?
L'idrogeno potrebbe aiutare a risparmiare qualsiasi fonte di energia (compreso il nucleare).
Se non si riesce ad usare non aiuta nessuno (compreso il nucleare).
Se poi vogliamo parlare di idrogeno è un altro discorso...
RE: Di chi fidarsi? - tesla82 - 18-05-2011 19:18
bene vedo che qualcuno incomincia a capire che eolico ed il fotovoltaico sono fonti complementari ed non possono fare da protagonista!!!.....anche i muli a forza di insegnargni imparano!!!
A proposito di eolico qua stiamo parlando a vanvera sembra di fare come don chisciotte che combatteva contro i mulini a vento!!...Propongo di creare una sezione apposta nel forum dedicata a chi a basi solide scientifiche e non spari ca**ate.
Off topic il mio sogno è quello di dare in mano il sistema elettrico italiano a questi eco-verdi,sai che risate!!
RE: Di chi fidarsi? - renato - 18-05-2011 20:58
Mi stupisci tesla82, di solito hai un approccio meno talebano.
Mi dici dove hai letto quelle tremende cose che hanno scatenato la tua ira? interessa anche me leggerle.
Grazie
P.s. concordo con l'idea di aprire thread specifici per le varie tecnologie. Es: eolico, solare, marino ecc..
tanto per non parlare ogni volta di tutto, che poi non si capisce niente.
Potrebbe essere interessante avere una sezione su Aumento dell'effetto serra e riscaldamento globale.
Tempo permettendo ...
RE: Di chi fidarsi? - tesla82 - 19-05-2011 00:27
Mi stupisci tesla82, di solito hai un approccio meno talebano.
Mi dici dove hai letto quelle tremende cose che hanno scatenato la tua ira? interessa anche me leggerle.
Grazie
P.s. concordo con l'idea di aprire thread specifici per le varie tecnologie. Es: eolico, solare, marino ecc..
tanto per non parlare ogni volta di tutto, che poi non si capisce niente.
Potrebbe essere interessante avere una sezione su Aumento dell'effetto serra e riscaldamento globale.
Tempo permettendo ...
Ottima idea renato si puo fare un forum dove si divide per settori,ma aprire una sezione per ogni struttura è troppo dispersiva e comunque il titolo del sito è "nuclearmeeting" un incontro per parlare del nucleare!! se si vuol fare una discussione specifica per ogni argomenti bisognerebbe cambiare il sito internet e rinominarlo in energymeeting.com
RE: Di chi fidarsi? - renato - 19-05-2011 00:32
Ottima idea renato si puo fare un forum dove si divide per settori,ma aprire una sezione per ogni struttura è troppo dispersiva e comunque il titolo del sito è "nuclearmeeting" un incontro per parlare del nucleare!! se si vuol fare una discussione specifica per ogni argomenti bisognerebbe cambiare il sito internet e rinominarlo in energymeeting.com
Se siete tutti d'accordo accetto la decisione. Io personalmente non aprirò altri thread.
RE: Di chi fidarsi? - magnesium - 19-05-2011 01:25
Se siete tutti d'accordo accetto la decisione. Io personalmente non aprirò altri thread.
salve Renato
scusami posso chiedere perchè questa tua decisione?
la tua partecipazione, come quella di trutti gli altri, è importante.
qui tutte le voci e tutte le idee sono ben accolte.
RE: Di chi fidarsi? - renato - 19-05-2011 01:46
salve Renato
scusami posso chiedere perchè questa tua decisione?
la tua partecipazione, come quella di trutti gli altri, è importante.
qui tutte le voci e tutte le idee sono ben accolte.
Ti ringrazio, Magnesium.
Rispondevo a Tesla che rilevava l'inopportunità di aprire Thread non pertinenti con il titolo del forum.
Nn è mia intenzione dirottare l'attenzione su altri argomenti, se non è un'esigenza comune.
Forse qua li chiamate "topic" ?
Ciao
RE: Di chi fidarsi? - magnesium - 19-05-2011 01:53
Ti ringrazio, Magnesium.
Rispondevo a Tesla che rilevava l'inopportunità di aprire Thread non pertinenti con il titolo del forum.
Nn è mia intenzione dirottare l'attenzione su altri argomenti, se non è un'esigenza comune.
Forse qua li chiamate "topic" ?
Ciao
l'attinenza più o meno al tema del forum può essere ovviamente intesa non in modo rigido ma elasticamente sempre dando preferenza allo stimolo che la discussione stessa può generare nei lettori.
analizzare, per esempio, ogni singola fonte energenica con lo scopo di fare una panoramica non è da disprezzare...
avete libertà: usatela al meglio ,-)
RE: Di chi fidarsi? - Cher - 22-05-2011 13:46
Qui :
http://www.corriere.it/cronache/11_maggi...5374.shtml
RE: Di chi fidarsi? - Cher - 02-06-2011 21:27
fidati di questi:
http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/ar...d=AaRZECcD
RE: Di chi fidarsi? - giorgio_luppi - 11-06-2011 21:48
Che cosa c'e' che non ti convince in questo articolo?
RE: Di chi fidarsi? - Cher - 11-06-2011 22:46
Che cosa c'e' che non ti convince in questo articolo?
Tesla82 può spiegartelo nei dettagli con esempi molto semplici, anche se dalla tua domanda, immagino una tua cieca fiducia in questi personaggi.
RE: Di chi fidarsi? - lucaberta - 11-06-2011 23:00
Mi domando se la mega grandinata di oggi a Milano abbia rovinato o meno pannelli solari... qualcuno ne ha idea?
Ciao, Luca
RE: Di chi fidarsi? - tesla82 - 12-06-2011 11:18
Mi domando se la mega grandinata di oggi a Milano abbia rovinato o meno pannelli solari... qualcuno ne ha idea?
Ciao, Luca
I pannelli vengono progettati per resistere ad grandine e neve pesante infatti sono privvisti di una intelaiatura perimetrale che non risente degli sbalzi di temperatura poi a protezione delle celle di silicio "drogato" vi è una lastra di vetro doppia sopra e sotto,infatti il loro peso per pannello è di circa 24-30Kg mentre solo le celle pesano circa 1 Kg...
Se poi capita una grandinata con chicci da 1 kg ciascuno non me lo domandare   ..
RE: Di chi fidarsi? - Cher - 12-06-2011 11:28
I pannelli vengono progettati per resistere ad grandine e neve pesante infatti sono privvisti di una intelaiatura perimetrale che non risente degli sbalzi di temperatura poi a protezione delle celle di silicio "drogato" vi è una lastra di vetro doppia sopra e sotto,infatti il loro peso per pannello è di circa 24-30Kg mentre solo le celle pesano circa 1 Kg...
Se poi capita una grandinata con chicci da 1 kg ciascuno non me lo domandare    ..
..........una trobetta d'aria è un toccasana, una grandinata con vento è micidiale, una stagione estiva prettamente nuvolosa manda in malora anche il speranzoso investitore, le scadenze delle banche saranno la migliore verifica del credo ambientalista.
( ho ti sacrifichi e paghi o smonti tutto e li mandi a..... pedalare quelli che vogliono la GreenEnergy)
RE: Di chi fidarsi? - tesla82 - 12-06-2011 11:43
Che cosa c'e' che non ti convince in questo articolo?
L'articolo coglie in pieno cio che io ho spiegato in diversi post ,la speculazione di impianti Fv a preso il sopravvento lo stato se ne è accorto subito,non è normale radere a zero un bosco per installare migliaia di pannelli a terra che da una parte limita il consumo di combustibili fossili dall'altra tolgono gli alberi che aiutano ambiente a togliere anidride carbonica,insomma si bene da una parte e male dall'altra alla fine non si è concluso nulla...
La mia teoria è basata su la possibilita di installazione di pannelli Fv solo su tetto di edifici,garage,pensiline ecc ecc ossia in tutti quei posti dove non ci si puo fare nulla ,li va bene questo discorso tanto su di un tetto non ci si puo coltivare nulla..
Sottrarre terreno all'agricoltura per installare FV ed eolico è un concetto sbagliato per mille motivi,ma come dico sempre io le persone non guardano in faccia a niente pur di fare i soldi !!!poi lo stato a parer mio è stato ingenuo ad offrire generosamente questi contributi al prezzo altissimo speriamo in una revisione della legge di fondo.
Altro prpblema di fondo è lo smaltimenti dei pannelli (lasciamo stare il discorso della tossicita delle stesse celle ormai...)il pannello funziona con "effetto fotoelettrico" i raggi solari una volta che colpiscono il silicio "drogato" emettono elettroni che vanno ad formare la corrente elettrica,ma dopo svariati anni (dipende dalla qualita del pannello si va da 10-25 anni max ed il rendimento cala) le celle al silicio hanno esaurito tutti gli elettroni da spedire in rete rendendo il pannello un semplice "abbaino a vetrata da tetto" il cosidetto fondo per la gestione dello smantellamento dei pannelli non esiste!!!!
A differenza del nuclerare che durante arco della sua vita si puo creare un fondo per lo smantellamento dell'impianto,qui in un FV è praticamente impossibile anche perche allo stato attuale il fondo serve per pagare gli interessi delle banche ed il restante è il guadagno che rimane all'utente se poi ci dobbiamo mettere il costo di:smantellamento ,bonifica del territorio ed riqualificazione per agricoltura,allora si supera ampiamente cio che abbiamo guadagnato tanto da diventare una risorsa antieconomica.
In una installazione su tetto non abbiamo il costo della bonifica del territorio una volta che un pannello è esaurito si sostituisce e via,per questo io spingo per questa soluzione ma credo che lo stato gia sa dove ed in quale direzione andare!!!..
saluti tesla82
RE: Di chi fidarsi? - giorgio_luppi - 13-06-2011 19:58
Non mi pare che l'articolo faccia cenno a disboscare per installare pannelli fotovoltaici, comunque sono d'accordo: sarebbe demenziale. Ci sono moltissimi tetti, sia su abitazioni che su capannoni industriali, cerchiamo di sfruttare quelli. Specie sui capannoni, il sole fornisce energia quando serve, per integrare la alimentazione di macchinari e condizionatori.
Non sono al corrente di particolari problematiche riguardo lo smaltimento, in fondo si tratta di vetro e di silicio (praticamente sabbia). Dove si possono trovare inforamzioni al riguardo?
RE: Di chi fidarsi? - nikonzen - 13-06-2011 21:36
Non sono al corrente di particolari problematiche riguardo lo smaltimento, in fondo si tratta di vetro e di silicio (praticamente sabbia). Dove si possono trovare inforamzioni al riguardo?
Si parla da tempo di un consorzio tedesco al quale hanno aderito molte società costruttrici ma non so nulla di preciso. Comunque non si tratta solo di sabbia; ci sono gli elementi utili per il drogaggi, ad esempio.
RE: Di chi fidarsi? - giorgio_luppi - 13-06-2011 21:48
Vero, ma le percentuali di impurita' sono molto basse, per silicio di grado solare sono dell'ordine di 1e-5, cioe' una parte su 100.000.
http://www.aspoitalia.it/component/content/article/70
RE: Di chi fidarsi? - Alessandro Bellotti - 16-06-2011 18:50
attento giorgio, se posti un link di aspoitalia ti linciano...
RE: Di chi fidarsi? - Charade77 - 16-06-2011 18:58
Non mi pare che l'articolo faccia cenno a disboscare per installare pannelli fotovoltaici, comunque sono d'accordo: sarebbe demenziale. Ci sono moltissimi tetti, sia su abitazioni che su capannoni industriali, cerchiamo di sfruttare quelli. Specie sui capannoni, il sole fornisce energia quando serve, per integrare la alimentazione di macchinari e condizionatori.
Non sono al corrente di particolari problematiche riguardo lo smaltimento, in fondo si tratta di vetro e di silicio (praticamente sabbia). Dove si possono trovare inforamzioni al riguardo?
Prova a cercare (anche nel forum) telloruro di cadmio ....
RE: Di chi fidarsi? - lucaberta - 17-06-2011 11:27
A proposito del tema che è sempre "Di chi fidarsi?", ho fatto un'analisi del perché sono sempre molto scettico quando leggo tutte queste belle notizie sulle rinnovabili, ed il risultato è abbastanza prevedibile, ma molto fastidioso a mio parere.
A voi la lettura:
http://futuronucleare.com/it/2011/06/17/...ian-style/
Ciao, Luca
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