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La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?
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renato
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RE:     La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?

Charade77 ha Scritto:



Vedi la differenza tra me e te ,io con onestà ti dico che non ho conoscenza in materia oncologica ,non sono un medico,ma mi fido degli studi condotti da esperti nel settore avente titolo in merito ,tu invece ,non sei un tecnico nucleare , non ti fidi di coloro che lo sono, e hai l'arroganza di dibattere su aspetti che invece meriterebbero un minimo di approfondimento tecnico per formarsi un opinione più seria.Allora permetti che se c'è gente qui che sa qualcosa d'impiantistica e di tecnica ,forse dovresti avere l'umiltà di credergli in materia di sicurezza , o forse, dato che cozza con la tua idea ,non accetti le spiegazioni scientifiche che ti vengono fornite?Va che non siamo santoni o zingari con la sfera di cristallo ,parliamo di scienza e tenologia!E non sarà che ti facciamo paura , come affermi ,prorpio perchè molti aspetti non li conosci?Quello poco lungimirante ed egoista mi sembri proprio tu ,che proponi il gas solo per pararti il culo ,affinchè tu e i tuoi figli possiate scampare senza preoccuparvi del problema sotto la calda coperta dei fossili  ,in modo nemmeno di assumervi la responsabilità di nuove sfide ...

Saluti

Come al solito generi confusione propugnando menzogne.
In quale mio post ho discusso o contestato le vostre disquisizioni tecniche sulle centrali? Siete voi gli esperti in questo.

Non sono io ad avere manie di onnipotenza, qua dentro.

Se mai dovessi costruire una mini-centrale nucleare sul mio balcone mi rivolgerei con fiducia a persone come voi (magari con un po' più di esperienza, ma questo è un dettaglio).
Il fatto è che voi siete tecnici, sapete le differenze tra AP100 e Nimbus2000, sapete quanti tubi deve avere una centrale, ma del resto non sapete un tubo (passatemi il gioco di parole).

Vi riempite la bocca di quella fantastica parola: "ignoranza", e ne citate con orgoglio la definizione, appena letta su Wikipedia.
Dite che tutti gli altri sono ignoranti e non vi rendete conto che anche voi fate parte di quella schiera: conoscete solo le centrali, non il mondo.

Avete paura che vi tolgano il giochino: Poi cosa potreste fare?

Qualcuno molto più grande di voi (anche se non era un esperto di centrali nucleari) disse:
Sembra dunque che per questo particolare io sia più saggio di quest'uomo, poiché non m'illudo di sapere ciò che non so!

Se non sapete chi era non ve lo posso dire io, cercatelo su Wikipedia.

P.s. A proposito di sfide tecnologiche, ognuno crede alle proprie, chi solo al nucleare, chi a tutte le altre.

Messaggio modificato il: 21-05-2011 alle 22:16 da renato.

21-05-2011 22:11
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renato
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Messaggio: #112
RE:   La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?

Charade77 ha Scritto:

Visto che il tuo "compagno di merenda" , giustamente sottolineava che non siamo medici specilisti in oncologia ,penso che un parere in merito dovresti chiederlo ad un medico , non alla maga circe ,giusto.Hai mai sentito passare di "second cazzata"?Dai sostieni qualcosa di serio , se ce ne usciamo che anche la medicina non è credibile ... addio

Quale incredibile volo pindarico della tua mente atomica ti porta a pensare una cosa del genere?
Io ho detto che VOI non siete credibili quando parlate di medicina.

Messaggio modificato il: 22-05-2011 alle 02:31 da renato.

22-05-2011 02:13
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Cher
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Messaggio: #113
RE:  La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?

giorgio_luppi ha Scritto:

Cos'e', hai anche la laurea in psicologia o e' la tua fantastica empatia che ti consente di analizzare cosi' in profondita' il mio pensiero?


no

Però la tua  predisposizione a credere che la produzione di energia dalle rinnovabili sia la soluzione e la tua affermata ostilità al pericolo che può dare il nucleare , può essere così definita:

L'uomo puo' credere all'impossibile, non credera' mai all'improbabile.
O.Wilde

Ciao


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
22-05-2011 12:10
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sexyteo
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Messaggio: #114
RE:  La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?

renato ha Scritto:

Alt fermiamoci qui. I miei erano paragoni qualitativi, non quantitativi, avrei potuto mettere un miliardo di ore di pedalate, il senso non sarebbe cambiato.
Non vorrei rifare i calcoli energetici terrestri in "pedalate equivalenti" Toungue


"Egregio" analfabeta ma che calcoli vuoi fare!? Sei un ignorante, tanto per cominciare, scolasticamente parlando, e ogni tuo post ne è una ulteriore conferma!
Questa tua frase ne è l'ennessima conferma: "E come diminuisci la potenza termica del reattore? Giri la manopola e riduci la fissione nucleare?"
Scritta qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...89#pid2589


renato ha Scritto:

Riprendendo da un punto di vista quantitativo:
Dwalin ha indicato una variazione di potenza di 30 Mw/minuto per una centrale nucleare (lo ritengo valido, sicuramente siete meglio informati di me su questo) Nel video si dice che la variazione di potenza richiesta in due minuti  è di 3 Gw (da erogare per 5 minuti). Cioè un delta potenza di 1,5 Gw/minuto. Quante centrali nucleari servirebbero per erogare quel delta di potenza ? (1,5 Gw/min / 30Mw/min = 50)


Se avessi avuto almeno la decenza di leggere quanto ho già scritto in merito, qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...87#pid2587
avresti "scoperto", nel libro di APPUNTI DI IMPIANTI NUCLEARI - Parte II A: Filiere del Prof. Bruno Guerrini e dell'ing. Sandro Paci (Facoltà di Ingegneria - Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione - Università di Pisa), si legge che per esempio in Francia (pag. 263): "Il campo di modulazione del carico va dalla potenza tecnica minima (200 MWe) fino alla potenza nominale dell’impianto, in funzione delle richieste della rete. Sono possibili velocità di variazione della potenza prodotta di 50 MWe/min ma più spesso si richiedono velocità minori, tra i 20 ed i 30 MWe/min. Il controllo della frequenza può essere superimposto anche durante le variazioni del carico. Esso è determinato da un “margine di aggiustamento” che, in generale, viene diviso in due parti:
1 - aggiustamento primario di 20. MWe (2% della potenza nominale), attraverso il controllo della velocità della turbina;
2 - aggiustamento secondario (partecipazione al controllo automatico della frequenza) di 50. MWe o del 5% della potenza nominale, con un rateo di variazione pari all’1%/min che può raggiungere anche valori del 4.5%/min
".
In questo documento CeSSA (Coordinating Energy Security in Supply Activities, è un ente facente parte dell'Unione Europea), intitolato Can Nuclear Power Be Flexible? (di Laurent Pouret e William J. Nuttall, entrambi della Università Cambridge):
http://www.cessa.eu.com/sd_papers/wp/wp2...uttall.pdf
a pagina 8 si legge che: "For many years, load-following requirements have been specified in standard terms of reference. For example, most PWR plants are capable to follow loads in a power range of 30-100% at rates from 1 to 3% per minute. Exceptional rates of 5% per minute or even 10% per minute are possible over limited ranges (Germany has particularly interesting load-following requirements)".
Nelle conclusioni si legge (pag. 17): "nuclear power is economically suitable to operate as a baseload generation because of its very low marginal cost. The basic market mechanisms therefore dictate its mode of operation and there is no incentive to load-follow with nuclear power. Oil, coal, and gas (closed and open cycle) are indeed better suited economically to load-following. However when, for historical reasons, a system has a very large proportion of nuclear power, NPPs must inevitably load-follow. In France for instance, most PWRs have to be able to change
their output quickly if the French grid operator RTE asks them to, through its balancing mechanisms
" e che (pag. 20) "To answer fully the question “is nuclear power flexible?” one must first appreciate that NPPs are part of a complex electricity system and that these systems differ technically and economically from country to country"; inoltre (pag. 21) "more recent designs such as PWRs, CANDUs and PBMR reactors are indeed flexible and they all have very good technical capacities for load-following".
Nel caso di questo reattore commerciale, ATMEA1:
http://www.atmea-sas.com/scripts/ATMEA/p...1&L=EN
vi è riportato, alla voce Load follow operation che il range è tra il 30% e 100% e la variazione di potenza è del 5%/minuto.
In questo recentissimo documento tecnico della Commissione Europea (Joint Research Centre - JRC - European Commission), intitolato (EUR 24583 EN - 2010) Load-following operating mode at Nuclear Power Plants (NPPs) and incidence on Operation and Maintenance (O&M) costs. Compatibility with wind power variability (di C. Bruynooghe, A. Eriksson, G. Fulli):
http://publications.jrc.ec.europa.eu/rep...5B1%5D.pdf
nella tabella di pagina 11 vi è riportata la Load-following operating mode at NPPs and incidence on O&M costs per impianti termoelettrici (non nucleari) e nella tabella di pagina 16 sono riportati i parametri di modulazione per gli impianti nucleari; arrivando alle conclusioni (pag. 41): "The design capacity of nuclear power plant to adapt their production to the grid need has been studied. According to the EUR rules primary regulation can be supported under a recommended rate of 1% Pn per minute, higher rates may be agreed though not higher than 5% Pn per minute. This regulation is available within less than 30 s and the accepted deviation is within the limit of ± 2% of rated power. Under load following regulation the rate shall be 3% Pn per minute, and is available within a longer delay of roughly 20 minutes. This means that from NPP in the range 1000 - 1500 MW about 10 to 15 MW can be available through the primary regulation and the secondary regulation adds again within some delay a flexibility of 30-45 MW per minute. Having more flexibility can be agreed between the electricity system operators and the plant operators".
In definitiva, gli impianti nucleari sono diventati macchine flessibili, in grado di fornire le stesse prestazioni degli impianti termoelettrici tradizionali (fossili).

Per quanto riguarda la durata della potenza oraria richiesta sulla rete italiana, dai dati TERNA (pagina 3) emerge che per il 2009 vi é stato un picco di quasi 52 GWe e una richiesta di base (di giorno e notte in qualsiasi condizione meteo) mai inferiore a quasi 19 GWe:
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2501
tuttavia, è stata mantenuta una richiesta superiore a 45 GWe solo per 1.000 ore annue su 8.760 ore annu (circa l'11,4 % delle ore annue).
Qui, alla voce carichi orari - carichi, selezionando l'anno, si possono conoscere la curva di durata della potenza oraria richiesta sulla rete italiana negli anni passati:
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA...stici.aspx


renato ha Scritto:

P.s non sono stregato dal gas; lo considero un alleato tattico, non un paradigma strategico come voi pensate sia il nucleare.
Come Giuda, appena ci sarà qualcosa di meglio, lo rinnegherò (ovviamente per meglio non intendo il nucleare III gen) Wink


Non sei stregato dal gas, sei solo un colossale ignorante che non vuol neanche imparare qualcosa! Il classico grillino fondamentalista.
A pagina 11 (del già citato documento del CeSSA) è riportato un interessante grafico sui costi (€/MWh) stimati per il 2015 per nucleare, carbone e gas (con tanto di componenti: investimento, costi operativi, combustibile e tasse), a piena potenza e senza i costi di emissione di anidride carbonica aggiuntivi per le fonti fossili (gas e carbone)!
Interessanti i grafici di pagina 13 e 14 che dimostrano ulteriormente, che lavorando a piena potenza, la fonte nucleare è sempre più conveniente!
Interessante questo studio intitolato Valuing flexibility: The case of an Integrated Gasification Combined Cycle power plant (di Luis M. Abadie e José M. Chamorro della Università di Basque Country):
http://www.ehu.es/jchamorro/EneEco1.pdf
nella tabella 6, An IGCC power plant: base case, emerge chiaramente e per l'ennesima volta che il costo del kWh del gas è influenzato principalmente dal costo del combustibile (il gas stesso), al contrario del carbone e come ho già detto, ciò pone interrogativi sul costo futuro del kWh basato sulle fossili e sopratutto sul gas (assai meno diffuso del carbone e presente in aree geopoliticamente instabili) a causa della difficile previsione a medio e lungo termine del costo del gas stesso!
Se si considerano le emissioni di anidride carbonica e di inquinanti atmosferici, in questo documento dell'ente governativo statunitense N.E.T.L. (D.O.E. - National Energy Technology Laboratory), intitolato Life Cycle Analysis: Natural Gas Combined Cycle (NGCC) Power Plant (del 30 Settembre 2010), nei grafici contenuti nel paragrafo 3.6.1.2, Comparative Air Pollutant Emissions (pagine 100 e 101, pagg. 124 e 125 del pdf), sono illustrate le emissioni (Kg/MWh), non certo trascurabili, del gas:
http://www.google.it/url?sa=t&source...mp;cad=rja
Ma sui costi ti hi già risposto qui (post n° 74, in fondo alla pagina):
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...amp;page=8
Il nucleare non ce lo ha mica ordinato il dottore ma l'alternativa è e rimane il carbone!
Sui costi del carbone, di interesse questo studio COAL-FIRED POWER PLANT HEAT RATE REDUCTIONS dell'agenzia governativa statunitense E.P.A. (Environmental Protection Agency):
http://www.epa.gov/airmarkets/resource/d...lfired.pdf

22-05-2011 14:11
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Charade77
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Messaggio: #115
RE:      La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?

renato ha Scritto:

Come al solito generi confusione propugnando menzogne.
In quale mio post ho discusso o contestato le vostre disquisizioni tecniche sulle centrali? Siete voi gli esperti in questo.
Non sono io ad avere manie di onnipotenza, qua dentro.

Se mai dovessi costruire una mini-centrale nucleare sul mio balcone mi rivolgerei con fiducia a persone come voi (magari con un po' più di esperienza, ma questo è un dettaglio).


Non vedi come sei patetico e contunui a incartarti su te stesso:trovi altre persone che argomentano e spiegano la sicurezza e la sostenibilità dell'energià nucleare ,forse perchè conoscono l'argomento meglio di te ,non si credono onnipotenti e a loro volta si affidano alla medicina per
garantire che ciò che sostengono non è distruttivo o letale ,e tu che fai?Non gli credi minimamente...E non ti preoccuapre ,a nessuno interesserebbe costruire una mini-centrale sul suo tuo balcone ,noi a differenza di te ,non siamo così intrinsecamente egoisti ,la costruiremmo per il bene comune ,magari è più facile eccetto te!

renato ha Scritto:

Il fatto è che voi siete tecnici, sapete le differenze tra AP100 e Nimbus2000, sapete quanti tubi deve avere una centrale, ma del resto non sapete un tubo (passatemi il gioco di parole).


E com'è che dovrei chiamarti allora ,tuttologo?Tu invece chi dovresti essere, il venerabile?Non è colpa mia se vuoi trattare i vari aspetti del nucleare e poi scopri che non sono le tre frasi che circolano da 25 anni ,ma c'è dell'altro ...  

renato ha Scritto:

Vi riempite la bocca di quella fantastica parola: "ignoranza", e ne citate con orgoglio la definizione, appena letta su Wikipedia.
Dite che tutti gli altri sono ignoranti e non vi rendete conto che anche voi fate parte di quella schiera: conoscete solo le centrali, non il mondo.


Se non ti fa nulla si parla anche di centrali in questo forum ,i viaggi li lasciamo a Licia colò ,che ne dici ...

renato ha Scritto:

Avete paura che vi tolgano il giochino: Poi cosa potreste fare?

Qualcuno molto più grande di voi (anche se non era un esperto di centrali nucleari) disse:
Sembra dunque che per questo particolare io sia più saggio di quest'uomo, poiché non m'illudo di sapere ciò che non so!

Se non sapete chi era non ve lo posso dire io, cercatelo su Wikipedia.


Che fai ,prima anticipi tu l'uso di Wikipedia ,ci critichi e poi ci rimandi nuovamente a Wikipedia ?


renato ha Scritto:

P.s. A proposito di sfide tecnologiche, ognuno crede alle proprie, chi solo al nucleare, chi a tutte le altre.


A tutte le altre specialmente chi non conosce il nucleare


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse
22-05-2011 14:46
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Charade77
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RE:    La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?

renato ha Scritto:


Quale incredibile volo pindarico della tua mente atomica ti porta a pensare una cosa del genere?
Io ho detto che VOI non siete credibili quando parlate di medicina.


Non sò se è chiaro , ma di medicina ci riferiamo al lavoro ed al supporto di altri professionisti in merito che, come tali ,sono credibili.
Cosa stai dicendo ... Come dici tu , siamo solo tecnici , a ognuno il suo lavoro ,a medici lasciamo fare il loro e ci fidiamo ,non come te che pretendi di disquisire in ambito nucleare , conosci poco ,e credi a nessuno.


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse
22-05-2011 14:53
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renato
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RE:       La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?

Charade77 ha Scritto:

Non vedi come sei patetico e contunui a incartarti su te stesso:trovi altre persone che argomentano e spiegano la sicurezza e la sostenibilità dell'energià nucleare ,forse perchè conoscono l'argomento meglio di te ,non si credono onnipotenti e a loro volta si affidano alla medicina per
garantire che ciò che sostengono non è distruttivo o letale ,e tu che fai?Non gli credi minimamente...E non ti preoccuapre ,a nessuno interesserebbe costruire una mini-centrale sul suo tuo balcone ,noi a differenza di te ,non siamo così intrinsecamente egoisti ,la costruiremmo per il bene comune ,magari è più facile eccetto te!

Mi spiegate quante valvole deve avere il tal modello (e fin qui ci siamo)
Mi spiegate che chi ha evacuato Chernobyl non avrebbe dovuto farlo.
Mi spiegate che a Fukushima gli sfollati rientreranno tra un mese.
Mi spiegate che la radioattività non fa male.
Mi spiegate che le centrali nucleari costano poco.
Mi spiegate che abbiamo bisogno di energia.
Mi spiegate che le pale eoliche sono brutte e disturbano gli uccellini.
Mi spiegate che le centrali nucleari non si romperanno mai.
Mi spiegate che le scorie non sono un problema.
Mi spiegate che le mappe della radioattività di Chernobyl della IEA sono false.
Mi spiegate che piuttosto che mettere pannelli fotovoltaici è meglio lasciare i campi incolti perchè non si sa mai.
Mi spiegate che la Germania tra poco fallirà perche vuole abbandonare il nucleare.

Tutte queste spiegazioni le ho trovate in questo forum. Se rileggete i post potrete rinfrescarvi la memoria.

Quante cose mi state spiegando..... come siete buoni ....

Quante cose ho imparato leggendo questo forum.

Non so come mai tanti scienziati si affannino a spiegarmi cose diverse; forse non hanno letto questo forum....

L'unica cosa che ho imparato dalle vostre spiegazioni è che non mi fido di voi (primo punto a parte), mi fido più degli altri.

P.S. Quale egoismo? Io l'energia pensavo di regalarla.




22-05-2011 15:29
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renato
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RE:   La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?

sexyteo ha Scritto:

"Egregio" analfabeta ma che calcoli vuoi fare!? Sei un ignorante, tanto per cominciare, scolasticamente parlando, e ogni tuo post ne è una ulteriore conferma!

"Egregio" stupido (cognitivamente parlando).
In questo post dici che le centrali sono modulabili, lo prendo per buono, sei tu l'esperto.
In altre parti di questo forum dite che il Capacity Factor di una centrale nucleare arriva al 90 % per far diminuire i costi, lo prendo per buono, siete voi gli esperti.

Non ho capito, scatenate il turbo o lo tenete di riserva?

O forse le fate andare al 90 % e in caso di bisogno le portate al 150 %? In fondo anche a Chernobyl ci sono riusciti.

Illuminaci!


22-05-2011 16:25
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tesla82
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RE:        La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?

renato ha Scritto:


Mi spiegate quante valvole deve avere il tal modello (e fin qui ci siamo)

Incomincia dall'ABC inutile darti informazioni irrilevanti,poi quando avrai le nozioni base si puo passare ad altro.
renato ha Scritto:

Mi spiegate che chi ha evacuato Chernobyl non avrebbe dovuto farlo.

Chernobyl è un esempio di come non si gestisce una centrale nucleare ,li sono state violate almeno 6-7 norme di sicurezza date per scontate in europa.
renato ha Scritto:

Mi spiegate che a Fukushima gli sfollati rientreranno tra un mese.

Rientreranno quando i valori ed il fondo di radioattivita sara accettabile.
renato ha Scritto:

Mi spiegate che la radioattività non fa male.

Sei constantemente tutti i giorni a che fare con la radioattività anche dove non te lo aspetti,esso è una parte integrante della medicina,del trattamento dei cibi e di mille altre applicazioni,sono gli elementi transuranici ed i prodotti di fissione che sono dannosi per l'uomo,non si puo fare tutta di un'erba un fascio...
renato ha Scritto:

Mi spiegate che le centrali nucleari costano poco.

Da anni si studia( anche nella mia università)il costo per Kwh di ogni tecnologia,lo sanno bene francia,usa ed inghilterra è un discorso che si deve fare per forza a lungo termine non è possile come in italia spendere milioni di Lire per costruire centrali e poi chiuderle dopo 5 anni per colpa di un referendum..
renato ha Scritto:

Mi spiegate che abbiamo bisogno di energia.

Abbiamo bisogno di sostituire le centrali termoelettriche che vanno a combustibile fossile per milioni di motivi,visto che le rinnovabili allo stato attuale non ci forniscono un lavoro costante,e come se io ti mettessi un gruoppo elettrogeno davanti casa che va a diesel per darti luce,corrente ecc ecc
renato ha Scritto:

Mi spiegate che le pale eoliche sono brutte e disturbano gli uccellini.

E due non c'è abbastanza vento per farle girare in italia,ma quante volte te le devono ripetere le cose sei duro di comprendonio!! che ci fai co sti cosi alti 30metri senza vento??
renato ha Scritto:

Mi spiegate che le centrali nucleari non si romperanno mai.

E una tecnologia come le altre soggetta a rotture,ma chi è che ti garantisce compra questa marca di auto che non rompera mai?
renato ha Scritto:

Mi spiegate che le scorie non sono un problema.

Se trattate bene e nel rispetto delle regole io me le metterei anche davanti casa.
renato ha Scritto:

Mi spiegate che le mappe della radioattività di Chernobyl della IEA sono false.

non ho idea...
renato ha Scritto:

Mi spiegate che piuttosto che mettere pannelli fotovoltaici è meglio lasciare i campi incolti perchè non si sa mai.

se lo stato pagasse le pere le mele il grano il latte ecc ecc al prezzo giusto vedi che i campi non saranno incolti te lo dice il figlio di un contadino!! poi se come avviene adesso lo stato strapaga il Kw di corrente da fotovoltaico a 0,4 cent,che tutti sanno che piu di 0,16 cent non ne vale allora gli speculatori partono a razzo a seppellire campi di pannelli...
renato ha Scritto:

Mi spiegate che la Germania tra poco fallirà perche vuole abbandonare il nucleare.

Perche la germania è come noi piena di ippi rincoglioniti e verdi megalomani che credono ancora nelle favole di harry potter e che tutto si crei cosi dal nulla come per magia "ragazzi con due panneli FV si muovono i treni!!!" ma non abbandoneranno il nucleare inoltre non ti stare a preoccupare per loro che sono una economia solida,preoccupati per noi..

renato ha Scritto:

Tutte queste spiegazioni le ho trovate in questo forum. Se rileggete i post potrete rinfrescarvi la memoria.

secondo me sei venuto qui per propinarci il tuo sapere formato con le balle della tv dei telegiornali e degli ambietalisti,dei mitomani che affermano che con un magnete si fanno 500 kw!! negando qualsiasi capacità di riflettere e pensare sulle cose.

renato ha Scritto:

Quante cose mi state spiegando..... come siete buoni ....

Quante cose ho imparato leggendo questo forum.

Non so come mai tanti scienziati si affannino a spiegarmi cose diverse; forse non hanno letto questo forum....


Non hai imparato nulla ,ti ostini a porre un muro tra te ed il sapere scientifico.
renato ha Scritto:

L'unica cosa che ho imparato dalle vostre spiegazioni è che non mi fido di voi (primo punto a parte), mi fido più degli altri.

Sei entrato in questo forum gia con una mentalità chiusa e consapevole delle tue verità formate dai vari ,ecorincoglioniti..quindi se non ti fidavi prima figuriamoci adesso.
renato ha Scritto:

P.S. Quale egoismo? Io l'energia pensavo di regalarla.



Ma che regali se speri di dare la corrente alle altre nazioni con i pannelli FV e le pale eoliche campa cavallo che l'erba cresce! a povero a te,che tristezza.


"Io non ho paura del nucleare ma dell'uomo !" giampiero giulianelli
22-05-2011 19:43
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Charade77
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RE:        La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?

renato ha Scritto:


Mi spiegate quante valvole deve avere il tal modello (e fin qui ci siamo)
Mi spiegate che chi ha evacuato Chernobyl non avrebbe dovuto farlo.
Mi spiegate che a Fukushima gli sfollati rientreranno tra un mese.
Mi spiegate che la radioattività non fa male.
Mi spiegate che le centrali nucleari costano poco.
Mi spiegate che abbiamo bisogno di energia.
Mi spiegate che le pale eoliche sono brutte e disturbano gli uccellini.
Mi spiegate che le centrali nucleari non si romperanno mai.
Mi spiegate che le scorie non sono un problema.
Mi spiegate che le mappe della radioattività di Chernobyl della IEA sono false.
Mi spiegate che piuttosto che mettere pannelli fotovoltaici è meglio lasciare i campi incolti perchè non si sa mai.
Mi spiegate che la Germania tra poco fallirà perche vuole abbandonare il nucleare.

Tutte queste spiegazioni le ho trovate in questo forum. Se rileggete i post potrete rinfrescarvi la memoria.

Quante cose mi state spiegando..... come siete buoni ....

Quante cose ho imparato leggendo questo forum.

Non so come mai tanti scienziati si affannino a spiegarmi cose diverse; forse non hanno letto questo forum....

L'unica cosa che ho imparato dalle vostre spiegazioni è che non mi fido di voi (primo punto a parte), mi fido più degli altri.

P.S. Quale egoismo? Io l'energia pensavo di regalarla.



Che ci fai ancora qui?


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse
22-05-2011 19:45
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