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Cinque buoni motivi per realizzare le centrali Nucleari
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Cher
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Cinque buoni motivi per realizzare le centrali Nucleari

1# L'informazione corretta.

Riporto da archivio-nucleare

http://www.archivionucleare.com/index.ph...nazionale/

Luigi Di Stefano scrive:
1 Maggio 2011 alle 20:48
Sul forum “Politica in rete” il giorno 9 marzo (quattro giorni prima dello Tsunami) è stato casualmente aperto un sondaggio sul nucleare. Come potete vedere ancora da la maggioranza a favore, poco sopra il 50%
forum.politicainrete.net/sondaggi-sondaggi/102570-nucleare-s...
E credo sia l’unico caso in Italia.
Il merito di questo risultato è sicuramente dovuto alla instancabile opera di informazione nelle innumerevoli discussioni che si sono aperte sul tema per anni (almeno cinque), a merito mio, dell’ing. Basso e di “Ronnie” (nick di un giovane molto preparato)

Sono stato diverse volte a parlare di “Energia” (e quindi anche di nucleare) in assemblee scolastiche (sempre organizzate su iniziativa degli studenti, l’ultima a gennaio in un liceo scientifico di Bracciano)
L’esperienza che ne ho tratto è proprio la carenza di informazione che determina le paure che a loro volta generano l’atteggiamento negativo.
E l’atteggiamento ideologico di alcuni insegnanti (a Prato prima hanno tentato di far saltare l’assemblea (sul curriculum c’è scritto che ero dell’INFN) e quindi i professori hanno disertato la sala. A Riva del Garda quando ho iniziato a parlare del nucleare alcuni insegnanti hanno platealmente lasciato l’aula…

Ma in ogni caso tutti gli studenti e molti insegnati hanno risposto positivamente: immaginate a tenere duecento e passa ragazzi per oltre tre ore interessati sulla materia “Energia”. E alla fine molti invece di andarsene mi hanno trattenuto continuando a discutere, e quasi sempre ho risposto a domande intelligenti che centravano i problemi.

Il segreto è evitare di porsi come boriosi saccenti (sono sempre riuscito a farlo fare all’ambientalista che sempre mi affiancavano), esporre concetti, pochi numeri, non nascondere le criticità di ogni fonte o sistema energetico, insomma far capire che si è li per “informare” e dare a ognuno “nuovi” termini di giudizio sulla materia.
“Io vi dico come stanno le cose” e poi deciderete da soli.
Esempi semplici (la “banana equivalente” è fenomenale), giocare sul fatto che siamo tutti radioattivi (con la fidanzata fate la “massa critica” e c’è l’esplosione atomica…), spiegare che il nucleare sostituisce i fossili e non le rinnovabili, contestare sempre le affermazioni fasulle degli ambientalisti basandosi su evidenze elementari… etc. etc.

Noi non dobbiamo convincere la gente al nucleare: dobbiamo spiegare che solo il pensiero scientifico, la Scienza e la Tecnologia, possono garantire il futuro di benessere ai giovani, contro la famosa “decrescita” che si vuole ineluttabile e piacevole. Dobbiamo parlare di Galileo come se fosse morto ieri, spiegare che i superstiziosi vietavano pure il vaccino contro il vaiolo, che l’uomo da solo produce meno energia di un ferro da stiro e che “al buon tempo antico” doveva lavorare come una bestia solo per riuscire a sfamarsi. Che l’alternativa alla modernità è il ritorno alla fame, alla schiavitù e alle guerre.

Abbiamo un anno o due prima di riproporre l’approccio scientifico e tecnologico al problema energetico.
Va usato “informando”, non nelle trasmissioni televisive dove fai sempre la figura del fesso (è il loro mestiere, ubbidiscono o fanno parte di qualche congrega) ma affrontando il confronto seriamente su internet nei vari forum di politica, su facebook, e andando nelle scuole come samaritani a rappresentarsi onestamente

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Luigi Di Stefano scrive:
2 Maggio 2011 alle 09:53
@ Pietruccio
Aprile 2010, Ist. Alcide De Gasperi di Borgo Valsugana, progetto “Fare rete per risparmiare energia” (mi confondevo, a Riva del Garda sono andato per un’altra cosa)
In questo caso divisero la mattinata in due sezioni, due ore con gli studenti più giovani (prime, seconde e terze) e due ore con quelli “anziani” (quarte e quinte)
Ho realizzato un semplice ppt legando le varie fonti energetiche alle possibilità di lavoro (nucleare grandi imprese, rinnovabili piccole e medie imprese etc). Un successone per i fossili l’immagine da una petroliera che naviga nel mare del nord in burrasca (l’avventura!), sono saliti sul palco per ribadire che ci volevano andare anche loro, nel mare in burrasca!
E’ molto divertente fare queste cose, e ti poni tu tecnologo come eroe positivo, quello che insegue l’avventura. I Verdi non hanno scampo

Qui per conoscere l'operato di Luigi Di Stefano
http://www.seeninside.net/

Grande stima a Luigi e in attesa di leggere il suo contributo in questo thread, potete porre le vostre ragionate e pacate motivazioni sulla prima motivazione del primo motivo per realizzare le centrali nucleari in Italia.

Perchè l'informazione corretta è il primo motivo?


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Tutti conoscono il declino,
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Messaggio modificato il: 02-05-2011 alle 16:51 da Cher.

02-05-2011 10:12
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Alessandro Bellotti
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RE: Cinque buoni motivi per realizzare le centrali Nucleari

Scusa ma non leggo i 5 motivi per i quali si dovrebbero, in Italia, installare 15 reattori EPR lungo le nostre coste.

02-05-2011 20:45
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Cher
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RE:  Cinque buoni motivi per realizzare le centrali Nucleari

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Scusa ma non leggo i 5 motivi per i quali si dovrebbero, in Italia, installare 15 reattori EPR lungo le nostre coste.


Perché il primo motivo è l'informazione corretta.
Quanto da te affermato è privo di fondamendo,pertanto non corretto.

Verranno sviscerati tutti e cinque i motivi, ma uno alla volta, se vuoi conoscere il sucessivo motivo.

Perchè l'informazione sul nucleare non è corretta da parte degli oppositori al nucleare.

Questo è il primo motivo.


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03-05-2011 10:19
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giorgio_luppi
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RE: Cinque buoni motivi per realizzare le centrali Nucleari

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Char ha scritto: Verranno sviscerati tutti e cinque i motivi, ma uno alla volta, se vuoi conoscere il sucessivo motivo.
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Che cos' e'? Una caccia al tesoro o un concorso a premi?

03-05-2011 12:09
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Cher
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Messaggio: #5
RE: Cinque buoni motivi per realizzare le centrali Nucleari

no, solo che non mi pagano per scrivere su questo forum.
Quando ho tempo ,espongo i miei pensieri.
Il poco tempo è assorbito nel contrastare le "idiozie" del verdame, supportate dagli eco-storditi.

Pertanto spesso l'equilibrio è alterato, cmq grazie per aver anticipato il secondo motivo.

Sarebbe stato più interessante leggere le opinioni del perché l'informazione non è corretta sul nucleare, che un intervento stizzito sull'ipotesi di un concorso a premi!

Ciao


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03-05-2011 12:23
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Cher
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Messaggio: #6
RE: Cinque buoni motivi per realizzare le centrali Nucleari

Tratto da:

http://www.archivionucleare.com/index.ph...-nucleare/

Umberto Foli scrive:
3 Maggio 2011 alle 23:05
Repetita iuvant

REFERENDUM SUL NUCLEARE

Alla luce del referendum sul nucleare, l’attuale governo, allo scopo di non precludersi la possibilità di ritornare a proporre al Paese in un prossimo futuro l’utilizzo dell’energia nucleare, ha deciso di sospendere questa opzione e di utilizzare in modo esteso le energie rinnovabili, ovvero, il fotovoltaico e l’eolico.

Queste forme di energia, propagandate da Di Pietro, dai verdi, dagli ambientalisti e dalle sinistre, come il toccasana per risolvere i problemi energetici del Paese, in realtà poco posso fare e con costi molto elevati. Il costo del kWh prodotto dall’eolico è dell’ordine dl 0,10-0,12 Euro mentre per il fotovoltaico difficilmente scende al disotto di 0,5 Euro. In più, considerato che il prezzo pagato in Italia dalle utenze è del 30% più alto della media europea ed il doppio di quanto lo pagano i francesi, con l’utilizzo di queste forme di energia risulteranno impossibili riduzioni del prezzo, ma solo aumenti.

Infine si tratta di energie che sono presenti quando c’è vento o la presenza del Sole, con tutte le conseguenze sulle utenze ed sulla stabilità della rete.

L’Italia è circondata da centrali nucleari a meno di 100 km dalle nostre frontiere per cui, un eventuale incidente con dispersione di radioattività, ci coinvolgerebbe. Allora, la rinunzia a questa fonte energetica per la quale il costo di produzione del kWh è dell’ordine di 0,05 Euro è solo una forma di masochismo inutile e costoso.

Infine, circa il 15 per cento dell’energia elettrica che consumiamo è importata dalla Francia, dalla Svizzera e dalla Slovenia ed è di produzione nucleare. Pertanto è una falsità quando si afferma che noi non utilizziamo il nucleare per produrre energia elettrica.
Al contrario paghiamo le ricerche di altri Paesi in questo importantissimo settore.

Dopo queste riflessioni, risulta evidente che in Italia, tutte le decisioni che implicano scelte importanti, come quella sul nostro futuro energetico, possono essere condizionate da minoranze politiche completamente digiune sui reali problemi energetici del Paese e sulle tecnologie per risolverli.
Si preoccupano solo del consenso elettorale, sfruttano l’emotività della popolazione e la mancanza di una corretta informazione.

Con la stessa protervia, queste minoranze, dovrebbero proibire qualsiasi attività lavorativa, visto che le morti per incidenti sul lavoro assommano ad oltre 1500 l’anno, e proibire il traffico automobilistico che ne fa oltre 4000.

Purtroppo gli organi di informazione parlano molto poco delle possibilità del nucleare, riflettono solo le opinioni dei contrari, che sfruttano i tre gravi incidenti avvenuti, falsandone spesso le conseguenze sia sui danni all’ambiente che sul numero di morti o della diffusione di tumori e di malformazioni.

L’incidente di Tree mile Island, avvenuto negli Stati Uniti, provocò la fusione parziale del nucleo del reattore, ma una scarsissima diffusione nell’aria di vapori radioattivi, tanto che la popolazione circostante, evacuata in un primo momento per prudenza, fu fatta ritornare quasi subito nelle proprie abitazioni e non vi furono contaminazioni di nessun tipo.
Fu perso il reattore per cui il danno fu solo economico. Questo incidente non causò morti ne contaminati. Nel caso della centrale di Chernobyl in Ucraina vi fu luna esplosione causata dalla produzione di idrogeno e dalla combustione della grafite. Un nube radioattiva si disperse nell’atmosfera e polveri radioattive si depositarono sulle zone circostanti la centrale e sull’Europa. Le zone circostanti alla centrale furono evacuate ed oggi la radioattività che si misura al di fuori del perimetro della centrale è inferiore a quello che si misura in piazza S.Pietro a Roma, pavimentata in porfido.
I morti furono una sessantina fra gli addetti alla centrale ed i pompieri accorsi a spegnere l’incendio.
Coloro che affermano che vi furono migliaia di morti immediati e altre migliaia ve ne sarebbero stati in futuro per le radiazioni affermano il falso.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità a constatato che i casi di tumori in Europa ed Ucraina non è aumentato per effetto dell’incidente.

L’ultimo incidente in Giappone, è stato causato dalla mancanza dell’acqua di raffreddamento del combustibile dopo che i sistemi automatici di controllo automatico avevano arrestato i reattori a causa del terremoto. L’acqua, utilizzata per il raffreddamento del nucleo è stata poi dispersa nell’oceano, attualmente si sta procedendo al recupero in serbatoi.
La radioattività dispersa nell’ambiente dall’incidente giapponese è alcune migliaia di volte inferiore a quella che fu rilasciata dall’incidente di Chernobyl.
In questo caso sono stati sottoposti a radiazione e contaminati gli addetti alle operazioni di contenimento dell’incidente, e pochi fra la popolazione che è stata evacuata.

Si fa notare che nel mondo sono operativi 440 reattori e d altri 60 sono in costruzione. La sospensione dell’utilizzo del nucleare, almeno per ora, dovrebbe essere utilizzata per uno studio più approfondito delle condizioni di sicurezza allo scopo di evitare che, eventuali malfunzionamenti, abbiano conseguenze sia sugli addetti che sulla popolazione ed il territorio.
È opportuno far notare che le riserve di petrolio e di gas naturale potranno durare per altri 50-60 anni a costi sempre crescenti, mentre per il carbone si parla di 200 anni. Dilazionando la scelta dell’utilizzo del nucleare rischiamo di trovarci, in un futuro non troppo lontano, a fare i conti con costi sempre più elevati dell’energia, che dovremo importare dall’estero.

Infine, per coloro che considerano l’eolico ed il fotovoltaico le sorgenti energetiche in grado di risolvere i nostri problemi, è bene che sappiano che l’ENEL prevede un aumento dei consumi di energia elettrica, per i prossimi venti anni di ben 140.000 GWh, che potrebbero essere coperti dalla messa in servizio da una centrale da 1000 MW di potenza, da installare ogni anno. Per coprire con le rinnovabili questa produzione, bisognerebbe installare 5000 generatori eolici all’anno, per un totale di 100.000 macchine, oppure 50 kilometri quadrati di pannelli fotovoltaici all’anno, per un totale di 1000 kilometri quadrati di territorio, il tutto con buona pace degli ambientalisti.

Questa moratoria non dovrebbe comportare un rallentamento od una rinunzia al proseguimento dello studio sulla tecnologia e sulla sicurezza dei reattori nucleari, ma quello di proseguire nello studio delle nuove soluzioni, sia per il miglioramento dei rendimenti termodinamici, sia sui problemi di sicurezza e, infine, sulle possibilità, offerte dalle nuove tecnologie, di ridurre notevolmente le scorie radioattive prodotte dalla fissione del nucleo.

Operando in tal senso potremmo trovarci preparati alla realizzazione di impianti nucleari sul nostro suolo e, nello stesso tempo, mettere l’industria nazionale in grado di affrontare con competenza le sfide del futuro.


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04-05-2011 10:39
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RE: Cinque buoni motivi per realizzare le centrali Nucleari


2# Il secondo buon motivo è l'innovazione.

Qui un esempio:

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologi...1353.shtml


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Messaggio modificato il: 04-05-2011 alle 17:40 da Cher.

04-05-2011 11:04
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RE: Cinque buoni motivi per realizzare le centrali Nucleari

Qui un'altro esempio:

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologi...d=AaDq77TD


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RE: Cinque buoni motivi per realizzare le centrali Nucleari

3# la resa

tratto dal blog archivio nucleare:

http://www.archivionucleare.com/index.ph...comparati/

gian_paolo scrive:
5 Maggio 2011 alle 21:58
I conti sono molto più semplici. La centrale di Okiluoto è un prototipo e costa un 25% di più. Bisogna fare i conti con quella di Flammenville (quelle cinesi ed indiane sono più economiche): 1.63 GW istallati per un costo di 5.2 miliardi €. Per le centrali nucleari si considera circa 700 ore annue di manutenzione: 8% di 8760h (92% di resa).
Quindi una centrale da 1.63 GW produce: 1.63 x (24×365) x 0.92 = 13,14 miliardi di KWh. Considerando un ammortamento ventennale: abbiamo 5.2 MLD/13.14 x 20 KWh = 0.02 €/KWh di ammortamento del costo d’istallazione che dovrebbe incidere per il 65-70% del costo del KWh a meno degli oneri finanziari. Quindi il costo del KWh sarà 0.02/0.65 = 0.03 €/KWh. Per la costruzione occorrono circa 6-7 anni (non 10 che sarebbero comprensivi di eventuali ostacoli burocratici o politici).

gian_paolo scrive:
5 Maggio 2011 alle 22:00
Se volessimo vedere il costo del combustibile, basterebbe sapere che un Kg di uranio arricchito costa 1500-2000 €/Kg (di cui circa i ¾ dovuto al complesso processo di arricchimento, i rimanente al costo della materia prima). Un Kg di uranio arricchito produce 750.000 KWh calorici, che sono da moltiplicare per il rendimento termodinamico della caldaia/ condensatore/ alternatore ecc. che possiamo considerare di 39-42%. Quindi i KWh generati sono in effetti 750.000 x 0.40 = 300.000 KWh/Kg. Da cui si calcola l’incidenza del combustibile che è 2000€/Kg /300.000KWh/Kg = 0.0067 €/KWh; il costo di dismissione si considera in genere intorno al miliardo, ma si ottiene con con un piano di accumulo dal ventesimo anno (dopo l’ammortamento); il trattamento delle scorie di 3° livello in Europa viene circa 1000€/Kg; consideriamo che una parte di queste scorie (contenenti 94% di U238; 1% U235; 1% di Pu; i rimanente prodotti di fissione; più tracce di attinidi minori) viene riciclato per riprodurre nuovo combustibile.


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06-05-2011 11:20
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Messaggio: #10
RE: Cinque buoni motivi per realizzare le centrali Nucleari

questo solo per aver sotto mano un link di cosa si parla,quando parliamo di centrale nucleare con questo simpatico nuclear-tour:

http://a-agung.staff.ugm.ac.id/wp-content/nuctour1.swf


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Messaggio modificato il: 06-05-2011 alle 14:10 da Cher.

06-05-2011 13:54
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