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Alcuni buoni motivi per non costruire centrali
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giorgio_luppi
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Alcuni buoni motivi per non costruire centrali

Costruire centrali nucleari in Italia e' una follia sotto tutti gli aspetti: ambientale, energetico ed economico. Ecco alcuni argomenti, ciascuno dei quali sufficiente a motivare la decisione di NON costruire centrali.

- Indipendenza energetica
In Europa, ed in Italia in particolare, non esistono giacimenti di uranio. Se qualcuno proclama che costruendo centrali nucleari verra' raggiunta nel nostro paese la indipendenza energetica mente sapendo di mentire. Saremo comunque costretti a comprare il combustibile dai paesi produttori: Australia, Kazakistan, Canada, Sud Africa, Stati Uniti, Namibia, Brasile, Niger, etc. Non e' detto che ce lo vendano a prezzi ragionevoli. L' Uranio e' comunque una risorsa destinata a finire, non e' una buona idea decidere di utilizzarla nel lungo periodo. L' Australia, inoltre, che ha i maggiori giacimenti di Uranio al mondo, non ha mai costruito una sola centrale. La sua politica antinucleare puo' far pensare che non sia disposta ad estrarre e vendere il suo Uranio.

- Produzione del combustibile
Una centrale nucleare di media grandezza ha bisogno di 160 tonnellate di combustibile ogni anno nella forma di barre di 3.5 m per 1 cm di diametro. Le 50000 barre che alimentano una centrale devono essere sostituite ogni 3 anni. Per produrre le 160 tonnellate di Uranio e' necessario processare 160000 tonnellate di minerali, terra e roccia con acidi ed altri prodotti chimici molto inquinanti e con una quantita' di acqua spaventosa. Questo processo richiede una quantita' enorme di energia proveniente da combustibili tradizionali e produce danni ambientali irrecuperabili.

- Pericolosita' del combustibile
Il combustibile usato nelle centrali nucleari e' pericoloso: una centrale da 1000MW produce 30 tonnellate annue di scorie radioattive. L'uno per cento di queste scorie e' costituito da Plutonio, uno dei materiali piu' micidiali mai creati: l'inalazione di un solo microgrammo di Plutonio provoca una morte certa. Finora sono stati prodotti nel mondo almeno 1500 tonnellate di Plutonio, equivalenti a piu' di due milioni di dosi mortali per ogni abitante del pianeta. Vogliamo davvero continuare a produrne ancora?

- Stoccaggio scorie
Ad oggi nel mondo non sono ancora stati individuati siti per lo stoccaggio definitivo e sicuro delle scorie radioattive. Gli Stati uniti hanno iniziato nel 1978 la costruzione di un sito a Yucca Mountain, nel deserto del Nevada, destinato a contenere 70000 tonnellate di scorie, spendendo finora 60 miliardi di dollari. La fine dei lavori era prevista nel 2017 con una ulteriore spesa di 15 miliardi di dollari, a quel tempo gli Stati Uniti avranno 85000 tonnellate da stoccare. Il sito e' gia' insufficiente adesso, inoltre pare che i lavori siano stati interrotti per gravi problemi di sicurezza. Nel frattempo le scorie vengono stoccate in siti provvisori nella speranza che nei prossimi 15000 anni a qualcuno venga una buona idea.

- Bilancio energetico
Il tempo medio di costruzione di una centrale e' di 10 anni ed il payback energetico di circa 7, questo significa che se iniziamo a costruire una centrale oggi nel 2011 questa entrera' in funzione nel 2021 e comincera' a restituire l'energia impiegata per la sua costruzione nel 2028.
Al mondo non c'e' un ritorno al nucleare. Al momento sono in funzione circa 440 centrali che hanno una eta' media di 23 anni, un numero che rimane stabile da tempo: il numero di centrali dismesse e' circa pari a quello delle nuove centrali che entrano in funzione.

- Nucleare e petrolio
A livello mondiale solo il 15% dell'energia elettrica viene prodotta con centrali nucleari, il 6% dell'energia complessiva. Un maggior utilizzo di centrali nucleari non produrrebbe un significativo risparmio di combustibili fossili. La Francia, per esempio, fa un uso massiccio di energiaa nucleare ma consuma, a parita' di abitanti, piu' petrolio di noi. Inoltre non e' vero che siamo costretti a comperare energia elettrica prodotta con le loro centrali, ma e' vero il contrario: i Francesi sono costretti a venderci la loro energia elettrica prodotta in eccesso a basso prezzo, perche' non e' possibile spegnere le centrali di notte e riaccenderle al mattino.

- Marsili
Nessuno ha mai sento parlare di Marsili? E' il vulcano sottomarino piu' grande d' Europa, alto circa 3000 m, si trova nel Tirreno al largo della Calabria e la sua sommita' e' a circa 450 m sotto il livello del mare. Nel 2010 la nave oceanografica Urania ha iniziato rilevamenti che hanno evidenziato la presenza di frane a testimonianza del fatto che il vulcano e' attivo. Una eruzione vulcanica di grosse proporzioni in quella zona potrebbe generare uno tsunami di dimensioni paragonabili a quelle cha hanno investito di recente il Giappone, in grado di raggiungere tutte le coste tirreniche. Che effetti avrebbero su una centrale nucleare costruita sulla costa?

- Economia
Produrre energia elettrica da energia nucleare non e' economicamente conveniente: lo diventa solo se non si tiene conto dei costi di costruzione e di smantellamento delle centrali, due esempi:
La centrale di Caorso e' stata costruita dal 1970 al 1978 su commessa Enel, ha funzionato dal 1981 al 1990, quando e' stata messa in stato di custodia protettiva passiva fino al 2001, durante questo periodo di moratoria (durato dodici anni) attorno alla centrale hanno continuato a lavorare duecento persone per mantenerla in ordine e pronta a ripartire. In queste condizioni all’erario, cioe' a noi tutti, e' venuta a costare 15 milioni di euro l’anno. Secondo una dichiarazione del ministro Romani, dopo la dismissione delle centrali nucleari sono stati spesi in Italia 14 miliardi di euro per il mantenimento in sicurezza degli impianti esistenti.
Il Governo Italiano avrebbe deciso di costruire centrali nucleari con tecnologia EPR: finora l'unico reattore di questo tipo ha una storia travagliata. La costruzione decisa nel 2000 ad Olkiluoto in Finlandia dalla AREVA con un costo previsto di 3.2 miliardi di Euro e' iniziata nel 2004 con previsione di fine lavori nel 2009. Ad oggi i costi sono lievitati fino a superare i 5.3 miliardi di euro e la costruzione non terminera' prima del 2013.

- Considerazioni
Il Giappone e' uno dei paesi piu' ricchi e tecnologici del mondo, con sistemi di sicurezza all'avanguardia, eppure tutti hanno visto che cosa e' successo alla centrale di Fukushima. Pensiamo che cosa potrebbe succedere ad una centrale costruita in Italia, in un paese dove gli appalti pubblici non sono in grado di garantire la sicurezza in una scuola o la fine dei lavori in una autostrada. La politica energetica di un paese e la decisione di costruire o meno centrali nucleari non va presa sull' onda emotiva di un terribile incidente ma deve essere basata sui fatti e sui numeri, pesando in modo consapevole rischi e benefici. Gli argomenti su esposti sono fatti, non emozioni, ognuno di essi e', a mio avviso, sufficiente per decidere di non procedere alla costruzione di nuovi reattori ma, al contrario, di spegenre gradualmente quelli esistenti.
Se andiamo a considerare i rischi potenziali e' necessaria una considerazione: la pericolosita' di un evento si misura con il prodotto fra la possibilita' che accada ed i danni che puo' provocare. Per quanto l'evento sia raro ed improbabile, se i danni che puo' causare sono molto elevati rimane un evento pericoloso.
La possibilita' che la terra venga colpita da un meteorite e' estremamente bassa, ma il meteorite che ha colpito la terra 65 milioni di anni fa ha provocato l'estinzione dei dinosauri. Non abbiamo nessun potere sui meteoriti che vagano nello spazio, ma possiamo scegliere di non costruire scientemente impianti la cui esplosione potrebbe produrre effetti disastrosi per migliaia di anni a venire. La storia ci insegna che le forze della natura sono imprevedibili e incontrollabili: per quanto rari, certi eventi accadono. Abbiamo gia' dimenticato Three Mile Island, Windscale, Kyshtym o Chernobyl? Dimenticheremo anche Fukushima?
Per quanto mi sforzi non riesco sinceramente a trovare alcuna motivazione per costruire centrali nucleari, se non gli interessi economici dei pochi che detengono il monopolio dell'energia.
Non riesco a pensare come una persona intelligente e sana di mente possa lasciare alle prossime generazioni una simile eredita': io non voglio che i miei figli vivano con una tale spada di Damocle sulla testa.

29-04-2011 20:59
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Charade77
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Messaggio: #2
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali

giorgio_luppi ha Scritto:

Costruire centrali nucleari in Italia e' una follia sotto tutti gli aspetti: ambientale, energetico ed economico. Ecco alcuni argomenti, ciascuno dei quali sufficiente a motivare la decisione di NON costruire centrali.


A parte il fatto di reperire documenti e informazioni da portarti a conoscenza per uscire dalla serie di luoghi comuni da te enunciati ,partirei col farti una domanda :cosa proponi in alternativa (seria)?


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse
29-04-2011 22:12
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Carlo
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Messaggio: #3
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali

Riporta:
Indipendenza energetica
In Europa, ed in Italia in particolare, non esistono giacimenti di uranio. Se qualcuno proclama che costruendo centrali nucleari verra' raggiunta nel nostro paese la indipendenza energetica mente sapendo di mentire. Saremo comunque costretti a comprare il combustibile dai paesi produttori: Australia, Kazakistan, Canada, Sud Africa, Stati Uniti, Namibia, Brasile, Niger, etc. Non e' detto che ce lo vendano a prezzi ragionevoli. L' Uranio e' comunque una risorsa destinata a finire, non e' una buona idea decidere di utilizzarla nel lungo periodo. L' Australia, inoltre, che ha i maggiori giacimenti di Uranio al mondo, non ha mai costruito una sola centrale. La sua politica antinucleare puo' far pensare che non sia disposta ad estrarre e vendere il suo Uranio.




Rispondo solo a questo (tra l'altro si ripetono cose stra dette, ma repetita iuvant!).

1. il costo dell'uranio è solo una piccola parte del costo finale del kWh di origine nucleare

2. le centrali future ne consumeranno ancora di meno

3. chi propone il nucleare, in realtà immagina il nucleare in aggiunta a metano, carbone, rinnovabili ecc, nessuno pensa di usare il nucleare e basta; quindi essere un po' dipendente dal nucleare, significa essere un po' meno dipendenti dal metano.... Meglio dipendere un po' da Australia e Canada (paesi civilissimi, pacificissimi e stabilissimi) se questo ci permette di dipendere un po' meno da Algeria, Libia e Russia.

4. L'Australia non ha centrali nucleari perchè sono quattro gatti in un territorio immenso e sono ricchi di carbone (e sono anche piuttosto ricchi tout court); non hanno alcuna intenzione di ridurre la produzione di uranio, anzi la voglio aumentare.....

29-04-2011 22:14
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Carlo
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Messaggio: #4
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali

giorgio_luppi ha Scritto:
Per quanto mi sforzi non riesco sinceramente a trovare alcuna motivazione per costruire centrali  nucleari, se non gli interessi economici dei pochi che detengono il monopolio dell'energia.


Vale quello detto prima: i monopoli dell'energia esistono già. Se si ampliano le fonti alternative, siamo un po' meno monopolizzati!
Come mi insegnano quelli dell'Ufficio Acquisti, per ogni componente, per ogni materia prima, dobbiano trovare più fornitori alternativi. Più se ne trovano meno si spende.

Comunque è vero: in definitiva l'energia è un interesse economico, ma non solo degli addetti ai lavori, ma di tutta la società.

L'energia è l'oro di oggi, e lo sarà ancora di più domani.

Tutti noi ne godiamo, vivendo in una società ove l'energia è ancora a basso costo. Si, basso costo.

Tutti possiamo permettercela (il ceto medio: quelli che non possono permettersi l'energia forse non possono permettersi tante altre cose, come la casa o il cibo).

La benzina costa così poco che il ceto medio si permette di utilizzarla persino per andare in gita!
Viviamo in case iper riscaldate, quando pochi gradi di meno permetterebbero grandi risparmi di quella cosa che si chiama energia.

In una società in cui l'energia è così a buon mercato che possiamo permetterci di utilizzarla per il superfluo, difficile dire che l'energia è interesse di pochi.

29-04-2011 22:28
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Dwalin
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Messaggio: #5
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali

1) l'indipendenza energetica aumenta. l'uranio è un metallo, e non è conteggiato fra la dipendenza energetica. tutti i paesi del mondo hanno notevolissime riserve di uranio, a in pochi li hanno attualmente sfruttabili economicamente. da guardarsi questo grafico qui
http://www.world-nuclear.org/info/inf75.html
da ciò, il miglioramento delle tecniche estrattive, aumenta notevolmente le risorse che sono sfruttabili. ai 300$ circa è economicamente sfruttabile l'acqua marina per la produzione di uranio.
i loro prezzi sono ragionevolissimi, infatti gli spaventosi rialzi non hanno minimamente influenzato il costo del kWh, ed una speculazione dell'uranio funziona solo nel breve periodo, nel lungo i paesi consumatori iniziano a sfruttare le proprie antieconomiche risorse di uranio, con influenza sui propri costi di generazione praticamente nulli

2) guardati i dati di una delle più grandi miniere al mondo, a cielo aperto, quindi molto più energivora di quelle ISL
http://www.rossing.com/performance.htm
per i danni ambientali, pregherei di informarsi sui danni ambientali che provoca l'estrazione di terre rare

3)sulla pericolosità del plutonio è più postulata che effettiva, qui sopra ci sono studi che hanno illustrato come ciò sia falso. ed in ogni caso è molto più semplice produrre yersinia pestis che plutonio per un gruppo terroristico, uarda cosa è successo l'anno scorso in algeria.

4)per youcca intanto tutti i soldi sono delle aziende elettriche, poi il progetto è costato solo alcuni miliardi di $. poi il progetto è sospeso perchè stanno valutando un cambiamento della parte finale del ciclo del combustibile, da rendere quindi inutile youcca.

5) se una centrale ha un payback in 10 anni, e funziona 60, hai 50 anni di totale guadagno........e son poco? il gas è tutto in negativo, il fotovoltaico è sui 15-20 anni il payback, direi quindi che è meglio il nucleare.....

6)la francia consuma più petrolio per abitante, si, 10kg in più a persona......ma noi consumiamo il doppio del gas dei francesi, questo nessuno lo dice? http://www.iea.org/country/maps.asp
poi col petrolio si fa industria chimica ed autotrasporto, col gas si fa elettricità e riscaldamento, e noi ne consumiamo il doppio.
http://clients.rte-france.com/lang/an/vi...uction.jsp 15 agosto 2010, e per la modulabilità del nucleare non c'è alto da dire
per il costo, i francesi ci guadagnano un sacco a vendere in italia, perchè da noi i prezzi sono più alti e ce la vendono con certificati verdi (lo ha detto report, ora non si sta a sentire report????)

7) intanto devi dire dove........poi ci sono difese per i maremoti che si possono utilizzare, fukushima era studiata fino a 10m, è stato di 14.....fai la centrale su un basamento alto 20m e stai apposto.....poi c'è anche la pianura padana, se un maremoto supera gli appennini, qualsiasi disastro nucleare passa come danni in secondo piano

8)il nucleare è economicamente conveniente, guarda il caso francese, lo stato ha imposto all'edf di vendere a prezzo di produzione un quarto della propria energia ai concorrenti perchè li stava mandando sul lastrico per i prezzi troppo bassi che riusciva a fare.
senza la dismissione dei reattori, invece di un negativo di 14 miliardi eravamo in positivo di una ventina, cioè un 35 miliardi, pari ad alcune finanziarie.......
di EPR ce ne sono 4 al mondo, 1 finlandese, 1 francese e 2 cinesi. i primi due hanno avuto problemi nella costruzione, i cinesi hanno fatto tesoro degli errori dei progetti precedenti e stanno procedendo tanto veloci che sono anche prima delle scadenze di marcia tabulate all'inizio.
olkiluoto è iniziato ad agosto 2005
http://www.iaea.org/cgi-bin/db.page.pl/p...y%20Status
se questa è l'attenzione ai dati..........sarà finito nel 2012 e come produzione commerciale nella prima metà del 2013.

9) gli appalti pubblici non sono in grado di far rispettare i tempi perchè tutti si mettono di traverso, guarda solo il caso del raddoppio della linea ferroviaria fra savona e pavia.....tutti i comuni si mettono di mezzo.


se gli argomenti fossero esatti sarebbero sufficienti ognuno, ma visto che ognuno è inventato.......
non ci siamo dimenticati di quegli incidenti, ma quali altri te ne ricordi? nessuno, perchè non ce ne sono!!!!! mentre per l'auto ci sono 1M di morti all'anno, per le miniere a carbone cinesi 5000 morti all'anno, ma nessuno gliene importa.....
dei 3 morti della centrale a carbone di civitavecchia nessuno se ne ricorda più, dei 16 della centrale idro russa idem, dei 25.000 della centrale idro cinese pure.......non siamo noi che ci scordiamo degli incidenti nucleari, sono gli altri che si scordano di tutte le altre vittime........

29-04-2011 23:25
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giorgio_luppi
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RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali

Non esiste una sola alternativa, bisogna agire su piu' fronti. Primo fra tutti consumare meno: costruire case passive a basso consumo, automobili piu' piccole, diminuire gli sprechi. Poi investire davvero nelle ricerca sulle fonti alternative: fotovoltaico, eolico biomasse, micro e co- generazione. La Germania oltre ad installare pannelli fotovoltaici sta sviluppando la tecnologia smart grids che sta dando ottimi risultati Esistono esempi che funzionano: ad Hannover, meta' della popolazione non ha la patente e non e' che vivono peggio di noi: lavorano di meno e guadagnano di piu'.
Ovviamente non e' possibile spegnere adesso tutte le centrali nucleari, ritengo pero' che non abbia senso costruirne delle nuove. Spegnamole man mano che diventano obsolete ed investiamo quello che spenderemmo per la loro costruzione in ricerca sulle fonti alternative.

E' vero i monopoli dell'energia esistono gia' cosi' come esistono altri monopoli: del petrolio, del gas, delle televisioni, delle autostrade etc. Perche' aggiungere anche il monopolio dell'energia nucleare? Pensate davvero che questo vada a favore dei cittadini?


http://www.world-nuclear.org/info/inf75.html


30-04-2011 11:22
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Cher
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Messaggio: #7
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali

Consumare meno?
Propongo di  incrementare i consumi di energia.

Diminuire gli sprechi?
Ottimizzare i consumi.

Le fonti alternative sovvenzionate stanno alla evoluzione energetica come le metastasi stanno ad un essere umano..... lo devastano!

Le smart-grid senza backup energetico costante non servono a nulla.

La patente ad Hannover non l'hanno perchè non hanno motivo di averla, anche in Afganistan si vive alla grande, in mezzo alla natura e senza una centrale nucleare.

I monopoli esistono finchè la gente non si trasforma in cittadini, consapevole dei suoi diritti e responsabilmente elegge i suoi rappresentati.

Finchè le falsità regnano sovrane e schiere di "di illusi" ne danno man forte i ciarlatani sguazzano e si radicano sul territorio e creando i monopoli a loro protezione.

In pratica un circolo vizioso.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
30-04-2011 11:48
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giorgio_luppi
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RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali

1 - Il documento citato
http://www.world-nuclear.org/info/inf75.html
dice che attualmente non e' economicamente conveniente sfruttare l'uranio presente nel granito e nel mare fino a che i prezzi non saranno saliti. Quindi aspettiamo che i prezzi salgano per cominciare ad estrarre, ma quel punto saranno cosi' alti che chissa' quanto influira' sul costo della energia.

2 - Il fatto che nella miniera di Rossing abbiano estratto 42 milioni di tonnellate roccia per produrne 3800 di uranio non mi sembra molto consolante. Il fatto che estrarre terre rare provoca danni non significa che dobbiamo produrre altri danni estraendo uranio.

3 - Se pensi che il plutonio non sia pericoloso ti cedo volentieri i miei due milioni di dosi. Il fatto che terroristi possano produrre antrace o altro non rende il plutonio piu' sicuro.

4- Intanto le scorie gia' prodotte sono ancora li' da stoccare.

5 - E lo smantellamento delle centrali dove lo metti. A me risulta che il payback del fotovoltaico sia sui 6/7 anni con tempi di funzionamento di almeno 20/25 anni. E lo smantellamento non produce scorie radioattive.

6 - Nessuno dice che la Francia possiede una parte del nostro debito pubblico e che ci chiede il conto spingendo la costruzione di centrali con la sua tecnologia?

7 - La natura e' imprevedibile per quanto possiamo prevedere contromisure riesce sempre a sorprenderci. Una centrale su un basamento di cemento alto venti metri? Una idea geniale, in ogni caso Impregilo ringrazia. Pensate davvero che potremmo costruire centrali meglio dei giapponesi?

8 - Aspettiamo e vediamo, intanto non e' ancora finito

9 - Gli appalti pubblici non riescono a far rispettare i tempi e sopratutto neanche i costi perche' le speculazioni e gli interessi di pochi prendono il sopravvento

Il fatto che muoiano persone sulle strade non significa che dobbiamo metterne in pericolo altre con le radiazioni. Esiste sempre il princicpio di precauzione: nel dubbio e' meglio non correre rischi. Penso davvero che il bilancio rischi/benefici sia sfavorevola al nucleare.







30-04-2011 11:56
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lucaberta
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RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali

Giorgio, vorrei capire da dove ti viene tutta questa preoccupazione per le radiazioni. Perche' fortunatamente la fisica parla molto chiaramente, cosi' come la fisiologia delle radiazioni.

Ho da poco finito di leggere un libro davvero molto interessante, che mi ha aperto gli occhi sul tema delle radiazioni.  E' "Radiation and Reason" del Prof. Wade Allison dell'Universita' di Oxford:
http://www.radiationandreason.com/

Purtroppo e' solamente disponibile a pagamento ed in formato cartaceo, io l'ho comprato ed e' stata una lettura piacevole e molto istruttiva.

In sostanza, tutte le paure sulle radiazioni sono amplificate all'ennesima potenza da chi, per ignoranza o piu' spesso in malafede, ha una sua agenda contro il nucleare.

Comprova ne e' il fatto che tu ti sei subito stizzito quando Dwalin ti ha parlato del plutonio come materiale debolmente radioattivo, che si puo' maneggiare tranquillamente indossando dei semplici guanti, dato che emette solamente radiazioni alfa, che vengono bloccate anche da un semplice foglio di carta.

Tu non eri a conoscenza di questa cosa probabilmente, e ora lo sei.  Hai iniziato forse senza volerlo a conoscere un tema nuovo ed affascinante, che per troppo tempo e' stato bollato come vergognoso da un gran parte della politica e della stampa.

Noi crediamo che sia ora di finirla, e' giunto il momento in cui i cittadini possono avere accesso alle informazioni vere e comprovate scientificamente da altri scienziati, la cosiddetta "peer review", cosa che chissa' come mai non e' mai comprovata nei pochi studi di "scienziati" chiaramente antinuclearisti.

Se vorrai partecipare anche tu a questa discussione, che indubbiamente ti portera' ad accrescere la tua conoscenza, sei il benvenuto.  Ma attenzione, perche' potresti anche cambiare parere, ed arrivare a capire come il nucleare possa essere davvero la miglior tecnologia per risolvere in maniera elegante e definitiva il problema delle emissioni di CO2.

Un saluto, Luca


Luca Bertagnolio
Futuro Nucleare
http://futuronucleare.com
@futuronucleare
30-04-2011 12:10
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Carlo
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Messaggio: #10
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali

Riporta:
La Germania oltre ad installare pannelli fotovoltaici sta sviluppando la tecnologia smart grids che sta dando ottimi risultati



Guarda che l'Italia, granzie anche ad alcune aziende leader, è fra i paesi di rifermento per lo sviluppo delle smart grids.

In ogni caso, la smart grid, permette di utilizzare al meglio l'energia che c'è, non di produrla.

30-04-2011 12:23
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