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Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Versione stampabile

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Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - giorgio_luppi - 29-04-2011 20:59

Costruire centrali nucleari in Italia e' una follia sotto tutti gli aspetti: ambientale, energetico ed economico. Ecco alcuni argomenti, ciascuno dei quali sufficiente a motivare la decisione di NON costruire centrali.

- Indipendenza energetica
In Europa, ed in Italia in particolare, non esistono giacimenti di uranio. Se qualcuno proclama che costruendo centrali nucleari verra' raggiunta nel nostro paese la indipendenza energetica mente sapendo di mentire. Saremo comunque costretti a comprare il combustibile dai paesi produttori: Australia, Kazakistan, Canada, Sud Africa, Stati Uniti, Namibia, Brasile, Niger, etc. Non e' detto che ce lo vendano a prezzi ragionevoli. L' Uranio e' comunque una risorsa destinata a finire, non e' una buona idea decidere di utilizzarla nel lungo periodo. L' Australia, inoltre, che ha i maggiori giacimenti di Uranio al mondo, non ha mai costruito una sola centrale. La sua politica antinucleare puo' far pensare che non sia disposta ad estrarre e vendere il suo Uranio.

- Produzione del combustibile
Una centrale nucleare di media grandezza ha bisogno di 160 tonnellate di combustibile ogni anno nella forma di barre di 3.5 m per 1 cm di diametro. Le 50000 barre che alimentano una centrale devono essere sostituite ogni 3 anni. Per produrre le 160 tonnellate di Uranio e' necessario processare 160000 tonnellate di minerali, terra e roccia con acidi ed altri prodotti chimici molto inquinanti e con una quantita' di acqua spaventosa. Questo processo richiede una quantita' enorme di energia proveniente da combustibili tradizionali e produce danni ambientali irrecuperabili.

- Pericolosita' del combustibile
Il combustibile usato nelle centrali nucleari e' pericoloso: una centrale da 1000MW produce 30 tonnellate annue di scorie radioattive. L'uno per cento di queste scorie e' costituito da Plutonio, uno dei materiali piu' micidiali mai creati: l'inalazione di un solo microgrammo di Plutonio provoca una morte certa. Finora sono stati prodotti nel mondo almeno 1500 tonnellate di Plutonio, equivalenti a piu' di due milioni di dosi mortali per ogni abitante del pianeta. Vogliamo davvero continuare a produrne ancora?

- Stoccaggio scorie
Ad oggi nel mondo non sono ancora stati individuati siti per lo stoccaggio definitivo e sicuro delle scorie radioattive. Gli Stati uniti hanno iniziato nel 1978 la costruzione di un sito a Yucca Mountain, nel deserto del Nevada, destinato a contenere 70000 tonnellate di scorie, spendendo finora 60 miliardi di dollari. La fine dei lavori era prevista nel 2017 con una ulteriore spesa di 15 miliardi di dollari, a quel tempo gli Stati Uniti avranno 85000 tonnellate da stoccare. Il sito e' gia' insufficiente adesso, inoltre pare che i lavori siano stati interrotti per gravi problemi di sicurezza. Nel frattempo le scorie vengono stoccate in siti provvisori nella speranza che nei prossimi 15000 anni a qualcuno venga una buona idea.

- Bilancio energetico
Il tempo medio di costruzione di una centrale e' di 10 anni ed il payback energetico di circa 7, questo significa che se iniziamo a costruire una centrale oggi nel 2011 questa entrera' in funzione nel 2021 e comincera' a restituire l'energia impiegata per la sua costruzione nel 2028.
Al mondo non c'e' un ritorno al nucleare. Al momento sono in funzione circa 440 centrali che hanno una eta' media di 23 anni, un numero che rimane stabile da tempo: il numero di centrali dismesse e' circa pari a quello delle nuove centrali che entrano in funzione.

- Nucleare e petrolio
A livello mondiale solo il 15% dell'energia elettrica viene prodotta con centrali nucleari, il 6% dell'energia complessiva. Un maggior utilizzo di centrali nucleari non produrrebbe un significativo risparmio di combustibili fossili. La Francia, per esempio, fa un uso massiccio di energiaa nucleare ma consuma, a parita' di abitanti, piu' petrolio di noi. Inoltre non e' vero che siamo costretti a comperare energia elettrica prodotta con le loro centrali, ma e' vero il contrario: i Francesi sono costretti a venderci la loro energia elettrica prodotta in eccesso a basso prezzo, perche' non e' possibile spegnere le centrali di notte e riaccenderle al mattino.

- Marsili
Nessuno ha mai sento parlare di Marsili? E' il vulcano sottomarino piu' grande d' Europa, alto circa 3000 m, si trova nel Tirreno al largo della Calabria e la sua sommita' e' a circa 450 m sotto il livello del mare. Nel 2010 la nave oceanografica Urania ha iniziato rilevamenti che hanno evidenziato la presenza di frane a testimonianza del fatto che il vulcano e' attivo. Una eruzione vulcanica di grosse proporzioni in quella zona potrebbe generare uno tsunami di dimensioni paragonabili a quelle cha hanno investito di recente il Giappone, in grado di raggiungere tutte le coste tirreniche. Che effetti avrebbero su una centrale nucleare costruita sulla costa?

- Economia
Produrre energia elettrica da energia nucleare non e' economicamente conveniente: lo diventa solo se non si tiene conto dei costi di costruzione e di smantellamento delle centrali, due esempi:
La centrale di Caorso e' stata costruita dal 1970 al 1978 su commessa Enel, ha funzionato dal 1981 al 1990, quando e' stata messa in stato di custodia protettiva passiva fino al 2001, durante questo periodo di moratoria (durato dodici anni) attorno alla centrale hanno continuato a lavorare duecento persone per mantenerla in ordine e pronta a ripartire. In queste condizioni all’erario, cioe' a noi tutti, e' venuta a costare 15 milioni di euro l’anno. Secondo una dichiarazione del ministro Romani, dopo la dismissione delle centrali nucleari sono stati spesi in Italia 14 miliardi di euro per il mantenimento in sicurezza degli impianti esistenti.
Il Governo Italiano avrebbe deciso di costruire centrali nucleari con tecnologia EPR: finora l'unico reattore di questo tipo ha una storia travagliata. La costruzione decisa nel 2000 ad Olkiluoto in Finlandia dalla AREVA con un costo previsto di 3.2 miliardi di Euro e' iniziata nel 2004 con previsione di fine lavori nel 2009. Ad oggi i costi sono lievitati fino a superare i 5.3 miliardi di euro e la costruzione non terminera' prima del 2013.

- Considerazioni
Il Giappone e' uno dei paesi piu' ricchi e tecnologici del mondo, con sistemi di sicurezza all'avanguardia, eppure tutti hanno visto che cosa e' successo alla centrale di Fukushima. Pensiamo che cosa potrebbe succedere ad una centrale costruita in Italia, in un paese dove gli appalti pubblici non sono in grado di garantire la sicurezza in una scuola o la fine dei lavori in una autostrada. La politica energetica di un paese e la decisione di costruire o meno centrali nucleari non va presa sull' onda emotiva di un terribile incidente ma deve essere basata sui fatti e sui numeri, pesando in modo consapevole rischi e benefici. Gli argomenti su esposti sono fatti, non emozioni, ognuno di essi e', a mio avviso, sufficiente per decidere di non procedere alla costruzione di nuovi reattori ma, al contrario, di spegenre gradualmente quelli esistenti.
Se andiamo a considerare i rischi potenziali e' necessaria una considerazione: la pericolosita' di un evento si misura con il prodotto fra la possibilita' che accada ed i danni che puo' provocare. Per quanto l'evento sia raro ed improbabile, se i danni che puo' causare sono molto elevati rimane un evento pericoloso.
La possibilita' che la terra venga colpita da un meteorite e' estremamente bassa, ma il meteorite che ha colpito la terra 65 milioni di anni fa ha provocato l'estinzione dei dinosauri. Non abbiamo nessun potere sui meteoriti che vagano nello spazio, ma possiamo scegliere di non costruire scientemente impianti la cui esplosione potrebbe produrre effetti disastrosi per migliaia di anni a venire. La storia ci insegna che le forze della natura sono imprevedibili e incontrollabili: per quanto rari, certi eventi accadono. Abbiamo gia' dimenticato Three Mile Island, Windscale, Kyshtym o Chernobyl? Dimenticheremo anche Fukushima?
Per quanto mi sforzi non riesco sinceramente a trovare alcuna motivazione per costruire centrali nucleari, se non gli interessi economici dei pochi che detengono il monopolio dell'energia.
Non riesco a pensare come una persona intelligente e sana di mente possa lasciare alle prossime generazioni una simile eredita': io non voglio che i miei figli vivano con una tale spada di Damocle sulla testa.


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Charade77 - 29-04-2011 22:12

giorgio_luppi ha Scritto:

Costruire centrali nucleari in Italia e' una follia sotto tutti gli aspetti: ambientale, energetico ed economico. Ecco alcuni argomenti, ciascuno dei quali sufficiente a motivare la decisione di NON costruire centrali.


A parte il fatto di reperire documenti e informazioni da portarti a conoscenza per uscire dalla serie di luoghi comuni da te enunciati ,partirei col farti una domanda :cosa proponi in alternativa (seria)?

RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Carlo - 29-04-2011 22:14

Riporta:
Indipendenza energetica
In Europa, ed in Italia in particolare, non esistono giacimenti di uranio. Se qualcuno proclama che costruendo centrali nucleari verra' raggiunta nel nostro paese la indipendenza energetica mente sapendo di mentire. Saremo comunque costretti a comprare il combustibile dai paesi produttori: Australia, Kazakistan, Canada, Sud Africa, Stati Uniti, Namibia, Brasile, Niger, etc. Non e' detto che ce lo vendano a prezzi ragionevoli. L' Uranio e' comunque una risorsa destinata a finire, non e' una buona idea decidere di utilizzarla nel lungo periodo. L' Australia, inoltre, che ha i maggiori giacimenti di Uranio al mondo, non ha mai costruito una sola centrale. La sua politica antinucleare puo' far pensare che non sia disposta ad estrarre e vendere il suo Uranio.




Rispondo solo a questo (tra l'altro si ripetono cose stra dette, ma repetita iuvant!).

1. il costo dell'uranio è solo una piccola parte del costo finale del kWh di origine nucleare

2. le centrali future ne consumeranno ancora di meno

3. chi propone il nucleare, in realtà immagina il nucleare in aggiunta a metano, carbone, rinnovabili ecc, nessuno pensa di usare il nucleare e basta; quindi essere un po' dipendente dal nucleare, significa essere un po' meno dipendenti dal metano.... Meglio dipendere un po' da Australia e Canada (paesi civilissimi, pacificissimi e stabilissimi) se questo ci permette di dipendere un po' meno da Algeria, Libia e Russia.

4. L'Australia non ha centrali nucleari perchè sono quattro gatti in un territorio immenso e sono ricchi di carbone (e sono anche piuttosto ricchi tout court); non hanno alcuna intenzione di ridurre la produzione di uranio, anzi la voglio aumentare.....
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Carlo - 29-04-2011 22:28

giorgio_luppi ha Scritto:
Per quanto mi sforzi non riesco sinceramente a trovare alcuna motivazione per costruire centrali  nucleari, se non gli interessi economici dei pochi che detengono il monopolio dell'energia.


Vale quello detto prima: i monopoli dell'energia esistono già. Se si ampliano le fonti alternative, siamo un po' meno monopolizzati!
Come mi insegnano quelli dell'Ufficio Acquisti, per ogni componente, per ogni materia prima, dobbiano trovare più fornitori alternativi. Più se ne trovano meno si spende.

Comunque è vero: in definitiva l'energia è un interesse economico, ma non solo degli addetti ai lavori, ma di tutta la società.

L'energia è l'oro di oggi, e lo sarà ancora di più domani.

Tutti noi ne godiamo, vivendo in una società ove l'energia è ancora a basso costo. Si, basso costo.

Tutti possiamo permettercela (il ceto medio: quelli che non possono permettersi l'energia forse non possono permettersi tante altre cose, come la casa o il cibo).

La benzina costa così poco che il ceto medio si permette di utilizzarla persino per andare in gita!
Viviamo in case iper riscaldate, quando pochi gradi di meno permetterebbero grandi risparmi di quella cosa che si chiama energia.

In una società in cui l'energia è così a buon mercato che possiamo permetterci di utilizzarla per il superfluo, difficile dire che l'energia è interesse di pochi.
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Dwalin - 29-04-2011 23:25

1) l'indipendenza energetica aumenta. l'uranio è un metallo, e non è conteggiato fra la dipendenza energetica. tutti i paesi del mondo hanno notevolissime riserve di uranio, a in pochi li hanno attualmente sfruttabili economicamente. da guardarsi questo grafico qui
http://www.world-nuclear.org/info/inf75.html
da ciò, il miglioramento delle tecniche estrattive, aumenta notevolmente le risorse che sono sfruttabili. ai 300$ circa è economicamente sfruttabile l'acqua marina per la produzione di uranio.
i loro prezzi sono ragionevolissimi, infatti gli spaventosi rialzi non hanno minimamente influenzato il costo del kWh, ed una speculazione dell'uranio funziona solo nel breve periodo, nel lungo i paesi consumatori iniziano a sfruttare le proprie antieconomiche risorse di uranio, con influenza sui propri costi di generazione praticamente nulli

2) guardati i dati di una delle più grandi miniere al mondo, a cielo aperto, quindi molto più energivora di quelle ISL
http://www.rossing.com/performance.htm
per i danni ambientali, pregherei di informarsi sui danni ambientali che provoca l'estrazione di terre rare

3)sulla pericolosità del plutonio è più postulata che effettiva, qui sopra ci sono studi che hanno illustrato come ciò sia falso. ed in ogni caso è molto più semplice produrre yersinia pestis che plutonio per un gruppo terroristico, uarda cosa è successo l'anno scorso in algeria.

4)per youcca intanto tutti i soldi sono delle aziende elettriche, poi il progetto è costato solo alcuni miliardi di $. poi il progetto è sospeso perchè stanno valutando un cambiamento della parte finale del ciclo del combustibile, da rendere quindi inutile youcca.

5) se una centrale ha un payback in 10 anni, e funziona 60, hai 50 anni di totale guadagno........e son poco? il gas è tutto in negativo, il fotovoltaico è sui 15-20 anni il payback, direi quindi che è meglio il nucleare.....

6)la francia consuma più petrolio per abitante, si, 10kg in più a persona......ma noi consumiamo il doppio del gas dei francesi, questo nessuno lo dice? http://www.iea.org/country/maps.asp
poi col petrolio si fa industria chimica ed autotrasporto, col gas si fa elettricità e riscaldamento, e noi ne consumiamo il doppio.
http://clients.rte-france.com/lang/an/vi...uction.jsp 15 agosto 2010, e per la modulabilità del nucleare non c'è alto da dire
per il costo, i francesi ci guadagnano un sacco a vendere in italia, perchè da noi i prezzi sono più alti e ce la vendono con certificati verdi (lo ha detto report, ora non si sta a sentire report????)

7) intanto devi dire dove........poi ci sono difese per i maremoti che si possono utilizzare, fukushima era studiata fino a 10m, è stato di 14.....fai la centrale su un basamento alto 20m e stai apposto.....poi c'è anche la pianura padana, se un maremoto supera gli appennini, qualsiasi disastro nucleare passa come danni in secondo piano

8)il nucleare è economicamente conveniente, guarda il caso francese, lo stato ha imposto all'edf di vendere a prezzo di produzione un quarto della propria energia ai concorrenti perchè li stava mandando sul lastrico per i prezzi troppo bassi che riusciva a fare.
senza la dismissione dei reattori, invece di un negativo di 14 miliardi eravamo in positivo di una ventina, cioè un 35 miliardi, pari ad alcune finanziarie.......
di EPR ce ne sono 4 al mondo, 1 finlandese, 1 francese e 2 cinesi. i primi due hanno avuto problemi nella costruzione, i cinesi hanno fatto tesoro degli errori dei progetti precedenti e stanno procedendo tanto veloci che sono anche prima delle scadenze di marcia tabulate all'inizio.
olkiluoto è iniziato ad agosto 2005
http://www.iaea.org/cgi-bin/db.page.pl/p...y%20Status
se questa è l'attenzione ai dati..........sarà finito nel 2012 e come produzione commerciale nella prima metà del 2013.

9) gli appalti pubblici non sono in grado di far rispettare i tempi perchè tutti si mettono di traverso, guarda solo il caso del raddoppio della linea ferroviaria fra savona e pavia.....tutti i comuni si mettono di mezzo.


se gli argomenti fossero esatti sarebbero sufficienti ognuno, ma visto che ognuno è inventato.......
non ci siamo dimenticati di quegli incidenti, ma quali altri te ne ricordi? nessuno, perchè non ce ne sono!!!!! mentre per l'auto ci sono 1M di morti all'anno, per le miniere a carbone cinesi 5000 morti all'anno, ma nessuno gliene importa.....
dei 3 morti della centrale a carbone di civitavecchia nessuno se ne ricorda più, dei 16 della centrale idro russa idem, dei 25.000 della centrale idro cinese pure.......non siamo noi che ci scordiamo degli incidenti nucleari, sono gli altri che si scordano di tutte le altre vittime........


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - giorgio_luppi - 30-04-2011 11:22

Non esiste una sola alternativa, bisogna agire su piu' fronti. Primo fra tutti consumare meno: costruire case passive a basso consumo, automobili piu' piccole, diminuire gli sprechi. Poi investire davvero nelle ricerca sulle fonti alternative: fotovoltaico, eolico biomasse, micro e co- generazione. La Germania oltre ad installare pannelli fotovoltaici sta sviluppando la tecnologia smart grids che sta dando ottimi risultati Esistono esempi che funzionano: ad Hannover, meta' della popolazione non ha la patente e non e' che vivono peggio di noi: lavorano di meno e guadagnano di piu'.
Ovviamente non e' possibile spegnere adesso tutte le centrali nucleari, ritengo pero' che non abbia senso costruirne delle nuove. Spegnamole man mano che diventano obsolete ed investiamo quello che spenderemmo per la loro costruzione in ricerca sulle fonti alternative.

E' vero i monopoli dell'energia esistono gia' cosi' come esistono altri monopoli: del petrolio, del gas, delle televisioni, delle autostrade etc. Perche' aggiungere anche il monopolio dell'energia nucleare? Pensate davvero che questo vada a favore dei cittadini?


http://www.world-nuclear.org/info/inf75.html



RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 30-04-2011 11:48

Consumare meno?
Propongo di  incrementare i consumi di energia.

Diminuire gli sprechi?
Ottimizzare i consumi.

Le fonti alternative sovvenzionate stanno alla evoluzione energetica come le metastasi stanno ad un essere umano..... lo devastano!

Le smart-grid senza backup energetico costante non servono a nulla.

La patente ad Hannover non l'hanno perchè non hanno motivo di averla, anche in Afganistan si vive alla grande, in mezzo alla natura e senza una centrale nucleare.

I monopoli esistono finchè la gente non si trasforma in cittadini, consapevole dei suoi diritti e responsabilmente elegge i suoi rappresentati.

Finchè le falsità regnano sovrane e schiere di "di illusi" ne danno man forte i ciarlatani sguazzano e si radicano sul territorio e creando i monopoli a loro protezione.

In pratica un circolo vizioso.


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - giorgio_luppi - 30-04-2011 11:56

1 - Il documento citato
http://www.world-nuclear.org/info/inf75.html
dice che attualmente non e' economicamente conveniente sfruttare l'uranio presente nel granito e nel mare fino a che i prezzi non saranno saliti. Quindi aspettiamo che i prezzi salgano per cominciare ad estrarre, ma quel punto saranno cosi' alti che chissa' quanto influira' sul costo della energia.

2 - Il fatto che nella miniera di Rossing abbiano estratto 42 milioni di tonnellate roccia per produrne 3800 di uranio non mi sembra molto consolante. Il fatto che estrarre terre rare provoca danni non significa che dobbiamo produrre altri danni estraendo uranio.

3 - Se pensi che il plutonio non sia pericoloso ti cedo volentieri i miei due milioni di dosi. Il fatto che terroristi possano produrre antrace o altro non rende il plutonio piu' sicuro.

4- Intanto le scorie gia' prodotte sono ancora li' da stoccare.

5 - E lo smantellamento delle centrali dove lo metti. A me risulta che il payback del fotovoltaico sia sui 6/7 anni con tempi di funzionamento di almeno 20/25 anni. E lo smantellamento non produce scorie radioattive.

6 - Nessuno dice che la Francia possiede una parte del nostro debito pubblico e che ci chiede il conto spingendo la costruzione di centrali con la sua tecnologia?

7 - La natura e' imprevedibile per quanto possiamo prevedere contromisure riesce sempre a sorprenderci. Una centrale su un basamento di cemento alto venti metri? Una idea geniale, in ogni caso Impregilo ringrazia. Pensate davvero che potremmo costruire centrali meglio dei giapponesi?

8 - Aspettiamo e vediamo, intanto non e' ancora finito

9 - Gli appalti pubblici non riescono a far rispettare i tempi e sopratutto neanche i costi perche' le speculazioni e gli interessi di pochi prendono il sopravvento

Il fatto che muoiano persone sulle strade non significa che dobbiamo metterne in pericolo altre con le radiazioni. Esiste sempre il princicpio di precauzione: nel dubbio e' meglio non correre rischi. Penso davvero che il bilancio rischi/benefici sia sfavorevola al nucleare.








RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - lucaberta - 30-04-2011 12:10

Giorgio, vorrei capire da dove ti viene tutta questa preoccupazione per le radiazioni. Perche' fortunatamente la fisica parla molto chiaramente, cosi' come la fisiologia delle radiazioni.

Ho da poco finito di leggere un libro davvero molto interessante, che mi ha aperto gli occhi sul tema delle radiazioni.  E' "Radiation and Reason" del Prof. Wade Allison dell'Universita' di Oxford:
http://www.radiationandreason.com/

Purtroppo e' solamente disponibile a pagamento ed in formato cartaceo, io l'ho comprato ed e' stata una lettura piacevole e molto istruttiva.

In sostanza, tutte le paure sulle radiazioni sono amplificate all'ennesima potenza da chi, per ignoranza o piu' spesso in malafede, ha una sua agenda contro il nucleare.

Comprova ne e' il fatto che tu ti sei subito stizzito quando Dwalin ti ha parlato del plutonio come materiale debolmente radioattivo, che si puo' maneggiare tranquillamente indossando dei semplici guanti, dato che emette solamente radiazioni alfa, che vengono bloccate anche da un semplice foglio di carta.

Tu non eri a conoscenza di questa cosa probabilmente, e ora lo sei.  Hai iniziato forse senza volerlo a conoscere un tema nuovo ed affascinante, che per troppo tempo e' stato bollato come vergognoso da un gran parte della politica e della stampa.

Noi crediamo che sia ora di finirla, e' giunto il momento in cui i cittadini possono avere accesso alle informazioni vere e comprovate scientificamente da altri scienziati, la cosiddetta "peer review", cosa che chissa' come mai non e' mai comprovata nei pochi studi di "scienziati" chiaramente antinuclearisti.

Se vorrai partecipare anche tu a questa discussione, che indubbiamente ti portera' ad accrescere la tua conoscenza, sei il benvenuto.  Ma attenzione, perche' potresti anche cambiare parere, ed arrivare a capire come il nucleare possa essere davvero la miglior tecnologia per risolvere in maniera elegante e definitiva il problema delle emissioni di CO2.

Un saluto, Luca


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Carlo - 30-04-2011 12:23

Riporta:
La Germania oltre ad installare pannelli fotovoltaici sta sviluppando la tecnologia smart grids che sta dando ottimi risultati



Guarda che l'Italia, granzie anche ad alcune aziende leader, è fra i paesi di rifermento per lo sviluppo delle smart grids.

In ogni caso, la smart grid, permette di utilizzare al meglio l'energia che c'è, non di produrla.
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 30-04-2011 12:29

Il costo del combustile nucleare incide < 5% sulla produzione di energia.
Il costo del combustile in centrale turbo gas incide > 80% sulla produzione di energia.

Mai sintito parlare del combustile MOX? reattori CADU? Auto fertilizzanti?

Meno blog di insetti + siti di scienza fanno un buon inizio per dialogare.

Il fotovoltaico è un frode.
L'eolico è una truffa.

I terroristi esistono perché la loro individuazione e soppresione è dilazionata nel tempo da un perbenismo tipico di un paese civile.
Se non fossimo civili il termine "terrorismo" sarebbe sparito da tempo.

Alla Francia dobbiamo 500 miliardi di €, in compenso con l'energia che ogni anno gli compriamo è l'equivalente del costo di una centrale nucleare e questo da ventanni, grazie al verdame supportato dagli ecostorditi.

Le future centrali nucleari in Italia sono con capitale privato, gli appalti pubblici citati e associat alle future centrali nucleari denotano una totale NON conoscenza della situazione.
Ma , tanto che importa, le convinzioni del Ecostordito di turno, che non vuole essere una offesa ma solo una costatazione, emergono ogni qual volta si tocca l'argomento nucleare.

"Nel dubbio non correre rischi?"

Quando il dubbio è generato da paranoia , scarsa conoscenza e attegiamento  psicopatico verso un qualcosa che non ha nulla a che vedere con la realtà dei fatti, che rischi corre uno?
( il rischio è inesistente quando manca la consapevolezza)

Per non essere frainteso, se per respirare un ecostordito deve usare la propria capacità deduttiva basata sulla conoscenza della funzione che dovrà svolgere la domanda è : c'è l'ha fà a respirare?

Ad altri le ipotetiche risposte.




RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - giorgio_luppi - 30-04-2011 12:34

Ciao Luca, se vuoi sentire anche un'altra campana prova a leggere 'IL NUCLEARE NON E' LA RISPOSTA' di Helen Caldicott, il suo parere e' decisamente diverso. Esistono "Scienziati" che sostengono entrambe le tesi, chi mi dice che il tuo Wade Allison sia piu' attendibile della Caldicott?
Ogni persona dovrebbe informarsi al meglio e poi decidere con la propria testa, io comunque non mi fiderei a manipolare del plutonio con un paio di guanti. Un saluto a te.


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - giorgio_luppi - 30-04-2011 12:37

Mai affermato che le smart grids possono produrre energia, semplicemente possono dare un contributo per migliorarne la distribuzione magari integrate con la co e micro generazione


RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Carlo - 30-04-2011 12:38

giorgio_luppi ha Scritto:

E' vero i monopoli dell'energia esistono gia' cosi' come esistono altri monopoli: del petrolio, del gas, delle televisioni, delle autostrade etc.  Perche' aggiungere anche il monopolio dell'energia nucleare?  Pensate davvero che questo vada a favore dei cittadini?


Scusa, ci sei o ci fai?
Il monopolio è quello dell'energia.
L'energia nucleare è in parallelo, al carbone, al petrolio, al metano.
Non è in serie ad essi.
Distribuire i nostri fabbisogni energetici su più fonti e su più paesi, avere più "fornitori" alternativi come direbbe un compratore, diminuisce la condizione monopolistica, non la aumenta.


Riporta:
Primo fra tutti consumare meno: costruire case passive a basso consumo, automobili piu' piccole, diminuire gli sprechi.



Ottima idea. Ora devi dire come, però. Ti faccio presente che il risparmio energetico (automobili che consumano meno, case più isolate,...) è già incentivato in una maniera naturale. Chi consuma meno spende meno! molto meno. In effetti, i consumi energetici pro capite, sono già fra i più bassi di Europa. Bisogna abbassarli ancora di più? ci stai?

Allora cosa vuoi fare per fare consumare di meno? a parte i consigli? Io conoscerei un'unica via. Aumentare i prezzi dell'energia, una bella sovrattassa. Già oggi è un po' così. Vedi, il prezzo del kWh domestico, a differenza del resto del mondo, ove più consumi e più ti fanno lo sconto sulla quantità, è tariffato in modo da indurre a consumare il meno possibile.
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Costi_...ziale).png
Più consumi, più sei punito!

Io propongo di alzare ancora di più il prezzo del kWh e della benzina.
Gli italiani allora impareranno ad usare la macchina se serve veramente, ad acquistare automobili piccole ed economiche, ad abbassare di un paio di gradi il riscaldamento, e a non usare l'aria condizionata.

RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 30-04-2011 12:42

Non ti fidi a manipolare plutonio solo con i guanti, perchè non possiedi la consapevolezza, l'ardire non manca peri espandere e diffondere il tuo timore.

Conoscenza comprovata = consapevolezza

Il nucleare è la risposta! Tutto il resto è solo falsa informazione e nei casi più gentili opinioni prive di cognizione di causa.


RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 30-04-2011 12:59

giorgio_luppi ha Scritto:

Mai affermato che le smart grids possono produrre energia, semplicemente possono dare un contributo per migliorarne la distribuzione magari integrate con la co e micro generazione


Le smart-grid sono INNUTILI se non hanno una fonte costante a cui accedere per compensare dove cala la produzione di energia.

Fonti rinnovabili = fonte instabile di produzione.
Che tradotto significa , quando serve non producono energia e quando l'energia NON serve la producono.

La smart-grid , che costa un pacco di soldi, deve soddifare queste "semplici" esigenze...... e quando serve energia e le rinnovabili non producono , dove si approvigiona?

Lo spreco assurdo di energia è generato dalle rinnovabili, le quali producono indipendentemente dalla necessità e pertanto la loro ENERGIA PRODOTTA" va buttata via, vedi i parchi eolici in Sardegna e Sicilia. Naturalmente viene pagata lo stesso.

Lo stesso succede con il GPL negli impianti petroliferi, per mancanza di rigassificatori ( i verdi non li vogliono) viene prodotto , pagato e poi buttato.

Lo stesso con il metano, pagate multe salatissime, perchèi consumi stimati a livello contrattuale non sono stati mantenuti, causa RISPARMI o più semplicente crisi!

Questa è la realtà.





RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - lucaberta - 30-04-2011 13:01

giorgio_luppi ha Scritto:

Ciao Luca, se vuoi sentire anche un'altra campana prova a leggere 'IL  NUCLEARE NON E' LA RISPOSTA' di Helen Caldicott, il suo parere e' decisamente diverso.  Esistono "Scienziati" che sostengono entrambe le tesi, chi mi dice che il tuo Wade Allison sia piu' attendibile della Caldicott?

curioso che citi Helen Caldicott, dato che e' stata menzionata innumerevoli volte nelle scorse settimane.  L'autrice del libro da te citato, che non ho letto ma che vorrei leggere, e' stata uno dei motivi che ha spinto George Monbiot, noto ambientalista e antinuclearista e giornalista sul Guardian (in UK), a rivedere completamente le sue posizioni sul nucleare, e a diventare uno dei tanti ambientalisti che hanno capito la truffa antinucleare, e sono quindi passati ad essere degli ambientalisti pro-nucleare, un po' come da noi ha fatto Chicco Testa.

Se hai voglia di leggere un po' come sono andate le cose, qui c'e' il post del blog di George Monbiot, che ti ricordo e' sempre stato estremamente contrario al nucleare, quando fa assuzione di responsabilita' avendo finalmente capito che Helen Caldicott ha basato buona parte delle affermazioni da lei fatte sul nulla:
http://www.monbiot.com/2011/04/04/evidence-meltdown/

Se mastichi bene anche l'inglese, molto interessante e' il dibattito che ha fatto partire le ricerche approfondite di Monbiot nei confronti del lavoro della Caldicott:
http://www.youtube.com/watch?v=8p0d05M5JpY
http://www.youtube.com/watch?v=pb5HItRpDY8

Riporta:
Ogni persona dovrebbe informarsi al meglio e poi decidere con la propria testa, io comunque non mi fiderei a manipolare del plutonio con un paio di guanti.


io invece si', dato che e' la scienza che lo dice. E comunque sono d'accordissimo sulla necessita' che tutti abbiamo di informarci di piu', ed in maniera critica. Tu gia' lo stai facendo, e ti sei messo in gioco con persone che la pensano diversamente da te sul nucleare. Chapeau.

Riporta:
Un saluto a te.


A presto rileggerti, Luca

RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - AleD - 30-04-2011 14:07

@giorgio_luppi: Così, tanto per chiedere quando si parla di consumare di meno: quanti kWh/m2 anno consuma la tua casa?
E vorresti un pelo pelo dettagliare con numerini che vuol dire "consumare meno"?


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - giorgio_luppi - 30-04-2011 16:17

Purtroppo vivo in una casa costruita piu' di 50 anni fa quando ancora la tecnologia non consentiva di ridurre i consumi come adesso. Se avessi la disponibilita' finanziaria per costruire una casa clima non esiterei un attimo.
Per consumare di meno intendo passare dai 90/120 kWh/m2 di una casa tradizionale ai 10 kWh/m2 di una casa clima "oro". Significa ridurre i consumi di un fattore 10.

http://www.agenziacasaclima.it/it/casacl...clima.html


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - giorgio_luppi - 30-04-2011 16:22

Mai affermato che le smart grids possono produrre energia, semplicemente possono dare un contributo per migliorarne la distribuzione magari integrate con la co e micro generazione


RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 30-04-2011 16:47

giorgio_luppi ha Scritto:

Mai affermato che le smart grids possono produrre energia, semplicemente possono dare un contributo per migliorarne la distribuzione magari integrate con la co e micro generazione

de coccio!

Le smart-grid non fanno nulla di diverso che rendere disponibile l'energia dove serve, equilibrando il carico........ ma se non c'è nè ?

E in più costano un sacco di soldi.
RE:   Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - lucaberta - 30-04-2011 18:09

Cher ha Scritto:
Le smart-grid non fanno nulla di diverso che rendere disponibile l'energia dove serve, equilibrando il carico........ ma se non c'è nè ?

uno dei problemi del concetto di smart grid sta nel fatto che si diventa dipendenti di fattori esterni alla nostra volonta' nell'avere a disposizione energia elettrica.

De facto saremo alla merce' della utility di turno che potra' stabilire che d'estate possiamo tenere acceso il condizionatore dalle 14 alle 16, proprio quando noi siamo in ufficio e non ci serve, mentre quando torniamo a casa alle 17, con il sole estivo ancora alto per ore, il picco di richiesta fara' in modo che il nostro condizionatore non potra' funzionare...  smart, forse, ma per la utility e non per noi!

L'energia deve essere disponibile dove e quando ci serve a noi, in maniera economica ed affidabile.  Le smart grid sono solamente un modo piu' intelligente di confermare che siamo arrivati al capolinea della disponibilita' energetica, e che d'ora in avanti avremo dei rolling blackouts, ma molto intelligenti.

Io sinceramente preferirei avere centrali nucleari quanto basta, per coprire il fabbisogno energetico di base. Ma forse sono troppo intelligente.

Riporta:
E in più costano un sacco di soldi.


tutte le cose costano soldi Cher, bisogna vedere chi quei soldi alla fine li paga.

Io, ad esempio, personalmente non sono un grande fan del solare fotovoltaico pagato con i soldi dei contribuenti, anche quei contribuenti come me che non possono installare il fotovoltaico sul tetto perche' vivono in un condominio.

Ciao, Luca
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 30-04-2011 18:44


http://www.classgreen.net/tag/reti-intelligenti

Un bel esempio di forviante informazione:
E in Italia? Una rete elettrica inadeguata limita di circa il 30 per cento l’effettiva produzione eolica in Puglia, Campania, Basilicata e Sardegna. Ciò equivale a 0,7 TWh di energia perduta, ovvero una quota del 12% della produzione nazionale da eolico, secondo le analisi tecniche presentate da Anev al Ministero Sviluppo Economico. Il nostro Paese, inoltre, è l’unico dell’Ue a non aver ancora presentato le previsioni per il “Piano delle rinnovabili” da adottare a giugno.
Eppure per l’Italia ci sarebbe una grande possibilità industriale sulle rinnovabili, che il Governo continua a boicottare, impegnato com’è nella direzione sbagliata: il ritorno al nucleare per favorire gli interessi di alcune lobby industriali.


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 30-04-2011 19:10

GPL sprecato per colpa dei verdi:
http://www.eni.com/it_IT/eni-nel-mondo/n...-eni.shtml

http://archiviostorico.corriere.it/1997/...1711.shtml

Qui la penale del metano non ritirato.
http://blog.dossier.net/leni-paga-una-pe...-miliardi/

Come vedi il verdame è costato un bel pò di soldini.......non male come risparmio.
Come mai, verdi della malora, parlano solo del nucleare e non di tutte le porcate che hanno causato la loro scellerata politica ambientale?


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Alessandro Bellotti - 30-04-2011 19:41

Come non quotare ciò che dice Giorgio Luppi. Del resto quoterebbero anche 80 milioni e passa di tedeschi.
Del resto se dopo 70 anni il nucleare copre meno del 6% di fabbisogno di energia (non c'è solo l'energia elettrica) qualche dubbio occorre che l'umanità se lo ponga. Percentuale destinata a dimezzarsi entro 10 anni.
In Germania hanno capito che il nucleare è semplecimente una bufala.
Prima di tutto un grande inganno economico.
Dire che vi sono 4 centrali EPR in funzione vuol dire raccontare balle, quindi, rispetto per le idee ma non per le balle.
Siemens (non pinco pallo...) si è defilata dal nucleare. Qualcosa vorrà pure dire.
Non parlo del nucleare in Italia perchè tanto non si farà. Soprattutto se EPR.
Nessuna centrale EPR è oggi in funzione al mondo.
Chissà, forse in qualche altra galassia.
Rompere la materia per bollire dell'acqua è semplicemente demenziale.
Le alternative ?
Chiedetelo ai tedeschi: 80% a rinnovabiuli entro un paio di decenni e nucleare spento prima del 2020.
Come faranno i tedeschi ? (che bello, mi faccio le domande e mi do le risposte..).
Provate, nuclearisti, a rispondere a questa domanda. E' questa la grande sfida dei prossimi decenni.
La Germani ha aperto la porta del futuro. Occorre entrarci prima possibile.
Un'ultima considerazione: i tedeschi lo fanno per soldi, solo per soldi e non per spirito ecologista.
Sicuramente i tedeschi non sono stupidi...


RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 30-04-2011 19:59

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Come non quotare ciò che dice Giorgio Luppi. Del resto quoterebbero anche 80 milioni e passa di tedeschi.
Del resto se dopo 70 anni il nucleare copre meno del 6% di fabbisogno di energia (non c'è solo l'energia elettrica) qualche dubbio occorre che l'umanità se lo ponga. Percentuale destinata a dimezzarsi entro 10 anni.
In Germania hanno capito che il nucleare è semplecimente una bufala.
Prima di tutto un grande inganno economico.
Dire che vi sono 4 centrali EPR in funzione vuol dire raccontare balle, quindi, rispetto per le idee ma non per le balle.
Siemens (non pinco pallo...) si è defilata dal nucleare. Qualcosa vorrà pure dire.
Non parlo del nucleare in Italia perchè tanto non si farà. Soprattutto se EPR.
Nessuna centrale EPR è oggi in funzione al mondo.
Chissà, forse in qualche altra galassia.
Rompere la materia per bollire dell'acqua è semplicemente demenziale.
Le alternative ?
Chiedetelo ai tedeschi: 80% a rinnovabiuli entro un paio di decenni e nucleare spento prima del 2020.
Come faranno i tedeschi ? (che bello, mi faccio le domande e mi do le risposte..).
Provate, nuclearisti, a rispondere a questa domanda. E' questa la grande sfida dei prossimi decenni.
La Germani ha aperto la porta del futuro. Occorre entrarci prima possibile.
Un'ultima considerazione: i tedeschi lo fanno per soldi, solo per soldi e non per spirito ecologista.
Sicuramente i tedeschi non sono stupidi...


A quale blog di insetti ti ispiri?

Rompere la materia per bollire dell'acqua è semplicemente demenziale.????????????????
Ingoranza rulez!

Non è demenziale inseguire delle fantasie prive di materia che come i buchi nell'acqua sono una certezza solo nella testa di chi non sà distinguere un elettrone da un neutrone?
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - AleD - 30-04-2011 20:04

@giorgio_luppi: Considerando il desiderio di farlo in modo massivo per il sistema paese non ti pare quindi un po' fuori posto l'invito a consumare di meno se tu stesso che inviti non sei in grado di farlo? In ogni caso se abiti in una casa di 50 anni fa e non ci hai fatto lavori di ristrutturazione sei più sui 200 kWh/m2 anno, quindi volendo di margini per anche dimezzare i consumi ce li hai? Perché non lo fai?
Perché non lo fanno?
Risposta: perché costa, ops, il castello dei desideri è già caduto...

E a questo proposito, perchè buttare miliardi di euro l'anno per incentivare una chiavica di produzione rinnovabili modaiola quando invece per il risparmio/efficienza energetica e per il distacco dai fossili avrebbe invece molto più senso incentivare a fondo perduto (perchè di fatto di questo si tratta per il pv) le ristrutturazioni edilizie? Perchè?


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - AleD - 30-04-2011 20:07

@Alessandro Bellotti: Che i tedeschi in un paio di decenni vadano all'80% a rinnovabili è buona come battuta, comunque no problem, basta aspettare. Se poi tu consideri come rinnovabili gli impianti a carbone con CCS, beh, tu e gli altri fate pure...


RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - lucaberta - 30-04-2011 21:24

Alessandro Bellotti ha Scritto:
Chiedetelo ai tedeschi: 80% a rinnovabiuli entro un paio di decenni e nucleare spento prima del 2020.
Come faranno i tedeschi ? (che bello, mi faccio le domande e mi do le risposte..).
Provate, nuclearisti, a rispondere a questa domanda. E' questa la grande sfida dei prossimi decenni.

vediamo se la mia risposta coincide con la tua, Alessandro. Comprando energia dall'estero, come facciamo noi in Italia da anni ormai. Noi compriamo un po' di nucleare dalla Francia, e un'altro po' di nucleare, o meglio idroelettrico dalla Svizzera, o meglio dalla Francia. Perche' la Svizzera compra scontata l'energia nucleare dalla Francia di notte, con la quale ricarica i bacini idroelettrici delle Alpi, e poi vende a noi a caro prezzo l'energia idroelettrica durante il giorno.

I tedeschi invece comprano energia dal nucleare di Francia e Repubblica Ceca:
http://www.spiegel.de/international/germ...57,00.html

Riporta:
Un'ultima considerazione: i tedeschi lo fanno per soldi, solo per soldi e non per spirito ecologista.
Sicuramente i tedeschi non sono stupidi...


gia', anche gli italiani non lo sono, peccato pero' che sono governati entrambi da politici che hanno le loro agende e che, molto convenientemente, trovano sempre la maniera migliore di fregare i cittadini.  Il solare e l'eolico funzionano solamente se sovvenzionati, e questo e' un dato di fatto.

Sai cos'e' la cosa brutta Alessandro, di tutto questo. E' che il nemico comune di rinnovabili e nucleare si chiama carbone, si chiama petrolio, si chiama gas. E' con queste tecnologie che si genera la stragrande maggioranza di energia. E' contro queste tecnologie che si dovrebbe focalizzare l'attenzione degli attivisti delle energie rinnovabili, non contro il nucleare.  Le rinnovabili possono anche andare ben per fornire i picchi di energia (anche se lo fanno quando vogliono e possono loro) e mettere in contrasto una sorgente energetica a spot come le rinnovabili contro una di baseload come il nucleare e' un controsenso.

Un saluto,
Luca Bertagnolio
RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Carlo - 30-04-2011 21:31

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Percentuale destinata a dimezzarsi entro 10 anni.


Questa è un'altra panzana.
Già ai tempi dei referendum si diceva che l'Italia era l'apripista, presto, secondo le previsioni dei verdognoli, il nuclare sarebbe calato in tutto il mondo.... e poi definitivamente scomparso.
Il risultato è che eramo fra gli unici senza nucleare (o quasi, fra i paesi industrializzati) e lo siamo tutt'ora.
RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Carlo - 30-04-2011 21:36

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Percentuale destinata a dimezzarsi entro 10 anni.


Questa è un'altra panzana.
Già ai tempi dei referendum si diceva che l'Italia era l'apripista, presto, secondo le previsioni dei verdognoli, il nuclare sarebbe calato in tutto il mondo.... e poi definitivamente scomparso.
Il risultato è che eramo fra gli unici senza nucleare (o quasi, fra i paesi industrializzati) e lo siamo tutt'ora.
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Sarek - 01-05-2011 03:29

Però non è che dagli anni 90 ad oggi ne siano state costruite tantissime, di centrali...
Perchè per 20 anni c'è stato questo stallo ?

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it...uzione.jpg

P.S. Postato su wikipedia da... dwalin ? Big Grin


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 01-05-2011 11:10

Disponibilità dei fossili che hanno dissanguato economicamente i paesi industrializzati a favore di paesi privi di scrupoli.
Poi è partita la panzana del CO2 per vendere pannelli FV e pale Eoliche, visto la fregatura dei parchi eolici.
Il resto è cronaca.


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 01-05-2011 11:24

Non dimenticare l'effetto rindondante degli Ecostorditi:

http://www.ilgiornale.it/interni/gli_sci...comments=1

Da Verdone alla Mannoia: cantanti e comici si improvvisano "scienziati" anti nucleare
Di Marco Zucchetti.

Se è vero che per parlare di ippica non occorre essere dei cavalli, perché stupirsi se a discettare di fisica nucleare vengono chiamati solo menestrelli, cabarettisti e giallisti? È la stampa, bellezza, quella che al valore legale del titolo di studio sostituisce il valore mediatico dell’incompetenza.
Capita così che L’Unità e Il Fatto Quotidiano scelgano come autorevoli voci anti-atomiche esperti di ogni tipo: il trionfatore di Sanremo, maestri di moda e turismo, maghi del best-seller.
I requisiti richiesti sono due: la convinzione che tutte le centrali nucleari producano pesci con tre occhi come quella dei Simpsons e l’assoluta mancanza di autorevolezza sul tema

Il primo è stato Celentano, che per aver scritto nel ’66 «là dove c’era l’erba ora c’è una città», da quarant’anni veste i panni verdi dell’ecologista. Ieri è stato il turno di Raffaella Carrà: «Il nucleare è una scelta sbagliata: mette un peso insostenibile sul futuro dei nostri figli». Carramba, non saranno mica gli stessi figli che oggi, novelli trentenni, ringraziano sentitamente le isterie collettive post-Chernobyl dei loro genitori tutte le volte che devono pagare una bolletta? Ma a Raffaella che importa delle tariffe? Se per caso cadesse il mondo, lei si sposta un po’ più in là. E «tanti auguri» ai clienti Enel. Certo, poi la Carrà propone una sorta di Lodo Alfano, chiedendo «lasciamo governare Berlusconi e vediamo i risultati», ma questo al Fatto interessa meno...
Nel team di ricerca assoldato dai due quotidiani in effetti uno scienziato c’è. È Carlo Verdone, con la sua laurea in medicina honoris causa. Oddio, gliel’hanno data per l’ipocondria cronica, che lo porta ad aver paura di prendere la leptospirosi pure leggendo «Topolino». Chiedere a lui un giudizio sul nucleare è come chiedere a Galeazzi un parere sulle diete.

Con l’acceleratore di particelle sempre a tavoletta, sale in cattedra anche Giobbe Covatta, all’urlo di «per rovesciare Berlusconi basta poco, che cce vo’?». Seguito dal rapper Frankie Hi-Nrg, tutto concentrato sul panegirico del Molleggiato. Poi Emilio Solfrizzi, che da «dottor Linguetta» di Striscia la Notizia si reinventa dottore in politologia applicata, a cui occorre ricordare che l’astensione al referendum ha un legittimo valore politico. Chiudono la carrellata le pasdaran anti-berlusconiane dai belli capelli, Fiorella Mannoia e Monica Guerritore: la prima ansiosa di dare «un segnale contro Berlusconi e il suo governo delle barzellette»; la seconda - che interpretò Veronica Lario nelle scenette di Annozero con un astio degno del metodo Stanislavskij - invece getta la maschera: «Voterei qualsiasi cosa, anche per decidere se i gatti possono dormire sui letti».

Ecco, sta in questa ammissione il nucleo della faccenda. Perché il fine - ovvero il disarcionamento del Cavaliere - giustifica i mezzi. Ogni scusa è buona. Altro che nobile interessamento per il futuro ecosostenibile dei nipotini, altro che chiare, fresche e pubbliche acque: l’essenziale è votare contro il governo sempre e comunque, sull’oliva nel Martini, sui sandali con o senza calze, sul Pallone d’Oro a Messi o Ronaldo. E va da sé che per emettere dei «no» a prescindere mica serve un master in cromodinamica quantistica. Sono pareri, chiacchiere da bar travestite. Quindi perché dar voce a scienziati veri come Veronesi o Margherita Hack, politicamente avversi a Berlusconi ma favorevoli a uno sviluppo nucleare con tanto di argomentazioni? Meglio schierare improbabili guru utili e preconcetti.

Anche perché quanto inciderà sulle tasche di Matteo Marzotto, aristocratico manager di Valentino e presidente dell’Enit, il fatto che in Italia abbiamo l’energia elettrica più costosa d’Europa? Lo zero virgola niente, quindi può aggiustarsi il gessato, ordinare una cassa di Perrier e correre a firmare per L’Unità. Insieme a Vecchioni e Battiato, poeti del pantheon radical chic. Ma l’ateneo è vario, i professori tanti. E quindi ecco Neffa schierato per «un’Italia di sana e robusta Costituzione» (è una coincidenza che abbia scritto l’inno del Pd); ecco gli scrittori Scurati, Magrelli, Belpoliti e De Cataldo, ecco Dacia Maraini affermare «l’orgoglio di essere un Paese denuclearizzato» alla faccia delle decine di impianti in Slovenia, Francia e Svizzera. Ecco l’attore Neri Marcorè (o forse è la sua imitazione di Di Pietro?), ecco Antonio Cornacchione, quello di «povero Silvio», e la sua collega di «Zelig» Teresa Mannino. Tutti improvvisamente esperti di quark, millisievert e neutrini.

A questo punto tanto valeva chiamare Alvaro Vitali: con le flatulenze dei suoi film, sai che intervento a favore del biogas?


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - lucaberta - 01-05-2011 11:44

Riporta:
Quindi perché dar voce a scienziati veri come Veronesi o Margherita Hack, politicamente avversi a Berlusconi ma favorevoli a uno sviluppo nucleare con tanto di argomentazioni? Meglio schierare improbabili guru utili e preconcetti.


e la cosa piu' triste e' vedere come Veronesi ed Hack ora siano stati "declassati" dato che hanno espresso un parere favorevole al nucleare. Purtroppo l'ideologia di sinistra, di chiaro stampo comunista, esiste e prospera ancora. Se non sei "allineato" vai come minimo ignorato, meglio distrutto.  Quindi ora Veronesi ed Hack sono continuamente criticati da sinistra.  La comprova che non basta essere anti-Berlusconi per avere credibilita' a sinistra, bisogna anche essere "allineati" con i pensieri prevalenti. E loro non lo sono piu'.

Riporta:
ecco Dacia Maraini affermare «l’orgoglio di essere un Paese denuclearizzato» alla faccia delle decine di impianti in Slovenia, Francia e Svizzera.


mi domando come facciano a fare radiografie e risonanze magnetiche nucleari, in questo bizzarro paese denuclearizzato che si chiama Italia...

Ciao, Luca
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Charade77 - 01-05-2011 15:00

L'altra tristezza è che si stanno convincendo tutti che eolico e soprattutto FV aiutano a viver meglio ,non c'è CO2 ,cosa volete di più?Chiedete a qualsiasi amico verdognolo se gli è stato spiegato come viene smaltito il pannello FV e soprattuto la differenza tra rendita finaziaria e resa energetica ... La deduzione  falsamente logica che viene fatta è che se ci guadagnao economicamente ,vuol dire che ho prodotto tanta energia.E ora coloro che hanno investito s'incazzano perchè stanno "un'attimo" rivedendo gli incentivi :e menomale ,dato che pago pure io ,dato che trattasi di denaro pubblico.Ogni volta che sento parlare di "nuovo parco eolico" (l'ultimo in provincia di brescia,dove abito,il più grande d'europa!) comincia subito a girarmi la testa ...Sto cercando solo di comprendere come si possa fare a trasmettere alle persone il messaggio che ,preso coscenza del problema energetico che attagnaglia la società ,serve essere razionali e optare per quei mezzi che permettono una produttività energetica beneficio/costo apporpriati come il nucleare:ma poi sento :"rompere la materia per far bollire l'acqua è demenziale" ... a me gira di nuovo la testa!Ma ci siete o ci fate?Azione --->Reazione!Serve grossa quantità di energia---->Grosso modo per produrla(famoso principio del pennello cinghiale)!Basta con le balle delle rinnovabili che succhiano un pacco di soldi e producono poco ,basta!


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Alessandro Bellotti - 01-05-2011 18:48

Sicuramente se dopo 70 anni si produce solo il 6% (già in calo negli ulti 5 anni) di energia da nucleare vuol dire che si tratta di una ciofeca. Semplicemente ci si è accorti (anche gli USA che dal 1994, ormai 20 anni, non fanno partire una nuova centrale nucleare) che fra 10 anni, fra 20 anni il Mw/ora da nucleare costerà tantissimo (sale del 15% ogni anno..).
I costi che spesso si trovano (chi dice 50, chi 60 e oltre), fanno riferimento infatti a costi di euroal Mwatt/ora prodotti da centrali degli anni 70 e 80. Si sa che negli anni 90 e 00 di centrali ne hanno costruite pochine e queste pochine pesano (achh) un +15% annuo...
Evidentemente, estrapolando (i tedeschi si vede che estrapolano mentri i nuclearisti italiani pensano di essere ancora negli anni 70 o peggio), si può credere che la parità con ad esempio il fotovoltaico (visti i trend di decrescita..) si possa raggiungere entro il tempo che impegheremo ad attivare 20/25 Gwatt di EPR (20 anni).
Curiosamente i tedeschi avranno spente tutte le centrali quanto i pirla italici cominceranno a pensare di accenderne la prima (se EPR, non prima del 2020/2025 visto quello che sta succedendo in Finlandia..).
Poche balle: per 15 reattori EPR (appunto 20/25 Gwatt) ci vuole una cifra che non abbiamo pari a 120/150 miliardi di euro (se costa 7 o 8 in Finlandia forse di più). Dovremo piazzare sulla costa le centrali che saranno o 7 o 8 con 2 reattori ciascuna.
Dove si possono mettere ?
Scartando tutto il Tirreno per ovvie ragioni di tsunami e grandi terremoti non resta che l'Adriatico settentrionale (Marche e Abruzzo sono zona sismica), la Sardegna e la Basilicata.
Adriatico settendtrionale ? Qualche sprovveduto ha già indicato Ravenna. Consiglio ovviamente Milano Marittima, a fianco del Papeete.
La grana l'abbiamo con i Francesi: Silvio Berlusconi ha firmato contratti per cui ci costerà salato non rispettarli.
Dimenticavo: ovviamente NON sono anti nucleare. Sono anti EPR in Italia La ragioni mi sembrano del resto ovvie:
Costi in primis, mancanza di siti idonei, mancanza di sicurezza (in Italia soprattutto), mancanza di consenso popolare, tecnologia (quella EPR) tutt'altro che sperimentata, soprattutto a livvello di sicurezza come insegna il caso Finlandese con 2000 non conformità molte dellle quali a livello di sicurezza. Ovviamente la Finlandia non è l'Italia. Hanno un territorio più grande di quello italiano con gli abitanti della Lombardia.
Hanno soprattutto una classe politica integerrima e non corrotta (3 posto contro il 64° dell'Italia).
Non vi fiderete mica di Silvio Berlusconi o di Bersani a guidare un governo che spenda 150 miliardi di eruo e piazzi per la penisola 15 reattori EPR non ancora in funzione nel mondo ?
Quali competenze abbiamo messo in campo ?
In Italia, abbiamo uno come Veronesi a capo della commissione sicurezza per il nucleare ?
Un quasi novantenne dalla faccia rispettabile che ci propina ideologie di 50 anni fa seminando il terrore della morte senza nucleare.
E mi dovrei fidare di questa gente ?


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - giorgio_luppi - 01-05-2011 20:03

@AleD Perche' ne stai facendo un caso personale? Comunque, se ti interessa, ti posso assicurare che a casa mia ho fatto tutto quello che potevo fare senza buttar giu' i muri: vetri termici, caldaia nuova, elettrodomestici in classe A etc. Inoltre sono da una vita molto parco nei consumi, uso l'auto solo quando non ne posso fare a meno, non uso il condizionatore, spengo la luce e non lascio nulla in stand-by. Soddisfatto? Il mio sogno comunque rimane una casa clima, se mai riusciro' ad arrivarci ti invitero' a cena. Un saluto


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 01-05-2011 20:08

http://www.archivionucleare.com/index.ph...comparati/


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - AleD - 01-05-2011 21:28

@giorgio_luppi: Non sto facendo un caso personale, quello che volevo dire è che il taglio reale dei consumi presuppone degli investimenti notevoli (in numeri: 10 milioni di edifici in classe G con 50.000 euro di ristrutturazione a testa fanno 500 miliardi di euro da investire per avere un risultato energetico sul serio reale a livello nazionale). Tutto qui.
Quello che vorrei far passare come messaggio è che chi invoca alla riduzione dei consumi devi dimostrate come lo ha fatto, con che investimenti e con che risultati.
"Tutto qui", altrimenti sono le sole parole vuote.
Ah, ps, anche io abito in una casa di 50 anni fa, e giusto lo scorso inverno ho investito 8.000 euro per isolare decentemente il tetto (25 cm di fibra di cellulosa, per tagliare di un 100 kWh/m2 anno i miei fabbisogni), ovviamente l'ho fatto perché potrò usufruire delle detrazione del 55% dei costi in 5 anni (fino all'anno scorso era così). Certo è che per cappotto esterno decente + infissi prestanti + nuova caldaia a condensazione (per arrivare in classe B), servono altri 35.000 euro circa, e ti garantisco che varebbero tutti visto che ridurrei di 3/4 il consumo di gas per il riscaldamento, ad oltranza.
Ma il punto è: lo scenario applicato in modo massivo è utopico, lo è perché altrimenti già in tanti lo avrebbero fatto e invece non si sono mossi, e si che la detrazione al 55% c'è dal 2007... la stragrande maggioranza di quelli che si sono mossi lo hanno fatto per mettere mano ai soli infissi.
Molto più comodo e renumerativo investire nel pv tanto modaiolo che rende EURO nettti ogni anno (almeno fino al giorno dello smaltimento o fino al giorno in cui servirà sostituire l'inverter).


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - giorgio_luppi - 01-05-2011 21:33

Riporto qualche stralcio di un articoletto di Mario Tozzi, geologo, primo ricercatore del CNR:
[omissis] Oggi piu' di ieri non c'e' alcuna ragione per tornare al nucleare e i dubbi sono semmai aumentati. i costi sono , in proporzione, incrementati: una centrale necessita di 8-9 miliardi di euro e non si capisce bene quale investitore privato possa mettere in campo. Secondo Moody's il prezzo medio dell'energia nucleare e' piu' elevato del gas (+26%) ma anche dell'eolico (+21%), arrivando alla media, per kWh, di 151 dollari. In realta' sapremo quanto costa esattamente 1 kWh prodotto per via atomica solo quando il primo kg di uranio della prima centrale nucleare al mondo sara' reso innocuo. Cioe' fra 30.000 anni. [omissis] Non si sa poi bene dove costruire la prossima centrale in un paese che e' sismico, soggetto a rischio idrogeologico e vulcanico, oltre che densamente popolato. Una nuova centrale EPR necessita di oltre 65 metri cubi di acqua al secondo e non si sa nemmeno se il Po possa sostenerla in eventuali periodi di secca. Resta il mare, con tutti i problemi che si possono immaginare. [omissis]

Ecco inoltre un link utile per chi pensa che il plutonio non sia pericoloso
http://it.wikipedia.org/wiki/Plutonio#Precauzioni



RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Alessandro Bellotti - 01-05-2011 23:05

Confindustria Tedesca ha come obiettivo di risparmiare il 40% di energia entro il 2010. Ovviamente usando 'l'energia del futuro': la tecnologia.


RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Carlo - 02-05-2011 00:01

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Sicuramente se dopo 70 anni si produce solo il 6% (già in calo negli ulti 5 anni) di energia da nucleare vuol dire che si tratta di una ciofeca.


Su Wikipedia c'è scritto 14%, ma forse è sbagliato.

Io vivo in Europa.
L'Europa è un unico continente energetico.
Le caratteristiche economiche, sociali, di necessità energetiche, di disponibilità dela natura sono supperggiù omogene.

Se in Australia o in Ciad non hanno nucleare non ci traggo molte conclusioni.

La rete elettrica in cui vivo, quella Europea, a cui è collegata la mia abitazione e la fabbrica dove lavoro, cosa sarà? 30%... Buttalo via!
RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 02-05-2011 09:48

giorgio_luppi ha Scritto:

  Riporto qualche stralcio di un articoletto di Mario Tozzi, geologo, primo ricercatore del CNR:
[omissis]  Oggi piu' di ieri non c'e' alcuna ragione per tornare al nucleare e i dubbi sono semmai aumentati. i costi sono , in proporzione, incrementati: una centrale necessita di 8-9 miliardi di euro e non si capisce bene quale investitore privato possa mettere in campo. Secondo Moody's il prezzo medio dell'energia nucleare e' piu' elevato del gas (+26%) ma anche dell'eolico (+21%), arrivando alla media, per kWh, di 151 dollari. In realta' sapremo quanto costa esattamente 1 kWh prodotto per via atomica solo quando il primo kg di uranio della prima centrale nucleare al mondo sara' reso innocuo. Cioe' fra 30.000 anni.   [omissis]   Non si sa poi bene dove costruire la prossima centrale in un paese che e' sismico, soggetto a rischio idrogeologico e vulcanico, oltre che densamente popolato. Una nuova centrale EPR necessita di oltre 65 metri cubi di acqua al secondo e non si sa nemmeno se il Po possa sostenerla in eventuali periodi di secca.  Resta il mare, con tutti i problemi che si possono immaginare.  [omissis]

Ecco inoltre un link utile per chi pensa che il plutonio non sia pericoloso
http://it.wikipedia.org/wiki/Plutonio#Precauzioni






Tutte cose AMPIAMENTE smontate con documentazione e dimostrazione.il tutto reperibile in questo forum.
I casi sono due:
Credere all'Ecofurbo, libero di crederci.
Verificare le affermazioni dell'Ecofurbo, almeno per una propria dignita intelletuale.

In pratica sono tutte fesserie le affermazioni del tuo "ricercatore", il cui fine è di illudere gli ecostorditi di turno.
Poi chi vuole farsi "abbindolare" con delle panzane, liberissimo.
Come vedi , qui non si vuole convincere nessuno, la conoscenza implica un minimo sforzo di ricerca.

Un piccolo aiuto, ma leggere tutto fin dall'inizio:

http://www.archivionucleare.com/index.ph...-nucleari/

Se vuoi un "taglio" ufficiale,sempre in merito:

http://www.assonucleare.it/Documenti%20A...3-2009.pdf


Ciao
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Alessandro Bellotti - 02-05-2011 20:56

x Carlo, vero il 14% di energia ELETTRICA ma si sa, non viviamo solo di elettricità. Ci riscaldiamo, usiamo l'auto, facciamo piastrelle (a gas ovviamente). Dell'energia totale che ogni giorno la specie umana consuma, meno del 6% viene dal nucleare. Percentuale destinata a diminuire drasticamente come si evince dal numero di centrali in costruzione e pensate e dal numero di quelle che adranno in pensione (si fa per dire visto che per i costi altissimi di dismissione saranno lasciate dove sono per 100/150 anni).
Il nucleare è una bufala: in 70 anni solo il 6% dell'energia. Un misero 6% che va scemando anno dopo anno.
Tendenza precedente a Fukushima e oggi ovviamente accellerata dal disastro.
Tutto questo casino per il 6%. E su questo forum si punta ancora su questa tecnologia vecchia, obsoleta, costosa, pericolosa e in Italia semplicemente irrealizzabile.


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Alessandro Bellotti - 02-05-2011 21:43

scusa Cher, cosa faccio, ti posto il sito di Greenpeace ?
Che senso ha postare documenti di chi fa business con il nucleare ?
Potresti anche citare Areva così siamo al completo.
Ci sono schiere di scienziati fisici nucleari che sono contrari al nucleare EPR in Italia. Possibile che non si ragioni con i numeri, possibilimente completi, con costi completi, con costi estrapolati a 20 anni perchè ci vorranno 20 anni per realizzare un programma nucleare in grado di fornire il 25 o meglio il 30% del fabbisogno di elettricità.
Visita il sito di Vittorio Prodi che si è occupato pesantemente di nucleare. Guarda cosa viene detto in Europa, in Commissione Energia.
Le grandi sfide europee per l'energia vanno risolte a livello europeo.
In modo semplice, economico, ecocompatibile.
Sono queste le direttive europee. L'Europa va esattamente dall'altra parte di quello che tu e pochi altri volete fare: microcentrali, miriadi di microcentrali governate da grande intelligenza.
La nazione più tecnologica, la Germania, ha già aperto la porta del futuro.
Intere piccole città funzionano già oggi in modo intelligente, con abitazioni e piccoli insediamenti governati da intelligenza.
E' tu, Cher, sei ancora ancorato (forse ancorata ?) a ciò che si diceva negli anni 50 e 60 quando sembrava che il nucleare dovesse risolvere tutti i mali del pianeta: energia praticamente gratis per tutti (!!!), mai più fame e sete nel mondo, popoli in pace perchè più nessuno avrebbe fatto guerre per le fonti energetiche. Poi la storia...
Che tristezza, da una parte la Germania, l'Austria e presto anche altre nazioni con la Polonia in testa (Belgio, Olanda, Danimarca) e dall'altra l'Italia che comincerà con le centrali EPR, spendendo 100/130 miliardi di euro di sola costruzione.
In Italia, dove la corruzione vale 70 miliardi di euro all'anno pensiamo di costruire le centrali nucleari.
Perdipiù EPR, ancora in fase di costruzione, nel mondo e quindi senza opportuna sperimentazione.
Mi batterò nelle scuole di Modena, mi batterò in tutte le fiere alle quali parteciperò con la mia azienda, mi batterò su tutti i forum, mi batterò ovunque ci sia l'occasione per spiegare alla gente i semplici concetti inattaccabili che ho espresso qui sopra.
Centrali EPR in Italia (corruzione da 64° posto nel mondo) non ancora sperimentate, lungo le nostre coste. Tutte le persone che ho avvicinato in Italia (e sono migliaia visto il lavoro che faccio) una volta spiegato questi semplici concetti, se erano favorevoli, sono diventate subito contrarie.
Se poi aggiungo cosa stanno facendo in Germania arriva anche lo stupore e l'ammirazione.
Berlino avrà presto 2 milioni di auto elettriche e noi, in Italia, targhe alterne, sforamenti continui della quantità permessa di polveri sottili, parcheggi e cicrolazione indegni di un paese civile.
A Berlino, al posto dei parcometri ci sarà il biberon per caricare le batterie dell'auto. Questo SENZA nucleare.
Consiglio di visitare,se puoi Cher, le grandi fiiere tedesche dell'automazione e dell'energia.
Hannover Messe, per esempio, dove nessuno parla di nucleare.
L'anno scorso solo l'Enel aveva uno stand pro-nucleare, con visione idilliaca dell'energia buona, pulita, sicura. L'energia nucleare appunto.
Quest'anno dov'era l'Enel ? Dov'erano i depliants e i filmati pro-nucleare che ci hanno bombardato fino a Fukushima anche per TV ?
Scrivo regolarmente anche sul blog di Chicco Testa che, ovviamente, si è dato alla macchia..
La Siemens ha venduto in tempi non sospetti (2009) ad Areva la sua partecipazione al progetto EPR.
Secondo te, Cher, perchè ?
La più grande azienda del Mondo, iper tecnologica, numero 1 nell'automazione, impegnata fino a 2 anni nel nucleare si defila dal progetto EPR.
Non ti viene il sospetto che Siemens veda un futuro diverso da come lo vedi tu ?
400.000 uomini lavorano oggi per creare valore sostenibile: questo è ciò che recitava lo slogan di Siemens.
Un valore SENZA nucleare.
Lodo il tuo fervore, il tuo accanimento.
Non sono antinucleare.
Se avessimo ancora una decina di reattori faremo bene ad usarli.
Ma partire oggi, da zero, completamente in mano ai francesi, piazzare sulle coste 15 reattori, vedere se va bene nel 2030 finito il piano e cominciare ad avere i benefici economici dopo il 2040 quando la maggior potenza industriale del mondo punta tutto sulle rinnovabili, penso sia una scelta assurda.
Almeno si aspettasse di vedere come va in Finlandia.
Il Canada ha rifiutato le centrali EPR (prima di Fukushima) e la Cina, affamata di energia, ha fermato la fornitura dei 4 reattori commissionati ad AREVA.
Il Governo Italiano, bypassando il referendum, vuole ripartire fra uno o due anni.
Pazienza, rifaremo un altro referendum.


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Carlo - 02-05-2011 21:51

Riporta:
la Cina, affamata di energia, ha fermato la fornitura dei 4 reattori commissionati ad AREVA



Stai tranquilllo.
La Cina riprenderà alla grande la costruzione di centrali nucleari.
Se non fosse così lontana farebbe anche degli elettrodotti per venderci energia elettrica...
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Carlo - 02-05-2011 22:03

Riporta:
Berlino avrà presto 2 milioni di auto elettriche e noi, in Italia, targhe alterne, sforamenti continui della quantità permessa di polveri sottili, parcheggi e cicrolazione indegni di un paese civile.



Curioso.
Molti antinuclearisti, secondo me a torto, sono contrari all'auto elettrica perchè aumenta il consumo globale di energia elettrica.
Una presa in giro, dietro la quale si nosconderebbe la lobby dei costruttori di autoveicoli, senza riduzione dell'inquinamento ma solo spostamento a monte.
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Alessandro Bellotti - 02-05-2011 22:14

Dipende da come si produce l'energia elettrica che farà andare le auto..
Come ho già scritto, non sono antinucleare. Il futuro dell'auto è sicuramente elettrico o idrogeno. Se poi la lobbies del costruttore di turno di auto elettriche guadagnerà soldi, questo fa parte del gioco. Rimane comunque l'esempio di come una grande città sta affrontando il problema dell'inquinamento, del rumore e dell'approvvigionamento energetico. Se poi qualche sprovveduto 'ambientalista' pensa che sia meglio andare a piedi piuttosto che usare l'auto elettrica, potrà sicuramente farlo.
Surplus si energia elettrica da fotovoltaico: idrogeno come vettore. Questa la soluzione del futuro.
Un futuro con centrali nucleari che non romperanno la materia per bollire dell'acqua a costi fuori di testa e creando eredità moralmente e materialmente inaccettabili.
Prossimo secolo ?


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Alessandro Bellotti - 02-05-2011 22:23

Ne ha commissionate 4, per la miseria di 5 Gwatt.
Dovresti sapere che l'obiettivo della Cina è di avere il 25% di energia elettrica da rinnovabili entro il 2020.
Idroelettrico ovviamente e fotovoltaico. Più rinnovabili in Cina che in Francia dove Areva sta facendo di tutto per piazzare le EPR. 2 soli reattori in costruzione.
Stiamo parlando del nulla.
Riparliamo di EPR dopo nil 2020, quando forse la centrale finlandese avvrà qualche mese di lavoro.
Sembra di parlare di Caorso. Ricordo una spassosa chiaccherata con uno dei maggiori esperti di nucleare che abbiamo in Italia al quale chiesi, un paio di anni fa, quanto fotovoltaico avremmo dovuto installare per equiparare la potenza della Centrale di Caorso.
Molti se si parla di potenza ma pochissimi se si parla di energia: aprresi allora che Caorso nella sua vita, era più tempo in manutenzione che in produzione.
Costi di dismissione (si fa per dire..) del nucleare italiano oltre 10 miliardi di euro. Parola del ministro Romani.
Indecente, semplicemente indecente.


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Carlo - 02-05-2011 22:30

Riporta:
Surplus si energia elettrica da fotovoltaico: idrogeno come vettore. Questa la soluzione del futuro.



Hai fatto due conti? quanto consuma in kilowatt una autovettura ad idrogeno? Quanto ti dà il sole per metro quadrato? Quanti metri quadrati di sole avresti bisogno per un'ora di percorrenza?

Ho partecipato ad un convegno ove un illustre relatore professore universitario nel campo dell'energetica, stechiometria alla mano, domostrava come una siffatta soluzione sia un assurdo termodinamico. Tuttavia pare molto affascinante!

Se hai energia elettrica che tui cresce, è energeticamente più favorevole, una comune batteria (magari dell'ultima generazione) con motore elettrico, azichè il doppio passaggio assi poco efficiente elettrolisi più motore ad idrogeno.

RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Alessandro Bellotti - 02-05-2011 22:47

Certo che il passaggio all'idrogeno è poco favorevole. Occorre però fare i conti pensando alla gestione intelligente del tutto. Occorre quindi gestire la distribuzione dell'energia elettrica in modo da massimizzare i rendimenti. E' evidente che ciò non si fa con il nucleare. Il 7% perde la rete elettrica italiana, prorpio perchè è ancora gestita partendo da produzioni concentrate di energia elettrica. 15 reattori EPR accresceranno queste perdite: 1,5 reattori serviranno per coprire le perdite generate dai reattori stessi.
Occorre produrre energia elettrica dove serve e quando serve.
Di giorno, in estate, il massimo.
Proprio quando il nucleare fluviale (la Francia ne sa qualcosa) è a rischio. Quindi solo sul mare.
Dove le mettiamo, Carlo, le centrali in Italia ?


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Carlo - 03-05-2011 00:10

Riporta:
Occorre però fare i conti pensando alla gestione intelligente del tutto. Occorre quindi gestire la distribuzione dell'energia elettrica in modo da massimizzare i rendimenti.



Contro i limiti della conservazione dell'energia c'è poco da massimizzare i rendimenti!
A proposito, il fisico ambientale-energetico MacKay (di cui ti consiglio di leggere il libro che trovi in rete) è spietato contro l'auto ad idrogeno: We need to focus on solutions that use less energy, not “solutions” that use more!  I know of no form of land transport whose energy consumption is worse than this hydrogen car.


Riporta:
Occorre produrre energia elettrica dove serve e quando serve.



In effetti questo è l'unico modo per far funzionare la generazione distribuita. Un po' funziona. Ma solo un po'. Per il resto cosa fai?
Che dire di una industria, o di una città, che ha una concentrazione di richiesta di energia molto superiore rispetto al suo territorio?
Che dire dei picchi di consumo nei lunghi pomeriggi di inverno?
In tutti i modelli di generazone distribuita, se hai mai avuto occasione di analizzarli, vedrai che la generazione distribuita copre solo una parte ridotta di tutta la produzione di energia.

Riporta:
Dove le mettiamo, Carlo, le centrali in Italia ?



Grazie al cielo non sta a me decidere. So che diversi siti erano stati individuati dagli esperti, come quelli per le prime centrali italiane.


RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - lucaberta - 03-05-2011 00:18

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Il Canada ha rifiutato le centrali EPR (prima di Fukushima)

beh, avendo il Canada il CANDU, va da se' che preferiscono rimanere su tecnologia locale, visto che loro se lo possono permettere.

Noi invece siamo stati cosi' furbi da aver speso vagonate di denaro per il CIRENE, e di non averlo mai finito.  E di avere arrestato Caorso e Trino, e di averne  accelerato la dismissione, chissa' mai che a qualcuno potesse venire in mente di rimetterle in funzione.  Bell'affare per i soldi del contribuente.

Come gia' detto da Carlo, ti consiglio caldamente di spendere un po' di tempo leggendo il libro "Sustainable Energy - without the hot air" del Prof. David MacKay, se vuoi avere un'idea precisa di quanto poco le rinnovabili classiche (solare ed eolico) contribuiscono ad un budget energetico.  E si parla anche di idrogeno per autotrazione, e non se ne parla granche' bene.

Viene fuori bene il solare per riscaldamento dell'acqua, e tutto il trend delle auto elettriche, l'unico modo di salvare le citta' dai folli livelli di inquinamento che ci ritroviamo al giorno d'oggi.

Un saluto,
Luca Bertagnolio
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Carlo - 03-05-2011 00:43

Riporta:
Viene fuori bene il solare per riscaldamento dell'acqua



Scusa se preciso: il solare termico, prima che qualcuno equivochi, e metta il fotovoltaico per alimentare il boiler! Toungue
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - giorgio_luppi - 03-05-2011 20:46

@cher:
I riferimenti che citi e che dovrebbero smontare le tesi contro il nucleare sono uno dell'ing Romanello, membro dell’Associazione Italiana Nucleare e del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare e l'altro della Associazione Nucleare Italiana, praticamente lo stesso documento. Come fonte mi sembra leggermente di parte.
Il web e' uno strumento molto potente, vi si puo' trovare di tutto, informazioni vere e informazioni false, conferme e smentite. Se non si hanno competenze specifiche e non si puo' toccare con mano, non resta che scegliere, in base alla propria conoscenza e alla propria esperienza, di chi fidarsi. Tu ti fidi di un gruppo di aziende che ha forti interessi economici nel costruire centrali e poi nel vendere l'energia da esse prodotte?
Ti fidi di una classe politica e dirigente che, sia di destra che di sinistra non e' riuscita in trent'anni a terminare la Salerno-Reggio Calabria? Che non riesce a far funzionare la sanita', le scuole, che non riesce a combattere l'evasione fiscale o la corruzione?
Ti fidi di un governo in cui un Ministro della Repubblica dichiara – subito dopo l’evento che ha scosso il Giappone - che il “Programma nucleare italiano va avanti” (trascurando il fatto che neppure è partito), per poi smentirsi pochi giorni dopo invocando “una pausa di riflessione” (che duri possibilmente fino alle prossime elezioni amministrative) ? O che si affretta nel cercare di annullare un referendum non appena scopre che potrebbe perderlo?
Come puoi pensare che sara' in grado di gestire la costruzione e la gestione di impianti complessi come delle centrli nucleari?
Io preferisco fidarmi di onesti ricercatori universitari come Mario Tozzi o Vincenzo Balzani e Nicola Armaroli, autori del libro “Energia per l' astronave terra”. O pensi che il CNR sia un covo di 'ecostorditi' come li chami tu?
Mi fido piuttosto di una giornalista seria e preparata come Milena Gabanelli, che e' stata diverse volte oggetto di cause che non ha mai perso.
Sarei inoltre curioso di sapere da dove deriva il tuo disprezzo viscerale per i non-nuclearisti, non mi sembra che tu finora abbia portato dei gran dati di fatto, oltre ad alcuni riferimenti e link (di parte) verso i quali provi una fede paragonabile solo a quella che un Testimone di Geova prova per la Bibbia.
Non mi sembra che le tue risposte del tipo “propongo di incrementare il consumo di energia” o “de coccio” o “il fotovoltaico e' una frode” o ”l' eolico e' una truffa” siano particolarmente suffragati dai fatti.
Gli argomenti che ho postato nel mio primo intervento sono tratti da testi e da ricerche sul web scritti da fonti che ritengo attendibili e, sopratutto, sono basati su dati numerici e di fatto, non su emozioni.

Ritengo tuttora validi gli argomenti ma, se anche non lo fossero, temo che la l'ipotesi di realizzare centrali nucleari in Italia sia impraticabile.


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 03-05-2011 21:47

O pensi che il CNR sia un covo di 'ecostorditi' come li chiami tu?

Sbagliato, sono Ecofurbi qui un esempio:

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologi...d=Aa2sYlTD

I riferimenti che citi e che dovrebbero smontare le tesi contro il nucleare sono uno dell'ing. Romanello, membro dell’Associazione Italiana Nucleare e del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare e l'altro della Associazione Nucleare Italiana, praticamente lo stesso documento. Come fonte mi sembra leggermente di parte.

Cosa significa di parte?
Cioè chi è esperto  è di parte e degli "Ecofurbi" che sparano fesserie senza  ritegno che cosa sono-----> ESPERTI de che?
Prego spiegare.Smile

Ti fidi di un governo.......... CERTO!


Sarei inoltre curioso di sapere da dove deriva il tuo disprezzo viscerale per i non-nuclearisti, non mi sembra che tu finora abbia portato dei gran dati di fatto, oltre ad alcuni riferimenti e link (di parte) verso i quali provi una fede paragonabile solo a quella che un Testimone di Geova prova per la Bibbia.


1# mi dispiace deluderti , ma io non disprezzo nessuno, neanche i Testimoni di Geova

I link non sono di parte, come ti ostini, ma bensì sono la dimostrazione della mediocrità dei tuoi "punti di riferimento Ecofurbi" che della faziosità, falsità, irresponsabilità,precarietà ne hanno fatto un microcosmo dove ogni Ecostordito può crogiolarsi e ritrovare qualche suo simile dove condividere quello che non comprende.

In questo contesto si evolve l'antinuclearismo di matrice nazionale.
Il pro-nuclearismo non esiste, in quanto , se conosci la materia( il nucleare civile per produrre energia) ti rendi conto delle incredibili fesserie che gli Ecofurbi ( che non sono stupidi ATTENZIONE!) preparando la sbobba per gli ecostorditi.

Se poi uno vuole discutere, esporre le sue motivazioni sulle problematiche che il nucleare implica in contesto civile con esigenze più o meno variegate --------> mi può star bene.

Tutte le strozzate che Vi fanno trangugiare mi indispettiscono, dato che mi considero un "neutrino" cioè senza massa specifica nella società odierna, svolgo la mia funzione di neutrino.
Nulla di più.


Ciao


RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Carlo - 03-05-2011 22:14

giorgio_luppi ha Scritto:

Come fonte mi sembra leggermente di parte.  


Scusa, esiste un'opinione non di parte?
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Alessandro Bellotti - 03-05-2011 22:58

Quoto 100% Giorgio. Partirei dal fondo, dall'impraticabilità delle EPR sul suolo Italiano. Vista la scelta obbligata del governo (si sa, la Francia possiede una consistente fetta del debito italiano e AREVA non se la passa tanto bene) c'è da chiedersi se sia proprio la scelta migliore. Non sono antinucleare e soprattutto verdognolo e non ho certezze assolute. Mi confronto però con una serie di personaggi di primo piano dell'ex nucleare italiano.
Che sono tutti contrari alla soluzione EPR in Italia.
Poi vedo che la Siemens, che non sono un branco di ecofurbi (Cher, per favore, non ti fa onore il linguaggio che usi) dileguarsi dall'EPR nel giro di pochissimo tempo, proprio quando in Finlandia le cose non si mettono propro bene per Areva (migliaia di non conformità, cause miliardarie, ritardi pluriennali e costi praticamente raddoppiati e non se ne vede la fine). Forse qualche dubbio, agli emeriti 'scienziati' che scrivono su questo blog (se mi prendo del verdognolo...) dovrebbe pur venire. Invece no, solo certezze. La più grande multinazionale del mondo che si occupa di tecnologia pensa che il nucleare non sarà il futuro.
Su questo forum, invece, solo certezze.
Ho la laurea anch'io, da ingegnere. Sono abituato tutti i giorni, per me stesso e per la mia azienda, a pormi dei dubbi e a cambiare idea su mille cose. Dopo anni di ricerche, di confronti (ricercatori, CNR, scienziati, ingegneri nucleari, responsabili della sicurezza del nucleare che fu) e di analisi di dati, di fiere di settore mi prendo del verdognolo.
Da una parte la Siemens e dall'altra un pò di iperconvinti senza se e senza ma.
Mai pensato che vi siano veri problemi di sicurezza.
Le mie perplessità sono prettamente economiche. Perplessità che prendono sempre più la forma di certezza. Nessuna corsa al nucleare, nel mondo. Solo in Italia c'è stato l'entusiasmo nucleare prima di Fukushima. Ora c'è un pò di terrore. Non da parte mia. Il nucleare finirà in una bolla. Si spendereanno un pò di miliardi nelle varie commissioni, nelle valutazioni dei rischi, nelle varie fattibilità.
La Germania andrà a rinnovabili (80%) entro poche decine di anni.
Come farà la potente Germania a fare a meno del nucleare entro pochi anni e continuare a crescere il triplo dell'Italia ?
Che vi piaccia o no (Cher, Carlo etc..) questa è la grande sfida del futuro. Un futuro cominciato ormai da tempo (almeno una decina di anni).
Sono certo che la soluzione che i tedeschi adotteranno si chiama tecnologia (senza il nucleare). Occorre accodarsi il prima possibile al treno tedesco in quanto l'Italia ha grandi risorse se si parla di rinnovabili.
Domani comincia il Solarexpo.


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Carlo - 03-05-2011 23:22

Riporta:
Nessuna corsa al nucleare, nel mondo. Solo in Italia c'è stato l'entusiasmo nucleare prima di Fukushima.



Perchè l'Italia è l'unica grande nazione completamente priva di nucleare.
Gli altri ce l'hanno già!

Curioso: si additano come esempi virtuosi da seguire quelli delle altre nazioni ("solo in Italia..." !). Eppure le altre nazioni hanno, chi più e chi meno, una bella fettona di nucleare. E al di là di annunci più o meno elettorali, non stanno dismettendo....

Mi ricordo dopo il referendum.
I vincitori annunciavano: l'Italia è l'apripista, è l'esempio da seguire e presto anche le altre nazioni metteranno al bando il nucleare.

Cosa è successo? le altre nazioni industrializzate continuano a non seguire l'esempio virtuoso italiano. Però non è più l'Italia l'esempio virtuoso da seguire, lo sono diventate le altre nazioni perchè, pur continuando ad usare abbondantemente il nucleare (e il carbone), avrebbero annuciato che nei prossimi decenni....
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Alessandro Bellotti - 04-05-2011 00:09

La Siemens non ha fatto annunci elettorali. Stai paragonando due momenti storici che distano 25 anni. Tecnologicamente parlando, un'eternità.
In 25 anni sono cambiate le tecnologie, i riferimenti, le necessità. 25 anni fa non avevamo nemmeno il PC (certi baracconi...).
Pensa a ciò che succederà nei prossimi 20 anni. Partiamo da un livello tecnologico, soprattutto elettronico, completamente diverso da come era 25/30 anni fa. Con la tecnologia elettronica moderna si può decidere, controllare, spegnere e accendere. Magari via web o con un messaggino. Puoi sapere in tempo reale qual'è la stringa di pannelli fotovoltaici che rende il 5% e magari intervenire. Puoi decidere quali elettrodomestici far funzionare, puoi in sostanza governare la distribuzione dell'energia. Questo a livello non solo nazionale ma a livello europeo. Qui sta il punto. A livello europeo si sta decidendo come distribuire e a chi l'energia prodotta da diverse fonti, nucleare compreso. Si tratta ovviamente di nucleare già funzionanante e non futuro semplicemente perchè in Europa NON si stanno in pratica costruendo nuove centrali.
Si punta, in Europa, sulle rinnovabili. Solo su quelle. Questo anche prima di Fukushima.
L' energia elettrica da nucleare, in Italia, l'abbiamo già: è francese, costa circa 1/5 di quello che potrebbe costare (ci pensa la borsa elettrica ad allineare il prezzo ai costi vergognosi che ormai siamo abituati a pagare in Italia).
Siamo essenzialmente un popolo di coglioni, che pagano appartamenti, servizi, alberghi e ristoranti molto di più che appunto in Germania, dove, lo ricordo, gli stipendi sono praticamente doppi, non si paga l'autostrada e potrei continuare con altri mille esempi.
Come vedi il nucleare non c'entra. Paghiamo l'energia elettrica il 30 o 40% in più della media europea perchè siamo semplicemente coglioni.
Il nucleare non c'entra nulla.
Siamo talmente coglioni che i Francesi vogliono sbolognarci la loro tecnologia discutibile (la stanno profondamente discutendo nell'unico posto al mondo dove la stanno provando) per un pozzo di soldi.
Non penserete mica, Carlo, Cher etc.. che la mancanza di nucleare in Italia sia la causo delle bollette salate ?
In Italia ci sono mille esempi di veri e propri sallassi esenti da nucleari.


RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - lucaberta - 04-05-2011 00:19

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Quoto 100% Giorgio. Partirei dal fondo, dall'impraticabilità delle EPR sul suolo Italiano.

abbiamo ampiamente capito come la pensi sulle EPR in Italia, vai tranquillo Alessandro.

E su centrali di nuova concenzione, tipo Small Modular Reactor di cui ho parlato in altro thread, che mi dici?  Sarei curioso di sapere il tuo parere.

Riporta:
Su questo forum, invece, solo certezze.


l'unica certezza sappiamo tutti quale e', qui piuttosto apprezziamo i reali contenuti tecnologici e scientifici, e disdegnamo l'ideologia.  Ideologia che ahime' trasuda davvero tantissimo da molti discorsi legati a fonti rinnovabili di energia, costose e poco efficienti.

Riporta:
Ho la laurea anch'io, da ingegnere. Sono abituato tutti i giorni, per me stesso e per la mia azienda, a pormi dei dubbi e a cambiare idea su mille cose.


bene!  Allora non avrai difficolta' a leggere il libro del Prof. David MacKay dell'Universita' di Cambridge, "Sustainable Energy - without the hot air".  Fatti un gran favore e dacci una letta, perche' e' davvero ben scritto ed importante, per mettere nella giusta prospettiva tutte le varie rinnovabili e non.

Il PDF e' scaricabile gratuitamente dal sito dell'autore:
http://www.withouthotair.com/

Riporta:
Le mie perplessità sono prettamente economiche. Perplessità che prendono sempre più la forma di certezza. Nessuna corsa al nucleare, nel mondo.


ah no? Mi sa che dovresti informarti un po' di piu' allora, dato che ci sono parecchi paesi dove il nucleare e' molto in alto nella lista delle priorita', parliamo di piccoli paesi come Cina, India, Corea del Sud, Brasile. E anche in USA le cose stanno tornando a svegliarsi dopo anni di torpore, anni in cui le "vecchie" centrali hanno comunque continuato a generare energia, sia di giorno che di notte, sia che ci sia vento o aria calma.  E questo e' un dato di fatto.

Riporta:
La Germania andrà a rinnovabili (80%) entro poche decine di anni.
Come farà la potente Germania a fare a meno del nucleare entro pochi anni e continuare a crescere il triplo dell'Italia ?


ad esempio comprando energia di produzione nucleare dalla Francia, esattamente come facciamo noi in Italia:
http://www.spiegel.de/international/germ...57,00.html

Riporta:
Che vi piaccia o no (Cher, Carlo etc..) questa è la grande sfida del futuro. Un futuro cominciato ormai da tempo (almeno una decina di anni).
Sono certo che la soluzione che i tedeschi adotteranno si chiama tecnologia (senza il nucleare).


questa tua sicumera sulle rinnovabili cozza in maniera clamorosa con le affermazioni di MacKay.  Ed io credo piu' a lui che a te, sinceramente.

Riporta:
Occorre accodarsi il prima possibile al treno tedesco in quanto l'Italia ha grandi risorse se si parla di rinnovabili.


io spero che l'Italia invece tiri su la propria testa e faccia come sia meglio fare, senza andare a traino dell'uno o dell'altro paese.  Saro' stupido io, ma rimpiango gli anni in cui in questo paese c'era una vera leadership tecnologica nell'industria pesante, ora siamo bravi solo in piccoli settori di nicchia.  Un vero peccato.

Riporta:
Domani comincia il Solarexpo.


buona fiera! Sarei voluto venire ma non ho trovato il tempo, e lo sciopero di venerdi' non mi ha aiutato certamente. Maledetti sindacati.

Ciao, Luca
RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - lucaberta - 04-05-2011 00:27

Alessandro Bellotti ha Scritto:
L' energia elettrica da nucleare, in Italia, l'abbiamo già: è francese, costa circa 1/5 di quello che potrebbe costare [...] Come vedi il nucleare non c'entra. Paghiamo l'energia elettrica il 30 o 40% in più della media europea perchè siamo semplicemente coglioni.
Il nucleare non c'entra nulla.

questa me la devi spiegare meglio. Se l'energia costa 1/5 di quello che potrebbe costare, si vede che i costi di produzione nucleare dei francesi sono parecchio bassi. O capisco male io?  Direi che il nucleare c'entra, eccome se c'entra.

Riporta:
Siamo talmente coglioni che i Francesi vogliono sbolognarci la loro tecnologia discutibile (la stanno profondamente discutendo nell'unico posto al mondo dove la stanno provando) per un pozzo di soldi.


e allora meglio andare, da bravi coglioni, dietro i tedeschi, che stanno iniziando a comprare energia dal nucleare francese anche loro. Cosi' almeno la barzelletta del tedesco, del francese e dell'italiano e' completa, solo che quello furbo alla fine e' il francese. Parbleu.

Riporta:
Non penserete mica, Carlo, Cher etc.. che la mancanza di nucleare in Italia sia la causo delle bollette salate ?  
In Italia ci sono mille esempi di veri e propri sallassi esenti da nucleari.


la causa unica magari no, ma certamente far pagare in bolletta ai clienti lo smaltimento di centrali nucleari che avevano ancora decine di anni di esercizio, direi che e' uno dei motivi per cui in Italia la bolletta e' salata a causa del nucleare. O meglio, dell'assenza di nucleare.  Povera Italia.

Ciao, Luca
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 04-05-2011 10:59

Non ho capito la tua ostilità nei confronti dell' EPR, visto che sei ing, le motivazioni possono andare oltre il linguaggio Eco-parrochiale .Toungue

X LucaBerta

la ricerca prosegue:
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologi...d=AaDq77TD


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - giorgio_luppi - 05-05-2011 20:12

@Cher

Riporta:
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pensi che il CNR sia un covo di 'ecostorditi' come li chiami tu?

Sbagliato, sono Ecofurbi qui un esempio:

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologi...d=Aa2sYlTD
----------------------------------------------------------------------


Scusami ma non vedo dove sia l'ecofurbizia. E' chiaro che tutto ha un costo e tutti sappiamo che al momento il fotovoltaico non si regge senza gli incentivi ma la tecnologia progredisce ed i prezzi calano, fra un po' si sosterra' da solo.

Riporta:
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I riferimenti che citi e che dovrebbero smontare le tesi contro il nucleare sono uno dell'ing. Romanello, membro dell’Associazione Italiana Nucleare e del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare e l'altro della Associazione Nucleare Italiana, praticamente lo stesso documento. Come fonte mi sembra leggermente di parte.

Cosa significa di parte?
Cioè chi è esperto  è di parte e degli "Ecofurbi" che sparano fesserie senza  ritegno che cosa sono-----> ESPERTI de che?
Prego spiegare.
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Di parte significa non obiettivi: Se tu posti link di Assonucleare io posto link di Greenpeace e andiamo aventi all'infinito.  Inoltre quali sarebbero le "fesserie senza ritegno"?  Fammi qualche esempio, parliamo di fatti
e non di opinioni.


Riporta:
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Ti fidi di un governo.......... CERTO!
----------------------------------------------------------------------


Beh' tu sei libero di dare la fiducia a chi vuoi e non saro' certo io a farti cambiare idea.  
Pero' ricordati di queste chiacchiere quando, fra una ventina d'anni, avremo speso miliardi per costruire una centrale che non sara' ancora partita, mentre la Germania stara' spegnendo le sue.
E speriamo che non usino un cemento come quello della Casa dello Studente dell' Aquila.


Riporta:
----------------------------------------------------------------------
Sarei inoltre curioso di sapere da dove deriva il tuo disprezzo viscerale per i non-nuclearisti, non mi sembra che tu finora abbia portato dei gran dati di fatto, oltre ad alcuni riferimenti e link (di parte) verso i quali provi una fede paragonabile solo a quella che un Testimone di Geova prova per la Bibbia.


1# mi dispiace deluderti , ma io non disprezzo nessuno, neanche i Testimoni di Geova

I link non sono di parte, come ti ostini, ma bensì sono la dimostrazione della mediocrità dei tuoi "punti di riferimento Ecofurbi" che della faziosità, falsità, irresponsabilità,precarietà ne hanno fatto un microcosmo dove ogni Ecostordito può crogiolarsi e ritrovare qualche suo simile dove condividere quello che non comprende.

In questo contesto si evolve l'antinuclearismo di matrice nazionale.
Il pro-nuclearismo non esiste, in quanto , se conosci la materia( il nucleare civile per produrre energia) ti rendi conto delle incredibili fesserie che gli Ecofurbi ( che non sono stupidi ATTENZIONE!) preparando la sbobba per gli ecostorditi.

Se poi uno vuole discutere, esporre le sue motivazioni sulle problematiche che il nucleare implica in contesto civile con esigenze più o meno variegate --------> mi può star bene.

Tutte le strozzate che Vi fanno trangugiare mi indispettiscono, dato che mi considero un "neutrino" cioè senza massa specifica nella società odierna, svolgo la mia funzione di neutrino.
Nulla di più.
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Ripeto:  io vorrei parlare di fatti ma tu continui a sparare frasi da campagna elettorale.
Vuoi un esempio di un fatto?  Al momento davvero nessuno ha ancora capito come stoccare in via definitiva le scorie che abbiamo prodotto finora.  Ti sembra il caso di continuare a produrre altre?  Come possiamo pensare di lasciare ai notri figli un pianeta pieno di scorie radioattive? Gia' da solo questo e' un motivo sufficiente per non costruire nuove centrali.

Credimi non trangugio nessuna stronzata e non mi crogiolo con i miei simili in qualcosa che non comprendo. Non offendere la mia intelligenza, vatti a rileggere il mio post iniziale e vedrai dati numerici e motivazioni serie, non propaganda.

Di questo passo la discussione sta diventando sterile, ritengo piu' utile
leggere il libro di McKay suggerito da lucaberta, magari mi evolvo: da eco-stordito a nucleo-convinno.

Comunque su una cosa sono d'accordo con te:
" Tutto considerato, lavorare è meno noioso che divertirsi"

Un saluto


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 05-05-2011 21:01

Rispondo a Giorgio_Luppi:
Per le scorie ho già risposto + + volte , nessun problema o pericolo per il loro stoccaggio in tutta sicurezza, non ultimo il loro futuro saranno integrate nel combustibile MOX per i rettori CANDU.
La "menata" delle scorie ormai è solo una "fissa" di chi non si vuole informare.
Non per essere.....stucchevole , ma non è che tutte le volte che uno entra in questo forum e sottolinea la "problematica" delle scorie ,uno abbia l'obbligo di "istrure" sulla gestione scorie.( con tutta la manfrina che ne consegue)

Se reputi che informarsi sui link  di Greenpeace, credere a giornalisti fazziosi ,ricercatori del CNR che fanno della loro appartenza al centro ricerche un passepartout per promuovere le loro opinioni personali che non hanno nulla a che vedere con la realtà della scienza ma vengono promulgate come fatto scientifico....prego, nessun problema.

Definire ( mi riferisco al Ing Romanello) un Ing nucleare laureato con 110 con lode impegnato nella ricerca in laboratori in Germania sullo sfruttamento degli Attinidi , consulente di assonucleare promuove la diffusione di informazioni scientifiche e dedica il suo tempo per spiegare a tutti con parole semplici aspetti complessi e tu lo etichetti di parte........bè credo che la tua richiesta di fatti e non di opinioni.....
Significa che la tua dissonanza cognitiva sia all'apice. (forse)


Per il cemento della casa dello studente all'Aquila, già risposto e mi ripeto:
l'installazione dei pannelli termici+serbatoi sul tetto senza fare il calcolo strutturale sono stati una CONCAUSA al crollo.
Ps( sarebbe crollata lo stesso)
Se poi vuoi aggiungere la amministrazione della città ( poco importa il colore politico) ha revocato l'area da zona ROSSA come rischio sismico a zona ARANCIO per poter rilasciare permessi edilizzi.
Chissà qualche esperto GEOLOGO avrà detto che potevano farlo.
Come vedi non cerco la polemica.
Ciao


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - giorgio_luppi - 05-05-2011 21:25

Se riesci a credere che il problema delle scorie sia risolto ed anche al nostro attuale governo, allora puoi credere a tutto.
Ciao ancej a te.


RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - tesla82 - 05-05-2011 22:14

Io una centrale me la farei anche costruire davanti casa,e farmi mettere le scorie ( opportunamente schermate) vicino la mia abitazione,no non sono pazzo ho passato una vita a studiare gli effetti( veri) delle radiazioni!!



L'unico problema vero del nucleare in italia è: DOVE li troviamo i soldi per costruirle?


RE:  Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Sarek - 05-05-2011 22:30

Cher ha Scritto:

Se reputi che informarsi sui link  di Greenpeace, credere a giornalisti fazziosi ,ricercatori del CNR che fanno della loro appartenza al centro ricerche un passepartout per promuovere le loro opinioni personali che non hanno nulla a che vedere con la realtà della scienza ma vengono promulgate come fatto scientifico....prego, nessun problema.

Definire ( mi riferisco al Ing Romanello) un Ing nucleare laureato con 110 con lode impegnato nella ricerca in laboratori in Germania sullo sfruttamento degli Attinidi , consulente di assonucleare promuove la diffusione di informazioni scientifiche e dedica il suo tempo per spiegare a tutti con parole semplici aspetti complessi e tu lo etichetti di parte........bè credo che la tua richiesta di fatti e non di opinioni.....

Scusami, di solito apprezzo i tuoi interventi, però qui dissento.

Ho letto quasi tutta la divulgazione che Romanello ha generosamente messo a disposizione e lo ritengo una persona preparata e convinta di quello che fa e di quello che dice.
Però altrettanto penso che se un ricercatore del CNR o un giornalista la pensa in modo diverso non si possa definire fazioso.
Altrimenti si passa a dire che tutti quelli che la pensano diversamente sono faziosi e che le loro argomentazioni sono prive di sostanza.
Non credo sia così. I numeri sono inequivocabili, ma le interpretazioni dei numeri possono cambiare da persona a persona, senza che questo sia indice di faziosità.
Anche io penso che Romanello sia di parte, ma anche io penso di essere di parte, e che anche tu sei di parte.
L'importante è che sia una parte flessibile, che ha delle ragioni per essere di parte, ma che allo stesso tempo ascolta le altre ragioni e che si ponga sempre il dubbio di aver torto.

Per esempio io ho radicalmente cambiato idea sugli incentivi sul fotovoltaico, che ad oggi ritengo una follia, almeno nei modi con cui erano fatti fino a qualche mese fa.
Allo stesso tempo mi sono ancor più convinto che iniziare oggi a costruire gli EPR sia un'idea sballata, è una tecnologia che mi sembra abbia ancora molte ombre e che non abbia trovato una soluzione a ciò che ad oggi ha causato i maggiori problemi, cioè gli eventi esterni non strettamente tecnici.
Al contrario sia per la maggior scalabilità che per le minori problematiche che dovrebbero presentare nella gestione, mi piace (anche molto direi) l'idea dei mini reattori plug-and-play interrati.

Però magari tra due anni avrò di nuovo cambiato idea, solo i sassi sono immobili.

Insomma, non credo che sia tutto sempre bianco o nero....

Ciao
RE:   Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - tesla82 - 05-05-2011 22:46

Sarek ha Scritto:


Scusami, di solito apprezzo i tuoi interventi, però qui dissento.

Ho letto quasi tutta la divulgazione che Romanello ha generosamente messo a disposizione e lo ritengo una persona preparata e convinta di quello che fa e di quello che dice.
Però altrettanto penso che se un ricercatore del CNR o un giornalista la pensa in modo diverso non si possa definire fazioso.
Altrimenti si passa a dire che tutti quelli che la pensano diversamente sono faziosi e che le loro argomentazioni sono prive di sostanza.
Non credo sia così. I numeri sono inequivocabili, ma le interpretazioni dei numeri possono cambiare da persona a persona, senza che questo sia indice di faziosità.
Anche io penso che Romanello sia di parte, ma anche io penso di essere di parte, e che anche tu sei di parte.
L'importante è che sia una parte flessibile, che ha delle ragioni per essere di parte, ma che allo stesso tempo ascolta le altre ragioni e che si ponga sempre il dubbio di aver torto.

Per esempio io ho radicalmente cambiato idea sugli incentivi sul fotovoltaico, che ad oggi ritengo una follia, almeno nei modi con cui erano fatti fino a qualche mese fa.
Allo stesso tempo mi sono ancor più convinto che iniziare oggi a costruire gli EPR sia un'idea sballata, è una tecnologia che mi sembra abbia ancora molte ombre e che non abbia trovato una soluzione a ciò che ad oggi ha causato i maggiori problemi, cioè gli eventi esterni non strettamente tecnici.
Al contrario sia per la maggior scalabilità che per le minori problematiche che dovrebbero presentare nella gestione, mi piace (anche molto direi) l'idea dei mini reattori plug-and-play interrati.

Però magari tra due anni avrò di nuovo cambiato idea, solo i sassi sono immobili.

Insomma, non credo che sia tutto sempre bianco o nero....

Ciao
Vallo a dire all'ENEL che gli EPR sono una idea sballata ci hanno investito mezzo capitale!!

spero che cambiano idea,la speranza nostra sta nelle API1000..
RE:   Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 06-05-2011 14:02

Sarek ha Scritto:


.............. solo i sassi sono immobili.



Ciao

Ummmmmm
http://www.naturasegreta.it/le-pietre-mo...p?mostra=2
Smile
RE: Alcuni buoni motivi per non costruire centrali - Cher - 06-05-2011 20:08

x Sarek questo programma scientifico con questo tema è o non è fazzioso?



http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/med...b.html#p=0