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Incidenti a confronto
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Cher
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RE: Incidenti a confronto

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In confronto il nucleare? fa di sicuro meno danni e vittime"Dr.F.Battaglia



Quello di questi giorni è solo l'ultimo dei tanti incidenti occorsi nella filiera che usa il petrolio quale fonte d'energia.
Impossibile elencarli tutti, innanzitutto per l'elevato numero: nel periodo 1970-1992 ve ne sono stati quasi 300 con oltre 10.000 morti. Nello stesso periodo, quasi 200 incidenti e oltre 7000 morti sono stati causati dall'uso del carbone e del gas naturale.
Impossibile elencarli tutti anche perché, anche i più gravi, sono presto dimenticati e mai commemorati, compresi i danni ecologici causati e le vite umane perdute.
Dobbiamo imparare a convivere coi rischi.
Il rischio è una probabilità: è la probabilità che un pericolo si tramuti in danno. Il rischio-zero non esiste.
Non foss’altro perché non possiamo eliminare l'errore umano: l'unico modo che conosco per eliminare l'errore umano è eliminare gli uomini. Tutte le nostre attività comportano rischi, quindi, compresa la produzione di energia, e pretenderne una che non comporti rischi sarebbe come pretendere di avere disponibile una benzina che non bruci.


Una cosa però possiamo pretendere: preferire le modalità più sicure di produrre energia. Ove possibile, naturalmente: il petrolio ci è necessario per la petrolchimica e, assieme al gas, ci è necessario per l'autotrazione.

Di entrambi non possiamo farne a meno. Guai se provassimo a farne a meno: sarebbe peggio di un genocidio. L'85% dell'energia che usiamo viene dai combustibili fossili e l'80% dei costi di ciò che mangiamo sono costi energetici: la moderna agricoltura altro non è che la trasformazione di petrolio in cibo. Rendiamocene conto: niente petrolio, niente cibo.

Dobbiamo allora essere grati al buon Dio per averci fatto vivere in un’era in cui, grazie al petrolio, possiamo godere di energia abbondante; il vero fatto, questo, che ha reso possibile che la schiavitù diventasse un tabù: «Via col vento» non era ambientato nella preistoria, non dimentichiamolo.

Per ottemperare all'obbligo - che avremmo verso noi stessi e verso le future generazioni - di utilizzare le tecnologie di produzione energetica che, ancorché non a rischio-zero, siano almeno le più sicure, non abbiamo scelta: bisogna fare affidamento, almeno per la produzione elettrica, principalmente sul nucleare.
All'inizio abbiamo visto il numero di incidenti e di lutti occorsi per l'uso di petrolio, gas e carbone nel periodo 1972-92.
Nello stesso periodo, l'uso dell'idroelettrico ha causato oltre 4000 morti, mentre il nucleare ha comportato, a oggi, meno di 50 decessi, tutti tra gli operatori della centrale di Chernobyl, mentre tra la popolazione il numero di decessi è stato pari a zero.
Come nulle, pure, sono state, tra la popolazione, le conseguenze sanitarie di quell'incidente.
So che vi viene difficile crederlo, perché su tutti gli organi di informazione è stata la disinformazione a regnare sovrana, ma la verità è questa: l'incidente di Chernobyl, il più grave occorso in oltre 60 anni di uso della tecnologia nucleare, è la prova provata della sua sicurezza. So che appare poco elegante autocitarsi, e vi chiedo subito perdono, ma questo peccato veniale posso permettermelo perché ho rinunciato ai diritti d'autore: leggete allora il mio «Energia nucleare? Sì, per favore...» (21° Secolo editore) e scoprirete perché il nucleare è, alla prova dei fatti, la forma di approvvigionamento elettrico più sicura e più rispettosa dell'ambiente che ci sia al mondo.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
31-03-2011 12:42
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Incidenti a confronto - Cher - 30-03-2011, 17:11
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