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Umberto Veronesi
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Carlo
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RE:  Umberto Veronesi

Tambu ha Scritto:
p.s.
La Germania che vuole uscire dal nucleare con eolico e fotovoltaico ha appena ordinato la costruzione di 26 centrali a carbone, sempre alla faccia delle rinnovabili!


Non che non mi fidi, ma hai un link? una fonte? grazie!

22-06-2011 21:56
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Cher
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RE: Umberto Veronesi

http://www.ansa.it/web/notizie/canali/en...36779.html
Nucleare: Veronesi, non ha senso smantellare l'Agenzia
Faremo le pulci alle altre nazioni Ue


23 giugno, 15:22

MILANO - Che fine fara' l'Agenzia per la sicurezza sul nucleare dopo i risultati del referendum del 12 e 13 giugno scorso? ''E' una domanda che mi faccio anche io''. Ma smantellarla non avrebbe senso, perche' ora l'Italia ha l'opportunita' di fare ''le pulci alle altre nazioni dell'Unione europea che hanno centrali''. A dirlo e' il presidente dell'Agenzia Umberto Veronesi, a margine di una conferenza per presentare la sua iniziativa 'The future of science'.

''Io non ho nessuna voglia di dimettermi'', ha detto ancora Veronesi. ''Mi hanno fatto notare che l'Europa valuta la sicurezza nucleare in termini globali; non e' che noi, finche' non abbiamo centrali, siamo piu' sicuri di chi abita a Lugano, dove invece le centrali ci sono''.

''In futuro - ha proseguito Veronesi - ci sara' una valutazione della sicurezza a livello collettivo e allora io, italiano che non ha centrali, mi devo preoccupare che i test che si fanno ad esempio sulle centrali francesi siano adeguati, e metterci il naso. Quindi l'agenzia italiana sarebbe come quella austriaca, una fortissima agenzia che nell'Ue e' quella piu' attiva nel rilevare le mancanze''.

Questo, prosegue Veronesi, perche' ''chi ha una grande quantita' di centrali le difende, ed e' un pochino deviato nella sua obiettivita'. Il vantaggio di non avere centrali, se si puo' considerare tale - conclude - e' quello se non altro di non avere interessi da difendere; saremmo piu' indipendenti e quindi piu' efficaci nella ricerca della sicurezza. Faremo le pulci alle altre Nazioni''.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
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Cher03@hotmail.it
23-06-2011 17:19
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Cher
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Messaggio: #13
RE: Umberto Veronesi




Agenzia per la Sicurezza Nucleare - Veronesi lascia l’ incarico
5 Settembre 2011 di Amministratore
Il prof. Umberto Veronesi ha deciso di abbandonare l’ incarico di Presidente dell’ Agenzia per la Sicurezza Nucleare.

Il Professor Veronesi era stato nominato a fine maggio 2011, ma il successivo referendum di giugno (in cui ha vinto il “NO” al nucleare) ha in qualche modo depotenziato anche il ruolo dell’ Agenzia nata nel contesto di un generale progetto di rilancio del nucleare italiano di grande respiro.

Va inoltre aggiunto che l’ Agenzia a tutt’oggi non ha ancora mai preso davvero forma a distanza di un anno dalla sua costituzione: è ancora senza sede ed ancora senza personale.

http://www.ilsole24ore.com/art/economia/...d=AapTVP1D


Per il futuro dell'energia nucleare italiana arriva un nuovo siluro. Che colpisce e affonda l'agenzia per la sicurezza nucleare affidata lo scorso anno alla guida dell'illustre oncologo Umberto Veronesi, dapprima per gestire il ritorno italiano all'atomo elettrico e poi, con il dietrofront referendario dello scorso giugno, per svolgere missioni parallele non meno importanti e impegnative: sveltire la dismissione delle nostre vecchie centrali atomiche chiuse con il vecchio referendum del 1987 e mai davvero smontate, guidare la realizzazione del deposito nazionale delle scorie (altra missione finora fallita), ma soprattutto promuovere e coordinare la ricerca italiana verso il nucleare del futuro, garantendoci, se possibile, un posto in prima fila nell'energia che verrà.

Tutto cancellato. Con un siluro a doppia testata. La prima: Umberto Veronesi, esausto per il mancato arrivo ancora oggi del decreto formale di nomina e soprattutto di una sede e delle strutture minime per partire, ha cambiato idea («comunque non mi dimetto» ripeteva ancora nel giugno scorso) e ha formalizzato il suo abbandono con una stringata lettera al Governo.

Ed ecco la seconda testata del siluro. Uno dei 1.300 emendamenti che pendono in queste ore sulla manovra anticrisi prevede la soppressione secca dell'Agenzia, con il trasferimento dei suoi compiti all'Authority per l'energia. Che non avrà né uomini né mezzi supplementari, in nome della motivazione che anima la proposta: il taglio di costi per lo Stato. E così l'emendamento, pur presentato dalle opposizioni, ha una qualche possibilità di farsi largo.

Una campana a morto non solo per il ritorno atomico di oggi ma anche per la possibilità di mettere l'Italia in linea con l'atomo del futuro? Sembra proprio di sì.
Le dimissioni di Veronesi hanno contorni duri e in ogni caso sembrano senza appello, se non quello di un augurio al governo perché si recuperi in qualche modo la missione dell'Agenzia.

«Mi sono dimesso da qualcosa che era nato asfittico e non ha mai preso forma. Avevo accettato - spiega Veronesi al Sole 24 Ore in una pausa del forum Ambrosetti di Cernobbio – solo perché confidavo in un progetto italiano di grande respiro per lo sviluppo della fisica nucleare e delle sue applicazioni nell'energia, ma non solo. Così non me la sento. Non voglio certo occuparmi, nella migliore delle ipotesi, solo di scorie». «Mi auguro che il Governo e il Paese possano in qualche modo rimanere almeno nei programmi di partecipazione alla sicurezza nucleare» taglia corto il professore.

C'e da dire che per dare forma e sostanza all'Agenzia, prevista dalla legge “sviluppo” del 2009 (quella che aveva appunto rilanciato l'Italia nucleare) il Governo non si era applicato un granché.
Presentata come struttura “urgente” da rendere operativa entro la fine del 2009 come presupposto di ogni altra azione per costruire le nostre nuove centrali atomiche, l'agenzia è stata abbozzata solo un anno dopo. L'avrebbe appunto guidata Umberto Veronesi, affiancato da un quartetto di commissari di nomina ministeriale piuttosto eterogeneo.

Un magistrato esperto di terrorismo internazionale, Stefano Dambruoso, incaricato evidentemente di scandagliare le minacce ai nostri impianti vecchi e nuovi. Un professore di diritto amministrativo già capo di gabinetto del ministero dell'Ambiente (che lo ha indicato): Michele Corradino, piazzato lì già pensando al tormento dei ricorsi territoriali contro i nuovi impianti. Infine i due soli manovratori autentici dell'energia nucleare (il professor Veronesi non è un esperto specifico della materia): gli scienziati e professori Maurizio Cumo e Marco Ricotti.

Sede? Tutt'oggi da definire. Personale? Ancora nessuno, neanche il nucleo d'avvio: poche decine di persone da prelevare dall'Ispra e dall'Enea. Fondi? Il primo stanziamento è stato disposto (ma non perfezionato) solo nel maggio scorso, per 2,4 milioni di euro.

Il minimo necessario all'avvio della macchina, da integrare quest'anno e il prossimo con 1,5 milioni necessari alle prime spese di funzionamento, come prevede la legge “sviluppo” del 2009 dalla quale partì l'operazione nucleare poi affossata dall'ultimo referendum. Stanziamento che si vorrebbe ora destinare al calderone anticrisi. Una goccia in un mare. Ma per sempre una preziosa goccia.

«Il fatto è – confermano gli analisti di Quotidiano Energia – è che l'assenza dell'Agenzia è un problema concreto e urgente. Perché i suoi, anche dopo l'esito della consultazione di giugno, sono compiti importanti ai fini delle operazioni di decommissioning del vecchio nucleare ma soprattutto del necessario parco tecnologico con annesso deposito nucleare nazionale per le scorie radioattive la cui realizzazione non è stata abrogata e per la quale alcuni passaggi normativi erano attesi proprio in queste settimane ai fini del complesso iter autorizzativo».


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Messaggio modificato il: 09-09-2011 alle 20:31 da Cher.

09-09-2011 20:18
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mi.greco
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Messaggio: #14
RE: Umberto Veronesi

Questo, prosegue Veronesi, perche' ''chi ha una grande quantita' di centrali le difende, ed e' un pochino deviato nella sua obiettivita'. Il vantaggio di non avere centrali, se si puo' considerare tale - conclude - e' quello se non altro di non avere interessi da difendere; saremmo piu' indipendenti e quindi piu' efficaci nella ricerca della sicurezza. Faremo le pulci alle altre Nazioni''.

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Io ero già contrario alla sua nomina a presidente dell'Agenzia!
Non è nelle sue dimissioni messo in gioco il futuro della Energia Nucleare in Italia.
Poi, sinceramente, nelle sue dichiarazioni vi è quella superficialità che si era già paventata alla sua nomina e l' obiettiva incapacità di dirigere un'Agenzia di estrema importanza e di necessaria competenza dei componenti.
La sua è sempre stata, come si suol dire, una "pezza", una elezione per compromesso politico.
Riscrivo quanto ha dichiarato:
Lo svantaggio di non avere centrali, e' quello di non avere interessi da difendere; saremmo piu' dipendenti e quindi piu' inefficaci nella ricerca della sicurezza.

Michele Greco

10-09-2011 13:39
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