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Riflettiamo
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Cher
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RE:  Riflettiamo

renato ha Scritto:


articolo sicuramente ben fatto, tiene conto di ovvietà che probabilmente sfuggono a chi non ha una grande domestichezza con i numeri.

Giusto per pignoleria, la frase finale:
"da ciò la probabilità di fusione del nocciolo di un reattore è di molti ordini di grandezza inferiore a quella di vincere un SEI al superenalotto, benchè i numeri all’apparenza sembrino dire il contrario. infatti, la probabilità è per ogni “estrazione”: nel caso del reattore nucleare hai una estrazione all’anno per reattore (quindi, al momento circa 440 estrazioni all’anno totali), nel secondo caso invece ne hai dell’ordine di grandezza del miliardo nello stesso periodo di tempo."

non è formalmente corretta. La probabilità è quella che è, cioè 1.6*10^-9 per il superenalotto e 5*10^-7 per l'AP1000.

La probabilità che esca un SEI è invece superiore, data la numerosità dei tentativi.

********************************************************************************
Secondo le leggi della statistica, la probabilità tende a 1 (100%) quando il numero dei tentativi tende all'infinito.

Questo vuol dire che anche se la probabilità è 1/100.000  non è detto che dopo un milione di anni io abbia la certezza.
Viene applicata in questo caso la formula della "probabilità convergente".

********************************************************************************
Premetto che sono d'accodo che le probabilità di fusione del nocciolo dovute a fattori "interni" sono molto basse.
Giusto per giocare un po' con i numeri, il caso che hai citato (fusione contemporanea di due noccioli) non è dato dalla singola probabilità al quadrato (probabilità congiunta = P(A)P(B)),
ma dalla formula della  probabilità composta= P(A|B)P(B).

La prima formula si applica se i due eventi sono disgiunti, cioè posso avere prima solo A, poi solo B o viceversa.

In realtà il primo evento può essere o A o B e il secondo solo il restante.

probabilità primo evento = 1-(999.999/1.000.000)^2 =  1,99 *10^-6 (probabilità convergente)
probabilità secondo evento = 1 * 10^-6 (probabilità singola)
probabilità totale = probabilità primo evento * probabilità secondo evento = 1,99 *10^12 (probabilità congiunta)

e' comunque molto basso, ma non è la stessa cosa.

********************************************************************************
Se gli eventi sono indipendenti, una prima approssimazione (valida per probabilità molto basse), potrebbe essere:

P = P1 + P2

cioè se ho due reattori la probabilità che uno dei due fonda è la somma delle singole probabilità:
1 * 10^-6 + 1 *10^-6 = 2 * 10^-6

Questa formula è applicabile solo per piccoli numeri.
Se fosse vera sempre, avendo 10^6 reattori dovrei avere la certezza di fusione in un anno, il che è falso,
perchè avremmo un sistema deterministico e non probabilistico.

Applicando la formula corretta (probabilità primo evento) abbiamo invece 1,99 * 10^-6 cioè un valore leggermente minore.

Per cui, anche avendo 1.000.000 di reattori la probabilità sarà sempre < 1.

Questo è il calcolo di un limite, in cui la probabilità tende ad 1 quando il numero di reattori tende all'infinito.

Dopodichè con 1.000.000 di reattori la probabilità sarebbe molto vicino all'unità.

********************************************************************************
Applicando comunque, per approssimazione, il calcolo deterministico alla situazione reale:

500 reattori * 40 anni = 20.000 anni/reattore
probabilita di fusione di un nocciolo 1/1.000.000 all'anno

probabilità totale 20.000 * 1 / 1.000.000 = 20.000/1.000.000 =  0,02 = 2 %

Con la formula probabilistica della probabilità convergente: 1 - (999.999/1.000.000)^20.000 avremmo un numero leggermente minore, diciamo 1,98 %.



Ti ricordo due semplici realtà:
La fusione del nocciolo in reattore di nuova generazione è prossima all'impossibile, inteso che che non è possibile.
Secondo , anche se avvenisse, resta tutto contenuto nella struttura, e una volta raffredato....sigilli tutto.
Dovè il problema?

Un esperto di nucleare un giorno disse:
Il nucleare è come il superenalotto al rovescio dove la richezza del premio ti viene erogato subito e ne sfruttare tutti benefici......non devi dimenticare che se l'estrazione ti è faverovole avrai i problemi che solo il nucleare può creare.
Vuole essere una visione filosofica dei problemi intriseci al nuceare.
------------------------------
-----Interessante il Batterio del Cetriolo, solo per ricordare al Verdame che la psicosi di ciò che è "pericolo" si posti nella giusta direzione e non in quella del nucleare!


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
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Messaggio modificato il: 03-06-2011 alle 10:35 da Cher.

03-06-2011 10:30
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #102
RE: Riflettiamo

C'è una grande differenza, charade, fra il costo dell'energia alla produzione e il costo che paghiamo in bolletta.
Evidentemente non possiamo costruirci la centrale nucleare domestica o di condomio.
Possiamo invece avere micro e minicentrali (eoliche, idroelettriche, fotovoltaiche, biomasse, biogas) che possono servire piccoli nuclei artigianali, domestici e anche di industria leggera.
Questi nuclei, secondo il parere di molti, pagherebbero entro qualche anno l'energia elettrica autoprodotta la stessa cifra che pagherebbero dall'Enel (quella chiamo 'vera grid parity').
Se ora le industrie pagano in Italia 0,14 Euro il Kwatt/ora vuol dire che entro 5/7 anni anche l'energia elettrica autoprodotta avrà costi paragonabili.
In Francia costa circa 0,07 Euro (in pratica la metà).
Questo costo fa comunque riferimento a costi di elettricità generata da vecchie centrali e quindi tali costi NON possono essere paragonati ai costi che si potranno avere con EPR o altre soluzioni fa 10 o 20 anni in Italia.
Occorrerebbe anche valutare quanti centesimi di euro di costi da nucleare lo stato francese scarica sulle tasse in generale.
I trend di costo di nuove tecnologie rinnovabili sono in rapida discesa mentre il costo dell'energia elettrica da nucleare cresce ogni anno a 2 cifre (-40% fotovoltaico in 3 anni e +12/15% annuo nucleare).
Difficile prevedere gli andamenti a medio termine anche se in fisica, nelle scienze e in generale in economica, non si verificano 'discontinuità' nei trend.
Difficilmente, nei prossimi 10 anni, il costo della tecnoligia fotovoltaica subirà una discontinuità: cali a 2 cifre ogni anno.
Sicuramente l'entrata in servizio di nuove centrali di 3° peserà invece a livello di costi, costi lievitati anche dopo l'affare Fukushima.
La Francia ha infatti intrapreso una grande verifica ai suoi 61 reattori (miliardi di euro).
Le promettenti nuove soluzioni per il fotovoltaico (penso ad esempio all'eterogiunzione con evidenti vantaggi di rendimento e stress del silicio) porteranno a nuovi orizzonti e quindi a nuovi costi.
Interessanti anche le valutazioni che ho visto relative a piccole centrali nucleari da 200/300 Mwatt.
Boccio senza appello EPR e AP1000 per i motivi già espressi più volte.

03-06-2011 10:34
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Cher
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Messaggio: #103
RE:  Riflettiamo

Alessandro Bellotti ha Scritto:

C'è una grande differenza, charade, fra il costo dell'energia alla produzione e il costo che paghiamo in bolletta.
Evidentemente non possiamo costruirci la centrale nucleare domestica o di condomio.
Possiamo invece avere micro e minicentrali (eoliche, idroelettriche, fotovoltaiche, biomasse, biogas) che possono servire piccoli nuclei artigianali, domestici e anche di industria leggera.
Questi nuclei, secondo il parere di molti, pagherebbero entro qualche anno l'energia elettrica autoprodotta la stessa cifra che pagherebbero dall'Enel (quella chiamo 'vera grid parity').
Se ora le industrie pagano in Italia 0,14 Euro il Kwatt/ora vuol dire che entro 5/7 anni anche l'energia elettrica autoprodotta avrà costi paragonabili.
In Francia costa circa 0,07 Euro (in pratica la metà).
Questo costo fa comunque riferimento a costi di elettricità generata da vecchie centrali e quindi tali costi NON possono essere paragonati ai costi che si potranno avere con EPR o altre soluzioni fa 10 o 20 anni in Italia.
Occorrerebbe anche valutare quanti centesimi di euro di costi da nucleare lo stato francese scarica sulle tasse in generale.
I trend di costo di nuove tecnologie rinnovabili sono in rapida discesa mentre il costo dell'energia elettrica da nucleare cresce ogni anno a 2 cifre (-40% fotovoltaico in 3 anni e +12/15% annuo nucleare).
Difficile prevedere gli andamenti a medio termine anche se in fisica, nelle scienze e in generale in economica, non si verificano 'discontinuità' nei trend.
Difficilmente, nei prossimi 10 anni, il costo della tecnoligia fotovoltaica subirà una discontinuità: cali a 2 cifre ogni anno.
Sicuramente l'entrata in servizio di nuove centrali di 3° peserà invece a livello di costi, costi lievitati anche dopo l'affare Fukushima.
La Francia ha infatti intrapreso una grande verifica ai suoi 61 reattori (miliardi di euro).
Le promettenti nuove soluzioni per il fotovoltaico (penso ad esempio all'eterogiunzione con evidenti vantaggi di rendimento e stress del silicio) porteranno a nuovi orizzonti e quindi a nuovi costi.
Interessanti anche le valutazioni che ho visto relative a piccole centrali nucleari da 200/300 Mwatt.
Boccio senza appello EPR e AP1000 per i motivi già espressi più volte.


Ma chi la detto? Da dove ti vengono queste deliranti affermazioni?
Il foto voltaico non produce nulla che sia gestibile con le odierne esigenze!
Togli gli incentivi è pure un fallimento.
E' solo fuffa.
ciao


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
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03-06-2011 10:40
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Charade77
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Messaggio: #104
RE:  Riflettiamo

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Le promettenti nuove soluzioni per il fotovoltaico (penso ad esempio all'eterogiunzione con evidenti vantaggi di rendimento e stress del silicio) porteranno a nuovi orizzonti e quindi a nuovi costi.
Interessanti anche le valutazioni che ho visto relative a piccole centrali nucleari da 200/300 Mwatt.
Boccio senza appello EPR e AP1000 per i motivi già espressi più volte.


E' curioso e a dir poco paradossale come continui a parlare di evoluzione e nuove soluzioni del FV ... Ma non ti viene da pensare anche solo un'attimo che l'energia da fonte nucleare ,dato il fatto che si basa su impianti altamente tecnologici ,si possano evolvere?Non è che progredisce solo il FV e il resto del mondo rimane alla arretrato ... Applica per cortesia lo stesso metro di ragionamento!Può darsi che in alcuni casi e realtà siano meglio gli SMR ,dove necessario AP-1000.Non ho i paraocchi.Occorre fare un uso intelligente di ogni cosa ,questo a prescindere.


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse

Messaggio modificato il: 03-06-2011 alle 10:57 da Charade77.

03-06-2011 10:56
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Messaggio: #105
RE: Riflettiamo

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...e493.shtml

Che qualcuno mi spieghi perchè non c'è traccia di mobilitazione contro questo "leggermente" fenomeno di pericolo, ma tutto contro il nucleare?
Dato che i mezzi di trasporto saranno elettrici.....

Forse perchè vedono il pericolo e lo diffondono dove più gli aggrada?


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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #106
RE: Riflettiamo

Non tutti sono contro il nucleare.
Io sono contro il nucleare italiano ma non, ad esempio, contro il nucleare francese o americano o altro.
Non non abbiamo il nucleare da ormai 30 anni.
Non abbiamo le conoscenze e le competenze, i soldi, il tempo, la classe politica e l'approvazione della popolazione per farlo.
Ho già chiesto risposte a queste affermazioni senza averle.
Conoscenze e competenze: quante decine di anni servono per avere competenze 'alla francese' ?
Soldi: servono per un nucleare alla francese, come qualche idealista di questo blog propone, 150/200 miliardi di euro che oggi, domani e dopodomani non abbiamo e non avremo.
Tempo: 20/40 anni di attesa non ce li possiamo permettere.
Classe politica: ogni commento è superfluo
Approvazione da parte della popolazione: ci sarebbe, come c'è in Francia, una volta risolti i punti di cui sopra cioè fra quante decine di anni ?
Se la richiesta di nuova energia elettrica sarà quella che c'è stata nel 2008/2009, non esiste nemmeno la possibilità che in 10 anni l'industria mondiale del nucleare soddisfi il 5% di tale richiesta.
Sono 2000 Gwatt le richieste che si avranno a livello mondiale di nuove fonti di energia elettrica.
Quanto coprirà il nucleare in questi 10 anni ?
50,70,100 Gwatt ? Meno del 5%, molto meno.
Come possiamo pensare, in Italia, di avere una situazione alla francese, in 20 anni, come qualcuno propone su questo blog ?
Il programma del governo prevedera 4 reattori EPR, una presa in giro per il paese: assolutamente inutili, meno del 5% della potenza installata per un costo compreso fra i 25 e i 30 miliardi di euro.
Un delirio.

03-06-2011 11:51
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Messaggio: #107
RE:  Riflettiamo

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non tutti sono contro il nucleare.
Io sono contro il nucleare italiano ma non, ad esempio, contro il nucleare francese o americano o altro.
Non non abbiamo il nucleare da ormai 30 anni.
Non abbiamo le conoscenze e le competenze, i soldi, il tempo, la classe politica e l'approvazione della popolazione per farlo.
Ho già chiesto risposte a queste affermazioni senza averle.
Conoscenze e competenze: quante decine di anni servono per avere competenze 'alla francese' ?
Soldi: servono per un nucleare alla francese, come qualche idealista di questo blog propone, 150/200 miliardi di euro che oggi, domani e dopodomani non abbiamo e non avremo.
Tempo: 20/40 anni di attesa non ce li possiamo permettere.
Classe politica: ogni commento è superfluo
Approvazione da parte della popolazione: ci sarebbe, come c'è in Francia, una volta risolti i punti di cui sopra cioè fra quante decine di anni ?
Se la richiesta di nuova energia elettrica sarà quella che c'è stata nel 2008/2009, non esiste nemmeno la possibilità che in 10 anni l'industria mondiale del nucleare soddisfi il 5% di tale richiesta.
Sono 2000 Gwatt le richieste che si avranno a livello mondiale di nuove fonti di energia elettrica.
Quanto coprirà il nucleare in questi 10 anni ?
50,70,100 Gwatt ? Meno del 5%, molto meno.
Come possiamo pensare, in Italia, di avere una situazione alla francese, in 20 anni, come qualcuno propone su questo blog ?
Il programma del governo prevedera 4 reattori EPR, una presa in giro per il paese: assolutamente inutili, meno del 5% della potenza installata per un costo compreso fra i 25 e i 30 miliardi di euro.
Un delirio.




Tu non hai!
Se preferisci : Tu non sei in grado

Oppure: Tu non puoi fare o forse non è possibile fare

In Italia c'è tutto e anche qualcosa di più che altri non hanno!
La realtà , come sempre è banale, più il popolo è affamato più lo domini , più lo domini maggiore è il potere!


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03-06-2011 12:53
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sexyteo
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Messaggio: #108
RE:  Riflettiamo

renato ha Scritto:

articolo sicuramente ben fatto, tiene conto di ovvietà che probabilmente sfuggono a chi non ha una grande domestichezza con i numeri.


Cioè la maggior parte dei cittadini italiani, tu incluso.

renato ha Scritto:

Giusto per pignoleria, la frase finale:
"da ciò la probabilità di fusione del nocciolo di un reattore è di molti ordini di grandezza inferiore a quella di vincere un SEI al superenalotto, benchè i numeri all’apparenza sembrino dire il contrario. infatti, la probabilità è per ogni “estrazione”: nel caso del reattore nucleare hai una estrazione all’anno per reattore (quindi, al momento circa 440 estrazioni all’anno totali), nel secondo caso invece ne hai dell’ordine di grandezza del miliardo nello stesso periodo di tempo."
non è formalmente corretta. La probabilità è quella che è, cioè 1.6*10^-9 per il superenalotto e 5*10^-7 per l'AP1000.
La probabilità che esca un SEI è invece superiore, data la numerosità dei tentativi.


"Pignoleria" inutile, in quanto, nell'articolo di Enrico D'Urso, per chi lo ha letto totalmente e capito, è tutto chiarissimo.
Evidentemente tu non l'hai letto tutto e/o non lo hai capito.

renato ha Scritto:

Secondo le leggi della statistica, la probabilità tende a 1 (100%) quando il numero dei tentativi tende all'infinito.


Bene!

renato ha Scritto:

Questo vuol dire che anche se la probabilità è 1/100.000  non è detto che dopo un milione di anni io abbia la certezza.


Bene!

renato ha Scritto:

Viene applicata in questo caso la formula della "probabilità convergente".


Enuncia tale "probabilità convergente", riportando il testo da cui trai tale definizione e se non è dispondibile in un link (pdf o simili), sei invitato a allegare la scansione della pagina del libro in cui è riportata tale definizione.

renato ha Scritto:

Premetto che sono d'accodo che le probabilità di fusione del nocciolo dovute a fattori "interni" sono molto basse.


Bene!

renato ha Scritto:

Giusto per giocare un po' con i numeri, il caso che hai citato (fusione contemporanea di due noccioli) non è dato dalla singola probabilità al quadrato (probabilità congiunta = P(A)P(B)),
ma dalla formula della  probabilità composta= P(A|B)P(B).
La prima formula si applica se i due eventi sono disgiunti, cioè posso avere prima solo A, poi solo B o viceversa.
In realtà il primo evento può essere o A o B e il secondo solo il restante.
probabilità primo evento = 1-(999.999/1.000.000)^2 =  1,99 *10^-6 (probabilità convergente)
probabilità secondo evento = 1 * 10^-6 (probabilità singola)
probabilità totale = probabilità primo evento * probabilità secondo evento = 1,99 *10^12 (probabilità congiunta)
e' comunque molto basso, ma non è la stessa cosa.
Se gli eventi sono indipendenti, una prima approssimazione (valida per probabilità molto basse), potrebbe essere:
P = P1 + P2
cioè se ho due reattori la probabilità che uno dei due fonda è la somma delle singole probabilità:
1 * 10^-6 + 1 *10^-6 = 2 * 10^-6
Questa formula è applicabile solo per piccoli numeri.
Se fosse vera sempre, avendo 10^6 reattori dovrei avere la certezza di fusione in un anno, il che è falso,
perchè avremmo un sistema deterministico e non probabilistico.
Applicando la formula corretta (probabilità primo evento) abbiamo invece 1,99 * 10^-6 cioè un valore leggermente minore.


Più che "giocare" coi numeri, ti incasini con i numeri, facendo moltiplicazioni e somme a caso.
In breve, nel caso particolare di due eventi casuali tali che il verificarsi o meno dell'uno non alteri la probabilità di presentarsi dell’altro, ovverosia per cui risulti p(E|F) = p(E) e p(F|E) = p(F), questi si dicono tra loro statisticamente indipendenti; e per essi vale la seguente legge (della probabilità composta): p(EF) = p(E) · p(F)
http://wwwcdf.pd.infn.it/labo/twoup2.pdf

renato ha Scritto:

Per cui, anche avendo 1.000.000 di reattori la probabilità sarà sempre < 1.
Questo è il calcolo di un limite, in cui la probabilità tende ad 1 quando il numero di reattori tende all'infinito.
Dopodichè con 1.000.000 di reattori la probabilità sarebbe molto vicino all'unità.


E con 1.000.000.000 di reattori!? Big Grin
Anzi, con un EPR per abitante al mondo (quasi 7.000.000.000)!? Big Grin

renato ha Scritto:

Applicando comunque, per approssimazione, il calcolo deterministico alla situazione reale:
500 reattori * 40 anni = 20.000 anni/reattore
probabilita di fusione di un nocciolo 1/1.000.000 all'anno
probabilità totale 20.000 * 1 / 1.000.000 = 20.000/1.000.000 =  0,02 = 2%
Con la formula probabilistica della probabilità convergente: 1 - (999.999/1.000.000)^20.000 avremmo un numero leggermente minore, diciamo 1,98 %.


Attendendo la definizione di "probabilità convergente" con tanto di riferimenti bibliografici, ciò che hai affermato è detto male.
The RSS (Reactor Safety Study - WASH-1400) estimates that a reactor meltdown may be expected about once every 20,000 years of reactor operation; that is , if there were 100 reactors, there would be a meltdown once in 200 years, ergo, con 400 reattori potrebbe verificarsi (statisticamente, si stima) un danno al reattore ogni 50 anni. Il 2% delle probabilità (1/50), da te riportato, è riferito a tutti i reattori al mondo (circa 400) nell'arco di tempo di mezzo secolo, non più su base annua:
http://www.phyast.pitt.edu/~blc/book/chapter6.html
Qui vi sono i dati reali:
http://www.world-nuclear.org/info/inf06.html

Ritornerò sull'argomento con un topic apposito, che spero di aprire prima del referendum, in quanto i reattori non sono tutti uguali (tecnologia e vetustà), la probabilità che si verifichi un evento estraneo al reattore (sisma, tsunami, alluvione, ecc...) non è lo stessa per tutti i siti degli impianti, inoltre il "fattore umano" non è lo stesso in tutti i Paesi.

Messaggio modificato il: 03-06-2011 alle 19:09 da sexyteo.

03-06-2011 14:58
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #109
RE: Riflettiamo

Non mi risulta, Cher. Non mi risulta proprio.
Zero competenze. E non parlo di valvole.
Guarda come vengono gestiti i 'bidoni' di Caorso e cosa si fa in Francia.
Anche pressapochismo quindi, non solo zero competenze.
Poi non mi stai rispondendo.
Non mi basta che affermi che in Italia c'è di più (!!!) e che 'altri non hanno'.
Argomenta, purchè non mi porti Battaglia che ho seguito nei suoi delirii quotidiani per almeno un decennio.
Ha praticamente contro (Battaglia) tutta la comunità scientifica internazionale riguardo i combiamenti climatici.
Portami esperti, presenta uno straccio di piano: siti, costi, stoccaggi varii ed eventuali, approvigionamento di combustibile (a proposito lo arricchiamo in Italia oppure ce lo compriamo già 'pronto'?), proponi quali centrali costruire, dai un futuro energetico credibile al paese.
Contastami sui 150/200 miliardi di euro, se no, dimmi chi è disposto a spenderli, dammi un costo futuro dell'energia elettrica da EPR, dimmi cosa costerà una EPR in manutenzione (per i primi 20 anni 7 miliardi di euro ma poi ?).
Dimmi quanto costerà modificare buona parte della rete elettrica italiana, non in grado, oggi, di beccarsi localmente 3 Gwatt di potenza (si sa, di reattori conviene mettererne 2 nello stesso sito).
E poi parlami di logistica di asservimento. Delle opere necessarie al funzionamento di una centrale da 3 Gwatt.
Fammi gli esempi passati, dimmi quanto è stato valido il progetto Caorso (12 anni fra pensate e tempi di costruzione) e dimmi soprattutto perchè la centrale era quasi sempre in manutenzione.
Pressapochismo. Non si può usare il pressapochismo tipico italiano per costruire 30 reattori EPR (50% come qualcuno sostiene in questo blog).
Ci conviene, anche economicamente, comprare energia elettrica da nucleare francese (quello svizzero sembra che presto diventi merce rara..).
Che sia la Francia a fare altre centrali. Mettiamoci d'accordo.
Mi fido dei francesi, anche se fanno una centrale a Chamonix.
Stupiscimi con effetti speciali, con rivelazioni che non conosco, portami il Verbo (come sarcasticamente lo chiama quel volpone di Giorgio).
Ho l'impressione qualche volta di trovarmi di fronte a qualche studentello o a qualche neolaureato armato di grandi speranze (meravigliose le speranze, spesso la logica conseguenza della genialità) ma che non combatte tutti i giorni con e contro la realtà.
La fuffa è proprio questa: Silvio Berlusconi ha dato speranze al nucleare italiano, morto in partenza, mai rinato.
Morto anche senza quorum.
E non parlo di sicurezza.
Quella si da per scontato che ci sia (anche se in Italia, fra morti bianche, scuole che crollano con terremoti che in Giappone non muoverebbero nemmeno un bicchiere, aerei che cadono non si sa come e per mano di chi, grandi opere inutili, costosissime e insicure, urbanizzazione selvaggia, città invivibili degne della Nigeria, strade e autostrade da suicidio c'è poco da fidarsi).
Poi per fortuna ogni tanto vado in Germania, passando per l'Austria e allora penso che l'umanità abbia una speranza.
Faccio i 200 all'ora in totale sicurezza. Monaco/Hannover, uno spettacolo di strade, in mezzo a foreste, pale eoliche, fotovoltaico e le ultime centrali nucleari.
Un grande paese punta incredibilmente (ovviamente sono scettico, molto scettico anch'io) sulle rinnovabili e il Battaglia di turno dice che non si può fare.
Che è termodinamicamente impossibile.
Battaglia contro la Germania.
Contro la Siemens e le altre 10.000 aziende tedesche impegnate nella grande sfida.
Non avete ancora capito cosa vogliono fare i tedeschi.
Dai, siate serii, non postate più scritti, interviste, o pensate del mio concittadino.
Ne va della serietà di quanto affermate.
Che fra l'altro condivido in massima parte ma che penso sia un pò antico e irrealizzabile in Italia.
Mi dispiace sinceramente per chi ci punta, per i nostri giovani che magari si sono iscritti a Ingegneria Nucleare.

03-06-2011 15:21
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sexyteo
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Messaggio: #110
RE:  Riflettiamo

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Mi vergogno profondamente di avere come concittadino Franco Battaglia.
Questa è l'unica frase che mi viene.


Bene, contesta a Franco Battaglia, dati alla mano (con tanto di riferimenti bibliografici) ciò che egli afferma.
Ho, invece, la netta sensazione, che la tua carenza di argomenti e competenze te lo impediscano. Se sbaglio, dimostrami il contrario.

Ecco, come si confutano, dati alla mano (riportati sistematicamente), le supercazzole "targate" Gruppo Espresso e assimilabili:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...812#pid812
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...849#pid849
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...853#pid853
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...858#pid858
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...866#pid866

03-06-2011 15:30
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