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Riflettiamo - Cher - 28-03-2011 12:15

Sembra la la parola più gettonata in questo momento e, riporto un articolo che può essere utile per "riflettere" e naturalmente aprire un civile dibattito nello specifico, dato che assodata la "tecnica" e assodata " l'esigenza" il dubbio sul nucleare pone una riflesione, ma sono in grado di riflettere?
Vediamo il pensiero di PhD Battaglia:
http://www.meteoclima.net/it15/index.php...;Itemid=58
LA SVIZZERA NON SI FA IMPAURIRE: GUAI A CHI TOCCA LE CENTRALI"Dr.F.Battaglia

Riflettere, riflettere, riflettere. Molto lodevolmente, il governo dice di voler riflettere ancora un anno sulla decisione di riavviare il nucleare nel nostro Paese.

Intanto, mentre noi ponziamo per un anno, i nostri vicini in quarant’otto ore agiscono.
E agiscono esattamente come da noi figurato non più di tre giorni fa.
In seguito ai fatti del Giappone i Verdi della Svizzera hanno chiesto al Parlamento del Cantone di Argovia (che ospita 3 dei 5 reattori nucleari svizzeri) di uscire dal nucleare. A tamburo battente, i 130 parlamentari di quel Cantone hanno votato: 82 a favore del nucleare, confermandolo così la fonte che dà quasi il 50% d’elettricità agli svizzeri (l’altro 50% lo ottengono dall’idroelettrico).
Insomma, siccome i francesi hanno già detto che non chiuderanno col nucleare, e ora neanche gli svizzeri, i reattori che si trovano entro un raggio di 200 km da Milano, 26 sono e 26 resteranno.

Ma, ancorché lodevole la decisione di riflettere, deve pur venire anche per noi il momento di agire (in un senso o nell’altro) e così mi permetto di suggerire alcuni spunti per una riflessione, se non rapida, almeno proficua.

Un primo spunto di riflessione lo suggerisce il comportamento degli svizzeri e consiste nel porsi la seguente domanda: cosa faranno i giapponesi? Spegneranno i 50 reattori che gli sono rimasti? Se non volessimo imitare la Svizzera, forse potremmo pensare di imitare il Giappone.
Se chiuderà col nucleare, allora avrà valutato che non è sicuro e le nostre ritrosie sarebbero più che legittime. Se invece non chiuderà col nucleare, allora dovrebbe quanto meno rafforzarsi in noi il dubbio che le nostre preoccupazioni siano, a dir poco, ingiustificate. A questo proposito, un elemento informativo analogo, ma certo, esiste: il caso dell’Ucraina, che dopo Chernobyl ha installato 9 nuovi reattori (portando così a 15 quelli in esercizio) e ne ha pianificato la costruzione, entro il 2035, di altri 22 (avete letto bene: 22), di cui 2 sono già in costruzione effettiva.

Un secondo spunto di riflessione potrebbe essere suggerito da una domanda cruciale che val la pena porsi: al di là della colorita letteratura mediatica che, offuscata solo dalla guerra di Libia, ci ha deliziato per giorni, se in Giappone non vi fosse stato alcuno dei 55 reattori nucleari in esercizio, vi sarebbe oggi un morto di meno? Siccome la risposta è no, forse potremmo concludere che il nucleare è sicuro al cospetto di terremoti anche 1000 volte più intensi di quello dell’Aquila, anche con maremoto a seguire.

Il terzo spunto di riflessione è questo. Il terremoto ha fatto collassare una diga, e il collasso ha spazzato via decine di abitazioni assieme ai loro sfortunati abitanti. Riflettiamo ora come segue: se in Giappone ci fosse stato un reattore nucleare in più al posto della diga che, collassando, ha spazzato via quell’intero villaggio, avremmo avuto oggi anche molti morti in meno?

Qualcuno, molto giustamente, osserva che l’evacuazione cautelativa di un’area di 20 km di raggio attorno alla centrale ormai famosa è stata comunque una tragedia. Val la pena ricordare che, senza avere alcuna centrale nucleare, i cittadini dell’Aquila, ad esempio, subirono la stessa tragedia e vissero per molte settimane in tende e lontani da casa. Così come val la pena non mancare di osservare che quei poveretti del villaggio giapponese travolto dal collasso della diga non ebbero neanche il privilegio di essere evacuati, semplicemente perché una diga che collassa questo privilegio non dà.

Dr.Franco Battaglia


RE: Riflettiamo - Steve - 28-03-2011 12:34

letto sul il giornale, sono d'accordo


RE: Riflettiamo - Sarek - 28-03-2011 14:32

Cher ha Scritto:

Val la pena ricordare che, senza avere alcuna centrale nucleare, i cittadini dell’Aquila, ad esempio, subirono la stessa tragedia e vissero per molte settimane in tende e lontani da casa.

Ma questo come ragiona ?
Siccome le case dell'Aquila erano sismicamente inadeguate allora un incidente a una centrale nucleare non è poi così male !?
A OGGI non ci sono stati morti... Bho!
RE:  Riflettiamo - lucaberta - 28-03-2011 15:24

Sarek ha Scritto:
A OGGI non ci sono stati morti...  Bho!

e' la verita' Sarek, non ci sono stati morti a oggi a causa del nucleare, ne' in Giappone, ne' in USA ne' in altri incidenti piu' o meno famosi in paesi dove vige una stretta disciplina della sicurezza nel campo nucleare.  E l'Italia ha sempre fatto parte di questa elite di paesi virtuosi.

Non possiamo dire certamente la stessa cosa dell'ex URSS, e difatti tutta la gestione dell'incidente di Chernobyl fu resa vergognosamente lenta e farraginosa a causa delle rivoluzioni epocali che hanno portato alla caduta del socialismo di stato e alla disgregazione dell'URSS in tante distinte Repubbliche.

Ed e' difatti solamente a Chernobyl che si possono contrare dei morti certamente attribuibili all'incidente avvenuto cola' nell'Aprile 1986.

E, come ricorda il Prof. Battaglia, non e' un caso che ora l'Ucraina abbia deciso di affidarsi al nucleare.  Lo sta facendo in modo molto diverso da come fu fatto ai tempi dell'ex URSS, su questo possiamo stare tranquilli.

Mi trovo anche io molto d'accordo con la visione del Prof. Battaglia.

Ciao, Luca
RE:   Riflettiamo - Sarek - 28-03-2011 15:53

Diciamo che non mi piace la logica del ' tanto peggio tanto meglio'.
Secondo me una cosa sbagliata non ne rende un'altra accettabile.
Due errori non si elidono a vicenda. Sempre errori sono.

All'Aquila abbiamo un borgo medioevale che ha subito un sisma mai visto nei precedenti 700 anni.
In Giappone ci sono una serie di reattori a tuttoggi in gravi difficoltà anche qui dopo un evento a probabilità molto bassa.
Liquidare l'evacuazione con un 'tanto succede anche senza il nucleare' mi sembra veramente pressappochismo (nella migliore delle ipotesi).
Già che c'era poteva anche dire che nella peggiore delle ipotesi una perdita dalla centrale nucleare creerebbe un oasi ecologica come quella oggi esistente intorno a Cernobyl.

Anche paragonare le conseguenze di una diga che crolla a una fuoriuscita radioattiva mi sembra veramente confrontare pere e mele.
Da una parte si muore subito ma dopo una settimana puoi cominciare a ricostruire in quella zona, dall'altra non si muore (o almeno non si muore subito *) ma ti ritrovi con una zona d'esclusione.

Capisco che si possa essere a favore o contro, ma un pò di onestà intellettuale ci vuole. Se devi evacuare vuol dire qualcosa è andato parecchio storto, in entrambi i casi.

Altrimenti si potrebbe arrivare a giustificare di tutto : Hiltler tutto sommato era passabile perchè Stalin era peggio (o viceversa, a seconda dei punti di vista).
No, proprio non mi convince.

*) Qui apro una parentesi.
Mi ha impressionato leggere la diversa interpretazione dei morti data su Cernobyl
1) dal Cernobyl Forum (65 + 4000)
2) dal rapporto TORCH (65 + 30000~60000)
3) da GreenPeace (fino a 6000000)

Ora va bene avere opinioni discordanti, ma caspiterina....


RE:    Riflettiamo - vindea - 28-03-2011 16:07

Sarek ha Scritto:

All'Aquila abbiamo un borgo medioevale che ha subito un sisma mai visto nei precedenti 700 anni.
In Giappone ci sono una serie di reattori a tuttoggi in gravi difficoltà anche qui dopo un evento a probabilità molto bassa.


Naturalmente non è vero! L'Aquila è stata praticamente rasa al suolo dal sisma del 1703, ad esempio... mentre l'evento in Giappone è stato straordinario!
RE:     Riflettiamo - Sarek - 28-03-2011 16:21

vindea ha Scritto:

Naturalmente non è vero! L'Aquila è stata praticamente rasa al suolo dal sisma del 1703, ad esempio... mentre l'evento in Giappone è stato straordinario!

Hai ragione, ma a solo metà.
All'Aquila effettivamente gli anni sono solo 300, invece che scrivere del '700 ho scritto 700 anni.

Questo evento per il giappone è sì il più forte di cui si abbia memoria, ma non è affatto straordinario, quello del 1707 si stima sia arrivato ad 8,6, non molto dissimile da quello attuale.

Inoltre dovresti sapere che l'altezza di uno tsunami non è direttamente collegata alla vicinanza del sisma, ma intervengono tutta un'altra serie di fattori. Lo tsunami del 2004 c'ha messo 4 ore ad arrivare in thailandia/indonesia.

Di straordinario c'è l'apertura di un messaggio con 'Naturalmente non è vero'. La verità ovviamente la hanno solo pochi eletti....

RE: Riflettiamo - Cher - 28-03-2011 16:38

< di 50 decessi a Chernobyl
http://www.unscear.org/unscear/en/chernobyl.html


RE:  Riflettiamo - Sarek - 28-03-2011 17:01

Cher ha Scritto:

Non discutevo il dato oms/unscear, sui morti accertati più o meno concordano tutti quanti, o quantomeno le differenze possono essere giustificate dall'adozione di criteri diversi.

E' sulle morti presunte che le cose cambiano.
Quello che intendevo è che, ammettendo pure che si possano scegliere (in buona fede) diverse metodologie statistiche per analizzare un fatto realmente accaduto, conclusioni così tanto diverse mi lasciano molto perplesso (senza con questo voler dare nè torto nè ragione ad alcuno).


RE: Riflettiamo - Cher - 28-03-2011 17:11

News: tra 50 anni tutti gli abitanti di Chernobyl che hanno vissuto l'evento della centrale saranno morti.


RE: Riflettiamo - Sarek - 28-03-2011 17:14

Bè, anche quelli che non abitavano a Cernobyl... Toungue


RE:    Riflettiamo - vindea - 28-03-2011 18:58

Sarek, il "naturalmente non è vero" non si riferiva tanto al dato in sè quanto al messaggio che mi pareva TU volessi far passare...

Sarek ha Scritto:

All'Aquila abbiamo un borgo medioevale che ha subito un sisma mai visto nei precedenti 700 anni.
In Giappone ci sono una serie di reattori a tuttoggi in gravi difficoltà anche qui dopo un evento a probabilità molto bassa.


... come se a L'Aquila fosse avvenuto qualcosa di straordinario, mentre in Giappone qualcosa di prevedibile... quando è esattamente l'inverso...
RE:     Riflettiamo - Sarek - 28-03-2011 19:54

vindea ha Scritto:

... come se a L'Aquila fosse avvenuto qualcosa di straordinario, mentre in Giappone qualcosa di prevedibile... quando è esattamente l'inverso...

No, non volevo dire questo, infatti definivo anche l'evento del giappone 'a probabilità molto bassa'. Di fatto sono due eventi entrambi non probabili (ma evidentemente possibili).

Quello che volevo dire è che se in Italia viene giù una città evidentemente qualcosina è andato storto.
Allo stesso modo se in giappone c'è un reattore che perde radioattività qualcosina è andato storto pure lì.

Riferendomi all'articolo in questione volevo esprimere il mio dissenso verso un modo di ragionare che tenta di giustificare un errore con un altro.

Più chiaramente, voler giustificare un'evacuazione di massa con un'altra mi sembra proprio una cazzata (scusate il francesismo).

RE:    Riflettiamo - sexyteo - 29-03-2011 01:56

Egregio Sarek, ho letto i tuoi post... fai però un errore di fondo: il rischio zero non esiste e non esisterà mai in nessun aspetto umano!
Faccio qualche esempio non "nucleare":
1- i vaccini o qualsiasi farmaco, anche "innocuo" (antinfiammatori, antipiretici, ecc...) hanno probabilità, fortunatamente basse, di provocare gravi danni alla salute ed anche il decesso (basta leggere il bugiardino e spulciare la letteratura medica).
2- i calcoli strutturali di qualsiasi edificio, fabbricato, opera pubblica, ecc... vengono sviluppati con il Metodo semiprobabilistico agli stati limite; tale metodo consiste nel verificare che le grandezze che influiscono in senso positivo sulla sicurezza, valutate in modo da avere una piccolissima probabilità di non essere superate, siano più grandi delle grandezze che influiscono in senso negativo sulla sicurezza, valutate in modo da avere una piccolissima probabilità di essere superate.
Per avere un idea, vedi qui:
http://www.dica.poliba.it/Dipaola/Capitolo4.pdf
3- il tempo di ritorno sta alla base della progettazione di grandi opere quali dighe, ponti, ecc... e statisticamente parlando è il tempo medio di attesa tra il verificarsi di due eventi (catastrofici) successivi:
http://www.image.unipd.it/m.marani/publi...brenta.pdf
http://pcserver.unica.it/web/sechi/Corsi...©.pdf

Ergo, per fare un esempio pratico, una scuola progettata correttamente e costruita con cura, non darà mai agli scolari, la sicurezza assoluta che non li crollerà addosso! Oppure, i vaccini e i farmaci somministrati anche in età infantile, non offrono la sicurezza assoluta dall'essere immuni da una certa patologia (nel caso dei vaccini) né dal fatto che possano verificarsi effetti collaterali anche mortali. La penicillina ha salvato, e salva tuttora, milioni di vite da gravi infezioni ma puó procurare, sia pure raramente, vittime per shock anafilattico. Dobbiamo, per precauzione, rinunciare alla penicillina?
Tuttavia, la statistica (e anche il buon senso) ci dice che i benefici (di un fabbricato sicuro, dei vaccini e farmaci, per esempio) superano di gran lunga i rischi e quindi si procede, giustamente, con le costruzioni (di edifici, ponti, dighe, ecc...) e la somministrazione di vaccini e farmaci.
Questo solo per fare qualche esempio.
Ritornerò sull'argomento rischi e benefici per inquadrare, scientificamente, il rischio nucleare in relazione ad altri rischi, poi sul pericoloso Principio di precauzione:
http://www.galileo2001.it/rapid/page5/pa...entale.pdf

Per quanto riguarda gli incidenti industriali, devi sapere che i più gravi in assoluto sono stati il disastro di Bhopal (incidente di tipo chimico, avvenuto il 3 dicembre 1984 in India) e la diga del Vajont (9 ottobre 1963); eppure sono entrambi praticamente dimenticati dall'opinione pubblica mondiale, e nel caso di Bhopal, si può affermare che probabilmente uccide ancora (l'isocianato di metile non ha un tempo di dimezzamento!? Wink):
http://www.msnbc.msn.com/id/34247132/ns/...ia/page/2/
http://www.webcitation.org/5qmWBEWcb
come mai con le dighe e gli impianti chimici non si é proceduto all'evacuazione dela popolazione in caso di pericoli imminenti!? La domanda é provocatoria, come quella sull'isocianato di metile, ma serve a far capire come l'industria nucleare sia praticamente l'unica a non lasciar nulla di "intentato", al contrario di altre realtà che sono in grado, almeno al pari del nucleare, di provocare disastri. Negli eventi recenti del sisma nipponico, il caso del crollo della diga di Fujinuma (nella prefettura giapponese di Fukushima) con la conseguente distruzione città di Sukagawa (e di chi vi abitava!), ed invece l'evacuazione della popolazione nei pressi della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, dimostrano come l'approccio del nucleare sia assai cautelativo, nonostante la vergognosa Tepco.
Ripropongo questo articolo del lontano 28 gennaio 1987 (la Repubblica) in cui già all'indomani dell'incidente di Chernobyl (26 aprile 1986), l'allora direttore generale dell'IAEA, Hans Blix, affermava in un intervista che "Chernobyl non è la fine del mondo. L'incidente di Bhopal è stato molto più catastrofico":
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...34#pid1034
Sui morti di Chernobyl ne ho già parlato abbondantemente all'inizio di questo post:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...381#pid381
in breve, i morti, a distanza di un quarto di secolo, sono stati circa una cinquantina (dati Chernobyl Forum, UNSCEAR, WHO, IAEA), poi vi é il rischio delle popolazioni limitrofe alla centrale (durante l'incidente), di sviluppare nel tempo, il cancro alla tiroide (dati IARC), ma fortunatamente il tasso di sopravvivenza e di guarigione tra i malati di cancro alla tiroide (carcinoma tiroideo), almeno a giudicare dalle cifre della Bielorussia, è molto alto.
Lascia perdere le stime di GreenPeace e Torch, sono organizzazioni ambientaliste che poco hanno a che fare con il metodo scientifico, ma più con l'ideologia!



Sarek ha Scritto:

Diciamo che non mi piace la logica del ' tanto peggio tanto meglio'.
Secondo me una cosa sbagliata non ne rende un'altra accettabile.
Due errori non si elidono a vicenda. Sempre errori sono.

All'Aquila abbiamo un borgo medioevale che ha subito un sisma mai visto nei precedenti 700 anni.
In Giappone ci sono una serie di reattori a tuttoggi in gravi difficoltà anche qui dopo un evento a probabilità molto bassa.
Liquidare l'evacuazione con un 'tanto succede anche senza il nucleare' mi sembra veramente pressappochismo (nella migliore delle ipotesi).
Già che c'era poteva anche dire che nella peggiore delle ipotesi una perdita dalla centrale nucleare creerebbe un oasi ecologica come quella oggi esistente intorno a Cernobyl.

Anche paragonare le conseguenze di una diga che crolla a una fuoriuscita radioattiva mi sembra veramente confrontare pere e mele.
Da una parte si muore subito ma dopo una settimana puoi cominciare a ricostruire in quella zona, dall'altra non si muore (o almeno non si muore subito *) ma ti ritrovi con una zona d'esclusione.

Capisco che si possa essere a favore o contro, ma un pò di onestà intellettuale ci vuole. Se devi evacuare vuol dire qualcosa è andato parecchio storto, in entrambi i casi.

Altrimenti si potrebbe arrivare a giustificare di tutto : Hiltler tutto sommato era passabile perchè Stalin era peggio (o viceversa, a seconda dei punti di vista).
No, proprio non mi convince.

*) Qui apro una parentesi.
Mi ha impressionato leggere la diversa interpretazione dei morti data su Cernobyl
1) dal Cernobyl Forum (65 + 4000)
2) dal rapporto TORCH (65 + 30000~60000)
3) da GreenPeace (fino a 6000000)

Ora va bene avere opinioni discordanti, ma caspiterina....

RE:     Riflettiamo - Sarek - 29-03-2011 15:59

Cavolo quanto mi fate leggere! Mi sembra di essere tornato all'università.

sexyteo ha Scritto:

il rischio zero non esiste e non esisterà mai in nessun aspetto umano!

Si questo lo so, non è che sono proprio di nido.
Però alcune cose di quello che stà succedendo non mi quadrano (anche se a dirla tutta mi sono perso in mezzo ai phi del primo pdf che mi hai segnalato).

1) Il termine 'tsunami' lo hanno coniato proprio i giapponesi, che hanno familiarità con questo tipo di fenomeno. Tuttavia il frangiflutti era meno della metà di quello necessario per far fronte a questo evento. Come lo hanno determinata la 'piccolissima probabilità di non essere superate'? Non è che hanno sbagliato di pochino.
2) Leggendo il link all'AREVA per quello che posso capire si sono verificate tre diverse problematiche in seguito allo stesso evento (forse anche quattro se venisse confermato il cedimento del contenimento del reattore 3).
Ammettendo pure che l'evento non fosse prevedibile, la domanda che mi viene è : perchè non ha causato lo stesso problema su tutti i reattori, ma ha portato a DIVERSE tipolgie di malfunzionamento ?
Non mi pare plausibile che si siano verificati 4 o 5 eventi a 'piccolissima probabilità', mi sembra più plausibile che alcune probabilità non siano state correttamente stimate.
E, sempre per capirsi, questa sarebbe una colpa per nessuno (come giustamente ho letto da qualche parte l'umanità è progredita imparando dagli errori) ma sicuramente porrebbe un problema sui metodi utilizzati fino ad oggi per valutare le probabilità di quel tipo di eventi. Sbaglio ?

Sul principio di precauzione sono curioso di leggere qualcosa, mi sembra un principio talmente opinabile da essere fumo.

Bhopal è stato sicuramente l'incidente industriale più grande di tutti i tempi. Ma ripeto che prendere a misura un errore più grande per giustificarne uno più piccolo non mi sembra un buon metodo per fare passi avanti.

Per quanto riguarda le stime di OMS, GreenPeace e Torch volevo solo evidenziare che i dati sono talmente incoerenti da cadere nel ridicolo.
Se parto da un'idea e voglio dimostrare una cosa posso considerare (o tralasciare) dei dati ed arrivare a conclusioni diverse. Le informazioni vanno sempre prese con le molle, da qualunque parte arrivino.

P.S. il terzo link non funziona, se lo rimandi leggo anche quello.

RE: Riflettiamo - magnox - 29-03-2011 16:45

sarebbe interessante sapere perche' i dati IAEA o degli enti che hanno fornito un dato ritenuto "troppo basso", ovvero 50-4000, dovrebbero essere meno attendibili di stime fatte (magari semplicemente contando i morti per tumore in quell'area) da non so chi.

Davvero curiosa come cosa.

Per me i morti per eccessiva ingestione di carne e' di 100.500.000 (oggi si sa, la carne fa male, nelle quantita' consumate in occidente).
Se dicessi una cosa del genere in giro mi prenderebbero per pazzo.
Invece, siccome a Chernobyl c'e' stato un incidente nucleare, allora tutti possono sparare i numeri che vogliono e, soprattutto, quel numero deve essere GRANDE.

Resta il fatto che l'italia e' l'unico paese occidentale (mi pare) dove e' stato dato al popolo (per 2 volte!!) il diritto di decidere su una cosa che il popolo non conosce minimamente.
E, a proposito, noto con grande delusione quanto scarsa sia sta l'informazione di chi (Governo per primo) avrebbe fatto bene a organizzare campagne informative sull'uso del nucleare.
Che paese di c***a...


RE:      Riflettiamo - sexyteo - 29-03-2011 18:16

Sarek ha Scritto:

Cavolo quanto mi fate leggere! Mi sembra di essere tornato all'università.
Si questo lo so, non è che sono proprio di nido.
Però alcune cose di quello che stà succedendo non mi quadrano (anche se a dirla tutta mi sono perso in mezzo ai phi del primo pdf che mi hai segnalato).
1) Il termine 'tsunami' lo hanno coniato proprio i giapponesi, che hanno familiarità con questo tipo di fenomeno. Tuttavia il frangiflutti era meno della metà di quello necessario per far fronte a questo evento. Come lo hanno determinata la 'piccolissima probabilità di non essere superate'? Non è che hanno sbagliato di pochino.


Lo tsunami é un maremoto. Nessuno si aspettava uno sprigionamento di energia del sisma con un maremoto di tale dimensioni. I tempi di ritorno, in linea di massima, per le grandi opere idrauliche sono di 1.000 anni, ergo, gli eventi giapponesi hanno superato tale ipotesi.

Sarek ha Scritto:

2) Leggendo il link all'AREVA per quello che posso capire si sono verificate tre diverse problematiche in seguito allo stesso evento (forse anche quattro se venisse confermato il cedimento del contenimento del reattore 3).
Ammettendo pure che l'evento non fosse prevedibile, la domanda che mi viene è : perchè non ha causato lo stesso problema su tutti i reattori, ma ha portato a DIVERSE tipolgie di malfunzionamento ?
Non mi pare plausibile che si siano verificati 4 o 5 eventi a 'piccolissima probabilità', mi sembra più plausibile che alcune probabilità non siano state correttamente stimate.
E, sempre per capirsi, questa sarebbe una colpa per nessuno (come giustamente ho letto da qualche parte l'umanità è progredita imparando dagli errori) ma sicuramente porrebbe un problema sui metodi utilizzati fino ad oggi per valutare le probabilità di quel tipo di eventi. Sbaglio ?


Fatte le premesse sullo tsunami e la non prevedibilità della portata degli eventi, questo non giustifica la pessima gestione della crisi della tepco che dovrà rispondere in sede civile e penale per quanto ha fatto. Un sistema di raffreddamento non ridondante, è inacettabile in una centrale nucleare esposta a violenti eventi naturali come in giappone. Ad Onagawa, invece, ha tutto funzionato bene, nonostante l'espozione al sisma e al maremoto.
Tornerò sulla sicurezza nucleare tra breve.

Sarek ha Scritto:

Sul principio di precauzione sono curioso di leggere qualcosa, mi sembra un principio talmente opinabile da essere fumo.


D'accordo.

Sarek ha Scritto:

Bhopal è stato sicuramente l'incidente industriale più grande di tutti i tempi. Ma ripeto che prendere a misura un errore più grande per giustificarne uno più piccolo non mi sembra un buon metodo per fare passi avanti.


Serve solo per capire le proporzioni. Un errore non ne giustifica un altro ovvio, ma bisogna avere proporzione dei termini per definire l'evento. Non si può definire una apocalisse o tragedia Fukushima, che non ha ucciso nessuno o quasi, come invece fa quell'incompetente di Giuseppe Onufrio (direttore di Greenpeace Italia):
http://notizie.tiscali.it/articoli/inter...vista.html
che dimostra di capire di reattori quanto un Paris Hilton di calcolo matriciale!

Sarek ha Scritto:

Per quanto riguarda le stime di OMS, GreenPeace e Torch volevo solo evidenziare che i dati sono talmente incoerenti da cadere nel ridicolo.
Se parto da un'idea e voglio dimostrare una cosa posso considerare (o tralasciare) dei dati ed arrivare a conclusioni diverse. Le informazioni vanno sempre prese con le molle, da qualunque parte arrivino.


Non si possono mettere sullo stesso piano i lavori degli enti che ho citato, sottoposti al vaglio e al metodo scientifico, con lavori indipendenti di associazioni ideologiche (vedi l'impareggiabile criirad!) con tesi precostituite e personale non qualificato. Le stupidaggini, scientifiche, di Giuseppe Onufrio ne sono la prova!

Sarek ha Scritto:

P.S. il terzo link non funziona, se lo rimandi leggo anche quello.


Quale?
RE:       Riflettiamo - Sarek - 29-03-2011 18:39

sexyteo ha Scritto:

Quale?

Questo http://pcserver.unica.it/web/sechi/Corsi...©.pdf

RE: Riflettiamo - Sarek - 29-03-2011 22:13

Qualcuno mi sa dire dove trovare una statistica o una cronologia storica IAEA degli incident / accident con realativa scala INES ?

Cercando 'zirconio incidente nucleare' sono incappato in questo, http://www.ecologiae.com/oltre-130-incid...tato/1302/ (non dico nulla, abbiate pietà!) e mi sarebbe piaciuto leggere qualche dato più 'istituzionale' ma non riesco a trovarlo.

Grazie.


RE: Riflettiamo - Cher - 30-03-2011 10:37

http://www.world-nuclear.org/


RE: Riflettiamo - michela - 30-03-2011 12:40

ho trovato molto interessanti i grafici di un prestigioso centro di ricerca svizzero...
http://manhaz.cyf.gov.pl/manhaz/szkola/m...NSAD98.pdf
pagine 236 e segg. (attenzione alle scale logaritmiche!)

non accludo la mia opinione: i grafici parlano da sè!!


RE:  Riflettiamo - Cher - 30-03-2011 13:27

michela ha Scritto:



non accludo la mia opinione: i grafici parlano da sè!!


Cosa vuol dire?
Prego spiegare!

Appunto vuoi mettere un bel disastro senza "morti a migliaia " e "radiazioni a tonnelate"!
.....poi i dati dal 1998!

Visto che il "tempo" è una variabile senza equiparazione con "l'evoluzione tecnologica"
Allora cito il mio "disastro preferito":

Pesa agli abitanti di Halifax......... sempre che sappiate cosa è successo!
Toungue

E c'è gente che è convinta che la " Mont Blanc" sia solo una penna!
RE: Riflettiamo - Cher - 30-03-2011 15:28

Per aggiornarsi su Chernobyl "data astrale" 2010:

Pubblico data di uscita: 8-dic-2010
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Contatto: Michael Bernstein
m_bernstein@acs.org
202-872-6042
American Chemical Society
Scoperta dei segreti che permettono le piante vicino a Chernobyl per scrollarsi di dosso le radiazioni

Gli scienziati segnalano scoperta dei segreti biologici che consentono la crescita delle piante nei pressi della centrale nucleare di Chernobyl di adattarsi e prosperare in terreni altamente radioattivi - eredità del nucleare disastro del 1986 in Ucraina. Il loro studio, che aiuta a risolvere un mistero di lunga data, appare in ACS ' Environmental Science & Technology , una rivista mensile semi.

Hajduch Martin e colleghi di notare che le piante hanno una capacità inattesa di adattarsi a un ambiente contaminato da radiazioni a seguito del 26 Aprile 1986 presso l'incidente di Chernobyl. Le loro ricerche precedenti, per esempio, ha dimostrato che le piante di soia nella zona si sono adattati al terreno contaminato con alcuni cambiamenti nel loro proteoma. Il proteoma è una serie completa di proteine ​​prodotte dai geni in una pianta o animale. Ma la più ampia gamma di cambiamenti biochimici nelle piante che consentono loro di prosperare in questo ambiente duro è rimasto poco chiaro.

Gli scienziati hanno cresciuto i semi di lino in suolo contaminato da radiazioni nella regione di Chernobyl e la loro crescita rispetto a quelli di semi coltivati ​​in terreni non radioattivo. L'esposizione alle radiazioni ha avuto un effetto relativamente poco sui livelli di proteine ​​nelle piante, con solo circa il cinque per cento delle proteine ​​alterate, si nota. Tra di loro c'erano alcune proteine ​​coinvolte nella segnalazione cellulare, o la comunicazione chimica, che potrebbe aiutare le piante radioattività un'alzata di spalle-off, gli scienziati suggeriscono.

# # #
Gli autori ringraziano il sostegno del VII Programma Quadro dell'Unione Europea e del programma nazionale di borse di studio della Repubblica Slovacca.

ARTICOLO PER RILASCIO IMMEDIATO
"Analisi Proteomica di lino coltivato nella zona di Chernobyl suggerisce un effetto limitato di ambiente contaminato da Proteome Seed"

DOWNLOAD versione integrale dell'articolo
http://pubs.acs.org/stoken/presspac/pres.../es100895s

CONTATTO:
Martin Hajduch, Ph.D.
Istituto di genetica e delle biotecnologie vegetali
Accademia slovacca delle scienze
Bratislava, Slovacchia
Telefono: 421-37-7336659
Fax: 421-37-7336660
E-mail: hajduch@savba.sk


RE: Riflettiamo - michela - 30-03-2011 16:29

I grafici del link messo sopra mettono a confronto il numero di incidenti, vittime, feriti e non solo per varie tipologie di fonte energetica utilizzata; non mi sembra che la fonte nucleare ne esca così male: questo è il significato! Abbiamo vissuto utilizzando fonti che non sono mai state messe (tanto) in discussione come il nucleare oggi (non c'è mai stato un referendum sul 'petrolio' :-) ) anche se vi sono stati parecchi incidenti che si possono far risalire a fonti energetiche non nucleari e che hanno causato molte vittime, feriti e inquinamento e distruzione...(da quei grafici molte più vittime per GWa di energia prodotta dalle fonti convenzionali che dal nucleare).
Semplicemente penso che nucleare=demonio sia un'equazione sbagliata...


RE: Riflettiamo - lucaberta - 30-03-2011 16:37

Ho trovato un articolo che mi sembra fatto bene, in tema radiazioni, sulla BBC:

http://www.bbc.co.uk/news/world-12860842

L'autore e' colui che ha anche scritto "Radiation and Reason", Wade Allison:
http://www.radiationandreason.com/

Non ho mai letto cosi' tanto come dopo il terremoto in Giappone...  :-)

Ciao, Luca


RE:  Riflettiamo - Cher - 30-03-2011 17:01

michela ha Scritto:

I grafici del link messo sopra mettono a confronto il numero di incidenti, vittime, feriti e non solo per varie tipologie di fonte energetica utilizzata; non mi sembra che la fonte nucleare ne esca così male: questo è il significato! Abbiamo vissuto utilizzando fonti che non sono mai state messe (tanto) in discussione come il nucleare oggi (non c'è mai stato un referendum sul 'petrolio' :-)  ) anche se vi sono stati parecchi incidenti che si possono far risalire a fonti energetiche non nucleari e che hanno causato molte vittime, feriti e inquinamento e distruzione...(da quei grafici molte più vittime per GWa di energia prodotta dalle fonti convenzionali che dal nucleare).
Semplicemente penso che nucleare=demonio sia un'equazione sbagliata...



Quoto in pieno!
Certo Smile il "dettaglio" che ogni qual volta si sottolinea questa indiscutibile realtà, L'Eco-convinto si innalbera sulle radiazioni con tutto il corollario.

Appena trovo il dato aggiornato alla data astrale Toungue attuale il divario tra le varie disgrazie con relativi lutti tra le tipologie energetiche,lo pubblico.

Purtroppo chi ci marcia sull'insinuare il terrore nell'opinione pubblica non interessa un gran che di quanti lutti in meno ci sarebbero.

Credo interessante aprire un topic mirato.
Ciao
RE: Riflettiamo - lucaberta - 30-03-2011 23:17

Altra notizia che deve fare riflettere, riportata qui dall'Economist, ma che su tanti altri media italiani proprio non si e' vista:

http://www.economist.com/blogs/banyan/20...und_crisis

Dopo il disastroso terremoto piu' tsunami dell11 Marzo, la raffineria di Chiba ha bruciato ininterrottamente per piu' di 10 giorni, e le scorte di carburante sono molto ridotte in parte del Giappone, e si sta razionando la vendita di benzina a tranche di 20 litri a testa.  E questo sta creando grossi problemi nella distribuzione di cibo e di altre merci, in zone gia' duramente colpite dal sisma.

Ma alla stampa piace di piu' parlare delle radiazioni, sai com'e', e' un tema piu' sexy e si vende meglio la cartaccia che stampano...  :-(

Ciao, Luca


RE:   Riflettiamo - Sarek - 31-03-2011 02:08

Cher ha Scritto:

Appena trovo il dato aggiornato alla data astrale Toungue attuale il divario tra le varie disgrazie con relativi lutti tra le tipologie energetiche,lo pubblico.

Pubblica, pubblica.... concordo con LB, anche io mi stò massacrando di letture, ma ogni lettura porta ad altre, porca miseria.

Approfittando del topic, intercalo una amara riflessione...
Se qualcuno di voi ha visto exit su la7 si sarà reso conto della pochezza raggiunta dalla politica italiana.

Da una parte i 'verdognoli' (= attuali opposizioni) con argomentazioni che sono effettivamente campate in aria, e prospettive basate più sulle speranze (=illusioni) che sui numeri.
Ma non è finita! Dall'altra parte i 'legobluastri' (= attuale governo) che dicono di volere il nucleare ma solo non dove non governano e possibilmente manco dove non governano perchè vorrebbero governarci in futuro.
Alla fine il parlamento varerà all'unanimità l'acquisto dei terreni per la realizzazione delle centrali qui http://www.moonestates.com/

Per l'illuminazione futura preparare cera e stoppino.
Buona notte.



RE:  Riflettiamo - lucaberta - 31-03-2011 11:41

lucaberta ha Scritto:

Ho trovato un articolo che mi sembra fatto bene, in tema radiazioni, sulla BBC:

http://www.bbc.co.uk/news/world-12860842

L'autore e' colui che ha anche scritto "Radiation and Reason", Wade Allison:
http://www.radiationandreason.com/

quoto me stesso mettendo un link al volantino in PDF che riporta qualche commento del Prof. Allison al suo libro "Radiation and Reason":
http://www.radiationandreason.com/download/igfnqq

Mi piace in particolar modo l'ultimo passaggio che vi riporto:

Riporta:
I admit that this situation makes me angry – I dislike untruths, especially when they distort the future prospect for mankind and the environment, not for me perhaps but for my grandchildren. I cannot stand idly by and see such serious mistakes being made. I am really alarmed at the sight of mankind running away from tiny risks straight into the arms of much larger ones. But anger is not persuasive, even if justified, and early drafts of the book were binned as I sought to find the right perspective and the right language that embraced both science and native common sense. So "because I could"? Well, the reader will be the judge of that, but the task was certainly more challenging than I had expected.”


Needless to say, ho ordinato il libro.  Wink

Cosi' tanti libri interessanti da leggere, scritti da tanti autori diversi.  Ma una sola persona che li puo' leggere, TU!  Smile

Ciao, Luca
RE:  Riflettiamo - Cher - 31-03-2011 11:58

lucaberta ha Scritto:

Altra notizia che deve fare riflettere, riportata qui dall'Economist, ma che su tanti altri media italiani proprio non si e' vista:

http://www.economist.com/blogs/banyan/20...und_crisis

Dopo il disastroso terremoto piu' tsunami dell11 Marzo, la raffineria di Chiba ha bruciato ininterrottamente per piu' di 10 giorni, e le scorte di carburante sono molto ridotte in parte del Giappone, e si sta razionando la vendita di benzina a tranche di 20 litri a testa.  E questo sta creando grossi problemi nella distribuzione di cibo e di altre merci, in zone gia' duramente colpite dal sisma.

Ma alla stampa piace di piu' parlare delle radiazioni, sai com'e', e' un tema piu' sexy e si vende meglio la cartaccia che stampano...  :-(

Ciao, Luca

Mi sfugge il "nesso" dell'obbligo delle aziende di tenere scorte di carburante per 70 gg poi abbassato a 45 gg per le emergenze( cattiva traduzione)
Domanda ma se non è emergenza questa.....
Ovvio che che qualcosa non quadra nella traduzione.

Tu, come l'hai capita?
RE: Riflettiamo - Cher - 31-03-2011 12:03

http://www.amazon.it/miracolo-scippato-o...8860365422

Ed ora arrabbiatevi pure Toungue

Sinossi
Agli inizi degli anni sessanta, l'Italia vantava alcuni poli di eccellenza scientifico-tecnologici che il mondo le invidiava in quattro settori strategici: informatico, petrolifero, nucleare, medico. Oggi, in pieno terzo millennio, è il fanalino di coda tra i paesi più sviluppati proprio per scarsità d'innovazione e ricerca.
Perché? Un libro-inchiesta ricostruisce la storia di quattro casi emblematici del modello di sviluppo avviato e smantellato in quegli anni a tempo di record, evidenziando il filo rosso che li lega e che spiega perché ciascuna di quelle esperienze è fallita.
Il caso Olivetti, il caso Mattei, il caso Ippolito e il caso Marotta, vale a dire nascita e morte della rivoluzione informatica che ha portato alla progettazione del primo pc e dei primi microprocessori del mondo; inizio e fine dell'autonomia energetica del paese, oltre che della competizione col monopolio angloamericano del petrolio; soppressione del Cnen, che ci aveva portato al terzo posto per produzione di energia elettrica di origine nucleare; decapitazione dell'Istituto superiore di sanità, che fece dell'Italia uno dei primi tre produttori di penicillina grazie anche all'invenzione del microscopio elettronico.
Quattro incubatrici di un modello di sviluppo economico e sociale basato sulla ricerca scientifica, gettate alle ortiche tra le faide politiche interne e le pressioni e i sabotaggi internazionali in piena guerra fredda.


Però questo è interessante:

http://www.ilgiornale.it/interni/il_prod...comments=1


RE:   Riflettiamo - lucaberta - 31-03-2011 12:33

Cher ha Scritto:
Mi sfugge il "nesso" dell'obbligo delle aziende di tenere scorte di carburante  per 70 gg poi abbassato a 45 gg  per le emergenze( cattiva traduzione)
Domanda ma se non è emergenza questa.....
Ovvio che che qualcosa non quadra nella traduzione.

Tu, come l'hai capita?

io ho inteso che il limite minimo di 70 giorni di scorta di carburante dettato per legge alle aziende era irrealistico, e' stato prima abbassato di tre giorni, e poi giu' fino a 45 giorni. Ciononostante, le aziende che avevano scorte di carburante non le hanno rilasciate, sperando cosi' di far crescere il prezzo sul mercato a causa della forte richiesta aggiuntiva legata al disastro che ha colpito la raffineria di Chiba.

Insomma, sciacallaggio corporate, ne' piu' ne' meno.

Ma si sa, le radiazioni sono molto piu' sexy di queste notizie cosi' banali...  Sad

Ciao, Luca
RE: Riflettiamo - Cher - 31-03-2011 12:44

Ok , capito giusto! Grazie


RE:  Riflettiamo - lucaberta - 31-03-2011 12:49

Cher ha Scritto:

beh, definire Romano Prodi "di sinistra" non e' proprio corretto, piu' Democrastiano di lui non saprei chi indicare, forse solo Andreotti...  Big Grin

Certo, Prodi si e' trovato al timone di due Governi in cui la maggioranza che rappresentava includeva anche la sinistra che si professava ancora felicemente comunista, e i verdi/rossi tronfiamente antinuclearisti (ma favorevoli al carbone);  questi sono due tra i tanti motivi per cui non me la sarei mai sentita di dargli il mio voto.

Ma non dimentichiamo pero' che Romano Prodi e' stato principalmente uomo di Governo e non di Parlamento, ed ha anche il non invidiabile record di essere stato trombato per ben due volte dalla sua stessa maggioranza...  Big Grin

E comunque sia, la posizione di Prodi sul nucleare era favorevole, come ben ricorda Alberto Clô nel suo libro "Si fa presto a dire nucleare", quando lo cita tra le persone contrarie all'uscita dal nucleare (pp 117-118), un buon libro che ho letto rapidamente, e che mi ha dato degli ottimi spunti storici su cosa e' successo intorno al nucleare in Italia da dopo la Seconda Guerra Mondiale fino ai giorni nostri.

Ciao, Luca
RE: Riflettiamo - Cher - 31-03-2011 13:43

http://www.video.mediaset.it/video/iene/...leari.html

Notare quello che non viene detto ed è reperibile su questo forum:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...php?tid=16


RE:  Riflettiamo - sexyteo - 05-04-2011 23:38

Sarek ha Scritto:

Qualcuno mi sa dire dove trovare una statistica o una cronologia storica IAEA degli incident / accident con realativa scala INES ?
Cercando 'zirconio incidente nucleare' sono incappato in questo, http://www.ecologiae.com/oltre-130-incid...tato/1302/ (non dico nulla, abbiate pietà!) e mi sarebbe piaciuto leggere qualche dato più 'istituzionale' ma non riesco a trovarlo.
Grazie.


Linkato milioni di volte (vedi pagina 2,3 e 4):
http://www.iaea.org/Publications/Factshe...h/ines.pdf

RE:   Riflettiamo - Sarek - 06-04-2011 01:22

sexyteo ha Scritto:

Linkato milioni di volte (vedi pagina 2,3 e 4):
http://www.iaea.org/Publications/Factshe...h/ines.pdf

Non mi sono spiegato, qui si riportano Examples of even ts AT nuclear facilities, mentre cercavo una statistica per fare 2 conti.

se divido i 14000 anni / rettore di operatività del documento che mi aveva indicato cher (non lo trovo al momento, era quello sponsorizzato dall'enel) per i 443 reattori attualemente in attività
http://www.forumnucleare.it/index.php/do...-nel-mondo
si ottiene una media di 31 e spiccioli anni di attività per reattore, il che indica che i rettori attualmente in esercizio sono perlopiù vecchiotti, quindi di tipo II.

Se divido i 14000 anni / reattore per il numero di 'accidents' ottengo la l'MTBF dei reattori finora in esercizio, che a occhio direi più o meno è di 1400 anni / reattore.

Considerando che un reattore 'vive' circa 40-50 anni (mettiamo 45) la probabilità che un reattore attualmente in esercizio venga coinvolto in un accident è sopra al 3%. Non poco.

Tutto qui, volevo far due conti a spanne, se ho sbagliato correggete pure.

RE:    Riflettiamo - sexyteo - 06-04-2011 19:59

Sarek ha Scritto:

Non mi sono spiegato, qui si riportano Examples of even ts AT nuclear facilities, mentre cercavo una statistica per fare 2 conti.
se divido i 14000 anni / rettore di operatività del documento che mi aveva indicato cher (non lo trovo al momento, era quello sponsorizzato dall'enel) per i 443 reattori attualemente in attività
http://www.forumnucleare.it/index.php/do...-nel-mondo
si ottiene una media di 31 e spiccioli anni di attività per reattore, il che indica che i rettori attualmente in esercizio sono perlopiù vecchiotti, quindi di tipo II.
Se divido i 14000 anni / reattore per il numero di 'accidents' ottengo la l'MTBF dei reattori finora in esercizio, che a occhio direi più o meno è di 1400 anni / reattore.
Considerando che un reattore 'vive' circa 40-50 anni (mettiamo 45) la probabilità che un reattore attualmente in esercizio venga coinvolto in un accident è sopra al 3%. Non poco.
Tutto qui, volevo far due conti a spanne, se ho sbagliato correggete pure.


La percentuale da te fornita, 3 %, é un numero a casaccio; innanzitutto, quel 3% su che base é!? Annua o cosa!? Per esempio, un evento che ha una probabilità, su base annua, di verificarsi di 1/10, non vuol dire che dopo o entro 10 anni si verificherà sicuramente!
Inolte, la probabilità che due eventi si verifichino contemporaneamente è pari alla probabilità di uno dei due eventi moltiplicato con la probabilità dell'altro evento condizionato al verificarsi del primo (teorema della probabilità composta); ergo, se un evento ha una probabilità di verificarsi di 1/10, il verificarsi contemporaneo di un altro evento (che poniamo sia di 1/20) é di 1/(10*20) cioé 1/200 e non 1/(10+20) = 1/30! Ecco perché, é fondamentale la ridondanza dei sistemi di sicurezza, per abbassare di svariati ordini di grandezza, il verificarsi di un evento (grave)!
Vedi qui a pagina 24 (pag. 1 del pdf - 3.3.3 Probabilità condizionata e probabilità composta):
http://wwwcdf.pd.infn.it/labo/twoup2.pdf
e qui:
http://www.ds.unifi.it/VL/VL_IT/prob/prob5.html
Lo sai che la scala ines é in base logaritmica (e in base 10) e che un incidente ines 5 é 10 volte un ines 4, o che Chernobyl (ines 7) é 100 volte più grave di un ines 5 (Fukushima Daiichi)!?
Per farti un idea, la probabilità su base annua, di una banale rottura di tubazioni molto piccole (non ha nulla di "nucleare"!) é di 3/100.
La probabilità di guasto nel vessel, in un incidente grave, non é costante nel tempo, ma aumenta con la vetustà del reattore stesso: fortunatamente, tale probabilità, su base annua, varia tra  1/10.000.000.000 e 1/1.000.000.

Tornerò quanto prima sull'argomento con seri riferimenti bibliografici e su un thread apposito.
RE:     Riflettiamo - Sarek - 06-04-2011 22:36

sexyteo ha Scritto:

La percentuale da te fornita, 3 %, é un numero a casaccio; innanzitutto, quel 3% su che base é!? Annua o cosa!?

Pensavo si capisse cosa era quel 3%... spiego meglio.

1) Prendo i 14000 anni / reattore di esercizio a oggi.
2) Prendo i 10 'accident' finora accaduti indipendentemente dallo loro gravità, ma li considero per il fatto di essere 'accident' e basta.
14000 / 10 = 1400.
E' accaduto un 'accident' ogni 1400 anni / reattore.

Dato che mediamente i reattori sono in esercizio da 31 anni calcolo la probabilità che il reattore X abbia subito un accident nei suoi 31 anni di operatività.
31 / 1400 => 0,0221
Legenda : a oggi, nei 31 anni medi di esercizio, hanno avuto un accident il 2,2% dei reattori (circa uno ogni 45).

Dato che il calcolo dello 0,0221 è fatto su 31 anni lo estendo alla vita prevista di un reattore => 0,0221 * 45 / 31 = 0,032 (cioe 3,2 %)
Legenda : se la media guasti rimanesse costante ci possiamo aspettare, nel periodo dell'intera durata d'esercizio, il 3,2% di probabilità che il reattore X subisca un accident (circa un accident ogni 33 rettori).

sexyteo ha Scritto:

Per esempio, un evento che ha una probabilità, su base annua, di verificarsi di 1/10, non vuol dire che dopo o entro 10 anni si verificherà sicuramente!

Vero, avrà il 65,1% di probabilità di verificarsi entro 10 anni e l'87,8% di verificarsi entro 20 anni.
Se è un evento molto brutto, preferirei vivere altrove in quel periodo.

sexyteo ha Scritto:

Inolte, la probabilità che due eventi si verifichino contemporaneamente è pari alla probabilità di uno dei due eventi moltiplicato con la probabilità dell'altro evento condizionato al verificarsi del primo (teorema della probabilità composta);

Vero, però non c'entra nulla, mica mi interessa sapere che probabilità ci sono che 2 reattori abbiano un guasto contemporaneamente....
Come sai il fatto che ci sia stato un guasto ieri non incide sulle probabilità che ce ne sia uno domani.

Lo so che non ho considerato la progressività logaritmica della scala, ma la scala stessa non è adatta a questo tipo di calcolo, visto che è discreta, così ho usato la definizione di 'accident' (incidente grave)che fa IAEA.

sexyteo ha Scritto:

Per farti un idea, la probabilità su base annua, di una banale rottura di tubazioni molto piccole (non ha nulla di "nucleare"!) é di 3/10

Se ogni tubo ha una probabilità annua del 3% di guasto, ogni 20 anni metà dei tubi sarebbe da cambiare...
non rotti solo nel (0.97)^20  = 54%  dei casi,
supponendo di avere 15 tubi, nessun tubo rotto nello 0,54^15 = 0,01% dei casi, cioè non avrei scampo Sad
Se invece il 3% è riferito a tutte le tubazioni di casa, bè, spero di essere nel 54% dei fortunati Smile

sexyteo ha Scritto:

Ecco perché, é fondamentale la ridondanza dei sistemi di sicurezza, per abbassare di svariati ordini di grandezza, il verificarsi di un evento (grave)!

Ci sono considerazioni da fare sui sistemi ridondanti. Per avere l'effetto statistico che dici devono essere INDIPENDENTI, NON CORRELATI in alcun modo. Altrimenti non vale. Se ho 4 sistemi tutti ma 4 alimentati a gasolio, se finisco il gasolio (come a Fukushima) il fatto di averne 4 o anche 40 non serve a nulla. Se non sbaglio gli USA hanno sollevato eccezioni proprio sull'indipendenza dei sistemi di raffreddamento degli EPR.
E' assai improbabile che sistemi fisicamente così vicini possano essere considerati statisticamente indipendenti.

Ciao

P.S. dopo 20 anni non mi ricordo quasi nulla di analisi2 o algebra, ma le basi di statistica me le ricordo.
RE:      Riflettiamo - sexyteo - 07-04-2011 02:41

Per l'utente: Sarek

Stai trattando di statistica come un macellaio tratta di chirurgia!
Dunque, iniziamo mettendo i "puntini sulle i" e a premettere alcune cose:
1- gli anni dei reattori ad oggi sono 14.444
2- gli incidenti (da ines 4 a ines 7) sono 7 (incluso Fukushima Daiichi, i reattori fanno parte dello stesso impianto e tra l'altro condividevano i sistemi di sicurezza attivi!)
3- poiché le scala ines é logaritmica, come ho già detto, é assurdo considerare, come fai tu, gli incidenti "[i]accaduti indipendentemente dallo loro gravità[/i]"! Sommi le mele con pere!
4- i reattori non sono tutti uguali! L'ines 7 é accaduto solo in un RBMK sovietico, non in un BWR o PWR occidentale! Risommi le mele con le pere.
http://www.world-nuclear.org/info/inf06.html

Detto e premesso questo, si registra che c'é stato un incidente ogni 2.063 anni di esercizio dei reattori (14.444/7).
Quello che hai fatto tu, non é affatto un calcolo delle probabilità! Hai solo "spalmato" gli incidenti, sovrastimandoli, sul numero dei reattori in funzione (trascurando, tra l'altro, quelli già spenti) e della loro "vita".
I fatti dicono che sono stati costruiti, in tutto il Mondo, circa 570 reattori (di cui 439 in funzione) e si sono verificati 7 incidenti in mezzo secolo di energia nucleare.
Faccio un esempio, se in una famiglia di 4 persone (padre, madre e 2 figli) uno si ammala del rarissimo e grave morbo di Addison, tu cosa concludi: in quella famiglia c'é il 25% di probabilità di ammalarsi del morbo di Addison!?
Per avere un'idea dell'analisi del rischio, ti rimando a queste semplici dispense:
http://www.ingegneriachimica.unipa.it/ol...amp;idm=55
Il calcolo delle probabilità, anche nel caso di incidente nucleare, viene effettuato utilizzando il metodo Monte Carlo!
Sulla valutazione probabilistica della sicurezza in un impianto nucleare, rimando a questo documento della stessa Agenzia Giapponese:
http://www.ansn-jp.org/item_file/2005-SA-L-5.pdf
In breve, in questo libro dal titolo Lee's loss prevention in the process industries: hazard identification, assessment, and control, Volume 1 (2005) di Sam Mannan e Frank P. Lees, troverai dati interessanti (per esempio la tabella dell'Appendix 23/11):
http://books.google.it/books?id=UDAwZQO8...mp;f=false
Questa é una applicazione sui danni alla salute:
http://www.aesj.or.jp/publication/pnst001/data/468.pdf
e questo sul contenimento radioattivo:
http://www.aesj.or.jp/publication/pnst001/data/77.pdf

Il teorema della probabilità composta, l'ho citato perché se vi fosse stata ridondanza nei sistemi di sicurezza attivi (ECCS - Emergency Core Cooling Systems), a Fukushima Daiichi, si sarebbero evitati gli eventi odierni causati da un insufficiente raffreddamento del calore di decadimento dei reattori (LOCA - Loss of coolant accident).

Per quanto riguarda la rottura di tubazioni o altri guasti, evidentemente non sei mai stato in un qualsiasi impianto industriale:
1- é assai più complesso dell'impianto idraulico di casa tua (é più facile che possa avere un guasto, anche banale, uno Space Shuttle che una bicicletta!)
2- esiste nelle aziende un magazzino con i ricambi, per far fronte alla manutenzione ordinaria e non. Sostituzione di tubazioni, pompe, ecc. sono di routine per qualsiasi tipo di impianto.
3- ti ho già detto che se un evento ha la probabilità, su base annua, di verificarsi di 1/10 non vuol dire che dopo o entro 10 anni si verificherà sicuramente!
Sul calcolo delle probabilità, ci sono molti libri per principianti, come questo:
http://books.google.it/books?id=g5bGtNOS...mp;f=false

P.S.: ad oggi ci sono 439 reattori in funzione e dagli esordi dell'energia nucleare, ne sono stati chiusi quasi 130 per differenti motivi.
http://www.world-nuclear.org/info/inf19.html
http://www.world-nuclear.org/NuclearData...ampleId=10

Data l'importanza, ritornerò sull'argomento, con adeguati riferimenti bibliografici.


RE:       Riflettiamo - Sarek - 07-04-2011 11:23

sexyteo ha Scritto:

2- gli incidenti (da ines 4 a ines 7) sono 7 (incluso Fukushima Daiichi, i reattori fanno parte dello stesso impianto e tra l'altro condividevano i sistemi di sicurezza attivi!)
3- poiché le scala ines é logaritmica, come ho già detto, é assurdo considerare, come fai tu, gli incidenti "[i]accaduti indipendentemente dallo loro gravità[/i]"! Sommi le mele con pere!

Se tu che mescoli mele e pere. Se calcoli gli anni / reattore non puoi contare i guasti / impianto, ma devi considerare i guasti / reattore (in giappone sono 3 i reattori coinvolti con accident level 5).

Poi qui non capisco perchè qui ( http://www.world-nuclear.org/info/inf06.html ) non considerino almeno Kyshtym e Windscale, su questi c'è la prescrizione? E con le stime si confrontano gli anni/reattore con i guasti/impianto. Bel metodo, direi simile a chi mescola i kW con i kWh....

2) Se i numeri sono sbagliati (possibile) basta correggerli e basta rifare i conti.
3) come ho già detto la classificazione di evento come 'accident' non la ho fatta io, ma la IAEA.

Se poi il metodo di calcolo ti sembra scorretto mi aspetterei che tu indicassi quello che a tuo avviso è giusto, e le probabilità relative.
Dire 'non va bene' senza indicare il metodo corretto e il relativo risultato è un modo veramente inconcludente di ragionare.
Se hai un calcolo alternativo da proporre per arrivare a questo, ben venga, altrimenti evita di dare del macellaio.

Gli altri link rimandano a trattazioni di stima teorica del rischio, che non è quello che mi interessa, dato che si basa su ipotesi e dati non fattuali.
Se hai letto le conclusioni stavo semplicemente cercando di calcolare, aldilà di stime teoriche tutte da dimostrare, una quantificazione degli accident storicamente accaduti fino ad oggi in rapporto al numero di ore di operatività, e una proiezione sulla vita stimata di un reattore.

Rimango in attesa di un metodo di stima alternativo.
RE:        Riflettiamo - sexyteo - 07-04-2011 15:03

Sarek ha Scritto:

Se tu che mescoli mele e pere. Se calcoli gli anni reattore non puoi contare i guasti / impianto, ma devi considerare i guasti / reattore.
2) Ho contato gli incidenti sui reattori (in giappone sono 3 i reattori coinvolti con accident level 5), ma se ho sbagliato mi correggo, basta rifare i conti.
3) come ho già detto la classificazione di evento come 'accident' non la ho fatta io, ma la IAEA.
Se poi vuoi il metodo di calcolo ti sembra scorretto mi aspetterei che tu indicassi quello che a tuo avviso è giusto, e le probabilità relative.
Dire 'non va bene' senza indicare il metodo corretto e il relativo risultato è un modo poco costruttivo di ragionare.


Mi costringi ad essere polemico. Dici di aver sostenuto 20 anni fa esami di analisi e geometria e di avere le basi di statistica... ebbene, entrambi gli esami di analisi, fisica e tanto meno quello di di geometria e algebra (ma aggiungo meccanica razionale e chimica, tipici esami del biennio del vecchio ordinamento di ingegneria) non forniscono conoscenze statistiche, infatti, ammesso che ti ricorda qualche integrale, derivata, equazioncina differenziale o un determinante, dimostri di non avere nessuna cultura statistica! Ti faccio un esempio: se in casa organizzi un estrazione del lotto tra amici, mettiamo che siete 5 e uno riesce a fare cinquina, tu, con la tua pseudostatistica concluderesti che ci sono il 20% di probabilità di fare cinquina, quando invece le probabilità di fare cinquina sono e rimangono 1/43.949.268 ((1*2*3*4*5)/(90*89*88*87*86))!
Non hai idea di come viene effettuato un calcolo di analisi probabilistica del rischio, che non é "spalmare" gli incidenti, per giunta indistintamente, sui reattori.
Come ti ho già accennato, viene applicato, per esempio, il metodo della simulazione Monte Carlo, applicato per i vessel "non nucleari" (sono assai più numerosi, nell'ordine di decine di migliaia), poi "mutuato" per i vessel dei reattori nucleari.
In breve, nel caso di Fukushima, il PRA (Probabilistic risk assessment o probabilistic safety assessment/analysis) viene sviluppato con un diagramma ad albero: dato l'inizio di un evento, combinando le probabilità di verificarsi di altri eventi, si può arrivare all'evento più grave (meltdown); in questo sviliuppo degli eventi, incide moltissimo il disegn del reattore, facendo oscillare il rischio di un evento grave di diversi ordini di grandezza, oltre che la vetustà stessa del reattore, come ho già detto. Ecco perché non ha senso considerare tutti i rettori uguali, tutti gli incidenti (eventi) uguali! Esplicativo, il diagramma di pagina 386 del libro Nuclear energy: principles, practices, and prospects di David Bodansky:
http://books.google.it/books?id=fCWKClWP...mp;f=false
Per rimanere in ambito divulgativo, segnalo questa definizione del PRA dell'ente statunitense U.S.NRC (US Nuclear Regulatory Commission):
http://www.nrc.gov/about-nrc/regulatory/...d/pra.html
Detto questo, in letteratura ci sono moltissimi studi, sviluppati fin dall'inizio dell'epoca nucleare (il WASH-740 - USAEC 1957, per esempio). La modellistica matematica in questione, data la complessità, é praticamente inaccessibile ai "non addetti ai lavori".
Vedrò di scrivere quanto prima qualcosa di semplice, senza omettere la rigorosa bibliografia scientifica.
Già nel libro di Sam Mannan e Frank P. Lees, che ti ho citato, nei paragrafi 12.29 e 12.30 c'é più di un accenno al calcolo probabilistico di danneggiamento al vessel (vi sono anche riferimenti bibliografici).
Ribadisco che il rischio "nucleare" non é nullo ma è assai più piccolo di svariati ordini di grandezza di altre "attività" umane svolte quotidianamente da ignari (e ignoranti!) persone, infatti i rischio va inquadrato in un contesto più generale; il rischi va quindi razionalizzato!

Gli incidenti nucleari sono 7 perché Fukushima conta per uno! Gli incidenti di Fukushima sono stati causati da un unico evento (sisma e conseguente maremoto) su un unico impianto che ospitava più reattori.
Non ti fa riflettere che ad Onagawa non sia accaduto nulla!?
La ridondanza degli ECCS, vuol dire che se per ogni reattore vi fosse stato almeno un altro gruppo di emergenza, posto, per esempio, sopra il locale degli altri, con un serbatoio autonomo si sarebbe abbassato la probabilità di incorrere agli eventi, di un ordine di grandezza; invece, pare, che gli ECCS fossero condivisi da più reattori e questo non ha garantito il RHR (Residual Heat Removal). Tuttavia, questa riflessione andrà fatta, più avanti, a "bocce ferme".
RE:         Riflettiamo - Sarek - 07-04-2011 15:09

sexyteo ha Scritto:

Ti faccio un esempio: se in casa organizzi un estrazione del lotto tra amici, mettiamo che siete 5 e uno riesce a fare cinquina, tu, con la tua pseudostatistica concluderesti che ci sono il 20% di probabilità di fare cinquina, quando invece le probabilità di fare cinquina sono e rimangono 1/43.949.268 ((1*2*3*4*5)/(90*89*88*87*86))!
Non hai idea di come viene effettuato un calcolo di analisi probabilistica del rischio, che non é "spalmare" gli incidenti, per giunta indistintamente, sui reattori.

Infatti 30 anni fa, a 17 anni, insieme ad altri amici, abbiamo azzeccato tre volte il 13 e uscendo quando le probabilità diventavano sfavorevoli...infilandoci in tasca 400mln di vecchie lire... e ovviamente senza capire un accidente di statistica...

sexyteo ha Scritto:

Gli incidenti nucleari sono 7 perché Fukushima conta per uno! Gli incidenti di Fukushima sono stati causati da un unico evento (sisma e conseguente maremoto) su un unico impianto che ospitava più reattori.

Allora nel calcolo devi usare gli anni/impianto di attività e non gli anni/reattore. (Mele + Pere)

Rimango in attesa di un metodo statistico alternativo basato su quanto accaduto fino ad oggi, e a partire da quei dati (storici e quindi non teorici) di una percentuale che indichi la probabilità (ad oggi) di incidente per reattore su base che preferisci (annua, vita media, quello che vuoi).
Altrimenti sono solo chiacchiere.
Gli aerei son sicuri perchè lo dice la statistica, non il calcolo delle probabilità. Per il futuro si vedrà, a oggi ci sono quasi 500 reattori funzionanti niente affatto teorici che producono energia reale e hanno avuto incidenti reali.

RE:         Riflettiamo - Sarek - 07-04-2011 15:25

sexyteo ha Scritto:

Gli incidenti nucleari sono 7 perché Fukushima conta per uno! Gli incidenti di Fukushima sono stati causati da un unico evento (sisma e conseguente maremoto) su un unico impianto che ospitava più reattori.

Senza essere polemico, se tutti gli impianti fossero in un unico sito, avremmo una casistica molto più rarefatta di incidenti dovuti a cause esterne, ma avremmo che il singolo incidente coinvolgerebbe un numero esagerato di reattori.
Potremmo anche ragionare sugli impianti, invece che sui reattori, solo che non ho trovato da nessuna parte un equivalente dei 14.444 anni/reattore che citavi tu.
RE:          Riflettiamo - sexyteo - 07-04-2011 15:35

Sarek ha Scritto:

Senza essere polemico, se tutti gli impianti fossero in un unico sito, avremmo una casistica molto più rarefatta di incidenti dovuti a cause esterne, ma avremmo che il singolo incidente coinvolgerebbe un numero esagerato di reattori.


Questa tua ipotesi é incommentabile, anzi, si commenta da sè.

Sarek ha Scritto:

Potremmo anche ragionare sugli impianti, invece che sui reattori, solo che non ho trovato da nessuna parte un equivalente dei 14.444 anni/reattore che citavi tu.


Ora i 14.445 anni sono riportati nella home:
http://www.world-nuclear.org/

Dammi retta, continua a giocare al lotto, magari con i numeri ritardatari, e lascia perdere queste cose più grandi di te!
RE:           Riflettiamo - Sarek - 07-04-2011 15:37

sexyteo ha Scritto:

Dammi retta, continua a giocare al lotto, magari con i numeri ritardatari, e lascia perdere queste cose più grandi di te!

Rimango in attesa di un metodo statistico alternativo, e di una percentuale numerica, non di chiacchiere da osteria.
Poi vi lamentate quando i verdi non sanno fare i conti... mi sa che non sono i soli.
RE:          Riflettiamo - sexyteo - 07-04-2011 15:40

Sarek ha Scritto:

Allora nel calcolo devi usare gli anni/impianto di attività e non gli anni/reattore. (Mele + Pere)
Rimango in attesa di un metodo di stima statistico alternativo basato su quanto accaduto fino ad oggi, e su quella base di una percentuale che indichi la probabilità di incidente FINO AD OGGI su base che preferisci (annua, vita media, quello che vuoi).
Altrimenti sono solo chiacchiere.


Le chiacchere sono le tue. Il calcolo probabilistico si effettua come ho già detto (sviluppo della combinazione di eventi, simulazione Monte Carlo, ecc...). Quello che proponi tu é una "spalmazione" degli eventi sul numero dei reattori, NON é un calcolo probabilistico del rischio... é come l'esempio che ti ho fatto dell'estrazione del lotto.
La cosa grave é che sei ancora convinto di quel che dici.

Sarek ha Scritto:

Gli aerei son sicuri perchè lo dice la statistica, non il calcolo delle probabilità.


Questa tua affermazione sottolinea ancora di più la tua ignoranza abissale in materia. Ti informo che il PRA (Probabilistic risk assessment) é applicato agli aerei e agli impianti nucleari!


RE:           Riflettiamo - Sarek - 07-04-2011 15:45

sexyteo ha Scritto:

Ti informo che il PRA (Probabilistic risk assessment) é applicato agli aerei e agli impianti nucleari!

Si, e anche i proverbi.
Ma un metodo di stima storico/statistico alternativo da proporre che alla fine dia un risultato lo hai o no ?
RE:            Riflettiamo - sexyteo - 07-04-2011 15:50

Sarek ha Scritto:

Si, e anche i proverbi.
Ma un metodo di stima storico/statistico alternativo da proporre che alla fine dia un risultato lo hai o no ?


Non sai quel che dici e non leggi quello che ho scritto: in letteratura ci sono moltissimi studi, sviluppati fin dall'inizio dell'epoca nucleare.
La probabilità di incidente (anche grave) dipende da molti fattori (tipo rettore, vetustà, ecc...), orientativamente é 1/1.000.000.
Dedicherò appena ho tempo un thread su questo e sulla razionalizzazione del rischio.
Quello che proponi non ha nulla di statistico ed é fuorviante, perché porta a dire stupidaggini colossali come quelle del Kikk.
RE:             Riflettiamo - Sarek - 07-04-2011 15:57

sexyteo ha Scritto:

La probabilità di incidente (anche grave) dipende da molti fattori (tipo rettore, vetustà, ecc...), orientativamente é 1/1.000.000.

Io capisco benissimo, è che stai ignorando il dato storico (che è l'unico certo) in favore del calcolo probabilistico.

L' 1/1000000 che indichi è la probailità di incidente di cosa e in che lasso di tempo ?

Per vedere se è ragionevole basta fare un confronto tra dato storico e il dato probabilistico.
RE:             Riflettiamo - Sarek - 07-04-2011 16:02

sexyteo ha Scritto:

Quello che proponi non ha nulla di statistico ed é fuorviante, perché porta a dire stupidaggini colossali come quelle del Kikk.


E' UNA MEDIA STORICA, non è così complicata.
Se hai un altro modo di calcolarla tiralo fuori e dammi la cifra.

RE:              Riflettiamo - sexyteo - 07-04-2011 16:05

Sarek ha Scritto:

Io capisco benissimo, è che stai ignorando il dato storico (che è l'unico certo) in favore del calcolo probabilistico.
L' 1/1000000 che indichi è la probailità di incidente di cosa e in che lasso di tempo ?
Per vedere se è ragionevole basta fare un confronto tra dato storico e il dato probabilistico.


Bravo, paragoni le mele con le pere! Meno male che "avevi le basi statistiche"!
Il dato di 1/1.000.000 non é mio, é nella letteratura di chi studia e si applica.
Gli esempi del morbo di Addison e dell'estrazione del lotto erano assai esplicativi del tuo errore di fondo.
Dammi retta, continua a giocare al lotto!

RE:              Riflettiamo - sexyteo - 07-04-2011 16:08

Sarek ha Scritto:

E' UNA MEDIA STORICA, non è così complicata.
Se hai un altro modo di calcolarla tiralo fuori e dammi la cifra.


Media storica!? Forse vorrai dire serie storica, ma non é neppure una serie storica!
Non sai quel che dici e non sono qui per farti ripetizioni gratuite di statistica.
RE:               Riflettiamo - Sarek - 07-04-2011 16:11

sexyteo ha Scritto:

Dammi retta, continua a giocare al lotto!

Bè io c'ho provato e ho vinto (usando quella statistica che non capisco e le reti neurali).
Invece tu un metodo di calcolo alternativo non riesci a tirarlo fuori, però pretendi di affermare che il mio è sbagliato. Complimenti.

RE:               Riflettiamo - Sarek - 07-04-2011 16:16

sexyteo ha Scritto:

Non sai quel che dici e non sono qui per farti ripetizioni gratuite di statistica.

Da quando un numero che esprime la probabilità di un evento è diventato una serie storica ? Ri-complimenti.
RE:                Riflettiamo - sexyteo - 07-04-2011 19:13

Sarek ha Scritto:

Bè io c'ho provato e ho vinto (usando quella statistica che non capisco e le reti neurali).
Invece tu un metodo di calcolo alternativo non riesci a tirarlo fuori, però pretendi di affermare che il mio è sbagliato. Complimenti.


Bravo! Continua così! Gioca alle lotterie e lascia perdere cose più grandi di te!
Tanto tu non hai la probabilità di 1/43.949.268 di fare cinquina.... se hai giocato in tutta la tua vita, ammettiamo 10.000 schedine, e hai vinto una volta, le probabilità di vincere sono 1/10.000 mica 1/43.949.268! Se invece hai vinto 2 volte, con 10.000 giocate, le tue "probabilità" sono 1/5.000! Bravissimo, hai capito tutto! Mi raccomando, gioca i numeri ritardatari, informati guardando report e non studiare sui libri scientifici (non capendoli, perderesti solo tempo), tanto sono scritti dai soliti tromboni!
RE:                Riflettiamo - sexyteo - 07-04-2011 19:17

Sarek ha Scritto:

Bè io c'ho provato e ho vinto (usando quella statistica che non capisco e le reti neurali).
Invece tu un metodo di calcolo alternativo non riesci a tirarlo fuori, però pretendi di affermare che il mio è sbagliato. Complimenti.


Non capisci nulla e temo tu abbia sbagliato forum. Per quelli come te c'é quello di Beppe Grillo!
Con te é "lavare la testa all'asino" (chiedendo scusa al ciuco)!
Tuttavia, la tua imbecillità mi servirà per farmi risate tra colleghi e come "riferimento" per la "pseudostatistica popolare" di cui sei un valido esponente!
Se non altro, i miei dati, riportati qui, saranno serviti per chi, anche non sapendo, vuol capire.
Avviso gli altri frequentatori del forum, che ritornerò sul tema, su apposito thread.
RE:                 Riflettiamo - Sarek - 07-04-2011 20:05

sexyteo ha Scritto:

Non capisci nulla e temo tu abbia sbagliato forum. Per quelli come te c'é quello di Beppe Grillo!

Confondi il lotto (puramente probabilistico) con il totocalcio, dove venivano assegnate probabilità agli stati fisici dei giocatori, ai campi, c'erano variabili date dagli allenatori e altro. Fatto stà che ci siamo portati a casa un pò di soldi. Calcolati quante probabilità ci sarebbero state di azzeccare tre 13 ( te lo suggerisco... 1 su 4052555153018976267 ) se fosse stato un sistema probabilistico puro. Cosa che ovviamente non era.

Comunque per quanto riguarda il rapporto tra produttività e incidenti, alla fine tre calcoli li ho buttati giù, magari contestabili nei numeri e/o nel metodo, mica dico di no.

Però a parte vaneggiamenti di presunta superiorità, e offese di vario tipo, non hai dato uno straccio di interpretazione alternativa dei fatti verificabili.
Quando parli dei colleghi , intendi quelli delle bocce, o di qualcuno che riesce a mettere un pò di numeri in fila ?
Perchè qui, a parte i miei (che magari possono pure essere sbagliati) di altri numeri non se ne vedono....

RE:                  Riflettiamo - sexyteo - 07-04-2011 20:53

Sarek ha Scritto:

Confondi il lotto (puramente probabilistico) con il totocalcio, dove venivano assegnate probabilità agli stati fisici dei giocatori, ai campi, c'erano variabili date dagli allenatori e altro.


Sei proprio stupido, non capisci neppure il linguaggio sarcastico e dispregiativo nel termine "schedina".

Sarek ha Scritto:

Fatto stà che ci siamo portati a casa un pò di soldi. Calcolati quante probabilità ci sarebbero state di azzeccare tre 13 ( te lo suggerisco... 1 su 4052555153018976267 ) se fosse stato un sistema probabilistico puro. Cosa che ovviamente non era.


Già, chissà che conto hai fatto.

Sarek ha Scritto:

Comunque per quanto riguarda il rapporto tra produttività e incidenti, alla fine tre calcoli li ho buttati giù, magari contestabili nei numeri e/o nel metodo, mica dico di no.


Tu hai fatto quello che fa un bambino delle elementari: divisioni e moltiplicazioni

Sarek ha Scritto:

Però a parte vaneggiamenti di presunta superiorità, e offese di vario tipo, non hai dato uno straccio di interpretazione alternativa dei fatti verificabili.
Quando parli dei colleghi , intendi quelli delle bocce, o di qualcuno che riesce a mettere un pò di numeri in fila ?
Perchè qui, a parte i miei (che magari possono pure essere sbagliati) di altri numeri non se ne vedono....


I miei colleghi sono quelli che hanno studiato, hanno concluso gli studi ed utilizzano la scienza e la tecnica per lavorare. Non quelli che hanno vaghi ricordi e che hanno "basi statistiche" perché venti anni fà hanno seguito i corsi di analisi e algebra!

Mi rivolgo agli altri frequentatori del forum, con te é inutile.
La probabilità di  incidente grave al reattore, da letteratura é 1/1.000.000 m tale cifra può aumentare o diminuire a seconda di diversi fattori di cui ho già parlato.
Per fare una stima di quel tipo, in parole povere, si considera un determinato e specifico reattore, si ipotizza una stima alta e una più bassa, si simula un possibile sviluppo degli eventi (considerando la combinazione di più "fattori") sino ad arrivare al caso più grave (meltdown), e alla fine si può tirare fuori un numero o un intervallo di numeri. Il PRA, é applicato alle centrali nucleari, altri impianti industriali, agli aeroplani, ai veivoli spaziali, ecc...
Ergo, pretendere con qualche moltiplicazione e divisione, fare una stima del genere, é assurdo e tipico di non sa di che parla.
Il tema merita ulteriori approfondimenti e dedicherà un thread apposito, in cui sarà postata bibliografia tecnica pertinente.
RE:                   Riflettiamo - Sarek - 07-04-2011 23:22

sexyteo ha Scritto:

Già, chissà che conto hai fatto.

4052555153018976267 = 3^13^3 (un vero rompicapo!!)

sexyteo ha Scritto:

La probabilità di  incidente grave al reattore, da letteratura é 1/1.000.000

Supponendo che questo valore si riferisca ad un accident al reattore nell'intero periodo di esercizio (dato che non è dato avere informazioni decenti su che diavolo sia quel numero), prendo atto che 'chi conosce' la statistica non si rende conto che applicando tale valore la probabilità di avere avuto 9 guasti su 600 reattori sarebbe di (600*599*598*595*596*595*594*593*592)/1e54.

Quindi si è sicuramente verificata una serie di eventi con probabilità di 1e-30, visto che non è possibile che la probabilità computata in letteratura basandosi su considerazioni, simulazioni e ipotesi sia un tantinello sbagliata. Il mondo non lo ha compreso e non si è conformato. Peccato.

E con questo pongo fine a quello che è diventato un inutile battibecco.


RE:                    Riflettiamo - sexyteo - 08-04-2011 00:32

Sarek ha Scritto:

Supponendo che questo valore si riferisca ad un accident al reattore nell'intero periodo di esercizio (dato che non è dato avere informazioni decenti su che diavolo sia quel numero), prendo atto che 'chi conosce' la statistica non si rende conto che applicando tale valore la probabilità di avere avuto 9 guasti su 600 reattori sarebbe di (600*599*598*595*596*595*594*593*592)/1e54.
Quindi si è sicuramente verificata una serie di eventi con probabilità di 1e-30, visto che non è possibile che la probabilità computata in letteratura basandosi su considerazioni, simulazioni e ipotesi sia un tantinello sbagliata. Il mondo non lo ha compreso e non si è conformato. Peccato.
E con questo pongo fine a quello che è diventato un inutile battibecco.


Tanto non capiresti e non vuoi capire, cosa ben più grave. Mi rivolgo alle persone di buon senso del forum.
La probabilità, in letteratura, di 1/1.000.000 di danni gravi al reattore (diciamo il più grave, meltdown), é su base annua (é un dato medio, tra l'altro) e riferita a un singolo reattore. In altre parole é come se ogni anno, ogni reattore in funzione (in quell'anno), organizzasse una sua lotteria in cui nel cestello ci sono 1.000.000 di palline, in cui in una vi é scritto "volatili per diabetici" (di banfiana memoria, leggasi meltdown). Ogni anno, quindi, si ripete la "lotteria" per ogni reattore (in funzione, ovvio!).
Per esempio, la probabilità che lo stesso anno avvengano 2 meltdown in altrettanti reattori, é di (1/1.000.000)^2, cioé 1.000.000.000.000. E' molto bassa, infatti non si é mai verificata, questo non vuol dire che non si verificherà mai!
Sfiga vuole, che questa lotteria sia stata "vinta", pochissime volte e solo in una con consegueze gravi (Chernobyl).
A queste "lotterie", partecipiamo, nostro malgrado da quando siamo nati e spesso inconsciamente e smetteremo di parteciparvici da morti!
Detto questo, é un evidente "non senso", quanto farneticato dall'utente Sarek.
Ritornerò sull'argomento, appena avrò tempo da dedicare, su un apposito thread. Posso anticipare, che da letteratura, la probabilità di incidente grave al reattore può diminuire di svariati ordini di grandezza con i reattori moderni (sopratutto nei primi anni), ma anche a fine carriera si mantiene più basso, invece su reattori più datati, la probabilità aumenta anche di 2 ordini di grandezza! Lo stesso reattore di Chernobyl, aveva probabilità più elevate di un BWR occidentale, incrementate anche dalla volontaria disattivazione dei sistemi di sicurezza e dall'incompetenza del personale (il fattore umano ha sempre il suo peso!)!

P.S.: la probabilità di fare 13 giocando la schedina a caso é di (1/3)^13
RE:                    Riflettiamo - Sarek - 08-04-2011 02:17

Sarek ha Scritto:

Supponendo che questo valore si riferisca ad un accident al reattore nell'intero periodo di esercizio (dato che non è dato avere informazioni decenti su che diavolo sia quel numero), prendo atto che 'chi conosce' la statistica non si rende conto che applicando tale valore la probabilità di avere avuto 9 guasti su 600 reattori sarebbe di (600*599*598*595*596*595*594*593*592)/1e54.

Mi ero ripromesso di non continuare, ma mi devo quotare da solo perchè ho scritto una castroneria.

La probabilità sarebbe stata di   (1-(1-1e-6)^600) * (1-(1-1e-6)^599) * (1-(1-1e-6)^598) * (1-(1-1e-6)^597) * (1-(1-1e-6)^596) * (1-(1-1e-6)^595) * (1-(1-1e-6)^594) * (1-(1-1e-6)^593)  * (1-(1-1e-6)^592), che porterebbe più o meno ad una probabilità di 1e-29.

Essendo la probabilità non sulla vita del reattore ma sull'anno di esercizio andrebbe rifatto il calcolo considerando (1-(1-1e-6)^14444) per un primo incidente,  (1-(1-1e-6)^14443) per un secondo, etc.
Quanto sia attendibile una valutazione del rischio fatta usando metodi probabilistici non ci vuole Einstein per capirlo, dipendono da quanto si è bravi ad individuare a priori i fattori di rischio.
Ma dato che l'ovvio sembra sfuggire riporto una piccola parte del documento NASA riguardo all'affidabilità delle analisi fatte col metodo PRA.
The amount of probabilistic failure information that is available as input to the quantification process of PRA models dictates the accuracy of the results and their uncertainties.
http://www.hq.nasa.gov/office/codeq/qnews/pra.pdf


P.S. di tredici ne abbiamo azzeccati TRE.
reciproco ( 1/3 ^ 13 ^ 3 ) = 4052555153018976267 ( che culo! c'avevo azzeccato scrivendo un pò di numeri a caso sulla tastiera!)


RE: Riflettiamo - lucaberta - 08-04-2011 07:45

Interessante "singolar tenzone" su numeri e cifre tra i nostri sexyteo e Sarek. Wink

Vedo con piacere che malgrado i toni siano anche stati sostenuti, la ragionevolezza ha prevalso sempre, e do' atto a Sarek di essere stato molto corretto nell'ammettere un suo errore. Certo che venire a fare lo sborone con i 3x 13... Toungue Big Grin Big Grin

Ammetto di essere da troppo tempo lontano da queste materie, e mi trovo d'accordo con sexyteo sul fatto che qui ci sia bisogno di avere sempre qualcuno che sa bene quello di cui si parla, e attendo molto volentieri il suo nuovo articolo in cui parlera' piu' in dettaglio di questa tematica probabilistica.

Di nuovo un ringraziamento a questo forum, dove cortesia, conoscenza e precisione sono valori condivisi, e non optional, come ho avuto modo di vedere altrove.

Un saluto,
Luca Bertagnolio


RE:  Riflettiamo - Sarek - 08-04-2011 08:34

lucaberta ha Scritto:

Certo che venire a fare lo sborone con i 3x 13... Toungue Big Grin Big Grin

Bè ricordare eventi della giovinezza e piacevoli mi fà piacere.
Però ammetto che in quell'occasione abbiamo avuto anche una gran dose di culo! ToungueToungueToungue Probabilmente oggi manco ci proverei...
RE: Riflettiamo - Cher - 12-04-2011 11:07

Riporto questo  interessante articolo da Archivio Nucleare postato dall'utente Umberto Foli:
http://www.archivionucleare.com/index.ph...-nucleare/

Umberto Foli scrive:

11 Aprile 2011 alle 15:54
Il futuro dell’energia nel nostro Paese

Il prezzo del petrolio, dopo una impennata a 140 dollari al barile nel 2008 ed una discesa a 35 dollari nel 2009, ha cominciato a risalire, ed oggi ha un prezzo attorno ai 110 dollari, con tendenza all’aumento. Conseguentemente il prezzo del contenuto energetico del petrolio è di 0,046 Euro per kWh.
Il prezzo del gas fino agli anni 2000 era indipendente dal prezzo del petrolio ma, trattandosi di una fonte energetica, a partire da quegli anni si è legato al prezzo del petrolio, seguendone l’andamento.
Nel 2000 il prezzo del contenuto energetico era di 0,007 Euro per kWh, oggi è di 0,025 Euro per kWh. Anche se oggi è in controtendenza rispetto al petrolio, per il futuro è ragionevolmente prevedibile una risalita in quanto si tratta di una fonte energetica.
Al prezzo di questi due combustibili è strettamente legato il costo del kWh di energia elettrica prodotta.
Le riserve note di questi due combustibili, valutate dalla EIA (Energy Information Administration) americana, ai consumi odierni saranno sufficienti per i prossimi 40-60 anni.
Nuovi giacimenti potranno essere reperiti, ma sempre con maggiori difficoltà, e saranno messe in produzione anche quelle riserve note, ma attualmente non utilizzate a causa dei costi di estrazione oggi non remunerativi.
Infine è opportuno sottolineare che i Paesi in via di sviluppo, come Cina, India e Brasile, hanno un consumo energetico pro capite che è molto inferiore a quello dei Paesi ad alto reddito, USA, Canada, Europa occidentale, ecc.. Quando anche quei Paesi inizieranno ad aumentare le loro richieste di combustibili fossili, non solo aumenteranno i prezzi, ma potrà essere difficoltoso l’approvvigionamento.
Gli ultimi avvenimenti nel Medio Oriente non fanno presagire nulla di buono sulle forniture di petrolio e di gas per il nostro paese. Nei prossimi anni ci potremmo trovare in una grave crisi energetica che si ripercuoterà pesantemente sul costo della di vita.

Nel 2010 (dati pubblicati dalla TERNA) la produzione di energia elettrica in Italia è così suddivisa: fonte idraulica 50.582 GWh (un GWh è pari a un milione di kWh), combustibili solidi 37.900 GWh, gas naturale 153.800 GWh, petrolio 10.850 GWh, altri combustibili 17.200 geotermia 5.358 GWh, eolica 8.449 GWh, fotovoltaico 1.600 GWh, biomasse 9.281 GWh, per un totale di 219.750 GWh Poiché il consumo interno è stato di 338.963 GWh si sono dovuti importare 43.944 GWh
L’ENEL ha previsto consumi di energia elettrica di 400.000 GWh per il 2020 e di 470.000 GWh per il 2030. Si tratta di circa 70.000 GWh in più nel 2020 e di ulteriori 70.000 GWh nel 2030.

Per incrementare la produzione di energia elettrica nei valori sopra riportati, considerato che una centrale termoelettrica della potenza di un milione di kW è in grado di produrre circa 7.500 GWh all’anno, si dovranno costruire e mettere in esercizio nove centrali da 1.000.000 di kW di potenza sino al 2020, ovvero una all’anno.
Per il 2030 bisognerà averne a disposizione altre 9, per un totale di 18 nuove centrali. Nel caso di un utilizzo sempre più spinto di autovetture a propulsione elettrica, le previsioni sopra riportate potrebbero subire ulteriori aumenti.
Qualora si volessero coprire le nuove richieste di energia con il nucleare, si dovranno installare nove centrali della potenza unitaria di un milione di kW, fino al 2020, più altre nove sino al 2030.

L’impegno finanziario, valutando 2000 Euro il costo del kW di potenza installato, sarebbe di 2 miliardi di Euro all’anno, per un totale di 18 miliardi di Euro per i prossimi 10 anni e di ulteriori 18 miliardi di Euro sino al 2030, per un totale di 36 miliardi di Euro. Poiché ogni centrale occupa, circa 100 ettari si avrebbe una occupazione teorica di suolo di 1.800 ettari, ovvero 18 kilometri quadrati.
Raggruppando più centrali in uno stesso sito la superficie occupata potrebbe ridursi notevolmente.
Come soluzione, verdi, ambientalisti e sinistre propongono di utilizzare esclusivamente l’energia elettrica prodotta dal vento o dal fotovoltaico.
Per chiarire ai non addetti ai lavori cosa significhi una scelta di questo tipo si precisano i costi, l’impegno di territorio ed i conseguenti problemi alla rete elettrica.
Considerato che un generatore eolico da 1000 kW di potenza può produrre in Italia 1.500.000 kWh all’anno, si ricava che, per coprire le nuove richieste di energia, bisognerà installare 47.000 (quarantasettemila) aerogeneratori per i prossimi 10 anni ed ulteriori 47.000 per i successivi dieci, per un totale di 94.000 macchine.
Il costo di questa soluzione, supponendo che si riescano a produrre ad un prezzo di 1000 Euro a kW installato, sarà di 94 miliardi di Euro. L’occupazione di territorio sarà di ben 940 kilometri quadrati, avendo supposto un’occupazione di un ettaro a macchina.
Il costo delle sole macchine installate è quasi triplo della soluzione nucleare. Per questa soluzione non è stato preso in considerazione l’impatto ambientale, senz’altro notevole.
Nel caso del fotovoltaico, sapendo che 8 metri quadri di pannelli producono in Italia 1000 kWh all’anno, per i primi dieci anni dovremo installare, 560 kilometri quadrati di pannelli, da incrementare con ulteriori 560 kilometri quadrati per i dieci anni successivi.
Per un totale di 1.120 kilometri quadrati di superficie occupata, ovvero la superficie contenuta in un cerchio di 36 kilometri di diametro.
Il costo di questa centrale, considerando un prezzo di 2000 Euro a kW installato, valutato estremamente basso rispetto agli attuali prezzi di mercato, assomma a 140 miliardi di Euro per i primi 10 anni con ulteriori 140 miliardi di Euro per i successivi 10 anni, per un totale di ben 280 miliardi di Euro, un costo di quasi otto volte rispetto al nucleare!

Bisogna sottolineare che in tutte le soluzioni non è stato considerato il costo della superficie occupata, ben maggiore che nel caso nucleare. Inoltre, nell’ipotesi di forte ventosità la potenza dell’eolico potrebbe raggiungere i 94.000 MW mentre il fotovoltaico, a mezzogiorno, con la massima insolazione, potrebbe arrivare addirittura ad un potenza di 112.000 MW.

I picchi e la discontinuità di produzione creerebbe non pochi problemi alla stabilità della rete, per cui sarebbe necessario installare notevoli potenze convenzionali in grado di compensarli con rapidità.

Radiazioni

Un aspetto, sul quale gran parte della popolazione non è informata od è informata in modo distorto da coloro i quali contrastano l’utilizzo del nucleare per la produzione di energia elettrica, è rappresentato dalle conseguenze di potenziali incidenti, dalla radioattività e dalle scorie.

Siamo tutti d’accordo che la radioattività è un pericolo insidioso non percepibile dall’uomo, a meno che non sia dotato di particolari strumenti atti ad individuarne la presenza.
Le radiazioni, oltre a cedere calore al corpo umano, intervengono sulle cellule modificandole.
Quando queste radiazioni sono di livello molto basso il corpo umano ripristina in breve tempo le cellule danneggiate.

Innanzi tutto è necessario precisare le unità con le quali si misura la radiazione. Per l’uomo l’unità di misura è il Sievert, simbolo Sv. Si tratta di una quantità di radiazione molto elevata, normalmente si utilizzano il milliSv (simbolo mSv millesima parte del Sv) od il microSv (milionesima parte del Sv).
Ogni anno l’uomo riceve mediamente una dose di radiazione inalienabile, proveniente dallo spazio e dall’ambiente nel quale viviamo, di 0,34 mSv, questo valore, che varia anche di molto in funzione da luoghi ove l’uomo abita, proviene dalle rocce e dai materiali con i quali sono costruite le nostre case e dalle sostanze delle quali ci nutriamo.

Un altro contributo proviene dai raggi cosmici ed aumenta con l’altezza, in montagna è più elevato che al livello del mare in quanto l’atmosfera funge da schermo.
Per dare un’idea di cosa significhi per l’uomo questa radiazione si riportano alcuni esempi.
Un esame RX al torace comporta un assorbimento di 0,02 mSV, un RX alla colonna vertebrale di 1,3 mSv, una TAC all’addome di 7,8 mSv.
È opportuno precisare che si tratta di esposizioni concentrate ma senza conseguenze.
Non sono state prese in considerazione le dosi assorbite per le cure con radiazioni per la lotta contro i tumori, spesso molto superiori ai valori riportati.
La normativa internazionale ha stabilito dei limiti di esposizione alle radiazioni di origine artificiale provenienti dall’utilizzo dell’energia nucleare sia per gli addetti ai lavori, che per la popolazione civile. Per gli addetti ai lavori si tratta di una dose che non deve superare i 100 mSv in 5 anni con un massimo di 50 mSv per un solo anno, per la popolazione civile la dose massima è di 1 mSv per anno.

Come si nota, per la popolazione si tratta di un valore che è, al massimo, un terzo di quello naturale. Si precisa che per gli addetti ai lavori, sono previsti adatti strumenti di misura collocati negli ambienti nei quali svolgono le loro attività e strumenti personali per controllare le dosi assorbite, più visite mediche per verificare lo stato di salute, che non deve assolutamente essere compromesso.
L’incremento di radiazioni per la popolazione che vive nei pressi di una centrale nucleare o di un deposito di materiale radioattivo non deve superare i 0,00001 mSv per anno.
Si tratta di valori assolutamente insignificanti rispetto all’esposizione naturale.
La dose di radiazioni che causa la morte del 50% della popolazione colpita è stimata da 1,5 a 4,5 Sv presi in una sola volta. Si tratta di una radiazione milioni di volte superiore a quella alla quale la popolazione è sottoposta naturalmente.

Incidenti nucleari

Gli incidenti gravi che sono avvenuti da quando l’energia nucleare è utilizzata per produrre energia elettrica, sono quello di Tree Mile Island in America, quello di Chernobyl in Ucraina e quello di Fukushima in Giappone. L’incidente avvenuto in America fu causato dal mancato raffreddamento del core del reattore e provocò la fusione parziale dello stesso. La causa di questo incidente fu un errore umano e la mancanza di una adeguata strumentazione. Del gas fu rilasciato nell’atmosfera, ma in quantitativi minimi.
Per prudenza, la popolazione nei pressi della centrale fu momentaneamente allontanata. Fu solo perduto il reattore con il conseguente danno economico.
Il disastro di Chernobyl fu causato da un esperimento su un reattore instabile, eseguito da personale impreparato comandato da un responsabile che non aveva nessuna esperienza nella gestione delle centrali nucleari.
In questo caso il surriscaldamento del reattore provocò l’incendio della grafite utilizzata come moderatore dei neutroni ed una nube radioattiva si disperse nell’atmosfera. I morti furono una sessantina, parte per radiazioni e parte per cause meccaniche.
La zona circostante fu evacuata in quanto contaminata dalla ricaduta di materiale radioattivo proveniente dal core del reattore.
Il paventato numero di centinaia di migliaia di morti per leucemie, tumori e, chi più ne ha più ne metta, non si è verificato.
L’0rganizzazione Mondiale della Sanità ha dimostrato che il numero dei casi di tumori nelle zone circostanti l’incidente, ed in Europa dopo l’incidente si è mantenuto eguale a quello di prima dell’incidente. Oggi, nelle zone fuori dal perimetro della centrale, la radioattività residua è inferiore a quella che si misura in piazza S. Pietro a Roma, pavimentata in porfido.
L’ultimo disastro avvenuto in Giappone non è stato causato dal terremoto, ma dall’onda dello tsunami che ha raggiunto un livello mai verificatosi in quelle zone.
I dispositivi di sicurezza installati su tutti i reattori giapponesi hanno funzionato perfettamente alla prima scossa, arrestando la reazione a catena.
Purtroppo, nella zona di Fukushima lo tsunami, oltre ad interrompere i cavi di collegamento alla rete elettrica invase i locali dove erano alloggiati i gruppi diesel che alimentavano le pompe di circolazione dell’acqua di raffreddamento, arrestandole. In un reattore nucleare, anche dopo l’arresto, è necessario provvedere per diversi giorni al raffreddamento del core, in quanto le radiazioni presenti, che decrescono nel tempo, producono energia e questa energia deve essere dissipata.
L’INES (International Nuclear Event Scale) su richiesta dell’AIEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, ha definito una scala di otto livelli per determinare la gravità degli incidenti nucleari.
Il livello zero è una deviazione senza conseguenze dal funzionamento normale, i livelli da 1 a 3 sono considerati guasti, i livelli da 4 a 7 sono considerati incidenti. Il livello 1 è una anomalia, il livello 2 un guasto, il livello 3 un guasto grave.
Il livello 4 è un incidente con conseguenze locali, il livelli 5 è un incidente con conseguenze significative, il livello 6 è un incidente grave, il livello 7 è un incidente catastrofico.
L’intensità del guasto o dell’incidente aumentano di 10 volte passando da un livello a quello superiore.
L’incidente di Chernobyl fu un incidente catastrofico classificato 7 nella scala INES, l’incidente di Tree Mile Island fu un incidente grave classificato 5, l’incidente di Fukushima all’inizio fu considerato di livello 4, successivamente ha raggiunto il livello 5. In definitiva l’incidente di Fukushima è stato mille volte meno grave di duello avvenuto a Chenobyl
Scorie
Le scorie nucleari prodotte direttamente da un reattore della potenza di 1000 WW elettrici, sono costituite dai residui del combustibile riciclato, dai liquidi e solventi, dalle attrezzature utilizzate dal personale, sia per operare sia di protezione.
Tutti questi rifiuti sono suddivisibili in tre categorie, Scorie ad alta attività, che costituiscono solo il 3-4% del totale, sono costituite dai prodotti di fissione dell’uranio e dal plutonio che si forma durante la reazione, contengono circa il 95% della radioattività).
Il tempo di decadimento è dell’ordine delle migliaia di anni e di 100.000 per il plutonio. Quest’ultimo materiale, essendo fissile è separato dalle scorie e riutilizzato come combustibile.
In definitiva si tratta di alcuni metri cubi di materiale che non deve assolutamente essere disperso nell’ambiente, Questi residui sono concentrati per ridurne il volume e conservati in fusti schermati, attualmente sono collocati nei pressi della centrale o nei centri di ritrattamento del combustibile, oppure in caverne sotterranee scavate a grande profondità in strati geologici stabili.
Sono allo studio impianti nucleari per trasformarle in prodotti dalla vita breve. Scorie di media attività, contengono il 4-5% della radioattività e sono costituite dai materiali che hanno subito l’irraggiamento, dai fluidi di lavorazione del combustibile.
Si considera una vita media di un migliaio di anni.
Scorie di bassa attività, rappresentano il 95% del materiale e contengono l’1% della radioattività. Devono essere separate dall’ambiente e decadono in pochi anni. sono costituite dagli indumenti protettivi, dai guanti dai camici e da tutti quei materiali utilizzati par la gestione delle centrali e per la manipolazione del combustibile.
Conclusioni
Nel mondo sono operativi 443 reattori, altri 62 sono in costruzione e 119 sono pianificati.
Sulla base di questi dati coloro che dichiarano che nel mondo si tende ad abbandonare l’energia nucleare affermano delle falsità.
Negli stati confinanti con noi, Francia, Svizzera e Slovenia sono operativi 68 reattori dei quali, i più vicini, distano dai nostri confini un centinaio di chilometri.
In caso di incidenti ad uno di questi reattori ne saremo senz’altro coinvolti.
La rinunzia dell’Italia all’energia nucleare, effettuata sulla base di un referendum del 1987, i cui risultati furono travisati dall’allora governo per motivi esclusivamente elettorali, hanno causato al Paese un danno valutabile ad oggi in 29 miliardi di Euro, per il valore degli impianti funzionanti e dismessi e per l’energia non prodotta.

In questa situazione, la rinunzia al nucleare ci costringerà all’approvvigionamento di combustibili fossili a prezzi sempre più elevati.
Il ricorso al carbone, che oggi è il combustibile più economico, ma il cui prezzo è destinato a salire, non ci salverà da una futura crisi energetica che gli illusi del Sole e del vento si ostinano a volerla superare con queste fonti energetiche.
Infine, il rispetto dei limiti delle emissioni di anidride carbonica e di tutti i gas ad effetto serra, imposti dal protocollo di Kyoto, non potrà essere garantito se non con il ricorso al nucleare, in caso contrario il nostro Paese dovrà pagare salate multe.


RE:                     Riflettiamo - sexyteo - 20-04-2011 22:23

Sarek ha Scritto:

Mi ero ripromesso di non continuare, ma mi devo quotare da solo perchè ho scritto una castroneria.
La probabilità sarebbe stata di   (1-(1-1e-6)^600) * (1-(1-1e-6)^599) * (1-(1-1e-6)^598) * (1-(1-1e-6)^597) * (1-(1-1e-6)^596) * (1-(1-1e-6)^595) * (1-(1-1e-6)^594) * (1-(1-1e-6)^593)  * (1-(1-1e-6)^592), che porterebbe più o meno ad una probabilità di 1e-29.
Essendo la probabilità non sulla vita del reattore ma sull'anno di esercizio andrebbe rifatto il calcolo considerando (1-(1-1e-6)^14444) per un primo incidente,  (1-(1-1e-6)^14443) per un secondo, etc.


Temo continui a riportare numeri a caso.
Spero di scrivere quanto prima, un post sull'analisi del rischio e la sicurezza nucleare.

Sarek ha Scritto:

Quanto sia attendibile una valutazione del rischio fatta usando metodi probabilistici non ci vuole Einstein per capirlo, dipendono da quanto si è bravi ad individuare a priori i fattori di rischio.
Ma dato che l'ovvio sembra sfuggire riporto una piccola parte del documento NASA riguardo all'affidabilità delle analisi fatte col metodo PRA.
The amount of probabilistic failure information that is available as input to the quantification process of PRA models dictates the accuracy of the results and their uncertainties.
http://www.hq.nasa.gov/office/codeq/qnews/pra.pdf


Scopri l'acqua calda. La stessa stima del rischio di meltdown, é suscettibile di variazioni di diversi ordini di grandezza, in più o in meno, a seconda di diversi fattori, come ho già detto parecchie volte.
Il dato su base annua di 1/1.000.000, da letteratura, é solo indicativo; ne riparlerò presto in un topic ad hoc sull'analisi del rischio e la sicurezza nucleare.

Sarek ha Scritto:

P.S. di tredici ne abbiamo azzeccati TRE.
reciproco ( 1/3 ^ 13 ^ 3 ) = 4052555153018976267 ( che culo! c'avevo azzeccato scrivendo un pò di numeri a caso sulla tastiera!)


Se i tre 13, sono stati azzeccati nella stessa "giornata", la probabilità rimane sempre di (1/3)^13 (avendo fatto 13, le schedine giocate sono ovviamente tutte uguali!).
RE:                      Riflettiamo - Sarek - 21-04-2011 22:02

sexyteo ha Scritto:

Se i tre 13, sono stati azzeccati nella stessa "giornata",

Un sistemista che giochi più volte la stessa schedina non lo ho mai conosciuto...

sexyteo ha Scritto:

La stessa stima del rischio di meltdown, é suscettibile di variazioni di diversi ordini di grandezza, in più o in meno, a seconda di diversi fattori, come ho già detto parecchie volte.
Il dato su base annua di 1/1.000.000, da letteratura, é solo indicativo; ne riparlerò presto in un topic ad hoc sull'analisi del rischio e la sicurezza nucleare.

Aspetto il topic con curiosità.

Se capisco bene la letteratura prevedeva che la probabilità di meltdown (parziale o totale ?) e di 1e-6 all'anno.

Aspetto di capire se le stime teoriche abbiano trovato ragionevole riscontro nella realtà oppure no.
Se quanto successo rientra nelle stime allora le stime erano ben fatte altrimenti non lo erano e qualcuno deve mettersi a rifare i conti.



RE: Riflettiamo - Cher - 22-04-2011 12:48

http://elenacomelli.nova100.ilsole24ore....atori.html
Qui un bel articolo per riflettere, dato che è il tema del thread. Smile


RE:                       Riflettiamo - sexyteo - 26-04-2011 23:01

Sarek ha Scritto:

Un sistemista che giochi più volte la stessa schedina non lo ho mai conosciuto...


Avrai pure fatto "13" ma il calcolo combinatorio ti è estraneo.
In breve, tutte le combinazioni possibili di una schedina sono 3^13, cioé 1.594.323, ergo, se in una stessa giocata, giocherò più combinazioni (diverse tra loro), avrò, in parole povere, più possibilità di azzeccare la combinazione vincente. In conclusione, il tuo "calcolo" di ((1/3)^13)^3 é "campato per aria".

Sarek ha Scritto:

Aspetto di capire se le stime teoriche abbiano trovato ragionevole riscontro nella realtà oppure no.
Se quanto successo rientra nelle stime allora le stime erano ben fatte altrimenti non lo erano e qualcuno deve mettersi a rifare i conti.


La stima di 1/1.000.000 é indicativa, come ti ho già detto.
Ritornerò sull'argomento.
RE:                        Riflettiamo - Sarek - 27-04-2011 02:44

sexyteo ha Scritto:

In breve, tutte le combinazioni possibili di una schedina sono 3^13, cioé 1.594.323, ergo, se in una stessa giocata, giocherò più combinazioni (diverse tra loro), avrò, in parole povere, più possibilità di azzeccare la combinazione vincente. In conclusione, il tuo "calcolo" di ((1/3)^13)^3 é "campato per aria".

A volte non capisco se ci sei o se ci fai.
Quel numero è la possibilità di fare 13 per tre volte giocando 3 schedine secche in tre singoli concorsi diversi.
Non mi sembrava complicato.

---

Più difficile è continuare a sostenere che il dato di 1/1000000 della letteratura (indicativo o meno) sia plausibile, alla luce di quanto accaduto fino ad oggi.

Calcolando 3 soli reattori (Chernobyl, 3mile, Fuku), avremmo che si è verificata una serie di incidenti che aveva probabilità di verificarsi, secondo quelle stime, più o meno una volta in un trilione di anni.
(E la ho fatta volutamente a braccio, se fai il calcolo per benino vedrai che togli un paio di zeri dai 18 del trilione, e 16 sono sempre parecchi)

Visto che la serie si è verificata in meno di 20000 anni di esercizio, ritengo che quella stima di riportata in letteratura sia stata sbagliata un tantinello.

Se hai un idea diversa, fammi capire come concili quel calcolo teorico con la realtà dei fatti accaduti.
Non esiste altro modo per confermare una teoria se non comprovarla nella realtà. Anche Einstein ha avuto bisogno di Eddington.

Però con numeri, conti, cifre. Non chiacchiere.
E con questa sono 4 volte che lo chiedo.



RE:                         Riflettiamo - sexyteo - 27-04-2011 11:21

Sarek ha Scritto:

A volte non capisco se ci sei o se ci fai.
Quel numero è la possibilità di fare 13 per tre volte giocando 3 schedine secche in tre singoli concorsi diversi.
Non mi sembrava complicato.


Io avevo già premesso "se i tre 13, sono stati azzeccati nella stessa 'giornata'" e solo ora si scopre che avresti fatto 13 in 3 concorsi distinti.... ma che fortunato! Evidentemente oltre a non capire nulla di statistica, hai anche difficoltà nella comprensione del testo!
In ogni caso, siccome hai giocato uno o più combinazioni per ogni vincita, la tua applicazione della probabilità composta, così come la hai scritta é sbagliata, andrebbero considerati i "sistemi".
Dimostri di fare calcoli a vanvera.


Sarek ha Scritto:

Più difficile è continuare a sostenere che il dato di 1/1000000 della letteratura (indicativo o meno) sia plausibile, alla luce di quanto accaduto fino ad oggi.
Calcolando 3 soli reattori (Chernobyl, 3mile, Fuku),  avremmo che si è verificata una serie di incidenti che aveva probabilità di verificarsi, secondo quelle stime, più o meno una volta in un trilione di anni.
(E la ho fatta volutamente a braccio, se fai il calcolo per benino vedrai che togli un paio di zeri dai 18 del trilione, e 16 sono sempre parecchi)
Visto che la serie si è verificata in meno di 20000 anni di esercizio, ritengo che quella stima di riportata in letteratura sia stata sbagliata un tantinello.
Se hai un idea diversa, fammi capire come concili quel calcolo teorico con la realtà dei fatti accaduti.  
Non esiste altro modo per confermare una teoria se non comprovarla nella realtà. Anche Einstein ha avuto bisogno di Eddington.
Però con numeri, conti, cifre. Non chiacchiere.
E con questa sono 4 volte che lo chiedo.


Continui a dire cazzate e ad applicare a vanvera il teorema della probabilità composta. Dimostri di non capire neppure ciò che leggi.
Ho già detto che "per esempio, la probabilità che lo stesso anno avvengano 2 meltdown in altrettanti reattori, é di (1/1.000.000)^2, cioé 1.000.000.000.000. E' molto bassa, infatti non si é mai verificata, questo non vuol dire che non si verificherà mai!".
Ecco perché fare, il "calcolo" moltiplicando la probabilità di eventi accaduti (TMI, Chernobyl, Fukushima), in anni diversi, é una stupidaggine, essendo la probabilità (1/1.000.000) in letteratura indicata su base annua!
Oltre tutto confondi le "mele con le pere", cioé un reattore di fabbricazione sovietica con altri di fabbricazione occidentale, e con anni di esercizio assai diversi!
Hai capito l'esempio della lotteria!?
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...05#pid1505
Finché debbo rispondere alle farneticazioni tue e di tuoi simili (vedi l'utente ESP), é difficile che riesca a breve a scrivere un pezzo sul concetto di rischio e sulla sicurezza nucleare.

RE:                          Riflettiamo - Sarek - 27-04-2011 11:39

sexyteo ha Scritto:

E' molto bassa, infatti non si é mai verificata.

*tossicchia*
reattori 1,2 e 3 di fukushima....

E a parte le chiacchiere a vuoto, sei capace di fare un calcoletto della probabilità teorica del guasto dei 3 impianti in 15000 anni di esercizio ? Perchè ti ricordo che è successo....

E cinque.
RE:                           Riflettiamo - sexyteo - 27-04-2011 14:01

Sarek ha Scritto:

*tossicchia*
reattori 1,2 e 3 di fukushima....


Sei irrecuperabile e la cosa più grave é che non ti rendi conto della tua abissale ignoranza.
I reattori 1,2 e 3 fanno parte dello stesso impianto e sono stati colpiti dallo stesso catastrofico evento (sisma + onda di maremoto)!
Hai sbagliato forum, vai in quello del multimilionario "grillo sparlante"!

Sarek ha Scritto:

E a parte le chiacchiere a vuoto, sei capace di fare un calcoletto della probabilità teorica del guasto dei 3 impianti in 15000 anni di esercizio ? Perchè ti ricordo che è successo....


Se c'é uno fa chiacchere e riporta moltiplicazioni a caso, quello sei tu.
Oltre a fare qualche moltiplicazione, non vai oltre. Non hai idea di come si valuti il rischio di meltdown. Ho già accennato che si ipotizzano diversi scenari ed eventi sino ad arrivare al caso più grave; in linea di massima é ciò che si fa anche per stimare il collasso di una struttura.
Tra l'altro nei reattori di Fukushima e a TMI non si é verificata la rottura del contenimento, quindi rimangono imparagonabili con Chernobyl.
L'argomento vale la pena di essere approfondito e sarebbe utile per chi vuole capire (non a te, sicuramente), anche se non é avezzo ai numeri, ma finché rispondo alle tue farneticazioni....

Sarek ha Scritto:

E cinque.


Stai tenendo il conto delle tue cazzate!? Perché se così, bisogna ricorrere alla scala logaritmica!
RE: Riflettiamo - lucaberta - 27-04-2011 14:13

Dai, diamoci un taglio pero', mi sembra chiaro che non siate in grado di interagire in modo granche' costruttivo, quindi un po' di silenzio bilaterale potrebbe aiutare.  D'altronde avete avuto ampiamente modo di supportare le vostre posizioni.  Cosi' noi possiamo mettere in pratica quello che il titolo del thread vorrebbe dirci.  Riflettiamo.

Ciao, Luca


RE:  Riflettiamo - sexyteo - 27-04-2011 14:52

lucaberta ha Scritto:

Dai, diamoci un taglio pero', mi sembra chiaro che non siate in grado di interagire in modo granche' costruttivo, quindi un po' di silenzio bilaterale potrebbe aiutare.  D'altronde avete avuto ampiamente modo di supportare le vostre posizioni.  Cosi' noi possiamo mettere in pratica quello che il titolo del thread vorrebbe dirci.  Riflettiamo.
Ciao, Luca


Ok, ma il mio "interlocutore", Sarek, continua a confondere le "mele con le pere" e credo che i frequentatori di questo forum l'abbiano capito.
RE: Riflettiamo - Sarek - 05-05-2011 14:39

Opinioni a confronto...

http://www.ilsole24ore.com/art/economia/...d=AaIvWRUD

http://www.worldwatch.org/node/8069


RE: Riflettiamo - lucaberta - 05-05-2011 14:50

Articolo interessante Sarek, grazie del link.  Il Sole 24 Ore e' una buona fonte, in genere.

Interessante e pienamente condivisibile questo passaggio del Presidente di Assoelettrica Giuliano Zuccoli, che ha detto:

Riporta:
E poi bisogna anche sapere che «per ogni MW di nuova potenza installata alimentata da fonti rinnovabili discontinue, cioè dal sole o dal vento, è necessario disporre di almeno mezzo MW di potenza termoelettrica per compensare le richieste di rete quando è buio o non c'è vento». E ancora: questa potenza aggiuntiva è disponibile, ma da «impianti concepiti in tutt'altra prospettiva, cioè quella di un funzionamento continuo nel tempo». Ecco dunque che la crescita del fotovoltaico «potrebbe erodere importanti margini di generazione proprio ai cicli combinati».


almeno Zuccoli fa capire chiaramente che non ci deve essere alcuna divisione tra chi spinge per le rinnovabili e chi spinge per il nucleare.  Perche' alla fine gli utilizzi sono diversi, baseload contro picchi, e questo lo sanno in troppo pochi tra coloro che parlano di rinnovabili, sempre e comunque, anche contro il nucleare.

Il nemico comune, giova ricordarlo, si chiama carbone, con i suoi cugini gas e petrolio.

Ciao, Luca
RE:  Riflettiamo - Sarek - 05-05-2011 15:04

lucaberta ha Scritto:

Il nemico comune, giova ricordarlo, si chiama carbone, con i suoi cugini gas e petrolio.


A proposito del gas
http://oggiscienza.wordpress.com/2011/04...ertimenti/

Shale Gas
http://en.wikipedia.org/wiki/Shale_gas

E quindi, l'ENI
http://borsaitaliana.it.reuters.com/arti...HL20110428

Ciao
RE:  Riflettiamo - lucaberta - 05-05-2011 15:08

Sarek ha Scritto:
http://www.worldwatch.org/node/8069

e diamo un occhio anche alle 85 pagine del report dei Verdi, dai...

Eh gia', in prima pagina c'e' il logo dei Verdi europeisti, che non sono particolarmente famosi per essere pro-nucleare...  Big Grin



Ciao, Luca
RE: Riflettiamo - Charade77 - 05-05-2011 15:16

Faccio solo un appunto a Sarek per il fatto che a chernobyl l'incidente è stato causato da un test : puoi avere tutta la sicurezza che vuoi me se omettiamo la precisazione che la VOLONTA' umana ha causato il disastro non può essere accomunata come dato omogeneo con fukushima perdipiù tecnologicamente completamente diseguale.E come tu abbia parogonato un ubriaco che si schianta in auto (senza freni) e una topolino travolta da una frana.Ahi ahi ahi ahi signora Longari ... avrebbe detto il buon Mike!Capisco l'eguale (non proprio!) risultato .... ma 2 faccende diverse ... Una domanda da non giocatore di qualsiasi gioco a numeri :perchè perdersi nel calcolo statistico della vincita se va a culo?Concentriamoci su quello che la scienza può cercare di prevedere con buona approssimazione ,resta il fatto che l'imponderabile rimane imponderabile!


RE:  Riflettiamo - Sarek - 05-05-2011 15:29

Charade77 ha Scritto:

..resta il fatto che l'imponderabile rimane imponderabile!

Si, va bene che non possiamo prevedere tutto, ma come dice un mio amico, 'in teoria non c'è differenza tra la teoria e la pratica, ma in pratica c'è'.

Quello che volevo ottenere era semplicemente un numero che indicasse che percentuale ha avuto fino ad oggi un signore che aveva la propria casa vicino ad un reattore nucleare di essersi dovuto cagare sotto per un motivo o per un altro.

Poi che la cosa sia dovuta a coglionaggine umana o a problema tecnico o a evento naturale non credo che a chi in quel momento se la fa sotto gliene possa fregare di meno.

Solo che questo numero sembra sia alquanto scomodo per i sostenitori del nucleare a tutti i costi, allora si dice che non si può calcolare. Invece si può benissimo.

Un pò come se si dicesse che gli incidenti automobilistici occorsi per imperizia del guidatore o quelli dove la vettura aveva più di 10 anni ed era senza ABS non si possono conteggiare insieme.
O come se negli incidenti aerei non si contassero quelli occorsi per errore umano o quelli dove il veivolo era datato.

In pratica ci si nasconde dietro il dito pur di non dire che le stime teoriche fatte fino ad oggi erano completamente sballate e/o che non tenevano conto di fattori che invece sono risultati decisivi.

Arrivare addirittura a dire che l'incidente di Cernobyl è stato volontariamente provocato mi sembra un pochino azzardato.

Ciao

RE:   Riflettiamo - Cher - 05-05-2011 15:56

Sarek ha Scritto:



Arrivare addirittura a dire che l'incidente di Cernobyl è stato volontariamente provocato mi sembra un pochino azzardato.

Ciao



Purtroppo questa è la realtà dell'evento, che piaccia o che si cerchi motivazioni tecniche per spiegare che il TEST ( molto pericoloso e pone molte questioni tecniche ancora senza risposta della sua necessità) è un dato di fatto.
Tantè che siamo molto vicini alla fanta-politica per trovare motivazioni ragionate.
----------
Non ultimo un aereo di linea è precipitato perchè senza carburante......come lo classifichi questo incidente?



RE:    Riflettiamo - Sarek - 05-05-2011 16:13

Cher ha Scritto:

Purtroppo questa è la realtà dell'evento, che piaccia o che si cerchi motivazioni tecniche per spiegare che il TEST ( molto pericoloso e pone molte questioni tecniche ancora senza risposta della sua necessità) è un dato di fatto.
Tantè che siamo molto vicini alla fanta-politica per trovare motivazioni ragionate.

Il fatto che il test fosse tecnicamente folle non credo implichi direttamente la volontà di creare un incidente.
Per affermare che l'incidente è stato volutamente provocato bisogna almeno avere ragioni plausibili, un qualche scopo che si è voluto perseguire. Onestamente sono più propenso a credere alla totale disorganizzazione.

Cher ha Scritto:

Non ultimo un aereo di linea è precipitato perchè senza carburante......come lo classifichi questo incidente?

Come un incidente che si somma a tutti gli altri incidenti dove i passeggeri sono saliti vivi ma sono scesi non più vivi.
Ai passeggeri a bordo non credo importasse molto se è finito il carburante o se si è rotto un motore o il pilota abbia sbagliato manovra.
RE:   Riflettiamo - Charade77 - 05-05-2011 17:38

Sarek ha Scritto:


Poi che la cosa sia dovuta a coglionaggine umana o a problema tecnico o a evento naturale non credo che a chi in quel momento se la fa sotto gliene possa fregare di meno.

Solo che questo numero sembra sia alquanto scomodo per i sostenitori del nucleare a tutti i costi, allora si dice che non si può calcolare. Invece si può benissimo.

In pratica ci si nasconde dietro il dito pur di non dire che le stime teoriche fatte fino ad oggi erano completamente sballate e/o che non tenevano conto di fattori che invece sono risultati decisivi.

Arrivare addirittura a dire che l'incidente di Cernobyl è stato volontariamente provocato mi sembra un pochino azzardato.

Ciao



C'è un leggero problema di fondo :non stiamo parlando di risultato finale cioè del danno , ma come prevenirlo.Se eseguo delle stime , che scienza capacità e professionalità ecc mi forniscono ,queste servono per capire se posso o meno realizzare un'impianto.Secondo me serve informare sul fatto che di suo ,un impianto odierno è intrinsecamente sicuro,non a prova di evento estremo.Se nelle mie stime ci devo inserire anche un test da non farsi per alcun motivo (vedi chernobyl) non c'è previsione che tenga.Proseguendo il parallelo con automobili ,le vetture sone progettate con ottimi sistemi di sicurezza ma non a prova di coglione ,e precisamente nulla è a prova di coglione.Quali sono state le cause dell'incidente di chernobyl allora?
RE:     Riflettiamo - Charade77 - 05-05-2011 17:42

Sarek ha Scritto:


Come un incidente che si somma a tutti gli altri incidenti dove i passeggeri sono saliti vivi ma sono scesi non più vivi.
Ai passeggeri a bordo non credo importasse molto se è finito il carburante o se si è rotto un motore o il pilota abbia sbagliato manovra.


Questa obbiettivamente è una castroneria che dici :se vado in aereo e vengo colpito da un fulmine ,è colpa dell'aereo o del fulmine?.Permetti che se resto senza carburante posso anche prendermela un tantino col pilota , compagnia , non credi?
Sono morto comunque ma le responsabilità sono ben diverse!
RE:    Riflettiamo - walter59 - 05-05-2011 17:47

Charade77 ha Scritto:


Se nelle mie stime ci devo inserire anche un test da non farsi per alcun motivo (vedi chernobyl) non c'è previsione che tenga.Proseguendo il parallelo con automobili ,le vetture sone progettate con ottimi sistemi di sicurezza ma non a prova di coglione ,e precisamente nulla è a prova di coglione.Quali sono state le cause dell'incidente di chernobyl allora?


Già quali allora?
Chi lo dice che il test non era da farsi per alcun motivo?
Perchè l'avrebbero fatto?
Dopo e solo dopo valutando l'accaduto sembra facile dire così, ma siamo così sicuri che test analoghi non si siano più fatti??

saluti
RE:     Riflettiamo - Charade77 - 05-05-2011 17:52

Sarek ha Scritto:


Il fatto che il test fosse tecnicamente folle non credo implichi direttamente la volontà di creare un incidente.


Scusa ,un test tecnicamente folle in partenza , che risultato vorrebbe avere?La mia nonna (molto saggia) m'insegnava che per fare una buona torta servono degli ingredienti buoni ... Se parti male come pensi di arrivare?
RE:     Riflettiamo - Charade77 - 05-05-2011 18:08

walter59 ha Scritto:



Già quali allora?
Chi lo dice che il test non era da farsi per alcun motivo?
Perchè l'avrebbero fatto?
Dopo e solo dopo valutando l'accaduto sembra facile dire così, ma siamo così sicuri che test analoghi non si siano più fatti??

saluti


Il test era fissato con almeno 1000MW termici ... Lo hanno iniziato quando erano a 30MW perche la potenza è stata abbassata drasticamente con tutte le barre inserite troppo in profondità e lo xeno-135 alle stelle .A forza di togliere barre sono arrivati a 200MW.Le 4 pompe da sole ne abbisognavano di almeno 280MW ,ecco che l'inerzialità in un amen se n'è andata!Già quando non riuscivano a risollevare la potenza era da chiudere tutto ,fine!Ci si poteva ancora salvare.Hanno proseguito senza la percezione tecnica di ciò che poteva accadere.
RE:      Riflettiamo - Sarek - 05-05-2011 18:29

Charade77 ha Scritto:

Questa obbiettivamente è una castroneria che dici :se vado in aereo e vengo colpito da un fulmine ,è colpa dell'aereo o del fulmine?.Permetti che se resto senza carburante posso anche prendermela un tantino col pilota , compagnia , non credi?
Sono morto comunque ma le responsabilità sono ben diverse!

Obbiettivamente un accidente. Le responsabilità sono importanti solo per chi sopravvive. Quello che conta per chi sale è di essere  ragionevolmente sicuro di arrivare sano e salvo a destinazione.

Se non ricordo male la storia dice che probabilità di essere coinvolti in un incidente salendo a bordo di un volo di linea è di 1 su 8 milioni (forse LB può essere più preciso).

Ora la domanda che sembra dare tanto fastidio rimane.
Cosa dice la storia ? Che probabilità ha avuto fino ad oggi uno che abitava nei pressi di un reattore di faresla sotto perchè il reattore è stato coinvolto in un 'accident' ?
Io un'idea me la son fatta, liberissimi di vivere chiudendo gli occhi.

Charade77 ha Scritto:

...che risultato vorrebbe avere?

A me lo chiedi ? Questo lo deve dire chi pensa che sia stato fatto volontariamente.
Io propendo per l'incompetenza e/o incoscienza delle azioni.
RE:       Riflettiamo - lucaberta - 05-05-2011 18:50

Sarek ha Scritto:
Se non ricordo male la storia dice che probabilità di essere coinvolti in un incidente salendo a bordo di un volo di linea è di 1 su 8 milioni (forse LB può essere più preciso).

boh, non so il valore, ma non lo ritengo importante.  Quello che e' importante e' la percezione del rischio che si corre rispetto al beneficio che se ne trae.  Oggi se accade un incidente aereo, nessuno si sognerebbe mai di dire "mettiamo a terra tutti gli aerei" perche' ormai e' assodato che la tecnologia e' sicura e che tutti fanno sempre del loro meglio sul tema della sicurezza e ogni tanto un incidente e' statisticamente accettabile.

Invece sul nucleare no, questo non succede.  Toccherebbe interrogarsi seriamente sui motivi di questo fatto.

Riporta:
Cosa dice la storia ? Che probabilità ha avuto fino ad oggi uno che abitava nei pressi di un reattore di faresla sotto perchè il reattore è stato coinvolto in un 'accident' ?
Io un'idea me la son fatta, liberissimi di vivere chiudendo gli occhi.


sai che non riesco bene a capire la tua domanda.  Secondo te gli "accident" vengono percepiti da chi vive intorno ad una centrale nucleare?  La giro sugli aerei, visto che ne hai parlato tu. Secondo te i passeggeri hanno una minima idea di quello che sta accadendo in cockpit in ogni istante?

Ci sono innumerevoli casi in cui "incidents" sono accaduti con passeggeri a bordo, e nessuno si e' accorto di nulla, eppure sono stati riportati ed investigati perche' e' meglio che non succedano.  Ormai la tecnologia aeronautica e' arrivata a livelli di affidabilita' altissima, ed e' giusto tenere alto il livello di attenzione perche' sulla sicurezza non si fa sconto.

Il nucleare non e' diverso. Grandissima attenzione alla sicurezza in ogni momento.  C'e' spesso meno radiazione dentro una centrale nucleare rispetto alla radiazione naturale del sito dove essa e' stata costruita.  Eppure questo non basta. Non basta anche perche' chi attacca il nucleare non e' in grado di percepire rischi e benefici della tecnologia.

Solo che l'alternativa all'aereo si chiama treno o nave, ed in USA non ci si arriva tanto facilmente con treno o nave, mentre l'alternativa al nucleare si chiama carbone e gas, e malgrado inquinino in maniera incredibilmente piu' elevata di una centrale nucleare, per tacere del CO2, piacciono molto di piu' ai verdi.

Curioso vedere come ci siano sempre piu' ambientalisti che stanno mangiando la foglia, e hanno capito che il nucleare e' l'unica fonte di energia veramente pulita.

Ciao, Luca
RE:       Riflettiamo - Charade77 - 05-05-2011 19:00

Sarek ha Scritto:


A me lo chiedi ? Questo lo deve dire chi pensa che sia stato fatto volontariamente.
Io propendo per l'incompetenza e/o incoscienza delle azioni.


Non mi hai risposto se era colpa del fulmine o dell'aereo?Se temi il fulmine non dovresti mai salire.Ma bada che ti può capitare senza andare in aereo , anche a piedi per strada o in auto ,quindi che fai,rimani segregato a vita?Io per "fatto volontariamente" intendo per l'incoscenza come dici e l'incompetenza che non è bastata a far sospendere il tutto e questo è fatto volontario ,non credo avessero però aspirazione suicida!Mi sembra tutto meno che accidentale.Inoltre parli di responsabilità :le può avere chi ha progettato ,realizzato un impianto o chi lo gestisce.Ma se la responsabilità è di un maremoto impensabile ,un terremoto estremo ,a chi fai causa ,alla natura per aver esagerato?Le case anti sismiche reggono ,ma fino a che grado?Viene una scala 10 ,tipo aratro ,la tua casetta la trovi in Cina ad andare bene ...Resistere sì ,essere indistruttibili mi pare azzardato!

RE:        Riflettiamo - Sarek - 05-05-2011 19:03

lucaberta ha Scritto:

sai che non riesco bene a capire la tua domanda.  Secondo te gli "accident" vengono percepiti da chi vive intorno ad una centrale nucleare?  La giro sugli aerei, visto che ne hai parlato tu. Secondo te i passeggeri hanno una minima idea di quello che sta accadendo in cockpit in ogni istante?

Hai ragione, così è troppo ambiguo.

Mettiamola così, considera solo gli incidenti con fuoriuscita radioattiva, quelli che hanno fatto fatto scalpore ed hanno fatto tremare la popolazione.
Ad oggi sono 3 incidenti (5 reattori) per i soli reattori per la produzione di energia.
Gli anni di esercizio complessivi sono meno di 15000.
Un reattore ha una vita di circa 40 anni.

Non dico altro.

RE:        Riflettiamo - Sarek - 05-05-2011 19:08

Charade77 ha Scritto:

Non mi hai risposto se era colpa  del fulmine o dell'aereo?

Non hai capito.
Non me ne frega nulla di chi è la colpa. Mi interessa che non accada.

E comunque in quel caso la colpa è dell'aereo che non era progettato correttamente : dato che i fulmini ci sono spesso, gli aerei devono prevedere di incapparci (cosa non difficile dato che di fatto un aereo lavora come una gabbia di Faraday).

Anche il maremoto non era impensabile, non molto probabile magari, ma sicuramente possibile per un paese dove si incontrano 4 placche tettoniche. 'Tsunami' è una parola inventata dai giapponesi.
RE:         Riflettiamo - Charade77 - 05-05-2011 19:19

Sarek ha Scritto:


Non hai capito.
Non me ne frega nulla di chi è la colpa. Mi interessa che non accada.

E comunque in quel caso la colpa è dell'aereo che non era progettato correttamente : dato che i fulmini ci sono spesso, gli aerei devono prevedere di incapparci (cosa non difficile dato che di fatto un aereo lavora come una gabbia di Faraday).

Anche il maremoto non era impensabile, non molto probabile magari, ma sicuramente possibile per un paese dove si incontrano 4 zolle tettoniche. 'Tsunami' è una parola inventata dai giapponesi.


L'avevo capito , non sono così stupido.Vedo che vuoi trovare il pelo nell'uovo anche nel banale , ma va bene.Se hai su le ciabatte e scivoli sulla scala dell'aereo e picchi la testa ... sarà senz'altro colpa del gradino non a norma.E' più finita ... Se vuoi capire che nella vita esiste anche la sfiga bene ,altrimenti fa lo stesso.Sei fuori dalla realtà comunque,forse è il caso ti rinchiudi un una campana di vetro e ocio a non rimanere soffocato.Ma cosa pensi che qualsiasi altro metodo sia esente-rischi?Serve correrli nella misura del beneficio cercando la migliore delle gestioni.E dopo che hai previsto l'onda da 15 mt ,ne viene una da 20mt che fai?E ciò dimostra che se in situazioni così estreme il danno è questo ,mi pare ci sia poco da temere ...
RE:          Riflettiamo - Sarek - 05-05-2011 19:36

Charade77 ha Scritto:

Ma cosa pensi che qualsiasi altro metodo sia esente-rischi?Serve correrli nella misura del beneficio cercando la migliore delle gestioni.E dopo che hai previsto l'onda da 15 mt ,ne viene una da 20mt che fai?E ciò dimostra che se in situazioni così estreme il danno è questo ,mi pare ci sia poco da temere ...

Intanto, per la terza volta nella storia dell'energia nucleare civile, c'è una zona evacuata dalla popolazione. Scusa se è pochino. Anche so fosse solo un costo economico sarebbe di enorme rilevanza.

Ma su una cosa concordo assolutamente, quello che conta è il rapporto rischio/beneficio.
Perchè non calcolarlo basandosi su dati storici ?

Stando ai dati disponibili fino ad oggi chi ha abitato nei pressi di un reattore attivo quante probabilità ha avuto di trovarsi evacuato ?
E' tutta qui la domanda. E' brutta e cattiva ?

Penso che il nucleare delle grandi centrali si sia rivelato una strada complicata non esente da rischi ad oggi mal percorribile.
La soluzione potrebbe essere in un cambio di paradigma che vada verso gli Small Modular Reactor .

Ciao


RE:      Riflettiamo - walter59 - 05-05-2011 20:14

Charade77 ha Scritto:


Il test era fissato con almeno 1000MW termici ... Lo hanno iniziato quando erano a 30MW perche la potenza è stata abbassata drasticamente con tutte le barre inserite troppo in profondità e lo xeno-135 alle stelle .A forza di togliere barre sono arrivati a 200MW.Le 4 pompe da sole ne abbisognavano di almeno 280MW ,ecco che l'inerzialità in un amen se n'è andata!Già quando non riuscivano a risollevare la potenza era da chiudere tutto ,fine!Ci si poteva ancora salvare.Hanno proseguito senza la percezione tecnica di ciò che poteva accadere.


Esattamente, vedo che ben conosci la storia ufficiale.
Vorrei solamente dire. Non era la prima volta che si tentava, sempre con esito negativo.
Domande:
Conoscendo i parametri fissati più quelli ricavati dall'esperienza precedente, lo scopo era quello di bucare un'altra volta?
Per ritentare il TEST hanno preferito scegliere il team più sprovveduto, completamente all'oscuro delle particolarità tecniche delle varie componenti del blocco 4?
Perchè ritentare più volte, c'era forse un motovo importante o un gioco di società?

Aggiungo solamente che test simili si conducono anche sulle unità classe Ohio e Akula941.

RE:                          Riflettiamo - sexyteo - 02-06-2011 22:49

sexyteo ha Scritto:

...
Ho già detto che "per esempio, la probabilità che lo stesso anno avvengano 2 meltdown in altrettanti reattori, é di (1/1.000.000)^2, cioé 1.000.000.000.000. E' molto bassa, infatti non si é mai verificata, questo non vuol dire che non si verificherà mai!".
Ecco perché fare, il "calcolo" moltiplicando la probabilità di eventi accaduti (TMI, Chernobyl, Fukushima), in anni diversi, é una stupidaggine, essendo la probabilità (1/1.000.000) in letteratura indicata su base annua!
Oltre tutto confondi le "mele con le pere", cioé un reattore di fabbricazione sovietica con altri di fabbricazione occidentale, e con anni di esercizio assai diversi!
Hai capito l'esempio della lotteria!?
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...05#pid1505
...


Segnalo questo interessante articolo di Enrico D'Urso, che raffronta la probabilità di estrazione del "6" al superenalotto e la probabilità di danneggiamento grave di un reattore nucleare.:
http://www.archivionucleare.com/index.ph...-nocciolo/
Ritornerò sull'argomento, come già promesso.
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 03-06-2011 09:00

Mi vergogno profondamente di avere come concittadino Franco Battaglia.
Questa è l'unica frase che mi viene.
Paragonare i terremotati dell'Aquila e i morti di quel terremoto a ciò che sta succedendo a Fukushima rende 'onore' al 'pseudoscienziato' Franco Battaglia.
Occorre anche pensare che i morti dell'Aquila sono in gran parte dovuti all'incuria e all'affarismo dell'uomo italico.
Faremo le centrali nucleari con cemento misto a sabbia di mare ?
Mi meraviglio di Cher che cita questo personaggio come se fosse la bibbia.
Un personaggio che nega le evidenze (riscaldamento del pianeta, effetto serra) e che ci intrattiene raccontando balle 'atomiche'.
Capisco che ormai si è a corto di argomenti, ma citare Battaglia vuol dire essere all'ultima spiaggia.


RE: Riflettiamo - renato - 03-06-2011 09:47

sexyteo ha Scritto:

Segnalo questo interessante articolo di Enrico D'Urso, che raffronta la probabilità di estrazione del "6" al superenalotto e la probabilità di danneggiamento grave di un reattore nucleare.:
http://www.archivionucleare.com/index.ph...-nocciolo/
Ritornerò sull'argomento, come già promesso.

articolo sicuramente ben fatto, tiene conto di ovvietà che probabilmente sfuggono a chi non ha una grande domestichezza con i numeri.

Giusto per pignoleria, la frase finale:
"da ciò la probabilità di fusione del nocciolo di un reattore è di molti ordini di grandezza inferiore a quella di vincere un SEI al superenalotto, benchè i numeri all’apparenza sembrino dire il contrario. infatti, la probabilità è per ogni “estrazione”: nel caso del reattore nucleare hai una estrazione all’anno per reattore (quindi, al momento circa 440 estrazioni all’anno totali), nel secondo caso invece ne hai dell’ordine di grandezza del miliardo nello stesso periodo di tempo."

non è formalmente corretta. La probabilità è quella che è, cioè 1.6*10^-9 per il superenalotto e 5*10^-7 per l'AP1000.

La probabilità che esca un SEI è invece superiore, data la numerosità dei tentativi.

********************************************************************************
Secondo le leggi della statistica, la probabilità tende a 1 (100%) quando il numero dei tentativi tende all'infinito.

Questo vuol dire che anche se la probabilità è 1/100.000  non è detto che dopo un milione di anni io abbia la certezza.
Viene applicata in questo caso la formula della "probabilità convergente".

********************************************************************************
Premetto che sono d'accodo che le probabilità di fusione del nocciolo dovute a fattori "interni" sono molto basse.
Giusto per giocare un po' con i numeri, il caso che hai citato (fusione contemporanea di due noccioli) non è dato dalla singola probabilità al quadrato (probabilità congiunta = P(A)P(B)),
ma dalla formula della  probabilità composta= P(A|B)P(B).

La prima formula si applica se i due eventi sono disgiunti, cioè posso avere prima solo A, poi solo B o viceversa.

In realtà il primo evento può essere o A o B e il secondo solo il restante.

probabilità primo evento = 1-(999.999/1.000.000)^2 =  1,99 *10^-6 (probabilità convergente)
probabilità secondo evento = 1 * 10^-6 (probabilità singola)
probabilità totale = probabilità primo evento * probabilità secondo evento = 1,99 *10^12 (probabilità congiunta)

e' comunque molto basso, ma non è la stessa cosa.

********************************************************************************
Se gli eventi sono indipendenti, una prima approssimazione (valida per probabilità molto basse), potrebbe essere:

P = P1 + P2

cioè se ho due reattori la probabilità che uno dei due fonda è la somma delle singole probabilità:
1 * 10^-6 + 1 *10^-6 = 2 * 10^-6

Questa formula è applicabile solo per piccoli numeri.
Se fosse vera sempre, avendo 10^6 reattori dovrei avere la certezza di fusione in un anno, il che è falso,
perchè avremmo un sistema deterministico e non probabilistico.

Applicando la formula corretta (probabilità primo evento) abbiamo invece 1,99 * 10^-6 cioè un valore leggermente minore.

Per cui, anche avendo 1.000.000 di reattori la probabilità sarà sempre < 1.

Questo è il calcolo di un limite, in cui la probabilità tende ad 1 quando il numero di reattori tende all'infinito.

Dopodichè con 1.000.000 di reattori la probabilità sarebbe molto vicino all'unità.

********************************************************************************
Applicando comunque, per approssimazione, il calcolo deterministico alla situazione reale:

500 reattori * 40 anni = 20.000 anni/reattore
probabilita di fusione di un nocciolo 1/1.000.000 all'anno

probabilità totale 20.000 * 1 / 1.000.000 = 20.000/1.000.000 =  0,02 = 2 %

Con la formula probabilistica della probabilità convergente: 1 - (999.999/1.000.000)^20.000 avremmo un numero leggermente minore, diciamo 1,98 %.

RE:  Riflettiamo - Charade77 - 03-06-2011 09:50

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Mi vergogno profondamente di avere come concittadino Franco Battaglia.
Questa è l'unica frase che mi viene.
Paragonare i terremotati dell'Aquila e i morti di quel terremoto a ciò che sta succedendo a Fukushima rende 'onore' al 'pseudoscienziato' Franco Battaglia.
Occorre anche pensare che i morti dell'Aquila sono in gran parte dovuti all'incuria e all'affarismo dell'uomo italico.
Faremo le centrali nucleari con cemento misto a sabbia di mare ?
Mi meraviglio di Cher che cita questo personaggio come se fosse la bibbia.
Un personaggio che nega le evidenze (riscaldamento del pianeta, effetto serra) e che ci intrattiene raccontando balle 'atomiche'.
Capisco che ormai si è a corto di argomenti, ma citare Battaglia vuol dire essere all'ultima spiaggia.



Mi vergogno profondamente di avere come concittadini la schiera di personaggi che ieri sera ad Annozero ,come solito ,usando la demagogia e avvalendosi della leva mediatica di nome Celentano ,hanno inscenato un teatrino pietoso intriso di soliti luoghi comuni.Alla domanda :sapete che muoiono 6000 persone in italia per le pm10 ,hanno risposto ,non mi sembra?L'importante che il testimonial lo facciano uomini di scienza come Celentano o come quel becero personaggio di greenpeace.Chernobyl + scorie +d emagogia allo stato puro ,non un dato ,non una dimostrazione ,non delle informazioni se non un misero cartello dove si è evidenziato il costo del kwh nucleare 15 volte inferiore a quello fotovoltaico.Dovreste credere a ciò ,dato che lo dice annozero ...
RE:  Riflettiamo - Cher - 03-06-2011 10:30

renato ha Scritto:


articolo sicuramente ben fatto, tiene conto di ovvietà che probabilmente sfuggono a chi non ha una grande domestichezza con i numeri.

Giusto per pignoleria, la frase finale:
"da ciò la probabilità di fusione del nocciolo di un reattore è di molti ordini di grandezza inferiore a quella di vincere un SEI al superenalotto, benchè i numeri all’apparenza sembrino dire il contrario. infatti, la probabilità è per ogni “estrazione”: nel caso del reattore nucleare hai una estrazione all’anno per reattore (quindi, al momento circa 440 estrazioni all’anno totali), nel secondo caso invece ne hai dell’ordine di grandezza del miliardo nello stesso periodo di tempo."

non è formalmente corretta. La probabilità è quella che è, cioè 1.6*10^-9 per il superenalotto e 5*10^-7 per l'AP1000.

La probabilità che esca un SEI è invece superiore, data la numerosità dei tentativi.

********************************************************************************
Secondo le leggi della statistica, la probabilità tende a 1 (100%) quando il numero dei tentativi tende all'infinito.

Questo vuol dire che anche se la probabilità è 1/100.000  non è detto che dopo un milione di anni io abbia la certezza.
Viene applicata in questo caso la formula della "probabilità convergente".

********************************************************************************
Premetto che sono d'accodo che le probabilità di fusione del nocciolo dovute a fattori "interni" sono molto basse.
Giusto per giocare un po' con i numeri, il caso che hai citato (fusione contemporanea di due noccioli) non è dato dalla singola probabilità al quadrato (probabilità congiunta = P(A)P(B)),
ma dalla formula della  probabilità composta= P(A|B)P(B).

La prima formula si applica se i due eventi sono disgiunti, cioè posso avere prima solo A, poi solo B o viceversa.

In realtà il primo evento può essere o A o B e il secondo solo il restante.

probabilità primo evento = 1-(999.999/1.000.000)^2 =  1,99 *10^-6 (probabilità convergente)
probabilità secondo evento = 1 * 10^-6 (probabilità singola)
probabilità totale = probabilità primo evento * probabilità secondo evento = 1,99 *10^12 (probabilità congiunta)

e' comunque molto basso, ma non è la stessa cosa.

********************************************************************************
Se gli eventi sono indipendenti, una prima approssimazione (valida per probabilità molto basse), potrebbe essere:

P = P1 + P2

cioè se ho due reattori la probabilità che uno dei due fonda è la somma delle singole probabilità:
1 * 10^-6 + 1 *10^-6 = 2 * 10^-6

Questa formula è applicabile solo per piccoli numeri.
Se fosse vera sempre, avendo 10^6 reattori dovrei avere la certezza di fusione in un anno, il che è falso,
perchè avremmo un sistema deterministico e non probabilistico.

Applicando la formula corretta (probabilità primo evento) abbiamo invece 1,99 * 10^-6 cioè un valore leggermente minore.

Per cui, anche avendo 1.000.000 di reattori la probabilità sarà sempre < 1.

Questo è il calcolo di un limite, in cui la probabilità tende ad 1 quando il numero di reattori tende all'infinito.

Dopodichè con 1.000.000 di reattori la probabilità sarebbe molto vicino all'unità.

********************************************************************************
Applicando comunque, per approssimazione, il calcolo deterministico alla situazione reale:

500 reattori * 40 anni = 20.000 anni/reattore
probabilita di fusione di un nocciolo 1/1.000.000 all'anno

probabilità totale 20.000 * 1 / 1.000.000 = 20.000/1.000.000 =  0,02 = 2 %

Con la formula probabilistica della probabilità convergente: 1 - (999.999/1.000.000)^20.000 avremmo un numero leggermente minore, diciamo 1,98 %.



Ti ricordo due semplici realtà:
La fusione del nocciolo in reattore di nuova generazione è prossima all'impossibile, inteso che che non è possibile.
Secondo , anche se avvenisse, resta tutto contenuto nella struttura, e una volta raffredato....sigilli tutto.
Dovè il problema?

Un esperto di nucleare un giorno disse:
Il nucleare è come il superenalotto al rovescio dove la richezza del premio ti viene erogato subito e ne sfruttare tutti benefici......non devi dimenticare che se l'estrazione ti è faverovole avrai i problemi che solo il nucleare può creare.
Vuole essere una visione filosofica dei problemi intriseci al nuceare.
------------------------------
-----Interessante il Batterio del Cetriolo, solo per ricordare al Verdame che la psicosi di ciò che è "pericolo" si posti nella giusta direzione e non in quella del nucleare!


RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 03-06-2011 10:34

C'è una grande differenza, charade, fra il costo dell'energia alla produzione e il costo che paghiamo in bolletta.
Evidentemente non possiamo costruirci la centrale nucleare domestica o di condomio.
Possiamo invece avere micro e minicentrali (eoliche, idroelettriche, fotovoltaiche, biomasse, biogas) che possono servire piccoli nuclei artigianali, domestici e anche di industria leggera.
Questi nuclei, secondo il parere di molti, pagherebbero entro qualche anno l'energia elettrica autoprodotta la stessa cifra che pagherebbero dall'Enel (quella chiamo 'vera grid parity').
Se ora le industrie pagano in Italia 0,14 Euro il Kwatt/ora vuol dire che entro 5/7 anni anche l'energia elettrica autoprodotta avrà costi paragonabili.
In Francia costa circa 0,07 Euro (in pratica la metà).
Questo costo fa comunque riferimento a costi di elettricità generata da vecchie centrali e quindi tali costi NON possono essere paragonati ai costi che si potranno avere con EPR o altre soluzioni fa 10 o 20 anni in Italia.
Occorrerebbe anche valutare quanti centesimi di euro di costi da nucleare lo stato francese scarica sulle tasse in generale.
I trend di costo di nuove tecnologie rinnovabili sono in rapida discesa mentre il costo dell'energia elettrica da nucleare cresce ogni anno a 2 cifre (-40% fotovoltaico in 3 anni e +12/15% annuo nucleare).
Difficile prevedere gli andamenti a medio termine anche se in fisica, nelle scienze e in generale in economica, non si verificano 'discontinuità' nei trend.
Difficilmente, nei prossimi 10 anni, il costo della tecnoligia fotovoltaica subirà una discontinuità: cali a 2 cifre ogni anno.
Sicuramente l'entrata in servizio di nuove centrali di 3° peserà invece a livello di costi, costi lievitati anche dopo l'affare Fukushima.
La Francia ha infatti intrapreso una grande verifica ai suoi 61 reattori (miliardi di euro).
Le promettenti nuove soluzioni per il fotovoltaico (penso ad esempio all'eterogiunzione con evidenti vantaggi di rendimento e stress del silicio) porteranno a nuovi orizzonti e quindi a nuovi costi.
Interessanti anche le valutazioni che ho visto relative a piccole centrali nucleari da 200/300 Mwatt.
Boccio senza appello EPR e AP1000 per i motivi già espressi più volte.


RE:  Riflettiamo - Cher - 03-06-2011 10:40

Alessandro Bellotti ha Scritto:

C'è una grande differenza, charade, fra il costo dell'energia alla produzione e il costo che paghiamo in bolletta.
Evidentemente non possiamo costruirci la centrale nucleare domestica o di condomio.
Possiamo invece avere micro e minicentrali (eoliche, idroelettriche, fotovoltaiche, biomasse, biogas) che possono servire piccoli nuclei artigianali, domestici e anche di industria leggera.
Questi nuclei, secondo il parere di molti, pagherebbero entro qualche anno l'energia elettrica autoprodotta la stessa cifra che pagherebbero dall'Enel (quella chiamo 'vera grid parity').
Se ora le industrie pagano in Italia 0,14 Euro il Kwatt/ora vuol dire che entro 5/7 anni anche l'energia elettrica autoprodotta avrà costi paragonabili.
In Francia costa circa 0,07 Euro (in pratica la metà).
Questo costo fa comunque riferimento a costi di elettricità generata da vecchie centrali e quindi tali costi NON possono essere paragonati ai costi che si potranno avere con EPR o altre soluzioni fa 10 o 20 anni in Italia.
Occorrerebbe anche valutare quanti centesimi di euro di costi da nucleare lo stato francese scarica sulle tasse in generale.
I trend di costo di nuove tecnologie rinnovabili sono in rapida discesa mentre il costo dell'energia elettrica da nucleare cresce ogni anno a 2 cifre (-40% fotovoltaico in 3 anni e +12/15% annuo nucleare).
Difficile prevedere gli andamenti a medio termine anche se in fisica, nelle scienze e in generale in economica, non si verificano 'discontinuità' nei trend.
Difficilmente, nei prossimi 10 anni, il costo della tecnoligia fotovoltaica subirà una discontinuità: cali a 2 cifre ogni anno.
Sicuramente l'entrata in servizio di nuove centrali di 3° peserà invece a livello di costi, costi lievitati anche dopo l'affare Fukushima.
La Francia ha infatti intrapreso una grande verifica ai suoi 61 reattori (miliardi di euro).
Le promettenti nuove soluzioni per il fotovoltaico (penso ad esempio all'eterogiunzione con evidenti vantaggi di rendimento e stress del silicio) porteranno a nuovi orizzonti e quindi a nuovi costi.
Interessanti anche le valutazioni che ho visto relative a piccole centrali nucleari da 200/300 Mwatt.
Boccio senza appello EPR e AP1000 per i motivi già espressi più volte.


Ma chi la detto? Da dove ti vengono queste deliranti affermazioni?
Il foto voltaico non produce nulla che sia gestibile con le odierne esigenze!
Togli gli incentivi è pure un fallimento.
E' solo fuffa.
ciao
RE:  Riflettiamo - Charade77 - 03-06-2011 10:56

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Le promettenti nuove soluzioni per il fotovoltaico (penso ad esempio all'eterogiunzione con evidenti vantaggi di rendimento e stress del silicio) porteranno a nuovi orizzonti e quindi a nuovi costi.
Interessanti anche le valutazioni che ho visto relative a piccole centrali nucleari da 200/300 Mwatt.
Boccio senza appello EPR e AP1000 per i motivi già espressi più volte.


E' curioso e a dir poco paradossale come continui a parlare di evoluzione e nuove soluzioni del FV ... Ma non ti viene da pensare anche solo un'attimo che l'energia da fonte nucleare ,dato il fatto che si basa su impianti altamente tecnologici ,si possano evolvere?Non è che progredisce solo il FV e il resto del mondo rimane alla arretrato ... Applica per cortesia lo stesso metro di ragionamento!Può darsi che in alcuni casi e realtà siano meglio gli SMR ,dove necessario AP-1000.Non ho i paraocchi.Occorre fare un uso intelligente di ogni cosa ,questo a prescindere.
RE: Riflettiamo - Cher - 03-06-2011 11:19

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...e493.shtml

Che qualcuno mi spieghi perchè non c'è traccia di mobilitazione contro questo "leggermente" fenomeno di pericolo, ma tutto contro il nucleare?
Dato che i mezzi di trasporto saranno elettrici.....

Forse perchè vedono il pericolo e lo diffondono dove più gli aggrada?


RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 03-06-2011 11:51

Non tutti sono contro il nucleare.
Io sono contro il nucleare italiano ma non, ad esempio, contro il nucleare francese o americano o altro.
Non non abbiamo il nucleare da ormai 30 anni.
Non abbiamo le conoscenze e le competenze, i soldi, il tempo, la classe politica e l'approvazione della popolazione per farlo.
Ho già chiesto risposte a queste affermazioni senza averle.
Conoscenze e competenze: quante decine di anni servono per avere competenze 'alla francese' ?
Soldi: servono per un nucleare alla francese, come qualche idealista di questo blog propone, 150/200 miliardi di euro che oggi, domani e dopodomani non abbiamo e non avremo.
Tempo: 20/40 anni di attesa non ce li possiamo permettere.
Classe politica: ogni commento è superfluo
Approvazione da parte della popolazione: ci sarebbe, come c'è in Francia, una volta risolti i punti di cui sopra cioè fra quante decine di anni ?
Se la richiesta di nuova energia elettrica sarà quella che c'è stata nel 2008/2009, non esiste nemmeno la possibilità che in 10 anni l'industria mondiale del nucleare soddisfi il 5% di tale richiesta.
Sono 2000 Gwatt le richieste che si avranno a livello mondiale di nuove fonti di energia elettrica.
Quanto coprirà il nucleare in questi 10 anni ?
50,70,100 Gwatt ? Meno del 5%, molto meno.
Come possiamo pensare, in Italia, di avere una situazione alla francese, in 20 anni, come qualcuno propone su questo blog ?
Il programma del governo prevedera 4 reattori EPR, una presa in giro per il paese: assolutamente inutili, meno del 5% della potenza installata per un costo compreso fra i 25 e i 30 miliardi di euro.
Un delirio.


RE:  Riflettiamo - Cher - 03-06-2011 12:53

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non tutti sono contro il nucleare.
Io sono contro il nucleare italiano ma non, ad esempio, contro il nucleare francese o americano o altro.
Non non abbiamo il nucleare da ormai 30 anni.
Non abbiamo le conoscenze e le competenze, i soldi, il tempo, la classe politica e l'approvazione della popolazione per farlo.
Ho già chiesto risposte a queste affermazioni senza averle.
Conoscenze e competenze: quante decine di anni servono per avere competenze 'alla francese' ?
Soldi: servono per un nucleare alla francese, come qualche idealista di questo blog propone, 150/200 miliardi di euro che oggi, domani e dopodomani non abbiamo e non avremo.
Tempo: 20/40 anni di attesa non ce li possiamo permettere.
Classe politica: ogni commento è superfluo
Approvazione da parte della popolazione: ci sarebbe, come c'è in Francia, una volta risolti i punti di cui sopra cioè fra quante decine di anni ?
Se la richiesta di nuova energia elettrica sarà quella che c'è stata nel 2008/2009, non esiste nemmeno la possibilità che in 10 anni l'industria mondiale del nucleare soddisfi il 5% di tale richiesta.
Sono 2000 Gwatt le richieste che si avranno a livello mondiale di nuove fonti di energia elettrica.
Quanto coprirà il nucleare in questi 10 anni ?
50,70,100 Gwatt ? Meno del 5%, molto meno.
Come possiamo pensare, in Italia, di avere una situazione alla francese, in 20 anni, come qualcuno propone su questo blog ?
Il programma del governo prevedera 4 reattori EPR, una presa in giro per il paese: assolutamente inutili, meno del 5% della potenza installata per un costo compreso fra i 25 e i 30 miliardi di euro.
Un delirio.




Tu non hai!
Se preferisci : Tu non sei in grado

Oppure: Tu non puoi fare o forse non è possibile fare

In Italia c'è tutto e anche qualcosa di più che altri non hanno!
La realtà , come sempre è banale, più il popolo è affamato più lo domini , più lo domini maggiore è il potere!


RE:  Riflettiamo - sexyteo - 03-06-2011 14:58

renato ha Scritto:

articolo sicuramente ben fatto, tiene conto di ovvietà che probabilmente sfuggono a chi non ha una grande domestichezza con i numeri.


Cioè la maggior parte dei cittadini italiani, tu incluso.

renato ha Scritto:

Giusto per pignoleria, la frase finale:
"da ciò la probabilità di fusione del nocciolo di un reattore è di molti ordini di grandezza inferiore a quella di vincere un SEI al superenalotto, benchè i numeri all’apparenza sembrino dire il contrario. infatti, la probabilità è per ogni “estrazione”: nel caso del reattore nucleare hai una estrazione all’anno per reattore (quindi, al momento circa 440 estrazioni all’anno totali), nel secondo caso invece ne hai dell’ordine di grandezza del miliardo nello stesso periodo di tempo."
non è formalmente corretta. La probabilità è quella che è, cioè 1.6*10^-9 per il superenalotto e 5*10^-7 per l'AP1000.
La probabilità che esca un SEI è invece superiore, data la numerosità dei tentativi.


"Pignoleria" inutile, in quanto, nell'articolo di Enrico D'Urso, per chi lo ha letto totalmente e capito, è tutto chiarissimo.
Evidentemente tu non l'hai letto tutto e/o non lo hai capito.

renato ha Scritto:

Secondo le leggi della statistica, la probabilità tende a 1 (100%) quando il numero dei tentativi tende all'infinito.


Bene!

renato ha Scritto:

Questo vuol dire che anche se la probabilità è 1/100.000  non è detto che dopo un milione di anni io abbia la certezza.


Bene!

renato ha Scritto:

Viene applicata in questo caso la formula della "probabilità convergente".


Enuncia tale "probabilità convergente", riportando il testo da cui trai tale definizione e se non è dispondibile in un link (pdf o simili), sei invitato a allegare la scansione della pagina del libro in cui è riportata tale definizione.

renato ha Scritto:

Premetto che sono d'accodo che le probabilità di fusione del nocciolo dovute a fattori "interni" sono molto basse.


Bene!

renato ha Scritto:

Giusto per giocare un po' con i numeri, il caso che hai citato (fusione contemporanea di due noccioli) non è dato dalla singola probabilità al quadrato (probabilità congiunta = P(A)P(B)),
ma dalla formula della  probabilità composta= P(A|B)P(B).
La prima formula si applica se i due eventi sono disgiunti, cioè posso avere prima solo A, poi solo B o viceversa.
In realtà il primo evento può essere o A o B e il secondo solo il restante.
probabilità primo evento = 1-(999.999/1.000.000)^2 =  1,99 *10^-6 (probabilità convergente)
probabilità secondo evento = 1 * 10^-6 (probabilità singola)
probabilità totale = probabilità primo evento * probabilità secondo evento = 1,99 *10^12 (probabilità congiunta)
e' comunque molto basso, ma non è la stessa cosa.
Se gli eventi sono indipendenti, una prima approssimazione (valida per probabilità molto basse), potrebbe essere:
P = P1 + P2
cioè se ho due reattori la probabilità che uno dei due fonda è la somma delle singole probabilità:
1 * 10^-6 + 1 *10^-6 = 2 * 10^-6
Questa formula è applicabile solo per piccoli numeri.
Se fosse vera sempre, avendo 10^6 reattori dovrei avere la certezza di fusione in un anno, il che è falso,
perchè avremmo un sistema deterministico e non probabilistico.
Applicando la formula corretta (probabilità primo evento) abbiamo invece 1,99 * 10^-6 cioè un valore leggermente minore.


Più che "giocare" coi numeri, ti incasini con i numeri, facendo moltiplicazioni e somme a caso.
In breve, nel caso particolare di due eventi casuali tali che il verificarsi o meno dell'uno non alteri la probabilità di presentarsi dell’altro, ovverosia per cui risulti p(E|F) = p(E) e p(F|E) = p(F), questi si dicono tra loro statisticamente indipendenti; e per essi vale la seguente legge (della probabilità composta): p(EF) = p(E) · p(F)
http://wwwcdf.pd.infn.it/labo/twoup2.pdf

renato ha Scritto:

Per cui, anche avendo 1.000.000 di reattori la probabilità sarà sempre < 1.
Questo è il calcolo di un limite, in cui la probabilità tende ad 1 quando il numero di reattori tende all'infinito.
Dopodichè con 1.000.000 di reattori la probabilità sarebbe molto vicino all'unità.


E con 1.000.000.000 di reattori!? Big Grin
Anzi, con un EPR per abitante al mondo (quasi 7.000.000.000)!? Big Grin

renato ha Scritto:

Applicando comunque, per approssimazione, il calcolo deterministico alla situazione reale:
500 reattori * 40 anni = 20.000 anni/reattore
probabilita di fusione di un nocciolo 1/1.000.000 all'anno
probabilità totale 20.000 * 1 / 1.000.000 = 20.000/1.000.000 =  0,02 = 2%
Con la formula probabilistica della probabilità convergente: 1 - (999.999/1.000.000)^20.000 avremmo un numero leggermente minore, diciamo 1,98 %.


Attendendo la definizione di "probabilità convergente" con tanto di riferimenti bibliografici, ciò che hai affermato è detto male.
The RSS (Reactor Safety Study - WASH-1400) estimates that a reactor meltdown may be expected about once every 20,000 years of reactor operation; that is , if there were 100 reactors, there would be a meltdown once in 200 years, ergo, con 400 reattori potrebbe verificarsi (statisticamente, si stima) un danno al reattore ogni 50 anni. Il 2% delle probabilità (1/50), da te riportato, è riferito a tutti i reattori al mondo (circa 400) nell'arco di tempo di mezzo secolo, non più su base annua:
http://www.phyast.pitt.edu/~blc/book/chapter6.html
Qui vi sono i dati reali:
http://www.world-nuclear.org/info/inf06.html

Ritornerò sull'argomento con un topic apposito, che spero di aprire prima del referendum, in quanto i reattori non sono tutti uguali (tecnologia e vetustà), la probabilità che si verifichi un evento estraneo al reattore (sisma, tsunami, alluvione, ecc...) non è lo stessa per tutti i siti degli impianti, inoltre il "fattore umano" non è lo stesso in tutti i Paesi.
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 03-06-2011 15:21

Non mi risulta, Cher. Non mi risulta proprio.
Zero competenze. E non parlo di valvole.
Guarda come vengono gestiti i 'bidoni' di Caorso e cosa si fa in Francia.
Anche pressapochismo quindi, non solo zero competenze.
Poi non mi stai rispondendo.
Non mi basta che affermi che in Italia c'è di più (!!!) e che 'altri non hanno'.
Argomenta, purchè non mi porti Battaglia che ho seguito nei suoi delirii quotidiani per almeno un decennio.
Ha praticamente contro (Battaglia) tutta la comunità scientifica internazionale riguardo i combiamenti climatici.
Portami esperti, presenta uno straccio di piano: siti, costi, stoccaggi varii ed eventuali, approvigionamento di combustibile (a proposito lo arricchiamo in Italia oppure ce lo compriamo già 'pronto'?), proponi quali centrali costruire, dai un futuro energetico credibile al paese.
Contastami sui 150/200 miliardi di euro, se no, dimmi chi è disposto a spenderli, dammi un costo futuro dell'energia elettrica da EPR, dimmi cosa costerà una EPR in manutenzione (per i primi 20 anni 7 miliardi di euro ma poi ?).
Dimmi quanto costerà modificare buona parte della rete elettrica italiana, non in grado, oggi, di beccarsi localmente 3 Gwatt di potenza (si sa, di reattori conviene mettererne 2 nello stesso sito).
E poi parlami di logistica di asservimento. Delle opere necessarie al funzionamento di una centrale da 3 Gwatt.
Fammi gli esempi passati, dimmi quanto è stato valido il progetto Caorso (12 anni fra pensate e tempi di costruzione) e dimmi soprattutto perchè la centrale era quasi sempre in manutenzione.
Pressapochismo. Non si può usare il pressapochismo tipico italiano per costruire 30 reattori EPR (50% come qualcuno sostiene in questo blog).
Ci conviene, anche economicamente, comprare energia elettrica da nucleare francese (quello svizzero sembra che presto diventi merce rara..).
Che sia la Francia a fare altre centrali. Mettiamoci d'accordo.
Mi fido dei francesi, anche se fanno una centrale a Chamonix.
Stupiscimi con effetti speciali, con rivelazioni che non conosco, portami il Verbo (come sarcasticamente lo chiama quel volpone di Giorgio).
Ho l'impressione qualche volta di trovarmi di fronte a qualche studentello o a qualche neolaureato armato di grandi speranze (meravigliose le speranze, spesso la logica conseguenza della genialità) ma che non combatte tutti i giorni con e contro la realtà.
La fuffa è proprio questa: Silvio Berlusconi ha dato speranze al nucleare italiano, morto in partenza, mai rinato.
Morto anche senza quorum.
E non parlo di sicurezza.
Quella si da per scontato che ci sia (anche se in Italia, fra morti bianche, scuole che crollano con terremoti che in Giappone non muoverebbero nemmeno un bicchiere, aerei che cadono non si sa come e per mano di chi, grandi opere inutili, costosissime e insicure, urbanizzazione selvaggia, città invivibili degne della Nigeria, strade e autostrade da suicidio c'è poco da fidarsi).
Poi per fortuna ogni tanto vado in Germania, passando per l'Austria e allora penso che l'umanità abbia una speranza.
Faccio i 200 all'ora in totale sicurezza. Monaco/Hannover, uno spettacolo di strade, in mezzo a foreste, pale eoliche, fotovoltaico e le ultime centrali nucleari.
Un grande paese punta incredibilmente (ovviamente sono scettico, molto scettico anch'io) sulle rinnovabili e il Battaglia di turno dice che non si può fare.
Che è termodinamicamente impossibile.
Battaglia contro la Germania.
Contro la Siemens e le altre 10.000 aziende tedesche impegnate nella grande sfida.
Non avete ancora capito cosa vogliono fare i tedeschi.
Dai, siate serii, non postate più scritti, interviste, o pensate del mio concittadino.
Ne va della serietà di quanto affermate.
Che fra l'altro condivido in massima parte ma che penso sia un pò antico e irrealizzabile in Italia.
Mi dispiace sinceramente per chi ci punta, per i nostri giovani che magari si sono iscritti a Ingegneria Nucleare.


RE:  Riflettiamo - sexyteo - 03-06-2011 15:30

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Mi vergogno profondamente di avere come concittadino Franco Battaglia.
Questa è l'unica frase che mi viene.


Bene, contesta a Franco Battaglia, dati alla mano (con tanto di riferimenti bibliografici) ciò che egli afferma.
Ho, invece, la netta sensazione, che la tua carenza di argomenti e competenze te lo impediscano. Se sbaglio, dimostrami il contrario.

Ecco, come si confutano, dati alla mano (riportati sistematicamente), le supercazzole "targate" Gruppo Espresso e assimilabili:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...812#pid812
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...849#pid849
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...853#pid853
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...858#pid858
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...866#pid866

RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 03-06-2011 16:02

Cominciamo dal primo link, per ordine.
Mi sai dire fra 10/15 anni quale sarà l'evoluzione ?
Supponendo che vengano rispettate le previsioni, gli ordini etcc.. riportate da IEA e altri organismi, non pensi, Teo, che nel 2025 la fetta di energia elettrica da nucleare sia sensibilmente minore di quella attuale ?
Quanti reattori verranno ultimati e allacciati e quanti ne verranno nel frattempo spenti ?
Quanta nuova energia elettrica verrà allacciata alla rete mondiale e quanta di questa sarà da nucleare ?
Utilizzando i numeri che tu citi e utilizzando anche quelli che cito io (non io, in verità, ma la conferenza IPCC di Abu Dhabi del maggio scorso) si ottiene:
15 anni: nuova energia elettrica allacciata per 2300 Gwatt circa (si stimano per difetto 150 Gwatt all'anno)
in 15 anni quant'è il saldo da nucleare ? Quanta potenza da nucleare verrà spenta e quanta ne verrà attivata ?
Dillo tu, Teo, che hai i numeri.
Io dico meno del 5%.


RE:  Riflettiamo - sexyteo - 03-06-2011 16:16

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Cominciamo dal primo link, per ordine.
Mi sai dire fra 10/15 anni quale sarà l'evoluzione ?
Supponendo che vengano rispettate le previsioni, gli ordini etcc.. riportate da IEA e altri organismi, non pensi, Teo, che nel 2025 la fetta di energia elettrica da nucleare sia sensibilmente minore di quella attuale ?
Quanti reattori verranno ultimati e allacciati e quanti ne verranno nel frattempo spenti ?
Quanta nuova energia elettrica verrà allacciata alla rete mondiale e quanta di questa sarà da nucleare ?
Utilizzando i numeri che tu citi e utilizzando anche quelli che cito io (non io, in verità, ma la conferenza IPCC di Abu Dhabi del maggio scorso) si ottiene:
15 anni: nuova energia elettrica allacciata per 2300 Gwatt circa (si stimano per difetto 150 Gwatt all'anno)
in 15 anni quant'è il saldo da nucleare ? Quanta potenza da nucleare verrà spenta e quanta ne verrà attivata ?
Dillo tu, Teo, che hai i numeri.
Io dico meno del 5%.


Non fare il gioco delle tre carte con me.
Confuta quanto affermato da Franco Battaglia o da me o da chi ti pare con tanto di riferimenti bibliografici.
Gli scenari sulla produzione di energia elettrica (fino al 2050) sono riportati nel rapporto Energy Technology Perspectives 2010. Scenarios and Strategies to 2050 (rapporto dell'I.E.A. del 1 Luglio 2010) a pagina 112 (pag 114 del pdf), nella tabella 3.1 - Global electricity production by energy source and by scenario. Ne ho parlato fin troppe volte! Anche nell'ultimo link di quei 6 elencati, tanto per cominciare.
Ti ricordo che sei tu che devi confutare, a quelle tue domande e a tante altre ho già risposto, dati alla mano.
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 03-06-2011 17:45

poi, solennemente dichiari:

1- l'autore gravita intorno ad associazioni ecologiste o ne é membro
2- l'autore ha spesso una formazione umanistica
3- nell'articolo si citano solo libri o studi redatti da organizzazioni non governative e di carattere politico (Greenpeace, Criirad, Legambiente) o da persone vicini a questi movimenti e spesso privi delle più elementari nozioni tecniche e scientifiche
4- nel raro caso in cui si citano studi prestigiosi, si decontestualizza la frase per renderla funzionale al "teorema" dell'autore dell'articolo
5- utilizzo massiccio di superlativi o prefissi dal carattere evocativo e sensazionalistico, ingigantendo incidenti o semplici anomalie, per esempio
6- denigrazione di chi la pensa diversamente, tacciandolo di convenienza economica nel sostenere il suo favore al nucleare civile o di irresponsabilità
7- evitare il confronto con esperti del settore provenienti dal mondo accademico, molto meglio l'ambientalista alternativo senza titoli di studio idonei.

Nel mio caso non ne hai beccata una che sia una:
1) nessun aggancio con movimenti ecologisti etcc.
2) sono ingegnere elettronico e perito elettronico (laurea 1982, con studi esami anche in macchine elettriche per la generazione di energia elettrica, scienze delle costruzioni, fisica tecnica, controlli automatici)
3) unica citazione: IPCC, organismo dell'ONU, 194 paesi, scienziati di varia estrazione
4) nessun teorema
5) ritengo adirittura il nucleare non conveniente a medio termine proprio da un punto di vista economico
6) mi confronto proprio con docenti, ex docenti universitari (ingegneri nucleari, fisici etc..).

Alla faccia dei luoghi comuni...


RE:  Riflettiamo - Cher - 03-06-2011 17:56

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non mi risulta, Cher. Non mi risulta proprio.
Zero competenze. E non parlo di valvole.
Guarda come vengono gestiti i 'bidoni' di Caorso e cosa si fa in Francia.
Anche pressapochismo quindi, non solo zero competenze.
Poi non mi stai rispondendo.
Non mi basta che affermi che in Italia c'è di più (!!!) e che 'altri non hanno'.
Argomenta, purchè non mi porti Battaglia che ho seguito nei suoi delirii quotidiani per almeno un decennio.
Ha praticamente contro (Battaglia) tutta la comunità scientifica internazionale riguardo i combiamenti climatici.
Portami esperti, presenta uno straccio di piano: siti, costi, stoccaggi varii ed eventuali, approvigionamento di combustibile (a proposito lo arricchiamo in Italia oppure ce lo compriamo già 'pronto'?), proponi quali centrali costruire, dai un futuro energetico credibile al paese.
Contastami sui 150/200 miliardi di euro, se no, dimmi chi è disposto a spenderli, dammi un costo futuro dell'energia elettrica da EPR, dimmi cosa costerà una EPR in manutenzione (per i primi 20 anni 7 miliardi di euro ma poi ?).
Dimmi quanto costerà modificare buona parte della rete elettrica italiana, non in grado, oggi, di beccarsi localmente 3 Gwatt di potenza (si sa, di reattori conviene mettererne 2 nello stesso sito).
E poi parlami di logistica di asservimento. Delle opere necessarie al funzionamento di una centrale da 3 Gwatt.
Fammi gli esempi passati, dimmi quanto è stato valido il progetto Caorso (12 anni fra pensate e tempi di costruzione) e dimmi soprattutto perchè la centrale era quasi sempre in manutenzione.
Pressapochismo. Non si può usare il pressapochismo tipico italiano per costruire 30 reattori EPR (50% come qualcuno sostiene in questo blog).
Ci conviene, anche economicamente, comprare energia elettrica da nucleare francese (quello svizzero sembra che presto diventi merce rara..).
Che sia la Francia a fare altre centrali. Mettiamoci d'accordo.
Mi fido dei francesi, anche se fanno una centrale a Chamonix.
Stupiscimi con effetti speciali, con rivelazioni che non conosco, portami il Verbo (come sarcasticamente lo chiama quel volpone di Giorgio).
Ho l'impressione qualche volta di trovarmi di fronte a qualche studentello o a qualche neolaureato armato di grandi speranze (meravigliose le speranze, spesso la logica conseguenza della genialità) ma che non combatte tutti i giorni con e contro la realtà.
La fuffa è proprio questa: Silvio Berlusconi ha dato speranze al nucleare italiano, morto in partenza, mai rinato.
Morto anche senza quorum.
E non parlo di sicurezza.
Quella si da per scontato che ci sia (anche se in Italia, fra morti bianche, scuole che crollano con terremoti che in Giappone non muoverebbero nemmeno un bicchiere, aerei che cadono non si sa come e per mano di chi, grandi opere inutili, costosissime e insicure, urbanizzazione selvaggia, città invivibili degne della Nigeria, strade e autostrade da suicidio c'è poco da fidarsi).
Poi per fortuna ogni tanto vado in Germania, passando per l'Austria e allora penso che l'umanità abbia una speranza.
Faccio i 200 all'ora in totale sicurezza. Monaco/Hannover, uno spettacolo di strade, in mezzo a foreste, pale eoliche, fotovoltaico e le ultime centrali nucleari.
Un grande paese punta incredibilmente (ovviamente sono scettico, molto scettico anch'io) sulle rinnovabili e il Battaglia di turno dice che non si può fare.
Che è termodinamicamente impossibile.
Battaglia contro la Germania.
Contro la Siemens e le altre 10.000 aziende tedesche impegnate nella grande sfida.
Non avete ancora capito cosa vogliono fare i tedeschi.
Dai, siate serii, non postate più scritti, interviste, o pensate del mio concittadino.
Ne va della serietà di quanto affermate.
Che fra l'altro condivido in massima parte ma che penso sia un pò antico e irrealizzabile in Italia.
Mi dispiace sinceramente per chi ci punta, per i nostri giovani che magari si sono iscritti a Ingegneria Nucleare.


Ma allora sei proprio convinto!Smile

Fai della supercazzola un tuo credo personale!
Caorso era il TOP, anche la prima centrale al mondo ( credo) a superare il > %90 di carico!
Tutto il resto è solo retorica da convinto venditore che con la scusa di fare delle fiere si autoinsigna di convite e saccenti supercazzole da baraccone fieristico!
Non escludo che tu abbia "ascoltato" autorevoli personaggi dell'ambiente nucleare, ma dubito fortemente che tu abbia intavolato un ragionamento con essi.
Vedi, io non sono nessuno in tutti i sensi, i duecento all'ora li faccio in pista con 340 CV sotto il cofano, di nucleare ne ragiono con chi magari ha gestito l'unica centrale che ha superato il 90% di carico e affronto tematiche nucleari ,cioè ragionando con chi ha collaborato per la stesura del report di NIPCC.
Naturalmente non frequento le fiereinternazionali per vendere chissà quale artifizio più innutile che necessario al genere umano, ma magari interagisco con chi stà sviluppando il futuro nucleare e ne parlo con chi potrebbe aiutare la nazione ad uscire da questo impass economico.
Ma , mi ripeto ,io sono nessuno, tu incece si e giri il mondo!
Una cortesia non far notare quanto gli Italiani siano così presuntusamente incompetenti in ambito energetico.

Grazie.

RE:  Riflettiamo - sexyteo - 03-06-2011 19:02

Alessandro Bellotti ha Scritto:

...
Nel mio caso non ne hai beccata una che sia una:
1) nessun aggancio con movimenti ecologisti etcc.
2) sono ingegnere elettronico e perito elettronico (laurea 1982, con studi esami anche in macchine elettriche per la generazione di energia elettrica, scienze delle costruzioni, fisica tecnica, controlli automatici)
3) unica citazione: IPCC, organismo dell'ONU, 194 paesi, scienziati di varia estrazione
4) nessun teorema
5) ritengo adirittura il nucleare non conveniente a medio termine proprio da un punto di vista economico
6) mi confronto proprio con docenti, ex docenti universitari (ingegneri nucleari, fisici etc..).
Alla faccia dei luoghi comuni...


Esistono le eccezioni, ovvio! Lo stesso "impareggiabile" Gianni Silvestrini è ingegnere, di cui ho confutato, dati alla mano (sempre indicando la, autorevole, bibliografia pertinente), le sue esternazioni!
Bene, caro collega, rendi onore ai tuoi studi universitari, confutando con il metodo scientifico, dati alla mano, quanto affermato da me o da Franco Battaglia (non sono sempre d'accordo con lui, ci dedicherò un post) o da chi ritieni dica sciocchezze.
Tanto per cominciare, cosa c'è di falso di quanto ho argomentato in quei post (6 link che ti ho riportato).
Argomenta che "il nucleare non conveniente a medio termine proprio da un punto di vista economico".
Dato che non ho a che fare con i soliti utenti in "stile" ESP o Renato (solo per citarne due), i quali stanno alla scienza come Mariangela Fantozzi sta alla bellezza, mi aspetto una discussione fatta di contenuti e riferimenti seri, utili anche e chi vuole approfondire gli argomenti riportati.
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 03-06-2011 20:53

Continuate a non rispondermi.
Ho posto un problema: 2300 Gwatt entro il 2025. Questa è la potenza di energia elettrica che verrà allacciata alla rete mondiale.
Da una rapida visione alle tabelle del primo link salta fuori che il nucleare non arriverà al 5% di questa nuova potenza.
Lo dicono le tabelle del primo link.
Ora mi chiedo e vorrei una risposta: cosa serve al mondo intero il nucleare se a malapena contribuirà con un misero 5%, fra l'altro della sola energia elettrica che rappresenta solo il 30% dell'energia globale che consumiamo ogni giorno. Il 30% del 5% cioè 1,65% dell'energia globale. Cioè praticamente zero.
Mi rispondete o no invece di continuare con attacchi personali ?
(prodotti inutili, 300 all'ora, ecostordito etc..)
Se i dati che sono presenti nel link
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
sono veri vuol dire che il nucleare non serve a nulla: meno del 5%.
Basta fare la somma della potenza dei reattori che verrano allacciati in 10/15 anni (ovviamente quelli proposti non li ho presi in esame, ci sono anche quelli italiani..) si arriva a poco più di 220 Gwatt che dovranno essere decurtati della potenza dei reattori che nel frattempo dovranno essere spenti. Ditemi voi quanto vale questa potenza. 50/70 Gwatt ?
Poi noto la preveggenza di Battaglia datata marzo 2011 sui reattori della Svizzera, un mago, veramente un mago...
Allora, vi va bene il dato netto di 150 Gwatt ?. Voglio essere generoso.
Concedo un 7%. Siamo d'accordo o no su questo dato ?
Ho usato una conferenza ufficiale e i dati del word nuclear.
Possiamo partire con un ragionamento da questi dati e impstare un discorso se davvero l'industria mondiale del nucleare, anche a fronte delle problematiche di Fukushima, potrà soddisfare la fame di nuova energia che ci sarà a livello mondiale entro 15 anni ?
Io dico di no, utilizzando dati ufficiali.
Non entro nel merito dei dati della conferenza che raccontano che dei 300 Gwatt installati fra il 2008 e il 2009 140 erano da rinnovabili. Se il dato è pesato (cioè è congruo con la definizione di energia) vorrebbe dire che da rinnovabili (ovviamente anche idroelettrico) si sono installati in 2 anni ciò che forse si installerebbe in 15 anni con il nucleare.
Non ho trovato riferimenti in tal senso per cui non riesco a confermare che i 140 Gwatt da rinnovabili (tutte compreso l'idroelettrico) sono depurate della discontinuità tipica di queste fonti (eolico e fotovoltaico su tutte, mentre per l'idroelettrico il discorso e molto diverso, si veda la diga sullo Yang Tse, capace di elettrificare 80 milioni di individui, in pratica tutto il civile tedesco).
Siete un pò birichini ad attaccare personalmente ma pazienza, non me ne farò una ragione.
Aspetto le risposte.
Ho fatto domande, non confuto dati che invece uso e intepreto.


RE:   Riflettiamo - renato - 03-06-2011 21:15

sexyteo ha Scritto:

"Pignoleria" inutile, in quanto, nell'articolo di Enrico D'Urso, per chi lo ha letto totalmente e capito, è tutto chiarissimo.
Evidentemente tu non l'hai letto tutto e/o non lo hai capito.

E tu hai letto e capito quello che ho scritto io? Evidentemente no.
sexyteo ha Scritto:

Enuncia tale "probabilità convergente", riportando il testo da cui trai tale definizione e se non è dispondibile in un link (pdf o simili), sei invitato a allegare la scansione della pagina del libro in cui è riportata tale definizione.

La "convergenza statistica" è ben enunciata le paragrafo 3.5 del link da te indicato. Forse non sei arrivato a leggere quel punto.

Cito la definizione ripresa dall'enciclopedia treccani:
Si dice che Xn converge con probabilità uno (o quasi certamente) a X se Pr{Xn→X} = 1; in altre parole se, fissato ε>0 arbitrario, vale la relazione:
lim n→∞ Pr{|Xn−X|‹ε,|Xn+1−X|‹ε,…}=1.
Inoltre, se Xn tende a X con probabilità uno, vi tende anche in probabilità; l’inverso, in generale, non è vero.


http://www.treccani.it/enciclopedia/convergenza/

Se non ti basta qui la ritrovi:
http://radarlab.disp.uniroma2.it/TFA2/Lucidi%20TFA%202/(4)-TFA%202%20Convergenza%20Sequenze%20Aleatorie-136-148.pdf
Pag 7: "Convergenza in Probabilità"
sexyteo ha Scritto:

Più che "giocare" coi numeri, ti incasini con i numeri, facendo moltiplicazioni e somme a caso.

Non sono a caso, sono gli sviluppi delle formule indicate. Se non li capisci non è colpa mia.
sexyteo ha Scritto:

In breve, nel caso particolare di due eventi casuali tali che il verificarsi o meno dell'uno non alteri la probabilità di presentarsi dell’altro, ovverosia per cui risulti p(E|F) = p(E) e p(F|E) = p(F), questi si dicono tra loro statisticamente indipendenti; e per essi vale la seguente legge (della probabilità composta): p(EF) = p(E) · p(F)
http://wwwcdf.pd.infn.it/labo/twoup2.pdf

Quale miracoloso volo di fantasia ti porta a credere che  p(F|E) = p(F)?
nel nostro caso p(F|E) vale p(F) oppure p(E) dato che il primo evento può essere indifferentemente uno dei due. Solo il secondo è condizionato al primo.
In questo caso, come citato giustamente alcune righe prima del tuo link, la formula è:
p(E) · p(F|E)
che è esattamente quella da me applicata.
sexyteo ha Scritto:

E con 1.000.000.000 di reattori!?
Anzi, con un EPR per abitante al mondo (quasi 7.000.000.000)!?

Lascio a te di estendere il paragone quanto vuoi.
sexyteo ha Scritto:

The RSS (Reactor Safety Study - WASH-1400) estimates that a reactor meltdown may be expected about once every 20,000 years of reactor operation; that is , if there were 100 reactors, there would be a meltdown once in 200 years, ergo, con 400 reattori potrebbe verificarsi (statisticamente, si stima) un danno al reattore ogni 50 anni. Il 2% delle probabilità (1/50), da te riportato, è riferito a tutti i reattori al mondo (circa 400) nell'arco di tempo di mezzo secolo, non più su base annua:
http://www.phyast.pitt.edu/~blc/book/chapter6.html
Qui vi sono i dati reali:
http://www.world-nuclear.org/info/inf06.html

Sei talmente preso dall'ansia di contraddirmi che sei disposto a citare valori 50 volte superiori a quelli da te stesso forniti precedentemente.
Non ti sei accorto che il dato di partenza da me indicato non è 20.000 bensì 1.000.000 che era il dato da te fornito nel post precedente?
sexyteo ha Scritto:

...
Ho già detto che "per esempio, la probabilità che lo stesso anno avvengano 2 meltdown in altrettanti reattori, é di (1/1.000.000)^2, cioé 1.000.000.000.000. ..."

Guarda caso il rappoto fra le due diverse probabilità ed i due risultati è lo stesso. Chissà come mai, non ci arrivi?
Certo che se cambi i dati di partenza non puoi apettarti che il risultato non cambi.

RE: Riflettiamo - Cher - 03-06-2011 21:50

@ Ing.All.Bell: Alcune perle

Riporta:
Faccio i 200 all'ora in totale sicurezza. Monaco/Hannover, uno spettacolo di strade, in mezzo a foreste, pale eoliche, fotovoltaico e le ultime centrali nucleari.
Un grande paese punta incredibilmente (ovviamente sono scettico, molto scettico anch'io) sulle rinnovabili e il Battaglia di turno dice che non si può fare.
Che è termodinamicamente impossibile.
Battaglia contro la Germania.



Al primo cervo che ti taglia la strada ti piastrelli sul guard-rail?
( un genio , niente da dire......in mezzo alle foreste... a 200 kmh)

Sei più furbo dele leggi della termodinamica?

Riporta:
  sono ingegnere elettronico e perito elettronico (laurea 1982, con studi esami anche in macchine elettriche per la generazione di energia elettrica, scienze delle costruzioni, fisica tecnica, controlli automatici)
Ora mi chiedo e vorrei una risposta: cosa serve al mondo intero il nucleare se a malapena contribuirà con un misero 5%, fra l'altro della sola energia elettrica che rappresenta solo il 30% dell'energia globale che consumiamo ogni giorno. Il 30% del 5% cioè 1,65% dell'energia globale. Cioè praticamente zero.
Mi rispondete o no invece di continuare con attacchi personali ?
(prodotti inutili, 300 all'ora, ecostordito etc..)


Bè ti sei risposto da soloToungue

Io che non sono nessuno ; tipo neutrino, devo dare delle risposte ad un ing. che considera le leggi della termodinamica delle ridicole prese di posizione da parte di un docente di Chimica  , solo perchè non gli agrada il suo modo di esprimersi??

Riporta:
mi confronto proprio con docenti, ex docenti universitari (ingegneri nucleari, fisici etc..).
Alla faccia dei luoghi comuni...



Puoi sempre confutare quello che afferma il PhD Battaglia , come già sollecitato da SexyTeo o ti piace prendere in giro alzando la la cresta da pollo per domanrci il perchè il nucleare non soddisfa le tue " orinali" considerazioni sulla produzione energetica?

Qualsiasi sistema di produzione di energia non è minimamente equiparabile alla potenza di generazione nucleare, nel campo dell'energia civile è l'unica soluzione perchè il rapporto è 1 = 1.000.000

Ciao e vai a piano che si corre in pista e non in strada.







RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 03-06-2011 22:59

Prendo atto che non mi rispondete.
Come prendo atto che nego le leggi della termodinamica (quale principio ?).
Vado piano, non ti preouccupare, Piano piano.
Il nucleare non solo non è la risposta (dal titolo del libro della Caldicott) ma non può essere la risposta. Non può perchè non è possibile costruire, in 15 anni, reattori per produrre almeno il 30% della richiesta. Ci vorrebbero l'equivalente di 500/600 reattori EPR, impossibili da realizzare.
Continuate a discutere del nulla.
Si fanno un pò di reattori per soddisfare i pruriti di qualche lobbies e di pochi potenti individui.
5%, la miseria allo stato puro. Tutto sto' casino per un misero 5%.
Ho usato i documenti del word nuclear per dimostrare la pochezza del nucleare nel mondo.
5% della richiesta in 15 anni.
Bah, contenti voi.
Sarebbe interessante analizzare altre soluzioni oppure comportamenti oppure nuovi orizzonti.
5%. Ridicolo.


RE:  Riflettiamo - sexyteo - 03-06-2011 23:04

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Continuate a non rispondermi.
Ho posto un problema: 2300 Gwatt entro il 2025. Questa è la potenza di energia elettrica che verrà allacciata alla rete mondiale.
Da una rapida visione alle tabelle del primo link salta fuori che il nucleare non arriverà al 5% di questa nuova potenza.


Voglio la fonte di tale "sparata"! Non link di ambientalisti. Voglio il pdf di questo fantomatico "studio". Il resto sono chiacchere.
Noto che continui a tenerti alla larga dai rapporti redatti dalle agenzie internazionali competenti.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ora mi chiedo e vorrei una risposta: cosa serve al mondo intero il nucleare se a malapena contribuirà con un misero 5%, fra l'altro della sola energia elettrica che rappresenta solo il 30% dell'energia globale che consumiamo ogni giorno. Il 30% del 5% cioè 1,65% dell'energia globale. Cioè praticamente zero.


Confondi l'energia primaria con l'energia elettrica. Il nucleare fornisce il 14 % dell'energia elettrica mondiale. Mi dici qual'è il contributo di eolico e solare (sia fotovoltaico che termodinamico) sul totale di energia elettrica e dato che ci siamo, anche di quelle primaria!?

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Mi rispondete o no invece di continuare con attacchi personali ?
(prodotti inutili, 300 all'ora, ecostordito etc..)
Se i dati che sono presenti nel link
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
sono veri vuol dire che il nucleare non serve a nulla: meno del 5%.


Ancora con questo 5%!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Basta fare la somma della potenza dei reattori che verrano allacciati in 10/15 anni (ovviamente quelli proposti non li ho presi in esame, ci sono anche quelli italiani..) si arriva a poco più di 220 Gwatt che dovranno essere decurtati della potenza dei reattori che nel frattempo dovranno essere spenti. Ditemi voi quanto vale questa potenza. 50/70 Gwatt ?
Poi noto la preveggenza di Battaglia datata marzo 2011 sui reattori della Svizzera, un mago, veramente un mago...
Allora, vi va bene il dato netto di 150 Gwatt ?. Voglio essere generoso.
Concedo un 7%. Siamo d'accordo o no su questo dato ?


No, perchè non parli di capacity factor.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ho usato una conferenza ufficiale e i dati del word nuclear.
Possiamo partire con un ragionamento da questi dati e impstare un discorso se davvero l'industria mondiale del nucleare, anche a fronte delle problematiche di Fukushima, potrà soddisfare la fame di nuova energia che ci sarà a livello mondiale entro 15 anni ?
Io dico di no, utilizzando dati ufficiali.
Non entro nel merito dei dati della conferenza che raccontano che dei 300 Gwatt installati fra il 2008 e il 2009 140 erano da rinnovabili. Se il dato è pesato (cioè è congruo con la definizione di energia) vorrebbe dire che da rinnovabili (ovviamente anche idroelettrico) si sono installati in 2 anni ciò che forse si installerebbe in 15 anni con il nucleare.
Non ho trovato riferimenti in tal senso per cui non riesco a confermare che i 140 Gwatt da rinnovabili (tutte compreso l'idroelettrico) sono depurate della discontinuità tipica di queste fonti (eolico e fotovoltaico su tutte, mentre per l'idroelettrico il discorso e molto diverso, si veda la diga sullo Yang Tse, capace di elettrificare 80 milioni di individui, in pratica tutto il civile tedesco).
Siete un pò birichini ad attaccare personalmente ma pazienza, non me ne farò una ragione.
Aspetto le risposte.
Ho fatto domande, non confuto dati che invece uso e intepreto.


Confondi la potenza installata con l'energia effettivamente prodotta e ne hai già dato prova qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...55#pid2955
hai affermato che "costruire 4 reattori EPR è una presa in giro per il paese. Si arriverà al 2025/2030 con il 5% del fabbisogno sfornato (forse) da 4 reattori per un costo di 30/35 miliardi" e ti ho già risposto dicendo che "l'Italia ha una produzione annua di circa 320 TWh e considerato che un reattore EPR (da 1,6 GWe e con un capacity factor del 90%) produce più di una dozzina di TWh, in definitiva, 4 EPR producono almeno 50 TWh, ergo, possono coprire 15 - 16 % della produzione nazionale"
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 04-06-2011 00:00

Confondo l'energia primaria con l'energia elettrica, la potenza installata con l'energia prodotta. Confondo la potenza con l'energia...
Dammi il pdf, il nucleare fornisce il 15% dell'energia elettrica etc.. etc..
Continuate a non rispondermi.
Ho citato non uno studio ma una conferenza dell' IPCC e uno dei dati usciti da tale conferenza e li ho messi a confronto con i dati del word nuclear.
Fai un atto di fede, supponi che l'IPCC (organizzazione dell'ONU composta da scienziati e politici di 194 nazioni, creata per studiare i cambiamenti climatici), abbia fornito dati corretti che ci dicono che nel biennio 2008/2009 sono stati installati oltre 300 Gwatt di nuova potenza elettrica nel mondo.
L'IPCC è andato oltre (140 Gwatt da rinnovabili e si valuta possibile che entro il 2050 l'80% dell'energia elettrica di cui ha bisogno l'umanità possa essere prodotta da rinnovabili).
Ma supponiamo anche che ciò sia irrealizzabile (francamente, ad oggi, sembra più che una previsione azzardata, sembra piuttosto una visione irrealizzabile, anche se in Germania non la pensano così).
Rimangono i dati di oltre 300 Gwatt nel biennio 2008/2009.
Poi ho fatto un altro ragionamento.
Ho estrapolato il biennio 2008/2009 al 2025 e quindi ho supposto (criticabile, ovviamente) che serviranno 2300 Gwatt di nuova potenza elettrica dal 2011 al 2025. Potenza di minima, visto il grande sviluppo dei paesi emergenti (BRIC).
Se i dati sono giusti, potrà il nucleare far fronte a questa richiesta di nuova potenza da installare ? Io dico di no.
Ecco allora il 5% che vi fa ridere.

Per quanto riguarda l'Italia, continuate poi a fare confusione fra il nucleare di ieri e quello che ci sarà fra 15 anni.
Siete incapaci di estrapolare i numeri del futuro, di fare previsioni.
Se fossero pronti oggi, 4 reattori EPR, fornirebbero il 15% del fabbisogno di energia elettrica (circa il 5% dell'energia primaria).
Ma fra 15 anni quanto sarà questa percentuale ?
Più vicina al 5% o al 15 % ?
Servono più di 50 Gwatt di potenza durante il giorno, nel mese di luglio.
4 reattori EPR ne danno se va bene 5.
Di notte ne servono almeno 20.
Quindi corretto una media di 15%. Oggi, non fra 15 anni.
Poi di nuovo un grande errore: pensate che l'energia primaria non sia in qualche modo legata all'energia elettrica.
Gran parte dell'energia primaria è data, in Italia, da gas e petrolio. Molto gas (processi industriali, riscaldamento, autotrazione) e abbastanza petrolio (ne consumiamo meno che in Francia dove, oltre alla trazione, c'è una industria petrolchimica più sviluppata della nostra)
Se riusciamo a usare meno gas per il riscaldamento, come ad esempio si fa in Germania, possiamo usarne di più per produrre energia elettrica.
Vi ricordo inoltre che l'energia elettrica per uso civile e illuminazione è una grande percentuale (oltre il 50%) del totale dell'energia elettrica consumata in Italia. Vi sono città illuminate di notte come se fosse giorno.
Date un'occhiata alle visioni dell'Italia da satellite di notte. Napoli sembra incendiata. Dei 20 Gwatt necessari ogni secondo di notte, quanta potenza possiamo risparmiare ? 20% almeno cioè le 4 EPR.
Fate un ragionamento ogni tanto. Pensate ai numeri.
Enel e le varie Multiutilities sparse sul territorio nazionale più consumiamo più guadagnano.
Guardate la pubblicità dell'ENEL che dal buio, si vedono tutte le luci di tutte le stanze di tutte le case accese. Una istigazione al consumo.
Ho detto che si può andare ai 200 all'ora nelle autostrade tedesche perchè c'è massima sicurezza e totale assenza di trasporto su gomma. Un camion ogni 300/500 metri al posto di 2 corsie piene come si trova in Italia.
Alla faccia delle emissioni.


RE:    Riflettiamo - sexyteo - 04-06-2011 00:46

L'utente Renato, continua a dimostrare tutta la sua incompetenza per tutti i temi, da lui trattati.
Ha parlato di "probabilità convergente", alla mia domanda di un enunciato, ora cambia, parlando di convergenza statistica, cosa diversa da questa fantomatica "probabilità convergente"; è evidente che tale individuo non si sia culturalmente formato studiano su testi accademici, frequentando corsi opportuni e sostenendo esami pertinenti, invece legge e copia maldestramente "affermazioni" prese qua e là, su internet, senza capirci nulla. Nessuno ha studiato la scienza e la tecnica sulla enciclopedia Treccani, tuttavia validissima, ma non è certo un riferimento scientifico. Ogni parola ha un significato ben preciso nel mondo scientifico e non si usano a caso.
Tale modus operandi, senza rubare il lavoro agli psicologi, delinea un individuo squallido, sicuramente frustrato e con molti complessi di inferiorità (perchè è inferiore!) perchè è consapevole di rasentare l'analfabetismo e di non poter colmare in nessun modo tale abisso. Svolge sicuramente un lavoro umile in condizioni di degrado culturale e morale, magari con pure complessi fisici!
Francamente mi sento pesantemente infastidito da questo individuo, a cui mancando le notizioni di base, da scuola dell'obbligo, mi trovo costretto a fare "ripetizioni", tra l'altro gratuite, di Scienza. Il millantato credito di tale individuo è davvero insopportabile. Sarò inflessibile sulle numerose puttanate, farneticate da questo figuro, ancora in "sospeso" su questo forum.

Fatta questa doverosa premessa, a chi ha voglia di capire e interloquire su queste tematiche, aggiungo che la "trattazione" che ho svolto in diversi post, sulla probabilità di danni al reattore e di incidenti multipli, è del tutto indicativa per vari motivi, già detti, tra i quali, differenze progettuali e costruttive sostanziali tra i reattori, vetustà, fattore umano, probabilità di infausti eventi esterni differenti tra sito e sito, ecc...
Detto questo, l'applicazione della probabilità composta, in caso di incidenti multipli che riguarda il reattore è del tutto indicativa, perchè essendo un evento raro, si applica la distribuzione di Poisson (legge degli eventi rari).
Riporto tale grafico:
http://i.imgur.com/6QjPg.jpg
Ho trovato interessante questa trattazione, seppur non l'ho ancora verificata:
http://stats.stackexchange.com/questions...-accidents
Tale "caso" è assimilabile ai "calci di cavallo" (7.3.12 - pag. 8):
http://web.unife.it/utenti/ettore.santi/...punti7.pdf
In conclusione, il problema della combinazione di più incidenti gravi a più reattori (per fortuna rari) non si può semplificare con qualche moltiplicazione, se non per dare una vaghissima indicazione.
In ogni caso, chi fosse in possesso o a conoscienza di uno studio statistico serio (rigoroso) sul verificarsi di danni a più reattori, è invitato a riportarla. Ovviamente quasiasi rischio (nucleare incluso) va comparato con altri rischi, altrimenti dare numeri senza un confronto è fuorviante per i non addetti ai lavori.
Come promesso numerose volte, ahimé, tornerò sull'argomento con apposito topic.

Ovviamente, il penossimo interlocutore (scrivere già il suo nome utente mi fa schifo) vive nella sua "beata" ignoranza e farnetica, farnetica... mi chiedo che ci faccia qui, per tali "personaggi" c'è il blog di beppe grillo e il clan di celentano!


RE:     Riflettiamo - renato - 04-06-2011 01:41

@sexyteo
continua pure ad insultare, non sai fare di meglio quando non hai argomenti.
In questo modo dimostri solo il tuo torto, la tua incapacità di replicare con argomenti convinventi.
Ripeti le mie stesse frasi, cambi discorso, posti link fuorvianti.
E in mezzo a tutto ciò insulti, insulti, insulti, per confondere ulteriormente.
Intanto non hai ancora risposto ai miei numeri con altri numeri.
La treccani l'ho citata per la definizione. Sai cos'è una definizione?
Ho anche citato un'altro link, ma forse non l'hai visto.
Sai cosa significa "Convergenza in Probabilità"?
Quando si dice che una probabilità converge a x, Cosa significa?
Che tipo di probabilità è?

Non ti basta? Ecco altri link. Leggili pero!
http://www.ds.unifi.it/VL/VL_IT/dist/dist8.html
http://www.scienzematematiche.it/forum/v...amp;t=2336
Ti do anche un link in inglese (loro la chiamano "Convergent Probability" o "Convergence in Probability");
http://math.tkk.fi/~teemu/oneNM.pdf
Se non capisci neanche questi non so cosa farci.


Forse non l'hai notato, ma i risultati confermavano la probabilità molto bassa; tutta la tua conseguente e "dotta" elencazione di link come al solito non c'entra niente e serve una volta di più a deviare il discorso dopo gli insulti.

Io sono partito dai numeri che TU hai dato (prima 1.000.000 poi 20.000) e sono arrivato coi calcoli ai risultati che TU, scopiazzandoli da qualche parte, hai fornito. Dov'è il problema?

A proposito di problemi, te ne pongo io uno semplice.
Se tiri un dado 60 volte, quante probabilità hai che esca almeno un 6?
Prova a rispondere con un numero, non con un insulto.

Ne vuoi un altro? Che differenza c'è tra un sistema deterministico ed uno stocastico? Fammi un esempio (puoi prendere spunto dall'articolo di Enrico D'Urso da te citato). Anche qua vale sempre la stessa regola: risposte non insulti.

Ti invito inoltre a replicare al mio post senza neanche un insulto, senza link fuorvianti, magari fornendo qualche numero, contestando i miei calcoli facendone altri tu. Ne sei capace? Io penso di no, ma puoi sempre provare.


RE:     Riflettiamo - magnesium - 04-06-2011 09:40

sexyteo ha Scritto:

L'utente Renato, continua a dimostrare tutta la sua incompetenza per tutti i temi, da lui trattati.

...

Ovviamente, il penossimo interlocutore (scrivere già il suo nome utente mi fa schifo) vive nella sua "beata" ignoranza e farnetica, farnetica... mi chiedo che ci faccia qui, per tali "personaggi" c'è il blog di beppe grillo e il clan di celentano!


sexyteo,

per favore evitiamo di adottare nel forum attacchi personali.


Una rilettura di un estratto del "Regolamento integrale" del forum magari può giovare:

2.1 Non sono consentiti:
- insulti personali tra gli utenti

- offese alle istituzioni o alla religione di qualunque fede.


2.1.1 A prescindere dall'ampia facoltà e diritto di discutere di tali argomenti, devono essere evitati commenti in chiave sarcastica, sbeffeggiatoria, sacrilega e denigratoria a prescindere dalla parte.


RE:      Riflettiamo - sexyteo - 04-06-2011 10:32

renato ha Scritto:

Non ti basta? Ecco altri link. Leggili pero!
http://www.ds.unifi.it/VL/VL_IT/dist/dist8.html
http://www.scienzematematiche.it/forum/v...amp;t=2336
Ti do anche un link in inglese (loro la chiamano "Convergent Probability" o "Convergence in Probability");
http://math.tkk.fi/~teemu/oneNM.pdf


Infatti, nei primi 2 link in italiano non si parla affatto di "probabilità convergente" ma di "convergenza in probabilità" (trascurando il "tentativo" disperato in inglese) e questo denota il tuo pressapochismo nel trattarre questi temi.

renato ha Scritto:

Forse non l'hai notato, ma i risultati confermavano la probabilità molto bassa


Bene.

renato ha Scritto:

tutta la tua conseguente e "dotta" elencazione di link come al solito non c'entra niente e serve una volta di più a deviare il discorso dopo gli insulti.


Già, detto dal massimo "esperto" di linkaggio random:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...53#pid2753

renato ha Scritto:

Io sono partito dai numeri che TU hai dato (prima 1.000.000 poi 20.000) e sono arrivato coi calcoli ai risultati che TU, scopiazzandoli da qualche parte, hai fornito. Dov'è il problema?


Scoppiazzati!? Il valore di 20.000 è dello studio WASH-1400 (che ho citato correttamente), tale studio è un pò datato ma dimostra come tale valore sia suscettibile di correzioni con dati più recenti. Il più recente valore di 1.000.000 è da letteratura. Ma anche quest'ultima ipotesi, non è la verità assoluta, ma è modificabile (in più o in meno) in seguito a numerosi "parametri" già elencati. In questo topic, per altro non pertinente, non ho voluto approfondire questi dati, proprio perchè è mia intenzione aprire un topic apposito, spero prima del referendum.

renato ha Scritto:

A proposito di problemi, te ne pongo io uno semplice.
Se tiri un dado 60 volte, quante probabilità hai che esca almeno un 6?
Prova a rispondere con un numero, non con un insulto.


Se vuoi, vieni nel mio studio e ti faccio ripetizioni in privato e a pagamento.

renato ha Scritto:

Ne vuoi un altro? Che differenza c'è tra un sistema deterministico ed uno stocastico? Fammi un esempio (puoi prendere spunto dall'articolo di Enrico D'Urso da te citato). Anche qua vale sempre la stessa regola: risposte non insulti.
Ti invito inoltre a replicare al mio post senza neanche un insulto, senza link fuorvianti, magari fornendo qualche numero, contestando i miei calcoli facendone altri tu. Ne sei capace? Io penso di no, ma puoi sempre provare.


Se capissi qualcosa di statistica, mi saresti dovuto "saltare alla giugulare" quando ho trattato (assai indicativamente!) con la distribuzione gaussiana la possibilità di verificarsi di più incidenti (eventi) "rari" (per fortuna, ai reattori), anzichè utilizzare, più correttamente, la distribuzione di Poisson.
Siccome non capisci nulla, ti sei limitato a "spalmare" gli incidenti nel tempo.
Detto questo, devo anticipare alcune considerazioni che approfondirò in un topic dedicato.
Una prima considerazione, riguarda il fatto che partendo da una anomalia, (ines 1), e arrivando all'incidente più grave (ines 7), da una distribuzione gaussiana si passa a una "marcata" distribuzione di Poisson, questo perchè fortunamente gli incidenti più sono gravi e più sono rari!
Stando a questa distribuzione di Poisson:
http://i.imgur.com/6QjPg.jpg
è ragionevole attendersi fino a 3 incidenti gravi (ines 7) nell'arco di un secolo.
Questo argomento è importante e complesso e non si può ridurre a qualche battuta, infatti ritornerò sull'argomento.
RE:       Riflettiamo - renato - 04-06-2011 11:39

renato ha Scritto:

A proposito di problemi, te ne pongo io uno semplice.
Se tiri un dado 60 volte, quante probabilità hai che esca almeno un 6?
Prova a rispondere con un numero, non con un insulto
.

sexyteo ha Scritto:

Se vuoi, vieni nel mio studio e ti faccio ripetizioni in privato e a pagamento.

Mentre concordiamo le lezioni private, perchè non provi a rispondermi pubblicamente?
renato ha Scritto:

Ne vuoi un altro? Che differenza c'è tra un sistema deterministico ed uno stocastico? Fammi un esempio (puoi prendere spunto dall'articolo di Enrico D'Urso da te citato). Anche qua vale sempre la stessa regola: risposte non insulti.
Ti invito inoltre a replicare al mio post senza neanche un insulto, senza link fuorvianti, magari fornendo qualche numero, contestando i miei calcoli facendone altri tu. Ne sei capace? Io penso di no, ma puoi sempre provare.

sexyteo ha Scritto:

Se capissi qualcosa di statistica, mi saresti dovuto saltare alla giugulare quando ho trattato con la distribuzione gaussiana la possibilità di verificarsi di più incidenti (eventi) "rari" (per fortuna, ai reattori), anzichè utilizzare, più correttamente, la distribuzione di Poisson.
Siccome non capisci nulla, ti sei limitato a "spalmare" gli incidenti nel tempo.
Detto questo, devo anticipare alcune considerazioni che approfondirò in un topic dedicato.
Una prima considerazione, riguarda il fatto che partendo da una anomalia, (ines 1), e arrivando all'incidente più grave (ines 7), da una distribuzione gaussiana si passa a una "marcata" distribuzione di Poisson, questo perchè fortunamente gli incidenti più sono gravi e più sono rari!
Stando a questa distribuzione di Poisson:
http://i.imgur.com/6QjPg.jpg
è ragionevole attendersi fino a 3 incidenti gravi (ines 7) nell'arco di un secolo.
Questo argomento è importante e complesso e non si può ridurre a qualche battuta, infatti ritornerò sull'argomento.

Sono d'accordo che l'argomento è complesso e merita un topic a parte.
Detto ciò, a parte tutte le possibili evoluzioni della discussione, perchè non ne chiudiamo almeno una semplice?

TU hai iniziato parlando di un singolo evento, non dell'analisi complessiva.
Hai usato la formula p(F)*p(E) applicabile nel caso particolare di eventi disgiunti e SIMULTANEI.
Se gli eventi non sono simultanei la formula corretta è p(F|E)*p(E).

Nel caso di simultaneità, ogni evento esclude logicamente l'altro, per cui possiamo porre p(F|E) =p( F).

Nel caso di non simultaneità il primo evento può essere indifferentemente F o E, per cui deve essere mantenuta la formula p(F|E).

Resto in attesa delle risposte.










RE:        Riflettiamo - sexyteo - 04-06-2011 13:13

renato ha Scritto:

Sono d'accordo che l'argomento è complesso e merita un topic a parte.
Detto ciò, a parte tutte le possibili evoluzioni della discussione, perchè non ne chiudiamo almeno una semplice?
TU hai iniziato parlando di un singolo evento, non dell'analisi complessiva.
Hai usato la formula p(F)*p(E) applicabile nel caso particolare di eventi disgiunti e SIMULTANEI.
Se gli eventi non sono simultanei la formula corretta è p(F|E)*p(E).


Partendo dalle premesse già fatte, con l'esempio delle "lotterie"... in breve é come se ogni anno, ogni reattore in funzione (in quell'anno), organizzasse una sua lotteria di fineanno, in cui nel cestello ci sono 1.000.000 di palline (di più o di meno a seconda del tipo di reattore, vetustà, fattore umano, ecc..), in cui in una vi é scritto "volatili per diabetici" (di banfiana memoria, leggasi meltdown); ogni anno, quindi, si ripete la "lotteria" per ogni reattore (in funzione, ovvio!).
Fatte queste grossolane premesse, misi in evidenza come fossero assai improbabili danni a più reattori nelle stesse "estrazioni", quindi ho applicato la probabilità composta, ma di per se è un approccio concettualmente sbagliato, data la rarità dell'evento grave (già accennato, infatti è una distribuzione poissoniana e non gaussiana!), era solo per far capire in attesa di una discussione apposita. L'utilizzo della probabilità condizionata rimaneva concettualmente sbagliata, per lo stesso motivo, e non sarebbe cambiato nulla nella sostanza.

renato ha Scritto:

Resto in attesa delle risposte.


Bé, io attendo che, dati alla mano, mi contesti questi otto punti:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...44#pid2344
RE:         Riflettiamo - renato - 04-06-2011 13:45

sexyteo ha Scritto:

Partendo dalle premesse già fatte, con l'esempio delle "lotterie"... in breve é come se ogni anno, ogni reattore in funzione (in quell'anno), organizzasse una sua lotteria di fineanno, in cui nel cestello ci sono 1.000.000 di palline (di più o di meno a seconda del tipo di reattore, vetustà, fattore umano, ecc..), in cui in una vi é scritto "volatili per diabetici" (di banfiana memoria, leggasi meltdown); ogni anno, quindi, si ripete la "lotteria" per ogni reattore (in funzione, ovvio!).
Fatte queste grossolane premesse, misi in evidenza come fossero assai improbabili danni a più reattori nelle stesse "estrazioni", quindi ho applicato la probabilità composta, ma di per se è un approccio concettualmente sbagliato, data la rarità dell'evento grave (già accennato, infatti è una distribuzione poissoniana e non gaussiana!), era solo per far capire in attesa di una discussione apposita. L'utilizzo della probabilità condizionata rimaneva concettualmente sbagliata, per lo stesso motivo, e non sarebbe cambiato nulla nella sostanza.

ok
renato ha Scritto:

Resto in attesa delle risposte.

sexyteo ha Scritto:

Bé, io attendo che, dati alla mano, mi contesti questi otto punti:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...44#pid2344

Ai tuoi punti ha risposto con decine di post Alessandro, è inutile che ripeta le sue motivazioni, con le quali concordo.
Potrai non essere d'accordo con quanto esposto da Alessandro, ma la risposta c'è stata, mentre alle mie domande ne tu ne altri avete ancora risposto.
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 05-06-2011 23:32

In conclusione, il problema della combinazione di più incidenti gravi a più reattori (per fortuna rari) non si può semplificare con qualche moltiplicazione, se non per dare una vaghissima indicazione.
Sexyteo dice 'per fortuna rari' gli incidenti gravi a più reattori.
Occorre quindi incrociare le dita oppure pregare oppure ?
Squallide le offese. Pensavo di poter partecipare a un forum competente, sul quale scrivono esperti o comunque persone educate che aldilà delle opinioni leggono e scivono per informarsi.
Uno dei motivi per cui il nucleare non si farà in Italia è proprio ciò che mette in mostra sexyteo: l'arroganza e la saccenza di tecnico.
I tecnici hanno fatto al mondo danni memorabili, in tutti i campi.
L'umiltà deve essere la base per costruire un paese nuovo.
Non abbiamo bisogno, in Italia, di arroganza e saccenza.
Ci si rimbocchi le maniche e si lavori per un paese migliore.
Quanti anni hai sexyteo ? Cosa fai nella vita ? Cosa fai per gli altri nella tua vita ?
Non mi sono preso la briga di rileggere quanto ha scritto Renato (a me non fa schifo scrivere il suo nome) ed eventualmente confrontarlo con le mie conoscenze (non solo di statistica o di calcolo combinatorio evidentemente).
Chi se ne frega.
Gli argomenti che porti, in verità, sono pochini pochini.


RE:  Riflettiamo - Cher - 06-06-2011 11:13

Alessandro Bellotti ha Scritto:

In conclusione, il problema della combinazione di più incidenti gravi a più reattori (per fortuna rari) non si può semplificare con qualche moltiplicazione, se non per dare una vaghissima indicazione.
Sexyteo dice 'per fortuna rari' gli incidenti gravi a più reattori.
Occorre quindi incrociare le dita oppure pregare oppure ?
Squallide le offese. Pensavo di poter partecipare a un forum competente, sul quale scrivono esperti o comunque persone educate che aldilà delle opinioni leggono e scivono per informarsi.
Uno dei motivi per cui il nucleare non si farà in Italia è proprio ciò che mette in mostra sexyteo: l'arroganza e la saccenza di tecnico.
I tecnici hanno fatto al mondo danni memorabili, in tutti i campi.
L'umiltà deve essere la base per costruire un paese nuovo.
Non abbiamo bisogno, in Italia, di arroganza e saccenza.
Ci si rimbocchi le maniche e si lavori per un paese migliore.
Quanti anni hai sexyteo ? Cosa fai nella vita ? Cosa fai per gli altri nella tua vita ?
Non mi sono preso la briga di rileggere quanto ha scritto Renato (a me non fa schifo scrivere il suo nome) ed eventualmente confrontarlo con le mie conoscenze (non solo di statistica o di calcolo combinatorio evidentemente).
Chi se ne frega.
Gli argomenti che porti, in verità, sono pochini pochini.



E questa sarebbe il tuo "confutare" al PhD Battaglia?
Oppure il tuo contributo alla discussione tra Renato e Sexyteo?

L'unico motivo per cui non è partito il nucleare in Italia è perché il governo Berlusconi l'ha proposto. Se l'avesse proposto il " Quello che parla come  Gatto Silvestro e supportato dal Gatto&la volpe" tranquillo che le centrali nucleari diventavano luogo di culto!.

Questa è la reale situazione, dove l'idiologia è predominante tra un branco di furbi.
Solo il fallimento della produzione energetica da fonte rinnovabile potrà porre le basi per un cambiamento, ma srà tardi.
I Francesi si stanno comprando tutto ciò che comprabile in Italia..... ma ancora nessuno se ne accorto.*
Finito con l'Italia ,inizieranno con la Germania!
Pensa che più umili di così non si può!

In un contesto globalizzato, la sottomisione economica è inevitabile.

Per la cronaca gli incidenti nucleari gravi sono il passato, il presente e prossimo futuro l'incidente sarà sempre meno "lesivo" per la popolazione in quanto la sicurezza di un reattore è "passiva" e  "intriseca".

Cocetti ignorati dai promotori dell'anti-nuclearismo per promuovere le pattocaglie rinnovabili, importanti per poter far vivere i piazzisti e montatori di queste ridicole tecnologie.
Ciao.

* Personalmente la cosa non mi disturba.






RE:  Riflettiamo - Charade77 - 06-06-2011 13:12

Alessandro Bellotti ha Scritto:

In conclusione, il problema della combinazione di più incidenti gravi a più reattori (per fortuna rari) non si può semplificare con qualche moltiplicazione, se non per dare una vaghissima indicazione.
Sexyteo dice 'per fortuna rari' gli incidenti gravi a più reattori.
Occorre quindi incrociare le dita oppure pregare oppure ?
Squallide le offese. Pensavo di poter partecipare a un forum competente, sul quale scrivono esperti o comunque persone educate che aldilà delle opinioni leggono e scivono per informarsi.
Uno dei motivi per cui il nucleare non si farà in Italia è proprio ciò che mette in mostra sexyteo: l'arroganza e la saccenza di tecnico.
I tecnici hanno fatto al mondo danni memorabili, in tutti i campi.
L'umiltà deve essere la base per costruire un paese nuovo.
Non abbiamo bisogno, in Italia, di arroganza e saccenza.
Ci si rimbocchi le maniche e si lavori per un paese migliore.
Quanti anni hai sexyteo ? Cosa fai nella vita ? Cosa fai per gli altri nella tua vita ?
Non mi sono preso la briga di rileggere quanto ha scritto Renato (a me non fa schifo scrivere il suo nome) ed eventualmente confrontarlo con le mie conoscenze (non solo di statistica o di calcolo combinatorio evidentemente).
Chi se ne frega.
Gli argomenti che porti, in verità, sono pochini pochini.



In Ialia avremmo bisogno di cultura e competenze , invece ci stiamo progressivamente riempiendo di venditori di bidonate ,maghi ,indovini.
Ricorda che l'umiltà è una cosa ,l'ostinata ignoranza rimane un'altra!Per altro quest'ultima di gran lunga più soggiogabile!
Ti sottolineo che tu stesso non dubiti della sicurezza delle centrali come hai già postato in precedenza e adesso sembra l'opposto ...
Ma ce l'hai una tua idea o moduli i tuoi ragionamenti in funzione del meteo?
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 06-06-2011 18:30

Mai dubitato della sicurezza del nucleare francese (o tedesco o americano etc..).
I tecnici hanno comunque fatto danni memorabili in quanto manipolabili da politici senza scupoli che in Italia sono tutt'altro che in estinzione.
E' molto difficile parlare di sicurezza in Italia (morti bianche, tragedie varie dovute al menefreghismo di molti, trascuratezza con l'avvallo tecnico), mentre in altri paesi come la Francia o la Germania, le soluzioni intraprese (nucleare, treni ad alta velocità, autostrade ad esempio) sono tali da consentire di avere la fiducia della popolazione.
Gli esempi tragici, in Italia, non mancano e il meteo non c'entra nulla.
Parlare di nucleare in Italia non è la stessa cosa che in Francia o in Germania. Oltre ad avere una classe politica corrotta, incapace e ipercostosa, non abbiamo nemmeno le competenze per avviare un progetto che consenta di avere a costi ragionevoli con sicurezza 'francese' una quindicina di reattori EPR (o di altro tipo..) per produrre quel 30% di energia elettrica da nucleare che dovrebbe essere la quantità minima.
Dovremmo tutti condividere questa analisi per poter iniziare a parlare di nucleare. A fronte di questa condivisione, si può discutere, anche da un punto di vista tecnico, se e quale 'soluzione nucleare' si può adottare.
Non c'entra nulla, il meteo (francamente mi sembra un pò squallido pensare al meteo invece di rendersi conto della realtà italiana).
Poi se volete posso anchio cominciare a fare battute varie.
Sono stanco di vedere il nostro paese in mano a un branco di incapaci ladri e corrotti che fanno pagare alla comunità scempi immani, a prezzi anche 5 volte superiori appunto alla Francia.
Gente che progetta e realizza gallerie per l'alta velocità che oggi non sono a norme e prevede l'autosoccorso' in caso di incidente.
Battetevi per le competenze.
Sacrosanto, giusto e soprattutto necessario.
Battetevi comunque per non soddisfare gli appettiti che a turno e bi-partisan la politica presenta.
L'ultimo della serie la realizzazione di 4 reattori EPR.
Inutili, costosi, irrealizzabili.
Come il ponte sullo Stretto di Messina, il buco in Val di Susa.


RE:  Riflettiamo - Cher - 06-06-2011 18:51

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Mai dubitato della sicurezza del nucleare francese (o tedesco o americano etc..).
I tecnici hanno comunque fatto danni memorabili in quanto manipolabili da politici senza scupoli che in Italia sono tutt'altro che in estinzione.
E' molto difficile parlare di sicurezza in Italia (morti bianche, tragedie varie dovute al menefreghismo di molti, trascuratezza con l'avvallo tecnico), mentre in altri paesi come la Francia o la Germania, le soluzioni intraprese (nucleare, treni ad alta velocità, autostrade ad esempio) sono tali da consentire di avere la fiducia della popolazione.
Gli esempi tragici, in Italia, non mancano e il meteo non c'entra nulla.
Parlare di nucleare in Italia non è la stessa cosa che in Francia o in Germania. Oltre ad avere una classe politica corrotta, incapace e ipercostosa, non abbiamo nemmeno le competenze per avviare un progetto che consenta di avere a costi ragionevoli con sicurezza 'francese' una quindicina di reattori EPR (o di altro tipo..) per produrre quel 30% di energia elettrica da nucleare che dovrebbe essere la quantità minima.
Dovremmo tutti condividere questa analisi per poter iniziare a parlare di nucleare. A fronte di questa condivisione, si può discutere, anche da un punto di vista tecnico, se e quale 'soluzione nucleare' si può adottare.
Non c'entra nulla, il meteo (francamente mi sembra un pò squallido pensare al meteo invece di rendersi conto della realtà italiana).
Poi se volete posso anchio cominciare a fare battute varie.
Sono stanco di vedere il nostro paese in mano a un branco di incapaci ladri e corrotti che fanno pagare alla comunità scempi immani, a prezzi anche 5 volte superiori appunto alla Francia.
Gente che progetta e realizza gallerie per l'alta velocità che oggi non sono a norme e prevede l'autosoccorso' in caso di incidente.
Battetevi per le competenze.
Sacrosanto, giusto e soprattutto necessario.
Battetevi comunque per non soddisfare gli appettiti che a turno e bi-partisan la politica presenta.
L'ultimo della serie la realizzazione di 4 reattori EPR.
Inutili, costosi, irrealizzabili.
Come il ponte sullo Stretto di Messina, il buco in Val di Susa.




Sembri un tele-predicatore-------> dove sono i tuoi ragionamenti per confutare il dire del PhD Battaglia?
RE:  Riflettiamo - Charade77 - 06-06-2011 19:04

Riporta:

Mai dubitato della sicurezza del nucleare francese (o tedesco o americano etc..).



Bada che una centrale fortunatamente è gestita da tecnici come lo sono i francesi e gli americani :fortunatamente non dai politici!

Riporta:

I tecnici hanno comunque fatto danni memorabili in quanto manipolabili da politici senza scupoli che in Italia sono tutt'altro che in estinzione.



Perchè i sognatori ed i filosofi pensi siano da meno?

Riporta:

E' molto difficile parlare di sicurezza in Italia (morti bianche, tragedie varie dovute al menefreghismo di molti, trascuratezza con l'avvallo tecnico), mentre in altri paesi come la Francia o la Germania, le soluzioni intraprese (nucleare, treni ad alta velocità, autostrade ad esempio) sono tali da consentire di avere la fiducia della popolazione.



Può essere l'occasione per dimostrare che non siamo dei bidoni!

Riporta:

Oltre ad avere una classe politica corrotta, incapace e ipercostosa, non abbiamo nemmeno le competenze per avviare un progetto che consenta di avere a costi ragionevoli con sicurezza 'francese' una quindicina di reattori EPR (o di altro tipo..) per produrre quel 30% di energia elettrica da nucleare che dovrebbe essere la quantità minima.



La tua è una fissa sull'EPR ormai irrecuperabile ...

Riporta:

Dovremmo tutti condividere questa analisi per poter iniziare a parlare di nucleare. A fronte di questa condivisione, si può discutere, anche da un punto di vista tecnico, se e quale 'soluzione nucleare' si può adottare.



Un pò sei a favore un pò no.Lo vuoi seppellire in tutti i sistemi senza cognizione di causa ,difficile dibatterne in questi termini

Riporta:

Non c'entra nulla, il meteo (francamente mi sembra un pò squallido pensare al meteo invece di rendersi conto della realtà italiana).
Poi se volete posso anchio cominciare a fare battute varie.



Non fare il permaloso suToungue

Riporta:

Sono stanco di vedere il nostro paese in mano a un branco di incapaci ladri e corrotti che fanno pagare alla comunità scempi immani, a prezzi anche 5 volte superiori appunto alla Francia.
Gente che progetta e realizza gallerie per l'alta velocità che oggi non sono a norme e prevede l'autosoccorso' in caso di incidente.



Se ti affidi ai cirlatani poi ... il problema è chi gestisce non chi progetta.
La costruzione di una centrale non è opera pubblica ,ma privata.C'è tutto l'interesse a farla funzionare e bene!

Riporta:

Battetevi per le competenze.
Sacrosanto, giusto e soprattutto necessario.
Battetevi comunque per non soddisfare gli appettiti che a turno e bi-partisan la politica presenta.



E' da un bel pò che auspico serie competenze in merito e non delegarle alla forca dei più falsi eco-ambientalisti!
Se fosse stato un vero appetito il nucleare ,ne avremmo a valanghe ... invece mi sembra gas e petrolio regnino ormai incontrastati

Riporta:

L'ultimo della serie la realizzazione di 4 reattori EPR.
Inutili, costosi, irrealizzabili.



E' più forte di te ...
Perchè riempire di FV ed eolico costa poco e rende?




RE:  Riflettiamo - tesla82 - 06-06-2011 19:36

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Mai dubitato della sicurezza del nucleare francese (o tedesco o americano etc..).
I tecnici hanno comunque fatto danni memorabili in quanto manipolabili da politici senza scupoli che in Italia sono tutt'altro che in estinzione.
E' molto difficile parlare di sicurezza in Italia (morti bianche, tragedie varie dovute al menefreghismo di molti, trascuratezza con l'avvallo tecnico), mentre in altri paesi come la Francia o la Germania, le soluzioni intraprese (nucleare, treni ad alta velocità, autostrade ad esempio) sono tali da consentire di avere la fiducia della popolazione.
Gli esempi tragici, in Italia, non mancano e il meteo non c'entra nulla.
Parlare di nucleare in Italia non è la stessa cosa che in Francia o in Germania. Oltre ad avere una classe politica corrotta, incapace e ipercostosa, non abbiamo nemmeno le competenze per avviare un progetto che consenta di avere a costi ragionevoli con sicurezza 'francese' una quindicina di reattori EPR (o di altro tipo..) per produrre quel 30% di energia elettrica da nucleare che dovrebbe essere la quantità minima.
Dovremmo tutti condividere questa analisi per poter iniziare a parlare di nucleare. A fronte di questa condivisione, si può discutere, anche da un punto di vista tecnico, se e quale 'soluzione nucleare' si può adottare.
Non c'entra nulla, il meteo (francamente mi sembra un pò squallido pensare al meteo invece di rendersi conto della realtà italiana).
Poi se volete posso anchio cominciare a fare battute varie.
Sono stanco di vedere il nostro paese in mano a un branco di incapaci ladri e corrotti che fanno pagare alla comunità scempi immani, a prezzi anche 5 volte superiori appunto alla Francia.
Gente che progetta e realizza gallerie per l'alta velocità che oggi non sono a norme e prevede l'autosoccorso' in caso di incidente.
Battetevi per le competenze.
Sacrosanto, giusto e soprattutto necessario.
Battetevi comunque per non soddisfare gli appettiti che a turno e bi-partisan la politica presenta.
L'ultimo della serie la realizzazione di 4 reattori EPR.
Inutili, costosi, irrealizzabili.
Come il ponte sullo Stretto di Messina, il buco in Val di Susa.



Stai dando la colpa al governo se il nucleare in italia non si puo fare è un po come dire:che la apro a fare una attivita se tanto lo stato mi tartassa di tasse e non sono assistito dalle istituzioni locali che fanno lavorare i cinesi a prezzi sleali!!.



Ci vuole un po di coraggio nel fare le cose altrimenti non si fara mai nulla nella vita!! il fotovoltaico ed eolico va avanti perche qualcuno per esempio il GSE paga con prezzi stratosferici il kwh prodotto altrimenti te non vedevi nulla sopra i tetti e sulle colline è bene vedi anche questo aspetto e non solo quello che vuoi vedere tu.
RE:   Riflettiamo - nikonzen - 06-06-2011 20:54

Charade77 ha Scritto:

In Ialia avremmo bisogno di cultura  e competenze , invece ci stiamo progressivamente riempiendo di venditori di bidonate ,maghi ,indovini.


Opinionisti; non scordare gli opinionisti (in cui includo tanti pseudogiornalisti).
Alessandro Bellotti ha Scritto:

I tecnici hanno comunque fatto danni memorabili in quanto manipolabili da politici senza scupoli che in Italia sono tutt'altro che in estinzione....

A parte la tristezza nel capire che "i tecnici" (non ho letto dall'inizio tutta la conversazione ma sapreste dirmi cosa include questa categoria? Gli ingegneri, poi? I fisici? E la manovalanza?) siano considerati burattini nelle mani del politico di turno (cosa non vera, un "tecnico" deve prendersi le sue responsabilità, come tutti e non scaricarle sui politici) devo ammettere che questo discorso (cioè tutto ciò che segue nell'intervento) l'ho sentito decine di volte e in buona parte lo condivido.

Quello che non riesco a digerire è l'arrendevolezza, il commiserarsi.
"Francesi, tedeschi, guardateci e compatiteci. Noi avremmo intenzione di fare tante cose buone, però ci sono i politici cattivi che non vogliono".
Ho paura che il secolare disfattismo meridionale (di cui sono non fierio portatore) abbia fatto tanti proseliti.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

mentre in altri paesi come la Francia o la Germania, le soluzioni intraprese (nucleare, treni ad alta velocità, autostrade ad esempio) sono tali da consentire di avere la fiducia della popolazione.

...e poi...
Alessandro Bellotti ha Scritto:
Inutili, costosi, irrealizzabili.
Come il ponte sullo Stretto di Messina, il buco in Val di Susa.

Qualcuno nota una discrepenza nel ragionamento?
Vediamo: All'estero le soluzione intraprese consentono la fiducia della popolazione. In Italia le stesse cose sono inutili, costose, irrealizzabili. Mi sfugge qualcosa?

P.S.
Per la cronaca, il famoso Ponte, allo stato dei fatti, risulta inutile, costoso e dannoso anche a me (se volete argomento). Per quanto riguarda la TAV non ho abbastanza dati per esprimere un'opinione sensata. Mi impensierisce solo che il progetto sia europeo; fuori oggi, fuori per sempre (dubito che aprano uno svincolo tra 50 anni perchè ci abbiamo ripensato). Non si rischierà di tagliare fuori dal commercio globale quel pò di manufatturiero che ci è rimasto?

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Oltre ad avere una classe politica corrotta, incapace e ipercostosa, non abbiamo nemmeno le competenze per avviare un progetto che consenta di avere a costi ragionevoli con sicurezza 'francese' una quindicina di reattori EPR (o di altro tipo..) per produrre quel 30% di energia elettrica da nucleare che dovrebbe essere la quantità minima.

Sulla classe politica. Ripeto: se una cosa non funziona, cosa si fa? Si sostituisce? No, certo che no. Lasciamo tutto come sta per il quieto vivere e accettiamo i disagi che questo comporta. L'importante è lagnarsi.
Pensare che l'unico vantaggio della democrazia sulla dittatura sarebbe quello di poter cambiare classe dirigente se questa non funziona.

Sulle compotenze. Mi meraviglio che continuino a considerarci Paese sviluppato quando noi stessi non ci crediamo più. Ma L'Ansaldo ha o non ha una divisione nucleare che fornisce pezzi alla Westinghouse? Ma l'Enel collabora o no alla costruzione di centrali all'estero (cosa che non capisco come sia possibile dopo il referendum dell''87)? Abbiamo ancora politecnici in cui si preparano (almeno sul piano teorico) ingegneri nucleari?

Insomma... dimmi che non ci sono i siti adeguati per costruire 15 reattori (5 siti si trovano) ma non che mancano le competenze. Sicuramente avremmo qualche difficoltà a creare da zero una filiera nuova ( non è più tempo di un CIRENE 2, il ritorno) però suppongo che con i progetti pronti le difficoltà siano minori.

Su tutto il resto, che dire? Anche io sono stanco di sentire la bile tracimare dopo ogni puntata di Report o Presa diretta. Dato che i danni ambientali, economici e sociali si possono avere con qualunque tipo di tecnologia, non mi sembra ragionevole pensare di eliminare la tecnologia per non avere danni.

P.S.
Prima di leggere la scontata risposta : "Si, ma i danni da nucleare sono peggiori", avviso che (ma ne avete già parlato), per buona parte della documentazione ufficiale, non sono molto più gravi di altri.

Altra breve riflessione. Se tutta la paura risiede nell'inaffibidabilità della dirigenza italiana, rinunciamo all'autonomia sullo sviluppo nucleare che ci competerebbe in quanto "Stato libero e democratico" e chiediamo all'IAEA di controllare permanentemente tutta la nostra filiera. Se hanno detto di no a Bush sull'Iraq, sapranno dire di no al politico italiano o al mafioso di turno.

RE:   Riflettiamo - Sarek - 06-06-2011 21:14

Cher ha Scritto:

dove sono i tuoi ragionamenti per confutare il dire del PhD Battaglia?


E basta con Battaglia, la sua credibilità se la è bruciata da solo con affermazioni tipo questa

http://vergognarsipuntoit.wordpress.com/...battaglia/

o con stupidaggini tipo quest'altra, la vada a esporre a scienze politiche, e vediamo che succede

http://www.ilgiornale.it/interni/il_comm...comments=1

Ciao
RE:    Riflettiamo - Cher - 06-06-2011 21:36

Sarek ha Scritto:



E basta con Battaglia, la sua credibilità se la è bruciata da solo con affermazioni tipo questa

http://vergognarsipuntoit.wordpress.com/...battaglia/

o con stupidaggini tipo quest'altra, la vada a esporre a scienze politiche, e vediamo che succede

http://www.ilgiornale.it/interni/il_comm...comments=1

Ciao


Basta inteso confutare o basta inteso non parliamo dell'unico che dice come stanno le cose, perchè quello che dicono alla televisione gli Eco-furbi non devono essere disturbati?

Non ultimo era riferito all Ing All Bell che dall'alto del suo livore anti EPR ed il suo stato catatonico per la Germania IV° Raich Erneuerbare , gradivo un suo cenno di risposta.
Per il referendum:ToungueToungueToungueToungue
RE: Riflettiamo - lucaberta - 06-06-2011 22:04

Nikonzen, applausi a scena aperta. Grazie del tuo ottimo messaggio, ti stimo molto.

Ah, la TV basta tenerla spenta, e fare altro. Io leggo molto ad esempio, e la bile rimane tranquilla al suo posto.

Ciao, Luca


RE:    Riflettiamo - nikonzen - 06-06-2011 22:08

Sarek ha Scritto:

E basta con Battaglia, la sua credibilità se la è bruciata da solo con affermazioni tipo questa

http://vergognarsipuntoit.wordpress.com/...battaglia/
Ciao


Il modo di esporre del professor Battaglia non piace molto neanche a me. Confuso, incerto e ripetitivo. Non si può però giudicare la sua credibilità in base a quello che pensano gli italiani riguardo quell'intervento. Si ripete da decenni che l'incidente di Chernobyl sia stato un ecatombe, poi si mostrano i dati. Cosa si pensa? I dati riportati sono falsi. Se sono riportati in modo esatto, sono stati ricavati in modo errato. Se sono ricavati in modo esatto, beh... ci sono lobby, cospirazioni, alieni, demoni... decine di "spiegazioni" per non modificare l'idea precostituita.

Insomma, se la mia vicina di casa ha avuto uno zio con un tumore e io ho visto in TV i bambini malati, se non è stato Chernobyl cosa è stato? L'opinione comune si è formata, impossibile intaccarla.

P.S.
Purtroppo per molti di quei bambini Ukraini, è stata davvero Chernobyl la responsabile della loro malattia; nessuno, credo, neghi questo.

RE:     Riflettiamo - lucaberta - 06-06-2011 22:26

nikonzen ha Scritto:
Purtroppo per molti di quei bambini Ukraini, è stata davvero Chernobyl la responsabile della loro malattia; nessuno, credo, neghi questo.

si e no. Un conto e' parlare di tumori alla tiroide aumentati per il comportamento criminale dei sovietici che non hanno impedito il consumo di latte e verdure coperte di cesio-137 e iodio-131, e inoltre non hanno nemmeno somministrato lo ioduro di potassio. Hanno trattato gli ucraini come carne da macello, una vergogna.

Ma non dimentichiamoci che ci sono molti altri tumori e malformazioni che vengono per chissa' quale altro motivo, e venivano fuori anche prima dell'incidente del 1986. Eppure questi poveri bambini e ragazzini ora vengono trattati tutti come se il loro malanno sia dovuto alle radiazioni.

Poi magari avevano una mamma alcolizzata, disperata per la situazione insostenibile dovuta alla forzata evacuazione, e magari qualche problema genetico gia' presente chissa' da quanto tempo. Ed ecco il bimbo malato per le radiazioni cattive.

No, non e' corretto fare cosi', proprio per nulla.

Ciao, Luca

P.S. Sono d'accordo anche io con te sul Prof. Battaglia, brava persona, ottimo articolista ma pessimo comunicatore in TV, purtroppo. Forse e' per questo che lo invitano sempre, c'e' comunque buona chance che faccia fare cattiva figura al nucleare. Hai visto mai...
RE: Riflettiamo - tesla82 - 06-06-2011 22:48

Ottimo intervento Nikonzen !!

Molto spesso noto in questo forum ed in quasi il 90% dei forum che si parla di nucleare la presunzione e la mancanza di umiltà,chiunque entra è convinto delle proprie idee ,ognuno si crea un muro davanti a se ed inevitabilmente si arriva allo scontro verbale,se due persone discutono uno a la sua idea e non la cambiera mai e l'altro idem ogni discussione terminerà con un nulla di fatto e un inutile fiume di parole blaterate al vento.

io personalmente se entro in un forum lo faccio con lo spirito di apprendere e migliorare la mia cultura ,come ho fatto con cher che lo ho ringraziato personalmente perche ha postato informazioni e foto a me sconosciute( lui potra confermare le mie parole non sto dicendo falsita) anche altri utenti hanno postato materiali ma se (non faccio nomi) utenti mi postano articoli di giornalisti e di riviste su internet è difficile farsi una cultura perche comunque quell'articolo sarà sempre vilncolato al pensiero del giornalista che scrive anche se per etica professionale i giornalisti devono essere imparziali,molte volte pilotano a loro insaputa la notizia nelle direzione voluta.

I documenti specifici servono per migliorare la cultura generale di un argomento io personalmente se devo farmi una opinione su un determinato argomento prima mi informo a livello teorico poi vado a verificare nei limiti del possibile cio che ho letto a livello teorico,questo per me è avvenuto con il fotovoltaico,giudicare questa fonte di enegia 5-6 anni fa per me era impossibile ,adesso ho una visione chiara e netta su cio che abbiamo di fronte perche ci lavoro e conosco ogni problematica e vantaggi di questa tecnologia.

Non posso andare a dire ad un cliente di non mettere il FV l'utente con un impianto FV ha un guadagno del 10% annuo ricordando che i bot rendono in media 2-3%,ma al cliente finale non glie ne frega nulla se a fine hanno l'impianto non ha raggiuntp un tot potenza,quello che importa è che alla fine dell'anno i costi siano stati ripagati e ci siano guadagni puliti.

Il discorso energetico è un po piu complesso ci sono moltissime variabili da calcolare,ma anche qui se non c'è il ritorno economico nessuno fara circolare corrente nelle reti rimettendo denaro e quattrini!!

Alla fine di tutti i discorsi che abbiammo fatto in passato e che faremo in futuro SE NON C'è RITORNO ECONOMICO nessuno e ripeto nessuno decidera di distribuire energia rinnovabile in larga scala,non guardiamo le societa che distribuiscono prodotti elettronici ma guardiamo le mosse delle societa come ENEL,ENI che hanno investito nel nucleare in francia ed in finlandia per fare un piccolo esempio ,e loro non lo fanno per rimetterci questo è poco ma sicuro..


RE:  Riflettiamo - nikonzen - 06-06-2011 22:55

lucaberta ha Scritto:

Nikonzen, applausi a scena aperta. Grazie del tuo ottimo messaggio, ti stimo molto.

Se non è sarcasmo all'ennesima potenza, grazie! Toungue

lucaberta ha Scritto:

Ah, la TV basta tenerla spenta, e fare altro. Io leggo molto ad esempio, e la bile rimane tranquilla al suo posto.
Ciao, Luca

Chiudere gli occhi non basta per fare sparire il mostro. Comunque, permettimi di "difendermi" un pò in tal senso con una breve digressione perchè non vorrei passare per un teledipendente; leggo in media una decina di romanzi l'anno. Tra i miei ultimi titoli: "Anna Karenina" (iniziato il giorno prima di Pasqua e finito 29 giorni dopo) e "Caro Papa ti scrivo" (divorato la settimana successiva). Mitico Odifreddi. Ho riso più con il suo " Perchè non possiamo dirci  Cristiani..." che con un film comico. Ho adesso sul comodino "Viaggio in Portogallo"; dopo "Il Vangelo secondo Gesù" e " Cecità" letti qualche mese fa (periodo natalizio), voglio continuare a conoscere Saramago.
Oltre ai romanzi e saggistica, vorrei includere nelle mie letture qualche rivista (letto l'editoriale di "Le Scienze di questo mese?") e i miei adorati manga.

lucaberta ha Scritto:

si e no. Un conto e' parlare di tumori alla tiroide aumentati...

Si, si,certo. Avrei dovuto specificare meglio la relazione tra incidente nucleare e incidenza tumorale, senza tralasciare il tardivo intevento  sovietico. Avevo iniziato a scrivere, poi ho riassunto con quelle due righe, tanto l'argomento è stato affrontato più volte. Una percentuale di malati però sarà legata all'emissione di radioattività dal reattore e, umanamnete mi spiace per quella percentuale.
Scusate la fretta. Sono le 23 è devo ancora cenare.

tesla82 ha Scritto:

Ottimo intervento Nikonzen !!

Grazie anche a te.
Avrei una considerazione da fare sul rapporto FV - profitto ma, dopo lo jogging, lo stomaco urla cibo.

RE:  Riflettiamo - sexyteo - 07-06-2011 00:12

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Confondo l'energia primaria con l'energia elettrica, la potenza installata con l'energia prodotta. Confondo la potenza con l'energia...
Dammi il pdf, il nucleare fornisce il 15% dell'energia elettrica etc.. etc..
Continuate a non rispondermi.


Non ho capito se "ci sei" o "ci fai"!?
Le sai calcolare le percentuali!?
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=29
Se avessi avuto la decenza di leggerti quei miei precedenti post, tanto per cominciare, avresti evitato di lanciare "sfide" come "dammi il pdf"!
Ne ho già straparlato, per esempio qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...812#pid812
In breve, nel 2008 l'energia elettrica per fonte nucleare rappresenta il 13,5% contro il 2,8% di tutte le rinnovabili (solare termico e fotovoltaico, eolico, geotermico e biomasse) escluso l'idroelettrico.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ho citato non uno studio ma una conferenza dell' IPCC e uno dei dati usciti da tale conferenza e li ho messi a confronto con i dati del word nuclear.
Fai un atto di fede, supponi che l'IPCC (organizzazione dell'ONU composta da scienziati e politici di 194 nazioni, creata per studiare i cambiamenti climatici), abbia fornito dati corretti che ci dicono che nel biennio 2008/2009 sono stati installati oltre 300 Gwatt di nuova potenza elettrica nel mondo.
L'IPCC è andato oltre (140 Gwatt da rinnovabili e si valuta possibile che entro il 2050 l'80% dell'energia elettrica di cui ha bisogno l'umanità possa essere prodotta da rinnovabili).
Ma supponiamo anche che ciò sia irrealizzabile (francamente, ad oggi, sembra più che una previsione azzardata, sembra piuttosto una visione irrealizzabile, anche se in Germania non la pensano così).
Rimangono i dati di oltre 300 Gwatt nel biennio 2008/2009.
Poi ho fatto un altro ragionamento.
Ho estrapolato il biennio 2008/2009 al 2025 e quindi ho supposto (criticabile, ovviamente) che serviranno 2300 Gwatt di nuova potenza elettrica dal 2011 al 2025. Potenza di minima, visto il grande sviluppo dei paesi emergenti (BRIC).
Se i dati sono giusti, potrà il nucleare far fronte a questa richiesta di nuova potenza da installare ? Io dico di no.
Ecco allora il 5% che vi fa ridere.


Non citare lo studio, postalo indicandomi le pagine pertinenti (come faccio io, per altro)!
Io quando parlo, posto e/o allego tutto!
Continui ad evitare sistematicamente i seguenti rapporti, tanto per cominciare:
1- Energy Technology Perspectives 2010. Scenarios and Strategies to 2050 (I.E.A./O.E.C.D)
2- Projected Costs of Generating Electricity - 2010 Edition (I.E.A./O.E.C.D N.E.A.)

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Per quanto riguarda l'Italia, continuate poi a fare confusione fra il nucleare di ieri e quello che ci sarà fra 15 anni.
Siete incapaci di estrapolare i numeri del futuro, di fare previsioni.
Se fossero pronti oggi, 4 reattori EPR, fornirebbero il 15% del fabbisogno di energia elettrica (circa il 5% dell'energia primaria).


Adesso hai capito che 4 EPR producono almeno 50 TWh, ergo, possono coprire 15 - 16 % della produzione nazionale, perchè sino a qualche tempo fa, sparavi percenutali a caso (qui te lo avevo fatto notare):
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...55#pid2955
almeno è servito.
Le centrali nucleari producono energia elettrica ma anche calore per il riscaldamento domestico come avviene nella centrale nucleare di Beznau in Svizzera (per esempio), ne ho parlato anche qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...812#pid812
Ora mi dici cosa producono eolico, fotovoltaico e idroelettrico!? Non sarà elettricità!!??
Ergo, riportare "il 5% dell'energia primaria" è insensato. Leggi anche più avanti in questo mio stesso post.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ma fra 15 anni quanto sarà questa percentuale ?
Più vicina al 5% o al 15 % ?
Servono più di 50 Gwatt di potenza durante il giorno, nel mese di luglio.
4 reattori EPR ne danno se va bene 5.
Di notte ne servono almeno 20.
Quindi corretto una media di 15%. Oggi, non fra 15 anni.


Bene, e come vuoi coprire una richiesta minima di potenze elettrica effettiva di quasi 20 GWe 24/24h e 365 giorni all'anno e i picchi compresi tra 45 GWe e 50 GWe per 1.000 ore all'anno!? Con fonti intermittenti!?
Se c'è uno incapace di riportare fatti e fonti, quello sei tu.
Ora ti chiedo, hai mai visto la curva di durata della potenza oraria richiesta sulla rete italiana!?
Certo che no:
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2501
Mantenendo la quota di idroelettrico (e anche le attuali rinnovabili), quanti reattori occorrono per coprire il restante fabbisogno elettrico!?

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Poi di nuovo un grande errore: pensate che l'energia primaria non sia in qualche modo legata all'energia elettrica.


Ah si!? Sommi le "mele con le pere": praticamente addizioni i kWh elettrici (elettronucleari o non), con la benzina e il gasolio che riempiono i serbatoi delle auto, con il pellet delle stufe, con il kerosene degli aerei, con la nafta pesante delle navi, con il gas del riscaldamento, e via discorrendo!
Già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...858#pid858

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Gran parte dell'energia primaria è data, in Italia, da gas e petrolio. Molto gas (processi industriali, riscaldamento, autotrazione) e abbastanza petrolio (ne consumiamo meno che in Francia dove, oltre alla trazione, c'è una industria petrolchimica più sviluppata della nostra)
Se riusciamo a usare meno gas per il riscaldamento, come ad esempio si fa in Germania, possiamo usarne di più per produrre energia elettrica.


Ecco l'alternativa al nucleare... il gas! Ma che bravo!
Non hai nulla da dire sulle emissioni e i costi del gas!?
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...94#pid3394
Ripartizione dei consumi finali per settore e per fonte:
Francia:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/FRBSFC.pdf
Italia:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/ITBSFC.pdf

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Vi ricordo inoltre che l'energia elettrica per uso civile e illuminazione è una grande percentuale (oltre il 50%) del totale dell'energia elettrica consumata in Italia. Vi sono città illuminate di notte come se fosse giorno.
Date un'occhiata alle visioni dell'Italia da satellite di notte. Napoli sembra incendiata. Dei 20 Gwatt necessari ogni secondo di notte, quanta potenza possiamo risparmiare ? 20% almeno cioè le 4 EPR.
Fate un ragionamento ogni tanto. Pensate ai numeri.


Hai affermato: "l'energia elettrica per uso civile e illuminazione è una grande percentuale (oltre il 50%) del totale dell'energia elettrica". Fonte!? Perchè a me risulta che sia del 500%! Toungue

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Enel e le varie Multiutilities sparse sul territorio nazionale più consumiamo più guadagnano.


Questo vale anche per la telefonia, cibo, automobili, ecc....

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Guardate la pubblicità dell'ENEL che dal buio, si vedono tutte le luci di tutte le stanze di tutte le case accese. Una istigazione al consumo.
Ho detto che si può andare ai 200 all'ora nelle autostrade tedesche perchè c'è massima sicurezza e totale assenza di trasporto su gomma. Un camion ogni 300/500 metri al posto di 2 corsie piene come si trova in Italia.
Alla faccia delle emissioni.


Infatti la "brava" Germania ha le emissioni di CO2 molto elevate.
Già parlato qui con tanto di fonti:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...27#pid2327
RE:     Riflettiamo - Sarek - 07-06-2011 00:18

nikonzen + cher ha Scritto:

Non si può però giudicare la sua credibilità in base a quello che pensano gli italiani riguardo quell'intervento.

"Basta Battaglia" perchè (per me) dopo la sparata ad annozero (ha detto che a Chernobyl non è morto nessuno) è equiparabile a chi dice che ci sono stati milioni di morti.
Va bene voler sostenere le proprie idee, ma se si arriva a spararle così grosse poi non si capisce più quanto sono vere le altre cose che uno sostiene.
Dopo questa sparata (e l'altra sul referendum) non lo ritengo più un commentatore credibile.
Uno delle cose che ha evidenziato Fukushima è il costante e ripetuto sottostimare o negare i pericoli e le conseguenze fatta dagli specialisti del settore, salvo poi correggersi volta dopo volta.
Mentre un punto di vista come quello di Giannino (su La7) offre spunti ragionevoli pro nucleare che fanno riflettere, affermazioni del tipo che citavo prima di Battaglia danno l'idea di posizioni preconcette da difendere ad ogni costo, e alla fine ottengono solo un ulteriore perdita di credibilità di chi sostiene il nucleare.
E la perdita della credibilità è uno dei problemi più grossi su cui i sostenitori del nucleare dovrebbero focalizzarsi oggi.

Ciao
RE:  Riflettiamo - sexyteo - 07-06-2011 00:21

Alessandro Bellotti ha Scritto:

In conclusione, il problema della combinazione di più incidenti gravi a più reattori (per fortuna rari) non si può semplificare con qualche moltiplicazione, se non per dare una vaghissima indicazione.


Bravo! Smile

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Sexyteo dice 'per fortuna rari' gli incidenti gravi a più reattori.
Occorre quindi incrociare le dita oppure pregare oppure ?


Se conosci la statistica eviteresti di porre questa domanda.
Comunque si parla di potenziali meltdown.
Tornerò sulla questione con materiale accademico.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Squallide le offese. Pensavo di poter partecipare a un forum competente, sul quale scrivono esperti o comunque persone educate che aldilà delle opinioni leggono e scivono per informarsi.


Tu pensa a riportare riferimenti bibliografici a ciò che blateri, cosa che non fai mai.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Uno dei motivi per cui il nucleare non si farà in Italia è proprio ciò che mette in mostra sexyteo: l'arroganza e la saccenza di tecnico.
I tecnici hanno fatto al mondo danni memorabili, in tutti i campi.
L'umiltà deve essere la base per costruire un paese nuovo.
Non abbiamo bisogno, in Italia, di arroganza e saccenza.
Ci si rimbocchi le maniche e si lavori per un paese migliore.


La verità da fastidio!? Confutami!
Ho una ipotesi sulla riluttanza degli italiani al nucleare (e non solo) ma la riporterò in un topic dedicato (aspettati anche valida dicumentazione a corredo!).

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Quanti anni hai sexyteo ? Cosa fai nella vita ? Cosa fai per gli altri nella tua vita ?


Siamo da Maria De Filippi!?

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non mi sono preso la briga di rileggere quanto ha scritto Renato (a me non fa schifo scrivere il suo nome) ed eventualmente confrontarlo con le mie conoscenze (non solo di statistica o di calcolo combinatorio evidentemente).
Chi se ne frega.
Gli argomenti che porti, in verità, sono pochini pochini.


Ah si!? Cosa ho riportato senza fonte? Dove avrei affermato il falso? Poche chiacchiere... confutami, dati alla mano!
RE:      Riflettiamo - nikonzen - 07-06-2011 03:05

Sarek ha Scritto:

"Basta Battaglia" perchè (per me) dopo la sparata ad annozero (ha detto che a Chernobyl non è morto nessuno) è equiparabile a chi dice che ci sono stati milioni di morti.


Avendo più tempo ho riascoltato il video (ho visto Annozero come ogni settimana, meglio rinfrescarsi la memoria).
La prima parte dell'intervento di Battaglia su Fukushima è irreprensibile; per quanto DiPietro non si fidi (proprio da lui non mi aspettavo una battuta simile, dopo le false accuse che gli hanno rivolto sui suoi studi) e voglia vedere il C.V. scientifico del professore, ad oggi non è morto nessuno per avvelenamento da radiazioni. Sono stati trovati due cadaveri ma deceduti per altre cause.
La secondo parte, quella si Chernobyl è esposta male.
Il professore in effetti esordisce dicendo che i morti siano stati zero (e immagino che qui l'attenzione del pubblico si sia già spostata nel cercare segni di demenza nel soggetto). Poi inizia a puntualizzare (ma lo spettatore medio è già troppo indignato da quello zero per ascoltare delle cifre). Tirando le somme, in effetti cambia quello zero in...uff...ho già scordato il numero citato; comunque, una sessantina di morti per avvelenamento da radiazioni nell'immediato post incidente.

Apro una parentesi: so che non è bello snocciolare cifre di morti con approssimazione e con apparente noncuranza, ma ritengo scontato che sia sentimento umano comune e condiviso quel senso di rispetto dovuto a delle vittime.

Non voglio difendere spassionatamente Battaglia, ma aggiungerei che le cifre riportate non sono sue (come egli stesso sottolinea) ma di un organismo O.N.U. Certo, non vuol dire allora che siano sacre, però non darei la colpa a Battaglia. L'unica cosa che gli si può rimproverare è di aver citato solo quel rapporto ufficiale, tralasciandone altri, (più o meno) indipendenti che evidenziano ben altre cifre. Immagino che Santoro a quel punto gli avrebbe tolto in microfono di mano; non credo faccia audience avere un omino che farfuglia dati contrastanti.

L'articolo sul referendum non l'ho letto per due motivi:
1) E' tardi, non posso fare le 5 anche questa notte.
2) E' scritto su "Il Giornale"! Leggo i quotidiani, si, ma... Il Giornale? Rolleyes (per parcondicio posso dire che anche "Repubblica" mi sta sulle scatole spesso).
Quindi su questo punto al momento non saprei cosa dire.
Sul resto direi di essere d'accordo con te. Evidenzierei solo questo tuo passaggio finale:

Sarek ha Scritto:

E la perdita della credibilità è uno dei problemi più grossi su cui i sostenitori del nucleare dovrebbero focalizzarsi oggi.


Nulla da obiettare. Io, al 2011 e con il referendum alle porte, non sono più strenuamente convinto che l'opzione nucleare sia una strada percorribile in Italia. Sarei aperto a nuove prospettive, mentre delineo le mie. Eppure quando mi capita di discutere con qualcuno sul tema, normalmente mi sento dire:
1) Lobbysta (o mafioso, a scelta)
2) Venduto
3) Si, ma tu dici così perchè ti hanno inculcato una visione del mondo (questa mia visione del mondo include il concetto di entropia; per molti un inganno dei lobbysti per non farci avere energia gratuita)
4) Si, ma tu difendi il nucleare usando paroloni (questa è recente ed è tra le mie preferite. Merita una piccola divagazione.

Conversazione con un architetto; tema nucleare. Ovviamente parti contrapposte. il mio interlocutore si gioca la carta delle radiazioni in questo modo: " Ma secondo te fanno male o no?". Io entro nel panico perchè non so da dove iniziare. Che razza di domanda è? Non mi parla di dose assorbita, di tempo d'esposizione; chiede solo se facciano male o no. Tento di differenziare solo il tipo di radiazione in questione, tralasciando di distinguere le ionizzanti dalle non ionizzanti, dato che si parlava di nucleare (per non scendere in sofismi e fare notare che anche la luce è una radiazione). Mi propongo solo di distinguere tra i tre decadimenti. Allora inizio: " Innazitutto dobbiamo distinguere tra decadimento alpha, beta e g...."; qui vengo interrotto dall'architteto che chiude gli occhi e mi dice: " Si, tu parti già con questa roba, chi ti segue. Dammi una risposta".

5) Piuttosto che con il nucleare, meglio tornare nelle caverne ( solitamente detto con cellulare in mano, in ambiente climatizzato, circondato da qualunque apparecchio tecnologico succhiaenergia.)
6) Tu mi dici che Chernobyl ha fato SOLO qualche migliaio di morti? (avrete notato che mi tengo sempre piuttosto largo con le vittime, sapendo che parlando di decine o anche centinaia vengo automaticamente marchiato da incompetente). Bene, sono stufo di sentirti parlare di morti umane come se fossero solo numeri, vergognati (ed ecco spiegata la mia precisazione poco fa sul cordoglio intrinseco). Io ti dico che dovremmo eliminare qualunque cosa faccia anche solo un morto (e nella mia mente cerco di immaginare il modo di eliminare l'intero universo lasciando in vita solo gli umani).
7) Mia sorella ha un tumore per colpa di Chernobyl (da un estraneo) o io ho dei noduli alla tiroide per colpa di Chernobyl (detto da un uomo maturo che vive sul mare, in sud Italia, che ha riscontrato la presenza di tali noduli 25 anni dopo l'incidente. Non ho fatto calcoli ma quanto può aver inciso lo iodio ucraino? Dimenticavo: la persona in questione vive in prossimità di un centro petrolchimico.)

Potrei continuare per ore a descrivere contro quale muro ci si deve scontrare in Italia, non per fare accettare le centrali ma solo per parlarne.
Come si fa ad acquisire credibilità quando l'interlocutore è già così prevenuto? D'altra parte è questo il motivo per cui ormai non credo più in un piano nucleare italiano sul breve e medio periodo.

Avevo anche un'altra cosa da dire ma l'ho scordata; non importa, si è fatto tardi. Abbiate pazienza, non rileggo neanche quanto scritto, se ci sono errori correggerò in futuro. Ma scrivo troppo? Mmmh...dovrei contenermi (anche se voi non scherzate).

Lunga vita e prosperità, Sarek
(Scusa scusa scusa ma è da una vita che sogno di poterlo dire e non ho resistito alal tentazione)
RE:       Riflettiamo - renato - 07-06-2011 03:43

nikonzen ha Scritto:

Conversazione con un architetto; tema nucleare. Ovviamente parti contrapposte. il mio interlocutore si gioca la carta delle radiazioni in questo modo: " Ma secondo te fanno male o no?". Io entro nel panico perchè non so da dove iniziare. Che razza di domanda è? Non mi parla di dose assorbita, di tempo d'esposizione; chiede solo se facciano male o no. Tento di differenziare solo il tipo di radiazione in questione, tralasciando di distinguere le ionizzanti dalle non ionizzanti, dato che si parlava di nucleare (per non scendere in sofismi e fare notare che anche la luce è una radiazione). Mi propongo solo di distinguere tra i tre decadimenti. Allora inizio: " Innazitutto dobbiamo distinguere tra decadimento alpha, beta e g...."; qui  vengo interrotto dall'architteto che chiude gli occhi e mi dice: " Si, tu parti già con questa roba, chi ti segue. Dammi una risposta".

Secondo me il problema di comunicazione è proprio qui.
Chiaramente, se una persona che non conosce a fondo l'argomento ti pone una domanda del genere, non ha nessun interesse a conoscere i diversi tipi di radiazione, vuole sapere se la radioattività in generale è pericolosa.
L'unica risposta possibile in questo caso è "SI le radiazioni fanno male".
Nessuno può negare la pericolosità delle radiazioni senza perdere di credibilità. E' una verità incontrovertibile.
Certo, dopo una risposta del genere è possibile e doveroso fare i distinguo, sul tipo di radiazione, sulle dosi ecc. ecc. ecc.
Non so se riesco a rendere l'idea: e come il discorso del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.

Tornando a Battaglia, se avesse detto ad esempio: "Le radiazioni sono estremamente pericolose, per questo motivo è usata una notevole cura nel loro controllo e sono previsti molti sistemi di sicurezza che consentono di tenerle sotto controllo", avrebbe espresso un concetto estremamente credibile e ragionevole.
Ma come faccio a fidarmi di chi ripete all'ossessione "non c'è problema"? Come minimo penso che stia sottovalutando il problema.

Anche perchè posso tranquillamente leggere una dichiarazione dell'associazione oncologi italiani in cui si dichiara il contrario:
http://www.aiom.it/UrlRewriting/Rewritin...mp;RWURL=1

Anche Veronesi, dopo la prima dichiarazione delle scorie in camera da letto, si è accorto dell'errore mediatico ed a corretto il tiro con affermazioni simili a quella mia citata sopra.


RE:        Riflettiamo - nikonzen - 07-06-2011 05:20

Ti odio! Volevo andare a dormire.

renato ha Scritto:

Secondo me il problema di comunicazione è proprio qui.
Chiaramente, se una persona che non conosce a fondo l'argomento ti pone una domanda del genere, non ha nessun interesse a conoscere i diversi tipi di radiazione, vuole sapere se la radioattività in generale è pericolosa.
L'unica risposta possibile in questo caso è "SI le radiazioni fanno male".

Lo direi se fosse vero, ma non lo è. Non stavo mica dimostrando come un neutrone decada in un protone in un elettrone e in un neutrino nel Beta (si, ok, poi c'è l'altro decadimento Beta ma ci siamo capiti); volevo solo dire che dipende dalla grandezza (energia) della palla (particella) che ti colpisce. Le radiazioni fanno male? Sempre e comunque? Bene, allora eliminiamo tutto ciò che emette radazione. Chi fa l'elenco? Partiamo dalla radiazone di fondo?
Come "non hai nessun interesse"? Vuoi partecipare alle decisioni? Giusto. Però il prezzo da pagare ci deve essere; triturati le ***** (sto diventando volgare, sarà l'ora?) per qualche momento con l'abc della materia in questione. Tanto vale, in caso contrario, darsi all'anarchia completa. Il cioccolato fa male? Ovviamente si; eliminiamolo. I vaccini possono fare male? Certamente! Eliminiamoli. Continuo?

renato ha Scritto:

Nessuno può negare la pericolosità delle radiazioni senza perdere di credibilità. E' una verità incontrovertibile.

Quante?Di che tipo? Dove si è stati esposti? Io sono stato anni fa a giocherellare con del materiale uranifero a mani nude, sono ancora vivo e,secondo le ultime analisi, sano. Eppure il contatore Geiger ticchettava.

renato ha Scritto:

Certo, dopo una risposta del genere è possibile e doveroso fare i distinguo, sul tipo di radiazione, sulle dosi ecc. ecc. ecc.
Non so se riesco a rendere l'idea: e come il discorso del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.

Prima vuoi rassicurazioni sula veridicità di qualcosa di sbagliato ma a cui hai sempre creduto. Poi, quando ormai ti sei ancora più convinto di avere ragione, l'altro può esporre. Quindi ha fatto bene Battaglia a dire che i morti per Chernobil siano stati zero e solo successivamente elencare gli effettivi deceduti.

renato ha Scritto:

Tornando a Battaglia, se avesse detto ad esempio: "Le radiazioni sono estremamente pericolose, per questo motivo è usata una notevole cura nel loro controllo e sono previsti molti sistemi di sicurezza che consentono di tenerle sotto controllo", avrebbe espresso un concetto estremamente credibile e ragionevole.
Ma come faccio a fidarmi di chi ripete all'ossessione "non c'è problema"? Come minimo penso che stia sottovalutando il problema.

Ti do ragione. Ma dire che: "Le radiazioni fanno male però ci sono i sistemi di sicurezza" non è come dire: "Non ti preoccupare, Ghe pensi mi?".
Per informare non è meglio spiegare cosa siano le radiazioni? Dato che, a quanto pare, hanno sostituito nell'immaginario collettivo la presenza di fantasmi e spiriti come entità dannose,sconosciute e invisibili.


renato ha Scritto:

Anche Veronesi, dopo la prima dichiarazione delle scorie in camera da letto, si è accorto dell'errore mediatico ed a corretto il tiro con affermazioni simili a quella mia citata sopra.

Sarà stato un errore mediatico ma aveva ragione. Se incapsulate a dovere, anche io dormirei tranquilalmente con delle scorie vicino. Qualche precauzione in più  magari con gli emettitori gamma, ma per alfa e beta nessun problema (perchè questa differenza? Beh, si deve conoscere la differenza tra le tre per capirlo).

Insomma, abbiamo stabilito che non importa la realtà ma come si spaccia il prodotto (verità in fondo risaputa). Mi rassegno dunque ad altre due legislature come questa. Con l'abilità che ha il PD di vendersi, è finita.


Mi resta un solo cruccio. Ormai mi conviene andare a dormire? Tra un pò suona la sveglia.

EDIT
Avevo saltato, in buonafede, di commentare le affermazioni del professor Iacono (noto con piacere che in questo caso l'autorevolezza e la preparazione si fanno valere).

"Il nucleare è un rischio enorme - sottolinea Iacono - e meno centrali ci sono meglio è per la salute, non vale la pena correre rischi così grandi. Basta vedere cosa succede in caso d’incidente: chi si avvicina alle centrali muore e nei decenni si registrano picchi di casi di tumori, soprattutto del sangue, davvero preoccupanti. Ci sono tanti modi meno inquinanti, e meno cancerogeni, per produrre energia. "

La frase è virgoletatta anche sull'originale, quindi suppongo siano testuali parole.

""Il nucleare è un rischio enorme - sottolinea Iacono - e meno centrali ci sono meglio è per la salute"
Concordo. Come non concordare? Magari sarebbe da definire l'aggettivo "enorme" ma in linea di principio ci siamo.

"non vale la pena correre rischi così grandi."
Questo è opinabile. Vale la pena rischiare di farsi metetr sotto da un auto per una semplice, quanto del tutto priva di scopo, passeggiata al parco?
L'oncologo mette in luce i rischi del nucleare (il tumore). Cosa mi sa dire dei rischi di continui blackout? Ma qui, ripeto, sono opinioni,inutile soffermarsi.

"Basta vedere cosa succede in caso d’incidente: chi si avvicina alle centrali muore e nei decenni si registrano picchi di casi di tumori, soprattutto del sangue, davvero preoccupanti."
Sul "chi si avvicina, muore" potremmo discutere come potremmo farlo sul tipo di incidente. Detta così sembra che si cada fulminati appena ci si avvicini alla più piccola perdita.
Per quanto riguarda i picchi: dicono che vicino le reti A.T. ci siano picchi. Dicono che ovunqe ci sia un termovalorizzatore ci siano picchi. Lo stesso vale per gli impianti chimici in genere, e i metallurgici e le cave. Poi ci sono i picchi dovuti allo stile di vita personale: picchi tra i fumatori, picchi per il traffico automobilistico, picchi per l'alimentazione errata, l'alcolismo  ecc...ecc...
Non contesto nulla. Mi chiedo solo come facciano, statisticamente a districarsi nelle analisi epidemiologiche tra tutti questi picchi (può sembrare una provocazione ma è un dubbio che ho).

"Ci sono tanti modi meno inquinanti, e meno cancerogeni, per produrre energia. "
E torniamo al solito punto. Quali? Combustione? No, immagino di no. Allora solare? Si, ok. Buona parte degli esperti non è convinta che sia fattibile ma nel caso della questione energetica le competenze non sono più richieste.

Sto diventando polemico e scontroso, chiedo scusa, è l'ora (5.51). vado.
RE:         Riflettiamo - Sarek - 07-06-2011 11:06

nikonzen ha Scritto:

Prima vuoi rassicurazioni sula veridicità di qualcosa di sbagliato ma a cui hai sempre creduto. Poi, quando ormai ti sei ancora più convinto di avere ragione, l'altro può esporre. Quindi ha fatto bene Battaglia a dire che i morti per Chernobil siano stati zero e solo successivamente elencare gli effettivi deceduti.

Secondo me non è così. Te lo dico con l'esperienza di informatico che ogni tanto deve fare anche il venditore e quindi parlare con chi di informatica non ne capisce un tubo.
Se vado da un cliente a cui hanno raccontato che con 4 euro mette su un sistema eccezionale ed esordisco con un 'ti stanno prendendo in giro', ho già perso il cliente.
Devo partire con un 'vediamo cosa ti hanno proposto, e se possiamo fare meglio'. E nel discorso evidenziare le lacune e far sì che sia il cliente stesso a demolire pezzo per pezzo l'altra proposta.
Ma se dico con una cosa direttamente contraria a quello che il cliente pensa, qualunque cosa dica dopo verrà ignorata perchè non sarò più ritenuto un interlocutore credibile.

Sulle radiazioni io avrei risposto 'ad alte dosi fanno male' : non vai contro a quello che crede, ma già metti un paletto. E poi argomenti (ma non troppo, altrimenti lo mandi in confusione e non ottieni di fargli venire dei dubbi su quello che pensa).

Le interazioni umane sono molto complicate... (Infinite Differenze in Infinite Combinazioni ToungueToungue)

Ciao

RE:          Riflettiamo - Charade77 - 07-06-2011 12:57

Sarek ha Scritto:

Secondo me non è così. Te lo dico con l'esperienza di informatico che ogni tanto deve fare anche il venditore e quindi parlare con chi di informatica non ne capisce un tubo.
Se vado da un cliente a cui hanno raccontato che con 4 euro mette su un sistema eccezionale ed esordisco con un 'ti stanno prendendo in giro', ho già perso il cliente.


Hai detto una parolina magica :venditore
Se hanno intortato il cliente ,è colpa tua che cerchi di riportarlo sulla retta via o di chi lo ha intortato?

Sarek ha Scritto:

Devo partire con un 'vediamo cosa ti hanno proposto, e se possiamo fare meglio'. E nel discorso evidenziare le lacune e far sì che sia il cliente stesso a demolire pezzo per pezzo l'altra proposta.
Ma se dico con una cosa direttamente contraria a quello che il cliente pensa, qualunque cosa dica dopo verrà ignorata perchè non sarò più ritenuto un interlocutore credibile.


Concordo sul fatto che la strategia comunicativa è importante ,ma ammetti che se il tuo cliente non fa lo sforzo per capirne qualcosa di più ,è pressochè impossibile dimostrargli la bontà dei tuoi propositi.Lo tradurrei così:comunicare meglio ma con gente volenterosa di apprendere ,non credi?


RE:        Riflettiamo - tesla82 - 07-06-2011 15:33

renato ha Scritto:


Secondo me il problema di comunicazione è proprio qui.
Chiaramente, se una persona che non conosce a fondo l'argomento ti pone una domanda del genere, non ha nessun interesse a conoscere i diversi tipi di radiazione, vuole sapere se la radioattività in generale è pericolosa.
L'unica risposta possibile in questo caso è "SI le radiazioni fanno male".
Nessuno può negare la pericolosità delle radiazioni senza perdere di credibilità. E' una verità incontrovertibile.
Certo, dopo una risposta del genere è possibile e doveroso fare i distinguo, sul tipo di radiazione, sulle dosi ecc. ecc. ecc.
Non so se riesco a rendere l'idea: e come il discorso del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.

Tornando a Battaglia, se avesse detto ad esempio: "Le radiazioni sono estremamente pericolose, per questo motivo è usata una notevole cura nel loro controllo e sono previsti molti sistemi di sicurezza che consentono di tenerle sotto controllo", avrebbe espresso un concetto estremamente credibile e ragionevole.
Ma come faccio a fidarmi di chi ripete all'ossessione "non c'è problema"? Come minimo penso che stia sottovalutando il problema.

Anche perchè posso tranquillamente leggere una dichiarazione dell'associazione oncologi italiani in cui si dichiara il contrario:
http://www.aiom.it/UrlRewriting/Rewritin...mp;RWURL=1

Anche Veronesi, dopo la prima dichiarazione delle scorie in camera da letto, si è accorto dell'errore mediatico ed a corretto il tiro con affermazioni simili a quella mia citata sopra.




In determinate situazioni le radiazioni fanno male ma c'è una cosa che si deve dire è che una centrale atomica non deve emettere radiazioni al di fuori del contenitore principale!!! se lo fa vuol dire che l'impianto è guasto,poi viene monitorata constantemente la radiazione di fondo lungo il perimetro della centrale,se qualcosa va storto o succede qualche marachella la colpa è esclusivamente dell'uomo


se le scorie vengono stoccate male e succede un disatro la colpa deve essere attribuita alla mancanza di rispetto delle regole fondamentali.
RE:          Riflettiamo - nikonzen - 07-06-2011 16:40

Sarek ha Scritto:


Secondo me non è così. Te lo dico con l'esperienza di informatico che ogni tanto deve fare anche il venditore e quindi parlare con chi di informatica non ne capisce un tubo.
Se vado da un cliente a cui hanno raccontato che con 4 euro mette su un sistema eccezionale ed esordisco con un 'ti stanno prendendo in giro', ho già perso il cliente.
Devo partire con un 'vediamo cosa ti hanno proposto, e se possiamo fare meglio'. E nel discorso evidenziare le lacune e far sì che sia il cliente stesso a demolire pezzo per pezzo l'altra proposta.
Ma se dico con una cosa direttamente contraria a quello che il cliente pensa, qualunque cosa dica dopo verrà ignorata perchè non sarò più ritenuto un interlocutore credibile.

Sulle radiazioni io avrei risposto 'ad alte dosi fanno male' : non vai contro a quello che crede, ma già metti un paletto. E poi argomenti (ma non troppo, altrimenti lo mandi in confusione e non ottieni di fargli venire dei dubbi su quello che pensa).

Le interazioni umane sono molto complicate...  (Infinite Differenze in Infinite Combinazioni ToungueToungue)

Ciao

Ottima lezione su come smerciare un prodotto (un'idea). Prenderò nota. al momento mi vengono in mente solo le obiezioni poste da Charade, quindi non le ripeterò.


tesla82 ha Scritto:

In determinate situazioni le radiazioni fanno male ma c'è una cosa che si deve dire è che una centrale atomica non deve emettere radiazioni al di fuori del contenitore principale!!! se lo fa vuol dire che l'impianto è guasto,poi viene monitorata constantemente la radiazione di fondo lungo il perimetro della centrale,se qualcosa va storto o succede qualche marachella la colpa è esclusivamente dell'uomo

Beh, dai... è difficile che con il passare del tempo una centrale resti un ambiente totalmente isolato con l'esterno. Solo che, come ricordi subito dopo, il continuo monitoraggio garantisce la sicurezza necessaria.
RE:           Riflettiamo - tesla82 - 07-06-2011 17:19

nikonzen ha Scritto:


Beh, dai... è difficile che con il passare del tempo una centrale resti un ambiente totalmente isolato con l'esterno. Solo che, come ricordi subito dopo, il continuo monitoraggio garantisce la sicurezza necessaria.


We ma che sei impazzito!!! non deve assolutamente uscire radiazioni che alterino il naturale fondo esterno!! esistono norme apposta che regolano la sicurezza di una centrale ,se qualcosa esce l'impianto va fermato e cercato il guasto.

Poi se mi parli di un aumento dello 0,5% del fondo naturale intorno al perimetro o anche dello 1-2% ci puo stare,ma non oltre,basti vedere le misurazioni fatte vicino trino vercellese e caorso il range era quello descritto in precedenza.
RE:            Riflettiamo - nikonzen - 07-06-2011 17:26

tesla82 ha Scritto:



We ma che sei impazzito!!! non deve assolutamente uscire radiazioni che alterino il naturale fondo esterno!! esistono norme apposta che regolano la sicurezza di una centrale  ,se qualcosa esce l'impianto va fermato e cercato il guasto.

Poi se mi parli di un aumento dello 0,5% del fondo naturale intorno al perimetro o anche dello 1-2% ci puo stare,ma non oltre,basti vedere le misurazioni fatte vicino trino vercellese e caorso il range era quello descritto in precedenza.


Io mi riferisco alla difficoltà di ottenere un TOTALE isolamento, non certo di una rottura del circuito primario Big Grin.
RE:             Riflettiamo - Charade77 - 07-06-2011 17:30

nikonzen ha Scritto:



Io mi riferisco alla difficoltà di ottenere un TOTALE isolamento, non certo di una rottura del circuito primario Big Grin.


Se è un PWR non hai grossi problemi dai ,rimane tutto in "casa" ... Toungue
RE:              Riflettiamo - nikonzen - 07-06-2011 17:55

Charade77 ha Scritto:


Se è un PWR non hai grossi problemi dai ,rimane tutto in "casa" ... Toungue

Ti riferisci al confinamento dell'isola nucleare dal resto dell'impianto?
RE:               Riflettiamo - Charade77 - 07-06-2011 18:05

nikonzen ha Scritto:


Ti riferisci al confinamento dell'isola nucleare dal resto dell'impianto?


Dato che nel PWR ,pressurizzatori e primario sono tutti nell'isola nucleare ,esce solo il secondario che va in turbina quindi è più protetto il sistema ,a fronte di maggiore spazio impegnato.Col BWR invece ,andando direttamente in turbina ,se si danneggiasse lato turbina ci sarebbe qualche problema in più ... Anche se comunque la cattura neutronica negli LWR non è così elevata ...
RE:            Riflettiamo - renato - 07-06-2011 18:21

tesla82 ha Scritto:

Poi se mi parli di un aumento dello 0,5% del fondo naturale intorno al perimetro o anche dello 1-2% ci puo stare,ma non oltre,basti vedere le misurazioni fatte vicino trino vercellese e caorso il range era quello descritto in precedenza.

Da dove arriva quella piccola percentuale?
E' una semplice domanda, mi interessa la risposta.
RE:                Riflettiamo - nikonzen - 07-06-2011 18:29

Charade77 ha Scritto:



Dato che nel PWR ,pressurizzatori e primario sono tutti nell'isola nucleare ,esce solo il secondario che va in turbina quindi è più protetto il sistema ,a fronte di maggiore spazio impegnato.Col BWR invece ,andando direttamente in turbina ,se si danneggiasse lato turbina ci sarebbe qualche problema in più ... Anche se comunque la cattura neutronica negli LWR non è così elevata ...


Bastava un si alla mia domanda (intendevo proprio quello che hai scritto).
No, OK, ripassare è sempre utile, grazie.
RE:             Riflettiamo - tesla82 - 07-06-2011 18:35

renato ha Scritto:


Da dove arriva quella piccola percentuale?
E' una semplice domanda, mi interessa la risposta.


Sogin prima e dal 1980 in poi arpa,per esempio nella centrale di caorso la sezione regionale di piacenza dell'arpa ha fatto prelievi di terreno entro 2 km dalla centrale,i valori sono dello 0,5-1% in piu della normale radioattivita di fondo,irrilevanti per la salute pubblica.
RE:              Riflettiamo - nikonzen - 07-06-2011 18:37

tesla82 ha Scritto:

Sogin prima e dal 1980 in poi arpa,per esempio nella centrale di caorso la sezione regionale di piacenza dell'arpa ha fatto prelievi di terreno entro 2 km dalla centrale,i valori sono dello 0,5-1% in piu della normale radioattivita di fondo,irrilevanti per la salute pubblica.

Credo intendesse dire a cosa sia dovuta quella percentuale di radioattività esterna.
RE: Riflettiamo - tesla82 - 07-06-2011 18:56

Di preciso non so risponderti ma cosi per quel che so le schermature antiradiazione del contenitore principale assorbono le particelle vaganti risucchiandole dentro le pareti i cosidetti fotoni presumibilmente raggi gamma,questo accade dopo un determinato periodo che la centrale è in funzione!

I credo in questa teoria ma non ne sono sicuro.


RE:  Riflettiamo - renato - 07-06-2011 19:12

tesla82 ha Scritto:

Di preciso non so risponderti ma cosi per quel che so le schermature antiradiazione del contenitore principale assorbono le particelle vaganti risucchiandole dentro le pareti i cosidetti fotoni presumibilmente raggi gamma,questo  accade dopo un determinato   periodo che la centrale è in funzione!
I credo in questa teoria ma non ne sono sicuro.

E' un fenomeno costante o varia col tempo?
RE:   Riflettiamo - tesla82 - 07-06-2011 19:46

renato ha Scritto:


E' un fenomeno costante o varia col tempo?


Dall'entrata in servizio della centrale nucleare questo fenomeno è sicuramente costante ,infatti in fase di progettazione lo spessore di ogni componente,il volume di acqua e la sezione del contenitore di piombo sono progettati per la specifica potenza del reattore,comunque stiamo parlando di radiazioni gamma e fasci di fotoni che sono in grado di attraversare liberamente e "girare" attraverso i materiali.

Fattori da considerare sono: la distanza dalla sorgente l’interposizione di una schermatura tra la sorgente ed il luogo che si vuole proteggere, intensita ϕ,ed energia in MeV oltre alle variabili di flusso,la ricerca è basata su una schermatura che tenga costante questa energia prodotta che se puo diventare letale se esce dal contenitore principale.

Detto cosi sembra una baggianata ma non lo è!si eseguono calcoli complicatissimi ,questo argomento è la parte piu difficile per un ingegnere ci sarebbe da parlare per una infinita di pagine anche perche le reazioni in gioco sono tantissime!! ,comunque lo scopo è bloccare il flusso,da studi condotti si è visto che il calcestruzzo caricato con materiali inerti tipo Barite,ilmenite,trucioli di ferro raggiunge un elevato punto di schermatura.

saluti.
RE:        Riflettiamo - sexyteo - 08-06-2011 19:39

renato ha Scritto:

L'unica risposta possibile in questo caso è "SI le radiazioni fanno male".
Nessuno può negare la pericolosità delle radiazioni senza perdere di credibilità. E' una verità incontrovertibile.


Ennesima tua "sparata"!
Tale "perla di saggezza" è farneticata da chi, come te, incosapevolmente (in quanto non sai di che parlo!), attribuisce al modello LNT (Linear no-threshold model) un valore "assoluto", quando invece il modello LNT viene adottato a scopo prudenziale ma non si può certo affermare che abbia una qualche validità scientifica visto che non è possibile vedere alcun danno prodotto sulla salute dalla radioattività a basse dosi, come afferma la stessa I.C.R.P. (International Commission on Radiological Protection), nella pubblicazione (ICRP 103) Raccomandazioni 2007 della Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica (The 2007 Recommendations of the International Commission on Radiological Protection - Marzo 2007) a pagina 45 (pag. 53 del pdf): "A causa di questa incertezza sugli effetti sanitari delle basse dosi, la Commissione giudica che non è appropriato, ai fini delle programmazioni di sanità pubblica, calcolare il numero ipotetico di casi di cancro o di malattie ereditarie che potrebbero essere associati con dosi molto piccole di radiazioni ricevute da un gran numero di persone durante periodi di tempo molto lunghi" e (pagina 168 - pag. 176 del pdf) "Il modello LNT non è universalmente accettato come verità biologica, ma piuttosto, dal momento che attualmente non conosciamo quale livello di rischio sia associato con l'esposizione a dosi molto basse, è considerato come una valutazione prudente di politica pubblica volto ad evitare un rischio non necessario dovuto all'esposizione.... non può essere esclusa la possibilità di una soglia per l'induzione del cancro ad un livello basso non noto di dose", inoltre (pagina 270 - pag. 278 del pdf) "La Commissione ritiene che, nell’intervallo delle basse dosi, i fattori di rischio abbiano un elevato grado d'incertezza. Questo è in particolare il caso delle dosi individuali molto basse che sono soltanto piccole frazioni della dose da radiazioni ricevuta dalle sorgenti naturali. L'utilizzo della dose efficace collettiva in tali condizioni per stime dettagliate di rischio non è una procedura valida"; ed ancora sul modello LNT (pagina 273 - pag. 281 del pdf) "questo modello è un'ipotesi che non è stata scientificamente convalidata. È considerato come l'interpretazione più appropriata dei dati sperimentali e epidemiologici attualmente disponibili ed è coerente con l'attuale livello di conoscenza degli effetti stocastici della radiazione. Tuttavia, il suo utilizzo introduce anche un grado elevato d'incertezza, in particolare per quanto riguarda le esposizioni a basse dosi e a bassi ratei di dose (UNSCEAR, 2000)":
http://www.airm.it/_images/icrp103.pdf
La United Nations Scientific Committee on the Effects of Atomic Radiation (UNSCEAR) scrive nel rapporto del 2000, Biological effects at low radiation doses, (pagina 160 - pag. 88 del pdf) che "a strictly linear dose response should not be expected in all circumstances", inoltre (pagina 159 . pag. 87 del pdf) "For most tumour types in experimental animals and in man a significant increase in risk is only detectable at doses above about 100 mGy. An exception is for human exposures in utero when a significant increase in tumour induction in children has been found for doses in the 10 - 20 mGy range (low-LET). No such excess was observed in the studies of Japanese atomic bomb survivors irradiated in utero":
http://www.unscear.org/docs/reports/annexg.pdf
Tra l'altro, un articolo di Elio Giroletti (Dip. Fisica nucleare e teorica, Università di Pavia e INFN sez. di Pavia), intitolato "Basse dosi di radiazioni ionizzanti possono avere effetti benefici?", pubblicato sulla rivista specializzata Fisica in Medicina nel n° 2 (aprile-giugno 2004 – pp: 174-177) prende in considerazione l'ormesi, come effetto benefico della esposizione cronica a basse dosi di radiazioni ionizzanti.
Ne ho già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...900#pid900
E' inoltre plausibile che radiazioni a basso livello promuovano effettivamente la riparazione del DNA, come affermato in questo riassunto dello studio intitolato The case for integrating low dose, beneficialresponses into US EPA risk assessments di John DeSesso (tossicologo):
http://het.sagepub.com/content/25/1/7.abstract
Va ricordato che la dose media annua del fondo naturale, nel mondo, é pari a 2,4 mSv, ma il range é generalmente compreso tra 1 e 10 mSv, come illustrato nella tabella 1 (Average radiation dose from natural sources) di pagina 5 del Report of the United Nations Scientific Committee on the Effects of Atomic Radiation to the General Assembly:
http://www.unscear.org/docs/reports/gareport.pdf
già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...88#pid1588
In questa presentazione della IAEA, Dose effect curves: deterministic and stochastic effecs of radiation, a pagina 16 ammette che "Dose-effect relationship in low dose range (below 100 mSv) not yet verified":
http://www.google.it/url?sa=t&source...mp;cad=rja
La Health Physics Society, afferma che (pag. 1) "In accordance with current knowledge of radiation health risks, the Health Physics Society recommends against quantitative estimation of health risks below an individual dose1 of 5 rem2 in one year or a lifetime dose of 10 rem above that received from natural sources. Doses from natural background radiation in the United States average about 0.3 rem per year. A dose of 5 rem will be accumulated in the first 17 years of life and about 25 rem in a lifetime of 80 years. Estimation of health risk associated with radiation doses that are of similar magnitude as those received from natural sources should be strictly qualitative and encompass a range of hypothetical health outcomes, including the possibility of no adverse health effects at such low levels. There is substantial and convincing scientific evidence for health risks following high-dose exposures. However, below 5–10 rem (which includes occupational and environmental exposures), risks of health effects are either too small to be observed or are nonexistent":
http://hps.org/documents/risk_ps010-2.pdf
Analogamente, la Académie des Sciences (Academy of Sciences) - Académie nationale de Médecine (National Academy of Medicine), nello studio Dose-effect relationships and estimation of the carcinogenic effects of low doses of ionizing radiation (30 Marzo 2005) afferma in conclusione che (pag. 4) "this report raises doubts on the validity of using LNT for evaluating the carcinogenic risk of low doses (< 100 mSv) and even more for very low doses (< 10 mSv). The LNT concept can be a useful pragmatic tool for assessing rules in radioprotection for doses above 10 mSv; however since it is not based on biological concepts of our current knowledge, it should not be used without precaution for assessing by extrapolation the risks associated with low and even more so, with very low doses (< 10 mSv), especially for benefit-risk assessments imposed on radiologists by the European directive 97-43. The biological mechanisms are different for doses lower than a few dozen mSv and for higher doses. The eventual risks in the dose range of radiological examinations (0.1 to 5 mSv, up to 20mSv for some examinations) must be estimated taking into account radiobiological and experimental data. An empirical relationship which has been just validated for doses higher than 200 mSv may lead to an overestimation of risks (associated with doses one hundred fold lower), and this overestimation could discourage patients from undergoing useful examinations and introduce a bias in radioprotection measures against very low doses (< 10 mSv)":
http://www.radscihealth.org/rsh/Papers/F..._04_05.pdf
Anche la stessa American Nuclear Society afferma che "There is substantial and convincing scientific evidence for health risks at high dose. Below 10 rem (which includes occupational and environmental exposures) risks of health effects are either too small to be observed or are non-existent":
http://www.ans.org/pi/ps/docs/ps41.pdf
Diversi studi seri, come ho già detto a proposito dell'ormesi, ipotizzano la risposta adattativa, almeno sugli animali, di fronte a bassi valori di dose assorbita di radiazione (qui i riassunti):
http://www.bioone.org/doi/abs/10.1667/RR0561.1
http://www.bioone.org/doi/abs/10.1667/RR0682.1
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16953665
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10817047
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17149982
Il rapporto statunitense Health Risks from Exposure to Low Levels of Ionizing Radiation: BEIR VII Phase 2, critico verso il modello LNT a basse dosi, a pagina 333 afferma "cautelativamente" che "In chronic low-dose experiments with dogs (75 mGy/d for the duration of life), vital hematopoietic progenitors showed increased radioresistance along with renewed proliferative capacity (Seed and Kaspar 1992). Under the same conditions, a subset of animals showed an increased repair capacity as judged by the unscheduled DNA synthesis assay (Seed and Meyers 1993). Although one might interpret these observations as an adaptive effect at the cellular level, the exposed animal population experienced a high incidence of myeloid leukemia and related myeloproliferative disorders. The authors concluded that “the acquisition of radioresistance and associated repair functions under the strong selective and mutagenic pressure of chronic radiation is tied temporally and causally to leukemogenic transformation by the radiation exposure”(Seed and Kaspar 1992)":
http://www.nap.edu/openbook.php?record_i...p;page=333
qui, in riassunto (si veda la tabella 1 di pagina 3) in cui si ammette che "At doses of 100 mSv or less, statistical limitations make it difficult to evaluate cancer risk in humans" e aggiunge che "There are two competing hypotheses to the linear no-threshold model. One is that low doses of radiation are more harmful than a linear, no-threshold model of effects would suggest. BEIR VII finds that the radiation health effects research, taken as a whole, does not support this hypothesis. The other hypothesis suggests that risks are smaller than predicted by the linear nothreshold model are nonexistent, or that low doses of radiation may even be beneficial. The report concludes that the preponderance of information indicates that there will be some risk, even at low doses, although the risk is small":
http://dels-old.nas.edu/dels/rpt_briefs/..._final.pdf
qui dalla prima pagina:
http://www.nap.edu/openbook.php?record_i...page=1#top
Assai critico, nei confonti del modello LNT, è il Prof. Bernard Cohen (professore emerito di fisica all'Università di Pittsburgh):
http://www.phyast.pitt.edu/%7Eblc/LNT-1995.PDF
http://www.jpands.org/vol13no3/cohen.pdf
http://www.world-nuclear.org/sym/1998/cohen.htm
qui (da pag. 8):
http://www.physics.ohio-state.edu/~wilki...9.pdf.xpdf
Qui vi sono i range della dose:
http://www.nuclear.utah.edu/class_notes/..._aug05.pdf
e qui a pagina 117 (pag. 9 del pdf) i limiti (è un ottimo documento):
http://canteach.candu.org/library/20031305.pdf
Questo prestiogio studio pubblicato sulla rivista Radiology (April 2009 Radiology, 251, 13-22.), intitolato The Linear No-Threshold Relationship Is Inconsistent with Radiation Biologic and Experimental Data mostra l'incosistenza del modello LNT se raffrontato con i dati sperimentali:
http://radiology.rsna.org/content/251/1/13.long

Per capire cosa sia il modello LNT si riporta spesso questo esempio pratico: secondo la teoria LNT poiché una persona esposta ad una massiccia dose di radiazioni (ad esempio 5-6 Sv in poco tempo; ore) ne rimane colpita mortalmente, allora  anche una esposizione di un milione di persone ad una radiazione 1 milione di volte più piccola (5-6 Sv/ 1 milione)  produrrà sicuramente almeno un cancro tra le persone colpite. Con lo stesso tipo di ragionamento si potrebbe sostenere che, se 1 litro di grappa provoca normalmente in una persona lo stato di ebbrezza, facendo bere 1 litro di grappa a 1000 persone in modo equamente suddiviso, ovvero 1000 ml/1000 = 1 ml (un millilitro = un cucchiaino da caffè) ciò provocherà sicuramente l'ebbrezza ad una delle mille persone che hanno bevuto il cucchiaino di grappa.
Malgrado l'argomentazione sia ridicola la LNT è stata la base su cui sono state prese le decisioni sui livelli di sicurezza delle radiazioni da parte di diversi governi, ma come abbiamo visto è una misura prudenziale ma non si può certo affermare che abbia una qualche validità scientifica visto che non è possibile vedere alcun danno prodotto sulla salute dalla radioattività a basse dosi.
Ciò è ben argomentato in un articolo di Giuseppe Filipponi (fisico nucleare, docente, direttore della rivista Fusione Scienza e Tecnologia), qui:
http://fusione.altervista.org/Vievere_co...ticolo.htm
Interessante questo riassunto del recente libro di Wade Allison intitolato Radiation and reason:
http://www.radiationandreason.com/
In estrema sintesi, per dirla alla Paracelso: è la dose che fa il veleno!


renato ha Scritto:

Certo, dopo una risposta del genere è possibile e doveroso fare i distinguo, sul tipo di radiazione, sulle dosi ecc. ecc. ecc.
Non so se riesco a rendere l'idea: e come il discorso del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.


Non sai di che parli! Farnetichi come al solito!
Non si parla, invece, mai del rischio del radon naturale abbinato con il tabagismo, qui ben documentato dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS):
http://www.iss.it/pres/prim/cont.php?id=...amp;lang=1
Conclusioni analoghe dell'ente statunitense Environmental Protection Agency (EPA):
http://www.epa.gov/radon/pubs/citguide.html


renato ha Scritto:

Anche perchè posso tranquillamente leggere una dichiarazione dell'associazione oncologi italiani in cui si dichiara il contrario:
http://www.aiom.it/UrlRewriting/Rewritin...mp;RWURL=1


L'AIOM, cioè l'Associazione Italiana di Oncologia Medica, è una libera organizzazione di professionisti:
http://www.aiom.it/Iscrizione/1,142,1,
ma non è un ente istituzionale o di ricerca; lo stesso Umberto Veronesi è tra i fondatori e la pensa in maniera opposta dal collega Carmelo Iacono:
http://www.aiom.it/Associazione/Struttur.../1,2213,1,
Lo stesso oncologo dimostra una incompetenza assoluta in energia e radioattività degli impianti industriali (nucleari e non), in questa intervista:
http://www.ladestra.info/?p=35451
Detto questo, quanto affermato da lui sul sito dell'AIOM è un comunicato stampa di sapore politico in cui non vengono citati studi, ricerche o rapporti di nessun tipo, è quindi una sua "opinione", per altro non suffragata dai fatti che qui ho riportato.
Aggiungo, che ho già parlato della presunta pericolosità, anche nel normale esercizio, delle centrali nucleari:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...04#pid1404
e tutti questi studi prestigiosi escludono maggiori rischi di cancro per la popolazione che vive nei pressi degli impianti nucleari.

Detto questo, fermo restando quanto ho già detto sull'utente Renato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...93#pid3493
è emblematico come il mix tra ignoranza scolastica e decenni di disinformazione scientifica, portata avanti dai media (giornali, riviste, televisione e nell'ultimo decennio anche sul web) e da diversi partiti e associazioni verdi varie, abbia prodotto dei propri adepti come nelle "migliori" sette, incapaci di formulare, su base razionale, un qualche pensiero e di "procedere", invece, per "verità assolute" come nel peggiore fondamentalismo! Di tutto ciò, l'utente Renato ne è un chiaro "esempio".
RE: Riflettiamo - renato - 08-06-2011 21:03

@sexyteo
sei proprio noioso.
Ti avevo chiesto di continuare senza insulti, ma evidentemente per te un mondo senza insulti è più inconcepibile di uno senza nucleare.
Continua pure a litigare con i tuoi "amici" grillini; loro sicuramente capiranno il tuo modo di fare e ti risponderanno a tono.
Vi divide solo il nucleare, per il resto siete uguali.


RE: Riflettiamo - magnesium - 08-06-2011 21:44

sexyteo,

un passaggio del tuo messaggio dell' 8 giugno 2011 - 19:39
è stata modificato.

posso chiederti per favore di evitare di rivolgerti ad altri utenti usando parole poco rispettose?

grazie


RE:  Riflettiamo - sexyteo - 08-06-2011 23:09

renato ha Scritto:

@sexyteo
sei proprio noioso.
Ti avevo chiesto di continuare senza insulti, ma evidentemente per te un mondo senza insulti è più inconcepibile di uno senza nucleare.
Continua pure a litigare con i tuoi "amici" grillini; loro sicuramente capiranno il tuo modo di fare e ti risponderanno a tono.
Vi divide solo il nucleare, per il resto siete uguali.


Noto che sistematicamente non rispondi mai nel merito alle questioni.
Nei tuoi confronti, i miei non sono insulti, ma constatazioni, per te amare, ma rimangono constatazioni.
Detto questo, posso considerarti una "vittima" della tua stessa ignoranza, scolastica in primis, e di una "informazione" scientifica dei media che in questo Paese rasenta il ridicolo. Una "vittima", ne più ne meno, come i tanti connazionali che sono stati abbindolati da tubi, vanne varie, sette, ecc... e spesso da questi "tunnel" è difficile uscirci e i tuoi post confermano ogni volta di più, che l'uscita da questo "tunnel" è lontanissima, in quanto non hai nemmeno la decenza di provare a capire (seppur sei sicuramente una persona assai limitata, ma qui la "colpa" è del caso!) e a porre in discussione le tue "verità assolute".
Debbo dedicarti ancora qualche post, perchè l'alto tasso di stupidaggini, da te farneticate, presenti nei tuoi messaggi, meritano una risposta secca e precisa.
Francamente mi chiedo il senso della tua permanenza in questo forum.
Ripeto, quello che fa al caso tuo è il blog del grillo sparlante.
RE:  Riflettiamo - sexyteo - 08-06-2011 23:12

magnesium ha Scritto:

sexyteo,
un passaggio del tuo messaggio dell' 8 giugno 2011 - 19:39
è stata modificato.
posso chiederti per favore di evitare di rivolgerti ad altri utenti usando parole poco rispettose?
grazie


Va bene, ma ho sempre di più la sensazione che l'utente Renato sia un troll (di sicuro scolasticamente ignorante) giunto qui a provocare.
Non risponde mai, nel merito, alle questioni poste.
RE: Riflettiamo - renato - 08-06-2011 23:20

@sexyteo
hai preso delle frasi, le hai avulse dal contesto, ed hai prodotto il tuo solito post pieno di insulti e di link.
Ma davvero sei così povero di idee da non riuscire ad esprimerne una senza prima aver verificato che qualcun altro l'abbia espressa per te?
A parte ripetere a pappagallo quello che altri hanno detto, di tuo sai solo produrre insulti.
In tutti i tuoi post non ho ancora visto un'idea TUA, sei solo capace di fare copia-incolla delle idee degli altri. Non sei uno scienziato, sei un ladro di idee, o, al massimo, un buon bibliotecario.
Se avessi letto bene quei post, ti saresti accorto che si stava parlando di "comunicazione", non di pompe e valvole.
Ma immagino che la comunicazione tu non sappia neanche cos'è, visti i tuoi post.

Per quanto riguarda l'AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), non me ne frega niente di chi sia il suo presidente.
Ha fatto un comunicato stampa (un COMUNICATO STAMPA, non uno studio oncologico, la sai la differenza?), in cui ha espresso la posizione dell'associazione.
La "posizione dell'associazione" significa che la maggioranza degli oncologi (2.000) da cui è composta concorda con questa posizione.
Certo 2.000 oncologi non possono competere con il "grande" professor sexyteo, saranno anche loro tutti ignoranti.
Continua pure così, fai solo un favore agli antinuclearisti.


RE: Riflettiamo - Stefano - 08-06-2011 23:50

http://www.aiom.it/News/Notiziario/Archi.../1,5018,1,

Cito il virgolettato del Dott. Iacono <<La nostra posizione è chiara: non c’è niente di più cancerogeno delle radiazioni.>>

Bene: mi chiedo dunque come il Dott. Iacono classifichi Idrocarburi policiclici aromatici ed Aflatossine, solo per citare due delle più potenti classi di sostanze cancerogene conosciute.
Per completezza riporto la lista dell'IARC delle varie sostanze sicuramente cancerogene (gruppo 1) dove si può perfettamente notare che le radiazioni ionizzanti sono in "ottima" compagnia http://monographs.iarc.fr/ENG/Classifica...pOrder.pdf

E' dunque lecito o no dubitare della stringente scientificità delle affermazioni del Presidente della AIOM?


RE:  Riflettiamo - renato - 09-06-2011 00:02

Stefano ha Scritto:

E' dunque lecito o no dubitare della stringente scientificità delle affermazioni del Presidente della AIOM?

Secondo me non sono tanto importanti le singole parole quanto il senso di quello che ha detto.
Non lo conosco nè mi interessa più di tanto sapere chi sia.
Era una dichiarazione alla stampa e come tale va interpretata.
Nell'associazione degli oncologi probabilmente tutti conoscono le sostanze cancerogene e la loro classificazione in base alla pericolosità.
Evidentemente la maggioranza di loro ha deciso che le radiazioni sono pericolose, dove siano posizionate nella scala non lo so.
Sicuramente hanno anche ben presente quali siano le concentrazioni pericolose delle radiazioni o di altre sostanze.
Questa è una dichiarazione pubblica, che risente necessariamente tutte le approssimazioni del caso. La notizia importante è che gli oncologi (non il loro rappresentente) abbiano espresso una posizione ufficiale.

RE:  Riflettiamo - sexyteo - 09-06-2011 00:25

renato ha Scritto:

@sexyteo
hai preso delle frasi, le hai avulse dal contesto, ed hai prodotto il tuo solito post pieno di insulti e di link.
Ma davvero sei così povero di idee da non riuscire ad esprimerne una senza prima aver verificato che qualcun altro l'abbia espressa per te?
A parte ripetere a pappagallo quello che altri hanno detto, di tuo sai solo produrre insulti.
In tutti i tuoi post non ho ancora visto un'idea TUA, sei solo capace di fare copia-incolla delle idee degli altri. Non sei uno scienziato, sei un ladro di idee, o, al massimo, un buon bibliotecario.
Se avessi letto bene quei post, ti saresti accorto che si stava parlando di "comunicazione", non di pompe e valvole.
Ma immagino che la comunicazione tu non sappia neanche cos'è, visti i tuoi post.


Quando si parla di Scienza, contano i dati e i fatti in primis, poi possono esserci ragionevoli opinioni che si fondano però sui dati di fatto. Altrimenti si potrebbe dire che una dose di 100 sievert è salutare mentre una dose di 10^(-12) sievert provoca la morte istantanea... è una opinione!
Hai farneticato su tutti gli argomenti di cui hai "parlato" (modulazione degli impianti, emissioni, costi, statistica, ecc...); solo per fare qualche esempio, hai affermato che "Gli incentivi tedeschi, ad esempio, non danno soldi per la produzione dei kw FV (come in italia)" e io ti ho risposto che "gli impianti fotovoltaici di piccola e media taglia (tutti quelli domestici e quelli inferiori a 30 KWp) hanno un contributo astronomico di quasi 0,6 €/kWh (il più elevato in Europa)!":
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...83#pid2583
se non si riporta la fonte di tale affermazione si sarebbe potuto dire tutto o il contrario di tutto, mancando di rispetto a chi legge! Hai affermato che il gas "l'unica alternativa, valida, economica, e non inquinante", ma senza riportare dati potrei dire che gli impianti a gas emettono vitamina C e basta e il gas è gratuito, invece quando si passa alle emissioni misurate e i costi le opinioni cadono, tanto è vero che quegli otto punti li hai evitati:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...44#pid2344
ma sul tuo "amato", "ecologico" e "economicissimo" gas ci tornerò presto.
In estrema sintesi, ricordo a tutti che le opinioni sono come le palle: ognuno ha le sue (di Clint Eastwood).
Nel rispetto di chi mi legge, ho quindi il dovere di riportare la fonte da cui traggo le informazioni e tali fonti sono spesso testi accademici su cui ho studiato, oppure prestigiosi e aggiornati rapporti e studi. Questo fa parte del bagaglio culturale di chi ha studiato e si è confrontato e si confronta continuamente con il metodo scientifico. Ciò è cosa ben diversa dal tuo "linkaggio random":
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...53#pid2753
Per quanto riguarda il modello LNT, che sta alla base dell'equivoco (per chi è estraneo all'argomento) sulla presunta pericolosità delle radiazioni a prescindere dalla dose, ho citato le fonti pertinenti riportando ampi stralci e indicando le pagine.
Avrei detto cose  "avulse dal contesto"!? Confutami, dati alla mano, non con linkaggi random!
Darmi del "ladro" è comico dato che riporto sistematicamente la fonte, senza "appropriarmi", per esempio, di voluminosi studi della Commissione Internazionale di Radioprotezione (I.C.R.P.) che hanno richiesto anni di studio e centinaia di persone impegnate! Di mestiere non faccio lo scienziato, ma lavoro, nella pratica, con la scienza quotidianamente.
Dimostri, come sempre, di essere senza argomenti.
Ti sei accorto, a tue spese, che questo non è il forum di beppe grillo dove si può dire tutto e il contrario di tutto senza fornire la minima prova.
Ripeto, qui non si sta discutendo se è più bella Belen Rodriguez o Nina Moric.

renato ha Scritto:

Per quanto riguarda l'AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), non me ne frega niente di chi sia il suo presidente.
Ha fatto un comunicato stampa (un COMUNICATO STAMPA, non uno studio oncologico, la sai la differenza?), in cui ha espresso la posizione dell'associazione.
La "posizione dell'associazione" significa che la maggioranza degli oncologi (2.000) da cui è composta concorda con questa posizione.
Certo 2.000 oncologi non possono competere con il "grande" professor sexyteo, saranno anche loro tutti ignoranti.
Continua pure così, fai solo un favore agli antinuclearisti.


Poche chiacchiere, riportami uno studio serio che confermi quanto affermato dall'oncologo Iacono.
Continui a non rispondere nel merito alla questioni.
Mi fai pena.
RE:   Riflettiamo - lucaberta - 09-06-2011 00:31

sexyteo ha Scritto:
Va bene, ma ho sempre di più la sensazione che l'utente Renato sia un troll (di sicuro scolasticamente ignorante) giunto qui a provocare.
Non risponde mai, nel merito, alle questioni poste.

a me ricorda lo zombie in cui e' incappato Tom Woods in quest'intervista...

http://www.youtube.com/watch?v=TrcM5exDxcc

Poche parole, e sempre le stesse... Big Grin

Ciao, Luca
RE:  Riflettiamo - lucaberta - 09-06-2011 00:38

renato ha Scritto:
Per quanto riguarda l'AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), non me ne frega niente di chi sia il suo presidente.
Ha fatto un comunicato stampa (un COMUNICATO STAMPA, non uno studio oncologico, la sai la differenza?), in cui ha espresso la posizione dell'associazione.
La "posizione dell'associazione" significa che la maggioranza degli oncologi (2.000) da cui è composta concorda con questa posizione.
Certo 2.000 oncologi non possono competere con il "grande" professor sexyteo, saranno anche loro tutti ignoranti.

i soliti due pesi e due misure, vero Renato?

Quando parla tale Iacono e si scaglia contro il nucleare, allora tutti bravi gli oncologi, sanno tutto di radiazioni e quello che dicono e' oro colato. Ma se Umberto Veronesi dice qualcosa sul nucleare e sulle radizioni, apriti cielo! Ma che diavolo ne sapra' mai quel vecchio bacucco che e' solo un oncologo e non uno specialista di radiazioni.

Non so perche', ma mi viene in mente uno zombie che dice... "radiazioni"... e poi... "scorie"... e poi... "leucemie"... e poi di nuovo... "radiazioni".  Se non avete capito dovete guardare il video qui sopra, ahime' in inglese ma molto simpatico!

Ciao, Luca
RE:   Riflettiamo - sexyteo - 09-06-2011 00:38

renato ha Scritto:

Secondo me non sono tanto importanti le singole parole quanto il senso di quello che ha detto.


Atteggiamento assai pericoloso! Non ha detto che gli piace la torta di mele, ha fatto (Iacono) una precisa affermazione "scientifica" senza fornire nessuna prova!

renato ha Scritto:

Non lo conosco nè mi interessa più di tanto sapere chi sia.
Era una dichiarazione alla stampa e come tale va interpretata.


Bene, allora vai a leggere quanto ho riportato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...75#pid3675
io riporto cose "avulse dal contesto" (comunque voglio sapere, dati alla mano, cosa avrei detto di "avulso")!? Bene, leggiti in prima persona, tanto per cominciare, le Raccomandazioni 2007 della Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica che ho riportato correttamente (è pure in lingua italiana). Se poi qualcosa non la capisci (cosa assai probabile), posta una o più domande e qualcuno, sottoscritto compreso, ti risponderà.

renato ha Scritto:

Nell'associazione degli oncologi probabilmente tutti conoscono le sostanze cancerogene e la loro classificazione in base alla pericolosità.


Per Iacono non si può dire, ha parecchia confusione sulla radioprotezione. In quella associazione (AIOM) può iscriversi qualunque medico (qualunque specializzazione), specializzando incluso, e anche chi medico non lo è; testualmente: "Possono iscriversi tutti i medici, indipendentemente dalla loro specializzazione; l'associazione è aperta anche a infermieri professionali, data manager e laureati con laurea diversa da Medicina e Chirurgia, che costituiranno i Soci Aggregati".
http://www.aiom.it/UrlRewriting/Rewritin...mp;RWURL=1
già linkato in precedenza! Ripeto: è una organizzazione di professionisti, non un ente istituzionale o di ricerca.

renato ha Scritto:

Evidentemente la maggioranza di loro ha deciso che le radiazioni sono pericolose, dove siano posizionate nella scala non lo so.
Sicuramente hanno anche ben presente quali siano le concentrazioni pericolose delle radiazioni o di altre sostanze.
Questa è una dichiarazione pubblica, che risente necessariamente tutte le approssimazioni del caso. La notizia importante è che gli oncologi (non il loro rappresentente) abbiano espresso una posizione ufficiale.


La Scienza non si decide a maggioranza, contano i fatti e i dati, che tu eviti sistematicamente.
RE:    Riflettiamo - sexyteo - 09-06-2011 00:43

lucaberta ha Scritto:

a me ricorda lo zombie in cui e' incappato Tom Woods in quest'intervista...
http://www.youtube.com/watch?v=TrcM5exDxcc
Poche parole, e sempre le stesse... Big Grin
Ciao, Luca


L'elemento più tragicomico dell'utente Renato è che si scaglia contro chi riporta correttamente le fonti da cui trae i dati e le informazioni, come me, perchè per lui vengono prima le "opinioni" suffragate dal nulla! La verità gli fa male e non gli piace.... pazzesco! E' peggio di quanto pensassi!
RE: Riflettiamo - magnesium - 09-06-2011 01:03

Però davvero non comprendo perchè ultimamente in questo forum con faciltà si esasperano i toni e si ci pone l'un contro l'altro cercando a tutti i costi la delegittimazione reciproca.

Comprendo che l'avvicinarsi del referendum possa incidere nel creare un' atmosfera più effervescente, però sarebbe davvero più proficuo per la dialettica se ci si riportasse sui binari della diatriba costruttiva.


RE: Riflettiamo - magnesium - 09-06-2011 01:04

Non voglio vedere acredine in questo forum.

Seppellite l'ascia di guerra.

Grazie.


RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 09-06-2011 08:40

Più che acredine, magnesium, noia su questo forum e fuga dalle domande tramite attacchi personali.


RE:  Riflettiamo - lucaberta - 09-06-2011 09:50

Alessandro Bellotti ha Scritto:
Più che acredine, magnesium, noia su questo forum e fuga dalle domande tramite attacchi personali.

chissa' come mai, mi e' subito tornao in mente il video dell'intervista dello zombie, quando ho letto il tuo messaggio. Sono tornato subito a guardarlo, e mi sono messo a ridere. Big Grin

Fuga dalle domande? Sexyteo scrive un papiro ogni volta che risponde, ma sono certo che nessuno di voi nemmeno legge quello che lui scrive, nemmeno clicca su uno dei tanti link che lui indica. Perche' dico questo? Perche' a me succede lo stesso!

Non c'e' peggior sordo... voi qui venite soltanto pieni delle vostre certezze, e vi mettete sulla cattedra e ci raccontate quanto stiamo sbagliando.

Mi spiace, non attacca. Noi non ci stiamo sbagliando. Proprio per niente.

Ciao, Luca
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 09-06-2011 11:09

Ho chiesto e lo richiedo: come può il nucleare soddisfare la richiesta di nuova energia nei prossimi 15 o 20 anni quando, dati alla mano (centrali in costruzione e previste) potrà arrivare a meno del 7% ?
Ulteriore domanda: che senso ha, a livello mondiale, sbattersi per un 7% scarso ?
Più che domande, mi concedete almeno di pormi queste domande che ovviamente sono frutto di deduzioni da dati certi ?
Mi sono anche prese del sordo...
Per quanto riguarda i link, ho consultato quelli proposti da sexyteo, peraltro già di mia conoscenza che confermano quanto io sto sostenendo.
Se però mi rispondete dicendo che le conferenze servono per fare il brodo, che i dati che fornisco sono da visionario (stessa visione degli scienziati di 194 paese..), che mi continuate a dirmi che non conosco la differenza fra energia e potenza, che bla bla...., vuol dire che state sviando, svicolando etc..
Può il nucleare, nel mondo, essere il riferimento futuro per i fabbisogni energetici eletttrici del pianeta ?
Soddisfare il 30% di energia elettrica del pianeta (prossimi 15 o venti anni) vuol dire costruire non meno di 700 centrali della potenza di una EPR.
Può l'industria mondiale del nucleare soddisfare questa richiesta ?
Evidentemente no.
Quindi, ripeto, chi sostiene il nucleare parla o non parla di aria fritta ?


RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 09-06-2011 11:57

un altro dato: la Cina
http://magazine.quotidiano.net/ecquo/ecq...solo-anno/
Di solito non posto link perchè quando porto dati ho la pretesa di essere creduto ma faccio una eccezione.
Nel 2010 nuova potenza per 97 Gwatt e consumi aumentati del 14,5%.
Quanto di questa potenza e energia da nucleare ? Zero ?
Poi aggiungiamo l'India la cui popolazione è ormai a livello cinese e prevista (lo ha detto Romano Prodi a un convegno di Confindustria Modena al quale ho assistito il 7 giugno) entro il 2050 a 1,7 miliardi di persone.
Se la Cina aumenterà la potenza installata di 100 Gwatt all'anno anche l'India farà quindi altrettanto.
Esaminando solo questi 2 paesi, quanto da nucleare ?
Sempre meno del 6%.
Per non parlare di Brasile con PIL in aumento del 8% all'anno che è praticamente fatto senza nucleare.
Occorre quindi concentrarsi su altre sorgenti di energia.
Proprio come sta facendo e farà la Germania.
Ricordo che IPCC prevede, a fronte di opportune politiche dei governi, l'80% di energia elettrica entro il 2050 da rinnovabili.
Poi sono io il sordo...


RE:  Riflettiamo - Charade77 - 09-06-2011 13:14

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Soddisfare il 30% di energia elettrica del pianeta (prossimi 15 o venti anni) vuol dire costruire non meno di 700 centrali della potenza di una EPR.
Può l'industria mondiale del nucleare soddisfare questa richiesta ?
Evidentemente no.
Quindi, ripeto, chi sostiene il nucleare parla o non parla di aria fritta ?



... Ti faccio una semplice domanda ,secca ,senza giri di parole :

a detta tua ,devo costruire 700 centrali EPR per soddisfare il 30% del fabbisogno , voglio da te l'alternativa!Senza link ,senza discorsoni :con cosa produci l'equivalente di 700 centrali EPR?
RE:  Riflettiamo - Charade77 - 09-06-2011 13:31

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Più che acredine, magnesium, noia su questo forum e fuga dalle domande tramite attacchi personali.


Posso immaginare voi siate annoiati e vi capisco ... come i bambini ... si sà che quando devono imparare qualcosa ,stare attenti per apprendere si annoiano e si stufano ... diverso è se li lasci giocherellare si divertono un mondo ... ti capisco ti capisco ...
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 09-06-2011 14:57

Mi dai anche del bambino con la solita arroganza e compatimento, charade, ma continui a non rispondermi.
Per l'alternativa ti risponde la Germania con in testa la Siemens, e l'IPCC.
Sono anch'io poco convinto che gli intendimenti tedeschi siano credibili.
Vorrei però una risposta adeguata e non solo dire 'a detta tua servono 700 EPR equivalenti' come per sminuire il quesito.
Non sono io che dico che nei prossimi 15 anni occorreranno ben più di 2 gwatt installati ma è un dato reperibile in rete.
Ho anche linkato notizie recenti sulla Cina, visto che continuate a non fidarvi.
Sei quindi d'accordo, charade, che il nucleare, non può essere la risposta alle grandi richieste di nuova energia che entro 15 avremo a livello mondiale ?
Occorre partire da questo presupposto per poter analizzare quali potrebbero essere le alternative.
Ovviamente se tu e la combriccola pro-nucleo pensate il contrario, amen.
Ditemi allora come, chi e dove si costruiranno reattori nucleari per 1000 Gwatt in 15 anni.
Solo la Cina, con i ritmi di oggi, avrà la necessità, in 15 anni di avere una nuova potenza elettrica installata di 1000/1300 Gwatt e non mi sembra che in Cina siano previste centrali nucleari per 300 Gwatt nei prossimi 15 anni.
Per avere le risposte sulle alternative, occorrerebbe analizzare le soluzioni intraprese a medio termine ad esempio dalla Germania, senza paraocchi atomici.


RE:  Riflettiamo - Charade77 - 09-06-2011 15:22

Innanzi tutto 2 aspetti da chiarire

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Per l'alternativa ti risponde la Germania con in testa la Siemens, e l'IPCC.
Sono anch'io poco convinto che gli intendimenti tedeschi siano credibili.


1°Aspetto
Ammetti che tra qui sopra e qui sotto sei un pò confuso:
Sopra è l'opposto di sotto!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Per avere le risposte sulle alternative, occorrerebbe analizzare le soluzioni intraprese a medio termine ad esempio dalla Germania, senza paraocchi atomici.


2°Aspetto
Hai intrapreso un lungo giro di parole,ma ti chiedeveo una risposta secca ,senza Cina ,Germania ecc.
Potenza di n°700 EPR =quale fonte(o mix energetico)?
Ovviamente alternativo ai fossili ,si capisce ed è scontato (te lo ricordo a volte tu ne esca ,come per la Germania ,che per ora servono gas e carbone)

Mi raccomando ,ing Belotti ,risposta secca ... Se hai chiaro tutto , il 2° termine dell'equazione già lo conosci.
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 09-06-2011 16:58

non ho per niente chiaro il problema di come installare l'equivalente di potenza di 700 EPR. Pensavo si fosse capito.
Qui sta il punto. Occorre capire, visto la nullità della soluzione nucleare nei prossimi 15/20 anni, cosa faranno le potenze economiche mondiali per sopperire alla grande richiesta di potenza elettrica installata che avremo.
Non ho la soluzione. L'ho già dichiarato mille volte.
Mi sono limitato e mi limiterò ad osservare, in giro per il mondo, con le piccole possibilità che il mio lavoro mi offre, cosa studieranno i vari paesi 'guida' come la Germania.
Leggo oggi, ad esempio, che l'Arabia Saudita punta ad avere il 15% di energia da rinnovabili entro 10 anni.
Possiamo anche sparare soluzioni o obiettivi ma ad oggi l'unica certezza che ho è che il nucleare per le ragioni che ho esposto, non solo non è la risposta ma NON può essere la risposta.
Non sono ovviamente confuso (e dai con gli attacchi personali), non ho certezze se non quella già espressa sopra.
Attendo la tua risposta in merito al quesito che ho posto.
Rispondere con una domanda che non c'entra nulla ad una domanda precisa non ti fa onore, charade.


RE:  Riflettiamo - lucaberta - 09-06-2011 17:25

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Leggo oggi, ad esempio, che l'Arabia Saudita punta ad avere il 15% di energia da rinnovabili  entro 10 anni.

non ho letto la notizia che citi tu Alessandro, e la do' ovviamente per buona. Ma leggo anche questa notizia:

http://www.world-nuclear-news.org/IT-Sau...06115.html

dalla quale posso semplicemente trarre l'insegnamento che ai Sauditi e' molto chiaro il concetto di mix energetico bilanciato, una cosa che invece a te pare essere oscura.

Perche' non si spiega altrimenti come mai dici che credi molto nel nucleare, basta che sia in Italia, poi dici che il nucleare non serve a nulla nemmeno all'estero e che nessuno lo sta costruendo... dici un sacco di cose, molte false, facendoti bello di un presunto rispetto per l'energia nucleare, che poi e' continuamente smentito da tutte le cose che dici.

Per fortuna che il mondo non e' proprio come lo dipingi tu.

Ciao, Luca

P.S. Ah, mai sentito parlare di centrali a carbone e a gas? Perche' e' cosi' che puoi produrre il fabbisogno energetico di base. O tu sei uno che davvero pensa che con le rinnovabili puoi produrre fabbisogno energetico di base?

RE:  Riflettiamo - tesla82 - 09-06-2011 18:32

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ho chiesto e lo richiedo: come può il nucleare soddisfare la richiesta di nuova energia nei prossimi 15 o 20 anni quando, dati alla mano (centrali in costruzione e previste) potrà arrivare a meno del 7% ?
Ulteriore domanda: che senso ha, a livello mondiale, sbattersi per un 7% scarso ?
Più che domande, mi concedete almeno di pormi queste domande che ovviamente sono frutto di deduzioni da dati certi ?
Mi sono anche prese del sordo...
Per quanto riguarda i link, ho consultato quelli proposti da sexyteo, peraltro già di mia conoscenza che confermano quanto io sto sostenendo.
Se però mi rispondete dicendo che le conferenze servono per fare il brodo, che i dati che fornisco sono da visionario (stessa visione degli scienziati di 194 paese..), che mi continuate a dirmi che non conosco la differenza fra energia e potenza, che bla bla...., vuol dire che state sviando, svicolando etc..
Può il nucleare, nel mondo, essere il riferimento futuro per i fabbisogni energetici eletttrici del pianeta ?
Soddisfare il 30% di energia elettrica del pianeta (prossimi 15 o venti anni) vuol dire costruire non meno di 700 centrali della potenza di una EPR.
Può l'industria mondiale del nucleare soddisfare questa richiesta ?
Evidentemente no.
Quindi, ripeto, chi sostiene il nucleare parla o non parla di aria fritta ?



Il problema tuo di fondo sono i numeri che tu citi nei messaggi che sono sbagliati,con i progetti che abbiamo in italia in cantiere per il nucleare andremo oltre il 7%...


secondo errore che tu commetti non esiste oggi nessuna fonte rinnovabile Fv,eolico e qualiasi cosa che tu voglia che equivalga 700 centrali EPR in tutte le sue qualita sia come costanza di produzione che come competivita di prezzo.

Al giorno d'oggi esiste una nazione la francia che oltre a soddisfare i propri bisogni energetici ,salve ben 3 nazioni tra cui ci siamo noi adesso ed in futuro gli tocchera andare a salvare anche la germania per la scellerata decisione degli ecostorditi!!!

ovviamente i problemi ci sono e sono tanti in questo settore come il nucleare,mentre nel settore delle rinnovabili si puo solo sperare adesso oggi come oggi con le conoscenze che abbiamo di poterle impiegare per risparmiare energia e togliere qualcosa dal troppo lavoro delle termoelettriche e delle nucleari,ma impiegarle come fonte principale per la copertura del 80% da qui fino al 2050 uuuu troppo c'è ne passa...

Se qualche scienziato tirera fuori qualche invenzione e nessuno gli rompera le scatole allora forse posso darti ragione ,ma fino ad allora non si combina nulla:

1) la copertura dell'energia mondiale con il nucleare è possibile ovviamente scorte permettendo!!

2) la copertura dell'80% del fabbisogno mondiale con rinnovabili è impossibile oggi allo stato attuale per i 10000000000 di motivi che leggi qua in questo forum ed in tutti i forum seri con ingegneri e non con i vari grillo e celentano qualsiasi ..

se tu non ti fidi di quello che ti si dice qui in questo forum, è una tua scelta che ti sei fatto questa idea e non te la togli piu dalla mente come te il restante 80% degli italiani la pensano come te quindi tranquillo non sei il solo!!tanto a smadonnare non saranno le varie societa che vendono pannelli Fv pale eoliche e compagnia bella ma le societa che distribuiscono corrente che vedendo la situazione un posto lo trovano per costruire le centrali nucleari(vedi enel con la centrale nucleare in slovenia)
RE:  Riflettiamo - Charade77 - 09-06-2011 18:41

Alessandro Bellotti ha Scritto:

non ho per niente chiaro il problema di come installare l'equivalente di potenza di 700 EPR. Pensavo si fosse capito.


Dalla tua ostentata sicurezza antinuclearista ,avevo sperato tu avessi una soluzione che potesse risolvere il benedetto problema dei benedetti EPR ,e invece te ne esci che non hai soluzioni...
Cominciamio con l'affermare che le soluzioni non coincidono con i sogni ,trattandosi di realtà : o quella fetta di energia la generi con i fossili o tapezzi di pale e specchi fino ad Alfa Centauri con la speranza in una brezza da 500 Km/h e soleggiata all'inverosimile.
Vedi , il problema di chi inutilmente si scaglia contro il nucleare è la poca razionalità delle proprie idee permeata dall'utopia ,dalla ricerca del favolosamente perfetto a costo e rischi 0.Non lo troverete mai ,cacciatevelo bene nel cranio :non c'è modo se non quello di una scelta ponderata optando per quanto di meglio abbiamo e di concreto ,non sulle illusioni o sui pagliativi!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Qui sta il punto. Occorre capire, visto la nullità della soluzione nucleare nei prossimi 15/20 anni, cosa faranno le potenze economiche mondiali per sopperire alla grande richiesta di potenza elettrica installata che avremo.
Non ho la soluzione. L'ho già dichiarato mille volte.
Possiamo anche sparare soluzioni o obiettivi ma ad oggi l'unica certezza che ho è che il nucleare per le ragioni che ho esposto, non solo non è la risposta ma NON può essere la risposta.


La certezza è che il nucleare è un'energia di potenza ,costante e serve iniziare a pensare di integrarla all'interno del mix energetico.Nessuno ha mai pensato in questo forum di installare centrali nucleari procapite.Mi sembra invece si sostenga l'inevitabile necessità del suo utilizzo ,che è cosa ben diversa!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non sono ovviamente confuso (e dai con gli attacchi personali), non ho certezze se non quella già espressa sopra.


Ma ogni battutina ironica non puoi tramutarla in un attacco personale ... mi serve a sdrammatizzare la vostra "rigida seriosità" a cospetto dell'atomo ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Attendo la tua risposta in merito al quesito che ho posto.
Rispondere con una domanda che non c'entra nulla ad una domanda precisa non ti fa onore, charade.


Tranquillo ,non intendo fuggire  e ti rassicuro dicendoti che nemmeno io ho la bacchetta magica ,nè sono laureato in magia ... Quindi ti postrerò una risposta plausibile ,don't worry!



RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 10-06-2011 08:31

Attendo la risposta al quesito (anche da Tesla e da Lucalberta): vista la grande richiesta di nuova potenza elettrica nei prossimi 15 anni (ben oltre 2300 Gwatt), ritenete che il nucleare possa essere la risposta ?
In 15 anni può l'industria del nucleare mondiale far fronte almeno al 30% di detta richiesta cioè essere in grado di costruire almeno 600/700 centrali di potenza simile a una EPR ?
Io dico di no e quindi confermo che non ha senso, a livello mondiale, puntare sul nucleare in quanto, questa tecnologia, se va bene, potrà nei prossimi 15 anni fornire, a livello mondiale, tenendo conto di ciò che dice il word nuclear, una percentuale inferiore al 7% e quindi insignificante.
Attendo smentite o altri ragionamenti.


RE:  Riflettiamo - Cher - 10-06-2011 17:00

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Attendo la risposta al quesito (anche da Tesla e da Lucalberta): vista la grande richiesta di nuova potenza elettrica nei prossimi 15 anni (ben oltre 2300 Gwatt), ritenete che il nucleare possa essere la risposta ?
In 15 anni può l'industria del nucleare mondiale far fronte almeno al 30% di detta richiesta cioè essere in grado di costruire almeno 600/700 centrali di potenza simile a una EPR ?
Io dico di no e quindi confermo che non ha senso, a livello mondiale, puntare sul nucleare in quanto, questa tecnologia, se va bene, potrà nei prossimi 15 anni fornire, a livello mondiale, tenendo conto di ciò che dice il word nuclear, una percentuale inferiore al 7% e quindi insignificante.
Attendo smentite o altri ragionamenti.


Smentisco.
Rolleyes

RE:  Riflettiamo - sexyteo - 10-06-2011 18:53

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Più che acredine, magnesium, noia su questo forum e fuga dalle domande tramite attacchi personali.


Il problema è che i "duri" dati dalla realtà non ti piacciono e non corrispondono alle tue aspettative... cosa facciamo!? Li cambiamo!?
Ovviamente non perdi occasione per postare dati non corrispondenti alla realtà (dai numeri a caso) e a non rispondere nel merito a nulla (come fanno qualche altro utente di questo forum).
Lo dimostrerò anche qui.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ho chiesto e lo richiedo: come può il nucleare soddisfare la richiesta di nuova energia nei prossimi 15 o 20 anni quando, dati alla mano (centrali in costruzione e previste) potrà arrivare a meno del 7% ?
Ulteriore domanda: che senso ha, a livello mondiale, sbattersi per un 7% scarso?


Questo dato del 7% da dove arriva!? Mistero!
Va precisato, per l'ennesima volta, che l'energia elettronucleare è già l'energia del "presente", sia a livello mondiale:
http://www.world-nuclear.org/uploadedIma...uction.png
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=29
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/29ELEC.pdf
ma sopratutto, se si considera l'Unione Europea a 27 Stati membri (EU-27), il nucleare è la seconda fonte di produzione elettrica con 937 TWh, poco sotto il carbone che è a quota 940 TWh:
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=30
qui lo storico degli ultimi 20 anni:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/30ELEC.pdf
ed anche i Paesi sviluppati (area OECD a 30 Stati membri), in cui è la terza fonte, appena sotto il gas (2.365 TWh), con circa 2.272 TWh e con il carbone, prima fonte, a 3.882 TWh:
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=28
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/28ELEC.pdf
Riepilogando, quota di produzione elettronucleare (dati IEA 2008):
Mondo: 13,48 % (2.730.823 su 20.260.838 GWh)
Europa (EU-27): 27,79 % (937.236 su 3.373.072 GWh)
Area OCSE (OECD 30): 21,15 % (2.272.423 su 10.744.862 GWh)

Ne avevo già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...712#pid712
e soprattutto qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...451#pid451
e qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...452#pid452
Al momento (1 Giugno 2011) vi sono in costruzione al mondo 63 GWe di potenza elettronucleare che forniranno circa 500 TWh di energia elettrica all'anno e sono stati ordinati ulteriori 172 GWe che produrranno circa 1.360 TWh/anno, quindi sono previsti complessivamente quasi 2.000 TWh/anno di produzione elettronucleare al mondo, senza considerare che sono stati proposti ulteriormente 384 GWe che potrebbe aggiungere ulteriori 3.000 TWh/anno:
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
potenzialmente, in un prossimo futuro, con i nuovi reattori (in costruzione, ordinati e proposti) si potrebbero produrre, al mondo, sino a 5.000 TWh all'anno in aggiunta a quelli già prodotti.

La quota che il nucleare avrà in futuro, è stata ipotizzata nel già stracitato rapporto Energy Technology Perspectives - Scenarios & Strategies to 2050 (OECD/IEA, 2010), in cui nella tabella 3.1, Global electricity production by energy source and by scenario, tale quota (elettronucleare), al 2050, è compresa tra un minimo del 10% a un massimo del 39% a seconda dello scenario.


Alessandro Bellotti ha Scritto:

Più che domande, mi concedete almeno di pormi queste domande che ovviamente sono frutto di deduzioni da dati certi?


Prego, ma i dati che riporti sono campati per aria.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Mi sono anche prese del sordo...


Diciamo che non vuoi sentire.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Per quanto riguarda i link, ho consultato quelli proposti da sexyteo, peraltro già di mia conoscenza che confermano quanto io sto sostenendo.


Quei dati non li avevi mai visti e sentiti, nè ti sei preso la briga di verificare le tue "fantasie", dato che mi hai scritto: "Dammi il pdf, il nucleare fornisce il 15% dell'energia elettrica etc.. etc."; ti ho già risposto qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...83#pid3583

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Se però mi rispondete dicendo che le conferenze servono per fare il brodo, che i dati che fornisco sono da visionario (stessa visione degli scienziati di 194 paese..), che mi continuate a dirmi che non conosco la differenza fra energia e potenza, che bla bla...., vuol dire che state sviando, svicolando etc..


Mi vuoi riportare la documentazione ufficiale di questa conferenza, indicandomi le pagine pertinenti!?
Pretendo i link ufficiali e/o i file ufficiali in allegato in questo forum.
Comunque continui a fare chiacchiere!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Può il nucleare, nel mondo, essere il riferimento futuro per i fabbisogni energetici eletttrici del pianeta ?
Soddisfare il 30% di energia elettrica del pianeta (prossimi 15 o venti anni) vuol dire costruire non meno di 700 centrali della potenza di una EPR.
Può l'industria mondiale del nucleare soddisfare questa richiesta ?
Evidentemente no.
Quindi, ripeto, chi sostiene il nucleare parla o non parla di aria fritta ?


Intanto, la previsione dei consumi in futuro, al 2050, è compresa tra un minimo di 37.656 TWh/anno a un massimo di 46.186 TWh/anno (attualmente sono 19 756 TWh) e laddove (Global electricity production by energy source and by scenario) la quota di nucleare scende sino al 10% (scenario: Baseline 2050) il carbone è al 44% e il gas al 23%, mentre se la quota di nucleare sale fino al 39% (scenario: BLUE hi NUC 2050) il carbone è all'8% e il gas al 11% (complessivamente).

Alessandro Bellotti ha Scritto:

un altro dato: la Cina
http://magazine.quotidiano.net/ecquo/ecq...solo-anno/
Di solito non posto link perchè quando porto dati ho la pretesa di essere creduto ma faccio una eccezione.


Che link autorevole! Le tue informazioni tecniche provengono da una sezione denominata "Sostenibilità sociale, economica e ambientale" di un quotidiano!? Bravissimo! Ma non sai consultare i dati ufficiali dai database degli enti competenti!?
Comunque continui a sparare numeri a caso.
Per esempio, hai affermato che "l'energia elettrica per uso civile e illuminazione è una grande percentuale (oltre il 50%) del totale dell'energia elettrica", seguito da questo pistolotto: "Vi sono città illuminate di notte come se fosse giorno. Date un'occhiata alle visioni dell'Italia da satellite di notte. Napoli sembra incendiata. Dei 20 Gwatt necessari ogni secondo di notte, quanta potenza possiamo risparmiare ? 20% almeno cioè le 4 EPR. Fate un ragionamento ogni tanto. Pensate ai numeri"; al che, ti ho ti ho domandato la fonte, qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...83#pid3583
risposta non pervenuta, come sempre.
Andando a vedere i numeri reali:
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA...ogico.aspx
l'illuminazione pubblica italiana, consuma (in calo del 0,4 % rispetto al 2008) 6.317,4 GWh (dati TERNA 2009) su un totale di 299.915,2 GWh (dati TERNA 2009) di consumo nazionale totale di energia elettrica (tra l'altro in calo dal 2008 del 6%), ergo, l'illuminazione pubblica incide per il 2,1 % sui consumi nazionali!
I consumi elettrici riferiti all'utenza domestica, sono pari a 68.924,4 GWh (dati TERNA 2009), i quali rappresentano quasi il 23 % del consumo nazionale totale di energia elettrica; mentre i settori più energivori (dati TERNA 2009), sono l'industria con 130.505,9 GWh (in calo del 13,8 % rispetto al 2008) che rappresentano il 43,5 % dei consumi elettrici nazionali, e il settore terziario (trasporti, commercio, comunicazioni, alberghi, ristorazione, ecc...) con 94.834,9 GWh (pari al 31,6 % dei consumi elettrici nazionali).
Quindi, il dato da te fornito, di "oltre il 50 %" di consumo di energia elettrica, derivante dalla illuminazione pubblica e dall'utenza domestica (civile) è campato per aria come il pistolotto a seguito.
Tale "dato" ("oltre il 50 %") non è neppure attribuile al consumo domestico di m3 di gas:
http://www.autorita.energia.it/it/dati/gm63.htm
Se c'è uno che deve pensare ai numeri, perché da i numeri, quello sei tu.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Nel 2010 nuova potenza per 97 Gwatt e consumi aumentati del 14,5%.
Quanto di questa potenza e energia da nucleare ? Zero ?
Poi aggiungiamo l'India la cui popolazione è ormai a livello cinese e prevista (lo ha detto Romano Prodi a un convegno di Confindustria Modena al quale ho assistito il 7 giugno) entro il 2050 a 1,7 miliardi di persone.
Se la Cina aumenterà la potenza installata di 100 Gwatt all'anno anche l'India farà quindi altrettanto.
Esaminando solo questi 2 paesi, quanto da nucleare ?
Sempre meno del 6%.
Per non parlare di Brasile con PIL in aumento del 8% all'anno che è praticamente fatto senza nucleare.
Occorre quindi concentrarsi su altre sorgenti di energia.
Proprio come sta facendo e farà la Germania.
Ricordo che IPCC prevede, a fronte di opportune politiche dei governi, l'80% di energia elettrica entro il 2050 da rinnovabili.
Poi sono io il sordo...


Continui a non riportare uno straccio di fonte per i dati che citi.
L'India, per la produzione di energia elettrica, va a tutto carbone:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/INELEC.pdf
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=IN
pur tuttavia ha notevoli piani di sviluppo di energia elettronuclare:
http://www.world-nuclear.org/info/inf53.html
con quasi 4 GWe in costruzione e altri 45 GWe di reattori pianificati e proposti.
Sulla Cina, ti ho già risposto qui, e dati alla mano ti ho dimostrato l'incosistenza delle rinnovabili cinesi (idroelettrico a parte):
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...39#pid2939
ma anche la Cina, ha vasti programmi di sviluppo elettronucleare; ha quasi 90 GWe di reattori in costruzione e pianificati e altra (quasi) 150 GWe proposti:
http://www.world-nuclear.org/info/inf63.html
Il Brasile, a causa della morfologia del territorio, ha una elevatissima produzione di energia idroelettrica:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/BRELEC.pdf
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=BR
caso assai raro, simile alla Norvegia, per gli stessi motivi:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/NOELEC.pdf
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=NO
tuttavia, il Brasile non rinuncia e non rinuncierà a dotarsi di energia elettronucleare:
http://www.world-nuclear.org/info/inf95.html
nonostante non abbia una produzione di energia elettrica basata sulle fossili!
Rimango in attesa di questo fantomatico rapporto dell'IPCC che preveda "l'80% di energia elettrica entro il 2050 da rinnovabili". Ripeto, voglio documentazione ufficiale e non brochure della Siemens, la quale è una società per azioni che produce di tutto, reattori nucleari inclusi (come quelli che sono in Germania):
http://www.world-nuclear.org/info/inf43.html

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Mi dai anche del bambino con la solita arroganza e compatimento, charade, ma continui a non rispondermi.
Per l'alternativa ti risponde la Germania con in testa la Siemens, e l'IPCC.
Sono anch'io poco convinto che gli intendimenti tedeschi siano credibili.
Vorrei però una risposta adeguata e non solo dire 'a detta tua servono 700 EPR equivalenti' come per sminuire il quesito.
Non sono io che dico che nei prossimi 15 anni occorreranno ben più di 2 gwatt installati ma è un dato reperibile in rete.
Ho anche linkato notizie recenti sulla Cina, visto che continuate a non fidarvi.


Certo, dai i numeri! Sembri uno dei tanti telepredicatori del lotto!
In ogni caso, non devi parlare di potenza installata, ma di energia che occorre! Ne parlo più avanti in questo stesso post.
Comunque, di sicuro, la Germania ha tra le bollette elettriche più care del mondo (oltre che in Europa, come ho già detto e documentato più volte)! Vediti il World Energy Outlook 2010 (OECD/IEA, 2010), a pagina 610 (pag. 612 del pdf), la figura 20.5, Electricity prices with India compared with selected countries, 2009, in cui all'utenza residenziale, l'energia elettrica costa quasi il doppio della media dei Paesi OCSE!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Sei quindi d'accordo, charade, che il nucleare, non può essere la risposta alle grandi richieste di nuova energia che entro 15 avremo a livello mondiale ?
Occorre partire da questo presupposto per poter analizzare quali potrebbero essere le alternative.
Ovviamente se tu e la combriccola pro-nucleo pensate il contrario, amen.
Ditemi allora come, chi e dove si costruiranno reattori nucleari per 1000 Gwatt in 15 anni.
Solo la Cina, con i ritmi di oggi, avrà la necessità, in 15 anni di avere una nuova potenza elettrica installata di 1000/1300 Gwatt e non mi sembra che in Cina siano previste centrali nucleari per 300 Gwatt nei prossimi 15 anni.
Per avere le risposte sulle alternative, occorrerebbe analizzare le soluzioni intraprese a medio termine ad esempio dalla Germania, senza paraocchi atomici.


Il nucleare è e rimane l'unica alternativa alle fossili, infatti laddove c'è più nucleare ci sono meno fossili e viceversa.
Personalmente, ritengo che i Paesi più sviluppati (area OCSE) dovrebbero incrementare con il tempo, sempre di più la quota di nucleare e lasciare le fossili (per la produzione elettrica) ai Paesi in via di sviluppo.
Se il XX secolo è stato il secolo del petrolio, il XXI secolo rischia di essere il secolo del carbone! Ovviamente, non è possibile, nel breve e medio termine fare a meno delle fonti fossili per la produzione elettrica mondiale, ma è possibile, a lungo termine, programmare una diminuzione continua dell'utilizzo delle fossili in pari passo con l'avanzare della tecnologia nucleare ed anche dell'idroelettrico, laddove non è sfruttato a pieno (Africa) e delle rinnovabili non intermittenti (biomasse e geotermico).
Un EPR produce almeno una dozzina di TWh e considerato che in un impianto può metterne almeno 2, occupando non più di 2 Kmq di superficie, sulla base dell'energia che ti serve stimi il numero di reattori che ti occorrono, non sulla potenza installata!


Alessandro Bellotti ha Scritto:

non ho per niente chiaro il problema di come installare l'equivalente di potenza di 700 EPR. Pensavo si fosse capito.
Qui sta il punto. Occorre capire, visto la nullità della soluzione nucleare nei prossimi 15/20 anni, cosa faranno le potenze economiche mondiali per sopperire alla grande richiesta di potenza elettrica installata che avremo.
Non ho la soluzione. L'ho già dichiarato mille volte.
Mi sono limitato e mi limiterò ad osservare, in giro per il mondo, con le piccole possibilità che il mio lavoro mi offre, cosa studieranno i vari paesi 'guida' come la Germania.
Leggo oggi, ad esempio, che l'Arabia Saudita punta ad avere il 15% di energia da rinnovabili  entro 10 anni.
Possiamo anche sparare soluzioni o obiettivi ma ad oggi l'unica certezza che ho è che il nucleare per le ragioni che ho esposto, non solo non è la risposta ma NON può essere la risposta.
Non sono ovviamente confuso (e dai con gli attacchi personali), non ho certezze se non quella già espressa sopra.
Attendo la tua risposta in merito al quesito che ho posto.
Rispondere con una domanda che non c'entra nulla ad una domanda precisa non ti fa onore, charade.


Dunque, 700 reattori EPR (installandone almeno 2 a impianto, sono 350 impianti nucleari), possono coprire, da soli, quasi il 50% della attuale produzione mondiale di energia elettrica, occupando 700 Kmq (un quadrato di neanche 27 Km per lato). E' "possibilissimo" installarlare 350 impianti nucleari nel mondo.
L'Arabia Saudita, fino a prova contraria, va a tutto gas e soprattutto petrolio:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/SAELEC.pdf
e alla voce rinnovabili ha zero:
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=SA
Se sei in possesso di documentazione ufficiale che prospetta "il 15% di energia da rinnovabili  entro 10 anni" sei invitato a riportarla.
La Germania è una nazione "guida" per le elevate emissioni di CO2 in atmosfera o per i costi elevati, per i suoi cittadini, del kWh!? Big Grin


Alessandro Bellotti ha Scritto:

Attendo la risposta al quesito (anche da Tesla e da Lucalberta): vista la grande richiesta di nuova potenza elettrica nei prossimi 15 anni (ben oltre 2300 Gwatt), ritenete che il nucleare possa essere la risposta ?
In 15 anni può l'industria del nucleare mondiale far fronte almeno al 30% di detta richiesta cioè essere in grado di costruire almeno 600/700 centrali di potenza simile a una EPR ?
Io dico di no e quindi confermo che non ha senso, a livello mondiale, puntare sul nucleare in quanto, questa tecnologia, se va bene, potrà nei prossimi 15 anni fornire, a livello mondiale, tenendo conto di ciò che dice il word nuclear, una percentuale inferiore al 7% e quindi insignificante.
Attendo smentite o altri ragionamenti.


E' ovvio che con il tempo la richiesta di energia non potrà che aumentare (seppur non è possibile stabilirlo con certezza, come ho già detto), sopratutto nei Paesi poveri e in quelli in via di sviluppo, anche perché a un aumento di consumi di energia elettrica corrisponde un aumendo dell'Indice di Sviluppo Umano (Human Development Index - H.D.I.), come illustrato nella figura 8.17, Comparison of the Human Development Index to the Energy, di pagina 265 (pag. 267 del pdf) del World Energy Outlook 2010 (OECD/IEA, 2010) e nella figura 2, Per Capita energy consumption and HDI value di pagina 4 (pag. 5 del pdf) di questo documento dello Human Development Report 2007/2008 Development Index:
http://hdr.undp.org/en/reports/global/hd...e_amie.pdf
e soprattutto in questo della OECD/IEA (pag. 10), The link between Energy Use per Capita & Human Development Index:
http://www.iea.org/weo/slide_library.pdf
Facendo una media tra il minimo di 37.656 TWh/anno a il massimo di 46.186 TWh/anno di consumi al 2050, si possono stimare circa 42 PWh (42.000 TWh); a questo punto, per soddisfare l'intero fabbisogno con gli attuali EPR, ce ne vorrebbero 3.500 ma nessuno che conosca bene il problema energetico, pensa di soddisfare il 100% con gli attuali reattori nucleari e solo con il nucleare. Da qui al 2050, la 4a generazione di nucleare sarà una realtà consolidata e gli ulteriori sviluppi di idroelettrico e delle fonti rinnovabili non intermittenti potranno fornire un contributo notevole; tuttavia in nessuna proiezione seria, in questa prima metà del secolo si potrà fare completamente a meno delle fossili nella produzione di energia elettrica, ma se non si vuole consegnare questo secolo al carbone (in primis e al gas) è necessario procedere con concreti programmi nucleari (EPR e Westinghouse AP1000) ed anche con reattori di piccola taglia:
http://www.world-nuclear.org/info/inf33.html
In futuro, assai remoto, sarà possible contare sui reattori a fusione nucleare (a caldo!).
Facendo qualche considerazione per l'Italia, mantendo giustamente la quota di energia elettrica prodotta dall'idroelettrico e da tutte le rinnovabili, per sostuire la quota di fossili (207 TWh) e per coprire le importazioni (45 TWh) sono necessari, grosso modo (per 250 TWh), 20 reattori EPR che potrebbero essere collocati in 10 impianti nucleari (mediamente 2 reattori per centrale):
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2497
Almeno per iniziare, per l'Italia, avrei affidato all'energia elettronucleare la quota del fabbisogno elettrico di base (24/24h per 365 giorni all'anno) che è pari a una richiesta costante, di potenza elettrica effettiva, di quasi 20 GWe, come riportato nella curva di durata della potenza oraria richiesta sulla rete italiana di TERNA (pagine 75 - pag. 3 del pdf):
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2501
Tale fabbisogno di base rappresenta quasi il 60% del totale del consumo elettrico nazionale e può essere soddisfatto (fabbisogno elettrico di base) da 14 reattori EPR collocati in 7 centrali nucleari.
Tieni presente che l'Italia non è tra i Paesi maggiormente consumatori di energia elettrica, ne ha trend elevati:
http://noi-italia2011.istat.it/fileadmin...ati/74.pdf
RE: Riflettiamo - tesla82 - 10-06-2011 22:09

Io in genere non offendo nessuno ma quando sento certe castronerie!!!

Alessandro bellotti non ti metto manco ing. davanti al nome anche perche per me sei il classico "alienato" dalle mirabolanti balle sparate dalle persone che non sanno una mazza di energia..



RE: Riflettiamo - Cher - 10-06-2011 22:34

Complimenti a sexyTeo per il dettagliato lavoro di risposta all'Ing.All. Bell che sono sempre più convinto che sia più di una persona dietro ad ub unico nomitativo.
Se mi sbaglio , chiedo scusa.


RE: Riflettiamo - lucaberta - 11-06-2011 16:24

Sexyteo, chapeau! Il tuo messaggio e' di una chiarezza disarmante, e ti do' atto di una capacita' espressiva e allo stesso tempo di sintesi tra decine di link utili e interessanti davvero fuori dalla norma. Quando mai ci incontreremo, sara' mio piacere offrirti una bevanda per adulti a tua scelta!  Smile

Nel tuo messaggio chiedi a Belotti una cosa qui:

Riporta:
Rimango in attesa di questo fantomatico rapporto dell'IPCC che preveda "l'80% di energia elettrica entro il 2050 da rinnovabili". Ripeto, voglio documentazione ufficiale e non brochure della Siemens, la quale è una società per azioni che produce di tutto, reattori nucleari inclusi (come quelli che sono in Germania)


e penso di poterti dare io la risposta.

Esiste un report che si chiama "Roadmap 2050" che nulla ha a che vedere con IPCC, ma viene da un ente che si chiama European Climate Foundation (ECF). Il sito web con tutte le informazioni, incluso il report stesso, e' questo:
http://www.roadmap2050.eu/

Lo ho sentito citato per la prima volta da un rappresentante di Legambiente ad un meeting organizzato al Politecnico di Milano da un'organizzazione studentesca, meeting davvero molto interessante e pieno di ottimi contributi sia pro che contro il nucleare.

Ebbene, se si gratta bene questo famigerato report dice una serie di cose, tra le quali la piu' importante e' che comunque sia il nucleare ricopre un ruolo fondamentale in ogni scenario che prevede un 40%, 60% e 80% di energie rinnovabili. E guarda guarda, l'altro grosso contributore al mix energetico e' il gas con CCS, tecnologia non ancora sperimentata in pratica e quindi ancora da verificare.

In questo report hanno anche uno scenario con il 100% di rinnovabili, in cui la parte del leone la fa il geotermico di nuova generazione, o EGS:
http://en.wikipedia.org/wiki/Enhanced_Geothermal_System
che e' una tecnologia che per ora, da quanto ho capito, e' solo sulla carta e mai realizzata in pratica.

A mio parere, questo studio e' un bellissimo "wishful thinking" che conta come aria fritta, detto molto sinceramente.

Sono molto interessato ad avere un feedback da parte di Sexyteo, che leggo sempre con rinnovato piacere.

Un ottimo weekend a tutti, e buona astensione al referendum!

Ciao, Luca

P.S. Per chi non comprende bene il significato di "wishful thinking", leggete qui:
http://it.answers.yahoo.com/question/ind...837AAG1sOl

RE: Riflettiamo - lucaberta - 12-06-2011 09:01

Penso di avere trovato il riferimento al rapporto IPCC citato da Belotti:

http://www.greenpeace.org/italy/it/uffic...nnovabili/

Questa pagina linka ad una brochure proprio come quelle citate da Sexyteo... Big Grin

Se qualcuno trova questo rapporto faccia un fischio, a me puzza tanto di campagna elettorale di Greenpeace...

Ciao, Luca


RE:  Riflettiamo - tesla82 - 12-06-2011 12:00

lucaberta ha Scritto:

Penso di avere trovato il riferimento al rapporto IPCC citato da Belotti:

http://www.greenpeace.org/italy/it/uffic...nnovabili/

Questa pagina linka ad una brochure proprio come quelle citate da Sexyteo... Big Grin

Se qualcuno trova questo rapporto faccia un fischio, a me puzza tanto di campagna elettorale di Greenpeace...

Ciao, Luca


Il rapporto lo letto ma sembra scritto da un Hippi appena fatto di lsd Big Grin ,la cosa che mi ha fatto piu ridere è che si parla di interconnesioni tra stati lontani piu di 4000 Km per sopperire intermittenza delle energie rinnovabili,senza poi specificare come coprire queste distanze!!!

Poi si sparano numeri da circo di impianti mirabolanti da 10-100-1000Mwp senza contare dove metterli e sopratutto senza contare i costi per il mantenimento visto che un impianto Fv dopo 10 anni ha gia perso il 20% di produzione..
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 14-06-2011 00:20

Solo la Cina allaccia all'anno 100 Gwatt.
Quindi siete convinti che l'industria nucleare mondiale sia in grado di produrre impianti, sistemi, reattori etc.. per coprire più del 7% di questa richiesta ?
Balle spaziali.
Confrontate le vostre credenze con i numeri del word nuclear.
Non c'entra nulla greenpeace.
100 Gwatt della sola Cina. La Cina installa in un anno (dati 2010) nuova potenza per 100 Gwatt e non mi dite che sparo cazzate.
Cercate e vi sarà tutto chiaro.
Quante potenza da nucleare è stata allacciata nel 2010 ?
Non ho parlato di rinnovabili.
Vedi tesla, qual è il tuo problema. Non rispondi.
Per non parlare di sexyteo. Ho posto un problema.
Può l'industria nucleare mondiale coprire più del 7% della richiesta che avremo, a livello mondiale, di nuova potenza nei prossimi 10 o 15 anni ?
Prendete i dati di sexyteo del word nuclear, sommate la potenza delle centrali che verranno attivate entro il 2025, togliete la potenza di quelle che dovranno essere spente e troverete un dato inferiore ai 200 Gwatt.
Se in un anno la sola Cina allaccia nuova potenza per 100 Gwatt, provate a pensa l'India, il Brasile.
Non sapete maneggiare i numeri, non sapete trarre conclusioni, esptrapolare risultati.
Ho stimato in 2300 Gwatt la nuova potenza che verrà installata da oggi al 2025. Probabilmente mi sbagliavo in grande difetto. Ben oltre, ben oltre.
Occorrerà trovare soluzioni percorribili visto che con il nucleare si farà molto poco. Forse sarebbe meglio concentrarsi su questo dato invece di continuare con i soliti attacchi.
Ovviamente mancheranno all'appello 16 Gwatt italiani, previsti dal word nuclear cioè il 10% di quanto era previsto che si installasse.
O è una cazzata anche questa ?
A livello mondiale la richiesta di nuova energia elettrica è troppo veloce per consentire uno sviluppo del nucleare.
La Cina arrivarà al 2025 con un contributo da nucleare pressochè nullo.
Lo dice il word nuclear.
Fate i conti, non serve la calcolatrice.


RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 14-06-2011 00:47

Vi do un indizio..
http://www.cmcc.it/ipcc-focal-point/noti...rabi-uniti
Pagina 7 di Special Report on Renewable Energy Sources and Climate Change Mitigation.
Poi potete anche dire che sono cazzate, che bla bla bla..
Eppure era facile: bastava cercare IPCC Abu Dhabi 2011, ovviamente con google. Green peace non c'entra nulla.
300 Gwatt solo nel 2008/2009 di cui 140 da rinnovabili.
Non posto mai link. Faccio una eccezione.
Le cosette che scrivo non me le invento: lo ripeto, sono il frutto di estrapolazioni su numeri dettati da frequantazioni tutt'altro che ambigue.
I consumi civili sono più del 50% del carico di base.
Lo confermo. Di notte si va oltre i 20 Gwatt di potenza che deve essere sempre disponibile. Ho solo detto, come sostiene giorgio, che forse con un pò di accortezza nei consumi, quanti gwatt possiamo risparmiare ?
Sono solo io, Alessando Bellotti da Modena.
Fra l'altro mi firmo, contrariamente a tutti voi, con nome e cognome.


RE: Riflettiamo - tesla82 - 14-06-2011 21:44

Ma a chi devo rispondere ha un pagliaccio!!!

Ti consiglio di tenere qui le cose che hai detto anche perche se vai in giro e racconti le cavolate che stai scrivendo ti ridono in faccia per un mese!!(intendo le persone che ci capiscono qualcosa non il vecchietto al bar o la massaia casalinga)...


RE: Riflettiamo - panda - 14-06-2011 22:06

Salve a tutti, mi chiamo panda e sono appena arrivato... ventidue pagine di Thread sono una impresa titanica , ma di grande soddisfazione intellettuale.
Leggerò , molto (tutto) prima che possiate leggermi di nuovo con un intervento.
Ho da tempo imparato ad ascoltare e riflettere prima di esprimermi.

Grazie per l'ospitalità

Panda


RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 15-06-2011 14:37

Studia le equivalenza tesla poi riprendiamo il discorso


RE:  Riflettiamo - tesla82 - 15-06-2011 22:02

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Studia le equivalenza tesla poi riprendiamo il discorso


Si tipo queste equivalenze: AL.bellotti+ecostorditi+italia= banca rotta Grecia
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 16-06-2011 17:42

le equivalenze sui Km quadrati, metri quadrati, ettari etc..
Non offendere, tesla. Studia piuttosto.


RE: Riflettiamo - lucaberta - 16-06-2011 18:54

Un'altra bella novita', parrebbe che parte dell'ultimo report di IPCC, quello tanto decantato da Alessandro che dice che entro il 2050 il mondo potra' contare all'80% da energie rinnovabili, sia stato scritto da qualcuno che lavora per... Greenpeace! Noto istituto pieno di esperti di politiche energetiche, e sopratutto imparziali.

http://wattsupwiththat.com/2011/06/16/a-...-the-ipcc/

La solita vergogna, non c'e' davvero piu' nessun limite... che schifo.

Ciao, Luca


RE:  Riflettiamo - walter59 - 16-06-2011 19:27

lucaberta ha Scritto:

Un'altra bella novita', parrebbe che parte dell'ultimo report di IPCC, quello tanto decantato da Alessandro che dice che entro il 2050 il mondo potra' contare all'80% da energie rinnovabili, sia stato scritto da qualcuno che lavora per... Greenpeace! Noto istituto pieno di esperti di politiche energetiche, e sopratutto imparziali.

http://wattsupwiththat.com/2011/06/16/a-...-the-ipcc/

La solita vergogna, non c'e' davvero piu' nessun limite... che schifo.

Ciao, Luca


Io stimo moltissimo GREENPEACE per le varie campagne oceanografiche, la battaglia contro la caccia alle balene, l'inquinamento in generale.
In questi ambiti dimostrano una grandissima competenza.
Non riesco a spiegarmi fino in fondo la campagna contro il nucleare, attenzione io sono sulle stesse posizioni della Hack.

Anzi forse me lo spiego benissimo ma la cosa non mi piace per niente.

In questo mondo di m.... a volte per buttare via l'acqua si è costretti a buttare anche il bambino.
La stessa fine la farebbe anche il BELLONA http://www.bellona.org/

E questo non mi piace per niente.

Saluti
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 17-06-2011 08:30

No luca, non hai capito il senso e i dati che ho riportato dalla conferenza IPCC.
Ho riportato il dato che a me sembra più importante: 300 Gwatt di nuova potenza in 2 anni e ho poi aggiunto che di questo passo (peraltro dati confermati dalla Cina) in 15 anni verranno installati ben più di 2000 Gwatt e, facendo i conti con i dati word nuclear, ho semplicemente detto che il nucleare coprirà di questa nuova richiesta non più del 7% (ipotesi di minima) o del 10% (ipotesi di massima).
La conferenza IPCC, peraltro di importanza notevole vista la partecipazione di 194 paesi con nutrite delegazioni di scienziati, l'ho usata SOLO per il dato di nuova potenza installata, sul quale, penso tu possa essere d'accordo.
Visti i dati, vi ho chiesto e ti chiedo se l'industria nucleare mondiale potrà essere in grado di soddisfare una percentuale più elevata, diciamo un 30% per avere senso.
E' chiaro che se il nucleare arriverà al 7% vorrà dire che siamo di fronte a un fallimento della tecnologia.
Ho solo accennato al dato IPCC dell'80% di rinnovabile a livello mondiale entro il 2050.
Anche a me sembra un dato fantasioso.
Vorrei se possibile un confronto sulla domanda che ho postato, senza offese se possibile.
Consiglio quindi camomilla a charade, tesla e cher.


RE:  Riflettiamo - Charade77 - 17-06-2011 09:16

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Vorrei se possibile un confronto sulla domanda che ho postato, senza offese se possibile.
Consiglio quindi camomilla a charade, tesla e cher.


Previa assunzione di una dose eccessiva di valeriana ,mi ripropongo e pongo al centro il dialogo costruttivo.
Inizio col postarti qualche semplice dato ,può oscillare ma il problema non sposta di molto dal ragionamento

Il totale produzione anno 2008 è stato pari 311,2 TWh
di cui in percentuale:

Fossili______________________80,75%
Nucleare_____________________0,00%
Rinnovabili__________________18,70%
Da rifiuti non rinnovabili________0,55%

Totale_____________________100%

di cui fra le Rinnovabili sul totale prodotto di 311,2 TWh

Idraulica_________13,37%
Eolica____________1,57%
Biomasse_________1,90%
Fotovoltaica_______0,08%
Geotermica_______1,77%

Totale___________18,69%

Quindi sto considerando il panorma Italia.Lasciamo fuori il resto per ora.
Il dato dice "Fotovoltaica_______0,08%" facciamo anche che ad oggi sia raddoppiato 0.16% ad esempio ,ma la parte del "leone" la fa l'idroelettrico.
Inizio col porti un ragionamento logico e semplice :quale sistema mi proponi per arrivare ad una copertura significativa ,diciamo 30/40% ,usando le fonti rinnovabili.Ti faccio notare come la mia domanda parta con l'uso di semplici dati.
Ripartiamo da qui ... mi mancano solo i guanti bianchi quando ti quoto e poi non saprei che altro fareCool
RE: Riflettiamo - lucaberta - 17-06-2011 09:26

0,08% o 0,8%? Se parli di 1,6% viene da pensare 0,8%, ma prima c'è scritto un numero di un ordine di grandezza diverso.

Occhio a questi errori, gli spruzzi di aceto balsamico addosso lasciano delle tracce profonde... Big Grin

Ciao, Luca


RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 17-06-2011 09:53

Mi piace ovviamente l'aceto balsamico, visto dove abito.
Mantenendo il discorso solo a livello italiano, anche se ovviamente sarebbe opportuno avere la risposta a livello mondiale, segnalo la dischiarazione del min. Romani che prende atto del referendum e che dice: "Lavoreremo perché la quota del nucleare si annulli completamente. Faremo una strategia energetica che ha bisogno di una conferenza nazionale dell'Energia. In base a questa sarà fatta una nuova suddivisione delle fonti e ovviamente la parte riservata alle rinnovabili sarà molto più ampia".
Parlando di fotovoltaico, possiamo assumere un coefficiente di 0,15 che traduce la potenza di picco istallata in quella 'continua'. Questo dato è una dato relativo alla media italiana (un pò di più al sud, un pò meno al nord).
Quindi 4 Gwatt picco di installato fotovoltaico forniscono quasi l'equivalente della centrale di Caorso e cioè 600 Mwatt continui per 24 ore per 365 giorni.
Fin qui giusto ?
Se giusto vuol dire 5,25 TWh.
Ponendo la realizzazione, come sembra voglia fare il governo, di almeno 20/30 Gwattp vuol dire avre da fotovoltiaco, in una decina di anni, non meno di 30 TWh. e quindi circa il 10% del fabbisogno elettrico italiano.
E' ragionevole pensare ad un aumento compreso fra il 5% e il 10% di altre fonti rinnovabili in 10 anni ?
Possiamo quindi pensare a una quota di rinnovabili + risparmio energetico al 40% entro 10 anni ?
15% del fabbisogno in più da rinnovabili e qualche punto di risparmio. In dieci anni può essere possibile recuperare il 20% del fabbisogno in questo modo ?
Occorre anche tener presente che in 10 anni non avremmo avuto l'equivalente in nucleare.
Come recuperare i soldi per attuare questo piano ? e soprattutto quanti soldi servono ?


RE:  Riflettiamo - Von Karman - 18-06-2011 00:15

Alessandro Bellotti ha Scritto:


Come recuperare i soldi per attuare questo piano ? e soprattutto quanti soldi servono ?



.....il diavolo si nasconde nei dettagli...

sinceramente e senza nessun intento polemico non ho capito la tua posizione.
Ho seguito i tuoi interventi nei diversi Thread e ho una domanda. Sono convinto che si possa raggiungere il 40% del fabbisogno elettrico italiano da rinnovabili(tecnicamente potrà anche essere fattibile),
ma tu pensi veramente che sia conveniente per il sistema paese?
pensi veramente che possa rendere le nostre tariffe energetiche competitive rispetto a quelle di altri paesi?

Perchè a me, ora come ora e in prospettiva futura, se dovessi costruire un qualsiasi impianto industriale con un impegno di potenza elettrica significativa, non mi verrebbe in mente neanche per l'anticamera del cervello di costruirlo in Italia


RE:  Riflettiamo - Cher - 18-06-2011 14:56

Alessandro Bellotti ha Scritto:

1°---> No luca, non hai capito il senso e i dati che ho riportato dalla conferenza IPCC.

------------------------
2°--> Vorrei se possibile un confronto sulla domanda che ho postato, senza offese se possibile.
--------------------------
3° -->Consiglio quindi camomilla a charade, tesla e cher.


1° Immagino che il report della NIPCC manco l'hai guardato.

2° Da parte mia sempre, scorgo un dubbio nelle tue certezze granitiche...mi sbaglio?

3° Con le tue "noiose" convinzioni sulla produzione di energia da rinnovabili sei più soporifero del prodotto da te elencato, Vuoi sostituirti  come pricipio attivo?
RE:  Riflettiamo - tesla82 - 18-06-2011 20:01

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Mi piace ovviamente l'aceto balsamico, visto dove abito.
Mantenendo il discorso solo a livello italiano, anche se ovviamente sarebbe opportuno avere la risposta a livello mondiale, segnalo la dischiarazione del min. Romani che prende atto del referendum e che dice: "Lavoreremo perché la quota del nucleare si annulli completamente. Faremo una strategia energetica che ha bisogno di una conferenza nazionale dell'Energia. In base a questa sarà fatta una nuova suddivisione delle fonti e ovviamente la parte riservata alle rinnovabili sarà molto più ampia".
Parlando di fotovoltaico, possiamo assumere un coefficiente di 0,15 che traduce la potenza di picco istallata in quella 'continua'. Questo dato è una dato relativo alla media italiana (un pò di più al sud, un pò meno al nord).
Quindi 4 Gwatt picco di installato fotovoltaico forniscono quasi l'equivalente della centrale di Caorso e cioè 600 Mwatt continui per 24 ore per 365 giorni.
Fin qui giusto ?
Se giusto vuol dire 5,25 TWh.
Ponendo la realizzazione, come sembra voglia fare il governo, di almeno 20/30 Gwattp vuol dire avre da fotovoltiaco, in una decina di anni, non meno di 30 TWh. e quindi circa il 10% del fabbisogno elettrico italiano.
E' ragionevole pensare ad un aumento compreso fra il 5% e il 10% di altre fonti rinnovabili in 10 anni ?
Possiamo quindi pensare a una quota di rinnovabili + risparmio energetico al 40%  entro 10 anni ?
15% del fabbisogno in più da rinnovabili e qualche punto di risparmio. In dieci anni può essere possibile recuperare il 20% del fabbisogno in questo modo ?
Occorre anche tener presente che in 10 anni non avremmo avuto l'equivalente in nucleare.
Come recuperare i soldi per attuare questo piano ? e soprattutto quanti soldi servono ?



Ma veramente c'è ancora qualcono che ragiona con un tipo del genere?

c'è poco da offendere tutte le volte che leggo i tuoi topic rimango tra lo stupore e il ridere il bello è che ci credi anche!!! la domanda è ci sei o ci fai?ma ti rendi conto che vuol dire produrre energia elettrica?ma da quale esperienza hai avuto che parli di numeri percentuali?

Mi ricordano questi discorsi un mio caro amico che parlava del comportamento delle moto senza averne guidato una!!

Invito agli utenti a non perdere tempo a rispondore a queste fandonie,tanto è inutile l'italia è un paese fatto dal 80% da persone senza cervello ,eravamo nel 1920 con il tasso di analfabetismo all'80% ad oggi le cose cambiate un pochettino ma la situazione con gli altri stati è imbarazzante!!

Mi ricordo 5 anni fa, ho speso un anno della mia vita a lavorare come rappresentante dell'arpa passavo per le case e spiegavo alla gente la pericolosità del gas radon nelle abitazioni e proponevo rilevatori radon per controllare il livello del gas sapete come è finita?mi sono beccato una denuncia da parte di un comune che non faccio il nome dove per il 70% le case poggiano sul tufo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! si avete capito bene mi sono beccato una denuncia per cercare di salvare la salute alle persone sapete che vi dico andate tutti aff......

è inutile star a ragionare con certe persone!!
RE:  Riflettiamo - walter59 - 18-06-2011 21:08

Alessandro Bellotti ha Scritto:


Quindi 4 Gwatt picco di installato fotovoltaico forniscono quasi l'equivalente della centrale di Caorso e cioè 600 Mwatt continui per 24 ore per 365 giorni.
Fin qui giusto ?
Se giusto vuol dire 5,25 TWh.



Partendo dal fatto che quello che dice il ministro Romani in fatto di energia  non lo sa nemmeno lui, uomo di televendite (da Wanna Marchi al testimonial del mobilificio Aiazzone, Guido Angeli)

Non mi è molto chiaro che tipo di unità di misura sono i Mwatt continui, capisco che tra esperti si voglia semplificare, ma cribbio.

ossequi
RE: Riflettiamo - Cher - 18-06-2011 21:23

Il picco,come il termine indica, non è la produzione calcolabile per il tempo.

La media di resa per un impianto FV è, con il beneficio che tutto sia perfetto:
1° anno = 12% x 1200 h
2° anno =  10% x1200 h
3° anno =  8% x 1200h
---------------------
Poi un calo medio del <1% all'anno per i succesivi anni di funzionamento da applicare alla potenza di picco.


RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 19-06-2011 18:26

Tesla, cerca di stare sul tema. Cosa c'entra il radon e il tuo anno passato con l'arpa, il tufo etc.. con il fotovoltaico ?
Puoi anche non rispondermi. Mi raccomando comunque le equivalenze...
Perchè questa agressività ? Scrivo su questo forum perchè penso vi sia la possibilità di discutere di energia e mi trovo un personaggio come tesla che, oltre a confondere i numeri, ci racconta delle cose che nulla c'entrano.
Cher ti sei perso il link sul rapporto IPCC.
Te lo riposto..
http://www.cmcc.it/ipcc-focal-point/noti...rabi-uniti
consulta 'Special Report on Renewable Energy Sources and Climate Change Mitigation" – SRREN, pag. 7 che racconta:
Of the approximate 300 GW of new electricity generating capacity added globally over the twoyear period from 2008 to 2009, 140 GW came from RE additions. Collectively, developing countries host 53% of global RE electricity generation capacity [1.1.5]. At the end of 2009, the use of RE in hot water/heating markets included modern biomass (270 GWthermal), solar (180 GWthermal), and geothermal (60 GWthermal). The use of decentralized RE (excluding traditional
biomass) in meeting rural energy needs at the household or village level has also increased, including hydropower stations, various modern biomass options, PV, wind or hybrid systems that combine multiple technologies.
Non lo posto più.
Vorrei anche capire, cher, il 12% di cosa ?


RE:  Riflettiamo - tesla82 - 19-06-2011 18:59

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Tesla, cerca di stare sul tema. Cosa c'entra il radon e il tuo anno passato con l'arpa, il tufo etc.. con il fotovoltaico ?
Puoi anche non rispondermi. Mi raccomando comunque le equivalenze...
Perchè questa agressività ? Scrivo su questo forum perchè penso vi sia la possibilità di discutere di energia e mi trovo un personaggio come tesla che, oltre a confondere i numeri, ci racconta delle cose che nulla c'entrano.
Cher ti sei perso il link sul rapporto IPCC.
Te lo riposto..
http://www.cmcc.it/ipcc-focal-point/noti...rabi-uniti
consulta 'Special Report on Renewable Energy Sources and Climate Change Mitigation" – SRREN, pag. 7 che racconta:
Of the approximate 300 GW of new electricity generating capacity added globally over the twoyear period from 2008 to 2009, 140 GW came from RE additions. Collectively, developing countries host 53% of global RE electricity generation capacity [1.1.5]. At the end of 2009, the use of RE in hot water/heating markets included modern biomass (270 GWthermal), solar (180 GWthermal), and geothermal (60 GWthermal). The use of decentralized RE (excluding traditional
biomass) in meeting rural energy needs at the household or village level has also increased, including hydropower stations, various modern biomass options, PV, wind or hybrid systems that combine multiple technologies.
Non lo posto più.
Vorrei anche capire, cher, il 12% di cosa ?



Come puoi continuare a paragonare il fotovoltaico con le centrali nucleari !!

Non si possono neanche dare dati certi sulla produzione elettrica da FV ti stai dimenticando che se dovessimo avere un inverno nuvoloso e lungo dovresti rivedere tutte le stime fatte su valori che hai postato,non è aggressività la mia ma tutte le volte che leggo i tuoi post ho sempre la senzazione di aver davanti una persona che parla di corrente elettrica come se fosse noccioline e pagnotte si sommano e si sparano numeri da circo!!

Attendo i dati terna con ansia !!come per un eco-strodito che ha atteso i risultati di un referendum (scontato il risultato vista l'ignoranza che regna in italia) e facendo un paragone anche le mie previsioni saranno scontate!!

sulla riva del fiume a leggere i dati terna!!
ps:spero che stavolta non farete finta di essere analfabeti per non leggere i dati terna..
RE:  Riflettiamo - walter59 - 19-06-2011 19:07

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Tesla, cerca di stare sul tema. Cosa c'entra il radon e il tuo anno passato con l'arpa, il tufo etc.. con il fotovoltaico ?
Puoi anche non rispondermi. Mi raccomando comunque le equivalenze...
Perchè questa agressività ? Scrivo su questo forum perchè penso vi sia la possibilità di discutere di energia e mi trovo un personaggio come tesla che, oltre a confondere i numeri, ci racconta delle cose che nulla c'entrano.
Cher ti sei perso il link sul rapporto IPCC.
Te lo riposto..
http://www.cmcc.it/ipcc-focal-point/noti...rabi-uniti
consulta 'Special Report on Renewable Energy Sources and Climate Change Mitigation" – SRREN, pag. 7 che racconta:
Of the approximate 300 GW of new electricity generating capacity added globally over the twoyear period from 2008 to 2009, 140 GW came from RE additions. Collectively, developing countries host 53% of global RE electricity generation capacity [1.1.5]. At the end of 2009, the use of RE in hot water/heating markets included modern biomass (270 GWthermal), solar (180 GWthermal), and geothermal (60 GWthermal). The use of decentralized RE (excluding traditional
biomass) in meeting rural energy needs at the household or village level has also increased, including hydropower stations, various modern biomass options, PV, wind or hybrid systems that combine multiple technologies.
Non lo posto più.
Vorrei anche capire, cher, il 12% di cosa ?



Ok Ok  Tesla è un giovane ragazzo, ma tu mi sembri un po più maturo, quindi vedi di darci un taglio.

Per il resto vorrei fare la parte dello stordito quidi per favore potresti tradurmi con parole tue il significato del messaggio che hai postato.
In questo modo parlando fuori dai denti potremmo discutere realmente sul contenuto/significato delle tue idee.

grazie
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 19-06-2011 19:12

Guarda che sei tu, tesla, che hai paragonato l'energia elettrica da PV con il nucleare. Rileggiti. Hai detto che su 2600 ettari di fotovoltaico si possono mettere un numero tale di pannelli che equivale ad una EPR.
L'hai scitto tu, non io.
Hai solo fatto confusione fra ettari, KM quadrati, 10% del territorio nazionale.
Partendo da 1 EPR = 2600 ettari di fotovoltaico ho messo a posto un pò di conti affermando che con i tuoi numeri, con il 10% del territorio nazionale (30.000 KM quadrati circa) si fa andare con il fotovoltaico tutta l'Europa e l'Africa.
Ho usato i tuoi numeri che, per quanto mi riguarda (2600 ettari di PV = 1 EPR) sono in partenza corretti.
Chiamami almeno eco-vispo...


RE:  Riflettiamo - walter59 - 19-06-2011 19:18

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Guarda che sei tu, tesla, che hai paragonato l'energia elettrica da PV con il nucleare. Rileggiti. Hai detto che su 2600 ettari di fotovoltaico si possono mettere un numero tale di pannelli che equivale ad una EPR.
L'hai scitto tu, non io.
Hai solo fatto confusione fra ettari, KM quadrati, 10% del territorio nazionale.
Partendo da 1 EPR = 2600 ettari di fotovoltaico ho messo a posto un pò di conti affermando che con i tuoi numeri, con il 10% del territorio nazionale (30.000 KM quadrati circa) si fa andare con il fotovoltaico tutta l'Europa e l'Africa.
Ho usato i tuoi numeri che, per quanto mi riguarda (2600 ettari di PV = 1 EPR) sono in partenza corretti.
Chiamami almeno eco-vispo...


VAI ANCORA AVATI PER MOLTO??????

rispondi a me per favore

grazie
RE:  Riflettiamo - tesla82 - 19-06-2011 19:22

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Guarda che sei tu, tesla, che hai paragonato l'energia elettrica da PV con il nucleare. Rileggiti. Hai detto che su 2600 ettari di fotovoltaico si possono mettere un numero tale di pannelli che equivale ad una EPR.
L'hai scitto tu, non io.
Hai solo fatto confusione fra ettari, KM quadrati, 10% del territorio nazionale.
Partendo da 1 EPR = 2600 ettari di fotovoltaico ho messo a posto un pò di conti affermando che con i tuoi numeri, con il 10% del territorio nazionale (30.000 KM quadrati circa) si fa andare con il fotovoltaico tutta l'Europa e l'Africa.
Ho usato i tuoi numeri che, per quanto mi riguarda (2600 ettari di PV = 1 EPR) sono in partenza corretti.
Chiamami almeno eco-vispo...


Se proprio dovessi averlo fatto è proprio per venirti incontro ma fidati io non paragonerei mai un sistema complementare di risparmio con un sistema di generazione primaria e costante..

poi se ho commesso degli errori è perche sono voluto venire incontro alle esigenze delle persone come te e renato per semplificare al massimo concetti che manderebbero a dormire prima del tempo chiunque!!

con il fotovoltaico non manderai mai EUROPA -AFRICA come ti ho gia spiegato miliardi di volte è un sistema "complementare" che va a per cosi dire "mantenere" una tot. percentuale di tensione in circolo per la rete ,non potrai mai e poi mai togliere tutta la tensione da termoelettriche e nucleare e sostituirla con solo fotovoltaico ed eolico,la produzione da F.E.M (tradotto forza elettromotrice) è fondamentale per il mantenimento dei carichi delle industrie nazionali ,se dovessimo inventare un sistema di accumulo di grande quantita te le faro sapere anzi lo sapremmo tutti..

saluti tesla82
RE:   Riflettiamo - walter59 - 19-06-2011 19:34

tesla82 ha Scritto:



Se proprio dovessi averlo fatto è proprio per venirti incontro ma fidati io non paragonerei mai un sistema complementare di risparmio con un sistema di generazione primaria e costante..

poi se ho commesso degli errori è perche sono voluto venire incontro alle esigenze delle persone come te e renato per semplificare al massimo concetti che manderebbero a  dormire prima del tempo chiunque!!

con il fotovoltaico non manderai mai EUROPA -AFRICA come ti ho gia spiegato miliardi di volte è un sistema "complementare" che va a per cosi dire "mantenere" una tot. percentuale di tensione in circolo per la rete ,non potrai mai e poi mai togliere tutta la tensione da termoelettriche e nucleare e sostituirla con solo fotovoltaico ed eolico,la produzione da F.E.M (tradotto forza elettromotrice) è fondamentale per il mantenimento dei carichi delle industrie nazionali ,se dovessimo inventare un sistema di accumulo di grande quantita te le faro sapere anzi lo sapremmo tutti..

saluti tesla82


Il bottiglione di Leida ToungueToungue

saluti
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 19-06-2011 19:46

scusa, walter, stavo rispondendo a tesla e non avevo visto il tuo post.
Ho rifatto la domanda in 'ebbe inizio', il mio post si riferisce alla domanda che ho posto.
Ok, non me la prendo più con tesla (ha 29 anni, non mi sembra poi tanto 'ragazzo').
Puoi rispondermi in 'ebbe inizio' ? Vorrei davvero confrontarmi con chi riesce a darmi risposte.
Se vengo aggredito o ridicolizzato, mi difendo. Tutto qui.


RE: Riflettiamo - lucaberta - 19-06-2011 20:11

Il "bello" e' che il titolo di questo thread e', molto adeguatamente, "Riflettiamo".

Oh dear...


RE:  Riflettiamo - Cher - 19-06-2011 20:51

Alessandro Bellotti ha Scritto:


Vorrei anche capire, cher, il 12% di cosa ?


è la produzione per il primo anno di impianto FV media reale della sua potenza di picco.
Vuoi un esempio?
Vuoi un report di impianti già installati?
Vuoi informarti da gente che NON frequenta i venditori di FV?
Vuoi verificare la resa reale da chi già posside un impianto FV?
Vuoi confutare questo dato?
Vuoi verificare cosa è la resa il secondo anno e poi il terzo ecc?

Ciao Ing.All.Bell.

RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 19-06-2011 21:24

Io avevo il 15/18% nelle regioni del sud Italia, sempre rispetto alla potenza di picco installata.
Quindi confermi che 4 gwatt picco installati producono circa 5 TWh all'anno ?
E' una domanda.


RE:  Riflettiamo - walter59 - 19-06-2011 21:41

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Io avevo il 15/18% nelle regioni del sud Italia, sempre rispetto alla potenza di picco installata.
Quindi confermi che 4 gwatt picco installati producono circa 5 TWh all'anno ?
E' una domanda.



La matematica non è un'opinione e quindi facendo i conti, e tralasciando tutto il resto, il risultato sarebbe magari anche quello.

Ma questa è pura teoria, considera i GW di picco e inoltre non considera minimamente la richiesta, ma per questo ti potranno essere più espliciti gli altri colleghi del forum.

saluti
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 19-06-2011 22:13

E' prorpio questo il punto, walter, la richiesta. Escludendo il nucleare (da referendum) occorre generare istantaneamente e sempre, quindi anche di notte, almeno 20 GW.
Il fotovoltaico NON può generare questi 20 Gwatt che saranno generati (non da nucleare evidentemente) da gas, carbone, eolico e nucleare francese.
Varierà ovviamente la quota di rinnovabili durante il giorno.
Mi sono già espresso:
quota di rinnovabili (entro 5 anni) al 40%
10% risparmio energetico
40 % da gas e carbone
il resto di importazione.
Questo nei prossimi 10/15 anni.
Da notare che il nucleare non sarebbe stato pronto per cui nessuna alternativa a un mix di questo tipo, anche con il nucleare futuro.
Nel frattempo la Germania farà da guida tecnologica per le rinnovabili e le reti intelligenti.
Anche il Giappone ci vede (Germania, Italia e Svizzera) come i pionieri delle rinnovabili. Interessante l'intervista di Pio d'Emilia allo sfidante di KAN alle prossime elezioni: difficilmente il Giappone potrà fare a meno del nucleare ma il dibattito sulle rinnovabili, non poteva essere altrimenti, è sul piatto.


RE: Riflettiamo - Cher - 19-06-2011 23:52

4GWp ---> 12% =
Naturalmente =teoria x teoriaToungue perchè nella realtà è molto meno......

Nonesiste il risparmio energetico,ma esiste il non consumo che equivale a meno produzione ecc ecc


RE:  Riflettiamo - tesla82 - 22-06-2011 21:52

Alessandro Bellotti ha Scritto:

E' prorpio questo il punto, walter, la richiesta. Escludendo il nucleare (da referendum) occorre generare istantaneamente e sempre, quindi anche di notte, almeno 20 GW.
Il fotovoltaico NON può generare questi 20 Gwatt che saranno generati (non da nucleare evidentemente) da gas, carbone, eolico e nucleare francese.
Varierà ovviamente la quota di rinnovabili durante il giorno.
Mi sono già espresso:
quota di rinnovabili (entro 5 anni) al 40%
10% risparmio energetico
40 % da gas e carbone
il resto di importazione.
Questo nei prossimi 10/15 anni.
Da notare che il nucleare non sarebbe stato pronto per cui nessuna alternativa a un mix di questo tipo, anche con il nucleare futuro.
Nel frattempo la Germania farà da guida tecnologica per le rinnovabili e le reti intelligenti.
Anche il Giappone ci vede (Germania, Italia e Svizzera) come i pionieri delle rinnovabili. Interessante l'intervista di Pio d'Emilia allo sfidante di KAN alle prossime elezioni: difficilmente il Giappone potrà fare a meno del nucleare ma il dibattito sulle rinnovabili, non poteva essere altrimenti, è sul piatto.



A me fa ridere un'altra cosa,la ostinata convinzione di stare da una parte o dall'altra sembra di essere in una tribuna elettorale o al parlamento!! dove c'è la sinistra che attacca la destra e viceversa.


Ma chi la detto che si debba escludere una fonte da un'altra?
Il futuro " è " e sara il mix energetico rinnovabili e nucleare ,perche oggi come oggi si puo benissimo considerare il nucleare come energia rinnovabile pulita e sicura ( sempre se gli uomini rispettino le regole) non esiste nessuna nazione al mondo che puo andare a rinnovabili al 80% ne oggi e ne tra 40 anni!! con le conoscenze tecnologiche che noi abbiamo quindi toglitelo dalla testa!! ci sara sempre il "protagonista energetico" che puo essere nucleare o termoelettrico o tutte e due insieme ed in "complementare" ossia tutte le rinnovabili insieme che non possono stare da sole ma devono avere affianco fonti di energia costanti in quasiasi condizione atmosferica,ambientale ecc ecc..

Se noi abbiamo votato cosi allora avremmo termoelettrico come fonte principale ed il restante la parte rinnovabile e nucleare acquistata.

Se io dovessi far parte dei tuoi amichetti e della tua "fazione" cosi messa in maniera metaforica! il discorso intelligente potrebbe essere questo qui,Il motivo principale, anzi unico, è che da noi si truffa su tutto. Si usa cemento con carichi di rottura inferiori a quanto stabilito dal progetto per lucrare di più. Si subappalta n volte sempre per lucrare di più. Si fa la cresta su tutto.

Da noi il rischio maggiore è che sulla carta tutto sia perfettamente sicuro, poi in pratica crolla tutto perchè si è barato nella costruzione.

Proprio ieri sera RAI 3 ha "passato" un film vecchio di oltre 25 anni, ma attualissimo per i tristi fatti giapponesi: "La sindrome cinese".
Nel film si ipotizzava che non tutte le saldature fossero state radiografate, ma fosse stati eseguito solo un controllo a campione eludendo le procedure di sicurezza.
Io sarei pronto a scommettere che da noi non sarebbero state eseguiti neanche i controllo a campione. Si sarebbe controllata la prima serie e poi....tanto son tutte uguali.

E' questo il vero problema nostrano! Non solo per il nucleare.

Noi facciamo molto affidamento sulla benevolenza del santo patrono San Francesco. Però a lungo andare presumo anche qule santo si stancherà ed un giorno molti nodi giungeranno al pettine e allora chissà qaunte Seveso ....

RE:   Riflettiamo - walter59 - 23-06-2011 10:50

tesla82 ha Scritto:


Proprio ieri sera RAI 3 ha "passato" un film vecchio di oltre 25 anni, ma attualissimo per i tristi fatti giapponesi: "La sindrome cinese".
Nel film si ipotizzava che non tutte le saldature fossero state radiografate, ma fosse stati eseguito solo un controllo a campione eludendo le procedure di sicurezza.
Io sarei pronto a scommettere che da noi non sarebbero state eseguiti neanche i controllo a campione. Si sarebbe controllata la prima serie e poi....tanto son tutte uguali.  

E' questo il vero problema nostrano! Non solo per il nucleare.

Noi facciamo molto affidamento sulla benevolenza del santo patrono San Francesco. Però a lungo andare presumo anche qule santo si stancherà ed un giorno molti nodi giungeranno al pettine e allora chissà qaunte Seveso ....  



Giustamente è propio questo che mi preoccupa, gli italiani, ormai dopo tanti anni ne ho viste di cotte e di crude, voglio sperare che di fronte al progetto di una centrale nucleare i "disonesti" ci pensino su, voglio sperare che i controlli siano veramente controlli, ma questa è tutta un'altra storia. Non ho mai creduto che il governo fosse in grado di realizzare un progetto cosi complesso, ne questo governo ne un'altro, ma ora con il referendun gli abbiamo tolto le castagne dal fuoco.

ossequi

RE:    Riflettiamo - Cher - 23-06-2011 13:36

walter59 ha Scritto:



Giustamente è propio questo che mi preoccupa, gli italiani, ormai dopo tanti anni ne ho viste di cotte e di crude, voglio sperare che di fronte al progetto di una centrale nucleare  i "disonesti" ci pensino su, voglio sperare che i controlli siano veramente controlli, ma questa è tutta un'altra storia. Non ho mai creduto che il governo fosse in grado di realizzare un progetto cosi complesso, ne questo governo ne un'altro, ma ora con il referendun gli abbiamo tolto le castagne dal fuoco.

ossequi


Ne sei sicuro....sulle castagne? Mi sà che scoppierà un casino a fine anno!
7 miliardi euri spesi per non avere energia corrispondente è una bella botta anche per un paese non sull'orlo del baratro!
RE:     Riflettiamo - tesla82 - 23-06-2011 14:02

Cher ha Scritto:


Ne sei sicuro....sulle castagne? Mi sà che scoppierà un casino a fine anno!
7 miliardi euri spesi per non avere energia corrispondente è una bella botta anche per un paese non sull'orlo del baratro!


Tranquillo lascia stare l'opinione pubblica il parlmento e tutti i beoti che ci girano attorno,enti società e banche stanno gia lavorando per far partire in costruzione centrali atomiche nelle nazioni vicino a noi! noi non le vogliamo nessun problema !!!

ps: mi sa che mi tocchera parlare sloveno per un bel periodo ci vediamo in slovenia salut..
RE:     Riflettiamo - walter59 - 23-06-2011 15:35

Cher ha Scritto:


Ne sei sicuro....sulle castagne? Mi sà che scoppierà un casino a fine anno!
7 miliardi euri spesi per non avere energia corrispondente è una bella botta anche per un paese non sull'orlo del baratro!


Io credo che se veramente fossimo i quelle condizione ci sarebbe stato un'altro approccio alla questione, a meno che c'è già un discorso trasversale che aggirerà la questione del referendum.

Per il resto credo che Romani preferisca chiaccherare più che altro, d'altro canto è quello il suo mestiere non guidare un ministero dello sviluppo con il problema energetico e la crisi in corso.

ossequi
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 23-06-2011 15:58

7 miliardi di euro sono il 10% di quanto di costa, in Italia la corruzione.
7 miliardi di euro sono la metà di quanto ci costano, in Italia, le inutili provincie
7 miliardi di euro sono lo 0,4 % del PIL Italiano
7 miliardi di euro non sono comunque pochi in assoluto ma sono una goccia nel mare degli sprechi italiani, valutati in 130 miliardi di euro all'anno, rispetto alla Francia o alla Germania.
Tutto è relativo, cher.


RE:  Riflettiamo - Cher - 23-06-2011 17:05

Alessandro Bellotti ha Scritto:

7 miliardi di euro sono il 10% di quanto di costa, in Italia la corruzione.
7 miliardi di euro sono la metà di quanto ci costano, in Italia, le inutili provincie
7 miliardi di euro sono lo 0,4 % del PIL Italiano
7 miliardi di euro non sono comunque pochi in assoluto ma sono una goccia nel mare degli sprechi italiani, valutati in 130 miliardi di euro all'anno, rispetto alla Francia o alla Germania.
Tutto è relativo, cher.


La teoria della relatività è stata considerata difficile da capire,ma solo perché le sue previsioni sono difficili da credere e non per una insita incomprensibilità.Toungue

Einstein presentò la teoria della relatività ristretta nel 1905........ siamo nel 2011

La teoria della relatività generale nel 1916......visto l'acume del Ing.All.Bell altri mille anni di attesa?
RE:  Riflettiamo - Charade77 - 23-06-2011 18:24

Alessandro Bellotti ha Scritto:

7 miliardi di euro sono il 10% di quanto di costa, in Italia la corruzione.
7 miliardi di euro sono la metà di quanto ci costano, in Italia, le inutili provincie
7 miliardi di euro sono lo 0,4 % del PIL Italiano
7 miliardi di euro non sono comunque pochi in assoluto ma sono una goccia nel mare degli sprechi italiani, valutati in 130 miliardi di euro all'anno, rispetto alla Francia o alla Germania.
Tutto è relativo, cher.


Il dramma profondo che mi rende contristato è che in quella sommetta di sporco danaro , CI SONO PURE I MIEI SOLDI CHE VORREI FOSSERO IMPIEGATI PER QUALCOSA DI SERIO E NON PER LIVELLARE IL CONTO CORRENTE ALTRUI ,CLARO?!!
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 24-06-2011 08:42

Vero Charade, volevo solo puntualizzare che tutti noi stamo contribuendo in modo massiccio (120/130 miliardi di euro all'anno) ad altri costi che sono ben maggiori.
Occorrrerebbe, in caso di fame, sparare al fagiano e non allo scricciolo.
Mettila così, charade, supponiamo anche che i 7 miliardi che eventualmente ci toccherà pagare in bolletta nei prossimi anni servano a poco da un punto di vista energetico, serviranno almeno a sostenere l'industria delle rinnovabili (ricordo sempre che dai primi anni 90 ad oggi il fotovoltaico si è preso ben poco del famigerato CIP6) che oggi, solo nel fotovoltaico, conta oltre 100.000 addetti.
Sono gli oltre 100 miliardi di cui sopra che ti dovrebbero dare più fastidio.
La tua visione di parte ti impedisce di evidenziare i veri problemi italiani.
Ieri in azienda avevo un cliente tedesco, ex DDR. La vecchia RFT si è comprata la DDR con un aumento di tasse del 7%. Aumento che è durato 10 anni ed ora, la ex DDR è praticamente allineata, dopo 10 anni, con ad esempio la bassa Sassonia. I paesi che funzionano (Francia,Germania ad esempio) possono tranquilllamente permettersi di investire o sputtanare, dipende dai punti di vista, un pò di miliardi di euro per ogni orizzonte visibile, anche energetico.
Il CIP6, in questi 20 anni, ha finanziato di tutto, senza che nessuno, tranne forse Grillo, si sia incazzato più di tanto.
Pagherai, charade, un pò di più in bolletta per il fotovoltaico.
Stai già pagando, ogni anno, 2300 euro (somma pro-capite quindi io pago 10.000 euro per la mia famiglia) per finanaziare malapolitica, corruzione e sprechi.
Qualche decina di euro all'anno per il fotovoltaico equivalgono a un mese di Sky.


RE:  Riflettiamo - Charade77 - 24-06-2011 09:32

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Vero Charade, volevo solo puntualizzare che tutti noi stamo contribuendo in modo massiccio (120/130 miliardi di euro all'anno) ad altri costi che sono ben maggiori.
Occorrrerebbe, in caso di fame, sparare al fagiano e non allo scricciolo.
Mettila così, charade, supponiamo anche che i 7 miliardi che eventualmente ci toccherà pagare in bolletta nei prossimi anni servano a poco da un punto di vista energetico, serviranno almeno a sostenere l'industria delle rinnovabili (ricordo sempre che dai primi anni 90 ad oggi il fotovoltaico si è preso ben poco del famigerato CIP6) che oggi, solo nel fotovoltaico, conta oltre 100.000 addetti.
Sono gli oltre 100 miliardi di cui sopra che ti dovrebbero dare più fastidio.
La tua visione di parte ti impedisce di evidenziare i veri problemi italiani.
Ieri in azienda avevo un cliente tedesco, ex DDR. La vecchia RFT si è comprata la DDR con un aumento di tasse del 7%. Aumento che è durato 10 anni ed ora, la ex DDR è praticamente allineata, dopo 10 anni, con ad esempio la bassa Sassonia. I paesi che funzionano (Francia,Germania ad esempio) possono tranquilllamente permettersi di investire o sputtanare, dipende dai punti di vista, un pò di miliardi di euro per ogni orizzonte visibile, anche energetico.
Il CIP6, in questi 20 anni, ha finanziato di tutto, senza che nessuno, tranne forse Grillo, si sia incazzato più di tanto.
Pagherai, charade, un pò di più in bolletta per il fotovoltaico.
Stai già pagando, ogni anno, 2300 euro (somma pro-capite quindi io pago 10.000 euro per la mia famiglia) per finanaziare malapolitica, corruzione e sprechi.
Qualche decina di euro all'anno per il fotovoltaico equivalgono a un mese di Sky.


A parte la questione dell'essere di parte ,o meglio lo sono dichiaratamente ,ma da quella della scienza ,non dei tarocchi o dei maghi ,mi dici che 7 mld di euro cosa sono in confronto delle altre voragini da 150 mld di euro?Sono sempre soldi miei , e la mancanza di politica economica industriale ,non deve intravvedere in me il salvadanaio da dove attingere :io non sono il redentore nè il salvatore.In altre parole non è compito del mio conto corrente sostenere impiego , industria e sviluppo ,che per di più vendono fumo.Il tuo metodo è proprio quello che ha permesso nel tempo di arrivare da 7 mld a 140 mld ... Perchè oggi sono 7 ,domani 8 ,dopodomani 9.
Lo trovo comunque altamente errato giustificare un danno in funzione altro danno !Equivale a dire: già che sputtaniamo una marea di soldi ,sette in più che differenza fanno?Anzichè difendere (la fantomatica!) resa , l'utilità e la convenienza per la società ,continui a parlare di investimenti e non di risultati energetici ... già perchè quelli ,saranno deludenti ,però magari anche le tue tasche si saranno riempite.E poi sono io quello di parte ...

RE:  Riflettiamo - Cher - 24-06-2011 09:33

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Vero Charade, volevo solo puntualizzare che tutti noi stamo contribuendo in modo massiccio (120/130 miliardi di euro all'anno) ad altri costi che sono ben maggiori.
Occorrrerebbe, in caso di fame, sparare al fagiano e non allo scricciolo.
Mettila così, charade, supponiamo anche che i 7 miliardi che eventualmente ci toccherà pagare in bolletta nei prossimi anni servano a poco da un punto di vista energetico, serviranno almeno a sostenere l'industria delle rinnovabili (ricordo sempre che dai primi anni 90 ad oggi il fotovoltaico si è preso ben poco del famigerato CIP6) che oggi, solo nel fotovoltaico, conta oltre 100.000 addetti.
Sono gli oltre 100 miliardi di cui sopra che ti dovrebbero dare più fastidio.
La tua visione di parte ti impedisce di evidenziare i veri problemi italiani.
Ieri in azienda avevo un cliente tedesco, ex DDR. La vecchia RFT si è comprata la DDR con un aumento di tasse del 7%. Aumento che è durato 10 anni ed ora, la ex DDR è praticamente allineata, dopo 10 anni, con ad esempio la bassa Sassonia. I paesi che funzionano (Francia,Germania ad esempio) possono tranquilllamente permettersi di investire o sputtanare, dipende dai punti di vista, un pò di miliardi di euro per ogni orizzonte visibile, anche energetico.
Il CIP6, in questi 20 anni, ha finanziato di tutto, senza che nessuno, tranne forse Grillo, si sia incazzato più di tanto.
Pagherai, charade, un pò di più in bolletta per il fotovoltaico.
Stai già pagando, ogni anno, 2300 euro (somma pro-capite quindi io pago 10.000 euro per la mia famiglia) per finanaziare malapolitica, corruzione e sprechi.
Qualche decina di euro all'anno per il fotovoltaico equivalgono a un mese di Sky.


Senti, questi discorsi falli al bar, qui non attacca!
Oltre essere derubati con la A3 per finanziare rinnovabili totalmente innutili, prenderci anche in giro , credo sia irritante.

7 miliardi all'anno x 20 anni per pagare qualcosa che non c'è ( energia) che serve come il pane, non solo è da idioti, ma ormai siamo arrivati che questi Eco-storditi-terrapiattisti sono una metastasi per la società.

La corruzione e gli sprechi sono un riflesso della società,dove NON ci sono è ancora più preoccupande, perchè significa che non emergono!
Se con questo governo sono emersi, cosa significa? Chi fà emergere la corruzione diventa il responsabile della stessa?

Solo un referendum per rimuovere ogni addebito in bolletta, può salvare la baracca, i finanziamenti alla truffa delle rinnovabili devono essere rimossi da ogni prelievo forzato.




RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 24-06-2011 10:28

Non voglio polemizzare, ma vedo che preferisci sgranocchiare uno scricciolo. Punti a cifre ridicole e ti copri gli occhi di fronte a spechi immani dovuti alla malapolitica.
Sprechi Bi-partisan.
Anche se è giusto addossare la maggior parte di responsabilità dello sfascio del paese a chi oggi ci governa: negli ultimi 10 anni, 8 sono stati a guida Berlusconi.
Ricorda sempre la cifra: mancano all'appello, ogni anno 130 miliardi di euro rispetto alla Francia o alla Germania (differenza fra ciò che ritorna dalle tasse ai cittadini tedeschi o francesi rispetto agli italiani, a parità di tasse pagate).
Pagheremo qualche decina di euro per il fotovoltaico. Rispetto ai 2200/2300 euro di cui sopra sono una cifra ridicola.
Non frequento il bar.


RE:  Riflettiamo - Cher - 24-06-2011 10:44

Alessandro Bellotti ha Scritto:


Non frequento il bar.

Male, imparesti qualcosa!Big Grin
Con 7 miliardi si costruiscono 2 AP1000 da 1000mw.
Con 7 miliardi x 20 anni = 40 AP1000 che produrrebbero il 140% del fabisogno energetico del paese ad un costo x l'utente di 0,03 eurocent al Kwh.

Si esporterebbe il 40% della produzione energetica, con l'introito nelle casse dello stato una % tale da ammortizzate il deficit pubblico.

Questa non è fantasia è realtà, ecco perchè il thrend si chiama riflettiamo.

Il Mortadella non ha combinato abbastanza danni?Toungue
Gli eco-storditi-terrapiattisti sono da considerarsi salvatori della patria?
é una domanda!
RE:  Riflettiamo - Charade77 - 24-06-2011 10:48

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non voglio polemizzare, ma vedo che preferisci sgranocchiare uno scricciolo. Punti a cifre ridicole e ti copri gli occhi di fronte a spechi immani dovuti alla malapolitica.
Sprechi Bi-partisan.
Anche se è giusto addossare la maggior parte di responsabilità dello sfascio del paese a chi oggi ci governa: negli ultimi 10 anni, 8 sono stati a guida Berlusconi.
Ricorda sempre la cifra: mancano all'appello, ogni anno 130 miliardi di euro rispetto alla Francia o alla Germania (differenza fra ciò che ritorna dalle tasse ai cittadini tedeschi o francesi rispetto agli italiani, a parità di tasse pagate).
Pagheremo qualche decina di euro per il fotovoltaico. Rispetto ai 2200/2300 euro di cui sopra sono una cifra ridicola.
Non frequento il bar.


Ma cosa vuol dire questo?!Ti rendi conto di quello che affermi ?
L'obiettivo è cercare di arginare gli sprechi ,non di attaccarcene.
Sono soldi pubblici ,pochi o tanti che siano.Allora perchè non inserie 1 milione di euro anche per me ,"ad mia personam"! ... è solo uno ,che vuoi che sia ... 1 euro in più procapite e io faccio la bella vita.
Ing. Belotti ,ti stai inalberando in maniera oltremodo assurda!
Ritorna in fretta a terra e inizia a ragionare seriamente!
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 24-06-2011 11:26

Tanto per stare con i piedi per terra: cher continua a fare 'ipotesi nucleari' che in Italia, per i prossimi decenni sono probabilmente inattuabili.
Certo che a un dollaro a watt anche il fotovoltaico sarà meno costoso (vedi grid parity). Gli incentivi nel 2016 non ci saranno più.
Pagate gli incentivi al fotovoltaico come pagate un sacco di altri soldi.
Se poi volete vedere solo i bruscolini e non la pagnotta intera fatti vostri.
Danni anche procurati da Mortadella e soprattutto da Visco.
Ricordo che gli incentivi per le rinnovabili sono una 'trovata' europea.
Saremo allineati entro qualche mese agli incentivi che vi saranno negli altri paesi, Francia compresa.
Quindi pagare questa sommetta è una decisione europea.
I conti di cher sono fantasia allo stato puro perchè il nucleare in Italia non si farà.
Saremo un punto di riferimento mondiale per le rinnovabili entro 10 anni a braccetto con la Germania.
Così almeno ci vede il probabile futuro premier giapponese. (intervista a Sky di Pio d'Emilia di domenica scorsa, programma Jetlag).
A detta del probabile futuro premier (leader del partito liberale, non mi ricordo il nome) anche il Giappone, nonostante sia oggi costretto ad utilizzare in modo massiccio il nucleare, dovrà pensare ad una alternativa al nucleare.
La cifra che riporta cher (140 miliardi) sembra siano appunto i danni di Fukushima...


RE:  Riflettiamo - Charade77 - 24-06-2011 11:42

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Pagate gli incentivi al fotovoltaico come pagate un sacco di altri soldi.


Perchè ti fanno comodo ... Bella idea che hai ...
Rasenti l'assurdo... Sono sicuro che stai scherzando ,altrimenti sei preoccupante!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ricordo che gli incentivi per le rinnovabili sono una 'trovata' europea.
Saremo allineati entro qualche mese agli incentivi che vi saranno negli altri paesi, Francia compresa.
Quindi pagare questa sommetta è una decisione europea.


Non è che quel che dice l'unione europea è oro colato ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

I conti di cher sono fantasia allo stato puro perchè il nucleare in Italia non si farà.


E' quello che speri ,ma non ne sarei così convinto fossi in te.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Saremo un punto di riferimento mondiale per le rinnovabili entro 10 anni a braccetto con la Germania.


Quest'immagine mi ricorda una disfatta colossale!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Così almeno ci vede il probabile futuro premier giapponese. (intervista a Sky di Pio d'Emilia di domenica scorsa, programma Jetlag).
A detta del probabile futuro premier (leader del partito liberale, non mi ricordo il nome) anche il Giappone, nonostante sia oggi costretto ad utilizzare in modo massiccio il nucleare, dovrà pensare ad una alternativa al nucleare.
La cifra che riporta cher (140 miliardi) sembra siano appunto i danni di Fukushima...  


Non travisare ,i giapponesi hanno cognizione di causa sul problema e sanno che il nucleare sarà protagonista della loro economia ,intendono valutare in aggiunta altre opportunità.Lo so che speri di vendere pannelli FV anche negli ovetti kinder ing.Belotti ,ma bada che la bidonata del regalino sarà palese.
RE:  Riflettiamo - Cher - 24-06-2011 11:57

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Tanto per stare con i piedi per terra: cher continua a fare 'ipotesi nucleari' che in Italia, per i prossimi decenni sono probabilmente inattuabili.
..........
I conti di cher sono fantasia allo stato puro perchè il nucleare in Italia non si farà.
.............
La cifra che riporta cher (140 miliardi) sembra siano appunto i danni di Fukushima...  


Io sono solo "nessuno" e da "nessuno" ti comunico che esiste un fenomeno che si chiama ".... processo di disintegrazione di una ideologia nel preciso istante che l'ideologia si materializza..."
Mi spiego:
1° il referendum non ha abbolito il nucleare sotto l'aspetto legislativo, ha confermato un ideologia anti-nucleare.

2° Le rinnovabili , non producono energia e costano una cifra tale da mandare in malora anche uno stato benestante, cosa che noi siamo di tutto di più , meno che benestanti ( stò parlando di economia statale)

3° Anche se il riscaldamento terreste di natura antropica è balla colossale la riduzione del 20% di immisione di CO2 è da rispettare e per rispettarla ( oppure la si elimina) le rinnovabili sono innutili , in quanto la loro non produzione dve essere compensata con le "fossili" che producono energia ma anche CO2.

4° L'insabiltà dei prezzi e relativo approvigionamento dei fossili è troppo oneroso per un aglomerato di nazioni di nome comunità Europea.

5° Il verdame Eco-composto nulla facente, come si riduce il panino, dovra convertirsi al nucleare.

6° Il "quando" è dietro l'angolo, il nucleare è l'unica "risorsa" fruibile e gestibile.

7° Il gelido venticello della miseria soffierà inesorabile e ad allora, percepiti i primi disagi , gli Eco-storditi migreranno verso l'unica rsorsa energetica utile al genere umano.

--------------
l Mortadella è l'esempio vivente della incapacità di risolvere le esigenze della popolazione, ma di aggravarle.

I Giapponesi realizzeranno centrali nucleari Jumbo, chi trumentalizza Fukuschima è solo un ricolo incompetente, in quanto i danni li realizzati il terremoto prima e la tsunami dopo, non la centrale, la quale è stata danneggiata. A Fukuschima Daini non è successo nulla ed è a 80 km. Toungue

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Visto il servizio sugli animali a Chernobyil? Stanno tutti bene!

RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 24-06-2011 15:09

Non vendo pannelli PV come non venderei sistemi di controllo per nucleare. Da un punto di vista professionale non mi frega niente quindi.
Per 15 o forse più nucleare niet. Possiamo anche fantasticare su cosa si farebbe, se avessimo fatto, etc...
A sentire Gallo dell' Enel, in Italia, si cavalcheranno rinnovabili e smart grid. Investimenti per 20 miliardi di euro.
Sono d'accordo di eliminare tutti i balzelli e accise (energia, gas, benzine etc..).
Di incentivi l'Italia ha usufruito in tutti i settori per cui è giusto lasciare quelli sul fotovoltaico. Per un pò di anni fino a che il settore non ne avrà più bisogno (di questo passo entro il 2015).
Del resto ne io ne cher ne charade possiamo decidere.
A livello europeo la decisione di puntare sulle rinnovabili e sulle reti intelligenti è stata già presa.
E' quindi oro colato, charade.
Almeno per i prossimi 15 o 20 anni.
Quindi, nuclearisti vari ed eventuali, mettetevi il cuore in pace.
Mi dispiace sinceramente se qualcuno di voi è 'del campo'.
Sarebbe giusto a tale proposito investire nella ricerca.
L'Italia non è il paese giusto. Ricerca e Italia sono due termini incompatibili.
Visitate qualche sede del CNR, se potete.
Qualche anno fa sono stato ripetutamente a Bologna e se ci penso mi prende ancora un senso di angoscia e frustrazione.
E' chiaro che se la ricerca nei vari settori è ridotta al lumicino, per il nucleare sarà probabilmente il buio assoluto.
E questo non va ovviamente bene per il futuro del paese.
Manca la volontà governativa per creare un paese moderno.


RE:   Riflettiamo - Sarek - 24-06-2011 15:10

Cher ha Scritto:

in quanto i danni li realizzati il terremoto prima e la tsunami dopo, non la centrale, la quale è stata danneggiata.

La centrale ha causato e causa tuttora danno.
La zona intorno è tuttora interdetta, a differenza di tutto il resto della costa colpita dallo tsunami e dalle zone interessate dal terremoto.
Quantificare in denaro una zona di interdizione è una cosa complicata, ma è indubbio che costi molto.
Sono 25 anni che intorno a Cernobyl non si può svolgere la comune attività civile/industriale/etc.
In giappone, essendo molto più industrializzato, il costo per unità di tempo sarà più alto. Speriamo duri poco.
Mi piacerebbe sapere quanto sono costati i 25 anni di oasi faunistica di Cernobyl...

E poi il costo del kw nucleare (per gli LR) nei prossimi anni è destinato a salire parecchio per via dei controlli aggiuntivi e delle misure di sicurezza in più che la comunità internazionale richiederà.
Stante questo i 3,5 mld per AP1000 mi sembrano parecchio sottostimati.

Ciao
RE:    Riflettiamo - Charade77 - 24-06-2011 15:35

Sarek ha Scritto:


E poi il costo del kw nucleare (per gli LR) nei prossimi anni è destinato a salire parecchio per via dei controlli aggiuntivi e delle misure di sicurezza in più che la comunità internazionale richiederà.
Stante questo i 3,5 mld per AP1000 mi sembrano parecchio sottostimati.

Ciao




Rimane comunque il fatto che la tecnologia AP-1000 già punta alla standardizzazione dei componenti con un abbattimento impiantistico non indifferente.Quindi se da un lato potrebbe essere necessario un'incremento di spesa a fronte della sicurezza ,dall'altro si ha un progressivo abbattimento dei costi.Meglio ancora se si opta per gli SMR.
Da considerarsi (parlando sempre di arco temporale significativo) il perfezionamento di tutta quella serie di reattori che puntano all'utilizzo di combustibili che non necessitano di arricchimento.Direi che all'orizzonte ci sono molteplici soluzioni praticabili e la possibilità di ottenere un costo kw competitivo.

Saluti


RE:  Riflettiamo - Charade77 - 24-06-2011 15:56

Alessandro Bellotti ha Scritto:

A sentire Gallo dell' Enel, in Italia, si cavalcheranno rinnovabili e smart grid. Investimenti per 20 miliardi di euro.


Per forza ,il resto delle opzioni sono sbarrate ,tirano i remi in barca o meglio , in maniera camaleonticamente eccezzionale s'adeguano agli aiuti a pioggia e per di più senza troppi sforzi ...  

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Sono d'accordo di eliminare tutti i balzelli e accise (energia, gas, benzine etc..).
Di incentivi l'Italia ha usufruito in tutti i settori per cui è giusto lasciare quelli sul fotovoltaico. Per un pò di anni fino a che il settore non ne avrà più bisogno (di questo passo entro il 2015).


Sei l'esatto esempio della casta : privilegi per tutti.
Fino a che il settore nè avrà bisogno?Ma che razza di considerazioni stai facendo ,stai parlando di denaro pubblico non privato?Ma come ragioni?


Alessandro Bellotti ha Scritto:

Del resto ne io ne cher ne charade possiamo decidere.
A livello europeo la decisione di puntare sulle rinnovabili e sulle reti intelligenti è stata già presa.
E' quindi oro colato, charade.


Alt!Tu non vuoi contribuire a decidere ,o meglio , hai pensato ma sbagliato!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Almeno per i prossimi 15 o 20 anni.
Quindi, nuclearisti vari ed eventuali, mettetevi il cuore in pace.
Mi dispiace sinceramente se qualcuno di voi è 'del campo'.


Ti ho già spiegato che serve decidere non in nome del tifo , o ideologia ma in funzione della realtà e delle necessità.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Sarebbe giusto a tale proposito investire nella ricerca.
L'Italia non è il paese giusto. Ricerca e Italia sono due termini incompatibili.


Specialmente con il tuo disfattismo gratuito si arretra anzichè avanzare!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Visitate qualche sede del CNR, se potete.
Qualche anno fa sono stato ripetutamente a Bologna e se ci penso mi prende ancora un senso di angoscia e frustrazione.
E' chiaro che se la ricerca nei vari settori è ridotta al lumicino, per il nucleare sarà probabilmente il buio assoluto.


Appunto ,andiamocene pure fieri ,però sponsorizziamo e spacciamo le soprese "kinder" come innovatrici e salvatrici degli umani guai ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

E questo non va ovviamente bene per il futuro del paese.
Manca la volontà governativa per creare un paese moderno.


Ti rispetto e mi fai tenerezza : sei come il dr jeckill e mr.hyde!Hai un cambio di vedute e opinioni in un pico-secondo!solo che non so mai con chi sto parlando.Sei un ribollire d'incertezze e certezze allo stesso tempo :sei sicuro di non essere trino (non verellese!) ,ma uno soltanto?Toungue



RE:    Riflettiamo - Cher - 24-06-2011 22:26

Sarek ha Scritto:


La centrale ha causato e causa tuttora danno.
La zona intorno è tuttora interdetta, a differenza di tutto il resto della costa colpita dallo tsunami e dalle zone interessate dal terremoto.
Quantificare in denaro una zona di interdizione è una cosa complicata, ma è indubbio che costi molto.
Sono 25 anni che intorno a Cernobyl non si può svolgere la comune attività civile/industriale/etc.
In giappone, essendo molto più industrializzato, il costo per unità di tempo sarà più alto. Speriamo duri poco.
Mi piacerebbe sapere quanto sono costati i 25 anni di oasi faunistica di Cernobyl...

E poi il costo del kw nucleare (per gli LR) nei prossimi anni è destinato a salire parecchio per via dei controlli aggiuntivi e delle misure di sicurezza in più che la comunità internazionale richiederà.
Stante questo i 3,5 mld per AP1000 mi sembrano parecchio sottostimati.

Ciao



Confondere una zona interdetta con un'area devastata, allora l'odio viscerale al nucdleare travalica ogni capacità di essere razionali.

Per la cronaca i reattori a Chernobyil hanno funzionato fino al 2001. Per cui di danni , un gran pochi. L'evacuazione della zona non è costata poi molto, dato che nessuno era proprietario di niente.

Eqiparare( economicamente) Chernobyil 1986 URSS con Fukuschima Giappone 2011 vuol dire che anche in caso di utilizzo del Prozac come caramelle non si ottiene un granchè.
Ciao
RE:     Riflettiamo - Sarek - 24-06-2011 23:58

Cher ha Scritto:

Confondere una zona interdetta con un'area devastata, allora l'odio viscerale al nucdleare travalica ogni capacità di essere razionali.

Per la cronaca i reattori a Chernobyil hanno funzionato fino al 2001. Per cui di danni , un gran pochi. L'evacuazione della zona non è costata poi molto, dato che nessuno era proprietario di niente.

Eqiparare( economicamente) Chernobyil 1986 URSS con Fukuschima Giappone 2011 vuol dire che anche in caso di utilizzo del Prozac come caramelle non si ottiene un granchè.


Il costo del maremoto+terremoto è stimato circa 200 mld di dollari al netto dei costi dovuti all'incidente nucleare.
Danni pochi un par di ciufoli. La stima complessiva del danno causato da Fukuscima ancora non c'è, ma una cosa già si sà : Moodys ha declassato i titoli Tepco a junk (spazzatura) : la società elettrica non sopravviverà. Tepco ha bruciato con l'incidente circa 100 mld di dollari. A questo vanno aggiunti i costi che vengono sostenuti dal governo per la gestione dell'incidente (nucleare) stesso.
Probabilmente, economicamente parlando, alla fine il costo del disastro (nucleare) giapponese risulterà ben peggiore di quello ucraino.
Altro che caramelle.

Ciao
RE:      Riflettiamo - Cher - 25-06-2011 09:55

Sarek ha Scritto:



Il costo del maremoto+terremoto è stimato circa 200 mld di dollari al netto dei costi dovuti all'incidente nucleare.
Danni pochi un par di ciufoli. La stima complessiva del danno causato da Fukuscima ancora non c'è, ma una cosa già si sà : Moodys ha declassato i titoli Tepco a junk (spazzatura) : la società elettrica non sopravviverà. Tepco ha bruciato con l'incidente circa 100 mld di dollari. A questo vanno aggiunti i costi che vengono sostenuti dal governo per la gestione dell'incidente (nucleare) stesso.
Probabilmente, economicamente parlando, alla fine il costo del disastro (nucleare) giapponese risulterà ben peggiore di quello ucraino.
Altro che caramelle.

Ciao

No, non condivido la tua analisi.
Il fuori uso della centrale di Fukuschima Daiichi è UNA cosa, con i relativi costi,risarcimenti e spese varie.
Tutti i danni del disastro sono un'altra cosa, crollo del bacino idrico sono la causa della maggioranza dei danni compreso un numero impressionate di vittime.
Se vogliamo essere obiettivi è una cosa, oppure tutto è opinabile.

La Tempo non fallirà. L'incidente nucleare è solo una questione "economica" rapportata all'economia del momento, il sistema di produzione di energia da fonte nucleare è trategico, pertanto, non abbandonado il nucleare ma aquisento esperienza da questo problema, le loro centrali saranno ancora più sicure e perfomanti dando una accelerazione alla loro economia.

Noi ( Italia ) siamo alla deriva, economicamente parlando, senza possibilità di riprendere quota, fino a quando verrà abbandonato il sistema fallimentare delle rinnovabili e si tornerà al nucleare.

Il nucleare non ha nessun problema, i problemi sono radicati nella testa della gente dopo anni di fesserie inculcate con ogni mezzo e inganno.
Questo ha generato una scelta immotivata sotto l'aspetto tecnico ma motivata sotto l'aspetto radiofobico.
Obbiettivamente parlando.

Ciao
RE:       Riflettiamo - Sarek - 25-06-2011 10:34

Cher ha Scritto:

No, non condivido la tua analisi.
Il fuori uso della centrale di Fukuschima Daiichi è UNA cosa, con i relativi costi,risarcimenti e spese varie.
Tutti i danni del disastro sono un'altra cosa, crollo del bacino idrico sono la causa della maggioranza dei danni compreso un numero impressionate di vittime.
Se vogliamo essere obiettivi è una cosa, oppure tutto è opinabile.
...
Il nucleare non ha nessun problema, i problemi sono radicati nella testa della gente dopo anni di fesserie inculcate con ogni mezzo e inganno.
Questo ha generato una scelta immotivata sotto l'aspetto tecnico ma motivata sotto l'aspetto radiofobico.
Obbiettivamente parlando.

Non stavo ragionando in termini di vittime, da quel punto di vista hai assolutamente ragione, non c'è alcun paragone.
E non volevo nemmeno collegarmi alla scelta italiana (anche se onestamente sono felice che siano stati bloccati gli EPR, spero che tra 5 anni qualche SMR sia già stato intallato nel mondo e si possa ragionare in modo più serio su quelli, magari dando anche una sistemazione definitiva alle nostre vecchie scorie e ai vecchi impianti)
Riflettevo solo sul punto di vista economico, credo che gli LR abbiano messo un'ipoteca sul proprio futuro a seguito di questo incidente.

Ciao

P.S. Mia madre è ancora viva grazie alla radiochirurgia stereotassica, qualcosina sugli effetti (positivi e negativi) lo ho imparato, e non le definirei del tutto innocue...
RE: Riflettiamo - Cher - 25-06-2011 11:06

Mi spieghi come si può definire "innoque" quello che di fatto è il potente concetrato di energia?
Scusa, ma voglio capire.
Per non essere polemico ricorro ad una frase fatta.
"La potenza è nulla senza controllo"

Con la tecnologia nucleare è sotto controllo.
Solo quando si comprenderà questo,la famosa consapevolezza, allora, forse,si affrontera il cammino verso energia abbondante, sicura e che gaantisce uno sviluppo nel rispetto di tutto e di tutti.

Ora siamo in pieno medio-evo radiofobico, in attesa del rinascimento ,ti saluto.
Ciao


RE:  Riflettiamo - Sarek - 25-06-2011 12:09

Cher ha Scritto:

"La potenza è nulla senza controllo"
...
Ora siamo in pieno medio-evo radiofobico, in attesa del rinascimento ,ti saluto.

Non mi fraintendere, intendo solo dire che mi sembra opportuno non sottovalutare le conseguenze di una fuoriuscita.
Non c'è bisogno che muoia della gente perchè l'effetto sia devastante, il danno economico è ugualmente rilevante nella nostra società, e produce anch'esso vittime (anche se indirettamente).
La crisi subprime ha fatto molto più danno di 10 Fukushima e 10 Chernobyl messe insieme.
E l'incidente giapponese creerà moltissimi problemi alla loro economia per lo stop derivante dalla messa in sicurezza dei rimanenti impianti e per il conseguente mancato approvvigionamento energetico durante questo periodo, tra l'altro unitamente al fatto che la caduta della produttività coinciderà con un grande bisogno di soldi per far fronte ai danni del maremoto.
Le altre nazioni guardano e meditano... secondo me per gli LR si prospetta un brutto periodo... poi però mi posso anche sbagliare Toungue

Ciao

RE:   Riflettiamo - Cher - 25-06-2011 14:00

Sarek ha Scritto:



La crisi subprime ha fatto molto più danno di 10 Fukushima e 10 Chernobyl messe insieme.




Le rinnovabili, sono esattamente come i mutui subprime, vedi tu.
RE:  Riflettiamo - tesla82 - 25-06-2011 22:58

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Vero Charade, volevo solo puntualizzare che tutti noi stamo contribuendo in modo massiccio (120/130 miliardi di euro all'anno) ad altri costi che sono ben maggiori.
Occorrrerebbe, in caso di fame, sparare al fagiano e non allo scricciolo.
Mettila così, charade, supponiamo anche che i 7 miliardi che eventualmente ci toccherà pagare in bolletta nei prossimi anni servano a poco da un punto di vista energetico, serviranno almeno a sostenere l'industria delle rinnovabili (ricordo sempre che dai primi anni 90 ad oggi il fotovoltaico si è preso ben poco del famigerato CIP6) che oggi, solo nel fotovoltaico, conta oltre 100.000 addetti.
Sono gli oltre 100 miliardi di cui sopra che ti dovrebbero dare più fastidio.
La tua visione di parte ti impedisce di evidenziare i veri problemi italiani.
Ieri in azienda avevo un cliente tedesco, ex DDR. La vecchia RFT si è comprata la DDR con un aumento di tasse del 7%. Aumento che è durato 10 anni ed ora, la ex DDR è praticamente allineata, dopo 10 anni, con ad esempio la bassa Sassonia. I paesi che funzionano (Francia,Germania ad esempio) possono tranquilllamente permettersi di investire o sputtanare, dipende dai punti di vista, un pò di miliardi di euro per ogni orizzonte visibile, anche energetico.
Il CIP6, in questi 20 anni, ha finanziato di tutto, senza che nessuno, tranne forse Grillo, si sia incazzato più di tanto.
Pagherai, charade, un pò di più in bolletta per il fotovoltaico.
Stai già pagando, ogni anno, 2300 euro (somma pro-capite quindi io pago 10.000 euro per la mia famiglia) per finanaziare malapolitica, corruzione e sprechi.
Qualche decina di euro all'anno per il fotovoltaico equivalgono a un mese di Sky.


E come dire "tanto stiamo buttando dei soldi buttiamone ancora di piu, abbiamo fatto 30 facciamo 31!!"

una domanda chi paghera i costi di smaltimento dei panneli solari? il cliente finale? non credo proprio penso che andranno a finire sotterrati da qualche parte....
RE:  Riflettiamo - tesla82 - 25-06-2011 23:01

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non voglio polemizzare, ma vedo che preferisci sgranocchiare uno scricciolo. Punti a cifre ridicole e ti copri gli occhi di fronte a spechi immani dovuti alla malapolitica.
Sprechi Bi-partisan.
Anche se è giusto addossare la maggior parte di responsabilità dello sfascio del paese a chi oggi ci governa: negli ultimi 10 anni, 8 sono stati a guida Berlusconi.
Ricorda sempre la cifra: mancano all'appello, ogni anno 130 miliardi di euro rispetto alla Francia o alla Germania (differenza fra ciò che ritorna dalle tasse ai cittadini tedeschi o francesi rispetto agli italiani, a parità di tasse pagate).
Pagheremo qualche decina di euro per il fotovoltaico. Rispetto ai 2200/2300 euro di cui sopra sono una cifra ridicola.
Non frequento il bar.


Appunto abbiamo fatto 30 facciamo 31,e vai nel calderone col magna magna generale !!!!
RE:  Riflettiamo - tesla82 - 25-06-2011 23:09

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Tanto per stare con i piedi per terra: cher continua a fare 'ipotesi nucleari' che in Italia, per i prossimi decenni sono probabilmente inattuabili.
Certo che a un dollaro a watt anche il fotovoltaico sarà meno costoso (vedi grid parity). Gli incentivi nel 2016 non ci saranno più.
Pagate gli incentivi al fotovoltaico come pagate un sacco di altri soldi.
Se poi volete vedere solo i bruscolini e non la pagnotta intera fatti vostri.
Danni anche procurati da Mortadella e soprattutto da Visco.
Ricordo che gli incentivi per le rinnovabili sono una 'trovata' europea.
Saremo allineati entro qualche mese agli incentivi che vi saranno negli altri paesi, Francia compresa.
Quindi pagare questa sommetta è una decisione europea.
I conti di cher sono fantasia allo stato puro perchè il nucleare in Italia non si farà.
Saremo un punto di riferimento mondiale per le rinnovabili entro 10 anni a braccetto con la Germania.
Così almeno ci vede il probabile futuro premier giapponese. (intervista a Sky di Pio d'Emilia di domenica scorsa, programma Jetlag).
A detta del probabile futuro premier (leader del partito liberale, non mi ricordo il nome) anche il Giappone, nonostante sia oggi costretto ad utilizzare in modo massiccio il nucleare, dovrà pensare ad una alternativa al nucleare.
La cifra che riporta cher (140 miliardi) sembra siano appunto i danni di Fukushima...  


Sembra un testimone di geova fa gli stessi discorsi!!!Big GrinBig Grin

Noi non saremo una mazza tra 10 anni a noi le rinnovabili interessano solo per fregare i soldi!!!hai cittadini poi come al solito che è ultima ruota del carro ricadranno tutti i problemi,economici,burocratici,salute.......

I danni chi la fatti Fukushima o lo Tsunami?
RE: Riflettiamo - tesla82 - 25-06-2011 23:24

Voglio concludere con un discorso,molte persone in italia ma anche nel mondo commettono un grosso errore di pensiero che è il seguente:

Da un po di anni a questa parte c'è la volonta dei paesi piu industrializzati di abbattere inquinamento globale della terra e sopratutto risolvere i problemi di crisi economica/energetica che attanaglia molte nazione,la risposta è la seguente l'utilizzo di fonti alternative e rinnovabili si ripeto alternative (nucleare) e rinnovabili(fotovoltaico,eolico,geotermico ecc ecc)

Quindi il piano comprende l'utilizzo in tandem sia del nucleare (compresa tutte le sue forme fissione fusione ecc ecc..) e delle fonti rinnovabili.

A questo punto ci sono persone che vedono il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno ossia chi pensa solo ad un futuro fatto di FV ed eolico e pochissime persone che vogliono il nucleare .

la verità sta nel mezzo il futuro potra essere solo con l'abbinamento di queste due tecnologie nucleare e tutte le altre rinnovabili ma non si puo escludere il nucleare dai piani di una nazione che vuole risolvere i problemi attuali.


RE:    Riflettiamo - Sarek - 26-06-2011 02:11

Cher ha Scritto:

Le rinnovabili, sono esattamente come i mutui subprime, vedi tu.

No dai, se non ricordo male i subprime hanno causato un buco da due triliardi di dollari, sulle rinnovabili i rubinetti si sono già chiusi parecchio ( e hanno fatto bene! ), quelle cifre sono lontanissime.

Vero è che se l'incidente nucleare aumenterà i costi del kwh nucleare, anche l'abbandono o lo stop del nucleare avrà un indubbio costo...

http://www.thirdage.com/news/iea-turn-fr...06-25-2011

Insomma, comunque vada, c'è poco da stare allegri.

Ciao
RE:     Riflettiamo - Cher - 27-06-2011 10:35

Sarek ha Scritto:


No dai, se non ricordo male i subprime hanno causato un buco da due triliardi di dollari, sulle rinnovabili i rubinetti si sono già chiusi parecchio ( e hanno fatto bene! ), quelle cifre sono lontanissime.

Vero è che se l'incidente nucleare aumenterà i costi del kwh nucleare, anche l'abbandono o lo stop del nucleare avrà un indubbio costo...

http://www.thirdage.com/news/iea-turn-fr...06-25-2011

Insomma, comunque vada, c'è poco da stare allegri.

Ciao

.......era concettuale........
RE:  Riflettiamo - sexyteo - 04-07-2011 18:19

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Solo la Cina allaccia all'anno 100 Gwatt.
Quindi siete convinti che l'industria nucleare mondiale sia in grado di produrre impianti, sistemi, reattori etc.. per coprire più del 7% di questa richiesta ?
Balle spaziali.
Confrontate le vostre credenze con i numeri del word nuclear.


Quali "numeri" del word nuclear!? Li citi continuamente senza linkarli mai! Intanto continui a confondere la potenza installata con l'energia elettrica effettivamente prodotta, e gli incrementi assoluti con quelli percentuali. Insomma, è il tuo ennesimo post traboccante di supercazzole!
Venendo al punto, sul rapporto International Energy Outlook 2010 (DOE/EIA), a pagina 78 (pag. 88 del pdf), sono riportate le previsioni mondiali sulla produzione di energia elettrica, dal 2015 al 2035 (con intervalli di 5 anni) in base alla fonte di produzione:
http://205.254.135.24/oiaf/ieo/
http://205.254.135.24/oiaf/ieo/pdf/0484(2010).pdf
Nucleare (attuale: 2,6 PWh su 18,8 PWh - 13,8 %):
• anno 2015 - 3,1 PWh su 21,9 PWh (14,2 %)
• anno 2020 - 3,6 PWh su 25,0 PWh (14,4 %)
• anno 2025 - 3,9 PWh su 28,3 PWh (13,8 %)
• anno 2030 - 4,2 PWh su 31,6 PWh (13,3 %)
• anno 2035 - 4,5 PWh su 35,2 PWh (12,8 %)
Nonostante il nucleare aumenti, in termini assoluti, la produzione di energia elettrica, a causa della espansione delle fossili, perderà "qualcosa" in termini percentuali, tutto a vantaggio del carbone che passerà dalle attuali 7,9 PWh (42 %) alle 15 PWh (42,6 %) nel 2035!
Nel figura 70 (pagina 79 - pag. 89 del pdf), World net electricity generation by fuel, 2006-2030 (trillion kilowatthours), vi sono illustrate attraverso degli istogrammi, le previsioni mondiali sui consumi di energia elettrica in base alla fonte di produzione, dal 2015 al 2035; nella figura 71, World net electricity generation from nuclear power by region, 2007-2030 (trillion kilowatthours), della pagina successiva, sono riportate le quote di energia elettronucleare, pronosticata dal 2015 a 2035, riferite a macroaree (OECD Europa, USA, Cina, Giappone, Russia, India, altri Paesi asiatici e del mondo).
Il nucleare è in espansione sopratutto in Cina e Russia, mantenendo a livello mondiale una quota percentuale costante, pur se da ora al 2035 è stimato un aumento del 73 % (dalle 2,6 PWh attuali alle 4,5 PWh del 2035) della produzione di energia elettronucleare.
Per quanto riguarda le rinnovabili, si evince come anche nel 2035, l'unica fonte rinnovabile produttiva è e sarà l'idroelettrico con oltre 5,4 PWh su un totale di quasi 8 PWh di produzione di rinnovabili nell'anno 2035, rappresentando quasi il 68 % dell'intera produzione da rinnovabili e il 15,4 % sul totale di energia elettrica prodotta al mondo!
Ciò è ben illustrato nella tabella 12 (pagina 81 - pag. 91 del pdf), intitolata OECD and Non-OECD net renewable  lectricity generation by energy source, 2007-2035 (billion kilowatthours).
Per il solare, è previsto nel 2035, un modestissimo contributo di 0,165 PWh rappresentando così il 2 % della produzione di energia elettrica da rinnovabili e neanche lo 0,5 % sul totale di energia elettrica prodotta al mondo! Per l'eolico, nel 2035, sono previste 1,355 PWh, rappresentando quasi il 17 % delle rinnovabili ma solo il 3,8 % del totale di energia elettrica prodotta al mondo!
Ciò dimostra per l'ennesima volta che l'eolico e il solare sono fonti alternative al "nulla"!
In questo recentissimo documento della IEA:
http://www.iea.org/work/2010/global_markets/frankl.pdf
a pagina 3 (Share of zero-carbon fuels in world electricity generation in 450 Scenario), è illustrato il 450 Scenario, in cui il nucleare, dalla attuale quota di produzione di energia elettrica pari al 14 %, arriva al 18 % nel 2035.
Sul rapporto Energy Technology Perspectives 2010. Scenarios and Strategies to 2050 (OECD/IEA, 2010), nella figura 3.4 (pagina 106 - pag. 108 del pdf), Global electricity production by energy source and by scenario, sono illustrati 2 scenari (Baseline 2050 e BLUE Map 2050) per il 2050 e uno scenario per il 2030 (Baseline 2030), inoltre afferma (pagina 106 - pag. 108 del pdf): "In the Baseline scenario, global electricity production increases by 134% between 2007 and 2050 (Figure 3.4). Fossil fuels maintain their high share in the electricity generation mix, accounting for two-thirds of the total. In 2050, coalbased generation is 149% higher than in 2007, accounting for 44% of all power generation. The share of gas-fired power generation increases slightly to 23%, while oil is almost completely phased out. Nuclear decreases to 10%, hydro decreases to 12%, and wind increases to account for 5% of all power generation. As a result of the continued dependence on fossil fuels, CO2 emissions from electricity generation almost double between 2007 and 2050" e sul BLUE Map scenario (pagina 107 - pag. 109 del pdf) "By 2050, a variety of renewables generate almost half the electricity in the BLUE Map scenario and nuclear increases its share to 24%".
E' evidente come le fossili, sopratutto il carbone, domineranno almeno nella prima metà di questo secolo anche nella produzione di energia elettrica, come mostrato nel grafico 3.8 (pagina 109 - pag. 111 del pdf), Net electricity generation efficiencies of fossil-fuelled power plants by scenario; ripropongo per l'ennesima volta la tabella 3.1 (pagina 112 - pag. 114 del pdf), Global electricity production by energy source and by scenario, in cui sono illustrati schematicamente i vari scenari futuri, da cui emerge un dominio delle fossili fatta eccezione nello scenario (BLUE hi NUC 2050) in cui il nucleare è previsto per una quota del 39%  e l'idroelettrico per il 14 %, nel 2050, e ciò è la dimostrazione come il nucleare e le fonti rinnovabili non intermittenti, come l'idroelettrico, siano la vera alternativa alle fonti fossili!
Sul rapporto World Energy Outlook 2010 (IEA/OECD, 2010), nella figura 7.1 (pagina 219 - pag. 221), World electricity generation by type in the New Policies Scenario, sono illustrate le previsioni di produzione di energia elettrica, per fonte, per l'anno 2020 e 2035; mentre nella figura 7.5 (pagina 223 - pag. 225), Nuclear capacity under construction and additions by region in the New Policies Scenario, è mostrato l'incremento della potenza nucleare installata (GWe) riferita a 3 macroaree (OECD, Cina e resto del mondo) fino al 2035; nella tabella 7.2 (pagina 228 - pag. 230 del pdf), Capacity and investment needs in power infrastructure by region in the New Policies Scenario, sono illustrati gli incrementi di potenza elettrica installata e i relativi investimenti economici riferite a diverse macroregioni.
Nel rapporto Nuclear Energy Data Données sur l’énergie nucléaire 2009 (NEA/OECD, 2009), scaricabile da questo post:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...680#pid680
nel grafico di pagina 13 (pag. 15 del pdf), è rappresentata le produzione percentuale di energia elettronucleare riferita ai singoli Paesi e alle macroaree, mentre nel grafico di pagina 36 (pag. 38 del pdf) sono riportate le potenze elettronucleari installate (GWe), il numero di reattori installati e quelli in costruzione; nella pagina successiva è riportata la diffusione dei reattori nucleari in base alla tecnologia e riferiti a macroaree, evicendo che i più diffusi sono di tecnologia PWR e BWR.
Nella tabella 1 da pagina 16 a pagina 20 (da pag. 18 a pag. 22 del pdf), Total and Nuclear Electricity Generation, sono riportate le stime di produzione di energia elettronucleare (TWh) sia assolute che percentuali, previste per gli anni 2015, 2020, 2025, 2030, 2035 e riferite a un singolo Pease e a macroaree; mentre nella tabella 2 (da pagina 24 a pagina 28 - da pag. 26 a pag. 30 del pdf), Total and Nuclear Electricity Capacity, sono riportate le stime di installazione di potenza elettronucleare (GWe) riferite a un singolo Pease e a macroaree (sempre previste dal 2015 al 2035 con intervalli pari a un lustro).
In conclusione, di questi scenari ne ho già parlato fin troppo, riportando integralmente i rapporti e gli studi citati, qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
e qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...866#pid866
In nessuna previsione futura, il contributo di energia elettrica per fonte nucleare sarà a una cifra! Inoltre, la vertiginosa crescita della Cina, dimostra che l'unica via percorribile è il carbone in quanto:
1- ha tempi più brevi di installazione rispetto al nucleare (complessivamente 4 anni per il carbone e 7 anni per il nucleare, pag. 44 o pag. 45 del pdf, del Projected Costs of Generating Electricity 2010 Edition)
2- minor investimento iniziale rispetto al nucleare
3- costo dell'energia prodotta più basso e stabile rispetto al gas
4- scarsa opposizione da parte delle comunità locali che ospitano le centrali a carbone
5- non è richiesto un grande Know-how tecnologico
Tuttavia una centrale a carbone ha una vita di 40 anni contro i 60 anni (almeno) di una moderna centrale nucleare, parecchie emissioni e costi alla lunga, più elevati del nucleare.
L'Italia non è una potenza in crescita vertiginosa (abbiamo valori di HDI già soddisfacenti), ne ha 1,5 miliardi di abitanti! La Francia è un Paese che ha un numero di abitanti simile all'Italia e una estensione doppia rispetto al Belpaese ed è la prova provata che è possibile soddisfare gran parte del fabbisogno elettrico, a prezzi estremamente competitivi, per fonte elettronucleare.
Sui costi ne ho già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...99#pid2899

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non c'entra nulla greenpeace.
100 Gwatt della sola Cina. La Cina installa in un anno (dati 2010) nuova potenza per 100 Gwatt e non mi dite che sparo cazzate.
Cercate e vi sarà tutto chiaro.
Quante potenza da nucleare è stata allacciata nel 2010?


C'entra la tua incompetenza assoluta in materia, figlia di letture di giornali come quelli del gruppo Espresso e della stampa che "gravita" intorno a associazioni propagandistiche come quella quella da te citata... anzichè libri accademici e rapporti internazionali.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non ho parlato di rinnovabili.
Vedi tesla, qual è il tuo problema. Non rispondi.


Sia il sottoscritto che altri, rispondono puntualmente ai tuoi deliranti post, se poi fuggi dalla realtà, sono problemi tuoi.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Può l'industria nucleare mondiale coprire più del 7% della richiesta che avremo, a livello mondiale, di nuova potenza nei prossimi 10 o 15 anni ?
Prendete i dati di sexyteo del word nuclear, sommate la potenza delle centrali che verranno attivate entro il 2025, togliete la potenza di quelle che dovranno essere spente e troverete un dato inferiore ai 200 Gwatt.
Se in un anno la sola Cina allaccia nuova potenza per 100 Gwatt, provate a pensa l'India, il Brasile.


Questo fantomatico "7 %", alla luce di quanto ho già detto in questo stesso post, è e rimane una percentuale campata per aria, in linea con i tuoi post densi di stronzate che ho già "sottolineato":
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...33#pid3733
Perseveri nel confondere la potenza installata con l'energia elettrica effettivamente prodotta e gli incrementi assoluti con quelli percentuali.
Prendiamo ad esempio la tua amata Germania, in cui la potenza eolica installata, pari al 16,6% sul totale di potenza elettrica installata per tutte le fonti, produce solo il 6,9% di energia elettrica, mentre il 13,2% di potenza elettronucleare, produce ben il 22,8% di energia elettrica!
Ne ho già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...69#pid1469
Recentemente la Merkel, sempre più preoccupata dai recenti e disastrosi esiti elettorali e dalle prossime scadenze politiche, ha candidamente dichiarato che "per garantire la sicurezza energetica nel prossimo decennio, la Germania avrà bisogno di almeno 10 GW e preferibilmente fino a 20 GW di capacità incrementale da impianti a carbone e a gas":
http://online.wsj.com/article/SB10001424...42070.html
http://online.wsj.com/article/BT-CO-2011...05357.html
http://www.morningstar.co.uk/uk/markets/...5873651346
guarda caso, se effettivamente, la Germania dismetterà tutta la potenza elettronucleare entro questo decennio, dovrà rinunciare proprio a circa 20 GWe! Infatti la potenza elettronucleare installata è pari al 13,2 % su un totale di 155,55 GWe, è quindi pari a circa 20,5 GWe; si veda il grafico di pagina 17, Kapazität und Erzeugung 2009 Gesamte Elektrizitätstwirtschaft, del Stromdaten Jahr 2010 (vorläufig):
http://www.ag-energiebilanzen.de/viewpage.php?idpage=65
Quindi, a ogni diminuzione di potenza elettronucleare corrisponderà l'installazione e l'incremento di pari e nuova potenza termofossile, altro che rinnovabili! Ovvio, con l'intermittenza di eolico e solare non si va da nessuna parte, se non nel baratro; emblematici i grafici 7.1 (Smoothing effect of geo-spread on wind power output in Germany) e 7.2 (Monthly capacity factors for wind and PV, Germany, 2005) di pagina 143 e 144 (pag. 144 e 145 del pdf) del Projected Costs of Generating Electricity 2010 Edition (IEA/NEA, 2010) in cui è mostrato un capacity factor medio e complessivo di solare e eolico di neanche il 15 % con una intermittenza pazzesca!
Ovviamente, il fallimento dell'obbiettivo folle e delirante di produrre in Germania, dal 2050, energia elettrica esclusivamente da rinnovabili, per altro intermittenti e costosissime come eolico e solare, non sarà certo un problema della Merkel, che si preoccupa del suo presente e imminente futuro politico.
Per quanto riguarda l'India, vale quanto ho già detto per la Cina, cioè è un Paese in crescita vertiginosa con una popolazione che sfiora il miliardo di persone, quindi il carbone è la fonte maggiormente utilizzata, pur tuttavia ha vasti piani di crescita nucleare; il Brasile ha una morfologia del territorio che gli consente di produrre moltissima energia (la maggior parte) per fonte idroelettrica, pur senza rinunciare all'installazione di una quota di nucleare.
Non mi voglio ripetere:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...33#pid3733

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non sapete maneggiare i numeri, non sapete trarre conclusioni, esptrapolare risultati.


Detto da te! Non sai quel che dici! Maneggi i numeri con la stessa competenza con cui Britney Spears suona il pianoforte!
Le tue farneticazioni le ho già smontate qui pezzo per pezzo:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...33#pid3733

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ho stimato in 2300 Gwatt la nuova potenza che verrà installata da oggi al 2025. Probabilmente mi sbagliavo in grande difetto. Ben oltre, ben oltre.
Occorrerà trovare soluzioni percorribili visto che con il nucleare si farà molto poco. Forse sarebbe meglio concentrarsi su questo dato invece di continuare con i soliti attacchi.
Ovviamente mancheranno all'appello 16 Gwatt italiani, previsti dal word nuclear cioè il 10% di quanto era previsto che si installasse.
O è una cazzata anche questa ?
A livello mondiale la richiesta di nuova energia elettrica è troppo veloce per consentire uno sviluppo del nucleare.
La Cina arrivarà al 2025 con un contributo da nucleare pressochè nullo.
Lo dice il word nuclear.
Fate i conti, non serve la calcolatrice.


Spari ancora cazzate, continuando a confondere la potenza installata con l'energia elettrica effettivamente prodotta, e gli incrementi assoluti con quelli percentuali. Inoltre confondi Paesi in via di sviluppo con abitanti che superano il miliardo con Paesi già sviluppati e con alcune decine di milioni di abitanti.
Per sparare le tue supercazzole non serve la calcolatrice, giusto! Basta dare numeri a caso.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Vi do un indizio..
http://www.cmcc.it/ipcc-focal-point/noti...rabi-uniti
Pagina 7 di Special Report on Renewable Energy Sources and Climate Change Mitigation.
Poi potete anche dire che sono cazzate, che bla bla bla..


Cosa dimostrerebbe!? Questo sarebbe uno studio!?
http://www.ipcc.ch/news_and_events/docs/..._final.pdf
In ogni caso parla di energia primaria e solo sulle rinnovabili... tra l'altro non esclude affatto l'opzione nucleare (pag. 5): "There are multiple options for lowering GHG emissions from the energy system while still satisfying the global demand for energy services. Some of these possible options, such as energy conservation and efficiency, fossil fuel switching, RE, nuclear and carbon capture and storage (CCS) were assessed in the AR4. A comprehensive evaluation of any portfolio of mitigation options would involve an evaluation of their respective mitigation potential as well as their contribution to sustainable development and all associated risks and costs. This report will concentrate on the role that the deployment of RE technologies can play within such a portfolio of mitigation options".
Ti ricordo che il World Future Energy Summit 2011 di Abu Dhabi (svoltosi a Gennaio 2011) è stata una conferenza a cui hanno partecipato politici, delegati vari, rappresentanti delle più grandi multinazionali (ExxonMobil, G.E., ecc...) ed è stata sponsorizzata dalle stesse multinazionali; già detto:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...00#pid3000
Per quanto riguarda l'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), la prima obbiezione é che non effettua alcuna ricerca nè monitora i dati relativi al clima od altro parametro rilevante; basa le sue stime principalmente su pubblicazioni "approvate", come per sua stessa ammissione "The IPCC does not carry out research nor does it monitor climate related data or other relevant parameters. It bases its assessment mainly on peer reviewed and published scientific/technical literature"; la seconda è che non è una Agenzia competente in materia di energia. Ne ho già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...36#pid1236

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Eppure era facile: bastava cercare IPCC Abu Dhabi 2011, ovviamente con google. Green peace non c'entra nulla.
300 Gwatt solo nel 2008/2009 di cui 140 da rinnovabili.
Non posto mai link. Faccio una eccezione.
Le cosette che scrivo non me le invento: lo ripeto, sono il frutto di estrapolazioni su numeri dettati da frequantazioni tutt'altro che ambigue.


Ma vai! Hai dato e stai dando ampio saggio di confusione mentale!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

I consumi civili sono più del 50% del carico di base.


Dove!? In Italia!? Sei irrecuperabile! Ti ho già detto che i consumi elettrici riferiti all'utenza domestica, sono pari a 68.924,4 GWh (dati TERNA 2009), i quali rappresentano quasi il 23 % del consumo nazionale totale di energia elettrica; mentre i settori più energivori (dati TERNA 2009), sono l'industria con 130.505,9 GWh (in calo del 13,8 % rispetto al 2008) che rappresentano il 43,5 % dei consumi elettrici nazionali, e il settore terziario (trasporti, commercio, comunicazioni, alberghi, ristorazione, ecc...) con 94.834,9 GWh (pari al 31,6 % dei consumi elettrici nazionali):
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...33#pid3733
Sul carico di base riporta dati TERNA, anzichè farneticare.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Lo confermo. Di notte si va oltre i 20 Gwatt di potenza che deve essere sempre disponibile. Ho solo detto, come sostiene giorgio, che forse con un pò di accortezza nei consumi, quanti gwatt possiamo risparmiare ?


Meno male, aspettavo la tua conferma! Big Grin Ti ho già detto che l'Italia è tra i Paesi meno energivori e non è possibile prevedere drastici cali dei consumi, neanche se la nostra economia finisse come quella greca!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Sono solo io, Alessando Bellotti da Modena.
Fra l'altro mi firmo, contrariamente a tutti voi, con nome e cognome.


Non ho il piacere di fare la tua conoscenza.
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 04-07-2011 18:59

Il link al word nuclear l'ha postato cher, non io...
Ho solo fatto un pò di conti sui reattori che, sempre secondo il word nuclear verranno (forse) allacciati alla rete mondiale entro 5 e 10 anni.
Tutto qui.
Poi ho fatto i conti di quanta potenza nuova servirà (è opportuno parlare anche di potenza, non solo di energia, viste le possibili richieste istantanee o comunque di breve durata) nei prossimi 5 anni o 10 anni e mi sono chiesto se il nucleare potrà, nei prossimi 5 o 10 anni, soddisfare una percentuale significativa di questa nuova potenza.
Riesci a capire, sexyteo, il ragionamento ?
Oppure mi continui a dire che non capisco una mazza, che confondo l'energia con la potenza, che racconto balle etc..


RE:  Riflettiamo - Cher - 04-07-2011 20:32

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Il link al word nuclear l'ha postato cher, non io...



.............oggi ho messo il dito nel vasetto di marmellata di mirtilli.....e dopo averlo ciucciato,l'ho pulito sul tovagliolo......

dove ho postato e che cosa?

Sii più preciso, affinché ti possa rispondere con argomenti in tema.
Grazie

Saluti al cavedano
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 04-07-2011 20:42

Si tratta di una tabella del word nulcear che riassume a livello mondiale i reattori in fase di costruzione e quelli previsti.
Se puoi ripostarlo oppure lo cerco io
Saluti (vado al mare, i cavedani non ci sono..)


RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 04-07-2011 20:57

ecco il link che hai postato, cher
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html


RE:  Riflettiamo - Cher - 04-07-2011 21:44

Alessandro Bellotti ha Scritto:

ecco il link che hai postato, cher
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html


Conosco il link, non sono stordito, dove e quando e in che contesto avrei postato questo?

Saluti alle vongole

RE:  Riflettiamo - sexyteo - 04-07-2011 22:05

lucaberta ha Scritto:

Sexyteo, chapeau! Il tuo messaggio e' di una chiarezza disarmante, e ti do' atto di una capacita' espressiva e allo stesso tempo di sintesi tra decine di link utili e interessanti davvero fuori dalla norma. Quando mai ci incontreremo, sara' mio piacere offrirti una bevanda per adulti a tua scelta!  Smile


Ti ringrazio per i complimenti.
Troppo spesso, purtroppo, mi trovo a commentare post deliranti come quelli di Alessandro Bellotti e "assimilabili".
Decenni di disinformazione scientifica ha dato i suoi frutti e il "nostro" Alessandro Bellotti ne è un "prodotto".

lucaberta ha Scritto:

Nel tuo messaggio chiedi a Belotti una cosa qui:
e penso di poterti dare io la risposta.
Esiste un report che si chiama "Roadmap 2050" che nulla ha a che vedere con IPCC, ma viene da un ente che si chiama European Climate Foundation (ECF). Il sito web con tutte le informazioni, incluso il report stesso, e' questo:
http://www.roadmap2050.eu/
Lo ho sentito citato per la prima volta da un rappresentante di Legambiente ad un meeting organizzato al Politecnico di Milano da un'organizzazione studentesca, meeting davvero molto interessante e pieno di ottimi contributi sia pro che contro il nucleare.
Ebbene, se si gratta bene questo famigerato report dice una serie di cose, tra le quali la piu' importante e' che comunque sia il nucleare ricopre un ruolo fondamentale in ogni scenario che prevede un 40%, 60% e 80% di energie rinnovabili. E guarda guarda, l'altro grosso contributore al mix energetico e' il gas con CCS, tecnologia non ancora sperimentata in pratica e quindi ancora da verificare.
In questo report hanno anche uno scenario con il 100% di rinnovabili, in cui la parte del leone la fa il geotermico di nuova generazione, o EGS:
http://en.wikipedia.org/wiki/Enhanced_Geothermal_System
che e' una tecnologia che per ora, da quanto ho capito, e' solo sulla carta e mai realizzata in pratica.
A mio parere, questo studio e' un bellissimo "wishful thinking" che conta come aria fritta, detto molto sinceramente.
Sono molto interessato ad avere un feedback da parte di Sexyteo, che leggo sempre con rinnovato piacere.
Un ottimo weekend a tutti, e buona astensione al referendum!
Ciao, Luca
P.S. Per chi non comprende bene il significato di "wishful thinking", leggete qui:
http://it.answers.yahoo.com/question/ind...837AAG1sOl


Ciò a cui si riferiva il nostro "eroe" è questo (che gran documento! Big Grin):
http://www.ipcc.ch/news_and_events/docs/..._final.pdf
a cui ho risposto alla fine di questo post:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...50#pid4450
tra l'altro il "nostro" Alessandro Bellotti  lo cita ma non lo ha neppure letto perchè non ne conosce i contenuti.
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 05-07-2011 00:11

Accidenti, un prodotto di decenni di disinformazione scientifica..
Sto usando i vostri link e i vostri suggerimenti e i vostri post per trarre conclusioni che non mi avete ancora contestato.
Esempio:
La Cina allaccia 100 Gwatt di potenza all'anno (2009/2010 e presumo 2011 e 2012 e forse 2013).
Quanto nucleare fra questi 500 Gwatt ? Zero ?
E in India, e in Brasile ?
Non cito a caso questi 3 stati: rappresentano il 60/70 % di nuova potenza installata. In 5 anni praticamente zero da nucleare.
Sempre citando il word nuclear e tesla si chiede quale sarà l'energia del futuro.
Ma che branco di scienziati siete ? Che razza di tecnici siete ? Conoscete forse il funzionamento teorico di qualche reattorino di prova.
Qualcuno di voi lavora nel nucleare ? Qualcono di voi sa davvero di cosa parla ?
Qualcuno di voi è a contatto con chi ci lavora, nel nucleare ?
Io si.
Punto.
Linkate, linkate linkate. Siete bravi a linkare, questo si.
Userò d'ora in avanti i vostri link. Conditi casomai da qualche considerazione che strapperò aqualche vero esperto con il quale andrò in montagna in agosto.
Parlo di veri esperti, con le mani in pasta. Passate, presenti e future.
Il tutto su basi rigorosamente scientifiche.
Sarebbe utile (per mia cultura ma se non ci riuscite pazienza) azzardare previsioni.
Mi piacciono le orate, non le vongole, con un buon vino rosso (sono pò anticonformista), tipicamente corso (della Corsica).
Alla vostra salute.
Av salut tot quant.


RE:  Riflettiamo - lucaberta - 05-07-2011 00:26

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Sto usando i vostri link e i vostri suggerimenti e i vostri post per trarre conclusioni che non mi avete ancora contestato.

usando, ma come? Perche' a me pare che nemmeno tu li legga, visti i toni dei tuoi messaggi di risposta.

Riporta:
Esempio:
La Cina allaccia 100 Gwatt di potenza all'anno (2009/2010 e presumo 2011 e 2012 e forse 2013).
Quanto nucleare fra questi 500 Gwatt ? Zero ?


dai un occhio a questo link e vediamo se la cifra rimane zero...

http://nextbigfuture.com/2011/02/updated...clear.html


Riporta:
E in India, e in Brasile ?
Non cito a caso questi 3 stati: rappresentano il 60/70 % di nuova potenza installata. In 5 anni praticamente zero da nucleare.


visto che i link non li apri, ti riporto qui un po' di dati dal link che ho appena messo qui sopra:

Kudankulam-1    PWR India        1000 MWe Gross 2011/02/28
BUSHEHR 1       PWR Iran         1000 MWE Gross 2011/05/15
Shin-Wolsong-1  PWR South Korea  1000 MWe Gross 2011/05/28
Chasnupp 2      PWR Pakistan      325 MWe Gross 2011/05/31
Shin-Kori-2     PWR South Korea  1000 MWe Gross 2011/08/01
Kusankulam-2    PWR India        1000 MWe Gross 2011/08/31
Shimane 3       BWR Japan        1373 MWe Gross 2012/03/15

Qinshan 2-4     PWR China         650 MWe Gross 2012/03/28
Shin-Wolsong-2  PWR South Korea  1000 MWe Gross 2012/05/28
Atucha 2        PHWR Argentina    745 MWe Gross 2012/07/06
Watts Bar-2     PWR USA Tennessee 1218 MWe Gross 2012/08/01

E poi ancora:

2012    India   Kalpakkam     FBR       470 MWe
2011    Russia  Kalinin 4     PWR       950 MWe
2012    Taiwan  Lungmen 1     ABWR     1300 MWe
2012  Canada  Bruce A1      PHWR      769 MWe
2013  Canada  Bruce A2      PHWR      769 MWe
2012    Finland Olkilouto 3    PWR     1600 MWe
2012    Taiwan  Lungmen 2     ABWR     1300
2012    Canada  Point Lepreau 1 PHWR  635
2012    France  Flamanville 3  PWR    1600
2012    Russia  Vilyuchinsk  PWR x 2  70
2012    Russia  Novovoronezh II-1 PWR  1070
2012    Slovakia Mochovce 3     PWR     440
2012    China   Hongyanhe 1     PWR    1080
2012    China   Ningde 1        PWR    1080

2013    China   Sanmen 1        PWR  1250
2013    China   Ningde 2        PWR  1080
2013    China   Yangjiang 1     PWR  1080
2013    China   Taishan 1       PWR  1700
2013    China   Fangjiashan 1   PWR  1080
2013    China   Fuqing 1        PWR  1080
2013    China   Hongyanhe 2     PWR  1080
2013    Slovakia Mochovce 4     PWR  440
2014    China   Sanmen 2        PWR  1250
2014    China   Haiyang 1       PWR  1250
2014    China   Ningde 3        PWR  1080
2014    China   Hongyanhe 3     PWR  1080
2014    China   Hongyanhe 4     PWR  1080
2015    China   Yangjiang 2     PWR  1080
2014    China   Fangjiashan 2   PWR  1080
2014    China   Fuqing 2        PWR  1080
2014    China   Changiang 1     PWR  650
2014    China   Shidaowan       HTR  200 Pebble bed
2014    Korea   Shin-Kori 4     PWR  1350
2014    Japan   Fukishima I-7  ABWR  1380
2014    Japan   Ohma           ABWR  1350
2014    Russia  Rostov 3        PWR  1070
2014    Russia  Beloyarsk 4     FNR  750
2015    Japan   Fukishima I-8  ABWR  1380
2015    China   Yangjiang 3     PWR  1080
2015    China   Haiyang 2       PWR  1250
2015    China   Taishan 2       PWR  1700
2015    China   Ningde 4        PWR  1080
2015    China   Hongyanhe 5     PWR  1080
2015    China   Fangchenggang 1 PWR  1080
2015    China   Changiang 2     PWR  650
2015    China   Hongshiding 1   PWR  1080
2015    China   Taohuajiang 1   PWR  1250
2015    China   Fuqing 3        PWR  1080
2015    Korea   Shin-Ulchin 1   PWR  1350
2015    Japan   Higashidori 1  ABWR  1385
2015    Japan   Kaminoseki 1   ABWR  1373
2015    India   Kakrapar 3     PHWR  640
2015    Bulgaria Belene 1       PWR  1000

e mi fermo al 2015.

Quindi, Bellotti, facci il piacere, scendi dalla pianta ed inizia a leggere quello che ti viene scritto. La tua sicumera e' inutile per te e per tutti. Non puoi continuare a negare il fatto che il nucleare esiste, continuera' ad esistere, ed e' in buona salute.

Riporta:
Ma che branco di scienziati siete ? Che razza di tecnici siete ? Conoscete forse il funzionamento teorico di qualche reattorino di prova.
Qualcuno di voi lavora nel nucleare ? Qualcono di voi sa davvero di cosa parla ?
Qualcuno di voi è a contatto con chi ci lavora, nel nucleare ?
Io si.
Punto.


anche io. Punto e virgola. E allora. Punto interrogativo.

Riporta:
Linkate, linkate linkate. Siete bravi a linkare, questo si.


indovina un po' perche' mettiamo dei bei link, Ingegnere. Perche' forse pensiamo che a qualcuno possa anche pungere vaghezza di cliccarci su e di informarsi un pochino, e di accrescere la propria conoscenza, in modo da approfondire un tema che a noi preme molto.  Mi spiace che tu continui a mostrare cosi' tanta sicumera delle tue posizioni, e mi chiedo cosa tu ci faccia qui su questo forum, visto che noi siamo la razza di scienziati che tu dici... mah!

Riporta:
Userò d'ora in avanti i vostri link. Conditi casomai da qualche considerazione che strapperò aqualche vero esperto con il quale andrò in montagna in agosto.


pensa che io invece queste considerazioni le faccio molto spesso ogni giorno della settimana con diverse persone, del settore o meno, tramite email, e non solamente ad agosto quando vado in ferie.

Riporta:
Parlo di veri esperti, con le mani in pasta. Passate, presenti e future.
Il tutto su basi rigorosamente scientifiche.


gia', vero, perche' noi siamo un branco di scienziati qualunque. We're not worthy, we're not worthy... (non mi aspetto che molti conoscano Wayne's World, tranquillo!)
RE:   Riflettiamo - lucaberta - 05-07-2011 00:30

sexyteo ha Scritto:

Ciò a cui si riferiva il nostro "eroe" è questo (che gran documento! Big Grin):
http://www.ipcc.ch/news_and_events/docs/..._final.pdf
a cui ho risposto alla fine di questo post:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...50#pid4450
tra l'altro il "nostro" Alessandro Bellotti  lo cita ma non lo ha neppure letto perchè non ne conosce i contenuti.

io invece ci ho dato un rapido occhio, e come al solito ho notato che la parola "nuclear" e' presente solo molto di striscio, con il classico schifio da veteroambientalista che molti hanno in Europa, e sopratutto in Italia.

Poi leggo Patrick Moore, Stewart Brand, George Monbiot, Mark Lynas, Barry Brook, Tom Blees, e penso che non tutti gli ambientalisti poi siano cosi' male... perche' un vero ambientalista moderno ha capito che il Futuro Nucleare si chiama IV Generazione, IFR o LFTR o altre tecnologie ancora, ma comunque sia si chiama nucleare.

Sempre un piacere leggerti, sexyteo.

Ciao, Luca
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 05-07-2011 00:56

Fai i conti di quanti Gwatt sono.
2011/2015. Fai i conti di quanti Gwatt da nucleare si attaccheranno alla rete mondiale.
Armati di calcolatrice e fai la somma.
Trovato questa somma dividila per 1200 (che sono i Gwatt di nuova potenza che si allacceranno nel mondo fra il 2011 e il 2015).
Trovi la frazione di nucleare.
Poi mi darai ragione.


RE:  Riflettiamo - lucaberta - 05-07-2011 01:03

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Fai i conti di quanti Gwatt sono.
[...]
Trovi la frazione di nucleare.
Poi mi darai ragione.

non ho bisogno di sprecare il mio tempo cosi', ti do' torto in partenza cosi' vado a letto subito.

Ma davvero non ti e' proprio chiara la differenza fra potenza ed energia? Ma davvero non hai capito che solare ed eolico sono solamente intermittenti, mentre il nucleare e' continuo?

La disponibilita' di energia elettrica di produzione nucleare sta tra il 90% e il 95% in molte centrali, al giorno d'oggi. Hai idea di cosa questo significhi, o bisogna chiarirtelo meglio?
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 05-07-2011 01:06

Va be, non fare la somma...


RE:  Riflettiamo - Charade77 - 05-07-2011 08:18

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ma che branco di scienziati siete ? Che razza di tecnici siete ? Conoscete forse il funzionamento teorico di qualche reattorino di prova.
Qualcuno di voi lavora nel nucleare ? Qualcono di voi sa davvero di cosa parla ?


Se questo è il tuo risultato ,frequenti cattive compagnie ,inoltre detto da chi non sa nemmeno le caratteristiche di un EPR e lo usa come unità di misura ... Ma lo usi anche per il volume?Dato che per potenza e superficie ci siamo già ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Qualcuno di voi è a contatto con chi ci lavora, nel nucleare ?
Io si.
Punto.
Linkate, linkate linkate. Siete bravi a linkare, questo si.
Userò d'ora in avanti i vostri link.


Se ci badi linko quasi mai ,sono un pò "parassita" ,ma quantomeno ho l'umiltà di considerarmi sempre in coda a chi nè sà più di me , e grazie al suo lavoro ho la possibilità di apprendere e documentarmi.Però c'è un però:
studio di mio e uso la logica ,la testa ,e non l'ideologia o le infatuazioni ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Conditi casomai da qualche considerazione che strapperò aqualche vero esperto con il quale andrò in montagna in agosto.
Parlo di veri esperti, con le mani in pasta. Passate, presenti e future.
Il tutto su basi rigorosamente scientifiche.


Magari dopo polenta e capriolo ... le tipiche discussioni dopo una bella bevuta di chianti o amarone ,immagino solo cosa ne esce ...
Attento agli orsi ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Sarebbe utile (per mia cultura ma se non ci riuscite pazienza) azzardare previsioni.


Non siamo a Las Vegas qui ,si possono ipotizzare gli scenari ,ma non lanciare i dadi.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Mi piacciono le orate, non le vongole, con un buon vino rosso (sono pò anticonformista), tipicamente corso (della Corsica).
Alla vostra salute.
Av salut tot quant.


Vino bianco Belotti ,vino bianco col pesce ,sacrilegio!


[/quote]
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 05-07-2011 08:54

Insisti luca dicendo che non mi è chiara la differenza fra potenza ed energia.
Non hai pensato che i 1200 Gwatt che si installeranno nel mondo in 5 anni siano continui ?
Solo la Cina viaggia a una media di 100 Gwatt/anno di nuova potenza installata.
L'India ormai ha più di un miliardo di abitanti e presto supererà demograficamnete la Cina.
I paesi emergenti crescono ad un ritmo compreso fra il 6 e il 12% annuo.
Quasi la metà della popolazione mondiale fa parte di paesi che hanno questa grande crescita e tu pensi davvero che i 1200 Gwatt da me citati non siano 'continui' ?
Spreca un pò del tuo tempo, fai la somma e poi mi darai ragione.
Ho anch'io forti dubbi sgli esiti della conferenza IPCC di quest'anno che voi tutti negate o bistrattate.
Mi risulta incredibile che entro il 2050 l'energia di cui ha bisogno il pianeta (parlo di energia e non di potenza) possa provenire per l'80% da rinnovabili.
Delegazioni di scienziati di 194 paesi hanno fatto questa affermazione che io ho solo riportato.


RE:  Riflettiamo - lucaberta - 05-07-2011 10:11

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Insisti luca dicendo che non mi è chiara la differenza fra potenza ed energia.

non e' che tu ci abbia dato gran prova del fatto che la differenza tu la conosca, pero'.

Riporta:
Non hai pensato che i 1200 Gwatt che si installeranno nel mondo in 5 anni siano continui ?


no. Me lo dici tu ora. E non mi dici cosa vuol dire "continui", anche perche' continui a parlare di GW (e non Gwatt) e non di TWh o PWh, che sono le unita' di misura da usare in questo caso. Ergo la mia affermazione che tu contesti qualche riga sopra, e che io rinnovo, dato che continuo a non essere sicuro che tu non abbia completamente chiara la differenza tra potenza ed energia.

Riporta:
Solo la Cina viaggia a una media di 100 Gwatt/anno di nuova potenza installata.


beh, certo, in Cina si installa una centrale a carbone alla settimana gia' da un bel po' di tempo. E per fortuna che hanno anche 27 reattori nucleari in costruzione, pari a 27GWe, che produrranno energia pulita in continuazione, 24x7x365...

http://www.iaea.org/cgi-bin/db.page.pl/pris.reaucct.htm

Riporta:
Quasi la metà della popolazione mondiale fa parte di paesi che hanno questa grande crescita e tu pensi davvero che i 1200 Gwatt da me citati non siano 'continui' ?


non mi hai dato alcun motivo per pensare diversamente da cosi', Ingegnere.

Riporta:
Spreca un pò del tuo tempo, fai la somma e poi mi darai ragione.


la somma di cosa? So benissimo che verranno collegati alla rete molto piu' carbone e molto piu' gas del nucleare, e allora?

A me sembra davvero assurdo che tu continui a voler indossare i tuoi occhiali con le lenti di color rosa, Bellotti. Verranno installate una gran quantita' di centrali a carbone e a gas in tutto il mondo, altroche' rinnovabili. Scendi dal pero.

Riporta:
Ho anch'io forti dubbi sgli esiti della conferenza IPCC di quest'anno che voi tutti negate o bistrattate.
Mi risulta incredibile che entro il 2050 l'energia di cui ha bisogno il pianeta (parlo di energia e non di potenza) possa provenire per l'80% da rinnovabili.
Delegazioni di scienziati di 194 paesi hanno fatto questa affermazione che io ho solo riportato.


beh, solo ora ti sento criticare una posizione che tu hai sempre riportato come dogmatica, e questo e' un passo avanti.  Dici che non hai mai linkato nulla tranne questo documento, e ora leggo che anche tu non sei convinto della loro affermazione.  Bene.  Allora continua su questo modo di ragionare, e dicci tu, anche senza fare conti, da dove verra' estratta tutta questa energia che servira' da qui andando avanti. Io la mia risposta la ho gia' data, vediamo se la tua differisce dalla mia.

RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 05-07-2011 11:02

Non ho mai detto che sono convinto che le rinnovabili daranno entro il 2050 l'80% dell'energia.
La tua risposta è sbagliata.
Il nucleare non può farcela nei prossimi 5 anni a fornire una significativa fetta di energia elettrica, anzi, 50/60 Gwatt nei prossimi 5 anni di nuova potenza elettrica da nucleare su 1200 Gwatt (continui) sono una inezia.
Le rinnovabili (tutte) secondo il parere di molti, potrebbero dare un aiuto importante.
Sicuramente più importante del 5/7 % del nucleare.
Staremo a vedere


RE:  Riflettiamo - Cher - 05-07-2011 11:13

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non ho mai detto che sono convinto che le rinnovabili daranno entro il 2050 l'80% dell'energia.


o siete in due che postate, oppure mettiti d'accordo con il tuo alter -ego

Ciao saluti al branzino
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 05-07-2011 11:25

Cominci a centrare l'obiettivo pesce. Di branzini non sono mai riuscito a prenderne..
trovi estrema coerenza in quello che posto.
Ho sempre detto ad esempio di non essere antinucleare.
Ho sempre detto di essere contro le EPR in Italia.
Ho sempre detto che se fossimo in Francia, paese con ovvie grandi compentenze 'nucleari' non avrei difficoltà ad accettare lo sviluppo della tecnologia nucleare.
Guarda ad esempio la grande revisione che stanno facendo in Francia. Grandissimi investimenti per riverificare ad esempio la sicurezza di tutti i reattori.
Ho sempre detto che l'energia da nucleare l'Italia ce l'ha già, è francosvizzera e che ci viene venduta volentieri dai cuggini d'oltralpe.
Poi ho postato le visioni sulle rinnovabili di alcuni stati ed organismi.
In parte da me condivisi anche se con dubbi.
Sono contrario al nucleare italiano per i motivi esposti decine di volte e che non sto a ripetere.
Ho sempre detto che non ne faccio una questione di sicurezza ma solo una questione economica e di opportunità.
Questo oggi, anno 2011.
Tra 15 o 20 anni vedremo.
Questa è la mia spero chiara posizione.


RE:  Riflettiamo - Charade77 - 05-07-2011 11:27

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non ho mai detto che sono convinto che le rinnovabili daranno entro il 2050 l'80% dell'energia.


Ma se difendi oltre ragionevole limite la politica tedesca e che insieme all'italia saremo i conquistatori dell'universo capitanati da smart-grid e rinnovabili e adesso che fai ti ravvedi?Sarà il pesce che mangi o il vino che fa effetto ... o gli aperitivi , bevi meno ... boh

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Il nucleare non può farcela nei prossimi 5 anni a fornire una significativa fetta di energia elettrica, anzi, 50/60 Gwatt nei prossimi 5 anni di nuova potenza elettrica da nucleare su 1200 Gwatt (continui) sono una inezia.
Le rinnovabili (tutte) secondo il parere di molti, potrebbero dare un aiuto importante.
Sicuramente più importante del 5/7 % del nucleare.
Staremo a vedere


se vuoi una soluzione rapida : gas e carbone
se vuoi una soluzione alternativa un pò meno rapida :nucleare
se vuoi una puttanata che rende zero : FV e eolico a gogo

Fine di tutti i numeri e le s***e mentali che ti affligono ,ok?
Basta prendersi in giro ,la realtà in 3 righe è questa!
Ora rilassati ,rinfrescati le idee sottacqua e stai molto tempo al sole con le dovute protezioni ,così maturi ,come i pomodori Cool
RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 05-07-2011 11:31

non sono io a volere le soluzioni ma la Cina, l'India etc..
Ricorda 140 Gwatt su 300 fra il 2008/2009 di rinnovabili...


RE:  Riflettiamo - Charade77 - 05-07-2011 12:02

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ho sempre detto ad esempio di non essere antinucleare.
Ho sempre detto di essere contro le EPR in Italia.


Se è questo che ti preoccupa ,costruitrmo AP-1000 ,promoviamo quello.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ho sempre detto che se fossimo in Francia, paese con ovvie grandi compentenze 'nucleari' non avrei difficoltà ad accettare lo sviluppo della tecnologia nucleare.
Guarda ad esempio la grande revisione che stanno facendo in Francia. Grandissimi investimenti per riverificare ad esempio la sicurezza di tutti i reattori.


Vorrei sapere le competenze in materia ,in italia ,chi secondo te dovrebbe averle e su che base dici che non ne abbiamo ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ho sempre detto che l'energia da nucleare l'Italia ce l'ha già, è francosvizzera e che ci viene venduta volentieri dai cuggini d'oltralpe.


Certo che te la vendono volentieri ,ci guadagnano loro ,lo sai?

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Poi ho postato le visioni sulle rinnovabili di alcuni stati ed organismi.
In parte da me condivisi anche se con dubbi.


Ti sono apparse in sogno?

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Sono contrario al nucleare italiano per i motivi esposti decine di volte e che non sto a ripetere.
Ho sempre detto che non ne faccio una questione di sicurezza ma solo una questione economica e di opportunità.
Questo oggi, anno 2011.
Tra 15 o 20 anni vedremo.
Questa è la mia spero chiara posizione.


Fino alla prossima ...
Serve un pò di lungimiranza ,non credi?Ma non improvvisata ,seria!

RE: Riflettiamo - Alessandro Bellotti - 05-07-2011 12:36

Le ho postate.
A dire che le competenze in Italia non le abbiamo è chi le ha (ma lavora all'estero..)
Faccio un numero: nucleare in Germania: 30.000 addetti e vale meno della metà di quello francese.
Secondo te C77, dove sono i 30.000 addetti in Italia, che potrebbero occuparsi di 20 GW di nucleare ?
Quanti decenni servono per formare il tutto ?
Con quali costi e rischi ?
E tu, assiemi al resto della combriccola, sareste gli esperti di nucleare ?
So a grandi linee come funziona un reattore.
Mi confronto e sono abbastanza informato di cosa significa un piano nucleare da 20 GW con 10/15 reattori sparsi per la penisola.
Irrealizzabile in Italia se non con enormi costi e battaglie stile Valsusa.
Non vi rendete conto di cosa significa.
Pensa solo alla logistica di asservimento. Pensa cosa significa attaccare alla rete nazionale 3 GW in un punto.
Non avete il senso della misura e dei numeri.
Parlate di valvole che è meglio.


RE:  Riflettiamo - lucaberta - 05-07-2011 12:36

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non ho mai detto che sono convinto che le rinnovabili daranno entro il 2050 l'80% dell'energia.

ah no? Di' giuro...

Riporta:
La tua risposta è sbagliata.


quale risposta?

Riporta:
Il nucleare non può farcela nei prossimi 5 anni a fornire una significativa fetta di energia elettrica, anzi, 50/60 Gwatt nei prossimi 5 anni di nuova potenza elettrica da nucleare su 1200 Gwatt (continui) sono una inezia.


il nucleare ha un impatto dirompente ma su tempi piu' lunghi dei 5 anni che continui a citare tu.  Una centrale nucleare rimane attiva con tempi dell'85%-95% producendo energia pulita e sicura, e lo fa per 50-60 anni, e si pensa che portare ad 80 anni la vita di una centrale sia ampiamente possibile.

Tu continui a parlare dei 100 metri, quando qui il problema e' la maratona, caro Ing.

Riporta:
Le rinnovabili (tutte) secondo il parere di molti, potrebbero dare un aiuto importante.
Sicuramente più importante del 5/7 % del nucleare.
Staremo a vedere


secondo il parere di molti, ma molti disinformati e sognatori come il nostro Ing. Bellotti, certamente, di questo ti do' sicuramente atto.

Staremo a vedere, sicuramente, anche se persone come te non avranno mai modo di capire come vanno veramente le cose, perche' tu metti le tue convizioni personali davanti a numeri e cifre. Tu confuti numeri reali sulla base delle tue convinzioni personali. Poi dici a noi che siamo degli scienziati da strapazzo. Boh.

RE:  Riflettiamo - Charade77 - 05-07-2011 13:13

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Le ho postate.
A dire che le competenze in Italia non le abbiamo è chi le ha (ma lavora all'estero..)
Faccio un numero: nucleare in Germania: 30.000 addetti e vale meno della metà di quello francese.
Secondo te C77, dove sono i 30.000 addetti in Italia, che potrebbero occuparsi di 20 GW di nucleare ?
Quanti decenni servono per formare il tutto ?
Con quali costi e rischi ?


Al di là del fatto che peraccottai come siamo ,ci divora  ,economicamente parlando ,chiunque.Detto ciò dovresti rilassarti e pensare che ci sono aziende che operano nel settore ma semplicemente all'estero ,così come tecnici e ricercatori perchè in italia non ci sono le opportunità :creiamole allora!La ricerca ha un costo ,il medesimo del tuo "fantastico" FV ,solo che il risultato sarebbe ben più di spessore , e non piani fiananziari speculatori ,perchè prima della ricerca sulle rinnovabili ,arriva l'indagine degli istituti di credito ... Rischi?Cosa farfugli?La formazione è fondamentale ,alla stessa stregua del personale di altri settori.Come pensi venga formato personale asa ,vigili del fuoco ecc?Non comprendo ... Sono dei tecnici ,non dei cyborg!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

E tu, assiemi al resto della combriccola, sareste gli esperti di nucleare ?


Io parlo per me stesso : quando mi sarei fregiato di tale titolo?
Trova per cortesia dove ho affermato ciò ,in alternativa fai subito ammenda e cospargiti il capo di cenere!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

So a grandi linee come funziona un reattore.


Linee kilometriche direi ... (o EPR-metriche nella tua convenzione)

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Mi confronto e sono abbastanza informato di cosa significa un piano nucleare da 20 GW con 10/15 reattori sparsi per la penisola.


In montagna con polenta e spiedo ,ora tra cozze e merluzzi ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Irrealizzabile in Italia se non con enormi costi e battaglie stile Valsusa.


Mi sembra tutto meno che una protesta civile in Val di Susa

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non vi rendete conto di cosa significa.
Pensa solo alla logistica di asservimento. Pensa cosa significa attaccare alla rete nazionale 3 GW in un punto.
Non avete il senso della misura e dei numeri.
Parlate di valvole che è meglio


Menomale che ci sei tu ad illuminarci ...


RE:  Riflettiamo - tesla82 - 09-07-2011 20:59

Alessandro Bellotti ha Scritto:


Pensa solo alla logistica di asservimento. Pensa cosa significa attaccare alla rete nazionale 3 GW in un punto.
Non avete il senso della misura e dei numeri.
Parlate di valvole che è meglio.



Ma che cavolate scrivi!!! ringraziaci per essere cortesi con te perche con le cretinate che scrivi in una stanza con persone che lavorano nel settore della distribuzione elettrica ti sotterravano di insulti ,anzi nemmeno ti consideravano ed è quello che dovremmo fare noi con te...
RE: Riflettiamo - Cher - 12-07-2011 11:58

http://www.ilgiornale.it/interni/cosi_si...comments=1

Un classico esempio di "riflessione"