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Riflettiamo
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #111
RE: Riflettiamo

Cominciamo dal primo link, per ordine.
Mi sai dire fra 10/15 anni quale sarà l'evoluzione ?
Supponendo che vengano rispettate le previsioni, gli ordini etcc.. riportate da IEA e altri organismi, non pensi, Teo, che nel 2025 la fetta di energia elettrica da nucleare sia sensibilmente minore di quella attuale ?
Quanti reattori verranno ultimati e allacciati e quanti ne verranno nel frattempo spenti ?
Quanta nuova energia elettrica verrà allacciata alla rete mondiale e quanta di questa sarà da nucleare ?
Utilizzando i numeri che tu citi e utilizzando anche quelli che cito io (non io, in verità, ma la conferenza IPCC di Abu Dhabi del maggio scorso) si ottiene:
15 anni: nuova energia elettrica allacciata per 2300 Gwatt circa (si stimano per difetto 150 Gwatt all'anno)
in 15 anni quant'è il saldo da nucleare ? Quanta potenza da nucleare verrà spenta e quanta ne verrà attivata ?
Dillo tu, Teo, che hai i numeri.
Io dico meno del 5%.

03-06-2011 16:02
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sexyteo
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Messaggio: #112
RE:  Riflettiamo

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Cominciamo dal primo link, per ordine.
Mi sai dire fra 10/15 anni quale sarà l'evoluzione ?
Supponendo che vengano rispettate le previsioni, gli ordini etcc.. riportate da IEA e altri organismi, non pensi, Teo, che nel 2025 la fetta di energia elettrica da nucleare sia sensibilmente minore di quella attuale ?
Quanti reattori verranno ultimati e allacciati e quanti ne verranno nel frattempo spenti ?
Quanta nuova energia elettrica verrà allacciata alla rete mondiale e quanta di questa sarà da nucleare ?
Utilizzando i numeri che tu citi e utilizzando anche quelli che cito io (non io, in verità, ma la conferenza IPCC di Abu Dhabi del maggio scorso) si ottiene:
15 anni: nuova energia elettrica allacciata per 2300 Gwatt circa (si stimano per difetto 150 Gwatt all'anno)
in 15 anni quant'è il saldo da nucleare ? Quanta potenza da nucleare verrà spenta e quanta ne verrà attivata ?
Dillo tu, Teo, che hai i numeri.
Io dico meno del 5%.


Non fare il gioco delle tre carte con me.
Confuta quanto affermato da Franco Battaglia o da me o da chi ti pare con tanto di riferimenti bibliografici.
Gli scenari sulla produzione di energia elettrica (fino al 2050) sono riportati nel rapporto Energy Technology Perspectives 2010. Scenarios and Strategies to 2050 (rapporto dell'I.E.A. del 1 Luglio 2010) a pagina 112 (pag 114 del pdf), nella tabella 3.1 - Global electricity production by energy source and by scenario. Ne ho parlato fin troppe volte! Anche nell'ultimo link di quei 6 elencati, tanto per cominciare.
Ti ricordo che sei tu che devi confutare, a quelle tue domande e a tante altre ho già risposto, dati alla mano.

03-06-2011 16:16
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #113
RE: Riflettiamo

poi, solennemente dichiari:

1- l'autore gravita intorno ad associazioni ecologiste o ne é membro
2- l'autore ha spesso una formazione umanistica
3- nell'articolo si citano solo libri o studi redatti da organizzazioni non governative e di carattere politico (Greenpeace, Criirad, Legambiente) o da persone vicini a questi movimenti e spesso privi delle più elementari nozioni tecniche e scientifiche
4- nel raro caso in cui si citano studi prestigiosi, si decontestualizza la frase per renderla funzionale al "teorema" dell'autore dell'articolo
5- utilizzo massiccio di superlativi o prefissi dal carattere evocativo e sensazionalistico, ingigantendo incidenti o semplici anomalie, per esempio
6- denigrazione di chi la pensa diversamente, tacciandolo di convenienza economica nel sostenere il suo favore al nucleare civile o di irresponsabilità
7- evitare il confronto con esperti del settore provenienti dal mondo accademico, molto meglio l'ambientalista alternativo senza titoli di studio idonei.

Nel mio caso non ne hai beccata una che sia una:
1) nessun aggancio con movimenti ecologisti etcc.
2) sono ingegnere elettronico e perito elettronico (laurea 1982, con studi esami anche in macchine elettriche per la generazione di energia elettrica, scienze delle costruzioni, fisica tecnica, controlli automatici)
3) unica citazione: IPCC, organismo dell'ONU, 194 paesi, scienziati di varia estrazione
4) nessun teorema
5) ritengo adirittura il nucleare non conveniente a medio termine proprio da un punto di vista economico
6) mi confronto proprio con docenti, ex docenti universitari (ingegneri nucleari, fisici etc..).

Alla faccia dei luoghi comuni...

03-06-2011 17:45
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Cher
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Messaggio: #114
RE:  Riflettiamo

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non mi risulta, Cher. Non mi risulta proprio.
Zero competenze. E non parlo di valvole.
Guarda come vengono gestiti i 'bidoni' di Caorso e cosa si fa in Francia.
Anche pressapochismo quindi, non solo zero competenze.
Poi non mi stai rispondendo.
Non mi basta che affermi che in Italia c'è di più (!!!) e che 'altri non hanno'.
Argomenta, purchè non mi porti Battaglia che ho seguito nei suoi delirii quotidiani per almeno un decennio.
Ha praticamente contro (Battaglia) tutta la comunità scientifica internazionale riguardo i combiamenti climatici.
Portami esperti, presenta uno straccio di piano: siti, costi, stoccaggi varii ed eventuali, approvigionamento di combustibile (a proposito lo arricchiamo in Italia oppure ce lo compriamo già 'pronto'?), proponi quali centrali costruire, dai un futuro energetico credibile al paese.
Contastami sui 150/200 miliardi di euro, se no, dimmi chi è disposto a spenderli, dammi un costo futuro dell'energia elettrica da EPR, dimmi cosa costerà una EPR in manutenzione (per i primi 20 anni 7 miliardi di euro ma poi ?).
Dimmi quanto costerà modificare buona parte della rete elettrica italiana, non in grado, oggi, di beccarsi localmente 3 Gwatt di potenza (si sa, di reattori conviene mettererne 2 nello stesso sito).
E poi parlami di logistica di asservimento. Delle opere necessarie al funzionamento di una centrale da 3 Gwatt.
Fammi gli esempi passati, dimmi quanto è stato valido il progetto Caorso (12 anni fra pensate e tempi di costruzione) e dimmi soprattutto perchè la centrale era quasi sempre in manutenzione.
Pressapochismo. Non si può usare il pressapochismo tipico italiano per costruire 30 reattori EPR (50% come qualcuno sostiene in questo blog).
Ci conviene, anche economicamente, comprare energia elettrica da nucleare francese (quello svizzero sembra che presto diventi merce rara..).
Che sia la Francia a fare altre centrali. Mettiamoci d'accordo.
Mi fido dei francesi, anche se fanno una centrale a Chamonix.
Stupiscimi con effetti speciali, con rivelazioni che non conosco, portami il Verbo (come sarcasticamente lo chiama quel volpone di Giorgio).
Ho l'impressione qualche volta di trovarmi di fronte a qualche studentello o a qualche neolaureato armato di grandi speranze (meravigliose le speranze, spesso la logica conseguenza della genialità) ma che non combatte tutti i giorni con e contro la realtà.
La fuffa è proprio questa: Silvio Berlusconi ha dato speranze al nucleare italiano, morto in partenza, mai rinato.
Morto anche senza quorum.
E non parlo di sicurezza.
Quella si da per scontato che ci sia (anche se in Italia, fra morti bianche, scuole che crollano con terremoti che in Giappone non muoverebbero nemmeno un bicchiere, aerei che cadono non si sa come e per mano di chi, grandi opere inutili, costosissime e insicure, urbanizzazione selvaggia, città invivibili degne della Nigeria, strade e autostrade da suicidio c'è poco da fidarsi).
Poi per fortuna ogni tanto vado in Germania, passando per l'Austria e allora penso che l'umanità abbia una speranza.
Faccio i 200 all'ora in totale sicurezza. Monaco/Hannover, uno spettacolo di strade, in mezzo a foreste, pale eoliche, fotovoltaico e le ultime centrali nucleari.
Un grande paese punta incredibilmente (ovviamente sono scettico, molto scettico anch'io) sulle rinnovabili e il Battaglia di turno dice che non si può fare.
Che è termodinamicamente impossibile.
Battaglia contro la Germania.
Contro la Siemens e le altre 10.000 aziende tedesche impegnate nella grande sfida.
Non avete ancora capito cosa vogliono fare i tedeschi.
Dai, siate serii, non postate più scritti, interviste, o pensate del mio concittadino.
Ne va della serietà di quanto affermate.
Che fra l'altro condivido in massima parte ma che penso sia un pò antico e irrealizzabile in Italia.
Mi dispiace sinceramente per chi ci punta, per i nostri giovani che magari si sono iscritti a Ingegneria Nucleare.


Ma allora sei proprio convinto!Smile

Fai della supercazzola un tuo credo personale!
Caorso era il TOP, anche la prima centrale al mondo ( credo) a superare il > %90 di carico!
Tutto il resto è solo retorica da convinto venditore che con la scusa di fare delle fiere si autoinsigna di convite e saccenti supercazzole da baraccone fieristico!
Non escludo che tu abbia "ascoltato" autorevoli personaggi dell'ambiente nucleare, ma dubito fortemente che tu abbia intavolato un ragionamento con essi.
Vedi, io non sono nessuno in tutti i sensi, i duecento all'ora li faccio in pista con 340 CV sotto il cofano, di nucleare ne ragiono con chi magari ha gestito l'unica centrale che ha superato il 90% di carico e affronto tematiche nucleari ,cioè ragionando con chi ha collaborato per la stesura del report di NIPCC.
Naturalmente non frequento le fiereinternazionali per vendere chissà quale artifizio più innutile che necessario al genere umano, ma magari interagisco con chi stà sviluppando il futuro nucleare e ne parlo con chi potrebbe aiutare la nazione ad uscire da questo impass economico.
Ma , mi ripeto ,io sono nessuno, tu incece si e giri il mondo!
Una cortesia non far notare quanto gli Italiani siano così presuntusamente incompetenti in ambito energetico.

Grazie.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
03-06-2011 17:56
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sexyteo
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Messaggio: #115
RE:  Riflettiamo

Alessandro Bellotti ha Scritto:

...
Nel mio caso non ne hai beccata una che sia una:
1) nessun aggancio con movimenti ecologisti etcc.
2) sono ingegnere elettronico e perito elettronico (laurea 1982, con studi esami anche in macchine elettriche per la generazione di energia elettrica, scienze delle costruzioni, fisica tecnica, controlli automatici)
3) unica citazione: IPCC, organismo dell'ONU, 194 paesi, scienziati di varia estrazione
4) nessun teorema
5) ritengo adirittura il nucleare non conveniente a medio termine proprio da un punto di vista economico
6) mi confronto proprio con docenti, ex docenti universitari (ingegneri nucleari, fisici etc..).
Alla faccia dei luoghi comuni...


Esistono le eccezioni, ovvio! Lo stesso "impareggiabile" Gianni Silvestrini è ingegnere, di cui ho confutato, dati alla mano (sempre indicando la, autorevole, bibliografia pertinente), le sue esternazioni!
Bene, caro collega, rendi onore ai tuoi studi universitari, confutando con il metodo scientifico, dati alla mano, quanto affermato da me o da Franco Battaglia (non sono sempre d'accordo con lui, ci dedicherò un post) o da chi ritieni dica sciocchezze.
Tanto per cominciare, cosa c'è di falso di quanto ho argomentato in quei post (6 link che ti ho riportato).
Argomenta che "il nucleare non conveniente a medio termine proprio da un punto di vista economico".
Dato che non ho a che fare con i soliti utenti in "stile" ESP o Renato (solo per citarne due), i quali stanno alla scienza come Mariangela Fantozzi sta alla bellezza, mi aspetto una discussione fatta di contenuti e riferimenti seri, utili anche e chi vuole approfondire gli argomenti riportati.

Messaggio modificato il: 03-06-2011 alle 19:15 da sexyteo.

03-06-2011 19:02
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #116
RE: Riflettiamo

Continuate a non rispondermi.
Ho posto un problema: 2300 Gwatt entro il 2025. Questa è la potenza di energia elettrica che verrà allacciata alla rete mondiale.
Da una rapida visione alle tabelle del primo link salta fuori che il nucleare non arriverà al 5% di questa nuova potenza.
Lo dicono le tabelle del primo link.
Ora mi chiedo e vorrei una risposta: cosa serve al mondo intero il nucleare se a malapena contribuirà con un misero 5%, fra l'altro della sola energia elettrica che rappresenta solo il 30% dell'energia globale che consumiamo ogni giorno. Il 30% del 5% cioè 1,65% dell'energia globale. Cioè praticamente zero.
Mi rispondete o no invece di continuare con attacchi personali ?
(prodotti inutili, 300 all'ora, ecostordito etc..)
Se i dati che sono presenti nel link
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
sono veri vuol dire che il nucleare non serve a nulla: meno del 5%.
Basta fare la somma della potenza dei reattori che verrano allacciati in 10/15 anni (ovviamente quelli proposti non li ho presi in esame, ci sono anche quelli italiani..) si arriva a poco più di 220 Gwatt che dovranno essere decurtati della potenza dei reattori che nel frattempo dovranno essere spenti. Ditemi voi quanto vale questa potenza. 50/70 Gwatt ?
Poi noto la preveggenza di Battaglia datata marzo 2011 sui reattori della Svizzera, un mago, veramente un mago...
Allora, vi va bene il dato netto di 150 Gwatt ?. Voglio essere generoso.
Concedo un 7%. Siamo d'accordo o no su questo dato ?
Ho usato una conferenza ufficiale e i dati del word nuclear.
Possiamo partire con un ragionamento da questi dati e impstare un discorso se davvero l'industria mondiale del nucleare, anche a fronte delle problematiche di Fukushima, potrà soddisfare la fame di nuova energia che ci sarà a livello mondiale entro 15 anni ?
Io dico di no, utilizzando dati ufficiali.
Non entro nel merito dei dati della conferenza che raccontano che dei 300 Gwatt installati fra il 2008 e il 2009 140 erano da rinnovabili. Se il dato è pesato (cioè è congruo con la definizione di energia) vorrebbe dire che da rinnovabili (ovviamente anche idroelettrico) si sono installati in 2 anni ciò che forse si installerebbe in 15 anni con il nucleare.
Non ho trovato riferimenti in tal senso per cui non riesco a confermare che i 140 Gwatt da rinnovabili (tutte compreso l'idroelettrico) sono depurate della discontinuità tipica di queste fonti (eolico e fotovoltaico su tutte, mentre per l'idroelettrico il discorso e molto diverso, si veda la diga sullo Yang Tse, capace di elettrificare 80 milioni di individui, in pratica tutto il civile tedesco).
Siete un pò birichini ad attaccare personalmente ma pazienza, non me ne farò una ragione.
Aspetto le risposte.
Ho fatto domande, non confuto dati che invece uso e intepreto.

03-06-2011 20:53
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renato
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Messaggio: #117
RE:   Riflettiamo

sexyteo ha Scritto:

"Pignoleria" inutile, in quanto, nell'articolo di Enrico D'Urso, per chi lo ha letto totalmente e capito, è tutto chiarissimo.
Evidentemente tu non l'hai letto tutto e/o non lo hai capito.

E tu hai letto e capito quello che ho scritto io? Evidentemente no.
sexyteo ha Scritto:

Enuncia tale "probabilità convergente", riportando il testo da cui trai tale definizione e se non è dispondibile in un link (pdf o simili), sei invitato a allegare la scansione della pagina del libro in cui è riportata tale definizione.

La "convergenza statistica" è ben enunciata le paragrafo 3.5 del link da te indicato. Forse non sei arrivato a leggere quel punto.

Cito la definizione ripresa dall'enciclopedia treccani:
Si dice che Xn converge con probabilità uno (o quasi certamente) a X se Pr{Xn→X} = 1; in altre parole se, fissato ε>0 arbitrario, vale la relazione:
lim n→∞ Pr{|Xn−X|‹ε,|Xn+1−X|‹ε,…}=1.
Inoltre, se Xn tende a X con probabilità uno, vi tende anche in probabilità; l’inverso, in generale, non è vero.


http://www.treccani.it/enciclopedia/convergenza/

Se non ti basta qui la ritrovi:
http://radarlab.disp.uniroma2.it/TFA2/Lucidi%20TFA%202/(4)-TFA%202%20Convergenza%20Sequenze%20Aleatorie-136-148.pdf
Pag 7: "Convergenza in Probabilità"
sexyteo ha Scritto:

Più che "giocare" coi numeri, ti incasini con i numeri, facendo moltiplicazioni e somme a caso.

Non sono a caso, sono gli sviluppi delle formule indicate. Se non li capisci non è colpa mia.
sexyteo ha Scritto:

In breve, nel caso particolare di due eventi casuali tali che il verificarsi o meno dell'uno non alteri la probabilità di presentarsi dell’altro, ovverosia per cui risulti p(E|F) = p(E) e p(F|E) = p(F), questi si dicono tra loro statisticamente indipendenti; e per essi vale la seguente legge (della probabilità composta): p(EF) = p(E) · p(F)
http://wwwcdf.pd.infn.it/labo/twoup2.pdf

Quale miracoloso volo di fantasia ti porta a credere che  p(F|E) = p(F)?
nel nostro caso p(F|E) vale p(F) oppure p(E) dato che il primo evento può essere indifferentemente uno dei due. Solo il secondo è condizionato al primo.
In questo caso, come citato giustamente alcune righe prima del tuo link, la formula è:
p(E) · p(F|E)
che è esattamente quella da me applicata.
sexyteo ha Scritto:

E con 1.000.000.000 di reattori!?
Anzi, con un EPR per abitante al mondo (quasi 7.000.000.000)!?

Lascio a te di estendere il paragone quanto vuoi.
sexyteo ha Scritto:

The RSS (Reactor Safety Study - WASH-1400) estimates that a reactor meltdown may be expected about once every 20,000 years of reactor operation; that is , if there were 100 reactors, there would be a meltdown once in 200 years, ergo, con 400 reattori potrebbe verificarsi (statisticamente, si stima) un danno al reattore ogni 50 anni. Il 2% delle probabilità (1/50), da te riportato, è riferito a tutti i reattori al mondo (circa 400) nell'arco di tempo di mezzo secolo, non più su base annua:
http://www.phyast.pitt.edu/~blc/book/chapter6.html
Qui vi sono i dati reali:
http://www.world-nuclear.org/info/inf06.html

Sei talmente preso dall'ansia di contraddirmi che sei disposto a citare valori 50 volte superiori a quelli da te stesso forniti precedentemente.
Non ti sei accorto che il dato di partenza da me indicato non è 20.000 bensì 1.000.000 che era il dato da te fornito nel post precedente?
sexyteo ha Scritto:

...
Ho già detto che "per esempio, la probabilità che lo stesso anno avvengano 2 meltdown in altrettanti reattori, é di (1/1.000.000)^2, cioé 1.000.000.000.000. ..."

Guarda caso il rappoto fra le due diverse probabilità ed i due risultati è lo stesso. Chissà come mai, non ci arrivi?
Certo che se cambi i dati di partenza non puoi apettarti che il risultato non cambi.

Messaggio modificato il: 03-06-2011 alle 21:25 da renato.

03-06-2011 21:15
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RE: Riflettiamo

@ Ing.All.Bell: Alcune perle

Riporta:
Faccio i 200 all'ora in totale sicurezza. Monaco/Hannover, uno spettacolo di strade, in mezzo a foreste, pale eoliche, fotovoltaico e le ultime centrali nucleari.
Un grande paese punta incredibilmente (ovviamente sono scettico, molto scettico anch'io) sulle rinnovabili e il Battaglia di turno dice che non si può fare.
Che è termodinamicamente impossibile.
Battaglia contro la Germania.



Al primo cervo che ti taglia la strada ti piastrelli sul guard-rail?
( un genio , niente da dire......in mezzo alle foreste... a 200 kmh)

Sei più furbo dele leggi della termodinamica?

Riporta:
  sono ingegnere elettronico e perito elettronico (laurea 1982, con studi esami anche in macchine elettriche per la generazione di energia elettrica, scienze delle costruzioni, fisica tecnica, controlli automatici)
Ora mi chiedo e vorrei una risposta: cosa serve al mondo intero il nucleare se a malapena contribuirà con un misero 5%, fra l'altro della sola energia elettrica che rappresenta solo il 30% dell'energia globale che consumiamo ogni giorno. Il 30% del 5% cioè 1,65% dell'energia globale. Cioè praticamente zero.
Mi rispondete o no invece di continuare con attacchi personali ?
(prodotti inutili, 300 all'ora, ecostordito etc..)


Bè ti sei risposto da soloToungue

Io che non sono nessuno ; tipo neutrino, devo dare delle risposte ad un ing. che considera le leggi della termodinamica delle ridicole prese di posizione da parte di un docente di Chimica  , solo perchè non gli agrada il suo modo di esprimersi??

Riporta:
mi confronto proprio con docenti, ex docenti universitari (ingegneri nucleari, fisici etc..).
Alla faccia dei luoghi comuni...



Puoi sempre confutare quello che afferma il PhD Battaglia , come già sollecitato da SexyTeo o ti piace prendere in giro alzando la la cresta da pollo per domanrci il perchè il nucleare non soddisfa le tue " orinali" considerazioni sulla produzione energetica?

Qualsiasi sistema di produzione di energia non è minimamente equiparabile alla potenza di generazione nucleare, nel campo dell'energia civile è l'unica soluzione perchè il rapporto è 1 = 1.000.000

Ciao e vai a piano che si corre in pista e non in strada.







Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
03-06-2011 21:50
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #119
RE: Riflettiamo

Prendo atto che non mi rispondete.
Come prendo atto che nego le leggi della termodinamica (quale principio ?).
Vado piano, non ti preouccupare, Piano piano.
Il nucleare non solo non è la risposta (dal titolo del libro della Caldicott) ma non può essere la risposta. Non può perchè non è possibile costruire, in 15 anni, reattori per produrre almeno il 30% della richiesta. Ci vorrebbero l'equivalente di 500/600 reattori EPR, impossibili da realizzare.
Continuate a discutere del nulla.
Si fanno un pò di reattori per soddisfare i pruriti di qualche lobbies e di pochi potenti individui.
5%, la miseria allo stato puro. Tutto sto' casino per un misero 5%.
Ho usato i documenti del word nuclear per dimostrare la pochezza del nucleare nel mondo.
5% della richiesta in 15 anni.
Bah, contenti voi.
Sarebbe interessante analizzare altre soluzioni oppure comportamenti oppure nuovi orizzonti.
5%. Ridicolo.

03-06-2011 22:59
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RE:  Riflettiamo

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Continuate a non rispondermi.
Ho posto un problema: 2300 Gwatt entro il 2025. Questa è la potenza di energia elettrica che verrà allacciata alla rete mondiale.
Da una rapida visione alle tabelle del primo link salta fuori che il nucleare non arriverà al 5% di questa nuova potenza.


Voglio la fonte di tale "sparata"! Non link di ambientalisti. Voglio il pdf di questo fantomatico "studio". Il resto sono chiacchere.
Noto che continui a tenerti alla larga dai rapporti redatti dalle agenzie internazionali competenti.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ora mi chiedo e vorrei una risposta: cosa serve al mondo intero il nucleare se a malapena contribuirà con un misero 5%, fra l'altro della sola energia elettrica che rappresenta solo il 30% dell'energia globale che consumiamo ogni giorno. Il 30% del 5% cioè 1,65% dell'energia globale. Cioè praticamente zero.


Confondi l'energia primaria con l'energia elettrica. Il nucleare fornisce il 14 % dell'energia elettrica mondiale. Mi dici qual'è il contributo di eolico e solare (sia fotovoltaico che termodinamico) sul totale di energia elettrica e dato che ci siamo, anche di quelle primaria!?

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Mi rispondete o no invece di continuare con attacchi personali ?
(prodotti inutili, 300 all'ora, ecostordito etc..)
Se i dati che sono presenti nel link
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
sono veri vuol dire che il nucleare non serve a nulla: meno del 5%.


Ancora con questo 5%!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Basta fare la somma della potenza dei reattori che verrano allacciati in 10/15 anni (ovviamente quelli proposti non li ho presi in esame, ci sono anche quelli italiani..) si arriva a poco più di 220 Gwatt che dovranno essere decurtati della potenza dei reattori che nel frattempo dovranno essere spenti. Ditemi voi quanto vale questa potenza. 50/70 Gwatt ?
Poi noto la preveggenza di Battaglia datata marzo 2011 sui reattori della Svizzera, un mago, veramente un mago...
Allora, vi va bene il dato netto di 150 Gwatt ?. Voglio essere generoso.
Concedo un 7%. Siamo d'accordo o no su questo dato ?


No, perchè non parli di capacity factor.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ho usato una conferenza ufficiale e i dati del word nuclear.
Possiamo partire con un ragionamento da questi dati e impstare un discorso se davvero l'industria mondiale del nucleare, anche a fronte delle problematiche di Fukushima, potrà soddisfare la fame di nuova energia che ci sarà a livello mondiale entro 15 anni ?
Io dico di no, utilizzando dati ufficiali.
Non entro nel merito dei dati della conferenza che raccontano che dei 300 Gwatt installati fra il 2008 e il 2009 140 erano da rinnovabili. Se il dato è pesato (cioè è congruo con la definizione di energia) vorrebbe dire che da rinnovabili (ovviamente anche idroelettrico) si sono installati in 2 anni ciò che forse si installerebbe in 15 anni con il nucleare.
Non ho trovato riferimenti in tal senso per cui non riesco a confermare che i 140 Gwatt da rinnovabili (tutte compreso l'idroelettrico) sono depurate della discontinuità tipica di queste fonti (eolico e fotovoltaico su tutte, mentre per l'idroelettrico il discorso e molto diverso, si veda la diga sullo Yang Tse, capace di elettrificare 80 milioni di individui, in pratica tutto il civile tedesco).
Siete un pò birichini ad attaccare personalmente ma pazienza, non me ne farò una ragione.
Aspetto le risposte.
Ho fatto domande, non confuto dati che invece uso e intepreto.


Confondi la potenza installata con l'energia effettivamente prodotta e ne hai già dato prova qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...55#pid2955
hai affermato che "costruire 4 reattori EPR è una presa in giro per il paese. Si arriverà al 2025/2030 con il 5% del fabbisogno sfornato (forse) da 4 reattori per un costo di 30/35 miliardi" e ti ho già risposto dicendo che "l'Italia ha una produzione annua di circa 320 TWh e considerato che un reattore EPR (da 1,6 GWe e con un capacity factor del 90%) produce più di una dozzina di TWh, in definitiva, 4 EPR producono almeno 50 TWh, ergo, possono coprire 15 - 16 % della produzione nazionale"

03-06-2011 23:04
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