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Il muro della vergogna dei giornalisti
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Cher
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RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>>

mi.greco@alice.it ha Scritto:

A proposito dell'argomento che si discute "Il muro della vergogna dei giornalisti", non sarei così categorico definendo, un cesto di mele, marcio solo perchè una di esse lo è realmente.
E poi,
"il dubbio non è piacevole ma la certezza è ridicola.....
François-Marie Arouet" , stiamo parlando di Voltaire, che cade in una palese contradizione quando afferma « Ogni volta che guardo il cielo stellato, non posso non pensare che, se esiste un così perfetto orologio, esista un orologiaio »; appare un dubbio e viene palesata una certezza.
Quindi tutto è relativo compreso "Il muro della vergogna dei giornalisti".
Al contrario, è come voler dire che se un giudice sbaglia, il mondo giuridico è corrotto, e che la legge lascia molti dubbi e poche certezze.

Michele Greco


Non si argomenta la "vergogna" ma vuole essere un luogo dove porre "il vergonoso" articolo affinchè qualche poco o blando giornalista si ravveda al suo "vergognoso" modo di esporre le notizie.Big Grin


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
14-07-2011 12:29
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mi.greco
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Messaggio: #102
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>>

Voglio evitare di entrare in polemica gareggiando nel cercar di essere i primi della classe.
Comunque non sono d'accordo, come non capisco perchè la vergogna non può essere argomentata quando proprio tu lo stai facendo.
Che poi qualche giornalista non rispetta l'etica professionale, prendiamocela con i direttori e gli editori che lo "ospitano".
Purtroppo noi non abbiamo nessun potere in merito; il potere è, in questo ed in molti altri casi abusivo, dell'economia e della politica, quando ambedue non si adeguano alle esigenze del sociale ma solo al proprio tornaconto.

Michele Greco

14-07-2011 13:51
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Cher
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Messaggio: #103
RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>>

mi.greco@alice.it ha Scritto:

Voglio evitare di entrare in polemica gareggiando nel cercar di essere i primi della classe.
Comunque non sono d'accordo, come non capisco perchè la vergogna non può essere argomentata quando proprio tu lo stai facendo.
Che poi qualche giornalista non rispetta l'etica professionale, prendiamocela con i direttori e gli editori che lo "ospitano".
Purtroppo noi non abbiamo nessun potere in merito; il potere è, in questo ed in molti altri casi abusivo, dell'economia e della politica, quando ambedue non si adeguano alle esigenze del sociale ma solo al proprio tornaconto.

Michele Greco

Condivido il fatto di non primeggiare, ma se un articolo è volutamente "vergognoso" lo possiamo indicare come tale? In luogo dove, chi vuole , può rendersene conto della "classificazione" e si può ulteriormente informare se non è d'accordo o può verificare del perchè è stato definito "vergognoso"?

I direttori devono promuovere la linea editoriale, gli editori guardano il fatturato o bilancio, con un occhio attento " al fine che giustifica il mezzo" che spesso è la notizia "panzana" intesa come linea editoriale.

I lettori si crogiolano nella conferma delle loro idee preconcette.

La realtà in un giornale , come mi diceva un amico giornalista, è la pubblicità...tutto il resto è opinabile.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
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Cher03@hotmail.it
14-07-2011 14:18
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mi.greco
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Messaggio: #104
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>>

Già!
Però, troppo spesso la pubblicità fà notizia e la notizia fà pubblicità.
Tu credi che la notizia che viene sottolineata "vergognosa" lo sia per chi scrive o per chi legge?
Hai mai sentito dire o detto "..al posto tuo, io mi vergognerei!" ?
Tu non potrai mai essere al posto suo (non te lo permetterebbero) ma lui, è sempre al posto tuo!
Cosa vuol dire posto suo e posto tuo?
E' la posizione in cui uno parla o scrive ed un altro legge o ascolta.
Chi scrive e chi parla ha questo vantaggio:
può scrivere e leggere poi ciò che ha scritto; può parlare ed ascoltarsi.
Tu che leggi ed ascolti, puoi solo leggere, ascoltare e vergognarti.
E poi, falla finita a stare sulla riva del fiume, pensa ai reumatismi.

Michele Greco

14-07-2011 14:39
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RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>>

mi.greco@alice.it ha Scritto:

Già!
Però, troppo spesso la pubblicità fà notizia e la notizia fà pubblicità.
Tu credi che la notizia che viene sottolineata "vergognosa" lo sia per chi scrive o per chi legge?
Hai mai sentito dire o detto "..al posto tuo, io mi vergognerei!" ?
Tu non potrai mai essere al posto suo (non te lo permetterebbero) ma lui, è sempre al posto tuo!
Cosa vuol dire posto suo e posto tuo?
E' la posizione in cui uno parla o scrive ed un altro legge o ascolta.
Chi scrive e chi parla ha questo vantaggio:
può scrivere e leggere poi ciò che ha scritto; può parlare ed ascoltarsi.
Tu che leggi ed ascolti, puoi solo leggere, ascoltare e vergognarti.
E poi, falla finita a stare sulla riva del fiume, pensa ai reumatismi.

Michele Greco


Forse ti riferisci a questo questo, inteso come notizia?
http://www.ilgiornale.it/interni/e_web_s...comments=1

Cioè è il contenuto della notizia o il fatto che spostando la "notizia" diventa a sua volta una "notizia"?


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Cher03@hotmail.it
17-07-2011 12:40
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RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>>

Puoi rispondere da te alla domanda rispondendo a questa:
Secondo te, quali sono gli scopi che deve raggiungere una notizia e quali quelli che dovrebbe raggiungere la pubblicità considerando che quest'ultima può essere divulgata da chiunque?
Potrebbe essere anche interessante capire cosa è tenuto (direi obbligato) ad osservare (controllando, verificando ecc.) un giornalista prima di divulgare una qualsiasi notizia e come dovrebbe essere regolarizzata dalle leggi la pubblicità che troppo spesso è ingannevole se non del tutto falsa?
Vi sono o non vi sono leggi a garanzia di quanto viene detto o scritto per il comune cittadino?
______________________

Movimento d'opinione "Campa cavallo che l'erba cresce"

Essere contrario al confine è un po' sognare spazi e libertà negati.

Michele Greco

22-07-2011 18:23
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RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>>

mi.greco ha Scritto:

Puoi rispondere da te alla domanda rispondendo a questa:
Secondo te, quali sono gli scopi che deve raggiungere una notizia e quali quelli che dovrebbe raggiungere la pubblicità considerando che quest'ultima può essere divulgata da chiunque?
Potrebbe essere anche interessante capire cosa è tenuto (direi obbligato) ad osservare (controllando, verificando ecc.) un giornalista prima di divulgare una qualsiasi notizia e come dovrebbe essere regolarizzata dalle leggi la pubblicità che troppo spesso è ingannevole se non del tutto falsa?
Vi sono o non vi sono leggi a garanzia di quanto viene detto o scritto per il comune cittadino?
______________________

Movimento d'opinione "Campa cavallo che l'erba cresce"

Essere contrario al confine è un po' sognare spazi e libertà negati.

Michele Greco



Certo, ma non nega l'evidenza di porre in risalto degli articoli che definirli "vergognosi" è un eufemismo. Questo vale per tutti, solo che non tutti hanno tempo e voglia di porli in risalto.

Sono le opinioni che la fanno da padrone nella comunicazione e le opinioni devono essere rispettate per convivenza civile.
Certo possono essere dibattute.
Il fatto, cioè la notizia soccombe all'opinione, l'opinione come la pubblicità si trasforma in "must" ed ecco che si materializza, ma essendo immateriale può solo radicarsi nella mente dove radicalizzandosi non la rimuovi facilmente.



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Cher03@hotmail.it
23-07-2011 11:05
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RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>>

Sul concetto di "vergognoso" credo di essermi già espresso ed è inutile ripetersi. L'unica nota che aggiungo è la seguente: vi sono delle notizie che, per quanto siano fedeli alla realtà, quindi rispecchianti perfettamente la stessa, sono comunque vergognose per lo scopo perseguito; vanno oltre la pura e semplice informazione, anche se veritiere. Notizie che possono nuocere le menti dei bambini e delle persone più deboli, che possono essere dannose ad individui con problemi psichici o con particolari squilibri mentali, che possono influenzare giudizi ed opinioni giurico-sociali. Queste notizie possono essere di vario genere, a partire dalle cruenti, dalle porno, da certe immoralità o cattivi costumi sociali che potrebbero rappresentare punti di riferimento e, in molti casi, creare i così detti super-eroi da imitare.
Non sono molto daccordo che l'opinione sopraffà la notizia fin da deviarla in interpretazioni soggettive anche perchè la notizia, che si presta ad opinioni interpretative, è per lo più equivoca, quindi non chiara ed intenzionalmente "interprete" della realtà e non garante della stessa; è un testimone inattendibile.
Le interpretazioni noi ce le andiamo a cercare in teatro.
Lasciamo perdere l'approfondire di questi argomenti che ci porterebbe a sapienti lungaggini d'un "inutile" sapere.
Resta difatto che il nostro giornalismo, e in generale il giornalismo, ha perso, semmai lo fosse mai stato, in etica e in indipendenza, per lo più asservito alla politica, al mercato, al potere costituito e non.

Michele Greco

23-07-2011 11:41
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RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>>

Qui si trova un pò di esempi di come si manipola la mentalità delle persone.

http://www.libreidee.org/2011/06/latte-r...al-sicuro/


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RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>>

http://www.corriere.it/ambiente/11_lugli...05c0.shtml


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Cher03@hotmail.it
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