| NuclearMeeting | il forum di ArchivioNucleare.com |
Il muro della vergogna dei giornalisti - Versione stampabile

+- | NuclearMeeting | il forum di ArchivioNucleare.com | (http://www.nuclearmeeting.com/forum)
+-- Forum: Argomenti (/forumdisplay.php?fid=1)
+--- Forum: Nucleare e Radioprotezione (/forumdisplay.php?fid=2)
+--- Discussione: Il muro della vergogna dei giornalisti (/showthread.php?tid=194)


Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 25-03-2011 14:45

http://jpquake.wikispaces.com/Journalist+Wall+of+Shame


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 14:51

Pure journalistic terrorism.... terrorismo giornalistico puro.
Untrue and false
http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/...-13852633/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 14:54

gross exaggeration
http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/...ef=HRER3-1
http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/...-13852633/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 14:55

Hysterical fear-mongering
http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/...ef=HRER3-1


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 14:57

http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_2...a2b5.shtml


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 14:59

http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_1...=correlati


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 15:02

http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/...-13852633/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 15:03

There are a LOT of articles like this into Repubblica.it website, also main titles of the newspaper internet site used a lot of paranoic graphics and absurdities like this.
http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/...-13852633/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 15:06

The word Apocalypse has been on the front page of the online edition of said newspaper for a 5 days.Repubblica.it (major Italian newspaper)
http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/...50506/?rss


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 15:07

http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_1...425c.shtml


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 15:09

http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/...ef=HRER1-1

http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/...ef=HRER1-1


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 15:11

There are a LOT of articles like this into Repubblica.it website, also main titles of the newspaper internet site used a lot of paranoic graphics and absurdities like this.
http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/...-13852633/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 15:13

Rai1 18-03-2011 TG1 Notte On the video of a man searching pictures of the family (I saw the same video on NHK in japanese) the Italian journalist said: The desperate man searching food under the destroyed Sushi restaurant.


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 15:16

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/med...4.html#p=0


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 15:18

http://www.corriere.it/salute/11_marzo_2...87ee.shtml


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 15:20

Pity, this is one of the few independent (read non Berlusconi controlled) newspaper left in Italy, and it was my favourite one, now I really have big problems with the way all this is being covered.
http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/...ef=HREC1-3


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 15:25

http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/...i-13575744


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 19:33

http://corrierefiorentino.corriere.it/fi...5260.shtml


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 25-03-2011 19:56

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=150934


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 26-03-2011 14:33

http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/...-14118726/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 26-03-2011 17:28

http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_2...2b47.shtml


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 26-03-2011 17:56

http://it.euronews.net/2011/03/13/giappo...-nucleari/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 26-03-2011 21:59

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/...re/100034/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 27-03-2011 16:41

http://it.euronews.net/2011/03/27/fukush...di-volte-/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 28-03-2011 10:16

http://www.ilgiornale.it/esteri/fukushim...comments=1


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 28-03-2011 14:06

Stampa estera che parla del nucleare italiano con campagna pro-referendum: La vergogna nella vergogna

http://www.npr.org/2011/03/23/134784485/...pan-crisis


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 29-03-2011 18:28

http://notizie.tiscali.it/articoli/inter...vista.html


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 30-03-2011 12:31

http://it.euronews.net/2011/03/30/giappo...lla-norma/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 01-04-2011 10:58

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/...e”/101198/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 01-04-2011 11:01

http://www.savonanews.it/2011/03/14/legg...mecca.html


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 01-04-2011 11:44

http://www.repubblica.it/esteri/2011/04/...-14347432/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 02-04-2011 09:05

Come al solito la stampa scandalistica italiana si deve far notare per il suo voler tenere alta la paura ad ogni costo.  Prima pagina online del corriere.it di adesso:



E' giorni che si sa della radioattivita' in mare, non c'e' nulla di nuovo in questa notizia, eppure e' piu' utile spaventare sui titoloni, no?

Poi leggendo l'articolo si scopre una realta' un po' diversa:

Riporta:
TOKYO - La Tepco ha reso noto di aver individuato la perdita al reattore n.2 della centrale di Fukushima dalla quale c'è la fuoriuscita di acqua radioattiva che si riversa poi in mare.


ah, vedi un po', allora si tratta di una buona notizia tutto sommato!  Hai capito come si fa a spaventare la gente anche quando c'e' una buona notizia. Complimenti al corriere, complimenti.

Ciao, Luca
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 02-04-2011 09:32

Ora ho raccolto prove sufficienti per mostrare quanto sia poco serio il corriere della sera (minuscole volute) nel trattare una notizia di agenzia rilanciata da ANSA.  Il titolone sulla home page del corriere era questo:



Ma la notizia all'interno dell'articolo riportava tutta un'altra situazione, certamente non allarmistica, anzi molto positiva:

Riporta:
TOKYO - La Tepco ha reso noto di aver individuato la perdita al reattore n.2 della centrale di Fukushima dalla quale c'è la fuoriuscita di acqua radioattiva che si riversa poi in mare.



La stessa notizia, tratta da un rilancio ANSA era apparsa tra le notizie flash, con lo stesso titolo sensazionalistico e la notizia che va perfettamente controcorrente al titolo:



Mi e' venuto il dubbio che ci fosse anche lo zampino di ANSA, ma non e' cosi', l'agenzia si e' infatti comportata in modo alquanto diverso da cio' che ha fatto il corriere.  Notizia in homepage sul sito di ANSA.it:



Ed il testo completo dell'articolo:



Ora, ditemi voi se certe cose capitano o no in malafede.  In un giornale come il corriere della sera, poi. E' bastato far saltare la parola "individuata" per cambiare *completamente* il senso della notizia.

Davvero scandaloso come si comporta la stampa, davvero scandaloso.  E' giunto il momento di fare qualcosa.

Un saluto,
Luca Bertagnolio

RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 02-04-2011 11:13

Ho scritto al Corriere una lettera, che ho anche messo online su SlideShare:

http://www.slideshare.net/lucaberta/lett...della-sera

Bisogna sempre farsi sentire quando succedono questo genere di cose, altrimenti le si avallano.  E non e' giusto per nessuno, ne' per chi e' d'accordo ne' per chi e' contrario.

Ciao, Luca


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 02-04-2011 11:20

Grazie LB per la tua collaborazione in questo thread, ma stiamo già facendo "qualcosa" !
Qui può leggere chiunque è se c'è del "sale in zucca" forse si pongono delle domande è questo è un buon inizio.

Per diritto di replica posto questo link:
http://giappopazzie.blogspot.com/2011/04...vista.html


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 02-04-2011 11:26

Cher ha Scritto:

Grazie LB per la tua collaborazione in questo thread, ma stiamo già facendo "qualcosa" !
Qui può leggere chiunque è se c'è del "sale in zucca" forse si pongono delle domande è questo è un buon inizio.

assolutamente d'accordo, e lo state ben facendo da lungo tempo, questo forum tutto e' una miniera di gemme preziose, grazie a tutti voi per la perseveranza e la continua attenzione al tema nucleare, anche in momenti in cui la stampa si occupa di altro.

Domanda, vi spingete anche a contattare gli autori, le redazioni ed i direttori coinvolti negli errori madornali della stampa, o il contributo si ferma a questo thread?

Un saluto, LB

RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 02-04-2011 11:28

lucaberta ha Scritto:

Ho scritto al Corriere una lettera, che ho anche messo online su SlideShare:

http://www.slideshare.net/lucaberta/lett...della-sera

Bisogna sempre farsi sentire quando succedono questo genere di cose, altrimenti le si avallano.  E non e' giusto per nessuno, ne' per chi e' d'accordo ne' per chi e' contrario.

Ciao, Luca

Senti Luca, perché non segnali al Blog Jap ( link inizio pagina) il vergognoso articolo del corsera!
Così oltre ad essere sul << Il muro della vergogna dei giornalisti>> nazionali approdano anche sul "wall" internazionale, così staranno in buona compagnia.Toungue
RE:   <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 02-04-2011 11:33

Cher ha Scritto:
Senti Luca, perché non segnali al Blog Jap ( link inizio pagina) il vergognoso articolo del corsera!
Così oltre ad essere sul << Il muro della vergogna dei giornalisti>> nazionali approdano anche sul "wall" internazionale, così staranno in buona compagnia.Toungue

great minds think alike! Big Grin  Lo ho fatto proprio mentre tu stavi scrivendo questo tuo messaggio.

Ciao, Luca
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 02-04-2011 11:58

http://www.loccidentale.it/node/104128


RE:   <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 02-04-2011 12:44

lucaberta ha Scritto:



Domanda, vi spingete anche a contattare gli autori, le redazioni ed i direttori coinvolti negli errori madornali della stampa, o il contributo si ferma a questo thread?

Un saluto, LB


Personalmente mi fermo qui, per il semplice motivo che "segnalare" un link è "moralmente" doveroso; entrare in "rotta di collisione" ci si fa solo del male e non si sposta di una virgola il problema, anzi lo trasformi in polemica.

Qui non si tratta di avere "ragione pro-nucleare" o " no-al-nucleare" qui c'è in ballo una "credibilità della diffusione della notizia di ciò che succede" .

Certo che la terra è tonda ma li si vede piatta e il fatto che sia "bucolicamente/ecologicamente azzurra" e gli dici che è per la radioattività presente nell'acqua che la rende blu....... questi Eco-storditi ti "scorticano vivo"!
Cambia qualcosa?
( mi riferivo alla perdita di radioattività nel mare)Toungue

Forse, fin quando mi è permesso, mi limito a porre le informazioni che reputo meritevoli di segnalazione sulla classica bilancia della contrapposizione.
Poi ognuno tragga le proprie conclusioni.

RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 02-04-2011 13:55

Qui per rendersi conto del significato del termine "vergogna":

http://brunoleoni.it/debito.htm

Per chi non comprende questo contatore in questo thread si dia una occhiata qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...hp?tid=186


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 02-04-2011 19:27

http://www.scienzablog.com/2011/04/ecco-...io-di.html


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - sexyteo - 03-04-2011 01:24

Cher ha Scritto:


Dell'ing. Paolo Ruffatti, ne ho parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...45#pid1345
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 03-04-2011 12:05

http://it.euronews.net/2011/03/31/giappo...a-in-mare/
http://it.euronews.net/2011/04/02/giappo...dioattiva/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 03-04-2011 13:41

http://www.corriere.it/esteri/11_aprile_...7ebb.shtml


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 03-04-2011 17:13

http://www.kyotoclub.org/documentazione/...zo2011.pdf


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 06-04-2011 17:06

http://attualita.tuttogratis.it/animali/..._6143.html


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 06-04-2011 21:00

Tenetevi forti , perchè questa vince il primo premio o per lo meno sarà dura batterla.....


Ma ci rende conto che gli paghiamo anche lo stipendio a questi qui???


http://www.agenparl.it/articoli/news/flu...piegazioni


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 07-04-2011 04:13

Cher ha Scritto:
Tenetevi forti , perchè questa vince il primo premio o per lo meno sarà dura batterla.....


Ma ci rende conto che gli paghiamo anche lo stipendio a questi qui???


http://www.agenparl.it/articoli/news/flu...piegazioni

riporto quanto ho scritto nei commenti sul blog parlando dello stesso articolo.

In realta’ l’articolo a me sembra ben fatto, perche’ paradossalmente si mostra in maniera molto chiara la verita’ della carenza di informazione di chi vuole gridare “Al lupo! Al lupo!” senza nemmeno non dico avere visto il lupo, ma nemmeno avere idea di come sia fatto questo lupo!

Questo pezzo dell’articolo parla da se’:

“Ad ogni modo non sembra verosimile che Tokyo abbia raggiunto gli 0,04 microsievert/ora dopo il disastro nucleare mentre a Roma si afferma che un livello di 0,25 sia normale. Se è un livello normale come mai Tokyo lo ha più basso dopo le radiazioni di Fukushima? Qualcosa non torna, o il dato è sbagliato o dovremmo essere informati meglio sulla situazione romana”

L’articolo e’ quindi corretto, dovrebbero essere informati meglio sulla situazione romana, infatti. Cosa che tra l’altro fece Piero Angela 5 anni fa, quando andando a visitare Chernobyl si accorsero che laggiu’ c’erano meno radiazioni che a Roma.

Ciao, Luca
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Charade77 - 08-04-2011 09:27

Da appassionato autodidatta quale sono ,ma non tecnico esperto ,mi pongo allora 2 semplici quesiti : in primis , se le misurazioni effettuate sono corrette (sapete chi le ha eseguite),come mai i nostri amici verdastri non hanno già lanciato l'allarme ,forti della crociata anti-nuclearista in atto?Secondo ,perchè nessuno si degna di diffondere tali dati ,per far capire alla gente quante idiozzie la stampa ed i mezzi televisivi diffondono in quantità spropositate?


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 08-04-2011 15:52

Forse per questo motivo, notare l'ostracismo dilagante verso il nucleare:

Ing. Vincenzo Romanello scrive:
8 Aprile 2011 alle 09:32
Ho avuto modo di vedere la puntata del 3 aprile del “Senso della Vita” condotto da Bonolis. Egli ha iniziato la puntata con un testo di George Carlin, di cui riporto di seguito l’originale:

Il paradosso del nostro tempo nella storia è che

abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse,

autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.

Spendiamo di più, ma abbiamo meno,

comperiamo di più, ma godiamo meno.

Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole,

più comodità, ma meno tempo.

Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso,

più conoscenza, ma meno giudizio,

più esperti, e ancor più problemi,

più medicine, ma meno benessere.

Beviamo troppo, fumiamo troppo,

spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco,

guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo,

facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi,

vediamo troppa TV, e preghiamo di rado.

Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà,

ma ridotto i nostri valori.

Parliamo troppo, amiamo troppo poco

e odiamo troppo spesso.

Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere,

ma non come vivere.
Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.

Siamo andati e tornati dalla Luna,

ma non riusciamo ad attraversare la strada

per incontrare un nuovo vicino di casa.

Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.

Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori.

Abbiamo pulito  l’aria, ma inquinato l’anima.

Abbiamo dominato l’atomo, ma non i

pregiudi
zi.

Scriviamo di più, ma impariamo meno.

Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno.

Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.

Costruiamo computers più grandi per contenere più informazioni, per

produrre  più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.

Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta,

grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere

relazioni.

Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi,

case più belle ma famiglie distrutte.

Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e

getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei

corpi sovrappeso e delle pillole che possono farti fare di tutto,

dal rallegrarti al calmarti, all’ucciderti.

E’ un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina

e niente in magazzino.Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare questa

lettera, e in cui puoi scegliere di condividere queste

considerazioni con altri, o di cancellarle.

Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perchè

non saranno con te per sempre.

Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno

che ti guarda dal basso in soggezione,

perchè quella piccola persona presto crescerà

e lascerà il tuo fianco.

Ricordati di dare un caloroso abbraccio

alla persona che ti sta a fianco,

perchè è l’unico tesoro che puoi dare con il cuore

e non costa nulla.

Ricordati di dire “vi amo” ai tuoi cari, ma soprattutto

pensalo.

Un bacio e un abbraccio possono curare ferite

che vengono dal profondo dell’anima.

Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti,

perchè un giorno quella persona non sarà più lì.

Dedica tempo all’amore, dedica tempo alla conversazione, e

dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente.

E RICORDA SEMPRE:

la vita non si misura da quanti respiri facciamo,

ma dai momenti che ci tolgono il respiro.



Indovinate quale parte e’ stata omessa…


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 12-04-2011 11:19

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/...mi/103591/

Qui un estratto della serie " finché si lasciano diffondere notizie di questo genere cosa si può pretendere?"

..."E l’allarme pesce contaminato arriva anche in Italia. “Sono in arrivo nel porto di Napoli cibi radioattivi surgelati provenienti dal Giappone e introdotti nel mercato tramite la camorra” ha detto Francesco Emilio Borrelli, commissario regionale dei Verdi che oggi – insieme a Vincenzo Peretti della facoltà partenopea di Veterinaria della Federico II – ha distribuito materiale informativo tra i cittadini. “Ogni anno vengono importati l’Italia importa dal Giappone 13 milioni di pezzi di pesce surgelato che viene pescato nel mare nipponico attualmente pieno di migliaia di tonnellate di acqua radioattiva”, aggiungono. La camorra, secondo quanto riferiscono, si sarebbe già attivata per far saltare i controlli alla pericolosa merce."


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 12-04-2011 14:55

Gli sciacalli liberi di dire tutto ciò che gli rigurgita:
http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie...-controllo
Una perla di rara sagezza:

L'ipotesi peggiore da scongiurare e' un'esplosione di idrogeno con l'immissione di forti quantitativi nell'atmosfera". Lo ha detto Sergio Ulgiati, professore di Chimica dell'Universita' Parthenope di Napoli e membro del Comitato scientifico di WWF Italia. Per Ulgiati "il rischio che coinvolge le aree geografiche limitrofe, come ad esempio la Cina e la Corea, ma in generale, se si considera il commercio globalizzato del cibo, non ha confini. Da qui deriva il principale pericolo. Sappiamo inoltre che la nube radioattiva e' gia' arrivata in Europa, anche se di bassa radioattivita'.


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 18-04-2011 16:52

http://www.libreidee.org/2011/03/germani...-nucleare/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 18-04-2011 16:55

http://www.libreidee.org/2011/03/terremo...-atomiche/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 18-04-2011 16:57

http://www.libreidee.org/2011/03/nuclear...lla-paura/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 18-04-2011 16:58

http://www.libreidee.org/2011/04/fukushi...lanetaria/


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 18-04-2011 16:58

Cher ha Scritto:

bella la foto dell'incendio della raffineria di Chiba che hanno usato per questo articolo che parlava di Fukushima e del nucleare... Rolleyes

Cosa che tra l'altro gli stessi truffaldini hanno fatto pure qui:

http://www.libreidee.org/2011/03/nuclear...crede-dio/

--L
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 18-04-2011 16:59

http://www.libreidee.org/2011/03/fukushi...ullitalia/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 23-04-2011 14:07

http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/2...2006.shtml


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 23-04-2011 17:55

Cher ha Scritto:
http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110423_092006.shtml

dall'articolo, leggo:
Riporta:
Ma la temperatura nella piscina di combustibile usato del reattore 4 ha raggiunto 91 gradi, gentile a nuove iniezioni, ha indicato il gruppo giapponese.


gentile??  Wooot?  Big Grin

Ciao, Luca
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 23-04-2011 20:28

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=152171


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 24-04-2011 11:14

http://theintelhub.com/2011/04/06/fukush...tmosphere/


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 24-04-2011 11:21

Cher ha Scritto:
http://theintelhub.com/2011/04/06/fukushima-daiichi-radioactive-seawater-model-spent-fuel-rods-did-explode-into-atmosphere/

vabbe' dai, questo e' solamente un blogger agit-prop, non credo che si possa mettere tra i "giornalisti".  Senno' non la finiamo mai piu' di aggiungere.

Direi che qui bisognerebbe solamente indicare gli articoli sui media tipo stampa, TV ed agenzie, media "canonici" che spesso scrivono cretinate per totale mancanza di informazioni, non necessariamente per misinformare.

Ciao, Luca
RE:   <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 24-04-2011 11:43

lucaberta ha Scritto:



Direi che qui bisognerebbe solamente indicare gli articoli sui media tipo stampa, TV ed agenzie, media "canonici" che spesso scrivono cretinate per totale mancanza di informazioni, non necessariamente per misinformare.

Ciao, Luca


Ma, una domanda a caso, i media "canonici" dove vanno ad abbeverarsi&cibarsi ...per poi "espletare" le loro funzioni?

Vuole essere una domanda!Big Grin

Dato che una sbirciatina ,qui la fanno, una sorta di guardarsi in giro prima di "farla" , se la "vedono" qui , forse rinunciano!Toungue

Per evitare fraintentimenti , stò parlando di notizie strampalate che compaiono su blog spesso sconosciuti, essendo "strampalate" non significa che non siano appetibili per scribacchini&bloger nostrani, i quali, riportandole e infarcite di termini cari agli Ecostorditi, fissano in un loro neutrone celebrale l'ennesimo tarlo anti-nucleare.

Buona Pasqua a tutti.


RE:    <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 24-04-2011 11:49

Cher ha Scritto:
Ma, una domanda a caso, i media "canonici" dove vanno ad abbeverarsi&cibarsi ...per poi "espletare" le loro funzioni?

Vuole essere una domanda!Big Grin

ti do' ragione, in effetti questo e' un giustissimo punto.

Riporta:
Dato che una sbirciatina ,qui la fanno, una sorta di guardarsi in giro prima di "farla" , se la "vedono" qui , forse rinunciano!Toungue


qui pero' passiamo dalla scienza alla fantascienza...  Cool  Non dimentichiamoci che i giornalisti debbono fare vendere il loro "prodotto", e ormai l'etica che fa si' che non si debbano scrivere panzane e' andata persa...  non mi aspetto molto in generale, anche se ci sono sempre e comunque degli ottimi giornalisti in giro, ma sono troppo pochi, e spesso sono osteggiati proprio perche' "indipendenti" rispetto a delle ideologie che spesso influenzano proprio la stampa...

Riporta:
Buona Pasqua a tutti.


auguroni a te e famiglia, e a tutti coloro che leggono questo sempre molto interessante forum.  Grazie magnesium, auguroni anche a te!

Ciao, Luca
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 30-04-2011 18:28

http://www.corriere.it/notizie-ultima-or...2086.shtml

Non c'è limite alla decenza


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 30-04-2011 18:39

Cher ha Scritto:

sara' mica che avevano mangiato banane, queste povere donne...  Big Grin Big Grin

Penso proprio che bisognerebbe impegnarsi per far tradurre in italiano l'ottimo libro "Radiation and Reason" del Prof. Wade Allison, una lettura che a me ha davvero aperto gli occhi sull'incredibile quantita' di panzane che si leggono in giro sul tema radiazioni.
http://www.radiationandreason.com/

Se siete a conoscenza di libri che trattano specificamente il tema delle radiazioni, gia' scritti o tradotti in italiano, fatemelo sapere.

Ciao, Luca
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 30-04-2011 19:27

http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...hp?tid=181

Scarica gli allegati , se non li conosci. Post #4


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 01-05-2011 16:04

http://www.newnotizie.it/2011/05/01/giap...e-materno/

Non bastava la notizia ansa, leggete l'articolo concimato ad uso e consumo per gli Ecostorditi.........se non è terrorismo mediatico questo!


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 04-05-2011 17:53

http://www.ilcambiamento.it/inquinamenti...uruga.html

Naturalmente se volete rendervi conto di cosa scrivono accomodatevi....., per la lettura di altri articoli inerenti a Fukuschima nel link sopro menzionato, si declina ogni responsabilità al Vs metabolismo.Toungue


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - dDuck - 09-05-2011 09:42

E' il gioco della politica, se Berlusconi è nuclearista allora fanno i paladini delle rinnovabili.
Se B. è per le rinnovabili fanno i paladini del nucleare.
Se B. va con le 20enni, allora dicono che è pedofilo.
Se B. andava con le tardone, allora dicevano che erano meglio le 20enni.
Se B. andava a gay, allora si scandalizzavano per questo.


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Charade77 - 09-05-2011 10:33

dDuck ha Scritto:

E' il gioco della politica, se Berlusconi è nuclearista allora fanno i paladini delle rinnovabili.
Se B. è per le rinnovabili fanno i paladini del nucleare.
Se B. va con le 20enni, allora dicono che è pedofilo.
Se B. andava con le tardone, allora dicevano che erano meglio le 20enni.
Se B. andava a gay, allora si scandalizzavano per questo.



Indipendentemente dal governo / premier , la verità è che in genere l'italia non ha la capacità di prendersi delle responsabilità e fare delle scelte anche impopolari , nonostante possano essere di vantaggio per la comunità ,e quindi al grido di "barabba o gesù" si lascia alla pancia del popolo le decisioni che , adifferenza di altri stati , vengono compiute con l'autorevolezza di tecnici esperti del settore.Un sondaggio in merito all'energia nucleare di alcuni anni fa , condotto in francia e italia dava il medesimo risultato in termini di gradimento (sfavorevole),peccato che in italia l'energia nucleare non esista più da un pezzo:ciò porterebbe a pensare che i francesi sono meno democratici.Ne consegue invece che nel nostro paese si gioca spesso a "lavrsene le mani" ,pur di rimanere popolari e nel giro delle lobby petrolifere ,demendando temi delicati alla gente che spesso non comprende appieno e quindi facilmente pilotabile (come mai in materia fiscale non viene mai chiesto nulla , o in materia sanitaria ?Ho semplificato il concetto naturalmente).
Saluti
RE:   <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - dDuck - 09-05-2011 11:56

Charade77 ha Scritto:



Indipendentemente dal governo / premier , la verità è che in genere l'italia non ha la capacità di prendersi delle responsabilità e fare delle scelte anche impopolari , nonostante possano essere di vantaggio per la comunità ,e quindi al grido di "barabba o gesù" si lascia alla pancia del popolo le decisioni che , adifferenza di altri stati , vengono compiute con l'autorevolezza di tecnici esperti del settore.Un sondaggio in merito all'energia nucleare di alcuni anni fa , condotto in francia e italia dava il medesimo risultato in termini di gradimento (sfavorevole),peccato che in italia l'energia nucleare non esista più da un pezzo:ciò porterebbe a pensare che i francesi sono meno democratici.Ne consegue invece che nel nostro paese si gioca spesso a "lavrsene le mani" ,pur di rimanere popolari e nel giro delle lobby petrolifere ,demendando temi delicati alla gente che spesso non comprende appieno e quindi facilmente pilotabile (come mai in materia fiscale non viene mai chiesto nulla , o in materia sanitaria ?Ho semplificato il concetto naturalmente).
Saluti


Se avessero fatto un referendum che chiedeva "Vuoi le centrali a carbone?", naturalmente dopo una vittoria degli abolizionisti, di nascosto una volta abolite avessimo costruito le centrali nucleari, tutta la gente sarebbe stata contenta di avere abolito il carbone.

Il problema è che è posta male la domanda sui media.



RE:    <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Charade77 - 09-05-2011 16:50

dDuck ha Scritto:



Il problema è che è posta male la domanda sui media.




Purtroppo in italia c'è sempre il maledetto modo di fare come se tutto si riducesse al tifo calcistico :Si aizza la barricata e o si ama o si odia ,non esiste il porre le questioni in maniera asettica da parte dei media e questo è un grave errore.E per di più ci si schiera senza precise motivazioni ,basta schierarsi ... Mentre ci fosse un pò meno clima da stadio e costruttivo , si riuscirebbe a combinare qualcosa di meglio (qualcosa dico ... )
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - dDuck - 11-05-2011 12:09

Io a tempo perso mi diverto a cazziare gente su internet, ultimamente mi metto anche contro giornalisti, gente professionista della penna, io faccio il disoccupato, però vedo che non sanno un tubo di nulla.
Del resto il giornalista ha diversi problemi, innanzitutto è un generico e non puo intendersi di tutto, lo stesso che scrive sciocchezza in materia energetica, deve fare l'articolo di cronaca nera e passare all'intervista al politico, quindi per forza sei un non esperto.
Secondariamente le pressioni che ha dai superiori, e i giornali in Italia sono tutti schierati politicamente.
Poi c'è il problema che deve vendere, e se non fai un articolo abbastanza allarmistico la gente non batte l'occhio sul giornale e non compra (o non fa clic su internet).







RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 16-05-2011 10:51

http://cianciullo.blogautore.repubblica....f=HREC1-12


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 05-06-2011 11:11

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri...45065.html


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 06-06-2011 08:17

Cher ha Scritto:
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Egitto-esplosione-in-una-centrale-nucleare-Probabile-la-fuga-di-acqua-radioattiva_312094345065.html

ne parlo sul mio blog:

http://futuronucleare.com/it/2011/06/05/...maybe-not/

Ciao, Luca
Futuro Nucleare

RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 10-06-2011 17:16

http://www.corriere.it/salute/11_giugno_...36ef.shtml

Prestare attenzione all'ultima riga............da non credere!

E pensare che se le confezioni di germogli fossero stati irradiati con raggi Gamma, avrebbero sterilizzato il prodotto.
salvato la vita a 30 persone ecc ecc.
Beata ignoranza condita con Ecologismo paranoico è quello che è successo!

Basta diffondere questa informazione e il nucleare si risolleva,come immagine!

Invece viene additato dal giornalaio di turno come l'ennesima fonte di inquinamento o di ipotetica alterazione del SACRO prodotto BIO che ha ammazzatoe rovinato ( in tutti i sensi) più persone che tutti i disastri nucleari messi insieme.


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 17-06-2011 11:48

http://www.tuttogreen.it/giappone-un-pia...ia-solare/


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 17-06-2011 12:43

Cher ha Scritto:
http://www.tuttogreen.it/giappone-un-piano-nazionale-per-rimpiazzare-il-nucleare-con-lenergia-solare/

mah, guarda, definirlo giornalista è davvero uno sforzo immenso... gli stai dando persino troppo credito, Cher...

Ciao, Luca
RE:   <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - walter59 - 17-06-2011 13:47

lucaberta ha Scritto:


mah, guarda, definirlo giornalista è davvero uno sforzo immenso... gli stai dando persino troppo credito, Cher...

Ciao, Luca


Ma da qui l'articolo originale dice addirittura  il contrario.

"On Thursday, the first day of the two-day summit in Deauville, France, Prime Minister Naoto Kan is expected to announce Japan's intention to continue operating nuclear plants after confirming their safety, the Nikkei said without citing sources."

Ma sembra uno sport diffuso nei "giornalastri" quello di manipolare le notizie che provengono da fonti non in lingua.

ossequi walter

RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Charade77 - 17-06-2011 14:09

Cher ha Scritto:


Avevo letto l'opposto io ...

http://www.corriere.it/esteri/11_giugno_...1445.shtml


RE:   <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 17-06-2011 18:01

lucaberta ha Scritto:


mah, guarda, definirlo giornalista è davvero uno sforzo immenso... gli stai dando persino troppo credito, Cher...

Ciao, Luca


Lo , sò, solo che aprire un thread e chiamarlo WC sarebbe innoportuno.
Il concetto di vergogna è sempre omnicompresivo verso questa arrogante e immune prassi di diffondere fesserie.
Qualcuno deve pur sottolineare la fesseria e un piccolo dialogo,ne da conferma.
Cmq grazie al tuo blog , che l'ho scoperto.

Poi non dimenticare la raccolta in questo forum delle fesserie in unico thread.
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 18-06-2011 14:41

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/...ni/118838/


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - walter59 - 18-06-2011 15:22

Cher ha Scritto:


Purtroppo il comportamento della TEPCO non è stato all'altezza della situazione considerando tutte le attenuanti del caso.
D'altra parte non si conoscono le fonti dell'articolo.
Ma a tutt'oggi sembra che sotto certi aspetti la TEPCO non ne faccia una giusta.

saluti

P.S. l' Escherichia coli O157 non sarà mica un nuovo tipo di isotopo sfuggito alla centrale di Kruemmel.
Ci stanno già lavorando
RE:   <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 18-06-2011 16:40

walter59 ha Scritto:



Purtroppo il comportamento della TEPCO non è stato all'altezza della situazione considerando tutte le attenuanti del caso.
D'altra parte non si conoscono le fonti dell'articolo.
Ma a tutt'oggi sembra che sotto certi aspetti la TEPCO non ne faccia una giusta.

saluti

P.S. l' Escherichia coli O157 non sarà mica un nuovo tipo di isotopo sfuggito alla centrale di Kruemmel.
Ci stanno già lavorando

bè.............con la testa che hanno, il primo che afferma in qual si voglia autolavaggio che non si può escludere una mutazione genetica da radiazione ha reso il batterio E-coli....... e un ecologista li sente , diventa la prova provata della mutazione....colpa delle radiazioni provenienti da Fukuscima.
E un referendum per vietare le coltivazioni Bio......Toungue sarebbe il minimo.
RE:    <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - walter59 - 18-06-2011 19:09

Cher ha Scritto:


bè.............con la testa che hanno, il primo che afferma in qual si voglia autolavaggio che non si può escludere una mutazione genetica da radiazione ha reso il batterio E-coli....... e un ecologista li sente , diventa la prova provata della mutazione....colpa delle radiazioni provenienti da Fukuscima.
E un referendum per vietare le coltivazioni Bio......Toungue sarebbe il minimo.


Gi ecologisti "veri" sono persone serissime, ma essendo in Italia che è come essere al bar tutti sono ecologisti, piloti, goleador e magari anche astronauti.
Così le persone serie fanno la figura dei ......

ossequi
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - walter59 - 18-06-2011 20:29

Consi derando il fatto che non sono capace di starmene con le mani in mano, mi sono letto ber bene tutto l'articolo del Fatto Quotidiano postato da Cher http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/...nt-2113568

Terrificante il grassetto sotto al titolo

Sangue dal naso, diarrea, debolezza. I sintomi manifestati dai ragazzini destano preoccupazione tra i medici: alcuni li definiscono "inspiegabili", altri prescrivono analisi del sangue per verificare la perdita di globuli bianchi, conseguenza dell'esposizione a radiazioni


E a seguire tutti i commenti al seguito, a questo punto considerando tutto quanto non sono riuscito a non rispondere alla Dott.sa Gabriella


    Gabriella
    17 giugno 2011 alle 20:02

    Il sangue dal naso (epistassi) in un bambino esposto a radiazioni ionizzanti, può essere un segno di carenza di piastrine, quindi di un disordine ematologico, la debolezza può essere dovuta all’anemia, possono purtroppo essere i segni infausti di una LEUCEMIA.
    Questa è la triste (ma prevedibilissima) realtà.
    E’inspiegabile per me (medico) il fatto che un oncologo come Veronesi insista con la difesa del nucleare.
    Preghiamo per i bambini del Giappone.

    Replica
        walter59
        18 giugno 2011 alle 19:57

        Vedi Gabriella le tue analisi sono corrette, se si trattasse di una grave esposizione, la cosi detta malattia acuta da radiazioni si manifesta con quei sintomi ad una esposizione superiore a 2-3 Sv, nel nostro caso come citato dallo stesso articolo tratto dal Tokio Shimbun i rilievi effettuati sono stati di 2,33 micro Sv, quindi milioni di volte inferiori.
        In quanto allo svilupparsi di una qualche forma di leucemia i tempi dovrebbero essere molto più lunghi.
        Con i sintomi evidenziati dall’articolo ci troveremmo in una condizione tale per cui la popolazione esposta avrebbe una mortalita di circa il 50% dopo 30 giorni dall’esposizione.
        La questione è estremamente delicata quindi evitiamo inesattezze, il catastrofismo non giova a nessuno.


Siamo di fronte a una folla di allucinati, quello che è peggio è che non esiste nessuna volontà di chiarire i fatti.

saluti


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 18-06-2011 21:37

Gli ecologisti,possono essere anche seri e responsabili,solo che sono inconsapevoli, per essere gentile, della loro sistematica volontà di affrontare la realtà dei fatti.
La realtà ( accertata) può dare sorprese inaspettate, che troppo spesso mal si coniuga con l'intento di chi manda l'ecologista ad abbindolare le masse.
Da qui l'esagerazione fino ai confini della follia colletiva, ma non fanno i conti con la delusione del non evento.

E-Coli = 39 decessi


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - walter59 - 18-06-2011 21:48

Cher ha Scritto:

Gli ecologisti,possono essere anche seri e responsabili,solo che sono inconsapevoli, per essere gentile, della loro sistematica volontà di affrontare la realtà dei fatti.



Sempre il solito Toungue

Dicevo quelli seri e non quelli farlocchi, non sono tutti farlocchi ed è propio su questa percentuale che bisogna lavorare guarda Moore, non Testa.

ossequi
RE:   <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 18-06-2011 22:21

walter59 ha Scritto:



Sempre il solito Toungue

Dicevo quelli seri e non quelli farlocchi, non sono tutti farlocchi ed è propio su questa percentuale che bisogna lavorare guarda Moore, non Testa.

ossequi


Se si vuole estendere a livello globale , non dimentichiamo che in Nuova Zelanda un giudice ha condannato greenpeace dall'esclusione del riconoscimento di ente morale ( non ricordo esattamente il termine dell'accusa, la morale è il primo giudice che ha dimostrato che greenpeace è in realtà un ente fasullo*
Fasullo = inteso che le loro attività hanno altri scopi e sono mascherate per ingannare le persone con intenti di lucro.
Chi trova il link ...grazie.

Per non essere frainteso, gli intenti di greenpeace  sono nobili........e non si preoccupano delle conseguenze.


X Luca ,Thanks!
RE:    <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 18-06-2011 22:36

Cher ha Scritto:
Se si vuole estendere a livello globale , non dimentichiamo che in Nuova Zelanda un giudice ha condannato il wwf dall'esclusione del riconoscimento di ente morale ( non ricordo esattamente il termine dell'accusa, la morale è il primo giudice che ha dimostrato che il WWF è in realtà un ente fasullo*
Fasullo = inteso che le loro attività hanno altri scopi e sono mascherate per ingannare le persone con intenti di lucro.
Chi trova il link ...grazie.

si tratta di Greenpeace in Nuova Zelanda, Cher, che ha perso lo status di "charity" dal mese scorso:

http://www.nzherald.co.nz/nz/news/articl...d=10724605

Ciao, Luca
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 20-06-2011 11:11

http://www.counterpunch.org/sherman06102011.html

un esempio di ordinaria follia, vediamo in quanti giorni i "pennivendoli" eco-storditi ci insuppano il pennino?


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - lucaberta - 20-06-2011 11:46

Cher ha Scritto:
un esempio di ordinaria follia, vediamo in quanti giorni i "pennivendoli" eco-storditi ci insuppano il pennino?

lo ho appena segnalato a Rod Adams di Atomic Insights, che in genere risponde puntualmente a questo genere di idiozie.  Vediamo un po' che cosa decidera' di fare.

Ciao, Luca
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 23-06-2011 14:25

Le fesserie si diffondono più veloci del E-Coli!!!!!!!

http://www.climatrix.org/2011/06/fukushi...on-ci.html

Dopo Fukushima, le autorità continuano a parlare di livelli di radioattività "bassi" nel resto del mondo, non tali, quindi, da causare danni rilevanti alla salute. Ma cosa succede quando i limiti imposti vengono gradualmente spostati verso l'alto? Ce ne parla Lorenzo La Face, studente di Tecniche della Prevenzione che dopo il disastro giapponese sta portando avanti una meticolosa ricerca sulla comunicazione ai cittadini dei livelli di radioattività.

Radiazioni pericolose: cosa succede quando i limiti imposti vengono gradualmente spostati verso l'alto?
La Direttiva Euratom del 13 maggio 1996 stabilisce principi generali per la sicurezza rispetto alle radiazioni in Europa.
Anche il CRIIRAD fa notare che secondo tale direttiva, l'impatto sulla salute causato dalla radioattività si può considerare trascurabile se la dose non eccede i 10 microsievert per anno.
La quantità di Iodio-131 capace di rilasciare una dose di 10 microsievert varia molto con l'età del consumatore e i bambini fino a due anni sono i più vulnerabili: l'ingestione di 56 Becquerel (Bq) di Iodio 131 è sufficiente a rilasciare nel loro corpo una dose di 10 MicroSievert, ciò è confermato da una ricerca documentata dal CRIIRAD sulla base della Direttiva Euratom. Se il cibo (verdura a foglia larga, latte, formaggi freschi, ecc.) contiene da 1 a 10 Bq per Kg o più, bastano due o tre settimane per eccedere tale dose.

Sul sito dell'ISPRA si afferma che “le misure effettuate sul latte a partire dal 30 marzo in Italia” hanno evidenziato la presenza di tracce di Iodio 131con un valore massimo di 5,24 Bq/l e di Cesio 137 con un valore massimo di 0,22 Bq/l."
Bisogna anche considerare che Bequerel e Sievert sono unità di misuramolto diverse.
È il Sievert (che ha preso il posto del Roentgen nel SI) l'indicatore del reale potenziale impatto sulla salute causato dalla radioattività ed è un'unità di misura che tiene conto di molteplici fattori. Il Bequerel invece indica soltanto il numero di atomi che per unità di tempo si trasformano in elementi radioattivi, senza altri dati non è pertanto indicativo riguardo ai danni alla salute che possono portare le radiazioni ionizzanti (che invece è quello che interessa al cittadino).
Facciamo un rapido e semplice calcolo senza nemmeno tenere presenti gli effetti del Cesio-137:
Radioattività Latte in Italia (Iodio-131)
= 5,24 (Bq/l) (ISPRA)
Valore in necessario per generare un effetto dose di 10 MicroSievert (Criirad) in un bambino da 0 a 2 anni (da Iodio-131)
= 56,00 (Bq)
Limite massimo ANNUO individuale di sicurezza Dir. Euratom 13 maggio 1996 , anche secondo il CRIIRAD
= 10 MicroSievert
Quantità di latte necessaria per raggiungere il limite massimo di 10 MicroSievert?
56,00 (Bq)/5,24 (Bq/l)= 10,69 Litri!
Questo significa che con poco più di 10 litri di latte contaminato il bambino riceve una dose radioattiva che raggiunge il limite massimo di sicurezza imposto dalla direttiva Euratom per un anno. Con un litro di latte contaminato viene pertanto ingurgitata una quantità di Iodio-131 che secondo Euratom è da considerare pericolosa, anche se fosse stata assunta in un mese. Comunque al di là dei numeri, appellandosi alla letteratura scientifica si può certamente affermare che non esiste soglia sotto la quale le radiazioni non possono fare danno visto che si tratta di una questione probabilistica.
I limiti di legge sono solo valori precauzionali pertanto ad ogni seppur minimale aumento dell’esposizione corrisponde un aumento della possibilità di avere dei danni alla salute (e all'ambiente) perché i nostri meccanismi di autoriparazione dei danni genetici sono 'abituati' a lavorare con livelli di fondo più bassi. In più non esistono studi ufficiali sugli effetti di 'basse' esposizioni prolungate nel tempo.
In Giappone hanno recentemente triplicato il limite per la radioattività nel pesce. Triplicato senza che venissero fatti studi per verificare se ciò può comportare danni alla salute dei consumatori. Ebbene ecco una grande verità: se ieri abbiamo quadruplicato, oggi triplichiamo e domani duplichiamo, il limite di sicurezza arriverà a 24 volte il valore iniziale. Ieri il limite era 25 Bq/Kg? Domani il limite sarà 600 Bq/Kg.
L'ultima considerazione da fare è che ad esempio il livello massimo ammissibile per la radioattività dovuta al Cesio-137 stabilito dalla Commissione Europea per l’importazione di alimenti dal Giappone, è pari a 500 Bq/Kg, senza tenere minimamente conto di ciò che è espresso nella Direttiva Euratom.


Questo il trmine emivita, manco sà cosa significa!!!!!!

Tornate a zappare nei campi!


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 28-06-2011 16:50

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/...si/2154670


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 06-07-2011 14:40

In attesa che anche la rottura o mal funzionamento dello sciaquone in qual si voglia toilette di ogni centrale nucleare, godetevi questo fondamentate notizia ..... commenti compresi.
http://www.ilquotidianoitaliano.it/ester...0356.html/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - mi.greco - 14-07-2011 12:22

A proposito dell'argomento che si discute "Il muro della vergogna dei giornalisti", non sarei così categorico definendo, un cesto di mele, marcio solo perchè una di esse lo è realmente.
E poi,
"il dubbio non è piacevole ma la certezza è ridicola.....
François-Marie Arouet" , stiamo parlando di Voltaire, che cade in una palese contradizione quando afferma « Ogni volta che guardo il cielo stellato, non posso non pensare che, se esiste un così perfetto orologio, esista un orologiaio »; appare un dubbio e viene palesata una certezza.
Quindi tutto è relativo compreso "Il muro della vergogna dei giornalisti".
Al contrario, è come voler dire che se un giudice sbaglia, il mondo giuridico è corrotto, e che la legge lascia molti dubbi e poche certezze.

Michele Greco


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 14-07-2011 12:29

mi.greco@alice.it ha Scritto:

A proposito dell'argomento che si discute "Il muro della vergogna dei giornalisti", non sarei così categorico definendo, un cesto di mele, marcio solo perchè una di esse lo è realmente.
E poi,
"il dubbio non è piacevole ma la certezza è ridicola.....
François-Marie Arouet" , stiamo parlando di Voltaire, che cade in una palese contradizione quando afferma « Ogni volta che guardo il cielo stellato, non posso non pensare che, se esiste un così perfetto orologio, esista un orologiaio »; appare un dubbio e viene palesata una certezza.
Quindi tutto è relativo compreso "Il muro della vergogna dei giornalisti".
Al contrario, è come voler dire che se un giudice sbaglia, il mondo giuridico è corrotto, e che la legge lascia molti dubbi e poche certezze.

Michele Greco


Non si argomenta la "vergogna" ma vuole essere un luogo dove porre "il vergonoso" articolo affinchè qualche poco o blando giornalista si ravveda al suo "vergognoso" modo di esporre le notizie.Big Grin


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - mi.greco - 14-07-2011 13:51

Voglio evitare di entrare in polemica gareggiando nel cercar di essere i primi della classe.
Comunque non sono d'accordo, come non capisco perchè la vergogna non può essere argomentata quando proprio tu lo stai facendo.
Che poi qualche giornalista non rispetta l'etica professionale, prendiamocela con i direttori e gli editori che lo "ospitano".
Purtroppo noi non abbiamo nessun potere in merito; il potere è, in questo ed in molti altri casi abusivo, dell'economia e della politica, quando ambedue non si adeguano alle esigenze del sociale ma solo al proprio tornaconto.

Michele Greco


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 14-07-2011 14:18

mi.greco@alice.it ha Scritto:

Voglio evitare di entrare in polemica gareggiando nel cercar di essere i primi della classe.
Comunque non sono d'accordo, come non capisco perchè la vergogna non può essere argomentata quando proprio tu lo stai facendo.
Che poi qualche giornalista non rispetta l'etica professionale, prendiamocela con i direttori e gli editori che lo "ospitano".
Purtroppo noi non abbiamo nessun potere in merito; il potere è, in questo ed in molti altri casi abusivo, dell'economia e della politica, quando ambedue non si adeguano alle esigenze del sociale ma solo al proprio tornaconto.

Michele Greco

Condivido il fatto di non primeggiare, ma se un articolo è volutamente "vergognoso" lo possiamo indicare come tale? In luogo dove, chi vuole , può rendersene conto della "classificazione" e si può ulteriormente informare se non è d'accordo o può verificare del perchè è stato definito "vergognoso"?

I direttori devono promuovere la linea editoriale, gli editori guardano il fatturato o bilancio, con un occhio attento " al fine che giustifica il mezzo" che spesso è la notizia "panzana" intesa come linea editoriale.

I lettori si crogiolano nella conferma delle loro idee preconcette.

La realtà in un giornale , come mi diceva un amico giornalista, è la pubblicità...tutto il resto è opinabile.

RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - mi.greco - 14-07-2011 14:39

Già!
Però, troppo spesso la pubblicità fà notizia e la notizia fà pubblicità.
Tu credi che la notizia che viene sottolineata "vergognosa" lo sia per chi scrive o per chi legge?
Hai mai sentito dire o detto "..al posto tuo, io mi vergognerei!" ?
Tu non potrai mai essere al posto suo (non te lo permetterebbero) ma lui, è sempre al posto tuo!
Cosa vuol dire posto suo e posto tuo?
E' la posizione in cui uno parla o scrive ed un altro legge o ascolta.
Chi scrive e chi parla ha questo vantaggio:
può scrivere e leggere poi ciò che ha scritto; può parlare ed ascoltarsi.
Tu che leggi ed ascolti, puoi solo leggere, ascoltare e vergognarti.
E poi, falla finita a stare sulla riva del fiume, pensa ai reumatismi.

Michele Greco


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 17-07-2011 12:40

mi.greco@alice.it ha Scritto:

Già!
Però, troppo spesso la pubblicità fà notizia e la notizia fà pubblicità.
Tu credi che la notizia che viene sottolineata "vergognosa" lo sia per chi scrive o per chi legge?
Hai mai sentito dire o detto "..al posto tuo, io mi vergognerei!" ?
Tu non potrai mai essere al posto suo (non te lo permetterebbero) ma lui, è sempre al posto tuo!
Cosa vuol dire posto suo e posto tuo?
E' la posizione in cui uno parla o scrive ed un altro legge o ascolta.
Chi scrive e chi parla ha questo vantaggio:
può scrivere e leggere poi ciò che ha scritto; può parlare ed ascoltarsi.
Tu che leggi ed ascolti, puoi solo leggere, ascoltare e vergognarti.
E poi, falla finita a stare sulla riva del fiume, pensa ai reumatismi.

Michele Greco


Forse ti riferisci a questo questo, inteso come notizia?
http://www.ilgiornale.it/interni/e_web_s...comments=1

Cioè è il contenuto della notizia o il fatto che spostando la "notizia" diventa a sua volta una "notizia"?

RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - mi.greco - 22-07-2011 18:23

Puoi rispondere da te alla domanda rispondendo a questa:
Secondo te, quali sono gli scopi che deve raggiungere una notizia e quali quelli che dovrebbe raggiungere la pubblicità considerando che quest'ultima può essere divulgata da chiunque?
Potrebbe essere anche interessante capire cosa è tenuto (direi obbligato) ad osservare (controllando, verificando ecc.) un giornalista prima di divulgare una qualsiasi notizia e come dovrebbe essere regolarizzata dalle leggi la pubblicità che troppo spesso è ingannevole se non del tutto falsa?
Vi sono o non vi sono leggi a garanzia di quanto viene detto o scritto per il comune cittadino?
______________________

Movimento d'opinione "Campa cavallo che l'erba cresce"

Essere contrario al confine è un po' sognare spazi e libertà negati.

Michele Greco


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 23-07-2011 11:05

mi.greco ha Scritto:

Puoi rispondere da te alla domanda rispondendo a questa:
Secondo te, quali sono gli scopi che deve raggiungere una notizia e quali quelli che dovrebbe raggiungere la pubblicità considerando che quest'ultima può essere divulgata da chiunque?
Potrebbe essere anche interessante capire cosa è tenuto (direi obbligato) ad osservare (controllando, verificando ecc.) un giornalista prima di divulgare una qualsiasi notizia e come dovrebbe essere regolarizzata dalle leggi la pubblicità che troppo spesso è ingannevole se non del tutto falsa?
Vi sono o non vi sono leggi a garanzia di quanto viene detto o scritto per il comune cittadino?
______________________

Movimento d'opinione "Campa cavallo che l'erba cresce"

Essere contrario al confine è un po' sognare spazi e libertà negati.

Michele Greco



Certo, ma non nega l'evidenza di porre in risalto degli articoli che definirli "vergognosi" è un eufemismo. Questo vale per tutti, solo che non tutti hanno tempo e voglia di porli in risalto.

Sono le opinioni che la fanno da padrone nella comunicazione e le opinioni devono essere rispettate per convivenza civile.
Certo possono essere dibattute.
Il fatto, cioè la notizia soccombe all'opinione, l'opinione come la pubblicità si trasforma in "must" ed ecco che si materializza, ma essendo immateriale può solo radicarsi nella mente dove radicalizzandosi non la rimuovi facilmente.



RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - mi.greco - 23-07-2011 11:41

Sul concetto di "vergognoso" credo di essermi già espresso ed è inutile ripetersi. L'unica nota che aggiungo è la seguente: vi sono delle notizie che, per quanto siano fedeli alla realtà, quindi rispecchianti perfettamente la stessa, sono comunque vergognose per lo scopo perseguito; vanno oltre la pura e semplice informazione, anche se veritiere. Notizie che possono nuocere le menti dei bambini e delle persone più deboli, che possono essere dannose ad individui con problemi psichici o con particolari squilibri mentali, che possono influenzare giudizi ed opinioni giurico-sociali. Queste notizie possono essere di vario genere, a partire dalle cruenti, dalle porno, da certe immoralità o cattivi costumi sociali che potrebbero rappresentare punti di riferimento e, in molti casi, creare i così detti super-eroi da imitare.
Non sono molto daccordo che l'opinione sopraffà la notizia fin da deviarla in interpretazioni soggettive anche perchè la notizia, che si presta ad opinioni interpretative, è per lo più equivoca, quindi non chiara ed intenzionalmente "interprete" della realtà e non garante della stessa; è un testimone inattendibile.
Le interpretazioni noi ce le andiamo a cercare in teatro.
Lasciamo perdere l'approfondire di questi argomenti che ci porterebbe a sapienti lungaggini d'un "inutile" sapere.
Resta difatto che il nostro giornalismo, e in generale il giornalismo, ha perso, semmai lo fosse mai stato, in etica e in indipendenza, per lo più asservito alla politica, al mercato, al potere costituito e non.

Michele Greco


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 23-07-2011 12:14

Qui si trova un pò di esempi di come si manipola la mentalità delle persone.

http://www.libreidee.org/2011/06/latte-r...al-sicuro/


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 26-07-2011 21:12

http://www.corriere.it/ambiente/11_lugli...05c0.shtml


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - mi.greco - 27-07-2011 12:45

Caro Cher,
mi dispiace ma devo ancora una volta far notare che certe notizie definibili "vergognose" perchè false e diramate per scopi diversi da quello della pura e semplice informazione, devono essere smentite con elementi e fatti reali e veritieri. personalmente non ho elementi per smentire la recente notizia del Corriere. Se tu puoi farlo, perchè non lo fai?

Michele Greco


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 27-07-2011 13:08

mi.greco ha Scritto:

Caro Cher,
mi dispiace ma devo ancora una volta far notare che certe notizie definibili "vergognose" perchè false e diramate per scopi diversi da quello della pura e semplice informazione, devono essere smentite con elementi e fatti reali e veritieri. personalmente non ho elementi per smentire la recente notizia del Corriere. Se tu puoi farlo, perchè non lo fai?

Michele Greco


Qui trovi tutte le motivazioni che confermano che l'articolo in discussione definirlo "vergognoso" è un eufemismo.
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...hp?tid=154



RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - mi.greco - 27-07-2011 16:32

Non credo che ci sia una sola persona disposta ad aprire la conversazione alla quale tu mi rimandi e leggere e trovare giustificativi in una quantità di 5 pag. e 46 messaggi.

Michele Greco


RE:  <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - Cher - 27-07-2011 16:54

mi.greco ha Scritto:

Non credo che ci sia una sola persona disposta ad aprire la conversazione alla quale tu mi rimandi e leggere e trovare giustificativi in una quantità di 5 pag. e 46 messaggi.

Michele Greco


effetivamente questo non è un thread di discussione ma solo, come dice il titolo un "muro" dove porre articoli .il cui contenuto è definito "vergognoso" il link di approfondimento. Ne ri porto una parte che racchiude un buona sintesi in merito all'argomento "scorie e trasporto"

Le scorie? Il punto forte dell'industria nucleare
di Emmanuel Grenier, redattore di Fusion

Da qualche anno la questione del destino delle scorie delle centrali nucleari sembra essere diventata la questione condizionante il futuro del settore. Alcuni corrono freneticamente tra la gente, gridando "le scorie, le scorie, pericolo!"; altri assumono un atteggiamento ispirato, alzano gli occhi al cielo e sospirano: "sì, il nucleare è un bene, ma che ne è dei rifiuti?". La maggioranza di questa gente è radicalmente ignorante e si lascia trasportare dalla corrente dell'opinione più in voga. Alcuni sono palesemente in cattiva fede, presi dalla loro passione antinucleare. Altri ancora, competenti ma interessati, si compiacciono di sottolineare l'importanza e la difficoltà del problema, sperando di ottenere un finanziamento adeguato ai loro studi. Pochissimi hanno invece il coraggio di dire che si tratta di un problema già risolvibile dal punto di vista tecnico, e che la sola vera questione degna di nota è il grado di accettazione nei centri di deposito sotterraneo da parte della società.
Che fare dei rifiuti, dunque? A questa domanda, leggiamo che cosa risponde la rete "Sortir du Nucléaire" (uscire dal nucleare): "Le scorie nucleari sono per [loro] natura INGESTIBILI. Non esiste alcuna soluzione affidabile e accettabile per proteggersi dal pericolo che esse rappresentano. I metodi esistenti non sono che soluzioni di ripiego, peggiorative. La misura che s'impone sulla scala delle priorità è l'arresto della loro produzione." Ecco riassunte con poche parole le principali menzogne degli antinucleari, con il fanatismo che li caratterizza e che ha già fatto un morto, in Francia, l'anno scorso. Convinto di agire per il bene dell'umanità, Sébastien Briat il 7 novembre 2004 si legò ai binari del treno, per manifestare la sua opposizione al passaggio di un convoglio carico di rifiuti del processo di ritrattamento del combustibile nucleare, diretto in Germania. In seguito ad uno sfortunato concorso di circostanze, fu avvertito troppo tardi e non poté liberarsi per tempo, morendo travolto all'età di ventidue anni. Anziché affrontare le loro responsabilità nell'accaduto, gli organizzatori della protesta hanno, in maniera piuttosto ignobile, tentato di strumentalizzarne la morte. L'Est Républicain riprese in un titolo la dichiarazione di un militante antinucleare arrestato nel corso di operazioni parallele: "E' il nucleare che l'ha ucciso". Lo stesso giorno del decesso del giovane, i Verdi si dichiararono "profondamente sconvolti", reclamando l'organizzazione di un "vero dibattito democratico" sulla filiera nucleare e "interpellarono la COGEMA affinché cessasse immediatamente il trasporto delle scorie nucleari". Ricordiamo che i Verdi militano sin dalla loro nascita per la depenalizzazione del cannabis, un potente cancerogeno che colpisce anche il sistema riproduttivo. La loro responsabilità è dunque tale per due motivi: la diffusione del loro fanatismo ha condotto un giovane di ventidue anni ad esporsi ad un rischio insensato; la loro propaganda tendente a legittimare il consumo di cannabis ha condotto il gruppo dei giovani intorno a Sébastien a farne uso prima di entrare in azione, cosa che li ha privati della necessaria lucidità.
Ma ritorniamo ai nostri rifiuti "per natura ingestibili". E' una menzogna! Per lunghissimo tempo, la natura stessa ha saputo trattare dei rifiuti nucleari, quelli generati nelle centrali nucleari naturali di Oklo, nel Gabon. Sì, si tratta di una fatto poco noto: sono esistite sul nostro pianeta, ben prima della nascita dell'uomo, delle centrali nucleari naturali! Intorno a due miliardi di anni fa, ad Oklo ben sedici reattori naturali hanno funzionato per circa cento milioni di anni, producendo circa quattro tonnellate di plutonio e dieci tonnellate di prodotti di fissione radioattivi.

Lo studio della dispersione di questi prodotti di fissione in quel sito naturale, ne mostra la forte limitazione, in assenza di qualunque misura di precauzione. Da questo studio, si ricavano dei dati fondamentali per descrivere le dispersioni che potrebbero aver luogo in un deposito creato dall'uomo. Il rischio di dispersioni impreviste è quasi nullo, se il sito è scelto oculatamente. In altre parole, se la natura ha saputo gestire le scorie ad altra radioattività da lei prodotte, perché l'uomo non potrebbe fare altrettanto? Con la scienza e la tecnologia, egli ha già superato la natura, in numerosi campi (alloggio, nutrimento, speranza di vita, trasporti, ecc.). Negli ultimi cento anni abbiamo costruito il calcolatore elettronico, la "rivoluzione verde", il viaggio spaziale e mille altre cose capaci di rivoluzionare la nostra esistenza. Possiamo immaginare seriamente che un tale processo creativo debba cessare brutalmente? Ciò potrebbe accadere se gli ecologisti giungessero a conquistare il potere e ad imporre una dittatura interdicente il progresso!

Francis Sorin, della Società Francese dell'Energia Nucleare, spiega che si sa benissimo che cosa fare dei rifiuti nucleari: "si tritano, si trattano, si condizionano, si trasportano, si pongono in fusti, si depositano seguendo le procedure e i metodi codificati precisamente, messi in opera sotto il controllo delle autorità pubbliche. Dai prodotti di fissione meno contaminati fino a quelli più virulenti, tutti i tipi di rifiuto nucleare hanno un percorso e un punto d'arrivo definiti. Le scorie a vita breve, che costituiscono il 90% del totale, sono depositati in superficie in due centri gestiti dall'ANDRA, creati nella Manche e nell'Aube. Le scorie a vita lunga sono trattati e depositati nei siti di produzione, nelle centrali nucleari o nelle industrie di ritrattamento dei combustibili di la Hague e di Marcoule, in strutture superficiali gestite con criteri speciali, oppure in pozzi coperti da colate di cemento. Questo modo di gestione funziona in Francia da un quarto di secolo senza che alcun rifiuto, isolato dalla biosfera con dei contenitori impermeabili, abbia mai causato dei problemi significativi alla salute degli individui o all'ambiente."

Per quanto riguarda il "pericolo che esse rappresentano", è interessante un paragone: a livello mondiale, l'elettricità è prodotta per una quota superiore al 50% da centrali a carbone.

Secondo l'organizzazione "Sauvons le climat" (salviamo il clima), "una centrale che produce 1000 MW elettrici consuma ogni anno circa quattro milioni di tonnellate di carbone.

Essa produce circa trecentomila tonnellate di ceneri che contengono quattrocento tonnellate di metalli pesanti tossici, delle quali cinque tonnellate sono di uranio e tredici di torio. Notiamo che questi radioelementi non sono gestiti [..] al pari di quelli prodotti durante il ciclo [di una centrale] nucleare.

La centrale a carbone, inoltre, emette ogni anno dieci milioni di tonnellate di gas carbonici (CO, CO2) nell'atmosfera." Siamo ancora in attesa di una mobilitazione ecologista contro le scorie delle centrali a carbone.
Ugualmente interessante è il paragone tra il volume dei rifiuti nucleari e quello degli altri rifiuti industriali tossici. Nel 1998, nell'Unione Europea, il volume delle scorie nucleari ad alta radioattività (HAVL) era di 150 m3 (cioè un cubo di 5,3 m di lato) e il volume comprendente anche le scorie nucleari a bassa attività era di 80000 m3 (cioè un cubo di meno di 45 m di lato); il volume dei rifiuti industriali tossici era invece di dieci milioni di meri cubi (cioè un cubo di 215 m di lato) e quello di tutti i rifiuti industriali era pari a un miliardo di metri cubi (cioè un cubo di 1 km di lato).

La gestione dei rifiuti industriali tossici e quella dei rifiuti nucleari, a corto o a lungo termine, sono difficilmente comparabili; tuttavia, possiamo riscontrare gravi casi di intossicazione da piombo o da mercurio, anche nei Paesi sviluppati, mentre negli stessi Paesi non sono mai stati riscontrati casi di esposizione ai raggi che abbiano portato a conseguenze significative per la popolazione, durante la gestione dei combustibili usati o dei rifiuti del ritrattamento.

Quale industria può vantare una gestione dei rifiuti paragonabile per bontà a quella dell'energia nucleare? I rifiuti tossici derivati dalla produzione del computer che sto usando per scrivere questo articolo e quelli derivanti dalla stampa di quest'ultimo, o quelli dell'industria meccanica e chimica, e di qualunque altro settore industriale, restano tali in eterno. Essi sono posti nelle discariche di classe 1, ma nessuno può presentare garanzie in merito al loro destino nei prossimi 300 anni, data nella quale presenteranno ancora la stessa pericolosità, se non di più a causa del deterioramento dei fusti che ora li contengono.

All'opposto, più i rifiuti nucleari permangono nel tempo, e meno sono pericolosi.

Contrariamente ai rifiuti chimici come l'arsenico, il piombo, il cadmio, la cui durata di vita è indefinita (infinita), i rifiuti nucleari hanno il buon gusto di ridurre la loro attività nel tempo (cioè, dal punto di vista della ragione che li rende pericolosi, spariscono nel tempo), anche se per alcuni di questi occorre il passaggio di lunghissimi periodi di tempo.

Si deve fare un'altra osservazione, generalmente passata sotto silenzio: più è lungo il tempo di decadimento e meno pericoloso è il rifiuto! Per esempio lo iodio 129, che ha una vita di quindici milioni di anni, è un 1,5 miliardi di volte meno pericoloso dello iodio 131, responsabile dei cancri alla tiroide nel disastro di Chernobyl, la cui attività si riduce nel corso di qualche settimana (tempo di dimezzamento pari a 8 giorni).

La maggioranza dei nostri cittadini sono persuasi, invece, dell'identità dei due isotopi dello iodio!
Per tutto il tempo in cui restano confinati sotto terra, in un sito appropriato (opportunamente scelto con criteri e conoscenze geologiche), i rifiuti nucleari non presentano alcun pericolo per il pubblico. L'unico eventuale pericolo per il futuro può essere rappresentato dalla contaminazione delle acque superficiali da parte della frazione costituita di radioelementi a vita lunga. Tuttavia, affinché una tale contaminazione abbia luogo, è necessario che si presentino le seguenti tre condizioni improbabili:
- i contenitori delle scorie siano danneggiati da una corrosione a mezzo dell'acqua, un processo che conosce tempi tipicamente intorno ai diecimila anni;
- gli elementi radioattivi siano poi progressivamente dissolti nell'acqua (con tempi, anche qui, lunghissimi: centinaia di migliaia di anni), quindi siano così trasportati fuori dalla nicchia geologica che forma il deposito (altre centinaia di migliaia di anni);
- gli elementi radioattivi, infine, passino nella falda freatica superficiale (processo assai più rapido, in confronto).

Alla fine di queste tre tappe consecutive, i radionuclidi più attivi, il cesio 137, lo stronzio 90 e i principali attinidi (plutonio, americio e curio), sarebbero già scomparsi da tempo!

La regola fondamentale di sicurezza imposta dalle autorità coinvolte nell'individuazione di un sito geologico adeguato, raccomanda che l'aumento dell'esposizione delle popolazioni più prossime, in qualunque momento futuro, non ecceda il decimo della radioattività naturale. Per un deposito ben concepito, tutte le simulazione di ritorno dei radionuclidi in seno alla biosfera mostrano che questo limite non sarebbe mai superato, salvo nel caso di intrusioni volontarie, d'altra parte con conseguenze soltanto per coloro che entrassero ne deposito. Coloro che vivono nei pressi dei siti geologici di deposito e la loro lontana discendenza non rischiano in alcun modo, tranne che le conseguenze per la loro discendenza vicina per eventuali incidenti legati al trasporto dei materiali durante la loro gestione.

Rimane ancora da capire perché questa innocuità del deposito geologico sia largamente messa in dubbio dai media e dal pubblico. Il seguente estratto da Ouest-France del giugno 2005 è rappresentativo: "Oggi, l'agenzia [nazionale dei rifiuti radioattivi] non è in grado di affermare se l'argilla costituisca la scelta migliore. Restano numerose incognite da studiare. Questa roccia che si scava con la dinamite potrà conservare tutte le sua qualità dopo i lavori [di adattamento del sito]? Quale sarà il suo comportamento allorché le scorie molto calde vi saranno conservate? Faglie, sismi, geotermia, debolezza dello strato d'argilla, mancanza di esperienza, irreversibilità del deposito, rischi importanti di contaminazione: ecco le tante domande senza risposta che suscitano molto turbamento presso gli oppositori." Al di là degli errori tecnici (non si scava con la dinamite, naturalmente, ma con la massima cura possibile), il termine importante è: "domande senza risposta". Le risposte esistono, ma sono ugualmente nascoste o sussurrate in modo da non essere udite!

Invece che spiegare con coraggio i fatti elementari sopra elencati, il governo ha deciso di concedere altri dieci anni di ricerca supplementare, prima di affermare una soluzione definitiva al "problema" delle scorie radioattive provenienti dalla centrali nucleari!

"I lavori di ricerca condotti da ANDRA dovranno proseguire oltre il 2006. Se i risultati di queste ricerche saranno confermati e nel caso il Parlamento lo desidererà, la decisione di creare un'installazione (di deposito) potrebbe intervenire nel 2015, per inaugurarne lo sfruttamento nel 2025", spiegava François Loos nel giugno 2005.

Dopo circa tre miliardi di euro spesi, assistiamo allo stanziamento di una decina di miliardi di euro supplementari, senza alcuna necessità. Questo prolungherà certamente la vita dei laboratori incaricati delle ricerche, ma non permetterà in alcun modo di risolvere il problema reale, quello dell'accettazione sociale.

E' necessaria una vigorosa campagna di educazione, commisurata alla propaganda incessante degli antinucleari. Per questo fine, sarebbe sufficiente una frazione di quei dieci miliardi.

La produzione dei rifiuti è qualcosa di peculiare di ogni attività umana. Voler sopprimerne la produzione risale dunque all'interdizione delle attività umane in generale; questo significa, in altri termini più crudi, interdire l'esistenza stessa dell'uomo.

La soluzione che consistesse nella soppressione della produzione di rifiuti radioattivi, chiudendo definitivamente ogni installazione atomica a soddisfazione degli oppositori del nucleare, sarebbe puramente criminale in vista dello stato tecnologico attuale. Questo ci forzerebbe a ricorrere a processi d produzione energetica più primitivi, incapaci di sostenere i bisogni energetici di una popolazione umana intorno di circa 6,5 miliardi di individui; con la miseria, le carestie, l'aumento massiccio della mortalità, noi ritorneremmo allora ai livelli di popolazione compresi tra uno e due miliardi di individui. Questa diminuzione della popolazione umana globale corrisponde al desiderio degli ecologisti alla [Jacques] Cousteau, che si augurava il ritorno ad un massimo di settecento milioni di persone in tutto. Questo ritorno a processi primitivi di produzione energetica (eolico, solare, fermentazione delle biomasse, combustione di carbone e gas), ironicamente non porterebbe affatto all'eliminazione delle scorie, anzi ad un loro aumento.

Ben prima che gli ecologisti se ne facessero cruccio, l'industria nucleare applicò per prima il principio di precauzione, in quanto pioniera in materia di igiene, di sicurezza e di tutela dell'ambiente. La gestione delle scorie che essa ha istituito, anche se può subire delle migliorie, è per molti versi esemplare. Essa serve quale esempio a molti altri settori industriali meno avanzati.

La trasmutazione.

Il plutonio costituisce la parte più pericolosa dei rifiuti di tipo C.

Da qualche anno, è recuperato negli impianti come quello di La Hague ed è sottoposto al riciclaggio, poiché va a formare un nuovo combustibile speciale chiamato MOX. Il plutonio, così, si trasmuta all'interno dei reattori [a MOX] in elementi meno radioattivi, mentre fornisce energia ulteriore. Anche per gli altri radioelementi del tipo C è stato pensato un adeguato processo di trasmutazione. Sfortunatamente, il principale strumento di definizione delle procedure, Superphénix, fu smantellato sotto la pressione dei [soliti] ecologisti.


I differenti tipi di rifiuti nucleari.

Tipo A - Rifiuti a bassa o media radioattività e a vita corta.
Questi rappresentano il 90% della totalità dei rifiuti radioattivi. Nella maggioranza dei casi contengono radionuclidi che emettono raggi beta e gamma, poiché si tratta di filtri, [gant] e altro materiale costruttivo proveniente dalle centrali, dai laboratori di ricerca o dagli ospedali. Devono essere compattati e contenuti in fusti di metallo o di cemento, poi depositati nel centro di Soulaines. Il periodo della loro radioattività è inferiore ai 300 anni.

Tipo B - Rifiuti a media radioattività e a vita lunga.
La loro media attività può durare, in alcuni casi, alcune decine di migliaia di anni. Questi rifiuti rappresentano poco più del 9% della totalità dei rifiuti radioattivi. Si tratta di resine di depurazione, concentrati, filtri o gusci metallici che hanno contenuto l’uranio. Devono essere trattati al fine di abbassarne il volume, contenuti in fusti di metallo o di cemento, quindi depositati a La Hague. Una delle opzioni previste per la loro conservazione è l’interramento in profondità.

Tipo C - Rifiuti a forte radioattività e a vita lunga.
Questi rifiuti sono anche chiamati “scorie vetrificate” perché sono colati dentro adeguate matrici di vetro. Pur essendo estremamente attivi, rappresentano circa il 0,5% della totalità dei rifiuti radioattivi. Si tratta, principalmente, delle ceneri della combustione dell’uranio (o dei suoi prodotti di fissione) prodotte dalle reazioni che hanno luogo nel nocciolo del reattore, e che sono recuperate per fare parte di altro combustibile grazie alle operazioni di ritrattamento. Sono previste molte tappe, nella loro gestione: al momento, i prodotti della fissione sono conservati in forma liquida per cinque anni in opportune celle di acciaio inossidabile, mentre perdono parte del loro calore e della loro radioattività.



Naturalmente esistono anche giornalisti che fanno bene il loro lavoro e per quello è stato aperto un thread specifico.
RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - mi.greco - 27-07-2011 18:10

Bravo!
Così ti voglio.
Grazie

Michele Greco


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - gigieffe - 28-07-2011 11:33

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni...tp/413394/



"Tutto merito di 35 ragazzini provenienti da alcune zone colpite dalle emissioni radioattive della centrale di Fukushima in Giappone. Hanno tra i 5 e i 12 anni, e in molti - anche se formalmente non vivono in zone considerate a rischio - soffrono di disturbi legati a contaminazione da radioisotopi, come epistassi (ovvero sangue dal naso) e diarree. Insomma, quanto basta per rendere più che opportuno un cambiamento d’aria"


Bye

Gigi


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - mi.greco - 28-07-2011 13:27

Innanzitutto farei notare ai moderatori del Forum Archivio Nucleare (magnesium) che il sign. Gigi offende nonostante vi sia una avvertimento "Critica le idee ma non le persone". Poi, siccome io sono una persona che, nell'affrontare un problema e nel criticare certi contenuti, non può fare a meno di essere diretto e spiegare le ragioni del proprio dissenso, non capisco in che modo possa accettare, ma soprattutto capire, il concetto di Truffa espresso dal sign. Gigi. Scusatemi, ci metto tempo per capire ed impiego ancor più tempo per aprire la bocca.
Qualcuno può spigarmi quanto scrive Gigi, visto che da solo non ci arrivo?
Come ultima analisi, potrei aggiungere che, ammesso e non concesso che le allusioni di Gigi possano essere state da me comprese, pensate che il tutto sia leggibile e comunichi con chiarezza ad un qualsiasi visitatore di detta rubrica in forma allusiva?
Secondo voi questo è un modo corretto di dialogare ed esprimere le proprie opinioni?
Le mie riserve, in merito all'accoglienza dei bambini giapponesi, le esternerò dopo aver avuto chiarezza e soddisfazione in merito ad un intervento offensivo, gratuito ed equivoco.

Michele Greco


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - mi.greco - 28-07-2011 14:37

Se qualcuno vorrà rispondere alle mie domande, rivolte nella risposta che antecede questo nuovo intervento, sarà sicuramente da me considerato più di quanto pretenda che siano considerati i miei interventi. Intanto, dopo la pausa pranzo frugale, con cibi "contaminati" dai venti d'oriente, torno sull'argomento.
E' indubbiamente apprezzabile accogliere 15 bambini del sol levante ai quali dò il mio personale benvenuto. Ma, se non sbaglio, questi bambini vengono a respirare aria pura a Roma, a Terni ed a Bari.
Sono le tre città italiane prive d'inquinamento? Qui il vento orientale non è arrivato? I cibi sono sani?
Ma certo, noi non abbiamo avuto il fragello del Nucleare, le devastanti onde del mare, i terremoti del Giappone.
Però abbiamo un vento sinistro che provenendo proprio dal Giappone preoccupa tutto il nostro territorio meno che Roma, Terni e Bari.
Perchè non fate fare una sosta a questi bambini a Napoli?
Pensate che l'aria di Napoli sia meno salutare di quella di Roma?
Comunque pare che, per fortuna, questi bambini non sono a rischio e accusano disturbi di "poco conto", sangue dal naso e diarrea. Tutti?
Sono stati tutti esaminati attentamente? Se qualcuno non avesse avuto questi disturbi non sarebbe potuto venire a respirare l'aria salubre di Roma, Terni e Bari?
Intanto il mondo è affollato da bambini messi in fila dal "destino" con una miserabile ciotola in mano ad attendere il proprio turno per un pezzo di pane o un pugno di riso.
Ma forse questi bambini non hanno emorragie al naso e non soffrono di diarrea.
Si fa del bene soltanto per opportunismo o per speculare sul male degli altri.

La vita è un vuoto a perdere!


Michele Greco


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - mi.greco - 28-07-2011 14:39

Errata Corrige
Scusatemi, ho parlato erroneamente di 15 bambini, in realtà sono 35.
Grazie


Michele Greco


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - magnesium - 28-07-2011 20:54

gigieffe,

per favore evitiamo di fare considerazioi offensive.

il tuo intervento di Oggi 28 luglio delle 11:33 è stato in parte modificato.
lo stesso concetto può essere detto in diversi modi, ma sempre senza offendere.

Grazie


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - mi.greco - 28-07-2011 21:16

A Magnesium

Vi ringrazio per il vostro intervento.
Resta comunque il fatto che ora quanto risulta abbia scritto il sign. Gigi, non ha nè capo, nè coda. Non è più un messaggio ma una illogica citazione. Ciò rende incompresibile anche il mio intervento dove la Truffa alla quale Gigi ha fatto riferimento nel suo "originale" non ha più ragione d'essere evidenziata e soprattutto spiegata.
Ma meglio così!
Diciamo che quando ho scritto al signor Gigi ero sotto l'effetto d'un buon ed abbondante bicchiere di vino.

Michele Greco


RE: <<Il muro della vergogna dei giornalisti>> - magnesium - 28-07-2011 21:20

mi.greco,

ho provveduto ad eliminare in effetti il tuo intervento che adesso non aveva più necessità di esserci ;-)


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - mi.greco - 07-08-2011 17:41

Chi si deve vergognare?

RE Le Inchieste (tratto da "La Repubblica")

SILENZIO STAMPA
Le loro facce non si vedono mai. Sono la parte sommersa dell'iceberg rappresentato da Roberto Saviano, Lirio Abbate, Rosaria Capacchione. Sono giornalisti che lavorano in terre di mafie, col vizio di scrivere la verità. Nel 2011, in 143 hanno subito intimidazioni, minacce, attentati. Ecco le loro storie
• HOME INCHIESTA
Repubblica di ATTILIO BOLZONI, ALESSANDRA ZINITI
regia di GIULIO LA MONICA
PERCHE' QUESTA INCHIESTA
LE MINACCE
Quei piccoli cronisti nel mirino dei clan
Così si rischia la vita per una notizia

Svegliarsi di colpo la notte perchè la tua auto salta in aria, trovare in ufficio un foglio con su scritto "sei morto", aprire un pacco con dentro la testa di un capretto. E' quel che capita nel 2011 in Italia a decine e decine di giornalisti che si ostinano a fare il proprio mestiere in città e paesi dove l'abitudine è quella del silenzio e dell'omertà di ATTILIO BOLZONI
IL MURO DI OMERTA'
Angela, una ragazza, giornalista di paese
Cinque pistolettate contro la sua macchina

La storia della cronista venticinquenne di Cinquefrondi, Calabria. I mafiosi si tengono informati: leggono giornali, siti internet, guardano filmati e poi reagiscono a quelle notizie che per loro sono dannose. E spesso chi è minacciato o trattato da "infame" per aver fatto il suo mestiere viene isolato e lasciato solo da chi dovrebbe tutelarlo

IL FENOMENO
Calabria, il giornalismo
non deve essere "troppo"

Fino a dieci anni fa qui c'erano soltanto un giornale locale e una tv regionale. Poi sono nate nuove testate, si sono moltiplicati i blog e si è rotto il clima di pax mafiosa che la 'Ndrangheta prediligeva. Così diversi giornalisti sono finiti sotto tiro
L'OSSERVATORIO
Dare "Ossigeno"
a chi non vuole tacere

Alberto Spampinato, "quirinalista" dell' Ansa. In memoria del fratello Giovanni, ucciso nel 1972 da mafia e eversione nera, ha fondato "Ossigeno per l'Informazione", che registra tutto quello che la criminalità organizzata fa per colpire la libertà di stampa
IL "NON GIORNALISTA"
Botte, minacce e coraggio
Il "microfono" di Telejato

A Pino Maniaci, editore-direttore dell'emittente di Partinico, la tessera dell'Ordine hanno dovuto darla per forza, dopo che qualcuno l'aveva denunciato per esercizio abusivo della professione. Dai microfoni della Tv, lo scontro diretto con i boss che hanno provato in tutti i modi a farlo tacere di ALESSANDRA ZINITI
________________________________________

E' poca roba quella che con la mia incapacità di -copia e incolla- sono riuscito a proporvi.
Ma di queste cose credo che tutti ne siate al corrente.
Riterrei opportuno che se vi fosse una notizia che voi possiate certificare falsa o tenenziosa, la segnaliate e la smentiate senza fare "di tutta l'erba un fascio".

Michele Greco


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 07-08-2011 20:36

Il Thread è riferito ad articoli inerenti il disastro del Giappone edi come le varie testate giornalistiche hanno diffuso informazioni in merito al problema della centrale nucleare di Fukuschima Daiichi,
Qui trovi il blog del "muro della vergogna dei giornalisti internazionali" dove puoi leggere tutti gli articoli raccolti a livello internazionale.

http://www.jpquake.info/

di seguito l'elenco delle  testate con la relativa raccolta di articoli definiti " Vergognosi " per leggerli o prenderne visione; clikkare sul link e selezionare la testata più gradita e poi leggerli:
ABC
Al Jazeera
AOL News
Australian Associated Press
BBC.co.uk
Canadian Press/Associated Press
CBC News
CBC Radio
CBS News
Christian Science Monitor
CHUM FM Toronto
CNN
Correire della Sera
Daily Mail
Daily Record (Scotland)
De Standaard
Der Spiegel
Deutsche Welle TV
Diario El Comercio
Die Welt
Evening Standard-London
FOX News
Guardian
Heise Telepolis
Independent, The
International Herald Tribune
JapanFocus
La Repubblica
Le Figaro
Le Parisien
Los Angeles Times
New York Times, The
Reuters
Scientific American
Sky News Online
Sueddeutsche Zeitung
Sun, The
Tages-Anzeiger, Zürich
Telegraaf
Telegraph, The
Toronto Star
Wall Street Journal
Y Net Israel News
----------------------------------------------------------------
Sono certo che queste testate giornalistiche non hanno problemi per raccontare i Nostri problemi di mafia nazionale.
Con la speranza che non usino lo stesso metodo che hanno usato per informare l'opinione pubblica dei loro paesi sul disastro in Giappone.

Magari possono esaltare o meglio sottolineare o evidenziare l'operato di Giornalisti con la G maiuscola che sono in prima linea per la denuncia sull'argomento "mafia" .


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 18-08-2011 15:10

http://www.ilgiornale.it/esteri/giappone...comments=1

"Tracce di elementi radioattivi sono state rilevate nella ghiandola tiroidea del 45% dei bambini sottoposti a controlli delle municipalità limitrofe alla centrale nucleare di Fukushima."

Tracce???????????????


Ennesimo articolo per fommentare il panico, per altro ingiustificato!!!
Il termine "tracce" non significa nulla!
Poi "tracce" di che cosa?


Il speudo esperto che scribaccia ha colpito ancora!

Notare che è firmato con un generico : "redazione"
Ma che qualche esperto qualificato in radio protezione gli mandi una comunizazione............di istrursi prima di sbandierare il temine "tracce" di elementi radioattivi+ bambini+ ghiandola!
Ignuranza rulez.
Và bè che lo dico fà!


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - mi.greco - 18-08-2011 18:10

Ti autoforniscio un nomine: prof. Roberto Passariello, direttore del reparto di Radiologia del Policlinico Umberto I della Sapienza di Roma.
Chiedi lui o a più di lui il significa "tracce" in una qualsiasi analisi clinnica.
Non ti siembra che stessi esagirando con questa continua agresione a lu monno del giornalismo?
Che mi sai dicere coscia significa "Fommentare" e "scribaccia" e "il pseudo", per non parlare di tutto il resto che scribi ignurendo per fino chè quanto è firmato "redazione" signi fica che sia l'intiera redazione che si responsabilizza da notizia .
Ti saluto
Và bè che lo dico fà!

Gnurant sò e gnurant remango!
Michele Greco


RE:  Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 18-08-2011 18:38

Non nego, mi sento più intellettualmente  simile ad un Punkabbestia che ad un  Emo!
Toungue

Confermo la mia ignoranza totale e non perdo occasione per dimostrarlo, c'è un'altra news , però non credo che generi apprensione, in quanto è una cosa naturale.
Dopo l'E-coli la natura ci abbraccia sempre più, è più vicina, anzi entra in noi.

Dopo la "bambina che abbaia" abbiamo i bimbi con la TBC, in fondo la TBC non è radioattiva.

Solo, in mondo di istruiti, mi abbandono all' ignoranza  e me la tengo stretta.
Mi conforta il fatto di non restare solo in mondo di istruiti.
Wink

http://www.ilgiornale.it/cronache/roma_p...comments=1


Sono incontentabile ed allora,zac, una bella e istruttiva lettura per soddisfare qualche residuo di coscienza, dove la CONFUSIONE delle misure è fonte di motivo di apprensione, cavoli, questa mi era sfuggita:
http://crisis.blogosfere.it/2011/03/fuku...ttiva.html

Fukushima. La verità è radioattiva


Sarò io la male informata, ma la sensazione è quella che le informazioni sulla radioattività in giro per il mondo siano più o meno quelle che ci si aspetterebbe negli anni '20.

Gli italiani, al di là di vaghe rassicurazioni, hanno come unica opzione quella di collegarsi con un cortile di Bologna per vedere in azione un contatore Geiger che offre dati in tempo reale. Tutto a posto, finora, ma dobbiamo lasciare l'informazione "in diretta" a dei volenterosi venditori di contatori Geiger? (Che, tra l'altro, hanno esaurito il prodotto in magazzino).

Nel resto del mondo non va molto meglio. Ci si informa grazie al solito passaparola su Internet: è stato trovato lo iodio 131 nella pioggia in Massachusetts, a Las Vegas, in Oregon e persino a Washington; minime radiazioni in Sud Corea; radiazioni nel nordest della Cina; tracce radioattive in Germania; mezzo mondo, dalla Russia a Singapore, mette lo stop alle importazioni di cibo dal Giappone.

( in grassetto sono tutti spunti tratti da articoli di giornali, bsta andare sul link primario e linkarli  n.d.r )

Non esistono, o almeno non hanno ampio spazio in TV come ci si aspetterebbe, apposite istituzioni atte a monitorare e soprattutto a mantenere informata la popolazione minuto per minuto. Come accade per i terremoti, ad esempio. All'incertezza si aggiunge la confusione sulle unità di misura: milliSievert, microSievert, Bequerel, Joule per kilo, Curie, Cpm, ciascuna di esse ha un significato ma vengono buttate lì da fonti diverse e diventa impossibile per il cittadino capirci qualcosa.

Il risultato di questa miseranda informazione, è che il disastro di Fukushima è regolarmente relegato al decimo posto delle notizie dopo il bunga bunga e il calcio, e soprattutto la convinzione, sempre più radicata, che sia una faccenda che riguarda i malcapitati giapponesi e basta. Chi se ne frega infine della centrale nucleare, quando "qui non si arriva a fine mese"?

Il CRIIRAD, Commission de Recherche et d'Information  Indépendantes sur la Radioactivité, francese, ha pubblicato un documento dall'eloquente titolo "Collera ed indignazione", in cui gli scienziati denunciano il silenzio dei governi sulla situazione della radioattività nel mondo in seguito a Fukushima.

Il CRIIRAD ribadisce il suo invito a mobilitarsi in modo che tutte le analisi dei risultati Rete CTBTO siano rese pubbliche. Gli Stati che si oppongono devono
essere identificati. Questo è per esempio il caso della Francia . Ogni cittadino deve conoscere l' identità di coloro che li derubano di informazioni affidabili sul livello di radioattività nell' aria che respira .

( il CRIIRAD è stato sbuggiardato in milli modi in questo forum con prove e conto prove per dimostrare l'incredibile elenco di fesserie che rilascia questo ente n.d.r)

Aleggia in taluni il sospetto che tanta segretezza sia in realtà legata agli interessi dell'industria nucleare. Minimizzare, minimizzare, proprio per proteggere tali interessi. Ma c'è anche un'altra verità, forse ancora più drammatica: per la radioattività proprio non si può far nulla. Non esiste protezione, se non la fuga. Gli stranieri sono fuggiti a gambe levate dal Giappone, mentre gli abitanti di Tokio continuano tranquilli la loro vita e il governo dice loro che l'acqua è bevibile. D'altronde, dove si potrebbero trasferire 13 milioni di abitanti? La radioattività in Europa è ancora a livelli quasi nulli; ma se anche accadesse il peggio, cosa ci si potrebbe aspettare dai governi? Nulla più di quel che è stato fatto in occasione di Chernobyl: non abbiamo mangiato insalata e bevuto latte per qualche mese, tanto per cullarci nell'illusione di stare prendendo provvedimenti. La scelta di tacere e minimizzare diventa allora nient'altro che una caritatevole bugia.


Anche se questo bloger non è un giornalista , si è ispirato ad articoli di giornali internazionali per trarre il suo punto di vista.

Cita un rapporto di scienziati, smentiti in più occasioni , nonostante tutto, il "germe" inoculato della notizia sensazionalistica abilmente creata ad hoc dal "bravo" e solerte giornalista si diffonde.

Interessante.

Anzi , li riporto, quelli che non ci sono li avranno rimossiToungue:

http://thebqb.com/small-amounts-of-radia...as/226374/


http://www.wistv.com/Global/story.asp?S=14315342

http://masoncountydailynews.com/index.ph...Itemid=106


http://www.istockanalyst.com/business/ne...m-official

http://www.sify.com/news/radiation-from-...ahcfe.html

http://en.rian.ru/world/20110324/163180979.html


----------------------------------

CRIIRAD
Qui uno esempio :

http://www.assonucleare.it/Documenti%20A...3-2009.pdf






RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - mi.greco - 19-08-2011 15:48

Ecco come un Senator Consularis Member risponde:

Non nego, mi sento più intellettualmente simile ad un
Punkabbestia che ad un Emo!


Confermo la mia ignoranza totale e non perdo occasione per dimostrarlo, c'è un'altra news , però non credo che generi apprensione, in quanto è una cosa naturale.
Dopo l'E-coli la natura ci abbraccia sempre più, è più vicina, anzi entra in noi.

Dopo la "bambina che abbaia" abbiamo i bimbi con la TBC, in fondo la TBC non è radioattiva.

Solo, in mondo di istruiti, mi abbandono all' ignoranza e me la tengo stretta.
Mi conforta il fatto di non restare solo in mondo di istruiti.



Che tu non sia solo, da ignorante e presuntuoso, in un mondo si istruiti, ci puoi giurare, anche se penso che il tuo mondo, quello degli ignoranti, è più affollato ed aggressivo di quello degli " istruiti" come dici tu (per te l'istruzione appare una colpa).
Comunque confondi l'istruzione, la modestia, il sapere ed il pensare autonomo, con l'arroganza tipica dell'ignorante, con la immodestia, con la presunzione; il pulpito dalla piazza, lo strillo dal sospiro, la mediocrità dalla intelligenza. In altre parole ti confondi nel confonderti e non sei in grado nè di confondere nè di distinguere gli uni dagli altri per una incapacità, o genetica, o indottrinata, tipica comunque di quella stessa massa amorfa che tu vuoi in apparenza combattere perchè priva di capacità individuale nel pensare, nel dire e nel fare. Vuoi eliminare o no l'ignoranza? Vuoi "eliminarti"?!? Stai attento potrebbe essere un suicidio mediatico.
I tuoi soliloqui forse sono richiesti dalla piega che stà prendendo questa rubrica; restano comunque un parlarsi addosso, una forma di masturbazione mentale che spero non sia richiesta.
Potresti metterti davanti ad uno specchio e recitare i dubbi schespiriani sempre che riesca a capirli.
Sono deluso dalla tua dichiarata mediocrità che non mi sarei mai aspettata.
Non hai bisogno di dimostrare la tua ignoranza, di cui fai tanto vanto...è abbastanza evidente nonostante i tuoi "sforzi" di farla sembrare "naturale".
Un errore è perdonabile ma perseguirlo è grave!
Caro Cher, mi dispiace, e ti prego di credermi, di aver scritto quanto hai ora letto; mi hai costretto, e lo ritengo giusto, a separare, l'amicizia da qualsiasi impegno sociale e morale.
Non ritengo mai giusta l'aggressione e la ragione fine a se stessa!

Michele Greco


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - mi.greco - 07-09-2011 19:31

Caro Cher,
sono passati più di 25 giorni dal nostro ultimo scontro ed ora ti vengo "incontro" con un articolo che presenta molte sfaccettature che riguardano, e la presente rubrica, e la nostra diatriba che, viste dal giornalista Ilvo Diamanti di Repubblica, affetto da indigestione culturale, potrebbe darti più d'una ragione.

Non studiate!
CARI RAGAZZI, cari giovani: non studiate! Soprattutto, non nella scuola pubblica. Ve lo dice uno che ha sempre studiato e studia da sempre. Che senza studiare non saprebbe che fare. Che a scuola si sente a casa propria.
Ascoltatemi: non studiate. Non nella scuola pubblica, comunque. Non vi garantisce un lavoro, né un reddito. Allunga la vostra precarietà. La vostra dipendenza dalla famiglia. Non vi garantisce prestigio sociale. Vi pare che i vostri maestri e i vostri professori ne abbiano? Meritano il vostro rispetto, la vostra deferenza? I vostri genitori li considerano “classe dirigente”? Difficile.

Qualsiasi libero professionista, commerciante, artigiano, non dico imprenditore, guadagna più di loro. E poi vi pare che godano di considerazione sociale? I ministri li definiscono fannulloni. Il governo una categoria da “tagliare”. Ed effettivamente “tagliata”, dal punto di vista degli organici, degli stipendi, dei fondi per l’attività ordinaria e per la ricerca.

E, poi, che cosa hanno da insegnare ancora? Oggi la “cultura” passa tutta attraverso Internet e i New media. A proposito dei quali, voi, ragazzi, ne sapete molto più di loro. Perché voi siete, in larga parte e in larga misura, “nativi digitali”, mentre loro (noi), gli insegnanti, i professori, di “digitali”, spesso, hanno solo le impronte. E poi quanti di voi e dei vostri genitori ne accettano i giudizi? Quanti di voi e dei vostri genitori, quando si tratta di
  giudizi – e di voti – negativi, non li considerano pre-giudizi, viziati da malanimo?

Per cui, cari ragazzi, non studiate! Non andate a scuola. In quella pubblica almeno. Non avete nulla da imparare e neppure da ottenere. Per il titolo di studio, basta poco. Un istituto privato che vi faccia ottenere in poco tempo e con poco sforzo, un diploma, perfino una laurea. Restandovene tranquillamente a casa vostra. Tanto non vi servirà a molto. Per fare il precario, la velina o il tronista non sono richiesti titoli di studio. Per avere una retribuzione alta e magari una pensione sicura a 25 anni: basta andare in Parlamento o in Regione. Basta essere figli o parenti di un parlamentare o di un uomo politico. Uno di quelli che sparano sulla scuola, sulla cultura e sullo Stato. Sul Pubblico. Sui privilegi della Casta. (Cioè: degli altri). L’Istruzione, la Cultura, a questo fine, non servono.

Non studiate, ragazzi. Non andate a scuola. Tanto meno in quella pubblica. Anni buttati. Non vi serviranno neppure a maturare anzianità di servizio, in vista della pensione. Che, d’altronde, non riuscirete mai ad avere. Perché la vostra generazione è destinata a un presente lavorativo incerto e a un futuro certamente senza pensione. Gli anni passati a studiare all’università. Scordateveli. Non riuscirete a utilizzarli per la vostra anzianità. Il governo li considera, comunque, “inutili”. Tanto più come incentivo. A studiare.

Per cui, cari ragazzi, non studiate. Se necessario, fingete, visto che, comunque, è meglio studiare che andare a lavorare, quando il lavoro non c’è. E se c’è, è intermittente, temporaneo. Precario. Ma, se potete, guardate i maestri e i professori con indulgenza. Sono una categoria residua (e “protetta”). Una specie in via d’estinzione, mal sopportata. Sopravvissuta a un’era ormai passata. Quando la scuola e la cultura servivano. Erano fattori di prestigio.

Oggi non è più così. I Professori: verranno aboliti per legge, insieme alla Scuola. D’altronde, studiare non serve. E la cultura vi creerà più guai che vantaggi. Perché la cultura rende liberi, critici e consapevoli. Ma oggi non conviene. Si tratta di vizi insopportabili. Cari ragazzi, ascoltatemi: meglio furbi che colti!
  
Ve lo dice uno che ha sempre studiato e studia da sempre. Che senza studiare non saprebbe che fare. Che a scuola si sente a casa propria.

A mio avviso anche se la scuola merita una "tirata di orecchie" resta comunque una delle basi sociali da non poter essere evitata, semmai migliorata come tante altre istituzioni.
Diamanti, mi auguro che immetta nel suo invito a non studiare quella ironia necessaria ad un altro tipo di lettura del suo articolo decisamente inopportuno e disarmante. Ciò non toglie che viene spontanea una domanda: Lui come si ritiene, colto o furbo?

Michele Greco


RE:  Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 07-09-2011 19:42

Più che vergognoso è alquanto "triste".

Cmq questa rubrica è nata con l'intento e non l'obbligatorietà di segnalare o riportare per intero o parzialmente articoli che trattano argomenti di natura nucleare.

La "vergogna" è intesa al contenuto e non al giornalista o testata.

Si sà che qualsiasi fesseria detta da qual si voglia pennivendolo che dimora " per ragion-politica" in autorevoli testate gli è concesso ogni tipo di asinata.
La cosa che stupisce che la sua reputazione resta intatta.

L'articolo segnalato da Michele, aiuta alla comprensione di certi articoli presenti in questa rubrica e se non li giustifica,per lo meno si sà che la motivazione è solo dettata dalla loro "limitata conoscenza" e non dalla avversione al nucleare.
Credo che sia un buon indicatore per gettare le basi per il rilancio della cultura sul nucleare.




RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - mi.greco - 08-09-2011 14:48

Vorrei poter esprimere una ulteriore considerazione sul mondo della scuola e, con uno sguardo più ampio, su quello della istruzione in generale.
Si parla ormai da tempo che l'istruzione è un diritto del cittadino.
Va bene, e va bene anche quando ne sia diventato un obbligo. Vedi "la scuola d'obbligo" che indirizza tutti ad un minimo di istruzione.
Quindi l'istruzione è un diritto e nel contempo un dovere del cittadino.
E' una delle non poche situazioni sociali dove diritto e dovere hanno la stessa valenza che identifica una "opportunità" concessa dal legittimarsi della stessa.

Il problema quindi non è il porre in discussione la validità o meno dell'istruzione ma la sua qualità.
E' un po' il voler guardare a situazioni, e sono molte se non tutte,
della gestione del diritto e del dovere sociale. Volendo applicare detta considerazione al mondo dell'Energia Nucleare e, sempre ampliando lo sguardo, al mondo scientifico, ci troviamo ad affrontare lo stesso problema che, da un lato, pur riconoscendosi al cittadino diritto di miglioramento del proprio abitat, dall'altro,lo si richiama a parteciparvi come dovere.
I pericoli che s'incontrano nell'applicazione di nuove fenomenologie o, se vuoi, tecnologie scientifiche, sono strettamente collegati alla verifica delle stesse oltre che ad una competente sperimentazione.
Chi lavora nel mondo delle migliorie, di qualsiasi natura esse fossero, ha il sacrosanto dovere di prevedere probabili errori, inefficienze applicative, disastri ambientali e via dicendo.
Il ragionamento ci porta al disastro giapponese dove il problema "nucleare" è di sè per sè irrilevante rispetto al problema creato dagli addetti ai lavori e dalle sopragiunte ed inpreviste catastrofi ambientali.
Per concludere e dare un senso a questo mio intervento in questa rublica, dobbiamo rilevare che nella istruzione manca una base di responsabilità morale avveneristica e che l'apprendimento è un "vago concetto" fine a sè stesso.
Che poi le parti speculative e interessate distorcano l'autenticità dei fatti attraverso un giornalismo manipolato non è una novità; fa parte del gioco.
Nel poker non sempre vince chi ha buone carte ma chi sa bleffare!

Michele Greco


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 09-09-2011 20:44

http://www.sportmediaset.mediaset.it/alt...ione.shtml

BOSSINI, LA RINASCITA DI UN CAMPIONE
Ha sconfitto il cancro, ora vuole Londra 2012

ALESSANDRO MASSINI INNOCENTI0 7/09/11

La voce di Paolo Bossini tradirebbe chiunque. Se non fosse per i dati anagrafici (è nato a Brescia il 29 giugno 1985) nessuno crederebbe di parlare al telefono con un giovane 26enne lombardo. Nove anni di vita a Roma (dove gareggia per l’Aniene), hanno trasformato il suo accento da bresciano a romano e il timbro vocale è quello tipico del fratello maggiore, da uomo navigato. Una voce rassicurante. Del resto Paolo è cresciuto alla svelta: medaglia d’oro nei 200 m rana agli Europei di Madrid nel 2004, a soli diciannove anni. Nel 2006, medaglia d’argento a Budapest. Stessa rassegna, stessa specialità. Senza dimenticare le altre medaglie e i record in giro per il mondo (pochi, ad esempio, ricordano il suo record europeo, nel 2008, alle Olimpiadi di Pechino). Proprio da Pechino in poi, il fisico di Paolo va in tilt. Le malelingue lo accusano di essere privo di stimoli, di sentirsi realizzato, ma non è così. Qualcosa lo sta divorando da dentro, un male con cui nessuno vorrebbe fare i conti: il cancro.

Mi parli prima delle sue origini sportive. Com’è nata la sua passione per il nuoto?

Quasi per caso. Soffrivo d’asma e i medici consigliarono a mia madre il nuoto per fare fronte alle mie difficoltà respiratorie. Avevo solo quattro anni, non era il mio sport preferito, ma a quell’età non puoi decidere ciò che è meglio per te. Poi, con il tempo, ho visto che nuotare mi dava benefici a livello fisico e soddisfazioni dal punto di vista agonistico. Da lì non ho più potuto farne a meno, anche se davvero, è uno sport che mi ha dato tutto, immense gioie e grandi dolori.

Come ha scoperto la malattia?

Tre mesi prima delle Olimpiadi del 2008 ho fatto gli Europei in vasca corta a Eindhoven. Non andarono male, di più. Questo perché il mio fisico subiva già degli scompensi che non mi permettevano di mantenere i miei ritmi. A Pechino invece accadde l’impensabile: probabilmente era un giorno che mi girava bene, perché feci il record europeo. Poi dopo Pechino, il tracollo. Non riuscivo a nuotare bene, a fare una gara decente. Cominciò così a girare la voce che avessi perso la voglia, gli stimoli. Ma la gente si sbagliava. Semplicemente il mio fisico non reggeva. Non riuscivo nemmeno a sopportare i carichi di allenamento. Cominciai ad avere febbri, malesseri continui. E’ stata una malattia subdola perché io stavo sempre peggio, facevo le analisi e queste erano perfette. Poi a fine 2010, durante un allenamento, facendo un movimento con il collo ho sentito qualcosa di strano, come un bozzolo, sotto la pelle. A quel punto gli esami specifici hanno dato il verdetto, avevo un tumore al sistema linfatico.

Cosa le hanno detto i medici?

Che il tumore era causato dal disastro nucleare di Chernobyl. Al tempo io avevo solo un anno e rientravo nella fascia di popolazione più a rischio. Non so se fosse davvero quello il motivo o un modo dei dottori per giustificare la cosa. L’origine reale di questo male non è individuabile. Comunque credo avessero ragione, perché io ho sempre avuto una vita sana, regolare. Se c’è una spiegazione, quella è l’unica possibi
le.

E a quel punto, a chi si è aggrappato per farsi forza?

Mi sono aggrappato agli affetti. A mia moglie Laura e alla nostra splendida figlia Angelica, alla mia famiglia a Brescia. Anche gli amici sono stati importanti. Ho ricevuto tanti messaggi di sostegno via sms, via Facebook. Anche questi mi hanno fatto bene, ma la famiglia ha vissuto con me, in prima linea, il mio dolore. La forza mi è arrivata da loro.

La storia più recente, simile alla sua, è quella di Eric Abidal (difensore del Barcellona operato per un tumore al fegato ndr). Secondo lei quali sono le motivazioni che aiutano un atleta a non mollare in un momento così difficile?
Abidal è riuscito a dimostrare a tutti quanto vale, anche come persona. Le nostre sono storie diverse, io ho dovuto fare cicli di chemioterapia. E’ una cosa che ti distrugge letteralmente il fisico, che ti avvelena. Lui ha avuto la “fortuna” di non vivere quel calvario. Ogni storia del resto, è una storia a sé. Le motivazioni sono rappresentate dalle persone che hai vicino e che ami, combatti per loro e per te stesso. Io ho vissuto quel periodo come una gara. Ora il mio obiettivo è ottenere la qualificazione alle Olimpiadi, con la malattia è stata la stessa cosa. Mi sono posto l’obiettivo di sconfiggerla. Pare incredibile, ma l’ho vissuta come una cosa semplice, non riuscivo a vivere la malattia come un dramma, vedevo solo il traguardo della guarigione, e l’ho raggiunto.

Durante la malattia ha avuto, a livello umano, sorprese o delusioni particolari?

Ho avuto grandi sorprese. Persone che credevo semplici conoscenti si sono rivelate vere amiche. Ho vissuto anche alcune delusioni, ma non voglio fare nomi.

Un altro ranista eccellente, Domenico Fioravanti, ha dovuto lasciare definitivamente la carriera agonistica per motivi di salute. Come pensa che avrebbe riorganizzato la sua vita, se l'avessero costretta a rinunciare alla sua più grande passione?
Non so come avrei reagito, perché avevo troppa sete di rivincita. Ho dovuto ingoiare rospi su rospi. Volevo rispondere a chi mi accusava negli anni precedenti di avere perso gli stimoli, la voglia. No, non ho pensato a cosa avrei potuto fare di diverso. Ho ancora troppo da dare a livello sportivo. Può darsi che fra cinque anni farò l’allenatore, gestirò un centro sportivo, non lo so. Il pensiero di riporre gli occhialini nel cassetto non mi ha mai sfiorato. In più ho solo 26 anni, ho ancora alcune cartucce da sparare.

L’obiettivo, ora, è Londra 2012. Quanto ci crede? Il suo fisico come risponde agli allenamenti?

Ad oggi il mio fisico risponde abbastanza bene. Ho ripreso ad allenarmi da pochi giorni e se la testa va a mille il fisico non riesce ancora a tenergli il passo. Il “problema” è che la testa, con quello che ho vissuto, ha acquisito un livello tale di sicurezza che è davvero difficile, per il fisico, stargli dietro. In allenamento ho il ritmo dei compagni, poi, però, quando torno a casa mi lecco le ferite, sono letteralmente sfiancato. Credo che ci vorranno ancora un paio di mesi per tornare completamente nei ranghi, ma a Londra ci credo eccome.

Ai recenti mondiali la rivelazione è stata Fabio Scozzoli, anche lui ranista. Se lo aspettava?

Fabio è un grandissimo atleta, ha avuto una crescita fenomenale. Io l’ho visto da vicino e posso scommettere che sarà protagonista anche alle Olimpiadi.

Pensa che possa diventare un suo rivale a Londra?

Nello sport mai dire mai. Credo comunque che si concentrerà sulla sua distanza preferita, i 100 m. E’ arduo puntare sia sui 100 che sui 200. E’ anche vero che ci sono atleti che riescono a farlo, come il giapponese Kitajima, che riesce a sfoderare ‘temponi’ sia nei 100 che nei 200. Ma è una mosca bianca. A certi livelli, per rendere al meglio, si prepara solo una delle due distanze.

Come ha vissuto questi ultimi mondiali? Per chi ha tifato in particolare?

Io ho seguito tutte le gare in tv, e a grande malincuore. Avrei pagato di tasca mia per essere in vasca. Ammetto che non ho preferenze, quando guardo una competizione internazionale tifo per gli azzurri, senza distinzioni. Questo perché il nuoto, anche se è uno sport in crescita, è minore rispetto ad altri. Un risultato positivo da parte dei miei compagni fa crescere il movimento e questo è quello che conta, l’importante è la medaglia.

Ci saranno di sicuro altri atleti che, pur non essendo famosi, stanno vivendo o hanno vissuto un calvario simile al suo. Qual è l’incoraggiamento che vorrebbe dargli?

A chi è in difficoltà dico che con la mente e con il cuore si può davvero arrivare a traguardi impensabili. Sembra una frase fatta, lo so, ma quando ci si trova nella malattia ci si rende conto veramente di tante cose. So che il mio essere atleta sotto i riflettori, forse mi avrà agevolato, ma nulla è stato facile, anzi. Nella mia carriera, per ottenere certi risultati, ho dovuto scalare montagne e ostacoli che sembravano insormontabili. Io ho sempre lottato e visto una luce in fondo al tunnel del mio male, che mi faceva andare avanti spedito, senza mollare. Anche quando quella luce in realtà non c’era, perché all’inizio della cura non potevo avere la certezza che mi sarei salvato. Eppure ho subito pensato che piangersi addosso non avrebbe funzionato. Autocommiserandomi non mi sarei svegliato una mattina guarito, o sulla via della guarigione. A mio avviso l’errore più grande, in queste circostanze, sta nel domandarsi: “Perché proprio a me e non a qualcun altro?”. Sono domande inutili, l’unica cosa che bisogna fare è tirare fuori le palle e andare avanti. Ho conosciuto tante persone che non facevano altro che piangere, che chiedersi il perché del loro male. Non è questa la via. Bisogna crederci fino alla fine perché, lo posso assicurare, con le testa, se si vuole, nulla è impossibile.

Il suo messaggio dà forza anche a chi ha la fortuna di stare bene

Ci tengo a dire questa cosa, che sembra assurda: per me non è stata una tragedia. Il detto “Non tutti i mali vengono per nuocere” ha il suo perché, anche nel mio caso. Sono maturato. Nemmeno in vent’anni di vita sana avrei potuto trarre altrettanti insegnamenti e crescere di testa come sono cresciuto in quest’ultimo anno. La vita poi, ha davvero un altro sapore, la vedi da un’altra prospettiva. No, non è stata una brutta esperienza, mi ha lasciato tanto, tantissimo. Ovvio, non auguro a nessuno di vivere in prima persona una malattia simile e, soprattutto, spero di non averci più niente a che fare. Però sarei felice se la mia storia donasse un sorriso e un filo di speranza a chi ne ha bisogno. E so che sono in tanti.

Una nota di colore per chiudere l’intervista, nota sicuramente leggera rispetto a quello di cui si è parlato fino ad ora. Pellegrini-Magnini, che ne pensa?

L’idea che mi sono fatto è che Luca (Marin, ex della Pellegrini ndr) per me è come un fratello. Ognuno è davvero libero di fare quello che vuole, poi tutto il resto, come dicono a Roma, è noia…

Questo è Paolo Bossini. Campione di nuoto che ha sconfitto Chernobyl e ritorna alle gare. Forse non vincerà medaglie a Londra 2012, ma il record del coraggio non riuscirà mai a strapparglielo nessuno.


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - mi.greco - 10-09-2011 13:22

Hai fatto una buona intervista "giornalistica"!
Mi dispiace per l'argomento che tratti, anche se poi mi risolleva il concludersi positivo della malattia di Paolo Bossini.
Purtroppo, sia il male che il bene, non guardano nè caste, nè condizioni, nè situazioni, nè si soffermano su una o più categorie umane; sono quegli imprevisti della vita che ci sorprendono impreparati e nei momenti meno opportuni (D'altra parte, non vi sono momenti opportuni). Non credo che possa essere di consolazione per Paolo Bossini sapere che io stesso ho avuto lo stesso dramma del quale preferisco non parlarne.
E' giusto e salutare guardare avanti perchè, se c'è stato un miracolo, non è certo nella guarigione quanto nel considerare che il vero miracolo è nella sua giovane famiglia che gli vuole bene e gli garantisce un futuro d'affetto.
Il mio miracolo è rappresentato da Athos e Gin, due cani che vivono con me da oltre dieci anni senza tradimenti, ripensamenti e pretese. Per me è il miracolo perfetto.
Auguri per il suo agonismo che sicuramente gli darà ancora molte soddisfazioni.

Michele Greco


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 12-09-2011 10:35

Roma - Dite addio alle vecchie lampadine da 60 watt che per tanti anni hanno accompagnato le cene e la vita nelle cucine e nei soggiorni di tanti italiani. L'Unione europea ha detto basta a questo cimelio elettrico per far spazio ad una "luce" che sia più rispettosa dell'ambiente. La misura che mette al bando i vecchi bulbi ad incandescenza da 60 Watt, comporterà un notevole risparmio energetico calcolabile in 40 miliardi di kilowattora annui, pari al consumo dell’intero Belgio.già da tempo è in corso un restyling di interruttori e lampadine in tutta europa. Nel 2009 è arrivato lo stop alla produzione per quelle da 100 watt e nel 2010 si sono spente spente qulle da 75 watt.

Le uniche rimaste anora in produzione che fanno parte della scorsa "era industriale" sono quelle da 45 e 25 watt. La norma anti-lampadina è in vigore solo nel territorio Ue e prevede che la aziende cessino la produzione lasciando ai consumatori la possibilità di acquistare i bulbi nei negozi fino ad esaurimento delle scorte. Quando tutti i vecchi bulbi sarnno spenti verranno risparmiati fino a 40 miliardi di kilowattora l'anno. Oltre ad un sostanziale vantaggio economico c'è da sottolineare anche un progresso importante sul piano della ecosostenibilità. Infatti i numeri parlano chiaro. Con le nuove norme verranno risparmiate al pianeta 32 milioni di tonnellate di anidride carbonica all'anno. Per una volta anche la citazione biblica "e luce fu...", dovrà lasciare spazio ad un più cinico "e risparmio fu...".


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 13-09-2011 14:09

leggete leggete...............

http://www.ilgiornale.it/genova/paura_bo...comments=1


liquidare in due righe. Intanto, perché il mondo intero sta ancora interrogandosi sulle conseguenze del botto nell’impianto di Fukushima, 11 marzo di quest’anno. E inoltre perché, in particolare in Liguria, è sempre vivo il dibattito sull’ostracismo al nucleare, quando - come sostengono gli scienziati senza pregiudizi ideologici -, a pochi passi dai nostri confini esiste una «cintura» di impianti che producono energia dall’atomo. Come a Marcoule, appunto. Decine, comunque, nella giornata di ieri, le chiamate ai vigili del fuoco da tutto l’Imperiese dopo che si è diffusa la notizia dell’incidente. È scattata l’allerta, anche se le autorità transalpine si sono affrettate a precisare che la situazione non presentava rischi e non si registravano fughe radioattive. Concetto ribadito dopo poco dal capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, in contatto telefonico con l’assessore regionale all’Ambiente, Renata Briano: «Nella malaugurata circostanza che si possano verificare fughe - ha sottolineato Gabrielli -, sarebbero ridotte perché non fuoriuscite dal reattore della centrale». Ancora più rassicurante Renata Briano, ecologista e antinuclearista non viscerale: «Attendiamo novità dal Dipartimento nazionale della Protezione civile dove è già al lavoro l’unità di crisi con l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale, e i Vigili del Fuoco». Fidarsi è bene, ma l’assessore all’Ambiente ha disposto lo stesso un primo monitoraggio della radioattività dell’aria, affidandolo all’Arpal, l’Agenzia per la protezione ambientale in Liguria. Per inciso: le centraline per i controlli sono quattro, due delle quali a Genova (sul tetto della sede dell’Arpal e in località Righi), una a Imperia e un’altra a La Spezia.
Passata la tensione delle prime ore, via libera alle dichiarazioni istituzionali. Alcune addirittura indispensabili e scientificamente all’altezza. Parte in tromba il sindaco Marta Vincenzi a Tmn News: «Non lancerei allarmi, ma siamo in allerta, anche se la Francia dice che non c’è nessun problema. E anche se non sembra ci sia nulla di drammatico - scandisce il primo cittadino di Genova, in veste veltronista ma-anchista - bisogna verificare». Marta Vincenzi, infine, consapevole dell’avvio della campagna elettorale per il rinnovo del proprio mandato, la butta sull’ideologico: «La dobbiamo smettere di fare centrali nucleari, le centrali vanno chiuse, ma anche ci vuole una politica energetica seria e sostenibile, perché altrimenti chiudiamo anche tutte le fabbriche. I cittadini non reggono più la preoccupazione che possano esserci ricadute irreversibili sulla salute, ma anche sul territorio e sul futuro del nostro pianeta». Ci tengono a farsi sentire, con dichiarazioni pesanti, eccome pesanti, anche il presidente dell Regione Claudio Burlando - «il nucleare è pericoloso» -, e il presidente della Provincia spezzina Marino Fiasella: «Obbligatorio investire nelle energie alternative».
Più concreta la presa di posizione di Gianni Plinio, responsabile Sicurezza Pdl Liguria, che chiede al sindaco di Genova se esista un Piano comunale di emergenza per fronteggiare eventuali effetti nocivi in caso di fughe radioattive. «Una cosa è certa - ricorda Plinio -: con i siti a poca distanza dalle nostre frontiere è come se le centrali ce le avessimo in casa». Vallo a spiegare ai catastrofisti di partito (preso).


http://www.ilgiornale.it/cronache/franci...mp;LINK=TW

Avignone - Allarme nucleare nel Sud della Francia, a soli 242 chilometri da Ventimiglia e a 257 chilometri da Torino. Questa mattina è esplosa una fornace all’interno della centrale di Marcoule, a pochi chilometri da Avignone: l’incidente sarebbe avvenuto a seguito di un incendio in un sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi provocando un morto e tre feriti. Adesso, all'interno del sito gestito dall’Areva, vi è il serio rischio di una fuga radioattiva. I pompieri e le forze dell’ordine sono intervenute immediatamente.

La dinamica dell'incidente L'esplosione della fornace avrebbe colpito il centro di trattamento di scorie radioattive. "L’incidente è avvenuto nel sito di Centraco della società Socodei, filiale dell’Edf, a Codolet - ha precisato alla France Presse un portavoce del Commissariato all’energia atomica (CEA) - al momento non vi sono fughe all’esterno". Secondo le prime informazioni, sarebbe morto un uomo, il cui corpo è stato ritrovato "carbonizzato". Altre quattro persone sarebbero rimaste ferite - una è "molto grave" ed è stata trasferita in elicottero all’ospedale di Montpellier. I feriti in modo più leggero sono state invece ricoverate all'ospedale di Bagnols-sur-Ceze. E' stato comunque definito un perimetro di sicurezza attorno al sito.

Impianto a 200 km dall'Italia L’impianto di Marcoule ha ospitato la prima centrale nucleare in Francia, con i primi reattori per uso militare finalizzati a costruire la bomba atomica, ma ora è stato per lo più riconvertito a impianto di trattamento delle scorie: si trova presso Chusclan, nella regione Linguadoca-Rossiglione, a nord di Nimes ed Aix-en-Provence, e a circa 200 chilometri dal confine con l’Italia. L’impianto è vicino al fiume Rodano e alle città di Orange e Avignone. Proprio per l'estrema vicinanza con il Belpaese, il dipartimento della Protezione civile è subito entrato in contatto con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e con i vigili del fuoco: "Stiamo monitorando e verificando se ci sono eventuali rischi per l’Italia".

La centrale nucleare di Marcoule La centrale di Marcoule è stata la prima centrale nucleare francese, nella Linguadoca-Rossiglione. La centrale possiede tre reattori UNGG (una versione francese del Magnox inglese) da 79 MW totali. E' stata la prima centrale nucleare francese, nello stesso sito esiste anche un altro reattore (il numero uno) costruito dal 1955 al 1956 da soli 2 MW e non utilizzato per la produzione elettrica.La centrale fa parte del più ampio sito nucleare Marcoule, un’istallazione industriale gestita da AREVA e dal CEA. A Marcoule furono costruiti i reattori nucleari a uso militare per le ricerche destinate alla costruzione della bomba atomica francese.




http://www.ilgiornale.it/esteri/la_paura...comments=1

La paura nucleare ai nostri confini Ma Parigi rassicura: nessun pericolo
di Stefano Zurlo



L’Italia che è uscita dall’atomo si ritrova a fare i conti con la paura del nucleare. A pochi chilometri dai nostri confini, dalla Francia alla Slovenia, è un susseguirsi di centrali che rappresentano sulla carta un pericolo per la nostra sicurezza.

E all’ora di pranzo le autorità di Parigi informano la comunità internazionale che c’è stato un incidente nel sito di Marcoule, sul Rodano, a 257 chilometri da Torino. Il bilancio è di un morto e quattro feriti. Al momento nessuno è in grado di valutare le conseguenze nel medio periodo: Liguria e Piemonte vanno in fibrillazione, tutti hanno ancora in mente le immagini di quel che è accaduto nei mesi scorsi in Giappone. Paure profonde che si risvegliano come mostri dal letargo.

Poi dalla Francia e da Roma cominciano ad arrivare notizie sempre più rassicuranti: non c’è stata dispersione di materiale radioattivo e le verifiche effettuate sul territorio nazionale da Protezione civile, Ispra, (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale), e vigili del fuoco danno risultati confortanti. I valori della radioattività in Italia sono nella norma.

Ora dopo ora il caso sembra ridimensionarsi e l’allarme rientra. Intanto gli esperti cercano di capire che cosa sia accaduto: c’è stata sicuramente un’esplosione e lo scoppio è avvenuto all’interno di un impianto in cui le scorie radioattive vengono trattate prima di essere stoccate. Subito dopo si è sviluppato un incendio che è stato domato rapidamente.

«Il sito - spiega all’Adnkronos Francesco Troiani, ricercatore del centro Enea di Saluggia - appartiene alla Sodei, partecipata da Edf e Areva. La sfortuna degli operatori rimasti coinvolti è che questo forno ha la bocca di caricamento a vista della sala di controllo. I tecnici guardano dall’alto verso il basso la bocca del forno, stando dietro a un vetro. L’esplosione si è quindi sviluppata verso l’alto cogliendo in pieno chi era al lavoro. Lo scoppio ha provocato la rottura del vetro di protezione, la morte di una persona e il ferimento di altre tre».

Forse, a innescare la tragedia è stata la caduta di materiale non metallico o liquido dentro la fornace di fusione dei rifiuti radioattivi. Fin qui quel che sarebbe accaduto. Nel giro di qualche ora anche i più sospettosi devono ammettere che la catastrofe è stata evitata e i problemi sono davvero circoscritti. «Non c’è nessun rischio di una possibile nube radioattiva sull’Italia - afferma il responsabile del Centro emergenze nucleari dell’Ispra Paolo Zeppa - noi non temiamo la presenza sul nostro sito di tracce di radioattività».

Non solo: l’edificio è rimasto integro e gli addetti ai lavori ricordano che «a Marcoule si lavorano rifiuti a bassa radioattività». Insomma, le circostanze giocano a favore della nostra tranquillità. In Francia non si ripeterà, per fortuna l’angosciante stillicidio delle notizie che arrivavano dal Giappone ferito dall’accoppiata terremoto-maremoto. A Fukushima si cercavano volontari con lo spirito di eroi che andassero a raffreddare l’acqua dei reattori danneggiati, in Francia gli stessi operai presenti all’interno della centrale non presentavano tracce di radioattività sul corpo. E poi, a Marcoule non ci sono reattori, tanto che i tecnici si affannano a spiegare che quel che è accaduto non può essere considerato «un incidente nucleare ma di tipo convenzionale».
L’emergenza viene archiviata, gli abitanti dei paesi più vicini restano nelle loro case e non scatta alcun piano di evacuazione.

Resta il problema di fondo: l’Italia non una ma due volta ha detto no al nucleare, peccato che la sola Francia abbia 58 reattori atomici, alcuni dei quali davvero incombenti sulle nostre regioni. Dunque, a Parigi accettano i rischi di una scelta nucleare, ma in cambio hanno l’elettricità a prezzi inferiori del 40 per cento alla media europea. Noi, invece abbiamo una bolletta energetica carissima e dobbiamo fidarci delle rassicurazioni che ci arrivano da Parigi. Dove il nucleare è intoccabile: nemmeno il dramma di Fukushima ha fatto cambiare idea ai francesi.

------------------------------------

La cosa bizzarra letta in questi articoli che nessuno si è degnato di ricordare  che l'impianto è di proprietà della controllata EDF Socodei e situato nel comune di Codolet, adiacente ma separato dal sito Marcoule del CEA di ricerca nucleare:

http://www.world-nuclear-news.org/RS_Exp...09111.html

Esplosione in discarica francese
12 Settembre, 2011
ORIGINARIAMENTE PUBBLICATO: 13:55 CEST
UPDATE 1: 02:10 BST: Sfondo per l'impianto
UPDATE 2: 15:36 BST: Chiarimento sul luogo dell'evento
UPDATE 3: 17:03 BST: Conferma di non rilasciare radiologico
UPDATE 4: 17:20 BST: Ulteriori dettagli da ASN

Un operaio è stato ucciso oggi da un'esplosione in un forno utilizzato per preparare metallici contaminati per lo smaltimento.

I primi dettagli della manifestazione è venuto dal regolatore francese di sicurezza nucleare, la ASN. Ha detto che l'incidente si è verificato presso l'impianto Centraco dove vengono preparati i rifiuti radiaoctive di basso livello e confezionati per lo smaltimento. L'esplosione di un forno usato per fondere rottami metallici innescato un incendio, che si spense da 01:00.

ASN prima valutazione era che un lavoratore è stato ucciso e altri quattro feriti, uno dei quali ha subito ustioni profonde ed è stato portato in ospedale in elicottero. Non c'era rilascio di sostanze chimiche o radioattive e nessuno dei feriti sono stati contaminati. Le autorità locali e centri di emergenza sono stati contattati, ma nessuna azione è stata richiesta.

Gli articoli trattati a Centraco comprendono attrezzature utilizzate, i componenti, i filtri e gli indumenti da centrali elettriche, università, luoghi di ricerca e ospedali. L'impianto è di proprietà della controllata EDF Socodei e situato nel comune di Codolet, adiacente ma separato dal sito Marcoule del CEA di ricerca nucleare.

Il forno colpito è stato utilizzato per fondere i componenti rottami metallici strutturali, pompe, valvole e gli strumenti realizzati in acciaio inox o acciaio di carbonio che sono leggermente contaminazione radioattiva di breve durata e molto-basso livello.
  
L'unità di fusione ha una capacità annua di 1500 tonnellate di rottami metallici, che può essere aumentato a 4500 tonnellate l'anno, operando su un piano continuo. I lingotti di metallo che produce un volume di circa il 10% del rottame originali e vengono inviati per lo smaltimento permanente a Andra in prossimità della superficie di impianto a Aube.

Ricerche e scritto da News nucleare mondiale
  



RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 14-09-2011 09:35

Questi sono il massimo , chiarito che l'impianto è adiacente ma separato dal sito Marcoule del CEA di ricerca nucleare :

Leggete leggete...............

http://www.giornalettismo.com/archives/1...-nucleare/

Francia, scoppio nel sito nucleare di Marcoule


A 200 km dall’Italia esplosione in una fornace per la fusione di scorie. Le autorità rassicurano: “Nessun rischio radioattività”

Un morto e quattro feriti, tra cui uno grave. E’ queso il bilancio di un incidente nucleare avvenuto in Francia, presso il sito nucleare di Marcoule dans le Gard, nel sud del paese, nei pressi di Orange e Avignone, a circa 200 chilometri dal confine con l’Italia. L’incidente si sarebbe prodotto a seguito di un incendio in un sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi. Stando alle informazioni diffuse dalle autorità subito dopo lo scoppio, l’esplosione avrebbe colpito una fornace usata per fondere le scorie radioattive metalliche a debole e debolissima attività. Il perimetro di sicurezza intorno alla centrale è stato prontamente posizionato. Il governo rassicura: “Si tratta di un incidente industriale”.


CENTRALE AREVA - Il sito di Marcoule, localizzato nella Linguadoca-Rossiglione, viene utilizzato dalla compagnia nucleare francese Areva per produrre combustibile del tipo MOX, riprocessando uranio e plutonio proveniente da armi nucleari. La centrale di Marcoule è stata la prima centrale nucleare francese. La centrale possiede 3 reattori UNGG (una versione francese del Magnox inglese) da 79 MW totali. Nello stesso sito esiste anche un altro reattore (il N1) costruito dal 1955 al 1956 da soli 2 MW e non utilizzato per la produzione elettrica. La centrale fa parte del piú ampio sito nucleare Marcoule, un’istallazione industriale gestita da AREVA e dal CEA. A Marcoule furono costruiti i reattori nucleari a uso militare per le ricerche destinate alla costruzione della bomba atomica francese.

SITO GIU’ - Alla notizia dell’esplosione nucleare, il sito web della centrale, preso d’assalto dai visitatori, è divenuto praticamente irragiungibile.

“NESSUNA CONTAMINAZIONE” – Nel sito di Mercoule, che si estende sul comune di Codelet, l’incidente è avvenuto precisamente presso il Centraco (Centro per il trattamento delle scorie a bassa attività), di proprietà della società Socodei, filiale dell’Edf, ha precisato alla France Presse un portavoce del Commissariato all’energia atomica (CEA). “Al momento non vi sono fughe all’esterno”, ha fatto sapere. I vigili del fuoco hanno subito informato che un perimetro di sicurezza è stato creato a fronte di un rischio di perdite, ma non sono stati in grado di fornire una valutazione dell’incidente. La prefettura ha detto non essere in grado di comunicare, per ora. Il sito del quotidiano Midi Libre ha precisato che la vittima dell’incidente è stata trovata carbonizzata. La polizia ha fatto sapere che non c’è rischio di contaminazione. Nell’impianto di Marcoule utilizzato per il trattamento di scorie dove è avvenuto l’incidente – ha sottolineato la Reuters -, non sono presenti reattori. Anche Nuclear World News su Twitter, ha prontamente rassicurato: “Si tratta di un centro di ricerca”.

IL GOVERNO: “INCIDENTE INDUSTRIALE” - Il governo francese si è fatto vivo assicurando che “non ci sono fughe radioattive”. In un comunicato diffuso dall’Asn (Autorite’ de la Surete’ nucleare) viene affermato che “secondo le prime informazioni, si tratta dell’esplosione di un forno che serviva a fondere rifiuti radioattivi metallici”. Secondo un portavoce di Edf, “si tratta di un incidente industriale, non un incidente nucleare”.

“NESSUN RISCHIO PER L’ITALIA” – In base alle notizie divulgate finora dalla Francia, l’incidente “non dovrebbe portare alcun rischio per il nostro Paese, malgrado il sito sia piuttosto vicino alle nostre frontiere”, ha affermato Valerio Rossi Albertini, fisico del Cnr, interpellato telefonicamente dall’Agi. “Non sappiamo ancora – spiega l’esperto – se i tecnici per il rilevamento di fughe radioattive sono sul posto, ma le autorità francesi dicono che per ora non risultano fughe. D’altra parte non è detto che un incidente vada necessariamente a coinvolgere componenti radioattive, anzi”. In ogni caso, ricorda Albertini, “a Fukushima, che fu un incidente di certo molto più grave di questo, fu disposta l’evacuazione per un raggio di 20-30 chilometri, mentre Marcoule è a circa 300 chilometri dai confini italiani, che mi pare una distanza di sicurezza accettabile. Aspettiamo ulteriori dettagli dalle autorità francesi, ma per ora mi sembra non si possa parlare di rischi per l’Italia”. “Prima di dare una valutazione corretta dell’incidente – ha poi detto Valerio Albertini all’Adnkronos – servono sopralluoghi tecnici realizzati con criteri di scientificità. Ritengo però, conoscendo l’efficienza dei francesi, che entro stasera portebbero già arrivare dati più certi sulle proporzioni dell’incidente”.

PROTEZIONE CIVILE ALLERTATA - La Regione Liguria ha comunque allertato la Protezione Civile in caso di emergenza per fuga radioattiva – al momento esclusa. Lo ha comunicato l’assessore regionale all’Ambiente, Renata Briano, che attraverso l’Arpal e le autorità nazionali sta avviando il monitoraggio in collaborazione con l’Agenzia Iaea-International atomic Energy agency. La Protezione civile italiana, dal canto suo, ha fatto sapere di aver attivato tutte le procedure per monitorare l’eventuale livello di radioattività sul suolo nazionale, in collaborazione con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e con i vigili del fuoco.


ICINANZA ALL’ITALIA - Il centro di Marcoule si trova a 242 km in linea d’aria da Ventimiglia, 257 da Torino, e 342 da Genova.

CROLLO IN BORSA - Il titolo di Edf, quotato alla Borsa di Parigi, è arrivato a perdere il 6% dopo la diffusione delle prime notizie sullo scoppio.



REAZIONI POLITICHE - Non si sono fatte attendere le reazioni politiche. Ermete Realacci, responsabile Green Economy del Pd, annuncia un’interrogazione parlamentare alla Presidenza del Consiglio e al ministero dell’Ambiente. “Ovviamente – ha affermato Realacci – ci auguriamo che le notizie che arrivano dalla Francia non si aggravino con il passare delle ore e su questo chiediamo con un’interrogazione parlamentare urgente che il nostro Governo si attivi prontamente per conoscere presso le autorità francesi l’entità del danno e i possibili rischi per l’Italia. Certo è che ogni incidente non fa che ricordarci che sul nucleare per fortuna la saggezza degli italiani ha prevalso sull’arroganza del Governo”. “Esprimo preoccupazione per la notizia dell’esplosione all’interno della centrale nucleare di Marcoule, nel sud della Francia. A questo punto la questione dell’uscita dal nucleare si pone a livello mondiale e non solo europeo o italiano. I danni provocati alla collettivita’ sono troppo pericolosi per non essere presi in considerazione”, ha fatto sapere, invece, Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc.


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 14-10-2011 13:45

http://www.repubblica.it/ambiente/2011/1...ef=HREC1-6

FUKUSHIMA
"Tokyo, radioattività altissima"
Greenpeace lancia l'allarme
Rilevati valori di 3,35 microsievert nel quartiere di Setagaya e di 5,82 in un parco per bambini in Funabashi. L'organizzazione ambientalista avvisa: "Situazione più grave di quanto comunicato". Ma le autorità negano relazioni con l'incidente della centrale nucleare
Setagaya, zona di Tsurumaki (Tokyo) (reuters)

TOKYO - Allarme da Greenpeace sulla diffusione di radiazioni nell'area della capitale giapponese. Alti livelli di radioattività sono stati registrati a Tokyo e nella vicina prefettura di Chiba, entrambe a più di 200 chilometri dalla centrale di Fukushima distrutta da uno tsunami 1 a marzo. Alcune misurazioni rivelano livelli di contaminazione addirittura superiori a quelli registrati nella zona di evacuazione intorno alla centrale.

I dati. Greenpeace precisa che le autorità locali hanno comunicato che durante un'ispezione sono stati misurati livelli di radioattività di 3,35 microsievert l'ora lungo una strada residenziale del quartiere di Setagaya e di 5,82 microsievert l'ora in un parco per bambini in Funabashi, nella prefettura di Chiba.

"Questi nuovi test mostrano che la dispersione del materiale radioattivo fuoriuscito dalla centrale di Fukushima è più ampia e più grave di quanto si pensasse - commenta Salvatore Barbera, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace Italia - il fatto che le autorità locali stiano cercando di decontaminare la zona usando idranti ad alta pressione, disperdendo ancor più il materiale radioattivo invece di rimuoverlo, è il segno che non hanno ricevuto il necessario supporto dal governo centrale e che stanno operando senza seguire le normali linee guida in caso di contaminazione nucleare".

Greenpeace aggiunge di ritenere "assurda" l'intenzione del primo ministro Noda di far ripartire i reattori nucleari prima che venga completata l'investigazione sulle cause e le conseguenze della triplice fusione del nocciolo avvenuta sette mesi fa nella centrale di Fukushima.

Le autorità: nessuna relazione con Fukushima. Ma secondo il governo giapponese, gli alti livelli di radioattività registrati a Tokyo non possono essere messi in relazione con l'incidente di Fukushima. Secondo il ministro della Scienza, le radiazioni sono state provocate da materiale conservato nel seminterrato di un appartamento. I residenti, ha aggiunto il ministro, sono stati informati che non c'è alcuna minaccia per la loro salute.


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 16-10-2011 15:01

http://www.tempi.it/il-giornale-nel-mond...repubblica


Il giornale nel mondo che ha scritto più balle su Fukushima? «La Repubblica»
Non tutto quello che i grandi giornali mondiali ci hanno raccontato su Fukushima e il pericolo nucleare in Giappone pare essere vero. Jpquake.info ha riunito tutti i peggiori casi di giornalismo.

[u] Uno dei creatori del progetto rivela a Tempi.it: «Chi sono stati i peggiori in assoluto nel mondo? Quelli di Repubblica>>[/u


Giappone, 11 marzo, il terremoto, poi lo tsunami, l'allarme nucleare, la paura di una nuova Chernobyl, i reattori della centrale Fukushima I Daiichi pronti a esplodere, l'area di evacuazione, la nube tossica che arriva fino a Tokyo, i giornali di tutto il mondo che riportano la città che si svuota, la gente nel panico, le strade deserte, il caos. Ecco, è proprio sui reportage dei giornali che vale la pena soffermarsi perché, a quanto racconta "jpquake.info", di castronerie ne sono state scritte a palate.

«Il progetto "jpquake.info" è nato in modo molto naturale. Dopo l'11 marzo sono circolate così tante storie contraddittorie e false, rispetto a quello che avveniva in Giappone, che alcune persone hanno deciso di raccoglierle. Io mi sono ritrovato impegnato a convincere amici e familiari che stavo bene, che in Giappone ero al sicuro. Così ho deciso di dare il mio contributo». Parla così a Tempi.it Avery Morrow, insegnante americano di inglese che vive nel sud del Giappone, riguardo alla nascita del sito "jpquake.info", che riunisce tutti i peggiori esempi di giornalismo per quanto riguarda il racconto dell'emergenza nucleare vissuta dal Giappone. Falsità, esagerazioni, invenzioni, manipolazioni: tutto pur di ingigantire e fomentare il terrore e il panico per un nuovo disastro atomico. E il premio come peggior giornale, indovinate chi l'ha vinto? La Repubblica.

Quali sono i principali errori che i giornali di tutto il mondo hanno fatto nel parlare di Fukushima?
Soprattutto nelle prime settimane, quotidiani americani ed europei hanno realizzato servizi intervistando qualunque straniero vivesse in Giappone, a caso, senza indagare chi fosse, l'importante era potersi mettere in contatto con qualcuno. Queste persone, quasi universalmente, hanno dato pessime informazioni. Qualunque standard di giornalismo si è dissolto.

Tra i giornali criticati ci sono anche due quotidiani italiani: il Corriere della Sera e la Repubblica. Che errori hanno fatto parlando di Fukushima?
Il peggior articolo scritto dal Corriere della Sera è un'intervista del 15 marzo a un ragazzo che consegna a domicilio le pizze e che ha fatto dichiarazioni ridicole su Tokyo, facilmente individuabili come balle. Ha detto: «La città è vuota, per le strade non c’è più nessuno: sono tutti chiusi nelle case. I negozi sono serrati e gli alimentari non hanno più nulla da vendere, in alcune zone della città non c’è l’acqua
e l’elettricità funziona solo ogni tanto. Sembra di essere in una città fantasma». Il giornale non ha fatto niente per verificare se quello che il ragazzo diceva fosse vero o falso. Non hanno neanche mai pubblicato una rettifica. Hanno scritto anche molti articoli senza riferirsi a fatti accaduti in Giappone, che diffondevano solo la paura di un disastro nucleare. Ad ogni modo, se paragonati alla Repubblica, hanno solo avuto qualche svista.

Perché, che cosa ha scritto di male la Repubblica?
Ha messo su una parodia. Molte delle storie che hanno riportato non hanno nessun tipo di fonte. In particolare, un articolo diceva che milioni di persone stavano scappando da Tokyo e che l'intera città era nel caos. Nessuna fonte viene citata, è una specie di inganno, una storia sensazionale che però non ha riscontro in Giappone. Sembra pubblicata solo per vendere in edicola e non per informare le persone. Ma c'è di più.

Cosa?
La Repubblica ha usato anche una fonte palesemente falsa, un lavoratore "Fukushima 50" a cui è stato dato il nome del sindaco di Rikuzentakata; questo falso lavoratore in un italiano perfetto ha spiegato al giornale che la centrale avrebbe «distrutto il Giappone». Che questa persona non esista, lo si poteva capire dal fatto che nessun lavoratore di Fukushima ha concesso interviste. Bastava cercare su Google ma nessuno l'ha fatto al giornale, forse perché si sono inventati tutto di proposito.

Nel sito sono citati anche importanti giornali internazionali come Bbc, Al Jazeera, Der Spiegel. Che cos'hanno scritto che non andava?
Der Spiegel ha realizzato un'intervista con una sola persona che sosteneva che Tokyo fosse una «città fantamsa», che i palazzi fossero deserti e i negozi chiusi. Pochi giorni dopo un'altra persona ha dichiarato che Tokyo avrebbe dovuto smettere di preparare il suo «amato Sushi», mentre i lavoratori di Fukushima Daiichi erano descritti come «piloti kamikaze». Il rapporto sembrava ignorare il fatto che la "città fantasma" si fosse misteriosamente ripopolata. Al Jazeera, invece, ha fatto un'intervista a un dimostrante contrario al nucleare, senza nessuna base scientifica, usando le sue parole per affermare che gli "scienziati" non credevano che ci fossero radiazioni sicure per l'uomo.

Qual è il peggior esempio di giornalismo in assoluto riguardo a Fukushima?
L'articolo pubblicato il 20 marzo da Repubblica: è la peggior storia scritta sul terremoto in tutto il mondo. Tokyo era dipinta come "una capitale in agonia", da cui quattro milioni erano scappati per sfuggire alla "nube atomica". E mentre scriveva che le tracce di iodio radioattivo nell'acqua erano al di sotto dei limiti legali e quindi innocue, aggiungeva un misterioso e pericoloso "ufficialmente". Parlava poi delle mascherine indossate dalla gente, come se a Tokyo non lo si facesse tutti i giorni, come prova della paura delle radiazioni, quando tutti sanno che a Tokyo tutti le vestono tutti i giorni. Hanno scritto che la rabbia contro il governo stava crescendo e come fonte citavano ben una persona che si lamentava. Ma c'è molto di più, leggetelo sul sito: l'intero articolo era in buona sostanza un pezzo di finzione apocalittica.

E chi ci dice che non siate voi a riportare false controstorie?
Conosco molte persone a Tokyo, tutti hanno sempre parlato di inconvenienti legati al blocco della metropolitana, nei primi tempi dopo il terremoto. Nessuno però ha riportato una fuga della gente dalla città. A meno che non si ragioni come il Der Spiegel, che ha raccontato il fatto che un sacco di gente ha comprato biciclette, e io aggiungo che il motivo era la rottura della metropolitana, e poi ha concluso che volevano scappare così da Tokyo. Chissà che viaggio difficile!


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 02-11-2011 11:27

http://www.ilgiornale.it/esteri/nuovo_al...comments=1

Allarme fissione nella centrale di Fukushima Ma la Tepco assicura: "Il reattore è stabile"
di Chiara Sarra

Ancora paura nella centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal sisma dell'11 marzo che ha devastato la costa orientale del Giappone. Nel reattore due, il più colpito, ci sarebbero segnali di una nuova fissione nucleare.

A dirlo è la stessa Tepco, l'azienda che gestisce l'impianto, i cui tecnici stanno iniettare acqua e acido borico per evitare una possibile reazione a catena. I gas prelevati nel reattore ieri indicano la possibile presenza di xenon radioattivo, una sostanza che viene liberata in presenza di una fissione nucleare, ma non sarebbero state rivelavate variazioneidi temperatura, pressione o livelli di radiazioni.

"Non possiamo scartare la possibilità di una reazione di fissione nucleare localizzata", ha però dichiarato il portavoce dela Tepco, Hiroki Kawamata, aggiungendo che l’iniezione di questa miscela è una misura di precauzione. Osamu Yokokura, un altro portavoce dell'azienda, rassicura: "Il reattore è stabile e non crediamo che questo possa avere alcun impatto sul nostro lavoro futuro".

Solo qualche giorno fa la Tepco aveva annunciato di aver raggiunto il sostanziale "spegnimento a freddo", anche se il governo di Tokyo aveva detto che per lo smantellamento e la messa in totale sicurezza dell'impianto saranno necessari almeno 30 anni.


---------------------------------------------------


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - lucaberta - 02-11-2011 12:13

Questo e' quello che accade quando la comunicazione la fai fare ad Ingegneri... panico per nessun motivo logico, ovviamente. Bleah.


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - - drugo - 02-11-2011 23:53

Qualche dettaglio in più su NEI:

http://www.neimagazine.com/story.asp?sec...de=2061044

Drugo


RE:  Il muro della vergogna dei giornalisti - - Cher - 03-11-2011 12:13

drugo ha Scritto:

Qualche dettaglio in più su NEI:

http://www.neimagazine.com/story.asp?sec...de=2061044

Drugo


Questa news va spostata nel thread dedicato a Fukuschima, qui solo i vergognosi articoli di pennivendoli immolati alla causa deleteria dell'ecologismo cialtronesco.

RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Charade77 - 29-02-2012 20:26



Leggete attentamente questo articolo :

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...54fa.shtml

Ditemi cosa trovate di strano ... o meglio assurdo ,a dimostrazione di come chi informa , spesso non si preoccupa di capire se quello che scrive è veritiero o meno.

No comment


RE:  Il muro della vergogna dei giornalisti - drugo - 29-02-2012 23:50

Charade77 ha Scritto:



Leggete attentamente questo articolo :

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...54fa.shtml



qui è riportata anche meglio, anzi peggio:

"
Si sarebbe rischiata una “reazione a catena demoniaca” ha spiegato l’allora portavoce del governo Yukio Edano, secondo il quale perdere Fukushima avrebbe significato perdere anche la centrale di Tokai, vicino alla Capitale. Abbandonare l’impianto infatti avrebbe probabilmente provocato l’esplosione dei reattori, con una scarica di radiazioni tale da raggiungere le altre centrali nucleari della zona e provocare altre esplosioni."

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/...io/194343/

Meglio sorridere:-)


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 01-03-2012 11:27

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...54fa.shtml

A OLDBURY-ON-SEVERN: ATTIVA DA 44 ANNI
Gb: chiusa la più vecchia
centrale nucleare del mondo
E a Fukushima aumenta il rischio sismico. Un rapporto svela per la prima volta che il governo era pronto a evacuare Tokyo


MILANO - Alle 11 è suonata la sirena (in Italia era mezzogiorno) e il reattore è stato spento. A Oldbury-on-Severn, nel Glouchestershire, 20 km a nord di Bristol, è stata fermata il 29 febbraio la più antica centrale nucleare al mondo ancora in funzione. A poche centinaia di metri di distanza, nel 2025 ne aprirà una nuova costruita dalle aziende tedesche E.On e Rwe, con una potenza sei volte maggiore di quella operativa dal 1967.
FUKUSHIMA - Dall'altra parte del mondo, a quasi un anno di distanza (11 marzo) dal terremoto di 9 gradi Richter e dal conseguente tsunami, stanno uscendo nuovi studi sulle centrali di Fukushima e da imbarazzanti notizie sulla gestione da parte del governo giapponese dell'incidente nucleare. Uno studio sismico basato su oltre 6 mila scosse pubblicato su Solid Earth, dimostra che il terremoto dell'11 marzo ha riattivato una faglia nella zona delle centrali e suggerisce alle autorità nipponiche di incrementare le misure di sicurezza per contrastare un terremoto che potrebbe arrivare sino a 7 gradi di magnitudo con epicentro in terraferma, come avvenuto nella vicina Iwaki (60 km a sud-ovest di Fukushima) esattamente un mese dopo il sisma distruttivo. Il rischio è stato evidenziato anche da Michael Friedlander. Come riporta la Cnn, l'esperto dice che permane la minaccia costante di fuga di materiale radioattivo: nel caso di terremoto la rottura di una conduttura potrebbe liberare tonnellate di acqua contaminata utilizzata per il raffreddamento dei reattori.

RADIOATTIVITÀ - Sebbene il livello di radioattività sia calato notevolmente dalla prima fuoriuscita di materiale contaminato, il tasso resterà «cronico e durerà per molti anni», ha ammesso Didier Champion, dell'Istituto francese di protezione radiologica e sicurezza nucleare (Irsn), secondo il quale le autorità giapponesi dovranno continuare a monitorare frutta, latte, funghi, pesce e selvaggina per i «rischi di esposizione cronica a bassi dosaggi». Secondo l'istituto francese sono fuoriusciti da Fukushima in quindici incidenti almeno 408 peta becquerel di iodio radioattivo (ossia 408 milioni di miliardi di becquerel), pari al 10% della radioattività emessa nell'incidente di Chernobyl. Per quanto riguarda tutti gli isotopi di cesio, le emissioni di Fukushima sono state di 58 peta becquerel, un terzo di quelle emesse a Chernobyl solo dall'isotopo cesio-137.

ERRORI DEL GOVERNO - E infine in un rapporto indipendente diffuso da Rebuild Japan Initiative Foundation (Rjif) l'ex premier Naoto Kan (in carica al momento del disastro) viene accusato di aver fatto confusione con il suo intervento diretto, rendendo la gestione della crisi ancora più difficile. Kan, però, scarica le colpe sulla Tepco (che gestiva la centrale).

TOKYO EVACUATA - In quei giorni difficili, svela per la prima volta il rapporto di 400 pagine con oltre 300 interviste, il governo arrivò a ipotizzare anche l'evacuazione di Tokyo se ci fosse stata una catena di esplosioni di centrali nucleari lungo la costa pacifica. «Avevo questo scenario infernale nella mia testa», ha raccontato l'ex segretario di gabinetto, Yukio Edano. «Se fosse accaduto, Tokyo era finita». La Tepco, che non ha voluto collaborare al rapporto, avrebbe voluto abbandonare Fukushima al proprio destino, secondo quanto ha rivelato la commissione. E questo avrebbe potuto comportare conseguenze devastanti, fino a una reazione a catena delle altre centrali nucleari vicine. A costringere la Tepco a fare il suo dovere sarebbe stato proprio il primo ministro Kan, che arrivò a minacciare lo smantellamento della società elettrica.

Paolo Virtuani
29 febbraio 2012 (modifica il 1 marzo 2012)

........................................


Che dire.... segnaliamo questo pennivendolo a Feltri per il Bamba della settimana!
http://www.ilgiornale.it/il_bamba/il_bamba.pic1

------------------------------------

Per il Bamba questa era la notizia :

http://www.world-nuclear-news.org/RS-Old...02124.html

Impianto di Oldbury entra pensione
29 febbraio 2012
Unità 1 presso lo stabilimento Oldbury del Regno Unito - più antica del mondo reattore nucleare operativo - è stato chiuso dopo 44 anni di produzione di energia. Costruzione di un nuovo impianto è prevista nel sito.
La produzione di energia presso l'unità di 217 MWe è stato fermato alle 11.00 di oggi, che segna la fine di 44 anni 'di produzione di energia elettrica presso l'impianto di Magnox.

Costruito nel 1960 e tra la prima generazione di reattori nel Regno Unito, sia dei gas-raffreddati, i moderati a grafite reattori di prima generazione a Oldbury sono stati originariamente previsto di chiudere alla fine del 2008. Tuttavia, proprietario dell'impianto la Nuclear Decommissioning Authority (NDA) ha chiesto il permesso dal regolatore di operare al di là di tale data, guadagnando entrate per contribuire a pagare per lo smantellamento. Unità 2 finalmente è stato chiuso nel giugno 2011, mentre l'unità 1 è stato previsto di continuare a funzionare fino alla fine di quest'anno. Impianto operatore Magnox Ltd ha annunciato lo scorso ottobre che aveva deciso di terminare le operazioni primi dieci mesi come "non era più economicamente sostenibile".
Ad oggi, l'impianto di Oldbury ha generato oltre 137,5 TWh di energia elettrica - sufficiente ad alimentare un milione di abitazioni per 20 anni, secondo Magnox Ltd. Dal 2008 prevista data di chiusura, l'impianto ha generato un ulteriore 7,4 TWh di energia elettrica, per un valore stimato £ 350.000.000 (558.000.000 $) per il contribuente e il salvataggio di circa 3,5 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica.
La fine della generazione di energia segna l'inizio di una nuova fase nella vita di Oldbury come prenderanno il via i preparativi per il processo di disattivazione, che comprenderà la rimozione del combustibile utilizzato entro il 2013, la gestione dei rifiuti e l'eventuale demolizione degli edifici. Dopo la maggior parte delle strutture a Oldbury sono stati rimossi, il sito entrerà nella 'cura e manutenzione' fase di decommissioning circa 2027, permettendo a decadere la radioattività naturale. Attività di bonifica finali sono previste tra il 2092 e 2101.
Gli ultimi due reattori rimasti Magnox attualmente in funzione nel Regno Unito sono sul sito Wylfa. Le due unità di 490 MWe ci sono in programma di chiudere alla fine del 2012, ma la NDA è chiedere il permesso di continuare ad operare le unità fino alla fine del 2014.
Oldbury sito regista Phil Sprague ha commentato: "Oldbury è stato un successo formidabile per l'industria nucleare britannico. Abbiamo generato sicurezza, energia elettrica gratuita di carbonio per 44 anni, che è un risultato notevole se si considera che l'originale vita di progetto dell'impianto era di 25 anni. " Ha aggiunto: "Oggi segna un fine sicuro e dignitoso alla generazione di elettricità a Oldbury".
Sprague ha detto a Reuters che certo personale della sala controllo presso l'unità aveva chiesto di non essere quello di premere il pulsante di spegnimento. Ha aggiunto: "Alcuni dei lavoratori era un po 'emotiva, hanno lavorato qui per 40 anni".
UK ministro dell'Energia Charles Hendry ha detto: "Oldbury produce a basso consumo di carbonio per quattro decenni, dando un contributo significativo a soddisfare la domanda di elettricità del Regno Unito." Tuttavia, ha osservato, "piani per una nuova centrale nucleare adiacente al sito di corrente sono un segnale incoraggiante che Oldbury avrà un ruolo nel nostro futuro energetico troppo".
L'energia nucleare Horizon - una joint venture 50-50 tra la RWE ed Eon - prevede di presentare una domanda di costruzione di una nuova centrale nucleare a Oldbury intorno al 2014. Secondo la società, "Date le giuste condizioni di mercato, e oggetto di una decisione finale di investimento, le opere preliminari potrebbe iniziare nel 2016, seguita dalla costruzione principale dal 2019." Horizon dovrebbe annunciare presto quale dei due reattori disponibili - Areva EPR o AP1000 Westinghouse - che vorrebbe costruire.
Ricercato e scritto
da News World Nuclear



La sala di controllo presso l'unità di Oldbury 1 (Foto: Magnox Ltd)


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 05-05-2012 12:04

http://www.repubblica.it/ambiente/2012/0...ef=HRER2-1


Quando non basta riportare una notizia x il "pennivendolo leccalatoB di turno" deve metterci del SUO, frutto di una cultura antinuclearista inesauribile e becera di incompetenza&ignoranza.......
Dato che additare chi che sia senza motivazioni verificabili è poco simpatico, di seguito la notizia di come stanno le cose.

Questa è la notizia reale

http://www.world-nuclear-news.org/RS-Las...05127.html

Ultimo reattore giapponese di interruzione
4 maggio 2012
Il Giappone si troverà senza energia nucleare per la prima volta dal 1970 come l'ultimo dei suoi reattori nucleari attualmente in esercizio si prepara per andare offline.

Hokkaido Electric Tomari 3 saranno chiusi per una interruzione pianificata ispezione periodica il 5 maggio. La stessa ispezione durerà circa 71 giorni, ma quando il 912 MWe reattore ad acqua pressurizzata si può aspettare di tornare al funzionamento rimane sconosciuto. Dopo l'incidente nucleare di Fukushima Daiichi del 2011, il governo giapponese ha chiesto a tutti i suoi impianti nucleari di sottoporsi a 'stress test' due fasi per verificare la loro capacità di resistere a eventi estremi. La prima fase di test deve essere effettuata mentre il reattore è in linea durante la prima interruzione regolarmente programmati.

In normali operazioni, Giappone centrali nucleari non in linea per le ispezioni di sicurezza ogni 13-18 mesi, quindi circa 14 mesi dall'infortunio Fukushima Daiichi, tutti i reattori del Giappone hanno ormai raggiunto le loro interruzioni di manutenzione prestabiliti. Anche se i test sono stati completati alcuni di loro, nessun reattore è stato ancora dato il via libera definitivo per riavviare. Il risultato finale è uno iato nucleare per un paese che si basa normalmente su i suoi reattori per la fornitura di circa il 30% della sua energia.

Le conclusioni dei risultati dello stress test per due dei reattori di Kansai, Ohi 3 e 4, si sono già incontrati con l'approvazione da giapponesi regolamentazione del settore nucleare e il governo ha espresso la sua approvazione per le unità da riavviare.
Tuttavia, l'approvazione per i riavvii a livello locale non è ancora stata fissata.

Senza i suoi impianti nucleari, il Giappone si trova a dover girare ad altre fonti di potere. Secondo i dati dal Forum giapponese industria atomica, il paese deve affrontare una carenza del 12% di elettricità in estate 2012. Nel frattempo ulteriori importazioni di combustibili fossili stanno costando circa $ 40 miliardi, o $ 333 per persona, per anno, mentre le sue emissioni di anidride carbonica sono aumentate circa il 14% rispetto ai livelli del 1990.

Ricercato e scritto
da News World Nuclear


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Charade77 - 28-05-2012 22:02



Fate un pò voi come siamo messi ...


http://www.wallstreetitalia.com/article/...leare.aspx


Aspetto considerazioni ... o se volete fare il giochino a "trova le eco-cazzate" , fate voi ...


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 29-05-2012 16:04

http://www.ecoo.it/s/nucleare/

Terremoto in Emilia Romagna, vicino all’epicentro il Governo voleva una centrale nucleare

Ad Ostiglia si trova, proprio vicino all’epicentro del terremoto in Emilia Romagna, una centrale termoelettrica, che è stata fatta evacuare. Proprio questo luogo era stato scelto dal Governo per costruire una centrale nucleare. Nel 2010 la proposta era arrivata da parte del ministro Paolo Romani. Veramente incredibile constatare come ci si trova a soli 30 chilometri dall’epicentro. Se veramente si fosse realizzato l’impianto nucleare, sarebbe stato un disastro. La scelta del Governo, in questo caso, non poteva essere peggiore.

Ma da questo punto di vista quello di Ostiglia non può essere considerato un caso isolato: proprio in Emilia Romagna il Governo ha riconsiderato la possibilità di costruire un deposito di gas. Forse il Governo non ha presente il pericolo che realizzazioni di questo tipo possono rappresentare?
Si è parlato tanto soprattutto a proposito del pericolo nucleare. La questione è stata sollevata da quanto è successo in Giappone qualche tempo fa: anche lì un terremoto terribile ha determinato danni all’impianto nucleare, con una conseguente dispersione di radioattività.
Proprio in seguito a quegli episodi molti Paesi nel mondo hanno rivisto i loro progetti intorno al nucleare. In Italia si è optato per un referendum, il quale ha fatto prevalere il parere contrario dei nostri connazionali nei confronti del ricorso all’energia nucleare.

Se veramente si fosse deciso per un impianto nucleare, a questo punto dovremmo contare i danni, oltre che delle macerie e dei morti dovuti ai crolli, determinati anche dalla radioattività.

È certo facile giudicare con il senno di poi, ma in questo caso è prevedibile che i danni provocati dal terremoto ad un impianto nucleare possono essere ingenti, con conseguenze terribili per gli uomini. D’altronde nel nostro Paese il rischio sismico non si può non tenere in considerazione, visto che la nostra penisola è esposta al pericolo dei fenomeni sismici.
La realizzazione di una centrale nucleare deve per forza tenere conto della compatibilità ambientale del territorio e in questa compatibilità rientra ance il pericolo di un eventuale terremoto. Gli Italiani hanno deciso di investire sulle energie rinnovabili e non sull’energia ricavata dall’atomo. In questo modo si è evitato anche il pericolo dell’impianto atomico ad Ostiglia.
...............................................


RE:  Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 29-05-2012 16:17

Charade77 ha Scritto:



Fate un pò voi come siamo messi ...


http://www.wallstreetitalia.com/article/...leare.aspx


Aspetto considerazioni ... o se volete fare il giochino a "trova le eco-cazzate" , fate voi ...

Tratto dal link segnalato da Charade 77
......."In questo weekend gli impianti tedeschi hanno raggiunto il record di 22 mila Megawatt di energia prodotta, la stessa ottenibile da 20 centrali nucleari. Questa quantità è in grado di coprire la metà del fabbiogno nazionale."........

..........."Con questo risultato i tedeschi possono sopperire agli enormi picchi che ci sono in questo periodo, potendo anche contare su un risparmio dal punto di vista ambientale. Se il successo continuerà è prevista una riduzione dei gas serra di circa il 40% entro il 2020."........


.................................
Istituire il premio per chi LA spara più "grossa" l'asinata sarebbe quasi impossibile ToungueToungueToungue
RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 22-07-2012 09:54

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/fuk...metri.html

Fukushima, agli operai fu chiesto di alterare i dosimetri

L’azienda di costruzioni che aveva avuto un appalto nella centrale giapponese chiese agli operai di mentire sul livello di radiazioni a cui erano stati esposti


Sergio Rame - Sab, 21/07/2012 - 19:15

Per il momento c'è solo il sospetto. Ma se le accuse mosse dalla stampa giapponese dovessero rivelarsi vere, lo scandalo sarebbe di proporzioni mondiali. Un’azienda di costruzioni che aveva avuto un appalto nella centrale giapponese di Fukushima avrebbe infatti chiesto agli operai di mentire sul livello di radiazioni a cui erano stati esposti.

Secondo la stampa locale, l'obiettivo dell'azienda avrebbe agito in questo modo per non perdere il contratto.

Secondo l’Asahi Shimbun ed altri giornali giapponesi, lo scorso dicembre un responsabile dell’impresa edile Build-Up avrebbe chiesto ad una decina di operai di rivestire di piombo il dosimetro, che registra le radiazioni assorbite, per evitare di raggiungere troppo rapidamente la soglia massima di esposizione consentita. "In questo modo - scrivono i giornali - avrebbero potuto continuare a lavorare nella centrale colpita dal terremoto e dallo tsunami del marzo 2011".

Secondo la ricostruzione fatta dalla stampa giapponese, gli operai furono impiegati per quattro mesi, dal dicembre scorso fin a marzo di quest’anno. Alcuni di loro si rifiutarono di manomettere i dosimetri e lasciarono immediatamente la società che aveva tentato di corromperli. Secondo la stampa, i ministeri della Salute, del Lavoro e degli Affari sociali hanno avviato un’inchiesta per far luce sulle responsabilità della Build-Up. Almeno per il momento, invece, non è stato ancora possibile avere un commento dall'impresa edile.



RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 14-08-2012 15:08

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/fuk...29811.html

Fukushima, mutazioni genetiche nelle farfalle
A un anno e mezzo dal disastro, gli insetti hanno ali più piccole e anomalie agli occhi. Ma gli scienziati: "Servono altre ricerche"
Chiara Sarra - Mar, 14/08/2012 - 14:23

A un anno e mezzo dall'incidente che ha coinvolto la centrale nucleare di Fukushima, le conseguenze delle radiazioni si fanno vedere.

Le prime vittime delle mutazioni genetiche sono le farfalle, nate con ali più piccole e malformazioni agli occhi, come ha rivelato uno studio condotto da Joji Otaki, professore associato all’Università Ryukyu di Okinawa, e pubblicato su Nature.

Sotto il microscopio sono passate tre generazioni di farfalle vicine all’impianto di Fukushima: circa il 12% delle farfalle azzurre esposte quando erano larve al disastro nucleare hanno presentato anomalie. Gli insetti sono stati poi fatti accoppiare in laboratorio e il 18% della prole presenta problemi simili, cifra salita al 34 per cento nella terza generazione di farfalle. Stesse anomalie nel 52% delle 240 farfalle raccolte nei dintorni della centrale sei mesi dopo il disastro.

"Abbiamo raggiunto la ferma conclusione che le radiazioni rilasciate dalla centrale di Fukushima abbiano danneggiato i geni delle farfalle", ha detto Otaki, secondo cui è presto per pensare che si tratti di un allarme anche per gli esseri umani: i risultati dello studio non possono infatti essere direttamente applicati ad altre specie, ma serviranno altre ricerche.


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 25-09-2012 09:51

Anche internet inquina Navigare «brucia» oltre 30 miliardi di watt
Amazon accusato di violare norme ambientali. Facebook e Google hanno già dovuto riprogettare i loro impianti



Gabriele Villa - Mar, 25/09/2012 - 08:54


In principio fu la Silicon Valley.

Al Bengodi dell'informatica e degli informatici di tutto il mondo tutto sembrava bello, nuovo, pulito. Già, pulito. Questa fu la delusione che arrivò, dopo lo sfavillante «principio» che faceva, e, forse a molti, fa ancora sognare una nuova, ancorché virtuale salvezza dei popoli. Dopo i sogni, dunque il brusco risveglio.

L'informatica inquina, i computer inquinano, internet inquina. Lo scopre o, forse sarebbe meglio dire, lo riprende a sua volta dal Time, con grande enfasi, partendo dalla sua prima pagina l'Herald Tribune in cui ci fa sapere che i computer sparsi per il mondo consumano qualcosa come 30 miliardi di watt di elettricità che, pesati sulla bilancia dell'inquinamento, sono, secondo gli esperti, l'equivalente delle immissioni di 30 impianti nucleari.

Per questo motivo, rivela il quotidiano, gran parte dei Data Center di Silicon Valley sono finiti nel Toxic Air Contaminant Inventory, che sarebbe la lista nera delle aziende cui il governo federale contesta la violazione delle leggi a tutela dell'aria e dell'energia pulita. I dati raccolti dagli esperti della McKinsey & Company sono ancora più allarmanti se si considera che, da quanto emerge, quasi tutte le aziende, che vivono d'informatica e con l'informatica, consumerebbero per la loro «produzione» solo una percentuale che oscilla dal 6 al 12 per cento e tutto il resto, il resto dell'energia, verrebbe letteralmente «buttata» solo per garantire agli utenti delle aziende stesse di poter contare sempre su una pronta risposta alla loro domanda di «navigazione» nel momento in cui si clicca su un determinato sito.

Almeno una dozzina di Data Center sono stati citati per violazioni alle leggi di tutela ambientale, soprattutto negli Stati della Virginia e dell'Illinois. Giusto per citare un nome internazionalmente conosciuto, ad Amazon sono state contestate soltanto in questi tre anni ben 24 violazioni. Ma bisogna anche prender nota del fatto che un bel gruppetto di compagnie, altrettanto conosciute dagli internauti di ogni luogo, come Google e Facebook hanno dovuto correre ai ripari arrivando a ridisegnare e a riprogettare i loro impianti e i loro server di distribuzione per raffreddare la dispersione di energia e abbassare il livello di inquinamento.

Il Data Center di Google consuma 300 milioni di watts e quello di Facebook 60 milioni di watts: il grande problema dell'inquinamento ha quindi cominciato a porsi nel momento in cui le aziende internettiane sono cresciute in modo esponenziale.

Nel 1998 erano 432 i Data Center, censiti dal governo federale americano ma nel 2010 erano già arrivati a 2094. In buona sostanza, se è vero che anche noi facciamo la nostra parte di «inquinatori», in ossequio al nuovo imperativo del secolo: clicca e naviga, è pur vero che la dispersione di energia, le emissioni incontrollate e incontrollabili (perché sulla questione regna comunque un certo segreto) sono in gran parte da ricercarsi oggi, laddove cominciò tutto. Nei quartier generali dei nostri, oramai abituali, interlocutori quotidiani: Google, Yahoo, Facebook, Twitter, Paypal, I tunes, Amazon. Oltre a naturalmente i siti delle banche con cui oramai facciamo operazioni e bonifici, e ai siti dei nostri hobby, dove facciamo le nostre compere online.Ricordate quando si fantasticava sul fatto che la schermata di home page di Google essendo bianca e troppo luminosa, faceva consumare più energia nel nostro computer? Qualcuno sorrideva. Ma, forse, col tempo ci si è fatti prendere la mano. Dal clic.

...................................................................


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 26-09-2012 13:20

http://it.euronews.com/2012/09/26/mar-gl...-nucleare/

I fondali del Mar glaciale artico, una grande discarica radioattiva usata per trent’anni dall’Unione sovietica.

Qui dal 1981 giace il sottomarino nucleare russo K27, insieme ad altri sommergibili ben più recenti, a decine di navi, reattori, combustibile esausto.

Rifiuti pericolosi, corrosi lentamente dall’acqua salata.

“Ciò significa che una catastrofe strisciante è già iniziata”, spiega l’esperto di sicurezza nucleare tedesco, Wolfgang Renneberg, “Più a lungo sono rimasti sott’acqua, tanto maggiore è il pericolo che ovviamente sfugga radioattività a contaminare sempre più il mare circostante.”

Siamo a nord della Siberia, nel mare di Kara, le coste norvegesi distano circa 900 chilometri.

Una spedizione congiunta russo-norvegese non ha riscontrato per ora fughe radiottive dal K27.

Ma non esclude una reazione a catena incontrollata, con rilasci di calore e radioattività dal sommergibile russo, fatto colare a picco dopo un incidente al reattore che uccise nove marinai.

Oltre che sull’ambiente, si temono ripercussioni anche sulla salute dei consumatori di prodotti ittici, merluzzo in primis, pesca privilegiata di questi mari.


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 14-10-2012 11:57

http://it.euronews.com/2012/10/14/lituan...-nucleare/

La Lituania va alle urne oggi per rinnovare il Parlamento. Si prevede una pesante sconfitta dei conservatori, al potere dal 2008, la cui politica di austerità ha creato malcontento tra la gente, pur riuscendo a dare impulso all’economia. I socialdemocratici e il Partito del lavoro potrebbero formare la prossima coalizione di governo.

Oggi si tiene anche un referendum consultivo, non vincolante, sul progetto per la costruzione di una nuova centrale nucleare in sostituzione di quella dell’era sovietica, chiusa nel 2009.

L’ipotesi divide i lituani. “Penso che le centrali nucleari dovrebbero essere chiuse – afferma una donna -. Ora abbiamo energia solare, eolica, e altri mezzi, possiamo risparmiare e proteggere la natura.

“Sono favorevole e voterò sì – dichiara invece un altro cittadino -. Essere indipendenti vale ben più di pochi centesimi aggiunti alla bolletta dell’elettricità.”

La chiusura della vecchia centrale ha reso la Lituania dipendente dal gas russo, pagato a caro prezzo. Ma anche la costruzione di un nuovo impianto, il cui progetto sarebbe condiviso con gli altri Paesi baltici e con aziende statunitensi e giapponesi, avrebbe un costo ingente.


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 15-10-2012 13:45

http://it.euronews.com/2012/10/15/lituan...elezioni-/

Una giornata elettorale quella di ieri cui si è aggiunto il referendum sul nucleare voluto dai social democratici: oltre 6 cittadini su 10 si sono detti contrari alla costruzione di una nuova centrale a Visaginas che ospita il reattore di Ignalina, fermato nel 2009 in ottemperanza agli accordi tra Vilnius ed Unione Europea.


RE: Il muro della vergogna dei giornalisti - Cher - 04-02-2013 20:40

http://www.repubblica.it/economia/affari...-51902843/

Sì danese all’uranio cade il tabù nucleare
SVOLTA DOPO 30 ANNI DI OPPOSIZIONE. IL PARLAMENTO DI COPENAGHEN ESPRIMERÀ PARERE FAVOREVOLE ALL’ESTRAZIONE E ALL’ESPORTAZIONE DALLA GROENLANDIA
Lo leggo dopo
Milano C ambia la politica energetica danese: il Parlamento di Copenaghen sta per esprimere parere favorevole all’estrazione ed esportazione dell’uranio dalla Groenlandia, segnando uno storico cambiamento di rotta dopo 30 anni di opposizione al nucleare. La Danimarca mantiene ancora il controllo su finanze, politica estera e difesa della Groenlandia, sua ex colonia, i cui cittadini nel 2008 hanno approvato con un referendum il trasferimento delle competenze legislative al parlamento dell’isola pur continuando a riconoscere la corona danese come Capo dello Stato. Copenaghen contribuisce con un sussidio annuale di circa 3,4 miliardi di corone al 30% del Pil dell’isola. L’area della Groenlandia del Kvanefjeld è considerata il quinto giacimento di uranio più grande del pianeta e la decisione del Parlamento danese (a cui il Parlamento della Groenlandia deve appunto chiedere l’autorizzazione per legiferare sul tema della sicurezza) consentirà al Paese nord europeo di diventare uno dei leader mondiali nell’esportazione di questo metallo radioattivo. L’Uranio è un metallo tossico radioattivo e l’esposizione alle sue radiazioni può danneggiare reni, cervello, fegato e cuore. Uno studio ha dimostrato come i lavoratori impiegati nell’estrazione di questo minerale siano più soggetti al cancro ai polmoni. L’uso principale di uranio nel settore civile è quello di alimentare le centrali nucleari e il suo sfruttamento su larga scala potrebbe modificare
la posizione della Danimarca sulla scena internazionale, mettendo in discussione il suo ruolo tra i Paesi con la maggior coscienza ambientale al mondo. (r.rap.) Un’area della Groenlandia (ex colonia danese) è considerata il quinto giacimento di uranio più grande del pianeta

(04 febbraio 2013)