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L'illusione dell'energia solare
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Alessandro Bellotti
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RE: L'illusione dell'energia solare

Lavoro di striscio nel fotovoltaico (molto di striscio) e non vendo pannelli.
Il dato che ho io è 2010 1,9 Twatt/ora con poco più di 4 Gwatt picco installati. Sono pressapoco i tuoi dati tesla. Ho parlato di trend per il futuro di installato in Italia (fotovoltaico) e di trend di prezzi. Futuro, non attuale. Quindi ci sono beenissimo e non ci faccio.
L'energia da fotovoltaico triplica ogni anno. Ripeto: con questo trend, in pochi anni (rispetto a quanto avremmo dovuto aspettare per il nucleare che non si farà) avremo il 10% da fotovoltaico e un altro 10% con i risparmi vari (soprattutto energia primaria e quindi gas che potrà essere utilizzato per produrre energia elettrica).
Tra 5 o 6 anni avremo, con un caffè ogni 6/10 giorni, il 10% da fotovoltaico. Sempre se il trend degli ultimi 3 anni (ci metto anche il 2011 nonostante gli ostacoli del governo e gli stop dei primi mesi dell'anno).
8 Gwatt picco di installato vuol dire 1,7/2 % del fabbisogno energetico.
Installeremo, visti i prezzi in grande discesa, 50/60 Gwatt picco in pochi anni. Ci saranno a breve prezzi da 1,3/1,4 dollari a watt (1 euro a watt) e quindi grid parity.
Questi sono i dati di tendenza.
Con l'elettronica che produciamo, facciamo andare le macchine (legno, packaging, ceramica, alimentare, building automations etc..).
Solo marginalmente fotovoltaico (devo dire putroppo am vedremo in futuro..).
60 Gwatt picco di fotovoltaico danno quasi 30 TW/ora cioè il 10% del fabbisogno. Faremo così, in Italia. Questa è la via tracciata per il prossimi anni. Che vi piaccia o no, questo è il futuro prossimo italiano.
Raggiungeremo a breve il 35/40% di fabbisogno da rinnovabili per avere un 50% comprensivo di risparmio energetico. Si coprirà così, in meno di 10 anni, quello che, in 10 anni, il nucleare in Italia non sarebbe stato in grado di coprire.
Siamo già oltre il 20% da rinnovabili. In pochi anni obiettivo raggiunto.
L'Italia diventerà un grande paese, un esempio a livello mondiale.
Ci seguirà praticamente da subito anche il Giappone e mezza Europa (leggersi qualche contributo in rete..).
Il nucleare non potrà a breve rispondere alla grande richiesta di nuova energia. 250/300 Gwatt annui di nuova energia. Già dal 2011.
Il nucleare non può, per ovvie ragioni produttive, essere la risposta.
Occorre trovare altre soluzioni per i prossimi 10 anni.
L'unica fonte veloce da raggiungere, con investimenti che decrescono del 20/30% annuo è il solare.

03-07-2011 15:06
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lucaberta
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Messaggio: #142
RE: L'illusione dell'energia solare

Riporta:
L'Italia diventerà un grande paese, un esempio a livello mondiale.


Big Grin Big Grin Big Grin Big Grin Big Grin Big Grin

E' ufficiale, ci sei.  Ma proprio tanto.


Luca Bertagnolio
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tesla82
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Messaggio: #143
RE:  L'illusione dell'energia solare

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Lavoro di striscio nel fotovoltaico (molto di striscio) e non vendo pannelli.
Il dato che ho io è 2010 1,9 Twatt/ora con poco più di 4 Gwatt picco installati. Sono pressapoco i tuoi dati tesla. Ho parlato di trend per il futuro di installato in Italia (fotovoltaico) e di trend di prezzi. Futuro, non attuale. Quindi ci sono beenissimo e non ci faccio.
L'energia da fotovoltaico triplica ogni anno. Ripeto: con questo trend, in pochi anni (rispetto a quanto avremmo dovuto aspettare per il nucleare che non si farà) avremo il 10% da fotovoltaico e un altro 10% con i risparmi vari (soprattutto energia primaria e quindi gas che potrà essere utilizzato per produrre energia elettrica).
Tra 5 o 6 anni avremo, con un caffè ogni 6/10 giorni, il 10% da fotovoltaico. Sempre se il trend degli ultimi 3 anni (ci metto anche il 2011 nonostante gli ostacoli del governo e gli stop dei primi mesi dell'anno).
8 Gwatt picco di installato vuol dire 1,7/2 % del fabbisogno energetico.
Installeremo, visti i prezzi in grande discesa, 50/60 Gwatt picco in pochi anni. Ci saranno a breve prezzi da 1,3/1,4 dollari a watt (1 euro a watt) e quindi grid parity.
Questi sono i dati di tendenza.
Con l'elettronica che produciamo, facciamo andare le macchine (legno, packaging, ceramica, alimentare, building automations etc..).
Solo marginalmente fotovoltaico (devo dire putroppo am vedremo in futuro..).
60 Gwatt picco di fotovoltaico danno quasi 30 TW/ora cioè il 10% del fabbisogno. Faremo così, in Italia. Questa è la via tracciata per il prossimi anni. Che vi piaccia o no, questo è il futuro prossimo italiano.
Raggiungeremo a breve il 35/40% di fabbisogno da rinnovabili per avere un 50% comprensivo di risparmio energetico. Si coprirà così, in meno di 10 anni, quello che, in 10 anni, il nucleare in Italia non sarebbe stato in grado di coprire.
Siamo già oltre il 20% da rinnovabili. In pochi anni obiettivo raggiunto.
L'Italia diventerà un grande paese, un esempio a livello mondiale.
Ci seguirà praticamente da subito anche il Giappone e mezza Europa (leggersi qualche contributo in rete..).
Il nucleare non potrà a breve rispondere alla grande richiesta di nuova energia. 250/300 Gwatt annui di nuova energia. Già dal 2011.
Il nucleare non può, per ovvie ragioni produttive, essere la risposta.
Occorre trovare altre soluzioni per i prossimi 10 anni.
L'unica fonte veloce da raggiungere, con investimenti che decrescono del 20/30% annuo è il solare.



Te il 10% da fotovoltaico non lo raggiungerai di sto passo ma manco tra 1000 anni,è a remissione il fotovoltaico regge solo con gli incentivi statali (che a loro volta sottraggono soldi dalle bollette ENEL) qui il discorso è semplice per avere uno sviluppo con il FV occorre che i costi Produzione/trasformazione/trasporto ( perche la corrente elettrica come ben sai visto che sei ingegnere è un vettore che si sposta da una posizione all'altra) è utile quando si produce a costo 1 e si vende a 1,5 per avere il guadagno do 0,5 ma se oggi come oggi c'è crisi economica spendere milioni per produrre energia a costi di vendita proibitivi per chiunque è da fessi!!
Ma manco paesi come emirati arabi ,egitto,e tutte le nazioni che hanno il sole tutto l'anno investono nel fotovoltaico!!figuriamoci noi e figuriamoci la Germania che tanto osanni e glorifichi!!


Faccio un appello, ci sono utenti in questo forum che si lamentano per le offese che ricevono ma io mi domando e dico ma come si fa ad essere cortesi  con queste affermazioni?????


"Io non ho paura del nucleare ma dell'uomo !" giampiero giulianelli

Messaggio modificato il: 03-07-2011 alle 17:25 da tesla82.

03-07-2011 17:22
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Cher
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RE:  L'illusione dell'energia solare

Alessandro Bellotti ha Scritto:


Pensate all'Europa che investirà entro il 2020 150 miliardi di euro solo per le smart grid. Immaginate quanto in rinnovabili. Di più, molto di più.






Aspetta che qualcuno spulci gli investimenti Europei.......

Qui un assaggio:

http://www.ilgiornale.it/interni/nellfbi...comments=1


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
03-07-2011 17:38
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Charade77
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RE:  L'illusione dell'energia solare

Alessandro Bellotti ha Scritto:

8 Gwatt picco di installato vuol dire 1,7/2 % del fabbisogno energetico.
Installeremo, visti i prezzi in grande discesa, 50/60 Gwatt picco in pochi anni. Ci saranno a breve prezzi da 1,3/1,4 dollari a watt (1 euro a watt) e quindi grid parity.
Questi sono i dati di tendenza.
Con l'elettronica che produciamo, facciamo andare le macchine (legno, packaging, ceramica, alimentare, building automations etc..).
Solo marginalmente fotovoltaico (devo dire putroppo am vedremo in futuro..).
60 Gwatt picco di fotovoltaico danno quasi 30 TW/ora cioè il 10% del fabbisogno. Faremo così, in Italia. Questa è la via tracciata per il prossimi anni. Che vi piaccia o no, questo è il futuro prossimo italiano.
Raggiungeremo a breve il 35/40% di fabbisogno da rinnovabili per avere un 50% comprensivo di risparmio energetico. Si coprirà così, in meno di 10 anni, quello che, in 10 anni, il nucleare in Italia non sarebbe stato in grado di coprire.
Siamo già oltre il 20% da rinnovabili. In pochi anni obiettivo raggiunto.
L'Italia diventerà un grande paese, un esempio a livello mondiale.
Ci seguirà praticamente da subito anche il Giappone e mezza Europa (leggersi qualche contributo in rete..).
Il nucleare non potrà a breve rispondere alla grande richiesta di nuova energia. 250/300 Gwatt annui di nuova energia. Già dal 2011.
Il nucleare non può, per ovvie ragioni produttive, essere la risposta.
Occorre trovare altre soluzioni per i prossimi 10 anni.
L'unica fonte veloce da raggiungere, con investimenti che decrescono del 20/30% annuo è il solare.


... Citando il grande Indro montanelli ti dico " ... non ti rompo la testa per paura di trovarci dentro nulla!" ...
A parte la ripetitività del concetto , dei dati ,fino alla nausea ,e peggio di un disco rotto ,non mi capacito come tu possa solo immaginare la risoluzione di una problematica ,così complessa , e articolata , che nessita , oltre che di un piano energetico serio ,di qualcosa oltre gli "specchietti da make-up per signorine".Non ti è chiaro che anche se la direzione è quella scellerata del fotovoltaico ,finirai col sponsorizzare a 2 mani gas e carbone:in una bolletta pagherai poco più di un caffè ,in quella del gas sarà meno doloroso cavarti un rene!Fai automazione ,ma qualche tuo compagno di merenda deve essere riuscito a manipolarti a tal punto d'averti rubato anche l'anima secondo me ... La produzione del silicio si basa sull'utilizzo di forni elettrici a elettrodi di grafite a 1900°:oltre che a produrre una mazza ,per produrli serve un fottio di energia.Ti rendi conto di quello che vai affermando?Io spero che il pesce che ti mangerai in vacanza sia di ottima qualità ,ma che ti trasmetta il fosforo necessario a riequilibrare un poco la tua situazione neurologica perchè è critica ... anche se la mia è solo un illusione.Sai ,all'inizio la mia mission era quella di studiare ,capire ,imparare tutto sull'impiantistica nucleare ,i suoi aspetti ,i problemi , tutto ciò che riguardasse il fantastico mondo dell'atomo e le sue tecnologie semplicemente sbalorditive .... E quando finalmente sono ad un buon punto del mio obiettivo ,subentra un'altra mission : MANDARE ALLA MALORA IL SISTEMA DELLE ENERGIE RINNOVABILI DI FRODE ,SFASCIARE IN TUTTI I SISTEMI QUELL'ORRIBILE CASTELLO DI MENZOGNE CHE RUBA SOLDI AI CONTRIBUENTI E RESTITUISCE IN CAMBIO IL NULLA.


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse
03-07-2011 18:42
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #146
RE: L'illusione dell'energia solare

forse vi è sfuggito che in Italia non si farà il nucleare.
Le mie non sono opinioni o tesi. Non voglio che diventiate violenti. Adirittura situazione neurologica critica.
Sono rilassatissimo, altro che situazione neurologica critica.
Adirittura citazioni alla Montanelli oppure riferimenti al giornale.it..
Mica male.
E' iniziato da pochissimo tempo (3 o 4 anni) un processo irreversibile che avrà nell'Europa il fulcro. Altro che situazioni neurologiche critiche.
Compratevi gli occhiali e guardatevi intorno.
Alcuni fra i più importanti paesei al mondo hanno deciso di non cominciare o di smettere di rompere la materia per bollire dell'acqua.
Lo fanno per soldi prima di tutto. Lo fanno perchè la popolazione NON vuole fra i piedi il nucleare come è adesso. Lo fanno perchè non ne hanno le competenze (Italia).
Vedo che sono in compagnia di grandi menti e scienziati.
Magnesium ci sei ?
Il mondo non può utilizzare il nucleare in modo significativo nei prossimi 10 anni quando la richiesta di nuova potenza sarà sbalorditiva e voi date a me del neuroleso.
E' finito il gioco. Il nucleare lo farete nella prossima vita a meno che, nella prossima vita troverete gente come me o Giorgio o Renato e vi inzuccherete ancora con uomini e donne caparbi e lungimiranti.
Parlo ovviamete del nucleare di oggi e di quello che ci sarà fra 10 o 15 anni.
Dobbiamo risolvere grandi problemi energetici già nei prossimi 5 anni, questo a livello mondiale e il nuclere, conti alla mano, NON può essere la risposta. Parlate di un mondo energetico che in 5 anni non è ingrado di assolvere il compito che gli state assegnando.
Allacceranno alla rete europea, nei prossimi 5 anni, forse, qualche Gwatt da nucleare e se va bene 10 o 20 gwatt a livello mondiale.
Il mondo ha bisogno di 1000 Gwatt in 5 anni. Vi rendete conto di questa situazione o no ?
Non ho mai attaccato nessuno personalmente.
Chiedo ufficialmente a magnesium di cassare commenti che ritengo offensivi (a me non frega nulla...) che però mascherano comportamenti che nulla hanno a che fare con la pseudoscienza che dovrebbe trasudare in questo forum.
Dite a tesla di stare tranquillo. Si chiacchera animatamente ma non tollero insinuazioni e offese personali.
Anche perchè, e qui mi viene da ridere, il mondo va come dico io...

03-07-2011 19:26
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #147
RE: L'illusione dell'energia solare

siamo d'accordo, cher, sulle truffe e la malapolitica.
Ho anche cercato di informarvi sui numeri italiani (i famosi 2300 euro all'anno pro-capite che non ci ritornano indietro dalle tasse rispetto ai francesi e ai tedeschi).
Spariscono in Italia, ogni anno, 2.300 per 60.000.000 che fanno 8 punti di PIL. Ben oltre 120 miliardi di euro che invece vengono usati in Francia o in Germania per welfare, infrastrutture, scuola, sanità etc..
E' di fronte a questi numeri che ti dovresti incazzare.
Il fotovoltaico vale il solito caffè ogni 2 mesi (questo per avere 1,5/2% del fabbisogno energetico).
Mi lascia perplesso che non pesiate, aldilà delle convinzioni personali che nel vostro caso sembrano ideologie, l'entità delle cifre in gioco.
2300 euro fumati pro-capite contro 6/7 euro pro-capite di costi attuali di incentivi per il fotovoltaico.
E tu mi posti un link del giornale che osanna un giornalista..
Leggiti qualche libro sui costi della politica in Italia.

03-07-2011 19:35
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Cher
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Messaggio: #148
RE: L'illusione dell'energia solare

Segnalo questo interessante articolo a cura del Prof. Carlo Cerofolini

http://www.ragionpolitica.it/cms/index.p...onomy.html


Le criticità del progetto Desertec e della Green Economy

di Carlo Cerofolini
cerofolini@ragionpolitica.it

venerdì 17 settembre 2010

Il progetto Desertec, del costo di 400 miliardi di euro, si propone di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili in quantità tale da soddisfare, entro il 2050, il 15% del consumo dell'Europa - al netto di una cessione di una parte significativa di questa elettricità ai paesi sui cui territori insisteranno queste centrali - costruendo nel deserto del Sahara soprattutto delle centrali elettriche concentrazione solare o di Archimede (A.) ad accumulo di energia, in modo da avere elettricità con continuità nelle 24 ore.

Tali centrali concentrano, tramite specchi, i raggi del sole su un tubo in cui scorre un fluido (olio o sali fusi) che riscaldato ad alta temperatura cede calore per produrre vapore ad alta pressione, che, a sua volta, fa muovere dei turboalternatori che così producono energia elettrica.

Il consorzio Desertec ha come partecipanti colossi multinazionali di assicurazioni, dell'industria e dell'energia europee quotate in borsa, che, notoriamente, non fanno beneficenze ma che, ovviamente, badano solo agli affari.

Per rendere operativo il Desertec è inoltre già pronto il progetto chiamato Transgreen - del costo aggiuntivo di alcune decine di miliardi di euro e che vede anche qui partecipare grosse industrie - necessario per collegare con linee aeree e cavi sottomarini, operanti in corrente continua ad alta tensione, le centrali di produzione di elettricità ed i paesi utilizzatori.
Il Transgreen si occuperà anche di bilanciare, cosa non facile, in tempo reale il flusso elettrico fra domanda ed offerta, per evitare possibili black-out della rete.
Letta così la notizia è ottima: energia elettrica pulita, in quantità elevata, con produzione anche notturna, occupazione solo di suolo desertico, ecc., però non tutto ciò che risplende al sole è oro, ed infatti vi sono delle criticità che vale la pena di evidenziare. Ciò premesso e supponendo di usare tutti i 400 miliardi del progetto Desertec per costruire nel Sahara delle centrali di A. e considerando che:

le centrali funzionino a sali fusi a 550 °C (maggiori rese e maggiore autonomia);
le perdite elettriche (15%) nel trasporto lungo migliaia di Km di elettrodotti siano più che compensate dalle maggiori rese energetiche per la maggiore insolazione nel deserto e che quindi la resa elettrica in arrivo in Europa sia il 25% (40% all'origine contro il «normale» 20%);
le economie di scala consentano di abbattere i costi del 50%;
andiamo ora ad analizzare alcune delle criticità di questo progetto e della green-economy collegata:

1. Costo KWh - 1 KWh di A. costerà almeno tre volte più caro (ora è sei) di quello ottenuto per via convenzionale, tanto che Paul van Son - responsabile del progetto Desertec - ha dichiarato che occorrerà che l'elettricità prodotta con le centrali di A. venga adeguatamente sovvenzionata, dato appunto il loro più alto costo, per uno o due decenni, e ovviamente - al solito - ciò sarà fatto, direttamente o indirettamente, con i denari dei contribuenti, come ad esempio accade con il conto energia del fotovoltaico.

2. Costo di costruzione delle centrali - Nove miliardi almeno (ora siamo a oltre 19 miliardi) sarà il costo per una centrale di A. da 1.600 MW, però, dato che ha una resa elettrica del 25% , per avere una produzione annua di KWh pari a quella di una centrale nucleare di pari potenza con resa del 90% e costo di 3,5 miliardi, occorre installare una potenza di circa quattro volte superiore (6.000 MW), con una spesa complessiva di circa 35 miliardi (10 volte maggiore del nucleare). Quindi con 400 miliardi del Desertec si potranno costruire al massimo solo 44 centrali di A. da 1.600 MW ognuna (70.400 MW nominali = 17.600 MWe reali), che però in un anno forniscono una quantità di elettricità (KWh) pari a quella prodotta da circa 12 centrali nucleari - sempre da 1.600 MW l'una - del costo complessivo di soli 42 miliardi, invece di 400.

3. Obbiettivo 15% di produzione del consumo europeo - Se si vuole centrare l'obbiettivo di fornire all'Europa il 15% del suo fabbisogno di elettricità - che attualmente all'anno è di circa 3.000 TeraWh = 3.000 milioni di MWh nella Ue a 27, l'energia elettrica fornita da Desertec al momento dovrebbe essere pari a 450 TWh anno, corrispondente ad una potenza elettrica installata di 51.000 MW (resa 100%). Il problema è che con le 44 centrali di A. del punto precedente è che, come detto, erogano una potenza elettrica reale pari a 17.600 MW, si sarà in grado di fornire in un anno una quantità di elettricità pari solo a 154 TWh, che è il 5,1% da rinnovabile e non il 15%, ovvero si è al 34% dell'obbiettivo prefissato. Questo se il consumo di energia elettrica rimane fisso nel corso degli anni, siccome però - dato che questo è anche legato al Pil - è più probabile che cresca dell' 1% annuo - anche al netto di una sempre maggiore efficienza energetica - e così si potrebbe arrivare al 2050 a consumare circa il 40% di elettricità in più rispetto ad ora. In questo caso la percentuale di energia rinnovabile fornita da Desertec scenderebbe a circa 3,7%, che è solo il 25% circa di quanto stabilito. Comunque anche se per miracolo - anche con «iniezioni» di elettricità da eolico - tali percentuali raddoppiassero siamo sempre lontani da quanto preventivato. Infine se poi si considera pure l'elettricità che dovrà essere fornita ai paesi del Nord Africa - sui cui territori sono costruite le centrali - ovviamente i valori % di cui sopra sono ulteriormente destinati a scendere, e non di poco. (Con 36 centrali nucleari da 1.600 MW l'una, per una spesa totale di soli 126 miliardi, si produrrebbero tranquillamente i 450 TWh anno di cui sopra).

4. Gas serra - Per quanti credono che siano i gas serra antropici e non la natura ad influenzare il clima, va detto che per produrre elettricità «pulita» il nucleare assieme all'eolico - che però fornisce un'energia inaffidabile ed intermittente («inservibile») - sono i migliori: 1 KWh = 11 grammi di CO2 equivalente, e siccome il costo delle centrali ad energia rinnovabile è collegabile soprattutto all'energia che si spende per produrle e quindi ai gas serra relativi che si liberano in atmosfera, è ovvio che costando 1.600 MW eolici circa 1,6 miliardi, mentre 1.600 MW di A. almeno nove miliardi (con abbattimento del 50%), ovvero 5,6 volte di più, la CO2 eq. per KWh prodotto dalle centrali di A. si può considerare che sia fino a 5,6 volte maggiore di quella liberata dall'eolico (e dal nucleare) e cioè ci si attesta intorno a 62 grammi (al pari del fotovoltaico). Questo a dimostrazione che le centrali di A. non sono poi così pulite come si vorrebbe far credere. Se poi la costruzione delle centrali di A. fosse fatta in paesi che usano soprattutto carbone per produrre energia e/o che hanno industrie con bassa efficienza la CO2 eq. a KWh aumenterebbe notevolmente.
In Cina ad esempio, in cui per unità di Pil (1.000 $) la CO2 eq. emessa è sette volte maggiore rispetto all'Italia, la costruzione delle centrali di A. porterebbe a fare lievitare la CO2 eq. a Kwh fino a circa 430 grammi, al pari cioè di quelli di una moderna centrale termoelettrica a gas a ciclo combinato. Questo sempre che queste centrali di A. non siano assistite da centrali convenzionali, per mantenere costante la temperatura del vapore e/o non far solidificare i sali fusi (250 °C) nelle tubazioni, in questo caso i grammi di CO2 eq. a KWh prodotto aumenterebbero e così pure i costi.

5. Costruzione e manutenzione delle centrali - Per quanto riguarda la costruzione e la manutenzione delle centrali di A. va opportunamente evidenziato come il dover operare all'aperto, in pieno deserto del Sahara, dove il clima è estremo, è chiaramente un'impresa di notevole difficoltà. Il tutto aggravato dal fatto che queste centrali occupano superfici enormi, come si evince dai seguenti dati relativi sia per una centrale di A. da 1.600 MW nominali sia - soprattutto - in (parentesi) quelli relativi alle 44 centrali di A. richiamate nei punti precedenti: 25 Kmq di superficie totale - una centrale nucleare occupa solo 0,5 Kmq - (1.100 Kmq = sup. Comune di Roma = sup. Provincia di Napoli); 10 milioni di mq circa la superficie degli specchi (440 milioni di mq); 1.700.000 metri la lunghezza dei tubi in ferro speciale in cui circolano i sali fusi a 550 °C (circa 76 milioni di metri). Infine se si considera che l'enorme superficie degli specchi va spesso lavata, per liberarla dalla polvere, pena il forte decadimento della resa delle centrali stesse, ben si capisce come il progetto Desertec sia piuttosto temerario anche da questo punto di vista.

6. Sicurezza dell'approvvigionamento energetico - Su questo fronte non si è chiaramente messi bene, in quanto, oltre a non essere mai positivo dipendere dall'estero per il proprio approvvigionamento di elettricità, a questo si deve aggiungere l'incerta stabilità politica e dubbia affidabilità dei paesi del Africa settentrionale, dove appunto verrebbero costruite le centrali di A.

7. Uso appropriato delle centrali di Archimede - Di fronte ai loro costi elevati, alla loro enorme estensione - se si vogliono avere alti flussi di energia, vista la loro, di solito, bassa resa complessiva - a manutenzioni (lavaggio specchi) continue ed onerose e pure a non irrilevanti quantità di gas serra immessi in atmosfera a KWh prodotto (vedi punto 4), ben si capisce che queste centrali non sono idonee per produrre l'elettricità di cui abbiamo bisogno. Il loro uso, infatti, è solo di nicchia e vanno bene per basse potenze, in ambienti molto assolati senza improvvisi piovaschi e potrebbero essere l'ideale per la desalinizzazione nei paesi poveri privi o carenti di acqua.

8. Green-economy e occupazione - A quanti credono che la green-economy (g-e) sia portatrice di lavoro e di sviluppo - magari proprio con costruzioni di mega centrali di A. nel deserto del Nord Africa - va detto che è stato calcolato che in Italia per un posto di lavoro creato nella g-e, se ne impedisce la nascita da cinque a sette a seconda dei settori considerati. Nel progetto Desertec poi c'è pure il non trascurabile aspetto - è bene rimarcarlo - che la maggior parte dei posti di lavoro sarà creata nei paesi nei cui deserti si costruiranno le centrali di A. Il fatto che la g-e non può portare vero sviluppo (anzi) non deve meravigliare, perché questo è essenzialmente dovuto al semplice motivo che i posti di lavoro nella g-e sono sempre super sovvenzionati, direttamente o indirettamente, da tutti noi e quindi sono, tutto sommato, tipici non di un'economia libera ma di un'economia pianificata, che ovunque è stata applicata ha portato immani disastri, così come è accaduto nei paesi comunisti europei e non solo, dove questa era l'unica economia ammessa.

Tant'è che le industrie europee leader nelle rinnovabili (fotovoltaico soprattutto), in virtù anche della concorrenza cinese, sono in profonda crisi. Questo a dimostrazione che il mercato - quello vero - non fa sconti, e così sarà pure per i diktat Ue sulla g-e, e che i posti di lavoro, reali, si hanno producendo beni, che ci danno benessere, e quindi non producendo ma consumando energia.

Concludendo - Da quanto scritto risulta evidente che se la rotta che verrà seguita in campo energetico e quindi economico sarà quella tracciata dagli ambientalisti e da lobby affaristiche, e non dalla scienza e senza tener conto del corretto rapporto costi-benefici, ben presto quasi sicuramente saremo travolti da una bolla speculativa green, molto più devastante di quella dei famigerati subprime.

A questo proposito è bene evidenziare che sia i 400 miliardi del progetto Desertec, sia le aggiuntive decine di miliardi del Transgreen verranno reperite sul mercato con offerta di azioni o altro ed i KWh prodotti saranno incentivati. Comunque il «bello», poi, sarà che a pagare (molto salato) il conto dallo scoppio di questa bolla green, toccherà soprattutto ai normali cittadini, che così vedranno ancor di più compromesso il loro futuro e quello delle generazioni a venire, perché la disponibilità d'energia elettrica abbondante, a basso prezzo e poco inquinante - come quella proveniente dal nucleare e non certo da fonti rinnovabili, eccetto l'idroelettrico - è alla base di una sempre più lunga e migliore qualità della vita e dello sviluppo armonico e democratico delle Nazioni.

Bibliografia
Franco Casali, Energia nucleare - Una scelta etica e indifferibile - ed. Clueb 2010
L. Lavecchia - C. Stagnaro, Are Green Jobs Real Jobs? The Case of Italy Ist. Bruno Leoni, 2010
Franco Battaglia, Energia nucleare? Sì, per favore... ed. 21° Secolo 2009
Franco Battaglia, L'illusione dell'energia dal sole ed. 21° Secolo 2007


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03-07-2011 20:31
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Alessandro Bellotti
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RE: L'illusione dell'energia solare

Desertec è una grande stronzata. Su questo mega progetto non ho mai avuto dubbi. Sono contrario ai mega impianti, di qualunque tipo.
Non so se alla fine si spenderanno davvero 400 miliardi di euro e non so praticamente nulla di desetec (da un punto di vista tecnico e se davvero sarà in grado di fornire massicciamente eneria all'Europa).
E' una iniziativa che va fermata, una porcata alla quale qualcuno dovrà rispondere.
Non ho idea di chi ha cominciato questa avventura.

03-07-2011 20:52
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nikonzen
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Messaggio: #150
RE:  L'illusione dell'energia solare

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non ho idea di chi ha cominciato questa avventura.


Gli stessi che hanno deciso (almeno per il momento) di rinunciare alla fonte nucleare: i tedeschi. Non vorrei sbagliarmi ma a guidare il progetto internazionale dovrebbe essere la Germania.

Dal punto di vista tecnologico non vedo così male questo progetto.

Questa sera non posso fare tardi ma riprenderei volentieri l'argomento, soprattutto focalizzandomi sul "sono contrario ai megaimpianti".

04-07-2011 01:13
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