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chernobyl - stime fantasiose della mortalità
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walter59
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RE: chernobyl - stime fantasiose della mortalità

Vedo che la situazione conflittuale continua.
Io ho qualche dubbio sull'intera faccenda.
Siamo certi che l'OMS non sia sotto il controllo dell' AIEA considerando che anche in questo stesso forun si sono sollevati diversi dubbi sulle reali capacita di controllo dell'agenzia.
In occidente esistono relazioni approfondite e studi riguardo allo stato di salute dei liquidatori?
Io ho avuto negli anni qualche contatto e ho anche visitato la zona, l'impatto è notevole.
Penso che a volte tante certezze sull'incidente di Pripyat siano da valutare molto attentamente e magari lasciare lo spiraglio anche a qualche dubbio, perchè la campagna di disinformazione è stata colossale da tutte le parti.
E penso che anche tuttora non si sia fatta completamente chiarezza, consideriamo anche il fattore militare molto importante e chiediamoci perchè si  sia atteso così tanto per dare inizio "all'esperimento" e sopratutto chi aveva bisogno di così tanta energia propio in quelle ore.

Messaggio modificato il: 26-04-2011 alle 17:58 da walter59.

26-04-2011 17:54
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lucaberta
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Messaggio: #22
RE:  chernobyl - stime fantasiose della mortalità

walter59 ha Scritto:
In occidente esistono relazioni approfondite e studi riguardo allo stato di salute dei liquidatori?

ho appena finito di leggere un libro davvero molto interessante, "Radiation and Reason" del Prof. Wade Allison dell'Universita' di Oxford, UK.  Il Prof. Allison con questo libro vuole spiegare in modo semplice ed efficace dove tutta la campagna mediatica contro le radiazioni fallisce, ed i limiti di un modo vecchio di intendere i pericoli legati alle radiazioni, e secondo me lo fa molto ma molto bene.

In merito ai liquidatori, circa 600mila persone che hanno lavorato dal 1986 al 1989 per bonificare l'area intorno alla centrale (che va ricordato ha continuato a lavorare con altri 3 reattori fino al 2001), il Prof. Allison cita dosi totali di circa 100 mSv ed annuali di circa 25 mSv, ampiamente sotto quello che lui considera un limite ragionevole sotto il quale rimanere, e cioe' 100 mSv in una singola dose, 100 mSv massimo al mese, e 5000 mSv totali nel corso della vita di un individuo.

Il libro spiega in maniera a mio parere molto efficace la fallacita' del modello LNT (linear no-threshold) che assume un danno lineare a causa delle radiazioni.  A suo modo di vedere, se si rimane sotto le dosi gia' descritte sopra, il fisico sara' in grado di assorbire e riparare ogni possibile danno causato dalla dose subita.

Il sito del libro spiega per sommi capi i punti su cui si snoda il testo:
http://www.radiationandreason.com/

Uno dei paper citati in biografia dal Prof. Allison e' scritto da J D Boice nel 2005, dal titolo "Radiation-induced thyroid cancer--what's new?" che e' anche citato in abstract in questa pagina:

http://www.iodine4health.com/special/nuc...uclear.htm

Un altro scienziato citato spesso e' Cardis:

http://www.iodine4health.com/special/nuc...uclear.htm

Interessante questa parte di abstract del suo primo lavoro riportato nella pagina qui sopra, dove parlando di Chernobyl dice:

Riporta:
Apart from the large increase in thyroid cancer incidence in young people, there are at present no clearly demonstrated radiation-related increases in cancer risk. This should not, however, be interpreted to mean that no increase has in fact occurred: based on the experience of other populations exposed to ionising radiation, a small increase in the relative risk of cancer is expected, even at the low to moderate doses received. Although it is expected that epidemiological studies will have difficulty identifying such a risk, it may nevertheless translate into a substantial number of radiation-related cancer cases in the future, given the very large number of individuals exposed.



Il vero problema e' quindi il fatto che anche se ci fosse modo di risalire ad aumenti nel numero di tumori imputabili ai rilasci di radionuclidi da Chernobyl, sarebbe comunque molto difficile trovare una diretta relazione con quell'evento.

E nel frattempo flora e fauna dentro la centrale e nella zona evacuata se la passano benissimo, e ci sono stati studi in merito, come al solito interpretati in maniera contrastante, come si puo' leggere qui:

http://www.newscientist.com/article/dn11...nests.html

Riporta:
A spokesperson for the Royal Society for the Protection of Birds told New Scientist that the study is interesting, but points out the unexpected benefits of the Chernobyl explosion. Reports show that the large human exclusion zone around the site has led to a boom in animal populations, including eagles, wolves and bears.

"Whatever effect the radioactivity is having, it seems to be less of a threat than human activities, such as agriculture," said the spokesperson.


Lasciata in pace dall'uomo, la natura riprende velocemente controllo delle zone dove l'uomo ha preferito scappare.  La natura non fa polemiche politiche o ideologiche!  Wink

Ciao, Luca


Luca Bertagnolio
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26-04-2011 18:43
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Charade77
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Messaggio: #23
RE:  chernobyl - stime fantasiose della mortalità

walter59 ha Scritto:

Vedo che la situazione conflittuale continua.
Io ho qualche dubbio sull'intera faccenda.
Siamo certi che l'OMS non sia sotto il controllo dell' AIEA considerando che anche in questo stesso forun si sono sollevati diversi dubbi sulle reali capacita di controllo dell'agenzia.
Penso che a volte tante certezze sull'incidente di Pripyat siano da valutare molto attentamente e magari lasciare lo spiraglio anche a qualche dubbio, perchè la campagna di disinformazione è stata colossale da tutte le parti.


I dubbi permangono anche dal mio punto di vista ,ma se si analizza la questione puramente sotto il profilo tecnico ,al di la di eventuali scopi militari ignoti o politici o altro ,se ne deduce che l'inesperienza e la pessima configurazione intrinseca della centrale ha portato al disastro.Al di là del corollario di ipotesi che possono ruotare attorno ,la causa non è da imputare alla natura o a ignoti ,anzi punto per punto si conosce esattamente la dinamica.Trovo solo assurdo che l'argomento "principe" per dimostrare l'inutilità dell'energia da fonte nucleare  sia l'incidente di Chernobyl che, guarda caso ,l'80% delle persone non sa nemmeno perchè e come è avvenuto.Prendiamo d'esempio un farmaco:le controindicazioni a volte contemplano la morte.Ce lo scrivono perchè hanno avuto riscontri di casi che sono realmente avvenuti , e ciò è incontestabile ,ma a fronte dei benefici ,la medicina "corre" questo rischio e non mi risulta essere additata come delinquente o assassina.Finchè si continua a informare la gente attraverso i fantasiosi che vogliono vendere libri e falsi scoop ,avremo la gente che rimane ignorante e in balia delle paure perdipiù ostentate da pagliacci come cantanti e politici che non hanno titolo in merito.

26-04-2011 19:09
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Cher
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Messaggio: #24
RE: chernobyl - stime fantasiose della mortalità

Riporta #1:A parte il forte aumento dell'incidenza di cancro della tiroide nei giovani, non ci sono al momento non aumenta chiaramente dimostrato radiazioni correlate in rischio di cancro. Ciò non dovrebbe tuttavia essere interpretata nel senso che nessun aumento è di fatto accaduto: sulla base dell'esperienza di altre popolazioni esposte a radiazioni ionizzanti, un piccolo aumento nel rischio relativo di tumore è previsto, anche a basse dosi moderate di ricevute . Anche se si prevede che gli studi epidemiologici che hanno difficoltà a individuare un tale rischio, si può tuttavia tradursi in un consistente numero di casi di cancro da radiazioni correlate in futuro, dato il gran numero di individui esposti.

Riporta#2

Un portavoce della Royal Society per la protezione degli uccelli ha detto al New Scientist che lo studio è interessante, ma sottolinea i vantaggi inaspettati dell'esplosione di Chernobyl. Le relazioni mostrano che la grande zona di esclusione umani in tutto il sito ha portato a un boom nelle popolazioni animali, tra cui le aquile, lupi e orsi.

"Qualunque sia effetto della radioattività sta avendo, sembra essere meno di una minaccia che le attività umane, come l'agricoltura", ha detto il portavoce.


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Messaggio: #25
RE: chernobyl - stime fantasiose della mortalità

http://www.newscientist.com/article/dn20...-died.html

25 anni dopo Chernobyl, non sappiamo quanti sono morti

13:13 21 Apr 2011 da Roger Highfield

Un quarto di secolo dopo il peggior incidente nucleare del mondo , gli esperti ancora non sono d'accordo quante persone ha ucciso.

Due persone sono morte subito a seguito dello scoppio alla centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina - allora parte dell'Unione Sovietica - il 26 aprile 1986. Un altro 29 è morto in ospedale durante i prossimi giorni. L'impatto a lungo termine delle radiazioni, tuttavia, si è rivelato più difficile da quantificare.

Due decenni fa, John Gittus della Royal Academy of Engineering ha detto al governo del Regno Unito ci potrebbe alla fine essere circa 10.000 decessi . Oggi, alcuni - in particolare i gruppi ambientalisti - i morti sono ben in sei cifre .

Ma questa è la punta estrema delle stime. "Le morti solo che sono stati fermamente stabilito, individualmente o statisticamente, sono le 28 vittime della sindrome acuta da radiazioni e 15 casi di tiroide bambino cancro mortale", afferma Wade Allison dell'Università di Oxford.

2.065 a pedaggio

L'opinione dominante mette il pedaggio in cinque cifre. Ambientale fisico Jim Smith dell'Università di Portsmouth, Regno Unito, preferisce citare uno studio del 2006 di Elisabeth Cardis del Centro internazionale di ricerca sul cancro di Lione, in Francia. *Questo prevede che entro il 2065 avrà Chernobyl ha causato circa 16.000 casi di cancro alla tiroide e 25.000 casi di altri tipi di cancro, a fronte di centinaia di milioni di casi di cancro per altre cause.

Accordo è improbabile nel breve periodo. "La confusione è sorta sulle popolazioni considerato nei calcoli vari - l'ex Unione Sovietica, l'Europa o il mondo", afferma Richard Wakeford dei Dalton Nuclear Institute presso l'Università di Manchester, UK.

Il Comitato scientifico delle Nazioni Unite sugli effetti delle radiazioni atomiche ha anche esaminato la questione critica, ma non ha commentato il bilancio delle vittime. "Mi aspettavo che facessero di più su questo", dice Wakeford. "C'è ancora una sorprendente quantità di incertezze".


*
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.10...7/abstract


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walter59
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Messaggio: #26
RE: chernobyl - stime fantasiose della mortalità

A questo punto mi chiedo.
E' mai possibile che uomini (i biorobot 800 circa) che hanno dovuto terminare il lavoro al posto dei veri robot che si sono guastati, lavorando sul tetto della centrale per liberarlo dalla grafite contaminata non abbiano assorbito dosi massicce/letali di radiazioni.
I pompieri di Pripyat accorsi subito sono tutti morti ultimo sopravvissuto, ironia della sorte, il comandante Teljatnikov morto nel 2004.
Il secondo posto tuttora più contaminato di Pripyat è un locale nei sotterranei dell'ospedale dove venivano svestiti i pompieri prima di portarli in corsia per le prime cure e poi spediti a Mosca.
Le immagini del fotografo Igor Kostin scattate propio sul tetto recano evidenti i segni della radiazione sulla pellicola.
Penso che si sia taciuto troppo e tacendo si sia voluto capire meno.
Pochissimi occidentali hanno visitato la zona e lo stesso Blix pur recandosi sul  posto si tenuto ben alla larga dal reattore 4.
Il generale Antochkin (capo della divisione aerea comandante degli elicotteri che hanno ricoperto il reattore) non viene mai citato nelle relazioni occidentali, credo sappia qualche cosa di più, visto che da anni è a capo dell'associazione eroi di Chernobyl.
I liquidatori sopravvissuti sono quasi tutti invalidi e sono stati congedati anzitempo, lo stesso Igor Kostin che ho conosciuto si passa quasi due mesi l'anno in ospedale al blocco 6 di Mosca.
C'è qualche cosa che non va.
Consiglio a molti un viaggetto istruttivo a Pripyat oggi si può organizzarlo, basta andare sul sito pripyat.com, nell'intinerario si può anche andare al sarcofago.
Penso che se qualche esperto del forum si recasse laggiù potrebbe verificare di persona le reali condizioni e farsi così una idea precisa.

Messaggio modificato il: 26-04-2011 alle 19:42 da walter59.

26-04-2011 19:31
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lucaberta
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Messaggio: #27
RE:  chernobyl - stime fantasiose della mortalità

walter59 ha Scritto:
A questo punto mi chiedo.
E' mai possibile che uomini (i biorobot 800 circa) che hanno dovuto terminare il lavoro al posto dei veri robot che si sono guastati, lavorando sul tetto della centrale per liberarlo dalla grafite contaminata non abbiano assorbito dosi massicce/letali di radiazioni.

io ti riporto quello che ho letto sulle fonti che ho citato prima.  Non c'erano riferimenti a "biorobot", termine che scopro ora da te, e che vedo essere legato ai liquidatori che hanno lavorato nelle immediate vicinanze del reattore danneggiato. Google mi da' una serie di risultati infatti:

http://www.google.com/search?q=chernobyl...=firefox-a

Ora mi guardo i video su YouTube, grazie del riferimento.

Riporta:
I pompieri di Pripyat accorsi subito sono tutti morti ultimo sopravvissuto, ironia della sorte, il comandante Teljatnikov morto nel 2004.


hai notizie in merito al tipo di morte a cui sono andati incontro questi pompieri? Allison parla specificamente di 28 morti per radiazioni acute, dosi uniche molto importanti che portano alla morte in tempi rapidi o medio-rapidi, ma mi era parso di capire che molti di loro fossero dei lavoratori della centrale, ma e' facile che ci potessero anche essere pompieri tra di loro.  Non ho trovato molto tramite Google, tranne questo file Powerpoint che ha delle informazioni molto interessanti (in effetti parla proprio dei pompieri di Pripyat), ed altre assurde e poco credibili, in particolare in merito alle presunte mutazioni genetiche ed agli effetti delle radiazioni su tumori non tiroidei:

http://www.wvup.edu/center_for_global_in...saster.pps

Tra l'altro questo file ha delle informazioni che sono in discordanza con quanto detto da te:

Riporta:
Many of those firefighters who battled the fire from the reactor building died. Fire fighters who had been on the roof of Reactor number 3 suffered later from acute radiation sickness, but most survived.


e questo riconferma quanto detto dal Prof. Allison, si puo' anche soffrire di un'irradiazione acuta, ma se la si tratta nella maniera giusta e nel tempo giusto, se ne puo' comunque venire fuori vivi.  Un po' segnati, magari, ma vivi.  Ma stiamo comunque parlando di dosi che a Fukushima Dai-ichi non si sono viste nemmeno dentro ai vessel dei reattori danneggiati.

Riporta:
Penso che si sia taciuto troppo e tacendo si sia voluto capire meno.


questo e' poco ma sicuro, il comportamento dei sovietici e' stato scandaloso sin dal primo momento. Hanno lasciato i loro cittadini (forse considerati di serie B perche' ucraini e non russi?) senza alcuna protezione dallo iodio-131, bastava somministrare le tavolette di iodio ai giovani e non fare si' che latte e verdure fossero consumate tranquillamente, e tutte le incidenze di tumori alla tiroide sarebbero state risparmiate.  Per tacere dell'impreparazione e dell'approssimativita' dei presunti piani di emergenza.  Fortuna che la caparbieta' e la serieta' di coloro che hanno rimesso la vita ha permesso di invertire un trend davvero pessimo.  Brutta roba il risultato mostrato da un regime come quello sovietico in questa occasione...

Riporta:
Pochissimi occidentali hanno visitato la zona e lo stesso Blix pur recandosi sul  posto si tenuto ben alla larga dal reattore 4.
Il generale Antochkin (capo della divisione aerea comandante degli elicotteri che hanno ricoperto il reattore)  non viene mai citato nelle relazioni occidentali, credo sappia qualche cosa di più, visto che da anni è a capo dell'associazione eroi di Chernobyl.


quindi dici che ci deve essere una connivenza tra IAEA e i russi?  Hai prove?

Riporta:
I liquidatori sopravvissuti sono quasi tutti invalidi e sono stati congedati anzitempo, lo stesso Igor Kostin che ho conosciuto si passa quasi due mesi l'anno in ospedale al blocco 6 di Mosca.


invalidi?  E per che genere di condizione? E visto che hai conosciuto Igor Kostin, perche' non gli hai chiesto cosa fa per quasi due mesi l'anno in un ospedale al blocco 6 di Mosca?

Riporta:
C'è qualche cosa che non va.


piu' prove sei in grado di fornire, piu' avrai credibilita'.  Io sono molto curioso di saperne di piu', e visto che hai anche avuto esperienza diretta, ti prego di raccogliere informazioni e di condividerle con noi.  Inquiring minds want to know.

Riporta:
Consiglio a molti un viaggetto istruttivo a Pripyat oggi si può organizzarlo, basta andare sul sito pripyat.com, nell'intinerario si può anche andare al sarcofago.
Penso che se qualche esperto del forum si recasse laggiù potrebbe verificare di persona le reali condizioni e farsi così una idea precisa.


io ci andrei anche subito. Peccato che il sito sia offline al momento. Scrivo subito ad una mia amica ucraina di Kiev e le chiedo maggiori informazioni, io sarei molto interessato ad un viaggio del genere.

Ciao, Luca


Luca Bertagnolio
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sexyteo
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Messaggio: #28
RE:  chernobyl - stime fantasiose della mortalità

walter59 ha Scritto:

A questo punto mi chiedo.
E' mai possibile che uomini (i biorobot 800 circa) che hanno dovuto terminare il lavoro al posto dei veri robot che si sono guastati, lavorando sul tetto della centrale per liberarlo dalla grafite contaminata non abbiano assorbito dosi massicce/letali di radiazioni.


Qual'é la dose equivalente che avrebbero assorbito?

walter59 ha Scritto:

I pompieri di Pripyat accorsi subito sono tutti morti ultimo sopravvissuto, ironia della sorte, il comandante Teljatnikov morto nel 2004.
Il secondo posto tuttora più contaminato di Pripyat è un locale nei sotterranei dell'ospedale dove venivano svestiti i pompieri prima di portarli in corsia per le prime cure e poi spediti a Mosca.
Le immagini del fotografo Igor Kostin scattate propio sul tetto recano evidenti i segni della radiazione sulla pellicola.
Penso che si sia taciuto troppo e tacendo si sia voluto capire meno.
Pochissimi occidentali hanno visitato la zona e lo stesso Blix pur recandosi sul  posto si tenuto ben alla larga dal reattore 4.
Il generale Antochkin (capo della divisione aerea comandante degli elicotteri che hanno ricoperto il reattore)  non viene mai citato nelle relazioni occidentali, credo sappia qualche cosa di più, visto che da anni è a capo dell'associazione eroi di Chernobyl.
I liquidatori sopravvissuti sono quasi tutti invalidi e sono stati congedati anzitempo


Fonte?

walter59 ha Scritto:

lo stesso Igor Kostin che ho conosciuto si passa quasi due mesi l'anno in ospedale al blocco 6 di Mosca.
C'è qualche cosa che non va.
Consiglio a molti un viaggetto istruttivo a Pripyat oggi si può organizzarlo, basta andare sul sito pripyat.com, nell'intinerario si può anche andare al sarcofago.
Penso che se qualche esperto del forum si recasse laggiù potrebbe verificare di persona le reali condizioni e farsi così una idea precisa.


Un viaggetto, magari emozionale, non può certo sostituire seri e lunghi studi epidemiologici svolti in oltre vent'anni di ricerche!

Ripeto, per l'ennesima volta, Chernobyl é stato un incidente grave, ma meno di quello che l'opinione pubblica, poco avezza ai numeri, pensi.
Ci sono stati incidenti assai più gravi che riguardano dighe (idroelettrico) e impianti chimici, dimenticati da tutti! Lo stesso incidente di Bhopal é assai probabile che uccida ancora.
Per tornare agli oltri vent'anni di studi su Chernobyl, l'U.N.S.C.E.A.R. (United Nations Scientific Committee on the Effects of Atomic Radiation - é la commissione scientifica delle Nazioni Unite sugli effetti delle radiazioni atomiche) ha pubblicato lo studio ufficiale in cui é stato valutato il reale danno occorso alle persone a causa dell'incidente di Chernobyl. Tale studio ha stimanto, a distanza di 20 anni, i morti in circa 50:
http://www.unscear.org/unscear/en/chernobyl.html
cito testualmente: "The Chernobyl accident caused many severe radiation effects almost immediately. Of 600 workers present on the site during the early morning of 26 April 1986, 134 received high doses (0.7-13.4 Gy) and suffered from radiation sickness. Of these, 28 died in the first three months and another 19 died in 1987-2004 of various causes not necessarily associated with radiation exposure.".
Per approfondimenti, rimando alla relazione della valutazione radiologica, intitolata Environmental Consequences of the Chernobyl Accident and their Remediation: Twenty Years of Experience (Report of the Chernobyl Forum Expert Group ‘Environment’) della I.A.E.A. (International Atomic Energy Agency), di interesse il capitolo 5 (Human exposure levels):
http://www.who.int/ionizing_radiation/ch...5B1%5D.pdf
e il rapporto della W.H.O. (World Health Organization - é l'O.M.S. cioé l'Organizzazione mondiale della sanità, nell'acronimo italiano) intitolato Health Effects of the Chernobyl Accident and Special Health Care Programmes (Report of United Nations the Chernobyl Forum Expert Group ‘Environment’), da pagina 106 le conclusioni (leggitele!):
http://www.who.int/ionizing_radiation/ch...t_2006.pdf
http://www.who.int/ionizing_radiation/chernobyl/en/
e sopratutto il rapporto del Chernobyl Forum, dal titolo Chernobyl’s Legacy: Health, Environmental and Socio-Economic Impacts and Recommendations to the Governments of Belarus, the Russian Federation and Ukraine, realizzato tra il 2003 e il 2005 nella Second revised version (sono riportati anche i 3 rapporti di UNSCEAR, WHO e IAEA, vedi pagina 14):
http://chernobyl.undp.org/english/docs/chernobyl.pdf
http://www.who.int/ionizing_radiation/ch...ort_EN.pdf
La I.A.R.C. (International Agency for Research on Cancer) , si é occupata delle conseguenze indirette dell'incidente di Chernobyl alla popolazione europea; infatti ha evidenziato il rischio delle popolazioni limitrofe alla centrale (durante l'incidente), di sviluppare nel tempo, il cancro alla tiroide (i grafici di pagina 3 e 4 escludono che Chernobyl sia responsabile di una maggiore incidenza di tumori in Italia):
http://www.iarc.fr/en/media-centre/pr/20...rnobyl.pdf
La tiroide é un organo molto "sensibile" agli effetti delle radiazioni ionizzanti e anche una banale lastra ortopedica richiede la schermatura a protezione della tiroide:
http://lescienze.espresso.repubblica.it/...de/1283740
Tuttavia, il tasso di sopravvivenza e di guarigione tra i malati di cancro alla tiroide (carcinoma tiroideo) - almeno a giudicare dalle cifre della Bielorussia - è molto alto. Oggi, nei paesi dell'ex Unione Sovietica, la povertà e i problemi di salute mentale costituiscono per le comunità locali un pericolo assai maggiore dell'esposizione alle radiazioni.
In ogni caso, la stessa I.A.R.C. afferma che: "With the exception of thyroid cancer in the most contaminated regions, trends in cancer incidence and mortality in Europe, taken together, do not at present show any increase in cancer rates that can be clearly attributed to radiation from the Chernobyl accident.". Nella tabella di pagina 5 (dello studio della IARC), sono riportate le previsioni al 2065 tra i liquidatori, evacuati, residenti (in Europa): "may be expected due to radiation from the accident and that about 16,000 deaths from these cancers may occur. About two-thirds of the thyroid cancer cases and at least one half of the other cancers are expected to occur in Belarus, Ukraine and the most contaminated territories of the Russian Federation".
Fortunatamente, la mortalità del cancro alla tiroide é molto bassa (forse la più bassa o tra le più basse tra i tumori in generale), in tutti i paesi sviluppati:
http://progettooncologia.cnr.it/strategi...04-ti.html
Analogamente, questo sommario dello studio NATO / CCMS (North Atlantic Treaty Organization/Committee on the Challenges of Modern Society) evidenzia come le persone che hanno assorbito dosi letali o comunque molto pericolose, a causa dell'incidente di Chernobyl, sono molto poche:
http://www.nato.int/science/pilot-studie...2006_2.pdf

26-04-2011 22:45
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Messaggio: #29
RE: chernobyl - stime fantasiose della mortalità

Sempre parlando di Chernobyl, ho trovato molto toccanti ed interessanti queste foto pubblicate da The Atlantic in occasione del 25esimo anniversario dell'incidente, accaduto proprio il 26 Aprile 1986:

http://www.theatlantic.com/infocus/2011/...go/100033/

Ciao, Luca


Luca Bertagnolio
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RE: chernobyl - stime fantasiose della mortalità

Io non ho nessun interesse nell'avere più o meno credibilità.
Con la consapevolezza e la conoscenza si possono fare passi avanti, vorrei anche dire che non tutto è rintracciabile in internet comodamente seduti, questa è roba da Orwell.
Le prove vanno cercate e ragionate e non sono certamente nero su bianco in carta da bollo, altrimenti la verità sarebbe chiara a tutti.
Per il comportamento scandaloso delle autorità sovietiche purtroppo potrebbe esserci una spiegazione "militare" magari il russian woodpecker.
Pensate che all'allora presidente Gorbaciov, nei giorni immediatamente successivi all'incidente, avevano anche detto che il reattore era perfettamente sicuro, lo avrebbero potuto mettere anche in piazza rossa a Mosca come un grandioso samovar e lo avrebbero rimesso in funzione nel giro di pochi mesi.
Gli abitanti di Pripyat non erano Ukraini di serie B ma per la maggior parte giovani tecnici russi con le loro famiglie che si erano stabiliti li all'inizio della costruzione della centrale e della città negli anni 70.
Kostin come mi pare di aver capito è afflitto da una  malattia del sangue credo simile alla leucemia da radiazioni, diffusa tra i liquidatori, cosa che sulle relazioni/studi occidentali non ha lasciato traccia.
Poi siamo seri, nel caso si voglia realmente nascondere dei dati, cosa che è stata fatta a regola d'arte la cosa migliore è diffondere false stime ufficiali e favorevoli/tranquillizanti, poi se vogliamo credere che in seguito all'incidente siano solo morte 50 persone tutto diventa possibile come quintuplicare le soglie così tutto rientra.
Noto con piacere la facilità di scovare indagini ufficiali, quindi propongo  di informarsi bene su quanti siano ad oggi gli specialisti/addetti alla radioprotezione e affini all'interno dell'OMS e cosa abbiano fatto quando erano meno di una decina dopo l'incidente (la cosa è illuminante) non credo esista traccia su internet, parrebbe che tutti idati fino ad oggi l'OMS li riceva dalla IAEA non avendo di fatto più nessuno al propio interno. in questo modo la trasparenza/indipendenza va a varsi benedire
I primi vigili del fuoco della squadra di Teljatnikov dopo una esposizione del genere  sono sopravvissuti? Per quanto e in che stato?  trovatene uno vivo.
Connivenze con ....... no certamente ma interessi comuni si, ormai la frittata era fatta e scatenare il panico non era propio il caso, a Pripyat si è rischiata una tragedia ancora peggiore nei giorni successivi con il rischio di una seconda esplosione ben peggiore della prima che avrebbe coinvolto anche gli altri reattori.
Un po di russo, qualche ricerca e salta fuori materiale interessante da un po di tempo nell'ex Unione Sovietica la verità sull'incidente si sta lentamente facendo strada.
Non credo che produttori di tecnologia nucleare civile/militare con tutto il potere che detengono siano i più attendili interlocutori per non parlare dei militari stessi, sulle infrastrutture prima è tutto segreto e per sicurezza non si divulga niente, dopo diventa tutto trasparente e liberamente fruibile da tutti io credo che questa dicotomia sia sospetta.

Messaggio modificato il: 27-04-2011 alle 00:56 da walter59.

26-04-2011 23:57
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