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Il problema delle scorie
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Cher
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RE: Il problema delle scorie

Peccato che la discussione sia scivolata sull'inconcludente piuttosto che sul pacato ragionamento di ipotesi risolutrici.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
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Cher03@hotmail.it
26-01-2011 14:16
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RE:  Il problema delle scorie

[quote=Cher]
Ok............... noto dalla tua risposta / considerazione, che non ti è chiaro il concetto/definizione e relativo processo di "scorie nucleari da centrali elettriche".

No, no...ti assicuro...mi è chiarissimo.

Ci sono in arrivo, tra pochi anni, diversi container che non mi posso seppellire in giardino, a meno che non voglia ritrovarmi i reni fosforescenti sul comodino la mattina dopo...

Dove, di grazia, andranno a finire?




Su tutto il resto, hai ragione, perché i fatti da te elencati sono reali e incontrovertibili.
Non capisco ( polemica) perchè dopo il disastro del Vajon non hanno smantellato tutte le Dighe per le centrali Idroelettriche.


Forse perchè per quanto immane un disastro di natura geologica, provocato da criminali, accaduto in Italia non ha tolto dai mercati rionali dell'Ucraina ortaggi e latte...

Scusa, vuoi dirmi che non ti rendi conto del differente ordine di grandezza del rischio di un incidente nucleare le cui conseguenze arrivano a centinaia di km ed il crollo di una frana che interessa pochi km2????

Non so che età abbia tu...ma io nel 1986 c'ero. Avevo già l'età della ragione e ricordo bene cosa accadde. Ricordo i primi allarmi, le rassicurazioni, la derisione dei preoccupati, le prime ammissioni, il "coprifuoco", l'assalto alle farmacie per procurarsi farmaci protettori della tiroide, frutta, verdura, latte scomparsi dai negozi. Le informazioni incerte, il percepire chiaramente che nessuno sapeva che esito avrebbe avuto il tentativo sovietico di limitare i danni...

Il tutto dopo che per anni, che dico, per DECENNI tutti si erano sentiti dire che il nucleare era SICURO, che certi incidenti ormai erano impossibili, che quelli che si erano verificati ...si erano verificati per delle coincidenze così rare che era proprio impensabile, anzi, da stupidi pensare potessero accadere ancora...

TUTTA QUESTA SEQUELA DI MENZOGNE E di fatti scioccanti hanno generato la paura che ora ti infastidisce tanto. Il fatto di rendersi conto che le avevano mentito rese l'opinione pubblica ostile al nucleare.

Non fantomatici "untori di paura"..figuriamoci, in italia la gente non crede alle previsioni del tempo, figurati che presa potevano avere quattro ragazzetti con mille lire a disposizione.

Gli antinuclearisti allora, come i verdi dopo di loro, come gli ambientalisti oggi venivano considerati con grande aria di sufficienza, il massimo credito che veniva dato loro era quello di porre questioni che in effetti potevano contenere qualcosa di sensato. Esattamente come oggi.

Ci sono stati dei MOTIVI OGGETTIVI che hanno causato la paura, c'è poco da girarci intorno.


Dopo Viareggio, non hanno interdetto l'uso del GPL.

Se è per questo abbiamo ancora gli autobus, nonostante ogni tanto ne cada qualcuno da una scarpata...

E per inciso, anche nel caso di Viareggio le cisterne erano SICURISSIME e un incidente così era Impossibile...scherziamo, con i controlli che si fanno? Adderittura ispezioni radiografiche dei mozzi delle ruote...AGGIA'...si erano dimenticati però che se il carro non era loro bastava un foglietto che certificava una prova inesistente per farli fessi.

Dopo l'esplosione della petroliera nel golfo di Genova non sia stata vietata l'attracco nei porti Italiani delle petroliere..

Già, il perchè di questo me lo chiedo pure io. In effetti non ha senso.

Però, a ben pensarci, non c'è nessuno in giro che dice che le petroliere sono sicurissime e che chi dissente è un pazzo disinformato.
Anzi, sono state messe al bando le petroliere a scafo unico e tutti sanno che al più si tratta di un male necessario.

Dopo l'esplosione dell'oleodotto a Trieste , non sia stata vietato il transito sul territorio nazionale .
Dopo il black - out del 2003 perchè ancora compriamo energia elettrica dalla Svizzera.......
potrei continuare per altre 20 pagine!
Nulla di personale, ma come vedi , se non si sà scindere una cosa dalla sua strumentalizzazione faziosa e di parte si crea un giro vizioso , dove tutti hanno ragione!


Ma non mi pare! Non mi pare perchè io potrei seguirti per 20 pagine facendoti notare che gli esempi non sono congruenti (come alcuni di questi) oppure che l'esistenza di qualcosa di folle non è ragione sufficiente per giustificare alcunchè.

Non è che perchè qualcuno picchia sua moglie allora è legittimo prendere a schiaffi le vecchie per strada.

E non è vero che cercando di buttare fumo negli occhi alle persone allora tutti hanno ragione solo perchè qualcuno cerca di confondere le acque.

La ragione si basa su constatazioni tra cause ed effetti. La teoria è insufficiente, la speculazione verbale anche.


Per non essere frainteso, che il nucleare in Italia non si faccia perché la popolazione non lo vuole , mi può anche star bene.

A me invece della faccenda non importa una cippa...e sai perchè? perchè so dove viviamo...e so che è tutta una scusa per scappare con la cassa.

...visto che negli avanzati USA i tempi di costruzione di una centrale sono divenuti spessissimo il doppio di quelli previsti ed i costi sono triplicati...so già cosa succederebbe in ITALIA se si prendesse una strada tanto scellerata...semplicemente le centrali costrerebbero 5 volte tanto e ci vorrebbero 30 anni per farne la metà

(per inciso, si veda cosa sta accadendo in Finlandia su un progetto sostanzialmente identico a quello che vorrebbero impiantare in italia...si veda cosa succede in SLOVENIA, dove i privati scappano a frotte dal progetto nucleare e stato ed ENEL...sempre i più furbi noi! rischiano di restaRE CON IL CERINO ACCESO IN MANO)

...è più probabile che si riesca a costruire altrove una centrale ad antimateria piuttosto che nel paese dell'eterno ponte di messina si faccia una centrale a fissione.

Sono invece seriamente preoccupato per le coseguenze del VECCHIO nucleare...e viste le risposte PERTINENTI che ottengono le mie domande mi sa che faccio bene a preoccuparmi.


Ma che l'opinione pubblica sia strumentalizzata da un ammasso di furbi&upportunisti che sfruttano la paura, dopo averla generata con false informazioni, insinuata nella testa dell'opinione pubblica........ allora troveranno nel mio piccolo una difesa alla realtà delle cose!


E' un intento nobile, che condivido.

E non c'è ironia nelle mie parole.

Ma come già ti dicevo, non sono AFFATTO convinto che quelle paure ci siano perchè istigate da qualcuno.

Io c'ero, rammento i ruoli avuti dalle varie parti ed il peso degli antinuclearisti nel merito...ovvero quello di una caccola!

I verdi raccolsero POI il consenso di una rabbia che GIA' c'era e che loro non contribuirono affatto in modo determinante a creare.

Ma suvvia...i verdi...ITALIANI POI, mobilitare una nazione?????

Capitanati, tra l'altro, da quel CHICCO TESTA che adesso fa il capo dei pro-nucleare??? Ma ci rendiamo conto? Qui non abbiamo a che fare con dei maestri del pensiero, ma con dei mentecatti. Allora erano lo specchietto per le allodole della sinistra per acchiappare qualche votarello, adesso le stesse persone sono i servi di alcune multinazionali che perseguono fini immorali.

Quindi permettimi di consigliarti una seria riflessione in merito. Perchè difendere il tuo prossimo dalle menzogne altrui (e stare attenti a non colpirlo con le proprie) è come dicevo un intento assai nobile...

...ma se il nemico menzognero che crediamo di vedere si rivela inesistente...così come i giganti si rivelano essere mulini a vento, il tutto diventa assai donchisciottesco!

26-01-2011 19:30
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Messaggio: #33
RE:  Il problema delle scorie

Cher ha Scritto:

Peccato che la discussione sia scivolata sull'inconcludente piuttosto che sul pacato ragionamento di ipotesi risolutrici.


Cher...la discussione è scivolata sull'inconcludente perchè la mia domanda non ha avuto risposta.

Le scorie stanno per tornare da riprocessamento, dove le metteranno?

Se non c'è nemmeno uno straccio di "ipotesi risolutrice" mica è colpa mia.

(neanche tua, certo).

26-01-2011 19:33
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Messaggio: #34
RE:   Il problema delle scorie

ESP ha Scritto:



Cher...la discussione è scivolata sull'inconcludente perchè la mia domanda non ha avuto risposta.

Le scorie stanno per tornare da riprocessamento, dove le metteranno?

Se non c'è nemmeno uno straccio di "ipotesi risolutrice" mica è colpa mia.

(neanche tua, certo).


http://www.movisol.org/scorie2.htm

I differenti tipi di rifiuti nucleari.

Tipo A - Rifiuti a bassa o media radioattività e a vita corta.
Questi rappresentano il 90% della totalità dei rifiuti radioattivi. Nella maggioranza dei casi contengono radionuclidi che emettono raggi beta e gamma, poiché si tratta di filtri, [gant] e altro materiale costruttivo proveniente dalle centrali, dai laboratori di ricerca o dagli ospedali. Devono essere compattati e contenuti in fusti di metallo o di cemento, poi depositati nel centro di Soulaines. Il periodo della loro radioattività è inferiore ai 300 anni.


Tipo B - Rifiuti a media radioattività e a vita lunga.
La loro media attività può durare, in alcuni casi, alcune decine di migliaia di anni. Questi rifiuti rappresentano poco più del 9% della totalità dei rifiuti radioattivi. Si tratta di resine di depurazione, concentrati, filtri o gusci metallici che hanno contenuto l’uranio. Devono essere trattati al fine di abbassarne il volume, contenuti in fusti di metallo o di cemento, quindi depositati a La Hague. Una delle opzioni previste per la loro conservazione è l’interramento in profondità.

Tipo C - Rifiuti a forte radioattività e a vita lunga.
Questi rifiuti sono anche chiamati “scorie vetrificate” perché sono colati dentro adeguate matrici di vetro. Pur essendo estremamente attivi, rappresentano circa il 0,5% della totalità dei rifiuti radioattivi. Si tratta, principalmente, delle ceneri della combustione dell’uranio (o dei suoi prodotti di fissione) prodotte dalle reazioni che hanno luogo nel nocciolo del reattore, e che sono recuperate per fare parte di altro combustibile grazie alle operazioni di ritrattamento. Sono previste molte tappe, nella loro gestione: al momento, i prodotti della fissione sono conservati in forma liquida per cinque anni in opportune celle di acciaio inossidabile, mentre perdono parte del loro calore e della loro radioattività.


La trasmutazione.

Il plutonio costituisce la parte più pericolosa dei rifiuti di tipo C. Da qualche anno, è recuperato negli impianti come quello di La Hague ed è sottoposto al riciclaggio, poiché va a formare un nuovo combustibile speciale chiamato MOX. Il plutonio, così, si trasmuta all'interno dei reattori [a MOX] in elementi meno radioattivi, mentre fornisce energia ulteriore. Anche per gli altri radioelementi del tipo C è stato pensato un adeguato processo di trasmutazione. Sfortunatamente, il principale strumento di definizione delle procedure, Superphénix, fu smantellato sotto la pressione dei [soliti] ecologisti.

Coal Ash è più radioattivo di rifiuti nucleari
Con bruciando tutto il carbonio fastidiosi e altre impurità, centrali a carbone producono cumuli di radiazione
Con Mara Hvistendahl  | 13 Dicembre 2007 |

http://www.scientificamerican.com/articl...lear-waste

".............A un estremo, gli scienziati hanno stimato fly ash radiazione nelle ossa individui 'a circa 18 millirems (millesimi di reale, di unità di misura per le dosi di radiazioni ionizzanti) un anno. Dosi per le due centrali nucleari, al contrario, andavano da tra tre e sei millirems per lo stesso periodo. E quando tutto il cibo è stato coltivato nella zona, dosi di radiazioni sono stati 50 al 200 per cento più alto di tutto il centrali a carbone............"

Uranio impoverito
http://wwwsis.lnf.infn.it/seminars/aespo...erito.html

"........L'esposizione esterna massima ipotizzabile per un individuo completamente contornato dall' uranio impoverito è stata calcolata essere £ 0.025 mSv/h.

L'esposizione reale massima ottenibile è quella per un individuo all'interno di un carro armato dotato di corazza all' uranio impoverito, le cui munizioni sono all’uranio impoverito. Un tipico valore misurabile è pari a 0.002 mSv/h. Guidando detto carro armato per 500 ore si potrebbe raggiungere il limite di dose per i membri del pubblico 1 mSv/anno. Vale la pena notare che il fondo ambientale è superiore a tale valore. (Trasparenza valori del fondo)

Se l' uranio impoverito entra nel corpo possono aversi sia rischi dovuti agli effetti radiologici che ad effetti chimici.

Vale la pena ricordare che l'attuale limite per l'esposizione professionale ai composti solubili dell'uranio è da mettersi in relazione alla massima concentrazione di uranio per grammo di rene. Qualsiasi tipo di effetto riscontrabile a danno dei reni a questo livello di concentrazione è da considerarsi essere piccolo e comunque transiente. Pertanto allo scopo di non far superare detti limiti per il rene, negli ambienti di lavoro è posta una limitazione nella concentrazione dell'uranio a 0.2 mg/ m3 per lavori di 8 ore/giorno con un limite di 0.6 mg/m3 per un massimo di 15 minuti.

È difficile definire un limite sicuro per l'esposizione alle radiazioni con particolare riguardo agli effetti stocastici. Come già detto viene assunta una relazione lineare senza soglia fra gli effetti e le dosi.

Il limite annuale per i membri del pubblico è pari a un mSv, per i lavoratori esposti 20mSv.

Il rischio addizionale per tumori letali per mSv assorbito è pari a 1 su 20.000 da confrontare con l'incidenza naturale (tumori mortali + malattie mortali) 1 su 100 ovvero soltanto con l'incidenza di tumori pari a 1 caso su 350 (dati riferiti all'Italia 1984).

Premesso che nel corpo umano sono mediamente presenti ~ 90 m g di uranio introdotti attraverso la dieta......."


La soluzione è una corretta informazione e una adeguata attesa di "decadimento" della psicosi collettiva verso un problema che è stato strumentalizzato per promuovere energie così dette rinnovabili.

Tutto il resto solo retorica.
Per quanto riguarda l' "illuminazione" o "redenzione"di Chicco verso il nucleare , può rispondere Lui stesso...se vuole.

Per approfondire l'argomento sulla radioprotezione:

http://www.airm.it/Chi-e-l-Airm.html

La scelta del luogo dove porre in sicurezza, spetterà a:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/fr...p;parse=no
b) l’Agenzia ha la responsabilità del controllo e della verifica ambientale sulla gestione dei rifiuti radioattivi;


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Messaggio modificato il: 27-01-2011 alle 16:38 da Cher.

27-01-2011 16:32
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Messaggio: #35
RE:    Il problema delle scorie

Cher ha Scritto:



La scelta del luogo dove porre in sicurezza, spetterà a:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/fr...p;parse=no
b) l’Agenzia ha la responsabilità del controllo e della verifica ambientale sulla gestione dei rifiuti radioattivi;



Ok, e loro non sembrano saperlo.

Siamo di nuovo al punto di partenza.

Io cerco fatti, non teorie.

Voglio che qualcuno mi dica: lo fanno là il deposito, e lo fanno così.








Teoria ne so a pacchi ormai...

:-)

01-02-2011 19:27
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Messaggio: #36
RE:     Il problema delle scorie

ESP ha Scritto:



Ok, e loro non sembrano saperlo.

Siamo di nuovo al punto di partenza.

Io cerco fatti, non teorie.

Voglio che qualcuno mi dica: lo fanno là il deposito, e lo fanno così.








Teoria ne so a pacchi ormai...

:-)

Teoria ne so a pacchi ormai...
Non è mia intenzione "menar il cane per l'aia" ( è un modo di dire)

Per la cronaca oggi 1 Febbraio:
tratto dall'Occidentale
Nominati i componenti dell'autority
Fatta l'Agenzia per il nucleare ora tocca a quella per energia elettrica e gas
di Diego Menegon1 Febbraio 2011
Il Governo, raccolti i pareri del Parlamento, ha deliberato la nomina dei cinque membri dell’Autorità per la Sicurezza Nucleare. Ora manca solo la firma di Napolitano per formalizzare la costituzione del collegio che sarà guidato da Umberto Veronesi e composto dai professori in Impianti nucleari Marco Ricotti e Maurizio Cumo, designati dal Ministro dello sviluppo economico, e dai giuristi Stefano Dambruoso e Stefano Laporta, designati dal Ministro dell’ambiente.
Perché l’autorità acquisti piena operatività serve stabilire la sua sede. Roma è la candidata naturale, ma sono state proposte anche Milano, Genova e Torino. Con lo stesso decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che fisserà la dimora dell’agenzia, saranno decisi i compensi dei componenti dell’Agenzia. L’autorità è già dotata di uno Statuto, approvato la scorsa estate; manca, invece, il regolamento di organizzazione e funzionamento interni, da approvarsi con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri e la nomina del direttore generale, uno dei primi atti che verranno emanati dal collegio in via di costituzione. Umberto Veronesi, intanto, ha già annunciato a breve la convocazione di una prima riunione del vertice.
....continua.


Io cerco fatti, non teorie.
Cmq per la cronaca le informazioni tecniche/scientifiche sono indicate nei post precedenti sono reali e non frutto di psicopatiche opinioni di chi che sia.

Ok, e loro non sembrano saperlo.

L'ubicazione delle scorie deve avere caratteristiche conformi ai parametri stabiliti dal' AIEA

Siamo di nuovo al punto di partenza.

Detto da uno che dice di essersi informato, mi stupisce dato che non esiste un deposito ufficiale in Italia...........

Voglio che qualcuno mi dica: lo fanno là il deposito, e lo fanno così.
.......lo saprai se vorrai informarti, sia il luogo che le specifiche tecniche.



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01-02-2011 21:50
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Messaggio: #37
RE:      Il problema delle scorie

Cher ha Scritto:


Siamo di nuovo al punto di partenza.

Detto da uno che dice di essersi informato, mi stupisce dato che non esiste un deposito ufficiale in Italia...........



Lo so, lo so benissimo. Non era più semplice rispondere così?


Lo so che nonostante abbiamo spento le centrali suppergiù da 20 anni ancora nessuno si è preoccupato di risolvere in maniera degna il problema dei contaminanti radioattivi che sono stati prodotti.


e poi...a margine...UMBERTO VERONESI???????????
Dove si è laureato in FISICA NUCLEARE, il Dott Veronesi?
O è forse un INGEGNERE SPECIALIZZATO?
Sentiamo...quale titolo del settore vanta questo eminente specialista?




Così, ora possiamo occuparci della vera domanda (vale a dire, giudicando i FATTI, il nucleare è nella pratica sicuro?):

DOMANDA: Ma se chi aveva il DOVERE di occuparsi del problema dal 1955 ad oggi non l'ha fatto, perchè mai dovrei credere che lo farà in futuro?


Quali garanzie mi si offrono per convincermi?




E si badi, io non sono un bastian contrario professionista animato da chissà quali sentimenti irrazionali e agitato da chissa chi.

Anzi, sono uno che irride i meschini mezzucci di chi vuole cavalcare il sentimento antinucleare per squallidi tornaconti di potere e prestigio personale...

...solo che, haimè, irrido quelli, ma mi preoccupo degli altri, vale a dire coloro che vorrebbero reimpiantare una tecnologia di cui non sono stati in grado di dimostrare NELLA PRATICA la sicurezza.




Che sarebbe accaduto se il reattore di Lucens, nella vicinissima svizzera nel 1962 avesse fuso il nocciolo in superficie anzichè in una caverna? E se fosse stato in superficie...a TRINO VERCELLESE?

Che sarebbe successo se l'esplosione di Mayak del 1957 fosse invece accaduta a saluggia (VC)?

[per inciso, il reattore sperimentale SORIN di saluggia (coordinate 45°13'01.71"N - 8°01'46.42"E) nel 1994 fu sommerso dall'alluvione che mandò sotto mezzo piemonte...ma non ne parlò nessuno...curioso vero? Strano che non interessi a nessuno...era una bella isoletta di cemento in mezzo ad un bel lago di tre metri di profondità...ed all'interno di questa struttura per giorni irraggiungibile c'era il grosso delle scorie pericolose italiane...secondo me era una GRANDE notizia! Chissà perchè non è stata diffusa.]



Dato che quando chiedo risposte razionali generalmente mi si risponde con della teoria o delle affermazioni massimaliste ingiustificate ("oggi non potrebbe più accadere" "cernobyl fu un errore umano dei sovietici") allora io mi attengo ai fatti, con semplici e chiare domande come:

Dove, di grazia, volete mettere le scorie?


E fido che la risposta "veramente non ne abbiamo idea" sia illuminante per chi è contrario e spunto di riflessione per chi è favorevole.

Magari finisce che ci si lavora sù e tra vent'anni si può dare una risposta convincente...tipo:

Lì, ecco guarda, questo è l'indirizzo, qui puoi leggere come le commissioni scientifiche internazionali abbiano effettuato i collaudi e certificato che esso sarà sicuro per tot anni....


Chissà, magari allora si potrà considerare una cosa intrinsecamente pericolosa come un'opportunità dal rischio calcolato.


Oggi, così non è.

Oggi a timori viene risposto disprezzo...e come sosteneva Carl Sagan questa è una delle cose che indicano la menzogna.




P.S.

Ah...per inciso, per chi non lo dovesse sapere....ho citato Cernobyl (non si può parlare di nucleare senza citare cernobyl...è come parlare dei film di Coppola senza citare il padrino!) Cernobyl era una centrale in cui almeno 3 gravi errori di progetto creavano un potenziale rischio di incidente grave.

L'errore umano da solo non avrebbe causato l'incidente.

Solo che:

1) In disprezzo alla sicurezza (tanto era sicuro!!!!!) per rendere più agevole il cambio delle barre di combustibile la struttura era praticamente a "cielo aperto"...con un semplice "soffittino" perchè non ci piovesse...

... A PROPOSITO! Oggi invece, ci piove. Piove sopra i detriti ed i materiali radioattivi bollenti, piove dagli squarci della copertura provvisoria (che cazzo, nel nucleare non c'è modo di vedere un  problema risolto in modo definitivo!) grandi abbastanza da farci passare un'auto...bello vero?

2) la procedura di sicurezza vietava di lasciare meno di 30 barre di controllo dal reattore...ma era possibile estrarle manualmente comunque.

Così ne furono lasciate in sede solo 7.

3) le barre di sicurezza erano state progettate con un errore, il loro uso, in casi come quello che si verificò non era efficace, anzi, causò un innalzamento imprevisto della potenza del reattore che si deformò i condotti delle barre stesse e la successiva esplosione del nocciolo.


Fatti, solo quelli mi interessano.

02-02-2011 19:58
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RE: Il problema delle scorie

Mi sfugge qualcosa, ma va bè....
Non intendo polemizzare punto su punto, in quanto, escludendo il perché o percome i fatti restano e l'opinione del fatto è irrisoria.
Personalmente ogni singolo "problema" è un'occasione unica per migliorare la progettazione in un sistema complesso.

Citare Cernobyl come esempio  "Timore" verso il nucleare ,non solo è ERRATO , dal mio punto di vista,ma è ancor più grave perché esalta un fatto ignorando il contesto.

Spiegare Cernobyl come si è generato il disastro, le motivazioni ,la tecnologia e le relative ricadute sulla salute e sull'ecosistema è molto interessante, se il fatto è ineluttabileil risultato è di porre la questione sicurezza nucleare al centro di ogni nuovo progetto.

Si facesse lo stesso per AUTO,AEREI,NAVI.............
Cmq l'industria petrolifera stà guardando alle norme di sicurezza del nucleare con estremo interesse e stà valutando di inglobarle nelle proprie norme.
Come trovo il link , lo metto.
Tornando alle scorie, questa news ti lenisce un pò le tue angosce?Smile
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...aabc.shtml

...."Saglia ha aggiunto che «il deposito nazionale dei rifiuti nucleari deve essere realizzato entro il 2011, anche perché ce lo impone una direttiva europea. L`individuazione del deposito segue un suo iter autonomo, indipendente dalla realizzazione del programma nucleare».


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Dwalin
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RE: Il problema delle scorie

ti va bene questo?

http://www.nuclearnews.it/news-341/marea...a-imitare/
http://www.nuclearnews.it/news-517/energ...sicurezza/

02-02-2011 22:05
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RE:  Il problema delle scorie

Dwalin ha Scritto:


Ovviamente no.

Nessuno dei due link risponde alla mia domanda
, ovvero dove verranno stoccate le scorie radioattive che stanno per tornare da francia ed inghilterra.

Nè alle domande corollario, ovvero: come sarà costruito il sito, come sarà gestito, chi ne certificherà la sicurezza. Come già dicevo, si tratta dello standard minimo che richiedo a chi smaltisce l'olio usato della mia auto, non vedo perchè dovrei accontentarmi di meno per dei container di scorie radioattive. Non è colpa mia se chi doveva occuparsene non se ne è occupato ed oggi è possibile darmi solo risposte teoriche ed insoddisfacenti.


Quando IO voglio perseguire uno scopo, lavoro seriamente per creare le condizioni adatte a soddisfare i favorevoli e fornire solidi argomenti a mio favore per i contrari. Perchè invece quando si tratta di nucleare, in italia, non si fa niente di significativo e ci si limita alla propaganda?


Tuttavia...Il primo dei due link rimanda ad un articolo che rammenta l'enorme contaminazione causata da una trivellazione profonda nel golfo del messico.
[e noto che sembra sia solo io a scorgere l'allarmante pararallelo tra l'aver consentito la fuoriuscita del greggio e ciò che accadrebbe consentendo la fuoriuscita di contaminanti radioattivi da un enerme sito ove essi fossero stoccati]

Se non è chiaro (ma dovrebbe esserlo) le catastrofi causate da una tecnologia non giustificano l'adozione di altre tecnologie che causano catastrofi differenti.

Ergo: affermare che ci sono gli scippatori per le strade non fornisce giustificazione all'attività di rapina a mano armata nelle farmacie.

Inoltre, l'adozione di poche centrali nucleari in italia avrebbe un effetto pari a ZERO sulle attività estrattive di petrolio nel mondo, e pari a ZERO anche sulle attività estrattive ITALIANE nel mondo.

Ma visto che si vuole introdurre questo tema, vediamo...ho altre domande naturalmente!

1) Quante centrali nucleari a fissione sarebbero necessarie per portare a ZERO le attività estrattive di petrolio in tempi ragionevoli?
[lasciamo stare i livelli di CO2, altrimenti saremmo costretti a contare la CO2 prodotta dalle attività estrattive dell'uranio, per la costruzione della centrale e dei siti di stoccaggio, per la dismissione delle centrali...]

2) Quanto durerebbero i combustibili noti per la fissione con tale numero di centrali?
[Hem...come sappiamo tutti BENISSIMO le centrali IV gen. e quelle a fusione per ora sono "mondo dei sogni", quindi, ti prego, nel tuo interesse, evita di costringermi a spiegare perchè non voglio siano citate]

3) ovviamente...dove verrebbero stoccati i materiali pericolosi? Ovviamente in ragione della QUANTITA' che teoricamente sarebbe prodotta in quelle condizioni.
[materiali pericolosi: residui di estrazione del minerale; scorie ad alta attività; materiali contaminati (compresa la centrale stessa)]



P.S. Ovviamente sarò lietissimo di affrontare con te questa discussione (e ti ringrazio per avermi dedicato il tuo tempo ovviamente! :-) ma prima vorrei che anche tu ammettessi che non c'è uno straccio di luogo ove mettere le scorie radioattive che attendiamo.

Cosa che non dovrebbe costarti alcuna fatica, dato che è semplicemente la verità.

Così, per chiarezza e semplicità prima di passare ad altro.

03-02-2011 11:20
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