![]() |
Il problema delle scorie - Versione stampabile +- | NuclearMeeting | il forum di ArchivioNucleare.com | (http://www.nuclearmeeting.com/forum) +-- Forum: Argomenti (/forumdisplay.php?fid=1) +--- Forum: Nucleare e Radioprotezione (/forumdisplay.php?fid=2) +--- Discussione: Il problema delle scorie (/showthread.php?tid=154) |
Il problema delle scorie - Jack - 17-09-2010 16:33
Premetto che non sono contro il nucleare, semplicemente sono convinto che si dovrebbe trovare una vera soluzione al problema delle scorie prima di pensare a nuove centrali. RE: Il problema delle scorie - Cher - 17-09-2010 19:15
Le scorie non sono un problema! RE: Il problema delle scorie - Jack - 19-09-2010 18:38
Devo ammettere che questa mia convinzione deriva più che altro dal sentito dire, infatti il nucleare è un'argomento sul quale ho iniziato a informarmi solo di recente. Beh, meglio che sia stato smentito allora RE: Il problema delle scorie - AleD - 20-09-2010 08:01
Certo che però la Germania con il deposito di Asse ha fatto una figura ben magra. RE: Il problema delle scorie - Cher - 20-09-2010 10:55
Come spesso succede, gli "incidenti" o " disastri" hanno sempre in comune la stessa matrice dinamica: RE: Il problema delle scorie - AleD - 20-09-2010 11:09
Vabbe', però i video dove si vede l'acqua che cola e i fusti buttati li con qualcuno rotto sono ben chiari. Saranno anche a bassa radioattività (in teoria, visto che quelli a media radioattività dubito che siano piazzati dentro quel tipo di bidoni, ma non saprei), ma questo assieme alle notizie per cui già ai tempi c'erano riserve sulla natura geologica di quel deposito non fanno certo bene per difendere la serietà sul nucleare. RE: Il problema delle scorie - Cher - 20-09-2010 11:27
RE: Il problema delle scorie - Cher - 20-09-2010 11:31
Immagino che tu l'abbia già letto: RE: Il problema delle scorie - AleD - 20-09-2010 11:35
Testa non è adatto al ruolo? RE: Il problema delle scorie - Cher - 20-09-2010 11:41
Tratto dal documento ASSONUCLEARE RE: Il problema delle scorie - AleD - 20-09-2010 12:00
Ops, non me lo ricordavo questo pezzo, pardon. RE: Il problema delle scorie - Cher - 20-09-2010 13:31
Come troppo spesso succede, ed è una mia impressione, tutti questi fenomeni di "al lupo al lupo" creano un contesto che a sua volta genera il famoso "piatto ricco". RE: Il problema delle scorie - Jack - 21-09-2010 15:44
Jack ha Scritto: [...] Avrei ancora una domanda sul testo che hai riportato: nell'ultima parte si cita solo il Superphénix come possibilità per il riutilizzo del combustibile fissile esaurito (plutonio in particolare), ma non si fa alcuna menzione dei reattori CANDU. Anche se non sono autofertilizzanti, possono utilizzare le miscele MOX, quindi quello che non mi è chiaro è: abbiamo già una soluzione alternativa per il più pericoloso dei rifiuti, il plutonio, giusto? In altre parole, se ipoteticamente tutti i reattori CANDU iniziassero a produrre energia per anni solamente smaltendo le scorie (civili e militari) accumulate, potremmo virtualmente liberarci di tutto il plutonio? nessuno ne sa qualcosa? RE: Il problema delle scorie - Dwalin - 21-09-2010 20:17
non avevo visto la domanda RE: Il problema delle scorie - Jack - 21-09-2010 21:59
«Se si riciclassero le 60.000 tonnellate di scorie degli Stati Uniti, si produrrebbe l'equivalente di 8 anni di rifornimento di combustibile per tutti i 104 reattori americani». RE: Il problema delle scorie - Dwalin - 22-09-2010 09:49
tutto.......serve sempre un pò di plutonio per diminuire i costi energetici per l'arricchimento, se lo consumi tutto...... RE: Il problema delle scorie - Cher - 17-12-2010 12:22
Questo è il vero problema delle scorie: RE: Il problema delle scorie - Erinews - 06-01-2011 00:49
Resta il fatto che abbiamo la miope presunzione di saper prevenire a tempo indeterminato attacchi terroristici e bellici mirati ai depositi di scorie. RE: Il problema delle scorie - Cher - 06-01-2011 13:13
Solo retorica con elevata e se non totale e indiscutibile mancanza di informazione scientifica, tipica degli Ortorenergetici. RE: Il problema delle scorie - Erinews - 07-01-2011 11:57
Cher ha Scritto: Solo retorica con elevata e se non totale e indiscutibile mancanza di informazione scientifica, tipica degli Ortorenergetici. ![]() Cher, hai forse una risposta ai punti sopra illustrati? Quali sono le soluzioni per assicurare che per migliaia di anni le scorie non saranno attaccate o utilizzate da criminali e terroristi? Visto che stoccare le scorie costa a tempo praticamente indeterminato, mentre utilizzarne una parte a scopi militari permette di ridurne i costi di stoccaggio, come possiamo evitare che il futuro ci prospetti una crescente tentazione di utilizzare uranio impoverito nelle attività belliche? E cosa vogliamo raccontare ai serbi, agli iracheni ed agli afghani che hanno dato luce a migliaia di bambini con malformazioni genetiche? Sono dati ufficiali, negati solo dai governi degli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna, che, guarda caso, sono coloro che hanno utilizzato le armi all'uranio impoverito. RE: Il problema delle scorie - Cher - 07-01-2011 13:15
Erinews ha Scritto: Cher, hai forse una risposta ai punti sopra illustrati? Quali sono le soluzioni per assicurare che per migliaia di anni le scorie non saranno attaccate o utilizzate da criminali e terroristi? Visto che stoccare le scorie costa a tempo praticamente indeterminato, mentre utilizzarne una parte a scopi militari permette di ridurne i costi di stoccaggio, come possiamo evitare che il futuro ci prospetti una crescente tentazione di utilizzare uranio impoverito nelle attività belliche? E cosa vogliamo raccontare ai serbi, agli iracheni ed agli afghani che hanno dato luce a migliaia di bambini con malformazioni genetiche? Sono dati ufficiali, negati solo dai governi degli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna, che, guarda caso, sono coloro che hanno utilizzato le armi all'uranio impoverito. Difficile da dirsi se le scorie saranno utilizzate da terroristi/criminali ( a che scopo? Dato che lo scopo del terrorista è creare TERRORE nell'immediato) Di sicuro le scorie verranno usate per alimentare le centrali nucleari predisposte a questo tipo di combustibile (MOX). Uranio impoverito in campo bellico è finalizzato alla perforazione di corazze/blindature, per Altri impieghi non è necessario! Le malformazioni genetiche non sempre sono strettamente collegate ( causa/effetto) all'uranio impoverito usato nel teatro bellico. Non è solo una negazione di comodo, di fatto non c'è correlazione ma concausa. Cmq in guerra si muore in tanti modi e finché non si trova una alternativa bisogna rispettare almeno le regole imposte dai vari trattati da San.Pietroburgo a quello di Ginevra. Ma dato che NE Serbi NE Irakeni NE Afgani non hanno mai rispettato le convenzioni ne l'umana pietà, l'uso di proiettili all'uranio impoverito per fermare un carro che intende massacrare gente inerme in villaggi privi di interesse militare è una "triste" necessità. Posso risponderti che cosa raccontiamo alle persone che hanno perso i loro cari negli attentati terroristici da parte di terroristi provenienti da territori che sono stati teatro di guerra? E' un circolo vizioso! RE: Il problema delle scorie - Erinews - 07-01-2011 22:37
Cher ha Scritto: Difficile da dirsi se le scorie saranno utilizzate da terroristi/criminali ( a che scopo? Dato che lo scopo del terrorista è creare TERRORE nell'immediato) Scusa la domanda impertinente, ma se un terrorista o uno stato nemico ti dice: "ho il controllo di una determinata quantita` di scorie nucleari e se non state alle mie condizioni le usero` contro di voi"....tu non hai terrore? Cher ha Scritto: Uranio impoverito in campo bellico è finalizzato alla perforazione di corazze/blindature, per Altri impieghi non è necessario! Non sara` necessario, ma ha degli effetti collaterali a lungo termine... Cher ha Scritto: Cmq in guerra si muore in tanti modi e finché non si trova una alternativa bisogna rispettare almeno le regole imposte dai vari trattati da San.Pietroburgo a quello di Ginevra. Ma dato che NE Serbi NE Irakeni NE Afgani non hanno mai rispettato le convenzioni ne l'umana pietà, l'uso di proiettili all'uranio impoverito per fermare un carro che intende massacrare gente inerme in villaggi privi di interesse militare è una "triste" necessità. Si, in guerra si muore ed e` sempre un ingiustizia. Comunque da diversi punti di vista i proiettili all'uranio impoverito possono essere interpretati come una violazione della convenzione di Ginevra, tant'e` che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno avuto bisogno di vari scandali prima di ammettere che ne fanno uso. Una breve parentesi per sottolineareche mi sembra molto impreciso dire che serbi iracheni afghani e via dicendo non abbiano mai rispettato le convenzioni ne l'umana pieta`, ma do' per scontato che tu ti riferissi ai governi ed agli eserciti dei loro paesi. In ogni caso, senza voler iniziare un dibattito sulla guerra che effettivamente non e` l'obiettivo di questo forum...resta il fatto che stoccare le scorie implica dei costi "fissi", ed inevitabilmente fornirne una parte all'industria bellica e` economicamente conveniente. Il tutto significa che il rischio di un utilizzo sempre piu` massiccio di uranio impoverito come arma in guerra e` pressoche` inevitabile. Mi scuso per l'assenza di accenti, ho una tastiera molto scomoda. RE: Il problema delle scorie - Cher - 08-01-2011 12:53
Sintetizzo: RE: Il problema delle scorie - ESP - 21-01-2011 18:44
Salve, è il primo post, scusate ma non ho ancora letto il manifesto del forum, percui se violo qualche regola abbiate pazienza... RE: Il problema delle scorie - Cher - 21-01-2011 19:24
ESP ha Scritto: Salve, è il primo post, scusate ma non ho ancora letto il manifesto del forum, percui se violo qualche regola abbiate pazienza... ![]() Parliamo di scorie...qualcuno le teme, altri sorridono di paure che ritengono immotivate... ...andiamo al sodo. Mi risulta che per il 2017 sia previsto il ritorno dall'inghilterra di scorie radiottive là inviate dal nostro paese per la riprocessazione. Mi risulta che per il 2025 sia previsto il ritorno dalla francia di scorie nucleari là inviate per il medesimo motivo. (così come mi risulta che le due "partite" rappresentano solo una parte delle scorie prodotte dall'avventura nucleare italiana) Ora, vorrei sapere, quanto questo evento si verificherà, dove verranno collocate? Qui trovi una spiegazione articolata e NON faziosa senza entrare nel tecnicismo della materia. http://www.movisol.org/scorie2.htm Se vuoi approfondire in questo forum puoi trovare i vari link sulle varie tipologie di scorie: Partendo dalla trasmutazione fino alle scorie di tipo A di tipo B e di tipo C. Cmq il nucleare Italiano NON è stata una avventura ma una lungimirante intuizione da parte del Ing . Felice Ippoliti. Uscirà a breve un libro: http://www.amazon.it/miracolo-scippato-o...8860365422 Il dove verranno collocate, è solo un dettaglio! La sindrome psicotica collettiva basata sulle false informazioni hanno superato ogni decenza scientifica creando il problema e NON certo la sistemazione in sicurezza delle scorie. RE: Il problema delle scorie - ESP - 21-01-2011 20:43
Cher ha Scritto: Qui trovi una spiegazione articolata e NON faziosa senza entrare nel tecnicismo della materia. http://www.movisol.org/scorie2.htm Cmq il nucleare Italiano NON è stata una avventura ma una lungimirante intuizione da parte del Ing . Felice Ippoliti. Uscirà a breve un libro: http://www.amazon.it/miracolo-scippato-o...8860365422 Il dove verranno collocate, è solo un dettaglio! La sindrome psicotica collettiva basata sulle false informazioni hanno superato ogni decenza scientifica creando il problema e NON certo la sistemazione in sicurezza delle scorie. CHER, ti ringrazio moltissimo per la risposta... però...non te ne avere a male, non è che mi possa dire molto soddisfatto...mi spiego meglio... Ho letto con grande curiosità l'articolo che mi hai linkato...e se mi permetti vorrei fare qualche obiezione. La prima è che putroppo non posso dire di averla trovata "non faziosa"...l'autore difatti oltre a non essere pacato nella sua esposizione (usa continuamente termini sprezzanti nei confronti di chi evidentemente non la pensa come lui) ricorre ad iperboli che insospettiscono il lettore...un esempio per tutti quando tenta di affermare che dato che i rifiuti l'umanità li produce da sempre non ha senso opporsi altrimenti si è contro la razza umana... ...un argomento che visto dal mio punto di osservazione (un comune con una quota di riciclaggio al 70%) non posso che ritenere vecchio e pretestuoso. La seconda obiezione...haimè...hemmm.... ...è putroppo che l'autore si pone nell'articolo delle domande...si chiede in pratica cose tipo: ma perchè qualcuno dovrebbe mai dubitare sulla sicurezza dei depositi, visto che essi sono sicurissimi? In un altro punto dice inspiegabilmente che la cannabis (lasciamo stare cosa posso pensare io dal punto di vista morale sull'uso o meno di cannabis...) è cancerogena... Infine, per non dilugarmi troppo, parla della trasmutazione...anche qui in modo sospetto. 3 obiezioni, limitiamoci a queste...adesso vedo di spiegare meglio la motivazione di queste obiezioni: 1) I DEPOSITI sono sicuri perchè dubitano? Bhe, forse dubitano perchè il deposito ideale sarà sicurissimo...ma quelli realizzati dagli umani a volte no. Ad esempio esiste un deposito chiamato Asse, nell'avanzata germania, che era ritenuto sicurissimo...purtroppo però risulta che non lo sia più. Non doveva avere infiltrazioni d'acqua...invece risulta che le abbia...e che le abbia avute già dopo pochi anni...inoltre risulta che ci siano persino rischi di crollo delle gallerie. Secondo me, chi dubita, dubita perchè una cosa è la teoria, un'altra ciò che si verifica nella realtà...e trovo difficile dar loro torto se esistono esempi che mettono in allarme...(e quello di Asse non è il solo esempio). 2) La cannabis è cancerogena? Bhe...è un'intero secolo che ci sono ricerche in merito...ed in alcuni periodi ci sono state grandi pressioni perchè tali ricerche rivelassero che la cannabis fa male o peggio...ma purtroppo non è stato possibile dimostrarlo...cancerogena? Ma scherziamo? Ora...so che non c'entra niente...ma io non lo scriverei un articolo che voglio attendibile mettendoci dentro un evidente falso scientifico... 3) La TRASMUTAZIONE (ma si riferisce senz'altro al riprocessamento)..ora, se l'articolo l'avessi scritto io...e volessi convincere qualcuno che non ci sono rischi sulla base dell'onestà intellettuale...bhe, lo DIREI che la riprocessazione delle scorie da un lato dà nuovo "combustibile" ma che dall'altro produce "scorie"...un'altra volta. E SIAMO TORNATI AL PUNTO DI PARTENZA! ![]() ed alla mia domanda finale. Proprio tali scorie torneranno in Italia nel 2017 e nel 2025. Dove verranno messe? Tu dici che è un dettaglio. Io credo che non lo sia affatto. Dato che non mi risulta che sia pronto un sito idoneo...un sito SICURO esattamente come quello che l'autore dell'articolo propone...e dato che si parla nuovamente di nucleare in italia...io mi RIFIUTO di credere che si voglia intraprendere un ritorno al nucleare senza avere uno straccio di deposito per smaltire i problemi del nucleare già abbandonato (a torto o a ragione che sia). Sarebbe una cosa inconcepibile, buona da sola a fornire più di un motivo per opporsi al progetto...perchè rivelerebbe un pressapochismo ed un'impreparazione inaccettabili. Ora, dato che mi rifiuto di crederlo, mi chiedo: DOVE LE METTERANNO? E ancora, cosa si prevede di fare per le altre "scorie", ovvero i rifiuti radioattivi di classe varia di cui incredibilmente pare nessuno si sia ancora occupato? (ma forse questi tempi lunghi fanno parte di un piano strategico di gestione che io non conosco...mi sembra difficile, ma ipotizziamolo pure...) Infine...il termine avventura non aveva necessariamente un'accezione negativa....anche se vedere le dismissioni delle centrali ancora in corso dopo tanti anni (nonostante 3 delle 4 centrali "spente" fossero praticamente a fine vita...percui quello era comunque il loro destino), ed il termine lavori previsto per il 2030 non fa una buona impressione. Ciao e ancora grazie per la risposta! ESP P.S. A scanso di fraintendimenti...non è che la risposta sul DOVE LE METTERANNO la pretendo da te, sia chiaro... è una domanda aperta che mi angustia poichè nessuno sembra potermi dare informazioni in merito e mi stanno venendo brutte idee a riguardo. RE: Il problema delle scorie - Cher - 21-01-2011 21:48
Prego! RE: Il problema delle scorie - Cher - 25-01-2011 13:04
Se ci sono ancora dei dubbi sul fatto che l'uranio impoverito sia pericoloso a tal punto da giustificate gli atteggiamenti psicopatici nell'opinione pubblica si può accedere al #3 livello di conoscenza per approfondire l'argomento: RE: Il problema delle scorie - ESP - 25-01-2011 19:48
Cher ha Scritto: Prego! Qui il livello #2 ( riservato a chi vuole sapere e SCONSIGLIATO a persone affette da Ortorenergia *) http://www.ingegnerianucleare.net/Temati...corieA.htm * un nuovo neologismo da me coniato , in quanto mi rifiuto di usare termini che esulano dal ragionamento. Cher, sei molto gentile...(a parte i nomignoli, suvvia!!!) ...Ma mi sa che c'è un fraintendimento. Io sono abbastanza informato, te lo assicuro...sono anni che leggo e mi informo... ...e continuo ad imbattermi in una sorta di realtà sdoppiata. Da un lato soluzioni teoriche ineccepibili e perfette, anzi, assolutamente prive di possibilità di errori e di rischi. Dall'altro le stesse soluzioni, portate nella realtà ed inevitabilmente affette da errori, negligenze ed incidenti (a volte di una banalità sconcertante...non per la gravità, a volte considerevole, ma per la banalità che ha causato tali incidenti). Così, anche io mi sono riservato, a mio modo, di trattare solo di ciò che mi aiuta a capire, cercando di non farmi fuorviare. Proprio per questo io non mi fermo alle considerazioni generali, non mi limito ad esaminare i casi che evidenziano il fallimento di tali protocolli ipersicuri (teoricamente) di gestione dei rischi... Io voglio valutare i casi. Dato che in italia si vuole reitrodurre il nucleare...io mi chiedo, COME? E per l'oggetto di questa discussione mi chiedo: Come intendono gestire le scorie che GIA' abbiamo? E quelle future? Per quelle che già abbiamo, che abbiamo fatto? Una quota l'abbiamo data da riprocessare ad altri, discutibile, ma è pur sempre una strategia. Alla fine del processo ce le renderanno...in forma differente, ma non è che le si può usare come arredo per i parchi giochi degli asili, no? Allora ci sarà un sito ove stoccarle, dico io...una strategia su come gestirle. Invece no. Invece , nonostante le date di ritorno siano già fissate, sembra, incredibilmente, che nessuno abbia ancora idea di che farsene. Anzi, peggio. Sembra si volesse costruire tale sito a Scanzano Jonico. Sicurissimo. Tanto sicuro che il sito di S.Jonico è stato stralciato perchè una seconda valutazione ha stabilito che era tutt'altro che sicuro. Se la popolazione locale non fosse insorta (male informata, irrazionale...quello che vuoi) magari, come spesso accade nel nostro paese, lo costruivamo tutto il sito...poi, a soldi spesi...OPPPSSSSSSS!!!!! Bhe, insurrezione popolare, seconda perizia....risultato: a rischio sismico e di infiltrazione di acqua marina. Sicurissimo. Ora, non so che ne pensi tu, ma a me non servono altre prove per essere sicuro che questa faccenda sia gestita da dilettanti, o peggio. Dato però che io, al contrario di molti tromboni sempre sicuri di se stessi e sprezzanti nei confronti dei critici (sino a quando non succede qualche casino) ammetto sempre che potrei ignorare qualcosa...continuo a chiedere ed a cercare di capire se ci sia una soluzione...magari la ignoro io!!! Però, sinceramente, non è che mi si possa accontentare con la teoria. Il succo del mio pensiero è: Se non sei stato in grado, e non sei in grado di risolvere i problemi causati da opportunità del passato (nonostante tu abbia avuto tre quarti di secolo per farlo), non hai la credibilità per proporre alcunchè. Prima offri prove certe di essere in grado di governare i problemi, poi se ne riparla. E' la stessa cosa che chiedo a chi smaltisce l'olio usato della mia auto, posso chiederlo a chi maneggia plutonio? Oppure in quel caso mi devo fare da parte e accontentarmi di risposte generiche e rassicuranti? OVVIAMENTE DI TRATTA DI UN "TU" IMPERSONALE, non è che ce l'ho con te!!!!!! ![]() RE: Il problema delle scorie - Cher - 25-01-2011 20:30
Ok............... noto dalla tua risposta / considerazione, che non ti è chiaro il concetto/definizione e relativo processo di "scorie nucleari da centrali elettriche". RE: Il problema delle scorie - Cher - 26-01-2011 14:16 Peccato che la discussione sia scivolata sull'inconcludente piuttosto che sul pacato ragionamento di ipotesi risolutrici. RE: Il problema delle scorie - ESP - 26-01-2011 19:30
[quote=Cher] RE: Il problema delle scorie - ESP - 26-01-2011 19:33
Cher ha Scritto: Peccato che la discussione sia scivolata sull'inconcludente piuttosto che sul pacato ragionamento di ipotesi risolutrici. Cher...la discussione è scivolata sull'inconcludente perchè la mia domanda non ha avuto risposta. Le scorie stanno per tornare da riprocessamento, dove le metteranno? Se non c'è nemmeno uno straccio di "ipotesi risolutrice" mica è colpa mia. (neanche tua, certo). RE: Il problema delle scorie - Cher - 27-01-2011 16:32
ESP ha Scritto: Cher...la discussione è scivolata sull'inconcludente perchè la mia domanda non ha avuto risposta. Le scorie stanno per tornare da riprocessamento, dove le metteranno? Se non c'è nemmeno uno straccio di "ipotesi risolutrice" mica è colpa mia. (neanche tua, certo). http://www.movisol.org/scorie2.htm I differenti tipi di rifiuti nucleari. Tipo A - Rifiuti a bassa o media radioattività e a vita corta. Questi rappresentano il 90% della totalità dei rifiuti radioattivi. Nella maggioranza dei casi contengono radionuclidi che emettono raggi beta e gamma, poiché si tratta di filtri, [gant] e altro materiale costruttivo proveniente dalle centrali, dai laboratori di ricerca o dagli ospedali. Devono essere compattati e contenuti in fusti di metallo o di cemento, poi depositati nel centro di Soulaines. Il periodo della loro radioattività è inferiore ai 300 anni. Tipo B - Rifiuti a media radioattività e a vita lunga. La loro media attività può durare, in alcuni casi, alcune decine di migliaia di anni. Questi rifiuti rappresentano poco più del 9% della totalità dei rifiuti radioattivi. Si tratta di resine di depurazione, concentrati, filtri o gusci metallici che hanno contenuto l’uranio. Devono essere trattati al fine di abbassarne il volume, contenuti in fusti di metallo o di cemento, quindi depositati a La Hague. Una delle opzioni previste per la loro conservazione è l’interramento in profondità. Tipo C - Rifiuti a forte radioattività e a vita lunga. Questi rifiuti sono anche chiamati “scorie vetrificate” perché sono colati dentro adeguate matrici di vetro. Pur essendo estremamente attivi, rappresentano circa il 0,5% della totalità dei rifiuti radioattivi. Si tratta, principalmente, delle ceneri della combustione dell’uranio (o dei suoi prodotti di fissione) prodotte dalle reazioni che hanno luogo nel nocciolo del reattore, e che sono recuperate per fare parte di altro combustibile grazie alle operazioni di ritrattamento. Sono previste molte tappe, nella loro gestione: al momento, i prodotti della fissione sono conservati in forma liquida per cinque anni in opportune celle di acciaio inossidabile, mentre perdono parte del loro calore e della loro radioattività. La trasmutazione. Il plutonio costituisce la parte più pericolosa dei rifiuti di tipo C. Da qualche anno, è recuperato negli impianti come quello di La Hague ed è sottoposto al riciclaggio, poiché va a formare un nuovo combustibile speciale chiamato MOX. Il plutonio, così, si trasmuta all'interno dei reattori [a MOX] in elementi meno radioattivi, mentre fornisce energia ulteriore. Anche per gli altri radioelementi del tipo C è stato pensato un adeguato processo di trasmutazione. Sfortunatamente, il principale strumento di definizione delle procedure, Superphénix, fu smantellato sotto la pressione dei [soliti] ecologisti. Coal Ash è più radioattivo di rifiuti nucleari Con bruciando tutto il carbonio fastidiosi e altre impurità, centrali a carbone producono cumuli di radiazione Con Mara Hvistendahl | 13 Dicembre 2007 | http://www.scientificamerican.com/articl...lear-waste ".............A un estremo, gli scienziati hanno stimato fly ash radiazione nelle ossa individui 'a circa 18 millirems (millesimi di reale, di unità di misura per le dosi di radiazioni ionizzanti) un anno. Dosi per le due centrali nucleari, al contrario, andavano da tra tre e sei millirems per lo stesso periodo. E quando tutto il cibo è stato coltivato nella zona, dosi di radiazioni sono stati 50 al 200 per cento più alto di tutto il centrali a carbone............" Uranio impoverito http://wwwsis.lnf.infn.it/seminars/aespo...erito.html "........L'esposizione esterna massima ipotizzabile per un individuo completamente contornato dall' uranio impoverito è stata calcolata essere £ 0.025 mSv/h. L'esposizione reale massima ottenibile è quella per un individuo all'interno di un carro armato dotato di corazza all' uranio impoverito, le cui munizioni sono all’uranio impoverito. Un tipico valore misurabile è pari a 0.002 mSv/h. Guidando detto carro armato per 500 ore si potrebbe raggiungere il limite di dose per i membri del pubblico 1 mSv/anno. Vale la pena notare che il fondo ambientale è superiore a tale valore. (Trasparenza valori del fondo) Se l' uranio impoverito entra nel corpo possono aversi sia rischi dovuti agli effetti radiologici che ad effetti chimici. Vale la pena ricordare che l'attuale limite per l'esposizione professionale ai composti solubili dell'uranio è da mettersi in relazione alla massima concentrazione di uranio per grammo di rene. Qualsiasi tipo di effetto riscontrabile a danno dei reni a questo livello di concentrazione è da considerarsi essere piccolo e comunque transiente. Pertanto allo scopo di non far superare detti limiti per il rene, negli ambienti di lavoro è posta una limitazione nella concentrazione dell'uranio a 0.2 mg/ m3 per lavori di 8 ore/giorno con un limite di 0.6 mg/m3 per un massimo di 15 minuti. È difficile definire un limite sicuro per l'esposizione alle radiazioni con particolare riguardo agli effetti stocastici. Come già detto viene assunta una relazione lineare senza soglia fra gli effetti e le dosi. Il limite annuale per i membri del pubblico è pari a un mSv, per i lavoratori esposti 20mSv. Il rischio addizionale per tumori letali per mSv assorbito è pari a 1 su 20.000 da confrontare con l'incidenza naturale (tumori mortali + malattie mortali) 1 su 100 ovvero soltanto con l'incidenza di tumori pari a 1 caso su 350 (dati riferiti all'Italia 1984). Premesso che nel corpo umano sono mediamente presenti ~ 90 m g di uranio introdotti attraverso la dieta......." La soluzione è una corretta informazione e una adeguata attesa di "decadimento" della psicosi collettiva verso un problema che è stato strumentalizzato per promuovere energie così dette rinnovabili. Tutto il resto solo retorica. Per quanto riguarda l' "illuminazione" o "redenzione"di Chicco verso il nucleare , può rispondere Lui stesso...se vuole. Per approfondire l'argomento sulla radioprotezione: http://www.airm.it/Chi-e-l-Airm.html La scelta del luogo dove porre in sicurezza, spetterà a: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/fr...p;parse=no b) l’Agenzia ha la responsabilità del controllo e della verifica ambientale sulla gestione dei rifiuti radioattivi; RE: Il problema delle scorie - ESP - 01-02-2011 19:27
Cher ha Scritto: La scelta del luogo dove porre in sicurezza, spetterà a: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/fr...p;parse=no b) l’Agenzia ha la responsabilità del controllo e della verifica ambientale sulla gestione dei rifiuti radioattivi; Ok, e loro non sembrano saperlo. Siamo di nuovo al punto di partenza. Io cerco fatti, non teorie. Voglio che qualcuno mi dica: lo fanno là il deposito, e lo fanno così. Teoria ne so a pacchi ormai... :-) RE: Il problema delle scorie - Cher - 01-02-2011 21:50
ESP ha Scritto: Ok, e loro non sembrano saperlo. Siamo di nuovo al punto di partenza. Io cerco fatti, non teorie. Voglio che qualcuno mi dica: lo fanno là il deposito, e lo fanno così. Teoria ne so a pacchi ormai... :-) Teoria ne so a pacchi ormai... Non è mia intenzione "menar il cane per l'aia" ( è un modo di dire) Per la cronaca oggi 1 Febbraio: tratto dall'Occidentale Nominati i componenti dell'autority Fatta l'Agenzia per il nucleare ora tocca a quella per energia elettrica e gas di Diego Menegon1 Febbraio 2011 Il Governo, raccolti i pareri del Parlamento, ha deliberato la nomina dei cinque membri dell’Autorità per la Sicurezza Nucleare. Ora manca solo la firma di Napolitano per formalizzare la costituzione del collegio che sarà guidato da Umberto Veronesi e composto dai professori in Impianti nucleari Marco Ricotti e Maurizio Cumo, designati dal Ministro dello sviluppo economico, e dai giuristi Stefano Dambruoso e Stefano Laporta, designati dal Ministro dell’ambiente. Perché l’autorità acquisti piena operatività serve stabilire la sua sede. Roma è la candidata naturale, ma sono state proposte anche Milano, Genova e Torino. Con lo stesso decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che fisserà la dimora dell’agenzia, saranno decisi i compensi dei componenti dell’Agenzia. L’autorità è già dotata di uno Statuto, approvato la scorsa estate; manca, invece, il regolamento di organizzazione e funzionamento interni, da approvarsi con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri e la nomina del direttore generale, uno dei primi atti che verranno emanati dal collegio in via di costituzione. Umberto Veronesi, intanto, ha già annunciato a breve la convocazione di una prima riunione del vertice.....continua. Io cerco fatti, non teorie. Cmq per la cronaca le informazioni tecniche/scientifiche sono indicate nei post precedenti sono reali e non frutto di psicopatiche opinioni di chi che sia. Ok, e loro non sembrano saperlo. L'ubicazione delle scorie deve avere caratteristiche conformi ai parametri stabiliti dal' AIEA Siamo di nuovo al punto di partenza. Detto da uno che dice di essersi informato, mi stupisce dato che non esiste un deposito ufficiale in Italia........... Voglio che qualcuno mi dica: lo fanno là il deposito, e lo fanno così. .......lo saprai se vorrai informarti, sia il luogo che le specifiche tecniche. RE: Il problema delle scorie - ESP - 02-02-2011 19:58
Cher ha Scritto: Siamo di nuovo al punto di partenza. Detto da uno che dice di essersi informato, mi stupisce dato che non esiste un deposito ufficiale in Italia........... Lo so, lo so benissimo. Non era più semplice rispondere così? Lo so che nonostante abbiamo spento le centrali suppergiù da 20 anni ancora nessuno si è preoccupato di risolvere in maniera degna il problema dei contaminanti radioattivi che sono stati prodotti. e poi...a margine...UMBERTO VERONESI??????????? Dove si è laureato in FISICA NUCLEARE, il Dott Veronesi? O è forse un INGEGNERE SPECIALIZZATO? Sentiamo...quale titolo del settore vanta questo eminente specialista? Così, ora possiamo occuparci della vera domanda (vale a dire, giudicando i FATTI, il nucleare è nella pratica sicuro?): DOMANDA: Ma se chi aveva il DOVERE di occuparsi del problema dal 1955 ad oggi non l'ha fatto, perchè mai dovrei credere che lo farà in futuro? Quali garanzie mi si offrono per convincermi? E si badi, io non sono un bastian contrario professionista animato da chissà quali sentimenti irrazionali e agitato da chissa chi. Anzi, sono uno che irride i meschini mezzucci di chi vuole cavalcare il sentimento antinucleare per squallidi tornaconti di potere e prestigio personale... ...solo che, haimè, irrido quelli, ma mi preoccupo degli altri, vale a dire coloro che vorrebbero reimpiantare una tecnologia di cui non sono stati in grado di dimostrare NELLA PRATICA la sicurezza. Che sarebbe accaduto se il reattore di Lucens, nella vicinissima svizzera nel 1962 avesse fuso il nocciolo in superficie anzichè in una caverna? E se fosse stato in superficie...a TRINO VERCELLESE? Che sarebbe successo se l'esplosione di Mayak del 1957 fosse invece accaduta a saluggia (VC)? [per inciso, il reattore sperimentale SORIN di saluggia (coordinate 45°13'01.71"N - 8°01'46.42"E) nel 1994 fu sommerso dall'alluvione che mandò sotto mezzo piemonte...ma non ne parlò nessuno...curioso vero? Strano che non interessi a nessuno...era una bella isoletta di cemento in mezzo ad un bel lago di tre metri di profondità...ed all'interno di questa struttura per giorni irraggiungibile c'era il grosso delle scorie pericolose italiane...secondo me era una GRANDE notizia! Chissà perchè non è stata diffusa.] Dato che quando chiedo risposte razionali generalmente mi si risponde con della teoria o delle affermazioni massimaliste ingiustificate ("oggi non potrebbe più accadere" "cernobyl fu un errore umano dei sovietici") allora io mi attengo ai fatti, con semplici e chiare domande come: Dove, di grazia, volete mettere le scorie? E fido che la risposta "veramente non ne abbiamo idea" sia illuminante per chi è contrario e spunto di riflessione per chi è favorevole. Magari finisce che ci si lavora sù e tra vent'anni si può dare una risposta convincente...tipo: Lì, ecco guarda, questo è l'indirizzo, qui puoi leggere come le commissioni scientifiche internazionali abbiano effettuato i collaudi e certificato che esso sarà sicuro per tot anni.... Chissà, magari allora si potrà considerare una cosa intrinsecamente pericolosa come un'opportunità dal rischio calcolato. Oggi, così non è. Oggi a timori viene risposto disprezzo...e come sosteneva Carl Sagan questa è una delle cose che indicano la menzogna. P.S. Ah...per inciso, per chi non lo dovesse sapere....ho citato Cernobyl (non si può parlare di nucleare senza citare cernobyl...è come parlare dei film di Coppola senza citare il padrino!) Cernobyl era una centrale in cui almeno 3 gravi errori di progetto creavano un potenziale rischio di incidente grave. L'errore umano da solo non avrebbe causato l'incidente. Solo che: 1) In disprezzo alla sicurezza (tanto era sicuro!!!!!) per rendere più agevole il cambio delle barre di combustibile la struttura era praticamente a "cielo aperto"...con un semplice "soffittino" perchè non ci piovesse... ... A PROPOSITO! Oggi invece, ci piove. Piove sopra i detriti ed i materiali radioattivi bollenti, piove dagli squarci della copertura provvisoria (che cazzo, nel nucleare non c'è modo di vedere un problema risolto in modo definitivo!) grandi abbastanza da farci passare un'auto...bello vero? 2) la procedura di sicurezza vietava di lasciare meno di 30 barre di controllo dal reattore...ma era possibile estrarle manualmente comunque. Così ne furono lasciate in sede solo 7. 3) le barre di sicurezza erano state progettate con un errore, il loro uso, in casi come quello che si verificò non era efficace, anzi, causò un innalzamento imprevisto della potenza del reattore che si deformò i condotti delle barre stesse e la successiva esplosione del nocciolo. Fatti, solo quelli mi interessano. RE: Il problema delle scorie - Cher - 02-02-2011 21:27
Mi sfugge qualcosa, ma va bè.... RE: Il problema delle scorie - Dwalin - 02-02-2011 22:05
ti va bene questo? RE: Il problema delle scorie - ESP - 03-02-2011 11:20
Dwalin ha Scritto: ti va bene questo? http://www.nuclearnews.it/news-341/marea...a-imitare/ http://www.nuclearnews.it/news-517/energ...sicurezza/ Ovviamente no. Nessuno dei due link risponde alla mia domanda, ovvero dove verranno stoccate le scorie radioattive che stanno per tornare da francia ed inghilterra. Nè alle domande corollario, ovvero: come sarà costruito il sito, come sarà gestito, chi ne certificherà la sicurezza. Come già dicevo, si tratta dello standard minimo che richiedo a chi smaltisce l'olio usato della mia auto, non vedo perchè dovrei accontentarmi di meno per dei container di scorie radioattive. Non è colpa mia se chi doveva occuparsene non se ne è occupato ed oggi è possibile darmi solo risposte teoriche ed insoddisfacenti. Quando IO voglio perseguire uno scopo, lavoro seriamente per creare le condizioni adatte a soddisfare i favorevoli e fornire solidi argomenti a mio favore per i contrari. Perchè invece quando si tratta di nucleare, in italia, non si fa niente di significativo e ci si limita alla propaganda? Tuttavia...Il primo dei due link rimanda ad un articolo che rammenta l'enorme contaminazione causata da una trivellazione profonda nel golfo del messico. [e noto che sembra sia solo io a scorgere l'allarmante pararallelo tra l'aver consentito la fuoriuscita del greggio e ciò che accadrebbe consentendo la fuoriuscita di contaminanti radioattivi da un enerme sito ove essi fossero stoccati] Se non è chiaro (ma dovrebbe esserlo) le catastrofi causate da una tecnologia non giustificano l'adozione di altre tecnologie che causano catastrofi differenti. Ergo: affermare che ci sono gli scippatori per le strade non fornisce giustificazione all'attività di rapina a mano armata nelle farmacie. Inoltre, l'adozione di poche centrali nucleari in italia avrebbe un effetto pari a ZERO sulle attività estrattive di petrolio nel mondo, e pari a ZERO anche sulle attività estrattive ITALIANE nel mondo. Ma visto che si vuole introdurre questo tema, vediamo...ho altre domande naturalmente! 1) Quante centrali nucleari a fissione sarebbero necessarie per portare a ZERO le attività estrattive di petrolio in tempi ragionevoli? [lasciamo stare i livelli di CO2, altrimenti saremmo costretti a contare la CO2 prodotta dalle attività estrattive dell'uranio, per la costruzione della centrale e dei siti di stoccaggio, per la dismissione delle centrali...] 2) Quanto durerebbero i combustibili noti per la fissione con tale numero di centrali? [Hem...come sappiamo tutti BENISSIMO le centrali IV gen. e quelle a fusione per ora sono "mondo dei sogni", quindi, ti prego, nel tuo interesse, evita di costringermi a spiegare perchè non voglio siano citate] 3) ovviamente...dove verrebbero stoccati i materiali pericolosi? Ovviamente in ragione della QUANTITA' che teoricamente sarebbe prodotta in quelle condizioni. [materiali pericolosi: residui di estrazione del minerale; scorie ad alta attività; materiali contaminati (compresa la centrale stessa)] P.S. Ovviamente sarò lietissimo di affrontare con te questa discussione (e ti ringrazio per avermi dedicato il tuo tempo ovviamente! :-) ma prima vorrei che anche tu ammettessi che non c'è uno straccio di luogo ove mettere le scorie radioattive che attendiamo. Cosa che non dovrebbe costarti alcuna fatica, dato che è semplicemente la verità. Così, per chiarezza e semplicità prima di passare ad altro. RE: Il problema delle scorie - ESP - 03-02-2011 12:07
Cher ha Scritto: Mi sfugge qualcosa, ma va bè.... Non intendo polemizzare punto su punto, in quanto, escludendo il perché o percome i fatti restano e l'opinione del fatto è irrisoria. Personalmente ogni singolo "problema" è un'occasione unica per migliorare la progettazione in un sistema complesso. Anche a me sfuggono delle cose, è umano credo... ![]() Sul resto del tuo pensiero direi che abbiamo una perfetta identità di vedute. I fatti restano fatti. Ed anche io credo che a furia di perfezionare sarebbe potenzialmente possibile arrivare un giorno a creare un sistema di produzione di energia nucleare sufficientemente affidabile. NON senza rischi, ma tale da offrire sufficienti garanzie di costo/beneficio. Quello che però io credo (e potrei ovviamente sbagliarmi, come tutti) è che la tecnologia della fissione abbia perso la sua occasione per farlo. Se in questi 75 anni circa non ci si fosse accontentati dell'esistente probabilmente oggi le cose sarebbero differenti. Così non è stato. E secondo me è meglio concentrarsi oggi su altre tecnologie piuttosto che usare risorse per migliorarne una che ha mostrato ampiamente i suoi pericolosi limiti. Forse un giorno avremo una fusione sicura (tra un secolo o giù di lì), speriamo. Non chiederei di meglio. Cher ha Scritto: Citare Cernobyl come esempio "Timore" verso il nucleare ,non solo è ERRATO , dal mio punto di vista,ma è ancor più grave perché esalta un fatto ignorando il contesto. Spiegare Cernobyl come si è generato il disastro, le motivazioni ,la tecnologia e le relative ricadute sulla salute e sull'ecosistema è molto interessante, se il fatto è ineluttabileil risultato è di porre la questione sicurezza nucleare al centro di ogni nuovo progetto. Nel rispetto del tuo punto di vista... Vorrei dissentire. Mi spiego prima con un esempio. Quando si parla del possesso di armi da fuoco si mette l'accento, tra le altre cose, sul fatto che esse vanno custodite in armadi blindati. Questo perchè non vengano maneggiate da non esperti o bambini. Se guardiamo cosa può accadere in tal caso troveremo che la stragrande maggioranza delle volte, ANCHE SE UN BAMBINO MANEGGIA UN'ARMA, semplicemente non succede nulla. Perchè è scarica, perchè non sa come caricarla, perchè si limita a guardarla. Talvolta accadrà un incidente di lieve entità, ad esempio sparerà accidentalmente ad un muro, o in un campo...senza conseguenze. Talvolta accadrà un incidente grave...lui stesso, un animale, un'altra persona resteranno feriti più o meno seriamente. Occasionalmente avverrà una catastrofe, ovvero qualcuno rimarrà ucciso. In ragione di tale occasionale e raro incidente catastrofico e della possibilità che ne avvengano altri meno gravi l'arma stessa viene considerata intrinsecamente pericolosa. Se si considera il numero di armi che girano ogni anno in italia, più quelle custodite in luoghi sicuri ed il numero di feriti o morti si rileverà che la percentuale di probabilità di avere un incidente è bassissima. Ciò nonostante la sua pericolosità esiste, sulla base TEORICA del fatto che essa potrebbe causare un incidente catastrofico, la morte di un essere vivente. Allo stesso modo, l'incidente di Cernobyl ha reso manifesta la possibilità che un analogo incidente catastrofico si possa verificare. Non è ESALTARE un fatto ed IGNORARE IL CONTESTO. E' la gravità potenziale dell'evento che descrive il rischio, non la sua frequenza. E questo è un altro FATTO, si chiama RISK ANALISYS, il documento alla base di ogni progetto. Il problema è che in tale documento si esplicita il rischio e si descrivono i modi in cui si intende ridurlo o azzerarlo. ALLA VOCE: FUSIONE DEL REATTORE corrispondono molti metodi per CERCARE di evitarlo e per RIDURRE le conseguenze. Con Cernobyl alcuni credono di avere capito che le conseguenze possono essere tanto gravi da non poter considerare sufficiente nemmeno una riduzione del rischio a livelli di probabilità astronomici. Altri dicono che sono già soddisfatti così, dopo aver aggiunto altre sicurezze. Non sembrano però riflettere sul fatto che hanno capito quali altre sicurezze dovevano introdurre DOPO avere osservato cosa aveva causato l'incidente. Cher ha Scritto: Si facesse lo stesso per AUTO,AEREI,NAVI............. Cmq l'industria petrolifera stà guardando alle norme di sicurezza del nucleare con estremo interesse e stà valutando di inglobarle nelle proprie norme. Ritengo saggio che l'industria petrolifera guardi alle norme di sicurezza del nucleare per migliorare le proprie. E lo ritengo perchè solo l'industria nucleare ha dovuto sviluppare norme così severe perchè c'era la CONSAPEVOLEZZA che la propria attività ed i propri rifiuti avrebbero potuto causare un GENOCIDIO. Ciò non significa che il nucleare è sicuro, significa che affronta dei rischi IMMANI e cerca con coscienza di ridurli. Del resto, non si mettono freni a disco a 6 pistoni sulle biciclette, invece si mettono sulle moto da 200 Kg con motori capaci di spingerle a più di 300 km/h. E non vuole certo dire che andare a 300 km/h è più sicuro che passeggiare in bicicletta, come è OVVIO. Cher ha Scritto: Come trovo il link , lo metto. Tornando alle scorie, questa news ti lenisce un pò le tue angosce? ![]() http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...aabc.shtml ...."Saglia ha aggiunto che «il deposito nazionale dei rifiuti nucleari deve essere realizzato entro il 2011, anche perché ce lo impone una direttiva europea. L`individuazione del deposito segue un suo iter autonomo, indipendente dalla realizzazione del programma nucleare». Senti Cher, adesso, dimmi.... ...come potrebbe TRANQUILLIZZARMI leggere un documento (un articolo di giornale....) che dice che quest'anno (il 2011!!!!!) deve ESSERE REALIZZATO un deposito di scorie radioattive che in altre e più avanzate nazioni ha richiesto ANNI di studio ED ANNI di realizzazione per ottenere luoghi che si sono rivelati INADATTI E PERICOLOSI? Ma vuoi prendere in giro me o te stesso? RE: Il problema delle scorie - Dwalin - 03-02-2011 14:15 veramente io rispondevo mettendo i link delle aziende petrolifere che vogliono avere le stesse norme dell'industria nucleare per aumentare la sicurezza dei propri impianti, anche se non ho messo spiegazione, essendo una risposta ad una risposta immediatamente precedente, mi pareva lampante RE: Il problema delle scorie - Cher - 03-02-2011 15:41
......lenire le angosce....... voleva solo stemprare lo scambio di opinioni. RE: Il problema delle scorie - ESP - 03-02-2011 18:41
Dwalin ha Scritto: veramente io rispondevo mettendo i link delle aziende petrolifere che vogliono avere le stesse norme dell'industria nucleare per aumentare la sicurezza dei propri impianti, anche se non ho messo spiegazione, essendo una risposta ad una risposta immediatamente precedente, mi pareva lampante Pazienza, non era quotato, pensavo dicessi a me...perchè, ti secca che ti abbia scritto? :-) RE: Il problema delle scorie - ESP - 03-02-2011 18:43
Cher ha Scritto: ......lenire le angosce....... voleva solo stemprare lo scambio di opinioni. Qui un argomento interessante non redatto da dei giornalisti: http://www.archivionucleare.com/files/EN...aliano.pdf ------------ Ps, grazie per i link ![]() Ma non serve stemperare...è già tranquillissimo! ![]() RE: Il problema delle scorie - ESP - 03-02-2011 20:41
Questo documento dà qualche parziale idea di come sono pessimamente gestite le vecchie scorie nucleari. RE: Il problema delle scorie - Cher - 28-07-2011 18:07
http://www.world-nuclear-news.org/WR_Eur...07111.html RE: Il problema delle scorie - AleD - 28-07-2011 18:56
ESP ha Scritto: I fatti descritti, ho controllato, sono veri e confermati. Come anche l'affermazione che il riprocessamento del nostro vecchio combustibile produce plutonio da usare per le bombe atomiche? Poi circa la contaminazione da plutonio, da una parte si dice che la sogin sia rassicurante, dall'altra che non è vero. Peccato che alla fine non si sappia quanto sia sta contaminazione. Quanto è? |