La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? |
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dany
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RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?
Non ho il libro di Clò, quindi non so quale grafico abbia riportato.
Il trend di produzione di energia elettrica (TWh) per fonte nucleare al mondo, anche guardando i soli ultimi 10 anni è positivo, il lieve calo del 2006 non inficia ciò; per esempio é già calata lievemente nel 2003 per riprendersi nel 2004. Tieni presente che le fonti che percentualmente sono cresciute di più, al mondo, sono il gas e il carbone:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/29ELEC.pdf
l'Italia é uscita dal nucleare per motivi politici e si é attaccata alla canna del gas!
Considero come risposta solo la parte quotata.
Nel resto non riesco a seguirti... forse colpa mia
Ti consiglio di leggere il libro di Clò, dove trovi argomentazioni, per me valide, sul perché il nucleare potrà andare avanti solo con l'aiuto dello Stato. (Del resto anche per le rinnovabili c'è un notevole esborso finanziario da parte dello Stato)
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03-12-2010 20:47 |
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sexyteo
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RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?
Ohibò! C'é poco da seguire: attualmente (2010) ci sono 58 reattori nucleari in costruzione al mondo (per un totale di quasi 61 GWe), altri 148 reattori ordinati (per 163,3 GWe) e 331 proposti (per 376,5 GWe).
Non ho bisogno di leggere il libro da te citato, quando mi informo vado direttamente alla fonte leggendo i dati, gli studi e i rapporti redatti dagli enti competenti, dalle università di prestigio e dalle riviste specializzate.
Penso tu confonda aiuto di stato a fondo perduto: le rinnovabili (eolico e solare) con le garanzie di credito.
Per esempio, l'amministrazione Obama ha concesso non un "finanziamento" ma una garanzia di credito di 8,33 miliardi di dollari per la costruzione di due nuove centrali nucleari AP1000 da 1.100 MW ciascuna nel sito di Vogtle, in Georgia.
In Finlandia, il costo della centrale di Olkiluoto è finanziato per il 20% "in equity" (ovvero, con capitali propri di TVO), per il 5% dagli azionisti di TVO e per il 75% attraverso il ricorso al credito bancario: è la stessa struttura finanziaria adottata per il finanziamento dei nuovi impianti nucleari in corso di autorizzazione negli USA. Il consorzio committente dell’impianto (TVO) è partecipato dallo stato al 43% ma è in maggioranza privato (57%) ed opera all’interno di un sistema elettrico gestito in regime di economia di mercato.
Se invece si si guarda solo attraverso l'ottica dei profitti per gli azionisti, la fonte più conveniente (per gli azionisti) é il gas: basso investimento iniziale, guadagni da subito e gli aumenti ineserobili della materia prima (il gas) tutti a carico dei contribuenti! Come si fa in Italia.
Sui costi ed altri aspetti, leggiti gli studi in cui parlo nel thread.
Ti consiglio questa lettura:
http://www.assonucleare.it/Bufale%20Nucl...cleari.htm
Considero come risposta solo la parte quotata.
Nel resto non riesco a seguirti... forse colpa mia
Ti consiglio di leggere il libro di Clò, dove trovi argomentazioni, per me valide, sul perché il nucleare potrà andare avanti solo con l'aiuto dello Stato. (Del resto anche per le rinnovabili c'è un notevole esborso finanziario da parte dello Stato)
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03-12-2010 21:41 |
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Cher
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RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?
Ti consiglio di leggere il libro di Clò, dove trovi argomentazioni, per me valide, sul perché il nucleare potrà andare avanti solo con l'aiuto dello Stato. (Del resto anche per le rinnovabili c'è un notevole esborso finanziario da parte dello Stato)
Non esistono motivazioni valide! Il nucleare può andare avanti benissimo da solo, ma qui è un pò più complessa da spiegare.
Quello che noto che esiste la convinzione che "....c'è un notevole esborso finanziario da parte dello Stato".... è assolutamente NON VERO, ma fatto credere, da qui la confusione:
Ti riporto una parte saliente dell'ultima relazione dell'autorità dell'energia al governo:
Tratto dalla relazione dell’autority sull’ energia del 20 /10/2010 al Senato:
Da pag 25 ……..”In particolare, nell’anno 2010, la
componente tariffaria A3, quella appunto destinata a remunerare lo sviluppo delle fonti
rinnovabili, è arrivata a gravare sui consumatori per circa il 9% della loro spesa
complessiva, al netto delle tasse. Questo meccanismo di tipo parafiscale (peraltro
ulteriormente gravato dall’IVA in bolletta) soprattutto ove i costi diventino ancora più
rilevanti, presenta problemi di equità distributiva. Infatti i consumi di energia elettrica non sono proporzionali ai redditi, sia con riferimento alle persone fisiche che alle imprese. Ne deriva che una famiglia a basso reddito ma ad alti consumi (ad esempio una famiglia numerosa) è chiamata a contribuire alla copertura degli oneri dell’incentivazione delle fonti rinnovabili in misura superiore ad un single benestante;allo stesso modo un’impresa ad alti consumi elettrici ma con modesti utili contribuisce più di un’impresa con utili elevati e bassi consumi.”…….
Quanta diffusione e quanti commenti hai letto su questo "irrilevante" dettaglio?
Nulla! Da qui la mia lapidaria esposizione che NON esistono motivazioni valide perché il nucleare debba andare avanti con i contributi statali!
Lo stato, inteso come istituzioni, deve far rispettare la legge e sgombrare il campo da melense opinioni che hanno solo come scopo quello di intricare ancora di più delle "semplici"* realizzazioni di impianti.
*é volutamente sarcastico, ed è inteso, che non c'è solo una impresa che ha la capacità per costruire un impianto!
Immagina se l'enorme esborso dei cittadini fosse finalizzato solo a copertura degli investimenti,( manco verrebbero spesi) invece di buttarli per pagare 0,50 € al Kw l'energia prodotta da FV quando con il Nucleare siamo a 0,07 Kw.
Inaudito!
Una fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.
Cher03@hotmail.it
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04-12-2010 13:21 |
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mi.greco
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RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?
Caro Cher,
ho l'impressione che stiate affrontando un problema ancora prematuro.
Aspettate...vedrete che il giorno in cui si dovesse sboccare l'odierno "fermo" al nucleare, salterà fuori anche questo problema tra i tanti che le parti avverse sapranno "inventarsi".
Oggi, intanto il Nucleare non va avanti, nè da solo, nè in "danarosa compagnia" dello Stato.
Tutto è fermo perchè, superato lo scoglio Veronesi non si supera quello di Michele Corradino.
La dignità ed il lavoro dei nostri scienziati vengono ancora calpestati.
La lotta di potere, oggi volgarizzata anche nel linguaggio, non guarda in faccia nessuno.....e noi ci preoccupiamo dei costi, del cattivo giornalismo e dell'ignoranza pubblica.
A mio avviso, quando potrò girare l'interruttore di casa per una corrente economica,erogata da una Centrale Nucleare, o se volete, da altro, già mi sarà costata troppo cara, sia soltanto valutando i danni al mio sistema nervoso, al mio fegato, al mio tempo perso nell'attesa del "grande" evento.
Michele Greco
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04-12-2010 19:21 |
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dany
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RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?
Ritornando al titolo del thread La comunicazione corretta sul nucleare… ,
credo che siano da ricordare le prime righe della premessa del libro “Si fa presto a dire nucleare” di Alberto Clò:
Sono un nuclearista. Non pentito. Non nutro alcun pregiudizio contro questa tecnologia, pur consapevole della sua complessità, delle sue implicazioni sociali, delle delicate problematiche che pone a livello internazionale. Essere nuclearista non significa, tuttavia, esserlo in modo fazioso. Ritengo, anzi ,che la faziosità di molta sua tifoseria danneggi il nucleare più dei movimenti che gli si oppongono, in modo magari altrettanto fazioso.
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04-12-2010 19:32 |
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Cher
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RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?
Ritornando al titolo del thread La comunicazione corretta sul nucleare… ,
credo che siano da ricordare le prime righe della premessa del libro “Si fa presto a dire nucleare” di Alberto Clò:
Sono un nuclearista. Non pentito. Non nutro alcun pregiudizio contro questa tecnologia, pur consapevole della sua complessità, delle sue implicazioni sociali, delle delicate problematiche che pone a livello internazionale. Essere nuclearista non significa, tuttavia, esserlo in modo fazioso. Ritengo, anzi ,che la faziosità di molta sua tifoseria danneggi il nucleare più dei movimenti che gli si oppongono, in modo magari altrettanto fazioso.
Pienamente d'accordo!
Dove era il Sig. Clò , così esperto e così dentro la politica per alzare almeno un lamento o un "latrato" quando esseri pieni di boria hanno " stroncato" il nucleare esistente , prima fermando e poi smantellare le centrali esistenti - nuove funzionanti- quelle pronte a partire?
Però se vogliamo fare gli struzzi, ok, ma viste le sedute spiritiche, meglio stare zitti!
Personalmente resto dell'idea che per ogni fesseria divulgata ci voglia una risposta decisa e determinata che identifichi "l'untore".
Oramai siamo alle idiozie totali e mi può star bene, ma che si metta anche i "distratti" a fare i saccenti, la domanda è : Dove eri quando il tutto ( nucleare) lo stavano strasformando in "nutella"?
Per meglio chiarire il mio pensiero e non generi polemica, il Governo, ha deciso il ritorno al nucleare, non lo sta valutando!
Argomentazioni che pongono come "priorità" le problematiche sotto forma di ipotesi, sono da placare subito!
Più che altro che veicolano dei messaggi che spesso sono "appigli" per anti nuclearisti.
Vedasi la segnalazione del dato estrapolato dal libro di Clò e diffuso da Repubblica, ripreso in questo thread con relative spiegazioni.
Peccato che spiegazioni non verranno mai riprese da Repubblica e segnalate ai suoi lettori!
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Messaggio modificato il: 05-12-2010 alle 16:00 da Cher.
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04-12-2010 20:12 |
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mi.greco
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RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?
x Cher
E' probabile che stiamo attribuendo a queste pagine che ci ospitano troppo potere divulgativo. Ciò non mi preoccupa considerando che, "parlando" tra noi, miglioriamo la conoscenza dei tanti problemi sull'Energia del nostro paese a prescindere dal leggere libri adeguati che richiedono, purtroppo, tempo che non c'è.
In riguardo al tuo "chi se ne frega" non sono d'accordo.
Personalmente, quando abbraccio l'idea di combattere per un problema che mi interessa, vado fino in fondo. Non sono un fatalista, nè un pessimista. La parola "Pazienza!" non mi appartiene. Nel nostro privato ognuno è libero di lavorare a propri progetti anche se non riflettenti interessi energetici o, in modo più ampio,scientifici; tu lavori ad una autonomia energetica alternativa, io ad una energica autonomia di coscienza sociale che manca al nostro Bel Paese.
Difronte alla strafottenza dei media, alla ottusa chiusura mentale al comprendere, ai presunti diritti anticostituzionali di politicanti investiti di ogni potere, non si può restare "a guardare", non si può soccombere e rinunciare ai propri diritti con un "Pazienza!" o con un "Chi se ne frega".
Michele Greco
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05-12-2010 15:43 |
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Cher
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RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?
Una leggera deriva, ho provveduto. Grazie dell'attenzione alle mie esternazioni!
Finché ci è permesso esprimerci, esprimiamoci...... :-)
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05-12-2010 16:06 |
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Cher
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RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?
Un dettaglio sul Prof. Clò :
.......bolognese prof. clò, prodiano di ferro, superesperto di "energia" e componente del cda dell'eni......
Ummmmmmmmm
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08-12-2010 15:09 |
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Cher
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RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?
dopo gli ultimi eventi, credo utile rispoverare questo thread
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29-05-2011 13:05 |
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