La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - Cher - 24-11-2010 21:52
Seguo con interesse le utilissime informazioni e link, che si recuperano sul questo forum.
Poi mi capita di parlarne con qualcuno, sui i vari aspetti del nucleare e spesso è talmente difficile essere, non dico convincente, ma instaurare la comunicazione corretta che mi domando:
Che sia il caso di studiare un metodo comunicativo?
Una sorta di domanda a risposta e viceversa, ma riservata alla gente comune, voi che ne pensate?
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - sexyteo - 26-11-2010 19:47
Seguo con interesse le utilissime informazioni e link, che si recuperano sul questo forum.
Poi mi capita di parlarne con qualcuno, sui i vari aspetti del nucleare e spesso è talmente difficile essere, non dico convincente, ma instaurare la comunicazione corretta che mi domando:
Che sia il caso di studiare un metodo comunicativo?
Una sorta di domanda a risposta e viceversa, ma riservata alla gente comune, voi che ne pensate?
Non sono un esperto di comunicazione, però credo che intanto, una corretta informazione parta dai dati reali, quelli più elementari, riferiti a nazioni, macroaree (Europa o OCSE, per esempio) o al mondo (citando agenzie e organismi internazionali, accademie e bibliografia prestigiosa):
1- impianti esistenti
2- impianti in costruzione
3- potenza elettrica installata
4- energia elettrica prodotta
5- costi
poi ci vorrebbe una vasta operazione antibufala per spiegare come funziona la filiera nucleare civile. Ovviamente ci vorrebbero le facce giuste... bene la scelta di Umberto Veronesi a presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare italiana, ma ci vorrebbero persone di compentenza che nei confronti televisivi smontino pezzo per pezzo le stupidaggini verdi (non che ci voglia molto!), Giorgio Prinzi e Maurizio Cumo (già membro del Consiglio Direttivo dell'Agenzia per la sicurezza nucleare italiana) sarebbero l'ideale (Paolo Fornaciari purtroppo è venuto a mancare l'anno scorso), poi ci vuole una faccia che sappia comunicare... due nomi su tutti: Myrta Merlino e Piero Angela.
Anche visi più noti, esponenti della Scienza italiana, già ottimi divulgatori, come Margherita Hack, Antonio Zichicchi, Tullio Regge, Carlo Bernardini, Enrico Bellone, Roberto Vacca (solo per citarne alcuni) possono aiutare nella comunicazione.
PD... sveglia!
http://www.ilriformista.it/stories/Prima...na/223074/
Tuttavia non sono ottimista per 2 ragioni:
1- in Italia la cultura scientifica é rarissima! Lo confermano vari dati internazionali (OCSE-PISA), le immatricolazioni nelle facoltà scientifiche/tecniche del Belpaese e la classe politica sia locale che nazionale.
2- gli atteggiamenti integralisti-ambientalisti sono troppo trasversali per essere collocati in un unica parte politica; certo, non sono omogenei ma ci sono un pò ovunque. Salvo pienamente solo Futuro e Libertà del Presidente Gianfranco Fini e i centristi, parzialmente la Lega e la PDL, male il PD e pessimo il blocco di sinistra (IDV compresa).
Ho aperto il thread "email su nucleare e media" sperando che serva a qualcosa, ma... mi trovo a commentare troppo spesso fesserie megagalattiche e se hai avuto voglia di leggere anche solamente i miei ultimi post saprai a cosa mi riferisco! Una tra le tante: ma come ca**o é possibile affermare (La Repubblica, 15 Marzo 2010) che "In Europa il contributo del nucleare alla potenza elettrica installata è sceso dal 24% del 1995 al 16% del 2008. L’energia elettrica prodotta col nucleare nel mondo è diminuita di 60 TWh dal 2006 al 2008"!?
E' come dire che la Terra é piatta o che l'Inter abbia vinto 7 coppe dei campioni/champions league! Sono affermazioni palesemente fasulle, smentite dai semplici fatti.
Idem per le farneticazioni di Vittorio Cogliati Dezza, attuale Presidente di Legambiente.
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - sexyteo - 27-11-2010 03:01
Con questi risultati quale comunicazione vogliamo fare!?
http://www.disal.it/Objects/Pagina.asp?I...ai%20licei
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - Cher - 27-11-2010 13:21
Tratto da :http://www.ilgiornale.it/interni/governo_strategia_colpire_litalia_la_nuova_frontiera_guerra_fredda/27-11-2010/articolo-id=489697-page=0-comments=1
Che si adatta perfettamente al nostro argomento:
Oggi l’offensiva contro l’Italia è mediatica. Come viene condotta? I giornalisti sono complici di un Grande Fratello? No, eppure sono funzionali a disegni di cui loro stessi, sovente, non sono nemmeno consapevoli. Esistono tecniche di comunicazione che permettono di condizionare non un giornale o una tv, ma l’insieme della stampa. Se stabilisci un frame ovvero una «verità» impressa nella coscienza pubblica, il gioco è fatto. Quel frame diventa le lente attraverso cui i mezzi di informazione parlano all’opinione pubblica.
Se poi aggiungiamo un' estratto (dalla segnalazione di Sexiteo):
tratto da:
http://www.disal.it/Objects/Pagina.asp?I...ai%20licei
Infine, per quanto riguarda capacità logiche e argomentative, punto dolens per tutti, mentre i ragazzi degli istituti settentrionali e centrali si sono attestati sul 70% delle insufficienze, quelli del Sud sono rimasti al 66,6%. In questo caso, però, sono stati sopravanzati dai coetanei settentrionali nel conseguimento dei livelli di eccellenza (9% contro il 5,3%).
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - dany - 03-12-2010 17:59
Una tra le tante: ma come ca**o é possibile affermare (La Repubblica, 15 Marzo 2010) che "In Europa il contributo del nucleare alla potenza elettrica installata è sceso dal 24% del 1995 al 16% del 2008. L’energia elettrica prodotta col nucleare nel mondo è diminuita di 60 TWh dal 2006 al 2008"!?
E' come dire che la Terra é piatta o che l'Inter abbia vinto 7 coppe dei campioni/champions league! Sono affermazioni palesemente fasulle, smentite dai semplici fatti.
Sto leggendo "Si fa presto a dire nucleare" di Alberto Clò.
Nella Fig.1.3 di pag.24 sono riportati i dati per quanto attiene la produzione e quota di energia nucleare nella generazione elettrica MONDIALE. Nella figura i numeri vanno "individuati", comunque mi sembra che a livello mondiale nel 95 il nucleare era al 17-18% e nel 2008 al 14-15%, ; anche nei dati relativi alla produzione si nota una diminuzione negli ultimi anni!.
Detto questo ora mi chiedo: come fa a dire che le informazioni di Repubblica (relative all'Europa) sono palesemente fasulle?
Ho forse interpretato male i dati di Clò?
Mi scuso se sono io che non ho capito un tubo....
...del resto sono ignorante in materia e solo la partecipazione ad un seminario durante la Settimana della scienza che si è svolta a Frascati nello scorso mese di settembre mi ha scatenato la curiosità!
Grazie per l'attenzione
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - sexyteo - 03-12-2010 18:10
Ciao, leggi questo mio recente post sull'argomento (sono riportati i dati internazionali delle agenzie competenti), l'ennesimo:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...712#pid712
ti consiglio, se hai voglia, di vederti il thread che ho aperto in merito:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...php?tid=70
Alberto Clò farebbe bene a occuparsi di politica e di sedute spiritiche!
Detto questo, non confondere la produzione percentuale (%) con la produzione di energia (TWh) con la potenza installata (TW). Vedi questo grafico:
http://www.world-nuclear.org/uploadedIma...uction.png
percentualmente c'é stato un piccolo calo PERCENTUALE (rispetto alle fossili, sopratutto) della produzione di energia elettronucleare, di circa 2% (sul totale), negli ultimi 20 anni, ma anche un aumento nella produzione di energia (TWh) nello stesso intervallo di tempo; in altre parole, la richiesta di energia elettrica negli anni, é aumentata più velocemente dell'incremento della produzione di energia per fonte elettronucleare.
Vediti il post indicato all'inizio in cui sono indicati dati riguardanti macroaree, singole nazioni e gli attuali (e futuri) investimenti sul nucleare.
Di qualche interesse questo articolo:
http://ideeperilpresente.wordpress.com/2...sto-detto/
Credo che la comunicazione debba essere vera e completa!
Sto leggendo "Si fa presto a dire nucleare" di Alberto Clò.
Nella Fig.1.3 di pag.24 sono riportati i dati per quanto attiene la produzione e quota di energia nucleare nella generazione elettrica MONDIALE. Nella figura i numeri vanno "individuati", comunque mi sembra che a livello mondiale nel 95 il nucleare era al 17-18% e nel 2008 al 14-15%, ; anche nei dati relativi alla produzione si nota una diminuzione negli ultimi anni!.
Detto questo ora mi chiedo: come fa a dire che le informazioni di Repubblica (relative all'Europa) sono palesemente fasulle?
Ho forse interpretato male i dati di Clò?
Mi scuso se sono io che non ho capito un tubo....
...del resto sono ignorante in materia e solo la partecipazione ad un seminario durante la Settimana della scienza che si è svolta a Frascati nello scorso mese di settembre mi ha scatenato la curiosità!
Grazie per l'attenzione
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - Cher - 03-12-2010 19:30
se repubblica si fosse degnata di leggere queste info di stretta fattura propagandistica...... e avesse innescato il doveroso contraddittorio, dimostrava che infondo non sono quello che sono.
divulgando una fesseria, hanno confermato quello che sono se non peggio.
http://www.ilpopolodellaliberta.it/speci...cleare.pdf
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - dany - 03-12-2010 19:39
Detto questo, non confondere la produzione % con la produzione di energia (TWh) con la potenza installata (TW). Vedi questo grafico:
http://www.world-nuclear.org/uploadedIma...uction.png
percentualmente c'é stato un piccolo calo PERCENTUALE (rispetto alle fossili, sopratutto) della produzione di energia elettronucleare, di circa 2% (sul totale), negli ultimi 20 anni, ma un aumento nella produzione dei energia (TWh) nello stesso intervallo di tempo;
Il grafico è quello che sta anche nel libro di Clò.
Confermo che quello che dici è lo stesso di quello che avevo interpretato: a livello MONDIALE produzione -2% (arrivavo fino a -4% guardando il grafico "ad occhio"), mentre Repubblica parla di -8% a livello EUROPA. Aggiungo che dal grafico si deduce che dal 2006 c'è stato un calo nella produzione mondiale (TWh) così come indicato da Repubblica.
Le info di Repubblica possono quindi essere imprecise ma non "palesemente fasulle".
Per il resto per leggere tutto mi serve un mese
vedrò quello che potrò fare...
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - sexyteo - 03-12-2010 20:10
Non ho il libro di Clò, quindi non so quale grafico abbia riportato.
Il trend di produzione di energia elettrica (TWh) per fonte nucleare al mondo, anche guardando i soli ultimi 10 anni è positivo, il lieve calo del 2006 non inficia ciò; per esempio é già calata lievemente nel 2003 per riprendersi nel 2004. Tieni presente che le fonti che percentualmente sono cresciute di più, al mondo, sono il gas e il carbone:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/29ELEC.pdf
l'Italia é uscita dal nucleare per motivi politici e si é attaccata alla canna del gas!
L'articolo de La Repubblica in questione é piene di cazzate. Ripeto: l'energia elettrica prodotta per fonte nucleare é già l'energia del presente essendo la fonte energetica più produttiva nell'Europa a 27 Stati (EU-27) con quasi il 30% (in competizione con il carbone - dati 2008), mentre é la seconda fonte di produzione (sempre di energia elettrica), dopo il carbone, nei Paesi dell'area OCSE (OECD nell'acronimo internazionale) con il 22% (dati 2010), al mondo produce il 14% di energia elettrica (dati 2009) e dopo le fossili é la seconda fonte di produzione. Nell'articolo si afferma che "In Europa il contributo del nucleare alla potenza elettrica installata è sceso dal 24% del 1995 al 16% del 2008. L’energia elettrica prodotta col nucleare nel mondo è diminuita di 60 TWh dal 2006 al 2008", niente di più falso, il dato reale del 2008 é quasi il doppio di quello fornito nell'articolo!
Nell'Europa a 27 stati membri (EU27):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/30ELEC.pdf
area OCSE (OECD30 - 30 Stati membri):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/28ELEC.pdf
L'articolo, delirante, prosegue affermando che: "il nucleare è in declino, semplicemente perché non è economicamente conveniente in un regime di libero mercato. Se lo Stato non si fa carico dei costi nascosti (sistemazione delle scorie, dismissione degli impianti, assicurazioni), oppure non garantisce ai produttori di energia nucleare consumi e prezzi alti, il tutto ovviamente a svantaggio dei cittadini, nessuna impresa privata è disposta ad investire in progetti che presentano alti rischi finanziari di vario tipo, a cominciare dalla incertezza sui tempi di realizzazione. Negli Stati Uniti, dove non si costruiscono centrali nucleari dal 1978".
In declino!? Peccato per il giornalista che attualmente (2010) ci sono 58 reattori in costruzione al mondo per un totale di quasi 61 GWe, altri 148 reattori ordinati per 163,3 GWe e 331 proposti per 376,5 GWe:
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
Se avrai la pazienza di leggere quei post, troverai molti dati e informazioni interessanti.
Il grafico è quello che sta anche nel libro di Clò.
Confermo che quello che dici è lo stesso di quello che avevo interpretato: a livello MONDIALE produzione -2% (arrivavo fino a -4% guardando il grafico "ad occhio"), mentre Repubblica parla di -8% a livello EUROPA. Aggiungo che dal grafico si deduce che dal 2006 c'è stato un calo nella produzione mondiale (TWh) così come indicato da Repubblica.
Le info di Repubblica possono quindi essere imprecise ma non "palesemente fasulle".
Per il resto per leggere tutto mi serve un mese
vedrò quello che potrò fare...
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - Cher - 03-12-2010 20:12
Doveroso scindere il dato "impreciso" dal termine "palesemente fasulle".....
Poi aggiungiamo "forse" + pò di " non si esclude" che la polenta di fesserie è cotta a dovere!
Scusa, non voglio polemizzare, ma è corretto o non è corretto diffondere sistematicamente notizie sempre non conformi alla realtà?
Se si cerca un dato per confermare una propria teoria e per farlo si va a ritroso finchè non lo si trova,poco importa se è un -2 l'importante è che sia meno, allora qui proprio siamo di coccio o cosa?
Riporto la parte di SexiTeo
"....percentualmente c'é stato un piccolo calo PERCENTUALE (rispetto alle fossili, sopratutto) della produzione di energia elettronucleare, di circa 2% (sul totale), negli ultimi 20 anni, ma anche un aumento nella produzione di energia (TWh) nello stesso intervallo di tempo; in altre parole, la richiesta di energia elettrica negli anni, é aumentata più velocemente dell'incremento della produzione di energia per fonte elettronucleare.
e ti informo di una notizia che difficilmente trovi amplificata dai media:
Il tempo medio( dal progetto al via libera) per decidere la realizzazione di un impianto a carbone o gas in Italia oltre i 10 anni......
In Cina :
meno di 10 anni?
meno di 5 anni?
meno di 3 anni?
meno di 1 anno?
meno di 6 mesi?
meno di 3 mesi?
meno di un mese?
meno di 7 giorni?
Meno di 1 giorno?
La fonte è del Giornalista Jacopo Giliberto Sole 24 ore durante il convegno sul nucleare a Piacenza il 24 settembre.
Mediamente , in Cina per deliberare la realizzazione di una centrale a carbone è di 10 minuti
Presenti anche giornalisti di repubblica...... leggere cosa hanno riportato del convegno il giorno seguente sulla loro testata!
in pratica , si ignora la realtà e si diffonde tutto ciò che può essere utile alla confusione ed alla falsa comunicazione.
Dai qui il termine " palesemente fasulle"
Mi auguro che sia di facile comprensione se una realizzazione di centrali a carbone abbiano questa celerità, rapportandola al nucleare dello stesso periodo generi una variazione..... ma confrontando i dati del programma nucleare la rimonta non ha uguagli nella storia.
Mi riferisco su base globale.
Pertanto i grafici da te citati sono fini a se stessi e non hanno nessuna rilevanza al fine di farsi un'opinione.
Naturalmente è una mia considerazione personale.
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - dany - 03-12-2010 20:47
Non ho il libro di Clò, quindi non so quale grafico abbia riportato.
Il trend di produzione di energia elettrica (TWh) per fonte nucleare al mondo, anche guardando i soli ultimi 10 anni è positivo, il lieve calo del 2006 non inficia ciò; per esempio é già calata lievemente nel 2003 per riprendersi nel 2004. Tieni presente che le fonti che percentualmente sono cresciute di più, al mondo, sono il gas e il carbone:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/29ELEC.pdf
l'Italia é uscita dal nucleare per motivi politici e si é attaccata alla canna del gas!
Considero come risposta solo la parte quotata.
Nel resto non riesco a seguirti... forse colpa mia
Ti consiglio di leggere il libro di Clò, dove trovi argomentazioni, per me valide, sul perché il nucleare potrà andare avanti solo con l'aiuto dello Stato. (Del resto anche per le rinnovabili c'è un notevole esborso finanziario da parte dello Stato)
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - sexyteo - 03-12-2010 21:41
Ohibò! C'é poco da seguire: attualmente (2010) ci sono 58 reattori nucleari in costruzione al mondo (per un totale di quasi 61 GWe), altri 148 reattori ordinati (per 163,3 GWe) e 331 proposti (per 376,5 GWe).
Non ho bisogno di leggere il libro da te citato, quando mi informo vado direttamente alla fonte leggendo i dati, gli studi e i rapporti redatti dagli enti competenti, dalle università di prestigio e dalle riviste specializzate.
Penso tu confonda aiuto di stato a fondo perduto: le rinnovabili (eolico e solare) con le garanzie di credito.
Per esempio, l'amministrazione Obama ha concesso non un "finanziamento" ma una garanzia di credito di 8,33 miliardi di dollari per la costruzione di due nuove centrali nucleari AP1000 da 1.100 MW ciascuna nel sito di Vogtle, in Georgia.
In Finlandia, il costo della centrale di Olkiluoto è finanziato per il 20% "in equity" (ovvero, con capitali propri di TVO), per il 5% dagli azionisti di TVO e per il 75% attraverso il ricorso al credito bancario: è la stessa struttura finanziaria adottata per il finanziamento dei nuovi impianti nucleari in corso di autorizzazione negli USA. Il consorzio committente dell’impianto (TVO) è partecipato dallo stato al 43% ma è in maggioranza privato (57%) ed opera all’interno di un sistema elettrico gestito in regime di economia di mercato.
Se invece si si guarda solo attraverso l'ottica dei profitti per gli azionisti, la fonte più conveniente (per gli azionisti) é il gas: basso investimento iniziale, guadagni da subito e gli aumenti ineserobili della materia prima (il gas) tutti a carico dei contribuenti! Come si fa in Italia.
Sui costi ed altri aspetti, leggiti gli studi in cui parlo nel thread.
Ti consiglio questa lettura:
http://www.assonucleare.it/Bufale%20Nucl...cleari.htm
Considero come risposta solo la parte quotata.
Nel resto non riesco a seguirti... forse colpa mia
Ti consiglio di leggere il libro di Clò, dove trovi argomentazioni, per me valide, sul perché il nucleare potrà andare avanti solo con l'aiuto dello Stato. (Del resto anche per le rinnovabili c'è un notevole esborso finanziario da parte dello Stato)
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - Cher - 04-12-2010 13:21
Ti consiglio di leggere il libro di Clò, dove trovi argomentazioni, per me valide, sul perché il nucleare potrà andare avanti solo con l'aiuto dello Stato. (Del resto anche per le rinnovabili c'è un notevole esborso finanziario da parte dello Stato)
Non esistono motivazioni valide! Il nucleare può andare avanti benissimo da solo, ma qui è un pò più complessa da spiegare.
Quello che noto che esiste la convinzione che "....c'è un notevole esborso finanziario da parte dello Stato".... è assolutamente NON VERO, ma fatto credere, da qui la confusione:
Ti riporto una parte saliente dell'ultima relazione dell'autorità dell'energia al governo:
Tratto dalla relazione dell’autority sull’ energia del 20 /10/2010 al Senato:
Da pag 25 ……..”In particolare, nell’anno 2010, la
componente tariffaria A3, quella appunto destinata a remunerare lo sviluppo delle fonti
rinnovabili, è arrivata a gravare sui consumatori per circa il 9% della loro spesa
complessiva, al netto delle tasse. Questo meccanismo di tipo parafiscale (peraltro
ulteriormente gravato dall’IVA in bolletta) soprattutto ove i costi diventino ancora più
rilevanti, presenta problemi di equità distributiva. Infatti i consumi di energia elettrica non sono proporzionali ai redditi, sia con riferimento alle persone fisiche che alle imprese. Ne deriva che una famiglia a basso reddito ma ad alti consumi (ad esempio una famiglia numerosa) è chiamata a contribuire alla copertura degli oneri dell’incentivazione delle fonti rinnovabili in misura superiore ad un single benestante;allo stesso modo un’impresa ad alti consumi elettrici ma con modesti utili contribuisce più di un’impresa con utili elevati e bassi consumi.”…….
Quanta diffusione e quanti commenti hai letto su questo "irrilevante" dettaglio?
Nulla! Da qui la mia lapidaria esposizione che NON esistono motivazioni valide perché il nucleare debba andare avanti con i contributi statali!
Lo stato, inteso come istituzioni, deve far rispettare la legge e sgombrare il campo da melense opinioni che hanno solo come scopo quello di intricare ancora di più delle "semplici"* realizzazioni di impianti.
*é volutamente sarcastico, ed è inteso, che non c'è solo una impresa che ha la capacità per costruire un impianto!
Immagina se l'enorme esborso dei cittadini fosse finalizzato solo a copertura degli investimenti,( manco verrebbero spesi) invece di buttarli per pagare 0,50 € al Kw l'energia prodotta da FV quando con il Nucleare siamo a 0,07 Kw.
Inaudito!
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - mi.greco - 04-12-2010 19:21
Caro Cher,
ho l'impressione che stiate affrontando un problema ancora prematuro.
Aspettate...vedrete che il giorno in cui si dovesse sboccare l'odierno "fermo" al nucleare, salterà fuori anche questo problema tra i tanti che le parti avverse sapranno "inventarsi".
Oggi, intanto il Nucleare non va avanti, nè da solo, nè in "danarosa compagnia" dello Stato.
Tutto è fermo perchè, superato lo scoglio Veronesi non si supera quello di Michele Corradino.
La dignità ed il lavoro dei nostri scienziati vengono ancora calpestati.
La lotta di potere, oggi volgarizzata anche nel linguaggio, non guarda in faccia nessuno.....e noi ci preoccupiamo dei costi, del cattivo giornalismo e dell'ignoranza pubblica.
A mio avviso, quando potrò girare l'interruttore di casa per una corrente economica,erogata da una Centrale Nucleare, o se volete, da altro, già mi sarà costata troppo cara, sia soltanto valutando i danni al mio sistema nervoso, al mio fegato, al mio tempo perso nell'attesa del "grande" evento.
Michele Greco
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - dany - 04-12-2010 19:32
Ritornando al titolo del thread La comunicazione corretta sul nucleare… ,
credo che siano da ricordare le prime righe della premessa del libro “Si fa presto a dire nucleare” di Alberto Clò:
Sono un nuclearista. Non pentito. Non nutro alcun pregiudizio contro questa tecnologia, pur consapevole della sua complessità, delle sue implicazioni sociali, delle delicate problematiche che pone a livello internazionale. Essere nuclearista non significa, tuttavia, esserlo in modo fazioso. Ritengo, anzi ,che la faziosità di molta sua tifoseria danneggi il nucleare più dei movimenti che gli si oppongono, in modo magari altrettanto fazioso.
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - Cher - 04-12-2010 20:12
Ritornando al titolo del thread La comunicazione corretta sul nucleare… ,
credo che siano da ricordare le prime righe della premessa del libro “Si fa presto a dire nucleare” di Alberto Clò:
Sono un nuclearista. Non pentito. Non nutro alcun pregiudizio contro questa tecnologia, pur consapevole della sua complessità, delle sue implicazioni sociali, delle delicate problematiche che pone a livello internazionale. Essere nuclearista non significa, tuttavia, esserlo in modo fazioso. Ritengo, anzi ,che la faziosità di molta sua tifoseria danneggi il nucleare più dei movimenti che gli si oppongono, in modo magari altrettanto fazioso.
Pienamente d'accordo!
Dove era il Sig. Clò , così esperto e così dentro la politica per alzare almeno un lamento o un "latrato" quando esseri pieni di boria hanno " stroncato" il nucleare esistente , prima fermando e poi smantellare le centrali esistenti - nuove funzionanti- quelle pronte a partire?
Però se vogliamo fare gli struzzi, ok, ma viste le sedute spiritiche, meglio stare zitti!
Personalmente resto dell'idea che per ogni fesseria divulgata ci voglia una risposta decisa e determinata che identifichi "l'untore".
Oramai siamo alle idiozie totali e mi può star bene, ma che si metta anche i "distratti" a fare i saccenti, la domanda è : Dove eri quando il tutto ( nucleare) lo stavano strasformando in "nutella"?
Per meglio chiarire il mio pensiero e non generi polemica, il Governo, ha deciso il ritorno al nucleare, non lo sta valutando!
Argomentazioni che pongono come "priorità" le problematiche sotto forma di ipotesi, sono da placare subito!
Più che altro che veicolano dei messaggi che spesso sono "appigli" per anti nuclearisti.
Vedasi la segnalazione del dato estrapolato dal libro di Clò e diffuso da Repubblica, ripreso in questo thread con relative spiegazioni.
Peccato che spiegazioni non verranno mai riprese da Repubblica e segnalate ai suoi lettori!
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - mi.greco - 05-12-2010 15:43
x Cher
E' probabile che stiamo attribuendo a queste pagine che ci ospitano troppo potere divulgativo. Ciò non mi preoccupa considerando che, "parlando" tra noi, miglioriamo la conoscenza dei tanti problemi sull'Energia del nostro paese a prescindere dal leggere libri adeguati che richiedono, purtroppo, tempo che non c'è.
In riguardo al tuo "chi se ne frega" non sono d'accordo.
Personalmente, quando abbraccio l'idea di combattere per un problema che mi interessa, vado fino in fondo. Non sono un fatalista, nè un pessimista. La parola "Pazienza!" non mi appartiene. Nel nostro privato ognuno è libero di lavorare a propri progetti anche se non riflettenti interessi energetici o, in modo più ampio,scientifici; tu lavori ad una autonomia energetica alternativa, io ad una energica autonomia di coscienza sociale che manca al nostro Bel Paese.
Difronte alla strafottenza dei media, alla ottusa chiusura mentale al comprendere, ai presunti diritti anticostituzionali di politicanti investiti di ogni potere, non si può restare "a guardare", non si può soccombere e rinunciare ai propri diritti con un "Pazienza!" o con un "Chi se ne frega".
Michele Greco
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - Cher - 05-12-2010 16:06
Una leggera deriva, ho provveduto. Grazie dell'attenzione alle mie esternazioni!
Finché ci è permesso esprimerci, esprimiamoci...... :-)
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - Cher - 08-12-2010 15:09
Un dettaglio sul Prof. Clò :
.......bolognese prof. clò, prodiano di ferro, superesperto di "energia" e componente del cda dell'eni......
Ummmmmmmmm
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - Cher - 29-05-2011 13:05
dopo gli ultimi eventi, credo utile rispoverare questo thread
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - mi.greco - 29-05-2011 14:27
Caro Cher,
è da tempo che volevo fare, ancor prima di "cimentarmi" col nucleare, alcune considerazioni sulla frase "maledetta" di Boudelaire con la quale tu ti firmi senza comunque "identificarti".
Non sono d'accordo con Baudelaire perchè sarà anche vero che "lavorare" è meno noioso che "divertirsi", però, per esempio, io mi diverto lavorando e non mi annoio e poi, a limite, preferisco annoiarmi divertendomi, piuttosto che lavorare per far divertire gli altri.
Ora, torniamo al nucleare, (si fa per dire, perchè al nucleare è probabile che non ci torneremo mai), torniamo a ripeterci come in un noiosissimo rosario le preghiere della sera e del mattino; se permetti il masochismo lo lascio agli altri come ho lasciato ad altri l'opportunismo, la convenienza, la falsità e l'arroganza.
Non esco fuori tema se ti informo che nel 1987 realizzai a Milano con artisti come Arnaldo Pomodoro, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Eugenio Carmi, Alik Cavaliere una mostra: Milano Invece di Milano, risolta utopicamente con visioni d'una città priva di auto dove il contadino seminava in piazza Duomo ed i bambini raccoglievano frutta dagli alberi cresciuti sui marciapiedi. Il 16 giugno presenterò una mostra di un artista del digitale Gaetano Alfano all'Istituto Italiano di Studi Filosofici "Vite Parallele" sottotitolo "Napoli invece di Napoli". Bene!
Per il Nucleare ed il futuro energetico del nostro paese presenterò a Roma "l'Italia invece dell'Italia" con un gruppo di operatori culturali di cultura scientifica ed umanistica veramente invidiabile.
Allora, per concludere, questo è il mio divertimento....fare. Le parole volano!
Michele Greco
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - Charade77 - 29-05-2011 15:31
Bella domanda quella del 3d .... ?
E ci ho pensato un pò ...
O il giornalista che se ne occupa è qualificato per farlo ( ha studiato ,è informato ,è aggiornato ) ,o si avvale direttamente della collaborazione di persone con titolo e qualificate per farlo , o lo butto a mare!Il suo destino per il conto mio è quello di fare servizi tipo "cotto e mangiato" , i cani in spiaggia , i cappelli della regina d'inghilterra.Fine!Ma la gente in italia è troppo gonza e basta che il furbo di turno "la canti bella" e ci crede ... Per informazione intendo informazione vera ,quella scientifica!il copia e incolla serve a nulla , frasi di questo e frasi di quello ... mo dove ?ma quando?
Uno vuole parlare di nucleare ,benissimo :credenziali?qualifica?competenze?Non accetto che un'iimbecille qualsiasi senza attinenza alcuna ,che pubblichi un bel libro ,ben scritto magari e i beoni di turno lo sbandierino come dogma.Perchè se ci si vuole documentare (imparerò a usare questo termine :documentare non informare) non bisogna leggere l'intervista di tizio ,la dichiarazione di caio e confrontarle :no!si prende un bel libricino tecnico , lo si studia e poi ci si fa un'opinione seria sulla base delle conoscenze acquisite.Seguo a volte i dibattiti (rari) e non trovo nessun esperto competente :uno è il segretario di un partito ,uno è il giornalista ,quell'altro è il redattore ,quell'altro è il direttore di testata ,ficcaci l'opinionista mediocre ,sommaci il collegamento con un comitato che sbraita e concludi con lo sponsor di FV:scusa ma dove stanno quelli con le competenze?quelli con le balle?quelli che ne sanno davvero qualcosa?Ah dimenticavo poi c'è anche la pin-up rimbambita magari ...
Quindi nel mediterraneo ,per il conto mio , avremmo una marea di giornalisti (e non!).
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - Cher - 29-05-2011 19:36
Rispondo a Michele Greco:
Sono onorato di tanta considerazione.
La frase di Boudelaire mi ricorda il mio passato lavorativo,nella forma opposta!
Ho sempre lavorato cercando di far divertire gli altri ed era di una noia!
Dalle superiori o se preferisci dalle elementari ( complice uno zio ingegnere) il fascino del nucleare mi ha sempre rapito.
Non è il mio lavoro promuovere il nucleare , ne tanto meno promuovere convegni o altre forme di catechesi nuclearistica ( sempre che il termine esista) cosa diversa affrontare il dialogo con persone che sostengono che il fotovoltaico&eolico sarà la panacea per tutti mali energetici.
Ci si bisticcia ma niente di più.
Discutere con autorevoli membri di comprovata esperienza in campo nucleare e approfondire tematiche tecniche, scientifiche e ignegneristiche stimola la mia curiosità.
Intorno al 1986 per l'esttezza il periodo Natalizio ero in possesso del primo cellulare della Siemens , la cui chiamata era al costo 5.000 lire al minuto e discutevo con un amico, inventore e realizzatore del parco divertimenti più famoso di Italia, ormai scomparso, se poteva esserci un futuro del cellulare in Italia.
La discussione fu così piacevolmente analizzatrice dei vizzi e virtù italiche che ne ricordo con piacere ancora oggi il suo inconfondibile timbro di voce, la discussione si concluse che il cellulare sarebbe diventato un must....
Ora è un incubo questo cellulare, ma di uso comune e tutti ne comprendono sia l'uso che la necessità.
Veniamo ad oggi e al tema del thread.
Per divertimento stò discutendo in questo periodo su il nucleare se sarà verso gli SMR.
Fare è importante, cosa fare lo è ancora di più e come farlo è solo questione di capacità, ecco che il comunicare nel modo corretto è la strada più corta per trasmettere un messaggio, una realtà che arriverà tra non molto nella vita di ognuno di noi.
Questo thrend l'ho creato per questo scopo , qual'è il miglior modo di comunicare sul nucleare?
Per i più lo danno morto e sepolto, sono di parere contrario, gli ecologisti saranno i migliori supporter al nucleare di nuova generazione, vedi gli SMR.
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