RE: Sicurezza impianti e costi
La Germania ha scelto in un modo e la Francia nel modo opposto. Mica uno ha più ragione dell'altro, ognuno avrà fatto i suoi conti. I BoT tedeschi non hanno vacillato alla scelta di uscire dal nucleare, e quelli francesi allo stesso modo non hanno fatto una piega.
I numeri danno ragione ai francesi.
Il costo del kWh tedesco è sempre mediamente molto più alto di quello francese, inoltre il kWh elettrico tedesco è in netto aumento, negli anni, mentre quello francese (kWh elettrico) è tendenzialmente costante.
Dati EUROSTAT per il primo semestre del triennio 2008/2009/2010:

per il secondo semestre del triennio 2008/2009/2010:

Comparazione dei semestri dal 2007 al 2010 per le utenza domestiche:

Fonte: http://epp.eurostat.ec.europa.eu/statist...statistics
Anche al netto delle imposte, il kWh tedesco è tra i più cari in Europa, sia per le utenza domestiche:

nel dato disaggregato per le utenze domestiche:

che per le imprese:

Fonte: http://epp.eurostat.ec.europa.eu/statist...statistics
Olkiluoto 4 è licenziato ma ancora non hanno messo un mattone
Ma allora sei proprio uno scemo! L'inizio dei cantieri è previsto e confermato per il 2012 e ti ricordo che siamo ancora nel 2011!
Non leggi neppure quello che posti! Intanto è un articoletto tratto da un sito di nessuna attendibilità e poi i "guai" degli EPR, stando a quell'articoletto, sono riconducibili a incomprensioni linguistiche (sia nella parlata che nella documentazione tecnica) tra i lavoratori del cantiere e di conseguenza si conclude una inadeguata preparazione linguistica dei lavoratori del cantiere: "If there are insufficient language skills, there can be problems...If builders are not qualified, it can lead to hortcomings in quality. The Chinese authorities are drawing attention to exactly the right issues". Poi vi è la solita "litania" di Greenpeace.
Tra l'altro, del problema linguistico, se ne era già parlato in questo post, riportando riporto il punto di vista di Rod Adams, blogger americano, che ha fondato la Adams Atomic Engines Inc e che ha un'esperienza decennale nel settore del nucleare:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...591#pid591
Ripeto, secondo me non è ancora il momento di trarre conclusioni.
Data la tua "competenza" in materia dovresti solo tacere.
Anche a proposito del Giappone non ho detto che è una cosa matematica, ho solo detto che la discussione sul da farsi è tuttora sul tavolo, influenzata dalla valanga di soldi che il governo dovrà spendere per non far fallire Tepco (che proprio ieri veniva cancellata dal MIB30 giapponese) e dai 35 miliardi di dollari stimati per sistemare l'incidente di Fukushima (oltre ovviamente a quelli necessari per il maremoto) e dal fatto che hanno un'industria nucleare già impiantata e funzionante. Tanta roba sul tavolo.
Insomma anche in quel caso mi sembra affrettato trarre conclusioni.
In Giappone ha le idee chiare e l'attuale premier Yoshihiko Noda ha detto che intende riavviare i reattori nucleari, ora inattivi, entro la prossima estate, aggiungendo che "We must move towards our mid- and long-term goals of lowering, as much as possible, our reliance on nuclear energy":
http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-pacific-14895182
I numeri sono l'unica cosa che conta, per questo li cercavo, possono dire che il nucleare rimane oggi la forma più conveniente di approvigionamento energetico o che non lo è più. Ho una sensazione, e i numeri la possono confutare o anche confermare. L'unica cosa di cui sono ragionevolmente sicuro è che non saranno gli stessi numeri di prima di Fukushima.
Numeri che tu non conosci e che non vuoi neppure conoscere, e ce lo hai enormemente dimostrato.
Ti ho già detto che (nello Studio realizzato dall'Istituto di Energia Economica del Giappone, IEEJ) anche prendendo in considerazione un’ indennità fino a 10.000 miliardi di ¥ (oltre 92 miliardi di €) per perdite o danni derivanti dall’ incidente alle centrali di Fukushima, il costo di produzione di energia elettrica con reattori nucleari aumenterebbe solo di qualche centesimo, arrivando a 8,50 ¥ (0,078 €) per kWh. Sempre negli ultimi cinque anni, rileva l'Istituto, il costo di produzione di energia elettrica da combustibili fossili si è assestato in media su 10,20 ¥/kWh (0,093 €/kWh), mentre i costi da fonti energetiche rinnovabili (principalmente geotermica) su una media di 8,90 ¥/kWh (0,08 €/kWh):
http://www.world-nuclear-news.org/EE-Nuc...09114.html
Ripeto: o mi dici quali modifiche alla sicurezza sono necessarie per i moderni reattori III+ gen (EPR o AP1000), tali da non renderli competitivi nei costi con le fossili (addirittura non "sarebbero" convenienti neppure col gas, secondo le tue "teorie") o devo dedurre che parli solo per sentito dire, anche se ormai hai dimostrato, nella migliore delle ipotesi, di essere uno scemo del villaggio!
Ansia non ne ho (lavoro col software e non con l'energia), curiosità si. Aspetto sulla riva del fiume (un pò più in là, così non dò noia  ) lo svolgersi delle cose.
Non hai competenze e quindi argomentazioni e parli per sentito dire con frasi fatte.
Purtroppo devo constatare che negli ultimi due mesi il forum è degenerato in una rissa da ragazzini, e non mi riferisco a te Charade, ma a robaccia del tipo Parli per sentito dire. L'EPR, per te è una sigla incomprensibile di lettere o all'ultimo topic chiuso a forza da Magnesium. O anche da roba tipo Ti "brucia" apprenderlo... Mha!
Quando ci si confronta con persone competenti in materia che di scuola ne hanno fatta molta e bene, al contrario di quelli come te che ne hanno fatta poca e male, ci si "scotta" e lo avrai capito a tue spese.
Ho chiesto dei numeri e arrivano insulti. Non è che non ci dorma su, l'educazione qualifica da se questi interlocutori, ma non mi interessa un confronto di questo tipo.
Hai provato disperatamente a dimostrare l'impossibile ripetendo a pappagallo frasi fatte e non leggendo e capendo neppure i link da te stesso riportati!
Un saluto a tutti coloro con cui mi sono civilmente confrontato, soprattutto perchè spesso in disaccordo.
E' dura confrontarsi con chi ne sa molto di più e anzichè imparare qualcosa scappi non rispondendo a quanto ti ho richiesto più volte.
L'EPR è per te una sigla formata da una vocale seguita da una coppia di consonanti, nulla di più.
Ps: Sto ancora aspettando che mi riporti documentazione ufficiale che confermi quanto da te affermato: "considerando il quasi raddoppio dei costi dell'immediato post-Chernobyl".
Messaggio modificato il: 14-10-2011 alle 23:24 da Neumann.
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