Pagine (12): « Prima « 7 8 9 10 [11] 12 » Ultima »   Scrivi discussione 




Fine del nucleare o rilancio del nucleare?
Autore Messaggio
Cher
Consul Member
****


Messaggi: 1.834
Gruppo: Registered
Iscritto: May 2010
Stato: Offline
Reputazione:
Messaggio: #101
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare?

ma allora non leggi i miei post...... green power che cos'è? Pubblica o privata?
Cioè investire in palefalliche e vetrosilicato ok..... investire in centrali nucleari che producono energia x 60anni....quello no?


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
28-07-2011 20:45
Invia Messaggio privato all'autore Trova tutti i messaggi dell'autore Quota il messaggio nella risposta
Cher
Consul Member
****


Messaggi: 1.834
Gruppo: Registered
Iscritto: May 2010
Stato: Offline
Reputazione:
Messaggio: #102
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare?

Renzo Riva scrive:
31 Luglio 2011 alle 23:47
Egregi,
ogni tanto mi “infervoro” e pur avendo quasi la certezza che nel campo dell’energia e dell’ambiente oramai repetita non iuvant, ogni tanto mi provo a combattere l’inquinamento dell’informazione e quindi - sperando di fare cosa utile e gradita - mi permetto di allegare alcune mie lettere che sono state pubblicate su varie testat…e. Questo anche per mettere a comune conoscenza anche i piccoli sforzi che vengono fatti da chi crede nella scienza e non nelle castronate propalate dai catastroambientalisti e avallate da interessati supporter. Colgo inoltre l’occasione per allegare un mio articolo relativo al nucleare dal titolo: “Nucleare: la politica deve rendere possibile ciò che è necessario”, che è in stand-by a www.ragionpolitica.it in attesa di tempi migliori (sic), che dubito verranno. Ringrazio per la cortese attenzione, mi scuso se sono stato invadente, ed auguro a tutti buone vacanze
Cordialmente
Carlo Cerofolini

P.S. La lettera pubblicata su La Nazione è stata in parte sintetizzata dalla redazione e manca il costo del Fv=270 miliardi in 60 anni.Visualizza altro

.
.
NUCLEARE:
LA POLITICA DEVE RENDERE POSSIBILE
CIÒ CHE È NECESSARIO
(di Carlo Cerofolini)
.
Premesso che l’energia più pericolosa non è quella nucleare ma quella che manca - come nel terzo mondo - e pure quella che viene pagata a caro prezzo - come in Italia (fino al 60% in più della media Ue) - per combattere l’inquinamento dell’informazione, antinucleare a prescindere, specie dopo l’incidente alla centrale atomica di Fukushima, occorre non avere paura ad andare controcorrente e trattare sempre questo vitale argomento non emotivamente ma in modo scientificamente corretto e a 360 gradi. Quindi se ci si vuol muovere in questa logica - anche alla luce del referendum sul nucleare del 13 e 14 giugno, che paradossalmente lo rende, come vedremo, più facilmente realizzabile - è bene insistere evidenziando quanto segue:
.
1) Nuove centrali nucleari - Le nuove centrali nucleari, come quelle che avrebbero dovuto essere costruite in Italia, sarebbero state di terza generazione avanzata che sono super sicure e niente hanno a che vedere con quelle vetuste di Fukushima del 1971, che sono addirittura a cavallo fra la prima e seconda generazione e dove la colpa di quanto sta accadendo - con zero vittime da radiazioni - non è del nucleare, che ha ben resistito al cataclisma, ma trae origine da una non adeguata protezione del sistema di raffreddamento dei reattori nucleari con una muraglia di sbarramento sufficientemente alta, che avrebbe dovuto impedire all’onda marina dello tsunami di metterlo fuori uso. A questo proposito basti pensare che a Flamaville in Normandia (Francia) dove si sta appunto costruendo una centrale nucleare Epr di terza generazione avanzata, tra l’altro, la muraglia anti tsunami è più alta di 12 metri – quando ne bastano 4 di metri – oltre la massima onda da maremoto ipotizzabile. Il disastro poi di Chernobyl (Ucraina) del 1986, ai tempi dell’Unione Sovietica – avvenuto a causa di un folle esperimento in una pericolosa obsoleta centrale di tipo RBMK moderate a grafite, non esistenti nel mondo occidentale e che producono pure Plutonio per usi militari - è figlio legittimo, è bene ricordarlo, non del nucleare ma del comunismo.

2) Le vittime dell’energia - Per quanto riguarda le vittime legate all’energia va detto che dal 1989 al 2005 – considerando solo i 50 incidenti più gravi nel mondo – i morti sono stati 12.000, mentre i decessi per il nucleare civile, in oltre 50 anni di attività, sono stati inferiori a 65 e quasi tutti proprio a causa dell’incidente di Chernobyl (rapporto Aiea). Inoltre l’Unscear, il Comitato scientifico dell’Onu, che ha avuto l’incarico di studiare gli effetti sanitari delle radiazioni atomiche ha studiato anche Chernobyl, e ha concluso che le radiazioni fuoriuscite da Chernobyl non hanno avuto alcuna conseguenza sanitaria nel corso di questi 25 anni. Testualmente: >. Insomma niente di niente ed anche se in questi 25 anni è stato osservato che nelle aree di Ucraina, Bielorussia e Russia, c’è stato un notevole aumento di neoformazioni alla tiroide, con seimila casi riportati, di cui 15 con decorso fatale, queste non sono da attribuirsi alle radiazioni ma ad altre cause. Tant’è che di questi seimila casi se ne sono osservati di più in Russia, meno in Bielorussia e meno ancora in Ucraina, ovvero – contrariamente alle aspettative - di meno via via che ci si allontana dall’esposizione allo Iodio 131 (radioattivo) messo in atmosfera nel 1986 a Chernobyl. A Fukuscima poi, è bene ripetere, non c’è stata nessuna vittima per radiazioni, mentre i morti e dispersi in Giappone per il terremoto e soprattutto per il maremoto sono stati circa 30.000 e solo per il crollo di una diga le vittime sono state oltre mille. Infine va detto che, da un recente rapporto congiunto Ue-Oms, con il carbone, con cui si produce il 40% di elettricità nel mondo, si hanno 161 morti per 1.000 GWh, mentre per il nucleare con cui nel mondo si produce il 15% di elettricità, sono molto inferiori a uno e sempre il carbone è responsabile di oltre un milione di morti all’anno.
.
2) Scorie nucleari - Le scorie nucleari sono solo un problema politico ed emotivo e non tecnico e quindi, poiché l’attuale sistema di trattamento e confinamento è sicuro, non devono creare nessuna apprensione. Inoltre in futuro con sistemi ad hoc, già ora fattibili, sarà possibile trasformare quasi tutte le scorie di terza categoria - molto radioattive e che hanno tempi di decadimento di molte migliaia di anni - in quelle di seconda categoria che hanno invece tempi di decadimento al massimo di solo qualche centinaio di anni e volendo si può pure ottenere energia da tutte queste scorie.
.
3) Energie rinnovabili - Le energie rinnovabili (sovvenzionate dagli utenti elettrici in modo regressivo, con il “famoso” conto energia e/o che godono di altre “provvidenze”) sono un disastro economico ed energetico dato che:

Posti di lavoro e green economy - Un posto di lavoro creato nella green economy ne impedisce la nascita da 5 a 7 in altri settori, perché questi sono posti ad alto impiego di capitale e non di mano d’opera (fonte IBL). Inoltre i vantati 150.000 posti di lavoro che si hanno in Italia legati al fotovoltaico (Fv) sono in realtà 18.000 diretti che arrivano a 55.000 con l’indotto (fonte Energy-report 2010), e sono posti di lavoro soprattutto di bassa specializzazione, quali: assemblatori, montatori, semplici elettricisti e manutentori, dato che buona parte della produzione di pannelli Fv e inverter viene dall’estero, soprattutto Cina, o è comunque fatto su licenza. E poi i posti di lavoro veri e produttivi si hanno non producendo energia - che comunque deve essere abbondante, non costosa e poco inquinante come appunto quella nucleare - ma consumandola per produrre beni e servizi che devono servire per far crescere l’economia e per aumentare e migliorare la durata e la qualità della vita dei cittadini. Ad avvalorare quest’ultimo punto sono indicativi i seguenti dati relativi all’anno 2008: per la Germania la produzione elettricità è stata di 640.000 GWh (circa 45% da carbone, 23% nuke, 10% gas…. e solo 0,6% Fv), per l’Italia di 340.000 GWh (circa 48% gas, 9% carbone, 0,0% nucleare…, Fv = 0,08% e 0,2% nel 2009), con 40.000 GWh (12% circa del totale) importati, la più parte dei quali da nucleare dalla Francia, mentre il consumo per abitante è stato per la Germania di 7,8 MWh, per l’Italia di 5,6 MWh, con in più il costo del kWh italiano, come già detto, superiore anche del 60% rispetto a molti paesi Ue e quasi il doppio rispetto alla Francia, a cui in 25 anni abbiamo pagato circa 25 centrali nucleari su 58 (!). Nessuna meraviglia quindi se la nostra economia arranca e la sua crescita è di diversi punti % inferiore a quella tedesca e se inoltre il potere d’acquisto degli italiani è dal 20% al 30% inferiore a quello di altri cittadini europei, nei cui paesi a noi comparabili – guarda caso – c’è il nucleare (28% nell’Ue nel 2009).
.
Costi benefici nucleare-fotovoltaico - Una centrale nucleare Epr da 1.600 MW = 1,6 GW che produrrebbe con continuità il 3,5% dei nostri kwh - al netto di costruzione (6 miliardi = md), decommissionamento (6 md), trattamento scorie (6 md) e combustibile Uranio arricchito (6 md) più 2 md d’imprevisti, per un totale di 20 md - in 60 anni, producendo elettricità (800.000 GWh a 10 cts € per kWh = 80 md €), porta ad un guadagno netto di 60 md, mentre per produrre i soliti kWh da fotovoltaico occorre installare una potenza di almeno circa 13 GWp (1,6 GW x 8 = 12,8 GW), dato che non sempre il sole c’è o splende, ed il costo di quest’operazione, a carico degli utenti, con il conto energia in 20 anni ammonta a 200 md (gli 80 md circa di costo dei 13 GWp rientrano ogni circa 8 anni con i kWh prodotti dal Fv incentivati per 20 anni), poi - considerato che la vita del Fv sia di 30 anni - occorre decommissionare i pannelli, inverter, ecc. (spesa 5 md) e per arrivare ad eguagliare i 60 anni di durata delle centrali nucleari occorre installare un nuovo impianto Fv da 13 GWp (costo 80 md più 5 md per decommissionamento) che produrrà elettricità senza più incentivazione appunto per 30 altri anni, con un guadagno complessivo di 80 md derivanti dai kWh di elettricità da Fv prodotti in questi 60 anni. Da tutti questi dati emerge chiaramente che, considerando costi e ricavi, la rimessa totale che si ha con il Fv rispetto, si noti bene, ad una sola centrale nucleare di 1,6 GW è in 60 anni di almeno di 270 miliardi (Fv costo con decommissionamento 290 md, meno guadagno kWh Fv 80 md, più mancato guadagno del nucleare 60 md = 270 md) ovvero 4,5 md anno, per avere poi da Fv un’energia inaffidabile ed intermittente e quindi inservibile. Per chiarire meglio quest’ultimo punto basti pensare che alle ore 19 in diverse serate d’inverno occorre all’Italia avere disponibile una potenza di 55 GW e chiaramente senza sole il Fv è appunto inservibile ed in più non consente mai di spengere – neanche di giorno - neppure 1 MW termoelettrico per non rischiare di andare il black out quando c’è un calo di potenza sulla rete, dovuta appunto all’aleatorietà delle fonti rinnovabili. Inoltre il Fv è perdente pure sul versante dei gas serra: 60 grammi di CO2 equivalente a kWh (se il prodotto è Ue, se è made in China i grammi diventano circa 420, al pari cioè di una centrale a gas ) contro gli 11 del nucleare.
.
Eolico – In Italia l’energia elettrica dal vento non è da prendere nemmeno in considerazione - oltre che per l’impatto ambientale devastante e per la notevole energia grigia, quasi mai opportunamente considerata, usata per metterlo in opera - perché da noi non c’è vento sufficiente (1.200-1.500 ore annue su 8.760) e che per di più è assai incostante e pure di bassa, critica, velocità per un decente funzionamento degli aerogeneratori.
.
4) Carbone e gas (Kyoto e – 20% CO2 Ue) - Per soddisfare, non le future esigenze di elettricità, ma le attuali, anche per ridurre l’importazione di elettricità dall’estero pagata a caro prezzo – che, come detto, è circa il 12% e soprattutto da nucleare - si potrebbe ricorrere di più alle fonti fossili quali il gas o ancor meglio al più economico carbone. Il problema però è che, anche volendo, non potremo farlo, specie per quanto riguarda il carbone dato che durante la combustione emette molta CO2, per le limitazioni che abbiamo a immettere in atmosfera la CO2 derivante da questi combustibili. Limitazioni imposteci sia dal protocollo di Kyoto al 2012 (già ora siamo fuori quota di circa il 18%, con conseguenti ecomulte di molte centinaia di milioni), sia dal -20% al 2020 dell’Ue, che hanno origine dall’errata e antiscientifica convinzione che siano i gas serra antropici e non la natura a cambiare il clima. Inoltre pensare di sequestrare la CO2 emessa dalle centrali termoelettriche è un non senso economico ed ecologico, perché per effettuare quest’operazione è necessario consumare/sprecare circa un terzo di surplus di energia, con conseguente ulteriore forte, insostenibile, aumento del costo del kWh.
.
5) La rinuncia al nucleare della Germania – In base a quanto detto, il Fv e pure l’eolico lasciamolo tranquillamente alla Germania ed alla Cancelliere Merkel che, sfruttando l’effetto Fukushima, li vuole invece furbescamente vendere agli altri, sia per far fare affari alle industrie tedesche sia per cercare di esorcizzare l’avanzata dei verdi, dall’alto però dei teutonici kWh, ricordiamo, prodotti al 45% da carbone, 23% da nucleare…. e solo, è bene ripetere, 0,6% da Fv, con la promessa - quasi certamente da marinaio - di chiudere le centrali nucleari però nel lontano 2022. A questo proposito è bene ricordare che già la Svezia, disattendendo completamente l’impegno, aveva stabilito nel 1988 di chiudere al 2010 le proprie centrali nucleari e che la stessa Germania con il precedente governo guidato da Gerhard Schroeder (Spd) aveva pianificato una lenta uscita dal nucleare mentre il governo guidato proprio da Angela Merkel (Cdu), aveva riabilitato il nucleare come fonte energetica, considerandolo positivamente. Questo fino all’annuncio del 30 maggio 2011, che appunto dice - e per ora solo dice - che appunto la Germania uscirà dal nucleare al 2022.
.
6) Effetti del referendum sul nucleare – In Italia il referendum sul nucleare del 13 e 14 giugno 2011, checché se ne dica, in punta di diritto non lo blocca, anzi lo favorisce, perché del D.L. 34/11, è stato abrogato dell’art. 5 sia il comma 1 - che prevedeva la moratoria sul nucleare, che quindi ora non c’è più – sia il comma 8 - che prevedeva (defatiganti) confronti e concertazioni (quasi impossibili) con enti locali per la localizzazione di siti, ecc. - e tutto questo quindi rende più facile (sic) tutto l’iter del nucleare.
.
Conclusioni - Per questi motivi e considerato che ciò che non è economicamente sostenibile non è ecologicamente compatibile, va detto che il sequestro della CO2 e la green-economy (comunque energeticamente ininfluente) sovvenzionata, sono un lusso/spreco che non ci possiamo permettere, e quindi dovremo puntare – senza se e senza ma – sul nucleare, se l’Italia non vorrà cadere ancora di più nell’abisso del sottosviluppo, per carenza di elettricità e/o per il prezzo sempre più esorbitante della stessa. In conseguenza di ciò occorre ripartire quanto prima e alla grande per informare i cittadini in modo scientificamente, economicamente ed ecologicamente corretto, per farli guarire dalle superstizioni catastroambientaliste e convincerli che nucleare non solo è indispensabile e realizzabile ma è pure bello e questo è soprattutto un compito della politica che - come affermava Richelieu - deve rendere possibile ciò che è necessario.
.
Firenze, 21/07/11
Carlo Cerofolini
.
Nota: Molti riferimenti, oltre che dal web e da precedenti articoli dell’autore (cfr. http://www.ragionpolitica.it/cms/index.php/energia/) con relativa bibliografia riportata, sono stati presi da libri, articoli, dichiarazioni, ecc. di: Franco Battaglia (Univ. MO-RE); Franco Casali (Univ. BO); Renzo Riva (Cirn Friuli VG); Cirn.
.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
01-08-2011 10:00
Invia Messaggio privato all'autore Trova tutti i messaggi dell'autore Quota il messaggio nella risposta
Alessandro Bellotti
Senator Member
****


Messaggi: 322
Gruppo: Registered
Iscritto: Apr 2011
Stato: Offline
Reputazione:
Messaggio: #103
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare?

Pur nel massimo rispetto di quanto scritto da Carlo Cerofolini, contesto vivamente 2 dati e le considerazioni che ne derivano. La prima:
"Nessuna meraviglia quindi se la nostra economia arranca e la sua crescita è di diversi punti % inferiore a quella tedesca e se inoltre il potere d’acquisto degli italiani è dal 20% al 30% inferiore a quello di altri cittadini europei, nei cui paesi a noi comparabili – guarda caso – c’è il nucleare (28% nell’Ue nel 2009)."
La Germania cresce 3 volte la Francia nonostante utilizzi meno di 1/3 dell'energia elettrica da nucleare rispetto ai francesi.
I costi del fotovoltaico fanno riferimento a cifre degli anni passati.
Già nel 2010/2011 il costo a watt è di molto inferiore ai 3 Euro (impianti chiavi in mano, di media potenza, inferiori al Mw).
Come già anticipato in altra discussione, si prevede già nel biennio 2012/2013 il dimezzamento di questi costi per cui per le nuove installazioni di andrà di molto sotto i 2 euro/watt (1,5/1,6), sempre per impianti da qualche ctinaio di watt al mwatt.
Entro 2 o 3 anni gli incentivi non avranno più ragione di essere.
Quindi si pagherà la solita tazzina di caffè ogni mese.
Occorre che i conti, Carlo Cerofolini, li rifaccia con i dati giusti.

04-08-2011 10:41
Invia Messaggio privato all'autore Trova tutti i messaggi dell'autore Quota il messaggio nella risposta
Cher
Consul Member
****


Messaggi: 1.834
Gruppo: Registered
Iscritto: May 2010
Stato: Offline
Reputazione:
Messaggio: #104
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare?

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Pur nel massimo rispetto di quanto scritto da Carlo Cerofolini, contesto vivamente 2 dati e le considerazioni che ne derivano. La prima:
"Nessuna meraviglia quindi se la nostra economia arranca e la sua crescita è di diversi punti % inferiore a quella tedesca e se inoltre il potere d’acquisto degli italiani è dal 20% al 30% inferiore a quello di altri cittadini europei, nei cui paesi a noi comparabili – guarda caso – c’è il nucleare (28% nell’Ue nel 2009)."
La Germania cresce 3 volte la Francia nonostante utilizzi meno di 1/3 dell'energia elettrica da nucleare rispetto ai francesi.
I costi del fotovoltaico fanno riferimento a cifre degli anni passati.
Già nel 2010/2011 il costo a watt è di molto inferiore ai 3 Euro (impianti chiavi in mano, di media potenza, inferiori al Mw).
Come già anticipato in altra discussione, si prevede già nel biennio 2012/2013 il dimezzamento di questi costi per cui per le nuove installazioni di andrà di molto sotto i 2 euro/watt (1,5/1,6), sempre per impianti da qualche ctinaio di watt al mwatt.
Entro 2 o 3 anni gli incentivi non avranno più ragione di essere.
Quindi si pagherà la solita tazzina di caffè ogni mese.
Occorre che i conti, Carlo Cerofolini, li rifaccia con i dati giusti.




Forse non hai ancora capito  che l'FV non funziona e se funziona produce energia quando non serve e NON la produce quando serve.

Anche se fosse tutto gratis sarebbe sempre e comunque innutile e dannosa.

Per dannosa intendo che crea un danno alla società e spreca tempo, il quale per sua natura è irreversibile.

Come già spiegato da Matted nel primo capitolo,  o fai una cosa o ne fai un'altra e per restare a tema, o l'energia la PRODUCI ,come ti pare, ma la produci!

Tutto il resto sono solo " Chiacchere & Distintivo" ( inteso come patente da ecologista convinto)
Se vuoi confutare lo scritto del Prof. Carlo Cerofolini vedi di farlo su base scientifica e non su base filo-tedesca da raich-ecologico.



Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it

Messaggio modificato il: 04-08-2011 alle 12:20 da Cher.

04-08-2011 11:46
Invia Messaggio privato all'autore Trova tutti i messaggi dell'autore Quota il messaggio nella risposta
Alessandro Bellotti
Senator Member
****


Messaggi: 322
Gruppo: Registered
Iscritto: Apr 2011
Stato: Offline
Reputazione:
Messaggio: #105
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare?

A fine 2011, secondo il forum di Chicco Testa (pro-nucleo) si produrrà da fotovoltiaco il 3% del fabbisogno nazionale con 7.500 Mwp installati.
Non voglio constestare il prof. ma vorrei che i conti li rifacesse con numeri reali, cioè attuali.
Dire che si installeranno 13 Gwp con 80 miliardi di euro di solo costo di installazione vuol dire non essere a conoscenza dei costi reali. Tutto qui.
13 Gwattp costano, di installazione molto meno di 30 miliardi
C'è un errore macroscopico del 260%. Questo non su base scientifica in quanto si tratta di prezzi di mercato. Prezzi che sono ancora in deciso calo.
Avevo previsto il 10% del fabbisogno entro il 2020 da fotovoltaico con un costo di incentivi di una tazza di caffè ogni 5 giorni.
Ci arriveremo prima, con costi minori. Installeremo 25/30 Gwatt picco che daranno il 10/12% del fabbisogno in 5 anni.
Costeranno i 6/7 miliardi di euro annui di incentivi che sono già previsti.
La scienza non c'entra nulla. Ci sono i dati di 'admnin', forum di Chicco Testa (visitare per credere..).
Occorre che il tuo caro prof. faccia i conti con i prezzi attuali.

04-08-2011 11:58
Invia Messaggio privato all'autore Trova tutti i messaggi dell'autore Quota il messaggio nella risposta
Cher
Consul Member
****


Messaggi: 1.834
Gruppo: Registered
Iscritto: May 2010
Stato: Offline
Reputazione:
Messaggio: #106
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare?

Alessandro Bellotti ha Scritto:

A fine 2011, secondo il forum di Chicco Testa (pro-nucleo) si produrrà da fotovoltiaco il 3% del fabbisogno nazionale con 7.500 Mwp installati.
Non voglio constestare il prof. ma vorrei che i conti li rifacesse con numeri reali, cioè attuali.
Dire che si installeranno 13 Gwp con 80 miliardi di euro di solo costo di installazione vuol dire non essere a conoscenza dei costi reali. Tutto qui.
13 Gwattp costano, di installazione molto meno di 30 miliardi
C'è un errore macroscopico del 260%. Questo non su base scientifica in quanto si tratta di prezzi di mercato. Prezzi che sono ancora in deciso calo.
Avevo previsto il 10% del fabbisogno entro il 2020 da fotovoltaico con un costo di incentivi di una tazza di caffè ogni 5 giorni.
Ci arriveremo prima, con costi minori. Installeremo 25/30 Gwatt picco che daranno il 10/12% del fabbisogno in 5 anni.
Costeranno i 6/7 miliardi di euro annui di incentivi che sono già previsti.
La scienza non c'entra nulla. Ci sono i dati di 'admnin', forum di Chicco Testa (visitare per credere..).
Occorre che il tuo caro prof. faccia i conti con i prezzi attuali.


Non voglio darti contro, ma ti sfugge il "nocciolo" Smile del FV.

Che tipo di automatismi produci o sviluppi ? , naturalmente in PM.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
04-08-2011 12:22
Invia Messaggio privato all'autore Trova tutti i messaggi dell'autore Quota il messaggio nella risposta
Alessandro Bellotti
Senator Member
****


Messaggi: 322
Gruppo: Registered
Iscritto: Apr 2011
Stato: Offline
Reputazione:
Messaggio: #107
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare?

Te l'ho già detto: elettronica per automazione (per macchine e impianti industriali).
Non mi sfugge nessun nocciolo.
Ieri ero con un mio cliente su un campo fotovoltaico da 990 Kwp teorici (di proprietà del cliente stesso).
Stava producendo 850 Kw, con cielo non perfettamente limpido.
Su base annua i conti tornano: 1,15 Gwh cioè 1000 Kwp (circa installati) per 0,12 (coefficiente che tiene conto della latitudine della zona) moltiplicato x24 (ore giiornaliere) il risultato moltiplicato x 365 (giorni all'anno) fa 1,138 Gwh. Quindi in un anno, senza incentivi, avrebbe prodotto 160.000 euro equivalenti di energia elettrica.
Il costo globale dell'investimento è stato di 2,7 milioni di euro per cui, calcolando un costo di acquisto al Kwh di 0,145 l'impiatno si ripaga, senza incentivi, in 17/18 anni. Questo con un costo a wattp di 2,7 Euro.
Viste le previsioni di prezzo, entro 2 o 3 anni l'impianto da 1 Mwp, senza incentivi, si ripagherà in 7/8 anni.
Gli incentivi accompagneranno il fotovoltaico per altri 2 o 3 anni.
Entro il 2014 parity grid con guadagno, senza incentivi, già dopo il decimo anno.

04-08-2011 14:06
Invia Messaggio privato all'autore Trova tutti i messaggi dell'autore Quota il messaggio nella risposta
Cher
Consul Member
****


Messaggi: 1.834
Gruppo: Registered
Iscritto: May 2010
Stato: Offline
Reputazione:
Messaggio: #108
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare?

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Te l'ho già detto: elettronica per automazione (per macchine e impianti industriali).
Non mi sfugge nessun nocciolo.
Ieri ero con un mio cliente su un campo fotovoltaico da 990 Kwp teorici (di proprietà del cliente stesso).
Stava producendo 850 Kw, con cielo non perfettamente limpido.
Su base annua i conti tornano: 1,15 Gwh cioè 1000 Kwp (circa installati) per 0,12 (coefficiente che tiene conto della latitudine della zona) moltiplicato x24 (ore giiornaliere) il risultato moltiplicato x 365 (giorni all'anno) fa 1,138 Gwh. Quindi in un anno, senza incentivi, avrebbe prodotto 160.000 euro equivalenti di energia elettrica.
Il costo globale dell'investimento è stato di 2,7 milioni di euro per cui, calcolando un costo di acquisto al Kwh di 0,145 l'impiatno si ripaga, senza incentivi, in 17/18 anni. Questo con un costo a wattp di 2,7 Euro.
Viste le previsioni di prezzo, entro 2 o 3 anni l'impianto da 1 Mwp, senza incentivi, si ripagherà in 7/8 anni.
Gli incentivi accompagneranno il fotovoltaico per altri 2 o 3 anni.
Entro il 2014 parity grid con guadagno, senza incentivi, già dopo il decimo anno.


Ti sfugge e come!

Non Vuoi capire o non Vuoi arrivarci?
------------------
L'automatismo l'avevo capito, per quello che ti ho chiesto maggiori info, ma mi sà che il tuo è un vizio più che una tara! Smile


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
04-08-2011 14:15
Invia Messaggio privato all'autore Trova tutti i messaggi dell'autore Quota il messaggio nella risposta
Alessandro Bellotti
Senator Member
****


Messaggi: 322
Gruppo: Registered
Iscritto: Apr 2011
Stato: Offline
Reputazione:
Messaggio: #109
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare?

Ho capito, cher.
Ho capito cosa si è fatto e cosa si farà in Italia.
Entro 3 o 4 anni oltre il 10% del fabbisogno di energia elettrica verrà da fotovoltaico. 40 Tw da fotovoltaico entro il 2014 (oggi sono secondo il forum di Chicco Testa già 10, visto che è notizia di oggi che sono stati raggiunti 8,5 Gwp di installato).
Il tutto SENZA noccioli varii ed eventuali (ricordi il referendum di giugno ?)
Il tutto alla modica somma di 7/8 milardi di euro di incentivi all'anno.
Forse sei tu a non capire o a far finta o a negare l'evidenza.

04-08-2011 15:05
Invia Messaggio privato all'autore Trova tutti i messaggi dell'autore Quota il messaggio nella risposta
Cher
Consul Member
****


Messaggi: 1.834
Gruppo: Registered
Iscritto: May 2010
Stato: Offline
Reputazione:
Messaggio: #110
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare?

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ho capito, cher.
Ho capito cosa si è fatto e cosa si farà in Italia.
Entro 3 o 4 anni oltre il 10%  del fabbisogno di energia elettrica verrà da fotovoltaico. 40 Tw da fotovoltaico entro il 2014 (oggi sono secondo il forum di Chicco Testa già 10, visto che è notizia di oggi che sono stati raggiunti 8,5 Gwp di installato).
Il tutto SENZA noccioli varii ed eventuali (ricordi il referendum di giugno ?)
Il tutto alla modica somma di 7/8 milardi di euro di incentivi all'anno.
Forse sei tu a non capire o a far finta o a negare l'evidenza.


Dopo il 15 di agosto si arriva a 90GW di FV installato...... black-out elettrici a GO GO !
che ci costano7/8 miliardi di euro all'anno!

Non male, il genio è ovunque in Italia.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
04-08-2011 15:17
Invia Messaggio privato all'autore Trova tutti i messaggi dell'autore Quota il messaggio nella risposta
Pagine (12): « Prima « 7 8 9 10 [11] 12 » Ultima »

  Scrivi discussione 


Guarda versione stampabile
Invia discussione a un amico
Sottoscrivi questa discussione | Aggiungi discussione ai favoriti
Valuta questa discussione:

Vai al Forum: