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Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Versione stampabile

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Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 13-06-2011 15:16

Dopo l'esito di un referendum truffaldino nei contenuti e vergognosamente propagandato sfruttanto le masse ignoranti e terrorizzate dal problma nucleare Giapponese, dimenticansi dei morti causati dal crollo della diga dell bacino idrico a Fukuschima.
Cosa succederà?


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 13-06-2011 15:28

http://www.ilgiornale.it/interni/e_ora_i...comments=1


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 13-06-2011 15:32

Cher ha Scritto:

Dopo l'esito di un referendum truffaldino nei contenuti e vergognosamente propagandato sfruttanto le masse ignoranti e terrorizzate dal problma nucleare Giapponese, dimenticansi dei morti causati dal crollo della diga dell bacino idrico a Fukuschima.
Cosa succederà?



Succedrà che gli italiani ,saranno convinti di aver scacciato il demonio ,si sentiranno più ecologisti.Io accetto il "volere democratico" ovviamente ,chiederei però a coloro che lo hanno promosso di rendere conto tra qualche anno ,agli italiani ,cosa si è fatto e quanto si è speso e cosà sarà ,se mai sarà , effettivamente cambiato
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 13-06-2011 16:22

Referendum truffaldino ?
Gli Italiani che sono convinti di aver scacciato il demonio ?
Volere democratico fra virgolette ?
La nebbia, l'inizio del declino ?
Dimenticarsi i morti della diga ?
Vi porto un pò di camomilla in riva al fiume ?
Vi facevo un pochino più acculturati e liberi di pensiero.
Evidentemente state troppo rinchiusi e vi muovete solo con il click del mouse.
Onore alla Germania (il vate energetico mondiale che ha guidato il popolo italiano) e rispetto per il popolo italiano che alle prossime elezioni si libererà del sudiciume che adesso ci governa.
E' stato fatto di tutto per affossare i referendum, non ultime e da denuncia le sparate di Silvio Berlusconi e Roberto Maroni ad elezioni ancora in corso.
E parlate di referendum truffaldini ?
Occorre fare pulizia, nel paese.


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 13-06-2011 16:41

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Referendum truffaldino ?
Gli Italiani che sono convinti di aver scacciato il demonio ?
Volere democratico fra virgolette ?
La nebbia, l'inizio del declino ?
Dimenticarsi i morti della diga ?
Vi porto un pò di camomilla in riva al fiume ?
Vi facevo un pochino più acculturati e liberi di pensiero.
Evidentemente state troppo rinchiusi e vi muovete solo con il click del mouse.
Onore alla Germania (il vate energetico mondiale che ha guidato il popolo italiano) e rispetto per il popolo italiano che alle prossime elezioni si libererà del sudiciume che adesso ci governa.
E' stato fatto di tutto per affossare i referendum, non ultime e da denuncia le sparate di Silvio Berlusconi e Roberto Maroni ad elezioni ancora in corso.
E parlate di referendum truffaldini ?
Occorre fare pulizia, nel paese.


Ma ,veramente mi sembra che il clima da vincitori di campionato sia più un qualcosa che appartiene a te (avrai già stappato la bottiglia ... ).
Rilassati ing. Belotti ,tranquillo ,quelli come me ,proseguono imperturbabili ,e rimangono piuttosto indifferenti alle pagliacciate illusionarie ,si siedono in buona compagnia ,compreso quella della scienza vera ,sulla riva del fiume e attendono ,senza fare chiasso naturalmente ...
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 13-06-2011 16:43

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Referendum truffaldino ?
Gli Italiani che sono convinti di aver scacciato il demonio ?
Volere democratico fra virgolette ?
La nebbia, l'inizio del declino ?
Dimenticarsi i morti della diga ?
Vi porto un pò di camomilla in riva al fiume ?
Vi facevo un pochino più acculturati e liberi di pensiero.
Evidentemente state troppo rinchiusi e vi muovete solo con il click del mouse.
Onore alla Germania (il vate energetico mondiale che ha guidato il popolo italiano) e rispetto per il popolo italiano che alle prossime elezioni si libererà del sudiciume che adesso ci governa.
E' stato fatto di tutto per affossare i referendum, non ultime e da denuncia le sparate di Silvio Berlusconi e Roberto Maroni ad elezioni ancora in corso.
E parlate di referendum truffaldini ?
Occorre fare pulizia, nel paese.

Dubito, prevedo uno spettacolo unico dalla privilegiata riva, senza neppure il rimorso della presenza.
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - nikonzen - 13-06-2011 17:05

Posso essere in disaccordo con entrambi?

Cher, per quanto ti possa dare ragione, posto così il tuo intervento sembra solo lo sfogo di chi si sente sconfitto  (e torniamo al discorso del tifo calcistico).
Questo referedum non è stato più "truffaldino" degli altri, sia contemporanei che trascorsi.

Alessandro: Onore alla Germania? Rispetto al Popolo italiano? Non ti pare leggermente retorico?  Spero tu abbia ragione sulle prossime elezioni e sul sudiciume ma non puoi dare un assoluto valore politico a questo referendum. E per favore, non collegare chi era contrario al SI in questo referendum con Berlusconi. Quell'uomo ha rovinato anche il fronte a sostegno del nucleare con proclami imbarazzanti e balletti decisionali.  

Mi permettete una breve digressione politica?
Si può dire che fin dall'inizio il referendum nucleare abbia messo in luce l'inconsistenza della volontà sia della maggioranza che dell'opposizione. I primi hanno avanzato un programma e l'hanno abbandonato alla prima difficoltà; i secondi (nelle vesti del PD) si sono agganciati al treno del referendum solo dopo le scorse amministrative. Un pò tardi per mettersi nei panni dei vincitori. Discorso a parte per l'IDV, promotore del referendum anche se, secondo me, solo per una buona intuizione populistica.

Inoltre nessuno è così cieco da credere che i votanti SI a questo referendum saranno tutti voti futuri per il cambiamento.

Che occorra fare pulizia nel Paese è auspicabile (ed essenziale); fanno ben sperare queste due ondate di partecipazione al voto, ma non penso proprio che ci sia una netta corrispondenza tra un sentimento di rinnovamento e il No al nucleare.

Quoto Cherade.
Che gli italiani, dopo questo sfogo restino vigili e richiedano un cambiamento reale. I governi faranno di tutto per tirare avanti in questo limbo, per non prendere decisioni costose e impopolari.
Avere detto no al nucleare va bene, ma che si pretendano le giuste misure e si facciano i giusti investimenti, pagandone anche i costi.

Sarei un pò contrariato se da domani sentissi la lamenta sulla pala eolica offshore perchè rovina la vista sull'orizzonte.


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 13-06-2011 17:27

nikonzen ha Scritto:


Che gli italiani, dopo questo sfogo restino vigili e richiedano un cambiamento reale. I governi faranno di tutto per tirare avanti in questo limbo, per non prendere decisioni costose e impopolari.
Avere detto no al nucleare va bene, ma che si pretendano le giuste misure e si facciano i giusti investimenti, pagandone anche i costi.

Sarei un pò contrariato se da domani sentissi la lamenta sulla pala eolica offshore perchè rovina la vista sull'orizzonte.



E' questo che cadrà nel dimenticatoio e la mia paura è quella proprio di un ripetersi a fotocopia della storia.Nell''86 si è votato contro ,nel 2011 si è votato contro.Io suggerirei nel 2015/2016 di vedere questa "poderosa" impennata di energia da rinnovabili cosa avrà prodotto ,se benefici o solo costi :non faccio il tifo per nessuno ,quindi se ci saranno risultati apprezzabili ,darò atto ,me se come penso non sarà così , qualcuno dovrà risponderne

Saluti
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 13-06-2011 17:46

Per truffaldino è inteso il cavalcare dell'onda emotiva e osannare le presa per i fondelli delle rinnovabili.

Nessun sfogo, stare seduti sulla del fiume è solo una metafora per guardare lo spettacolo del fallimento delle rinnovabili , inteso come produzione di energia per il fabisogno energetico.

Il rilancio del nucleare sarà ancora più promettente, esaurita l'ebrezza degli ecostorditi e il percepire della brezza della gelida miseria che avanzerà inesorabile, lo sguardo cadrà sui miserevoli sostenitori di questo declino.
La butto in miserabile prosa pre non offendere nessuno.
Qui , di sconfitto c'è solo la ragione, l' idiozia impera come mosche intorno ad una "carogna".

Il no all'eolico off-shore è una realtà, così come altra fonte di produzione.
Questa è la "ragione" che ormai giace come una "carogna"


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Von Karman - 13-06-2011 17:59

"veramente grazie a tutti gli italiani, siamo commossi, è bello sapere che si hanno degli amici sui cui poter contare"


firmato Gazprom, Eni e compagnia cantante


RE:   Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - nikonzen - 13-06-2011 18:04

Charade77 ha Scritto:

Io suggerirei nel 2015/2016 di vedere questa "poderosa" impennata di energia da rinnovabili cosa avrà prodotto ,se benefici o solo costi :non faccio il tifo per nessuno ,quindi se ci saranno risultati apprezzabili ,darò atto ,me se come penso non sarà così , qualcuno dovrà risponderne

Come te sono abbastanza certo che non avrà prodotto nulla di davvero rilevante; che gli italiani si disinteresseranno finchè non si parlerà di costruire qualcosa nel loro giardino e sono certo che,s emai ci si porrà la domanda, nessuno risponderà di questo come nessuno risponde mai di nulla.

Von Karman ha Scritto:

"veramente grazie a tutti gli italiani, siamo commossi, è bello sapere che si hanno degli amici sui cui poter contare"
firmato Gazprom, Eni e compagnia cantante


Big GrinBig GrinBig GrinBig Grin questa è bellissima Big GrinBig GrinBig Grin
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 13-06-2011 18:04

Von Karman ha Scritto:

"veramente grazie a tutti gli italiani, siamo commossi, è bello sapere che si hanno degli amici sui cui poter contare"


firmato Gazprom, Eni e compagnia cantante

Non dimenticare Madam AREVA
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - walter59 - 13-06-2011 18:13

Cher ha Scritto:


Senza polemiche mi raccomando.

E' propio questo il problema, con il governo che ci ritroviamo questi sono i risultati, cosa sarebbe successo con i contratti/cantieri per le centrali???

referendum si o referendum no chi lavora seriamente si troverà sempre a guardare all'estero.

Come dice Margherita Hack (favorevole al nucleare) il problema sono gli italiani.
RE:   Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 13-06-2011 18:28

walter59 ha Scritto:



Senza polemiche mi raccomando.

E' propio questo il problema, con il governo che ci ritroviamo questi sono i risultati, cosa sarebbe successo con i contratti/cantieri per le centrali???

referendum si o referendum no chi lavora seriamente si troverà sempre a guardare all'estero.

Come dice Margherita Hach (favorevole al nucleare) il problema sono gli italiani.


Il problema sono sì gli italiani che già da 25 anni hanno scelto di non scegliere : il dovere dovrebbe essere quello di sotenere una scelta dettata dalla convinzione e da un impegno ,anzichè rimanere costantemente in sur-plast senza fare nulla ,auspicando il passare del suo tempo.Così non si risolve nulla.Ma quante generazioni devono passare prima comprendere a pieno il vero problema?
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - dDuck - 13-06-2011 18:32

Cher ha Scritto:

Dopo l'esito di un referendum truffaldino nei contenuti e vergognosamente propagandato sfruttanto le masse ignoranti e terrorizzate dal problma nucleare Giapponese, dimenticansi dei morti causati dal crollo della diga dell bacino idrico a Fukuschima.
Cosa succederà?



Innanzitutto meno male che non hanno chiuso l'idroelettrico neppure dopo il Vajont, se no eravamo un paese del IV mondo.

Mahhhhhh io starei a vedere finita l'emergenza Fuko, cosa si farà, in Italia non si sarebbe fatto mai, ma neppure un inceneritore, l'italiano è troppo menefreghista, non vuole nulla vicino a casa.


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - dDuck - 13-06-2011 18:35

Cher ha Scritto:

Per truffaldino è inteso il cavalcare dell'onda emotiva e osannare le presa per i fondelli delle rinnovabili.

Nessun sfogo, stare seduti sulla  del fiume è solo una metafora per guardare lo spettacolo del fallimento delle rinnovabili , inteso come produzione di energia per il fabisogno energetico.

Il rilancio del nucleare sarà ancora più promettente, esaurita l'ebrezza degli ecostorditi e il percepire della brezza della gelida miseria che avanzerà inesorabile, lo sguardo cadrà sui miserevoli sostenitori di questo declino.
La butto in miserabile prosa pre non offendere nessuno.
Qui , di sconfitto c'è solo la ragione, l' idiozia impera come mosche intorno ad una "carogna".

Il no all'eolico off-shore è una realtà, così come altra fonte di produzione.
Questa è la "ragione" che ormai giace come una "carogna"


La scelta non era tra nucleare e rinnovabili, ma tra n e gas.

Hanno scelto il gas a loro insaputa.

Io comunque preferisco consumare solo gas che riempirci di pale pagate dal contribuente.

RE:    Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - walter59 - 13-06-2011 18:40

Charade77 ha Scritto:



Il problema sono sì gli italiani che già da 25 anni hanno scelto di non scegliere : il dovere dovrebbe essere quello di sotenere una scelta dettata dalla convinzione e da un impegno ,anzichè rimanere costantemente in sur-plast senza fare nulla ,auspicando il passare del suo tempo.Così non si risolve nulla.Ma quante generazioni devono passare prima comprendere a pieno il vero problema?


E' dai tempi di Garibaldi che gli Italiani stanno a guardare in mille contro l'esercito Borbonico e chi ci crede?? Noi naturalmente e via di questo passo è sempre arrivato qualch'uno a regolare i nostri affari, noi al massimo svendiamo quello che abbiamo di buono, poi siamo emigranti nati.
Le centrali siamo capaci di farcele da noi (mafie permettendo) ma i contratti li facciamo con gli altri.
Adesso abbiamo cinque anni per far ripartire il futuro "CIRENE" magari un reattore veloce, magari la Del Fungo Giera e company  chissà.

ossequi
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 13-06-2011 18:42

dDuck ha Scritto:



Innanzitutto meno male che non hanno chiuso l'idroelettrico neppure dopo il Vajont, se no eravamo un paese del IV mondo.

Mahhhhhh io starei a vedere finita l'emergenza Fuko, cosa si farà, in Italia non si sarebbe fatto mai, ma neppure un inceneritore, l'italiano è troppo menefreghista, non vuole nulla vicino a casa.




E' quello che sottolineo e ripeto da sempre :l'italiano medio vuole beneficiare di tutto ma mai responsabilizzarsi su nulla.Troppo comoda così e in più ci si rende facilmente ricattabili alla mercè degli speculatori ...
RE:   Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 13-06-2011 18:49

dDuck ha Scritto:



La scelta non era tra nucleare e rinnovabili, ma tra n e gas.

Hanno scelto il gas a loro insaputa.

Io comunque preferisco consumare solo gas che riempirci di pale pagate dal contribuente.



Hai centrato esattamente la realtà :il duro è farglielo coprendere ...
Mi viene in mente una delle tante sole da televenditori ,dove credi di avere acquistato un frullatore ,in realtà ti appresti a finanziare un'enciclopedia dal costo improponibile...
RE:    Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - walter59 - 13-06-2011 18:51

Charade77 ha Scritto:



Hai centrato esattamente la realtà :il duro è farglielo coprendere ...
Mi viene in mente una delle tante sole da televenditori ,dove credi di avere acquistato un frullatore ,in realtà ti appresti a finanziare un'enciclopedia dal costo improponibile...


Beh questa sarebbe probabilmente la fine che avremmo fatto con il nucleare e questo governo.

saluti

RE:     Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 13-06-2011 18:58

walter59 ha Scritto:



Beh questa sarebbe probabilmente la fine che avremmo fatto con il nucleare e questo governo.

saluti



La mia opinione è che chiunque si è trovato , si trova e si troverà a governare ,senza avvalersi di validi supporti tecnici e senza assumersi la responsabilità e l'onere di scelte forti ,coraggiose , anche impopolari ,sarà sempre destinato a rimanere inconcludente ,fumoso e senza prospettive.Questo o un altro governo non avrebbero fato differenza :o si cambia musica ,ma sul serio ,o in una o nell'altra direzione si farà sempre ben poco ,capendoci sempre molto poco.

saluti
RE:      Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - walter59 - 13-06-2011 19:09

Charade77 ha Scritto:



La mia opinione è che chiunque si è trovato , si trova e si troverà a governare ,senza avvalersi di validi supporti tecnici e senza assumersi la responsabilità e l'onere di scelte forti ,coraggiose , anche impopolari ,sarà sempre destinato a rimanere inconcludente ,fumoso e senza prospettive.Questo o un altro governo non avrebbero fato differenza :o si cambia musica ,ma sul serio ,o in una o nell'altra direzione si farà sempre ben poco ,capendoci sempre molto poco.

saluti


D A C C O R D I S S I M O

ma permettimi questi sono pessimi
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - giorgio_luppi - 13-06-2011 19:30

Dopo il voto cerchiamo di evitare inutili e sciocchi trionfalismi e, sopratutto, cerchiamo di evitare l'errore compiuto dopo il referendum dell' 87, cioe' di non fare nulla di alternativo dopo il NO al nucleare.
E' il momento di rimboccarsi le maniche e cominciare a remare tutti dalla stessa parte.
C'e' bisogno di tutte le competenze tecnico-scientifiche per costruire un piano energetico credibile e che funzioni.
Rimanere seduti sulla riva del fiume ad aspettare il fallimento delle rinnovabili, solo per dimostrare che forse si aveva ragione, e' da irresponsabili, e' come se il medico A, in disaccordo col il medico B, aspettasse la morte del paziente per proporre una cura.


RE:      Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cirene - 13-06-2011 19:31

Charade77 ha Scritto:



La mia opinione è che chiunque si è trovato , si trova e si troverà a governare ,senza avvalersi di validi supporti tecnici e senza assumersi la responsabilità e l'onere di scelte forti ,coraggiose , anche impopolari ,sarà sempre destinato a rimanere inconcludente ,fumoso e senza prospettive.Questo o un altro governo non avrebbero fato differenza :o si cambia musica ,ma sul serio ,o in una o nell'altra direzione si farà sempre ben poco ,capendoci sempre molto poco.

saluti


Beh diciamo subito che occorre sapere cosa faremo NOI domani.E' chiaro come il sole che aldila' del governo,della propaganda a favore o contro il nucleare,l'approccio al problema,IDENTICO,a quello del 1987 e' stato un fallimento.
Si,perche' se non ve ne foste accorti gli sbagli dei pro nucleare sono stati ripetuti allo stesso modo,per la seconda volta.

Il verdame vario che,sottolineo,non ha MAI DETTO COSA FAREBBE IN SOSTITUZIONE DI NUCLEARE (E CARBONE),bensi' SI SONO SEMPRE LIMITATI A CONDANNARE IL NUCLEARE GENERICAMENTE come il male di tutti i mali,dovranno rispondere (questa volta e' un obbligo!) delle loro azioni di fronte al Paese e di chi gli ha creduto.Essenzialmente sono tre:

1) Questione Sito per deposito nazionale Scorie vecchio nucleare e rifiuti industriali/ospedalieri classificati come scorie radioattive:
Non basta dire NO al nucleare,i problemi vanno risolti a cominciare dai rifuti radioattivi che si generano quotidianamente.

PRETENDO da loro la soluzione politica della questione.

2) A partire da domani,ci dicano a chiare lettere,in maniera precisa e documentata COSA vogliono fare.Hanno vinto loro,il nucleare non si fa.
A loro l'onere politico/economico di risolvere la questione energetica.

3)Questione incentivi.Una fonte non si rende competitiva,imponendo il prelievo in bolletta di denaro per coprire il differenziale (spaventoso) di economicita' nella produzione.Altresi' non esiste nemmeno l'incentivo inteso come spinta ad economie di scala,visto che la tecnologia in questione (fotovoltaico,eolico) lo e' gia' da tempo.I limiti tecnologici non si coprono con artefizi economici rei di creare bolle speculative.

Come vedete nessuna critica ma qualche appunto di azioni concrete da fare gia' domani.Le balle,le loro balle che con la scienza ed il nucleare non hanno nulla a che vedere,DEVONO venire a galla.

A tal proposito sto valutando la possibilita' di ricorrere a Bruxelles contro il vergognoso sistema degli incentivi alle fonti rinnovabili che non premia ne' la buona fede dei cittadini,ne' le regole del mercato.
Vedremo.
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 13-06-2011 19:36

Sono d'accordo con alcune considerazioni: dal 1987 ad oggi nulla si è fatto per avere un piano energetico degno di un paese moderno.
Ovviamente occorre ora cambiare strategia e cioè occorre concordare a livello europeo cosa fare.
L'attuale governo non ha avuto la credibilità di poter offrire soluzioni al popolo e non solo in campo energetico.
Discorso ovviamente esteso anche alla cosidetta opposizione.
Ho già espresso i motivi per i quali il nucleare, così come proposto dal governo, in Italia, ovviamente secondo il mio parere, non ha senso.
Per offrire al paese la soluzione occorre sicuramente avere basi diverse, politiche prima di tutti e poi di competenze.
Il nucleare non si farà a breve in Italia non solo a causa di Fukushima ma evidentemente il popolo, che qualcuno di voi ritiene che non debba votare quesiti come quelli dei referendum, non si fida.
Non si fida perchè siamo in Italia.
Facciamo pulizia, in Italia, di alcune cosette e situazioni che rendono il paese inaffidabile non solo per il nucleare ma anche per gli investimenti esteri. Occorre cambiare profondamente il popolo italiano e chi li governa, cercando di avere come obiettivo un paese moderno.
Non si possono promettere soluzioni e realizzazioni (vedi ponte sullo stretto e appunto un pò di EPR) solo per accapparrarsi un pò di voti, tra una barzelletta e un pò di bunga bunga.
Sono pronto a cambiare idea come ho più volte affermato a fronte di una Italia diversa.
Non avrei nessun tipo di dubbio ad assecondare i 61 reattori francesi se abitassi in Francia, nonostante l'evoluzionee del progetto EPR non dia ad oggi grandi garanzie di essere la soluzione migliore per il nostro paese.
Il referendum ha comunque decretato che in Italia non si parlerà più di nucleare per almeno un paio di decenni.
Non resta che stringere accordi a livello europeo, come peraltro già si era cominciato con il governo precedente.
Si faccia accordi di fornitura con la Francia per un periodo di transizione di una ventina d'anni e si cominci a valutare le soluzioni già messe in campo dalla Germania.
Mi auguro che manteniate aperto questo forum che, nonostante qualche attacco personale di troppo rimane un punto di incontro e di confronto, comunque necessari per valutare e proporre soluzioni.
Rimango favorevole al nucleare in Francia o in Gran Bretagna o in Germania.
In Italia si è deciso di metterci una pietra sopra.
Vista la situazione del paese ritengo sia la soluzione migliore.
Un ultima considerazione su ciò che dice charade: le scelte impopolari, cioè che vanno contro ciò che pensa 'il popolo' si possono e si devono fare purchè si ragioni nel breve periodo e che diano effetti appunto nel breve periodo. Scelte come 'il nucleare' devono essere condivise con l'opposizione o con una parte significativa di essa.
Se il popolo non vuole centrali nucleari sul suolo italiano c'è poco da fare: non si possono fare centrali.
L'attuale governo è troppo interessato a governare e ha una politica fondata sui sondaggi.
L'intera classe politica italiana vive di privilegi, bruciando ingenti risorse come invece non accade negli altri paesi europei.
Occorre sistemare alcune cosette prima di dedicarsi alle grandi opere (nucleare, buco in val di susa, ponte sullo stretto).
Il paese non può più permettersi di dilaidare ingenti risorse. Ricordo a tale proposito che rispetto alla Francia mancano ogni anno oltre 130 miliardi di euro (fifferenza fra entrate del fisco e ciò che ritorna ai cittadini in servizi, welfare etc...
130 miliardi di euro ogni anno.


RE:       Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - walter59 - 13-06-2011 19:52

Cirene ha Scritto:


Beh diciamo subito che occorre sapere cosa faremo NOI domani.E' chiaro come il sole che aldila' del governo,della propaganda a favore o contro il nucleare,l'approccio al problema,IDENTICO,a quello del 1987 e' stato un fallimento.
Si,perche' se non ve ne foste accorti gli sbagli dei pro nucleare sono stati ripetuti allo stesso modo,per la seconda volta.

Il verdame vario che,sottolineo,non ha MAI DETTO COSA FAREBBE IN SOSTITUZIONE DI NUCLEARE (E CARBONE),bensi' SI SONO SEMPRE LIMITATI A CONDANNARE IL NUCLEARE GENERICAMENTE come il male di tutti i mali,dovranno rispondere (questa volta e' un obbligo!) delle loro azioni di fronte al Paese e di chi gli ha creduto.Essenzialmente sono tre:



Certamente adesso il problema si apre.
Come si è visto anche ad Anno Zero gli interventi migliori sono stati quelli di  Testa e Battaglia anche se con qualche incrinatura.

Penso sia più semplice spiegare la cosa a Onufrio che alla Santanchè
Diversi tecnici, ricercatori e scienziati "verdi" riconoscono che la scelta nucleare attualmente è la migliore, sopratutto per il rispetto dell'ambiente.

La sinistra italiana ha un illustre "nuclearista" nel suo passato Felice Ippolito

Quindi non vedo reali impedimenti ideologico/integralisti.

speriamo
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 13-06-2011 19:55

L'immagine del medico A e medico B di giorgio (che saluto) rende l'idea del 'paese Italia'.
Il morto è ovviamente il paese.


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 13-06-2011 21:33

Alessandro Bellotti ha Scritto:

L'immagine del medico A e medico B di giorgio (che saluto) rende l'idea del 'paese Italia'.
Il morto è ovviamente il paese.


Questa è una fesseria, non vi bastano quelle dette fino ad esso?
Il nucleare si farà all'estero, nei paesi confinanti, Albania in testa.
Con le rinnovabili ci si riposano i piccioni e ci skittano pure sopra.
Le rinnovabili sono innutili,vediamo come se la caveranno i promotori di questo sfacelo.

Cmq sono d'accordo con Cirene, portare la questione a Bruxelles e rivendicare la sottoscizione del trattato EURATOM
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...hp?tid=268
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - giorgio_luppi - 13-06-2011 21:37

Come non essere d' accordo con la analisi di Alessandro?
Bisogna partire da molto lontano, una bella pulizia, una classe dirigente eticamente corretta, credibile, seria e lungimirante che sappia guidare il Paese. E speriamo che l'italiano medio di charade cominci in primis a responsabilizzarzi.
Io sono un pessimista di natura ma la participazione ed il risultato di oggi accendono qualche speranza.
Un piano energetico nazionale non puo' prescindere da una integrazione a livello europeo, la Francia ha un ottimo sistema di produzione basato sul nucleare, possiamo continuare a comprare energia elettrica da loro evitando di sperperare soldi in un fallimentare piano nucleare italiano ed investire nella ricerca per il miglioramento delle tecnologie rinnovabili, del risparmio energetico, nella efficienza energetica.


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Stefano - 13-06-2011 21:50

Finora io ho letto (non solo qui) solo proposte estremamente vaghe. "Facciamo pulizia". "La Germania, la Germania". "Il popolo non si fida". "Risparmio energetico". "Ricerca sulle rinnovabili".

Ok. Niente nucleare. E allora che si fa? Intendo: QUANTE pale eoliche e DOVE, idem per i parchi solari, QUALI strategie di risparmio energetico, a QUALI costi, QUANTO tempo passerà prima di avere rinnovabili competitive che non necessitino di incentivi (che il fotovoltaico stia per raggiungere la grid parity non mi pare), etc. I comitati per il "Sì" le hanno fatte queste previsioni? Hanno fatti dei conti attendibili? Perchè io durante la campagna referendaria ho sentito solo "No al nucleare". Punto. Ma il piano di riserva NESSUNO l'ha spiegato. Non si dice "no" ad una strategia energetica senza averne una di riserva, almeno così vorrebbe il buonsenso.

Intanto, come ha scritto qualcuno prima, Gazprom si sfrega le mani.


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - lucaberta - 13-06-2011 22:04

Stefano ha Scritto:
Non si dice "no" ad una strategia energetica senza averne una di riserva, almeno così vorrebbe il buonsenso.

buon-che? Non ho mai sentito questo termine, mi spieghi di cosa si tratta, scusa? Big Grin

Se c'e' una cosa che e' stata completamente assente in tutta questa campagna, e' proprio il buonsenso, da una parte e dall'altra. I politici sono lontani mille miglia dai problemi veri, ma sanno manovrare benissimo le loro claque, sia da destra che da sinistra.

Politica da stadio, la ha definita qualcuno. Molto, molto triste.

Ciao, Luca
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - gigieffe - 13-06-2011 22:23

Von Karman ha Scritto:

...

... firmato Gazprom, Eni e compagnia cantante


Ecco la compagnia cantante!

http://www.legambiente.it/dettaglio.php?...ti_id=1424

Bye

Gigi
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 13-06-2011 22:27

giorgio_luppi ha Scritto:

C'e' bisogno di tutte le competenze tecnico-scientifiche per costruire un piano energetico credibile e che funzioni.
Rimanere seduti sulla riva del fiume ad aspettare il fallimento delle rinnovabili, solo per dimostrare che forse si aveva ragione, e' da irresponsabili, e' come se il medico A, in disaccordo col il medico B, aspettasse la morte del paziente per proporre una cura.


Consentimi un'appunto : sarebbe compito dei venditori di fumo mantenere le promesse "dell'energia dal sol" ,o non si era previsto di raggiungere il quorum e ora vi si pone davanti al fatto che non avete un piano di contingenza e non sapete da che parte girarvi?In altre parole : non starete chiedendo aiuto vero?La gente che la pensa come me ,intende martellare e proseguire silenziosamente nella stessa direzione ,a ciascuno il suo.O site già nella m***a fino al collo da iniziare a fare appelli "responsabili"?
Lo chiederei ai festaioli referendari .... o state già studiando a chi dare colpa in vista dello sfacelo?Mi dispiace ,io me ne sto sulla riva del fiume ,a guardare chi è più bravo di me ...
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 13-06-2011 22:56

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ovviamente occorre ora cambiare strategia e cioè occorre concordare a livello europeo cosa fare.


Già questo è molto poco bello (per usare un'espressione di malalinguaToungue),
cioè non si sa cosa fare ,brillante come inizio ,ciò significhera carbone e gas a "nastro".

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ho già espresso i motivi per i quali il nucleare, così come proposto dal governo, in Italia, ovviamente secondo il mio parere, non ha senso.
Per offrire al paese la soluzione occorre sicuramente avere basi diverse, politiche prima di tutti e poi di competenze.


Ing. Belotti PORCA MISERIA ,è il contrario ,prima devi sapere che fare e poi comunicarlo ,adesso è proprio come dici tu ,promettono tutto e tutti ma nessuno ha la vaga idea di come e cosa fare!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non avrei nessun tipo di dubbio ad assecondare i 61 reattori francesi se abitassi in Francia, nonostante l'evoluzionee del progetto EPR non dia ad oggi grandi garanzie di essere la soluzione migliore per il nostro paese.
Il referendum ha comunque decretato che in Italia non si parlerà più di nucleare per almeno un paio di decenni.
Non resta che stringere accordi a livello europeo, come peraltro già si era cominciato con il governo precedente.
Si faccia accordi di fornitura con la Francia per un periodo di transizione di una ventina d'anni e si cominci a valutare le soluzioni già messe in campo dalla Germania.


Sei l'incarnazione di un paradosso non so che altro dire se non il fatto che più che stringere accordi europei ,servirà stringere il culo con quello che ci infileranno ,grazie alle promesse senza fondamento che si sono fatte e che ora dovete rendere conto alla gente

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Mi auguro che manteniate aperto questo forum che, nonostante qualche attacco personale di troppo rimane un punto di incontro e di confronto, comunque necessari per valutare e proporre soluzioni.
Rimango favorevole al nucleare in Francia o in Gran Bretagna o in Germania.
In Italia si è deciso di metterci una pietra sopra.
Vista la situazione del paese ritengo sia la soluzione migliore.


Pensi che chi fonda le proprie convinzioni sulla scienza sia vagamente scalfito dall'esito di una consulta basata sull'ignoranza in materia?
Hai sbagliato "parrocchia" ,si lavorerà il doppio!

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Un ultima considerazione su ciò che dice charade: le scelte impopolari, cioè che vanno contro ciò che pensa 'il popolo' si possono e si devono fare purchè si ragioni nel breve periodo e che diano effetti appunto nel breve periodo. Scelte come 'il nucleare' devono essere condivise con l'opposizione o con una parte significativa di essa.
Se il popolo non vuole centrali nucleari sul suolo italiano c'è poco da fare: non si possono fare centrali.


Prorprio perchè impopolare ,se giusta ,va presa indipendentemente.E' lo stesso popolo che non vuole i rigassificatori (e ora ne serviranno tanti!) , gli inceneritori ,le discariche controllate e potrei continuare ...


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - nikonzen - 13-06-2011 23:00

dDuck ha Scritto:

La scelta non era tra nucleare e rinnovabili, ma tra n e gas.
Hanno scelto il gas a loro insaputa.

Sicuramente.
Lo stesso Rubbia, tanto citato, propone il gas come fonte energetica portante per i prossimi decenni, in attesa che le rinnovabili diventino più produttive e convenienti. Mi piacerebbe avere un confronto con il nostro premio Nobel.

walter59 ha Scritto:

Adesso abbiamo cinque anni per far ripartire il futuro "CIRENE" magari un reattore veloce, magari la Del Fungo Giera e company chissà.

Non credo che tra cinque anni la sensibilità sull'argomento sarà diversa da quella di oggi. Chi ha votato SI, è convinto che sia un SI definitivo.
Mah... Non penso sia nè tecnicamente possibile nè conveniente ripartire da zero per avere una nuova filiera tutta italiana. Non è meglio restare partecipi di progetti internazionali?

Charade77 ha Scritto:

La mia opinione è che chiunque si è trovato , si trova e si troverà a governare ,senza avvalersi di validi supporti tecnici e senza assumersi la responsabilità e l'onere di scelte forti ,coraggiose , anche impopolari ,sarà sempre destinato a rimanere inconcludente ,fumoso e senza prospettive.Questo o un altro governo non avrebbero fato differenza :o si cambia musica ,ma sul serio ,o in una o nell'altra direzione si farà sempre ben poco ,capendoci sempre molto poco.

walter59 ha Scritto:

D A C C O R D I S S I M O
ma permettimi questi sono pessimi

®AMEN

giorgio_luppi ha Scritto:

E' il momento di rimboccarsi le maniche e cominciare a remare tutti dalla stessa parte.
C'e' bisogno di tutte le competenze tecnico-scientifiche per costruire un piano energetico credibile e che funzioni.


Io sono d'accordo. Devi però concedermi che sarà dura proporre un piano serio. Se per strada si crede che sia solo una questione di qualche pannello in più, non installato per motivi economici; se il cittadino medio non vuole (o non può) spendere un centesimo in più per l'energia, se lo stesso cittadino non vuole privarsi di nulla, da dove si parte?

Si dovebbe fare capire la gravità della situazione. I movimenti ambientalisti e politici sono "colpevoli" di questo: fare credere che la soluzione 100% green sia alla nostra portata, in tempi brevi ed economica.

Cirene ha Scritto:

Il verdame vario che,sottolineo,non ha MAI DETTO COSA FAREBBE IN SOSTITUZIONE DI NUCLEARE (E CARBONE),bensi' SI SONO SEMPRE LIMITATI A CONDANNARE IL NUCLEARE GENERICAMENTE come il male di tutti i mali,dovranno rispondere (questa volta e' un obbligo!) delle loro azioni di fronte al Paese e di chi gli ha creduto.

Non risponderanno di nulla. Sono movimenti di lotta; scaricheranno le responsabilità sui futuri, vari governi ceh a loro volta scaricheranno le responsabilità sulle scelte passate.

Cirene ha Scritto:

1) Questione Sito per deposito nazionale Scorie vecchio nucleare e rifiuti industriali/ospedalieri classificati come scorie radioattive:
Non basta dire NO al nucleare,i problemi vanno risolti a cominciare dai rifuti radioattivi che si generano quotidianamente.
PRETENDO da loro la soluzione politica della questione.

Organizziamoci. Scriviamo una lettera con proposti i giusti quesiti (tra cui questo) e inviamola a tutte le caselle di posta di parlamentari che si riescono a trovare finchè non rispondono. Inviamo la stessa, come lettera aperta ai giornali. Disposto a contribuire per comprare una pagina.

Cirene ha Scritto:

2) A partire da domani,ci dicano a chiare lettere,in maniera precisa e documentata COSA vogliono fare.Hanno vinto loro,il nucleare non si fa.
A loro l'onere politico/economico di risolvere la questione energetica.
[quOte]
Come sopra. Anche se qui la risposta te la posso dare io: "Presto il Parlamento discuterà un piano per un ulteriore sviluppo delle fonti rinnovabili...blablabla...". Non è documentato? Dubito siano capaci di approvare un vero piano.

[quOte=Cirene]
A tal proposito sto valutando la possibilita' di ricorrere a Bruxelles contro il vergognoso sistema degli incentivi alle fonti rinnovabili che non premia ne' la buona fede dei cittadini,ne' le regole del mercato.

Non so, ci devo pensare. Nonostante non ne usufuisca, credo sia giusto incentivare qualcosa,anche se economicamente svantaggioso, che comunque restituisce un beneficio diffuso. Vorrei capire meglio su quali punti basi la protesta.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Si faccia accordi di fornitura con la Francia per un periodo di transizione di una ventina d'anni e si cominci a valutare le soluzioni già messe in campo dalla Germania.

E se la Francia dovesse chiudere le sue centrali come tanti si auspicano?
E se venderà il suo eccesso al miglior offerente tra Italia, Svizzera e Germania qual'ora queste ultime due iniziassero a chiedere più energia?
Le soluzioni della Germania non sono proponibili in Italia. Si parla di eolico offshore (e noi non abbiamo lo stesso numero e la stessa qualità di siti ) e carbone.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Un ultima considerazione su ciò che dice charade: le scelte impopolari, cioè che vanno contro ciò che pensa 'il popolo' si possono e si devono fare purchè si ragioni nel breve periodo e che diano effetti appunto nel breve periodo. Scelte come 'il nucleare' devono essere condivise con l'opposizione o con una parte significativa di essa.

Non sono d'accordo. Un governo accorto dovrebbe spingersi oltre il bene che si ottiene nel breve periodo. Quello di cui parli tu è populismo. Accontentare tutti e avere vantaggi nell'immediato senza pensare a cosa accadrà tra 10 o 20 anni.
Scelte condivise? Oggi? andiamo avanti...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Se il popolo non vuole centrali nucleari sul suolo italiano c'è poco da fare: non si possono fare centrali.

Ma... Vabeh, inutile riprendere un discorso affrontato 1000 volte.

walter59 ha Scritto:

La sinistra italiana ha un illustre "nuclearista" nel suo passato Felice Ippolito
Quindi non vedo reali impedimenti ideologico/integralisti.

Scordi il principale motivo ideologico: lo ha riproposto Berlusconi. Lo ha fatto malamente ma lo ha fatto.

Charade77 ha Scritto:

Lo chiederei ai festaioli referendari .... o state già studiando a chi dare colpa in vista dello sfacelo?Mi dispiace ,io me ne sto sulla riva del fiume ,a guardare chi è più bravo di me ...

Ma se gli uni stanno su una riva del fiume e gli altri sulla sfonda opposta, io dove mi posiziono?Toungue

Devo ammettere che quando mi capita di discutere e accalorarmi sul tema, alla fine la penso come Charade, ma a freddo vorrei avere una posizione più costruttiva.

RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 13-06-2011 23:05

giorgio_luppi ha Scritto:

Io sono un pessimista di natura ma la participazione ed il risultato di oggi accendono qualche speranza.
Un piano energetico nazionale non puo' prescindere da una integrazione a livello europeo, la Francia ha un ottimo sistema di produzione basato sul nucleare, possiamo continuare a comprare energia elettrica da loro evitando di sperperare soldi in un fallimentare piano nucleare italiano ed investire nella ricerca per il miglioramento delle tecnologie rinnovabili, del risparmio energetico, nella efficienza energetica.


Ma ti rendi conto di quello che dici : tu e l'ing Belotti mi sembrate il gatto e la volpe e la parte di pinocchio la fa l'italia.Oltre che a tenerci in pugno a livello economico ci lasciamo "sodomizzare" dai cugini francesi anche a livello energetico.Noi ,a braccetto con la grandiosa Germania a chiedere "scossa" ai francesi :questo teatrino mi riporta ai più nefasti e disastrosi scenari.La vostra è un'utopia che ci trascinerà nel guano fino al collo.Fortuna che sei pessimista ,non capisco allora come affidi il tuo sogno alle rinnovabili ... Ma si sà ,del resto ,sono i sognatori ,da sempre , a rovinare il mondo!
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 13-06-2011 23:53

Preferisco il gatto...E tu giorgio, ti va bene la volpe ?
Ci sono stato poco, sul fiume, per vedere il fallimento del nucleare in Italia. Qualche ora.
Coraggio, il problema italiano non è energetico. Ben altro ha trascinato l'Italia allo sberleffo mondiale.
Non avete capito ancora quali grande risorse può avere il nostro paese.
Proprio in questi 4 referendum è stata data la prova che il paese non ci sta più ad essere preso in giro da una classe politica inconcludente, ladra e sprecona.
Tempo 5/10 anni perchè la rivoluzione energetica sia compiuta.
I soldi non mancano. Occorre prenderli dove sono.
Bastano 30 miliardi di euro all'anno, circa il 20% della montagna di miliardi che ogni anno qualcuno si fuma, in Italia.
Diventeremo assieme ai tedeschi la nuova 'frontiera energetica' mondiale.
In meno di un lustro, con minori sprechi e minori furti possiamo essere all'avanguardia in tanti settori.
Da Firenze in su. come diceva il prof. Prodi l'altro giorno a Modena, abbiamo gli stessi numeri dei tedeschi, nonostante i politici e la politica italiana. Nonostante queste grandi palle che circondano i nostri piedi, la via Emilia rimane un punto di riferimento per l'industria mondiale.
Il resto sono balle da bar. Ha ragione giorgio. Il verdetto va accettato. E' ora di rimboccarsi le maniche e pedalare.
Non capisco e quindi non condivido il catastrofismo che leggo nei vari post pro-nucleo. I requiem di charade poi, ammazzerebbero anche il mio inguaribile ottimismo. Calma e gesso.
Il guano è anche una opportunità.


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 14-06-2011 00:02

Il mortadella? Il confine subito sul fiume! PedaLATE VOI. Solo quando non avrete più lacrime per piangere , ne riparleremo,forse.


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - nikonzen - 14-06-2011 00:06

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Tempo 5/10 anni perchè la rivoluzione energetica sia compiuta.
Diventeremo assieme ai tedeschi la nuova 'frontiera energetica' mondiale.


Ok, dopo aver letto questo e tutto il contorno, chiedo di farmi un pò di posto sulla riva del fiume, quella dove si aspetta il passaggio del cadavere verde.

La voglia di fare e il voler cambiare sono una cosa, credere che Babbo Natale porterà i suoi doni perchè gli si è scritto la letterina è un'altra.




RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Maxteo - 14-06-2011 01:07

io mi chiedo come si farà a rispettare questo famoso (e non del tutto chiaro scientificamente ed economicamente) protocollo di Kyoto tanto caro a verdi & company. Non sono un tecnico del settore ma da quanto ho capito chiudendo la porta al nucleare dovremmo puntare sul carbone che in quanto ad emissioni di co2 è nettamente superiore oppure al gas naturale che è già usato in modo incredibile nella nostra produzione elettrica rispetto ad altri paesi.Rolleyes


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 14-06-2011 08:30

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Tempo 5/10 anni perchè la rivoluzione energetica sia compiuta.
Diventeremo assieme ai tedeschi la nuova 'frontiera energetica' mondiale.


Diventeremo assieme ai tedeschi la nuova 'frontiera ' di ZIMBELLI mondiali.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Da Firenze in su. come diceva il prof. Prodi l'altro giorno a Modena, abbiamo gli stessi numeri dei tedeschi, nonostante i politici e la politica italiana.


Come diceva il detto "... a parte l'affitto" .Puoi avere gli stessi numeri ma dimentichi che siamo un'altra nazione chiamata Italia ,altra "parrocchia" per nulla equiparabile

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Nonostante queste grandi palle che circondano i nostri piedi, la via Emilia rimane un punto di riferimento per l'industria mondiale.


Sì ,quella del prosciutto di Parma e del ragù alla bolognese

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Il verdetto va accettato. E' ora di rimboccarsi le maniche e pedalare.


Eccome se va accettato ,ma chi ha proposto e si è posto come alternativa ora PEDALA LUI .Onori e oneri caro.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non capisco e quindi non condivido il catastrofismo che leggo nei vari post pro-nucleo. I requiem di charade poi, ammazzerebbero anche il mio inguaribile ottimismo. Calma e gesso.
Il guano è anche una opportunità.  


Confondi il catastrofismo con la realtà ,cha sa essere peggiore di una catastrofe a volte.La calma c'è tutta in riva al fiume ,vi lasciamo lavorare.

RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - dDuck - 14-06-2011 08:36

Il nucleare lo poteva fare solo la sinistra come tutte le riforme dure e rigorose.

Una DX non può fare nulla in questo paese se no viene tacciata di fascismo, squadrismo, autoritarismo, capitalismo, americanismo, liberismo, e tutti gli ismi possibili.

Dietro a un faccione bonaccione di un Prodi o di un Bersani, di nascosto si potrebbe fare.


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - walter59 - 14-06-2011 10:13

dDuck ha Scritto:

Il nucleare lo poteva fare solo la sinistra come tutte le riforme dure e rigorose.

Una DX non può fare nulla in questo paese se no viene tacciata di fascismo, squadrismo, autoritarismo, capitalismo, americanismo, liberismo, e tutti gli ismi possibili.

Dietro a un faccione bonaccione di un Prodi o di un Bersani, di nascosto si potrebbe fare.


Non riduciamo sempre tutto agli estremi, il problema non è ne di destra ne di sinistra.
Il problema italiano è sempre la credibilità dei soggetti in campo.
Ma come ho già detto penso sia più semplice far capire i problemi a SX piuttosto che a DX.
E' vero chi è il governo ha lanciato il problema energetico (era suo dovere) ma con scarsa scarsissima convinzione solo intrallazzi di palazzo.
Ricordiamoci la frase scappata alla Prestigiacomo (liberarsi del nucleare per non perdere le elezioni, poi le ha perse lo stesso anche a casa sua).
Parrebbe che la ministra in questione abbia tappezzato di pannelli solari i terreni sopra le gallerie della Catania-Siracusa, gallerie inutili che da sole consumano molto di più di quello prodotto dai pannalli soprastanti.

Quello che deve cambiare in questo paese è la classe politica in toto, penso che il risultato dei referendum a prescindere dal risultato abbia inquadrato un'italia trasversale che vuole cambiare.

Io mi auguro si riesca veramente, ma temo come ho già scritto che gli interessi di paesi stranieri riescano ancora (come dai tempi di Garibaldi)a dettare la loro influenza.

Partire da zero con progetti Italiani può essere difficile, ma non credo che si parta propio da zero, ditte Italiane hanno fatto all'estero anche cose innovative, ma non saprei la materia è troppo fuorii dalla mia portata. Per questo bisogna attendere il contributo di molto più autorevoli membri del forum.

Però continuano a farmi paura i ponti sullo stretto, le Salerno ReggioCalabria ecc...

ossequi
RE:   Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Von Karman - 14-06-2011 11:15

walter59 ha Scritto:




Quello che deve cambiare in questo paese è la classe politica in toto, penso che il risultato dei referendum a prescindere dal risultato abbia inquadrato un'italia trasversale che vuole cambiare.



perchè non cominciamo a pensare che quelli da cambiare "in toto" sono gli italiani, e che la classe politica è solo una conseguenza.

Siamo il paese con il più basso livello di cultura scientifica dell'occidente, hai voglia di affannarti a  comunicare qualcosa se il tuo interlocutore non ha gli strumenti per capirti.
RE:    Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - lucaberta - 14-06-2011 11:26

Von Karman ha Scritto:
Siamo il paese con il più basso livello di cultura scientifica dell'occidente, hai voglia di affannarti a  comunicare qualcosa se il tuo interlocutore non ha gli strumenti per capirti.

centrato. Non solo e' vero quello che dici, ma inoltre la scuola in Italia ha distrutto lo spirito critico di generazioni come la mia (ho 42 anni) con un approccio molto sessantottino e pochissimo orientato al merito. Ne vediamo ora i risultati.

Sono pero' convinto che si possa e si debba fare qualcosa per cambiare questo stato delle cose. Si deve cominciare subito pero', si e' gia' perso troppo tempo.

Il Futuro Nucleare rimane possibile, anche se all'inizio l'Italia si e' volontariamente chiamata fuori. Ma in Italia non siamo mai stati all'avanguardia da qualche millennio, a parte forse la moda e qualche azienda manufatturiera di nicchia.

Bisogna cominciare subito a seminare. Senno' non si raccogliera' mai nulla.
RE:    Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - walter59 - 14-06-2011 11:26

Von Karman ha Scritto:



perchè non cominciamo a pensare che quelli da cambiare "in toto" sono gli italiani, e che la classe politica è solo una conseguenza.

Siamo il paese con il più basso livello di cultura scientifica dell'occidente, hai voglia di affannarti a  comunicare qualcosa se il tuo interlocutore non ha gli strumenti per capirti.


ESATTAMENTE questo è il problema.
Se poi innalziamo gli steccati del tifo calcistico buona notte al secchio.

saluti
RE:     Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - walter59 - 14-06-2011 11:36

lucaberta ha Scritto:


centrato. Non solo e' vero quello che dici, ma inoltre la scuola in Italia ha distrutto lo spirito critico di generazioni come la mia (ho 42 anni) con un approccio molto sessantottino e pochissimo orientato al merito. Ne vediamo ora i risultati.

Sono pero' convinto che si possa e si debba fare qualcosa per cambiare questo stato delle cose. Si deve cominciare subito pero', si e' gia' perso troppo tempo.

Il Futuro Nucleare rimane possibile, anche se all'inizio l'Italia si e' volontariamente chiamata fuori. Ma in Italia non siamo mai stati all'avanguardia da qualche millennio, a parte forse la moda e qualche azienda manufatturiera di nicchia.

Bisogna cominciare subito a seminare. Senno' non si raccogliera' mai nulla.


Pensa che io ne ho dieci di più, e ho solo visto il declino di tutto.

ma penso sia ora di darci una smossa ex di sinistra e ex di destra, i populisti però lasciamoli a casa che non servono più.

Purtroppo io frequento ambienti tecnici e il discorso viene abbastanza facile, sappiamo tutti che cosè un KWh.
Al bar la cosa diventa quasi impossibile..

Penso che bisogna cambiare il modo di approcciarsi alle cose, la continua denigrazione dell'altro non serve al progresso, (il nucleare è tutto Chernobyl e le rinnovabili solo un inganno)

trovare la via della logica è fondamentale.

saluti
RE:      Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - lucaberta - 14-06-2011 11:39

walter59 ha Scritto:
trovare la via della logica è fondamentale.

noi qui ci stiamo riuscendo, a mio parere. Ci sono pareri fortemente opposti, come e' giusto che sia, ma almeno si discute e non ci si tira solamente sterco addosso.

Questo e' il motivo per cui bazzico volentieri su questo forum, e non su altri.

Come fare per replicare le cose buone che facciamo qui, questo e' il problema.

Ciao, Luca
RE:     Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 14-06-2011 11:51

walter59 ha Scritto:



ESATTAMENTE questo è il problema.
Se poi innalziamo gli steccati del tifo calcistico buona notte al secchio.

saluti


Io non faccio il tifo per nessuno nè aizzo barricate ,ma converrai che ,dato che si parla di dover cambiare ,è l'occasione di assumersi le proprie responsabilità :ora chi ha proposto la strada da seguire e ottenuto consenso ,sarebbe giusto che indichi il cosa e come fare ,e ovviamente ne risponda.Tra x anni è bene tirare un pò di somme e vedere cosa è stato fatto.Sarà positivo ,benissimo ,sarà negativo ,si cambia musica.Se ci badate ,si parla di tutto meno che dei risvolti pratici ,per ora si fa solo festa ... Questo inizia da subito a preoccuparmi ...

Ossequi
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - paul - 14-06-2011 12:23

Scusate ragazzi se mi intrometto nella discussione, sono nuovo.

Volevo dire che non sono un tecnico e non sono informato come voi circa
la tecnologia nucleare.
Io al Referendum non ho votato però non mi ritengo nemmeno a favore
del nucleare.

Vi spiego: mi fa ridere chi motiva il proprio NO al nucleare(o meglio il Si al
referendum) con inutili catastrofismi, paure infondate ecc. perchè i rischi
sono praticamente NULLI e poi va ricordato che se succede qualcosa in francia,
germania ecc. è praticamente la stessa cosa.

Quindi chi usa la parola RISCHI è, a mio parere, un demagogo.

Altro fattore è che noi siamo TROPPO DIPENDENTI dai carburanti fossili,
inquinanti e forse peggiori a livello di impatto ambientale, e questo dovrebbe
portarci ad una scelta a favore del nucleare.

Infine, AD OGGI, è impensabile sopravvivere solo con le energie rinnovabili,
e' un utopia.

l' unica cosa che mi lascia perplesso SONO LE TEMPISTICHE.

Cioè, immaginiamo anche avessero vinto i NO.....cosa sarebbe successo?
che forse, e dico forse, tra 25-30 anni vedevamo comparire la prima centrale...
siete convinti che forse in tutti questi anni non si compiano progressi incredibili
in termini di rinnovabili????
Se ci sono Nazioni che stanno dismettendo gradualmente le centrali, non vi
sembra un errore strategico puntare sul nucleare nel 2035??

Io credo che per quella data il rinnovabile potrebbe essere più che una realtà.

Lasciamo perdere i rischi e tutto il resto che sono solo baggianate....ma i costi,
che ad oggi per le rinnovabili sono proibitivi, in futuro saranno senz' altro
minori e forse, dico forse, visti i progressi in questo campo, un futuro rinnovabile
non è impensabile.


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - lucaberta - 14-06-2011 12:38

paul ha Scritto:
Scusate ragazzi se mi intrometto nella discussione, sono nuovo.

ben arrivato Paul, e' un piacere leggere il tuo messaggio, molto equilibrato e pieno di giuste affermazioni e interrogativi.

Riporta:
Quindi chi usa la parola RISCHI è, a mio parere, un demagogo.


oppure e' semplicemente ignorante, e si e' fatto "fare su" da un demagogo, che si muove sempre in malafede.

Riporta:
Altro fattore è che noi siamo TROPPO DIPENDENTI dai carburanti fossili,
inquinanti e forse peggiori a livello di impatto ambientale, e questo dovrebbe
portarci ad una scelta a favore del nucleare.


certo. Concetto difficile, se non impossibile, da far capire a molti. Tu sei gia' parecchio parecchio avanti rispetto alla media, per fortuna!

Riporta:
Infine, AD OGGI, è impensabile sopravvivere solo con le energie rinnovabili,
e' un utopia.


verissimo.

Riporta:
l' unica cosa che mi lascia perplesso SONO LE TEMPISTICHE.

Cioè, immaginiamo anche avessero vinto i NO.....cosa sarebbe successo?
che forse, e dico forse, tra 25-30 anni vedevamo comparire la prima centrale...


se si fosse deciso di iniziare con la costruzione di 4 centrali, ammettendo per assurdo che non ci fossero stati problemi con la popolazione aizzata dai soliti verdi e pseudo-ambientalisti, in capo a qualche anno, penso 6 o 7, avremmo potuto avere dei reattori collegati alla rete. Reattori da 1650MWe attivi 24 ore su 24, e quasi 365 giorni l'anno.

Non li avremmo avuti subito, ma dopo qualche anno. Ma se mai inizi, mai arrivi.

Riporta:
siete convinti che forse in tutti questi anni non si compiano progressi incredibili in termini di rinnovabili????


si', ma rimane il non secondario problema dei costi, che sopratutto su nuove tecnologie delle rinnovabili rimangono molto elevati. E comunque sia, il fattore di miglioramento delle rinnovabili rimane sempre molto ma molto inferiore rispetto alla capacita' certa di generare energia da parte di una centrale nucleare.

Riporta:
Se ci sono Nazioni che stanno dismettendo gradualmente le centrali, non vi
sembra un errore strategico puntare sul nucleare nel 2035??


vedremo se le dismetteranno veramente, a me piu' che altro sono sembrate boutade politiche da campagna elettorale. Ci sono molti anni ancora davanti a noi, anni in cui Germania e Svizzera potranno ancora cambiare parere, proprio come aveva fatto la Svezia tempo addietro. La storia e' li' ad insegnarcelo.

E per intanto Germania e Svizzera continuano con il nucleare...

Riporta:
Io credo che per quella data il rinnovabile potrebbe essere più che una realtà.

Lasciamo perdere i rischi e tutto il resto che sono solo baggianate....ma i costi,
che ad oggi per le rinnovabili sono proibitivi, in futuro saranno senz' altro
minori e forse, dico forse, visti i progressi in questo campo, un futuro rinnovabile
non è impensabile.


io credo di no. Perche' non e' solo una questione di rinnovabili, ma e' anche questione di ricostruire completamente una rete di distribuzione paneuropea in cui si potra' facilmente e rapidamente dirottare energia dal solare della Spagna verso la Germania del nord, o eolico dalla Danimarca verso il nord Italia.

Sinceramente ci credo poco, sia da un punto di vista tecnologico che sopratutto da quello economico, e anche politico.  La vera grossa spesa delle rinnovabili che ha in mente la Merkel e' la rete di distribuzione paneuropea, forse nessuno se ne e' veramente accorto...

Nuovamente benvenuto!

Ciao, Luca
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 14-06-2011 13:01

paul ha Scritto:

l' unica cosa che mi lascia perplesso SONO LE TEMPISTICHE.
Cioè, immaginiamo anche avessero vinto i NO.....cosa sarebbe successo?
che forse, e dico forse, tra 25-30 anni vedevamo comparire la prima centrale...
siete convinti che forse in tutti questi anni non si compiano progressi incredibili in termini di rinnovabili????


Non sono convinto , questo è il mio parere.
1° L'errore è contrapporre l'energia "giocattolo" delle rinnovabili (FV ed   eolico ,per inciso!) con l'energia di potenza da fonte nucleare (o fossile).
Se c'era una spallata era nei confronti di gas e olio combustibile.Chissà inoltre se chi ha votato sì ,sa che a fronte di un impianto energetico a rinnovabili ,serve affiancarlo da un'impianto a fonte "tradizionale".
2° Ti giro la domanda :perchè non sì è convinti che forse in tutti questi anni non si compiano progressi incredibili in termini di energia nucleare?

paul ha Scritto:

Se ci sono Nazioni che stanno dismettendo gradualmente le centrali, non vi sembra un errore strategico puntare sul nucleare nel 2035??


A parte che ad ogni post il tempo costruttivo lievita.Le centrali nucleari della westinghouse AP-1000 producono il primo Kw dopo circa 3 anni dall'inizio lavori ,concediamocene 5.E' solo questione di volere=potere

paul ha Scritto:

Io credo che per quella data il rinnovabile potrebbe essere più che una realtà.


La tua opinione è legittima ,ma sarà un bagno di sangue in realtà


paul ha Scritto:

Lasciamo perdere i rischi e tutto il resto che sono solo baggianate....ma i costi,che ad oggi per le rinnovabili sono proibitivi, in futuro saranno senz' altro minori e forse, dico forse, visti i progressi in questo campo, un futuro rinnovabile non è impensabile.


La tua affermazione mi spinge a chiederti perchè non applicare lo stesso ragionamento all'energia nucleare? (tralascio volutamente che in termini di resa non c'è paragone)

Saluti


[/quote]
RE:      Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - walter59 - 14-06-2011 13:10

Charade77 ha Scritto:



Io non faccio il tifo per nessuno nè aizzo barricate ,ma converrai che ,dato che si parla di dover cambiare ,è l'occasione di assumersi le proprie responsabilità :ora chi ha proposto la strada da seguire e ottenuto consenso ,sarebbe giusto che indichi il cosa e come fare ,e ovviamente ne risponda.Tra x anni è bene tirare un pò di somme e vedere cosa è stato fatto.Sarà positivo ,benissimo ,sarà negativo ,si cambia musica.Se ci badate ,si parla di tutto meno che dei risvolti pratici ,per ora si fa solo festa ... Questo inizia da subito a preoccuparmi ...

Ossequi


Non mi riferivo a te e a nessuno del forum in particolare, ci mancherebbe altro.

Per l'esattezza io farei il tifo per un mondo miglioreToungue

Sono perfettamente d'accordo con te, non aspetterei anni a tirare le somme, visto che siamo bravissimi (in Italia) a fare proiezioni statistiche chiederei propio  ai sondaggisti di iniziare subito. Le opinioni sono opinioni e i GWh sono il problema.
Sottoponiamo a lor signori un buon quesito da porre a italiani, politici ecc...
Formuliamolo qui e poi cerchiamo di mandarlo ai sondaggisti.

saluti
RE:       Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 14-06-2011 13:31

walter59 ha Scritto:



Non mi riferivo a te e a nessuno del forum in particolare, ci mancherebbe altro.

Per l'esattezza io farei il tifo per un mondo miglioreToungue

Sono perfettamente d'accordo con te, non aspetterei anni a tirare le somme, visto che siamo bravissimi (in Italia) a fare proiezioni statistiche chiederei propio  ai sondaggisti di iniziare subito. Le opinioni sono opinioni e i GWh sono il problema.
Sottoponiamo a lor signori un buon quesito da porre a italiani, politici ecc...
Formuliamolo qui e poi cerchiamo di mandarlo ai sondaggisti.

saluti


ok ,ho aperto un post
Cerchiamo almeno qui di essere concreti

saluti
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 14-06-2011 14:24

E' un bel po' di tempo che scrivo in blogs vari sulla rete di distribuzione europea e sugli obiettivi della Germania e quindi dell'Europa.
Basta visitare il sito di Vittorio Prodi per rendersi conto di ciò.
Il futuro prossimo, secondo gli orientamenti tedeschi e secondo la commissione europea per l'energia sarà il seguente:
- nucleare per chi ce l'ha e lo vuole conservare e sviluppare (ovviamente Francia in testa)
- gas
- risparmio energetico e ottimizzazione delle risorse di distribuzione
- rinnovabili, ovviamente di tutti i tipi, dipendentemente dal territorio
- fossili ad esaurimento

Poi qualcuno potrà anche non credere che si arriverà ad avere ciò entro 15/20 anni.
Non tutti, evidentemente, possono condividere e credere negli obiettivi che si sta dando l'Europa in tema di energia. Soprattutto quando le politiche vanno contro gli interessi personali o comunque di un gruppo.
Quello che è certo, verranno concordate politiche energetiche a livello europeo e non in ordine sparso.
Chi ha il vento farà eolico e così via per l'idroelettrico, sole, biomasse, biogas etc..
Il collante dovrà essere il risparmio energetico (non solo elettrico evidentemente) e l'ottimizzazione delle risorse (e quindi grande intelligenza nella distribuzione).
Basta guardare gli enormi risparmi che attuerà la Germania a livello civile e industriale riguardo l'energia primaria e quindi si prevede, sempre in Germania, che si libereranno con queste politiche ingenti quantità di gas che verrà usato per produrre energia elettrica.
Tra una decina di anni potrebbre aver senso, per l'Italia, con risolto i problemi noti (classe politica, mafia, corruzione, pressapochismo, mancanza di competenze), intraprendere la strada per costruire, come dice Duck, piccoli reattori nucleari (200 Mwatt) dislocati sul territorio.
Questa mi sembra una soluzione gestibile a livello di territorio e che potrà avere l'assenso della popolazione.
E' la soluzione EPR che non ha senso.


RE:   Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Sarek - 14-06-2011 15:12

Charade77 ha Scritto:

1° L'errore è contrapporre l'energia "giocattolo" delle rinnovabili (FV ed   eolico ,per inciso!) con l'energia di potenza da fonte nucleare (o fossile).
Se c'era una spallata era nei confronti di gas e olio combustibile.Chissà inoltre se chi ha votato sì ,sa che a fronte di un impianto energetico a rinnovabili ,serve affiancarlo da un'impianto a fonte "tradizionale".
2° Ti giro la domanda :perchè non sì è convinti che forse in tutti questi anni non si compiano progressi incredibili in termini di energia nucleare?

1) dissento sul termine giocattolo. GE non è pubblica (a differenza di ENEL che è a maggioranza pubblica) e ci sta investendo una barca di soldi, evidentemente pensa di averne un rientro dal mercato, cioè che la cosa possa essere economicamente vantaggiosa per chi la compra. Per vedere se ha ragione o torto bisogna attendere e vedere cosa ne vien fuori.(http://www.elettricoplus.it/contenuti/GE...icien.aspx)

2) E questo chi l'ha mai sostenuto? Certo è che l'effetto giuridico del referendum terminerà assai prima di quando noi avremmo avuto gli EPR funzionanti, e per quel tempo magari altre tecnologie nucleari saranno disponibili o quasi (SMR?).

Tutto sommato secondo me abbiamo evitato di buttare via un pò di miliardi... non a caso la prima cosa fatta è stata creare un agenzia per il nucleare, un pò come per la società 'ponte sullo stretto' che intanto serve a piazzare un pò di gente. Non sono affatto convinto che li sarebbero arrivati ad accenderli... Poi mi posso anche sbagliare Toungue

Ciao
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - lucaberta - 14-06-2011 15:13

Alessandro Bellotti ha Scritto:

E' un bel po' di tempo che scrivo in blogs vari sulla rete di distribuzione europea e sugli obiettivi della Germania e quindi dell'Europa.
Basta visitare il sito di Vittorio Prodi per rendersi conto di ciò.

ho appena dato un rapido occhio al sito di Vittorio Prodi, ma ho ridacchiato sommessamente quando si e' messo a fare bizzarri paragoni tra centrali eoliche e centrali nucleari in questo paper:
http://www.vittorioprodi.it/public/inizi...cleare.pdf

Vittorio Prodi ha Scritto:
Solo per citare due esempi: in Texas sono stati realizzati o in fase di realizzazione 30.000 MW di energia eolica, pari a 30 grandi centrali nucleari, ma con tempi tecnici di costruzione piuttosto brevi. In Spagna in due anni sono stati realizzati 3.500 MW di potenza in energia eolica (più di tre centrali nucleari)

si vede che agli europarlamentari e' permessa una deroga alle leggi della fisica... o forse a Vittorio Prodi non hanno bene spiegato il concetto di intermittenza del vento.  Mah.

Riporta:
Poi qualcuno potrà anche non credere che si arriverà ad avere ciò entro 15/20 anni.
Non tutti, evidentemente, possono condividere e credere negli obiettivi che si sta dando l'Europa in tema di energia. Soprattutto quando le politiche vanno contro gli interessi personali o comunque di un gruppo.


io personalmente non credo molto ad un concetto di super-grid paneuropea. Proprio per lo stesso concetto di NIBMY che abbiamo gia' visto tanto in giro.

Riporta:
Basta guardare gli enormi risparmi che attuerà la Germania a livello civile e industriale riguardo l'energia primaria e quindi si prevede, sempre in Germania, che si libereranno con queste politiche ingenti quantità di gas che verrà usato per produrre energia elettrica.


io aspetterei almeno un inverno prima di cantar vittoria, fossi in te...

Riporta:
Tra una decina di anni potrebbre aver senso, per l'Italia, con risolto i problemi noti (classe politica, mafia, corruzione, pressapochismo, mancanza di competenze), intraprendere la strada per costruire, come dice Duck, piccoli reattori nucleari (200 Mwatt) dislocati sul territorio.
Questa mi sembra una soluzione gestibile a livello di territorio e che potrà avere l'assenso della popolazione.


ah si'? Ma come, se gia' i verdi hanno detto di no agli SMR? Quale assenso della popolazione, quella che a maggioranza ha votato no al nucleare, aizzata da politicanti che non hanno capito che genere di mostro hanno creato?

Riporta:
E' la soluzione EPR che non ha senso.


balle. Sia gli SMR che i LR (large reactors) hanno senso, dipende dalla localizzazione e dalle infrastrutture che ci sono intorno, e da dove deve essere resa disponibile l'energia prodotta.

Eppoi, scusa, ma non eri tu quello contro al nucleare perche' non avrebbe mai risolto alcun problema? Non ti vanno bene gli EPR, che sarebbero necessari in numero inferiore, ma ti vanno bene gli SMR?

Sei veramente un camaleonte...

Ciao, Luca
RE:    Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - lucaberta - 14-06-2011 15:16

Sarek ha Scritto:
non a caso la prima cosa fatta è stata creare un agenzia per il nucleare, un pò come per la società 'ponte sullo stretto' che intanto serve a piazzare un pò di gente. Non sono affatto convinto che li sarebbero arrivati ad accenderli...

giova forse ricordarti che di nucleare non ci sono solo le centrali, ma anche i rifiuti e l'uso medicale ad esempio, per cui dire che un'Agenzia sulla Sicurezza del Nucleare e' ora inutile in Italia visto il referendum mi sembra quantomai un concetto balzano...

Ciao, Luca
RE:    Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 14-06-2011 15:42

Sarek ha Scritto:


1) dissento sul termine giocattolo. GE non è pubblica (a differenza di ENEL che è a maggioranza pubblica) e ci sta investendo una barca di soldi, evidentemente pensa di averne un rientro dal mercato, cioè che la cosa possa essere economicamente vantaggiosa per chi la compra. Per vedere se ha ragione o torto bisogna attendere e vedere cosa ne vien fuori.(http://www.elettricoplus.it/contenuti/GE...icien.aspx)


Io non parlo di ritorn economico ,sarà indubbio e assicurato.in termini finanziari le rinnovabili non fanno una piega :io parlo di disastro in termini di bilancio energetico.Avrai speso comunque una montagna di capitali e di contro avrai prodotto poco.


Sarek ha Scritto:

2) E questo chi l'ha mai sostenuto? Certo è che l'effetto giuridico del referendum terminerà assai prima di quando noi avremmo avuto gli EPR funzionanti, e per quel tempo magari altre tecnologie nucleari saranno disponibili o quasi (SMR?).


Mi sembra palesemente sottinteso :il nostro forum è ricco (parlando di opinioni e punti di vista ,lasiando da parte la digressione scientifica) di affermazioni che le fonti rinnovabili avranno un evoluzione straordinaria ,le tecnologie avnazeranno :dico solo che è un argomento che vale anche per il nucleare.In altre parole ,mentre evolvono le rinnovabili ,non pensiamo che il nucleare rimanga fermo al palo.


Sarek ha Scritto:

Tutto sommato secondo me abbiamo evitato di buttare via un pò di miliardi... non a caso la prima cosa fatta è stata creare un agenzia per il nucleare, un pò come per la società 'ponte sullo stretto' che intanto serve a piazzare un pò di gente. Non sono affatto convinto che li sarebbero arrivati ad accenderli... Poi mi posso anche sbagliare Toungue

Ciao


Vedrai quanti ne butteremo nelle rinnovabili ,senza sensibili variazioni
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cirene - 14-06-2011 16:00

nikonzen ha Scritto:


Non so, ci devo pensare. Nonostante non ne usufuisca, credo sia giusto incentivare qualcosa,anche se economicamente svantaggioso, che comunque restituisce un beneficio diffuso. Vorrei capire meglio su quali punti basi la protesta.




La questione dell'incentivo alle rinnovabili parte da presupposti,secondo me,completamente sbagliati.

Tu affermi: "credo sia giusto incentivare qualcosa,anche se economicamente svantaggioso, che comunque restituisce un beneficio diffuso"

Beneficio diffuso? Quale tipo di beneficio,a chi?
Contribuisce ad abbassare la bolletta? Contribuisce a ridurre le emissioni dei gas serra in maniera proporzionale alla loro installazione?
Ma soprattutto: L'INCENTIVO PERMETTE DI GIUNGERE A QUESTI OBIETTIVI ENTRO TEMPI RAGIONEVOLI,TALI DA GIUSTIFICARNE L'USO?

Beh basta vedere lo storico e fare un confronto con altri Paesi per affermare che non e' cosi'.
Il Pannello Solare nasce commercialemente nel 1963 ad opera di Sharp.Da allora non e' mai sostanzialmente cambiato.
Ha senso quindi incentivare (nella speranza che cambi) una tecnologia che non solo presenta limiti tecnici superiori,non solo e' in economia di scala,ma che a causa di questo,sfugge alla regolamentazione severa del mercato non permettendo (grave) il naturale ricambio con tecnologie piu' innovative,quindi piu' efficienti?



RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 14-06-2011 16:25

E' cambiato profondamente il prezzo del fotovoltaico, cirene e qualcosa vorrà pur dire. Il prezzo del fotovoltaico cala a 2 cifre ormai costantemente da un decennio. E' variato il rendimento, in vent'anni, sempre a 2 cifre.
Per quanto riguarda Vittorio Prodi, vorrei solo far riferimento alle sue lauree (con tanto lavoro nel nucleare che fu) e sulla sua 'permanenza' a livello europeo dove si decide in materia di politiche energetiche.
E' prima di tutto un tecnico, quindi.


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cirene - 14-06-2011 16:42

Alessandro Bellotti ha Scritto:

E' cambiato profondamente il prezzo del fotovoltaico, cirene e qualcosa vorrà pur dire. Il prezzo del fotovoltaico cala a 2 cifre ormai costantemente da un decennio. E' variato il rendimento, in vent'anni, sempre a 2 cifre.
Per quanto riguarda Vittorio Prodi, vorrei solo far riferimento alle sue lauree (con tanto lavoro nel nucleare che fu) e sulla sua 'permanenza' a livello europeo dove si decide in materia di politiche energetiche.
E' prima di tutto un tecnico, quindi.


Bene,allora vuol dire, che siamo prossimi all' esaurimento dell'incentivo.Che bella notizia!
Ogni giorno di piu' sono preziosissimi denari sottratti alla ricerca,proprio come dice Vittorio Prodi.
RE:     Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Sarek - 14-06-2011 17:07

lucaberta ha Scritto:


giova forse ricordarti che di nucleare non ci sono solo le centrali, ma anche i rifiuti e l'uso medicale ad esempio, per cui dire che un'Agenzia sulla Sicurezza del Nucleare e' ora inutile in Italia visto il referendum mi sembra quantomai un concetto balzano...

Ciao, Luca


...mmmm... quindi stai dicendo che serve comunque un agenzia apposita,oltre ad ISPRA ed ENEA per gestire i rifiuti civili e la ricerca ?

Vedremo se con l'ennesimo ente riusciremo a stoccare correttamente i rifiuti residui e arrivare a conclusione del decommissioning delle vecchie centrali.

E' stata creata nel 2009... finora che ha fatto ?

Ciao

RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 14-06-2011 17:19

Il fotovoltaico ha usufruito solo recentemente degli incentivi. Fra l'altro in percentuale ancora ridotta rispetto alle altre fonti rinnovabili e assimilabili.
Sono quasi 20 anni che esiste il CIP6 (7% della bolletta) e solo gli spiccioli, in questi anni, sono andati al fotovoltaico.
Tranquilli, il parity grid è previsto entro il 2020 (qualche inesauribile ottimista entro il 2017).
E' il momento del fotovoltiaco, dopo incredibili sperperi in scemenze che di rinnovabile hanno avuto molto poco (ricordo la pece del petrolio e le oltre 200 sostanze dannose che si producono, a detta dei ricercatori del CNR, durante la sua combustione).
Come tutti dovrebbero sapere che gli incentivi per il fotovoltaico si spegneranno prima del 2016 e saranno, con il conto energia attuale, dello stesso ordine di grandezza di quanto ci sono costate e ci costeranno le centrali nucleari italiane spente (ad oggi, parola del ministro Romani, 14 miliardi di euro).
Centrali spente. 14 miliardi. Bell'affare...
Si, lo so, non sono stati Cher o Charade a volerle spente ma i soldi sono soldi.
C'è comunque da chiedersi quanto costa, in Italia, il nucleare spento.
4 centrali che che sono costate 14 miliardi da spente.
Una sarebbe stata spenta anche senza il referendum del '87, 2 sarebbero comunque state spente ormai da almeno un decennio.
Caorso entro il 2020.
Quindi, lo dice Romani, ministro e iperconvinto nuclearista, 4 reattorini (meno di 2 Gwatt in totale se non ricordo male) ci costano 600/700 milioni di euro all'anno da spenti.
Bell'affare il nucleare italiano che fu.
Meno male che i reattorini erano solo 4.
600/700 milioni di euro all'anno con la 'grande gestione delle scorie' di Caorso con i fustacchiotti in bella vista.
Una soluzione tecnicamente ineccepibile. Viste le competenze...
Chapeau !!
Ecco perchè in Gran Bretagna mollano le centrali per un secolo e mezzo
dove si trovano e come si trovano: chi se ne frega, ci penseranno gli altri che verranno.
Un senso etico del futuro veramente degno di nota.
Spero di non dovermi sedere sulle rive della Dora e osservare l'acqua che luccica...


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cirene - 14-06-2011 17:57

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Il fotovoltaico ha usufruito solo recentemente degli incentivi. Fra l'altro in percentuale ancora ridotta rispetto alle altre fonti rinnovabili e assimilabili.
Sono quasi 20 anni che esiste il CIP6 (7% della bolletta) e solo gli spiccioli, in questi anni, sono andati al fotovoltaico.
Tranquilli, il parity grid è previsto entro il 2020 (qualche inesauribile ottimista entro il 2017).


Bene affermi di crescite a due cifre per il fotovoltaico nell'ultimo decennio ma solo spiccioli di incentivi e molto recenti.....

Allora deciditi: o gli incentivi al fotovoltaico sono serviti/servono oppure no.
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - dDuck - 14-06-2011 20:16

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Il fotovoltaico ha usufruito solo recentemente degli incentivi. Fra l'altro in percentuale ancora ridotta rispetto alle altre fonti rinnovabili e assimilabili.
Sono quasi 20 anni che esiste il CIP6 (7% della bolletta) e solo gli spiccioli, in questi anni, sono andati al fotovoltaico.
Tranquilli, il parity grid è previsto entro il 2020 (qualche inesauribile ottimista entro il 2017).
E' il momento del fotovoltiaco, dopo incredibili sperperi in scemenze che di rinnovabile hanno avuto molto poco (ricordo la pece del petrolio e le oltre 200 sostanze dannose che si producono, a detta dei ricercatori del CNR, durante la sua combustione).
Come tutti dovrebbero sapere che gli incentivi per il fotovoltaico si spegneranno prima del 2016 e saranno, con il conto energia attuale, dello stesso ordine di grandezza di quanto ci sono costate e ci costeranno le centrali nucleari italiane spente (ad oggi, parola del ministro Romani, 14 miliardi di euro).
Centrali spente. 14 miliardi. Bell'affare...
Si, lo so, non sono stati Cher o Charade a volerle spente ma i soldi sono soldi.
C'è comunque da chiedersi quanto costa, in Italia, il nucleare spento.
4 centrali che che sono costate 14 miliardi da spente.
Una sarebbe stata spenta anche senza il referendum del '87, 2 sarebbero comunque state spente ormai da almeno un decennio.
Caorso entro il 2020.
Quindi, lo dice Romani, ministro e iperconvinto nuclearista, 4 reattorini (meno di 2 Gwatt in totale se non ricordo male) ci costano 600/700 milioni di euro all'anno da spenti.
Bell'affare il nucleare italiano che fu.
Meno male che i reattorini erano solo 4.
600/700 milioni di euro all'anno con la 'grande gestione delle scorie' di Caorso con i fustacchiotti in bella vista.
Una soluzione tecnicamente ineccepibile. Viste le competenze...
Chapeau !!
Ecco perchè in Gran Bretagna mollano le centrali per un secolo e mezzo
dove si trovano e come si trovano: chi se ne frega, ci penseranno gli altri che verranno.
Un senso etico del futuro veramente degno di nota.
Spero di non dovermi sedere sulle rive della Dora e osservare l'acqua che luccica...


Grazie ai talebani dell'ecologia.

e non scrivere stronzate.

RE:   Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Sarek - 14-06-2011 21:54

dDuck ha Scritto:

Grazie ai talebani dell'ecologia.

L'80% dei votanti votò si (io votai no). Talebani però non ne ho visti.
Oggi è andata molto peggio per il nucleare. 94% Nessuno si chiede perchè?

http://elezionistorico.interno.it/index....S&ms=S

http://referendum2011.interno.it/
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - gaetankok - 14-06-2011 23:56

Salve a tutti,
mi sono appena iscritto, avendo letto la richiesta di "Cher", ossia ricercare persone che possano cercare non di propagandare, ma di informare circa le motivazioni che spingono verso un futuro vicino all'atomo.

Conscio che il mio contributo potrà esser minimo dal punto di vista dell'ampiezza dei contenuti, se paragonati alle vostre conoscenze, d'altro canto penso che avrò molto tempo libero nei prossimi anni, data la mia futura vita da disoccupato.  Sad

Per dare un'idea delle conoscenze che mi potrebbero competere, elenco i testi che ho letto  (integralmente, o nelle parti che ritenevo fondamentali) e ritengo caratterizzanti:

Energetica (Comini)
Fondamenti fisici della radioprotezione (Pelliccioni)
Gamma-ray spectrometry (Gilmore)
Nucleare da fissione (ENEA)
Lombardi/Cumo/Lamarche in studio
Radiation Detection and Measurement (Knoll)

Le mie proposte al momento non sono molto "attive", il referendum mi ha depauperato del mio spirito di iniziativa, tuttavia qualche tempo fa avevo deciso di allestire un sito http://www.italianucleare.com/ .
Il sito è al momento inesistente, volevo pagare un web master per tirar su qualcosa di costruttivo, tuttavia al momento, causa onerosi impegni di studio, non ho il tempo per molto.

Spero di poter far parte del vostro progetto.




RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 15-06-2011 00:13

gaetankok ha Scritto:

Salve a tutti,
mi sono appena iscritto, avendo letto la richiesta di "Cher", ossia ricercare persone che possano cercare non di propagandare, ma di informare circa le motivazioni che spingono verso un futuro vicino all'atomo.

Conscio che il mio contributo potrà esser minimo dal punto di vista dell'ampiezza dei contenuti, se paragonati alle vostre conoscenze, d'altro canto penso che avrò molto tempo libero nei prossimi anni, data la mia futura vita da disoccupato.  Sad

Per dare un'idea delle conoscenze che mi potrebbero competere, elenco i testi che ho letto  (integralmente, o nelle parti che ritenevo fondamentali) e ritengo caratterizzanti:

Energetica (Comini)
Fondamenti fisici della radioprotezione (Pelliccioni)
Gamma-ray spectrometry (Gilmore)
Nucleare da fissione (ENEA)
Lombardi/Cumo/Lamarche in studio
Radiation Detection and Measurement (Knoll)

Le mie proposte al momento non sono molto "attive", il referendum mi ha depauperato del mio spirito di iniziativa, tuttavia qualche tempo fa avevo deciso di allestire un sito http://www.italianucleare.com/ .
Il sito è al momento inesistente, volevo pagare un web master per tirar su qualcosa di costruttivo, tuttavia al momento, causa onerosi impegni di studio, non ho il tempo per molto.

Spero di poter far parte del vostro progetto.




Assolutamente ,contaci!
Benvenuto
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - gaetankok - 15-06-2011 01:10

Mi manterrò aggiornato per quando inizieranno i preparativi. Smile


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 15-06-2011 09:04

Quali sarebbero le stronzate ? i 14 miliardi di euro di costi per i 4 reattorini spenti ?


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - dDuck - 15-06-2011 18:07

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Quali sarebbero le stronzate ? i 14 miliardi di euro di costi per i 4 reattorini spenti ?


e chi li ha spenti ? Io
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 16-06-2011 18:47

Cosa c'entra chi li ha spenti. Sto parlando di stronzate che qualcuno dice che ho detto. Spendiamo o non spendiamo centinaia di milioni di euro all'anno per i 4 reattori spenti ?
Occorrerebbe rispondere alla domande. Ma si vede che è più facile cambiare discorso.
A me, duck, mi piace il cioccolato. Va bene così ?


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Charade77 - 16-06-2011 19:07

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Cosa c'entra chi li ha spenti. Sto parlando di stronzate che qualcuno dice che ho detto. Spendiamo o non spendiamo centinaia di milioni di euro all'anno per i 4 reattori spenti ?
Occorrerebbe rispondere alla domande. Ma si vede che è più facile cambiare discorso.
A me, duck, mi piace il cioccolato. Va bene così ?



Se lo vuoi te la "taglio fine" e traduco dDuck :
Se qualche genio ha fomentato la chiusura anticipata di centrali perfettamente funzionanti e di una finita pronta all'uso ,di chi è la colpa?Andiamo a pescare i "fenomeni da baraccone " dell' '86 politici ,ammanicati nel gas e fossili ,pecoroni e mal informati e poi discutiamone.Il decommisioning costa ,ma se la centrale non produce è un disastro.I tuoi amichetti crucchi ,ammesso e non concesso che serrino i loro impianti nucleari (aspetta a dire gatto se non ce lo hai nel sacco!),non credo siano così ebeti dal farlo in 1 mese ... sono un filo più furbi di noi ...
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 17-06-2011 08:41

Hai una idea di quanto costerà ai tedeschi il decommisioning ?
Ho letto da qualche parte 40 miliardi di euro.
E' una cifra attendibile ?


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 18-06-2011 15:06

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Hai una idea di quanto costerà ai tedeschi il decommisioning ?
Ho letto da qualche parte 40 miliardi di euro.
E' una cifra attendibile ?


Guarda che quelli non smantellano un bel niente......attendere prego.
Fase uno = accontetare gli eco-storditi.
Fase due = dare un pò di soldi alle Eco-innutili-rinnovabili
Fase tre = dimostrare che Eco-innutili-rinnovabili non proiducono nulla
Fase quattro = riappertura delle centrali nucleari.
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 19-06-2011 18:42

Possibile che non risponda mai nessuno. Vorrei solo sapere se qualcuno è informato di quanto costerà l'eventuale (chiamiamola così) uscita dal nucleare della Germania.
Possibile, cher, che riesci solo a rispondere con le fasi del tuo pensiero ?
Non ho idea di quali sono i costi del decommisioning tedesco. QUalcuno è in grado di rispondermi ?


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - walter59 - 19-06-2011 18:50

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Possibile che non risponda mai nessuno. Vorrei solo sapere se qualcuno è informato di quanto costerà l'eventuale (chiamiamola così) uscita dal nucleare della Germania.
Possibile, cher, che riesci solo a rispondere con le fasi del tuo pensiero ?
Non ho idea di quali sono i costi del decommisioning tedesco. QUalcuno è in grado di rispondermi ?


Ma che domande fai, vallo a chiedere ai tedeschi.

Come è possibile darti una risposta seria.

E' come chiedere a noi  che cosa costera alla NASA la dismissione dello shuttle.

Pazzesco
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 19-06-2011 19:23

Come, non siete informati, da esperti, quanto costa il decomissioning di un pò di reattori tedeschi ?
Nemmeno un numero che centri l'ordine di grandezza.
Se ci sono costati 14 miliardi i nostri, quanto quelli tedeschi ?


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - walter59 - 19-06-2011 19:27

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Come, non siete informati, da esperti, quanto costa il decomissioning di un pò di reattori tedeschi ?
Nemmeno un numero che centri l'ordine di grandezza.
Se ci sono costati 14 miliardi i nostri, quanto quelli tedeschi ?



Big GrinBig GrinBig GrinBig Grin
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 19-06-2011 19:28

'Lo smantellamento è molto costoso; le stime correnti fatte dalla "Nuclear Decommissioning Authority" del Regno Unito sono che costerà almeno 70 miliardi di dollari smantellare i siti nucleari dismessi esistenti nella Gran Bretagna'.
Se questo è vero, non pensate che avremo grandi vantaggi sulla via delle rinnovabili rispetto a Svizzera e Germania ?
70 miliardi di dollari per i sisti dismessi, se si aggiungono quelli che dovranno essere dismessi, vuol dire che i costi di 'spegnimento' sono molto più alti di quelli di costruzione.
Forse è per questo motivo che in Gran Bretagna si è deciso di 'conservare' le centrali per un secolo e più. Senza fare assolutamente nulla in fatto di smaltimento.
Vi sembra questa una politica eticamente corretta ?


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - lucaberta - 19-06-2011 20:10

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Forse è per questo motivo che in Gran Bretagna si è deciso di 'conservare' le centrali per un secolo e più. Senza fare assolutamente nulla in fatto di smaltimento.

forse, ma no. Peccato.

Il motivo per cui il decommissioning dei reattori in UK e' spinto avanti nel tempo ha a che vedere con il fatto che la grafite radioattiva e' abbastanza "fastidiosa" da dover gestire, e quindi e' preferibile fare in modo che i livelli di radioattivita' scendano sotto certi limiti, prima di procedere al decommissioning.

Molto piu' semplice di quello che pensavi, nevvero?

Ciao, Luca
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 19-06-2011 21:05

Alessandro Bellotti ha Scritto:

'Lo smantellamento è molto costoso; le stime correnti fatte dalla "Nuclear Decommissioning Authority" del Regno Unito sono che costerà almeno 70 miliardi di dollari smantellare i siti nucleari dismessi esistenti nella Gran Bretagna'.
Se questo è vero, non pensate che avremo grandi vantaggi sulla via delle rinnovabili rispetto a Svizzera e Germania ?
70 miliardi di dollari per i sisti dismessi, se si aggiungono quelli che dovranno essere dismessi, vuol dire che i costi di 'spegnimento' sono molto più alti di quelli di costruzione.
Forse è per questo motivo che in Gran Bretagna si è deciso di 'conservare' le centrali per un secolo e più. Senza fare assolutamente nulla in fatto di smaltimento.
Vi sembra questa una politica eticamente corretta ?


è una inezia rispetto al danno economico genereato da questo riflusso gastrico di Eco.stordimento di massa.
Per i cento anni, confermo quello detto da Luca, solo per evitare di ripetere una cosa più ovvia che banale.
Non ultimo, il decommissioning, può avvenire anche tra ducento anni o trecento anni, visto il principio che chiusa la porta non esce nulla.

Non escludo che dopo quel periodo non spendano soldi per restaurare le centrali per farle diventare dei musei e portarci le scolaresche che diranno, quanto erano sciocchi quelli che le hanno chiuse e smantellate!Toungue

In questi giorni sono andato per musei, tra cui una necropoli V° AC e la cosa buffa era vedere come il tempo azzeri ogni illusione.


Se non si fosse capito , una centrale nucleare una volta spenta e messa in sicurezza è di fatto inerte e vista la limitata superficie può essere tranquillamente resa un simulacro visibile ma non accessibile.

Il decommissioning è solo per spendere un sacco di soldi, va fatto solo dove c'è un reale problema di "contaminazione";

Un caso lampante è Chernobyil , dove vogliono realizzare un mega capannone mobile per proteggere il sarcofago del reatto 4 , si parla di 1200 milioni di € , bè sia l'Ucraina che la Russia non sborseranno un € perchè per loro è un lavoro innutile.
Chi avrà ragione?

Il decommissioning non è che sia come voler riempire tutte le gallerie di una miniera dismessa solo per non lasciare dei buchi nel terreno?
E' una domanda?


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 19-06-2011 21:17

Grazie, luca per la spiegazione


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - gaetankok - 19-06-2011 23:53

Gent. Bellotti,
lei giustamente si chiede quale entità possano assumere i costi di decommissioning, ovviamente questi costi sono da non sottovalutare e saranno certamente onerosi, come oneroso è tutto ciò che la cultura della sicurezza impone. Tuttavia va considerato a tal proposito uno dei fondamentali parametri che costituiscono il costo del kWh da elettronucleare; infatti tale costo comprende per un'aliquota stimabile nell'intorno del (1-2)% proprio l'attività di decommissioning.
Con ciò voglio sottolineare che seppure tali operazioni saranno estremamente costose, queste vengono finanziate dalla medesima capacità produttiva degli stessi impianti che dovranno essere smantellati.
Storia diversa per le nostre centrali che la Sogin sta provvedendo a smantellare, non avendo queste completato il loro ciclo (eccezion fatta per un caso).
In Germania dunque non vi saranno costi aggiuntivi, essendo fissato il burn-out per una data che è prevedibilmente compatibile con la naturale vita delle centrali in questione. (Il mio personalissimo parare è che la Germania non procederà con il burn-out, essendo stata una mera manovra propagandistica, tuttavia questo è un parere a differenza delle evidenze sopra esposte)
Per quanto riguarda le attese, volevo rafforzare le esposizioni di "lucaberta" (conscio che le sue affermazioni saranno sicuramente più precise delle mie), sottolineando che l'attuazione del SAFSTORE (safe storage) che consiste nell'attesa che i livelli di attività si abbassino, è pratica consolidata nello smantellamento delle centrali, così come la DECON che lei prediligerebbe, tuttavia alcune condizioni economiche potrebbero far preferire l'attesa di qualche anno prima degli interventi.

Spero di averle fornito una risposta soddisfacente.


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 22-07-2011 12:17

http://www.world-nuclear-news.org/EE-Nuc...06116.html
Generazione di origine nucleare nel 2010
15 Giugno, 2011
La quantità totale di energia elettrica generata da centrali nucleari potenze di tutto il mondo è aumentato nel 2010 dopo tre anni consecutivi di declino. Tuttavia, un forte calo della produzione è previsto per il 2011 a seguito dell'incidente Fukushima.






Produzione mondiale di elettricità nucleare nel 2010 pari a 2630 TWh, secondo i dati dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), che rappresenta un aumento del 2,8% rispetto al 2558 TWh generati nel 2009 e portarlo vicino ad un valore di picco nel 2006. Il fattore di disponibilità di energia degli impianti operativi nel 2010 era 81%, rispetto al 79,4% nel 2009.


Nuovi reattori, pari a 3722 MWe netti incrementato per il 2010 figura, tra cui Russia Rostov 2, India Rajasthan 6, della Cina Ling Ao 3 e Qinshan II-3, e la sudcoreana Shin Kori 1.

Solo un piccolo reattore - Francia 130 MWe prototipo di reattore veloce Phenix - è stato ufficialmente chiuso nel 2010, anche se l'unità effettivamente cessato la produzione di energia nel 2009.

Costruzione di 16 nuovi reattori, con una capacità totale di 15.846 MWe netti, iniziato nel 2010, secondo l'AIEA. Dieci di questi sono in Cina (Ningde unità 3 e 4, Taishan 2, Changjiang 1 e 2, Haiyang 2, Fangchenggang 1 e 2, 3 e Yangjiang Fuqing 3). In Russia, la costruzione di due nuove unità ha inoltre avviato (Leningrado II unità 2 e Rostov 4), mentre altri due iniziato la costruzione in India (Kakrapar 3 e 4). In Brasile, il lavoro anche iniziato a costruire il Angra 3 unità. Nel frattempo, la costruzione in fase di stallo del Giappone 1383 unità MWe Ohma anche tornato in atto nel 2010 dopo che re-engineering lavorare per una maggiore protezione terremoto.

Supponendo che circa cinque anni per la costruzione si può prevedere che i reattori arriverà in linea intorno al 2012 al ritmo attuale doppio di cinque all'anno, con questo luogo a una al mese intorno al 2015.


Fukushima impatto


Nonostante un ritorno alla forma di energia nucleare nel 2010, l'impatto dell'incidente Fukushima, non solo in Giappone ma in tutto il mondo, ridurrà notevolmente la quantità di elettricità generata da centrali nucleari nel 2011.

Secondo i dati rilasciati dal atomica Industry Forum Giappone (JAIF), solo il 17 del Giappone 54 reattori nucleari erano in funzione a metà maggio. Essi rappresentavano circa 15.500 MWe, pari al 31%, della capacità totale del paese di generazione nucleare.

Tredici unità - con una capacità totale di 11.545 MWe (23,6% del totale della capacità nucleare) - hanno chiuso i battenti come conseguenza diretta del terremoto 11 marzo e dello tsunami. Unità 1 a 4 a Fukushima Daiichi sono state irrimediabilmente danneggiate e, insieme con le unità integro 5 e 6, devono essere smantellati. Unità 4 e 5 dello stabilimento di Hamaoka sono state chiuse su richiesta del governo ed è improbabile che riavviare per almeno diversi mesi, mentre nove reattori - unità 1 e 3 della pianta Onagawa, unità 2 della centrale di Tokai, tutte e quattro le unità presso lo stabilimento di Fukushima Daini - sono in arresto a freddo e non si sa ancora quando questi sarà consentito di riprendere il funzionamento.

Un ulteriore 22 reattori giapponesi sono attualmente offline per ispezioni o sostituzione delle apparecchiature, e richiederà l'approvazione del governo locale per riavviare.

L'incidente ha portato in Germania, che impone un tre mesi di moratoria sul funzionamento dei suoi più antichi reattori. Questa è stata seguita da una decisione di chiudere definitivamente le sette unità che ha iniziato ad operare in o prima del 1980, più un reattore che è stato a lungo termine l'arresto. Tra di loro queste rappresentano fino a 55 TWh all'anno - abbastanza per prendere 2% di sconto figura generazione 2010 di.

Ricercato e scritto
da News nucleare mondiale




RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - tesla82 - 23-07-2011 20:25

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Sono d'accordo con alcune considerazioni: dal 1987 ad oggi nulla si è fatto per avere un piano energetico degno di un paese moderno.
Ovviamente occorre ora cambiare strategia e cioè occorre concordare a livello europeo cosa fare.
L'attuale governo non ha avuto la credibilità di poter offrire soluzioni al popolo e non solo in campo energetico.
Discorso ovviamente esteso anche alla cosidetta opposizione.
Ho già espresso i motivi per i quali il nucleare, così come proposto dal governo, in Italia, ovviamente secondo il mio parere, non ha senso.
Per offrire al paese la soluzione occorre sicuramente avere basi diverse, politiche prima di tutti e poi di competenze.
Il nucleare non si farà a breve in Italia non solo a causa di Fukushima ma evidentemente il popolo, che qualcuno di voi ritiene che non debba votare quesiti come quelli dei referendum, non si fida.
Non si fida perchè siamo in Italia.
Facciamo pulizia, in Italia, di alcune cosette e situazioni che rendono il paese inaffidabile non solo per il nucleare ma anche per gli investimenti esteri. Occorre cambiare profondamente il popolo italiano e chi li governa, cercando di avere come obiettivo un paese moderno.
Non si possono promettere soluzioni e realizzazioni (vedi ponte sullo stretto e appunto un pò di EPR) solo per accapparrarsi un pò di voti, tra una barzelletta e un pò di bunga bunga.
Sono pronto a cambiare idea come ho più volte affermato a fronte di una Italia diversa.
Non avrei nessun tipo di dubbio ad assecondare i 61 reattori francesi se abitassi in Francia, nonostante l'evoluzionee del progetto EPR non dia ad oggi grandi garanzie di essere la soluzione migliore per il nostro paese.
Il referendum ha comunque decretato che in Italia non si parlerà più di nucleare per almeno un paio di decenni.
Non resta che stringere accordi a livello europeo, come peraltro già si era cominciato con il governo precedente.
Si faccia accordi di fornitura con la Francia per un periodo di transizione di una ventina d'anni e si cominci a valutare le soluzioni già messe in campo dalla Germania.
Mi auguro che manteniate aperto questo forum che, nonostante qualche attacco personale di troppo rimane un punto di incontro e di confronto, comunque necessari per valutare e proporre soluzioni.
Rimango favorevole al nucleare in Francia o in Gran Bretagna o in Germania.
In Italia si è deciso di metterci una pietra sopra.
Vista la situazione del paese ritengo sia la soluzione migliore.
Un ultima considerazione su ciò che dice charade: le scelte impopolari, cioè che vanno contro ciò che pensa 'il popolo' si possono e si devono fare purchè si ragioni nel breve periodo e che diano effetti appunto nel breve periodo. Scelte come 'il nucleare' devono essere condivise con l'opposizione o con una parte significativa di essa.
Se il popolo non vuole centrali nucleari sul suolo italiano c'è poco da fare: non si possono fare centrali.
L'attuale governo è troppo interessato a governare e ha una politica fondata sui sondaggi.
L'intera classe politica italiana vive di privilegi, bruciando ingenti risorse come invece non accade negli altri paesi europei.
Occorre sistemare alcune cosette prima di dedicarsi alle grandi opere (nucleare, buco in val di susa, ponte sullo stretto).
Il paese non può più permettersi di dilaidare ingenti risorse. Ricordo a tale proposito che rispetto alla Francia mancano ogni anno oltre 130 miliardi di euro (fifferenza fra entrate del fisco e ciò che ritorna ai cittadini in servizi, welfare etc...
130 miliardi di euro ogni anno.



In tutto questo discorso del cavolo hai tralasciato un piccolo particolare che il ponte sullo stretto lo costruisce lo stato con i soldi nostri, poi le tasse per il passaggio sul ponte vanno allo stato ,mentre la centrale nucleare la costruiscono Enel e compagnia varia con i soldi che hanno loro e il gudagno dalla produzione di energia va a loro quindi caro mio rincitrullito per non dire di peggio accostare la costruzione del ponte sullo stretto ad una centrale nucleare non ha senzo logico!! solo i contadini di piazza(con tutto rispetto per il contadino) e gli analfabeti ed ignoranti da piazza possono fare questi accostamenti..
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - tesla82 - 23-07-2011 20:27

Alessandro Bellotti ha Scritto:

E' un bel po' di tempo che scrivo in blogs vari sulla rete di distribuzione europea e sugli obiettivi della Germania e quindi dell'Europa.
Basta visitare il sito di Vittorio Prodi per rendersi conto di ciò.
Il futuro prossimo, secondo gli orientamenti tedeschi e secondo la commissione europea per l'energia  sarà il seguente:
- nucleare per chi ce l'ha e lo vuole conservare e sviluppare (ovviamente Francia in testa)
- gas
- risparmio energetico e ottimizzazione delle risorse di distribuzione
- rinnovabili, ovviamente di tutti i tipi, dipendentemente dal territorio
- fossili ad esaurimento

Poi qualcuno potrà anche non credere che si arriverà ad avere ciò entro 15/20 anni.
Non tutti, evidentemente, possono condividere e credere negli obiettivi che si sta dando l'Europa in tema di energia. Soprattutto quando le politiche vanno contro gli interessi personali o comunque di un gruppo.
Quello che è certo, verranno concordate politiche energetiche a livello europeo e non in ordine sparso.
Chi ha il vento farà eolico e così via per l'idroelettrico, sole, biomasse, biogas etc..
Il collante dovrà essere il risparmio energetico (non solo elettrico evidentemente) e l'ottimizzazione delle risorse (e quindi grande intelligenza nella distribuzione).
Basta guardare gli enormi risparmi che attuerà la Germania a livello civile e industriale riguardo l'energia primaria e quindi si prevede, sempre in Germania, che si libereranno con queste politiche ingenti quantità di gas che verrà usato per produrre energia elettrica.
Tra una decina di anni potrebbre aver senso, per l'Italia, con risolto i problemi noti (classe politica, mafia, corruzione, pressapochismo, mancanza di competenze), intraprendere la strada per costruire, come dice Duck, piccoli reattori nucleari (200 Mwatt) dislocati sul territorio.
Questa mi sembra una soluzione gestibile a livello di territorio e che potrà avere l'assenso della popolazione.
E' la soluzione EPR che non ha senso.


Qui l'unica cosa che non ha senso sei tu! che fai parti di un forum che se io fossi il moderatore ti avrei cacciato seduta stante il primo secondo ed per il primo intervento che hai fatto!!
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - tesla82 - 23-07-2011 20:31

Alessandro Bellotti ha Scritto:

E' cambiato profondamente il prezzo del fotovoltaico, cirene e qualcosa vorrà pur dire. Il prezzo del fotovoltaico cala a 2 cifre ormai costantemente da un decennio. E' variato il rendimento, in vent'anni, sempre a 2 cifre.
Per quanto riguarda Vittorio Prodi, vorrei solo far riferimento alle sue lauree (con tanto lavoro nel nucleare che fu) e sulla sua 'permanenza' a livello europeo dove si decide in materia di politiche energetiche.
E' prima di tutto un tecnico, quindi.


Per curiosità perche non provi ad istallare oggi un impianto fotovoltaico sul tuo tetto di casa e prova a chiedere gli incentivi gse!! vuoi sapere che ti rispondono quelli? vai a vedere vedrai che risate altro che rendimenti a 2 cifre e costi ...
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - tesla82 - 23-07-2011 20:37

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Il fotovoltaico ha usufruito solo recentemente degli incentivi. Fra l'altro in percentuale ancora ridotta rispetto alle altre fonti rinnovabili e assimilabili.
Sono quasi 20 anni che esiste il CIP6 (7% della bolletta) e solo gli spiccioli, in questi anni, sono andati al fotovoltaico.
Tranquilli, il parity grid è previsto entro il 2020 (qualche inesauribile ottimista entro il 2017).
E' il momento del fotovoltiaco, dopo incredibili sperperi in scemenze che di rinnovabile hanno avuto molto poco (ricordo la pece del petrolio e le oltre 200 sostanze dannose che si producono, a detta dei ricercatori del CNR, durante la sua combustione).
Come tutti dovrebbero sapere che gli incentivi per il fotovoltaico si spegneranno prima del 2016 e saranno, con il conto energia attuale, dello stesso ordine di grandezza di quanto ci sono costate e ci costeranno le centrali nucleari italiane spente (ad oggi, parola del ministro Romani, 14 miliardi di euro).
Centrali spente. 14 miliardi. Bell'affare...
Si, lo so, non sono stati Cher o Charade a volerle spente ma i soldi sono soldi.
C'è comunque da chiedersi quanto costa, in Italia, il nucleare spento.
4 centrali che che sono costate 14 miliardi da spente.
Una sarebbe stata spenta anche senza il referendum del '87, 2 sarebbero comunque state spente ormai da almeno un decennio.
Caorso entro il 2020.
Quindi, lo dice Romani, ministro e iperconvinto nuclearista, 4 reattorini (meno di 2 Gwatt in totale se non ricordo male) ci costano 600/700 milioni di euro all'anno da spenti.
Bell'affare il nucleare italiano che fu.
Meno male che i reattorini erano solo 4.
600/700 milioni di euro all'anno con la 'grande gestione delle scorie' di Caorso con i fustacchiotti in bella vista.
Una soluzione tecnicamente ineccepibile. Viste le competenze...
Chapeau !!
Ecco perchè in Gran Bretagna mollano le centrali per un secolo e mezzo
dove si trovano e come si trovano: chi se ne frega, ci penseranno gli altri che verranno.
Un senso etico del futuro veramente degno di nota.
Spero di non dovermi sedere sulle rive della Dora e osservare l'acqua che luccica...


Come prima ,ed in tutti i discorsi senza senso che tu puntualmente affronti senza manco accorgetene!! se uno inizia un progetto nucleare ha l'obbligo di:

1) rispettare tutte le norme di sicurezza internazionali e tutte le precauzioni che occorrono per il nucleare.

2) Terminare il processo di vita di una centrale nucleare per il ritorno economico e finanziario e se la centrale è in buone condizione aumentarne la vita produttiva tutto cio è scritto nei regolamenti per la sicurezza e la gestione dei processi nucleare.

Noi abbiamo infranto il primo punto ed il secondo per errore nostro degli italiani ,che centra il nucleare????
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 24-07-2011 14:21

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Possibile che non risponda mai nessuno. Vorrei solo sapere se qualcuno è informato di quanto costerà l'eventuale (chiamiamola così) uscita dal nucleare della Germania.
Possibile, cher, che riesci solo a rispondere con le fasi del tuo pensiero ?
Non ho idea di quali sono i costi del decommisioning tedesco. QUalcuno è in grado di rispondermi ?

http://www.world-nuclear-news.org/C_EnBW...07113.html
Perdita EnBW dal cambiamento della politica
22 luglio 2011

Un avviso finanziario EnBW ha preso atto della "onere finanziario" del recente cambiamento della politica nucleare della Germania come la causa di una perdita proiettata.

Ad hoc dichiarazione è stata richiesta dalla legge a causa del cambiamento materiale la situazione della società dopo l'ultima risultati pubblicati trimestralmente. E 'arrivato appena quattro giorni dopo EnBW ha annunciato l'intenzione di denunciare il governo tedesco oltre l'imposizione di una tassa sul combustibile nucleare che è impostato a costare l'azienda un' nove cifre 'importo ogni anno.

"Le fermate di due centrali nucleari [Neckarwestheim 1 e Phillipsburg 1] ha causato notevoli oneri finanziari", ha detto EnBW, notando aggiunte alle sue disposizioni per le attività nucleari che hanno aumentato a causa del progresso della date di smantellamento. Queste sono le ragioni principali, ha detto, non strumentali all'attività operativa perdite di € 600 milioni ($ 860,000,000), che devono essere riportati nella prossima dichiarazione semestrale finanziaria.

Questi effetti, combinati con alcune spese non specificato ", dar luogo ad una perdita netta di gruppo di circa € 590 milioni del bilancio semestrale per il 2011." Quando molti altri fattori vengono presi in considerazione, il risultato finale per il gruppo EnBW sarebbe utile di circa € 875 milioni circa il 24% inferiore a quello dello scorso anno.

Un altro generatore nucleare, Vattenfall, ha già avvertito del SEK 10 miliardi ($ 1,5 miliardi) impatto che subiranno nel 2011 dalla chiusura degli impianti Brunsbüttel e Krümmel, di cui possiede il 66,7% e 50% rispettivamente. L'azienda, di proprietà dello Stato svedese, ha detto che si aspetta un trattamento equo e compensazione per le perdite derivanti dalla reazione della Germania per l'incidente di Fukushima.

Ricercato e scritto da World News Nucleare
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http://www.world-nuclear-news.org/C_Bill...03111.html

Miliardi di euro l'arresto nucleari in Germania
16 Marzo 2011


Il governo tedesco ha dichiarato tre mesi di moratoria sull'energia nucleare, in cui otto reattori rimane offline, verifiche avranno luogo e la politica nucleare può essere riesaminata.

La cancelliera Angela Merkel ha decretato ieri che i reattori nucleari del paese che è entrato in funzione nel 1980 o precedenti deve essere immediatamente chiuso. Le unità chiuse ieri e sono stati raggiunti da un'altra unità già a lungo termine l'arresto, per un totale di 8336 MWe in linea generazione sotto la sua direzione.

Un "periodo di riflessione e di azione" è quello di seguire per tre mesi, ha detto il ministro dell'Ambiente Norbert Röttgen, durante il quale le unità saranno sottoposti a valutazioni di sicurezza. Allo stesso tempo il governo prenderà in considerazione una revisione per il 2009 la decisione di aumentare le quote di generazione degli impianti attesa.

La reazione all'interno della Germania è stata uniforme. Emissione di un ordine formale di arresto sarebbe giuridicamente molto impegnativo per il governo e alcuni dei capi di utilità hanno annunciato che intraprenderanno l'arresto volontariamente. I partiti di opposizione stanno sfidando mossa della Merkel di annullare la legislazione valida su vite nucleare legge fatta di recente, nel mese di gennaio.

Nel 2001 un socialdemocratico / Verde governo limitato nucleare vita operativa dell'impianto a una media di circa 34 anni. Reattori sono stati dati appezzamenti di potere che potrebbe generare, con la regola è che devono chiudere quando questo si fosse verificato.

Questo è stato rivisto l'anno scorso dalla corrente democristiana / Libera governo democratico con l'effetto di dare un extra alcuni reattori otto anni di funzionamento e altri extra 12. In cambio, gli operatori nucleari pagherà una tassa di € 145 per grammo di combustibile nucleare usato, per un totale di circa € 2,3 miliardi (3,2 miliardo dollari) all'anno.

Ricercato e scritto
da News nucleare mondiale


Impatto di arresti

I reattori sono colpiti Biblis A, Neckarwestheim 1, Brunsbuttel, Biblis-B, Isar 1, Unterweser, Phillipsburg 1. Già in un lungo periodo di spegnimento è Krummel e questo sarà incluso pur partendo nel 1984.

L'account unità per 8.336 MWe di capacità di generazione, circa il 41% della flotta totale nucleare del paese e il 6,4% degli impianti di potenza totale del paese.

Le centrali nucleari di solito funziona ventiquattro ore su ventiquattro in un ruolo carico di base per fornire circa il 25% di energia elettrica, in modo che il arresti potrebbe tradurre in circa il 10% della produzione elettrica tedesca.

Escludendo Krummel e assumendo un fattore di capacità del 90% per il resto, la quantità di produzione di energia elettrica perso in tre mesi potrebbe essere più di 13,7 TWh.

Utilizzando le più recenti prezzi potenza tedesca presso l'Agenzia internazionale dell'energia, il valore di mercato di quel potere (compresa la trasmissione, ecc) sarebbero tra i € 1,0 miliardi e € 2600000000 (1,3 miliardi di dollari a 3,6 miliardi).

L'impatto sul governo tedesco dalla perdita di entrate fiscali attraverso il suo unico combustibile nucleare potrebbe essere circa € 235.000.000 ($ 328 milioni).

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RE:   Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - giorgio_luppi - 27-07-2011 19:47

tesla82 ha Scritto:



In  tutto questo discorso del cavolo hai tralasciato un piccolo particolare che il ponte sullo stretto lo costruisce lo stato con i soldi nostri, poi le tasse per il passaggio sul ponte vanno allo stato ,mentre la centrale nucleare la costruiscono Enel e compagnia varia  con i soldi che hanno loro e il gudagno dalla produzione di energia va a loro quindi caro mio rincitrullito   per non dire di peggio accostare la costruzione del ponte sullo stretto ad una centrale nucleare non ha senzo logico!! solo i contadini di piazza(con tutto rispetto per il contadino) e gli analfabeti ed ignoranti da piazza possono fare questi accostamenti..


ENEL e' partecipata al 31% da Ministero del Tesoro, inoltre il 46% degli investors sono Retail, quindi i "loro" soldi sono anche nostri.
RE:    Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 27-07-2011 21:02

giorgio_luppi ha Scritto:



ENEL e' partecipata al 31% da Ministero del Tesoro, inoltre il 46% degli investors sono Retail, quindi i "loro" soldi sono anche nostri.


.....e già si già, nel 2010 il profitto del gruppo è stato di 4G€......
spartito tra gli azionisti.....

Per ringraziare il popolo bue.............................................................
2011 del 4% rincaro del costo dell'energia e la % della voce A3 ormai ha sforato il muro del 20% per finanziare le innutili rinnovabili e e il CIP6! Senza parlare della voce A2 dove si paga il decommissioning delle centrali nucleari nostrane che il verdame ha voluto smantellare prematuramente!

Comunque venga prodotta l'energia, dal "Cricetico" al pannello "Vetroinnutile" il "bifolco" paga e l'azionista si nutre.
Il verdame è unico nella propria indiscussa incapacita di comprendere l'ovvio.

E non ho finito.Cool



RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 28-07-2011 10:54

http://www.mondonews24.com/politica-econ...-2010/2316

Dopo il bilancio 2010 di Enel Green Power, sono stati diffusi anche i dati realizzati da Enel SpA, che ha archiviato il 2010 con ricavi in crescita del 14,0% a 73,4 miliardi di euro rispetto ai 64,4 miliardi del 2009. Il margine operativo lordo (Ebitda) ha registrato un incremento del 6,7% a 17,5 miliardi di euro rispetto ai 16,4 miliardi del 2009. In entrambi i casi la crescita è stata ricondotta ad una migliore performance realizzata nei mercati esteri, nonchè al cambio del metodo di consolidamento della controllata Endesa e che a partire da giugno 2009 è passato da proporzionale a integrale.

Alla fine del 2010 l’indebitamento finanziario netto di Enel SpA è risultato pari a 44,9 miliardi di euro, in calo rispetto ai 50,9 miliardi dell’anno precedente. Tale riduzione, come ha spiegato l’amministratore delegato e direttore generale Fulvio Conti, è stata possibile soprattutto grazie al miglioramento costante del flusso di cassa, al completamento del piano di dismissioni e alla realizzazione dei piani volti a migliorare l’efficienza e ad ottimizzare gli investimenti.

Lo stesso Conti ha anche sottolineato che l’azienda è riuscita a raggiungere gli obiettivi prefissati per il 2010 e che, alla luce del margine operativo lordo realizzato nell’anno appena trascorso, prevede di riuscire a realizzare nel corso del 2011 un utile netto consolidato superiore ai 4 miliardi previsti dagli analisti.


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 28-07-2011 10:56

http://www.mondonews24.com/politica-econ...-2010/2218
Sul listino milanese la quotazione Enel Green Power segna stamani in apertura un rialzo limitato allo 0,43%, nonostante il comunicato diffuso ieri in serata dal colosso energetico riporti dei dati più che incoraggianti. Stando ai dati preliminari, infatti, nel corso dell’esercizio 2010 Enel Green Power ha realizzato ricavi in crescita del 21,1% a 2,3 miliardi di euro rispetto agli 1,9 miliardi dello scorso anno. Il margine operativo lordo si è attestato a 1,3 miliardi di euro, in crescita del 7,7% rispetto ai 1,2 miliardi del 2009.

La performance positiva del colosso energetico è stata ricondotta in larga parte al buon andamento delle attività internazionali, in particolar modo hanno dato un importante contributo a riguardo il consolidamento con il metodo integrale di Enel Green Power Espana e i ricavi della controllata Enel.si.

A fine 2010 l’indebitamento finanziario netto è calato a 3,1 miliardi rispetto ai 5,3 miliardi di fine 2099. Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale del gruppo, ha affermato che dai dati preliminari emerge che Enel Green Power è riuscita a realizzare gli obiettivi prefissati per il 2010 ed è in linea con il piano di sviluppo presentato in occasione della quotazione in Borsa avvenuta lo scorso novembre.


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 28-07-2011 10:58

http://www.piazzaffari.info/bilanci/bila...-2010.html
Terna ha archiviato il 2010 con un utile netto pari a 466,7 milioni, ossia in crescita del 31,8% rispetto ai 354 milioni del precedente esercizio. L’Ebitda si è attestato a 1,175 miliardi, segnando così un incremento del 17,1% rispetto allo scorso anno, mentre i ricavi sono ammontati a 1,589 miliardi, in crescita del 14,3%.
Nella nota tramite cui sono stati diffusi i dati, la società ha spiegato che l’incremento ha avuto origine soprattutto dal maggiore corrispettivo per l’utilizzo della rete, che ha segnato una crescita di 120,7 milioni per via del meccanismo di revisione tariffaria della Capogruppo. Effetti positivi a riguardo sono derivati anche dal consolidamento degli effetti dell’ampliamento del perimetro attribuibile a Telat.


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 28-07-2011 11:28

Naturalmente il tutto ( energia elettrica) passa da qui:

http://www.mercatoelettrico.org/It/Default.aspx

Qui nasce il "valore" del Kw al quale siaggiungono i famosi "oneri imposti per legge"

la sintesi è un grande vantaggio per tutti,tranne per chi è obligato a pagare un qualcosa che all'origine non costa più di tanto.

Il nucleare( energia elettrica e calore tipo tele riscaldamento) porterebbe ad uno squilibrio di tutto questo.
Il benessere del popolo, non sia mai che un folle voglia attuarlo!


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - giorgio_luppi - 28-07-2011 14:16

Pensi davvero che le cose migliorerebbero se ENEL costruisse centrali nucleari in Italia?


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 28-07-2011 14:38

giorgio_luppi ha Scritto:

Pensi davvero che le cose migliorerebbero se ENEL costruisse centrali nucleari in Italia?


Non penso nulla, le cose "potranno" e non è certo, solo se il popolo o cittadini rigettino al mittente le tariffe gonfie di balzelli il cui unico fine è quello di far ingrassare i soliti noti.

Vogliamo ragionare su questo?
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - giorgio_luppi - 28-07-2011 19:34

Su questo sono d'accordo, siamo pieni di balzelli iniqui.
Volevo semplicemente sottolineare che se le centrali fossero state costruite da ENEL i capitali non sarebbero stati privati, come sostiene tesla82, ma, in buona parte, pubblici. Sono inoltre convinto che, trattandosi di grossi capitali, i "soliti noti" avrebbero trovato il modo di ingrassare ulteriormente.


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 28-07-2011 20:45

ma allora non leggi i miei post...... green power che cos'è? Pubblica o privata?
Cioè investire in palefalliche e vetrosilicato ok..... investire in centrali nucleari che producono energia x 60anni....quello no?


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 01-08-2011 10:00

Renzo Riva scrive:
31 Luglio 2011 alle 23:47
Egregi,
ogni tanto mi “infervoro” e pur avendo quasi la certezza che nel campo dell’energia e dell’ambiente oramai repetita non iuvant, ogni tanto mi provo a combattere l’inquinamento dell’informazione e quindi - sperando di fare cosa utile e gradita - mi permetto di allegare alcune mie lettere che sono state pubblicate su varie testat…e. Questo anche per mettere a comune conoscenza anche i piccoli sforzi che vengono fatti da chi crede nella scienza e non nelle castronate propalate dai catastroambientalisti e avallate da interessati supporter. Colgo inoltre l’occasione per allegare un mio articolo relativo al nucleare dal titolo: “Nucleare: la politica deve rendere possibile ciò che è necessario”, che è in stand-by a www.ragionpolitica.it in attesa di tempi migliori (sic), che dubito verranno. Ringrazio per la cortese attenzione, mi scuso se sono stato invadente, ed auguro a tutti buone vacanze
Cordialmente
Carlo Cerofolini

P.S. La lettera pubblicata su La Nazione è stata in parte sintetizzata dalla redazione e manca il costo del Fv=270 miliardi in 60 anni.Visualizza altro

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NUCLEARE:
LA POLITICA DEVE RENDERE POSSIBILE
CIÒ CHE È NECESSARIO
(di Carlo Cerofolini)
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Premesso che l’energia più pericolosa non è quella nucleare ma quella che manca - come nel terzo mondo - e pure quella che viene pagata a caro prezzo - come in Italia (fino al 60% in più della media Ue) - per combattere l’inquinamento dell’informazione, antinucleare a prescindere, specie dopo l’incidente alla centrale atomica di Fukushima, occorre non avere paura ad andare controcorrente e trattare sempre questo vitale argomento non emotivamente ma in modo scientificamente corretto e a 360 gradi. Quindi se ci si vuol muovere in questa logica - anche alla luce del referendum sul nucleare del 13 e 14 giugno, che paradossalmente lo rende, come vedremo, più facilmente realizzabile - è bene insistere evidenziando quanto segue:
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1) Nuove centrali nucleari - Le nuove centrali nucleari, come quelle che avrebbero dovuto essere costruite in Italia, sarebbero state di terza generazione avanzata che sono super sicure e niente hanno a che vedere con quelle vetuste di Fukushima del 1971, che sono addirittura a cavallo fra la prima e seconda generazione e dove la colpa di quanto sta accadendo - con zero vittime da radiazioni - non è del nucleare, che ha ben resistito al cataclisma, ma trae origine da una non adeguata protezione del sistema di raffreddamento dei reattori nucleari con una muraglia di sbarramento sufficientemente alta, che avrebbe dovuto impedire all’onda marina dello tsunami di metterlo fuori uso. A questo proposito basti pensare che a Flamaville in Normandia (Francia) dove si sta appunto costruendo una centrale nucleare Epr di terza generazione avanzata, tra l’altro, la muraglia anti tsunami è più alta di 12 metri – quando ne bastano 4 di metri – oltre la massima onda da maremoto ipotizzabile. Il disastro poi di Chernobyl (Ucraina) del 1986, ai tempi dell’Unione Sovietica – avvenuto a causa di un folle esperimento in una pericolosa obsoleta centrale di tipo RBMK moderate a grafite, non esistenti nel mondo occidentale e che producono pure Plutonio per usi militari - è figlio legittimo, è bene ricordarlo, non del nucleare ma del comunismo.

2) Le vittime dell’energia - Per quanto riguarda le vittime legate all’energia va detto che dal 1989 al 2005 – considerando solo i 50 incidenti più gravi nel mondo – i morti sono stati 12.000, mentre i decessi per il nucleare civile, in oltre 50 anni di attività, sono stati inferiori a 65 e quasi tutti proprio a causa dell’incidente di Chernobyl (rapporto Aiea). Inoltre l’Unscear, il Comitato scientifico dell’Onu, che ha avuto l’incarico di studiare gli effetti sanitari delle radiazioni atomiche ha studiato anche Chernobyl, e ha concluso che le radiazioni fuoriuscite da Chernobyl non hanno avuto alcuna conseguenza sanitaria nel corso di questi 25 anni. Testualmente: >. Insomma niente di niente ed anche se in questi 25 anni è stato osservato che nelle aree di Ucraina, Bielorussia e Russia, c’è stato un notevole aumento di neoformazioni alla tiroide, con seimila casi riportati, di cui 15 con decorso fatale, queste non sono da attribuirsi alle radiazioni ma ad altre cause. Tant’è che di questi seimila casi se ne sono osservati di più in Russia, meno in Bielorussia e meno ancora in Ucraina, ovvero – contrariamente alle aspettative - di meno via via che ci si allontana dall’esposizione allo Iodio 131 (radioattivo) messo in atmosfera nel 1986 a Chernobyl. A Fukuscima poi, è bene ripetere, non c’è stata nessuna vittima per radiazioni, mentre i morti e dispersi in Giappone per il terremoto e soprattutto per il maremoto sono stati circa 30.000 e solo per il crollo di una diga le vittime sono state oltre mille. Infine va detto che, da un recente rapporto congiunto Ue-Oms, con il carbone, con cui si produce il 40% di elettricità nel mondo, si hanno 161 morti per 1.000 GWh, mentre per il nucleare con cui nel mondo si produce il 15% di elettricità, sono molto inferiori a uno e sempre il carbone è responsabile di oltre un milione di morti all’anno.
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2) Scorie nucleari - Le scorie nucleari sono solo un problema politico ed emotivo e non tecnico e quindi, poiché l’attuale sistema di trattamento e confinamento è sicuro, non devono creare nessuna apprensione. Inoltre in futuro con sistemi ad hoc, già ora fattibili, sarà possibile trasformare quasi tutte le scorie di terza categoria - molto radioattive e che hanno tempi di decadimento di molte migliaia di anni - in quelle di seconda categoria che hanno invece tempi di decadimento al massimo di solo qualche centinaio di anni e volendo si può pure ottenere energia da tutte queste scorie.
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3) Energie rinnovabili - Le energie rinnovabili (sovvenzionate dagli utenti elettrici in modo regressivo, con il “famoso” conto energia e/o che godono di altre “provvidenze”) sono un disastro economico ed energetico dato che:

Posti di lavoro e green economy - Un posto di lavoro creato nella green economy ne impedisce la nascita da 5 a 7 in altri settori, perché questi sono posti ad alto impiego di capitale e non di mano d’opera (fonte IBL). Inoltre i vantati 150.000 posti di lavoro che si hanno in Italia legati al fotovoltaico (Fv) sono in realtà 18.000 diretti che arrivano a 55.000 con l’indotto (fonte Energy-report 2010), e sono posti di lavoro soprattutto di bassa specializzazione, quali: assemblatori, montatori, semplici elettricisti e manutentori, dato che buona parte della produzione di pannelli Fv e inverter viene dall’estero, soprattutto Cina, o è comunque fatto su licenza. E poi i posti di lavoro veri e produttivi si hanno non producendo energia - che comunque deve essere abbondante, non costosa e poco inquinante come appunto quella nucleare - ma consumandola per produrre beni e servizi che devono servire per far crescere l’economia e per aumentare e migliorare la durata e la qualità della vita dei cittadini. Ad avvalorare quest’ultimo punto sono indicativi i seguenti dati relativi all’anno 2008: per la Germania la produzione elettricità è stata di 640.000 GWh (circa 45% da carbone, 23% nuke, 10% gas…. e solo 0,6% Fv), per l’Italia di 340.000 GWh (circa 48% gas, 9% carbone, 0,0% nucleare…, Fv = 0,08% e 0,2% nel 2009), con 40.000 GWh (12% circa del totale) importati, la più parte dei quali da nucleare dalla Francia, mentre il consumo per abitante è stato per la Germania di 7,8 MWh, per l’Italia di 5,6 MWh, con in più il costo del kWh italiano, come già detto, superiore anche del 60% rispetto a molti paesi Ue e quasi il doppio rispetto alla Francia, a cui in 25 anni abbiamo pagato circa 25 centrali nucleari su 58 (!). Nessuna meraviglia quindi se la nostra economia arranca e la sua crescita è di diversi punti % inferiore a quella tedesca e se inoltre il potere d’acquisto degli italiani è dal 20% al 30% inferiore a quello di altri cittadini europei, nei cui paesi a noi comparabili – guarda caso – c’è il nucleare (28% nell’Ue nel 2009).
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Costi benefici nucleare-fotovoltaico - Una centrale nucleare Epr da 1.600 MW = 1,6 GW che produrrebbe con continuità il 3,5% dei nostri kwh - al netto di costruzione (6 miliardi = md), decommissionamento (6 md), trattamento scorie (6 md) e combustibile Uranio arricchito (6 md) più 2 md d’imprevisti, per un totale di 20 md - in 60 anni, producendo elettricità (800.000 GWh a 10 cts € per kWh = 80 md €), porta ad un guadagno netto di 60 md, mentre per produrre i soliti kWh da fotovoltaico occorre installare una potenza di almeno circa 13 GWp (1,6 GW x 8 = 12,8 GW), dato che non sempre il sole c’è o splende, ed il costo di quest’operazione, a carico degli utenti, con il conto energia in 20 anni ammonta a 200 md (gli 80 md circa di costo dei 13 GWp rientrano ogni circa 8 anni con i kWh prodotti dal Fv incentivati per 20 anni), poi - considerato che la vita del Fv sia di 30 anni - occorre decommissionare i pannelli, inverter, ecc. (spesa 5 md) e per arrivare ad eguagliare i 60 anni di durata delle centrali nucleari occorre installare un nuovo impianto Fv da 13 GWp (costo 80 md più 5 md per decommissionamento) che produrrà elettricità senza più incentivazione appunto per 30 altri anni, con un guadagno complessivo di 80 md derivanti dai kWh di elettricità da Fv prodotti in questi 60 anni. Da tutti questi dati emerge chiaramente che, considerando costi e ricavi, la rimessa totale che si ha con il Fv rispetto, si noti bene, ad una sola centrale nucleare di 1,6 GW è in 60 anni di almeno di 270 miliardi (Fv costo con decommissionamento 290 md, meno guadagno kWh Fv 80 md, più mancato guadagno del nucleare 60 md = 270 md) ovvero 4,5 md anno, per avere poi da Fv un’energia inaffidabile ed intermittente e quindi inservibile. Per chiarire meglio quest’ultimo punto basti pensare che alle ore 19 in diverse serate d’inverno occorre all’Italia avere disponibile una potenza di 55 GW e chiaramente senza sole il Fv è appunto inservibile ed in più non consente mai di spengere – neanche di giorno - neppure 1 MW termoelettrico per non rischiare di andare il black out quando c’è un calo di potenza sulla rete, dovuta appunto all’aleatorietà delle fonti rinnovabili. Inoltre il Fv è perdente pure sul versante dei gas serra: 60 grammi di CO2 equivalente a kWh (se il prodotto è Ue, se è made in China i grammi diventano circa 420, al pari cioè di una centrale a gas ) contro gli 11 del nucleare.
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Eolico – In Italia l’energia elettrica dal vento non è da prendere nemmeno in considerazione - oltre che per l’impatto ambientale devastante e per la notevole energia grigia, quasi mai opportunamente considerata, usata per metterlo in opera - perché da noi non c’è vento sufficiente (1.200-1.500 ore annue su 8.760) e che per di più è assai incostante e pure di bassa, critica, velocità per un decente funzionamento degli aerogeneratori.
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4) Carbone e gas (Kyoto e – 20% CO2 Ue) - Per soddisfare, non le future esigenze di elettricità, ma le attuali, anche per ridurre l’importazione di elettricità dall’estero pagata a caro prezzo – che, come detto, è circa il 12% e soprattutto da nucleare - si potrebbe ricorrere di più alle fonti fossili quali il gas o ancor meglio al più economico carbone. Il problema però è che, anche volendo, non potremo farlo, specie per quanto riguarda il carbone dato che durante la combustione emette molta CO2, per le limitazioni che abbiamo a immettere in atmosfera la CO2 derivante da questi combustibili. Limitazioni imposteci sia dal protocollo di Kyoto al 2012 (già ora siamo fuori quota di circa il 18%, con conseguenti ecomulte di molte centinaia di milioni), sia dal -20% al 2020 dell’Ue, che hanno origine dall’errata e antiscientifica convinzione che siano i gas serra antropici e non la natura a cambiare il clima. Inoltre pensare di sequestrare la CO2 emessa dalle centrali termoelettriche è un non senso economico ed ecologico, perché per effettuare quest’operazione è necessario consumare/sprecare circa un terzo di surplus di energia, con conseguente ulteriore forte, insostenibile, aumento del costo del kWh.
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5) La rinuncia al nucleare della Germania – In base a quanto detto, il Fv e pure l’eolico lasciamolo tranquillamente alla Germania ed alla Cancelliere Merkel che, sfruttando l’effetto Fukushima, li vuole invece furbescamente vendere agli altri, sia per far fare affari alle industrie tedesche sia per cercare di esorcizzare l’avanzata dei verdi, dall’alto però dei teutonici kWh, ricordiamo, prodotti al 45% da carbone, 23% da nucleare…. e solo, è bene ripetere, 0,6% da Fv, con la promessa - quasi certamente da marinaio - di chiudere le centrali nucleari però nel lontano 2022. A questo proposito è bene ricordare che già la Svezia, disattendendo completamente l’impegno, aveva stabilito nel 1988 di chiudere al 2010 le proprie centrali nucleari e che la stessa Germania con il precedente governo guidato da Gerhard Schroeder (Spd) aveva pianificato una lenta uscita dal nucleare mentre il governo guidato proprio da Angela Merkel (Cdu), aveva riabilitato il nucleare come fonte energetica, considerandolo positivamente. Questo fino all’annuncio del 30 maggio 2011, che appunto dice - e per ora solo dice - che appunto la Germania uscirà dal nucleare al 2022.
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6) Effetti del referendum sul nucleare – In Italia il referendum sul nucleare del 13 e 14 giugno 2011, checché se ne dica, in punta di diritto non lo blocca, anzi lo favorisce, perché del D.L. 34/11, è stato abrogato dell’art. 5 sia il comma 1 - che prevedeva la moratoria sul nucleare, che quindi ora non c’è più – sia il comma 8 - che prevedeva (defatiganti) confronti e concertazioni (quasi impossibili) con enti locali per la localizzazione di siti, ecc. - e tutto questo quindi rende più facile (sic) tutto l’iter del nucleare.
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Conclusioni - Per questi motivi e considerato che ciò che non è economicamente sostenibile non è ecologicamente compatibile, va detto che il sequestro della CO2 e la green-economy (comunque energeticamente ininfluente) sovvenzionata, sono un lusso/spreco che non ci possiamo permettere, e quindi dovremo puntare – senza se e senza ma – sul nucleare, se l’Italia non vorrà cadere ancora di più nell’abisso del sottosviluppo, per carenza di elettricità e/o per il prezzo sempre più esorbitante della stessa. In conseguenza di ciò occorre ripartire quanto prima e alla grande per informare i cittadini in modo scientificamente, economicamente ed ecologicamente corretto, per farli guarire dalle superstizioni catastroambientaliste e convincerli che nucleare non solo è indispensabile e realizzabile ma è pure bello e questo è soprattutto un compito della politica che - come affermava Richelieu - deve rendere possibile ciò che è necessario.
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Firenze, 21/07/11
Carlo Cerofolini
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Nota: Molti riferimenti, oltre che dal web e da precedenti articoli dell’autore (cfr. http://www.ragionpolitica.it/cms/index.php/energia/) con relativa bibliografia riportata, sono stati presi da libri, articoli, dichiarazioni, ecc. di: Franco Battaglia (Univ. MO-RE); Franco Casali (Univ. BO); Renzo Riva (Cirn Friuli VG); Cirn.
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RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 04-08-2011 10:41

Pur nel massimo rispetto di quanto scritto da Carlo Cerofolini, contesto vivamente 2 dati e le considerazioni che ne derivano. La prima:
"Nessuna meraviglia quindi se la nostra economia arranca e la sua crescita è di diversi punti % inferiore a quella tedesca e se inoltre il potere d’acquisto degli italiani è dal 20% al 30% inferiore a quello di altri cittadini europei, nei cui paesi a noi comparabili – guarda caso – c’è il nucleare (28% nell’Ue nel 2009)."
La Germania cresce 3 volte la Francia nonostante utilizzi meno di 1/3 dell'energia elettrica da nucleare rispetto ai francesi.
I costi del fotovoltaico fanno riferimento a cifre degli anni passati.
Già nel 2010/2011 il costo a watt è di molto inferiore ai 3 Euro (impianti chiavi in mano, di media potenza, inferiori al Mw).
Come già anticipato in altra discussione, si prevede già nel biennio 2012/2013 il dimezzamento di questi costi per cui per le nuove installazioni di andrà di molto sotto i 2 euro/watt (1,5/1,6), sempre per impianti da qualche ctinaio di watt al mwatt.
Entro 2 o 3 anni gli incentivi non avranno più ragione di essere.
Quindi si pagherà la solita tazzina di caffè ogni mese.
Occorre che i conti, Carlo Cerofolini, li rifaccia con i dati giusti.


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 04-08-2011 11:46

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Pur nel massimo rispetto di quanto scritto da Carlo Cerofolini, contesto vivamente 2 dati e le considerazioni che ne derivano. La prima:
"Nessuna meraviglia quindi se la nostra economia arranca e la sua crescita è di diversi punti % inferiore a quella tedesca e se inoltre il potere d’acquisto degli italiani è dal 20% al 30% inferiore a quello di altri cittadini europei, nei cui paesi a noi comparabili – guarda caso – c’è il nucleare (28% nell’Ue nel 2009)."
La Germania cresce 3 volte la Francia nonostante utilizzi meno di 1/3 dell'energia elettrica da nucleare rispetto ai francesi.
I costi del fotovoltaico fanno riferimento a cifre degli anni passati.
Già nel 2010/2011 il costo a watt è di molto inferiore ai 3 Euro (impianti chiavi in mano, di media potenza, inferiori al Mw).
Come già anticipato in altra discussione, si prevede già nel biennio 2012/2013 il dimezzamento di questi costi per cui per le nuove installazioni di andrà di molto sotto i 2 euro/watt (1,5/1,6), sempre per impianti da qualche ctinaio di watt al mwatt.
Entro 2 o 3 anni gli incentivi non avranno più ragione di essere.
Quindi si pagherà la solita tazzina di caffè ogni mese.
Occorre che i conti, Carlo Cerofolini, li rifaccia con i dati giusti.




Forse non hai ancora capito  che l'FV non funziona e se funziona produce energia quando non serve e NON la produce quando serve.

Anche se fosse tutto gratis sarebbe sempre e comunque innutile e dannosa.

Per dannosa intendo che crea un danno alla società e spreca tempo, il quale per sua natura è irreversibile.

Come già spiegato da Matted nel primo capitolo,  o fai una cosa o ne fai un'altra e per restare a tema, o l'energia la PRODUCI ,come ti pare, ma la produci!

Tutto il resto sono solo " Chiacchere & Distintivo" ( inteso come patente da ecologista convinto)
Se vuoi confutare lo scritto del Prof. Carlo Cerofolini vedi di farlo su base scientifica e non su base filo-tedesca da raich-ecologico.



RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 04-08-2011 11:58

A fine 2011, secondo il forum di Chicco Testa (pro-nucleo) si produrrà da fotovoltiaco il 3% del fabbisogno nazionale con 7.500 Mwp installati.
Non voglio constestare il prof. ma vorrei che i conti li rifacesse con numeri reali, cioè attuali.
Dire che si installeranno 13 Gwp con 80 miliardi di euro di solo costo di installazione vuol dire non essere a conoscenza dei costi reali. Tutto qui.
13 Gwattp costano, di installazione molto meno di 30 miliardi
C'è un errore macroscopico del 260%. Questo non su base scientifica in quanto si tratta di prezzi di mercato. Prezzi che sono ancora in deciso calo.
Avevo previsto il 10% del fabbisogno entro il 2020 da fotovoltaico con un costo di incentivi di una tazza di caffè ogni 5 giorni.
Ci arriveremo prima, con costi minori. Installeremo 25/30 Gwatt picco che daranno il 10/12% del fabbisogno in 5 anni.
Costeranno i 6/7 miliardi di euro annui di incentivi che sono già previsti.
La scienza non c'entra nulla. Ci sono i dati di 'admnin', forum di Chicco Testa (visitare per credere..).
Occorre che il tuo caro prof. faccia i conti con i prezzi attuali.


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 04-08-2011 12:22

Alessandro Bellotti ha Scritto:

A fine 2011, secondo il forum di Chicco Testa (pro-nucleo) si produrrà da fotovoltiaco il 3% del fabbisogno nazionale con 7.500 Mwp installati.
Non voglio constestare il prof. ma vorrei che i conti li rifacesse con numeri reali, cioè attuali.
Dire che si installeranno 13 Gwp con 80 miliardi di euro di solo costo di installazione vuol dire non essere a conoscenza dei costi reali. Tutto qui.
13 Gwattp costano, di installazione molto meno di 30 miliardi
C'è un errore macroscopico del 260%. Questo non su base scientifica in quanto si tratta di prezzi di mercato. Prezzi che sono ancora in deciso calo.
Avevo previsto il 10% del fabbisogno entro il 2020 da fotovoltaico con un costo di incentivi di una tazza di caffè ogni 5 giorni.
Ci arriveremo prima, con costi minori. Installeremo 25/30 Gwatt picco che daranno il 10/12% del fabbisogno in 5 anni.
Costeranno i 6/7 miliardi di euro annui di incentivi che sono già previsti.
La scienza non c'entra nulla. Ci sono i dati di 'admnin', forum di Chicco Testa (visitare per credere..).
Occorre che il tuo caro prof. faccia i conti con i prezzi attuali.


Non voglio darti contro, ma ti sfugge il "nocciolo" Smile del FV.

Che tipo di automatismi produci o sviluppi ? , naturalmente in PM.


RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 04-08-2011 14:06

Te l'ho già detto: elettronica per automazione (per macchine e impianti industriali).
Non mi sfugge nessun nocciolo.
Ieri ero con un mio cliente su un campo fotovoltaico da 990 Kwp teorici (di proprietà del cliente stesso).
Stava producendo 850 Kw, con cielo non perfettamente limpido.
Su base annua i conti tornano: 1,15 Gwh cioè 1000 Kwp (circa installati) per 0,12 (coefficiente che tiene conto della latitudine della zona) moltiplicato x24 (ore giiornaliere) il risultato moltiplicato x 365 (giorni all'anno) fa 1,138 Gwh. Quindi in un anno, senza incentivi, avrebbe prodotto 160.000 euro equivalenti di energia elettrica.
Il costo globale dell'investimento è stato di 2,7 milioni di euro per cui, calcolando un costo di acquisto al Kwh di 0,145 l'impiatno si ripaga, senza incentivi, in 17/18 anni. Questo con un costo a wattp di 2,7 Euro.
Viste le previsioni di prezzo, entro 2 o 3 anni l'impianto da 1 Mwp, senza incentivi, si ripagherà in 7/8 anni.
Gli incentivi accompagneranno il fotovoltaico per altri 2 o 3 anni.
Entro il 2014 parity grid con guadagno, senza incentivi, già dopo il decimo anno.


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 04-08-2011 14:15

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Te l'ho già detto: elettronica per automazione (per macchine e impianti industriali).
Non mi sfugge nessun nocciolo.
Ieri ero con un mio cliente su un campo fotovoltaico da 990 Kwp teorici (di proprietà del cliente stesso).
Stava producendo 850 Kw, con cielo non perfettamente limpido.
Su base annua i conti tornano: 1,15 Gwh cioè 1000 Kwp (circa installati) per 0,12 (coefficiente che tiene conto della latitudine della zona) moltiplicato x24 (ore giiornaliere) il risultato moltiplicato x 365 (giorni all'anno) fa 1,138 Gwh. Quindi in un anno, senza incentivi, avrebbe prodotto 160.000 euro equivalenti di energia elettrica.
Il costo globale dell'investimento è stato di 2,7 milioni di euro per cui, calcolando un costo di acquisto al Kwh di 0,145 l'impiatno si ripaga, senza incentivi, in 17/18 anni. Questo con un costo a wattp di 2,7 Euro.
Viste le previsioni di prezzo, entro 2 o 3 anni l'impianto da 1 Mwp, senza incentivi, si ripagherà in 7/8 anni.
Gli incentivi accompagneranno il fotovoltaico per altri 2 o 3 anni.
Entro il 2014 parity grid con guadagno, senza incentivi, già dopo il decimo anno.


Ti sfugge e come!

Non Vuoi capire o non Vuoi arrivarci?
------------------
L'automatismo l'avevo capito, per quello che ti ho chiesto maggiori info, ma mi sà che il tuo è un vizio più che una tara! Smile
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Alessandro Bellotti - 04-08-2011 15:05

Ho capito, cher.
Ho capito cosa si è fatto e cosa si farà in Italia.
Entro 3 o 4 anni oltre il 10% del fabbisogno di energia elettrica verrà da fotovoltaico. 40 Tw da fotovoltaico entro il 2014 (oggi sono secondo il forum di Chicco Testa già 10, visto che è notizia di oggi che sono stati raggiunti 8,5 Gwp di installato).
Il tutto SENZA noccioli varii ed eventuali (ricordi il referendum di giugno ?)
Il tutto alla modica somma di 7/8 milardi di euro di incentivi all'anno.
Forse sei tu a non capire o a far finta o a negare l'evidenza.


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 04-08-2011 15:17

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ho capito, cher.
Ho capito cosa si è fatto e cosa si farà in Italia.
Entro 3 o 4 anni oltre il 10%  del fabbisogno di energia elettrica verrà da fotovoltaico. 40 Tw da fotovoltaico entro il 2014 (oggi sono secondo il forum di Chicco Testa già 10, visto che è notizia di oggi che sono stati raggiunti 8,5 Gwp di installato).
Il tutto SENZA noccioli varii ed eventuali (ricordi il referendum di giugno ?)
Il tutto alla modica somma di 7/8 milardi di euro di incentivi all'anno.
Forse sei tu a non capire o a far finta o a negare l'evidenza.


Dopo il 15 di agosto si arriva a 90GW di FV installato...... black-out elettrici a GO GO !
che ci costano7/8 miliardi di euro all'anno!

Non male, il genio è ovunque in Italia.
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 07-08-2011 10:12

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2...d=Aa1hJJuD


RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - tesla82 - 07-08-2011 11:45

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Te l'ho già detto: elettronica per automazione (per macchine e impianti industriali).
Non mi sfugge nessun nocciolo.
Ieri ero con un mio cliente su un campo fotovoltaico da 990 Kwp teorici (di proprietà del cliente stesso).
Stava producendo 850 Kw, con cielo non perfettamente limpido.
Su base annua i conti tornano: 1,15 Gwh cioè 1000 Kwp (circa installati) per 0,12 (coefficiente che tiene conto della latitudine della zona) moltiplicato x24 (ore giiornaliere) il risultato moltiplicato x 365 (giorni all'anno) fa 1,138 Gwh. Quindi in un anno, senza incentivi, avrebbe prodotto 160.000 euro equivalenti di energia elettrica.
Il costo globale dell'investimento è stato di 2,7 milioni di euro per cui, calcolando un costo di acquisto al Kwh di 0,145 l'impiatno si ripaga, senza incentivi, in 17/18 anni. Questo con un costo a wattp di 2,7 Euro.
Viste le previsioni di prezzo, entro 2 o 3 anni l'impianto da 1 Mwp, senza incentivi, si ripagherà in 7/8 anni.
Gli incentivi accompagneranno il fotovoltaico per altri 2 o 3 anni.
Entro il 2014 parity grid con guadagno, senza incentivi, già dopo il decimo anno.



Non stai contando manutenzione invertet,sostituzione pannelli rotti e diminuzione rendimento dei pannelli stessi in % ogni 10 anni del 10-15% e sopratutto non stai contando che quei pannelli li dopo 20 anni devono essere smaltiti quindi altri costi aggiuntivi che probabilmente saranno a carico del tuo amichetto, alla fine l'incentivo che prende lui se lo puo buttare nel cesso...
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - tesla82 - 07-08-2011 11:49

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Ho capito, cher.
Ho capito cosa si è fatto e cosa si farà in Italia.
Entro 3 o 4 anni oltre il 10%  del fabbisogno di energia elettrica verrà da fotovoltaico. 40 Tw da fotovoltaico entro il 2014 (oggi sono secondo il forum di Chicco Testa già 10, visto che è notizia di oggi che sono stati raggiunti 8,5 Gwp di installato).
Il tutto SENZA noccioli varii ed eventuali (ricordi il referendum di giugno ?)
Il tutto alla modica somma di 7/8 milardi di euro di incentivi all'anno.
Forse sei tu a non capire o a far finta o a negare l'evidenza.


Io sono in attesa dei dati terna per il 2011 ....,se con quelli del 2010 ci siamo fatti delle grasse risate ( ti ricordi la percentuale del fotovoltaico nel 2010 era dello 0,3%!!) vediamo quella del 2011 vedrai che risate....

addirittura le perdite nelle linee elettriche superano di gran lunga il rendimento del fv.
RE:   Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - mi.greco - 07-08-2011 12:52

tesla82 ha Scritto:



Io sono in attesa dei dati terna per il 2011 ....,se con quelli del 2010 ci siamo fatti delle grasse risate ( ti ricordi la percentuale del fotovoltaico nel 2010 era dello 0,3%!!) vediamo quella del 2011 vedrai che risate....

addirittura le perdite nelle linee elettriche superano di gran lunga il rendimento del fv.


Non capisco perchè volete dimostrare a tutti i costi la vostra versatilità profetica che, sinceramente a me appare, poetica?
Il campo, ben preparato a raccoglire le energie rinnovabili, è stato reso fertile, da un lato, dagli errori commessi nel proporre l'energia nucleare con le  mancate risposte a solleciti domande e chiarimenti e, dall'altro, dalle volontà economiche e politiche interessate; aggiungetevi un terremoto, le crisi arabe e non, l'ordinaria speculazione, e vi renderete conto che quelle percentuali di crescita d'energia alternativa potrebbero essere errate per difetto.
A mio avviso appare tutto imprevedibile perchè, questo tutto, è dipendente da una volontà politica che stenda a ritrovare coscienza.
Quelle poche armi di confronto che avevamo per controbattere provocazione e false informazioni propagandate, pare che non abbiano più ragione di sussistere e sono state "inopportunamente" rinfoderate.
Finchè il Paese non trova una linea coerente e disinteressata per andare avanti, correggendo errori e passività passate, ogni previsione è inutile.
L'aggravarsi del problema energetico italiano, consentitemi, contrariamente a quanto ho fin'ora asserito, una "previsione", lo sentiremo sulla nostra pelle molto presto, -dal prossimo imminente autunno-, quando, ormai è inevitabile, il "capovolgimento politico" riaffermerà ogni timore e l'ingovernabilità del nostro paese.

Michele Greco
RE:  Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - walter59 - 07-08-2011 18:28

Alessandro Bellotti ha Scritto:


Su base annua i conti tornano: 1,15 Gwh cioè 1000 Kwp (circa installati) per 0,12 (coefficiente che tiene conto della latitudine della zona) moltiplicato x24 (ore giiornaliere) il risultato moltiplicato x 365 (giorni all'anno) fa 1,138 Gwh.



Scusate la domanda forse banale, non sono assolutamente pratico di FV, ma nel calcolo sopra si moltiplica la potenza di picco per 24 ore giornaliere e 365 giorni l'anno, vuol dire che c'è il "sole" anche di notte, tutti i giorni dell'anno con la stessa intensità e il coefficiente di 0,12 tiene conto anche di questo ??

BOH!!!

saluti


RE:   Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - tesla82 - 07-08-2011 18:58

walter59 ha Scritto:



Scusate la domanda forse banale, non sono assolutamente pratico di FV, ma nel calcolo sopra si moltiplica la potenza di picco per 24 ore giornaliere e 365 giorni l'anno, vuol dire che c'è il "sole" anche di notte, tutti i giorni dell'anno con la stessa intensità e il coefficiente di 0,12 tiene conto anche di questo ??

BOH!!!

saluti




Ottima analisi walter, ho scritto il post prima relativo hai dati terna che sono quelli che piu fanno capire quanto è inutile il Fv in ambito energetico primario,....basta andare a vedere un analizzatore di rete in cabina Enel a valle di un impianto fotovoltaico per rendersi conto "REALMENTE" dell'effettivo rendimento dei pannelli il resto sono chiacchere da bar per vendere pannelli fotovoltaici,che per altro adesso gli incentivi per le abitazioni private da 3 Kwp sono impossibili da prendere..
RE: Fine del nucleare o rilancio del nucleare? - Cher - 07-08-2011 22:27

http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=10089

The Outlook for Energy: A View to 2030

Il rapporto realizzato dalla ExxonMobil presentato in un convegno organizzato da IBL di Guido De Franceschi

Ieri sera è stato presentato al Palazzo dei Giureconsulti di Milano "The Outlook for Energy: A View to 2030", rapporto confezionato dalla ExxonMobil. Il convegno, in cui il senior energy advisor della multinazionale Todd Overdonk ha illustrato i risultati della ricerca, è stato organizzato in collaborazione con l'Istituto Bruno Leoni. I lavori sono stati coordinati da Alberto Mingardi, direttore generale dell'IBL, e dal direttore ricerche e studi del medesimo istituto, Carlo Stagnaro.

La ExxonMobil ha stilato un rapporto con l'obiettivo di scattare una fotografia il più possibile precisa degli scenari sull'energia da oggi al 2030, al di là degli interessi specifici di una corporation che, come ha ricordato il presidente di Esso Italia, Giancarlo Villa, punta sulla ricerca e che nel 2010 ha investito nel business dell'energia 32 miliardi di dollari a fronte di earnings per 30 miliardi.

L'"Outlook for Energy" raccontato da Overdonk, allunga l'occhio fino al 2030, anno in cui la popolazione mondiale avrà toccato suppergiù quota 8 miliardi, e prende in considerazione 100 paesi e per ciascuno di questi paesi 15 settori e 20 tipi di carburante che soddisfano le richieste di energia da parte di tali settori. Ne emergono dati interessanti. Nei paesi dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) la domanda di energia rimarrà costante fino al 2030, grazie a un aumento dell'efficienza energetica che permetterà di crescere senza che questo comporti un maggiore consumo di energia rispetto a oggi. Sempre grazie allo sviluppo tecnologico nei paesi Ocse caleranno considerevolmente, entro il 2030, le emissioni di CO2.

Un panorama diversissimo è quello che si osserva spostando lo sguardo sui paesi che non appartengono all'Ocse, tra cui la Cina. In essi la domanda di energia crescerà del 70 per cento (anche se il consumo procapite rimarrà inferiore a quello dei cittadini degli Stati Ocse). Nell'area non Ocse, a causa del più ridotto sviluppo tecnologico, aumenteranno consistentemente anche le emissioni, che potrebbero contrarsi soltanto a partire dal 2030.

In conclusione si calcola che fra 19 anni, a livello globale, la domanda di energia sarà del 35 per cento superiore a quella del 2005 e che il complesso dei paesi non Ocse consumerà il 70 per cento di energia in più rispetto al gruppo dei paesi Ocse. Un altro dato interessante è quello relativo alle fonti: benché si stiano sviluppando altri settori, nel 2030 circa l'80 per cento dell'energia sarà ancora originata da fonti fossili. Molto diversificato anche l'utilizzo delle varie fonti energetiche: ad esempio, il carbone, che in Occidente scivolerà in posizione marginale nel catalogo dei combustibili più utilizzati, nei paesi non Ocse sarà sempre più richiesto, rimanendo la principale fonte di energia. Nei paesi non Ocse andrà ancora incrementandosi persino il consumo di biomasse (dal legname al letame) ormai già praticamente inesistente ad altre latitudini.

Dopo la relazione di Overdonk sono intervenuti sotto il soffitto affrescato della sala Parlamentino del Palazzo dei Giureconsulti, che ospita un piccolo emiciclo di scanni lignei ben conservati, Franco Bruni, docente di Teoria e Politica monetaria internazionale all'Università Bocconi, e Rosita Carnevalini, direttrice Strategie, Studi e Documentazione dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas.

Il professor Bruni ha ricordato l'importanza della "pollution", perché, se venisse trascurato il tema dell'impatto ambientale e non si vincesse la sfida di far coincidere sviluppo e riduzione delle emissioni, si rischierebbe di innescare l'avvio di un percorso sbagliato in cui potrebbe essere teorizzata la necessità di una decrescita per contenere le emissioni. Bruni ha anche sottolineato che la crescita prevista per i prossimi vent'anni – più ridotta nei paesi dell'Ocse, più effervescente negli altri – avverrà attraverso varie discontinuità e altre crisi. Sarebbe quindi auspicabile una gestione sovranazionale, naturalmente market friendly, del mondo dell'energia, per evitare un'esagerata instabilità dei prezzi. E, in questo campo, l'Europa può ancora conquistarsi un ruolo centrale di mediazione e di leadership.

A questo proposito Rosita Carnevalini, sollecitata da Carlo Stagnaro con appunti sui rischi di un impianto di vincoli illiberali, ha spiegato i nessi tra i mercati e le necessarie regolamentazioni nazionali ed europee.

Da Il Sole 24 Ore, 15 febbraio 2011
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