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E ebbe inizio ...
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walter59
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RE:  E ebbe inizio ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Accidenti, almeno una non-risposta intelligente.
Attendo con pazienza. Ovviamente la mia risposta l'avate già. Consultando i numeri e facendo un pò di conti, il nucleare NON può essere la risposta per ovvie ragioni. Non ce la fa.


A ecco, io invece consultavo i tarocchi, non saprei cosa consultano al CESI magari gli dico di farti uno squillo.
Però adesso sono stufo il gioco non mi piace più.

saluti


il dubbio non è piacevole ma la certezza è ridicola.....
François-Marie Arouet
19-06-2011 20:03
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Cher
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RE:  E ebbe inizio ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Accidenti, almeno una non-risposta intelligente.
Attendo con pazienza. Ovviamente la mia risposta l'avate già. Consultando i numeri e facendo un pò di conti, il nucleare NON può essere la risposta per ovvie ragioni. Non ce la fa.


Il nucleare è riservato solo per le nazioni che hanno una volontà di crescere e di benessere per i suoi abitanti, tutti gl'altri si attacano alla canna del gas. ( non solo petaforicamente parlando)Toungue

Guarda che i cinesi vendono anche le calcolatrici e costano poco , usala e vedrai che i tuoi conti andranno nella direzione opposta.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
19-06-2011 21:14
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Alessandro Bellotti
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RE: E ebbe inizio ...

Dammi dei numeri, cher, che ne ragioniamo

19-06-2011 21:16
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Charade77
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RE:  E ebbe inizio ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Piano con i tedeschi, piano piano. Non avete ancora capito che razza di rivoluzione stanno mettendo in atto.
E no tesla, prima mi dici che con 26 KM quadrati di PV ( i famosi 2600 ettari) si fa tanta energia quanto una EPR poi mi spari le tre condizioni

1)modularita,
2)tempo quando lo vogliamo noi,
3)e dove vogliamo installare questo progetto.

che, oggettivamente non capisco:
Modularità di cosa ?
Tempo quando lo vogliamo noi ? Vogliamo il tempo ?
I progetti che si installano ?



Figliuolo ... non mi hai ancora risposto al mio post ,dove ti ho elencato i dati tristissimi della produzione delle rinnovabili e dimostrato come 5 EPR da 1600 MW coprirebbero il 20% circa del fabbisogno.
Tu con i tuoi "giocattoli" come pensi di fare?
Non contare eventuali risparmi energetici ,come molte volte fai ,perchè li si avrebbe con qualsiasi fonte ...


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse
19-06-2011 21:22
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Alessandro Bellotti
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RE: E ebbe inizio ...

Certo che 5 EPR, se funzionassero 24 ore su 24, se potessimo permettercele da un punto di vista economico, se sapessimo dove farle, se avessimo le competenze per costruirle e soprattutto per gestirle, se avessimo il tempo per aspettare, se avessimo l'accettazione della popolazione, se avessimo una rete elettrica adatta per ricever in modo localizzato grandi potenze, se avessimo criteri sensati per le scorie, se il referendum avesse dato il via libera (questa condizione è nuova), potremmo tranquillamente fornire il 20% del fabbisogno italiano.
Questo non si poteva fare prima e dopo di Fukushima, ora non si farà di certo.
Mai negato che 60 TWh all'anno possono essere forniti da 5 EPR (sempre ammesso che funzionino).
Basta fare i conti.
Ora, visto che i conti devono per forza essere diversi, hai la compiacenza di rispondermi ?
Può l'industria nucleare mondiale soddisfare i bisogni di nuova potenza (di conseguenza energia ) che avremo nei prossimi 15 anni ?
Occorrerebbe o no, per avere almeno il 30% da nucleare costruire in 15 anni 600/700 reattori di potenza simile ad una EPR ?
Se l'industria nucleare mondiale non è ingrado di farlo (lo dice il word nuclear) il nucleare NON può essere la risposta alla grande fame di energia elettrica che avrà il pianeta nei prossimi 15 anni.
Cosa c'entra, charade, la domanda che mi fai sulle 5 EPR ?

19-06-2011 21:51
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Cher
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RE:  E ebbe inizio ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Dammi dei numeri, cher, che ne ragioniamo


I numeri sono che con le rinnovabili non c'è produzione, ma quando ci sbatterete il muso, allora vedremo le reazioni.


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19-06-2011 23:57
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Charade77
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RE:  E ebbe inizio ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Certo che 5 EPR, se funzionassero 24 ore su 24, se potessimo permettercele da un punto di vista economico, se sapessimo dove farle, se avessimo le competenze per costruirle e soprattutto per gestirle, se avessimo il tempo per aspettare, se avessimo l'accettazione della popolazione, se avessimo una rete elettrica adatta per ricever in modo localizzato grandi potenze, se avessimo criteri sensati per le scorie, se il referendum avesse dato il via libera (questa condizione è nuova), potremmo tranquillamente fornire il 20% del fabbisogno italiano.


Bene ,questo è quello a cui si deve puntare  poi che siano 5 EPR o 10 SMR equivalenti meglio ancora ,costano meno ,sono modulari.La consultazione della gente ,su temi compessi ,non deve essere fatta.

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Questo non si poteva fare prima e dopo di Fukushima, ora non si farà di certo.
Mai negato che 60 TWh all'anno possono essere forniti da 5 EPR (sempre ammesso che funzionino).


Il dubbio del funzionamento ce lo ho più per le rinnovabili ,tutt'altro che costanti.E cosa mi dici degli impianti aggiuntivi di fonte tradizionale ,a garanzia dei "giocattoli" che reclamizzi?

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Basta fare i conti.
Ora, visto che i conti devono per forza essere diversi, hai la compiacenza di rispondermi ?
Può l'industria nucleare mondiale soddisfare i bisogni di nuova potenza (di conseguenza energia ) che avremo nei prossimi 15 anni ?
Occorrerebbe o no, per avere almeno il 30% da nucleare costruire in 15 anni 600/700 reattori di potenza simile ad una EPR ?


Basta fare i conti è un pò che lo dico :ad ogni post fai un labirinto di conti ,che serve obbligatoriamente fare ordine.
E anche se fossero 600/700 reattori (mi riservo dal fare i conti!),che succede ,non capisco il problema?Lavoro per le maestranze ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Se l'industria nucleare mondiale non è ingrado di farlo (lo dice il word nuclear) il nucleare NON può essere la risposta alla grande fame di energia elettrica che avrà il pianeta nei prossimi 15 anni.
Cosa c'entra, charade, la domanda che mi fai sulle 5 EPR ?


Non hai colto ,spiego :ti dimostravo come in un arco di tempo ragionevole si possa arrivare ad una percentuale di copertura significativa ,cosa che i tuoi amici crucchi e italia compresa non potrà fare solo con rinnovabli.
E' solo una fitta cortina fumogena quella delle rinnovabili per proseguire con gas e carbone.Tu hai un bel sogno ,ma rimmarà tale e mi rendo conto che i cattivoni sono quelli che raccontano che babbo natale non esiste ,ma qualcuno lo deve pur fare.Abiti ancora sull'isola che non c'è ing. Belotti ...


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20-06-2011 11:25
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RE:  E ebbe inizio ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:


Mi dispiace solo per la mancanza di risposte. Questo si. Pensavo di rivolgermi a persone con argomentazioni di spessore (tecniche, economiche, politiche).


Se parlo in merito a questioni tecniche (valvole,sistemi sicurezza che manco ti poni il quesito di come funzionano , ecc ecc) ti lamenti perchè a te non interessano (non ho voglia ne tempo di scandagliare gli argomenti ma il sunto della tua risposta era questo ... ) , se si parlano di considerazioni più generali ,vai di calcolatrice , percentuali dove ci si annega dentro ...


Alessandro Bellotti ha Scritto:

Tranne qualche intervento di spessore, vedo grande fumo e numeri sparati a caso.
Posso almeno chiede a te, walter, come pensi, a fronte della grande richiesta di energia che avremo nei prossimi 10/15 anni, che l'industria nucleare ce la faccia a soddisfare almeno il 7/8 % di questa richiesta ?


A parte la 260^ volta del post ,pensi che le altre fonti eseguano magie ?




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20-06-2011 11:45
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RE: E ebbe inizio ...

http://www.loccidentale.it/node/106908
Senza l'atomo e con l'austerità energetica non andremo lontano

di Marcello Inghilesi 21 Giugno 2011


In Italia siamo convinti che lo sviluppo di energia elettro-nucleare sia ormai una partita chiusa, eppure, tra le molte soluzioni che si possono adottare rimane ancora quella più ragionevole.
Abbiamo cancellato l'atomo con un secondo referendum: gli italiani non lo vogliono, o meglio, non lo vogliono nel loro giardino.
D’altra parte nel giardino non ci vogliono neanche le centrali elettriche a olio o a carbone, che inquinano.
E non gradiscono nemmeno le dighe per l’idroelettricità, perché sono pericolose e rovinano l’ambiente.
Così come le pale eoliche, che non sarebbero né eco-sostenibili né convenienti.
Così come non converrebbero i pannelli solari, che rubano terre o tetti "preziosi". Rimane il gas, purché non sia quello da "scisti" che tende a creare problemi ambientali e geologici.

Questo quadretto sembra un paradosso ma, purtroppo, è uno spaccato della realtà.
D'altronde noi italiani vorremmo tutte le cose dei ricchi con tutti i mezzi dei poveri.
Tanto per dare qualche numero, oggi in Cina e in India si consuma 1 tep (tonnellata equivalente di petrolio) a testa ogni anno. In Europa circa 4 e, negli Usa, circa 8.
E lo sviluppo maggiore nei prossimi anni sarà proprio nelle aree che escono dalla povertà.
Con quale energia si pensa che questo sviluppo possa essere alimentato? Molti credono che i recenti aumenti dei prezzi di petrolio e gas siano dovuti alla guerra libica.
La mancata produzione di petrolio libico (1,6 milioni di barili/giorno su un totale produttivo mondiale di 86 milioni) è stata ampiamente compensata dall’aumento della produzione di olio nei mari del nord e dalla flessione dei consumi giapponesi, in seguito al terremoto-tsunami.
La Cina invece ha richiesto al mercato un milione di barili al giorno in più rispetto alle previsioni, ed ecco che il prezzo del greggio al barile è cresciuto al livello dei 100 dollari. In tendenza analoga è il mercato del gas.
E così sarà anche per quello del carbone.
Da questi dati emerge che con le sole fonti energetiche fossili non abbiamo grandi prospettive.
Al di là di un loro futuro esaurimento e del grosso impatto eco-ambientale che hanno, sarà il mercato a limitarne l’uso perché, a breve, costeranno troppo.
E le energie rinnovabili? Saranno sicuramente importanti, con produzioni e consumi diffusi.
Costano ancora molto care ma un loro sviluppo sul mercato ne abbasserà i costi di produzione. Costituiscono dunque una risorsa da perseguire laddove possibile. Eppure non saranno in grado di soddisfare un fabbisogno energetico mondiale di base.

Quindi non rimangono che le soluzioni "tecnologiche" e "avveniristiche". Fra le prime ci sono la fissione e la fusione nucleare. Oggi l’orientamento scientifico prevalente sulla fissione, dopo Fukushima, sembra quello di puntare su centrali elettriche di piccole-medie dimensioni (da 200 a 800 MW circa) a cosiddetta sicurezza intrinseca, cioè con il recupero e reimpiego delle scorie radioattive prodotte.

E’ un disegno astratto? Non sembra. Naturalmente bisogna studiare, ricercare e progettare. Tutto ciò, forse, non è stato ancora vietato dal popolo italiano sovrano.
In ogni modo gli altri a questo stanno lavorando.
Poi ci sono le soluzioni avveniristiche, ovvero la creazione di centrali solari nello spazio o nei grandi corsi d'acqua di tutto il mondo, con un lavoro di innovazione per il trasporto e la distribuzione di energia elettrica. Per il momento queste soluzioni restano, purtroppo, dei sogni.

Oggi la risorsa più importante per l’Italia è una grande austerità energetica fatta di innovazione tecnologica per consumare di meno e produrre di più, di diffusione delle piccole produzioni, di razionalizzazione dei trasporti e della distribuzione. Questa risorsa potrà, con non poche difficoltà, farci sopravvivere nel lungo periodo di transizione che abbiamo di fronte.
Ma non illudiamoci: anche questa risorsa costa sacrifici.
Insomma, non siamo più ecologi né tecnologi, bensì pantofolai conservatori costantemente in lotta politica, riluttanti a qualsiasi proposta di sviluppo e innovazione.
Per il bene del Paese è ora che si punti al cambiamento.


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21-06-2011 10:15
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tesla82
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RE:  E ebbe inizio ...

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Modulabità, parlavi di modulabilità
Condizioni climatiche.
Problematiche di installazione.
Ok, adesso ci sono. L'importante è ovviamente capirsi.
Un pò mi diverto, walter, lo confesso, mi dispiace non avere risposte su alcuni questiti che ho posto.
Non ho bisogno di manuali. Basta rileggersi qualche intervento e c'è veramente da ridere.
Mi dispiace solo per la mancanza di risposte. Questo si. Pensavo di rivolgermi a persone con argomentazioni di spessore (tecniche, economiche, politiche).
Tranne qualche intervento di spessore, vedo grande fumo e numeri sparati a caso.
Posso almeno chiede a te, walter, come pensi, a fronte della grande richiesta di energia che avremo nei prossimi 10/15 anni, che l'industria nucleare ce la faccia a soddisfare almeno il 7/8 % di questa richiesta ?
Sei in grado, almeno tu, walter, di incrociare i numeri del word nuclear con i 2300/2500 gwatt di nuova energia che si installerà entro il 2025 ?
Non pensi, walter, che dire 7% O zero, sia in pratica, a livello mondiale, la stessa cosa ?
Lo sai, walter, che la CIna installa ogni anno, 100 Gwatt di nuova potenza ? Quanto nucleare farà, ad esempio la Cina entro il 2025 e quanto sarà la percentuale del nucleare su 1000 Gwatt che la Cina stessa installerà ?
Ho fatto una semplice considerazione e nessuno mi ha mai risposto.
Provaci tu, walter.


La risposta è che se non c'è la fa il nucleare , le altre fonti Eolico,FV,geotermico,idrico ecc ecc e tutte li messe insieme ma manco ci pensano nemmeno!

Il Perche? è semplice risponderti,una fonte di energia è realmente economica ed efficente quando ha un rendimento superiore in tutte le sue trasformazioni,nel caso del FV non devi vedere il costo del silicio dei pannelli ecc ecc ma il reale rendimento e fattore di converiose luce/corrente il cosidetto "effetto fotoelettrico" scoperto da Einstein ha i suoi limiti nella capacità della cella stessa,non farti abbindolare dalle conferenze i siti internet di greenpeace e le porcate varie,chi fa l'installatore di impianti FV sa benissimo la sua reale potenza.

Il futuro se qualcuno avra voglia di investire denare è la fusione nucleare che è l'unica fonte conosciuta oggi che puo in un sol colpo risolvere tutti i problemi energetici,il resto è solo buisness e consumismo fatto per creare giro di denaro..

saluti tesla82


"Io non ho paura del nucleare ma dell'uomo !" giampiero giulianelli
22-06-2011 21:36
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