La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia? |
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Dwalin
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RE: La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?
Ripeto una domanda a cui non ho ancora avuto risposta. Voi che siete cosi' informati sapete dirmi quante centrali nucleari sono state connesse alla rete elettrica, nel mondo, negli unltimi due anni?
kaiga 4
chasnupp 2
ling ao 4
rostov 2
rajastan 6
ling ao 3
quinshan 2-3
shin kori 1
tomari 3
rajastan 5
ma......quante centrali sono state iniziate? visto che l'elenco è molto lungo, ti dò solo il numero, sono 32
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21-05-2011 12:28 |
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Alessandro Bellotti
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RE: La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?
scusa se correggo la domanda, Giorgio, in: quanti Gwatt di energia elettrica da nucleare sono stati connessi alla rete elettrica mondiale negli ultimi 2/3 anni e quanti se ne connetterranno fino al 2020 ?
Faccio questa precisazione perchè ad esempio i reattori indiani di Kaiga sono molto piccoli (220 Mwatt) cioè ce ne vogliono 7 per arrivare ad una EPR che propongo come unità di misura quindi una sorta di numero di EPR equivalenti.
Questo perchè sono proprio le EPR che il governo vorrebbe installare.
Rimane comunque il dato che al 2020, partendo dal 2008, verranno installati nel mondo 2000 Gwatt di nuova potenza elettrica dei quali, mantenedo le proporzioni del 2008/2009, circa 800 Gwatt da rinnovabili.
E' chiaro che se la fetta di nuova energia da nucleare dal 2008 al 2020 sta sotto i 50 Gwatt, come sembra anche dal post di Dwalin, stiamo parlando del 2,5%.
Se le cose stanno così, del nucleare si può tranquillamente fare a meno. Basta organizzarsi con un pelo di risparmio di energia elettrica che rappresenta meno del 30% dell'energia che consumiano al mondo.
Se, e sottolineo se, i numeri sono questi, vuol dire che se estrapoliamo i dati al 2020, il nuovo nucleare contribuirà al 30% di 2,5% = 0,8% scarso a fornire nuova energia.
Potete anche triplicare, anche arrivare al 2,4%.
Ovviamente al 2020, se queste previsioni sono corrette, il nucleare peserà sempre meno.
Non ho nemmeno sottratto i Gwatt delle centrali che si spegneranno e si sono spente dal 2008 al 2020.
Se prendiamo anche in cosiderazione questo dato, si scopre che il nucleare è quello che sostengo da almeno 10 anni: la più grande e colossale bufala dello scorso secolo.
Discorso a parte per la Francia. Se si considera il microcosmo Francia (cioè lo 0,8% della popolazione mondiale) e solo a livello di microcosmo, evidentemente, per come ad oggi stanno le cose, ben fa la Francia a continuare nel nucleare. Ben fa la Francia a investire nel nucleare.
E' l'unica cosa che sanno fare, a livello energetico, e la fanno molto bene.
Del resto anche l'energia elettrica da nucleare, in Francia, è comunque una fetta minoritaria (30% circa) del totale dell'energia di cui hanno bisogno i Francesi che come si sa consumano più petrolio degli Italiani.
Discorso diametralmente opposto per l'Italia dove prima di tutto mancano le competenze e non c'è l'appoggio fondamentale e decisivo della popolazione.
Che Siemens abbia fatto conti analoghi, vista la precipitosa fuga dal nucleare ?
Faccio un'altra domanda, alla quale nessuno ha ancora risposto.
Supponendo che davvero in 12 anni si allaccino alla rete mondiale 2000 Gwatt di nuova energia elettrica, pensate davvero che l'industria nucleare mondiale sia in grado di tenere il passo con questa grande richiesta ?
Possiamo, a livello mondiale, fare tranquillamente a meno del nucleare.
Lo dicono i numeri.
Chiedo ancora agli studenti che postano su questo blog di chiedere ai loro docenti se ha senso il nucleare nel mondo, vista l'esigua percentuale di cui sopra, praticamente zero.
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21-05-2011 13:16 |
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Cher
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RE: La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?
@ Ing.All.Bell= Lo dicono i numeri.
circa 800 Gwatt da rinnovabili= resa 8% = 64 Gwatt * 1200 h = 76800 Gwh
nuova energia da nucleare dal 2008 al 2020 sta sotto i 50 Gwatt
Solo quando c'è il sole, lo ripeto , perchè sembra un dettaglio trascurato.
50 GWe = 95% carico = 47,5 GWe * 8500 h = 403.750 GWh
Energia per 24 ore, anche quando piove e c'è nuvolo.
Se poi vogliamo fare la differenza:
403750 GWh ( da nucleare) - 76800 GWh ( intermittenti) = 326950 GWh
Buttare alle ortiche 326950 GWh per sostenere una teoria Kafkiana è proprio da Eco-iperstorditi.
Attenzione sono calcoli dementi per rispondere alle dementi affermazioni del tipo:
Possiamo, a livello mondiale, fare tranquillamente a meno del nucleare.
Lo dicono i numeri.
I numeri dicono di no, mi dispiace!
Ritenta, sarai più fortunato.
Una fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.
Cher03@hotmail.it
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21-05-2011 14:00 |
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tesla82
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RE: La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?
A proposito, devo dirti che gli Emirati Arabi si fanno si una centralina nucleare ma investo, anche loro, massicciamente in rinnovabili (solare, eolico e eolico 'particolare' come le mega turbine 'annegate' in albergi megagalattici in via di costruzione).
" come le mega turbine annegate " questa mi è nuova puoi spiegarti meglio...
"Io non ho paura del nucleare ma dell'uomo !" giampiero giulianelli
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21-05-2011 14:33 |
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tesla82
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RE: La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?
Chiedo ancora agli studenti che postano su questo blog di chiedere ai loro docenti se ha senso il nucleare nel mondo, vista l'esigua percentuale di cui sopra, praticamente zero.
la maggioranza di quelli che insegnano a me a pisa voteranno "no" al referendum del 12-13 giugno..
"Io non ho paura del nucleare ma dell'uomo !" giampiero giulianelli
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21-05-2011 14:36 |
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Dwalin
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RE: La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?
scusa se correggo la domanda, Giorgio, in: quanti Gwatt di energia elettrica da nucleare sono stati connessi alla rete elettrica mondiale negli ultimi 2/3 anni e quanti se ne connetterranno fino al 2020 ?
Faccio questa precisazione perchè ad esempio i reattori indiani di Kaiga sono molto piccoli (220 Mwatt) cioè ce ne vogliono 7 per arrivare ad una EPR che propongo come unità di misura quindi una sorta di numero di EPR equivalenti.
Questo perchè sono proprio le EPR che il governo vorrebbe installare.
Rimane comunque il dato che al 2020, partendo dal 2008, verranno installati nel mondo 2000 Gwatt di nuova potenza elettrica dei quali, mantenedo le proporzioni del 2008/2009, circa 800 Gwatt da rinnovabili.
E' chiaro che se la fetta di nuova energia da nucleare dal 2008 al 2020 sta sotto i 50 Gwatt, come sembra anche dal post di Dwalin, stiamo parlando del 2,5%.
Se le cose stanno così, del nucleare si può tranquillamente fare a meno. Basta organizzarsi con un pelo di risparmio di energia elettrica che rappresenta meno del 30% dell'energia che consumiano al mondo.
Se, e sottolineo se, i numeri sono questi, vuol dire che se estrapoliamo i dati al 2020, il nuovo nucleare contribuirà al 30% di 2,5% = 0,8% scarso a fornire nuova energia.
Potete anche triplicare, anche arrivare al 2,4%.
Ovviamente al 2020, se queste previsioni sono corrette, il nucleare peserà sempre meno.
Non ho nemmeno sottratto i Gwatt delle centrali che si spegneranno e si sono spente dal 2008 al 2020.
Se prendiamo anche in cosiderazione questo dato, si scopre che il nucleare è quello che sostengo da almeno 10 anni: la più grande e colossale bufala dello scorso secolo.
Discorso a parte per la Francia. Se si considera il microcosmo Francia (cioè lo 0,8% della popolazione mondiale) e solo a livello di microcosmo, evidentemente, per come ad oggi stanno le cose, ben fa la Francia a continuare nel nucleare. Ben fa la Francia a investire nel nucleare.
E' l'unica cosa che sanno fare, a livello energetico, e la fanno molto bene.
Del resto anche l'energia elettrica da nucleare, in Francia, è comunque una fetta minoritaria (30% circa) del totale dell'energia di cui hanno bisogno i Francesi che come si sa consumano più petrolio degli Italiani.
Discorso diametralmente opposto per l'Italia dove prima di tutto mancano le competenze e non c'è l'appoggio fondamentale e decisivo della popolazione.
Che Siemens abbia fatto conti analoghi, vista la precipitosa fuga dal nucleare ?
Faccio un'altra domanda, alla quale nessuno ha ancora risposto.
Supponendo che davvero in 12 anni si allaccino alla rete mondiale 2000 Gwatt di nuova energia elettrica, pensate davvero che l'industria nucleare mondiale sia in grado di tenere il passo con questa grande richiesta ?
Possiamo, a livello mondiale, fare tranquillamente a meno del nucleare.
Lo dicono i numeri.
Chiedo ancora agli studenti che postano su questo blog di chiedere ai loro docenti se ha senso il nucleare nel mondo, vista l'esigua percentuale di cui sopra, praticamente zero.
ogni tanto mi chiedo se quelli contro il nucleare ci sono o ci fanno.....andiamo con ordine
è stato chiesto quanti reattori sono stati allacciati? ho detto il numero. se è stata fatta la domanda sbagliata, la risposta però è corretta!!!
vuoi sapere quanti reattori saranno installati fino al 2020? presto detto!!!
http://www.world-nuclear.org/info/inf17.html
da tenere conto che arriviamo solo al 2017, non sono presenti tutti i reattori (quelli cinesi della cina del 2016 e 2017 non ci sono, ed al massimo sono shiftati di qualche mese causa ultima moratoria), non sono poi presenti i primi reattori USA e inglesi, che inizieranno a produrre proprio fra il 2017-2018.
sono una ottantina di reattori per 80GW circa al 2017 come funzionanti, poi ci sono tutti quelli del triennio 2017-2020, e da ricordare che questi reattori produrranno oltre 600TWh annuali. gli 800GW di rinnovabili quanto produrranno? eccetto l'idro, se fossero tutti eolo e foto produrrebbero meno di 1600TWh annuali, quindi 10 volte la potenza per meno di 3 volte l'energia (ed a random, ricordiamocelo......).
dal mio post si evince esattamente il contrario di quanto ritieni!!!!! ne hanno allacciati 10, ma ne hanno iniziati 32!!!!! eccetto questi primi 6 mesi che sono andati come sono andati, la cina reinizierà a costruire di gran carriera, visto che non può fermarsi......mentre le altre nazioni stanno continuando i loro piani nucleari normalmente. solo germania ed italia hanno dato di matto......
Se, e sottolineo se, i numeri sono questi, vuol dire che se estrapoliamo i dati al 2020, il nuovo nucleare contribuirà al 30% di 2,5% = 0,8% scarso a fornire nuova energia.
e questa da che la prendi? te la sei inventata sicuro, perchè questa formula non ha luogo ad esistere e non ha alcun significato
in francia il nucleare copre il 43% dell'energia primaria
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/FRTPESPI.pdf
se vuoi dare un dato, devi sempre darlo giusto.
la francia consuma lo stesso petrolio degli italiani
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/ITTPESPI.pdf
anche qui, prima di parlare ci si deve informare
l'industria nucleare è in grado di far ciò, la cina vuole avere 250GW di atomo funzionante entro il 2030, e prima di fukushima era intenzionata ad averne 120 per il 2020 (ora sarà portato ad un pò meno), india 500GW entro il 2050. come è possibile ciò? prima di tutto grazie ad una maggiore omogeneità dei progetti, fino ad ora gli unici reattori fatti con lo stampino sono stati quelli francesi, tutti gli altri reattori al mondo dovevano essere approvati separatamente l'uno dall'altro perchè cambiava il progetto, negli USA non esistono 2 reattori assolutamente identici.......
ora invece l'AP1000 è costruito in prefabbricato (alcune sezioni), così possono essere costruite in fabbrica e poi trasportate in loco, con enormi economie di scala. i reattori cinesi sono e saranno principalmente di 2 categorie nei prossimi decenni, AP1000 (a cui in seguito seguiranno dei derivati) e CPR, con alcuni VVER, EPR e BN. questo consente di poter costruire tantissimo e con maggiore velocità.
da qui al 2020 ci saranno ALMENO altri 100GW di nuova potenza installata, ma almeno......e come stima è molto conservativa. la IAEA dice che, nel suo scenario di riferimento, al 2035 saranno installati circa 500GW di atomo, mentre nello scenario di massimo sviluppo 950GW, ma questi due numeri senza contare CINA ed INDIA......
ah, poi gli emirati vogliono fare una ventina di GW di atomo nei prossimi anni.......i primi 5.4GW li hanno già comprati, ora si attende il contratto per gli altri.......
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21-05-2011 16:30 |
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giorgio_luppi
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RE: La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?
Visto che il tuo "compagno di merenda" , giustamente sottolineava che non siamo medici specilisti in oncologia ,penso che un parere in merito dovresti chiederlo ad un medico , non alla maga circe ,giusto.Hai mai sentito passare di "second cazzata"?Dai sostieni qualcosa di serio , se ce ne usciamo che anche la medicina non è credibile ... addio
Un parere in merito a cosa? Lasciamo perdere la medicina, che non c'entra nulla, ed era citata solo per fare un esempio, altrimenti non ne usciamo davvero.
Ma dimmi che cosa non e' chiaro nella frase :
...dove due ingegneri nucleari di provata esperienza e competenza (uno ha lavorato per trent'anni all'ENEA, l'altro sta coordinando al momento il team europeo di progettazione dei reattori raffreddati al piombo) ed un fisico davano parere contrario alla installazione di centrali nuclearei in Italia, per una serie di motivi che vanno oltre le mere motivazioni tecniche.
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21-05-2011 20:59 |
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giorgio_luppi
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RE: La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?
scusa se correggo la domanda, Giorgio, in: quanti Gwatt di energia elettrica da nucleare sono stati connessi alla rete elettrica mondiale negli ultimi 2/3 anni e quanti se ne connetterranno fino al 2020 ?
Grazie, Alessandro, in effetti la domanda era mal posta. Poi con i numeri c'e' la solita discordanza. Se la matematica non e' una opinione, evidentemente la produzione di energia lo e'. Chissa' se riusciremo prima o poi a farci capire.
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21-05-2011 21:20 |
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giorgio_luppi
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RE: La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?
Ma perchè verranno costruite in Albania e paesi confinanti dell'Est!
Gia' ma noi abitiamo in Italia e stiamo parlando di costruire centrali in Italia.
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21-05-2011 21:23 |
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giorgio_luppi
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RE: La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?
Ma tu sai che cosa è una centrale nucleare?
Solo un pochino, ma grazie alle tue letture, sto lentamente migliorando.
Equiparare il nucleare ad altre forme di produzione è sbagliato , da qui nascono gli errori.
Questa proprio non l'ho capita, me la puoi spiegare in parole semplici, per cortesia?
La tua risposta è presente in questo forum.
La mia risposta o la risposta alla mia domanda?
la tua ricerca non è finalizzata alla conoscenza ma solo alla conferma della tua ostilità al nucleare, per tanto, nulla ti farà cambiare idea.
Per questo motivo non vedo il motivo per perdere tempo per relazionare la tua domanda con dati che di fatto non ti interessano.
Cos'e', hai anche la laurea in psicologia o e' la tua fantastica empatia che ti consente di analizzare cosi' in profondita' il mio pensiero?
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21-05-2011 21:37 |
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