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Di chi fidarsi?
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Charade77
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RE:   Di chi fidarsi?

Sarek ha Scritto:


Per ora direi una barca senza timone e col timoniere sbronzo...

Mettiamola così. Diamo per scontato che un qualcosa su cui ci sono opinioni contrastanti su sicurezza ed opportunità vada comunque fatta perchè la situazione contingente la indica come la soluzione 'meno peggio'.

Sostituendo a qualcosa :  rifiuti, sostanze chimiche, nucleare, armi, o qualunque altro qualcosa che faccia discutere si ottiene sempre il medesimo risultato, in sardegna o in lumbardia.

Ciao


La cosa meravigliosa è questa : le opinioni di chi sono?chi le dice?
Proviamo invece a prendere delle persone qualificate nel settore e mettiamole a raccontare le cose come stanno.Niente politici ,niente manager ,niente imprenditori , niente di nessuno che non abbia strette competenze in materia.Organizziamo un bel dibattito informativo di 24 ore a canali unificati per 2 giorni , serio , pacato , rispettoso , con l'ausilio di dati ,risultati , analisi ecc.Sai cosa succedrebbe?La gente finirebbe col non credere a nulla!E' tanto assuefatta dai ciarlatani che nemmeno il lavaggio del cervello può avere risultati.Serve rimanere alla fame e al buio e senza condizionatore :allora la gente s'incazza e vuole spiegazioni!E sarebbe in grado di lamentarsi come mai domattina non sono ancora pronte le centrali di 20^ generazione all'urlo di "fottuta scienza" ...

Saluti


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse

Messaggio modificato il: 17-05-2011 alle 22:40 da Charade77.

17-05-2011 22:01
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Cher
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Messaggio: #22
RE:    Di chi fidarsi?

Sarek ha Scritto:


Affermazione opinabile, che non direi a voce alta a Cagliari Cool
L'unica cosa sicura è che la maggioranza dei sardi non lo gradisce.


Perchè di fatto sono democratici e rispettori del parere altrui......
Questo è il problema, non il nucleare oggi o le miniere di carbone dismesse nel 69 e stipendiati lo stesso per 30 anni.......
Oppure lasciare al suo destino la ALCOA e suoi dipendenti ( tutti del luogo ) il cui salvataggio ( alcoa) ha alterato il programma incentivi che costa qualche miliardo di Euro all'anno a tutti i cittadini Italiani!



Cosa vuoi che sia, ripeto, se si stima che il 99% della popolazione non sà nulla sul nucleare, questo referendum consultivo ma non abrogativo ha dimostrato il 2,75 % a favore, questo è un grosso risultato rispetto all'1% stimato.

Il turismo , con la mazzata degli aumenti dei traghetti e le super tasse per gli approdi, vedrai che calo!

Per le pecore, il problema è già stato aggirato , importano gli ovini già macellati dall'est europa e li vendono come carne ovina del posto.


Ma che importa, l'importante è aver dimostrato l'opposizione al nucleare.

Con i pannelli FV è le pale eoliche sapranno soddisfare ogni esigenza, con gli incendi boschivi e i vari parchi di pannelli fotovoltaici, ce nè per tutti i gusti.


Per la cronaca, esclusi i luoghi gettonati per il turismo ( cmq sempre discustibili x i servizi cari e scadenti se non da denuncia) tutto il resto è meglio stendere un telo pietoso, in tutti sensi.
Incredibile, ma aimè , piange il cuore vedere tutto quel ben di Dio lasciato alla mercè dei più furbi.
Amen.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
17-05-2011 22:21
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renato
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Messaggio: #23
RE: Di chi fidarsi?

Non capisco...
Non capisco come continuiate a non capire che la barca non sta affondando.
Sta affondando un modo spregiudicato e superficiale di giudicare gli altri.
Ma come, il 98 % si è espresso e voi continuate a dire che sono ignoranti e disinformati.
Vi arrogate di appartenere al 2 % di geni informati e colti e sperate che la gente vi creda?
O forse i geni informati e colti sono i qualunquisti che non votano?
E' una bella scelta.                            

Continuate a parlare di paura e non capite che la gente ha sì paura del nucleare, ma ha più paura delle verità nascoste, del negazionismo, delle menzogne.

Forse non tutti c'eravate nel 1986; io l'ho vissuto e ho visto quello che è successo, sia prima che dopo.

Prima di Chernobyl si viveva in un epoca in cui il nucleare aveva due facce.
La faccia della distruzione, con la quale gruppi di incoscienti si arrogavano la facoltà di poter distruggere la terra ed andavano in giro a sparacchiare bombe qua e la. Per ricerca, dicevano, per il progresso, ma la gente capiva che in realtà era solo per mostrare i muscoli: "il deterrente" lo chiamavano. E forse era proprio così.
La faccia della creazione, invece, seppur con timore veniva vista con cautela come una possibilità di progresso. Che bello! l'energia infinita al servizio dell'uomo. Naturalmente c'era già gente che come me cercava, anche se non addetta ai lavori, di capire cosa ci fosse realtmente dietro questa potenza infinita, ma la gente comune aveva fiducia.

CHernobyl ha spaventato tutti, vi assicuro, anche gli addetti ai lavori, ma quello che ha spaventato di più la gente è stato il negazionismo. Mentre tutto il mondo osservava con il fiato sospeso e sperava negli eroi che si stavano sacrificando, c'era chi negava, chi diceva non solo "non è successo niente" ma anche "non sta succedendo niente". Ha capito che le due facce potevano assomigliarsi, se non sovrapporsi.

Nessuno sapeva niente di quello che sarebbe successo: nel reattore, alla centrale, alle persone. Ora abbiamo studi, ancora controversi, ma li abbiamo. Allora non c'era niente.

Da li ci dissero che non sarebbe più successo, piano piano la fiducia è ritornata. Poi Fukushima. Ma come, ci avevano detto "una volta e mai più"!

Ed anche a Fukushima la farsa si è ripetuta: il mondo con il fiato sospeso e gli esperti nostrani e no che ripetevano "non sta succedendo  niente".

Ieri ho riletto i post di questo forum sull'incidente. Non riporto i commenti ma il tono medio era: "gli ecoterroristi stanno montando come sciacalli l'evento, in realtà non c'è problema", "gli altri non possono capire che sta succedendo,solo noi lo comprendiamo, e non è nulla", e ogni giorno le notizie che arrivavano confermavano ciò che gli ecoterroristi temevano. Andate a rivedere quei post, sono istruttivi.

Ora, invece di fare una sana autocritica sull'atteggiamento negazionista continuate a dire "tutti gli altri sono ignoranti e non sanno ...".

La gente ha paura, ha paura di chi nasconde la verità. Ma più che paura è mancanza di fiducia.

S diice ancora: "una volta e mai più", come potrebbero credervi?

Ed ora affibbiatemi pure tutte le etichette che volete, se pensate che possa giovare alla vostra causa.

Messaggio modificato il: 17-05-2011 alle 22:46 da renato.

17-05-2011 22:45
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Von Karman
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Messaggio: #24
RE: Di chi fidarsi?

salve sono sardo, a quanto pare uno dei pochi che non ha espresso contrarietà all'installazione di eventuali centrali nuke nella propria regione.
Non prenderei ad esempio il risultato del referendum. Faccio l'esempio del polo industriale dove lavoro io, Portovesme, lo stesso dove si trova L'Alcoa citata in precedenza, salvata tramite soldi pubblici con un trucchetto degno dei migliori prestigiatori.
Lavoro come Ingegnere meccanico nello stabilimento di fianco e posso testimoniare che la maggior parte dei miei colleghi (per la maggior parte ing meccanici e chimici) non ha la minima coscienza  della scelta fatta con il voto.
Si lamentano del nucleare lavorando in uno dei poli industriali con incidenza di tumori più alta d'italia (nessuno ovviamente si azzarda a dire niente a proposito), sono pronti ad imbarcarsi  per chiedere tariffe energetiche agevolate ( i tre stabilimenti principali impegnano circa 350 MWe e circa altrettanti termici come vapore di processo) ma nessuno vuole una soluzione che possa risolvere il problema nel lungo periodo.
Non c'è proprio niente da essere fieri di come la pensano i sardi. Qui la gente non vuole altro che assistenzialismo. Ovviamente non sono un leghista (essendo nato qui) ma forse se incominciassimo a pagarci quello che consumiamo e ad utilizzare solo i soldi derivanti dalle tasse pagate in loco ( senza o con contributi statali ridotti e non a pioggia) probabilmente anche la posizione di molta persone cambierebbe  

17-05-2011 22:49
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #25
RE: Di chi fidarsi?

Charade ha scritto: Naturalmente grande rispetto per lo strumento democratico ,che se c'è e può essere utilizzato ,amen.Questa decisione non lascia dubbi al fatto che la gente abbia espresso parere negativo ,ma questa stessa gente lo sa che rimarrà sempre con le pecore?Inutile lamentarsi poi se l'insediamento industriale è quello che è ,se mancano opportunità e se non decolla uno sviluppo economico.Non dimostrano saggezza ,dimostrano solo paura e disinformazione.Mi auguro si attrezzino bene per la pesca ed il turismo ....

Non lo sapevo del grande sviluppo che avrà la pastorizia in Germania.
Non mi risulta che la Siemens convertirà la sua scienza solo in automazione per allevare bovini e ovini.
Quindi, charade, prevedi solo pastorizia fra 10 o 20 anni anche in Germania ?

18-05-2011 08:38
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Charade77
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Messaggio: #26
RE:  Di chi fidarsi?

renato ha Scritto:

Non capisco...
Non capisco come continuiate a non capire che la barca non sta affondando.
Sta affondando un modo spregiudicato e superficiale di giudicare gli altri.
Ma come, il 98 % si è espresso e voi continuate a dire che sono ignoranti e disinformati.
Vi arrogate di appartenere al 2 % di geni informati e colti e sperate che la gente vi creda?
O forse i geni informati e colti sono i qualunquisti che non votano?
E' una bella scelta.                            

CHernobyl ha spaventato tutti, vi assicuro, anche gli addetti ai lavori, ma quello che ha spaventato di più la gente è stato il negazionismo. Mentre tutto il mondo osservava con il fiato sospeso e sperava negli eroi che si stavano sacrificando, c'era chi negava, chi diceva non solo "non è successo niente" ma anche "non sta succedendo niente". Ha capito che le due facce potevano assomigliarsi, se non sovrapporsi.

Da li ci dissero che non sarebbe più successo, piano piano la fiducia è ritornata. Poi Fukushima. Ma come, ci avevano detto "una volta e mai più"!

Ed anche a Fukushima la farsa si è ripetuta: il mondo con il fiato sospeso e gli esperti nostrani e no che ripetevano "non sta succedendo  niente".

Ora, invece di fare una sana autocritica sull'atteggiamento negazionista continuate a dire "tutti gli altri sono ignoranti e non sanno ...".

La gente ha paura, ha paura di chi nasconde la verità. Ma più che paura è mancanza di fiducia.


A parte nessuno qui si è fregiato del titolo di genio :ritengo siamo un'insieme di persone che condividono la stessa idea a partire da situazioni differenti iniziali ,ossia :uno è tecnico specifico quindi ha competenze dirette ,uno lavora nell'ambito magari circostante ed è informato ,ed uno come me ,non lavora in campo energetico ma è appassionato dell'argomento e cerca di informarsi e farsi una cultura in merito.Se l'argomento è troppo complesso e il restante del 98% ,o non ha voglia o capacità di recepire nozioni o informarsi,tu cosa concludi?E' colpa dell'energia nucleare che è complicata o di chi non si applica per comprenderla?E bada che non mi riferisco a gente di una certa età ,ma anche di giovani ,gente che studia!Io rispetto chi ha un'idea diversa ma se la devi argomentare sulla base di eventi (che nemmeno tutti sanno vagamente come sono avvenuti ) ,come fai a dare un giudizio critico?Tu stesso mescoli Chernobyl con FuKushima:contesti storici e politici molto differenti ,oltretutto , e disastro ambientale ai limiti.Non mi sembra che in italia ci sia stato uno scempio prima della chiusura dei nostri impianti.Se tiri in ballo chernobyl ,perchè non parlare di gulag o di ustica ,di stragi.Se ti riferisci al negazionismo ce n'è di ogni genere per tutti i gusti ed è un pretesto per giustificare qualcosa che non si comprende appieno.

Saluti


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse
18-05-2011 08:41
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #27
RE: Di chi fidarsi?

Dimenticavo, venerdi 20/05/11 a Pianoro (BO) il comitato per il Si al referendum indice una conferenza alla quale partecipano due esperti di nucleare nel senso che si sono occupati di nucleare quando il nucleare, in Italia, si faceva e si sosteneva. Due personaggi ex Enea, di grande spessore tecnico. Ovviamente l'argomento verrà affrontato scientificamente fornendo risposte ai soliti quesiti (costi, sicurezza, scorie etc..).
Da notera che uno dei due scienziati era, nel 2005 favorevole (meglio dire non contrario) al nucleare ma che oggi, ha radicalmente cambiato idea per i motivi che anch'io, nella mia piccola sfera di conoscenza, condivido e che ho ripetutamente espresso.
Se volete date un'occhiata ad una intervista che uno dei due scienziati ha fornito nel 2005
ecco il link: http://www.ideapianoro.org/Giornale/2005/02/683.htm
Sono curioso di sentire la conferenza di venerdì...

18-05-2011 08:54
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Charade77
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Messaggio: #28
RE:  Di chi fidarsi?

Alessandro Bellotti ha Scritto:

Non lo sapevo del grande sviluppo che avrà la pastorizia in Germania.
Non mi risulta che la Siemens convertirà la sua scienza solo in automazione per allevare bovini e ovini.
Quindi, charade, prevedi solo pastorizia fra 10 o 20 anni anche in Germania ?


A meno di non portare energia di potenza con il secchio attraverso moby o tirrenia sulla tratta Genova-Olbia ,non scorgo altri modi plausibili per servire la Sardegna.La Germania non credo proprio si dia alla pastorizia ,dato che non ha grossi problemi d'approvigionamento dai vicini stati ,non essendo collocata nel mezzo del mediterraneo.E magari ci scapperà per tuo dispetto qualche EPR ,dai cugini francesi a servizio degli amici crucchi , visto che finiranno con le candele ....

Saluti


"Seduti sulla riva del fiume"

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18-05-2011 08:56
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Cher
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Messaggio: #29
RE: Di chi fidarsi?

Renzo Riva scrive:
10 Maggio 2011 alle 22:54
Chi scippa chi?

http://www.pieroiannelli.com/?p=8

24 pagine di denuncie circostanziate sulle malefatte ambientaliste.

Renzo Riva scrive:
18 Maggio 2011 alle 00:58
Chiedo un momento di particolare attenzione per quanto di seguito pubblicherò frutto del pensiero scientifico di ingegneri ultrasettantenni che non si capacitano dell’attuale pensiero ascientifico per non dire di peggio: piegare la scienza alle convenienze dell’ideologia.

================================

Cari colleghi,

Non potete immaginare quanto invidi la vostra capacità di conversare, intendendovi vicendevolmente, sul “problema dei 3 corpi”, su possibili reattori nucleari orbitanti, sulla deviazione di meteoriti per misurare con precisione la costante di gravitazione, ecc. E vi ringrazio di rendermi partecipe dei vostri studi pur conoscendo le limitate speranze che io possa capirne qualche cosa.

Mentre voi vi dilettate così, io invece mi sorbisco masochisticamente le “inchieste” o “dibattiti”, a senso più che unico, organizzati a tambur battente dalla RAI, RAI NEWS 24 in testa a tutti, e dai maggiori quotidiani, per portare il colpo di grazia ai nuclearisti in vista dell’inevitabile referendum. La scorsa notte gli illustri ospiti di una trasmissione di RAI NEWS 24 erano il famigerato Scalia e il rampante Rossi-Albertini, che ci ha deliziato quasi giornalmente durante i guai di Fukushima.
E’ stato abolito qualsiasi contraddittorio, per cui si assiste alla commedia in cui il conduttore, che finge di essere l’”uomo della strada”, rivolge domande “ingenue” e da finto “avvocato del diavolo” ai due illustri esperti per ottenere risposte che chiunque di noi potrebbe mettere alla berlina, se non fosse che nessuno di noi viene invitato a queste trasmissioni.
Fra le perle della scorsa notte:

“l’idrogeno come fonte energetica alternativa è cosa fatta, tanto più che si è dimostrato che la tragedia dell’Hindenburg non è da attribuirsi all’idrogeno, perché, essendo l’idrogeno leggero, è sfuggito istantaneamente da un forellino dell’involucro e non può essere stato lui a provocare l’espolosione”; “non ci sono problemi di infrastrutture per l’uso dell’idrogeno per autotrazione, dato che il suo trattamento, e quindi la sua pericolosità, è identico a quello del GPL, che da tempo si usa senza problemi [naturalmente il piccolo incidente di Viareggio dello scorso anno è già stato cancellato dal Grande Fratello delle “rinnovabili” (ndr)]”, “la produzione di idrogeno in forti quantitativi è estremamente economica, si fa già in diversi impianti, come a Fusina, essendo basata sull’idrolisi dell’acqua [che a Fusina non c’entra per niente (ndr)], che è notoriamente senza limiti, e richiede solo un po’ di normale energia, energia oggi facilmente ricavabile gratis dal sole”, “infatti, visto che il fotovoltaico è praticamente inutile di giorno [e di notte, allora?(ndr)], si può usarlo tutto per produrre idrogeno, gratuitamente”, “la soluzione di ogni problema legato alle energie rinnovabili è ridurne le distanze di trasporto, che attualmente “rubano” oltre il 50% dell’energia così faticosamente prodotta: impianti locali di fotovoltaico, eolico e…idrogeno sono praticamente gratuiti soprattutto per potenze inferiori al megawatt, sufficienti per piccoli gruppi di condomini e per piccole fabbriche che si trovino in prossimità della centrale: è solo questione di far cambiare mentalità alla gente, abituata a distribuzioni da grandi centrali a lunghe distanze”, “nonostante la disponibilità reale di tutte queste risorse a costo zero, le lobby dell’energia tradizionale sono così forti che sono riuscite a impedirne da decenni lo sfruttamento”, “il costo del platino necessario nelle celle a combustibile sarà prestissimo abbattuto dalla scoperta di nuovi materiali a costo zero”, “la fusione fredda è perfettamente disponibile fin d’ora, ma anche in questo caso le lobby…..ecc, ecc.”.


Mi scuso di avervi raccontato tutto ciò, supponendo che a quell’ora di notte foste affacendati in occupazioni più piacevoli; e del resto dopo il pazzo furioso presentatoci la scorsa settimana da Riva non dovremmo più meravigliarci di niente, ma qui c’è un particolare in più:

I personaggi consultati (e impostici) dalla RAI come “esperti” non sono “qualsiasi” (anche se dopo aver saputo che il vicepresidente del CNR De Mattei attribuisce lo tsunami alla Giustizia Divina niente è più impossibile), ma sono tutti “pezzi grossi” del CNR, dell’ENEA, dell’INFN (non dimentichiamo che fra gli ospiti delle inchieste “scientifiche” della RAI, a parte il bravo e volonteroso Sandrelli, dell’ESA, ci sono stati e ci saranno Mattioli, Mario Tozzi, Maracchi, Guido Visconti, Luca Mercalli, ecc.).

Come già ebbi a scrivere una volta, mi meraviglio allora che insigni scienziati come voi, appartenenti agli stessi Enti, e forse gerarchicamente più importanti, non abbiano la facoltà di mettere alle strette e sbugiardare pubblicamente questi fanatici, o per lo meno di presentarsi alla RAI dicendo: “piantatela di far parlare a briglia sciolta questi nostri dipendenti scavezzacollo e permettete che le loro dichiaraioni siano filtrate da noi, che, sempre a parte De Mattei, da una vita conosciamo questi problemi”.


Qualcuno ha paura di compromettere la propria “carriera”? Ma, se ho capito bene, io sono fra i più giovani del CIRN e immagino che gli altri membri, e ancor di più i loro consulenti, siano vicini all’età di Veronesi e Cerrai, e quindi di che “carriera” ci preoccupiamo?

Facciamo vedere che difendiamo le nostre idee dalle fandonie di pivellini o di gente, come Mattioli e Scalia, a suo tempo definiti pubblicamente imbecilli da quel vero scienziato che fu Amaldi.

Esorto quindi tutti coloro che occupino una posizione di autorità, o che conoscano personaggi con la dovuta autorità, a denunciare pubblicamente tutti gli articoli e tutte le trasmissioni televisive che diffondano fandonie “scientifiche”, facendo intervenire sia le “associazioni dei consumatori” (perché il pubblico viene turlupinato con pubblicità ingannevole), sia l’Ordine dei Giornalisti, che invece di autocensurarsi diffonde informazioni scientificamente false, sia le autorità scientifiche e governative, che permettono che propri dipendenti trattino argomenti mentendo a bella posta o dietro lauto compenso, senza dimostrare che le proprie affermazioni provengono da fonti scientifiche con autorità riconosciuta a livello mondiale e politicamente indipendente. E’ necessario soprattutto che si distingua la fisica teorica da quella applicata, la Fisica dall’Ingegneria, la sperimentazione galileiana dall’estrapolazione fantascientifica, la scienza dalla superstizione e dal fanatismo e soprattutto, nel caso dell’energia, la Sicurezza reale da quella utopistica.


Alcuni dei personaggi in indirizzo hanno dimostrato di indignarsi facilmente e duramente contro critiche di scarso rilievo mosse loro da colleghi o opinionisti di poco momento; dimostrino d’ora in avanti di sapersi indignare contro fanfaroni che godono di grandi autorità o di grandi protezioni.

Se hanno bisogno di un picconatore senza paura e senza interessi privati da difendere, facciano pure conto su di me: mi diano indirizzi e testi e provvederò a fustigare ogni giorno chi se lo merita, fossero anche le più alte cariche di questo e di altri Stati! Ma piantiamola, per favore, con la diffusione di ridicole leggende, soprattutto da parte degli organi di Stato addetti alla Ricerca e alla Comunicazione.

Mi rendo conto che questo è un secondo appello, anche se molto più energico, sullo stesso argomento, ma, visto che non si è ottenuto niente dal primo, è necessario insistere, se necessario con un terzo, un quarto, eccetera, fino a che non tornerà a prevalere la VERITA’ in questo Paese e tutti i contestatori ascientifici saranno emarginati!

Ringrazio per l’attenzione, mi scuso per l’irruenza e auguro buona domenica a tutti.

Giusto Buroni

=====================================

Mi scuso con tutti per la veemenza della lettera, che ha prevalentemrnte scopo informativo, scritta sotto l’effetto di una febbre (spero influenzale) che non mi abbandona da giorni. Confermo però il mio sdegno per il fatto che la RAI e altri organi di stampa godano del privilegio di “obbligare”, probabilmente con abbondanti compensi o con promozione di loro libri, persone “titolate” e appartenenti ad enti scientifici di Stato a seminare menzogne scientifiche e sociali; e che i suddetti enti di Stato non prendano adeguati provvedimenti contro questo malcostume, rendendosene complici. Non chiedo azioni censorie, ma semplicemente legittime epurazioni per persone che sbandierano immeritati titoli di studio e accademici per mettersi al servizio della falsa politica di informazione diffusa da partiti politici o da aziende di comunicazione.

Cordialmente

Giusto Buroni

p.s. nonostante la febbre, apprezzo l’ironia dell’ing. Bottoni, che intendo solo tenere informato, senza attribuirgli alcuna colpa, dei danni prodotti dai “media” e dagli enti di ricerca.

======================================

Caro Ingegner Buroni,
il problema non è tecnico -scientifico , ma politico-burocratico.
Enti ingessati come quelli della ricerca italiana, non possono licenziare o degradare nessuno, e forse neanche multarlo.
E se qualcuno osasse una mossa del genere, si troverebbe di fronte a una presa di posizione del tipo: il Tal-dei-tali è comparso in TV a esprimere la sua opinione come cittadino.
Vuole impedire a un cittadino di esprimersi liberamente?
Non ho il TV e non seguo Santoro. Ma ho letto delle reazioni di Santoro al Direttore Generale della RAI.
Che vuole che faccia il Direttore o il Presidente del CNR?
E’ nella stessa melma del direttore della Rai, sia pure in un contesto altamente tecnico-scientifico.
Con cordialit�
X Y (riservato per privacy)

=================================

Scrive l’ing. Giusto Buroni

Scusate se insisto noiosamente. (ma nessuno, eccetto l’ing. Bottoni, si è degnato finora di commentare o rispondere alle mie domande).

Ciò che io mi aspetto è che un direttore (o tutti i direttori) del CNR, dell’INFN, del’ENEA, del Ministero della Ricerca e simili proclami in TV o scriva su un giornale nazionale: “Ho sentito e visto il mio tale dipendente o collaboratore affermare nella trasmissione Tal dei Tali (della RAI o commerciale) le seguenti sciocchezze [lista dettagliata] che non corrispondono alla verità attualmente accettata dalla comunità scientifica internazionale e tanto meno alle conoscenze scientifiche del nostro Istituto! Ce ne scusiamo e vi diffidiamo dall’invitare tali svergognati millantatori alle vostre trasmissioni senza il nostro consenso”. In alternativa, potrebbero annunciare: “I responsabili di queste false informazioni sono stati prontamente sanzionati, sospesi o degradati, o meglio licenziati”, ma ciò mi sembra estremamente improbabile da realizzare.

Oppure devo pensare che sia vero che il CNR dispone della tecnologia industriale dell’idrogeno, ma QUALCUNO non gliela lascia usare, oppure che ormai la fusione fredda è cosa fatta (e si può tenere in qualunque cantina, come sostengono gli opinionisti del Corriere della Sera), ma QUALCUNO impedisce di usarla; o che fotovoltaico e eolico sono veramente ormai a costo zero, cosicché Di Pietro possa “democraticamente” affermarlo nei suoi ignorantissimi spot?

E questi “direttori” di istituti nazionali di Stato contano scientificamente meno di questi QUALCUNO? Mi sembra chiaro che la conoscenza scientifica non possa sottostare alle leggi di una malintesa democrazia (per cui si possa per esempio negare la meccanica quantistica per puri motivi di “simpatia” politica…), né che gli scienziati pagati dai contribuenti possano continuare a lamentarsi che le loro sensazionali scoperte vengano ostacolate e negate da potenze occulte che mettono a tacere perfino i direttori degli istituti in cui le scoperte sono state fatte!

Insomma, vogliamo costringere questi “Direttori di Istituti Statali” a venire allo scoperto e a mostrare che occupano meritatamente il posto che occupano? O sono tutti della razza di “scienziati” che si permettono di sostenere, impunemente, a quanto ne so…, che terremoti e tsunami sono una giusta punizione divina?

Attendo con vivo interesse il vostro illuminato parere e saluto cordialmente

Giusto Buroni


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Von Karman ha Scritto:

salve sono sardo, a quanto pare uno dei pochi che non ha espresso contrarietà all'installazione di eventuali centrali nuke nella propria regione.
Non prenderei ad esempio il risultato del referendum. Faccio l'esempio del polo industriale dove lavoro io, Portovesme, lo stesso dove si trova L'Alcoa citata in precedenza, salvata tramite soldi pubblici con un trucchetto degno dei migliori prestigiatori.
Lavoro come Ingegnere meccanico nello stabilimento di fianco e posso testimoniare che la maggior parte dei miei colleghi (per la maggior parte ing meccanici e chimici) non ha la minima coscienza  della scelta fatta con il voto.
Si lamentano del nucleare lavorando in uno dei poli industriali con incidenza di tumori più alta d'italia (nessuno ovviamente si azzarda a dire niente a proposito), sono pronti ad imbarcarsi  per chiedere tariffe energetiche agevolate ( i tre stabilimenti principali impegnano circa 350 MWe e circa altrettanti termici come vapore di processo) ma nessuno vuole una soluzione che possa risolvere il problema nel lungo periodo.
Non c'è proprio niente da essere fieri di come la pensano i sardi. Qui la gente non vuole altro che assistenzialismo. Ovviamente non sono un leghista (essendo nato qui) ma forse se incominciassimo a pagarci quello che consumiamo e ad utilizzare solo i soldi derivanti dalle tasse pagate in loco ( senza o con contributi statali ridotti e non a pioggia) probabilmente anche la posizione di molta persone cambierebbe  

Ti ringrazio della tua testimonianza!

Il messaggio da me composto non voleva offendere nessuno ma stimolare il dialogo.
Grazie dell'aiuto per far chiarezza.
Diffondi questo video ( segnalato da Renato ) :

http://www.youtube.com/watch?v=zZFn2I-TvjM


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
18-05-2011 11:38
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