RE: Di chi fidarsi?
Renzo Riva scrive:
10 Maggio 2011 alle 22:54
Chi scippa chi?
http://www.pieroiannelli.com/?p=8
24 pagine di denuncie circostanziate sulle malefatte ambientaliste.
Renzo Riva scrive:
18 Maggio 2011 alle 00:58
Chiedo un momento di particolare attenzione per quanto di seguito pubblicherò frutto del pensiero scientifico di ingegneri ultrasettantenni che non si capacitano dell’attuale pensiero ascientifico per non dire di peggio: piegare la scienza alle convenienze dell’ideologia.
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Cari colleghi,
Non potete immaginare quanto invidi la vostra capacità di conversare, intendendovi vicendevolmente, sul “problema dei 3 corpi”, su possibili reattori nucleari orbitanti, sulla deviazione di meteoriti per misurare con precisione la costante di gravitazione, ecc. E vi ringrazio di rendermi partecipe dei vostri studi pur conoscendo le limitate speranze che io possa capirne qualche cosa.
Mentre voi vi dilettate così, io invece mi sorbisco masochisticamente le “inchieste” o “dibattiti”, a senso più che unico, organizzati a tambur battente dalla RAI, RAI NEWS 24 in testa a tutti, e dai maggiori quotidiani, per portare il colpo di grazia ai nuclearisti in vista dell’inevitabile referendum. La scorsa notte gli illustri ospiti di una trasmissione di RAI NEWS 24 erano il famigerato Scalia e il rampante Rossi-Albertini, che ci ha deliziato quasi giornalmente durante i guai di Fukushima.
E’ stato abolito qualsiasi contraddittorio, per cui si assiste alla commedia in cui il conduttore, che finge di essere l’”uomo della strada”, rivolge domande “ingenue” e da finto “avvocato del diavolo” ai due illustri esperti per ottenere risposte che chiunque di noi potrebbe mettere alla berlina, se non fosse che nessuno di noi viene invitato a queste trasmissioni.
Fra le perle della scorsa notte:
“l’idrogeno come fonte energetica alternativa è cosa fatta, tanto più che si è dimostrato che la tragedia dell’Hindenburg non è da attribuirsi all’idrogeno, perché, essendo l’idrogeno leggero, è sfuggito istantaneamente da un forellino dell’involucro e non può essere stato lui a provocare l’espolosione”; “non ci sono problemi di infrastrutture per l’uso dell’idrogeno per autotrazione, dato che il suo trattamento, e quindi la sua pericolosità, è identico a quello del GPL, che da tempo si usa senza problemi [naturalmente il piccolo incidente di Viareggio dello scorso anno è già stato cancellato dal Grande Fratello delle “rinnovabili” (ndr)]”, “la produzione di idrogeno in forti quantitativi è estremamente economica, si fa già in diversi impianti, come a Fusina, essendo basata sull’idrolisi dell’acqua [che a Fusina non c’entra per niente (ndr)], che è notoriamente senza limiti, e richiede solo un po’ di normale energia, energia oggi facilmente ricavabile gratis dal sole”, “infatti, visto che il fotovoltaico è praticamente inutile di giorno [e di notte, allora?(ndr)], si può usarlo tutto per produrre idrogeno, gratuitamente”, “la soluzione di ogni problema legato alle energie rinnovabili è ridurne le distanze di trasporto, che attualmente “rubano” oltre il 50% dell’energia così faticosamente prodotta: impianti locali di fotovoltaico, eolico e…idrogeno sono praticamente gratuiti soprattutto per potenze inferiori al megawatt, sufficienti per piccoli gruppi di condomini e per piccole fabbriche che si trovino in prossimità della centrale: è solo questione di far cambiare mentalità alla gente, abituata a distribuzioni da grandi centrali a lunghe distanze”, “nonostante la disponibilità reale di tutte queste risorse a costo zero, le lobby dell’energia tradizionale sono così forti che sono riuscite a impedirne da decenni lo sfruttamento”, “il costo del platino necessario nelle celle a combustibile sarà prestissimo abbattuto dalla scoperta di nuovi materiali a costo zero”, “la fusione fredda è perfettamente disponibile fin d’ora, ma anche in questo caso le lobby…..ecc, ecc.”.
Mi scuso di avervi raccontato tutto ciò, supponendo che a quell’ora di notte foste affacendati in occupazioni più piacevoli; e del resto dopo il pazzo furioso presentatoci la scorsa settimana da Riva non dovremmo più meravigliarci di niente, ma qui c’è un particolare in più:
I personaggi consultati (e impostici) dalla RAI come “esperti” non sono “qualsiasi” (anche se dopo aver saputo che il vicepresidente del CNR De Mattei attribuisce lo tsunami alla Giustizia Divina niente è più impossibile), ma sono tutti “pezzi grossi” del CNR, dell’ENEA, dell’INFN (non dimentichiamo che fra gli ospiti delle inchieste “scientifiche” della RAI, a parte il bravo e volonteroso Sandrelli, dell’ESA, ci sono stati e ci saranno Mattioli, Mario Tozzi, Maracchi, Guido Visconti, Luca Mercalli, ecc.).
Come già ebbi a scrivere una volta, mi meraviglio allora che insigni scienziati come voi, appartenenti agli stessi Enti, e forse gerarchicamente più importanti, non abbiano la facoltà di mettere alle strette e sbugiardare pubblicamente questi fanatici, o per lo meno di presentarsi alla RAI dicendo: “piantatela di far parlare a briglia sciolta questi nostri dipendenti scavezzacollo e permettete che le loro dichiaraioni siano filtrate da noi, che, sempre a parte De Mattei, da una vita conosciamo questi problemi”.
Qualcuno ha paura di compromettere la propria “carriera”? Ma, se ho capito bene, io sono fra i più giovani del CIRN e immagino che gli altri membri, e ancor di più i loro consulenti, siano vicini all’età di Veronesi e Cerrai, e quindi di che “carriera” ci preoccupiamo?
Facciamo vedere che difendiamo le nostre idee dalle fandonie di pivellini o di gente, come Mattioli e Scalia, a suo tempo definiti pubblicamente imbecilli da quel vero scienziato che fu Amaldi.
Esorto quindi tutti coloro che occupino una posizione di autorità, o che conoscano personaggi con la dovuta autorità, a denunciare pubblicamente tutti gli articoli e tutte le trasmissioni televisive che diffondano fandonie “scientifiche”, facendo intervenire sia le “associazioni dei consumatori” (perché il pubblico viene turlupinato con pubblicità ingannevole), sia l’Ordine dei Giornalisti, che invece di autocensurarsi diffonde informazioni scientificamente false, sia le autorità scientifiche e governative, che permettono che propri dipendenti trattino argomenti mentendo a bella posta o dietro lauto compenso, senza dimostrare che le proprie affermazioni provengono da fonti scientifiche con autorità riconosciuta a livello mondiale e politicamente indipendente. E’ necessario soprattutto che si distingua la fisica teorica da quella applicata, la Fisica dall’Ingegneria, la sperimentazione galileiana dall’estrapolazione fantascientifica, la scienza dalla superstizione e dal fanatismo e soprattutto, nel caso dell’energia, la Sicurezza reale da quella utopistica.
Alcuni dei personaggi in indirizzo hanno dimostrato di indignarsi facilmente e duramente contro critiche di scarso rilievo mosse loro da colleghi o opinionisti di poco momento; dimostrino d’ora in avanti di sapersi indignare contro fanfaroni che godono di grandi autorità o di grandi protezioni.
Se hanno bisogno di un picconatore senza paura e senza interessi privati da difendere, facciano pure conto su di me: mi diano indirizzi e testi e provvederò a fustigare ogni giorno chi se lo merita, fossero anche le più alte cariche di questo e di altri Stati! Ma piantiamola, per favore, con la diffusione di ridicole leggende, soprattutto da parte degli organi di Stato addetti alla Ricerca e alla Comunicazione.
Mi rendo conto che questo è un secondo appello, anche se molto più energico, sullo stesso argomento, ma, visto che non si è ottenuto niente dal primo, è necessario insistere, se necessario con un terzo, un quarto, eccetera, fino a che non tornerà a prevalere la VERITA’ in questo Paese e tutti i contestatori ascientifici saranno emarginati!
Ringrazio per l’attenzione, mi scuso per l’irruenza e auguro buona domenica a tutti.
Giusto Buroni
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Mi scuso con tutti per la veemenza della lettera, che ha prevalentemrnte scopo informativo, scritta sotto l’effetto di una febbre (spero influenzale) che non mi abbandona da giorni. Confermo però il mio sdegno per il fatto che la RAI e altri organi di stampa godano del privilegio di “obbligare”, probabilmente con abbondanti compensi o con promozione di loro libri, persone “titolate” e appartenenti ad enti scientifici di Stato a seminare menzogne scientifiche e sociali; e che i suddetti enti di Stato non prendano adeguati provvedimenti contro questo malcostume, rendendosene complici. Non chiedo azioni censorie, ma semplicemente legittime epurazioni per persone che sbandierano immeritati titoli di studio e accademici per mettersi al servizio della falsa politica di informazione diffusa da partiti politici o da aziende di comunicazione.
Cordialmente
Giusto Buroni
p.s. nonostante la febbre, apprezzo l’ironia dell’ing. Bottoni, che intendo solo tenere informato, senza attribuirgli alcuna colpa, dei danni prodotti dai “media” e dagli enti di ricerca.
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Caro Ingegner Buroni,
il problema non è tecnico -scientifico , ma politico-burocratico.
Enti ingessati come quelli della ricerca italiana, non possono licenziare o degradare nessuno, e forse neanche multarlo.
E se qualcuno osasse una mossa del genere, si troverebbe di fronte a una presa di posizione del tipo: il Tal-dei-tali è comparso in TV a esprimere la sua opinione come cittadino.
Vuole impedire a un cittadino di esprimersi liberamente?
Non ho il TV e non seguo Santoro. Ma ho letto delle reazioni di Santoro al Direttore Generale della RAI.
Che vuole che faccia il Direttore o il Presidente del CNR?
E’ nella stessa melma del direttore della Rai, sia pure in un contesto altamente tecnico-scientifico.
Con cordialit�
X Y (riservato per privacy)
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Scrive l’ing. Giusto Buroni
Scusate se insisto noiosamente. (ma nessuno, eccetto l’ing. Bottoni, si è degnato finora di commentare o rispondere alle mie domande).
Ciò che io mi aspetto è che un direttore (o tutti i direttori) del CNR, dell’INFN, del’ENEA, del Ministero della Ricerca e simili proclami in TV o scriva su un giornale nazionale: “Ho sentito e visto il mio tale dipendente o collaboratore affermare nella trasmissione Tal dei Tali (della RAI o commerciale) le seguenti sciocchezze [lista dettagliata] che non corrispondono alla verità attualmente accettata dalla comunità scientifica internazionale e tanto meno alle conoscenze scientifiche del nostro Istituto! Ce ne scusiamo e vi diffidiamo dall’invitare tali svergognati millantatori alle vostre trasmissioni senza il nostro consenso”. In alternativa, potrebbero annunciare: “I responsabili di queste false informazioni sono stati prontamente sanzionati, sospesi o degradati, o meglio licenziati”, ma ciò mi sembra estremamente improbabile da realizzare.
Oppure devo pensare che sia vero che il CNR dispone della tecnologia industriale dell’idrogeno, ma QUALCUNO non gliela lascia usare, oppure che ormai la fusione fredda è cosa fatta (e si può tenere in qualunque cantina, come sostengono gli opinionisti del Corriere della Sera), ma QUALCUNO impedisce di usarla; o che fotovoltaico e eolico sono veramente ormai a costo zero, cosicché Di Pietro possa “democraticamente” affermarlo nei suoi ignorantissimi spot?
E questi “direttori” di istituti nazionali di Stato contano scientificamente meno di questi QUALCUNO? Mi sembra chiaro che la conoscenza scientifica non possa sottostare alle leggi di una malintesa democrazia (per cui si possa per esempio negare la meccanica quantistica per puri motivi di “simpatia” politica…), né che gli scienziati pagati dai contribuenti possano continuare a lamentarsi che le loro sensazionali scoperte vengano ostacolate e negate da potenze occulte che mettono a tacere perfino i direttori degli istituti in cui le scoperte sono state fatte!
Insomma, vogliamo costringere questi “Direttori di Istituti Statali” a venire allo scoperto e a mostrare che occupano meritatamente il posto che occupano? O sono tutti della razza di “scienziati” che si permettono di sostenere, impunemente, a quanto ne so…, che terremoti e tsunami sono una giusta punizione divina?
Attendo con vivo interesse il vostro illuminato parere e saluto cordialmente
Giusto Buroni
Una fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.
Cher03@hotmail.it
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