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La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?
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renato
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La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?

Si sente spesso gridare in giro che se l'Italia non adeguerà la produzione energetica all'incremento della domanda saremo costretti a tornare ai buoi per far girare le macchine.

Prendendo spunto da un articolo di Testa in cui si affermano queste tesi (naturalmente il colorito paragone è mio, non suo) vorrei affrontare un argomento chi mi ha parecchio sconcertato.

Siccome sono curioso, ho recuperato i report Terna relativi al consumo energetico italiano del 2009 (sono i più recenti ma lo scenario non è cambiato molto nel 2010) e le proiezioni di consumo energetico per il 2020.

Per quei pochi che ancora non lo sanno, Terna è il distributore italiano di energia elettrica.
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2497

http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434

Ho fatto un po di calcoli (semplici moltiplicazioni) e il risultato mi ha strabiliato, ho rifatto i calcoli più volte e il risultato non è cambiato.

Riprendo in questa sede il post che ho fatto in un altro forum in cui, per distrazione, ho scritto errate unità di misura, i calcoli comunque erano corretti.
Ora anche le unità di misura sono corrette.

Procediamo con ordine.

Questi sono i dati di partenza estrapolati dai report:

l'Italia ha centrali con questa potenza netta:

idroeletttrico 21.370,7 Mw
   producibilità media annua 53.841 Gwh
   potenza media riferita alla producibilità 6.146 Mw          
termico        74.054,9 Mw
eolico          4.897,9 Mw
fotovoltaico    1.142,2 Mw

consideriamo per gli impianti termici una riduzione del 10% dovuta a manutenzione
potenza termica netta = 74.054,9 Mw -10 % =  66.649 Mw

per semplicità di calcolo facciamo pure finta che eolico e fotovoltaico non esistano:

totale potenza installata netta senza FV ed eolico= 72.795 Mw ovvero 72 Gw

Il consumo 2009 è stato 320h Twh
Import 2009 45 Twh
Il consumo previsto per il 2020 sarà 410 Twh (fonti Terna)
Aumento previsto per il 2020 28 %

La potenza di picco richiesta è stata 51 Gw (fonti Terna)
Quindi abbiamo una possibilita di crescita del 41%

Veniamo all'energia

72 Gw corrispondono a  630 Twh/anno.

Quindi, se possiamo produrre con le nostre centrali 630 Twh/anno perche importiamo energia elettrica e perchè dovremmo costruire nuove centrali (di qualsiasi tipo)??

La prima risposta è semplice: le centrali a gas possono facilmente modulare la potenza in base alla richiesta, mentre le centrali nucleari erogano la stessa poteza 24 ore al giorno; quindi la Francia ci vende a prezzi stracciati l'energia di notte invece che buttarla. La stessa energia che poi ci viene venduta a prezzo normale (secondo la borsa elettrica), aumentando considerevolmente i guadagni dei produttori.

Alla seconda domanda rispondo con un'altra domanda: forse ci stanno imbrogliando?

Tutto questo senza considerare l'eolico ed il fotovoltaico!

In teoria potremmo anche spegnere tutte le centrali a carbone, rinunciando al 12% dell'energia che tanto non ci serve e risparmiando il 30 % delle emmissioni di CO2 (il carbone inquina molto).
In questo modo potremmo raggiungere abbondantemente e superare gli obbiettivi europei di riduzione CO2 per il 2020 (20%).

Ma dato che il carbone costa meno, le centrali rimarranno accese; così loro aumenteranno loro guadagni, vendendoci l'elettricità sempre allo stesso prezzo; noi pagheremo le multe (salate) per la CO2.

Il sito Terna fornisce quasi realtime la potenza erogata.
In questo momento (ore 18,15) l'italia richiede 38.922 Mw.
Se tutte le nostre centrali fossero accese (sempre senza contare fotovoltaico ed eolico),  avremmo energia per quasi 2 Italie! Invece probabilmente stiamo importando energia.

Attendo commenti o correzioni ai calcoli.

09-05-2011 19:48
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La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia? - renato - 09-05-2011 19:48

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