RE: Il Piemonte e la piscina radioattiva
Tratto dal monitoraggio radiologico dell'acqua di falda superficiale presso il sito nucleare di Saluggia
per visionare il rapporto completo:
http://www.arpa.piemonte.it/upload/dl/Ra...022010.pdf
II quadrimestre 2010
7. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Le osservazioni in merito ai risultati delle misure effettuate nel corso del II quadrimestre possono
essere così riassunte:
Nella tabella seguente sono riportati i confronti tra i valori osservati ed i valori limite/soglia adottati,
da cui si evince che le concentrazioni di Sr-90 sono molto al di sotto di quelle corrispondenti ai
limiti di dose fissati dal D.Lgs. 230/95 e ss.mm.ii.
Valore limite
di dose
Dose Sr-90/
Limite dose
Via
critica
Valore soglia di
concentrazione Sr-90
Concentrazione Sr-90/
Valore soglia
uso
potabile
0,29 Bq/l 1/20
Limite dose efficace
non rilevanza
radiologica ex D.Lgs
230/95
0,01
mSv/anno
1/5
irrigazione 0,10 Bq/l 1/7
uso
potabile
29 Bq/l 1/2000
Limite dose efficace
per gli individui della
popolazione ex
D.Lgs 230/95
1 mSv/anno 1/1000
irrigazione 10 Bq/l 1/700
Tabella 6.4 Confronto tra i valori osservati e i valori di riferimento.
• i campionamenti del mese di giugno 2010 sono stati effettuati in condizioni di massimo
livello della falda ed in alcuni campioni (SPB e E5/6) sono stati registrati i valori massimi
storici di concentrazione;
• nel pozzo SP01 di Casale Benne si è nuovamente riscontrata la presenza di Sr-90;
• i valori delle concentrazioni relativi agli altri pozzi sono sovrapponibili ai periodi precedenti;
• nei pozzi dell’Acquedotto del Monferrato non è stata rilevata traccia di radioisotopi
radioattivi di origine artificiale.
Nulla è variato dal punto di vista radioprotezionistico per quanto riguarda la presenza di
radionuclidi artificiali nell’acqua di falda superficiale e non si configurano pertanto pericoli per la
popolazione
In merito all’interpretazione del fenomeno in atto la valutazione dell’andamento temporale della
contaminazione in relazione alla soggiacenza della falda - riportato per i vari pozzi nei grafici al
paragrafo 5 - ha consentito di formulare, grazie al contributo del dott. F. Piovesana del
Dipartimento Tematico “Geologia e Dissesto” di ARPA Piemonte e della dott.ssa M. Governa della
Regione Piemonte, alcune considerazioni di carattere generale sui possibili fenomeni idrogeologici
alla base dei dati sopra riportati:
• la correlazione delle sostanze analizzate adsorbita sulla matrice dell’acquifero ha un
gradiente verticale negativo mano mano che ci si allontana dal piano campagna;
• la mobilizzazione delle sostanze è funzione diretta del livello raggiunto dalla falda ma
soprattutto del tempo di persistenza di tale livello;
• il fenomeno perde di valore allontanandosi dalle sorgenti.
Ulteriori valutazioni saranno effettuate in sede di Tavolo Tecnico Regionale.
Una fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.
Cher03@hotmail.it
Messaggio modificato il: 07-02-2011 alle 21:15 da Cher.
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