RE: Il problema delle scorie
Cher...la discussione è scivolata sull'inconcludente perchè la mia domanda non ha avuto risposta.
Le scorie stanno per tornare da riprocessamento, dove le metteranno?
Se non c'è nemmeno uno straccio di "ipotesi risolutrice" mica è colpa mia.
(neanche tua, certo).
http://www.movisol.org/scorie2.htm
I differenti tipi di rifiuti nucleari.
Tipo A - Rifiuti a bassa o media radioattività e a vita corta.
Questi rappresentano il 90% della totalità dei rifiuti radioattivi. Nella maggioranza dei casi contengono radionuclidi che emettono raggi beta e gamma, poiché si tratta di filtri, [gant] e altro materiale costruttivo proveniente dalle centrali, dai laboratori di ricerca o dagli ospedali. Devono essere compattati e contenuti in fusti di metallo o di cemento, poi depositati nel centro di Soulaines. Il periodo della loro radioattività è inferiore ai 300 anni.
Tipo B - Rifiuti a media radioattività e a vita lunga.
La loro media attività può durare, in alcuni casi, alcune decine di migliaia di anni. Questi rifiuti rappresentano poco più del 9% della totalità dei rifiuti radioattivi. Si tratta di resine di depurazione, concentrati, filtri o gusci metallici che hanno contenuto l’uranio. Devono essere trattati al fine di abbassarne il volume, contenuti in fusti di metallo o di cemento, quindi depositati a La Hague. Una delle opzioni previste per la loro conservazione è l’interramento in profondità.
Tipo C - Rifiuti a forte radioattività e a vita lunga.
Questi rifiuti sono anche chiamati “scorie vetrificate” perché sono colati dentro adeguate matrici di vetro. Pur essendo estremamente attivi, rappresentano circa il 0,5% della totalità dei rifiuti radioattivi. Si tratta, principalmente, delle ceneri della combustione dell’uranio (o dei suoi prodotti di fissione) prodotte dalle reazioni che hanno luogo nel nocciolo del reattore, e che sono recuperate per fare parte di altro combustibile grazie alle operazioni di ritrattamento. Sono previste molte tappe, nella loro gestione: al momento, i prodotti della fissione sono conservati in forma liquida per cinque anni in opportune celle di acciaio inossidabile, mentre perdono parte del loro calore e della loro radioattività.
La trasmutazione.
Il plutonio costituisce la parte più pericolosa dei rifiuti di tipo C. Da qualche anno, è recuperato negli impianti come quello di La Hague ed è sottoposto al riciclaggio, poiché va a formare un nuovo combustibile speciale chiamato MOX. Il plutonio, così, si trasmuta all'interno dei reattori [a MOX] in elementi meno radioattivi, mentre fornisce energia ulteriore. Anche per gli altri radioelementi del tipo C è stato pensato un adeguato processo di trasmutazione. Sfortunatamente, il principale strumento di definizione delle procedure, Superphénix, fu smantellato sotto la pressione dei [soliti] ecologisti.
Coal Ash è più radioattivo di rifiuti nucleari
Con bruciando tutto il carbonio fastidiosi e altre impurità, centrali a carbone producono cumuli di radiazione
Con Mara Hvistendahl | 13 Dicembre 2007 |
http://www.scientificamerican.com/articl...lear-waste
".............A un estremo, gli scienziati hanno stimato fly ash radiazione nelle ossa individui 'a circa 18 millirems (millesimi di reale, di unità di misura per le dosi di radiazioni ionizzanti) un anno. Dosi per le due centrali nucleari, al contrario, andavano da tra tre e sei millirems per lo stesso periodo. E quando tutto il cibo è stato coltivato nella zona, dosi di radiazioni sono stati 50 al 200 per cento più alto di tutto il centrali a carbone............"
Uranio impoverito
http://wwwsis.lnf.infn.it/seminars/aespo...erito.html
"........L'esposizione esterna massima ipotizzabile per un individuo completamente contornato dall' uranio impoverito è stata calcolata essere £ 0.025 mSv/h.
L'esposizione reale massima ottenibile è quella per un individuo all'interno di un carro armato dotato di corazza all' uranio impoverito, le cui munizioni sono all’uranio impoverito. Un tipico valore misurabile è pari a 0.002 mSv/h. Guidando detto carro armato per 500 ore si potrebbe raggiungere il limite di dose per i membri del pubblico 1 mSv/anno. Vale la pena notare che il fondo ambientale è superiore a tale valore. (Trasparenza valori del fondo)
Se l' uranio impoverito entra nel corpo possono aversi sia rischi dovuti agli effetti radiologici che ad effetti chimici.
Vale la pena ricordare che l'attuale limite per l'esposizione professionale ai composti solubili dell'uranio è da mettersi in relazione alla massima concentrazione di uranio per grammo di rene. Qualsiasi tipo di effetto riscontrabile a danno dei reni a questo livello di concentrazione è da considerarsi essere piccolo e comunque transiente. Pertanto allo scopo di non far superare detti limiti per il rene, negli ambienti di lavoro è posta una limitazione nella concentrazione dell'uranio a 0.2 mg/ m3 per lavori di 8 ore/giorno con un limite di 0.6 mg/m3 per un massimo di 15 minuti.
È difficile definire un limite sicuro per l'esposizione alle radiazioni con particolare riguardo agli effetti stocastici. Come già detto viene assunta una relazione lineare senza soglia fra gli effetti e le dosi.
Il limite annuale per i membri del pubblico è pari a un mSv, per i lavoratori esposti 20mSv.
Il rischio addizionale per tumori letali per mSv assorbito è pari a 1 su 20.000 da confrontare con l'incidenza naturale (tumori mortali + malattie mortali) 1 su 100 ovvero soltanto con l'incidenza di tumori pari a 1 caso su 350 (dati riferiti all'Italia 1984).
Premesso che nel corpo umano sono mediamente presenti ~ 90 m g di uranio introdotti attraverso la dieta......."
La soluzione è una corretta informazione e una adeguata attesa di "decadimento" della psicosi collettiva verso un problema che è stato strumentalizzato per promuovere energie così dette rinnovabili.
Tutto il resto solo retorica.
Per quanto riguarda l' "illuminazione" o "redenzione"di Chicco verso il nucleare , può rispondere Lui stesso...se vuole.
Per approfondire l'argomento sulla radioprotezione:
http://www.airm.it/Chi-e-l-Airm.html
La scelta del luogo dove porre in sicurezza, spetterà a:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/fr...p;parse=no
b) l’Agenzia ha la responsabilità del controllo e della verifica ambientale sulla gestione dei rifiuti radioattivi;
Una fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.
Cher03@hotmail.it
Messaggio modificato il: 27-01-2011 alle 16:38 da Cher.
|