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La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?
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sexyteo
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Messaggio: #1
RE:     La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?

Non ho il libro di Clò, quindi non so quale grafico abbia riportato.
Il trend di produzione di energia elettrica (TWh) per fonte nucleare al mondo, anche guardando i soli ultimi 10 anni è positivo, il lieve calo del 2006 non inficia ciò; per esempio é già calata lievemente nel 2003 per riprendersi nel 2004. Tieni presente che le fonti che percentualmente sono cresciute di più, al mondo, sono il gas e il carbone:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/29ELEC.pdf
l'Italia é uscita dal nucleare per motivi politici e si é attaccata alla canna del gas!

L'articolo de La Repubblica in questione é piene di cazzate. Ripeto: l'energia elettrica prodotta per fonte nucleare é già l'energia del presente essendo la fonte energetica più produttiva nell'Europa a 27 Stati (EU-27) con quasi il 30% (in competizione con il carbone - dati 2008), mentre é la seconda fonte di produzione (sempre di energia elettrica), dopo il carbone, nei Paesi dell'area OCSE (OECD nell'acronimo internazionale) con il 22% (dati 2010), al mondo produce il 14% di energia elettrica (dati 2009) e dopo le fossili é la seconda fonte di produzione. Nell'articolo si afferma che "In Europa il contributo del nucleare alla potenza elettrica installata è sceso dal 24% del 1995 al 16% del 2008. L’energia elettrica prodotta col nucleare nel mondo è diminuita di 60 TWh dal 2006 al 2008", niente di più falso, il dato reale del 2008 é quasi il doppio di quello fornito nell'articolo!
Nell'Europa a 27 stati membri (EU27):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/30ELEC.pdf
area OCSE (OECD30 - 30 Stati membri):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/28ELEC.pdf
L'articolo, delirante, prosegue affermando che: "il nucleare è in declino, semplicemente perché non è economicamente conveniente in un regime di libero mercato. Se lo Stato non si fa carico dei costi nascosti (sistemazione delle scorie, dismissione degli impianti, assicurazioni), oppure non garantisce ai produttori di energia nucleare consumi e prezzi alti, il tutto ovviamente a svantaggio dei cittadini, nessuna impresa privata è disposta ad investire in progetti che presentano alti rischi finanziari di vario tipo, a cominciare dalla incertezza sui tempi di realizzazione. Negli Stati Uniti, dove non si costruiscono centrali nucleari dal 1978".
In declino!? Peccato per il giornalista che attualmente (2010) ci sono 58 reattori in costruzione al mondo per un totale di quasi 61 GWe, altri 148 reattori ordinati per 163,3 GWe e 331 proposti per 376,5 GWe:
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
Se avrai la pazienza di leggere quei post, troverai molti dati e informazioni interessanti.




dany ha Scritto:


Il grafico è quello che sta anche nel libro di Clò.
Confermo che quello che dici è lo stesso di quello che avevo interpretato: a livello MONDIALE produzione  -2% (arrivavo fino a -4% guardando il grafico "ad occhio"), mentre Repubblica parla di -8% a livello EUROPA. Aggiungo che dal grafico si deduce che dal 2006 c'è stato un calo nella produzione mondiale (TWh) così come indicato da Repubblica.
Le info di Repubblica possono quindi essere imprecise ma non "palesemente fasulle".
Per il resto per leggere tutto mi serve un meseSad
vedrò quello che potrò fare...  Big Grin

Messaggio modificato il: 03-12-2010 alle 20:11 da sexyteo.

03-12-2010 20:10
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RE:     La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - sexyteo - 03-12-2010 20:10

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