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La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?
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sexyteo
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Messaggio: #1
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?

Cher ha Scritto:

Seguo con interesse le utilissime informazioni e link, che si recuperano sul questo forum.
Poi mi capita di parlarne con qualcuno, sui i vari aspetti del nucleare e spesso è talmente difficile essere, non dico convincente, ma instaurare la comunicazione corretta che mi domando:
Che sia il caso di studiare un metodo comunicativo?
Una sorta di domanda a risposta e viceversa, ma riservata alla gente comune, voi che ne pensate?


Non sono un esperto di comunicazione, però credo che intanto, una corretta informazione parta dai dati reali, quelli più elementari, riferiti a nazioni, macroaree (Europa o OCSE, per esempio) o al mondo (citando agenzie e organismi internazionali, accademie e bibliografia prestigiosa):
1- impianti esistenti
2- impianti in costruzione
3- potenza elettrica installata
4- energia elettrica prodotta
5- costi
poi ci vorrebbe una vasta operazione antibufala per spiegare come funziona la filiera nucleare civile. Ovviamente ci vorrebbero le facce giuste... bene la scelta di Umberto Veronesi a presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare italiana, ma ci vorrebbero persone di compentenza che nei confronti televisivi smontino pezzo per pezzo le stupidaggini verdi (non che ci voglia molto!), Giorgio Prinzi e Maurizio Cumo (già membro del Consiglio Direttivo dell'Agenzia per la sicurezza nucleare italiana) sarebbero l'ideale (Paolo Fornaciari purtroppo è venuto a mancare l'anno scorso), poi ci vuole una faccia che sappia comunicare... due nomi su tutti: Myrta Merlino e Piero Angela.
Anche visi più noti, esponenti della Scienza italiana, già ottimi divulgatori, come Margherita Hack, Antonio Zichicchi, Tullio Regge, Carlo Bernardini, Enrico Bellone, Roberto Vacca (solo per citarne alcuni) possono aiutare nella comunicazione.
PD... sveglia!
http://www.ilriformista.it/stories/Prima...na/223074/

Tuttavia non sono ottimista per 2 ragioni:
1- in Italia la cultura scientifica é rarissima! Lo confermano vari dati internazionali (OCSE-PISA), le immatricolazioni nelle facoltà scientifiche/tecniche del Belpaese e la classe politica sia locale che nazionale.
2- gli atteggiamenti integralisti-ambientalisti sono troppo trasversali per essere collocati in un unica parte politica; certo, non sono omogenei ma ci sono un pò ovunque. Salvo pienamente solo Futuro e Libertà del Presidente Gianfranco Fini e i centristi, parzialmente la Lega e la PDL, male il PD e pessimo il blocco di sinistra (IDV compresa).
Ho aperto il thread "email su nucleare e media" sperando che serva a qualcosa, ma... mi trovo a commentare troppo spesso fesserie megagalattiche e se hai avuto voglia di leggere anche solamente i miei ultimi post saprai a cosa mi riferisco! Una tra le tante: ma come ca**o é possibile affermare (La Repubblica, 15 Marzo 2010) che "In Europa il contributo del nucleare alla potenza elettrica installata è sceso dal 24% del 1995 al 16% del 2008. L’energia elettrica prodotta col nucleare nel mondo è diminuita di 60 TWh dal 2006 al 2008"!?
E' come dire che la Terra é piatta o che l'Inter abbia vinto 7 coppe dei campioni/champions league! Sono affermazioni palesemente fasulle, smentite dai semplici fatti.
Idem per le farneticazioni di Vittorio Cogliati Dezza, attuale Presidente di Legambiente.

Messaggio modificato il: 27-11-2010 alle 01:50 da sexyteo.

26-11-2010 19:47
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RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ? - sexyteo - 26-11-2010 19:47

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