RE: Ha un senso ciò che si scrive?
Risposta a me stesso.
Caro ingenuo,
non puoi lamentarti attribuendo alla tua penna attributi e capacità onnipotenti. Ti si concede la libertà del dire, dello scrivere, del rappresentare, ma non quella del fare. Quest'ultima ha costi e compromessi. Il diritto al sapere ti viene soddisfatto dall'informazione giornalistica, dallo schermo televisivo che ti entra indiscreto in casa in qualsiasi ora del giorno e della notte, infine dal comizio carnascialesco in piazza (Vedasi Peppe Grillo).
D’altra parte è meglio essere utili passivi idioti davanti a uno schermo di tv o di computer, incatenati a un consumo inutile, piuttosto che liberamente “obbligati” a pensare ed a esprimerci. Poco importa se si perde il ritmo biologico del corpo, dell'amore, del rispetto altrui, se niente e nessuno é piú quello che é, se la libertá di espressione è spregiudicata e irriverente, soggetta alla mutevole condizione d’una informazione "realistica" priva di interesse educativo, fredda, opportuna e insensibile.
Michele Greco
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