RE: Il muro della vergogna dei giornalisti
Questi sono il massimo , chiarito che l'impianto è adiacente ma separato dal sito Marcoule del CEA di ricerca nucleare :
Leggete leggete...............
http://www.giornalettismo.com/archives/1...-nucleare/
Francia, scoppio nel sito nucleare di Marcoule
A 200 km dall’Italia esplosione in una fornace per la fusione di scorie. Le autorità rassicurano: “Nessun rischio radioattività”
Un morto e quattro feriti, tra cui uno grave. E’ queso il bilancio di un incidente nucleare avvenuto in Francia, presso il sito nucleare di Marcoule dans le Gard, nel sud del paese, nei pressi di Orange e Avignone, a circa 200 chilometri dal confine con l’Italia. L’incidente si sarebbe prodotto a seguito di un incendio in un sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi. Stando alle informazioni diffuse dalle autorità subito dopo lo scoppio, l’esplosione avrebbe colpito una fornace usata per fondere le scorie radioattive metalliche a debole e debolissima attività. Il perimetro di sicurezza intorno alla centrale è stato prontamente posizionato. Il governo rassicura: “Si tratta di un incidente industriale”.
CENTRALE AREVA - Il sito di Marcoule, localizzato nella Linguadoca-Rossiglione, viene utilizzato dalla compagnia nucleare francese Areva per produrre combustibile del tipo MOX, riprocessando uranio e plutonio proveniente da armi nucleari. La centrale di Marcoule è stata la prima centrale nucleare francese. La centrale possiede 3 reattori UNGG (una versione francese del Magnox inglese) da 79 MW totali. Nello stesso sito esiste anche un altro reattore (il N1) costruito dal 1955 al 1956 da soli 2 MW e non utilizzato per la produzione elettrica. La centrale fa parte del piú ampio sito nucleare Marcoule, un’istallazione industriale gestita da AREVA e dal CEA. A Marcoule furono costruiti i reattori nucleari a uso militare per le ricerche destinate alla costruzione della bomba atomica francese.
SITO GIU’ - Alla notizia dell’esplosione nucleare, il sito web della centrale, preso d’assalto dai visitatori, è divenuto praticamente irragiungibile.
“NESSUNA CONTAMINAZIONE” – Nel sito di Mercoule, che si estende sul comune di Codelet, l’incidente è avvenuto precisamente presso il Centraco (Centro per il trattamento delle scorie a bassa attività), di proprietà della società Socodei, filiale dell’Edf, ha precisato alla France Presse un portavoce del Commissariato all’energia atomica (CEA). “Al momento non vi sono fughe all’esterno”, ha fatto sapere. I vigili del fuoco hanno subito informato che un perimetro di sicurezza è stato creato a fronte di un rischio di perdite, ma non sono stati in grado di fornire una valutazione dell’incidente. La prefettura ha detto non essere in grado di comunicare, per ora. Il sito del quotidiano Midi Libre ha precisato che la vittima dell’incidente è stata trovata carbonizzata. La polizia ha fatto sapere che non c’è rischio di contaminazione. Nell’impianto di Marcoule utilizzato per il trattamento di scorie dove è avvenuto l’incidente – ha sottolineato la Reuters -, non sono presenti reattori. Anche Nuclear World News su Twitter, ha prontamente rassicurato: “Si tratta di un centro di ricerca”.
IL GOVERNO: “INCIDENTE INDUSTRIALE” - Il governo francese si è fatto vivo assicurando che “non ci sono fughe radioattive”. In un comunicato diffuso dall’Asn (Autorite’ de la Surete’ nucleare) viene affermato che “secondo le prime informazioni, si tratta dell’esplosione di un forno che serviva a fondere rifiuti radioattivi metallici”. Secondo un portavoce di Edf, “si tratta di un incidente industriale, non un incidente nucleare”.
“NESSUN RISCHIO PER L’ITALIA” – In base alle notizie divulgate finora dalla Francia, l’incidente “non dovrebbe portare alcun rischio per il nostro Paese, malgrado il sito sia piuttosto vicino alle nostre frontiere”, ha affermato Valerio Rossi Albertini, fisico del Cnr, interpellato telefonicamente dall’Agi. “Non sappiamo ancora – spiega l’esperto – se i tecnici per il rilevamento di fughe radioattive sono sul posto, ma le autorità francesi dicono che per ora non risultano fughe. D’altra parte non è detto che un incidente vada necessariamente a coinvolgere componenti radioattive, anzi”. In ogni caso, ricorda Albertini, “a Fukushima, che fu un incidente di certo molto più grave di questo, fu disposta l’evacuazione per un raggio di 20-30 chilometri, mentre Marcoule è a circa 300 chilometri dai confini italiani, che mi pare una distanza di sicurezza accettabile. Aspettiamo ulteriori dettagli dalle autorità francesi, ma per ora mi sembra non si possa parlare di rischi per l’Italia”. “Prima di dare una valutazione corretta dell’incidente – ha poi detto Valerio Albertini all’Adnkronos – servono sopralluoghi tecnici realizzati con criteri di scientificità. Ritengo però, conoscendo l’efficienza dei francesi, che entro stasera portebbero già arrivare dati più certi sulle proporzioni dell’incidente”.
PROTEZIONE CIVILE ALLERTATA - La Regione Liguria ha comunque allertato la Protezione Civile in caso di emergenza per fuga radioattiva – al momento esclusa. Lo ha comunicato l’assessore regionale all’Ambiente, Renata Briano, che attraverso l’Arpal e le autorità nazionali sta avviando il monitoraggio in collaborazione con l’Agenzia Iaea-International atomic Energy agency. La Protezione civile italiana, dal canto suo, ha fatto sapere di aver attivato tutte le procedure per monitorare l’eventuale livello di radioattività sul suolo nazionale, in collaborazione con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e con i vigili del fuoco.
ICINANZA ALL’ITALIA - Il centro di Marcoule si trova a 242 km in linea d’aria da Ventimiglia, 257 da Torino, e 342 da Genova.
CROLLO IN BORSA - Il titolo di Edf, quotato alla Borsa di Parigi, è arrivato a perdere il 6% dopo la diffusione delle prime notizie sullo scoppio.
REAZIONI POLITICHE - Non si sono fatte attendere le reazioni politiche. Ermete Realacci, responsabile Green Economy del Pd, annuncia un’interrogazione parlamentare alla Presidenza del Consiglio e al ministero dell’Ambiente. “Ovviamente – ha affermato Realacci – ci auguriamo che le notizie che arrivano dalla Francia non si aggravino con il passare delle ore e su questo chiediamo con un’interrogazione parlamentare urgente che il nostro Governo si attivi prontamente per conoscere presso le autorità francesi l’entità del danno e i possibili rischi per l’Italia. Certo è che ogni incidente non fa che ricordarci che sul nucleare per fortuna la saggezza degli italiani ha prevalso sull’arroganza del Governo”. “Esprimo preoccupazione per la notizia dell’esplosione all’interno della centrale nucleare di Marcoule, nel sud della Francia. A questo punto la questione dell’uscita dal nucleare si pone a livello mondiale e non solo europeo o italiano. I danni provocati alla collettivita’ sono troppo pericolosi per non essere presi in considerazione”, ha fatto sapere, invece, Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc.
Una fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.
Cher03@hotmail.it
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