RE: Navi radioattive...
E’ interessante osservare il bailamme mediatico che si sta creando in questi giorni sulle navi affondate al largo della Calabria che si presume contengano fusti radioattivi, la posizione di una di queste navi pare essere stata individuata.
Si è mandata a fare dei rilievi la nave ‘Mare Oceano’ in grado di rilevare eventuali emissioni di raggi gamma….. ma le autorità calabresi si sono rese conto che senza la paura delle scorie radioattive i soli rifiuti tossici (insieme agli stessi sindaci calabresi ed al presidente della Regione) non se li filerebbe più nessuno…. Allora cosa si inventano?
Questo:
http://www.ilriformista.it/stories/adnkronos/111489/
in una fantomatica nota della Regione Calabria pur trascurando i termini molto approssimativi od errati utilizzati si dice questo: “La nave ‘Mare Oceano’ che deve fare le analisi dei fusti nei relitti della ‘nave dei veleni’ può rilevare i raggi gamma emessi da sorgenti radioattive ma non le particelle alfa. Posto che le particelle alfa sono più pericolose dei raggi gamma le navi possono essere una minaccia radioattiva anche se la ‘Mare Oceano’ non rileva nulla.”. Questo, se ci si ragiona un attimo, non può essere vero.
Le scorie radioattive (da centrale) ed i rifiuti radioattivi (medici od industriali) emettono principalmente radiazioni beta o raggi gamma.
Le particelle alfa sono invece emesse da elementi pesanti come uranio, torio, plutonio….. o da elementi molto rari come il polonio o il radio.
E’ possibile che nelle navi ci siano rifiuti radioattivi (medici od industriali), è estremamente improbabile ma comunque possibile che ci siano scorie radioattive (da centrale), è da escludere che ci siano elementi transuranici con alte emissioni alfa (elementi ‘preziosi’ che se fossero stati davvero in mano alle ‘mafie’ sarebbero stati utilizzati in altro modo e non certo affondati in una nave).
Le scorie da centrale se non riprocessate sono composte da circa il 96% di uranio, l’1% di plutonio ed il resto sono elementi estremamente radioattivi (con emissioni beta e gamma). Le emissioni alfa dell’uranio sono bassissime, quelle del plutonio più alte ma se confrontate alla pericolosità delle radiazioni dell’altro 3% di schifezze sono trascurabili.
Se le scorie da centrale sono invece state riprocessate le emissioni alfa sono praticamente nulle e ci sono solo radiazioni beta e gamma.
Quindi in buona sostanza si sta richiedendo la misurazione (praticamente impossibile sott’acqua) di particelle alfa emesse da isotopi radioattivi che è estremamente improbabile che siano in fondo al mare nella ‘nave dei veleni’… questo viene fatto o per ignoranza (abissale in tutti i sensi) o per altri motivi.
Nei fatti ci si può ben accontentare della misurazione di raggi gamma e se questa è negativa ci si può tranquillizzare….
Questa disinformazione magari non è colpa della Regione per carità, però dovrebbero almeno sapersi scegliere dei consulenti meno scarsi in materia.
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