RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?
Caro Cher,
è da tempo che volevo fare, ancor prima di "cimentarmi" col nucleare, alcune considerazioni sulla frase "maledetta" di Boudelaire con la quale tu ti firmi senza comunque "identificarti".
Non sono d'accordo con Baudelaire perchè sarà anche vero che "lavorare" è meno noioso che "divertirsi", però, per esempio, io mi diverto lavorando e non mi annoio e poi, a limite, preferisco annoiarmi divertendomi, piuttosto che lavorare per far divertire gli altri.
Ora, torniamo al nucleare, (si fa per dire, perchè al nucleare è probabile che non ci torneremo mai), torniamo a ripeterci come in un noiosissimo rosario le preghiere della sera e del mattino; se permetti il masochismo lo lascio agli altri come ho lasciato ad altri l'opportunismo, la convenienza, la falsità e l'arroganza.
Non esco fuori tema se ti informo che nel 1987 realizzai a Milano con artisti come Arnaldo Pomodoro, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Eugenio Carmi, Alik Cavaliere una mostra: Milano Invece di Milano, risolta utopicamente con visioni d'una città priva di auto dove il contadino seminava in piazza Duomo ed i bambini raccoglievano frutta dagli alberi cresciuti sui marciapiedi. Il 16 giugno presenterò una mostra di un artista del digitale Gaetano Alfano all'Istituto Italiano di Studi Filosofici "Vite Parallele" sottotitolo "Napoli invece di Napoli". Bene!
Per il Nucleare ed il futuro energetico del nostro paese presenterò a Roma "l'Italia invece dell'Italia" con un gruppo di operatori culturali di cultura scientifica ed umanistica veramente invidiabile.
Allora, per concludere, questo è il mio divertimento....fare. Le parole volano!
Michele Greco
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