RE: Due indicatori di cosa ne pensa la gente
Non resta che sederci sulla riva del fiume ed attendere il disastro delle rinnovabili.
l'altro pomeriggio al Politecnico di Milano io sono rimasto basito nel sentire un rappresentante di Legambiente, l'Ing. Stefano Ciafani, menzionare un report in cui si afferma che entro il 2050 l'Europa potra' avere il 100% di energia proveniente dalle rinnovabili.
Ebbene, il report e' frutto di questo studio:
http://www.roadmap2050.eu/
che parla di una "possibilita'" di avere il 100% di energie rinnovabili nel 2050, ma non dice nemmeno in che termini probabilistici siamo, se e' un 5% di probabilita' o un 95% di probabilita'. Converrete che c'e' una certa differenza.
La cosa interessante e' che i diversi scenari analizzati da questo report hanno anche una dipendenza all'80% dalle rinnovabili, come una al 60% e al 40%. E ovviamente in tutti questi scenari in cui c'e' un mix di rinnovabili e di non rinnovabili, il nucleare fa la parte del leone per la sua ovvia capacita' di produrre tanta tanta energia a basso costo e ad emissioni *zero*, che e' il vero target che si pone questo studio.
Tanto piu' che viene detto nel report:
A CO2 reduction of at least 80% by 2050 is technically possible. A combination of efficiency, near full decarbonization of the power sector and fuel shift in transport and buildings can realize 80% emission reduction compared to 1990. Near full decarbonization of the power sector can be achieved by various mixes of low carbon supply technologies, like renewable energy, CCS and nuclear.
quindi e' ovvio che il nucleare rimane saldamente parte integrante di un mix di energie. Pero' nel report dicono pure che:
Nuclear and/or coal-with-CCS plants are not essential to decarbonize power while safeguarding system reliability. A scenario with 100% renewable energy was evaluated. It includes 15% imports from North Africa and 5% from EGS, qualified as a breakthrough technology.
quindi l'unica maniera di togliere di mezzo il nucleare e', secondo loro, di arrivare anche a chiedere energia ad una sorgente, il geotermico "avanzato" o EGS, che nemmeno e' ancora stata provata come funzionante, dato che siamo ancora in fase di studio.
In buona sostanza, il sogno bagnato dei rinnovabilisti e' che tutto l'esercizio di tenere in piedi l'Europa da un punto di vista energetico si basi su una perfetta distribuzione energetica dei flussi su grid internazionali, facendo arrivare da Africa e sud Europa l'energia prodotta dal solare, e dal Nord Europa quella prodotta dall'eolico.
Io personalmente *non* ci credo, e non voglio basare scelte future ed allocazioni di ingentissime somme di denaro su scenari "probabili". Cosa succede dopo se la cosa "probabile" non accadesse? Meglio basarsi su scenari realistici e raggiungibili, direi.
Rimango comunque ovviamente favorevole ad un mix energetico bilanciato, ma mi da' un grande fastidio vedere come il nuclare venga menzionato sempre per ultimo in questo report, come se ci dovessimo vergognare del nucleare, invece che enfatizzarne le ottime caratteristiche e focalizzandoci su come ridurre al minimo gli impatti che l'operazione di impianti nucleari porta con se'.
Tante, tante parole, come sempre, ma poca sostanza. Questo e' il classico scenario in cui si muovono i sostenitori delle rinnovabili, ahinoi.
Ciao, Luca
Luca Bertagnolio
Futuro Nucleare
http://futuronucleare.com
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